Anzio-Space 56 - Settembre 2013

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Disturbo di Anzio La prima sensazione che si vive passeggiando per le vie della nostra cittadina con occhi attenti e una testa non contaminata dalle nebbie marine, è quel senso dell’attesa di cui ogni cosa è pregna. Tutto nella nostra città aspetta di essere riqualificato, sistemato, ammodernato, manutenuto. Sembrerebbe che questa condizione di attesa sia l’effetto del cosiddetto Disturbo di Anzio, patologia molto diffusa tra i rappresentanti della politica locale degli ultimi lustri. La patologia sembra sia dovuta alla cronicizzazione di veri e propri blocchi psicomotori, che hanno origine nell’infanzia. Il Disturbo di Anzio si manifesta come reazione ai continui “questo non si tocca” pronunciati dal genitore nel momento del gioco nel salone di casa. Ecco il perché del porto e delle riviere fatiscenti, ecco il perché delle imbarcazioni rimaste nel fondo del mare, delle aiuole appassite, delle strade bucate e poco illuminate, del Paradisino che cade a pezzi, delle erbacce che invadono i marciapiedi, degli odori nauseanti che girano per i nostri quartieri, delle scuole trascurate e delle periferie dimenticate. Il soggetto a cui viene diagnosticato questo disturbo può entrare in un processo di risoluzione del problema solo lavorando sul proprio coraggio, cambiando e raggiungendo uno stato di efficienza positiva per la collettività. Le uniche controindicazioni in questo cambiamento, sono l’effetto devastante su chi nel lavoro introspettivo e di analisi insegue un falso coraggio, che non permette di approfondire con chiarezza le proprie dinamiche interne, ottenendo così risultati opposti e incontrollati, che catapultano sul bene comune fantasie isteriche e prive di fondamento. In questi casi il “questo non si tocca” si trasforma nel “tocco tutto e come me pare”, ed ecco nascere le villettopoli, l’acqua privata e le società sanguisuga per le casse comunali, in altri casi, invece, si può trasformare nel “mo sbrago tutto”, ed ecco il nascere una compulsiva passione per il bowling, tale da riempire la città di birilli: bianchi, grigi, verdi, gialli, e marroni. Auguriamoci che nei prossimi mesi qualcuno tolga il disturbo. Andrea Mingiacchi

Riviera Zanardelli 45 – Anzio Tel 06 98340765 - fax 06 98342058


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Per la giunta Bruschini inizia un anno di intenso lavoro

SETTEMBRE È TEMPO DI RILANCIARE ANZIO Ambiente, Territorio e Turismo le tre priorità su cui lavorare

Archiviata la stagione estiva, con l’inizio di settembre inizia per il sindaco di Anzio Luciano Bruschini e per la sua Giunta la vera sfida: rilanciare la città puntando su Ambiente, Territorio e Turismo. Sono questi i tre punti chiave sui quali l’amministrazione comunale dovrà lavorare, perchè la città neroniana merita di diventare una località modello del litorale, dove al posto della speculazione edilizia e del consumo selvaggio di suolo si segua invece un piano di edilizia ecosostenibile, dove il territorio venga tutelato e salvaguardato perchè ricco di storia, cultura e di verde e dove vengano promossi più eventi culturali e realizzati spazi per i giovani. La stagione estiva appena conclusasi ha ancora una volta indicato quali sono i tanti talloni d’Achille su cui lavorare e le emergenze da affrontare, come la questione delle Grotte di Nerone, gioiello di Anzio che rischiano di scomparire. La città di Anzio in campagna elettorale ha ricevuto tante promesse da parte dei candidati sindaci; ora è giusto che quelle promesse vengano mantenute e realizzate affinchè non si ripeta una stagione estiva come quella che si è appena conclusa. BILANCIO ESTIVO - Quella di quest’anno non è stata di certo una stagione delle migliori, complice il maltempo e una crisi economica che ha spinto molti italiani a vacanze “mordi e fuggi”. Senza contare l’immobilità amministrativa registrata nei primi mesi della stagione, quando bisognava programmare ‘il piano estate’, complice la situazione politica con le elezioni per il rinnovo di sindaco e consiglio comunale. E i problemi registrati in questi mesi estivi sono sono sempre gli stessi, che si ripetono purtroppo da troppi anni: scarsità di intrattenimenti e di svago per i giovani che per passare una serata piacevole, debbono andare a trovarli altrove; ricettività alberghiera, che salvo pochi casi non è delle più perfette, cosa impensabile per una località balneare che vorrebbe vivere di turismo. C’è poi la questione degli eventi culturali da promuovere di più al posto delle sagre che lasciano il tempo che trovano, oltre ad una rivalutazione dei monumenti, dei musei e dei resti archeologici presenti in città e sulla costa. Per finire c’è il mare che una volta era limpido e invitante e che adesso è sempre più sporco e melmoso. E anche quest’anno sono circolate le analisi dell’ARPA più o meno preoccupanti, fatte subito dopo le segnalazioni dei cittadini che fuggivano da un mare ‘sporco’. Si è parlato come al solito del malfunzionamento del depuratore di Colle Cocchino o di una infestazione di alghe. Quale che sia il fattore scatenante, bisognerebbe

capirne le cause e ricorrere alla soluzione prima che i villeggianti decidano di trovare ‘altri lidi per passare le prossime vacanze’. Le uniche note positive vengono dalla qualità dei servizi forniti dagli stabilimenti balneari, migliorata negli ultimi anni e da una massiccia presenza di stranieri, soprattutto russi, negli alberghi. A proposito di spiagge però, tocca registrare una grossa pecca del Comune, che non ha voluto attrezzare delle aree apposite, denominate bau-beach, dove i villeggianti possono passare una giornata al mare accanto ai propri ‘Fidi’. Il Comune ha infatti emanato un’ordinanza in cui si fa assoluto divieto “di condurre e far permanere qualsiasi animale sulle spiagge”. Immediata la risposta dell’Associazione ambientalista ‘Earth’ che ha già preparato un suo appello al TAR, facendosi forte di analoghi ricorsi fatti in Calabria, Campania e Veneto, risultati vincenti e dell’accordo quadro tra i Comuni italiani dell’Anci e la Federazione dei diritti degli animali, in cui all’art.23 è previsto:“ai cani accompagnati dal proprietario l’accesso a tutte le aree pubbliche comprese le spiagge”. Dopo Maccarese e Fiumicino, anche Ardea ne ha aperta una molto bella, proprio questa estate… quando sarà la volta di Anzio? Dunque per il sindaco Bruschini e per la sua Giunta si prospetta un anno di intenso e di duro lavoro, affinchè si arrivi alla nuova stagione estiva 2014 con una città modello del litorale. Maurizio D’Eramo


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Walter Regolanti, insieme al fratello, ha aperto il locale polifunzionale “Tender to Romolo”

“TORNIAMO AD AVERE UNA VOCAZIONE TURISTICA” L’estate 2013 ad Anzio sarà ricordata anche per l’apertura di locali “per i giovani”. Già perché nell’ultimo anno sono sorti come funghi e nel centro cittadino se ne contano ben cinque. L’ultimo in ordine di tempo è il: “Tender to Romolo”, capitanato – come è scritto all’interno – dai fratelli Marco e Walter Regolanti, figli del grande Romolo e gestori dell’omonimo ristorante del porto. Il giorno dell’incontro con Walter è un lunedì di fine agosto; mancano pochi minuti alle 19 e lui è seduto da solo ad uno dei tavoli del suo ristorante. Ha appena finito di cenare, mi vede, ci salutiamo e insieme ci prendiamo un caffè: “Ti concedo quindici minuti”, mi dice e subito cominciamo a parlare del nuovo locale, che si trova affianco al ristorante stesso. “Abbiamo aperto il 25 luglio e vogliamo dare un’offerta diversa alla nostra clientela, facendo avvicinare i giovani. Si tratta di un locale polifunzionale perché oltre che essere un wine bar, serviamo anche aperitivi a base di pesce e di montagna. Inoltre il locale è dotato di una sala che può ospitare video conferenze, feste a tema e molto altro. Tra due settimane pubblicheremo sulla nostra pagina facebook – la quale prende il nome del locale – il calendario degli eventi da ottobre a dicembre”. Nell’incontro si è parlato anche di un dialogo tra politica e commercianti: “Il dialogo al momento non c’è ed è un peccato. Quello del politico è un lavoro arduo e faticoso e ne siamo consapevoli, come sappiamo che non possono sapere e occuparsi di tutto. Noi però siamo anche consapevoli che insieme potremmo fare Anzio più bella. Dovremmo unire forze ed idee, con incontri mirati tra ottobre e novembre: al massimo non oltre febbraio. Così potremmo programmare bene una stagione estiva organizzata e remunerativa per tutti. Negli ultimi trent’anni la ristorazione è stata il fiore all’occhiello della città. Politici e commercianti insieme possono fare grandi cose.” Sempre su questo ci tiene a dire: “Voglio ringraziare il sindaco, per averci fatto lavorare tranquilli, senza ulteriori controlli oltre a quelli che già abbiamo; quest’anno ci sono venuti incontro.” Andando avanti e proseguendo sullo stesso argomento, Regolanti ha ancora qualcosa da aggiungere: “Non dobbiamo essere il paese dei querelati e dei querelanti, perché le polemiche non giovano a nessuno. Bisogna essere propositivi e costruttivi”, il riferimento è alla polemica della scorsa estate tra l’ex assessore all’ambiente Placidi e parte della cittadinanza sull’inquinamento del mare e che ha avuto come epilogo la querela di quattro cittadini da parte dello stesso Placidi”. Walter come e dove si può migliorare Anzio? “Innanzitutto bisognerebbe istituire un ufficio informazioni per stranieri, anche con degli interpreti, soprattutto per russi e scandinavi, i quali in estate sono molto presenti sul territorio. è un bene che vengano, ma bisogna far sì che rimangano e vedano le bellezze di Anzio. Poi credo che si dovrebbero migliorare i servizi, specialmente il collegamento tra La Piccola e il centro con delle navette shuttle. Poi andrebbe riorganizzata la passeggiata, dando la possibilità ai commercianti di usufruire degli spazi e trovando un’altra soluzione per gli ambulanti, invece di farli stare al porto.” Ma non è tutto, perché

secondo lo stesso Regolanti bisognerebbe: “Cercare di far tornare i proprietari delle seconde case delle riviere attraverso una politica turistica mirata. Queste persone non vengono da anni. Quest’anno c’è stata l’apertura di tanti locali che hanno ravvivato il paese, dando la possibilità ai giovani di divertirsi in maniera pulita.” In chiusura un pensiero sulla nautica e il possibile porto che verrà: “Dovremmo pensare di far tornare le belle barche da diporto nel nostro bacino; queste rappresentano un volano per l’economia perché oltre a pagare le tasse, i proprietari delle stesse usufruirebbero anche dei servizi. Non bisogna stravolgere il porto, ma pensarlo per usare ciò che abbiamo. Sarebbe importante fare il dragaggio del canale di accesso a marzo e non in piena estate. Inoltre credo che lo stesso porto dovrebbe essere dotato di ponti mobili con acqua e corrente elettrica, sempre per i tre mesi estivi: tali pontili saranno pagati con gli emolumenti delle barche. Ad Anzio dobbiamo tornare a rivedere le persone di Roma che hanno lasciato questo paese da troppi anni. Oltre la ristorazione, Anzio non ha nessun’altra attrattiva. Torniamo ad essere una città a vocazione turistica.” Ringraziando Walter Regolanti per la piacevole chiacchierata, durata più di quindici minuti, l’appello che facciamo alla nuova giunta e al nuovo consiglio comunale, è quello di lavorare in sinergia per far crescere e migliorare questa città: non solo sotto l’aspetto turistico, ma anche in tutti gli altri. Leonardo Tardioli


