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Mascherine, ma non solo

creando altresì un plafond di 10 mila euro per eventuali ulteriori richieste di contributo da parte di altri enti assistenziali della provincia. Dal Banco Azzoaglio sono giunti 10 mila euro al Comune di Garessio per l’acquisto di dispositivi di protezione individuale per la cittadinanza, mentre Banca di Caraglio ha stanziato un plafond straordinario di 10 milioni di euro rivolto alle imprese piemontesi e liguri colpite dalla crisi. Inoltre la Cassa di Risparmio di Saluzzo ha messo a disposizione dell’Of cina delle Idee per l’ospedale saluz- Migliaia di litri di soluzione igienizzante sono stati donati zese 10 mila euro. Nell’ondata di solidarietà ecodalla Huvepharma Italia a ospedali, Rsa, Comuni, enti e associazioni del territorio piemontese e ligure nomica che ha caratterizzato la Granda occorre menzionare, rigorosamente in ordine alfabetico, alla Protezione civile di Santo produzione di abbigliamento anche le seguenti aziende: Allitude (30 mila euro Stefano Belbo); Tegea (5 mila per bambini, resasi protagoall’Aso Santa Croce e Carle); Capetta (25 mila euro euro all’Aso Santa Croce e Car- nista della distribuzione di all’Asl Cn2 Alba-Bra); Caroni (10 mila euro all’Aso le); Unifarma Distribuzione (10 7.500 mascherine lavabili, 3.500 Santa Croce e Carle); Ferrero Mangimi (5 mila euro all’ASO Santa Croce e Carle); Floramo Corporation (5 mila euro all’Aso Santa Croce e Carle); Fornace Laterizi Garelli e Viglietti ( nanziato l’acquisto mila euro all’Aso Santa Croce e Carle); Viglietti (10 mila euro all’Aso Santa Croce e Carle). delle quali destinate all’Unione Montana dei Comuni del Monviso e 4 mila al Comune di Revello. Analogie individuadi 5 pompe a siringa e sistemi di supporto per la terapia intensiva nei letti per pazienti Covid-19); Idroterm (importo non precisato e donato all’Aso Santa Croce e Carle); Monfer (10 mila euro all’AMASCHERINE MA NON SOLO bili con le iniziative varate da Amambiente, che ha donato 1.400 mascherine alla comuniso Santa Croce e Carle); Roboplast (10 mila euro Un ausilio di straordinaria utili- tà lagnaschese, aggiuntesi alle all’Aso Santa Croce e Carle); Saisef (importo non tà però è stato offerto anche in 2.500 della Vimin Box (che ne ha precisato e donato all’ospedale di Mondovì); San termini di donazioni di materia- distribuite anche all’Asl Cn1 e Bernardo (importo non precisato e donato all’Aso le anti Covid-19, a cominciare agli ospedali del territorio), da Santa Croce e Carle), San Cassiano (50 mila euro dai Dpi: è il caso della Mauli, Giuggia Costruzioni a Villanova all’Aso Santa Croce e Carle); Santero (importo riazienda di Revello leader nella Mondovì e dalla Saint-Gobain cavato dalle vendita di 2 mila mascherine, donato (tute e mascherine all’Aso Santa Croce e Carle). Anche l’Itt Italia, azienda specializzata nel settore La Diageo, con sede a Cinzano di Santa Vittoria d’Alba, ha donato 100 mila litri di gel disinfettante alla Fondazione Nuovo Ospedale Alba-Bra automobilistico che si occupa Onlus e al Dipartimento della Protezione civile del Piemonte della produzione di pastiglie per i freni, ha contribuito a sostenere il Comune di Barge con mille mascherine di tipo Ffp2 per forze dell’ordine, medici di base, volontari, personale delle case di cura e dipendenti municipali. Degna di menzione la decisione da parte della Diageo Plc, avente una sede produttiva a Cinzano di Santa Vittoria d’Alba e operante nel mercato delle bevande alcoliche, di donare una ge-

