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Fact & News FATTI E NOTIZIE

CIBUS 2021 IN PRESENZA

Il 7 giugno a Roma, nella sede di Agenzia Ice, è stata presentata l’edizione 2021 di Cibus a cui hanno partecipato il Ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, il presidente di Agenzia Ice, Carlo Ferro, il presidente di Federalimentare, Ivano Vacondio, e il presidente di Fiere di Parma, Gino Gandolfi. L’evento, che si terrà in presenza dal 31 agosto al 3 settembre, vuole essere, secondo Vacondio, “il momento simbolico della ripresa dell’industria alimentare italiana”, nonché l’occasione per lanciare un segnale forte: il made in Italy torna al centro ed è pronto ad affacciarsi sui mercati esteri per riprendere il suo ruolo di volano dell’export.

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PRIMO REPORT SULL’AGRIFOOD-TECH IN ITALIA

La società inglese Forward Fooding, leader nelle consulenze nel campo dell’innovazione agroalimentare, ha pubblicato il primo report sull’innovazione agroalimentare in Italia. Il rapporto mira ad approfondire gli attori chiave e gli ecosistemi abilitanti del settore, inclusi i principali investitori istituzionali e aziendali, acceleratori e incubatori di startup, al fine di delineare i principali punti di forza e di debolezza dell’ecosistema italiano e identificare le opportunità e le sfide che le startup food-tech italiane dovranno affrontare. L’auspicio è che l’Italia diventi un punto di riferimento per l’innovazione AgriFood-Tech nell’ecosistema globale.

PREZZI INVARIATI PER IL TENERO NAZIONALE, IN AUMENTO QUELLI DEL DURO

Prezzi del frumento tenero nazionale sostanzialmente invariati nelle ultime settimane: a Milano, il panificabile vale 249 euro/t (sono sospese le quotazioni dei frumenti di forza e panificabili superiori), mentre a Bologna il “fino” è fermo a 240,50 euro/t e il “forza” a 241,50 euro/t. Viceversa, sui mercati internazionali a termine, le quotazioni sono in lieve recupero: per settembre 2021 il Matif (prima scadenza del prossimo rapporto) ha segnato 214,75 euro/t (+3,50 euro/t) e Chicago, per la scadenza di luglio, ha quotato 687,6 cent/bushel (208,45 euro/t). In Francia il mercato fisico è di nuovo in aumento. Il prezzo fob di Rouen per il frumento panificabile di alta qualità è ora a 269 euro/t (+7 euro/t) e il panificabile di base per giugno (nuovo raccolto) quota 204 euro/t fob Mosella (+1 euro/t). Sebbene i prezzi del frumento duro in Italia siano rimasti invariati, va segnalato che a Milano, nel mese di giugno, è stato rilevato un aumento generalizzato di 3 euro/t. Il “fino” Nord quota ora 295,50 euro/t, mentre il “fino” Centro 306,50 euro/t arrivo Lombardia. Non cambiano invece le quotazioni a Foggia, dove il “fino” quota ancora 292,50 euro/t e il “ bio” 315 euro/t, così come a Bologna (“fino” Centro 295 euro/t arrivo Emilia, 291 euro/t partenza Emilia). Viceversa, il prezzo nominale in Francia per la consegna luglio/agosto 2021 a Port-La-Nouvelle è aumentato di 10 euro/t: la quotazione è ora a 270 euro/t.

AUSTRALIA: SOPRA LA MEDIA LA STIMA DEL RACCOLTO INVERNALE DI FRUMENTO

Secondo un rapporto dell’Australian Bureau of Agricultural and Resource Economics and Sciences (Abares), la produzione australiana 2021-2022 di grano invernale dovrebbe essere superiore alla media in virtù dell’aumento della superficie coltivata. A confermarlo Jared Greenville, direttore esecutivo di Abares, il quale ha dichiarato che le previsioni per il frumento invernale sono ben al di sopra della media, ma ci saranno differenze tra le regioni di coltivazione. Così, le prospettive di resa nella maggior parte delle regioni di coltivazione del Nuovo Galles del Sud, dell’Australia occidentale e di gran parte del Queensland saranno molto favorevoli grazie alle condizioni favorevoli registrate all’inizio della stagione del raccolto invernale e alle prospettive per le precipitazioni invernali. Di contro, le condizioni di semina in South Australia e Victoria risultano critiche e dipenderanno dalle precipitazioni sia per completare la semina, sia per lo sviluppo delle colture.

IL CLIMA CALDO FAVORIRÀ I RACCOLTI DI GRANO IN EUROPA

Il clima caldo aiuterà i raccolti di grano europei a riprendersi dal freddo che ha caratterizzato la scorsa primavera, secondo quanto riportato dall’agenzia Reuters. Le previsioni per la produzione di grano tenero sono infatti aumentate dalla fine di maggio, con Coceral che ora stima il raccolto combinato Ue e Uk in aumento del 14% rispetto al 2020. La Francia, ad esempio, vede oggi una stima del raccolto a 38 milioni di tonnellate, un passo avanti notevole rispetto al peggior raccolto degli ultimi decenni registrato lo scorso anno con 29 milioni di tonnellate. Anche la Germania trarrà beneficio dal clima caldo che limita in modo sostanziale i ritardi del raccolto, anche se gli analisti tedeschi lanciano un allarme sui potenziali danni alle colture che potrebbero essere causati da un eccessivo caldo estivo e dalla siccità.

STABILE LA PRODUZIONE EUROPEA DI MANGIMI

Secondo un rapporto della Federazione europea di produttori di mangimi (Fefac), la produzione di mangimi composti industriale nell’Unione europea è rimasta stabile nel 2020 nonostante l’effetto combinato della diffusione di malattie animali e della pandemia Covid-19. Lo scorso anno la produzione di mangimi composti per animali da allevamento è stata di 164,9 milioni di tonnellate - con un aumento incrementale dello 0,1% rispetto al 2019 - in base ai dati forniti dai membri della Fefac. Quindi, a differenza delle previsioni, l’industria europea del settore è riuscita a mantenere la sua produzione a un ritmo stabile. Infatti, mentre i mangimi per bovini e pollame hanno registrato un calo, tutti gli altri settori hanno segnato una crescita della produzione rispetto al 2019.

PARTNERSHIP BEI-EURALIS PER IL RILANCIO DELLA COMPETITIVITÀ UE SULLE SEMENTI

La Banca europea per gli investimenti (Bei) e il Gruppo cooperativo francese Euralis hanno annunciato, il primo giugno scorso, un accordo di partenariato per incrementare la competitività europea nel settore delle sementi. L’accordo rientra nel Fondo europeo per gli investimenti strategici (Feis), come ha evidenziato in una nota la Commissione europea. L’obiettivo è quello di aumentare, grazie alla disponibilità di nuove varietà non Ogm ad alta resa, la capacità di reazione delle imprese agricole europee alle conseguenze del cambiamento climatico, tenendo conto della dimensione ambientale delle produzioni agricole. In termini operativi, la Bei erogherà un finanziamento di 44 milioni di euro alla società Lidea (gruppo Euralis), per rafforzare i programmi di ricerca e sviluppo già in essere con una dotazione di oltre 30 milioni di euro l’anno.

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