BCC - Sportello Aperto marzo 2011

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MARZO 2011 - ANNO VIII - N° 1

1861 > 2011 > >

150° anniversario Unità d’Italia

Solidarietà o Economia? Entrambe...

• Cultura & Sociale ai tempi della crisi

• Così vi racconto l’Unità d’Italia

• Il BIF&ST applaude il Signor H



38 Il libro 22 Il restauro

2 Editoriale

Tornano a splendere le tele di

Un mondo sempre più globale ha bisogno di ruoli chiari Sveglia: i tempi sono cambiati adeguiamo anche il lavoro in banca

San Carlo Borromeo

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24 Il film

4 I dati 2010

al “Signor H”

Applausi del BIF&ST

26 Pianeta BCC

La crisi? I nostri Clienti sanno di poter contare sulla loro Banca

BCC Don Rizzo: vicina ai giovani,

6 L’analisi

vicina al territorio

Sistema Banche-Imprese: così si evita il corto circuito

Suona a festa “Il Campanile” della nostra Banca

28 BCC dell’Alto Reno svetta in cima all’Appennino

8 Il riconoscimento

30 Pianeta BCC flash

10 L’analisi

12 Il progetto

Anziani, Famiglie, Imprese. Ad ognuno la sua Linea

33 La novità

per la mensa dei poveri

16 L’evento

18 L’appuntamento

C’era un volta il Risorgimento italiano con gli occhi del cronista

20 La mostra

“Ritorni” di Emanuele Esposito: la viva vena dell’Arte Ceramica

Marzo 2011 - Anno VIII - N° 1

Periodico di economia, cultura e sociale Registrazione Tribunale di Taranto numero 247/2004 Direttore Editoriale Emanuele di Palma Direttore Responsabile ed editing Rocco Viola Direzione e Redazione Via Vittorio Emanuele, 190 Tel. 099 9577420 74020 San Marzano di San Giuseppe (Ta) rocco.viola@bccsanmarzano.it

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Foto AiFin Antonio Albanese

Locare un immobile oggi è più facile con la nuova tassa

43 La ricorrenza

Mons. Guglielmo Motolese un faro per la città di Taranto Directa SIM: anche a Taranto i Mercati a portata di mouse

Se siete depressi la colpa è della crisi

46 Negozio amico

Gli sconti al di là dei saldi

2011: Parte l’Operazione Mutuo Protetto

Basic. 2.0 di BCC Vita, alla base della tua tranquillità

per le Suore Missionarie

Hanno collaborato Carmela Angelini Elisabetta Carrozzini Monica Caradonna Salvatore Cartuccio Rosellina De Santis Dafne Foderà Alessandro Leo Simone Losito Giuseppe Mistretta Giuseppe My Francesca Alessandra Nicolini Paolo Piacenti Alfonso Raguso Marco Reggio Gabriella Ressa Mimmo Rodia Mauro Roussier-Fusco Vito Roberto Santamato Vincenzo Sparviero Vita Tagliente

42 Normativa

35 Il prodotto

Al Bano, un sorriso di felicità

Benvenuti sul Fronte del Palco

45 Lo studio

Un raggio di sole

40 Le nostre imprese

L’Aquila riavrà il suo Comune

32 Servizi

15 Solidarietà

Epoca globale, come cambiano i servizi

44 Mercati

grazie al Credito Cooperativo

Cultura & Sociale ai tempi della crisi. Ecco come si declina la differenza di una Banca

39 La guida

Le 5 iniziative esemplari delle BCC italiane secondo Sportello Aperto

31 Solidarietà

BASILEA 3: bestia nera o un’opportunità?

Game Over. Play Again

MARZO 2011 - ANNO VIII - N° 1

36 La tesi di laurea

La crisi ai Raggi X e il ruolo di una Banca locale e differente

1861 > 2011 > >

150° anniversario Unità d’Italia

37 L’iniziativa

La grande crociata per la Legalità

Archivio BCC San Marzano di San Giuseppe Archivio BCC Don Rizzo Archivio BCC Alto Reno Archivio Cittadella della Carità Cosimo Damiano Buccoliero Giuseppe Capozzi Pietro Coccia Guarino Foto Vito Miale Pierluigi Provinciali Gregorio Talò Studio Ingenito WeMag

L’Archivio Storico di Sportello Aperto è scaricabile gratuitamente in formato PDF sul sito www.bccsanmarzano.it

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Solidarietà o Economia? Entrambe...

• Cultura & Sociale ai tempi della crisi

• Così vi racconto l’Unità d’Italia

• Il BIF&ST applaude il Signor H

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Villa Castelli Via per Ceglie 0831 860195 - 0831 343010 (fax)

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Sava Via Mazzini, 118 099 9746172 - 099 3789046 (fax)

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Editoriale

• Francesco Cavallo

Un mondo sempre più globale ha bisogno di ruoli chiari

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Dalle piccole questioni ai grandi eventi: ognuno deve fare il suo, senza rifuggire dalle responsabilità. Il rischio è la creazione del caos. Ma non ne abbiamo già abbastanza? 2

e strade dell’accoglienza e della cooperazione, il sentiero della tolleranza e dell’apertura. Sono gli elementi cardini sui quali si muove un sistema bancario differente. Il nostro. Oggi più che mai, siamo chiamati a ragionare in un’ottica sempre più globale, capace di accorciare le distanze, eliminare le barriere, abbattere i muri dell’indifferenza. Il mondo è uno e unico. Vogliamo partire da questa riflessione per aprire il nuovo numero di Sportello Aperto, riconfermando ancora una volta la necessità della collaborazione reciproca per superare i problemi, a qualunque livello si pongano: dalla natura economica a quella sociale. Però, il contesto nel quale siamo chiamati a muoverci deve essere quello dei ruoli chiari e delle responsabilità ben definite. Prendiamo ad esempio, per rimanere sulla recente attualità, il flusso migratorio verso il nostro Paese da parte di persone che ha, indubbio, bisogno d’aiuto. Noi, italiani, ci siamo e la nostra coscienza ci impone di esserci, perché votati in maniera corretta verso una politica di accoglienza. Ma noi possiamo essere solidali, vicini, esaltare il sentimento di fratellanza. Ci sono altri ordini, quelli istituzionali (a livello nazionale

e internazionale) deputati affinché la politica dell’accoglienza non rimanga delegata alla buona volontà di esseri umani verso altri esseri umani. Sia chiaro, l’esempio declinato ha solo uno scopo dimostrativo, ma capace – attraverso un modello reale, legato all’attualità –, di far comprendere la necessaria organizzazione multilivello per assolvere alle richieste di un mondo sempre più globalizzato. Oggi come mai in precedenza, occorre comprendere chi-fa-cosa. In altre parole, non è più attuabile la politica dello scarica-barile, del perdere (o prendere) tempo, ma delle risposte chiare in una tempistica certa. Solo in questo modo, nelle aziende, indipendentemente dalla loro grandezza; nelle istituzioni, a prescindere dalla loro connotazione geografica, si potrà avere un quadro chiaro per perseguire gli obiettivi e risolvere i problemi. A questo, non c’è una terza via: fare o non fare, sostenere o non sostenere. Dalle nostre scelte, talvolta anche personali, dipenderà l’evoluzione delle cose. Il “lavarsi le mani” come fece Ponzio Pilato, ricordo quanto mai simbolico visto anche il periodo, non ha pagato e non pagherà mai.


• Emanuele di Palma

Sveglia: i tempi sono cambiati adeguiamo anche il lavoro in banca

S

I bancari verso il rinnovo del contratto di settore. È importante capire l’evoluzione del sistema per valorizzare l’asse Azienda-Dipendente e inaugurare un nuovo modello operativo

i comincia a parlare di rinnovo del contratto nazionale dei bancari e quindi di una nuova grande possibilità di discussione di temi molto importanti nel mondo del lavoro. Si avverte chiara l’esigenza di rivedere una contrattazione legata a schemi appartenenti ad un passato ormai sepolto in cui i bancari erano visti come lavoratori privilegiati, sia per la sicurezza del posto di lavoro che per gli stipendi sensibilmente più alti rispetto ad altri lavoratori. Il mondo del credito, e non solo quello, è cambiato. Appare quindi urgente aprire un confronto, non solo a livello di rappresentanze sindacali ma tra tutti gli addetti ai lavori. Per quello che mi riguarda io dirigo una Banca locale nella quale si avverte con chiarezza la distonia tra quanto scritto nei contratti e la realtà aziendale, le necessità di tutti i giorni. Gli attuali contratti non soddisfano, a mio avviso, né la parte datoriale, né le legittime aspettative dei lavoratori. In poche parole, si nota come lacci e laccioli di una contrattualità che esaspera le regolamentazioni, e rende poco elastici i rapporti Banca – dipendente, freni sia lo sviluppo aziendale che la crescita professionale degli stessi dipendenti. La stessa struttura gerarchia (di stampo militare) che impone una serie di gradi da sposare con mansioni e funzioni, così come è attualmente regolata, ingessa le struttura privilegiando eccessivamente l’anzianità di servizio rispetto al merito e all’impegno. I gradi minimi previsti per determinate mansioni (responsabile di filiale, ad esempio) limitano notevolmente

la sperimentazione sul campo di giovani le cui attitudini andrebbero provate senza vincoli eccessivi. La possibilità di premiare il maggiore impegno e dedizione andrebbero incentivate, l’orario di lavoro reso più elastico. Ci sono inoltre retaggi del passato che non sono più attuali; come si può pensare di giovarsi di 30 giorni lavorativi all’anno di ferie, quando la settimana è già di 5 giorni? Venti giorni lavorativi (un mese) potrebbero essere sufficienti e forse questo consentirebbe anche un aumento della retribuzione che potrebbe essere molto interessante. E’ ovvio che queste poche righe non sono certo una piattaforma contrattuale (in ben altre sedi più competenti verranno – spero - affrontate tali questioni), hanno solo lo scopo di accendere la luce su un rinnovo contrattuale che, a mio modesto avviso, potrebbe essere una occasione unica, di far fare al sistema bancario un salto in avanti, di porlo come una nuova frontiera nelle relazioni con il proprio personale. Un contratto potrebbe anche essere una grande occasione per traghettare oltre 300.000 bancari verso un futuro diverso non fatto solo di prepensionamenti e di tagli, ma di nuove speranze, con un maggiore coinvolgimento di tutti i lavoratori su scelte importanti, vitali. Un contratto che rompa con gli schemi del passato, non legato al principio del “do ut des” ma che guardi alla valorizzazione e professionalizzazione delle risorse umane con l’obiettivo di riportare la categoria dei bancari ad essere un faro nel mondo del lavoro e non un residuo del passato.

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I dati 2010

La crisi?

I nostri Clienti sanno di poter contare sulla loro Banca

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Il Bilancio 2010 ha confermato il sostegno al territorio. Rafforzato il clima di fiducia con i risparmiatori 4

n 2010 caratterizzato da un’economia in lieve ripresa ma con molti nodi ancora da sciogliere, primo fra tutti l’aumento della disoccupazione. L’area ionico-salentina ripropone le stesse tematiche regionali e nazionali con qualche peculiarità. In questo contesto, i dati di bilancio della BCC San Marzano di San Giuseppe sono particolarmente significativi. L’istituto di credito tarantino, infatti, ha segnato una performance positiva fornendo ulteriore concreto apporto al territorio. Nel dettaglio, si annota in maniera importante il capitolo impieghi, che si assesta a 208 milioni 620 mila euro (corrispondenti ad un +8,37% rispetto all’anno precedente). Non da meno la fiducia ricevuta da parte dei risparmiatori, a due cifre (+11,24% sul 2009), pari a 341 milioni 283 mila euro. Positivo, sia pure in un quadro di contrazione generale, l’utile presunto che si attesta ad un milione di euro. Il consuntivo 2010 consegna al giudizio dei risparmiatori una Banca solida, con circa 35 milioni di euro di

patrimonio e 550 milioni di masse amministrate. «La modesta ripresa dell’economia – commenta il Presidente Francesco Cavallo – ha chiesto alla nostra Banca di rafforzare la presenza al fianco delle famiglie dei risparmiatori e delle imprese con l’adesione alle più importanti campagne di sostegno per l’alleggerimento delle rate: dal mutuo casa al prestito azienda. Abbiamo lanciato percorsi age-


volati personalizzati in modo da sostenere in maniera concreta quanti hanno bisogno di assistenza finanziaria. Il 2010 è stato un anno non semplice e comunque terminale di una lunga fase di stress per i risparmiatori, la BCC San Marzano di San Giuseppe ha fornito il proprio fattivo contributo, consolidando contemporaneamente investimenti, crescita e irrobustendo il proprio patrimonio. Ne sono un esempio, l’apertura di due filiali: dapprima a Sava e poi a Taranto». Per il Direttore Generale, Emanuele di Palma: «Il 2010 è stato un anno in cui la BCC San Marzano di San Giuseppe ha confermato un trend di crescita che dura senza interruzione da oltre 15 anni. L’ulteriore incremento sostenuto di raccolta e impieghi ci convince che la strada intrapresa è quella giusta. Assistenza alle famiglie e alle imprese, grande attenzione alla cultura e ai giovani sono una scelta vincente. Nel 2011 ci auguriamo di poter confermare l’andamento positivo in modo da aumentare le quote di mercato ed essere in maniera sempre più significativa motore economico, sociale e culturale del territorio».

LO STUDIO DI MILANO FINANZA: LA BCC SAN MARZANO DI SAN GIUSEPPE FRA LE PRIME CINQUE DI PUGLIA Un trend di crescita, quello della nostra Banca confermato anche dal recente studio presentato da MF. La BCC San Marzano di San Giuseppe è nella Top Five regionale delle Banche Leader 2010. E’ quanto emerge dall’omonimo Atlante pubblicato ogni anno da Milano Finanza e Italia Oggi. La BCC San Marzano di San Giuseppe con un MF Index pari al 6,45 è subito dietro la Banca Popolare Pugliese (8,76), la Popolare di Bari (7,09), Banca Sella Sud A. G. e Popolare di Puglia e Basilicata (6,67). Nel dettaglio dei dati, particolarmente significativi: l’indice di efficienza economica, il ROE, 8,59 (secondo alle spalle della Popolare Pugliese, 9,00) e l’indice di redditività, 4,39 (secondo alle spalle della Popolare. Pugliese, 4,50). «E’ un nuovo dato - spiega il Direttore Generale Emanuele di Palma - che dimostra come la nostra Banca oltre al sostegno al territorio, sia impegnata con brillanti risultati, in una politica di efficienza ed efficacia, elementi indispensabili per costruire il futuro. Essere Banca locale oggi vuol dire non solo svolgere attività di erogazione del credito (azione che non facciamo mai mancare alla nostra area), o di raccolta, ma soprattutto gestire in maniera razionale le proprie risorse in modo da rimanere in linea con i parametri della normativa e della corretta gestione aziendale».