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Nel Lazio su un totale di 329 km di coste, 208 km sono state trasformate dall’urbanizzazione

LE COSTE LAZIALI A RISCHIO EROSIONE Le coste italiane sono sotto costante minaccia. Se un tempo erano un crocevia di storie, di incontri tra culture diverse, da troppo tempo sono invece diventate preda e bottino della speculazione edilizia che ne sta cambiando irreversibilmente i caratteri. Su 1.800 km di coste analizzate in 8 Regioni italiane, tra Adriatico e Tirreno, oltre il 55% sono state trasformate dall’urbanizzazione. Senza contare che dal 1985 ad oggi, malgrado i vincoli della Legge Galasso, sono stati divorati dal cemento ben 160 chilometri di coste. Tra le regioni a rischio erosione, il record negativo va all’Abruzzo e al Lazio con il 63% di coste trasformate, si salvano solo un terzo dei paesaggi mentre tutto il resto è ormai occupato da palazzi, ville, alberghi, porti. Male anche l’Emilia-Romagna (58,1%), la Sicilia (57,7%), le Marche (54,4%), la Campania (50,3%), il Molise (48,6%) e il Veneto (36%) dove l’urbanizzazione ha avuto come freno il delta del Po e il sistema lagunare. Nel complesso la costa Tirrenica mostra i dati più allarmanti rispetto a quella adriatica con quasi 120 km tra il 1988 e il 2011 di costa con paesaggi naturali e agricoli cancellati nelle varie Regioni analizzate, con un aumento del 10,3%. È quanto emerge dal dossier di

Legambiente “Salviamo le coste italiane”, che analizza Regione per Regione il consumo delle aree costiere attraverso un lavoro di analisi e confronto delle foto satellitari. Scatti che hanno permesso di riconoscere le aree dove è stato cancellato in modo irreversibile il rapporto tra mare, paesaggi naturali e agricoli. LAZIO E ABRUZZO: La situazione del Lazio è preoccupante: su un totale di 329 km, ben 208 km risultano essere trasformati ad usi urbani e infrastrutturali. Senza contare che l’urbanizzazione realizzata successivamente all’entrata in vigore della Legge Galasso ha portato alla cancellazione di ben 41 km di costa, cioè il 20% dell’intera urbanizzazione esistente. I tratti di costa in cui i valori di consumo di suolo sono più alti, sono quelli che vanno da Salto Corvino a Terracina, da Anzio a Torvaianica. Situazione preoccupante anche in Abruzzo, dove sono ben 91 i km di costa irreversibilmente modificati rispetto ad un totale di 143 km. Tra le infrastrutture, nate o ampliatesi negli anni scorsi, spiccano i porti di Pescara, Giulianova, Ortona e Vasto. Ma in questa regione l’aspetto più impressionante è che il paesaggio costiero “ancora” libero sia protetto solo parzialmente, solo il 9% dell’intera costa abruzzese risulta essere

infatti area protetta. Situazione preoccupante “I risultati che emergono dal dossier - dichiara il presidente nazionale di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza - evidenziano non solo come continui la pressione delle speculazioni in tanti luoghi di straordinaria bellezza, ma che esiste un grave problema di tutela che riguarda vincoli, piani e sistemi di controllo. La preoccupazione aumenta se si pensa poi alla crescente esposizione al rischio idrogeologico che questa situazione fa emergere e se si considera che l’esplosione dell’occupazione delle coste con il cemento in molte parti d’Italia avviene in assoluto rispetto della legalità. L’abusivismo peggiora una situazione già gravemente compromessa. L’obiettivo deve essere salvare la natura residua, liberare l’accesso alle spiagge ed avviare un grande piano di riqualificazione dell’esistente, per cancellare quella litania di case e costruzioni che rovinano la bellezza delle nostre coste. È dunque fondamentale che si apra una nuova fase di attenzione nei confronti dei paesaggi costieri, un patrimonio unico, una risorsa preziosa, che non può rischiare di essere divorata anno dopo anno dal cemento ma, al contrario, che l’Italia deve Luisa Calderaro tutelare e valorizzare.”

Analisi dei paesaggi costieri trasformati nelle Regioni Marche

Veneto

Abruzzo

Totale coste 180 170 143 (in km) Coste complessive trasformate 98 61 91 (in km) Coste complessive trasformate 54,4 36,0 63,6 (in %) Consumo di suolo costiero dopo la 7 11 7 Legge Galasso (in km) Consumo di suolo costiero dopo la 3,9 6,5 4,9 Legge Galasso (in %) *Lo studio in Sicilia ha riguardato la costa da Trapani a Messina. Tabella tratta del dossier di Legambiente

Emilia Romagna

Molise

Campania

Sicilia*

Lazio

141

35

360

442

329

82

17

181

255

208

58,1

48,6

50,3

57,7

63,2

7

10

29

46,7

41

4,9

28,6

8

10,5

12,5

e ad anzio come sta messa la costa? non bene si direbbe Arrivati ormai al terzo inverno di lavori, il tratto di costa su cui la Regione Lazio sta intervenendo per fronteggiare l’erosione della costa, con un progetto a lungo discusso anche su queste pagine, pare inizi a dare dei frutti, ma anche a mostrare qualche carenza. Infatti mentre in alcuni tratti la sabbia è rimasta al posto suo, senza riprendere il continuo vai e vieni millenario, nei tratti limitrofi alle famose “dighe” (come era stato previsto) la spiaggia si è erosa ancora di più. Ma soprattutto

per assurdo che possa essere, il tratto di litorale più importante di questa costa a Nord di Anzio, quello cioè proprio ai piedi di Tor Caldara (sito peraltro protetto dalla Comunità Europea) è il meno risolto con falesie pericolanti, spiagge ormai ridotte a sassi sconnessi e cartelli di altolà. Sì, certo i lavori non sono ancora finiti, ma non dovevano durare 220 giorni dal febbraio 2011?!?! Pare proprio che questo sia un argomento su cui ritornare.... Rimanete sintonizzati! BP


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QUANDO LA VOLONTÀ È TUTTO La storia del giocatore di baseball Tony Lonero che non si è arreso alla sclerosi multipla Quest’anno i festeggiamenti patronali di S.Maria in Cielo, a Villa Claudia, sono iniziati con la proiezione del film ‘Run to finish’ realizzato nel 2012 dalla regista Lucia Marani e dedicato a Tony Lonero e alla sua battaglia contro la sclerosi multipla. Nato a Pittsburgh (USA) nel 1959, ma da anni residente a Villa Claudia, Antonhy approda in Italia nel 1982 per giocare come catcher nel Nettuno Baseball divenendone un pilastro, tanto da arrivare (approfittando del suo status di oriundo) in nazionale, dove collezionerà 72 presenze disputando un mondiale e una olimpiade e vincendo un Europeo. Da allenatore,

sempre sulla panchina del Nettuno, vincerà due scudetti, prima di dedicarsi ad un altro sport, il triathlon. Proprio al ritorno da un allenamento ha un malore. Ricoverato all’ospedale si ritrova mezzo paralizzato e con una diagnosi di quelle che stroncherebbero chiunque: sclerosi multipla. Una malattia degenerativa del sistema nervoso, dalle cause ancora sconosciute e dal decorso fino ad oggi imprevedibile. “Ero un atleta… e credevo di essere invincibile”. È la frase iniziale del film che la dice lunga sul modo di Tony di affrontare la vita. Anche questa volta sarà la sua voglia di lottare, di non arrendersi davanti a niente a fare “il miracolo”. Le gambe sono quasi paralizzate, così come un braccio, ma l’arrivo dagli Stati Uniti di una bicicletta Cannondale lo porteranno a tentare una nuova sfida. Insieme alle cure tradizionali, comincia a pedalare e ‘magicamente’ le sue gambe ripartono. Ma Tony non si dà

dei limiti e nel 2003 prova ad affrontare la Paris-Brest-Paris, una corsa estenuante: 1200 km da percorrere no-stop nel tempo massimo di 90 ore. Riesce nell’impresa e si ripeterà anche nel 2007 e nel 2011. Ancora oggi è un esempio per tanti e un caso inspiegabile per la medicina, con le sue cinque lesioni spinali che gli procurano di tanto in tanto delle fitte dolorosissime, ma che scompaiono davanti ad una pedalata. Alla fine della proiezione Tony, che ha presenziato alla serata, ha risposto alle domande dei presenti, ricordando la sua ‘odissea’ e soprattutto lo scetticismo iniziale dei medici. Medici che hanno dovuto poi arrendersi davanti ai suoi progressi, senza riuscire a darne una spiegazione scientifica, se non quella ‘umana’ della persona che con tanta volontà e voglia di non arrendersi, è riuscito a superare ogni ostacolo, trovando in se stesso e nella ‘mente’ la forza di farlo. Maurizio D’Eramo

SPAZZATURA A PREMI Ecompact è un’azienda che opera nella green economy nel settore della raccolta, del trasporto e dello smaltimento dei rifiuti riciclabili. Nata dalla spiccata sensibilità ecologica del fondatore Massimo Notari, questa azienda è decisa a dare un deciso contributo alla salvaguardia dell’ambiente attraverso l’educazione e l’incentivazione al riciclo. Il servizio della Ecompact è di tre tipi: l’isola ecologica, la macro e la micro raccolta. La prima consiste nell’ecocompattatore di nuova generazione posto in luoghi ad alta frequentazione (scuole, centri commerciali, cinema, officine, ristoranti, stabilimenti balneari), che riesce a ridurre il volume delle bottiglie e delle lattine anche del 90% e ricicla anche i tappi. Ogni cittadino può recarsi col suo bottino e riciclare bottiglie e lattine ricavandone premi di varia tipologia: sconti, checkup elettronico per la propria autovettura, biglietti del cinema, ecc. Gli istituti scolastici che installeranno l’isola ecologica, oltre a contribuire subito all’educazione dei ragazzi al rispetto della natura, verranno premiati con materiale didattico e cancelleria. Basta inserire i rifiuti nelle apposite bocchette del

compattatore e alla fine ritirare lo scontrino con il punteggio guadagnato. Le isole ecologiche sono inoltre un nuovo veicolo pubblicitario che le aziende locali potranno utilizzare. La microraccolta è dedicata invece alle piccole attività commerciali, mentre la macroraccolta si occupa di tutte quelle aziende che producono quotidianamente una grande quantità di materiale recuperabile. Molti sono i partners che hanno già aderito all’offerta: Arpesca, l’officina Marsili, Radio Enea, il cinema Multisala Lido, la gelateria Breezy e altri ancora, ma la Ecompact sottolinea che i collaboratori più importanti sono sempre i cittadini che alimentano questo ciclo virtuoso. Dall’isola ecologica, la plastica viene opportunamente stoccata e rivenduta dalla Ecompact per tornare materia prima per vari prodotti. Ora facciamoci l’ingenua domanda: perché il Comune non fa altrettanto? Cioè, perché il Comune organizza una raccolta porta a porta per un riciclaggio completo e accurato chiedendo giustamente ai cittadini la massima collaborazione ma poi fa anche pagare un’elevatissima tassa di smaltimento rifiuti? Il Comune potrebbe rivendere il materiale

riciclato, dunque per quale motivo avere due entrate e non accordare invece sconti ai cittadini virtuosi? Oppure potrebbe utilizzare i proventi di un corretto smaltimento per il decoro urbano, per il trasporto pubblico, per le scuole, per la biblioteca, per l’ospedale, per i giovani..... Nicoletta Scalera


