BCC - Sportello Aperto novembre 2011

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NOVEMBRE 2011 - ANNO VIII - N° 3

1861 > 2011 > >

150° anniversario Unità d’Italia

Benvenuti al Sud • Il TFF 2011 in formato extra-large

• Boeing: il territorio prende il volo

• Agricoltura: ecco come sta cambiando



38 Musica

21 Vantaggi

2 Editoriale

Convenzione a 4 Stelle

Benvenuti al Sud: a Mezzogiorno fa caldo

23 Trading

3 Bisogna salvare i giovani del Sud 4 Speciale TFF

Genova vince le Universiadi 2011

Il Taranto Finanza Forum è diventato extra-large

8 La crisi non è passata. Ma, per il

futuro, occorre cogliere i timidi segnali positivi

del tunnel?

binomio vincente per la crescita comune

12 Gal Colline Joniche e BCC

L’Etica, unica leva per contrastare la crisi

Rivestiamo d’Oro il nostro domani! Il futuro costruito con la tradizione

Buongiorno BancaImpresa. Ecco il sostegno alle aziende di Iccrea Holding

20 Prevenzione

Una buona visita può allungare la vista Hanno collaborato Pietro Alighieri Piero Aresta Novembre 2011 - Anno VIII - N° 3 Silvia Bertero Nick Brough Marcello Bruni Periodico di economia, Gianluca Buemi cultura e sociale Francesco Cometa Anna Conticchio Registrazione Tribunale Vito D’Amicis di Taranto numero 247/2004 Ciro De Angelis Annalisa De Marco Direttore Editoriale Rosellina De Santis Emanuele di Palma Mauro Di Maggio Direttore Responsabile Lorena Dozio ed editing Francesco Lenti Rocco Viola Lucio Luzzi Raffaele Mazzei Direzione e Redazione Francesco Mazzotta Via Vittorio Emanuele, 190 Lorenzo Mercatali Tel. 099 9577420 Antonella Millarte 74020 San Marzano Nicola Motolese di San Giuseppe (Ta) Fabio Palazzo rocco.viola@bccsanmarzano.it Domenico Palmiotti Cesare Pignatelli Paolo Pro Mimmo Rodia BCC San Marzano Mauro Roussier-Fusco Lara Sala www.bccsanmarzano.it Spagnulo info@bccsanmarzano.it Dora Perla Suma

raccontata nessuno. Eugenio Benetazzo conquista Taranto con “Era il mio Paese” L’UE e l’IGP per la nostra uva da tavola.Il comparto merita lo scatto vincente

28 Costruire modelli competitivi per

16 Approfondimento

19 La novità

dell’industria aeronautica pugliese

18 Investimenti

Valutazioni immobiliari, ecco le linee guida

31 La cerimonia

Celebrato il 20° Anniversario del GRUPAER

32 Formazione

CSI: realtà o fantasia?

Il lungo Nastro Rosa

Gherardo Colombo e gli studenti: dialogo sulla legalità

41 Ambiente

La crisi così come non l’ha mai

30 Il convegno

San Marzano insieme per rilanciare il territorio con il TFF

Boeing, forza trainante

39 L’incontro

La Festa degli Alberi: così i bambini diventano protagonisti del verde pubblico

42 Cultura

Il Caso-Mignogna raccontato dalla penna di Valerio Lisi

45 L’iniziativa

A Taranto la Notte è Panna

46 Editoria

vincere le sfide moderne

14 L’Azienda

26 Focus

10 Giovani e Taranto Finanza Forum,

24 L’evento

9 Quando le imprese vedranno la fine

per i Clienti

Dalla nostra Terra alla conquista dell’Italia. Ecco il successo dell’Elohim Gospel Choir

BCC San Marzano per la Cultura: ecco i Quaderni de L’Arengo

47 Normativa

Se il ravvedimento è sprint diventa operoso

48 Comunicazione

Don Matteo porta la BCC in prima serata su Rai 1

33 Prevenzione 35 Il festival

NOVEMBRE 2011 - ANNO VIII - N° 3

Omaggio a Giovanni Paisiello

Buon Compleanno, Anffas

36 La ricorrenza 37 Solidarietà

1861 > 2011 > >

150° anniversario Unità d’Italia

È arrivato un treno carico di Carità

Foto Angelo Ingenito Archivio Anceo Archivio BCC San Marzano di San Giuseppe Archivio Elohim Gospel Choir Archivio Federcasse Archivio Unitalsi Asilo Giocolandia Associazione Amici della Musica Boeing Cantine San Marzano Directa SIMpa Foto Massimo Todaro Giuliano Rosani - Cremona La Gazzetta del Mezzogiorno Marina Militare Matteo Dusconi Publipiemme Ordine Dottori Agronomi

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Benvenuti al Sud • Il TFF 2011 in formato extra-large

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• Agricoltura: ecco come sta cambiando

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L’Archivio Storico di Sportello Aperto è scaricabile gratuitamente in formato PDF sul sito www.bccsanmarzano.it

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Sportello Aperto è amico dell’ambiente. È stampato su carta ecologica

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Editoriale

• Francesco Cavallo

Benvenuti al Sud: a Mezzogiorno fa caldo

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È il momento delle scelte. Occorre rimodellare progetti e strategie, lasciando spazio ad un pragmatismo senza precedenti. Solo così si potrà segnare un’inversione di tendenza in un Sud sempre più Meridione e in un’Italia sempre più a Sud nel mondo 2

envenuti al Sud, recita la copertina di questo numero di Sportello Aperto. E’ un messaggio, questo, che negli ultimi mesi – come BCC San Marzano di San Giuseppe – abbiamo ripetuto molto spesso. E al quale vogliamo dare almeno una doppia valenza. La prima, legata essenzialmente al nostro modo di fare Banca Locale, orientata all’operosità e all’accoglienza come, del resto, la Gente di questo nostro Sud. Abbiamo avuto modo di salutare con affetto i tantissimi partecipanti al nostro ultimo Taranto Finanza Forum: giovani, meno giovani, relatori, rappresentanti delle diverse e prestigiose società. A loro abbiamo tributato un messaggio col cuore, mettendo in evidenza impegno e professionalità nell’accoglienza e cercando di promuovere al meglio il nostro territorio insieme a tanti volontari che con passione si impegnano giorno dopo giorno con il loro lavoro quotidiano per rilanciare il Marchio Sud, Puglia, Jonio, all’interno dei circuiti. Ecco, questo è il primo senso del messaggio. Il secondo, lo rivolgiamo a quanti con risolutezza e abnegazione lavorano senza risparmiare energie e risorse al rilancio di questo nostro Sud. Abbiamo, tutti e

nessuno escluso, il dovere di scommettere sul futuro. Noi lo abbiam fatto mettendo in vetrina la parte migliore del territorio, quella che non si arrende, che vuole contare e non ha paura di esporsi. La stessa cosa chiediamo, mentre scorrono titoli senza precedenti sulla recessione, a quanti hanno ruoli e compiti ben definiti. A quanti hanno, per delega o elezione, competenze sulle scelte e i progetti. E’ il momento di agire, di non fermarsi a guardare al passato. Ma, soprattutto, è il momento di non distrarsi. Occorre riprogettare il futuro, rimodulare le scelte, ridisegnare progetti. Occorre farlo in fretta e senza perdersi in rivoli inutili. Fino a qualche tempo fa la politica del “tiriamo a campare”, poteva essere tollerata. Oggi non più. Il Sud, i suoi giovani, le sue imprese, le sue famiglie, ha bisogno di risposte chiare e modelli coerenti. Ha bisogno di esempi positivi da seguire e di buone pratiche, coerenti, etiche e tese al rilancio concreto. In un contesto in cui l’Italia continua ad assomigliare sempre più a un Sud, il Mezzogiorno, la Puglia in particolare ha l’obbligo di invertire rotte e tendenze. Abbiamo potenzialità, numeri e intelligenze. C’è bisogno solo di volontà che, mi sembra, sia quell’elemento mancato fino ad oggi.


• Emanuele di Palma

Bisogna salvare i giovani del Sud

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iflessioni a margine della quinta edizione del Taranto Finanza Forum. L’evento è stato caratterizzato da un notevole successo di partecipanti e dalla trattazione – in assoluta libertà da esperti di diverse scuole di pensiero - di argomenti, nell’ambito dei numerosi workshop, di stringente attualità economica e finanziaria. Ne è scaturito un dibattito serrato che ha destato interesse e curiosità. I numerosi giovani presenti, per lo più universitari e neolaureati, hanno avuto modo di confrontarsi con esperti in materie economiche e finanziarie dando luogo ad interessanti contraddittori. Ho notato, tra i tanti, giovani motivati desiderosi di impegnarsi nel mondo del lavoro. Mi sono chiesto: come faremo a soddisfare questa grande richiesta di lavoro qualificato? Quali aziende del territorio potranno assorbire un tale numero di laureati in economia e diritto? Cosa succederà a molti di loro, spesso i migliori? La risposta me la sono data il 27 e 28 ottobre durante la mia visita al Trading Online Expo presso la Borsa di Milano, rassegna simile al nostro TFF. Intrattenendomi con i responsabili delle società presenti, ho notato che la

Tra le colpe della classe dirigente del Sud Italia vi è, oltre ad aver consentito il saccheggio del nostro territorio da parte delle grandi aziende, anche quella di aver favorito l’emigrazione delle migliori intelligenze locali maggior parte degli interlocutori, quadri intermedi e top manager di primari gruppi internazionali erano di origini meridionali, in grande parte pugliesi. Per lo più si trattava di giovani del Sud che, dopo aver conseguito brillanti lauree in economia, non avendo avuto occasione di lavoro nella loro terra, hanno cominciato a lavorare per aziende del nord Italia ed europee, in massima parte francesi ed inglesi. In loro ho sentito viva la nostalgia per la loro terra, per le vecchie amicizie, per le tradizioni. In una parola: per le loro origini. Ma passato il momento del ricordo, ho visto in loro giovani, preparati, motivati, determinati, con una grande voglia di farsi valere e dimostrare le proprie capacità. Coscienti

che il sacrificio di essere lontani dai propri cari e dalla propria terra dovesse, in parte, essere ripagato dal successo nel mondo del lavoro. Tornato a Taranto, ho esaminato qualche dato e ho visto che solo a Milano lavorano circa 100mila pugliesi; 500mila in tutta la Lombardia. Un numero enorme rappresentato sì da tanta validissima manodopera (operai, camerieri, artigiani, tassisti, etc.) ma anche da una grande parte di classe dirigente (operatori finanziari, grandi commercianti, industriali, magistrati, avvocati, medici, ingegneri, etc). Ho avuto la conferma che, tra le enormi e diffuse colpe della classe dirigente del Sud Italia vi è, oltre ad aver consentito il saccheggio del nostro territorio da parte delle grandi aziende del Nord Italia, anche quella di aver favorito l’emigrazione delle migliori intelligenze locali, non offrendo possibilità di sviluppo economico e quindi di occupazione anche intellettuale. Abbiamo assistito negli ultimi 30 anni allo svuotamento dalle nostre città con l’allontanamento dei migliori giovani, delle intelligenze più pronte. Non vi è famiglia che non abbia un proprio figlio o nipote laureato con il massimo dei voti che non lavori in una azienda del Nord italia o all’estero. E’ questa una responsabilità gravissima. Mi auguro che il sacrificio di tante migliaia di nostri uomini che si fanno rispettare ed apprezzare fuori dai territori di origine, sia da esempio per chi ha la fortuna di lavorare qui, dov’è nato. E’ questo un appello che rivolgo per primi ai collaboratori della BCC di San Marzano che lavorano dove sono nati, che hanno avuto la fortuna di poter mettere le proprie energie al servizio del proprio territorio. Pensando ai loro coetanei che si sacrificano a migliaia di chilometri da casa, tenendo alto ed onorando con il proprio lavoro la terra d’origine, dovranno moltiplicare il loro impegno e dare lustro a se stessi e all’azienda per la quale lavorano, certi che dal loro impegno dipende anche la possibilità di rafforzare la Banca e creare nuovi posti di lavoro che strappino dall’orribile destino dell’emigrazione altri giovani meno fortunati.

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Speciale TFF La quinta edizione dell’evento promosso dalla nostra Banca è durata tre giorni. Fra le novità, l’inedita Prima Notte Bianca del Trading. In campo una grande rete di collaborazioni territoriali PRESENZE PRESTIGIOSE – Oltre ai numerosi e qualificati relatori e partecipanti, il TFF 2011 ha registrato inedite presenze prestigiose come quella del Direttore Generale di ICCREA Holding, Francesco Mazzotti (in alto) con il nostro Direttore Generale, e della terza carica dello Stato, il Presidente della Camera On. Gianfranco Fini (a lato), che riceve un pumo in ceramica dal Presidente Francesco Cavallo come segnale di buon auspicio per il nostro Paese

Il Taranto Finanza Forum è diventato extra-large D

ue giorni. E una notte. La quinta edizione del Taranto Finanza Forum è stata da record anche sui tempi, arricchiti da un importante carico di novità, con un obiettivo su tutti: quello di essere sulla notizia, analizzando la crisi e gli scenari, consigliando i risparmiatori e presentando le novità dal mondo della finanza, dell’economia e del trading. A puntare i riflettori sull’attuale momento economico, sono stati 59 fra i più importanti esperti finanziari internazionali e rappresentanti delle più prestigiose società italiane ed estere. Oltre trenta le tavole rotonde, le conferenze e gli incontri di didattica programmati all’interno dell’Histò San Pietro sul Mar Piccolo, location che ha ospitato la quinta edizione,


compressa negli spazi ma tuttavia molto elegante. Per completare al meglio l’offerta del confronto, la BCC San Marzano di San Giuseppe ha anche allestito una tensostruttura aggiuntiva “PalaMezzanotte”, portando così a tre le sale convegni (compresa una trading room permanente) alle quali si sono aggiunte due aule didattiche tematiche, contenitori per affrontare le analisi dei mercati e le strategie d’investimento; le novità dal mondo del trading e social trading, future, obbligazioni, forex, commodities opzioni, certificati, oro. E ancora: economia locale e globale: la collaborazione con il GAL Colline Joniche ha aperto la tre-giorni con il convegno “Economia locale e reti territoriali”; quella con Alumni Bocconi, ha concluso il TFF sabato 1° ottobre con “La crisi economica globale e le imprese italiane: una luce in fondo al tunnel?”, prima della prestigiosa appendice con l’intervista di Marco Fratini (Caporedattore Economia La7) al Presidente della Ca-

mera, On. Gianfranco Fini su “L’Italia che sarà”, nel corso della quale il Presidente della Camera dei Deputati, terza carica dello Stato, ha offerto alla vasta, attenta e qualificata platea, la propria visione sul futuro del Paese alle prese con la fase di recessione globale. Ma il Taranto Finanza Forum, non è solo ricerca degli investimenti migliori e conoscenza. Rappresenta un valido momento di confronto per i nostri giovani. Anche quest’anno, infatti, all’interno dell’iniziativa, grazie alla collaborazione con l’Università di Bari-Taranto, gli studenti hanno potuto vivere un particolare Job-Day con gli esperti, al fine di comprendere meglio se ci sono ancora margini occupazionali nei dei diversi segmenti della finanza.

I CONFRONTI

Dibattiti accesi, analisi controverse e momenti di frizione. Chi si aspettava un TFF all’insegna del “volemose bene” è rimasto deluso. Nelle tantissime tavole rotonde che si sono srotolate, in evidenza molti punti di contatto e posizioni differenti fra trader, analisti ed esperti. Particolarmente vivace il confronto con gli universitari dove un acclamato dagli oltre cento studenti universitari, Eugenio Benetazzo, non le ha mandato a dire: «L’università italiana è completamente da riformare». Accompagnando tale affermazione con le cose che non vanno. Ma, proprio nel cuore della finanza,

vale a dire nel PalaMezzanotte, i contrasti dialettici e i toni aspri dove si è arrivati allo scontro fra due scuole di pensiero. La prima vede la ragione e l’analisi dei grafici prevalere su tutto nella gestione del trading e dei risultati. La seconda, invece, indica come quello psicologico il fattore predominante per conquistare business di mercato. Una via intermedia è quella proposta dall’americana eToro sbarcata in Italia proprio al Taranto Finanza Forum. La società punta molto sul social trading e un aspetto etico della conquista dei mercati.

LE NOVITÀ

Molte le novità emerse sotto il profilo degli investimenti. La quotata Morningistar ha presentato in anteprima il volume contenente i 500 migliori fondi sui quali investire per cogliere la ripresa. Particolarmente apprezzati gli interventi portati dagli esperti dell’oro, i quali hanno evidenziato un contributo di chiarezza su un argomento ostico prima della partecipazione al TFF. Ha sfondato la massima soglia di attenzione, invece, il Forex. Moltissimi i partecipanti giunti da ogni parte d’Italia per cogliere gli aspetti salienti di questo mercato che sta sempre più appassionando i trader. In coda alla seconda giornata dei lavori, da segnalare le novità e i riflessi sulla tassazione delle rendite finanziarie. Il qualificato convegno promosso dall’Ordine dei Dottori Commercialisti ed esperti Contabili ha visto una nutrita presenza non solo di tecnici ma anche di imprenditori e di quanti proprio dalla finanza contano di trarre business. Per il Prof. Nicola Bruni: «L’armonizzazione delle rendite finanziarie è uno strumento efficace che consente di equilibrare il prelievo fiscale riducendo la tassazione sugli interessi rivenienti dai conti correnti di corrispondenza e quindi l’adeguamento dell’aliquota al 20% della tassazione delle altre rendite finanziarie».


Speciale TFF I NUMERI DELL’EVENTO

Ci sono molti modi per raccontare un grande evento. La passione e la professionalità nel costruirlo, l’ansia del suo avvio, la tensione del percorso, il sospiro finale. Stavolta, però, vogliamo cominciare a raccontare il Taranto Finanza Forum solo con i numeri. Quegli stessi che l’hanno trasformato in un grande evento. Ciò che è stato possibile vedere nel corso della tregiorni sono: oltre 30 tavole rotonde di confronto, sessioni formative e informative, le sale in contemporanea, le 2121 presenze frutto di un’attenzione che il pubblico ha voluto riservate a questo grande momento economicofinanziario, i 59 relatori istituzionali o appartenenti alle principali società di settore. Questi, invece, i numeri di ciò che è stato monitorato e che etichettano il TFF come un grande evento: 90 servizi televisivi; 34 ore di diretta televisiva sui canali satellitari, analogici, digitale terrestre e web; 90 minuti di interviste curate da VideoLive; 124 articoli giornalistici accompagnati da 17 richiami in prima pagina e 22 lanci d’agenzia; 204mila pagine web e 243.699 accessi al sito del TFF (al 10 ottobre scorso).

LE SOCIETÀ CHE HANNO SCOMMESSO SUL TFF Un numero di partner crescente in quantità e qualità. Questo è il profilo

delle società che sono state vicine al Taranto Finanza Forum 2011, qualificandolo ulteriormente. Fastweb e Boeing sono stati Partner principali. Queste invece, le Società che saranno presenti a Taranto: ActivTrades, Admiral Markets, AFX Capital, Aureo Gestioni, Banco Metalli Preziosi, Barclays, BCC Vita, Borsa Italiana, Borsa & Finanza, Credit Suisse, Deltoro Holding, Deutsche Bank, Directa, etf Securities, eToro, Euseco, FXCM, KPMG, Milano Finanza, Morningstar, RBS, Trading Library, TraderLink, UBS, Unicredit, Videolive, Webank. Alle società di settore, si sono affiancate realtà d’eccellenza territoriale che hanno voluto sostenere il progetto in maniera diretta e a più livelli. Per tutti, una finestra dettagliata all’interno dell’apposita sezione Partner del portale www.tfforum.it.

IL TFF A BANDA LARGA GRAZIE A FASTWEB

Grazie a Fastweb, Top Sponsor del TFF 2011, tutta l’operatività e le transazioni sui mercati internazionali, a partire dalla Notte Bianca del Trading, sono state garantite dalla Banda Larga Fastweb. «Siamo orgogliosi di poter offrire la nostra tecnologia al Taranto Finanza Forum diventato, in pochi anni, uno degli appuntamenti più importanti per gli operatori del settore – spiega Claudio Pellegrini, Responsabile Finance di FASTWEB -. La banda larga veloce, performante e sicura è strategica nei mercati finanziari e, FASTWEB, grazie alla qualità della sua rete, è uno dei partner più accreditati in questo settore».

ANALISI DEI MERCATI E STRATEGIE D’INVESTIMENTO

Il venerdì del TFF si è confermato ancora una volta quale esclusiva giornata non-stop per comprendere i nuovi scenari e scegliere le opzioni più interessanti sulle quali far confluire i risparmi e gli investimenti, ma anche per operare in tempo reale sui mercati con le più innovative strategie di trading. Due sale conferenze e una trading room in contemporane; un’ampia area espositiva all’interno della quale incontrare i rappresentanti delle più prestigiose società finanziarie: 40 relatori; 28 sessioni informative, di confronto e didattica. Nella foto, la


tavola rotonda modera da Maurizio Mazziero con Luca Ramponi, Massimo Siano, Eugenio Benetazzo e Paolo Dal Negro.

NOTTE BIANCA DEL TRADING

FELICI E PREMIATI CON IL RISK STOCK EXCHANGE

Anche quest’anno i partecipanti al TFF hanno potuto concorrere alla composizione del personale fantaportafoglio della finanza. Il RSE è diventato ancora più avvincente grazie alla lista di trenta titoli selezionati sui mercati mondiali. La miglior performance è stata quella di Enrico Orlando (da Taranto), che ha composto così il proprio paniere: long per le azioni Enel, Eni, Generali, Intesa San Paolo, STM, Unicredit, Coca Cola (Usa); long sul Forex per il cambio Euro-Dollaro Americano; long per il Gas Naturale (Materie Prime) e short per il Succo d’Arancia (sempre Materie Prime). La performance gli è valsa il primo premio: un I-Pad (donato da Info System). Secondo posto per il tarantino Giovanni Bengiovanni (TV LCD offerto da Effegivision); terzo per Maria Penitente da Potenza che vince un week-end per due persone al Resort Il Gabbiano (offerto dalla direzione della struttura alberghiera); quarto posto Francesco Checchi da Bari, che vince un abbonamento a PanoramaEconomy (offerto da Mondadori). Ultimo posto, ma particolarmente felice, Salvatore Calò da Torre Santa Susanna. Per lui un I-Phone (offerto da 3 Store Mignini, Taranto).

Per la prima volta al mondo i trader hanno celebrano i mercati in un happening globale fra le piazze americane e asiatiche. Una cavalcata alla scoperta dei nuovi mondi e dei nuovi scenari. Mentre in Italia calava la notte, un microcosmo di temerari ha sfidato l'evoluzione dei mercati, dalle valute alle materie prime. Sullo sfondo, una grande festa che promuove il Marchio del Territorio esaltandone gusti, sapori, profumi grazie alla collaborazione con il GAL Colline Joniche. All'interno della Notte Bianca del Trading: Taranta Trading, proiezione "Il Signor H" (il film corto sulla crisi economica prodotto dalla BCC San Marzano di San Giuseppe e interpretato da Alessandro Haber), Trading e Orecchiette (degustazione di prodotti tipici), "I Mille Volti della Crisi" (Mostra Fotografica sulla crisi economico-finanziaria) e, nel cuore della notte, cornetti caldi e caffè per gli eroi.

IL CUORE D’ORO DI BERLINZANI E ALDROVANDI

Era uno fra gli eventi maggiormente attesi del TFF 2011. E la Notte Bianca del Trading non ha deluso le attese. Oltre sessanta i trader partecipanti per la cavalcata sui mercati americani e asiatici, coordinata da Gianni Carbotti. L’evento, senza precedenti a livello mondiale, si è protratto fino alle tre del mattino consentendo ai top trader, Saverio Berlinzani e

Alessandro Aldrovandi, di raccogliere in poche ore oltre duecento euro di guadagno sui mercati asiatici. La cifra, insieme a quanto raccolto nei giorni precedenti, è stata donata all’ABIO Taranto per l’acquisto dello spirometro per la prevenzione delle patologie respiratorie.

SOCIAL PARTNER ABIO

Il TFF 2011 ha sorriso ai bimbi. Social Partner dell’iniziativa, infatti, è stata l’Associazione ABIO (Associazione per il Bambino in Ospedale) rappresentata oltre che dalla sezione ionica, dalla prestigiosa presenza della segretaria nazionale Regina Sironi (nella foto con Deborah Cinquepalmi della sezione di Taranto). Nel corso della tre-giorni è stata promossa una vera e propria gara a sostegno della sezione ionica del sodalizio, impegnata verso il miglioramento delle condizioni di degenza dei bambini ricoverati. La raccolta benefica è stata orientata in modo preminente all’acquisto di uno spirometro (apparecchio per sindromi respiratorie) da consegnare all’Ospedale SS. Annunziata di Taranto.


Speciale TFF Oltre cinquanta esperti provenienti da tutto il mondo sono pressoché concordi sugli scenari della recessione. Ecco la chiave giusta per interpretare il futuro

ALUMNI IN CATTEDRA – Un momento della conferenza programmata da Alumni Bocconi all’interno del TFF 2011. Da sinistra: il nostro Direttore Generale; Denny De Angelis (Cattedra Aidaf Bocconi); Francesco Cometa (Responsabile Alumni Bocconi); Corrado Aprico (Partner PriceWaterHouse&Coopers); Christian Chizzoli (Membro CdA Cassa Depositi e Prestiti)

La crisi non è passata. Ma, per il futuro, occorre cogliere i timidi segnali positivi

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a crisi non è finita. Tuttavia c’è qualche spiraglio di ripresa che va assecondato. E’ questo il messaggio che emerge dal TFF, il nostro evento di economia e finanza che ha richiamato molti partecipanti, le principali società economiche finanziarie internazionali e i principali esperti provenienti da tutto il mondo che, oltre a leggere l’evoluzione della recessione, hanno offerto anche chiavi di lettura e prospettive.

IL LINGUAGGIO DELLA CRISI

Come quella che illustra senza tanti giri di parole Massimo Siano, responsabile del mercato italiano della londinese ETF Securities «Se pensate che la parola crescita sia cancellata dal dizionario italiano, francese, tedesco, inglese e spagnolo, provvedete a fare

scorte di oro», la situazione attuale rimane critica. E’ questo il pensiero di Nicola Francia, numero uno degli strumenti quotati Italia di Royal Bank of Scotland: «Il mercato rimane molto volatile a causa delle incertezze dei governi europei. Contestualmente, però, si stanno creando le giuste condizioni per la ripresa». Linea condivisa anche da Gabriele Vedani, direttore generale Italia dell’americana FXCM: «Estremo pessimismo per una situazione che richiede interventi urgenti più radicali di quelli attuati. L’unico ottimismo è dato dalla presa di coscienza, finalmente, delle autorità internazionali». Vede nero l’economista Eugenio Benetazzo: «Al momento non ci sono i presupposti per uscire dal tunnel. L’unica strada per una timida ripresa può essere segnata solo ed esclusivamente da misure drastiche senza le

quali il futuro si annuncia particolarmente negativo». Una delle chiavi più incisive della giornata è stata offerta da Morningstar Italy che, dall’alto dell’osservatorio in oltre 20 Paesi, dice: «I mercati mondiali continuano ad essere molto nervosi e volatili. Gli operatori continuano a guardare in Europa per capire quando e come la politica porterà l’unione fuori dalla crisi. Il crollo dell’Europa rallenterebbe anche gli USA poiché l’Europa è il principale acquirente di beni e servizi USA. Dal punto di vista operativo, conviene essere cauti, diversificare e puntare sui titoli con alto dividendo».

CORSA ALL’ORO

Spunto importante, per impattare la crisi e cercare di gestire al meglio il futuro, è arrivato nella seconda tavola rotonda, in cui al centro dell’attenzio-


ne è stato l’oro, considerato sempre più un asset rifugio per eccellenza. Lorenzo Mercatali di Banco Metalli Preziosi ha sottolineato: «Perché continua a salire il prezzo dell’oro? Semplicemente perché i risparmiatori hanno compreso che fra gli investimenti è l’unico bene prezioso capace di apprezzarsi anche in momenti di crisi, quale quello attuale. Per avere un’idea pratica del valore dell’oro, che non è dato dal suo prezzo, ma dal suo potere di acquisto: con un’oncia d’oro nel 1929 si acquistava un abito sartoriale, dopo oltre 80 anni con la stessa oncia si acquista il medesimo abito sartoriale, mentre ci vorrebbero 75 volte in più di denaro per comprare lo stesso vestito a pari prezzo. Tra 20 anni verosimilmente avremo lo stesso equilibrio, ma il prezzo di

All’interrogativo ha dato una risposta il convegno promosso da Alumni Bocconi all’interno del TFF 2011. Docenti, manager ed esperti per un confronto a tutto campo

Q

uando le imprese italiane riusciranno a superare la crisi? L’interrogativo, pesante, è stato al centro dell’ultima giornata della quinta edizione del Taranto Finanza Forum. All’interno di un gremito PalaMezzanotte, l’Alumni Bocconi, l’associazione che raccoglie le esperienze della celebre università milanese, è stata protagonista della tavola rotonda “La crisi economica e le imprese italiane: una luce in fondo al tunnel?”. Moderato dal giornalista di Panorama Economy, Andrea Telara, l’appuntamento ha messo a fuoco le criticità del sistema imprenditoria-

un abito sarà salito di svariate volte rispetto a quello attuale, in qualsiasi altra valuta».

ri richiede certezze soprattutto nella tecnologia, da sempre elemento primario ma oggi ineludibile».

COME CAMBIA IL TRADING

TFF E UNIVERSITÀ

«La continua oscillazione dei mercati – ha spiegato l’Ing. Mario Fabbri, Amministratore Delegato di Directa – costringe i trader ad essere sempre più “sul pezzo” per definire le proprie strategie. Le società, e Directa ne è un esempio, sono orientate sempre più al rilascio di servizi. In sintesi quello che Directa ha fatto è creare un servizio della massima qualità sulla misura di una piccola frazione di pubblico ma molto esigente. Un obiettivo ambizioso ma realizzabile, restando sempre ben focalizzati sul proprio target. Lo stress continuo dei mercati finanzia-

Nel corso della giornata clou, fra le oltre trenta tavole rotonde, particolarmente intenso anche il confronto fra gli studenti universitari della Facoltà di Economia di Taranto e gli esperti del TFF, alla presenza del Preside di Facoltà, Prof. Bruno Notarnicola. «E’ un momento particolarmente difficile – commenta il Preside -. Una fase che richiede impegno particolare per i nostri ragazzi. Non si può perdere altro tempo. La facoltà ha l’obbligo di creare collegamenti con il mondo del lavoro, orientando la ricerca verso un’adeguata formazione, ed è quello che noi stiamo facendo».

Quando le imprese vedranno la fine del tunnel? le italiano ponendo un accento particolarmente approfondito su quelle meridionali e pugliesi. Per Francesco Cometa, Area Leader dell’Alumni Bocconi in Puglia, «è il momento di accelerare in maniera razionale sui possibili sviluppi della crisi, solo così si riuscirà a trovare una via d’uscita». E’ stato questo il primo passo che ha aperto una serie di interventi tecnici capaci di tracciare la strada della ripresa, che però, per il momento, rimane solo sulla carta. Il primo tassello è stato posto da Cristian Chizzoli, componente del Consiglio d’Amministrazione di Cassa Depositi e Prestiti. «Ci troviamo

di fronte ad un’eccessiva richiesta di liquidità da parte delle aziende – ha detto – a fronte di una disponibilità sempre maggiormente contratta. Una delle soluzioni, soprattutto per le PMI, è quella di guardare con interesse a tre linee di intervento che passano proprio dalla Cassa Depositi e Prestiti e attraverso i canali del sistema bancario tradizionale: un plafond specifico, un fondo per l’internazionalizzazione e un fondo strategico che guardi anche all’equity». Ma, se questa è una soluzione, il cancro delle imprese lo ha profilato Denny De Angelis, esperto di strategie aziendali e


Speciale TFF docente Bocconi, cattedra AIdAF aziende familiari: «Il modello economico italiano è arretrato poiché è composto in maggior parte da aziende a conduzione familiare arroccate in metodologie superate. Per uscire da questo stallo occorre scommettere sul ricambio generazionale, su una maggiore managerializzazione e governance». Sull’eterno conflitto bancheimprese si è soffermato invece Corrado Aprico, Partner Pricewaterhouse & Coopers: «La crisi perdurante e una nuova ondata di recessione – ha detto – ripropongono un tema vecchio quanto il mondo. Spesso si enfatizzano le responsabilità delle banche, ma occorre una mano reciproca per emergere. Non è più sufficiente accampare l’alibi della stretta creditizia. Le imprese che vedranno per prime la fine del tunnel sono quelle in grado di crescere per posizionarsi sui mercati internazionali emergenti ad alto potenziale. Prima riusciranno ad essere competitive, prima potranno porsi come punto di riferimento per la ripresa». A portare un caso diretto di esperienza aziendale capace di superare la crisi con investimenti e tecnologia è stato Marcello Bruni, manager della comunicazione in Europa di Boeing. Il colosso aeronautico, proprio nel cuore della crisi ha dato alla luce una serie di importanti novità. «Tecnologia ai massimi livelli, avanguardia e centri di elevata specializzazione – ha detto Bruni – rappresentano per Boeing un punto di partenza importante. L’esperienza che ci sentiamo di trasmettere al Taranto Finanza Forum è un segnale positivo per tutti: si può crescere anche durante un’aspra fase di recessione».

• Fabio Palazzo

LARGO AI GIOVANI – I giovani protagonisti del futuro dell’economia e della finanza. In alto: un momento de “L’Università incontra il TFF” coordinato dalla Docente Manuela Massari e che ha visto la presenza del Preside di Facoltà, Prof. Bruno Notarnicola

Giovani e Taranto Finanza Forum, binomio vincente per la crescita co

L

a quinta edizione del Taranto Finanza Forum si è appena conclusa. Fin dalle prime ore della manifestazione, se non dai primi preparativi, si è avuta la sensazione di partecipare ad un vero e proprio “evento”. Chiamarlo diversamente sarebbe stato certamente riduttivo: due aule didattiche, il PalaMezzanotte, un’area espositiva, importanti nomi della finanza, grossi marchi e partner, una location d’eccezione hanno trasformato il giovane ed acerbo forum degli anni precedenti in un appuntamento irrinunciabile, il più importante del meridione, talmente forte e robusto da calamitare visitatori non soltanto da tutta la Puglia e dalle regioni limitrofe, ma anche dalle lontane province del Nord, già abituate ad eventi di grossa caratura. E’ questa la sorpresa più piacevole: anche tra i due mari qualcosa riesce ad avere

successo; su giornali, siti, televisioni si scrive e si parla non di una notizia di cronaca nera, né di gravissimi problemi ambientali ed occupazionali, né del caldo torrido: si parla del Taranto Finanza Forum! Confrontandomi con studenti universitari della comunità ionica (di cui ho fatto parte in qualità di rappresentante per diversi anni) che hanno partecipato all’evento, ho potuto raccogliere pareri e vorrei trasferirveli come feedback: alcune criticità (punti di partenza per modificare costruttivamente le prossime edizioni) e tanti pareri positivi. Oltre 130 studenti si sono avvicinati non soltanto per alcune dinamiche didattiche (colmare attività con crediti formativi riconosciuti in determinate manifestazioni) ma perché fortemente interessati al loro mondo in qualità di laureandi in Economia. Gli studenti, felici di aver incontrato volti noti,


o

Le riflessioni di Fabio Palazzo, studente universitario che, grazie alle Universiadi di Directa, e allo stage in BCC San Marzano ha potuto vivere dall’interno l’evento

e omune

di aver ascoltato importanti dibattiti e di aver interagito con i numerosi partner presenti nell’area espositiva, hanno promosso a pieni voti e con lode il TFF 2011. Hanno gradito la flessibilità dell’evento e la possibilità di decidere arbitrariamente a quale dibattito o conferenza partecipare consultando la programmazione fornita. Sono stati entusiasti di aver appreso concretamente nozioni che solitamente rimanevano congelate su appunti e manuali universitari. Tutti condividono l’opinione per la quale l’ospitalità è stata delle migliori così come i servizi offerti durante il forum. A mio modo di vedere, è stato apprezzabile l’impegno dell’organizzazione nel far emergere la nostra provincia alla ribalta nazionale creando, oltretutto, una sinergia con le imprese locali per la conoscenza di prodotti enogastronomici nostrani. L’idea non può essere che vincente: molto spesso imprenditori ed istituzioni si sono dimostrati “statici” di fronte a determinate opportunità, piegandosi a dinamiche politiche sia regionali che nazionali in vari settori che sarebbero potuti essere specifici ed importanti per la nostra zona; quello che capita spesso, oltremodo, è l’inefficacia a “riuscire a vendere” il nostro territorio, “arte” ben svolta dai nostri cugini salentini e baresi. L’evento realizzato dalla vostra organizzazione è andato

completamente controtendenza rispetto a queste “pratiche” negative ricorrenti nella nostra amata città e provincia, pertanto mi preme ringraziavi fortemente per ciò che avete fatto, per l’impegno, per il lavoro di mesi e mesi e mi auguro che lo stesso evento sia riproposto nei prossimi anni con la stessa formula vincente, continuando ad interagire col territorio e soprattutto con noi giovani, facendo crescere così noi insieme alla nostra… alla vostra terra! Le idee, l’impegno ed i giovani sono le uniche armi che possiamo ancora utilizzare per risollevare la nostra provincia da una forte depressione, non dovuta, purtroppo, unicamente a cause di carattere nazionale ed internazionale.

