2 minute read

La Fondazione Ferrero e i social

Il segretario generale della Fondazione “Piera, Pietro e Giovanni Ferrero” di Alba, Bartolomeo Salomone, da pochi mesi presidente di “Ferrero” spa, ha spesso rimarcato il fatto di essere fortunato per avere la possibilità di collaborare in modo molto stretto con Maria Franca Ferrero, presidente dell’Ente morale fondato dal consorte signor Michele e da lei stessa nel 1983. La stella polare da sempre indicata dalla signora Maria Franca, coerente con quanto la famiglia e l’azienda fanno sin dall’inizio, è che l’azione della Fondazione incida in modo concreto e continuo sulla comunità, evitando iniziative ef mere o che abbiano il sapore dello “spot”. In campo culturale, il Covid-19 ha costretto a rinviare la grande esposizione artistica di richiamo internazionale che avrebbe dovuto tenersi in autunno

Se, per motivi di sicurezza, dall’inizio di marzo non è stato possibile frequentarla di persona, la fondazione “Piera, Pietro e Giovanni Ferrero” di Alba ha provveduto a spostarsi nelle case di chi l’ha frequenta con assiduità sino a pochi mesi fa e di chi sta tornando ad animarla grazie al graduale ritorno alla normalità. Lo ha fatto potenziando la propria pagina Facebook con nuove iniziative che hanno riscosso grande successo, partendo proprio dall’emergenza sanitaria e proponendo incontri con scienziati di comprovata esperienza e di notevoli capacità comunicative. I temi sviscerati sono stati quelli dell’evoluzione della pandemia, delle ultime scoperte, della ricerca di cure e vaccini. Le tre videoconferenze sono state trasmesse in diretta con il coordinamento di Piero Bianucci. Hanno risposto alle sue domande e a quelle proposte del pubblico: Matteo Bassetti, direttore della Clinica di malattie infettive del policlinico “San Martino”-Irccs di Genova, Giovanni Di Perri, direttore della Clinica di malattie infettive dell’Università di Torino-ospedale “Amedeo di Savoia”, Alberto Mantovani, direttore scienti co dell’istituto clinico “Humanitas” di Milano, Giuseppe Remuzzi, direttore dell’istituto di ricerche farmacologiche “Mario Negri”-Irccs, Antonella Viola, direttore scienti co dell’Istituto di ricerca pediatrica (Irp-Città della speranza) e ordinario di patologia generale al Dipartimento di scienze biomediche dell’Università di Padova, Giancarlo Isaia, geriatra, presidente dell’Accademia di medicina di Torino, Umberto Dianzani, ordinario di immunologia all’Università del Piemonte orientale, Mario Rasetti, professore emerito di sica teorica al Politecnico di Torino, e Alessandro Vespignani, sico informatico, tra i massimi esperti mondiali di epidemiologia computazionale. «Nei mesi di lockdown la Fondazione ha sperimentato lo strumento digitale come alternativo alla partecipazione diretta delle persone alle attività ed agli eventi. È un altro tipo di partecipazione, non alternativa, ma parallela. In attesa di riprendere le nostre regolari attività, cercheremo di potenziare le occasioni di incontro e di dialogo su piattaforme on-line che costituiranno un’opportunità per raggiungere il maggior numero di persone possibile in occasione dei nostri eventi, anche quando si tornerà alla normalità», afferma Bartolomeo Salomone, direttore generale della Fondazione “Piera, Pietro e Giovanni Ferrero” e presidente di “Ferrero” spa, la consociata italiana del gruppo dolciario albese da sempre proiettato verso il mondo intero.

Advertisement

L’epidemia ha spinto l’Ente morale albese di persona un’altra forma di partecipazione collettiva, non alternativa, ma parallela, che proseguirà anche con il ritorno alla normalità

This article is from: