IN FAMIGLIA
BAMBINI
EMANGIOMA
Nel 90% dei casi si risolve da solo a cura di VIOLA COMPOSTELLA
«L’
emangioma infantile è il più comune tumore dell’infanzia. Per fortuna, però, si tratta di una lesione vascolare benigna ad andamento autorisolutivo, che nella maggior parte dei casi non necessita di alcun trattamento. Solo in circa il 10 % dei casi sono presenti complicanze e possono essere necessarie cure mediche». Chi parla è Andrea Locatelli, dermatologo. Ci siamo rivolti a lui per capire come riconoscere e affrontare gli emangiomi, macchie più o meno in rilievo, di colori e forme diverse, che compaiono sulla pelle dei neonati e che, anche se benigne, spesso destano non poca preoccupazione nei genitori. DOTTOR LOCATELLI, COME SI MANIFESTA L’EMANGIOMA? Se molto superficiale si manifesta come una lesione rosso vivo, comunemente viene infatti chiamato anche “angioma a fragola”. Quando invece si sviluppa in profondità appare come una tumefazione duro-elastica alla palpazione, del colore della cute talvolta con riflessi bluastri. Esistono poi emangiomi misti che presentano entrambe le caratteristiche. In base alla morfologia, poi, si riconoscono angiomi focali, cioè circoscritti; angiomi segmentali, per cui lineari o a distribuzione geografica ed emangiomi multipli, con decine o centinaia di piccole lesioni diffuse sul corpo. A CHE ETÀ INSORGE? Compare dopo la nascita nelle prime settimane di vita. Inizialmente si forma una macchia rossa che col passare dei giorni si accresce. Questa fase di proliferazione dura circa 6-9 mesi, periodo in cui la lesione può anche raggiungere dimensioni imponenti. Segue quindi una fase involutiva: l’emangioma inizia a schiarirsi e a perdere di volume. Questa fase è annunciata dalla comparsa di aree grigio-bianche nel contesto della lesione. L’involuzione contrariamente al periodo proliferativo non dura mesi bensì anni. Attorno ai 9 anni d’età il 90% degli emangiomi raggiunge il completamento della fase involutiva. Circa il 50% degli emangiomi al termine del periodo involutivo non lascerà alcun esito. Nei restanti casi rimarranno invece 28
Bergamo Salute
DOTT. ANDREA G. LOCATELLI Specialista in Dermatologia - PRESSO ASST PAPA GIOVANNI XXIII BERGAMO -
segni come angectasie (dilatazione di piccolissimi vasi capillari), pelle lassa e ridondante, masse di grasso o atrofie (cioè assottigliamento della pelle). Questi esiti saranno tanto più probabili e, soprattutto, tanto più importanti quanto maggiori erano le dimensioni dell’emangioma. SEBBENE SIA BENIGNO, CI SONO CASI IN CUI POSSONO DIVENTARE PREOCCUPANTI O RICHIEDERE MAGGIORI INDAGINI? Bisogna allertarsi di fronte a emangiomi segmentali (ovvero di dimensioni importanti e con forma irregolare), perché talvolta possono associarsi a sindromi complesse. Un esempio è la sindrome detta PHACE, in cui un emangioma segmentale del volto si accompagna a difetti a carico del sistema nervoso centrale,