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Il Pd chiede al sindaco di prendere provvedimenti urgenti sul problema idrico di Lavinio

VIA DI VALLE SCHIOIA… SOS ACQUA Sono tantissimi i cittadini di Lavinio che da mesi aspettano da parte delle autorità preposte una presa di posizione sul problema idrico che riguarda gran parte delle vie che dal Lido portano a Lavinio Stazione. In molte case infatti non arriva, e non solo d’estate, l’acqua corrente per gran parte delle ore della giornata. Alle insistenze dei residenti i tecnici di AcquaLatina rispondono solo con “è una mancanza di pressione”, quasi che ciò potesse giustificare una situazione al limite del vivibile, se non più sgarbatamente – come ci è stato riferito da più residenti- con un “compratevi l’acqua minerale”. Però se si gira per la città scopriamo che ci sono decine di strade ‘allagate’ dalle perdite d’acqua causate dalla rottura delle tubazioni. Uno spreco

d’acqua che non solo ci porta ad inveire contro la mancata manutenzione della rete idrica, ma che sembra una beffa davanti alla mancanza di acqua potabile nelle case. Proprio per denunciare questa situazione, nell’ultima seduta Consiliare il consigliere del PD Andrea Mingiacchi ha presentato una interpellanza al Sindaco per sapere se verranno presi urgenti provvedimenti riguardo ai problemi di erogazione dell’acqua in Via di valle Schioia. “La mancanza di pressione” – ha dichiarato il consigliere - “costringe alcuni residenti a doversi lavare con l’acqua minerale in bottiglia poiché, per gran parte della giornata, non esce acqua dai rubinetti di casa e comunque non a sufficienza. Ed è

di questi giorni la notizia che molti cittadini, esasperati da questa condizione disagevole, si stiano muovendo per richiedere uno studio tecnico della situazione e cercare di giungere a una soluzione che la stessa Acqua Latina, più volte sollecitata, sembrerebbe non essere in grado di comprendere. Questo è un problema che con uno studio completo del sistema delle acque, si potrebbe arrivare a risolvere in tempi rapidi e con efficienza, avendo in mano un’analisi sulla capacità di funzionamento dell’impianto idrico nei diversi mesi dell’anno”. Vediamo come il Comune saprà far fronte a questa situazione e rispondere alle aspettative dei cittadini. Maurizio D’Eramo

LE VERITÀ SUL COMPARTO DI BOUGANVILLE 40 Tra gli argomenti dibattuti nell’assemblea dei sostenitori del Comitato Dissidenti Consorzio di Lavinio, che si è tenuta ad agosto nei locali del Cinema Lido, si è parlato anche del Comparto di Bouganville 40 e della gestione delle aree verdi da parte del Consorzio di Lavinio e S.Olivo, non riconosciuta dai dissidenti stessi. Ne chiediamo il perché al Presidente del Comitato Giuseppe Niccolò. “Come Comitato non vogliamo solo difendere i nostri diritti contro il Consorzio, ma anche tutelare il territorio da abusi commessi da chiunque. Per esempio vogliamo che vengano tolti i cartelli messi abusivamente dal Consorzio del dottor Antinori, per la manutenzione degli spazi verdi. In base alle leggi e alle delibere comunali, tale gestione spetta ai proprietari degli immobili adiacenti gli spazi stessi e non certo al Consorzio. Per quanto riguarda il ‘Comparto Bouganvillae 40’, nel 2002 i costruttori del Comparto sottoscrissero una Convenzione col Comune per ottenere le autorizzazioni alla costruzione, impegnandosi ad eseguire le opere di urbanizzazione primarie e secondarie. Le primarie (strade, spazi parcheggio, condutture acque di scarico, rete idrica, gas – n.d.a.) vennero eseguite immediatamente, le altre ancora no. Soltanto

e, guarda caso, in campagna elettorale, sono ripresi i lavori per le secondrie, anche se in alcuni casi i lavori fanno solo che ridere. A che servono, infatti, i pali della luce se non sono collegati alla rete elettrica?” Ma gli abitanti della zona si lamentano anche di altre cose? “Certo” – afferma l’arch. Niccolò- “Ad esempio non è stato ancora attrezzato quello che doveva essere il Parco. E poi il Comune ha deciso di cambiare il nome alla via che adesso è diventata Via delle Lantane, scordandosi però di dare i numeri civici… e tutto questo mentre il Consorzio continua a chiedere ancora le quote consortili ai proprietari degli immobili del Comparto, senza alcun diritto”. Architetto, per la prima volta in una vostra assemblea è mancata la presenza di Riccardo Brio, scomparso da pochi giorni. Le possiamo chiedere di ricordare con due parole il compagno di tante lotte? “Credo sia doveroso ricordarlo, anche perché è stato tra i fondatori del Comitato. La cosa che mi rammarica più di tutte è il fatto che è venuto a mancare proprio nel momento in cui il Comitato sta raccogliendo i frutti di tanto lavoro fatto insieme”. MD’E

NOTA EDITORIALE Sono molti i semplici cittadini, le associazioni e i commercianti di Lavinio che ci hanno chiesto di poter esporre i propri problemi sulle pagine del nostro giornale. È nata così, la voglia reciproca di dar voce al loro malcontento e ai loro suggerimenti, mettendo a disposizione a partire da questo numero di Anzio Space, una pagina specifica su Lavinio, in modo che chiunque potrà esporle… insomma, diventare un punto di riferimento per far crescere il quartiere.

QUESTIONE ETERNIT Lo siamo andati a vedere dopo la segnalazione da parte di alcuni condomini di via delle Viole 42, che già nel maggio scorso avevano inviato una specifica richiesta, finora inascoltata, al Sindaco, al Servizio Tecnico Comunale e al Comando dei Vigili Urbani di Anzio. Da diversi anni esiste un piccolo fabbricato, proprio ad angolo tra via delle Viole e via alla Marina, che presenta il tetto realizzato con lastre di eternit, materiale ritenuto nocivo alla salute e quindi messo al bando dalla Legge 257/92. Nonostante varie segnalazioni, protrattesi negli anni, il fabbricato sta sempre lì in bella mostra (si fa per dire) quando si passa da quella parte. I condomini si chiedono se sia così difficile far valere la legge. È possibile che nonostante le varie denuncie, tutti fanno finta di nulla e sembrano ignorarlo, soprattutto i vigili che più d’una volta sono stati chiamati per intervenire? Qui non è questione di decoro, ma della rimozione di un materiale nocivo, anche per – come si legge nell’ultima richiesta dell’8 maggio scorso - “evitare eventuali conseguenze dannose o pericolose per la salute di noi condomini”. Sarebbe ora - chiedono le famiglie del civico 42- che ci facciamo partecipi della loro richiesta, che chi di dovere prenda adeguati provvedimenti. MD’E


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IL PANETTONE DI LAVINIO MARE ANCORA ABUSIVISMO?

L’estate appena trascorsa è stata caratterizzata dalle solite luci e ombre che ormai contraddistinguono il nostro territorio da decenni. Al di là della tanto decantata bandiera blu sono molte le problematiche che si sono evidenziate in questi mesi di calura estiva. Dalla presenza inquietante ancora una volta di chiazze maleodoranti nel nostro mare, al calo degli affari turistici, all’assenza di servizi per cittadini e turisti. Se proviamo poi a fare una passeggiata alle Grotte di Nerone vediamo quale stato di abbandono e disfacimento caratterizzino questo luogo: la risposta del comune non può essere la chiusura di quel tratto di costa ma la sua tutela e la manutenzione unita al rispetto delle regole che bisogna imporre ai cittadini. Del resto se l’amministrazione spende meno dello 0,5 % del suo bilancio per le politiche del turismo questi sono i risultati. Nonostante che Anzio e il suo territorio siano ancora in grado di fare innamorare cittadini e turisti, è enorme il degrado che vediamo intorno a noi e a cui molti sembrano rassegnati: la disaffezione verso il voto alle comunali, manifestatasi nello spaventoso aumento dell’astensionismo, sta a dimostrarlo. Tra i molti episodi di degrado anziati, chi scrive vuole portare a conoscenza dei lettori un fatto quanto meno sospetto e inquietante. Tutti conoscono lo squallido eco-mostro cilindrico che deturpa la costa vicino Tor Caldara a Lavinio mare. Tale monumento alla speculazione e alla mancanza di regole edilizie fa bella mostra di sé ormai da quasi quattro decenni senza che si sia trovato un modo per abbatterlo o per lo meno per ultimare i lavori. Negli anni tale edificio è stato ricettacolo di ratti, di sbandati e di poveri immigrati senza fissa dimora. Molti ragazzini negli anni passati, tra cui chi scrive, hanno eletto tale struttura a sede di spericolate avventure fatte di nascondigli, arrampicate, bivacchi e “guerre” tra bande. Nel deserto sociale che era ed è la nostra città, dove sono ed erano pochi gli spazi di aggregazione, questo “panettone” o questa “rotonda”, come chiamavamo l’e co-mostro, veniva trasformato dalla nostra fantasia in una gigantesca fortezza da esplorare in lungo e in largo e conquistare, con il rischio continuo di farsi molto male.

