Bergamo Salute - 2017 - 36 –gennaio/febbraio

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IN SALUTE

STILI DI VITA

S.O.S. insonnia

Tecniche di rilassamento, yoga, una corretta “igiene” del sonno possono aiutare a favorire notti tranquille ed evitare che il problema da occasionale diventi cronico

a cura di VIOLA COMPOSTELLA

I

l 10-15% della popolazione adulta ne soffre (la prevalenza diventa del 46% negli anziani) e almeno un terzo delle persone deve aspettarsi di soffrire occasionalmente di questo disturbo nel corso della vita. È l’insonnia, disturbo di difficile gestione che può avere pesanti ripercussioni sulla vita di tutti i giorni e sul rendimento a scuola e nel lavoro. Pochissime sono le persone che possono dire di non aver mai avuto esperienza diretta di una o più notti trascorse insonni: il rumore del traffico, preoccupazioni lavorative e familiari o disturbi fisici di vario genere, il caldo d’estate possono infatti alterare la qualità e la quantità del sonno. Ma quando l’insonnia diventa davvero un problema? Cosa si può fare per com-

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batterla? Lo abbiamo chiesto alla dottoressa Laura Grigis, psicologa. Dottoressa Grigis, fare fatica ad addormentarsi per vari motivi è una situazione che molti vivono frequentemente, ma quando si può parlare di insonnia? Si parla di insonnia in presenza di una difficoltà nell’iniziare o nel mantenere il sonno, oppure in presenza di un sonno non ristoratore, che si verifica almeno tre giorni alla settimana e che influisce negativamente sulle attività quotidiane con disagio e compromissione funzionale.

Quante ore di sonno servirebbero a notte? Le ore di riposo e la qualità del sonno sono caratteristiche molto soggettive, che cambiano da persona a persona e possono subire un’evoluzione in relazione all’età o

DOTT.SSA LAURA GRIGIS

Psicologa e Psicoterapeuta - A BERGAMO -


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