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L’analisi

• Giuseppe My (*)

Sistema Banche-Imprese: così si evita il corto circuito

Q Nel ginepraio legittimo delle garanzie emerge l’aspetto relazionale fra la Banca locale e le aziende del territorio 6

uanto emerge dal “Diario della ristrutturazione del terziario” (Censis-Banche di Credito Cooperativo), non meraviglia. Occorre però fornire un utile contributo informativo affinché tutto ciò non si traduca in ulteriore confusione in un momento già delicato per le attuali criticità congiunturali. Se da un lato può sembrare abnorme il considerevole aumento delle garanzie reali verso il sistema (tanto da far pensare a un eccessivo uso delle tecniche di attenuazione del rischio di credito), dall’altro occorre considerare che le stesse banche nel sistema interbancario sono – giocoforza – costrette a fornire garanzie reali nel prendere denaro a prestito per esigenze operative di liquidità. E’ l’analisi dei dati recenti del NewMIC (Mercato Interbancario Collateralizzato). Qui, si incrociano esi-

genze e bisogni differenti: da una parte banche scarsamente liquide che trovano su questa sponda l’utile riferimento per soddisfare la mancanza di liquidità, offrendo in garanzia titoli del proprio portafoglio di ottima qualità; dall’altra, istituti che non avendo le stesse emergenze, ma al contrario impiegano mezzi liquidi, si rivolgono al NewMIC per gestire investimenti, considerato la qualità delle garanzie e l’affidabilità del sistema. La stessa cosa, però, non accade all’interno del sistema Interbancario tradizionale, dove le banche aventi esigenze di liquidità potrebbero rivolgersi con negoziazioni finanziarie definite unsecured (non sicure, non garantite), ma a costi decisamente più onerosi considerato il rischio di periodo. Come dire, per quanto triste possa sembrare tale affermazione, l’uno non si fida dell’al-


tro. Ciò è comprensibile in momenti di transizione quale quello attuale: un pizzico di protezionismo è legittimo. L’importante, però, è non stressare eccessivamente il sistema. Dall’analisi e confronto delle risultanze di sistema del Credito Cooperativo (pur in un momento di difficile interpretazione prospettica) emerge come sia assicurato il proprio contributo allo sviluppo economico locale, poiché del proprio radicamento territoriale ne è principale attore. Registrare un incremento del 6,7% sull’1,7% del sistema nazionale è di per sé esplicativo. Così come altrettanto esplicativo è il dato della nostra Banca per gli impieghi 2010 su 2009 che hanno registrato un incremento dell’8,37%, ben al di sopra dei dati di sistema. Pur operando con doverosa e indispensabile tecnica prudenziale, l’Istituto non ha penalizzato gli operatori economici, considerato che le richieste di garanzie a presidio del rischio di credito, sono state condivise con la collaborazione dei Cofidi (+182% sul 2009) e del Fondo di Garanzia dello Stato L. 662/96 – a costo zero per l’impresa – per il tramite di Mediocredito Centrale (+100% sul 2009), non trascurando l’istituto delle garanzie reali offerte dalle aziende, ma considerandole nella maggior parte dei casi, concreta attenuazione del costo del denaro per gravare il meno possibile sul difficile periodo che l’impresa vive. Nell’essere vera Banca locale non si può non mettere a disposizione quanto evi-

denziato, così come doverosa è la comunicazione chiara e corretta verso quanti hanno eletto la Banca locale, Banca di

fiducia. Ma anche verso coloro che si apprestano a farlo, nell’interesse comune della crescita del territorio. L’Impresa vista come partner, non come controparte, alla quale è giusto offrire professionalità e consulenza. Rafforzando sempre più nel reciproco interesse gli aspetti relazionali, poiché del Sistema Imprese la Banca ne è parte e in quanto tale non può trascurare il proprio attento e specialistico sostegno, sino a quando gli indicatori economici non ci consentiranno di riprendere a creare valore in forma più consistente a beneficio della collettività, così come avveniva nel recente passato, pur consapevoli che nulla potrà tornare ad essere come prima. (*) Responsabile Crediti & Commerciale

Lo studio Prestiti alle aziende, il Credito Cooperativo è in evidenza Forte aumento della richiesta di garanzie reali da parte degli istituti di credito nella concessione di finanziamenti: dal giugno 2009 al giugno 2010 le garanzie reali portate per i finanziamenti ricevuti sono aumentate del 34,8%, a fronte di un sostanziale stallo sia dei finanziamenti accordati (-1,1%), sia di quelli utilizzati (+0,4%). E' quanto emerge dal "Diario della ristrutturazione del terziario", che il Censis ha realizzato, in collaborazione con il sistema delle Banche di Credito Cooperativo. Rischia così di venir meno la stessa funzione delle garanzie, rileva il rapporto: un effetto paradossale per cui, se la richiesta di garanzie reali diventa un automatismo nella concessione del credito, non solo vengono meno le funzioni di valutazione economica dei progetti, ma il valore delle garanzie reali tenderà a gonfiarsi e anche il loro utilizzo, nell'eventualità di un recupero forzoso del credito, sarà molto più difficile. Le principali cause di questo ingessamento del credito sono la paura (a che punto siamo del ciclo della crisi finanziaria e cosa ci riserva il futuro?); le poche idee innovative; una organizzazione che presenta ancora lacune da colmare; una normativa ancora farraginosa. Si deve constatare che le banche, che in passato non avevano allentato il loro radicamento territoriale, sono riuscite meglio di altre ad esercitare la loro funzione di finanziamento dell'economia. Nell'ultimo anno il sistema delle Banche di Credito Cooperative ha visto aumentare i suoi impieghi economici verso le imprese del 6,7%, contro un aumento dell'1,7% registrato dal sistema bancario complessivo.

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Il riconoscimento

Suona a festa “Il Campanile” della nostra Banca Il progetto delle nostre Obbligazioni Etiche è stato il miglior intervento in ambito nazionale e premiato alla Quarta edizione di “Banca e Territorio”

Qui a lato: il Presidente Aifin, Sergio Spaccavento, premia il Direttore Generale Emanuele di Palma. In alto: i partecipanti al forum milanese sulle Banche Locali e la presentazione de “Il Campanile”

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I

l Progetto “Il Campanile” (le obbligazioni etiche della BCC San Marzano di San Giuseppe) è stato giudicato quale migliore iniziativa del 2010 a sostegno dello sviluppo locale, e per questo insignito del Premio Banca e Territorio di AIFIn (Associazione Italiana Financial Innovation). La cerimonia si è svolta a Milano nell’ambito della Quarta Edizione del Convegno Banche Territoriali, nel corso del quale i manager degli istituti di credito locali si sono confrontati sulle nuove stra-

tegie di mercato, competitività e sulle alleanze strategiche e commerciali per il dopo-crisi, oltre che sulla responsabilità sociale d’impresa. Il premio “Banca e Territorio” è un riconoscimento annuale che si propone di dare notorietà alle iniziative di responsabilità sociale d’impresa attivate dalle banche in ambito, economico, culturale, ambientale, sociale, finalizzate a tutelare e valorizzare “l’identità” del territorio e sostenerne lo sviluppo. Il progetto della BCC San Marzano di


San Giuseppe, unitamente a 50 ulteriori iniziative di altre banche italiane, è stato valutato e segnalato come quello maggiormente incisivo, capace di creare una rete di valorizzazione territoriale in grado di premiare l’impegno dell’area di appartenenza. «Nostro compito – dice il Presidente Francesco Cavallo – è anche quello di sostenere, aiutandole ad emergere, le buone pratiche spesso frutto del lavoro di volontari e associazioni. Ogni piccolo sforzo o contributo, da parte di tutti, messo a disposizione della collettività, può diventare una grande opportunità. E il Progetto “Il Campanile”, ha dimostrato come si possa creare una rete all’interno della quale costruire percorsi

diversi tutti però mirati nella stessa direzione». A ritirare il Premio è stato il Direttore Generale dell’istituto ionico, Emanuele di Palma, il quale, ha sottolineato l’innovazione de “Il Campanile”, campagna capace «di creare un circuito virtuoso fra Clienti e Banca. Le nostre obbligazioni hanno per loro natura uno sfondo etico in quanto la raccolta viene impiegata sul territorio solo ed esclusivamente per finalità di sviluppo e crescita. Con “Il Campanile” rafforziamo questo

concetto di economy correct aiutando direttamente e in maniera sostanziale le associazioni culturali e di volontariato, le quali per i progetti possono contare su un riferimento concreto». Al progetto sono giunte, attraverso l’apposito form realizzato sul sito istituzionale, ben 34 candidature. Il grande consenso riscosso sul territorio ha portato il Consiglio d’Amministrazione della nostra Banca a confermare l’iniziativa anche per il prossimo futuro. Quindi a breve sarà disponibile il nuovo bando.

Il progetto “Il Campanile” è la denominazione delle emissioni obbligazionarie della BCC San Marzano di San Giuseppe e si distingue proprio perché oltre a remunerare in maniera significativa i risparmiatori (con un rendimento ampiamente superiore al 2% netto), contribuisce con una percentuale aggiuntiva al sostegno dell’impegno di associazioni, centri parrocchiali, enti e istituzioni di volontariato, sociale, artistico e culturale (che con il loro lavoro quotidiano si fanno carico della crescita del territorio, dell’aggregazione, della valorizzazione del patrimonio e della diffusione delle buone pratiche). Ogni emissione obbligazionaria della BCC San Marzano di San Giuseppe, oltre ad essere un’utile e conveniente forma d’investimento per i risparmiatori, quindi, sostiene in maniera diretta e immediata il lavoro di persone e strutture impegnate nel rilancio e nella valorizzazione del territorio. Per ogni emissione (in genere dai 3 ai 5 milioni di euro) è stato riconosciuto lo 0,1% agli enti, istituzioni, associazioni (un destinatario per ogni collocamento). Le candidature sono state presentate via internet attraverso un apposito form sul sito istituzionale della BCC San Marzano di San Giuseppe. Le Obbligazione hanno portato il nome dell’Ente beneficiario.

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L’analisi

• Mauro Roussier-Fusco

BASILEA 3: bestia nera o un’opportunità? Alla vigilia della nuova regolamentazione si moltiplicano in maniera evidente fronti contrapposti. Ecco cosa potrà cambiare. Al di là dei giochi di posizione

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rendendo spunto da quanto espresso dal Professore Andrea Sironi, ordinario di Economia degli Intermediari Finanziari all’Università Bocconi è utile, tra critiche e sostenitori, fare il punto su Basilea 3. Gli elementi salienti di Basilea 3, che entreranno in vigore gradualmente in un arco temporale che andrà dal 2013 al 2018, sono: il rafforzamento di quella parte del Patrimonio di qualità che ha la maggiore capacità di assorbire le perdite (TIER1); introduzione dal 2016 di un ulteriore requisito patrimoniale addizionale di natura anticiclica e due nuovi vincoli alla liquidità (liquidity coverage e net stable funding ratio). Premesso che spesso le critiche nascono da una non perfetta conoscenza della materia, vedremo come vengono smentite non solo dalla teoria, ma anche dalla realtà dei fatti e come i nuovi requisiti patrimoniali costituiscono il primo passo verso un processo che regolamenti la materia bancaria in modo co-

ordinato e a livello internazionale. Alcuni banchieri temono che i nuovi livelli di capitale minimo possano essere eccessivi e rendano meno redditizia l’attività di intermediazione bancaria finendo per intaccare il modello di banca commerciale. Risposte a questa critica arrivano dalla constatazione che già negli anni passati molte banche avevano dato il via in modo del tutto autonomo ad un rafforzamento patrimoniale, sia per sostenere gli effetti negativi della crisi finanziaria in corso che per assecondare le pressanti richieste del mercato dei capitali e delle agenzie di rating. Inoltre si è constatato nei fatti che la componente secondaria del Patrimonio di base (strumenti ibridi e innovativi) non era in grado di garantire quell’assorbimento delle perdite ipotizzato dagli Organi di Vigilanza. Infatti quasi nessuna banca, per evitare negative conseguenze reputazionali, si è mai valsa delle clausole di cancellazione dei pagamenti implicite in questi strumenti. Pertanto si può affermare che è stata proprio l’evidenza empirica a richiedere la necessità del rafforzamento del Patrimonio di qualità. Secondo alcuni l’inasprimento dei requisiti patrimoniali potrebbe avere riflessi negativi sulla crescita economica a causa della riduzione della capacità di far credito delle banche. Uno studio recente, condotto dal Comitato di Basilea (C.B.) e dal Financial Stability Board


(F.S.B.), ha effettivamente riscontrato un decremento della crescita economica, ma in misura estremamente ridotta, 0,19% per ogni punto percentuale di aumento dei requisiti patrimoniali nel corso di 4 anni e mezzo. Inoltre un ulteriore studio sempre del C.B. mostra come, dopo 5 anni l’incremento di fiducia del mercato verso la migliorata stabilità del Sistema Bancario, genera benefici che compensano di gran lunga l’impatto negativo sulla crescita economica. In direzione completamente opposta alle precedenti si muove la critica secondo cui il livello dei requisiti minimi, in relazione ai problemi emersi

nel corso dell’ultima crisi economica, è insufficiente. Ciò in ragione della constatazione che molte delle banche entrate in crisi negli anni passati (Lehman Brothers) e altrettante attualmente presentano già coefficienti patrimoniali al di sopra del livello richiesto. Per smentire questa affermazione è sufficiente la constatazione che il buon livello dei coefficienti patrimoniali di banche come Lehman Brothers era in parte riconducibile al fatto che numerosi asset erano “nascosti” in speciali veicoli (SIV) non consolidati nel bilancio. Pertanto, tale problema, meramente di natura contabile, non può essere certo risolto con

l’innalzamento del livello di patrimonializzazione, quanto piuttosto con una maggiore moralizzazione del Sistema. In conclusione abbiamo visto come le diverse critiche non sono del tutto fondate, sicuramente non ci troviamo di fronte né ad una “bestia nera” né ad un sistema senza punti deboli. L’importante sarà capire ed individuare in tempo quali possono essere le problematiche ispiratrici di ulteriori riforme prima che si verifichino altri danni irreparabili. In sostanza ci si dovrà sforzare affinché Basilea 3 diventi un opportunità per il futuro dell’intero Sistema Bancario e in generale per il Sistema Economico.

