La saga dei Bojeffries Preview

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Traduzione Michele Foschini Lettering e impaginazione Cosimo Torsoli con Officine Bolzoni Supervisione Leonardo Favia Proofreading Andrea Petronio e Francesco Savino

Via Leopardi 8 – 20123 Milano chiedi@baopublishing.it – www.baopublishing.it Il logo di Bao Publishing è stato creato da Cliff Chiang. Titolo originale dell’opera: The Bojeffries Saga © Alan Moore & Stephen Parkhouse Published under license from Top Shelf Productions (USA) and Knockabout (UK) Per l’edizione italiana: © 2014 BAO Publishing. Tutti i diritti riservati. ISBN: 978-88-6543-268-6


B

e’, eccola qua... ci sono voluti solo trent’anni, o giù di lì: l’edizione completa e definitiva della Saga dei Bojeffries. Per quanti desiderassero vederla così, nelle pagine seguenti si trovano innumerevoli stratificazioni geologiche. Dagli umili inizi graffiati a penna sulle pagine di Warrior alle immagini digitalmente restaurate di questa edizione, la Saga ha coperto tutto lo spettro, rif lettendo ogni mutazione della tecnologia e dell’ordine sociale. Qualche anno fa scrissi ad Alan che a un certo punto della mia carriera mi sono scordato cosa volesse dire divertirsi disegnando, ma ogni pagina dei Bojeffries ha significato per me puro e spudorato divertimento. È stato difficile, mi è costato fatica, ma il risultato finale mi ha sempre fatto ridere di cuore. È una preziosa testimonianza del senso dell’umorismo obliquamente unico di Alan. Buon divertimento, Steve Parkhouse



hurrf. È la subsidenza, sai? Questi tetti non erano mica così inclinati.

papà?

{murr} ‘spetta, figliolo. È la mia angina {hurrr}

vieni, figliolo... ti tiro su. Hurrrrrp!

Urk. ho messo il ginocchio nella pupù di uccello, papà.

uff.

solo il ginocchio?

figliolo, quando tua madre e io andavamo a pesca di pipistrelli, da fidanzati, tornavamo a casa glassati di pupù di uccello! Camminavamo a stento! E sai una cosa?

era metà del divertimento!

{gnn}

{uuk}

Prefazione all’edizione americana dei sigg. A. Moore e S. Parkhouse

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Eeh. Poi ci sedevamo accanto al fuoco e ci spulciavamo le marsine. Credo che sia così che le ho chiesto di sposarmi.

bravo ragazzo. Attento che non le stringa lo scroto. sai, ricordo la prima volta che tuo nonno ha portato me a pesca di pipistrelli. “Punto di svolta nella vita di un fanciullo.”

Quella falena non è soffocata, vero?

no, papà. Gli sto mettendo l’imbragatura.

Ora... si lancia. Non troppo forte, o gli farai venire il colpo della frusta.

imbragatura allacciata, papà.

non ti preoccupare, papà, prima l’ho fatto ubriacare. Sto andando bene?

alla via così!

ooh, issa! Bel lancio, figliolo. Bel lancio.

ora ci verso due tazze di bovril dal thermos e ce ne stiamo qui... padre e figlio...

trevor? So cosa stai facendo, là dentro!

… che aspettano il pipistrello.

ti rovinerai la vista, lo sai, vero?

trevor?

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ma tu non ascolti, nossignore! Be’, aspetta di diventare cieco, ragazzo!

poi vedremo!


smetto subito, madre. Leggo un interessante compendio dell’archivio del consiglio degli affit ti del tardo ot tocentot tanta.

è davvero emozionante. Ho trovato un affit tuario con quasi un secolo di pigioni arretrate.

affit ti, affit ti, affittti! Trevor, perché non somigli al maggiore della signora gutchin?

lui si droga.

ti arretro io di un secolo, tra un attimo, se non spegni quella torcia!

{hahhh} molto bene, madre. Dopotutto, parliamo solo di arretrati che ammontano a circa trentaduemila sterline!

va bene, madre. Spendo. Notte notte.

trentaduemila sterline di arretrati... tch.

Trevor, se tra cinque minuti non starai dormendo chiamo un poliziotto perché te lo ordini lui!

mi sta succedendo qualcosa nel pigiama.

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Papà?


riavvolgi, ragazzo, riavvolgi!

papà, forse ne ho preso uno! santa paletta! Santa paletta, è proprio così!

lascia fare a me, ragazzo. C’è un modo giusto e uno sbagliato, di at terrare i pipistrelli.

eh, ma è grandioso! Di questo è fatta l’inghilterra! Tradizioni familiari tramandate di generazione in generazione, come la monarchia...

cercare di convincerli o offrirgli denaro è inutile. Li afferri, togli l’amo senza farti mordere...

… e poi gli sbatti la testa su una canna fumaria.

arriva, papà. Come lo atterriamo?

Dopodiché non servono più a granché, quindi li but ti via. Ed è così che la nostra famiglia li pesca, da tempo immemore.

ssssì, ma...

be’, a che serve, di preciso?

bevi il tuo bovril, figliolo.

la notte proseguì, e una fine pioggerella di ironie alle ore piccole portò a una serie di importanti eventi prima del mattino. Per tutto il giorno seguente ci furono circostanze sparse, ed era così che andava in inghilterra.

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