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COMPONENTI PER IL TRASPORTO DELLA SEMOLA E FARINA

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lavori

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Utilizzata nel settore molitorio per il passaggio del prodotto (semola, farina etc.) viene realizzata in acciaio inox aisi 304 BA sp. 10-12/10 elettrosaldata e saldata a tig con trattamento di lucidatura esterna, nei diametri 105-120-150200-250-300 mm e nei vari componenti quali tubi, settori, settori girevoli, valvole, giunzioni.

COMPONENTI PER L’ASPIRAZIONE MOLITORIA COMPONENTS FOR MILLING SYSTEM

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Utilizzati nel settore Molitorio e Generico Industriale, vengono realizzati in Acciaio

Zincato Gr.ra Z200 o a richiesta in Acciaio del 7,3%, di oltre cinque punti percentuali sopra la media e l’Ucraina con riduzioni fino al 40%. Fattore determinante dato che il Paese colpito dalla guerra ha in attivo un accordo con Russia e Turchia, sotto l’egida dell’Onu, per il transito marittimo dei carichi di grano via Mar Nero grazie allo sblocco dei principali porti lì presenti.

Inox aisi 304 2b nei spessori 6-8-10-12/10 nei vari Diametri e dimensioni sia per i prodotti standard Seven che per le richieste personalizzate da parte del Cliente.

Used in the Milling and General Industrial fields. Made from Z200 basis weight galvanised steel or, on request, AISI 304 2b stainless steel with thicknesses of 6-8-10-12/10 and various diameters and sizes for both standard Seven products and for customised productions.

Used in the milling sector to convey the product (durum wheat flour, ), these items are made of 10-12/10 gauge 304 BA grade stainless steel, electrically and TIG welded and polished externally; available in 105-120-150-200-250-300 mm diameters and a range of components including tubes, fixed segments and rotatable segments, valves, splices.

L’intervento del Ministro Lollobrigida

La relazione dell’attività del Parlamento europeo è stata commentata anche dal Ministro Francesco Lollobrigida. “Ci vuole più Italia in Europa - ha affermato -. Siamo molto critici sul ruolo di quest’ultima nel recente periodo poiché, per il modo in cui questa Unione è impostata, dà adito, di fatto, alla concorrenza sleale tra gli stessi Paesi membri. Se le normative sono le stesse per tutti, c’è da chiedersi come mai, nel giro di pochi anni la Germania sia diventata la prima potenza europea e l’Italia, da quarta potenza che era nel 1991, si trova, oggi, economicamente in ginocchio. Crediamo all’Europa come senso di appartenenza ma un sistema che punta a diventare più competitivo deve tenere a mente anche l’elemento di competitività dell’Italia. In merito al nuovo regolamento sui fitofarmaci, per esempio, è chiaro che se non si hanno delle soluzioni alternative alla chimica per combattere gli agenti patogeni in aumento, significherà avere meno prodotto agricolo. E se manca prodotto, bisogne- rà prenderlo da qualche parte per soddisfare la richiesta del mercato, magari da chi non rispetta gli standard che ci siamo dati. Ed è qui che si crea l’humus per la concorrenza sleale alle nostre aziende”. Secondo Lollobrigida, la posizione italiana è allineata al 90% con quella della Francia dove, a dicembre, è rispuntata una nuova bozza di decreto anti-plastica, avallata dalla Corte Costituzionale del Paese d’Oltralpe, che aggiorna la lista dei prodotti esclusi dal bando europeo e segna un ulteriore dietrofront di Parigi, in tema di imballaggi spinto anche dalla necessità di agevolare lo smaltimento degli stock. Anche sul tema imballaggi e plastica, l’Europa sembra traballare lungo il percorso delineato, secondo quanto riferito da De Castro. “Per quanto riguarda il regolamento sul packaging - ha sottolineato - si parla di spostare la destinazione finale del prodotto sostituendo la parola ‘riciclo’ con ‘riuso’ delle confezioni, che è cosa ben diversa. Tuttavia, il problema principale resterà comunque quello di continuare a garantire la sicurezza alimentare”.

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