n.21 MilanoMarittimaLife Winter 2018

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VIDEOCLIP

Gianna

e la città delle donne IL VIDEO GIRATO DAL REGISTA STEFANO SALVATI PER IL FESTIVAL IMAGINACTION TRA I LUOGHI DEL PARCO DELTA 2000

U

na citta delle donne di forte ispirazione felliniana, la tuba originale di Rino Gaetano, splendidi paesaggi nel Parco del Delta del Po, che sembrano danzare al ritmo della musica: nasce così il videoclip della canzone “Gianna” di Rino Gaetano, di cui ricorrono quest’anno i 40 anni. Ma chi era Gianna? Le interpretazioni su questo testo sono state innumerevoli e estremamente fantasiose, come spesso accade con testi surreali. Lo chiediamo al regista Stefano Salvati che ha realizzato il video-omaggio di questo brano esploso a Sanremo nel 1978, quando Rino Gaetano con la famosa tuba in testa portò alla ribalta del palcoscenico della più tradizionale melodia italiana, la sua canzone irriverente. “Sembra che Gianna sia stata semplicemente una ragazzina, Giovanna, che Rino Gaetano ha voluto raccontare in un momento della sua vita, all’uscita dalla adolescenza e desiderosa di esperienze. Questo è ciò che emerge da alcune testimonanze del cantautore stesso, confermate dalla sorella Anna. Più in generale possiamo vederci una giovane donna che in qualche modo rappresenta tutto l’universo femminile, in un momento storico di forte spinta all’emancipazione della donna”. Da qui nasce l’idea di una Città delle donne? “Il testo surreale è assai meno banale di quello che a un ascolto distratto si possa pensare. Ogni frase ha un senso, Rino Gaetano in questa giovanissima ragazza ha visto come un collante di tutto il mondo della donna e delle sue potenzialità, c’e la donna musicista, la ballerina, la politica, il medico, la donna poliziotto, c’è la donna che si vuole emancipare. Per questo mi è piaciuto immaginare l’ambientazione come una Città delle donne, è il mondo femminile che Rino ha raccontato”. È più difficile realizzare un video per una canzone cult? “La difficoltà più grossa, quando si realizza un videoclip per una canzone famosa del passato, è quella di raggiungere il gradimento dei fan perché in fondo ognuno, ascoltando e amando quella canzone, si è creato il suo immaginario, ha legato quel brano alla sua vita, ad alcuni momenti speciali di essa. È diverso quando una canzone viene lanciata contestualmente dalle immagini del video girato appositamente. In quel caso nell’immaginario di chi ascolta o guarda non c’è scollatura tra immagini e musica”. 66

Nel videoclip che avete presentato alla seconda edizione di IMAGINACTION a Cesena, ci sono vari riferimenti al mondo felliniano. Ad esempio, Asia Galeotti la ragazza, alter ego di Rino Gaetano, che con tuba e ukulele, impersona Gianna, ha un volto rotondo e sorridente... “...Che ricorda Gelsomina, la Giulietta Masina ne La strada, con quella sua maschera da clown surreale che è rimasta nella storia del cinema mondiale e che è valso al registra riminese il primo Oscar”. Il video clip di Gianna è uno dei Capolavori immaginati che avete realizzato per la seconda edizione del Festival IMAGinACTION. “Nell’edizione 2018 di IMAGinACTION oltre a Gianna di Rino Gaetano è stato prodotto il video della canzone Una Lunga Storia d’amore di Gino Paoli”. La produzione è finanziata dal Gal Delta 2000, nell’ambito del Progetto Europeo Interreg Italia Croazia Innocultour, di cui proprio il Gal Delta 2000 è ente capofila a livello europeo. La Società di produzione è la Daimon Film. [G.F.]


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