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Al lavoro con l’entusiasmo di sempre

Gruppo Merlo Al lavoro con l’entusiasmo di sempre

Un accordo con Intesa Sanpaolo garantirà

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Fabio Rubero « La salute e il benessere del personale interno e dei collaboratori è di prioritaria importanza». Sono le parole attraverso le quali lo scorso 13 marzo la Merlo spa di San Defendente di Cervasca annunciava che dal giorno successivo l’azienda sarebbe rimasta chiusa a causa dell’emergenza sanitaria che in quei giorni viveva il momento più acuto. A qualche mese di distanza, di ciò che sono stati quei giorni e degli strascichi che questi hanno lasciato, abbiamo parlato con Silvia Merlo, amministratore delegato della multinazionale cuneese che ci ha raccontato anche dell’accordo di collaborazione innovativa, sottoscritto con Intesa Sanpaolo nell’ambito del “Programma Filiere”, per l’accesso al credito delle aziende fornitrici e dei dealer legati al Gruppo Merlo. Il progetto nasce dalla comune sensibilità di due tra i più importanti attori del territorio e si pone l’obiettivo di sostenere le piccole e medio imprese legate alla liera in un momento di dif coltà generato dall’emergenza Covid-19. Ne bene ceranno circa 500 aziende fornitrici e 130 rivenditori distribuiti su tutto il territorio nazionale. Dottoressa Merlo, come ha vissuto una grande azienda come la vostra la fase del lockdown? «Anzitutto mi preme sottolineare come per la nostra azienda, storicamente, la difesa e la tutela del nostro patrimonio più grande, ovvero le persone, rappresentino un’autentica stella polare. In quest’ottica, proprio per tutelare i dipendenti, abbiamo autonomamente deciso di chiudere la parte produttiva dell’azienda, mantenendo comunque lo smart working per gli impiegati, e siamo molto felici di averlo fatto. È stata una fase in cui abbiamo comunque continuato a lavorare molto sull’ottimizzazione dei processi aziendali in conseguenza della nuova situazione, oltre a portare avanti una serie di programmi di crescita. Ci sono state molta progettualità, molta strategia; in quelle settimane abbiamo lavorato sui nuovi prodotti, insomma non è stato affatto un periodo “perso” ».

Come è andata la successiva riapertura della produzione? «Era un momento in cui vi era ancora grande confusione su cosa fosse meglio fare. Nel dubbio, sempre nell’ottica di salvaguardare la salute dei nostri dipendenti, abbiamo provveduto a sottoporre al test sierologico e a eventuale tampone tutti loro. Questa attività ha fatto sì che un paio di persone, positive al tampone, non siano rientrate in azienda evitando così la nascita di focolai. Siamo ripartiti con l’entusiasmo di prima adeguandoci alle norme diverse, ma è il grande lavoro fatto a livello organizzativo che ha fatto sì che molto presto la produzione tornasse a pieno regime».

Silvia Merlo, Ad della multinazionale cuneese, racconta i giorni del lockdown vissuti dall’azienda. «Anche dai momenti positivo»

Quali sono gli ingredienti della vostra ripartenza? «Credo che in situazioni come queste sia utile compattare i ranghi e cercare di ripartire con entusiasmo, forza di volontà, credendoci fortemente per se stessi e per gli altri. Uno dei nostri primi pensieri è stato quello di avere la consapevolezza di essere al centro di una sorta di “ecosistema” fatto di molte aziende (clienti e fornitori) che ruotano intorno a noi: dovevamo farcela anche per loro».

Quali conseguenze operative e strategiche ha comportato e comporta l’emergenza sanitaria tuttora in corso? «Sicuramente un considerevole aumento dei costi perché solamente per essere in linea con le attuali normative è stato necessario spendere ingenti somme. Ma, ribadisco, continuiamo a essere convinti che investire nella sicurezza delle persone rimanga il modo migliore di impiegare il proprio denaro. Per contro i nostri dipendenti si sono dimostrati sempre molto collaborativi, tanto che oggi in azienda tutto funziona perfettamente: ingressi scaglionati, mascherine sempre indossate, gel igienizzante in ogni postazione, ecc. Facciamo tutto ciò che è nelle nostre possibilità perché chi viene in azienda sappia di trovare un ambiente controllato nel quale possa percepire attenzione nei suoi confronti».

Cosa signi ca per un’azienda che lavora quotidianamente con interlocutori di ogni angolo del pianeta vivere un momento storico nel quale mai sono stati così dif cili gli spostamenti da uno Stato all’altro? «Il nostro mondo professionale tutto sommato non si è mai fermato. Ci sono stati rallentamenti e dif coltà anche nelle spedizioni, soprattutto nel lockdown, dal punto di vista logistico, perché i mezzi faticavano a oltrepassare i con ni. Oggi siamo tornati a una situazione più uida e più gestibile. Rispetto a prima mancano i contatti che c’erano, mancano le relazioni, che prima erano af date a contatti personali. Mancano le trasferte, i convegni, gli eventi, le ere, per noi da sempre importantissimi. Ma abbiamo imparato a lavorare con le videoconferenze, a condividere i dati con i potenti strumenti informatici che abbiamo a disposizione e questo ci ha insegnato che anche dai momenti più dif cili è possibile trarre qualcosa di positivo».

La ducia di un gruppo importante come Intesa Sanpaolo non può non rappresentare un’enorme iniezione di ducia per voi e per i vostri partner. Quanto vi inorgoglisce? In cosa consiste nel dettaglio questo accordo? «Ci inorgoglisce parecchio, ma soprattutto consente alle aziende facenti parte della nostra liera di avere le stesse condizioni che un istituto bancario così importante concederebbe al cliente Merlo. È una convenzione che, oltre a portare enormi vantaggi alle aziende che lavorano con noi, per noi signi ca soprattutto poter dire loro “ci prendiamo cura di voi”».

Una fase dei test addestrativi presso il Cfrm di Cervasca, i quali consentono lo sviluppo di abilità non realizzabili in normali contesti, ha riguardato la discesa in corda doppia di due operatori di Squadra Soccorso Alpino Militare (Ssam), di recente istituzione nell’àmbito delle Truppe alpine, da una piattaforma aerea portapersone su sollevatore telescopico Merlo, posizionata a circa 30 metri d’altezza (si veda l'articolo nelle pagine precedenti)

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