Echi sonori a Palazzo Chigi 2024

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Le Sonate per pianoforte di Mozart

«Vedi, sono capace di scrivere in tutti i modi che voglio, elegante o selvaggio, corretto o contorto»  (Wolfgang Amadeus Mozart)

Le sonate per pianoforte di Wolfgang Amadeus Mozart occupano un capitolo affascinante e complesso nella storia della musica. Nonostante alcuni dei loro movimenti individuali, come il famoso "Rondo Alla turca" (che è il terzo movimento della Sonata in La maggiore, K331), siano estremamente popolari, l'intero corpus delle sonate per pianoforte di Mozart non ha mai raggiunto la stessa diffusione o popolarità rispetto alle sonate di compositori come Ludwig van Beethoven. Questo può essere dovuto a diverse ragioni. Da un lato, queste sonate sono spesso percepite dagli addetti ai lavori come tecnicamente meno impegnative. Non sono infatti un punto fermo nel repertorio dei pianisti professionisti, come riflette anche la celebre frase secondo cui queste opere sarebbero "troppo difficili per i bambini e troppo facili per gli adulti". In realtà, dietro questa apparente semplicità si nasconde una profondità interpretativa e una raffinatezza che richiedono una maturità musicale non indifferente per essere comprese appieno. Inoltre, a differenza delle sonate di Beethoven, che rappresentano spesso un viaggio emotivo e una lotta interiore, le sonate di Mozart sono più legate alla forma e alla grazia, tipiche dell'estetica classica viennese. Questa differenza stilistica può aver contribuito alla loro minore popolarità: il pubblico delle grandi sale da concerto tende a preferire opere con un forte impatto drammatico. Le sonate di Mozart venivano sì eseguite in pubblico, ma più frequentemente in riunioni semi-private. La finalità delle sonate è essenzialmente musicale e non virtuosistica.

Questa differenza di percezione, unita alla rarità di esecuzioni integrali delle sonate di Mozart nelle sale da concerto, ha contribuito a mantenerle in un relativo oblio, impedendo al pubblico di sviluppare una familiarità e un apprezzamento completi per la loro portata e il loro valore. Nonostante ciò questi pezzi sono fondamentali per comprendere l'evoluzione della forma-sonata e della musica classica in generale. Rappresentano una pietra miliare nello sviluppo della forma-sonata, segnando un importante passo avanti rispetto ai lavori di Haydn, con una maggiore espressività e complessità tematica. Inoltre, queste sonate sintetizzano l'estetica del Classicismo, fungendo da transizione tra lo stile galante e uno stile più maturo ed espressivo che anticipa il Romanticismo. Sebbene meno virtuosistiche rispetto a quelle di Clementi o Beethoven, le sonate di Mozart richiedono una tecnica pianistica evoluta, un controllo del tocco e del fraseggio essenziali per una solida formazione musicale, motivo per cui queste opere sono rimaste parte fondamentale del repertorio didattico, anche se meno presenti nei programmi di concerto.

La loro apparente semplicità non deve oscurare la loro importanza storica e artistica, che abbraccia l'intera evoluzione della forma-sonata e rappresenta una sintesi perfetta di un'epoca, continuando a sfidare e affascinare pianisti e studiosi.

- SANDRO DE PALMA

L' Associazione Musicale Muzio Clementi, nell’ambito del Festival “Echi sonori a Palazzo Chigi”, nato per la valorizzazione delle dimore storiche del Lazio, e reso possibile dal contributo della Regione Lazio, del Mic, del Comune di Viterbo e della Fondazione Carivit, propone l'esecuzione integrale delle sonate di Mozart suddivisa in quattro tappe, che si terrà nella sala di Palazzo Chigi a Viterbo. Questo spazio, recentemente ristrutturato con particolare attenzione all'insonorizzazione e all'illuminazione, offre un ambiente ideale per un'esperienza di ascolto intima e rivelatrice, perfettamente in linea con le finalità e le modalità esecutive di queste opere. Nel corso delle due giornate cercheremo di attirare l’attenzione degli ascoltatori non solo sulla profondità e raffinatezza di queste opere, ma anche sull’entusiasmo di Mozart per i nuovi valori umani, la grande energia vitale, le invenzioni, le scoperte, insomma per tutto lo spirito rivoluzionario del XVIII secolo che ha visto nascere gli ideali di libertà individuale e dignità umana per superare l'immagine di Mozart “eterno fanciullo” distaccato dalla storia e riconoscerlo come uno dei ribelli a cui la nostra epoca dovrebbe guardare come esempio.