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Il progetto

Cultura & Sociale ai tempi della crisi. Ecco come si declina la differenza di una Banca

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Pioggia di iniziative a 360° per rimarcare i valori etici dell’economia 12

a crisi? Negli ultimi tre anni molti risparmiatori sono stati pelati lasciandoci le penne a causa di strategie d’investimento molto spesso azzardate. Le ripercussioni della recessione globale, però, si sono avute anche e soprattutto nell’economia reale con la crescente difficoltà anche nella spesa quotidiana. Dalla BCC San Marzano di San Giuseppe, una provocazione dal sapore dell’ottimismo. Lo scorso Natale ai clienti che si sono recati allo sportello, è stato donato un sacchetto contenente un pacco di pasta e una bottiglia di salsa di pomodoro e una lettera a firma del Presidente e del Direttore Generale della BCC San Marzano di San Giuseppe, Francesco Cavallo ed Emanuele di Palma. La pasta (penne) e la salsa (pelati) rappresentano il richiamo agli ultimi tre anni di crisi che hanno contribuito a creare non poche difficoltà alle famiglie. Ovviamente, i prodotti sono quelli biologici e frutto del lavoro dei giovani meridionali impegnati con l’Associazione Libera di Don Luigi Ciotti nei campi sequestrati alla malavita organizzata. I ragazzi della Cooperativa Terre di Puglia – Libera Terra, inoltre, che all’interno delle nostre filiali hanno promosso il “raccolto” della legalità. Il Natale ai tempi della crisi, però, per la BCC San Marzano di San Giuseppe si è

sviluppato su molteplici strade. Dal 13 al 23 dicembre l’Auditorium di Grottaglie (Via Messapia) , ha ospitato – promossa dall’Istituto ionico – la Mostra di Emanuele Esposito, artista fra i più prestigiosi dell’area ceramica grottagliese. La Rassegna “Ritorni – Traduzioni Ceramiche in Sculture d’Arte” è un omaggio al Natale, ma anche all’arte contadina alle origini della nostra economia territoriale. Sul fronte della solidarietà, invece, la donazione di una vettura 7 posti alle Suore Missionarie del Sacro Costato di San Marzano di San Giuseppe per il trasporto dei bambini. A guidarlo, un autista speciale Al Bano, sicuramente simbolo dell’operosità e del cuore pugliese, il quale è stato il testimonial d’eccezione per questo momento di solidarietà. Infine, ma non meno importante per il valore umanitario dell’impegno, la BCC San Marzano di San Giuseppe per il Natale 2010 ha sostenuto Medici Senza Frontiere. Da qui l’invito affinché l’esempio della buona volontà di tante persone sia una strada da seguire per un futuro migliore. «Parlare di ripresa oggi sembra essere quasi un azzardo – dice il Direttore Generale Emanuele di Palma -. Eppure abbiamo il dovere di crederci e impegnarci per un futuro migliore nonostante molti indicatori lascino intravedere il


ca che giocando sulla metafora del “lasciarci le penne” o “essere pelati” da investimenti rischiosi o speculativi, vuole ricordare a tutti che il periodo di crisi non è passato, ma che anzi c’è bisogno di maggiore consapevolezza e coscienza per uscire dalla fase d’incertezza, ed incamminarsi verso un futuro tutto da disegnare». L’iniziativa è stata accolta con soddisfazione dai nostri clienti i quali, arrivati in Banca per una semplice operazione, ne sono usciti con il pacco-dono. Qui a lato: il Nostro Nicola De Florio consegna il sacchetto-dono ad una cliente. Nella pagina a fianco: il Direttore generale Emanuele di Palma consegna l’assegno de “Il Campanile” a Fabio Matacchiera del Fondo Antidiossina. Qui sotto: la lettera ai clienti

contrario. Il Natale 2010, lo dicono le statistiche, sarà ancora all’insegna dell’austerità e la fase successiva si annuncia alquanto complessa. In tutto questo ricadono anche le  scelte delle famiglie alle prese con le spese quotidiane sempre più  improntate all’essenziale. Pro  prio questa situazione ci con ferma come il potere d’acquisto   sia costantemente sotto os  servazione. Si ragiona anche    sul necessario e questo è un     dato emblematico che trova   riscontro dall’ultimo rap  porto FAO relativo proprio          al rincaro degli alimenti.               Il senso di responsabilità             e la ragionevolezza de                   gli stessi consumatori,                       dovuti al periodo con                         tingente sono gli ele            menti sui quali si fa                         maggior affidamen                                             to. E, sulla scorta                                  delle esperienze ac                              quisite, ritengo sia                       importante non                       ripetere gli erro                ri del passato.                 Da qui l’ultima         campagna del       la nostra Ban               

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Solidarietà

• Elisabetta Carrozzini

Un raggio di sole per la mensa dei poveri La nostra Banca insieme al Rotary Club Taranto, protagonista di un progetto pluriennale di sostegno

Una nuova cucina per la mensa dei poveri. A consegnarla, a Don Marco Gerardo, il Presidente Rotary Luigi Romandini e il nostro Direttore Generale

S

ostenere le associazioni di volontariato nella loro attività sul territorio rappresenta un elemento cardine dell’azione di miglioramento delle condizioni morali, culturali ed economiche della comunità locale, che caratterizza lo spiccato orientamento sociale della BCC San Marzano di San Giuseppe. L’attività di tali associazioni, diventa fondamentale soprattutto durante alcuni periodi particolari dell’anno, quali ad esempio, quelle delle feste, che solitamente rappresentano un momento di maggiore solitudine per chi non ha nulla. In tal senso encomiabile è il lavoro svolto sul territorio dalle mense dei poveri, che oltre a fornire quotidianamente pasti agli indigenti, durante le festività si adoperano per ricreare, come ad esempio avvenuto lo scorso Natale, l’atmosfera del Natale tra chi, alle volte, neppure sa cosa significhi passare una festa in compagnia. I volontari tarantini che prestano la loro opera presso le mense della Chiesa del Carmine e della Chiesa San Pio X sono instancabili e nei giorni di festa non

vanno in vacanza, anzi rafforzano la loro presenza con spirito di solidarietà ed accoglienza. Inoltre, da quando è iniziata la crisi, tali strutture sono frequentate da un numero sempre maggiore di indigenti, che giungono non solo dalla città, ma anche dalle zone limitrofe, a testimonianza di come la recessione economica abbia risucchiato categorie di persone finora autosufficienti. Quest’anno BCC San Marzano di San Giuseppe e Rotary Club Taranto hanno offerto il loro sostengo al progetto di miglioramento delle strutture che accolgono, da qualche anno, le mense dei poveri a Taranto. Grazie alla sensibilità dei soci del Rotary, che hanno condotto una raccolta fondi, ed al contributo della nostra Banca, prima di Natale il parroco del Carmine, don Marco Gerardo, ha visto arrivare una nuova cucina per la sua mensa dei poveri. La mensa del Carmine è la più antica di Taranto, oltre ad essere l’unica mensa del Borgo dopo la chiusura di quella di San Pasquale, dove quotidianamente circa 60-70 persone possono trovare un pasto caldo, un clima familiare e momenti di svago come le tombolate organizzate ne periodo delle feste natalizie. Quest’ultimo dono è solo un tassello di un progetto più ampio che la nostra Banca, proprio in collaborazione con il Rotary Club Taranto, ha messo in pista sempre in favore della stessa mensa. Infatti, in maniera sistematica, da qualche anno è stato avviato un percorso di arricchimento di suppellettili, impianti di climatizzazione e altro, affinché questo punto d’incontro sia sempre più confortevole.

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L’evento

Al Bano, un sorriso di felicità per le Suore Missionarie L’Artista, protagonista della donazione di una vettura da parte della Banca alle Suore. Un pumo per il terzo posto di Sanremo

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on ha nascosto l’emozione, Albano Carrisi, di fronte al messaggio dei bambini delle Suore Missionarie del Sacro Costato di San Marzano di San Giuseppe. E, in una sala dell’istituto, gremita fino all’inverosimile, ha detto: «La Puglia non deve perdere il sorriso. E’ questo il nostro valore aggiunto. Il sorriso dei nostri ragazzi contribuirà a fare di questa terra una grande terra». L’occasione è stata la conclusione del Progetto “Cultura & Sociale ai tempi della crisi”, promosso

dalla BCC San Marzano di San Giuseppe e che, nel paese dove ha sede la Presidenza e la Direzione Generale dell’Istituto ionico, prevedeva la consegna di un monovolume Ford Galaxy alle Suore Missionarie, protagoniste attive nella formazione delle nuove generazioni, occupandosi anche di situazioni sociali a rischio. Giunto al volante della vettura Al Bano, accompagnato dal Presidente della BCC Francesco Cavallo, ha partecipato all’incontro facendosi immergere in un vero e proprio bagno di folla, di-


stribuendo sorrisi, autografi e non negando foto ricordo alle decine di persone che sono accorse in questa giornata dal sapore invernale fin nella sala teatro della scuola. Poi ha sottolineato: «E’ un momento difficile, ed è proprio in momenti come questi che si vede la volontà di collaborare, di stare insieme, di affrontare le avversità. Essere qui, oggi, deve essere un impegno e un segnale per tutti: per trasmettere ai nostri giovani la forza e il coraggio. Per non farli arrendere». Il Presidente Francesco Cavallo, ha rimarcato: «Quando abbiamo pensato di invitare Al Bano a quest’evento, non ci siamo sbagliati. E’ l’esempio della Puglia buona, quella che lavora, che suda e che non si tira indietro. E’ l’esempio della caparbietà di essere pugliesi, un motivo in più per essere orgogliosi e raccogliere

le forze per costruire un futuro migliore per i nostri giovani. Se Babbo Natale esistesse, avrebbe il volto di Al Bano». Prologo alla cerimonia, è stato l’incontro di Al Bano in Direzione Generale. Qui, con il Presidente e il Direttore Generale, ha avuto uno scambio di vedute sulla situazione economica regionale, ma anche sul prossimo Sanremo. Al cantante, è stato donato, quale segnale di buon auspicio, un pumo in ceramica. «E’ un portafortuna – ha sottolineato

il Direttore Generale di Palma – quella fortuna che ti auguriamo per il Festival e per la carriera». La risposta di Al Bano, ribadita, poi anche sul palco dov’era circondato da uno stuolo di bambini è stata chiara: «Vi prometto che subito dopo tornerò qui per una grande festa. E io le promesse le mantengo sempre». San Marzano lo aspetta a braccia aperte. Sicuramente sì, visto che il pumo in ceramica ha portato davvero bene al Festival di Sanremo (terzo posto).

HANNO DETT O IL PRESIDENTE FRANCESCO CAVALLO «Sostenere le Suore Missionarie è un impegno che la nostra Banca ha particolarmente a cuore, soprattutto conoscendo il lavoro e la passione profusa nella cura e nella crescita dei bambini della comunità. La donazione della nuova vettura, sette posti, va a sostituire un furgone che la nostra Banca aveva donato quando era ancora Cassa Rurale. E’ chiaro che questo vuole essere solo un piccolo contributo, ma allo stesso tempo un incoraggiamento per chi lavora sul territorio. E’ un messaggio chiaro: le Suore, in questo caso, non sono sole. Ma è anche un messaggio che vogliamo lanciare alla comunità ionica, per quanto ci riguarda continueremo a svolgere quel ruolo di sostegno e di affiancamento a quanti sono impegnati a creare valore: sia economico che sociale». AL BANO CARRISI «Ritengo che le iniziative a carattere sociale siano da sostenere, in particolare quando alimentano la fiamma della solidarietà e del volontariato . Chi può è chiamato a fornire il proprio contributo. Ho aderito con slancio e passione all’evento della BCC San Marzano di San Giuseppe perché credo che soprattutto nel momento di crisi economica che stiamo attraversando sia importante fornire segnali concreti improntati alla speranza. E’ vitale, in questo momento, lanciare concreti segnali di solidarietà. Solo in questo modo potremo fornire il nostro utile sostegno a una nuova fase, guardando in maniera particolare ai giovani».

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L’appuntamento

C’era un volta il Risorgimento italiano con gli occhi del cronista Particolarmente attuale il tema affrontato dal giornalista salentino nel suo ultimo romanzo

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l titolo come l’incipit di una favola. Perché, a ben leggere la storia del nostro Paese potrebbe essere tale in continuo divenire, in attesa del lieto fine. Così, “C’era una volta” del giornalista del TG1, Antonio Caprarica, non è solo un “viaggio fra patrioti, briganti e principesse nei giorni dell’Unità d’Italia” come recita il sottotitolo del volume pubblicato da Sperling & Kupfer, ma qualcosa in più. Lo si è capito dal pubblico numeroso che ha partecipato alla presentazione tarantina, svoltasi nell’auditorium della BCC San Marzano di San Giuseppe, nell’ambito degli incontri promossi dal “Presìdio del Libro”, che tendono a favorire la diffusione della lettura. Così l’epopea italica, raccontata attraverso gli occhi di un cronista proiettato con la macchina del tempo a registrare gli animi e gli umori, le battaglie, le vittorie e le sconfitte di un popolo «capace di vincere su se stesso. Perché, in definitiva – spiega Antonio Caprarica -, il Risorgimento, del quale gli italiani sanno ancora molto poco, è proprio questo. Il miracolo avvenuto in quegli anni non abbiamo ancora imparato a leggerlo. La vittoria dell’unità è la rivincita di un popolo che, pur fra mille difficoltà, è riuscito ad ergersi da un contesto difficile: dove per andare da Ferrara a Torino occorrevano sette giorni di viaggio, tre visti e l’attraversamento di quattro stati; dove

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Qui sopra: la copertina del libro di Antonio Caprarica. In alto a destra: il giornalista, accompagnato dal nostro Direttore Generale, visita la Mostra di Emanuele Esposito. A lato: il saluto di benvenuto


LA STORIA

il nostro Sud affondava dietro un analfabetismo che si assestava sul novanta per cento e dove quell’informe paese era una briciola in confronto al resto d’Europa e del mondo». L’Auditorium della nostra Banca, inoltre, per impreziosire ulteriormente questo momento altamente culturale, ha coniugato in contemporanea arte e letteratura prolungando l’apertura della Mostra “Ritorni” del Maestro Emanuele Esposito (della quale parliamo a parte).