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nerosa quantità di alcol puro: si parla di 100 mila litri di gel disinfettante, dei quali hanno bene ciato la Fondazione Nuovo Ospedale di Alba-Bra Onlus e il dipartimento della Protezione civile del Piemonte. «Siamo lieti di poter portare il nostro contributo nel supportare il personale sanitario impegnato nella lotta al Covid-19», dichiarò a suo tempo Mauro Balestrini, amministratore delegato Diageo Operations Italy. La nostra donazione testimonia, ancora una volta, l’impegno della nostra azienda per le persone che vivono nel nostro territorio, la cui salute rappresenta la priorità assoluta. Le associazioni Fondazione Nuovo Ospedale di Alba-Bra Onlus e il Dipartimento della Protezione civile del Piemonte sono in prima linea per fronteggiare l’emergenza; è giusto che anche noi facciamo la nostra parte». Dello stesso avviso Penelope Kourkafa, Mediterranean cluster director di Diageo: «Rifornire le strutture sanitarie del Piemonte di gel disinfettante attingendo alle nostre riserve di alcol puro rappresenta da parte nostra il modo più rapido ed ef cace per aiutare la Regione a superare questo dif cile momento». Non è tutto: l’azienda ha anche optato per la donazione di un ingente carico di disinfettante alcolico in favore dei Comuni del circondario dell’Asl Cn2. In particolare, a Bra sono andati oltre 1.250 aconi, mentre altri 1.900 sono stati distribuiti alle realtà comunali del territorio. Dall’alta Valle Tanaro è giunta un’ulteriore soluzione igienizzante, tutta “made in Garessio” e realizzata seguendo le linee guida dettate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità: ne sono stati donati all’incirca 20 mila litri a ospedali, Rsa, Comuni, enti e associazioni del territorio piemontese e ligure dallo stabilimento chimico-farmaceutico Huvepharma Italia. «Di fatto si è trattato di applicare la chimica, che noi maneggiamo quotidianamente, mettendola a disposizione delle persone», ha spiegato Sergio Morinelli, commercial operations director dell’azienda. «La produzione è avvenuta in emergenza, in estrema urgenza per la mancanza del materiale sul mercato». Huvepharma Garessio ha anche donato agli ospedali di Ceva, Mondovì e Saluzzo 650 tute integrali di tipo Tyvek, oltre a 1.500 guanti in nitrile monouso (ospedali di Ceva e Saluzzo), e ha organizzato una sottoscrizione volontaria interna da parte di tutti i dipendenti a favore del “Poveri Infermi” di Ceva, promossa dalla Rsu di stabilimento con contributo aziendale, per un totale di 12.746 euro. Inoltre Huvepharma Italia ha deciso di contrarre una copertura assicurativa per tutti i dipendenti che interviene in caso di ricovero da infezione Covid-19. La distilleria Sacchetto di Lagnasco ha omaggiato l’Asl Cn1 di 60 litri di alcool e non sono mancate, inoltre, le manifestazioni di generosità in termini di apparecchiature sanitarie. Ad esempio, Artech ha donato un respiratore all’ospedale di Mondovì, mentre la Olimac di Margarita ha nanziato l’acquisto di due videolaringoscopi (valore: 40 mila euro) in favore del nosocomio “Santa Croce e Carle” di Cuneo. L’ospedale di Saluzzo ha ricevuto due videolaringoscopi del medesimo valore, con monitor da 15 pollici, due cavi video core e quattro set di lame riutilizzabili in titanio: a regalarli è stata la ditta Astesana di Villafalletto. «Ci hanno donato il sistema migliore» ha raccontato Nicola Launaro, che dirige l’area di terapia intensiva Covid-19 a Saluzzo. «Non ne avevamo e ci sono stati molto utili». Anche FerreroLegno, preminente realtà italiana nel settore della produzione di sistemi e soluzioni di apertura per interni ha contribuito al sostegno del territorio. L’azienda di Magliano Alpi ha concentrato i suoi interventi su donazioni alle organizzazioni sanitarie locali sia con contributi nanziari, sia in termini di dispositivi di protezione individuale. Per l’ospedale “Regina Montis Regalis” di Mondovì ha contribuito attraverso un sostegno economico per il sistema di trattamento respiratorio intensivo – in uso dal 9 aprile scorso – a cui si aggiungono le 300 mascherine FFP2 donate alla Croce Rossa della stessa città. «Come famiglia e come imprenditori», dichiara Ilaria Ferrero, direttore generale di FerreroLegno, «abbiamo cercato di fare la nostra

