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La Fondazione Ospedale di Cuneo e le eccellenze dell’hub provinciale
Ènata nel 2019 la Fondazione Santa Croce e Carle, per i 700 anni di vita dell’ospedale di Cuneo. L’obiettivo è “mantenere sempre alto il livello tecnologico e di umanità delle cure, nella prospettiva della costruzione di un ospedale unico”. La pandemia ha subito generato un cambio di passo, così la Fondazione ha lavorato nel primo periodo per sostenere l’ospedale di
Cuneo nella fase dell’emergenza Covid. Da alcuni anni Cuneo è stato individuato come “hub”: significa che il S. Croce e Carle ha specialità uniche nella Granda, a servizio dei malati di tutta la provincia e che attirano pazienti anche da fuori Piemonte.
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A settembre la Fondazione Santa Croce e Carle ha inaugurato i suoi nuovi uffici nell’atrio dell’ospedale: un luogo centrale, in mezzo a pazienti e operatori sanitari. La presidente della Fondazione è la cuneese Silvia Merlo (ad dell’omonima multinazionale di Cervasca leader mondiale nei sollevatori telescopici e macchine movimento terra, inoltre è presidente di Saipem), che spiega: “La “casa” della Fondazione è nel cuore l’ospedale, per essere percepiti come parte di questo mondo con le nostre iniziative. Continueremo a sostenere l’ospedale in molti modi, saremo di supporto alle prossime scelte perché l’azienda ospedaliera si sta preparando a un salto nel futuro con la nuova sede unica: un investimento da oltre 400 milioni di euro, il maggiore nella storia della sanità pubblica della Granda”.
Il supporto della Fondazione al “suo” ospedale è stato formidabile in questi anni: dal rinnovamento tecnologico dei reparti all’umanizzazione delle cure fino a nuovi arredi. Fondi milionari raccolti tra imprese e privati, con donazioni grandi e piccole: così la società civile partecipa al bene comune costituito dall’eccellenza dei percorsi di cura dell’ospedale. All’orizzonte c’è l’ambiziosa iniziativa di housing recuperando un palazzo di 7 piani in piazza Europa per farlo diventare una residenza con 45 appartamenti a disposizione di pazienti e parenti, medici specializzandi, studenti delle facoltà sanitarie. Poi c’è il progetto “Curare in relazione”, in collaborazione con le Fondazioni Crc e Crt, per migliorare televisite e monitoraggio a distanza dei pazienti, in particolare quelli oncologici; infine “Innovazione Triage”, insieme al Politecnico di Torino, per creare un software con intelligenza artificiale utile nella fase di triage (la valutazione rapida delle condizioni dei pazienti) del maggiore pronto soccorso provinciale, che supera i 70 mila accessi l’anno.
Oltre a Silvia Merlo nel Consiglio di Amministrazione della Fondazione Santa Croce e Carle ci sono: Bruno D’Angeli, Elio Rostagno, Giuseppe Tardivo, Luigi Salvatico (vicepresidente vicario), Maurizio Grosso (presidente del comitato scientifico), Giovanni Cappa (segretario generale) e Massimo Silumbra (responsabile operativo). Il taglio del nastro della nuova sede della Fondazione