L’Auditorium della BCC San Marzano di San Giuseppe, diventa quindi sempre più vero crocevia della Cultura, come ha detto il Direttore Generale Emanuele di Palma: «Ceramica e Letteratura formano una suggestiva armonia. Obiettivo delle istituzioni, quindi anche di quelle economiche, è di fornire presupposti per l’aggregazione e diffondere elementi utili alla crescita culturale e sociale delle comunità d’appartenenza, portando ad un naturale sviluppo».

Torino, 18 febbraio 1861. La severa e ordinata città piemontese è invasa da una folla strabocchevole: signori in marsina e cilindro, militari in divisa, popolani, giornalisti, curiosi, uomini e donne accorsi ad assistere al battesimo del Regno d'Italia. Ad applaudire il discorso scritto da Cavour e pronunciato da Vittorio Emanuele II nell'aula del nuovo Parlamento ci sono seicentocinquanta fra deputati e senatori, tra i quali Alessandro Manzoni, il maestro Giuseppe Verdi, Massimo d'Azeglio e Giuseppe Garibaldi. E in mezzo a loro, assieme alle altre firme della stampa europea e dei giornali patriottici, c'è Antonio Caprarica, nelle vesti di inviato speciale, per raccontare l'atmosfera e le emozioni dei giorni dell'Unità. Come nasce l'Italia? Qual è il suo volto, mentre si affaccia sulla scena della Storia? E soprattutto, come vivono e cosa pensano i milioni di italiani che stanno diventando tali senza nemmeno saperlo? Spinto da queste curiosità, il giornalista si sposta lungo lo stivale. Lungo il viaggio gli incontri sono tanti: nobildonne che passano dai salotti agli ospedali da campo; uomini "di penna e d'azione" che lasciano gli studi e imbracciano i fucili e ragazze che si uniscono ai garibaldini. Il cronista raccoglie le loro vicende e le registra con la consueta vivacità, per comporre un quadro completo e veritiero dell'Italia nei suoi primissimi mesi di vita. Un racconto utile oggi che l'Italia compie centocinquant'anni, ma non ha più troppe certezze sui suoi prossimi compleanni.

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La mostra

“Ritorni” di Emanuele Esposito: la viva vena dell’Arte Ceramica Il fascino rurale (e non solo) raccontato dal filone “Arte-in-Banca”

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enticinque opere di varia natura e dimensione. Sculture scolpite nella ceramica. Opere che esaltano il clima natalizio e celebrano le origini contadine della nostra Terra. Tutto questo è Arte-in-Banca: “Ritorni. Sculture Ceramiche in Mostra”, un ciclo di iniziative che la nostra Banca promuove per dare visibilità e ulteriore valore alla vena creativa dei nostri artisti. «Promuovere un evento d’arte sul nostro territorio, da parte di una Banca, in verità è cosa quasi inusitata – dice il Presidente della BCC San Marzano di San

Giuseppe, Francesco Cavallo -. Secondo il senso comune, una Banca pensa e fa altro. Ma noi della BCC San Marzano di San Giuseppe crediamo nelle tante valenze dell’Arte, in qualunque forma questa si manifesti; se poi, ci appare come una preziosa risorsa del territorio, allora ci sentiamo pronti a promuoverla e a farla conoscere. In virtù di tanto, auspichiamo e salutiamo manifestazioni come questa, che vede in mostra - negli ambienti della nostra Banca - le artistiche sculture ceramiche di Emanuele Esposito, una figura di spicco sullo scenario dei talenti, attivi nella produzione ceramica di Grottaglie». Per il Direttore Generale, Emanuele di Palma: «Arte-in-Banca è un progetto che nasce dal pensiero e dalla volontà di una Banca che è attenta alle diverse istanze dell’area in cui opera. In particolare, guardiamo con orgoglio al fertile patrimonio artistico-culturale della Città di Grottaglie, che non sempre - considerate anche le angustie del tempo - trova i giusti canali per esprimersi e farsi valorizzare, come degnamente merita. Idee come questa ci portano a far entrare l’Arte “direttamente” in Banca, nella nostra Banca che, qui a Grottaglie, vanta una location capace di offrire spazi espositivi e di incontro, fruibili dalla


Comunità tutta. Una Comunità che conosciamo sensibile e attenta agli eventi d’Arte e a cui la BCC ha sempre offerto un convinto sostegno. Con questa Mostra, perciò, tesa a far conoscere le opere ceramiche del Maestro Emanuele Esposito, continua un percorso, il cui obiettivo è quello di sollecitare il confronto culturale. Tanto perché siamo convinti che la crescita e lo sviluppo di un territorio e della sua gente passano, in termini ineludibili, attraverso la cruna sottile e difficile della Cultura». «Emanuele Esposito – spiega la critica Enza Musardo Talò, che ha curato il catalogo e l’esposizione - viene riconosciuto ed è legittimato, come consolidata personalità di artista. L’originalità delle sue sculture ceramiche si avvale soprattutto di quel suo rispettoso e religioso ritorno ai canoni estetici della locale arte ceramica, che una koinè di civiltà ha veicolato per le strade del fascinoso Territorio di Grottaglie, dal tempo di Ennio fino a giungere alle stagioni artistiche di maestri come Francesco Saverio Marinaro, Ciro Lapesa o Luigi Motolese. Nella mente del maestro Esposito, per indole estraneo a certe scuole di pensiero, che invocano a tutti i costi novità che manipolano e snaturano il prodotto ceramico, vediamo

tre teoremi che onorano e giustificano la sua arte: far conoscere, far recuperare e far tutelare e valorizzare l’arte criptaliense della ceramica, sentita come la più preziosa connotazione culturale della sua Terra. Ci sono poi i presepi. Unici e quasi sempre monumentali, accostati in diverse e suggestive impaginazioni, che escono come d’incanto da una robusta e raffinata cultura del come rappresentare il Natale, un evento sacro sempre caro all’immaginario collettivo di ogni generazione. I suoi presepi sono lirici manufatti, accostati tra ispirazione e stupore. Ornati da forti seduzioni cromatiche e da un contesto paesaggistico, che sa di

verismo grottagliese e pugliese, i presepi di Esposito si animano nel vissuto dei personaggi (tanti, familiari e misteriosi insieme), sapientemente riusciti nei tratti di una attenta psicologia e leggibili nel loro status e nel ruolo di protagonisti della oramai lontana e perduta civiltà contadina».

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Il restauro

Tornano a splendere le tele di San Carlo

Borromeo

La nostra Banca ha curato il restauro di cinque opere situate all’interno della parrocchia di San Marzano

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l restauro di cinque tele di notevole pregio risalenti fra il XVII e il XX Secolo rappresentano una nuova tappa del Progetto “Una Banca per il suo Territorio”, promosso dalla BCC San Marzano e teso al recupero del grande patrimonio artistico dell’area ionicobrindisina. Le tele, oggetto di un percorso di recupero durato oltre tre anni, sono: “Deposizione del Cristo” (Autore Anonimo, XVII Secolo); “Madonna del Carmine con San Carlo Borromeo” (Autore Anonimo, XVIII Secolo); “Madonna con Angeli, San Giuseppe e San Domenico” (Alfonso Pinelli, 1857); “Madonna del Pozzo” (Autore Anonimo, XVII Secolo); “Santa Monica e Sant’Agostino” (Ciro Fanigliulo, 1914). Le opere si trovano all’interno della Chiesa San Carlo Borromeo, in San Marzano di San Giuseppe, e sono state riconsegnate alla comunità nel corso di una cerimonia alla quale sono intervenuti il Presidente


della BCC San Marzano di San Giuseppe, Francesco Cavallo; il Parroco, don Cosimo Rodia; S. E. Monsignor Benigno Luigi Papa, Arcivescovo di Taranto; Angela Convenuto, Soprintendenza Taranto; Antonio Albanese, che ha curato il restauro. «Il nostro Territorio – dice il Presidente della BCC San Marzano di San Giuseppe, Francesco Cavallo – è contenitore di ricchezze naturali e di un patrimonio artistico di rilievo. Con il progetto “Una Banca per il suo Territorio” abbiamo avviato un percorso di valorizzazione che porta al recupero dello splendore originale di opere come quelle custodite nella Chiesa San Carlo Borromeo in San Marzano di San Giuseppe. E’ un messaggio d’apprezzamento rilevante verso ciò che rappresenta la nostra storia e la nostra cultura artistica, testimonianza indelebile che abbiamo il dovere di conservare, valorizzare e tramandare alle future generazioni. La nostra essenza di Banca locale preveDue delle cinque tele restaurate. Qui sotto e a lato: gli interventi del nostro Presidente Francesco Cavallo e di S.E. Monsignor Benigno Luigi Papa

de quest’azione e noi siamo entusiasti di poter sostenere tutto ciò in maniera importante». Per don Cosimo Rodia: «Il patrimonio artistico della Chiesa San Carlo Borromeo, con quest’intervento torna a risplendere in tutta la sua bellezza. Per tale motivo l’intervento realizzato dalla BCC San Marzano di San Giuseppe va oltre il semplice e pur importante significato economico. E’ il gesto dell’adozione del Territorio, un esempio concreto di mecenatismo moderno che ha messo in campo le forze per realizzare quelle buone pratiche essenziali per diventare promotori di un concetto di economia dei valori». Le opere, prima del restauro, erano in un grave stato di degrado. Alcune, addirittura, hanno richiesto la completa ridipintura della policromia originale e, contestualmente, sono state recuperate (su nuovi telai) le tele originali caratterizzate da ampie lacerazioni. Rimosse, infine, vernici e sostanze posticce che ne limitavano la visione; il tutto trattato in maniera definitiva con elementi protettivi che faranno sì le tele siano conservate nel tempo con il loro splendore originale


Il film

Applausi del BIF&ST al “Signor H”

Esordio in anteprima al Festival di Bari per il film corto interpretato da Alessandro Haber e prodotto dalla nostra Banca

“I In alto: la locandina de “Il Signor H”. Nella pagina a fianco, in alto a sinistra: il cast con il nostro Direttore Generale alla presentazione al “Bif&st” 2011. Momenti e scene dal set delle riprese

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l Signor H”, il film corto prodotto dalla BCC San Marzano di San Giuseppe, Bunker Lab e Alessandro Contessa e interpretato da Alessandro Haber è stato applaudito al “BIF&ST 2011”. E’ la storia di un uomo che ormai non esiste più per il mondo. H non è stato mai protagonista della sua vita, dedicata a un sogno mai realizzato. Un sogno che, però, come tutti quelli più belli, si trasforma in un incubo. In un contesto fatto di apparenza, di ostentazione, ma anche di paure reali come la perdita del lavoro, la storia si sviluppa attraverso il personale viaggio di H. Fino al suo ad-

dormentarsi, stanco. Inizio, forse, del vero risveglio. Questa l’interpretazione dei risvolti della grande crisi economico-finanziaria. Il giovane regista pugliese Mirko Dilorenzo ha diretto un cast numeroso, in cui figurano, accanto ad Alessandro Haber, Mingo De Pasquale, Dante Marmone, Carlo Bruni, Nico Cirasola, Catena Fiorello, alla sua prima prova come attrice. Sorprendente l’interpretazione, nel ruolo della madre di H, di Luisa Stanca, una signora ottantenne di Manduria alla sua prima esperienza cinematografica. Prima prova anche per il piccolo Gianmaria Ruggieri, che ha interpretato H bambino.


“Il Signor H” ha visto la luce grazie alla prima edizione del concorso “Finanziamo il tuo sogno. Anche se corto”, indetto dalla BCC San Marzano di San Giuseppe, in collaborazione con Bunker lab, e finalizzato a premiare la migliore sceneggiatura da cortometraggio in grado di raccontare i risvolti umani della grande crisi economico-finanziaria. È stata una grande esperienza. Una possibilità, per un giovane regista di talento, in un momento non facile per il nostro Paese. E, soprattutto, un’occasione in cui ad attivarsi è stato, con a capo la BCC San Marzano di San Giuseppe, il sistema d’impresa locale, gli autori, gli attori e un produttore pugliese, in una sinergia che, si spera, possa offrire la concreta possibilità di avere presto una filiera industriale dell’audiovisivo pugliese capace di esportare le proprie storie, la sensibilità, la cultura del territorio. «Un sogno che continua, e la felicità di poter condividere presto la visione con il pubblico attento di un Festival del Cinema», ha detto a caldo il giovane regista Mirko Dilorenzo. «Puntare in maniera preminente sui giovani, che sono il vero valore aggiunto del territorio – commenta invece il Direttore Generale della BCC San Marzano di San Giuseppe, Emanuele di Palma -. Questo è uno dei compiti di una Banca locale a qualsiasi latitudine: favorire nuove opportunità di crescita

a 360°. Per questo abbiamo investito in un ambito innovativo, quello del cinema, favorendo e chiamando all’appello soprattutto i giovani autori, le nuove intelligenze che hanno con questa, così come con altre iniziative promosse dal nostro Istituto, la concreta possibilità di essere protagonisti. Attorno a questo progetto, che è soprattutto culturale e di conoscenza, abbiamo coinvolto e ritrovato professionalità ed esperienze autorevoli che hanno voluto percorrere insieme a noi questo pezzo di strada e che per questo ringraziamo. Siamo entusiasti che un nostro progetto possa cominciare il proprio cammino di cono-

scenza partendo da una vetrina importante qual è il “BIF&ST - Bari International Film&Tv Festival” e che magari possa stimolare esempi positivi, volti a favorire e sostenere i nostri giovani e le menti creative del territorio. “Il Signor H” è dedicato a loro e a quanti hanno la forza e la passione, elementi essenziali per non arrendersi mai di fronte alle difficoltà». Per il Produttore Alessandro Contessa: «Essere selezionati da un Festival che sceglie con grande rigore le opere in concorso è già un premio prezioso per tutta la squadra che ha portato avanti questo progetto con serietà, passione e competenza».