Il ciclo è curato da Costantino Mastroprimiano, tra i massimi esperti di della letteratura del pianoforte antico.

Buon ascolto!

"Ti dico davanti a Dio, da uomo onesto, che tuo figlio è il più grande compositore che io conosca personalmente o per nome: ha gusto, e inoltre la più grande conoscenza della composizione che si possa immaginare."

- Franz Joseph Haydn a Leopold Mozart

"Un fenomeno come Mozart rimarrà sempre un miracolo che non potrà mai essere spiegato."

- Johann Wolfgang von Goethe

"Suonate Mozart in mia memoria"

- Fredéric Chopin

"È il più puro di tutti i musicisti, incarna la musica stessa."

- Claude Debussy

Venerdì 6 settembre

11:00-12:00

Sonata in do maggiore, K 279

Allegro - Andante - Allegro

Jacopo Sibilia

Sonata in fa maggiore, K 280

Allegro assai - Adagio - Presto

Nicola Pantani

Sonata in re maggiore, K 284 "Dürnitz"

Allegro - Rondò alla polacca - Tema e variazioni

Jacopo Sibilia

I

NTERVALLO

13:00 -14:00

Sonata in la maggiore, K 331 "Alla turca"

Andante grazioso - Minuetto - Alla Turca. Allegretto

Lucrezia Proietti

Sonata in fa maggiore, K 533/K 494

Allegro - Andante - Rondò. Andante

Matteo Bogazzi

Sonata in do maggiore, K 309

Allegro con spirito - Andante un poco adagio - Rondo. Allegretto grazioso

Matteo Bogazzi

18:00 -19:00

Fantasia in do minore, K 475

Adagio. Allegro - Andantino. Più Allegro - Tempo primo

Stefano Ruiz de Ballesteros

Sonata in do minore, K 457

Allegro - Adagio - Molto allegro

Nicola Pantani

Sonata in sol maggiore, K 283

Allegro - Andante - Presto

Stefano Ruiz de Ballesteros

Sabato 7 settembre

11:00-12:30

Sonata in si bemolle maggiore, K 281

Allegro- Andante amoroso - Rondò. Allegro

Sebastiano Mesaglio

Sonata in mi bemolle maggiore, K 282

Adagio - Menuetto I&II - Allegro

Sebastiano Mesaglio

Fantasia in re minore K 397

Andante - Adagio - Presto - Tempo primo - Allegretto

Filippo Pantieri

Sonata in la minore K 310

Allegro maestoso - Andante cantabile con espressione - Presto

Filippo Pantieri

Sonata in si bemolle maggiore, K570

Allegro - Adagio - Allegretto

Eleonora Carapella

I

NTERVALLO

13:00 -14:00

Sonata in do maggiore, K 330

Allegro moderato - Andante cantabile - Allegretto

Eleonora Carapella

Sonata in fa maggiore, K 332

Allegro - Adagio - Allegra assai

Fabiana Ciampi

Sonata in re maggiore, K 311

Allegro con spirito - Andante con espressione - Rondo

Fabiana Ciampi

18:00-19:00

Sonata in si bemolle maggiore, K 333

Allegro - Andante cantabile - Allegretto grazioso

Salvo Nicolosi

Sonata in do maggiore, K 545

Allegro - Andante -Rondò

Salvo Nicolosi

Sonata in re maggiore, K 576

Allegro - Adagio - Allegretto

Lucrezia Proietti

Il festival è reso possibile grazie al contributo di

Regione Lazio

Ministero della Cultura

Comune di Viterbo

Fondazione Carivit

e degli sponsor tecnici

Touring Club Viterbo

Pianoforti Di Marco

Terme dei Papi

Arch. Giovanni Cesarini

Ing. Andrea De Martino

Engineering Solutions

Carramusa Group

Palazzo Ubertini

Balletti Palace Hotel

"Io sono un musicista"

Prime composizioni di Mozart scritte nel 1761, all'età di 5 anni

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