Da tempo però l’e co-mostro è recintato e custodito dal comune in attesa che la giustizia decida il suo destino. La proprietà vorrebbe ultimare i lavori, ma il comune si oppone, in un singolare rigurgito di tutela del territorio dopo averne permesso la devastazione sistematica nei decenni scorsi, devastazione che, com’è noto, continua anche oggi. Sta di fatto che la situazione rimane bloccata, anche se si fanno insistenti le voci di una possibile ripresa dei lavori: circostanza questa che sarebbe quanto mai sciagurata, vista l’e normità della struttura, totalmente fuori cubatura rispetto agli edifici circostanti e lo stato di degrado strutturale che essa presenta. Infatti quarant’anni di esposizione delle travi di cemento armato alla pioggia e alla salsedine hanno ridotto l’e dificio ad uno scheletro decrepito da cui continuamente cadono pezzi di calcinaccio. Questa estate però l’e dificio è stato oggetto di nuove attenzioni. Una ditta, incaricata della proprietà, ha ripulito gli spazi antistanti e retrostanti e vi ha impiantato un bel parcheggio a pagamento. Molti sono stati coloro che ne hanno usufruito, evidentemente incuranti dei rischi di una costruzione che magari non crollerà domani ma che continuamente perde pezzi. I lavori di ripulitura del terreno hanno anche ostruito le vie di deflusso delle acque piovane cosicché queste ultime, durante i temporali di agosto, sono tracimate verso un condominio limitrofo causandone l’allagamento delle cantine. Inoltre passando per caso vicino allo sportello dell’utenza dell’acqua, chi scrive ha notato il forte flusso di essa nonostante il contatore sia stato rimosso: dove va a finire quest’acqua se l’e dificio comunque non ne consuma neanche una stilla? Chi ha avuto l’autorità e il permesso di rimuovere il contatore? Chi sta usando quest’acqua, senza che venga neanche conteggiata? Tali domande bisogna chiaramente girarle all’amministrazione e all’ineffabile Acqualatina. Queste righe sono soltanto un tentativo di sensibilizzare la cittadinanza: il degrado di Anzio si nota anche da queste piccole e grandi ferite al suo territorio e va trovata la forza di reagire. Umberto Spallotta


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Dal 7 al 22 SETTEMBRE LA FOTO DEL MESE

22/08/2013, viale Mencacci di fronte alla Stazione FS di Anzio Invia la tua foto a redazione@anziospace.com e racconta con noi la città. La Redazione si riserva la facoltà di pubblicare ogni mese la foto ritenuta più significativa.

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Ogni mercoledi' sconto del 10% a tutti i pensionati Ogni mercoledi' punto doppio con CARTA DESIDERIA 500 offerte speciali mensili Anzio Centro Storico: Via Adua, 14 - CC Anteo: Viale Antium, 6/c Casalinghi, detersivi e profumeria: Via Baccarini, 23


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“In fondo va bene così” Settembre alle porte, tempo di bilanci e di ripartenze. Anche l’estate 2013 si può già inserire nella voce ricordi, spesso indelebili o ricchi di suggestioni quando ci riferiamo al vissuto personale, ma di difficile collocazione quando ci riferiamo alla “nostra” Anzio, città di grande vocazione turistica, che però da molti anni a questa parte continua a crogiolarsi su un passato glorioso che non c’è più. I cittadini neroniani assomigliano decisamente a gli umanisti del ‘400, che in ambito letterario e artistico tessevano le lodi dell’antica Roma, auspicando il ritorno al modello classico. Nella nostra città si vive all’insegna del passato, in quella sorta di vittimismo catastrofico tipico della gente italica, riscontrabile in particolare da Roma in giù. Molti storici illustri hanno spesso equiparato l’operato della classe politica con l’indole dei propri “sudditi”, riconoscendo sovente un tratto comune tra governanti e governati. In effetti questo assioma spesso si rivela veritiero, non a caso il lassismo della classe politica locale si ritrova non di rado anche nei cittadini. Con un’eccezione di non poco conto: l’estate appena archiviata ci ha regalato una sola immagine positiva (anche se figlia della crisi economica), ovvero l’iniziativa privata di molti giovani che hanno avviato numerose attività commerciali. Sulla scia di quanto accade nella vicina Nettuno (da sempre decisamente più viva) molti giovani anziati, pur di non rinunciare alle loro radici e per combattere la mancanza di posti di lavoro, hanno optato per l’impresa, mettendosi in gioco. Una luce nel buio di una landa desolata, ovvero l’immagine più consona per descrivere Anzio e la sua offerta per la stagione estiva. Un’impresa titanica trovare aspetti positivi, basterebbe cominciare dal cartellone estivo allestito dall’assessorato al Turismo, che non è riuscito a organizzare un evento degno di nota, al contrario di Nettuno, dove l’assessore Visalli è riuscito in poco tempo ad allestire un programma di tutto rispetto. Passando ad altri aspetti non può sfuggire il degrado di alcune zone nevralgiche della città: la passeggiata della riviera Zanardelli anche questa estate ha offerto ai turisti il percorso Avventura, tradizionale appuntamento da brivido in cui i cittadini devono camminare su marciapiedi sconnessi, effettuando uno slalom speciale tra escrementi di cani e rifiuti di vario genere. Proseguendo la camminata in direzione Nettuno si può ammirare la suggestiva rotonda de “Il Tirrena”, luogo ideale per attività ludiche e culturali (appunto, ideale…), per poi notare la meraviglia liberty del Paradiso sul Mare, una volta luogo prescelto dal grande Fellini e dal principe De Curtis e adesso monumento al degrado. In pieno centro è comparsa poi di recente anche una mega discarica a cielo aperto, tanto per rendere un omaggio dovuto alla città della Bandiera Blu. Il riconoscimento della Fee anche questa estate ha dimostrato tutta la sua credibilità, con il trionfo unanime decretato da cittadini, Legambiente, Goletta Verde e dal presidente onorario dott. Escherichia coli, ormai un’icona delle nostre acque. Alla fine di luglio persino “il Fatto Quotidiano” (giornale che non fa sconti a nessuno) ha deciso di porre attenzione alle attuali “meraviglie anziati”. L’occhio vigile del quotidiano ha denunciato in particolare il degrado della villa imperiale, con “la villa avulsa da qualsiasi percorso turistico, nel quale le strutture non sono parti significative di un tour ragionato, per questo quelle strutture per molti non sono altro che un trampolino da cui tuffarsi”. Il giornale prende di mira anche l’incuria e la sporcizia della zona, oltre al disinteresse completo della classe politica nel valorizzare e tutelare la vasta area archeologica. Una denuncia mirata e attendibile quella de “Il Fatto quotidiano”, che di certo può considerarsi neutrale e non vicino

all’opposizione del centrosinistra anziate… Vogliamo sperare che il fondo sia stato già toccato e che i giovani del territorio già citati rappresentino l’autentica speranza per un futuro più radioso, magari potendo avere come punto di riferimento una classe politica rinnovata e decisa a voltare pagina. Altrimenti il rischio, come paventato dal giornalista Manlio Lilli, potrebbe essere il seguente: “il Museo archeologico (al pari di altre zone), nel quale si conservano vere e proprie opere d’arte, continua a essere visitato solo da pochi. Ma in fondo l’impressione è che vada bene così, altrimenti si proverebbe a fare qualcosa di più.” Sarebbe l’inizio della fine. Marcello Bartoli

Qui Radio Nerone

Viva la tromba

Lucianus, in giro c’è chi sta orchestrando una musica che non mi piace per nulla. Dicono che tu sei sfavorevole alla valorizzazione della Banda di Anzio. Ma come proprio tu? Il mio pupillo? Il mio pari? L’imperatore della mia Antium del futuro? Ricorda che l’arte e la cultura rallegrano gli animi e fanno crescere lo spirito di un popolo. Se un popolo non conosce, pur lontanamente, il sublime respiro delle arti è destinato a vivere regredendo nella barbarie. E tu? È questo che vuoi? Lucianus, da grande imperatore e concertista che sono stato, ti dico rifletti! Potremmo organizzare bellissimi spettacoli per la plebe di Anzio, ma dobbiamo essere organizzati e supportati da una bella e portentosa banda. Io potrei portare un po’ di musiciste con la lira, tu un po’ di clarinetti, e a seguire il suono della tromba. Lucianus immagina che belle trombettate! E tutta la piazza in festa che ci acclama! Lucianus ma ti devo sempre dire tutto! Nerone è con te!


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L’inaugurazione il 7 settembre ore 17 al Museo Civico Archeologico di Anzio

TORNA SHINGLE22J La Biennale d’Arte Contemporanea di Anzio e Nettuno Il conto alla rovescia è iniziato. Dal 7 al 22 settembre torna sul litorale laziale l’appuntamento con Shingle22j, Biennale d’Arte Contemporanea di Anzio e Nettuno che dal 2007 unisce in nome della cultura e dell’arte le due città del litorale. Patrocinata dai comuni di Anzio e Nettuno, dalla Provincia di Roma, dalla Regione Lazio, dall’Ambasciata del Giappone, organizzata dall’Associazione Culturale 00042 e ideata dal suo presidente Andrea Mingiacchi, anche quest’anno la Biennale è pronta a regalare grandi emozioni con le opere di ben 40 artisti selezionati per aver raccontato magistralmente la “Donna: prodotto e produttrice”, tema centrale dell’e dizione 2013. Le opere saranno esposte nei luoghi simbolo di Anzio (Villa Sarsina, il Museo Civico Archeologico e il Parco Archeologico) e di Nettuno (il Forte Sangallo). Ad impreziosire la manifestazione artistica ci saranno anche le proiezioni di video-arte e di animazione, le performance poetiche dal vivo; e ancora la rassegna dedicata alla opere realizzate dagli artisti delle città gemellate e la mostra fotografica del giapponese Naoya Yamaguchi. La Biennale aprirà al pubblico sabato 7 settembre alle ore 17.00 con una grande inaugurazione al Museo Civico Archeologico di Anzio. Oltre al presidente dell’Associazione Culturale 00042 Andrea Mingiacchi, parteciperanno anche: il sindaco di Anzio Luciano Bruschini, il sindaco di Nettuno Alessio Chiavetta, l’assessore alla cultura di Anzio Laura Nolfi, l’assessore alla cultura di Nettuno Eleonora Bocchini e il fotografo nipponico Naoya Yamaguchi. “Quest’anno la Biennale d’Arte – dichiara Andrea Mingiacchi - affronterà un argomento delicato, la donna intesa come prodotto e produttrice. Prodotto dei desideri del maschio padre-padrone, prodotto della chirurgia estetica, prodotto di culture che la nascondono sotto veli o la espongono senza alcuna umanità. Ma anche produttrice di idee, di se stessa, dei suoi desideri, dei suoi sogni. Questi due aspetti, queste due visioni antitetiche del gentilsesso, saranno il filo conduttore che legheranno tutte le opere esposte.