Per l’ospedale di Mondovì, FerreroLegno ha contribuito attraverso un sostegno economico per il sistema di trattamento respiratorio intensivo

parte per aiutare ad affrontare questa emergenza, supportando le gure che, giorno dopo giorno, stanno lavorando senza sosta per la salute della nostra comunità. Una comunità verso cui noi, oggi ancora di più, sentiamo il dovere di investire tutto il nostro impegno e dedizione per dare il nostro migliore sostegno lavorando a un futuro comune. Un futuro in cui si assisterà a un importante cambiamento di scenario che rappresenterà però una nuova opportunità per trovare, insieme, nuove modalità di gestione delle attività e dei progetti all’insegna del rilancio».

#GRAZIEEROI Vi è, in ne, un capitolo di questa storia, nel quale recitano un ruolo da protagonista le aziende della Granda che si sono distinte per le donazioni materiali durante il lockdown, a cominciare dalla Maina di Fossano che ha inviato oltre 200 mila colombe a tutti i medici e gli infermieri lombardi, al Comune di Milano e alle famiglie bisognose del nord Italia, grazie all’opera di distribuzione eseguita dalla Regione Lombardia, dal Comune di Milano, dalla Caritas e dal Banco Alimentare. «Non potevamo tirarci indietro dall’omaggiare una colomba, da un lato, a tutti coloro che per settimane, con competenza e spirito di sacri cio, hanno affrontato un’emergenza sanitaria gravissima e, dall’altro, alle tante famiglie che si sono trovate in condizioni di bisogno», ha dichiarato Marco Brandani, amministratore delegato di Maina Panettoni. Parole alle quali hanno fatto eco quelle di Alberto Balocco, presidente e amministratore dell’omonima industria dolciaria fossanese, che ha spedito decine di migliaia di colombe e altri prodotti nelle strutture sanitarie piemontesi e italiane. «È stata una Pasqua diversa, che ci ha regalato una possibilità importante: quella di condividere a distanza», ha affermato. «È il nostro modo di dire grazie, anzi #grazieEroi, e fare loro speciali auguri perché, senza il loro impegno e il loro sacri cio, la situazione sarebbe diventata ancora peggiore». Rimanendo nel settore alimentare, la Ferrero di Alba, sempre in occasione della Pasqua, ha regalato 180 quintali di uova Kinder Gran Sorpresa, destinate ai volontari della Protezione civile e al personale sanitario e parasanitario coinvolto nell’emergenza Covid-19 negli ospedali di tutto il Piemonte, estendendo l’iniziativa a tutte le altre regioni

