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Nocciole, tra i produttori c’è fiducia per la stagione

IL COMPARTO RISENTE IN MISURA MINORE DELL’EMERGENZA. PROBLEMI PER CHI RIFORNISCE PASTICCERIE E GELATERIE

di Francesca Braghero

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Meno gravi rispetto ad altri comparti, ma comunque presenti e da monitorare. Sono le ripercussioni del Coronavirus sul settore corilicolo cuneese. “Dal punto di vista della gestione dei noccioleti, si può affermare che il lockdown causato dall’emergenza sanitaria da coronavirus non ha comportato problemi – afferma Antonio Marino, tecnico corilicolo di Confagricoltura Cuneo –. Ma per quanto riguarda l’aspetto economico, non si può purtroppo dire altrettanto con le ripercussioni dell’emergenza che si fanno sentire e interessano per lo più le piccole aziende di coltivatori e trasformatori diretti, che con gelaterie e pasticcerie chiuse hanno subito un notevole calo di richieste di prodotto, soprattutto durante il periodo pasquale”. Tuttavia, come fa notare Aldo Gavuzzo, presidente della sezione Frutta in guscio di Confagricoltura Cuneo, “fortunatamente a questa situazione fa da contraltare la richiesta di nocciole da parte della GDO, che si è mantenuta stabile ed è ancora su livelli sostenuti”. Pur essendo ancora troppo presto per fare previsioni di come si svilupperà l’annata, le premesse climatiche degli ultimi mesi sembrano essere buone: “Grazie al clima favorevole della primavera piemontese, siamo di fronte ad una bella fioritura di noccioli ed ad una previsione di raccolto di frutti che dovrebbe attestarsi nella norma del periodo”, conferma Gavuzzo. Il clima mite di cui ha beneficiato il Piemonte negli ultimi mesi è stato, infatti, piuttosto favorevole alla fioritura delle piante, a differenza di quanto accaduto in altre zone d’Italia, come la Campania, e in Paesi come Bosnia e Turchia, che hanno invece dovuto fare i conti, a inizio primavera, con forti gelate che hanno danneggiato i raccolti e che, con ogni probabilità, provocheranno un importante calo produttivo. “Nel territorio cuneese ci sono state soltanto alcune zone, soprattutto nei fondovalle, che hanno subito bruschi abbassamenti termici dopo la fioritura, ragione per cui, ad oggi resta l’incognita dell’allegagione, la fase più delicata, che potrebbe portare a cascole anche abbondanti in queste zone – spiega Marino –, ma in linea di massima possiamo affermare che la stagione è iniziata con buone prospettive di raccolto”. La speranza del comparto allo stato attuale è, dunque, che le condizioni atmosferiche continuino a mantenersi buone anche nei prossimi mesi, mentre i principali timori riguardano un’eventuale invasione da parte di insetti infestanti, come la cimice asiatica, che potrebbero danneggiare il raccolto, come è accaduto negli anni scorsi.

Vespa samurai contro la cimice asiatica

POSITIVA LA SUA INTRODUZIONE PER DIFENDERE LE PRODUZIONI

L’invasione della cimice asiatica è purtroppo il dilemma di ogni annata, ultimamente, ma da quest’anno ci sarà un’arma in più nella lotta biologica contro il temibile insetto. A breve si partirà con i lanci del Trissolcus japonicus (o vespa samurai) antagonista naturale della cimice asiatica, nel quale il mondo agricolo ripone grandi aspettative. “Ci saranno circa un centinaio di postazioni da cui partiranno i due lanci sperimentali stagionali, percorrendo appositi corridoi biologici creati all’interno delle piantagioni”, precisa Marino. Infine, ricordiamo che a seguito della situazione che si è venuta a creare a causa del Covid-19 purtroppo l’annuale convegno sul nocciolo organizzato da Confagricoltura Cuneo a Cherasco, inizialmente previsto per il 30 maggio, è stato rinviato a data da destinarsi.

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