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Pianeta BCC

BCC Don Rizzo: vicina ai giovani, vicina al territorio Oltre cento anni e 3600 soci. Così la Banca di Alcamo è sempre più riferimento della sua area

Qui a lato: il Presidente Giuseppe Mistretta e il Direttore Generale Carmelo Guido. Qui sopra: il panorama di Trapani con il Porto. Nella pagina a fianco: approdo a Trapani e la Cupola della Basilica Maria Assunta di Alcamo

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«C

apire le esigenze dei Clienti ed essere il punto di riferimento per la nostra comunità che cresce economicamente e che si sviluppa su un territorio che si estende da Trapani a Palermo, attraverso le nostre 14 filiali, permette di dare attenzioni e risposte precise sull’importanza di essere una Banca Locale» afferma Giuseppe Mistretta, Presidente della Banca

Don Rizzo. «Questa è la mission della Banca, contenuta nell’art. 2 del nostro Statuto, ed è anche la filosofia che da oltre 100 anni accompagna le Banche di Credito Cooperativo, permettendoci di attuare con coerenza i principi della mutualità e della solidarietà che si estrinsecano nella nostra funzione di Banca del Territorio. Interpretiamo il ruolo di Banca Sociale attraverso una


risposta efficace e personalizzata alle esigenze del territorio e della compagine sociale (giunta oggi a 3.600 Soci) in termini di investimento, finanziamento e soprattutto di risparmio, con la stessa energia, forza e determinazione con la quale 108 anni fa era nata la Cassa Rurale ed Artigiana. Purtroppo, oggi, la capacità di risparmio si è però abbassata, sia per l’aumento dei consumi sia anche per la contrazione dei redditi. La definizione stessa di risparmio è cambiata, così come sono mutati gli obiettivi dei risparmiatori. Da una recentissima ricerca di marketing effettuata dalla nostra Banca, su un campione di 1200 giovani del territorio, è emerso il fatto che pochi di questi siano inclini al risparmio nonostante la propensione a pensare e progettare il loro futuro. Noi abbiamo cercato di avvicinare i giovani alla BCC con alcuni strumenti. Abbiamo ridotto il numero minimo di azioni acquistabili, dimezzando la quota standard di sottoscrizione e offrendo loro la possibilità del pagamento ratele. A tutti i giovani, figli di soci, che conseguono il titolo di studio con il massimo dei voti, attribuiamo lo status di socio e un bonus in denaro, premiando il merito e la capacità di risparmio con una borsa di studio». «Altra iniziativa - aggiunge Carmelo Guido, Direttore Generale della Banca - è stata quella di istituire un Comitato di Giovani Soci gestito direttamente da giovani dipendenti e soci, con lo scopo di coinvolgere nelle proprie attività formative, culturali, ricreative e di socializzazione nella condivisione dei valori del Credito Cooperativo, un consistente numero di soci e di giovani. Inoltre, al fine di recuperare il valore del risparmio, apriamo il libretto “salvadanaio” ad ogni figlio di socio che nasce, sul quale versiamo una somma simbolica come benvenuto in qualità di baby socio. Siamo fermamente convinti che la cultura bancaria e cooperativa deve iniziare ad essere trasmessa alle giovani generazioni, poiché ciò non è solo utile a loro, ma a tutto il panorama economico del territorio per disegnare un futuro sereno».


Pianeta BCC

• Paolo Piacenti

BCC dell’Alto Reno svetta in cima all’Appennino Nel cuore della Cultura e dell’Impresa ecco la Banca che guarda in maniera importante a tutti i giovani

Qui a lato: il Presidente Bruno Bartolomei e il Direttore Generale Roberto Margelli. Qui sopra: l’imponente e maestoso “Corno alle Scale”. Nella pagina a fianco: il Santuario della Madonna dell’Acero innevato; il Premio “Enzo Biagi” a Pianaccio e la scalata a Balti del Ora il versante impervio del “Corno alle Scale”

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B

anca di Credito Cooperativo dell’Alto Reno è una piccola banca di montagna sul versante bolognese dell’Appennino Tosco-Emiliano, tra Bologna e Firenze, dove i centri abitati raramente superano i 5.000 abitanti e dove, sin dal 1899, hanno iniziato ad operare i primi sportelli delle Casse Rurali che, nel 1972 si unirono per formare un’unica banca. Il nome deriva

dal fiume Reno, che nasce sulle nostre montagne. I nostri comuni storici sono Lizzano in Belvedere, centro turistico estivo ed invernale, alle falde del monte Corno alle Scale che con i suoi 1.945 metri di altezza è la montagna più alta della provincia di Bologna e dove ogni anno la nostra Banca organizza il Trofeo di sci nazionale per soci e dipendenti del Credito Cooperativo. Qui è anche


pelletteria di qualità. Negli ultimi anni la BCC dell’Alto Reno ha allargato i propri orizzonti spingendosi nel versante modenese con l’apertura di due importanti filiali a Montese e Pavullo nel Frignano. Oggi la Banca si presenta con 48 dipendenti e sette filiali che operano su ventuno Comuni nelle province di Bologna e Modena. Le caratteristiche della BCC dell’Alto Reno sono quelle tipiche del credito cooperativo: essa ispira la propria attività all’attenzione ed alla promozione del territorio, dove reinveste tutto il denaro raccolto per produrre nuove opportunità di sviluppo, opera insieme alle persone, unendo idee, lavoro, risorse economiche per un progetto di crescita comune. Oggi la banca ha quasi 3.000 soci dei quali una settantina impegnati nei vari comitati locali per essere da collegamento tra il territorio ed il consiglio di amministrazione per quanto riguarda iniziative sociali, gestione dei contributi, esigenze finanziarie della propria zona. Sono già in programma anche una serie di iniziative per ringiovanire la compagine sociale e dare giusto risalto ed aiuto ai nostri ragazzi, per aiutarli a creare un futuro degno di essere vissuto su queste nostre bellissime montagne. E proprio sui giovani finora abbiamo scommesso conseguendo importanti risultati che vanno al di là del valore economico. nato Enzo Biagi, l’indimenticato giornalista e scrittore. Pianaccio, dove oggi riposa nel piccolo cimitero, ospita da tre anni il premio giornalistico che porta il suo nome e rivolto a giovani cronisti di provincia. La BCC dell’Alto Reno collabora col premio sin dalla prima edizione, quest’anno già programmata per il 25 giugno. Altri centri importanti sono Porretta Terme conosciuta sin dai tempi dei romani per le sue famose acque e Gaggio Montano, di origine longobarda, oggi zona di produzione di un ottimo Parmigiano Reggiano di montagna nonché importante polo industriale; hanno qui la loro sede la Saeco, specializzata in macchine da caffè e Piquadro, notissima marca di

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Pianeta BCC flash

Le 5 iniziative esemplari delle BCC italiane secondo Sportello Aperto Rovigobanca e la BCC di Pratola Peligna per la ricostruzione del Museo Etnografico Missionario Rovigobanca e BCC di Pratola Peligna insieme per la ricostruzione del Museo Etnografico Missionario ospitato presso il Polo culturale di Palazzo Santoro-Colella, gravemente danneggiato dal sisma del 6 aprile del 2009. Il Museo è nato alcuni anni fa da un progetto portato avanti in maniera sinergica da istituzioni pubbliche e private: la BCC e il Comune di Pratola Peligna, la Comunità Montana Peligna, la Soprintendenza PSAE de l’Aquila. Ma nulla sarebbe stato senza la sensibilità e la disponibilità di Padre Salvatore Zavarella che ha deciso di lasciare a Pratola, sua città natale, la raccolta di reperti provenienti dalle missioni francescane. BCC di Signa: il progetto Amici per la pelle È partito nelle sezioni delle scuole medie di Santa Croce, in provincia di Pisa, il progetto Amici per la pelle, frutto di una collaborazione tra assessorato alle politiche educative e scolastiche, il gruppo giovani imprenditori dell’Associazione Conciatori, l’istituto comprensivo e la Banca del Comprensorio del Cuoio Credito Cooperativo di Signa. Il progetto si pone l’obiettivo di avvicinare i giovani alla realtà economica e lavorativa del territorio in cui vivono, per mezzo di una conoscenza di base delle lavorazioni e dei processi che le pelli subiscono durante il loro passaggio in conceria. Al termine del percorso sarà anche consegnato il premio Conciatore in erba all’autore del progetto più creativo e interessante. La BCC San Giuseppe di Mussomeli illumina il Castello In occasione del centenario dalla fondazione la BCC San Giuseppe di Mussomeli ha donato al Comune un im-

pianto fotovoltaico (della potenza di 20 Kw). Posto sulla scuola media di via Peppe Sorce, è destinato, oltre che alla scuola media, all’illuminazione perpetua dell’antico Castello di Mussomeli. Il Comune conseguirà un risparmio annuo di 3.300 euro imputabile al mancato costo dell’illuminazione oltre ad un contributo annuo di circa 12.600 euro introitato dall’amministrazione comunale dal GSE (Gestore Servizi Energetici). Pertanto, il vantaggio economico per il Comune di Mussomeli nel ventennio di produzione supererà i 300 mila euro. “La banca che vorrei”: un concorso di Banca San Giorgio e Valle Agno La banca dei desideri secondo i giovani vicentini è il frutto di un mix di ben 17 ingredienti, che se ben combinati, la renderebbero perfettamente moderna ed efficiente. Vorrebbero una banca stile home banking, veloce, sicura, green ovvero attenta all’ambiente e al risparmio energetico, iper-tecnologica, multi-attiva e multi-etnica; una banca dove i giovani sono esentati dal pagamento del bollo e possono godere di alcune opportunità di crescita formativa e professionale: “easy” and “friendly”. BCC Mediocrati: raccolta fondi per aiutare la Chiesa in Kenya Assistere i poveri, i disabili, gli orfani e le donne in difficoltà è lo scopo principale di un progetto, sostenuto dalla BCC Mediocrati, che la Diocesi di Cosenza sta portando avanti in collaborazione con la Diocesi di Machakos in Kenya, dove vive ed opera Don Battista Cimino, sacerdote “Fidei Donum” della Diocesi cosentina. Don Battista realizzerà nel villaggio – che sorgerà nei pressi dell’esistente Santuario della Divina Misericordia – piccoli laboratori artigianali, un dormitorio per i tanti pellegrini, un centro di assistenza per i poveri, un centro di riabilitazione, un piccolo ospedale e un centro di accoglienza per donne ammalate di AIDS, per bambini denutriti e per bambini disabili. (Fonte: Flash Newsletter del Credito Cooperativo)


Solidarietà

L’Aquila riavrà il suo Comune grazie al Credito Cooperativo All’iniziativa hanno aderito i nostri Soci e Clienti con l’asta benefica “Una Vignetta per l’Abruzzo”

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icordate le oltre 60 vignette sulla crisi economica-finanziaria realizzate per l’inaugurazione dell’Auditorium della nostra Banca a Grottaglie? Sono state battute all’asta per sostenere il progetto “Il Credito Cooperativo per l’Abruzzo” e contribuire ad agevolare la ricostruzione della regione dopo il sisma dell’aprile 2009. Bene, quel progetto, è in dirittura d’arrivo. A L’Aquila, infatti, parte il programma che porterà un segnale tangibile del sistema della casse rurali grazie all’avvio dei lavori di consolidamento e restauro del Palazzo Margherita, sede del Comune dell’Aquila, e della annessa Torre civica medievale. Infatti, attraverso i fondi raccolti grazie all’iniziativa “Il Credito Cooperativo per l’Abruzzo” (circa cinque milioni di euro), cui hanno partecipato oltre 10 mila tra semplici cittadini, amministratori, soci, dipendenti e clienti delle oltre 400 Banche di Credito Coo-

perativo e Casse Rurali italiane, nonché di un contributo straordinario messo a disposizione dalla Banca di Credito Cooperativo di Roma (presente in Abruzzo con 18 sportelli e nelle aree più colpite con 6 agenzie) è ora possibile passare alla fase operativa del progetto. D’intesa con la Regione Abruzzo, la Provincia e il Comune dell’Aquila, il Credito Cooperativo aveva accolto con favore la possibilità di contribuire alla restituzione, alla Comunità aquilana, di un monumento simbolo della città non solo dal punto di vista architettonico, ma “cuore pulsante” della cosa pubblica e della vita locale. Sotto questo profilo, vi è la convinzione che la restituzione alla Città dell’Aquila del suo Palazzo Comunale possa rappresentare un segno concreto e duraturo di rinascita e di speranza per il futuro. Ovviamente, vi terremo informati sull’andamento dei lavori, mentre registriamo i sentimenti di gratitudine da parte del nostro Presidente Francesco Cavallo e del Direttore Generale Emanuele di Palma, i quali – ad una voce – commentano: «Il risultato che ha portato alla realizzazione di questo concreto progetto di recupero, sono il segnale evidente dello spirito del Credito Cooperativo e dei clienti e soci che animano la grande rete delle banche locali. Ringraziamo in modo particolare i nostri soci e clienti che, con sensibilità, hanno accolto l’invito alla solidarietà contribuendo ad un segnale di speranza che oggi appartiene all’intero popolo italiano».

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Servizi

Anziani, Famiglie, Imprese. Ad ognuno la sua Linea La nostra Banca lancia tre segmenti di prodotti dedicati per il sostegno immediato all’economia locale

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P

rendete la linea. E’ questa in estrema sintesi, la nuova proposta ai clienti della BCC San Marzano di San Giuseppe. Per la precisione tre sono le linee proposte dalla nostra Banca per cercare di sostenere un segmento importante dell’economia territoriale: Impresa, Famiglia, Anziani. E’ l’ora dei progetti, o l’obiettivo, è quello di far progettare in maniera concreta il proprio domani senza alcun vincolo d’età. Così ecco la Linea Anni d’ Argento, ideata per gli over 65. Infatti, esclusivamente per chi ha almeno quest’età, è stato redatto un paniere di offerte multiple probabilmente raro per qualità dei servizi e varietà di proposte. Non si è mai troppo grandi per fare progetti, recita il claim della campagna di comunicazione. E’ vero: a 65 anni con la BCC San Marzano di San Giuseppe si può ottenere un mutuo per l’acquisto di una casa, si può progettare il giro del

mondo senza sosta, o più semplicemente si può sostenere il percorso di studi dei nipotini. E, in questa direzione, viaggia anche Linea Famiglia, un progetto di credito rivolto alle famiglie di oggi alle prese con mille esigenze quotidiane: dalla spesa senza affanno ai migliori suggerimenti per le soluzioni d’investimento in modo da pianificare un futuro sereno. Infine, ma non meno importante, Linea Impresa, il credito specifico dedicato alle aziende del territorio le quali dalla nostra Banca ricevono un proprio e vero affiancamento consulenziale in modo da pianificare nuovi sviluppi e ottimizzare le risorse. E’ questo il valore aggiunto reale, sul quale la BCC San Marzano di San Giuseppe nel corso degli anni ha investito molto proprio per essere in maniera pratica e tangibile al fianco degli imprenditori, sostenendoli nelle complesse fasi della recessione.


La novità

• Francesca Alessandra Nicolini

2011: Parte l’Operazione

Mutuo Protetto L

Le nuove Polizze garantiscono la copertura dai rischi della vita quotidiana: dalla perdita del lavoro al ricovero ospedaliero

a casa è certamente un elemento fondamentale, un punto fermo della quotidianità e della vita sociale, una sicurezza, è il luogo in cui prendono forma e crescono i sogni delle famiglie. La casa è, e sarà sempre, un bisogno primario per tutte le persone. Per questo motivo, appoggiarsi alla banca per accendere un mutuo risulta essere la giusta strada per poter soddisfare questo bisogno. Spesso però, chi stipula questi contratti teme delle situazioni inattese che potrebbero ripercuotersi su sé o sulla propria famiglia come la perdita del lavoro, una improvvisa dipartita, la disoccupazione, la perdita della propria autosufficienza o una grave malattia, mentre il mutuo è ancora in essere. Timori logici, dubbi comprensibili, un peso che nessuno vorrebbe veder gravare sui propri cari. La Banca di Credito Cooperativo San Marzano di San Giuseppe con l’intento di preservare i propri clienti propone quindi Protezione Mutuo di BCC Assicurazioni, una polizza assicurativa collettiva, di cui la banca è contraente per conto dei propri clienti. Questa polizza è stata creata appositamente per tutelare gli assicurati da diverse eventualità che potrebbero minare la capacità di

estinguere il finanziamento richiesto. Protezione Mutuo si rivolge a tutti i lavoratori, autonomi – dipendenti pubblici o privati, che vogliono avere la certezza di veder pagata la rata del finanziamento acceso anche in circostanze in cui vi sia un’oggettiva impossibilità a produrre reddito come anche, in caso di premorienza o di invalidità totale permanente, avere la sicurezza di vedere liquidato il debito residuo, preservando in ogni caso i propri cari da situazioni particolarmente gravose da affrontare. Protezione Mutuo ha una formula di sottoscrizione semplice ed immediata, studiata appositamente per rendere chiare e trasparenti le condizioni della polizza. Al momento dell’erogazione del prestito, vi è la possibilità di pagare il premio assicurativo di Protezione Mutuo per l’intera durata del prestito, così che la banca lo finanzi al Cliente e lo includa nelle rate, garantendosi la protezione desiderata dai rischi sopra citati ad un costo decisamente basso. Indipendentemente dall’età e dal sesso dell’assicurato, alla rata del mutuo sarà aggiunto, a seconda della formula di garanzia prescelta, lo 0,021% o l’1,3% di tasso come premio per la polizza, con un’incidenza pressoché irrisoria sul totale della rata. Questa polizza, infatti, tutela il sottoscrittore in caso di decesso, sia causato da malattia che da infortunio, di invalidità totale permanente dovuta ad infortunio, pari o superiore al 60%, inabilità totale temporanea, causato da infortunio o da malattia, disoccupazione, dovuta da giustificato motivo, che veda il lavoratore impiegato per meno di 16 ore settimanale o che sia in Mobilità o in Cassa Integrazione e ricovero ospedaliero, dovuto a infortunio o malattia, per svolgere accertamenti e terapie non eseguibili in strutture ambulatoriali.

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Riviste 12 11 12 12 12 52 12 26 52 12 13 9 13 6 52 52 11 12 50 10 52 11 12 12 4 6 12 12 12 6 4 12 12 12 26 11 12 12 52 10 10 48 51 50 10 52 12 12 12 10 12 12 10 6 52 10 12 12 12 12 13 12 10 12 12 52 52 12 12 52 12 12 12 12 6 12 12 12 12 52 12 12

N. 45% 35% 21% 45% 57% 62% 55% 55% 62% 49% 28% 22% 24% 40% 60% 68% 44% 38% 77% 41% 20% 60% 36% 40% 30% 32% 41% 37% 40% 35% 31% 39% 33% 50% 50% 35% 44% 67% 75% 53% 37% 50% 26% 48% 47% 38% 55% 51% 47% 50% 25% 47% 36% 43% 78% 42% 30% 58% 38% 22% 40% 35% 45% 40% 45% 62% 65% 50% 39% 66% 40% 70% 55% 26% 19% 30% 27% 30% 17% 47% 23% 29%

32,90 35,70 17,90 79,00 17,90 39,90 24,50 49,10 31,60 13,40 14,90 21,00 14,90 23,50 35,00 19,90 62,00 22,30 35,00 35,00 83,00 13,20 29,90 20,90 12,60 19,90 22,60 26,50 35,40 23,00 13,50 36,00 16,00 26,90 54,60 35,70 14,90 11,90 23,40 14,00 85,00 100,80 72,00 79,00 65,00 48,50 21,00 23,50 31,30 24,90 36,00 19,00 39,50 25,50 34,50 22,80 18,50 35,00 37,00 30,00 24,90 17,10 33,00 27,90 22,90 19,90 27,00 25,20 22,00 33,90 36,00 17,90 21,50 23,00 17,00 24,50 25,50 24,50 35,90 62,90 24,00 23,00 27,10 19,30 4,90 65,00 24,10 64,10 29,50 60,10 51,60 13,00 5,90 6,00 4,60 15,50 53,40 42,50 48,00 13,70 115,00 24,00 21,00 19,80 16,90 13,90 5,40 9,50 15,80 15,50 23,40 12,40 6,10 22,80 8,00 27,10 54,60 19,30 11,50 24,10 70,20 16,00 50,00 100,80 24,90 74,00 57,00 29,50 25,80 24,50 27,50 25,10 12,00 17,00 22,50 19,50 121,50 16,20 7,90 47,80 23,00 8,40 16,70 9,30 27,00 18,90 19,10 32,10 51,00 25,20 14,00 64,90 24,00 42,10 26,50 8,20 4,00 10,30 9,30 10,30 7,30 56,70 7,20 9,40

Prezzo lordo Sconto Prezzo per te Risparmio 60,00 55,00 22,80 144,00 42,00 104,00 54,00 109,20 83,20 26,40 20,80 27,00 19,50 39,00 88,40 62,40 110,00 36,00 150,00 59,00 104,00 33,00 46,80 34,80 18,00 29,40 38,40 42,00 58,80 35,40 19,60 58,80 24,00 54,00 109,20 55,00 26,40 36,00 93,60 30,00 135,00 201,60 96,90 153,00 122,00 78,00 46,80 48,00 58,80 50,00 48,00 36,00 62,00 45,00 156,00 39,00 26,40 82,80 60,00 38,40 41,60 26,40 60,00 46,80 42,00 52,00 78,00 50,40 36,00 98,80 60,00 60,00 48,00 31,20 21,00 34,80 34,80 34,80 43,20 119,60 31,20 32,40

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Basic. 2.0 di BCC Vita, alla base della tua tranquillità La polizza assicurativa è disponibile presso gli sportelli della nostra Banca

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ffidabilità, stabilità e sicurezza. Queste tre parole hanno un denominatore comune: sono sinonimi di “solidità”. Quello della solidità è un concetto sentito, poiché, nei progetti di vita di ogni persona, il desiderio di assicurare la giusta sicurezza e tranquillità a sé ed ai propri cari, riveste un ruolo di primaria importanza. Per programmare un futuro che non riservi incertezze e che dia garanzia di totale serenità si devono, però, scegliere gli strumenti più idonei ad assolvere questo compito così importante per la propria vita. Nasce con la volontà di tutelare e di preservare il futuro dei propri clienti Basic. 2.0 di BCC Vita, una polizza assicurativa sulla vita a prestazioni rivalutabili con garanzia prestata direttamente dalla Compagnia, per offrire ai Clienti della Banca di Credito Cooperativo di San Marzano di San Giuseppe le certezze di un investimento sicuro su cui poter sempre contare. La certezza offerta al Cliente è il fatto di poter contare su un rendimento minimo garantito dell’1,50%, ricapitalizzato annualmente per l’intera durata del contratto. Tramite la Gestione Separata “BCC Vita Garantita”, dove confluiscono i capitali versati, il cliente avrà modo di veder consolidato nel tempo il proprio capita-

le, con una garanzia aggiuntiva prestata direttamente dalla Compagnia. Grazie a Basic. 2.0, il Cliente ha anche la possibilità di scegliere l’opzione di versamento più idonea per le proprie esigenze: la versione a premio unico, per proteggere e consolidare i propri risparmi, oppure la versione a premio ricorrente, per costruire il proprio capitale passo passo, con versamenti annuali o mensili. Questo strumento di investimento assicurativo, affidabile, semplice e flessibile, è particolarmente indicato per chi non ama correre i rischi di un mercato instabile come quello odierno o per chi sente la necessità e la voglia di mantenere stabile nel tempo il proprio risparmio con un prodotto che gli offra la serenità finanziaria desiderata. Con Basic. 2.0 di BCC Vita tutti hanno modo di pensare all’avvenire proprio e della propria famiglia, potendo contare su basi solide che permettano di affrontare in totale tranquillità il futuro. BCC Vita è la Compagnia di Assicurazioni Vita nata a fine 2001 all’interno del Sistema del Credito Cooperativo per creare prodotti che diano ai Clienti la possibilità di valorizzare il proprio risparmio con soluzioni sicure ed orientate a dare maggiore valore al futuro, per accrescere la tranquillità di oggi e di domani.

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La tesi di laurea

La crisi ai Raggi X e il ruolo di una Banca locale e differente

C

Laurea a pieni voti per Carmela Angelini che ha dedicato il suo studio alla BCC San Marzano di San Giuseppe 36

ontinua la proficua collaborazione tra la II Facoltà di Economia dell’Università degli Studi di Bari e la BCC di San Marzano di San Giuseppe. Questa volta a scendere in campo è una studentessa di 24 anni, Carmela Angelini, residente a Martina Franca, che ha conseguito a pieni voti la laurea specialistica in Consulenza professionale per le aziende. La brillante neolaureata ha voluto approfondire il tema della crisi finanziaria, partendo dalle origini statunitensi, fino ad esaminare il caso delle BCC, e in particolare della BCC di San Marzano di San Giuseppe, mettendo in risalto il ruolo di egida che le piccole banche ultimamente hanno svolto nei confronti dei risparmiatori, tutelandoli maggiormente rispetto al contesto di turbolenze che ha gettato nel panico numerosi agenti economici, fomentando in loro la corsa al disinvestimento. L’attenzione si è focalizzata sulla banca maggiormente radicata sul territorio tarantino, per mostrare come essa si sia ben difesa all’interno di questa bufera finanziaria, grazie alle caratteristiche peculiari che la contraddistinguono, tali da renderla una “banca differente”. La tesi intitolata “The Housing bubble” e mutui subprime: prodromi e sviluppi della recente crisi finanziaria mondiale, grazie anche all’importante contributo della relatrice, la Prof.ssa Manuela Massari, è stata particolarmente apprezzata dal-

la Commissione di Laurea, presieduta dal Preside, il Prof. Bruno Notarnicola, tanto da essere meritevole di lode ed encomio. Carmela Angelini, ha potuto inoltre mettere in risalto le ottime performances ottenute dalla nostra Banca nell’anno 2009, attraverso dati empirici. Ha evidenziato la sostenuta crescita degli impieghi, che testimoniano in maniera concreta quanto la Banca supporti in maniera reale il territorio. Un appoggio importante, questo, ricambiato dalla fiducia del territorio, e testimoniato dall’aumento della raccolta. Ha inoltre concluso il suo lavoro con una visione ottimistica, secondo la quale il nostro territorio avrebbe le potenzialità per affrontare questo mutamento epocale, sia in termini di risorse che di capacità. È necessario però cambiare la mentalità: bisogna pensare come se si fosse in una squadra, cioè facendo sistema. Solo andando in questa direzione, attraverso un’approfondita indagine sui veri bisogni del territorio, si potrà disegnare lo sviluppo economico di cui tanto si parla. Nel ringraziarla per aver ritenuto meritevole d’attenzione il lavoro della nostra Banca, le rivolgiamo i nostri più cari auguri per l’inizio di una proficua carriera, all’insegna della realizzazione dei suoi sogni professionali. Insomma, una strada concreta magari già nota, ma corroborata da un attento studio e da un’approfondita analisi tecnica.