Un ultimo pensiero, ma non per importanza, va a tutti i collaboratori di cui la vostra organizzazione si è avvalsa, sia a livello direzionale che operativo: un particolare ringraziamento a chi ha lavorato dietro le quinte e a chi lo ha fatto in prima linea supportando relatori e i tantissimi visitatori, sempre con garbo, gentilezza, disponibilità e simpatia; a tutti coloro che hanno lavorato instancabilmente; a quelli che hanno diffuso la propria arte; a coloro che hanno condiviso il proprio sapere e la propria conoscenza; a coloro che da sempre sono impegnati nella beneficenza e nella solidarietà. Arrivederci al TFF 2012, sono certo che la comunità studentesca ionica non farà mancare la propria presenza!

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Speciale TFF

• Antonella Millarte

Gal Colline Joniche e BCC San Marzano insieme per rilanciare il territorio con il TFF

«C

’è un turismo che cresce di appena il 4%, quello tradizionale estivo e c’è un altro turismo, quello verso le zone rurali, che fa registrare un + 13%. Un incremento a due cifre che, nell’attuale congiuntura economica, vale doppio». Antonio Prota, presidente del GAL Colline Joniche, evidenzia questi valori in qualità di infaticabile promotore di un luogo simbolico, come le masserie, dalle quali l’economia può davvero ripartire. La zona jonica del tarantino è, in questo contesto di attenzione verso l’entroterra, in posizione favorevole e può contribuire all’economia territoriale in virtù di questo grande patrimonio ereditato dai nostri padri e che ora tocca a noi valorizzare sempre di più.

NASCE LA GREEN ROAD

Mura di pietra forti e poderose, austeri e semplici luoghi di lavoro oggi divenuti luogo di eccellenza per l’ospitalità e gli eventi. Ed è proprio su questo filo conduttore, di una economia che guarda anche alle “green road” attorno alle quali far fiorire iniziative che vadano in molteplici direzioni, che è germogliato lo spirito di collaborazione fra il GAL Colline Joniche, con sede a Grottaglie e che comprende 11 Comuni e la BCC di San Marzano di San Giuseppe.

L’occasione, imperdibile, è stato il Taranto Finanza Forum, che in qualità di “pensatoio” di eccellenza, ha fatto ritrovare per tre giorni tutti seduti attorno ad un tavolo per …appunto fermarsi e riflettere: l’economia va pensata, programmata. Il GAL Colline Joniche ha dato il suo contributo di idee attraverso il convegno della prima giornata di lavori che ha portato l’attenzione su quella capacità propulsiva che può avere il Gruppo di Azione Leader in quanto agenzia di sviluppo. E’ dalla Puglia, infatti, che ha preso il via uno dei primi esperimenti di Contratto di Rete sul turismo realizzati nel nostro Paese sottoscritto a

SCOMMESSA VINCENTE - Il Presidente del GAL Colline Joniche, Antonio Prota (il primo a destra) punta al rilancio del territorio con il gioco di squadra

Bari alla vigilia del TFF, con apposito atto notarile, da Consorzi dell’intera regione e dallo spin off turistico dell’università di Bari Exiteam, ma che ha sede a Taranto. L’accordo, che apre la strada a varie iniziative che potranno valorizzare l’accoglienza nelle nostre masserie, è stato quindi illustrato nel corso del convegno del GAL Colline Joniche al Taranto Finanza Forum dedicato a “Economia locale e reti territoriali”. Il moderatore è stato il presidente del GAL Antonio Prota, con l’intervento fra gli altri di


Vito Roberto Santamato, docente di Economia e Gestione delle Imprese all’università di Bari e presidente della Exiteam Srl. Ma vediamo meglio di cosa si tratta. «Il contratto di rete sul turismo è un accordo – spiega il Prof. Santamato - fra imprese del settore che realizzano una sinergia a livello economico, finanziario, di marketing e ne traggano vantaggio». La sede è la facoltà di Economia dell’università di Bari, proprio a sancire l’importanza di questo esperimento che sappiamo essere in un settore trainante in Puglia come è quello del turismo.

L’INDUSTRIA DELL’OSPITALITÀ

Sulla “Industria dell’ospitalità per la valorizzazione dei territori: una grande creatrice di domanda di beni industriali fra filiere lunghe di produttori e contratti di rete di venditori del servizio” si è soffermato il Prof. Federico Pirro, docente di Storia dell’Industria nell’Università di Bari e di Politiche economiche territoriali nell’Ateneo del Salento. «Deve considerarsi ormai superata ogni visione dello sviluppo che contrapponga la crescita delle attività turistiche a quella dell’industria nella valorizzazione di un territorio. Anche alcuni settori manifatturieri come ad esempio siderurgia, chimica ed energia - qualora i loro impianti impieghino le tecnologie più avanzate per il loro esercizio e rispettino le norme più rigorose volte a migliorarne l’ecosostenibilità ha precisato Pirro - non solo producono beni e utilities destinati allo stesso consumo turisti-

co, ma nelle loro aree di insediamento potrebbero costituire oggetto di attrazione per un segmento specifico di turismo come quello scientifico e congressuale. In Puglia si sono già avviate alcune esperienze molto interessanti in tale direzione all’Enel di Brindisi e all’Ilva di Taranto, mentre un’altra se ne sta avviando sui campi petroliferi della Basilicata».

DALLA RETE LOCALE ALL’ARENA GLOBALE

“Alla ricerca dell’equilibrio, il turismo tra reti locali e flussi globali” è la tematica sulla quale è intervenuto il Dott. Daniele Germiniani, consulente Relazioni Territoriali Touring Club Italiano con esempi concreti che riguardano proprio la Puglia. «Il festival e la notte della Taranta rischiano di essere vittime del proprio successo. Un evento culturale, prima che turistico di quella portata non può ridursi a ciò che le cronache raccontano. Il rischio è di seguire ciò che succede a Pamplona, in cui i flussi turistici si concentrano in pochi giorni. La taranta, così come tutti i grandi eventi, deve essere un meccanismo di attrazione del turista per portarlo in un territorio altrimenti a lui sconosciuto o quasi, deve essere una scusa per venire nel territorio di Melpignano per poi tornarci ancora e ancora, ma se del territorio, della sua cultura e delle sue attrazioni non mi interessa nulla poiché vengo solo per “spaccarmi” una notte, difficilmente ne potrò avere un ricordo intellegibile. Dalla rete locale all’arena globale, la costruzione di una forte

rete tra gli attori è uno dei fattori di successo, forse il più importante ma non l’unico. La costruzione di una forte e riconosciuta immagine è un altro fattore imprescindibile. Essere un bel territorio, anche se con attori coesi, non basta. Comunicazione e qualità diventano fattori critici di successo. Ed è un buon esempio – ha proseguito Germiniani - il progetto delle ‘Bandiere Arancioni’ promosso dal Touring Club Italiano. In dieci anni 184 comuni certificati attraverso la valutazione di 5 gruppi di indicatori (accoglienza, ricettività e servizi complementari, fattori di attrazione turistica, qualità ambientale, struttura e qualità della località) per un totale di 250 diversi parametri».

UNA NUOVA FASE OPERATIVA

Ogni attività imprenditoriale non può prescindere dagli investimenti e dai rapporti con le banche e, pertanto, insieme al direttore generale della BCC di San Marzano Emanuele di Palma, ecco che al convegno del GAL è intervenuto Antonio Riccio, referente Stakeholders Territorio Sud Unicredit Spa. Ora lo sguardo di questa area del tarantino è protesa verso il via ai lavori di ristrutturazione di agriturismi ed altre strutture per l’accoglienza turistica, per un totale di ben 6 milioni di euro di investimenti. «I fondi impegnati permetteranno la realizzazione di un sistema turistico rurale con ospitalità diffusa – conclude Antonio Prota, presidente del GAL Colline Joniche - recuperando e riqualificando le splendide masserie del territorio». Al termine del convegno è diventato protagonista il territorio del GAL Colline Joniche con Trading & Orecchiette”. Taranta dal vivo ed una degustazione guidata, in italiano ed inglese, di una selezione di tipicità locali dando anche un altro chiaro segnale: no all’inquinamento. I circa 300 partecipanti hanno utilizzato solo posate e stoviglie compostabili, ovvero realizzate in derivati di mais e completamente riciclabili.


L’Azienda

A

primo impatto può sembrare strano, ma credo che la Boeing e la BCC San Marzano di San Giuseppe abbiano qualcosa di importante in comune. Le banche, soprattutto quelle di credito cooperativo, devono essere radicate nel territorio a servizio dell’economia e dello sviluppo regionale e la BCC San Marzano di San Giuseppe costituisce un esempio di eccellenza in questo contesto. L’industria costituisce una colonna portante di un’economia e penso che anche Boeing abbia contribuito in misura importante al suo avanzamento in questo territorio. Boeing mette radici e il suo sviluppo va di pari passo con il territorio in cui è presente. E’ un processo di simbiosi. L’aerospazio è una delle industrie più avanzate in assoluto; non a caso i major player mondiali si contano sulle dita se non di una certamente di due mani. Le barriere all’ingresso nel settore sono molto alte e i new entrant impiegano diversi decenni per arrivare al livello di integratori di sistemi e per realizzare grandi prodotti completi. Tale livello di sofisticazione richiede la costanza negli anni, nei decenni per creare la “cultura” aeronautica, che non si improvvisa. Abbiamo iniziato in Campania, alla metà degli anni sessanta, affidando alla Aerfer la costruzione di pannelli di fusoliera del DC-9. Dopo i soddisfacenti risultati abbiamo affidato alla stessa società, che un anno dopo è diventata Aeritalia, anche dei componenti della prima versione del “jumbo” Boeing 747. Già a quell’epoca si lavorava nel mezzogiorno sul più grande aereo commerciale del mondo. Il successivo grande salto è avvenuto dieci anni dopo con l’affidamento della produzione di componenti importanti, ma soprattutto tecnologicamente innovativi per l’industria italiana, per il

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• Marcello Bruni (*)

Boeing,

forza trainante dell’industria aeronautica pugliese Boeing 767, che vengono realizzati in Puglia. E’ a Foggia, infatti, che dal 1983 si realizza la produzione di componenti in materiali compositi, come la coda verticale dell’aereo. E’ la prima volta che una parte così importante di un aereo commerciale è costruita in materiali compositi, invece del metallo, e avviene proprio in Puglia. Come si vede, la vera rivoluzione che è il 787 Dreamliner ha in realtà un suo lignaggio tecnologico e industriale proprio qui in Puglia. Con il 787, nel nuovo millennio, si realizza un passaggio di importanza storica paragonabile solo a quello negli anni venti

e anni trenta del secolo scorso, con il passaggio alla costruzione di aerei dal legno all’alluminio. La Puglia, nel vincere la sfida e conquistare una partecipazione così importante nel 787, si è collocata nella posizione invidiabile di chi entra sin dall’inizio in un nuovo percorso, che crescerà e durerà nel nuovo secolo quanto è durata nel secolo passato la costruzione di aerei in metallo. Per la prima volta viene costruita un’intera nuova fabbrica a Grottaglie, specificamente ed esclusivamente per realizzare il nuovo aereo di Boeing. Ormai ci sono molti “figli d’arte” che lavorano con Bo-


Boeing ha cominciato a lavorare con l’industria aerospaziale italiana quasi 50 anni fa, ma è soprattutto in Puglia che il gruppo americano ha consentito all’industria italiana di realizzare importanti progressi industriali e tecnologici. Le radici di Boeing nel nostro territorio risalgono all’inizio degli Anni Ottanta

NATURAL…MENTE SCUOLA:

Con il progetto Natural..mente Scuola, promosso in collaborazione con Alenia Aeronautica, Boeing ha voluto sensibilizzare le nuove generazioni su tematiche fondamentali quali il rapporto tra la salvaguardia dell’ambiente e l’innovazione tecnologica. Boeing si rivolge alla scuola con un messaggio chiaro ed inequivocabile: il futuro è intriso di innovazione tecnologica e di progresso, ma il futuro è anche la consapevolezza di non potersi più permettere di consumare all’infinito le risorse del pianeta e che i cambiamenti iniziano proprio da noi e dai nostri piccoli gesti quotidiani. Nel corso delle sue tre edizioni, Natural..mente Scuola ha visto complessivamente l’adesione di oltre 26.000 studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado della Regione Puglia, per un totale di 863 scuole coinvolte. L’iniziativa, la cui quarta edizione è in fase di preparazione, ha ricevuto il prestigioso patrocinio dell’UNESCO, che ha ritenuto opportuno inserire il progetto all’interno dei suoi programmi di “Educazione allo Sviluppo Sostenibile”.

DREAMLIFTER

L’aeroporto di Grottaglie è stato potenziato per consentire ai giganteschi Boeing Dreamlifter – letteralmente “sollevatore di sogni” – di trasportare le sezioni di fusoliera del 787 Dreamliner e gli stabilizzatori orizzontali negli USA, dove gli aerei vengono assemblati. Il Dreamlifter è un “jumbo” Boeing 747 appositamente allargato per poter accogliere al suo interno questi enormi componenti. E’ infatti l’aereo con maggiore capacità di carico in assoluto al mondo, in termini di volume.

eing negli stabilimenti in Italia. I loro padri, le madri e anche i nonni sono entrati nell’Aerfer negli anni sessanta per produrre le fusoliere del DC-9 e i componenti del Boeing 747. 15 anni dopo inizia la costruzione in Puglia e in Campania del Boeing 767, pochi anni dopo la firma del contratto fra Boeing e Aeritalia nel 1978. Passati altri cinque lustri affrontiamo insieme la grande sfida del 787. Le radici, come si vede, sono profonde, e, da questa base, possiamo immaginare che le future generazioni delle stesse famiglie in questo territorio integrato nella filiera globale dell’industria, lavoreranno sul 787 e chissà su quali altri aerei nel corso del secolo. Saranno accompagnati nella vita dalla BCC San Marzano di San Giuseppe e prospereranno insieme se l’industria aeronautica potrà proseguire nel suo sviluppo in questo bellissimo territorio. Affinché ciò avvenga sono necessarie tre condizioni. Il successo industriale dipende dalla costante innovazione, dalla continua ricerca di efficienza e dalla capacità di “stare” sul mercato, un mercato globale, sempre più agguerrito. Qui torniamo ai fattori di base: una sinergia con la politica e con la finanza ma soprattutto con le persone, le famiglie. Ciò significa anche con la scuola. Le scuole devono essere consapevoli del loro ruolo nel formare i cittadini di domani anche nel mondo del lavoro a loro disposizione. Boeing ha stabilito rapporti diretti con le scuole a Taranto e nel resto della Puglia nel corso degli ultimi tre anni, promuovendo Natural..mente Scuola, un progetto che ha lo scopo di educare i giovani alla salvaguardia dell’ambiente ed all’innovazione tecnologica. La Puglia è rafforzata dalla presenza di Boeing e lo sarà sempre più nel futuro mano a mano che l’indotto e la filiera locale e regionale potranno rafforzarsi e allargare sempre i loro orizzonti, lavorando - perché no – con sempre più imprese aerospaziali in Italia, in Europa, negli USA e nel mondo. Boeing è fiera di essere un catalizzatore di sviluppo anche in Puglia. (*) Direttore Comunicazione Boeing per il Sud Europa

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Approfondimento

• Mauro Roussier-Fusco

L’Etica, unica leva per contrastare la crisi Ognuno di noi è chiamato a seguire principi morali coerenti, per fornire il proprio personale contributo alla ripresa

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C

apita sempre che nella giornata di ciascuno si presentino eventi, situazioni e circostanze che per argomento e significato conducono alla riflessione e soprattutto stimolano la ricerca di correlazione tra gli eventi stessi e il proprio background di conoscenze e di esperienze. Si potrebbe allora trarne un comune denominatore capace di spiegare l’immanente e la realtà di cui ciascuno è parte, sia con la propria individualità che con l’organizzazione per cui opera e quanto ogni attività svolgiamo probabilmente sia un aspetto di un unico grande disegno che regola e guida l’essere e il vivere comune. Prima di essere tacciato di esegesi è bene spiegare, attraverso gli argomenti che viviamo tutti i giorni, il significato di questa introduzione. Partiamo dall’evento principale, attorno al quale ruoteranno tutti gli altri, più o meno secondari: un articolo di una rivista economica circa le


strategie dell’industria bancaria per il futuro. L’articolo inizia constatando la sfiducia del mercato circa la capacità di recuperare redditività da parte del sistema bancario. Continua analizzando le sfide con le quali il sistema bancario sarà chiamato a confrontarsi e le leve gestionali da azionare perché possano cambiare le aspettative pessimistiche degli investitori. Le sfide individuate sono principalmente due: la crisi economica e il processo di ri-regolamentazione. La crisi dell’economia reale in seguito agli interventi governativi a sostegno del settore bancario e dell’occupazione si è evoluta in una crisi della finanza pubblica (del debito sovrano). La prima si riflette sui conti della banca in un aumento dei crediti deteriorati, la seconda in un innalzamento del costo del funding sul fronte del passivo e in perdite in conto capitale per i portafogli di trading sul fronte dell’attivo. Per quanto riguarda il processo di ri-regolamentazione innescato dalla crisi finanziaria, si tratta di una serie di stringenti iniziative, che, nel perseguire l’obbiettivo di tutelare il sistema economico riducendo il rischio, non potranno che deprimere ulterior-

mente la redditività dell’industria bancaria. Parliamo di un sostanzioso rafforzamento dei requisiti patrimoniali, di nuovi requisiti relativi alla liquidità, di rafforzamento della componente di maggiore qualità e di introduzione di un nuovo requisito di leva finanziaria massima. A questo punto è doveroso inserire il primo evento esterno: le manifestazioni di Roma degli Indignados. Indignati verso tutto e tutti tra cui non si sono fatti mancare neanche le banche. Certo vi è ragione quando si critica la ricerca incondizionata del profitto di breve periodo attraverso politiche commerciali poco chiare e trasparente, ma non si è fatto i conti con la stragrande maggioranza di Banche che si comporta secondo le norme, vincolate oltretutto ad applicare le regolamentazioni di Basilea (nelle varie versioni) che, come abbiamo detto, costringono le banche ad essere meno generose per recuperare la redditività persa. Ma gli Indignati non sono quelli che abbiamo visto a Roma, sono sicuramente le persone di Puerta del Sol a Madrid, gente che, per non suscitare critiche verso la stessa manifestazione, ha pulito e spazzato la piazza prima di

liberarla. Ed ecco che a questo punto possiamo allacciare un altro recente avvenimento che, questa volta, ci ha visto protagonisti: le parole del Presidente della Camera dei Deputati On. Gianfranco Fini alla intervista conclusiva del Taranto Finanza Forum. Il Presidente ha parlato di Etica. Etica della politica, ultimamente così di moda e tanto sollecitata da tutte le parti, ma non dobbiamo dimenticare, iniziando dal vertice di un’immaginaria piramide organizzativa, l’Etica dell’economia e della finanza, l’Etica del settore industriale, l’Etica della religione e soprattutto quella più diffusa, quella che rappresenta la base su cui tutto il resto si regge; l’Etica che appartiene a ciascuno di noi, l’Etica che ci giuda al lavoro, nel relazionarci e nel vivere comune, l’Etica che ci guida al voto, in qualunque sua forma, dal semplice rinnovo dell’amministratore di condominio fino alle cariche più alte dell’amministrazione pubblica e non dobbiamo dimenticarci che in buona parte l’etica di chi ci guida, di chi è in alto nel prendere le decisioni, in quanto nostri rappresentanti, spesso è l’immagine dell’etica di ciascuno, dell’etica della base.

