







«Vedi, sono capace di scrivere in tutti i modi che voglio, elegante o selvaggio, corretto o contorto» (Wolfgang Amadeus Mozart)
Le sonate per pianoforte di Wolfgang Amadeus Mozart occupano un capitolo affascinante e complesso nella storia della musica. Nonostante alcuni dei loro movimenti individuali, come il famoso "Rondo Alla turca" (che è il terzo movimento della Sonata in La maggiore, K331), siano estremamente popolari, l'intero corpus delle sonate per pianoforte di Mozart non ha mai raggiunto la stessa diffusione o popolarità rispetto alle sonate di compositori come Ludwig van Beethoven. Questo può essere dovuto a diverse ragioni. Da un lato, queste sonate sono spesso percepite dagli addetti ai lavori come tecnicamente meno impegnative. Non sono infatti un punto fermo nel repertorio dei pianisti professionisti, come riflette anche la celebre frase secondo cui queste opere sarebbero "troppo difficili per i bambini e troppo facili per gli adulti". In realtà, dietro questa apparente semplicità si nasconde una profondità interpretativa e una raffinatezza che richiedono una maturità musicale non indifferente per essere comprese appieno. Inoltre, a differenza delle sonate di Beethoven, che rappresentano spesso un viaggio emotivo e una lotta interiore, le sonate di Mozart sono più legate alla forma e alla grazia, tipiche dell'estetica classica viennese. Questa differenza stilistica può aver contribuito alla loro minore popolarità: il pubblico delle grandi sale da concerto tende a preferire opere con un forte impatto drammatico. Le sonate di Mozart venivano sì eseguite in pubblico, ma più frequentemente in riunioni semi-private. La finalità delle sonate è essenzialmente musicale e non virtuosistica.
Questa differenza di percezione, unita alla rarità di esecuzioni integrali delle sonate di Mozart nelle sale da concerto, ha contribuito a mantenerle in un relativo oblio, impedendo al pubblico di sviluppare una familiarità e un apprezzamento completi per la loro portata e il loro valore. Nonostante ciò questi pezzi sono fondamentali per comprendere l'evoluzione della forma-sonata e della musica classica in generale. Rappresentano una pietra miliare nello sviluppo della forma-sonata, segnando un importante passo avanti rispetto ai lavori di Haydn, con una maggiore espressività e complessità tematica. Inoltre, queste sonate sintetizzano l'estetica del Classicismo, fungendo da transizione tra lo stile galante e uno stile più maturo ed espressivo che anticipa il Romanticismo. Sebbene meno virtuosistiche rispetto a quelle di Clementi o Beethoven, le sonate di Mozart richiedono una tecnica pianistica evoluta, un controllo del tocco e del fraseggio essenziali per una solida formazione musicale, motivo per cui queste opere sono rimaste parte fondamentale del repertorio didattico, anche se meno presenti nei programmi di concerto.
La loro apparente semplicità non deve oscurare la loro importanza storica e artistica, che abbraccia l'intera evoluzione della forma-sonata e rappresenta una sintesi perfetta di un'epoca, continuando a sfidare e affascinare pianisti e studiosi.
L' Associazione Musicale Muzio Clementi, nell’ambito del Festival “Echi sonori a Palazzo Chigi”, nato per la valorizzazione delle dimore storiche del Lazio, e reso possibile dal contributo della Regione Lazio, del Mic, del Comune di Viterbo e della Fondazione Carivit, propone l'esecuzione integrale delle sonate di Mozart suddivisa in quattro tappe, che si terrà nella sala di Palazzo Chigi a Viterbo. Questo spazio, recentemente ristrutturato con particolare attenzione all'insonorizzazione e all'illuminazione, offre un ambiente ideale per un'esperienza di ascolto intima e rivelatrice, perfettamente in linea con le finalità e le modalità esecutive di queste opere. Nel corso delle due giornate cercheremo di attirare l’attenzione degli ascoltatori non solo sulla profondità e raffinatezza di queste opere, ma anche sull’entusiasmo di Mozart per i nuovi valori umani, la grande energia vitale, le invenzioni, le scoperte, insomma per tutto lo spirito rivoluzionario del XVIII secolo che ha visto nascere gli ideali di libertà individuale e dignità umana per superare l'immagine di Mozart “eterno fanciullo” distaccato dalla storia e riconoscerlo come uno dei ribelli a cui la nostra epoca dovrebbe guardare come esempio.