L’iniziativa

• Alessandro Leo

La grande crociata per la Legalità

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L’Associazione Libera lancia una campagna contro la corruzione. Don Luigi Ciotti: «Raccolta di firme dedicata alle vittime del terremoto all’Aquila in particolare ai ragazzi della Casa dello Studente dove la corruzione ha toccato il suo massimo»

na valanga di cartoline per seppellire la corruzione. Un milione e mezzo di cartoline da firmare e consegnare al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Partita lo scorso dicembre, prosegue la campagna di Libera e Avviso Pubblico dal titolo “CORROTTI. Per il bene comune restituiscano ciò che hanno rubato”. Una grande campagna contro la corruzione, quella lanciata dall’Associazione Libera che con la nostra Banca condivide un percorso di affermazione dei valori della legalità. E’ sufficiente scrivere una cartolina da inviare direttamente al Presidente della Repubblica quale garante della Costituzione. Da Aosta a Trapani in oltre 300 luoghi sarà possibile firmare la cartolina appello e contemporaneamente si potrà firmare anche nelle 400 botteghe di Altromercato e Botteghe del Mondo che hanno aderito alla campagna di Libera e Avviso Pubblico. «La Raccolta di firme - ha detto Don Luigi Ciotti, presidente di Libera - la dedichiamo alle vittime del terremoto in Abruzzo, in particolare ai ragazzi della Casa dello Studente, in quel cemento crollato la corruzione ha toccato il suo massimo». L’Appello si rivolge al Presidente della Repubblica per chiedere di intervenire, nei modi che riterrà più opportuni, affinché Governo e Parlamento adeguino il nostro codice alle leggi in-

ternazionali anticorruzione, a partire da quelle stabilite dalla Convenzione di Strasburgo del 1999. E perché venga finalmente data piena attuazione alla norma, già introdotta nella Finanziaria 2007, che prevede la confisca e il riutilizzo sociale dei patrimoni sottratti dai corrotti al bene comune. «La corruzione - ha proseguito Don Ciotti - è una ferita dentro di noi, non è un problema marginale, inquina i processi della politica, minaccia il prestigio e la credibilità delle Istituzioni, inquina e distorce gravemente l’economia, sottrae risorse destinate al bene della comunità, corrode il senso civico e la stessa cultura democratica. Davanti ai costi della corruzione diretti ed indiretti non si deve tacere. Non può essere normale la corruzione perché non è normale una società che ruba a se stessa. La firma - conclude il presidente di Libera è un atto di corresponsabilità significa sentirsi sempre moralmente implicati». Ogni anno nel nostro Paese, secondo le stime della Corte dei Conti, la corruzione costa ai cittadini tra i 50 e i 60 miliardi di euro. È una tassa occulta, che trasforma risorse pubbliche, destinate a servizi e opere, in profitti illeciti. È come se ogni italiano fosse costretto a versare 1000 euro l’anno nelle casse del malaffare e dell’illegalità. Una zavorra ancora più insopportabile in una fase di crisi economica e di tagli alla spesa dello Stato. Secondo l’ultimo rapporto di Transparency International, il nostro Paese è al 67° posto per trasparenza nelle decisioni pubbliche, il livello più basso dal 1995.

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Il libro STRUMENTI POCKET

Marco Reggio Game Over. Play Again

Marco Reggio

Game Over. Play Again Dalla crisi finanziaria alla crisi energetica ed ambientale. Guardando oltre

Game Over. Play Again

Prefazione di Vinicio Albanesi

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Ecra

Dalla crisi finanziaria alla crisi energetica e ambientale. Ecco come guarda oltre Marco Reggio autore di un libro non convenzionale 38

a crisi finanziaria che da due anni soffoca il mondo globalizzato non è nata per caso. Ma trova la sua origine più profonda nei comportamenti irrazionali che seguirono l’11 settembre, amplificati dall’interconnessione delle economie e dall’ingordigia di finanzieri senza scrupoli. È una tesi controcorrente e poco conosciuta quella che apre il libro “Game Over. Play Again” (la partita è finita, gioca di nuovo) scritto da Marco Reggio – responsabile dell’Ufficio Stampa e Rapporti Istituzionali di Federcasse (la Federazione Italiana delle Banche di Credito Cooperativo e Casse Rurali) - e pubblicato dalla casa editrice ECRA, dedicato in modo particolare, ma non solo, ai ragazzi impegnati nel percorso di studi superiori, nella volontà di individuare gli antidoti possibili ad una deriva priva di senso. Antidoti che si chiamano di volta in volta solidarietà, partecipazione, cooperazione, economia di comunione, microcredito. Fenomeni che hanno il compito di riportare l’economia alla sua matrice originale: quella della ricerca della felicità individuale e collettiva, patrimonio di quel pensiero civile nato nella Napoli di fine ’700 e che oggi varrebbe la pena riscoprire. Marco Reggio, ha scritto questo libro sulla scorta della sua esperienza di prossimità, soprattutto come padre, al mondo degli adolescenti. Molti di loro incontrati anche nei licei romani per parlare di fenomeni poco conosciuti, per non dire ignorati, come la cooperazione e la cooperazione di credito, formula economica che

la crisi ha permesso di riscoprire grazie ai valori che porta con sé. Ma è anche occasione per ampliare la nostra visione dell’economia e della finanza globale, ad esempio scoprendo ed approfondendo i caratteri originali della finanza islamica, che mostra trend di crescita e gradimento sconosciuti fino a pochi anni fa e che, nella sua profonda essenza, mostra caratteri solidali e valoriali incredibilmente “prossimi” alla cooperazione di credito di matrice europea. Game Over. Play Again – il cui sottotitolo recita “Dalla crisi finanziaria alla crisi energetica ed ambientale. Guardando oltre” – è un libro scritto in maniera non convenzionale, andando alla fine a ragionare anche sulle implicazioni che l’attuale situazione mondiale ha sui temi dell’energia e dell’ambiente, vero crocevia di un futuro possibile e migliore. È, in buona sostanza, una sorta di reportage giornalistico che attinge a fonti diverse, volendo collegare fra loro eventi apparentemente lontani e non avendo timore di parlare di valori, collante indispensabile delle relazioni umane. La prefazione è stata scritta da Vinicio Albanesi, responsabile della Comunità di Capodarco, una delle maggiori organizzazioni non profit italiane, mentre Sergio Gatti (Direttore Generale di Federcasse) ha redatto una post fazione con il compito di presentare uno scritto che vuole essere didattico ed informativo al tempo stesso. Rivolto a quei ragazzi nei quali gli adulti non possono che riporre la speranza per un domani migliore. Senza rinunciare, per questo, a spiegare ed educare.


La guida

Epoca globale, come cambiano i servizi “L’

Pubblicato un manuale pratico arricchito dall’intervento del Direttore Generale Emanuele di Palma

impresa di servizi nel cambiamento” (Franco Angeli Edizioni), è il titolo del Volume pubblicato dal Prof. Vito Roberto Santamato per colmare un vuoto nel settore dei servizi. Una guida completa, e soprattutto pratica, che annovera al suo interno un intervento del nostro Direttore Generale, Emanuele di Palma, chiamato in causa per trasferire su larga scala l’esperienza di successo della BCC San Marzano di San Giuseppe e il suo innovativo modo di interfacciarsi con un mondo sempre più dinamico e diverso. Da qui, la traccia del contributo che si affianca ad altri di livello: “Le nuove sfide delle banche locali e la relazione con la clientela. Il caso della Banca di Credito Cooperativo di San Marzano di San Giuseppe (La ricerca dell’eccellenza; La rete del credito cooperativo; La BCC San Marzano di San Giuseppe; Mutualismo: la differenza di un sistema; BCC San Marzano di San Giuseppe: il processo di comunicazione; CRM (Customer Relationship Management): origine di un’esigenza di direzione aziendale)”. Negli ultimi decenni il settore dei servizi ha avuto uno sviluppo tale che le economie più avanzate sono ormai già fondamentalmente economie di servizi. Il “terziario” ha raggiunto, e in alcuni specifici contesti superato, i livelli propri del settore manifatturiero. In uno scenario così delineato la competizio-

ne è già globale. Lo scopo del volume è quello di fornire un contributo agli studi riguardanti le tematiche operative proprie delle imprese di servizi. Alcuni argomenti sono stati ripresi e rimodulati partendo da precedenti esperienze mentre ne sono stati inseriti altri con la finalità di completare il mosaico e offrire al lettore un “servizio” per così dire completo. Nel contempo il volume raccoglie alcune case history aventi la particolarità di essere descritte direttamente da coloro i quali “vivono” l’impresa; in tal modo le problematiche non sono “filtrate” ma attingono vigore e concretezza dall’esperienza e dalla vivacità degli addetti ai lavori. Il connubio tra contenuti teorico-metodologici ed esemplificazioni pratiche vuole essere uno strumento di aiuto per coloro i quali si pongono l’obbiettivo di conoscere il mondo dei servizi - studenti dei corsi universitari e post universitari - o approfondire talune precipue tematiche - operatori del settore. Vito Roberto Santamato è professore associato di Economia e gestione delle imprese presso la I e la II Facoltà di Economia dell’Università di Bari. È autore di monografie e articoli sulle imprese di servizi e di servizi pubblici. È stato responsabile scientifico dell’Osservatorio sulla qualità dei servizi pubblici istituito presso la predetta Università.

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Le nostre imprese

Benvenuti sul Fronte del Pa

Pierluigi Provinciali ha realizzato un’azienda dinamica e orientata agli eventi nazionali. La collaborazione con la nostra Banca ha fatto il resto 40

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iovani, dinamici e proiettati al futuro. La rubrica riservata alle nostre aziende, in questo numero approda a Provinciali Service, operante dal 1999 nel settore del noleggio di attrezzature audio, luci e video e relative strutture. Nasce da una grande passione per la musica e lo spettacolo, e un profondo interesse per le soluzioni tecnologiche che si celano dietro la realizzazione di eventi di successo. Gli

ingredienti fondamentali della formula del team, come l’attenzione alle tendenze del mercato, l’orientamento alla qualità delle soluzioni proposte e soprattutto la cura dei dettagli, hanno fatto sì che in terra ionica si distinguesse in breve tempo come azienda di rilievo in un settore (al giorno d’oggi considerato “difficile” e piuttosto inflazionato) che richiede competenza ma principalmente passione. La collaborazione sempre


alco più attiva con la BCC San Marzano di San Giuseppe ha favorito gli investimenti anche in ambito nazionale. Nel campo della musica dal vivo, l’esperienza maturata in un arco di tempo più che decennale, ha condotto l’azienda, a partire dagli allestimenti tecnici di manifestazioni di dimensioni moderate, alla realizzazione di eventi di risonanza nazionale. Ha infatti servito artisti del calibro di Dionne Warwick, Renzo Arbore, Gino Paoli, Rossana Casale, e fornisce in via continuativa l’Orchestra della Magna Grecia nelle sue esibizioni istituzionali e nelle collaborazioni con artisti di musica leggera come Stadio, Ron, Fabio Concato. La specializzazione acquisita nel settore danza e teatro, sia per la strumentazione di cui dispone, sia per lo staff tecnico qualificato nelle attività di palcoscenico, ha visto la Provinciali Service affiancare con successo istituti di danza e compagnie teatrali

di grande visibilità (Balletto di Mosca, Compagnia della Rancia, Kataklò Athletic Dance Theater). Le installazioni per convention e meeting costituiscono un ulteriore punto di forza dell’attività dell’azienda. Fra le numerose partnership realizzate, può infatti annoverare alcuni congressi nazionali (53° Congresso Nazionale dell’Ordine degli Ingegneri d’Italia, il 25° anniversario – Festa di Liberetà, organizzato da SPI - CGIL, Taranto Finanza Forum edizione 2009 e 2010, organizzato dalla nostra Banca) e internazionali (Lancio Multaq di Sanofi Aventis, 11th international conference on accelerator mass spectrometry, congresso internazionale promosso da IEEE council – istituto di microelettronica IMM-CNR, etc.) svoltisi in varie prestigiose location sull’intero territorio nazionale. Un’iniziativa di grande successo, promossa dalla Provinciali Service come strumento di valorizzazione delle iniziative locali a sostegno del turismo e del commercio locale, specialmente in occasione di periodi festivi, è il progetto di filodiffusione musicale per le vie cittadine. Realizzato attraverso una serie di altoparlanti di aspetto discreto che si integrano sobriamente con le strutture architettoniche presenti, ha visto aderire con entusiasmo numerosi comuni delle province limitrofe e città di grande richiamo turistico (come l’ultimo Natale a Napoli).