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Investimenti

• Lorenzo Michele Mercatali

Rivestiamo d’Oro il nostro domani!

Il futuro costruito con la tradizione

I

n un momento di grande turbolenza finanziaria e di sfiducia a livello mondiale su una rapida soluzione della crisi, il mercato finanziario dei giganti (banche centrali, fondi sovrani) è ritornato alla tradizione, comprando Oro da investimento, bene che è passato indenne attraverso rivoluzioni, guerre, crack finanziari e momenti di grandi tensioni sociali. Ciò fa ben comprendere come l’Oro ritorni ad essere una valuta necessaria nel portafoglio, considerando che è l’unica valuta il cui possesso elimina ogni e qualsiasi rischio di controparte. Ultimamente sono state però sollevate obiezioni sul fatto che l’Oro sia diventato caro dopo undici anni di continui record e salite, passando da 250$/OZ nel 2000 fino al recente record di oltre 1900$/OZ (1360€ N.d.r.). Ci sono molte valide motivazioni per questo, ma

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il fattore principale è solo uno: l’Oro è considerato il bene rifugio per eccellenza! E la prima valutazione che dobbiamo fare è la distinzione tra prezzo e valore: una bottiglia di acqua costa un euro, ma quanto vale in mezzo al deserto? Quale prezzo saremmo disposti a pagarla? E’ evidente che il concetto di prezzo dovrebbe allinearsi con quello del valore, che è diverso in contesti diversi. E’ come dire che il premio della mia assicurazione sulla casa è quintuplicato quando sta arrivando un uragano: più si avvicina l’uragano, più il premio sale e viceversa, ma è sicuramente più importante essere assicurati che guardare al prezzo! Quindi, la prima domanda da porsi non è quanto costa l’Oro, ma quanto può valere l’Oro come assicurazione sul patrimonio in un uragano finanziario come quello che stiamo affrontando? Secondo questa logica, in una gestione

Lorenzo Michele Mercatali, Consigliere Marketing & Sales di BMPI S.p.A.

del proprio risparmio volto alla prudenza e alla difesa del valore reale, la quota destinata all’Oro fisico da investimento deve servire a mantenere il potere di acquisto dei propri risparmi: l’importanza e il valore dell’Oro sono riconosciute in tutte le culture da migliaia di anni, e pensiamo che sarà così anche in futuro. E’ sulla base di queste considerazioni che è stata fondata BMPI S.p.A., che commercializza esclusivamente lingotti di Oro fisico da investimento con purezza 999,9 prodotto da primarie fonderie Svizzere associate LBMA (London Bullion Market Association) secondo lo standard LGD (London Good Delivery). BMPI S.p.A. che sta ricevendo l’approvazione di banche come la BCC San Marzano di San Giuseppe è diventata nostra partner con la consapevolezza di dover offrire ai propri risparmiatori un canale alternativo per assicurare il proprio patrimonio. Rivolgetevi agli operatori della vostra filiale, saranno lieti di darvi maggiori informazioni e illustravi l’offerta di BMPI S.p.A.




La novità Restyling di Marchio, e non solo, per Banca Agrileasing. Nasce il nuovo istituto al servizio delle realtà imprenditoriali. Servizi evoluti con l’anima del Credito Cooperativo

N

ovità di rilievo per le aziende che lavorano con il Credito Coopertivo. Banca Agrileasing cambia denominazione sociale e si trasforma in Iccrea BancaImpresa, la banca corporate del Credito Cooperativo, controllata da Iccrea Holding. Oltre trenta anni di vita, una forte specializzazione sul leasing e una evoluzione del sistema di offerta alle imprese arricchita nell’ultimo anno anche dei prodotti e servizi sull’estero: oggi Iccrea BancaImpresa si presenta sul mercato per accompagnare le imprese a 360 gradi rispondendo a tutte le esigenze con

Buongiorno BancaImpresa. Ecco il sostegno alle aziende di Iccrea Holding consulenza, servizi e soluzioni finanziarie. Il nuovo brand, adeguato al target di riferimento, si accompagna alla necessità di un nuovo posizionamento per identificare un’azienda completa nei servizi alle imprese e rinnovata anche nell’identità ma fedele alla professionalità acquisita. Un’azienda fatta di specialisti in tutte le aree di affari per accompagnare lo sviluppo e la crescita delle imprese anche all’estero. Il cambiamento arriva al termine di un articolato lavoro di riposizionamento della banca, in coerenza al mutamento strategico dell’intero Gruppo bancario Ic-

crea, finalizzato ad accrescere e migliorare il modello di servizio alle Banche di Credito Cooperativo - Casse Rurali. Una nuova identità, quindi, coerente e identificativa delle caratteristiche di un’azienda in grado di presidiare tutte le aree di business dedicate alle imprese clienti delle BCC e in accordo con l’identità visiva che caratterizza il Gruppo bancario Iccrea. Il Gruppo bancario Iccrea si articola, quindi, nella capogruppo Iccrea Holding, nella banca corporate Iccrea BancaImpresa, e nella banca per il segmento istituzionale Iccrea Banca.

DAL LEASING ALL’IMPORT-EXPORT FINO ALL’INTERNAZIONALIZZAZIONE La Banca per lo sviluppo delle imprese clienti delle Banche di Credito Cooperativo e Casse Rurali italiane – offre consulenza, servizi e soluzioni finanziarie alle PMI. Presidia tutte le aree del leasing mobiliare: strumentale, auto, targato industriale e nautico. Con il leasing immobiliare ed i finanziamenti sostiene i progetti di crescita delle imprese, anche agricole, ed assiste gli imprenditori con i servizi e la consulenza nel campo della finanza straordinaria e, nel comparto estero, con attività di sostegno all’import/export ed all’internazionalizzazione. Attraverso le controllate

BCC Factoring e BCC Lease mette a disposizione factoring e leasing operativo e canale fornitori. Completa l’offerta con i derivati di copertura, i servizi assicurativi e le agevolazioni. Banca Agrileasing (ora Iccrea BancaImpresa) è controllata da Iccrea Holding SpA, la Capogruppo del Gruppo bancario Iccrea, che riunisce le aziende che forniscono prodotti e servizi per l’operatività delle BCC-CR (segmento Institutional) e per le piccole e medie imprese (segmento Corporate) e famiglie (segmento Retail) loro clienti.


Prevenzione

A

questi, che per loro scelta ebbi occasione di vedere nel mio ambulatorio, era stato riferito un difetto sempre sul medesimo occhio. Non c’è voluto molto per capire che ai bambini a scuola veniva chiesto di coprirsi un occhio e di procedere alla lettura, ma quando toccava di leggere con l’occhio che avevano tenuto con troppo vigore e troppa pressione del dito chiuso...veniva fuori il deficit.. Al di là di questo, la visita dello specialista, consente utilizzando metodi come la schiascopia, la cheratometria e tanti altri esami di poter stabilire con precisione, anche in assenza di una buona collaborazione da parte del bambino (penso

• Cesare Pignatelli

utunno, tempo di prevenzione. Facevo questa riflessione qualche tempo fa, i considerazione del fatto che da alcuni anni si legge sui giornali che in questi mesi si svolge la campagna di prevenzione per i difetti visivi. Prescindendo dal fatto che ogni mese dell’anno sia buono per prendersi cura della nostra salute, effettivamente proprio a partire dal mese di ottobre si hanno dei vantaggi nell’individuazione dei difetti visivi (magari potessimo pre-

Una buona visita può allungare la vista venirli) in particolare nella popolazione scolare a partire dalla scuola elementare fino a quelle di grado superiore. E’ ovvio che un bambino, che si affaccia alla scuola primaria, se ha un difetto della vista, non è in grado di comunicarlo ai genitori, semplicemente perché per lui è naturale vedere in quel modo, non ne ha conosciuti altri. Né tantomeno sono attendibili i controlli fatti all’interno della scuola (quando si fanno) che prevedono la lettura di una tabella (ottotipo). Ricordo che molti anni fa, quando si faceva ancora la medicina scolastica, molti genitori ricevevano la comunicazione da parte della scuola, di provvedere a far visitare i propri figli perché deficitari nel riconoscimento dei simboli degli ottotipi (lettere o “E” diversamente orientate). Per molti di

Soci e Clienti della nostra Banca possono usufruire di una vantaggiosa offerta “2X1” per un check-up della vista. L’importanza della prevenzione secondo l’esperienza del Dott. Cesare Pignatelli

Per informazioni: Dr. Cesare Pignatelli - Specialista Oculista Piazza Giovanni XXIII, 13 - Taranto - Tel.: 099 7302587

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Soci e Clienti della nostra Banca prenotando una visita, potranno avere la seconda in modo completamente gratuito presentando questo coupon.

che spesso non sono loro il problema, ma la disponibilità del medico a relazionarsi nel modo migliore), se siamo in presenza di un difetto visivo, se questo difetto va corretto subito o meno, anche senza una valida lettura dell’ottotipo che fornisce un dato che riguarda solo la capacità visiva. Va una volta per tutte detto con chiarezza che lo sforzo visivo (…«dottore mio figlio sta sempre al computer o gioca al gameboy»…) non genera difetti di vista, al massimo li mette in evidenza, la causa dei difetti visivi detti ametropie è dovuto alla forma dell’occhio, troppo corto nelle ipermetropie, troppo lungo nelle miopie, con una superficie corneale troppo curva nell’astigmatismo. E’ corretto dunque far misurare dallo specialista la forma dell’occhio e farlo in autunno è giusto perché i bambini sono a scuola da qualche mese, hanno un impegno visivo che come dicevo prima mette in evidenza ma non li determina eventuali deficit, e coloro che già usavano degli occhiali hanno ripreso ad utilizzarli con costanza, dopo la stagione balneare dove il più delle volte c’è per ovvi motivi una caduta dell’utilizzo.


Vantaggi Rinnovata anche per il 2012 la convenzione con ClassHotel. Correntisti e soci della nostra Banca potranno risparmiare oltre il 60% sulle tariffe di soggiorno

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IL GRUPPO CLASSHOTEL Nato nell’agosto 2009 il nuovo Classhotel Group by Tecnoturist che assorbe le realtà già esistenti della Classhotel (società fondata a Milano nel marzo del 1995) implementandone i servizi e la qualità e si prefigge di ampliarsi sul territorio nazionale perseguendo due aspetti fondamentali: la scelta della location delle strutture, in sintonia con le esigenze del turismo moderno, facilmente raggiungibili da autostrade, tangenziali e dai centri cittadini e l’elevato standard qualitativo di servizi offerti, nel rispetto della peculiarità e della specificità territoriale che caratterizza ogni albergo. Le strutture vengono riclassificate ad una categoria 4 stelle , grazie ad un certosino lavoro di ristrutturazione ed implementazione dei servizi. ClassHotel Gruop by Tecnoturist finalizza i propri obiettivi di crescita verso standard qualitativi sempre più elevati, dotazioni tecnologiche all’avanguardia e con il miglior rapporto qualità/prezzo.

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parcheg gio, uattro a bologn WI-Fi nelle li stelle, po na faenza a ravenn aree comuni m cinque o l.c mantova sshote ww.cla (High spew punti di rifePROS APER SIMA TURA ed internet rimento (per il nelle camere), Sky e momento). Sono Pay TV ( ClassHotel Faenza, Ravenna, le coordinate che portano a Class Hotel Group, Mantova), Uso gratuito delle biciclette catena alberghiera con la quale è stata (ClassHotel Ravenna, Mantova), Piscirinnovata la partnership a beneficio di na durante i mesi estivi (ClassHotel Nasoci e clienti della nostra Banca. I Clas- poli), Internet Point. Inoltre, può essere sHotel Mantova, Ravenna, Faenza e Na- effettuata la cancellazione senza penale poli (prossimamente Rimini) e l’Holiday se comunicata entro le ore 12 del giorno Inn Bologna San Lazzaro sono l’offerta d’arrivo, mentre in caso di mancata codi qualità per chi ha intenzione di tra- municazione, sarà addebitato solo l’imscorrere qualche giorno di relax o viaggi porto della prima notte. Il pagamento di lavoro nel centro-nord Italia. Grazie potrà essere effettuato direttamente all’accordo con ClassHotel, i nostri cor- in hotel alla partenza. Attenzione però: rentisti possono usufruire di sconti di per beneficiare della convenzione ocoltre il 60% sul prezzo di listino uffi- corre dimostrare di essere correntisti ciale. Le tariffe riservate ai correntisti della nostra Banca e quindi pagare con della BCC San Marzano di San Giuseppe Carta di Credito BCC San Marzano di comprendono: prima colazione a Buffet, San Giuseppe. R I M I N I

Tariffe Iva Inclusa ClassHotel Ravenna ClassHotel Faenza ClassHotel Mantova ClassHotel Napoli

Tariffe Ufficiali Doppia singolo uso € 220,00 € 220,00 € 220,00 € 130,00

Doppia € 250,00 € 250,00 € 250,00 € 180,00

Tariffe BCC San Marzano Doppia singolo uso € 69,00 € 69,00 € 59,00 € 59,00

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Riviste 12 11 12 12 12 52 12 26 52 12 13 9 13 6 52 52 11 12 50 10 52 11 12 12 4 6 12 12 12 6 4 12 12 12 26 11 12 12 52 10 10 48 51 50 10 52 12 12 12 10 12 12 10 6 52 10 12 12 12 12 13 12 10 12 12 52 52 12 12 52 12 12 12 12 6 12 12 12 12 52 12 12

N. 45% 35% 21% 45% 57% 62% 55% 55% 62% 49% 28% 22% 24% 40% 60% 68% 44% 38% 77% 41% 20% 60% 36% 40% 30% 32% 41% 37% 40% 35% 31% 39% 33% 50% 50% 35% 44% 67% 75% 53% 37% 50% 26% 48% 47% 38% 55% 51% 47% 50% 25% 47% 36% 43% 78% 42% 30% 58% 38% 22% 40% 35% 45% 40% 45% 62% 65% 50% 39% 66% 40% 70% 55% 26% 19% 30% 27% 30% 17% 47% 23% 29%

32,90 35,70 17,90 79,00 17,90 39,90 24,50 49,10 31,60 13,40 14,90 21,00 14,90 23,50 35,00 19,90 62,00 22,30 35,00 35,00 83,00 13,20 29,90 20,90 12,60 19,90 22,60 26,50 35,40 23,00 13,50 36,00 16,00 26,90 54,60 35,70 14,90 11,90 23,40 14,00 85,00 100,80 72,00 79,00 65,00 48,50 21,00 23,50 31,30 24,90 36,00 19,00 39,50 25,50 34,50 22,80 18,50 35,00 37,00 30,00 24,90 17,10 33,00 27,90 22,90 19,90 27,00 25,20 22,00 33,90 36,00 17,90 21,50 23,00 17,00 24,50 25,50 24,50 35,90 62,90 24,00 23,00 27,10 19,30 4,90 65,00 24,10 64,10 29,50 60,10 51,60 13,00 5,90 6,00 4,60 15,50 53,40 42,50 48,00 13,70 115,00 24,00 21,00 19,80 16,90 13,90 5,40 9,50 15,80 15,50 23,40 12,40 6,10 22,80 8,00 27,10 54,60 19,30 11,50 24,10 70,20 16,00 50,00 100,80 24,90 74,00 57,00 29,50 25,80 24,50 27,50 25,10 12,00 17,00 22,50 19,50 121,50 16,20 7,90 47,80 23,00 8,40 16,70 9,30 27,00 18,90 19,10 32,10 51,00 25,20 14,00 64,90 24,00 42,10 26,50 8,20 4,00 10,30 9,30 10,30 7,30 56,70 7,20 9,40

Prezzo lordo Sconto Prezzo per te Risparmio 60,00 55,00 22,80 144,00 42,00 104,00 54,00 109,20 83,20 26,40 20,80 27,00 19,50 39,00 88,40 62,40 110,00 36,00 150,00 59,00 104,00 33,00 46,80 34,80 18,00 29,40 38,40 42,00 58,80 35,40 19,60 58,80 24,00 54,00 109,20 55,00 26,40 36,00 93,60 30,00 135,00 201,60 96,90 153,00 122,00 78,00 46,80 48,00 58,80 50,00 48,00 36,00 62,00 45,00 156,00 39,00 26,40 82,80 60,00 38,40 41,60 26,40 60,00 46,80 42,00 52,00 78,00 50,40 36,00 98,80 60,00 60,00 48,00 31,20 21,00 34,80 34,80 34,80 43,20 119,60 31,20 32,40