Un modo per ripercorrere insieme l’evoluzione storica della donna, ma anche per riflettere sulla condizione femminile aprendo così un dibattito internazionale, artistico e culturale. Gli ultimi fatti di cronaca legati al femminicidio hanno, infatti, dimostrato che la donna, il più delle volte è considerata solo come un prodotto dei desideri di un maschio spesso violento e possessivo. Un problema di cui si parla ancora troppo poco e su cui c’è invece bisogno di riflettere, parlare e confrontarsi e l’arte può essere un ottimo strumento per far ciò iniziando così a muovere piccoli e importati passi”. La Biennale d’A rte 2013 sarà articolata in diverse sezioni: la prima, curata da Elisabetta Civitan dell’Associazione Culturale 00042, sarà dedicata al concorso internazionale “Donna, prodotto e produttrice” con l’e sposizione delle opere d’arte contemporanea dei 40 artisti selezionati. Le opere saranno poi valutate da una giuria altamente qualificata in campo artistico che assegnerà dei premi agli artisti più meritevoli. La seconda sezione “Video Arte”, curata da Sandra Lischi (Storica e Critica d’A rte, Saggista, Docente della Facoltà di Lettere dell’Università di Pisa e Direttrice di Invideo, Mostra Internazionale di video e cinema oltre), sarà invece caratterizzata dalla proiezione di video realizzati da artisti contemporanei di fama nazionale ed internazionale e riguardanti la condizione femminile. La terza sezione è quella della “Video Animazione” con la proiezione di cortometraggi d’animazione incentrati su figure femminili. A cura di Luca Raffaelli (Giornalista, Sceneggiatore, Saggista, Direttore artistico del Festival dei Castelli Animati e di undici edizioni di Romics). Spazio poi anche alla “Poesia performativa”, a cura di Ugo Magnanti (Artista e Curatore di eventi artistici e culturali), con performance poetiche dal vivo durante alcune “serate-evento” che si svolgeranno nel corso della manifestazione. Da segnalare, poi, la sezione “Città Gemellate”, a cura di Manuela Vela e Gino Querini dell’Associazione Culturale

00042, con l’e sposizione delle opere d’arte realizzate dagli artisti delle città gemellate con Anzio e con Nettuno. La sezione dedicata alla “Cineteca Nazionale e Centro Sperimentale di Cinematografia”, a cura di Maria Coletti, con la proiezione dei cortometraggi realizzati nel corso degli anni dalle allieve della CSC. I film selezionati riguardano un aspetto dell’e ssere donna, nella vita quotidiana e nella storia: i traumi della guerra, il lavoro, il rapporto con il proprio corpo, l’amore, l’amicizia femminile, il rapporto di coppia, le relazioni interpersonali, la maternità, la ricerca di un’identità, il sentirsi in sintonia con il proprio tempo, il labirinto della memoria e le tracce del passato, il turbamento dei primi amori. Ad impreziosire la manifestazione artistica ci sarà anche l’e sposizione di una parte della rassegna d’arte contemporanea del Museo D’Arte Diffusa (MAD) di Latina, che include fotografie, opere a tecnica mista, performance e installazioni realizzate da artiste emergenti. A curare l’e sposizione Fabio D’Achille, responsabile del MAD. Inoltre l’e dizione 2013 avrà l’onore di avere come ospite il fotografo giapponese Naoya Yamaguchi, che esporrà alcuni scatti dedicati alla donna del Sol Levante. Ed infine verrà presentato il Fuoco Project, un tentativo di aprire spazi di dialogo tra i luoghi del lavoro e la ricerca artistica contemporanea. Da circa tre anni il progetto è attivo presso l’azienda Trulli Camini e Stufe e finora ha visto la realizzazione di tre installazioni che hanno declinato l’utilizzo del legno in maniera differente. Thorsten Kirchhoff, artista danese invitato per questa edizione di Fuoco Project, reinterpretando la catasta di legna da ardere come un imponente edificio, vi installa una serie di balconi, spazi di vita quotidiana sospesi su una parete di legna. Multiproprietà. Burning down the house, questo il titolo dell’opera, allude ironicamente al tracollo del mercato immobiliare; l’e dificio si autodistruggerà in poco tempo con le vendite della legna diventando, in effetti, di proprietà collettiva. La sezione è curata da Marco Trulli. LC


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location FORTE SANGALLO (4 - 15 settembre)

Via Gramsci 5, Nettuno da martedì a domenica 9.30/12.30 – 16.00/20.00 SEZIONE MAD SEZIONE CITTA GEMELLATE SEZIONE CONCORSO

VILLA CORSINI-SARSINA (7 - 20 settembre)

Via F. Breschi, Anzio lunedì, mercoledì, venerdì 9.00/17.00 martedì e giovedì 9.00/19.00 sabato 7 e sabato 14 dalle 16.00 alle 20.00 SEZIONE VIDEO-ANIMAZIONE SEZIONE OSPITI

MUSEO CIVICO ARCHEOLOGICO (7 - 22 settembre)

Via di Villa Adele 2, Anzio tutti i giorni 10.30/12.30 – 16.00/18.00 SEZIONE CONCORSO SEZIONE IN-VIDEO SEZIONE CENTRO SPERIMENTALE DI CINEMATOGRAFIA SEZIONE POESIA PERFORMATIVA

PARCO ARCHEOLOGICO (7 - 22 settembre)

Via Fanciulla d’Anzio, Anzio venerdì, sabato, domenica 10.00/12.30 – 16.00/18.00 SEZIONE CONCORSO SEZIONE POESIA PERFORMATIVA

TRULLI LEGNA & CAMINI S.R.L. (8 settembre - 31 dicembre) Via Batteria Siacci, Anzio dal lunedì al sabato 8.00/12.30 – 15.00/17.30 SEZIONE FUOCO PROJECT

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Programma eventi MERCOLEDÌ 4 SETTEMBRE

ore 18:00 - Forte Sangallo inaugurazione sezione MAD Inanna Trillis La scrittura del femminile a cura di Jamila Campagna e Fabio D’Achille; Francesca Fini The Golden Age

SABATO 7 SETTEMBRE

ore 17:00 - Museo Civico Archeologico inaugurazione Biennale e premiazione artisti vincitori con la presenza dell’Associazione Culturale Medea di Feuerbach e giovani donne in Costume Popolare di Porto d’Anzio a cura di Marina Criserà POESIA PERFORMATIVA: Sonata n.2 per Graphemium di Laura Cingolani; L’eco della mammella di Barbara Pinchi; Verso la bellezza dell’imperfezione di Rita Pacilio; aperitivo.

DOMENICA 8 SETTEMBRE

ore 17:00 – Trulli Legna e Camini srl, via Batteria Siacci, Anzio Inaugurazione della Sezione Fuoco Project. ore 18:00 – Forte Sangallo incontro sul tema Visibilità femminile e linguaggio di genere con Cecilia Robustelli, linguista Accademia della Crusca ed Emanuela Irace, giornalista Noidonne.

SABATO 14 SETTEMBRE

ore17:00 - Parco Archeologico POESIA PERFORMATIVA I miti della Donna-Elefante spettacolo di danza orientale e poesia di Maria Luisa Sales e Neriene; Formato esportazione: poesia da viaggio di Tiziana Colusso, musica di Natale Romolo; Rendez-Vous, progetto site specific di Sara Davidovics; Di donne e di emergenze di Pilar Castel, con percussioni di Giovanna Cutuli CONCERTO MUSICALE Violino e chitarra a cura di Franco Scozzafava e Antonio D’Augello che eseguiranno opere di Maria Theresa Von Paradisi, Niccolò Paganini, Marina Romani e Astor Piazzolla.

DOMENICA 15 SETTEMBRE

conclusione Biennale al Forte Sangallo ore 17:00 - Museo Civico Archeologico Incontro sul tema L’opera d’arte: un punto di vista psicanalitico, a cura del Dottor Luigi Cecchini e relatori della scuola romana di psicologia clinica IMAGO. Interventi dei dottori Claudio Nudi, Azzurra Funari, Nicoletta De Stefano e Giovanni Crescenzi.

SABATO 21 SETTEMBRE

ore 17:00 - Museo Civico Archeologico presentazione del libro Riguardo all’obbedienza – Poesia dal corpo, di Dona Amati, FusibiliaLibri. Interventi di Rino Caputo e Letizia Leone. Letture dal testo di Antonella Rizzo e di Dona Amati. POESIA PERFORMATIVA Flutura di Jonida Prifti&Acchiappashpirt; Tra le foglie, video e performance di Maria Korporal e Marcia Thephilo; MorireDormireOsare, improvvisazione voce, corpo, poesia di Alessia D’Errigo e Antonio Bilo Canella. Musiche di Emiliano Pucciarelli; Da consumarsi entro... di Donatella Mei.

DOMENICA 22 SETTEMBRE

ore 17:00 - Museo Civico Archeologico presentazione del romanzo “Vita d’amare” di Alessandra Toppetta POESIA PERFORMATIVA Poema Gender Gap: consulti inversi con poeta-femmina, di Ugo Magnanti, con la poesia di: Dona Amati, Martina Ippolito, Iolanda La Carrubba, Serena Maffia, Antonella Rizzo, Maria Carla Trapani. Etero e auto riprese di Iolanda La Carrubba. Trucco di Francesca Mastrella.


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Dal Governo Letta arriva il piano per aiutare i giovani e rilanciare il lavoro

OBIETTIVO: COMBATTERE LA DISOCCUPAZIONE GIOVANILE Il ministro del lavoro Enrico Giovannini ha proposto un nuovo piano per ridurre almeno dell’8% la disoccupazione giovanile. Ciò potrebbe ridare speranza a tutti noi giovani studenti che ci ritroviamo a passare di stage in stage senza però riuscire a stabilizzarci. L’obiettivo di questo piano è di ridurre dell’8% la disoccupazione giovanile; perciò, se tutto dovesse andare a buon fine, in un futuro prossimo, uno su dieci dei giovani disoccupati odierni riuscirà a trovare lavoro. Sogno? Utopia? Potrebbe diventare realtà col sostegno dell’Unione Europea e alcuni punti di un programma che ha come punti cardine la flessibilità del contratto a tempo determinato, il potenziamento dei centri per l’impiego e la staffetta generazionale. Il piano del ministro Giovannini si pone in linea con i propositi del progetto europeo chiamato Youth Guarantee. Questo programma si promette di aiutarci nel difficile passaggio dall’università al mondo del lavoro attraverso alcune misure che vogliono affrontare di petto questo grave problema che ci impedisce di prendere in mano davvero la nostra vita. Il ministro prevede una manovra da circa 12 miliardi per allinearsi con i requisiti previsti dall’Unione Europea per le risorse da assegnare a ciascun paese per agevolare l’occupazione degli under 25. Tra le proposte che il ministro presenterà all’incontro con le parti sociali, occupano un posto importante quelle che mirano a rendere più flessibili e vantaggiosi i contratti a tempo determinato (questa è un’inversione di marcia rispetto alla direzione presa dall’ex-ministro Fornero). Secondo questa tendenza, ci si dovrà probabilmente rassegnare a considerare i

contratti a tempo determinato come la più probabile via di inserimento nelle aziende, almeno per i primi anni di lavoro. Fino ad adesso il lavoro part-time è stato visto dagli universitari come un buon mezzo per arrotondare mentre si svolgono altre attività, come le lezioni o lo studio. Secondo il ministro Giovannini invece, il parttime potrebbe essere la carta giusta per accompagnare i lavoratori più anziani alla pensione, per poter agevolare il ricambio generazionale: accettando questa modalità, in cambio l’azienda assume un giovane con un contratto a tempo indeterminato oppure due giovani con un contratto a termine. L’altra prospettiva, è il pensionamento anticipato per permettere l’inserimento di personale più giovane. I centri per l’impiego spesso non sono davvero determinanti per trovare un’occupazione; questo infatti è un altro punto da potenziare nel nuovo piano. “Bisogna prendersi cura dei giovani”, dice il ministro durante il suo intervento in senato. Per farlo, seguirà il modello dell’Europa del nord. Le idee ci sono, le iniziative anche. Adesso il punto sta nel trovare un accordo tra le parti e soprattutto i soldi. Infatti sono di fondamentale importanza le decisioni dei vertici europei di giugno per ottenere i fondi necessari affinché queste riforme possano essere davvero attuabili. Molti ragazzi (me compresa) aspettano nuove certezze nel futuro e un uso intelligente dei contributi che potrebbero arrivare dall’Europa. Melania Maranesi