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Normativa

• Rosellina De Santis (*)

Locare un immobile oggi è più facile con la nuova tassa Duplice obiettivo: favorire l’emersione del fitto in nero e sostenere i Comuni dopo l’abbattimento dell’ICI sulla prima casa

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perativa, dal mese di gennaio, la cedolare secca sugli affitti. Riguarda l’introduzione di un tassa unica per i redditi derivanti da locazioni, con un’aliquota indicata nella bozza del 25% che potrà scendere al 20% per i canoni “agevolati” nelle aree ad alta densità abitativa. La novità è che questa nuova tassa è facoltativa, nel senso che il proprietario sarà libero di decidere se preferire il regime precedente o scegliere il nuovo. Oggi le richieste del fisco sulle locazioni sono tassate in base all’aliquota marginale IRPEF, applicata sull’85% del canone per cui dipendono dal reddito del proprietario: in media gli italiani che danno in affitto una casa pagano all’era-

rio il 30,4% dell’entrata per cui il nuovo prelievo, che si applicherà sull’intero canone (senza lo sconto a forfait del 15% che oggi ripaga il proprietario per le spese di manutenzione), determina uno sconto medio del 22,6% rispetto al vecchio regime. Come sempre accade quando una tassa piatta ne sostituisce una progressiva, i vantaggi crescono insieme al reddito del contribuente. Inoltre essa assorbirà le imposte di bollo e di registro che oggi sono pagate a parte. Il versamento è previsto con le stesse scadenze della dichiarazione dei redditi e, in base al testo, sarebbe dovuto un acconto dell’85% sul 2011 (probabilmente da pagare già a fine anno) e del 90% nel 2012. Sono previste, infatti, dure sanzioni per chi dichiarerà importi inferiori al vero, con multe fino a 2mila euro e un aumento fino al 400% dell’imposta da pagare sui redditi non dichiarati o dichiarati in misura inferiore. L’obiettivo della nuova tassa sugli affitti è duplice: da un lato si intende rimpinguare le casse dei comuni, rimaste a secco dopo l’abolizione dell’ICI per la prima casa, dall’altro far emergere il nero degli affitti non dichiarati, che rappresenta una buona fetta dell’evasione fiscale. Con l’introduzione della “cedolare sacca” sui redditi da locazione l’Italia diventa il Paese europeo più conveniente per la tassazione in materia. (*) Consulente del Lavoro

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La ricorrenza

Mons. Guglielmo Motolese

un faro per la città di Taranto La Fondazione San Raffaele Cittadella della Carità, con il sostegno della nostra Banca, ha promosso il ricordo dell’Arcivescovo a 100 anni dalla nascita

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ormare i giovani, perché possano diventare protagonisti del futuro. Questo, in estrema sintesi uno dei pilastri portanti del ricco pensiero di Monsignor Guglielmo Motolese, personaggio simbolo e ineguagliabile della città di Taranto, della quale è stato Arcivescovo e fondatore della Cittadella della Carità. Alla sua figura la Fondazione San Raffaele Cittadella della Carità ha dedicato un importante momento celebrativo in occasione del centenario dalla nascita, sostenuto dalla nostra Banca. L’iniziativa ha cercato, riuscendoci, di

concretizzare il pensiero di Mons. Motolese, valorizzando soprattutto i giovani, per i quali sono state individuate delle borse di studio con un concorso dedicato proprio alla figura dell’Alto Prelato ionico. Le borse di studio, fortemente volute dal Consiglio di Amministrazione della Fondazione, per un totale di 4.000 euro, sono state assegnate agli studenti Gianluca Mastromarino (Liceo Aristosseno), ex aequo con Alessandra D’Isabella (Liceo Battaglini), per quanto attiene alla sezione elaborato scritto; Angelo Chiedi (Liceo Quinto Ennio), ex aequo con Emanuele Corasaniti, (Itis Falanto) per quanto attiene alla sezione elaborato multimediale; Rodolfo Danilo Caldararo, Istituto Motolese di Martina Franca

per quanto attiene alla sezione grafica; Mirko Fischetti, Seminario Arcivescovile, per quanto attiene alla sezione Seminario. Il Direttore Generale della Fondazione San Raffaele Cittadella della Carità, dott. Vito Santoro, ha sottolineato la valenza del concorso, mirato a far conoscere alle giovani generazioni le molteplici opere realizzate da Mons. Motolese, non ultima la stessa Cittadella della Carità: «Il centenario vuol essere un riconoscimento alla persona che ha donato tutta se stessa alla comunità, attraverso entusiasmo, passione, impegno, dedizione, amore e carità». Il Sovrintendente Sanitario del San Raffaele di Milano, Gianna Zoppei, in rappresentanza del Presidente Don Luigi Verzè, ha ricordato «la grande vitalità di Mons. Motolese e il felice connubio tra San Raffaele e Cittadella della Carità, promosso da due grandi figure del cattolicesimo italiano, che hanno saputo vivere la propria vita con “intraprendenza e giovinezza”».

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Mercati

Directa SIM: anche a Taranto i Mercati a portata di mouse

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ue giorni con i mercati finanziari, per coglierne gli aspetti più salienti, gli strumenti, realizzare analisi ed avere un supporto psicologico durante le importanti fasi del trading. Tutto questo è racchiuso nell’evento promosso da Directa Sim (pioniere del trading in Italia) e BCC San Marzano di San Giuseppe per i giorni 5 e 6 aprile alla Cittadella delle Imprese di Taranto con Davide Biocchi, Giancarlo Marino e Riccardo Bolgia. Nella prima giornata (a partire dalle 15) con Davide Biocchi, vincitore del Top Trader azioni 2007, si analizzeranno gli aspetti rilevanti del trading attraverso l’utilizzo delle piattaforme Directa, i moderni sistemi di trading mobile, Visual Trader e TWbook. Mentre dalle

I RELATORI Davide Biocchi - Trader dal 1998, dal 2002 collabora con Directa Sim come docente per i corsi di formazione su temi di finanza, mercati finanziari e piattaforme per il trading on line. Nel 2002 ha fondato il sito finanziario Tradingweek.net. Dal 2003 è opinionista del canale televisivo finanziario Class-CNBC. Nel 2007 ha realizzato il software TWBook, destinato ai trader molto attivi, per facilitare l’analisi del Book in tempo reale. Tra il 2008 e il 2009 ha collaborato con RadioRai1 alla creazione de “l’ABC della Borsa”, glossario finanziario in pillole all’interno della trasmissione radiofonica “Questioni di Borsa”. Riccardo Bolgia - Sin dalla nascita del trading on line ne ha seguito costantemente l’evoluzione. Dal 1998 svolge regolarmente attività di formazione nel campo dell’analisi tecnica e del trading on line in collaborazione con Directa SIM. Dopo una lunga esperienza bancaria, dal 2004 lavora per la Centrale Trading S.r.l. Giancarlo Marino - Responsabile dei rapporti con operatori istituzionali, collabora con Directa dal 2001. Svolge attività di formazione sull’utilizzo delle piattaforme Directa.

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ore 17, i riflettori saranno puntati sulle difficoltà del trading on line, nonché i diversi profili dell’investitore, partendo dal presupposto che chi fa trading deve conciliare i propri impegni (lavoro, famiglia, etc.) con il tempo da dedicare ai mercati finanziari. Saranno approfonditi alcuni meccanismi che stanno alla base del funzionamento dei mercati, per favorire un trading più consapevole. Si parlerà inoltre degli aspetti che caratterizzano l’attuale momento di Borsa e si sceglieranno i titoli su cui concentrare l’attività di trading per il giorno successivo. Il 6 aprile, invece, dalle ore 10, Davide Biocchi farà trading durante la seduta di Borsa, sui titoli selezionati il giorno precedente, utilizzando il flashBook e concentrando l’operatività direttamente sul book, con l’ausilio del software TWbook. Gli aspetti pratici verranno poi messi a confronto con gli errori più ricorrenti nel trading. Si parlerà quindi dei “meccanismi di difesa” del trader e della percezione ingannevole del book. Riccardo Bolgia offrirà, per gli investitori con orizzonte temporale di più ampio respiro, una panoramica degli strumenti di analisi tecnica di base, valido supporto peraltro anche per “non addetti” ai lavori. L’obiettivo è quello di far comprendere meglio il funzionamento dei mercati finanziari così da consentire una presa di coscienza delle “trappole” in cui può cadere il trader, con l’auspicio di migliorarne le capacità.


Lo studio

Se siete depressi la colpa è della crisi Trovata una profonda correlazione fra la fase di recessione e l’aumento dei tentativi di suicidio. Ecco cosa è accaduto

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epressione e suicidio? Colpa della crisi economico-finanziaria. E’ questa l’indicazione che emerge da un recente interessante studio. La maggior parte dei Governi, in tempi di crisi, attua tagli indiscriminati, e a volte i settori più colpiti dai tagli sono proprio quelli che riguardano le cure psicologiche. Diverse malattie mentali cominciano a sorgere nei periodi neri, fino quasi a raddoppiare i numeri dei suicidi. A scattare la fotografia della situazione sono due studi pubblicati sulla rivista World Psychiatry, della World Psychiatric Association (Società mondiale di psichiatria), di cui è presidente l’italiano Mario Maj, i quali hanno calcolato il numero delle persone depresse e dei sucidi durante gli ultimi 15 anni. Il risultato è evidente quanto scontato: si registra un picco in concomitanza dei periodi di crisi economica. A spaventare di più sono la disoccupazione, ma persino la paura di perdere il lavoro in chi è occupato. Tassi alti di suicidi si registrano anche nella classe di persone a reddito medio-alto, in quanto colpite enormemente, con perdite di ingenti capitali, a causa del crollo

economico. Per dare qualche numero, basti pensare che il tasso di suicidi in un periodo di normale situazione economica com’era il 1997 (13,6 ogni centomila abitanti), saliva vertiginosamente a 18,8 dopo appena un anno, quando nel 1998 si è paventato un “antipasto” della crisi. Secondo i dati provenienti da 26 Paesi europei, ogni volta che il tasso di disoccupazione aumentava dell’1%, si registrava un +0,79% di suicidi, con tassi più alti in Inghilterra dove erano circa il doppio che nel resto d’Europa. Un altro esempio evidente si è avuto con il crack della Lehman Brothers, una delle banche che hanno avviato la crisi più terribile che il mondo ricordi. I casi di depressione registrati nel 2005 erano l’8,5%, nel 2007 l’8,3%, mentre nell’anno successivo al crack, il 2009, sono improvvisamente saliti al 12,5%, con tassi maggiori nella fascia di reddito medioalta che non nelle persone nella fascia bassa. A questi gruppi poi vanno aggiunte le persone indebitate, che durante i periodi di crisi non vedono nemmeno un barlume di speranza nell’onorare il proprio debito. E così i tassi di depressione salgono fino al 34% tra i disoccupati e fino al 16% tra gli occupati. Ma a cosa serve questa ricerca? L’obiettivo è di lanciare un segnale ai Governi, in modo che in questi periodi di crisi possano aumentare le misure di welfare, e non tagliarle, perché in questo modo si rendono responsabili della morte di migliaia dei loro cittadini.

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are in modo che i clienti abbiano a disposizione dei servizi innovativi, è uno dei primi obiettivi di qualità che qualsiasi Istituto persegue. Ma, se accanto alla qualità dei servizi bancari, si è in grado di proporre anche prodotti “alternativi”, capaci di promuovere la clientela, allora possiamo ritenere l’offerta davvero d’avanguardia. Negozio Amico è la catena di attività commerciali amiche dei consumatori creata dalla BCC San Marzano di San Giuseppe nel 2004, che punta a mettere in evidenza, le aziende del Territorio attente ai risparmiatori. Nasce con

l’intento di creare un legame sinergico con i clienti della banca e rappresenta una vera e propria operazione di comarketing finalizzata alla reciproca promozione. Il progetto si concretizza attraverso un duplice canale: la Banca offre gratuitamente ai clienti che aderiscono pubblicità sul proprio sito, sulla rivista aziendale e attraverso iniziative di comunicazione, mentre gli esercenti affiliati a Negozio Amico garantiscono ai clienti della BCC una scontistica, favorendo l’affiliazione attraverso l’esposizione del marchio Negozio Amico. Il 2011 rappresenta per quest’iniziativa


l’anno dell’evoluzione. L’adesione, che rimane completamente gratuita, consente di partecipare a tutte le campagne di comunicazione e pubblicitarie promosse dalla BCC San Marzano di San Giuseppe e alle iniziative speciali, tra le quali vi è la creazione sul sito della BCC di una vera e propria Galleria Commerciale Virtuale. Gli aderenti a Negozio Amico, suddivisi per città e tipologie, hanno ognuno un loro spazio con i dati di contatto dell’azienda,

descrizione dell’attività, logo e foto del punto vendita. Le diverse migliaia di visitatori del sito internet della Banca garantiscono un alto grado di visibilità alle aziende del territorio, che saranno inoltre coinvolte in campagne di comunicazione mirate su stampa e televisioni locali. Sul fronte dei nostri clienti, invece, ecco pronta una vera e propria carta della convenienza. Decine di attività commerciali: dall’abbigliamento all’artigianato, fino all’utensileria, tutte

pronte ad effettuare sconti importanti per far risparmiare le famiglie non solo nel periodo dei saldi. Infatti, la vera novità è proprio questa: i migliori esercizi commerciali selezionati sul territorio, offrono importanti percentuali di sconto tutto l’anno. L’unica cosa richiesta agli acquirenti: dimostrare (attraverso carta di credito, bancomat, libretto degli assegni) di essere clienti della BCC San Marzano di San Giuseppe.

L’idea Grazie a Effegivision, un nuovo servizio promozionale per le attività commerciali clienti della nostra Banca Nuova iniziativa a vantaggio delle attività commerciali clienti della nostra Banca. Dopo Negozio Amico, completamente rinnovato, ecco un’ulteriore iniziativa mirata alla promozione della rete territoriale. L’iniziativa è strutturata da Effegivision, società che fornisce i canali news all’interno delle filiali della nostra Banca. E si tratta, nello specifico di “SitoMercato”, uno spazio online che si prefigge di fornire una serie di servizi a beneficio degli esercenti. “SitoMercato” è la nuova business directory online dedicata alle piccole e medie imprese pugliesi e italiane che vogliono farsi conoscere e scoprire da nuovi clienti e che vogliono dunque espandere e pubblicizzare il proprio brand anche online. Il portale si rivolge anche ai privati, dando loro la possibilità di cercare online prodotti e servizi in Puglia e in Italia; sfogliando schede contatti complete, il navigatore può infatti conoscere meglio attività, prodotti e servizi di un'azienda e mettersi in contatto con essa attraverso diversi canali. Ma i vantaggi, in termini di visibilità per le aziende e in termini di servizi per i privati, non finiscono qui: la piattaforma di annunci gratuiti online rappresenta infatti una vetrina per l'azienda consentendo la pubblicazione, da parte della stessa, di annunci relativi ad offerte ed eventi e la visualizzazione degli stessi da

parte dei privati; i privati potranno tenersi aggiornati sulle promozioni delle aziende e inserire a loro volta annunci per vendere e cercare oggetti in modo semplice e veloce. Ed ora, il capitolo convenienza riservato esclusivamente alle attività commerciali della nostra Banca: uno spazio promozionale di 3 mesi nella propria filiale di appartenenza; realizzazione di un sito internet (nel caso l'azienda lo abbia già, sarà inserito un link); possibilità di aggiornare il sito sia in proprio che facendone richiesta a noi senza nessun tipo di costo aggiuntivo; possibilità di inserire delle offerte sul proprio sito; possibilità di inserire annunci commerciali gratuitamente; inserimento sul sito dell'azienda anche dello spot che va in onda all’interno dei monitor delle diverse filiali della Banca. Inoltre, la piattaforma “SitoMercato” viene promossa su oltre 150 impianti in tutta Italia, oltre che in internet. I visitatori di “SitoMercato” avranno quindi la possibilità di avere tante informazioni riguardo ai loro acquisti su tantissime aziende e in svariati settori merceologici dal loro personal computer. Si tratta, in definitiva, dell’evoluzione futuristica delle storiche “pagine gialle”. Informazioni possono essere richieste visitando il sito www.sitomercato.it o a info@ sitomercato.it.

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