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Trading

L

a seconda edizione delle Universiadi del Trading, promosse da Directa Sim e sostenute dalla nostra Banca è stata vinta dal team Liguria Traders, della Facoltà di Economia di Genova, coordinata dal professore Paolo Parini, titolare della cattedra di Finanza d’Impresa, e composta da Simone Alassio (caposquadra), Alessandro Donato, Francesco De Benedetti, Alessio Bozzo e Daniele Bernardini, tutti iscritti al 2° anno del corso di laurea magistrale in Economia degli Intermediari Finanziari. Al professore di riferimento della squadra vincitrice Directa riconosce un contributo di 15.000 € utilizzabile per la ricerca e la didattica. Le prime tre squadre hanno ricevuto a Milano, nel corso del Tol Expo di Borsa Italiana, per ciascun partecipante, una moneta: d’oro alla prima squadra, d’argento alla seconda e di bronzo alla terza. Premiata la squadra che ha registrato la migliore persistenza nelle performance, ossia quel team che ha evidenziato una stabilità dei rendimenti nel corso della varie settimane di gioco rispetto agli altri gruppi. Quest’anno il Trading Online Expo ha avuto come tema “trading e velocità” e proprio per questo i vincitori delle Universiadi sono stati premiati da Alex De Angelis, pilota motociclistico che gareggia nel Campionato del mondo Moto2, e che durante il Tol Expo è stato protagonista al corso gratuito “Tradare e pilotare, la velocità e il controllo nel trading e nella guida sportiva”. Mario Fabbri, Amministratore Delegato di Directa Sim, ha commentato: «Siamo molto soddisfatti del successo ottenuto dalla seconda edizione delle Universiadi del Trading, che ha visto coinvolte 92 squadre appartenenti a 63 atenei italiani, 20 francesi, 7 tedeschi, 1 austriaco e 1 inglese». E’ stato quindi più che raddoppiato il numero degli sfidanti rispetto alla trascorsa edizione. Notevole il coinvolgimento degli studenti: 380 ragazzi contro i 180 della prima edizione, con 88 docenti di riferimento per le squadre (contro i 29

Genova vince le Universiadi 2011 Si è conclusa con la premiazione alla Borsa Italiana, la seconda edizione del campionato di trading riservato agli atenei promosso da Directa SIM. Il nostro Direttore Generale: «Vicini ai giovani che scommettono sul loro futuro» dell’anno precedente). Intervenendo a Palazzo Mezzanotte, nel corso della cerimonia, il nostro Direttore Generale, Emanuele di Palma, ha sottolineato: «L’importanza di essere al fianco dei giovani che stanno investendo nel loro futuro per essere protagonisti attivi in un mondo che cambia».Le squadre hanno operato sui mercati disponibili nella piattaforma Directa e hanno avuto a disposizione sia gli strumenti (quotazioni e analisi) sia 5.000 € di denaro reale. Le plusvalenze sono rimaste agli sfidanti, le minus sono state prese in carico dall’azienda torinese. Ma come si pone questa operazione nei confronti dell’istituzione? «L’Università è parte integrante del progetto, così da renderla sempre più vicina al contesto economi-

co reale, sia nella didattica che nella ricerca. In questo modo - continua Fabbri - mentre l’ateneo contribuisce al perfezionamento della disciplina, le imprese trasferiscono l’approccio tecnico richiesto dagli scenari aziendali». L’obiettivo? Fare sposare la teoria alla pratica, dove tutti gli attori offrono ciascuno un proprio contributo puntando sulla comunicazione per l’approfondimento. Un faccia a faccia tra protagonisti, mirato allo sviluppo di competenze sempre più qualificate e adeguate ad una società in continua evoluzione. A suggellare ulteriormente il legame tra Università e Impresa contribuisce la fase successiva del progetto che prevede l’attivazione di stage presso importanti istituzioni ed aziende del mondo della finanza.

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L’evento Oltre 750 spettatori allo spettacolo promosso dalla nostra Banca. In scena, un monologo che fa sorridere amaro sulla recessione. E sulle possibili vie d’uscita

La crisi così come non l’ha mai raccontata nessuno.

Eugenio Benetazzo conquista Taranto con

“Era il mio Paese” C

NON CI RESTA CHE RIDERE – Eugenio Benetazzo all’insegna del sold out a Taranto. In 750 hanno partecipato per tre ore ad uno show amaro. Va in scena la recessione e, in effetti, c’è ben poco da ridere. Ma l’economista veneto riesce a trasmettere anche segnali importanti per il futuro

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’era una volta l’Italia, c’era una volta il Bel Paese. Graffia il solco tracciato da Eugenio Benetazzo, economista vicentino trapiantato a Malta che per oltre due ore ha tenuto sulle spine allo Yachting Club “Porticciolo” di San Vito gli oltre settecentocinquanta spettatori del suo ultimo show economico-finanziario, tutto incentrato sul nostro Paese e come esso sia cambiato negli ultimi 25 anni. Una mutazione dalle conseguenze decisamente critiche per il mondo del lavoro, per la stabilità e la

coesione sociale. Un’analisi lucida e spietata nel tipico spirito giornalistico dell’autore. L’Italia ormai si avvia a perdere il soprannome di Bel Paese, mentre si delinea sempre più all’orizzonte quello che molte autorevoli testate giornalistiche stanno profetizzando: ovvero lo scenario argentino. Il peso quasi eterno del debito pubblico, l’invecchiamento progressivo della popolazione, i conflitti razziali ancora sommersi, la perdita di produttività industriale. Che cosa resta di un Paese un tempo ammirato e invidiato dagli


altri? Quale futuro attende le giovani generazioni? Luci e ombre in un’inchiesta economica fuori dal coro. L’iniziativa promossa dalla nostra Banca è stata all’insegna del tuttoesaurito per una serata che ha visto la crisi protagonista in tutte le salse. “Era il mio Paese”, però, è una cartoli-

na d’affetto verso ciò che è stata l’Italia: foto in bianconero, ricordi, storia. Ma anche un’impietosa foto di ciò che siamo: «Paese senza memoria e senza sentimento – dice Benetazzo -. Un insieme di regioni che nulla hanno in comune se non la lingua e la religione, chiamate a stare insieme sotto il tricolore». Un Paese che ha sovvertito i ruoli: «E’ il nord che deve ringraziare il sud per ciò che ha fatto prima dell’unità d’Italia, quando Napoli e il Regno delle Due Sicilie primeggiavano per ricchezza. Invece oggi dobbiamo confrontarci con Umberto Bossi». E’ personaggio che viaggia sopra le righe, lui autore di best seller che già a metà Anni Duemila profetizzava la crisi mondiale con cognizione di causa. Poi, puntualmente, tutto è avvenuto. Ma questa serata tarantina è tutta per l’Italia. «Paese che ha nel suo turismo un patrimonio che neanche i cinesi possono clonare, ma che mette come testimonial del settore più importante una ex show-girl (la Brambilla) e un ex disperato (Rutelli)», so-

stenendo la tesi con tanto di filmati originali dei due protagonisti. E poi la gastronomia, con il top della produzione italiana replicata da aziende di mezzo mondo e commercializzata a grave danno della reputazione: «il prosecco diventa “prisecco”, la mozzarella “gozzarella” e così via. Fosse accaduto a McDonald una cosa del genere, avrebbero arrestato i taroccatori in 24 ore. Noi invece lasciamo fare». Infine i giovani, trasformati in bamboccioni dal Governo, che Benetazzo invita senza mezze misure ad abbandonare la barca: «Andate via dall’Italia per riprendervi la speranza di essere protagonisti, perché il nostro paese è destinato ad una fine certa, incartato in un sistema che non prevede ripresa e che per fare casse ha bisogno di una giustizia che non funziona, ma che produce un buon conto economico fra marche da bollo, spese e personale impiegato. Anzi, se dovessero quotare il Ministero della Giustizia, vi invito a prendere le azioni, perché con i dividendi potreste pagarvi le vacanze».

Il clone del Made in Italy: «Il prosecco diventa prisecco, la mozzarella, gottarella e nessuno difende il nostro Paese, sempre più vicino allo scenario argentino»

Ai giovani: «Il Paese Italia sta affondando andate via finché siete in tempo e diventate protagonisti»

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Focus Siamo i primi in Italia e, grazie alla Puglia, la nostra produzione è prima al mondo. Ma spesso, gli agricoltori sono lasciati da soli. Il futuro potrebbe essere diverso

L’UE e l’IGP per la nostra uva da tavola. Il comparto merita lo scatto vincente 26


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l futuro dell’uva da tavola? Passa dai mercati ma anche e soprattutto da un riconoscimento istituzionale importante quale può essere, ad esempio, l’IGP (Indicazione Geografica Protetta) per la quale si è avuta (nel mese di ottobre) la registrazione della domanda sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea. Il marchio di qualità dell’uva da tavola di casa nostra avverrà entro la primavera del 2012 e sarà riservato alle varietà Italia, Regina, Victoria, Michele Palleri, Red Globe, prodotta tra le province pugliesi di Bari, Barletta-AndriaTrani, Brindisi, Foggia, Taranto e Lecce. L’assegnazione di quella che è la quarta IGP per i prodotti pugliesi è ovviamente un premio al lavoro dei nostri agricoltori. La Puglia è il primo produttore in Italia di uva da tavola (74% di quella nazionale) e l’Italia il primo produttore al mondo (16% sulla produzione globale). Questa premessa offre le motivazioni sul perché “Sportello Aperto”, dedica un focus esclusivo alla nostra produzione. La nostra Banca è molto attenta alle problematiche dell’agricoltura, elemento prioritario per l’economia locale. Nonostante ciò, sono molteplici le criticità del comparto alle prese con una crisi di mercato importante, tanto che gli stessi produttori, nonostante l’eccellente qualità molte volte hanno finanche pensato di lasciare il prodotto sui tralci pur di non regalarlo. Infatti, la qualità è eccezionale: uva così buona non si vedeva almeno da dieci, quindici anni. Ma per le inesorabili leggi di mercato ciò non è sufficiente a farla vendere, a farla arrivare sugli scaf-

fali dei supermercati o sui banchi dei mercati rionali. E si preferisce lasciarla sui tralci, perché non è remunerativo raccoglierla. «La crisi dell’uva, da tavola e da vino, è un dato certo — spiegano le associazioni di categoria — e colpisce in modo particolare la Puglia. Lo scorso anno si sono sfiorati i 9 milioni e mezzo di quintali. La produzione lorda vendibile si è attestata sui 420 milioni di euro, 360 i milioni per l’uva da vino (il 16,30% della produzione nazionale). Ebbene sono cifre che in questo 2011 si dovranno ridurre del 30%, con picchi — nella zona di Taranto — del 40% ». Ma cosa sta succedendo? Ad agosto le associazioni prevedevano sostanzialmente una buona annata, ma la realtà in Puglia è diversa. «Gli agricoltori hanno preferito lasciare l’uva attaccata, perché l’hanno venduta a 35 centesimi al chilo. In quest’ultima fase della campagna il prezzo è un po’ cresciuto, si è passati a 45, 55 centesimi al chilo, comunque sempre con un divario enorme rispetto a quanto costa al consumatore. E se nella grande distribuzione l’uva Italia di qualità a Bari costa 1 euro e mezzo, a Milano supera i 3 euro. Ecco, oggi più che mai per il futuro, serve un progetto di filiera coerente e capace di presentarsi al mercato in maniera compatta, che sia in grado di determinare logiche e sviluppi e di favorire la creazione di corsie preferenziali, in modo da sostenere le aspettative di un comparto che per sopravvivere spesso – quasi sempre – ha dovuto muoversi in maniera autonoma e senza punti di riferimento.

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Focus

• Nicola Motolese

Costruire modelli competitivi per vincere le sfide moderne L ’agricoltura sarà la professione del futuro perché permette di svolgere un’attività autonoma e a contatto con la natura. L’imprenditore agricolo ha oggi riaffermato con forza il proprio compito di produttore, ma in senso più allargato. Garantisce la sicurezza alimentare, la sostenibilità e l’ambiente: tutto que-

sto in un mondo globalizzato non è certamente poca cosa. L’attività agricola attira, senza dubbio, le giovani generazioni. Le Facoltà universitarie del gruppo agrario hanno registrato l’aumento delle iscrizioni, in controtendenza al calo generale di matricole registrato nelle università italiane. E’ la conferma del ruolo anticiclico del

settore? Senza dubbio la crisi economica generale, la mancanza di prospettive hanno fatto la loro parte, spingendo i giovani a rispolverare le fino a qualche anno fa, tanto disdegnate e denigrate “radici agricole”. Si conferma anche per quest’anno il positivo trend di crescita dell’occupazione, + 3,3% nel 2010 secondo l’Istat,

Olio: nettare d’oro Per il nostro olio sarà una stagione da incorniciare. Non solo sotto il profilo della quantità, sono previsti ben un milione e 800mila quintali, ma anche e soprattutto della qualità. Ottime prospettive per l’area tarantina, arrivata all’11% della produzione regionale, che rilancia il proprio marchio grazie anche al sostegno della Dop Terre Tarentine. La provincia pugliese con la maggiore superficie olivicola è quella barese (41%), seguita da quella brindisina (26%) e salentina (22%). Secondo i dati dell’assessorato, ogni anno la Puglia produce 250mila tonnellate di olio, il 41% della produzione nazionale, frutto dei 370mila ettari di uliveto. Di questi, 42mila ettari sono produzioni biologiche, per le quali si registrano di anno in anno incrementi di produzione importanti, grazie anche ad una maggiore consapevolezza dei consumatori. «L’avvio

della campagna olearia – commenta l’assessore regionale alle risorse agricole, Dario Stefàno - è un evento culturale, sociale, economico che non può passare sotto silenzio. Per troppi anni, olivicoltura è andata avanti con una marcia ridotta. È arrivato il tempo di scelte coraggiose, di nuovi progetti industriali, di una riorganizzazione basata sull’innovazione». Obiettivo primario, il ricambio generazionale del comparto. «Su 10 agricoltori, oggi, 9 sono 70enni, e uno solo under 35. Questi dati, più che la concorrenza spietata di Spagna e Grecia, più che il fotovoltaico, potrebbero causare l’estinzione del settore. La notizia di 500 iscritti alla facoltà di agraria è per noi fonte di speranza: significa che i giovani non si vergognano più di fare gli agricoltori, di investire il loro futuro in questo settore. La raccolta 2011, al di là dei dati numerici, si presenta eccellente sotto il profilo qualitativo: il clima ha favorito la crescita delle olive che non hanno subito attacchi fitosanitari gravi. Senza la mosca, ci aspettiamo una resa altissima».


un ulteriore indice della vitalità del settore. E’ veramente tutto così bello? E’ una scelta che non cambierei mai. Certo ci sono ostacoli e nodi che rendono il percorso difficile, soprattutto per chi non possiede il “bene terra”, prerequisito indispensabile per cimentarsi nel settore. Le opportunità, sulla carta, ci sono: l’agricoltura italiana soffre d’invecchiamento cronico e i giovani imprenditori, sono insufficienti a garantire il ricambio, quindi il futuro dell’agricoltura. Sarebbe necessario incrementare le “new entry” attraverso precise scelte di politica nazionale ed europea, mirate proprio all’insediamento e alla permanenza dei giovani che agiscano sul credito, sul reperimento del bene terra e sull’abbattimento della burocrazia. Sembrerebbe ovvio, ma per incrementare l’ingresso di nuove forze nel settore bisogna dare ai giovani la concreta possibilità di iniziare e consolidare

la propria attività. L’agricoltura, non va dimenticato mai, è il settore trainante dello sviluppo di un territorio. Lo dimostra la mia regione, la Puglia, con un paesaggio senza dubbio agricolo, di una bellezza travolgente. E’ “l’agricultura”, quella reale e verace, che straripa nei prodotti,nella cucina variegata, nei vini, che ci hanno permesso di competere con altre realtà ben più famose. Abbiamo investito e puntato sulla competitività, questa scelta si è dimostrata vincente e l’economia regionale è molto cresciuta. E’ diventata un modello di sviluppo del territorio, mi piace pensare che tutto questo c’è, proprio perché la Puglia ha saputo valorizzare la sua agricoltura. Nel settore viticolo ed in quello olivicolo, ad esempio, abbiamo fatto passi da gigante, riuscendo a sviluppare la qualità in loco. Vini ed oli pugliesi, oggi, sono diventati brand riconosciuti e richiesti. Certamente, si può

e si deve fare di più. Occorre favorire processi di aggregazione e concentrazione dell’offerta, organizzare le filiere in modo da non rischiare di saturare e vanificare le buone performance ottenute fino ad adesso. La ricchezza della regione sono quelle migliaia di agricoltori che s’impegnano, nelle aziende medio-grandi, a chiudere la filiera offrendo prodotti finiti, valorizzando masserie e costruzioni rurali e coltivando la multifunzionalità. Come presidente dei giovani agricoltori di Confagricoltura ho un progetto in cui credo e per cui mi batto: dare ottimismo e forza ai produttori, facendo sì che sia riconosciuto il giusto ruolo economico del settore e che i giovani possano sviluppare la propria impresa con un percorso effettivamente praticabile. (*) Presidente Nazionale Giovani Confagricoltura

Vino: il caldo sulla vendemmia Una vendemmia che risente delle temperature tropicali. E’ questo, secondo il direttore di Cantine San Marzano, Mauro Di Maggio – l’elemento di novità. «E’ stata la più scarsa che il Paese abbia mai prodotto – dice -. E il caldo ha determinato un forte calo delle rese sia in vigneto che in cantina». Sul fronte normativo, invece: «la legislazione comunitaria sul vino cerca l’equilibrio di mercato, mentre la vendita di vino italiano sui mercati esteri sta conoscendo negli ultimi anni un trend di significativo aumento: in molte cantine le scorte di vino sono ritornate a livelli normali! Di conseguenza, in Italia, per gli operatori della nostra filiera, dai viticultori alle cantine, si delinea uno scenario nuovo: da una situazione di strutturale eccedenza si è passati ad una situazione di equilibrio; addirittura, per alcune tipologie, il vino comincia a mancare e di conseguenza, finalmente, si riscontra un aumento dei prezzi, sia delle uve che del vino all’ingrosso. L’Italia deve adattarsi a quest’evoluzione, puntando su argomenti competitivi: fascino e storia dei territori, peculiarità delle varietà d’uva, inestimabile patrimonio umano costituito da un numero elevatissimo di viticoltori. Questi fattori possono diventare chiave in una dinamica di successo, se sostenuti da una visione strategica, che miri all’aggregazione e alla qua-

lificazione dell’offerta produttiva». In questo contesto, che vede al contempo un abbandono del vigneto da parte di molti (per la prima volta nella storia il vigneto Puglia è sceso sotto i 100mila ettari) e una necessità sempre più stringente di vedere il futuro e concepire una adeguata pianificazione. «Cantine San Marzano spiega Di Maggio - è in controtendenza, con un aumento progressivo delle superfici di vigneto controllate dai propri soci e una continua espansione sui mercati esteri. Basti pensare che la distribuzione dei nostri prodotti annovera oltre 60 mercati nazionali, e che il fatturato export pesa per il 70% sul totale. con un valore aggiunto più elevato, frutto di un’offerta market-oriented e di strumenti gestionali adeguati ed aggiornati, oltreché di un continuo e convinto sforzo verso la capitalizzazione, e una precisa politica di investimento in risorse umane».


Il convegno

Valutazioni immobiliari, ecco le linee guida

“L

e Linee Guida per le valutazioni immobiliari aspetti operativi, legali e fiscali”. E’ stata questa la traccia di un interessante seminario dagli elevati contenuti tecnici, promosso a Taranto dall’Ordine dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali della provincia di Taranto in collaborazione con E-Valuations (Istituto di Estimo e Valutazioni). L’evento, sostenuto dalla nostra Banca, ha visto una rilevante partecipazione; presenti tutte le categorie interessate al mondo delle valutazioni immobiliari: dottori agronomi, dottori forestali, notai, avvocati, dottori commercialisti, ingegneri, architetti, geometri, periti agrari, periti industriali, oltre a funzionari di enti pubblici attenti al tema. «Un evento -

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spiega il Presidente dell’Ordine dei Dottori Agronomi, Raimondo Lanzo, fra l’altro componente del nostro Consiglio d’Amministrazione - che ha segnato un punto importante nel settore delle valutazioni immobiliari per il nostro territorio; tutte le categorie interessate si sono confrontate sul tema mettendo in luce le proprie competenze indispensabili per offrire un servizio adeguato alla società. Il tutto perché, come enunciato dal noto economista peruviano Hernando De Soto, “Dove cresce un mercato immobiliare trasparente e di qualità cresce la società e il paese”». Entrando nello specifico dei lavori, che ha visto la presenza dei maggiori esperti in ambito nazionale, il Presidente Lanzo illustra le motivazioni per le quali è stato realizza-

to l’appuntamento: «L’Ordine dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali della Provincia di Taranto ha organizzato questo evento perché attento alle continue innovazioni del settore e sensibile alla formazione, ma soprattutto spinto dalla convinzione che una valutazione immobiliare oggettiva, basata su procedimenti scientifici, è un diritto del cittadino - consumatore e degli operatori economici, oltre che uno strumento funzionale a garantire i presupposti di giustizia economica e di perequazione fiscale. Obiettivo centrato del convegno è stato quello di fornire una panoramica sugli standard internazionali di valutazione immobiliare (IVS) e fare il punto sull’applicazione in Italia alla luce soprattutto del Protocollo di intesa sulle “Linee Guida ABI per la valutazione degli immobili in garanzia delle esposizioni creditizie” siglato con Tecnoborsa, gli Ordini professionali dei Dottori Agronomi, Geometri, Ingegneri, Architetti, Periti industriali, Periti agrari e le principali società di valutazione immobiliare». Questi i relatori che hanno animato i lavori della giornata: Angelo Donato Berloco (Presidente E-Valuations - Istituto di Estimo e Valutazioni) “Le valutazioni immobiliari tra tradizione e standard internazionali”; Mario Tagarelli (Presidente Ordine Dottori Commercialisti e Esperti Contabili di Taranto) “La valutazione degli immobili nel contenzioso tributario”; Angelo Esposito (Presidente Ordine Avvocati di Taranto) “La responsabilità del valutatore immobiliare”; Vincenzo Vinci (Presidente Consiglio Notarile di Taranto) “Il prezzo valore e il valore fiscale”; Giancarlo Airò (Servizio Grandi Clienti e Clienti Istituzionali BCC di San Marzano di San Giuseppe) “Il valore cauzionale dell’immobile nel credito bancario”; Giuseppe Fierro (Coordinatore di Ismea Investimenti per lo Sviluppo srl – Roma) “Le valutazioni immobiliari oggettive nell’accesso ai finanziamenti pubblici”; Oronzo Milillo (Presidente Federazione Dottori Agronomi e Dottori Forestali della Puglia) “Le valutazioni immobiliari: il ruolo del dottore agronomo”.


Benchmark Certificates su Nasdaq OMX Emerging Markets Technology Index

Le nuove tecnologie crescono nei Paesi emergenti

Molte delle societá tecnologiche piú promettenti sono quotate sui listini dei Paesi Emergenti e difficilmente raggiungibili dai risparmiatori italiani. Da oggi, peró, con i Benchmark Certificates di Barclays (codice ISIN GB00B3WSK572), è possibile replicare in modo semplice e trasparente la performance del nuovo indice NASDAQ OMX Emerging Markets Technology Index. I Benchmark Certificates sono negoziati in via continuativa in Borsa Italiana, segmento SeDeX. L’emittente è Barclays Bank PLC (rating S&P AA – Moodys Aa3).

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NASDAQ OMX Emerging Markets Technology Index Le società che compongono il NASDAQ OMX Emerging Markets Technology Index (Bloomberg ticker NDQEM Index) appartengono attualmente per il 54,5% al settore dell’Information Technology e per il restante 45,5% al settore Wireless Telecommunications. Le stesse società hanno la loro principale attività nei seguenti Paesi emergenti: Cina (29,7%), Taiwan (23,5%), Russia (12,4%), Messico (8,2%), Sud Africa (8%), India (7,7%), Malesia (3,9%), Brasile (3,7%) e Turchia (2,9%)* *Dati aggiornati al 16 settembre 2011

AVVERTENZE Il presente è un messaggio pubblicitario con finalità promozionali. Prima di procedere all’investimento si invitano i soggetti interessati a rivolgersi ai propri consulenti fiscali, legali e finanziari e a leggere attentamente il prospetto di base e ogni relativo supplemento approvato in data 5 agosto 2011 dalla Financial Services Authority (FSA) (autorità competente del Regno Unito) che ha effettuato le procedure di notifica previste dalle disposizioni comunitarie di cui all’art. 98 del D.Lgs. 58/1998, le pertinenti condizioni definitive, nonché la documentazione e le informazioni di volta in volta disponibili ai sensi della vigente normativa applicabile (congiuntamente, la Documentazione per la Quotazione), con particolare riferimento ai fattori di rischio (Risk Factors) ivi contenuti, reperibili sul sito web www.bmarkets.it. In alternativa, i soggetti interessati potranno richiedere a Barclays Bank PLC la Documentazione per la Quotazione inviando un’e-mail al seguente indirizzo di posta elettronica: info@bmarkets.it.Un investimento nei Benchmark Certificates su Nasdaq OMX Emerging Markets Technology Index comporta rischi rilevanti, compresa la possibile perdita delle somme investite. Per una descrizione dei rischi associati all’investimento nei Benchmark Certificates su Nasdaq OMX Emerging Markets Technology Index, i soggetti interessati sono invitati a valutare attentamente i fattori di rischio (Risk Factors) riportati nella pertinente Documentazione per la Quotazione. Ai Certificates è generalmente applicabile una tassazione pari al 12,5%. Il trattamento fiscale dipende dalla situazione individuale di ciascun investitore e non è possibile prevedere eventuali modifiche all’attuale regime fiscale che possono incidere, anche sensibilmente, sul rendimento netto dell’investimento. Per ulteriori informazioni sull’Indice i soggetti interessati sono invitati a consultare il flyer disponibile su www.bmarkets.it ed il sito web dell’indice NASDAQ https://indexes.nasdaqomx.com/Data.aspx?IndexSymbol=NDQEM. In caso di discrepanze tra le informazioni di cui al presente documento e quanto indicato nel sito web del NASDAQ, le informazioni di cui ai documenti NASDAQ prevarranno. NASDAQ®, OMX®, NASDAQ OMX®, e NASDAQ Emerging Markets TechnologySM Index sono marchi registrati di The NASDAQ OMX Group, Inc. (unitamente alle sue collegate, le “Società”) e sono concessi in licenza d’uso a Barclays Bank PLC. I prodotti basati sugli indici non sono in alcun modo sponsorizzati, approvati, venduti o promossi dalle Società, e le Società non hanno alcuna responsabilità a tale riguardo o in merito alla loro adeguatezza o legalità. Barclays Bank PLC è autorizzata dalla e soggetta alla vigilanza della UK Financial Services Authority (FSA) ed è membro del London Stock Exchange. Barclays Bank PLC è registrata in Inghilterra e Galles con il n. 1026167. Sede Legale: 1 Churchill Place, London E14 5HP. Copyright Barclays Bank PLC, 2011 (tutti i diritti riservati).


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La cerimonia

Celebrato il 20° Anniversario del GRUPAER

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La Marina Militare ha reso omaggio al Gruppo Aerei Imbarcati. La nostra Banca al suo fianco a testimonianza del rapporto con il territorio. Il Presidente Francesco Cavallo: «Il ruolo svolto è esempio di elevata competenza»

a nostra Banca al fianco della Marina Militare in occasione dei festeggiamenti del Ventesimo anniversario della nascita del Gruppo Aerei Imbarcati (Grupaer). La solenne cerimonia si è svolta all’interno della Stazione Aeromobili di Grottaglie, alla presenza del Capo di Stato Maggiore della Marina, Ammiraglio di Squadra Bruno Branciforte (foto), accompagnato dal Comandante in Capo della Squadra Navale ammiraglio di squadra Luigi Binelli Mantelli e dal Comandante delle Forze d’Altura ammiraglio di divisione Filippo Maria Foffi. Calorosa la partecipazione dei cittadini e delle autorità civili e religiose. «E’ stato un importante momento celebrativo per tributare alla Marina Militare quel ruolo di baluardo della nostra Difesa – dice il nostro Presidente, Francesco Cavallo, intervenuto alla cerimonia in rappresentanza della Banca -. Il Gruppo Aerei Imbarcati rappresenta da sempre un gioiello per il nostro territorio e la passione e la

professionalità con quale opera sono un esempio di elevata competenza». Il Grupaer, è la componente aerotattica multiruolo nazionale della Marina Militare, perfettamente integrata con le forze aeree più avanzate al mondo. I velivoli Harrier AV8B Plus del gruppo hanno partecipato all’intervento NATO in Libia (Operazione Unified Protector), operando da bordo della portaeromobili Giuseppe Garibaldi, vera e propria sede operativa della Componente Aerea Imbarcata che è in procinto di essere affiancata dalla Portaerei Cavour, unità dalla quale la Marina Militare potrà esprimere maggiori capacità di intervento sul mare e dal mare, a sostegno dell’impegno del nostro Paese nelle missioni Internazionali per il mantenimento della pace. Nell’ambito della cerimonia si è trasposta la Medaglia d’Argento al Valor Militare dalla bandiera di Guerra della Forza Aerea della Regia Marina alla bandiera di Guerra del Comando delle Forze Aeree.

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Formazione

• Lorena Dozio

Le indagini di polizia giudiziaria al centro di un interessante seminario di formazione. Ecco i nuovi metodi e strategie

CSI: realtà o fantasia?

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ome si sono evolute le indagini di polizia? Quale le novità dei metodi scientifici? CSI, realtà o fantasia? Interrogativi ai quali è stata fornita adeguata risposta nel corso di un apposito seminario di polizia giudiziaria, che ha visto protagonisti a Taranto, relatori di calibro internazionale per fama ed esperienza : da Luciano Garofano (già comandante dei RIS) al noto criminologo Massimo Picozzi al comandante della polizia locale di Lecco, Franco Morizio. Ad accendere i riflettori su un argomento di così scottante attualità è stata la Publipiemme, giovane società del nostro territorio specializzata nella formazione di varie categorie come le Forze Armate, gli Avvocati e i Medici; che – grazie al sostegno della nostra Banca – ha potuto fornire un momento di confronto e crescita professionale per addetti ai lavori. Al Comandante Morizio è spettato il compito di illustrare lo svolgimento delle indagini tradizionali, in particolare nei casi di pirateria della strada, mentre il Generale Garofano si è occupato dell’indagine scientifica e il Professor Picozzi si è concentrato sulle

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strategie d’intervento in situazione di crisi. Nello specifico, è stato analizzato il ruolo della prova scientifica nell’attività investigativa e gli strumenti offerti dalla scienza e dalla tecnologia in ambito giudiziario. Sono state analizzate le tracce, ma anche i corretti approcci alle situazioni di emergenza e crisi. Il riscontro è stato molto positivo, sia da parte della platea, attenta e numerosa, sia da parte dei relatori che si sono dichiarati soddisfatti dalla struttura molto tecnica e professionale data al seminario. «La nostra Banca – ha commentato il Direttore della Filiale Taranto 2, Lucio Luzzi, portando il saluto del Direttore Generale all’evento – è attenta al sociale e alla promozione e valorizzazione della nostra storia e cultura. Ma, un ambito molto importante, lo reputiamo alle iniziative formative. Perché solo con la corretta formazione, a tutti i livelli e in tutti i settori, si può scommettere sul futuro e su una sempre maggiore professionalizzazione. Obiettivo è quello di sostenere momenti di crescita e di confronto che altrimenti sarebbero da inseguire in altri territori. Il seminario

INDAGINI AL MICROSCOPIO – A sinistra: Luciano Garofano, l’ex comandante dei RIS di Parma è intervenuto a Taranto al seminario di Polizia Giudiziaria. A destra, il Direttore della nostra Filiale Taranto 2, Lucio Luzzi, durante il suo intervento introduttivo

operativo di polizia giudiziaria, invece, ha portato nella nostra città esperti di chiara fama, favorendo gli scambi e agevolando i professionisti del territorio». La Publipiemme è nata a gennaio del 2011, portando in dote una consolidata esperienza dei responsabili, che hanno deciso attraverso la struttura di mettere a disposizione di specifici settori, come la Polizia Locale, la propria esperienza formativa, acquisita ed approfondita nel tempo ed apprezzata a livello nazionale per serietà ed efficienza. In virtù di ciò, offre un vasto ventaglio di opportunità tecniche, operative e didattiche con organizzazione di eventi su argomenti specifici, affrontati da relatori di comprovata capacità ed esperienza didattica, e giornate di studio su singoli argomenti, così come previsto nell’area formativa per la Polizia Locale dalle norme contrattuali.


Prevenzione

Il lungo Nastro Rosa La campagna invernale della LILT ha visto la nostra Banca vicina all’associazione. Decine le visite senologiche gratuite effettuate. E’ scattata una vera gara si sostegno verso il lavoro della Presidente Perla Suma e della squadra ionica

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uccesso per la campagna nazionale della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori (LILT), che in chiave tarantina ha visto il sodalizio guidato dalla Presidente Perla Suma, allestire attraverso gli ambulatori convenzionati, il servizio delle visite senologiche gratuite alle donne di Taranto e provincia, iniziativa ad elevato contenuto sociale che ha visto il sostegno della nostra Banca. La campagna Nastro Rosa, giunta alla 18a edizione italiana, vanta una genesi internazionale e, ad oggi, coinvolge 90 Paesi nel mondo. La sua missione è quella di sensibilizzare un numero sempre più ampio di donne sull’importanza vitale della prevenzione e della diagnosi precoce dei tumori della mammella, informando il pubblico femminile anche sull’importanza di adottare stili di vita corretti e sani e di effettuare periodici controlli diagnostici. Sebbene negli ultimi anni si sia registrata una costante riduzione della mortalità, il tumore al seno è ancora il più frequente della

popolazione femminile (oltre 41.000 nuovi casi all’anno). Fortunatamente, grazie ai progressi della ricerca, vincere la malattia è possibile nella grande maggioranza dei casi, grazie soprattutto alla prevenzione e all’anticipazione diagnostica. Aiutata dal volto della campionessa di nuoto Federica Pellegrini, testimonial della campagna 2011, la Lilt ha aperto i suoi 395 punti Prevenzione (Ambulatori) in Italia per visite senologiche e controlli clinici strumentali. «Come nelle scorse edizioni - dice la presidente Perla Suma -, anche quest’anno diversi monumenti italiani sono stati illuminati di rosa per una o più notti, per ricordare che la prevenzione è la luce guida che permette di scongiurare la malattia. E, come in Italia, anche in molti celebri posti nel mondo (tra gli altri, l’Empire State Building, le Cascate del Niagara, l’Opera House di Sidney). Un contributo fondamentale è arrivato, oltre che dalla nostra Banca in chiave locale, anche dal mondo della cosmesi». A tal proposito, le profumerie Douglas

hanno distribuito braccialetti rosa, con un contributo di almeno 1 euro per la Lilt.Il gruppo Estée Lauder - Clinique – Darphin (presso La Rinascente, Coin e molte farmacie distributrici del marchio Darphin) ha offerto una seduta di bellezza gratuita, trattamenti o make up a tutti coloro che presenteranno l’apposito voucher, disponibile sul sito ww.nastrorosa.it. Lo stesso gruppo e i marchi Aveda e Darphin supporteranno ulterioremente la campagna, destinando alla Lilt parte degli incassi di ottobre, riferiti ad alcuni prodotti specifici. Anche il marchio Tumi ha devoluto alla Lilt il 20% del prezzo di vendita, su una selezione di modelli e accessori femminili tutti in rosa. Infine, uno speciale coltello in ceramica con il manico rosa a marchio Kyocera è disponibile presso le coltellerie e i negozi di articoli per la casa che aderiscono all’iniziativa Campagna Nastro Rosa. Kyocera Ishi Ba devolverà alla LILT parte delle vendite del coltello creato appositamente per l’occasione.