Il ciclo è curato da Costantino Mastroprimiano, tra i massimi esperti di della letteratura del pianoforte antico.
Buon ascolto!
"Ti dico davanti a Dio, da uomo onesto, che tuo figlio è il più grande compositore che io conosca personalmente o per nome: ha gusto, e inoltre la più grande conoscenza della composizione che si possa immaginare."
- Franz Joseph Haydn a Leopold Mozart
"Un fenomeno come Mozart rimarrà sempre un miracolo che non potrà mai essere spiegato."
- Johann Wolfgang von Goethe
"Suonate Mozart in mia memoria"
- Fredéric Chopin
"È il più puro di tutti i musicisti, incarna la musica stessa."
- Claude Debussy
11:00-12:00
Sonata in do maggiore, K 279
Allegro - Andante - Allegro
Jacopo Sibilia
Sonata in fa maggiore, K 280
Allegro assai - Adagio - Presto
Nicola Pantani
Sonata in re maggiore, K 284 "Dürnitz"
Allegro - Rondò alla polacca - Tema e variazioni
Jacopo Sibilia
13:00 -14:00
Sonata in la maggiore, K 331 "Alla turca"
Andante grazioso - Minuetto - Alla Turca. Allegretto
Lucrezia Proietti
Sonata in fa maggiore, K 533/K 494
Allegro - Andante - Rondò. Andante
Matteo Bogazzi
Sonata in do maggiore, K 309
Allegro con spirito - Andante un poco adagio - Rondo. Allegretto grazioso
Matteo Bogazzi
18:00 -19:00
Fantasia in do minore, K 475
Adagio. Allegro - Andantino. Più Allegro - Tempo primo
Stefano Ruiz de Ballesteros
Sonata in do minore, K 457
Allegro - Adagio - Molto allegro
Nicola Pantani
Sonata in sol maggiore, K 283
Allegro - Andante - Presto
Stefano Ruiz de Ballesteros
Sabato 7 settembre
11:00-12:30
Sonata in si bemolle maggiore, K 281
Allegro- Andante amoroso - Rondò. Allegro
Sebastiano Mesaglio
Sonata in mi bemolle maggiore, K 282
Adagio - Menuetto I&II - Allegro
Sebastiano Mesaglio
Fantasia in re minore K 397
Andante - Adagio - Presto - Tempo primo - Allegretto
Filippo Pantieri
Sonata in la minore K 310
Allegro maestoso - Andante cantabile con espressione - Presto
Filippo Pantieri
Sonata in si bemolle maggiore, K570
Allegro - Adagio - Allegretto
Eleonora Carapella
13:00 -14:00
Sonata in do maggiore, K 330
Allegro moderato - Andante cantabile - Allegretto
Eleonora Carapella
Sonata in fa maggiore, K 332
Allegro - Adagio - Allegra assai
Fabiana Ciampi
Sonata in re maggiore, K 311
Allegro con spirito - Andante con espressione - Rondo
Fabiana Ciampi
18:00-19:00
Sonata in si bemolle maggiore, K 333
Allegro - Andante cantabile - Allegretto grazioso
Salvo Nicolosi
Sonata in do maggiore, K 545
Allegro - Andante -Rondò
Salvo Nicolosi
Sonata in re maggiore, K 576
Allegro - Adagio - Allegretto
Lucrezia Proietti
Il festival è reso possibile grazie al contributo di
Regione Lazio
Ministero della Cultura
Comune di Viterbo
Fondazione Carivit
e degli sponsor tecnici
Touring Club Viterbo
Pianoforti Di Marco
Terme dei Papi
Arch. Giovanni Cesarini
Ing. Andrea De Martino
Engineering Solutions
Carramusa Group
Palazzo Ubertini
Balletti Palace Hotel
Prime composizioni di Mozart scritte nel 1761, all'età di 5 anni