La pandemia di Coronavirus ha inevitabilmente stravolto la quotidianità in ogni sua sfaccettatura, inclusi gli aspetti connessi al mondo del lavoro. Numerosi lavoratori hanno avuto modo di beneficiare dello smart working, altresì detto lavoro agile, continuando a fornire le proprie prestazioni dall’abitazione e servendosi unicamente di un computer e di una connessione internet. In determinati settori, tuttavia, ciò non è stato possibile e molte persone hanno mantenuto inalterata la propria routine, apportandovi soltanto alcune severe variazioni, utili a prevenire il contagio da Covid-19 (mascherine, guanti, distanziamento sociale...). Una fedeltà e un’abnegazione che non sono passate inosservate agli occhi dei vertici aziendali, i quali hanno deciso di gratificare i propri dipendenti attraverso alcuni bonus. È accaduto anche in provincia di Cuneo, territorio nel quale gli esempi di questa natura quasi non si contano. La Ferrero di Alba, per cominciare, da metà marzo ha creato una sorta di “banca del tempo”: per i lavoratori messi in ferie, la metà dei giorni è pagata direttamente dalla multinazionale. Non solo: ai dipendenti della rete vendita e della logistica che non si sono fermati tra il 16 marzo e il 24 aprile l’azienda ha versato 750 euro lordi. Una decisione simile a quella adottata da Giovanni Rana, leader veneto della pasta fresca: nel suo stabilimento di Moretta è stata riconosciuta una maggiorazione dello stipendio del 25% per ciascun giorno lavorato durante il lockdown. Discorso analogo per Colussi di Fossano e Panna Elena di Savigliano, che hanno inserito 250 euro in più in busta paga. Incentivi salariali anche da parte di Acqua San Bernardo e del Gruppo Sant’Anna Fonti Vinadio, con quest’ultimo che ha predisposto un premio a tutti i dipendenti pari al 30% della retribuzione mensile riparametrata alle giornate di lavoro svolte. +10% sullo stipendio per i lavoratori della Sacchetto di Lagnasco, specializzata nella trasformazione di cerali e amidi; Campari (che detiene una fabbrica di proprietà a Valpone di Canale) ha invece decretato l’elargizione di un’aggiunta sul compenso mensile da parte dell’azienda, che si va a sommare al massimale Inps dello stipendio. E ancora: Biraghi ha scelto di incentivare le proprie maestranze attraverso dei buoni benzina, mentre il gruppo santostefanese Santero ha optato per lo stanziamento di un premio complessivo del valore di 100 mila euro come speciale riconoscimento per l’impegno profuso. Esempi di profonda riconoscenza ai propri dipendenti giungono ancora dalla Sedamyl di Saluzzo, attiva nella produzione di amido e derivati (ha stabilito un incremento del 30% del salario durante il periodo emergenziale e ha predisposto un’assicurazione sanitaria a favore di tutti i dipendenti in caso di ricovero ospedaliero per Covid-19), dalla Capetta di Santo Stefano Belbo (stipendio pieno per chi ha orario ridotto e aumentato del 25% per chi ha orario intero), dalla Gaudino di Alba, specializzata nella fabbricazione di impianti frigoriferi industriali (Cig integrata: con risorse aziendali è garantita la parte di stipendio non corrisposta attraverso l’accesso agli ammortizzatori sociali) e, non ultima, dalla Multitel di Manta, che opera nel settore delle piattaforme per il lavoro aereo (una settimana di lavoro con un quarto dello stipendio in regalo per i suoi quattrocento lavoratori).

più colpite dalla pandemia. La Venchi di Castelletto Stura ha donato anch’essa le uova di cioccolato ai bambini delle famiglie aventi diritto ai buoni spesa connessi al Coronavirus, mentre il ristorante “Il Nanetto” di Madonna dell’Olmo per due mesi, tutti i venerdì, ha consegnato gratuitamente all’ospedale “Santa Croce e Carle” di Cuneo 60 pasti pronti, con piatti di alta cucina, destinati a coloro che hanno lavorato senza sosta nei reparti. E ancora: le Fonti Alta Valle Po hanno distribuito acqua ai nosocomi e all’Unità di Crisi, l’app tabUi (ZetaBi di Alba) ha offerto alle aziende che effettuano la consegna a domicilio la possibilità di essere inserite a titolo gratuito nell’apposita sezione dell’applicazione e Tec Arti Gra che ha permesso la stampa a costo zero delle dispense e del materiale didattico agli studenti di Fossano. Encomiabile anche la generosità di Michelin ed Euromaster (catena leader in Europa per quanto riguarda pneumatici e manutenzione auto), che hanno regalato per tutto il mese di aprile pneumatici alle ambulanze della Croce rossa e delle Asl di tutto lo Stivale. In ne Nicole Fashion (gruppo Pronovias) ha promosso l’iniziativa “Heroes collection”, in buona sostanza, sono stati confezionati abiti da sposa esclusivi per le “eroine della sanità”, con l’obiettivo nale di donarli a tutte le dottoresse, infermiere e lavoratrici degli ospedali (Oss,

Il ristorante “Il Nanetto” di Madonna dell’Olmo per due mesi, tutti i venerdì, ha consegnato gratuitamente all’Aso “Santa Croce e Carle” di Cuneo 60 pasti pronti

addette alle pulizie, alla ristorazione, alla portineria e ai rapporti con il pubblico) che avrebbero dovuto pronunciare il loro “sì” durante il lockdown. La stilista cuneese Alessandra Rinaudo, direttrice artistica di Pronovias, ha commentato: «Sono paladine inarrestabili nella loro battaglia per la cura dei malati e per me è un onore accrescere la consapevolezza nei confronti di queste donne».

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