La Voce del Bearzi - Dicembre 2019

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Anno LVII - N° 2 - Dicembre 2019 - Periodico semestrale - Poste italiane - Sped. in a.p. D.L. 353/2003, (conv. in L. 27.2.2004, n. 46) art. 1 comma 2 - DCB Udine - Dir. e Amm.: Ist. Bearzi - Via Don Bosco, 2 - Udine - Tel. 0432 493911 - Aut. Tribunale di Udine n. 4/48 del 25/10/1948 In caso di mancato recapito rinviare all’Ufficio di Udine Ferrovia per la restituzione al mittente che si impegna a pagare la tariffa in vigore

PER UN’ALTRA STRADA... Uno dei tratti affascianti della vicenda del Natale è la presenza dei Magi, questi saggi venuti dall’Oriente per portare doni profetici a Gesù. Studiano le scritture, seguono le stelle, maturano nel cuore un desiderio che pian piano, attraverso tante strade, si fa realtà, si trasforma in certezza. Chissà chi hanno incrociato lungo la strada, quante volte si sono persi, a quante persone hanno chiesto aiuto e indicazioni, dove si sono fermati a consultare la loro cartina, in che locande hanno chiesto ospitalità. Addirittura, nei vari incroci del loro viaggio, hanno trovato un re, che però non corrispondeva a quello che cercavano, e quindi hanno solo chiesto informazioni. E dopo l’incontro con il vero Re, in quell’attimo in cui hanno fatto esperienza di eternità, hanno capito che il ritorno non doveva essere per la stessa strada, quella dell’andata, ma per un’altra. L’incontro con Gesù li aveva cambiati, e riconoscerlo voleva dire per la loro vita cambiare direzione. È per questo che “tornarono per un’altra strada”. Anche la nostra vita è fatta di incroci, di strade che si intrecciano e possono cambiarci, anche radicalmente. Ogni giornata è un insieme di incastri di sguardi, colori, emozioni, parole, suoni, sentimenti, contatti, dubbi, che portano con sé una sola certezza: che Dio ha fatto bene tutto, per quanto sia difficile da capire. Forse non ci pensiamo mai, ma quello che siamo è il frutto di tutto ciò che lungo la nostra strada troviamo, è il risultato di una serie di incroci (sotto forma di incontri!) che, per quanto imprevedibili, ma rendono affascinante il cammino. Tutti gli incontri, nessuno escluso. Alle volte probabilmente ci verrebbe da pensare che alcuni incontri sarebbe meglio non averli mai fatti, che alcuni sguardi sarebbe meglio non averli mai incrociati, che alcune emozioni sarebbe meglio non averle mai vissute. Addirittura a volte potremmo aver pensato che sarebbe meglio non aver mosso un piede, per paura di fare un passo (non cominciando mai a camminare, però). Troppa paura di cambiare. Eppure se vogliamo proseguire il nostro cammino “per un’altra strada” non possiamo che passare per quello che troviamo lungo il percorso. Ed è in questo nostro camminare che sta tutta la fantasia di Dio: chi è che ha detto ai Magi dove si trovava Gesù? Proprio Colui che voleva ucciderlo. Se solo avessero saputo che

Erode era interessato a questo, mai gli avrebbero fatto visita. Invece... Non possiamo sapere com’è fare un passo finché non lo abbiamo fatto. Trilussa ce lo dice in un suo scritto: “Quella vecchietta cieca che incontrai… mi disse: – Se la strada non la sai ti accompagno io, che la conosco… – La cieca, allora, mi pigliò la mano e sospirò: – Cammina. – Era la Fede.”. Quante volte non capiamo, in quante occasioni la strada ci è sembrata oscura, incomprensibile, in salita. Penso alla vicenda di Daniele: quante domande nel nostro cuore, e quante domande ancora lo abiteranno; eppure la nostra vita ha incontrato Daniele, e non possiamo far finta di nulla. C’è stato e, se vogliamo che il nostro cammino sia vero, pieno, deve continuare a starci. Ogni giorno, in fondo, ci viene chiesto di fare delle scelte, di fare dei passi, di andare avanti anche se alzando un piede si perde l’equilibro. E il secondo passo non è esente dal metterci nella condizione di perdere l’equilibrio. E non ci restiamo, in equilibrio, neppure con il millesimo passo. È solo così, però, che si va avanti, sempre. Allora non ci sarà mai un ritorno, ma sempre un’altra strada. Perché dopo l’incontro con Gesù non si è mai tornati, ma sempre (m)andati. Il Direttore don Filippo Gorghetto

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