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RIPARTE SALSACREW !!! Nuovi corsi e alla conquista dell’Estonia Riparte SalsaCrew. La scuola diretta da Armando Moras e Luana della Millia è ai nastri di partenza di una nuova stagione che sarà ricca di novità, a partire da venerdì 20 settembre h 20.45 con la lezione di prova gratuita per chi non ha mai ballato salsa, ripartiranno i corsi della scuola di danza SalsaCrew Academy. Una scuola di salsa che nell’arco di questi anni ha saputo trasformarsi ed abbracciare la danza a 360° come da sempre nell’intenzione dei due giovani ballerini professionisti di Anzio e Nettuno. Oggi SalsaCrew non e più solo salsa cubana, bachata, afro y rumba e caraibico e latino americani in generale ma anche danza classica, propedeutica, moderno, hip hop, break dance, zumba fitness, balli di gruppo, danza del ventre, capoeira, reggaeton, con corsi per adulti e bambini,avvalendosi della collaborazione di importanti ballerini e professionisti dei settori citati, locali e non, basti pensare alla passata presenza di un ballerino di fama mondiale come Maykel Fonts coreografo del film Street Dance 2 o Lieb J Enrich. SalsaCrew Academy si pone come un importante punto di riferimento del territorio anziate e nettunese, ma anche nel Lazio e in Italia, come dimostrano i prestigiosi risultati conseguiti negli ultimi anni in ambito caraibico, scuola campione d’Italia dal 2011 in carica. SalsaCrew riparte nel senso letterale del termine non solo perché è alle porte una nuova stagione ma anche perché il gruppo spettacolo guidato da Armando Moras e Luana della Millia è in partenza per un importante congresso di salsa che si terrà dal 13 al 16 settembre

a Tallin, in Estonia, dove i ragazzi sono stati chiamati ad esibirsi ed insegnare dopo le positive esperienze di Amsterdam 2011 e 2013. Un grandissimo in bocca a lupo alla compagine locale per questa nuova avventura e un invito a chi non ha mai ballato e volesse cimentarsi con l’affascinante e divertente mondo caraibico della salsa e della bachata a presentarsi venerdì 20 settembre h 20.45 c/o SalsaCrew Academy in via Nettuno – Velletri 3, fronte cimitero civile di Nettuno, muniti di sorrisi e voglia di divertirsi. Per qualsiasi informazione , info@salsacrew.it / www.salsacrew.it , 340.56.62.625 -06.98.81.133.


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L’ULTIMA DIVA

Erano pochi a saperlo, ma l’ultima diva dei cosiddetti ‘Telefoni bianchi’, viveva a Nettuno, dove si è spenta il 27 luglio scorso, all’età di 91 anni. Silvana Musitelli, in arte Lilia Silvi, nasce nella capitale nel dicembre del 1921, e dopo aver frequentato la scuola di ballo dell’Opera di Roma, approda nel 1935 al cinema per interpretare il ruolo dell’adolescente un po’ ribelle in ‘Il cantico della terra’. Il suo ruolo

non passa inosservato e due anni dopo si trova a far parte del cast de ‘Il signor Max’, accanto all’ormai affermato Vittorio De Sica. La sua carriera raggiunge l’apice, però, dopo la performance, sempre nei panni della giovane ribelle della ‘compagna terremoto’ di Alida Valle in ‘Assenza ingiustificata’. È il 1939 e nel giro di quattro anni partecipa a ben 11 film, divenendo tra le più popolari interpreti di quelle commedie romantiche, volute dal Regime, che dovevano far sognare gli italiani e proporre uno stile di vita molto diverso da quello reale, che cominciava a risentire delle prime difficoltà della guerra. L’ambientazione era quasi sempre la stessa: case belle e spaziose, arredate elegantemente, in cui non mancavano mai, per l’appunto, i telefoni bianchi. La popolarità di cui godeva la portò, dopo aver detto no niente meno che ad Amedeo Nazzari, a sposare con una cerimonia ‘hollywoodiana’, il calciatore del Genoa e della Nazionale, Luigi Scarabello. Un lungo amore, il loro, che li accompagnò per tutta la vita, fino alla morte del marito avvenuta nel 2007. Nel dopoguerra, comprendendo di non trovare più dei ruoli adatti a lei, dopo essersi dedicata alla Rivista e al teatro, nel 1950 calcò per l’ultima volta un set interpretando

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‘Napoleone’, per poi abbandonare le scene, e dedicarsi alla famiglia, diventata nel frattempo numerosa, con la nascita di 3 figli. Dopo un esilio volontario durato 61 anni, accettò nel 2011 di tornare sul grande schermo, concedendosi un divertente cameo ne ‘Gianni e le donne’, un film di Gianni Di Gregorio. “È stato come tornare a casa” dirà entusiasta, alla fine del primo ciak. Per lei non fu che l’inizio di una nuova stagione di notorietà, tanto che pochi mesi dopo, venne realizzato ‘In arte Lilia Silvi’, un film-documentario sulla sua vita, prodotto da Leo Gullotta e con la regia di Mimmo Verdesca, dove lei racconterà non solo la sua vita, ma tutto quel mondo di celluloide che girava intorno ai famosi ‘telefoni bianchi’. Un’opera che vincerà il Nastro d’argento nella categoria dei documentari e che la porterà a ricevere anche il premio ‘Chioma di Berenice alla carriera’ . La sua ultima apparizione in pubblico è di tre mesi fa, quando in Campidoglio le venne assegnato il premio ‘Marcello Sgarlata’, con la motivazione: “Passata con coraggio dalla brillante carriera artistica ad una altrettanto vita familiare, torna allo spettacolo con energia ed entusiasmo”. Maurizio D’Eramo

Parla Iago, poeta istantaneo del panorama nazionale che ha scelto di restare ad Anzio

ANZIO MUSA DI POETI E ARTISTI IAGO: unico Poeta istantaneo del panorama nazionale, che ha scelto di continuare a vivere nel nostro territorio. Quanto contano le radici nel tuo percorso di narratore istintivo dell’anima e qual è il sogno che vorresti realizzare in terra di Anzio? Il territorio lo intendo come un’infinita sacca embrionale che mi nutre, mi stimola, indicando la finestra da dove entrano ed escono i miei versi. Anzio è stata e rimarrà il giudizio finale del mio canto, nel vero presento lo scritto alla mia città intesa come antica appartenenza ad una tribù, che si muove permeando ogni contaminazione evolutiva. Io appartengo a quella ricetta atavica che venne scritta dal primo ominide e che oggi viene letta dall’attuale Sapiens. Tutta la mia opera, passata, presente e futura canta questo affresco delle ricorrenze. Questo è il sogno che vorrei inserire nei sonni della mia gente. L’arte poetica può presenziare, consigliare, agitare. Eseguo nelle principali città della penisola scritture poetiche dal

vivo, ho intenzione di dimostrare che i poeti esistono, tenendo sempre a mente l’importanza della struttura artistica delle grandi menti che hanno sconvolto il naturale svolgimento dei fenomeni. Istinto, studio, parola; facendo interagire questo trittico con la terra di Anzio si aprono infinite soluzioni di immagini. I pescatori, fantasmi di fatica ormai tecnologizzati; mio nonno pescava a memoria, conosceva i fondali, le correnti, i capricci del tempo. L’ambiente era diverso più generoso, ma veniva anche rispettato quasi in modo spirituale. Il cambiamento spesso è oggetto della mia indagine, inteso nella sua estensione mai conclusa. Le modificazioni imposte dall’uomo sono una forzatura che va sommata al moto perfetto dei mutamenti. Anzio è uno schema che mi serve per visualizzare le differenti congetture della mente, come le persone proteggono se stesse, come si impongono, le strategie che poi continuano ad essere applicate in altri spazi urbani. La

memoria ha fissato le vicende nella mia mente, i vicoli, il porto, le spiagge. Sono fotogrammi che si arricchiscono di suoni, di attualità e predisposizione. L’impegno di ogni approccio dell’arte dovrebbe risiedere nel preservare la memoria, crogiuolo di pulsioni sociali e madre dei comportamenti, permettendo così all’estro di rigenerarsi mescolando istintivamente le reazioni. Le persone sono comparse, i fatti restano e la poesia è oltre ogni teoria un fatto che stabilisce il grado di adattamento e la conseguente nostalgia di vita.


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LA RICETTA DEL MESE

Pennette pancetta e fichi Ingredienti per 2 persone - 150 g di pennette - 2 fichi neri - 50 g di pancetta - mezzo scalogno - olio extra vergine di oliva - mezzo pomodoro secco - pinoli - misto pepe

CIBI MIRACOLOSI CONTRO IL “MATERASSO CUTANEO”? NO, MA L’ALIMENTAZIONE FA IL SUO È l’ossessione di ogni donna, nonché una delle piaghe più profonde del mondo femminile. La cellulite, percepita come un mero disagio estetico, cela dietro di sé una vera alterazione dello strato più profondo della cute, l’ipoderma, con conseguente ipertrofia del connettivo e dell’adipe. Un’infiammazione a tutti gli effetti. Microcircolo alterato, predisposizione genetica, sovrappeso ed alimentazione scorretta sono i killer più temuti della pelle. Quando si tratta di correre ai ripari nessuno ragiona più: c’è chi opta per diete disumane che a volte rischiano solo di accentuare il problema e chi preferisce drogarsi di prodotti erboristici sperando nel miracolo immediato. In realtà la vera soluzione è in questi tre passaggi. Più Movimento. Star seduti per ore non aiuta di certo il microcircolo e aggrava l’infiammazione già in atto. Se poi le nostre gambe sono compresse in pantaloni super attillati e sostenute da tacchi vertiginosi, la circolazione si fa ancora più difficoltosa. Via libera quindi a pantaloni morbidi e scarpe comode: la nostra pelle ci ringrazierà. Corretta Idratazione. Che sia acqua naturale o frizzante, che si tratti di tisane o tè verde, l’importante è bere almeno 2 litri di liquidi al giorno. Una buona abitudine da non perdere per nessun motivo. Moderazione con alcol, succhi di frutta, bevande zuccherate e caffè: i più temibili attentatori della salute dermatologica. Cura dell’Alimentazione. Togliamoci dalla testa che esistono cibi miracolosi. Ci sono sicuramente dei componenti che possono concorrere allo sviluppo o al mantenimento di tale infiammazione. Zuccheri, sale e grassi saturi sono infatti dei promotori di stress ossidativo per le cellule del nostro derma, facilitando la deposizione di grasso e la ritenzione idrica. Se abbiamo deciso di far fronte alla temutissima cellulite, occorre tenerci alla larga dall’eccesso di dolci, burro, strutto, cibi fritti, salumi, snack salati e carne rossa. Eviteremo un carico di “veleno cellulare” non indifferente. Cominciamo piuttosto a prediligere legumi, frumento integrale e farro integrale i cui fitoestrogeni e composti fenolici contrastano lo stress ossidativo e la deposizione di grasso. Non dimentichiamo broccoli, asparagi, lattuga, mele e cipolle per sostenere un ottimo funzionamento della nostra circolazione, mentre lasciamo alla vitamina C di arancia, kiwi e pompelmo il compito di migliorare l’elasticità cutanea. Bene. Ora che avete tutti gli strumenti per agire, come direbbero gli inglesi, “Hurry up!”. Dott.ssa Anna D’Angiolella, Nutrizionista