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Omaggio a Giovanni Paisiello Il festival

Il Festival promosso dagli “Amici della Musica”, è un prezioso tributo alla memoria del celebre compositore. L’impegno dell’Associazione per la costituzione di un museo in quella che fu la casa del musicista

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n grande Festival per riscoprire le radici della nostra musica e un grande autore. E’ questo il fil-rouge che ha accompagnato l’edizione 2011 del “Giovanni Paisiello Festival”, una delle manifestazioni inserite nella Rete dei Festival di Musica Antica in Puglia sostenuta da Puglia Sounds e dalla nostra Banca e frutto dell’impegno del direttore artistico Lorenzo Mattei e di Paolo Ruta, responsabile degli Amici della Musica «Arcangelo Speranza», la storica associazione tarantina che organizza il festival. L’appuntamento 2011, ha anche sostenuto l’idea di sollecitare la trasformazione della dimora dove visse il celebre compositore in una casamuseo e in un centro di documentazione paisielliano, a partire dell’utilizzazione del ricco materiale (ritratti, copie ma-

noscritte di partiture, libri, materiale filatelico e discografico) esposto durante la mostra allestita nel Museo Diocesano di Arte Sacra (il Mudi) per tutta la durata della manifestazione, con concerti e la rappresentazione di un’opera nel chiostro dell’ex Convento di San Francesco, già Caserma Rossarol. Con la prima esecuzione in tempi moderni dell’intermezzo a quattro voci «Le finte contesse» del 1766, il Giovanni Paisiello Festival è tornato, dopo una pausa di due anni, a proporre un melodramma inedito del maestro tarantino. L’opera, replicata anche con il titolo alternativo «Il marchese Tulipano», conobbe una sorta di sequel ne «Il Matrimonio inaspettato» (confezionato nel 1779 per l’inaugurazione del nuovo teatro imperiale di Kamenoy Ostrov nei pressi di San Pietroburgo) che nel 2008 è stato diretto da Riccardo Muti, a conferma di una rinnovata attenzione per la drammaturgia comica paisielliana. Fra gli appuntamenti in evidenza, nell’appuntamento di quest’anno – andato in scena alla fine dello scorso mese di settembre – da segnalare l’inedito

repertorio contenuto nel quintetto “La perla scabra”, per un gustoso confronto stilistico fra i contemporanei di Paisiello attivi nella produzione di opere serie. Il numeroso pubblico, che ha animato le serate, ha avuto modo di avvicinarsi a un tipo di vocalità affascinante e fedele a una prassi esecutiva estemporanea che di certo influenzò anche l’inventiva di Paisiello, capace in più occasioni di inserire nelle sue opere stralci del repertorio extracolto (come nel caso de “Le serenate di Pulcinella”). Una novità rispetto alle passate edizioni è stata offerta dal concerto vocale dedicato a un gruppo di Cantate napoletane paisielliane, rappresentative di un gusto cameristico e di una sensibilità «galante» tutt’oggi in attesa di una riscoperta in sede discografica. Insomma, un elevato momento riservato al celebre compositore, nel corso del quale non sono mancati una giornata di studi e il «Premio Giovanni Paisiello Festival», come sempre destinato a chi, in anni più o meno recenti, si è adoperato per la riscoperta e la valorizzazione di Paisiello artista di respiro europeo.

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La ricorrenza L’Associazione intitolata al Prof. Dante Torraco ha celebrato lo storico traguardo. Ricordate tutte le tappe di un percorso fatto da impegno e passione

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’Anffas onlus di Taranto, intitolata al Prof. Dante Torraco, ha celebrato con successo i 40 anni di attività. L’Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale - è una grande associazione di genitori, familiari ed amici di persone con disabilità che opera da più di 50 anni, oggi presente sull’intero territorio nazionale con 181 associazioni locali, 16 organismi regionali e 45 Autonomi enti. Fondata a Roma il 28 marzo 1958 da un gruppo di genitori, in un’Italia appena risollevatasi dal conflitto mondiale, dove le esigenze dei più deboli non trovavano accoglimento. Le persone con disabilità vivevano in una condizione di emarginazione sociale ed il loro destino era, spesso, quello di condurre una vita poco dignitosa, a volte in fatiscenti istituti. A Taranto, nel 1971, 40 anni fa, il Professor Dante Torraco, per affrontare un problema di disabilità che riguardava uno stretto familiare, fonda la locale sede dell’Anffas, offrendo a innumerevoli famiglie del territorio ionico l’opportunità di guardare con fiducia il futuro. Poiché 40 anni sono un traguardo importante, andavano adeguatamente celebrati. Nel corso dell’appuntamento, svoltosi nella sede della Provincia di Taranto, hanno offerto testimonianza dell’operatività il

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• Ciro De Angelis

Buon Compleanno,

Anffas presidente dell’Associazione tarantina Antonio Longo, di quella di Sava, Dino De Santis; e della sede di Carosino, Mario La Pesa. Inoltre la dott.ssa Camassa per la Coop. Il Blue ed il dott. Torraco per la Coop. Agricola Amici, hanno documentato le attività svolte dagli enti in favore dei tanti utenti del territorio. Ma perché non fosse solo un’autocelebrazione e al fine di offrire spunti di riflessione su argomenti che stanno a cuore a tutte le persone con disabilità, alle loro famiglie e agli operatori del settore, nonché a tutti i cittadini attenti e con un occhio al sociale, nell’ambito della celebrazione è inserito il convegno scientifico: “Disabilità intellettiva: mente e corpo tra affettività e sessualità”. L’idea è quella di abbattere un altro mattone del muro chiamato ‘discriminazione’. Il convegno ha ospitato illustri relatori di livello nazionale, esperti non solo in tema di disabilità ma anche di inclusio-

ne sociale. Si sono toccati anche aspetti legati ai reati che a volte scaturiscono da una sessualità subìta e non vissuta dalla persona disabile, tema di stretta attualità. Gli argomenti trattati nel convegno sono stati: “La percezione della sessualità nella disabilità intellettiva: risultati di un’indagine” – presentata dal dott. Antonio Spagnulo, sociologo e assistente sociale; “La sessualità del disabile: pericolo, rinuncia o risorsa per la crescita” – presentata dalla dott.ssa Anna Maria D’Urso, psicologa; “Disabilità e sessualità: istruzioni per l’uso” – presentata dal dott. Angelo Cerracchio, medico neurologo; “Esercizio dell’affettività: quando subentra il reato”, presentata dal dott. Ignazio Grattagliano, criminologo. Come sempre, la BCC San Marzano di San Giuseppe è stata vicina anche in quest’occasione all’iniziativa, offrendo accessori e materiale indispensabile alla funzionalità dell’evento e all’accoglienza degli ospiti.


Solidarietà

I

l treno bianco è un po’ il treno della speranza che anche quest’anno è partito dalla nostra terra alla volta di Lourdes con il suo carico di fede e di preghiera grazie all’impegno dei tanti volontari dell’Unitalsi (coordinati dalla sottosezione di Oria e al Gruppo di San Marzano di San Giuseppe) e al sostegno della nostra Banca. «Anche quest’anno – dice Margherita Leonilde Gallo, del gruppo locale, raccontando le emozioni e l’esperienza – il nostro ritorno da Lourdes, ci porta ogni giorno a ringraziare la Vergine Maria per il dono di aver-

È arrivato un treno carico di Carità Fra gli 11mila pellegrini italiani, folta rappresentazione del nostro territorio che con il Treno Bianco ha raggiunto Lourdes grazie al sostegno della nostra Banca

ci fatto vivere dei giorni meravigliosi insieme ai nostri amici diversamente abili. Diversamente abili, perché la loro diversità è quella di avere un cuore più grande del nostro; e, in esso, riescono a contenere tutto ciò che di bello ricevono dagli altri. E’ uno scambio dolcissimo tra loro e noi volontari. Il nostro desiderio è quello di poter avvicinare quante più persone possibili, specialmente ragazzi, all’incontro con questa grande realtà che è l’Unitalsi, perché da quest’incontro può scaturire in ognuno

di noi quella parte di Carità (Amore), che è nascosta in noi e farci così diventare persone più umili e gioiose che condividono con gli ultimi, come dice Gesù: il nostro essere cristiani. Vogliamo ringraziare con affetto la nostra Banca, la BCC San Marzano di San Giuseppe, che ci ha dato questa grande opportunità e tutte le persone che ci sono vicine». A tracciare un bilancio dell’ultimo Treno Bianco è anche Salvatore Pagliuca, Presidente Nazionale Unitalsi: «Al termine di un intenso Pellegrinaggio Nazionale a Lourdes, sentiamo forte il richiamo ad uno stile di vita coerente con il nostro carisma, per accogliere la responsabilità di essere umili lavoratori nella vigna del Signore». E’ questo il commento al termine del tradizionale appuntamento a Lourdes, che ha radunato 11 mila pellegrini provenienti da tutte le regioni italiane per un appuntamento “dai connotati fortemente spirituali – ha aggiunto Pagliuca - ispirati al tema pastorale del Padre Nostro». Pagliuca, inoltre, ha voluto far proprio l’invito di Benedetto XVI pronunciato nell’Angelus ad evitare i rischi della “infedeltà a Dio a causa dell’orgoglio e dell’egoismo”. «In questo percorso quotidiano di relazione e di amore con Dio – ha concluso Pagliuca – anche l’Unitalsi si affida alla protezione amorevole degli “angeli custodi” citati da Benedetto XVI, nella consapevolezza ulteriore di incontrare ogni giorno tanti “angeli” che hanno consacrato, attraverso l’accoglimento della sofferenza, la propria vita a Dio. Dal loro esempio, cerchiamo di trarre quella spinta per vivere con la necessaria responsabilità il nostro carisma».

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Musica

Dalla nostra Terra alla conquista dell’Italia. Ecco il successo

dell’Elohim Gospel Choir U

Il gruppo, molto vicino alla nostra Banca, è nato nel 2006 e in pochi anni si è ritagliato un ruolo di primo piano negli eventi nazionali. E l’anno prossimo appuntamento all’Europa Cantat 2012 di Torino

na nuova realtà nel panorama musicale ionico e non solo. L’Elohim Gospel Choir, gruppo Gospel nato a Grottaglie, si sta già affermando nell’ambito della musica gospel non solo a livello locale ma anche nazionale. Il progetto nasce nel 2006 dall’idea del suo fondatore e Direttore, Vito D’Amicis, di affiancare all’aspetto spettacolare e comunicativo del Gospel l’impegno e la solidarietà. “Elohim” è il nome di Dio in ebraico e significa “il Signore dei Signori”, il gruppo si fa promotore dei valori spirituali della musica Gospel: fratellanza, solidarietà e uguaglianza fra tutti i popoli del mondo, al di là della razza, della religione e dello status sociale, secondo lo spirito cristiano di amore universale. Esperienze diverse, professionalità disparate con una passione condivisa, quella della coralità e dell’esaltazione dei timbri vocali, questo il profilo dei componenti del gruppo che sta riscuotendo successi su successi e che è accomunato anche da un altro aspetto non secondario, la vicinanza alla nostra Banca. Dal 2009 il coro organizza eventi, partecipa ad iniziative benefiche e campagne di

sensibilizzazione su temi di rilevanza sociale, legando il proprio nome a quello di tante associazioni presenti sul territorio tra cui l’ Associazione Sclerosi Multipla, Telethon, la Lega del Filo d’oro, l’Associazione Ambasciatori d’Amore, l’AVIS. L’ intento del gruppo è praticare la solidarietà attraverso una musica che reca in sé un messaggio di gioia e speranza, valori che l’Elohim, in occasione dello scorso Natale, ha condiviso anche con i detenuti della Casa Circondariale di Taranto in un concerto a loro dedicato. L’Elohim è protagonista, inoltre, di eventi di puro intrattenimento musicale come in occasione di “Gospel sotto le stelle”, concerto promosso dall’Azienda Agricola F.lli Cassese nello splendido scenario dell’ Antica Masseria del Duca di Crispiano nella notte di San Lorenzo 2011 e “L’Isola che vogliamo”, manifestazione di grande successo nel fascino dei vicoli del borgo antico tarantino. L’impegno e la passione del gruppo hanno avuto il loro coronamento con l’ingresso ufficiale nell’Italian Gospel Choir, la nazionale italiana dei cori Gospel; il progetto si avvale della collaborazio-


ne di musicisti di fama internazionale come Fio Zanotti e Giuseppe Parmigiani, vanta l’alto patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri e il conferimento della Medaglia di Rappresentanza da parte del Presidente della Repubblica Italiana Sua Eccellenza On. Giorgio Napolitano. Al direttore dell’Elohim Gospel Choir, Vito D’Amicis, è stata conferita la carica istituzionale di Responsabile dell’Italian Gospel Choir per la regione Puglia. L’Elohim ha avuto l’onore di

L’incontro

«C

hi è libero sceglie, chi non è libero non può scegliere. Ma chi è libero è responsabile della sua scelta». Comincia così Gherardo Colombo, il noto ex magistrato e pubblico ministero di Mani Pulite, il suo incontro con i ragazzi di San Marzano di San Giuseppe all’interno dell’Auditorium della nostra Banca. E’ stato un elevato momento di affermazione della legalità e delle regole, quello che ha visto Colombo protagonista di un incontro-confronto con i giovanissimi alunni degli istituti “Casalini” e “Castriota”, sostenuto dalla BCC San Marzano di San Giuseppe e dall’Agenzia Alfalibri di Manduria. E’ stato un incontro a 360° nel corso del quale si sono affermati quei principi dei quali lo stesso Colombo si è fatto portatore in Italia all’interno della sua intensa attività formativa ed educativa soprattutto con i giovanissimi: dal rispetto delle regole all’importanza della democrazia, per la quale Colombo spiega: «La respiriamo ogni giorno, fa così parte del nostro paesaggio mentale e del nostro vocabolario di base che avremmo difficoltà a delinearne i connotati, come accade quando qualcosa ci sembra troppo familiare. Probabilmente non andremmo oltre la definizione scolastica, “governo del popolo”, senza sospettare che niente è ovvio in quei due concetti, governo e

esibirsi il 10 settembre 2011 nel concerto di presentazione della nazionale nel contesto eccezionale del sagrato del Duomo di Milano, alla presenza di oltre 40.000 spettatori, unico rappresentante dell’intera regione Puglia. La formazione parteciperà alla XVIII edizione di “Europa Cantat 2012”, manifestazione corale internazionale che si svolgerà a Torino la prossima estate. Tutte le informazioni relative al gruppo sul sito: www.elohimgospel. com.

Gherardo Colombo e gli studenti: dialogo sulla legalità

La nostra Banca ha ospitato il confronto fra l’ex magistrato e gli alunni per un confronto a tutto campo su regole e democrazia

popolo, e che coniugarli comporta premesse e conseguenze di estremo rilievo». Di più: implica che ciascuno di noi assuma un ruolo consapevole e attivo, non si accontenti di delegare chi lo rappresenta. Per governare una società complessa occorre infatti stabilire principi, regole, finalità, limiti, ma anche educare alla cittadinanza. «Democrazia» significa tutto ciò. Lo spiega benissimo Gherardo Colombo, con la semplice cordialità di chi compie un gesto civile. Maneggiate da lui, le parole dense di una elaborazione secolare – libertà, diritti, doveri, uguaglianza, giustizia – rivelano una stretta pertinenza con i modi del vivere insieme, qui e ora, e riservano qualche sorpresa. Alla fine è ancora più chiaro che la democrazia, la si chiami forma di governo o modello organizzativo della società, parla di noi, della nostra sofferta perfettibilità.

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Ambiente All’Asilo Nido di Grottaglie la nostra Banca ha donato piante e pini che, impiantati, portano i nomi dei bimbi che li avranno in cura. Celebrato un grande momento all’insegna dell’ambiente e della coscienza ecologica

U

n chiaro messaggio e un augurio per un pianeta sempre più verde. E’ quello che giunge dalla “Festa degli Alberi”, celebrata a Grottaglie all’interno del giardino dell’Asilo Nido Comunale dove i bambini sono stati protagonisti di una vera e propria giornata all’insegna dell’ambiente. I giovanissimi ospiti dell’Asilo Nido Comunale, insieme ad altri bimbi, infatti, hanno messo a dimora piante, fra cui pini da tre metri, che diventano così il simbolo della coscienza ecologista. L’iniziativa ha visto il sostegno e la collaborazione della BCC San Marzano di San Giuseppe e della Serveco e la partecipazione del Sindaco della Città di Grottaglie, Ciro Alabrese, il quale ha sottolineato nel suo intervento: «come Grottaglie sia una città sempre più verde e a misura di bambini. Per questo favoriremo tutte le iniziative che mirano alla valorizzazione del territorio promuovendo la cultura della sostenibilità ambientale». «Vogliamo trasmettere ai nostri piccoli – ha detto la responsabile Maria Rita Quaranta – un messaggio d’amore e di rispetto verso la natura, che diventa il primario punto di riferimento per il futuro. Per questo saranno gli stessi bimbi protagonisti nel tempo della cura degli alberi che adornano il giardino». Infatti, ogni albero, è accompagnato da un cartello con i nomi di un gruppo di bimbi che, nel corso dell’anno didattico, saranno i responsabili sotto la guida degli insegnanti, della sana crescita della pianta. «Abbiamo un compito primario – spiega il Direttore

La Festa degli Alberi:

così i bambini diventano protagonisti del verde pubblico Generale della BCC San Marzano di San Giuseppe, Emanuele di Palma, che ha donato gli alberi alla scuola – quello di trasmettere a donne e uomini del domani principi e valori sani. E quello della sostenibilità, soprattutto in questo periodo, è particolarmente attuale». Per il Cav. Pietro Chirulli, Amministratore della Serveco, «Responsabilizzare oggi i bambini vuol dire avere donne e uomini con una cultura orientata verso l’ambiente. Ecco perché è nostro compito mettere in campo quante più

iniziative possibili che navighino in tale direzione». E proprio la Serveco ha donato matite e blocchi realizzati in carta riciclata, oltre a tutti i contenitori affinché, all’interno dell’asilo, sia avviata la raccolta differenziata.


