Bergamo Salute - 2015 - 5 – settembre/ottobre

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ta il flusso sanguigno e può portare all’aterosclerosi con conseguenti patologie cardiovascolari» avverte l’esperta. «Diversi studi hanno dimostrato che l’azione antiossidante di polifenoli e flavonoidi contenuti nel tè verde è in grado di abbassare non solo i livelli di colesterolo e trigliceridi nel sangue ma anche la pressione arteriosa».

4. UNO SCUDO CONTRO I BATTERI DELLA BOCCA

Il tè verde, sempre grazie ai polifenoli, è dotato di una naturale azione antibatterica. «Agisce in modo efficace soprattutto contro alcuni batteri presenti nel cavo orale, come lo Streptococcus mutans, causa di carie e decadimento dentale. Inoltre una tazza di tè verde al giorno offre il fabbisogno di fluoro di un adulto aiutando così a mantenere l'integrità dello smalto dei denti» dice la dottoressa Garzetti.

5.

PREVIENE I TUMORI Il consumo regolare di questa bevanda potrebbe contribuire a ridurre il rischio di tumori gastrointestinali. «Un gruppo di ricercatori della Vanderbilt University Medical Center (USA) ha condotto per 11 anni uno studio su donne cinesi di mezza età e ha dimostrato come le donne che avevano bevuto tè verde per un lungo periodo di tempo avevano avuto una minore incidenza nello sviluppo di alcuni tumori dell’apparato digerente, in particolare a stomaco, esofago e colon-retto» osserva la biologa. «Il merito è da attribuire anche in questo caso alle catechine e alla loro capacità antiossidante».

6. ALLEATO DELLA VISTA Anche l’occhio vuole la sua parte. E il tè verde non tradisce le aspettative. «È stato dimostrato per la prima volta come le catechine presenti nel tè verde passano dallo stomaco e arrivano fino all’apparato visivo, proteggendolo dallo stress ossidativo e da una serie di danni potenziali come danni tissutali o disfunzioni che portano a malattie» osserva l’esperta. «Tra queste il glaucoma, malattia che può causare seri danni alla vista e in alcuni casi portare alla cecità».

6. ANTI-AGING Non essendo sottoposto a fermen-

tazione il tè verde ha un contenuto di polifenoli e in particolare di ECGC (i più potenti tra i polifenoli) 10 volte superiore rispetto al tè nero. «L’alto potere antiossidante di queste sostanze contrasta la formazione di radicali liberi, i principali responsabili dell’invecchiamento delle cellule» dice la dottoressa Garzetti. «Secondo uno studio pubblicato sull’American Journal of Clinical Nutrition un consumo regolare di tè verde può allontanare il possibile danno cellulare, ritenuto responsabile di molte malattie, e ridurre il rischio della cosiddetta disabilità funzionale, un fenomeno tipico dell’invecchiamento. È stato inoltre dimostrato come il tè verde possa

ridurre il rischio di sviluppare alcune malattie neurodegenerative come il morbo di Alzheimer». Senza contare che gli effetti anti-invecchiamento si vedono anche sulla pelle.

COSÌ DIVENTA UN RITO DI BENESSERE • Preferite tè in foglie rispetto a quello in bustina. Il tè in foglie è molto delicato e va conservato con cura evitando di esporlo alla luce, all'umidità o a odori forti che potrebbero alterare l’aroma e le proprietà. • Utilizzate acqua minerale naturale, evitando quelle troppo povere di sali o con elevato residuo fisso. • Portate l’acqua a ebollizione e poi lasciatela raffreddare per raggiungere una temperatura di 70-80°C ideale per l’infusione delle foglie di tè verde che non deve superare i 3 minuti.

DOTT.SSA LIVIA GARZETTI Biologa Nutrizionista

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