PrOCEDIMENTO fate bollire le pennette in acqua salata; nel frattempo lavate i fichi e tritate lo scalogno. In una padella fate rosolare lo scalogno e il pomodoro secco con l’olio d’oliva, inserite la pancetta e lasciate cuocere per un minuto circa. Spegnete il fuoco, prendete i fichi e tagliateli a spicchietti, poi versateli nel sugo preparato insieme a una manciata di pinoli. Scolate le pennette al dente, unitele con il composto preparato e spadellate il tutto delicatamente. Servite con una spolverata di misto pepe. Buon appetito! Elisabetta Civitan

PUNTI DI VISTA AL FEMMINILE

a very_shortstory@man.anzio di Giusi Canzonèri cognome x nome y statura 1,72 capelli bianchi occhi marroni segni particolari maschio prepotentetracotanteboriosovanaglorioso presuntuososdegnososuperboealtezzoso Cosa pensa quel maschio che ti guarda dall’alto in basso e ghigna. Cosa pensa quel maschio che sciorina il suo bieco indice davanti ai tuoi occhi e sapendo di mentire dice che non ti sta toccando. Cosa sente quel maschio arrogante e maleducato quando parla di una donna, la risolve ‘armadio’ e pago dell’appello si sposta a destra e a manca in cerca di conferme: - Sono stato bravo? Io sono bravo. Ego sum qui sum -. Cosa sente quel maschio che non introduce nessuna regola di prudenza nell’incipit dei suoi ragguagli pur sapendo che ha di fronte una donna attenta. Una donna che ascolta. Affermazioni di peso. Trattazioni sistematiche di livori, rancori, asti, invidie. Obiettivi politici non raggiunti. Cronaca di paese. Maschio indigeno non autoctono. Ti guarda fisso saturo di rabbia e mentre parlaparlaparlaparla, trascina il tuo sguardo dentro un vortice incontrollato di incanti e di azzardate tentazioni. Mirare dritto agli stinchi senza fraintendimenti né compromessi e farlo tacere. Ma hai paura. Un maschio così ti spaventa. Non capisci chi è. Cosa vuole. Cosa pensa. Cosa prova. Non ti ricordi di lui. Lui si ricorda di te. Ha gli occhi marroni e i capelli bianchi. È inodore. Di solito una particolare genia di maschi olezza di: ‘l’uomo che non deve chiedere mai’. Sgradevole. È sabato. Estate. Diciassette agosto duemilatredici. Tutto il mondo è in attesa di una festa. Lui vuole essere convincente. Vuole fornire puntuali modi e ragioni della sua ordinata attività, della sua fedele mania ad un altro uomo, ad altre idee, ad altri pensieri, alla rivincita e al suo modo di intendere la libertà, mentre la tua libertà, di contro, è quella che non si raggiunge imparando ad obbedire. È un maschio medioalto. Né grasso né magro. Spalle sfacciate chiuse al dialogo e inclini al monologo. Camicia di lino bianca pendant con i capelli. Pantaloni pinocchietto. Viso ambrato. Tirato. Segnato. Indossa un braccialetto? Un Rolex? Né occhiali, né borsello. L’incontro è veloce, scontroso. Non risolve questioni importanti. Non infrange barriere culturali, generazionali. Non apre varchi nuovi o intelligenti. Raggiunge soltanto un naturale livello di banalità oltre il quale è impossibile imporre o pretendere un rigore, una grammatica dello sguardo, una gestualità adeguata, un rispetto, quel rispetto che non nasce dall’obbedienza bensì dalla scelta di vivere con responsabilità. GIUSI CANZONERI, DONNA, ANNI SESSANTA.


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APRE AD ANZIO LA PRIMA “PINSERIA” Sì, avete letto bene, “pinseria” non pizzeria. È Andrea, il giovane titolare, che durante il corso di pizzaiolo che frequenta con passione, a decidere di dare un carattere originale alla pizzeria che vuole aprire e così, conquistato dall’eccellenza del prodotto, inaugura la prima pinseria di Anzio, in via di villa Claudia 100. La Pinsa, prodotto dal marchio registrato, è ben nota nella capitale da diversi anni ed è caratterizzata da un mix speciale di farina di frumento, soia e riso che insieme alla lunghissima lievitazione (da un minimo di 48 fino a superare le 120 ore!) conferisce all’impasto leggerezza e digeribilità uniche. La presenza della soia inoltre fa sì che non ci sia bisogno di aggiungere grassi animali o vegetali e di ridurre la quantità di olio necessaria, arrivando così ad avere un prodotto anche a ridotto contenuto calorico. Una bella novità per tutti coloro che sono attenti alla linea! Per Andrea fondamentali sono la qualità delle materie prime che sceglie accuratamente e l’originalità delle proposte per offrire varietà e gusto. Crea abbinamenti particolari come prosciutto crudo, funghi e pesto oppure speck, brie e noci… tutte da provare. Oltre alla Pinsa si possono gustare anche supplì, arancini e crocchette, tutti rigorosamente preparati ogni giorno, garanzia di qualità e freschezza. Da settembre arriverà poi la Pinsa dessert e anche un servizio di consegne a domicilio. La Pinseria è aperta tutti i giorni, tranne il lunedì, dalle 17.00 alle 22.00. Auguriamo ad Andrea tutto il successo che merita per la professionalità che mette nel suo lavoro e l’entusiasmo che l’ha portato ad intraprendere questa nuova attività. R

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Bar Beach, Via di Valle Schioia 152, Lavinio, tel 069866038 Bar dei Graziosi, Corso del Popolo 3, Anzio, tel 069846389 Bar Gemma, Viale Adriatico 23, Falasche, tel 069874637 Bar Nolfi, Viale Marconi 18, Anzio, tel 069830716 Caffè dei Platani, Via delle viole 27, Lavinio, tel 069821021 Cartolibreria Parolalibera, Via di Valle Schioia 146, Lavinio, tel 069862459 Multisala Cinema Lido, Via delle Cinque Miglia, Padiglione, tel. 0698981006 Supermercato Arpesca (Pam), Via Goldoni 62, Lavinio Stazione, tel 069874751 Edicola “Non solo giornali”, Via di Valle Schioia 8. Lavinio, Tel. 0688922908 Tabaccheria Mingiacchi, Via Porto Innocenziano 24, Anzio, tel 069848495 Titti caffè, Via dei Fabbri 11, Anzio, tel 069831192 Uragan Caffè, Piazza Palomba, Anzio, tel 069845553 Vintage Caffè, Viale del Sole, Lavinio Mare Servizio Facile, Via di Villa Claudia 53/d, tel. 06 98673219 Bar La Coccinella, Piazza Bandol s.n.c., Nettuno, tel. 3396108810

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L’orniello “Pianta pioniera” e “albero della manna” Il Fraxinus ornus, noto come Orniello, è un albero che può arrivare fino a dieci metri di altezza, ma che sovente troviamo più basso e con un portamento cespuglioso. È diffusissimo in tutta Italia ed è presente, anche se non in modo massiccio, anche ad Anzio. Ha un tronco leggermente tortuoso ricoperto da una corteccia di colore grigio opaco e i suoi rami formano una chioma ampia che scende a volte fin quasi alla base dell’albero. Le foglie dell’orniello sono caduche, con la parte superiore, quella rivolta al sole per intenderci, che ha toni di un verde intenso mentre quella inferiore si presenta di un colorito verde più tenue ed è pelosa lungo le nervature. I suoi fiori, che appaiono sui rami freschi nei mesi di aprile e maggio, sono biancastri e piacevolmente profumati, raggruppati in una sorta di pannocchie, e sono ermafroditi. L’orniello è una specie arborea molto interessante per la silvicoltura, perché resiste molto bene in condizioni di clima avverso, grazie ad un sistema radicale fittonante che arriva fino a notevole profondità, prestandosi al rimboschimento di terreni aridi e siccitosi a componente calcarea o argillosa, in cui può essere tra le prime essenze arboree ad essere piantumata (“pianta pioniera”). Il legno di orniello è usato al livello industriale per realizzare mobili, attrezzi vari e per lavori al tornio, ma è anche un ottimo combustibile. La coltivazione dell’orniello, inoltre, è legata alla produzione della manna, ora molto limitata rispetto al passato e che interessa quasi esclusivamente la Sicilia. La manna, che nulla ha a che vedere con quella di cui narra l’Antico Testamento se non forse proprio per la scelta del suo nome, è una linfa lattiginosa estratta dalla corteccia mediante incisione che, secondo il tipo di utilizzo, ha proprietà lassative, purganti ed espettoranti. Sia incidere la corteccia di orniello sia raccogliere questa linfa è complesso, oggi non sono molti, e sempre più anziani, a saper praticare questa “arte”, su cui non ci si può dilungare qui, ma che va salvaguardata. Per questo la manna è riconosciuta non solo come prodotto tipico siciliano, presente nell’elenco dei prodotti agroalimentari tradizionali (PAT) stilato dal Ministero delle politiche agricole e forestali (MIPAAF), ma anche come Presidio Slow Food, con un disciplinare di produzione, redatto insieme ai pochi frassinicoltori rimasti in Sicilia, che ne garantisce qualità e provenienza. Nel prossimo numero di Anzio Space conosceremo meglio il biancospino. Filippo Valenti

