Programma tocatì 2007

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Il festival offre l’occasione per conoscere alcuni giochi storici attraverso laboratori che ripropongono attività ludiche del passato. I percorsi didattici, gestiti da operatori e non da comunità tradizionali, sono ambientati in luoghi suggestivi della città, come il teatro romano

ALIOSSI 37 Teatro Romano

laboratorio Sabato/domenica 10.00 18,30

Nel mondo antico era diffusissimo l’uso degli astragali (le ossa del tarso del bestiame) per predire il futuro. In Mesopotamia prima e poi anche in Grecia, queste ossa venivano usate per le scommesse e per giocare al gioco che poi prenderà il nome di “a li ossi”. I reperti che documentano questa usanza sono molteplici: troviamo raffigurazioni di uomini e dèi che giocano con gli astragali su manufatti di ceramica greci; nell’Iliade e nell’Odissea vi sono svariate allusioni all’uso ludico di queste ossa. È certo che il gioco fosse diffuso in tutto l’Impero Romano e anche oltre, in luoghi come la Russia e la Polinesia. Ancora oggi è in uso tra i bambini di tutto il mondo. Si gioca con cinque astragali, chiamati anche “a li ossi”, che vengono lanciati per aria cercando di ottenere determinate combinazioni. Al posto degli ossicini si possono usare sassolini o monetine. A cura del Liceo S.P.P Carlo Montanari, Verona

BIGLIE 5 Piazza Nogara

laboratorio sabato/domenica 10.00-18.00

Il gioco delle biglie era praticato sin dall’antico Egitto, utilizzando sassolini, noccioli di pesche e albicocche, fave secche o noci. La prima macchina per la costruzione industriale delle biglie in vetro (Germania 1846), segnò il passaggio alla produzione di quello che prima era soltanto un riutilizzo di materiale di scarto nella lavorazione del vetro e del marmo. Con prezzi accessibili, le biglie diventano un gioco popolare. In Italia i giochi con le biglie hanno acquistato la connotazione d’attività puerile. Nel mondo anglosassone conservano il prestigio di un tempo, con complicatissimi regolamenti a stampa pieni di termini tecnici. In Francia, il gioco mantiene un certo rilievo grazie al “Mondial Billes”, che propone lo stile francese (biglie di vetro su circuito di sabbia). A cura dell’Associazione Matite Appuntite

CERBOTTANA 28 Volto Fontane

laboratorio

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SABATO/DOMENICA 10.00-18.30

COPPELLE 37 Teatro Romano

laboratorio Sabato/Domenica 10,30-18,30

Piccoli avvallamenti nella pietra a intervalli regolari, scavati nelle pavimentazioni e nelle scale di epoca greca e romana, danno testimonianza della diffusione del gioco delle

GIOCHI DA BAMBINI

Il termine “cerbottana” deriva da una parola araba, “zarbatana”, che indicava un’antica arma composta da un lungo tubo utilizzato per lanciare soffiando pallottole di argilla e piccole frecce. Arma letale in Oriente, in Amazzonia e nei romanzi di Salgari (dove le freccette erano avvelenate con il curaro) la cerbottana dalle nostre parti è fortunatamente soltanto un classico gioco da ragazzi. Si può costruire con un foglio di carta arrotolata a tubo ed è subito pronta per lanciar “piròle”. Si tratta del nome veneto delle classiche munizioni costruite con strisce di carta di giornali arrotolate a cono. Lunghezza e diametro della canna di lancio sono elementi che ne determinano la potenza: tanto più è lunga e più è piccolo il diametro, quanto più lunga sarà la gittata. A cura dell’Associazione Giochi Antichi (VR)


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