BERGAMO SALUTE - 5 - nov/dic

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guida agli esami

Mammografia: un esame “salvavita” a cura di Viola Compostella

È

, insieme al pap test, l’esame di prevenzione più importante per le donne. Parliamo della mammografia, il metodo più affidabile per la diagnosi precoce del tumore al seno in grado di evidenziare modificazioni del tessuto mammario anche di dimensioni millimetriche. «La mammografia è molto importante perché permette di individuare il tumore quando è all’inizio ed è ancora piccolo, prima cioè che “faccia danni”» sottolinea la dottoressa Anna Maria Mancastroppa, radiologo. «Se diagnosticato precocemente, infatti, la possibilità di guarigione oggi è alta ed è in molti casi possibile fare un intervento conservativo».

Dottoressa Mancastroppa, in cosa consiste e come si svolge questo esame? È un esame radiologico che, utilizzando raggi X, consente uno studio molto accurato della mammella. La mammella viene posizionata su un apposito sostegno e compressa mediante un piatto in materiale plastico detto compressore. Vengono eseguite

di base due proiezioni per ogni mammella. La dose di radiazioni è davvero minima soprattutto con la tecnica digitale che oggi si utilizza.

A che età è consigliabile iniziare? In genere si consiglia di fare la prima mammografia intorno ai 35-38 anni, da ripetere poi, dai 40 anni, con cadenza annuale. Importante è però sempre il rapporto con il proprio medico curante (medico di medicina generale o/o ginecologo), che a seconda della storia personale di ogni donna, può dare indicazioni diverse: nelle pazienti a rischio per familiarità (che abbiano cioè avuto un parente stretto con tumore al seno) l’ideale sarebbe infatti una mammografia all’anno già a partire dai 35 anni. Dopo i 50 anni fino ai 69 l’Osservatorio nazionale screening suggerisce invece una mammografia ogni 2 anni. Superati i 69 anni le chiamate in screening cessano, ma il rischio

ECOGRAFIA MAMMARIA: ANCHE SOTTO I 35 ANNI L’ecotomografia, o più semplicemente l’ecografia mammaria, è un’ indagine diagnostica che non utilizza radiazioni ionizzanti come la mammografia ma ultrasuoni. È utile prima dei 35 anni, a integrazione della visita senologica, come esame diagnostico per la caratterizzazione di una buona parte della patologia nodulare mammaria ma anche dopo quell’età, come esame complementare alla visita e/o alla mammografia, come esame guida per biopsie, per lo studio dei linfonodi e delle protesi.

di tumore resta alto e la prevenzione mammografica continua a essere importante... a vita.

Ci sono precauzioni da osservare prima di sottoporvisi? No, a parte il fatto che è preferibile eseguire l’esame nella prima metà del ciclo mestruale perché è il periodo in cui il seno è meno teso ed è quindi più agevole effettuare la necessaria compressione. Nelle donne in fase menopausale invece è generalmente possibile eseguire l’indagine in qualunque momento. DOTT.SSA ANNA MARIA MANCASTROPPA Responsabile della struttura semplice di diagnostica senologica dell’A.O. TreviglioCaravaggio

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