Cultura

MILLE E NON SOLO – L’Autore tarantino Valerio Lisi (terzo da destra) ha concluso la stagione 2011 degli incontri d’autore sul Risorgimento. Al tavolo Piero Aresta (primo da sinistra) e Silvia Vinci del Presidio del Libro e il Prof. Giovangualberto Carducci

Il Caso-Mignogna raccontato dalla penna di Valerio Lisi L’Autore conclude il ciclo letterario dedicato all’Unità d’Italia. La stretta collaborazione fra la nostra Banca e il Presidio del Libro ha visto la presenza di importanti scrittori contemporanei

C

oncluso il ciclo degli Incontri con l’Autore con tema l’Unità d’Italia. La ghiotta occasione dell’ultimo appuntamento ha viaggiato con il simultaneo patrocinio su scala nazionale dalla Festa dei Lettori 2011. Ospite all’interno dell’Auditorium della filiale grottagliese della nostra Banca, Valerio Lisi con il suo: “L’Unità e il Meridione: Nicola Mignogna (1808-1870)”, con sottotiolo: “La cospirazione antiborbonica il processo l’esilio i Mille”, edito da Lupo Editore. L’appuntamento grottagliese è stato arricchito dalla proiezione di immagini e musiche sul tema: “Verdi e il suo tempo” curata da Maria Grazia Ciracì, per porre in evidenza il ruolo che ebbe la musica in tutta la fase risorgimentale prima e dopo la raggiunta Uni-

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tà e dal viaggio storico introdotto dal Prof. Giovangualberto Carducci (Dirigente scolastico del Liceo “Tito Livio” di Martina Franca e Presidente del Comitato provinciale di Taranto dell’Istituto per la storia del Risorgimento italiano), il quale ha presentato la ricerca di notevole qualità storiografica contenuta nel volume. L’incontro coordinato da Piero Aresta e Silvia Vinci del Presidio del Libero e sostenuto dalla nostra Banca, ha registrato la collaborazione con il Liceo Classico “Moscati” e SPI CGIL di Grottaglie, a conclusione delle celebrazioni per il 150° dell’Unità che hanno visto la comunità locale partecipe a numerose e diverse manifestazioni tra cui gli incontri, promossi dal Presìdio in collaborazione con la BCC San Marzano

di San Giuseppe, fra i quali spiccano quelli con il giornalista Antonio Caprarica (che ha presentato il suo “C’era una volta in Italia”) e con lo scrittore Alessandro Mari (“Troppo umana speranza”), recente vincitore peraltro - proprio con questo suo romanzo - del prestigioso Premio Viareggio-Repaci 2011. L’evento grottagliese, inoltre, si inscrive, nel contesto delle numerose iniziative che in tante comunità grandi e piccole di 15 regioni italiane, si sono svolte contemporaneamente, in occasione della Festa dei lettori, manifestazione nazionale de “I Presìdi del Libro” che in questa VII edizione ha per tema: “Italia-Europa: andata e racconto” il viaggio, appunto, e il racconto. Obiettivo centrato e teso a favorire la diffusione


IL PERSONAGGIO: CHI ERA NICOLA MIGNOGNA?

della lettura soprattutto fra i giovani. Ecco, l’esperienza della BCC San Marzano di San Giuseppe e del Presidio del Libro di Grottaglie è la metafora che sulla strada da Quarto al Volturno rappresentata come un viaggio speciale: quello de “I mille” tra i quali Nicola Mignogna; e forse anche il nostro Risorgimento è un altro viaggio che dura da 150 anni: Caprarica, Mari e infine Lisi lo hanno raccontato in forme diverse: la cronaca, il romanzo, la ricerca storiografica.

Nicola Mignogna è la figura forte di uno dei Mille, che aveva avuto corrispondenza con Mazzini e si era accompagnato a Garibaldi, fino ad assumere la prodittatura in Basilicata, partendo dalle barricate del 1848, dal duro carcere borbonico, dagli entusiasmi del 1860. Il lavoro di Valerio Lisi nasce dall’esigenza di attualizzare una personalità complessa come quella di Nicola Mignogna, scava a fondo con metodo ed esperienza, presenta i fatti con estrema obiettività, fa emergere la complessità della storia in un momento cruciale come il Risorgimento. Nato a Taranto il 28 dicembre del 1808 è fra i fondatori – nel 1834 – del gruppo Figliuoli della Giovine Italia che, se nel nome ricalcava la più nota organizzazione mazziniana, nei fatti non era collegata ad essa e, pur condividendone i principî repubblicani e l’aspirazione unitaria, restava legata ai metodi carbonari della propaganda clandestina. Più volte arrestato per via dei suoi ideali, nel 1855 a Genova con Carlo Pisacane, mise a punto una strategia per conferire maggiore impulso all’iniziativa dei democratici nel Mezzogiorno. Il 4 giugno prese parte a Genova alla riunione durante la quale, alla presenza di Mazzini, fu deciso di dare corso alla spedizione di Sapri; ormai prossimo ai cinquant’anni e provato fisicamente dalle lunghe detenzioni, che non era stato e non sarà mai uomo d’armi, non partecipò all’impresa, limitandosi a mantenere i contatti telegrafici con Fanelli. Il drammatico esito della spedizione produsse inevitabilmente una forte delusione, non sufficiente però ad annullare i suoi propositi di una vita sicché, nel 1860, fu tra i Mille a salpare da Quarto, inquadrato nella 3a Compagnia comandata da Francesco Stocco e composta da calabresi e pugliesi, in maggioranza di grande prestigio, ma ormai avanti negli anni.

Lino Spagnolo, cliente della Filiale di Sava, fra i vincitori del Concorso “Il Risparmio ti Premia” “La mia Banca è Differente”, è il fortunato slogan che da sempre ha presentato nel territorio la Banca di Credito Cooperativo San Marzano di San Giuseppe. E questo slogan, la nostra Banca, esaltando anche l’incentivo al corretto risparmio e partecipando, fra le altre attività, ad una iniziativa di caratura nazionale varata da Cassa Centrale, con la collaborazione del gestore”Nord Est Fund”, denominata “PAC NEF - Il Risparmio ti premia" tesa a tutelare e promuovere il risparmio locale. Il progetto, al fine di educare i piccoli risparmiatori, soprattutto in questo periodo di crisi, alla gestione più attenta ed oculata delle liquidità Il nostro cliente Lino Pasquale Spagnolo riceve personali, prevedeva la partecipazione ad un concorso a premi per tutti i nuovi dal Vice Direttore Generale Giuseppe Lenti e dal Direttore della Filiale di Sava, Paolo Pro, l’iPod sottoscrittori di piani di accumulo in fondi comuni. In particolare i depositanti vinto con il concorso di Cassa Centrale potevano liberamente, e secondo le proprie capacità finanziarie e patrimoniali, acquistare con un minimo di 50 euro mensili, quote di fondi al fine di realizzare quello che si potrebbe chiamare “ salvadanaio” da utilizzare riscattando capitale ed interessi in qualsiasi momento e per qualunque necessità. Al concorso hanno partecipato molti clienti di numerose BCC Italiane e ad aggiudicarsi il terzo premio (tramite estrazione) è stato un cliente della nostra filiale di Sava. Il fortunato vincitore di un iPod è stato Lino Pasquale Spagnolo, imprenditore agricolo di Sava che grazie all’esperienza maturata sul campo e una laurea in scienze agrarie è impegnato nelle produzioni di qualità di vigneti e oliveti. A beneficiare del premio, saranno soprattutto Pasquale e Francesca, i due figli di Lino che frequentano il Liceo Classico di Manduria.


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L’iniziativa Clamoroso successo per l’iniziativa promossa dalla Confcommercio e sostenuta dalla nostra Banca. Oltre ventimila persone in piazza per una grande festa di piazza cominciata all’alba e finita il giorno dopo

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ercatini, spettacoli, artisti di strada, animazione per bambini, concerti, attività sportive. Una lunga non stop all’interno della quale sono protagoniste anche le attività commerciali del territorio. Questa è stata la terza edizione de “La Notte Panna”, promossa dalla Circoscrizione Montegranaro-Salinella di Taranto con il patrocinio degli enti territoriali, il sostegno della Confcommercio, dell’APT e della nostra Banca. Via Liguria e zone adiacenti per una lunga notte sono state protagoniste di una faccia insolito del tessuto urbano del capoluogo. L’evento, inoltre, quest’anno ha avuto una particolare impronta sociale visto che ha registrato un’area allestita a cura del distretto socio-sanitario Taranto 4, all’interno della quale gli operatori hanno illustrato i servizi offerti e fornite informazioni sulle attività didattiche dei vari istituti. «E’ stato un bel successo – commenta il presidente delle delegazione locale di Confcommercio, Giuseppe Spadafino -. La quasi totalità delle attività commerciali ha aderito all’idea premiandola insieme al tantissimo pubblico partecipante». Di bilancio in crescita parla anche Gianni

A Taranto la Notte è Panna Azzaro, presidente della Circoscrizione: «Abbiamo registrato un dato positivo in termini di presenze rispetto al passato pur contenendo i costi, infatti l’edizione 2011 è costata molto meno». Al fianco del progetto, il direttore Giulio Luzzi e tutta la filiale Taranto 2 della nostra Banca. «Siamo una Banca di quartiere e viviamo in maniera intensa le attività e le aspettative della zona. Ecco perché quando ci è stato chiesto il sostegno non abbiamo esitato. E’ stata una grande festa all’interno della quale si è cercato di fornire un contributo al rilancio del commercio. L’auspicio è che iniziative di

tale portata continuino a crescere con un sempre maggiore coinvolgimento». Il brillante risultato porterà gli organizzatori verso nuovi progetti. E di questo avviso è anche Fabio Ligonzo, presidente circoscrizionale della Commissione Cultura: «E’ stato un evento straordinario – dice -. Un’iniziativa che ha dimostrato come, con la collaborazione di tutti, soprattutto dei commercianti, si possano organizzare appuntamenti di richiamo. Nella nostra città c’è tanta sete di cultura, sport e tradizioni, per questo non ci fermeremo e continueremo ad organizzare questi eventi».

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Editoria

BCC San Marzano per la Cultura:

ecco i Quaderni de L’Arengo

È

Pubblicato grazie alla nostra Banca il sesto volume della ricerca curata dal Centro Studi di Italianistica del Liceo Classico “Quinto Ennio” di Taranto. Al centro degli studi le figure di Ungaretti, Quasimodo e Montale 46

stato dato alle stampe per i Tipi della Scorpione Editrice e grazie all’importante sostegno della nostra Banca, all’interno della linea “BCC San Marzano di San Giuseppe per la Cultura”, il sesto volume de “I Quaderni” de “L’Arengo, dedicato a Ungaretti, Quasimodo e Montale. E’ dedicato alla “seconda corona della letteratura italiana” il sesto quaderno del “L’Arengo”, la rivista creata e tuttora diretta da Paolo de Stefano, organo del Centro studi di italianistica, del quale lo stesso De Stefano è presidente. Per seconda corona della letteratura italiana si intende quella formata da Ungaretti, Montale e Quasimodo, che prende l’eredità della prima corona, composta da Carducci, Pascoli e D’Annunzio. E proprio dei tre grandi poeti del Novecento si occupa questo corposo e interessante numero dei “Quaderni ” che propone una serie di diciassette saggi di studiosi e uomini di cultura, preceduti dalla presentazione di De Stefano e da una testimo-

I PADRI DELL’ERMETISMO - La poesia ermetica, è concentrata, spesso difficile, ignora i normali nessi logici e sintattici e vuole esprimere l’inesprimibile. I poeti che possiamo associare all’Ermetismo sono principalmente Giuseppe Ungaretti, Eugenio Montale e Salvatore Quasimodo

nianza del provveditore agli studi di Taranto Francesco Capobianco. La seconda corona della letteratura italiana è praticamente tutta nel mezzo secolo decorso: e, nei suoi efficaci decenni poetici, non solo ha caratterizzato con ben due Premi Nobel la letteratura italiana e oltre, ma ha dato vita ad una schiera di altri notabili poeti tra cultori dell’Ermetismo, propiziatori del neorealismo ed altro consimile compreso il simbolismo. Scrive , da parte sua, Francesco Capobianco: «Oggi L’Arengo compie 35 anni e può vantare il merito di aver raccolto nell’ideale tempio della cultura le firme più prestigiose del territorio ionico e non solo, divulgano i contributi delle ricerche scientifiche e del pensiero innanzitutto delle scuole, stimolando ulteriori ricerche e nuove riflessioni. L’Arengo, varcando a diritto i confini della terra ionica, ha meritato la doverosa gratitudine della scuola, dei suoi docenti e degli alunni ormai diffusamente affermati nei vari settori della società civile». La rivista si apre con il contributo di Walter Tommasino, su “Le lezioni brasiliane di letteratura di Giuseppe Ungaretti: spigolature... riflessioni”. E prosegue con i saggi di Romano Colizzi, Egidia La Neve, Stefano Milda, Valerio Pindozzi, Titina Laserra, Alfredo Anzoino, Luigi Scorrano, Antonio Basile, Stefania Danese, Silvano Trevisani, Angelo Lippo, Paolo De Stefano, Ruggero Stefanelli, Raffaele de Tommaso, Vittorio Basile e José Minervini.


Normativa

• Rosellina De Santis

Se il ravvedimento è sprint diventa operoso

C

on la Manovra correttiva Decreto Legge n.98 del 6 luglio 2011, convertito nella Legge n.111 del 15 luglio 2011, sono state introdotte una serie di novità in materia fiscale e previdenziale. In particolare, tra le novità più importanti in materia fiscale, con l’art.23 comma 31 vi è stata l’introduzione di una nuova modalità di ravvedimento operoso denominato sprint. Alle due tipologie di ravvedimento in vigore, il ravvedimento breve e il ravvedimento lungo, la Manovra ha infatti aggiunto un terzo ravvedimento, una nuova strada per regolarizzare i mancati versamenti delle imposte alle scadenze originarie. Questo ravvedimento operoso denominato sprint o mini è chiamato così in quanto consente al contribuente di sanare entro i 14 giorni successivi

dalla scadenza originaria del termine di versamento delle imposte con il pagamento di una sanzione pari allo 0,2% per ogni giorno di ritardo, oltre il versamento degli interessi legali dell’1,50% per ogni giorno di ritardo. Questo ravvedimento sprint è da utilizzarsi entro i 14 giorni successivi alla scadenza dei singoli pagamenti di imposte, ed è quindi dedicato soprattutto dedicato ai contribuenti che hanno dimenticato di effettuare il pagamento, ma poi repentinamente si vogliono ravvedere risolvendo l’omissione con un versamento entro pochi giorni ed ottenendo così un trattamento più favorevole. Con il sistema introdotto dalla Manovra correttiva, i contribuenti hanno a disposizioni tre modalità (indicate nel box) per sanare i ritardi dei pagamenti.

LE TRE SOLUZIONI

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Ravvedimento operoso sprint

Può essere effettuato entro i 14 giorni successivi alla scadenza del termine di pagamento originario, in questo caso la sanzione ordinaria del 30 per cento, applicabile sui pagamenti tardivi o omessi, si riduce allo0,2 per cento per ogni giorni di ritardo, oltre al versamento degli interessi legali nella misura dell’1,50 per cento per ogni giorno di ritardo. Lo spirito di questo nuovo ravvedimento sprint è quello di non punire estremamente le semplici dimenticanze, consente ai contribuenti di poter effettuare il pagamento con una sanzione proporzionale ai giorni di ritardo.

Ravvedimento operoso breve (mensile)

Ravvedimento operoso lungo (annuale)

Può essere effettuato dal quindicesimo giorno fino al trentesimo giorno successivo alla scadenza originaria. Quindi consiste, in base alla norma dell’art.13, comma1, della lettera a) del D.Lgs. n.472/97, nell’applicazione di una sanzione pari al 3 per cento, vale a dire un decimo della sanzione ordinaria del 30%, oltre agli interessi legali, sempre nella misura dell’1,50 per cento calcolati su ogni giorno di ritardo.

E’ utilizzabile entro il termine di presentazione della dichiarazione relativa all’anno in corso (nel caso di versamenti dovuti da Unico 2011, entro il termine di presentazione dell’Unico 2012) oppure entro un anno dall’omissione o dall’errore, quando non è prevista la presentazione della dichiarazione periodica. In quanto caso la norma prevede l’applicazione di una sanzione ridotta ad un ottavo del minimo pari quindi al 3,75 per cento oltre gli interessi legali.

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Comunicazione

Don Matteo porta la BCC in prima serata su Rai 1

I

l Credito Cooperativo protagonista in prima serata con “Don Matteo”, grazie ad un’operazione di product placement. Si tratta di un’azione di visibilità della Marchio del Sistema cooperativo delle Casse Rurali all’interno di una storia televisiva di successo, che si inserisce nella Campagna di Comunicazione del Credito Cooperativo 2011 attraverso una forma alternativa ed innovativa rispetto a quella della comunicazione pubblicitaria tradizionale. La fiction in questione - il cui profilo narrativo è stato ritenuto funzionale ai valori e al localismo rappresentati dal Credito Cooperativo - certifica, in particolare, il gradimento da parte di un pubblico fortemente “fidelizzato” che proprio nella puntata in questione (quella del 27 ottobre scorso), ha totalizzato ben 7milioni 453mila spettatori per uno share del 25.89% nel primo episodio e altri 6.793.000 telespettatori per uno share salito al 28.61% nel secondo, sancendo così un successo senza eguali. Raffrontando i dati della stessa serata, si evicen quanto sia stata premiante la

scelta.Su Canale 5, invece, il baby talent di Gerry Scotti, Io Canto, si è fermato a soli 3.831.000 telespettatori per uno share del 15.91%. Su rai 2, poi, la pellicola intitolata Indiana Jones e il tempio maledetto ha appassionato 2.189.000 telespettatori per uno share del 7.93%. Su Italia 1, invece, il film intitolato Mi fido di te ha entusiasmato 2.269.000 telespettatori per uno share di 8.44 punti percentuali. Su Rai 3 Mi manda Raitre ha interessato 1.407.000 telespettatori per uno share del 5.14%. Su Rete 4 Blog – La versione di Banfi ha informato 985.000 telespettatori per uno share pari al 3.77%. Su La 7, infine, sono ottimi i risultati di Piazzapulita che è stato seguito da ben 1.802.000 telespettatori per uno share pari all’8.31% facendo superare alla Rete i risultati ottenuti dai Rai 3 e Rete 4. Un dato di assoluto valore che posiziona Don Matteo 8 al primo posto tra le fiction televisive (di qualsiasi rete), ad ulteriore conferma della qualità del prodotto. Ben tre i momenti in cui si parla delle BCC: per due volte all’interno della Banca, quando il Capitano dei Carabinieri Tommasi (interpretato da Simone Montedoro) chiede un mutuo; all’ingresso della stessa filiale quando il Capitano incontra il Maresciallo Nino Frassica, che ne esalta le differenze; e infine online, quando analizza sul sito internet le tante offerte del sistema delle BCC. Il Credito Cooperativo è presente anche in un’altra puntata della stessa serie tv.




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