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Cultura ad Anzio? … Ma dai! Trasferitici ad Anzio quasi quarant’anni fa, abbiamo sempre lavorato nei dintorni e viaggiato molto per lavoro e per diletto, trascurando la nostra città di adozione. Ora che abbiamo più tempo a disposizione ci siamo riproposti di dedicarci maggiormente alla conoscenza sua e del suo territorio. L’apertura di Villa Spigarelli al pubblico, il giorno 17 agosto scorso, ci è sembrata un’occasione da non perdere e abbiamo coinvolto parenti ed amici. Nel biglietto d’ingresso gli Enti promotori risultavano essere il Centro di Ricerca e Documentazione dello Sbarco e della Battaglia di Anzio e l’Associazione Andromeda, coadiuvati dalla presenza del responsabile di zona della Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio. Ecco i risultati. Dopo un cospicuo ritardo sul previsto orario di inizio (ma sorvoliamo), finalmente gli organizzatori aprono la manifestazione con la presentazione dell’iniziativa. Peccato che, a parte i pochi fortunati delle primissime file, nessuno degli oltre duecento presenti riesca a sentire e a capire alcunché, mancando completamente un impianto microfonico. Il concerto delle cicale, davvero in gran forma, sovrasta ogni voce. Si passa al clou della serata: la visita alla villa e ai suoi sotterranei. “Visita guidata”, recitava il biglietto d’ingresso. Ma non ci sarà nessuna guida. Solo inappuntabili steward che si premurano di dividere la folla in piccoli gruppi. Dopo un’attesa di circa un’ora, in fila e in piedi, bastano 10/15 minuti per vedere sale, oggetti e cunicoli, ma senza avere la benché minima consapevolezza di ciò che si ha davanti. Non solo non c’è la guida, ma non si è pensato nemmeno di mettere a disposizione due righe di spiegazione, magari tratte da internet. Insomma, siamo entrati ignoranti e usciti tal quali, ma anche un bel po’ seccati. Questo lo stato in cui ci siamo avvicinati al buffet, dove il malumore della folla all’arrembaggio dei cibi (tipici locali, recitava l’invito: insalata di riso, prosciutto, porchetta, ecc.) si è aggiunto all’impossibile ricerca di un tavolo e dei piatti introvabili, senza che vi fosse un minimo di assistenza. La decisione nostra e degli amici di andarcene è stata presa all’unisono. Ci siamo quindi ritirati, non prima di aver fatto le rimostranze al direttore del Museo dello Sbarco e organizzatore, sig. Patrizio Colantuono, che ci ha accompagnato sino all’uscita, tentando di patetiche giustificazioni e offrendosi di restituire a ciascuno i 30 euro pagati per il biglietto. A conclusione, uno degli amici da noi coinvolti nell’iniziativa ci ha affettuosamente premiati con l’epiteto di “sòla”, per averlo trascinato nella squallida serata, invitandoci poi a casa sua e preparandoci un delizioso “ajo ojo e peperoncino”. Che dire per chiudere questa tristezza? Il problema non sono i trenta euro del biglietto, che speriamo servano davvero a contribuire a un progetto, a noi per altro sconosciuto, di salvaguardia delle grotte di Nerone. Il problema è che ancora una volta si è manifestata l’incapacità delle Istituzioni anziati di prendersi cura della cultura seriamente, affidando programmi e iniziative a persone prive delle necessarie competenze sia organizzative sia scientifiche. Ancora una volta ci si è consegnati al dilettantismo, al pressapochismo, all’improvvisazione gretta (per improvvisare occorre una grande capacità). Ancora una volta si è constatata la totale mancanza del senso di un servizio da rendere. A chi? Ai cittadini, ai turisti, a tutti coloro che hanno a cuore un serio sviluppo culturale e turistico della città e che davanti a questi risultati non potranno far altro che estraniarsi. Cultura ad Anzio? … Ma dai! Liliana Mezzabotta e Alberto Frascaroli

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circuito 00042 L’Associazione Culturale 00042 lancia un’interessante iniziativa dedicata a tutti coloro che ne diventeranno soci. Ci è sembrato doveroso ricambiare in modo concreto la fiducia che tanti continuano ad accordarci anno dopo anno, sostenendo Anzio-Space e le nostre iniziative culturali (www.00042.it) Grazie alla preziosa collaborazione degli inserzionisti di Anzio-Space, presentando la tessera “Circuito 00042” all’interno delle attività commerciali di Anzio e Nettuno che partecipano alle convenzioni, ogni socio ha diritto a sconti particolari e personali. Le aziende che aderiscono all’iniziativa sono segnalate di volta in volta nel loro spazio pubblicitario di Anzio-Space, attraverso una stellina rossa nell’angolo in alto a destra con la dicitura “Circuito 00042”, in modo da facilitarne la ricerca. Nella sezione del giornale dedicata al Programma Sconti, ogni mese viene pubblicato l’elenco completo e aggiornato delle aziende aderenti e il tipo di scontistica che esse offrono a chi presenta la tessera “Circuito 00042”. Lo stesso elenco viene inviato ai Soci via email. Ringraziando tutti i vecchi e nuovi Soci e gli inserzionisti di Anzio-Space che rendono possibile l’iniziativa, vi invitiamo a sottoscrivere la vostra adesione all’Associazione Culturale 00042, così da poter usufruire da subito delle agevolazioni. Per eventuali informazioni è possibile contattare l’Associazione Culturale preferibilmente per mail su associazione00042@ gmail.com oppure al n. 333 7350189. Associazione Culturale 00042 INIZIATIVA SCONTI: - AUTOLAVAGGIO FRAIETTA, Villa Claudia, SCONTO DEL 15% SU TUTTI I SERVIZI - Bodeguita, Anzio, ogni 4 cocktails 1 piatto di frutta in omaggio. - BUCCOLINI SUPERMERCATO, Anzio, SCONTO DEL 5% BANCO FRESCHI E 10% SU TUTTI GLI ALTRI PRODOTTI (ESCLUSE OFFERTE SPECIALI) - CASAMIKA, Lavinio, CONSULENZA, PROGETTAZIONE E SUPPORTO POST-VENDITA GRATUITO - CENTRO CASA S.P. POLVERINI, punto vendita EMPORIO Lavinio mare, 20% nel settore Ferramenta - CIP CIOP BABY PARKING, Lavinio Mare, SCONTO DEL 30% SU TUTTI I SERVIZI - “DAR PRESIDENTE” PIZZERIA-RISTORANTE, Villa Claudia, SCONTO DEL 10% - “FEDERICO FASHION”, Anzio, SCONTO DEL 10% SU TUTTI I LAVORI TECNICI escluso venerdì e sabato. - “LA FENICE” ORGANIZZAZIONE FUNEBRE, Lavinio Stazione, SCONTO DEL 10% SU TUTTI I SERVIZI - LAVA AL TOP, Lavinio Stazione, 1 LAVAGGIO GRATIS OGNI 10. - Palm beach, Anzio, ogni 20,00 euro di spesa il 10% di sconto. - RISTORANTE BOCCUCCIA, Lavinio Stazione, SCONTO DEL 20% SU MENU FISSI E ALLA CARTA - UNIPOL ASSICURAZIONI, Anzio Centro, SCONTI SU TARIFFE AUTO E TUTTI GLI ALTRI SERVIZI


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PILLOLE FISCALI a cura del Dott. Marco Minoccheri 730/2013 situazioni particolari: per chi ha perso il lavoro e non ha più sostituto d’imposta Per gli ex dipendenti senza più un sostituto d’imposta nasce il “730 Situazioni particolari”. Dal 2 al 30 settembre la presentazione del modello per recuperare il credito 2012. Viene pertanto consentito ai lavoratori “cessati” di ottenere velocemente il rimborso delle maggiori imposte pagate mediante accredito diretto su conto corrente se si comunicano le proprie coordinate bancarie o postali. Pertanto, dal 2 al 30 settembre questi contribuenti a credito che non hanno potuto ottenere il rimborso delle imposte per fine del raporto di lavoro potranno presentare un “730 Situazioni particolari” a un centro di assistenza fiscale o a un professionista abilitato al fine di ottenere – entro quest’anno – il rimborso d’imposta 2012, senza dover attendere l’esito della liquidazione automatizzata della dichiarazione, attività che comunque, come quella di controllo formale, verrà ordinariamente effettuata, pur se successivamente. Il rimborso sarà accreditato dall’Amministrazione finanziaria, dopo la ricezione del risultato finale delle dichiarazioni, direttamente sul conto corrente del contribuente, se questi avrà comunicato, telematicamente o rivolgendosi a un qualsiasi ufficio delle Entrate, le coordinate bancarie o postali (il codice Iban) tramite apposito modello reperibile nel sito dell’Agenzia, alla pagina: Cosa devi fare-Richiedere-Rimborsi-Accredito rimborsi su conto corrente. Pec imprese individuali: nessuna sanzione per la mancata comunicazione Le imprese individuali (anche artigiane) che non hanno comunicato il proprio indirizzo di posta elettronica certificata (PEC) entro lo scorso 1° luglio, non saranno soggetti ad alcuna sanzione pecuniaria. Per queste imprese vi sarà solo la sospensione da parte del registro delle imprese dallo stesso giorno di ogni domanda di variazione presentata dall’impresa individuale, fino a integrazione della stessa con l’indirizzo Pec e comunque per 45 giorni. Una volta decorsi i 45 giorni e senza la regolarizzazione della pratica, la stessa anche se corretta si considera come non presentata. Così ha definitivamente chiarito Unioncamere in una lettera inviata il 2 luglio scorso a tutti i segretari generali delle Camere di commercio. Unioncamere infatti, tenuto conto dei comportamenti già osservati dagli uffici camerali nei riguardi delle società e dell’intenzione del legislatore di favorire l’iscrizione delle caselle di posta elettronica certificata da parte delle imprese, ritiene che anche per le imprese individuali che non avessero iscritto il loro indirizzo di posta elettronica certificata entro il termine del 1° luglio gli uffici del registro delle imprese non dovranno procedere all’applicazione delle sanzioni previste dall’articolo 2630 del codice civile, ma dovranno sospendere l’eventuale successiva domanda che dovesse ad essi pervenire, in attesa che la stessa sia integrata con l’indirizzo di posta elettronica certificata. Comunicato stampa dell’Agenzia delle Entrate per finte ingiunzioni di pagamento Riportiamo il testo del comunicato stampa dell’Agenzia delle Entrate del 01/08/2013 “Ancora una volta false comunicazioni a nome dell’Agenzia delle Entrate e, in questo caso, anche un facsimile del suo sito internet, sono stati utilizzati per imbrogliare i cittadini. In guardia dagli avvisi di pagamento con mittente l’“Esattoria Agenzia Riscossioni – Ufficio Entrate di Roma”. Non sono, come potrebbero apparire a prima vista, comunicazioni ufficiali dell’Amministrazione fiscale, ma provengono da una società privata di recupero crediti la cui attività è del tutto distinta da quella dell’Agenzia. Per meglio raggirare i destinatari delle comunicazioni e dare maggiore credibilità alle loro ingiunzioni di pagamento, la società ha anche costruito un sito web molto simile a quello delle Entrate. L’Agenzia ricorda che l’indirizzo del proprio sito internet ufficiale è www.agenziaentrate.gov.it e invita coloro che hanno ricevuto le comunicazioni ingannevoli, di rivolgersi al più presto a un ufficio delle Entrate e alle forze di polizia.”

Anzio-Space - Mensile di cultura e politica Edito dall’Associazione Culturale 00042 Presidente: Andrea Mingiacchi

Registrazione presso il Tribunale Civile di Velletri, n. 7 del 12-03-2009 REDAZIONE Direttore responsabile: Maria Chiara Mingiacchi Caporedattore: Luisa Calderaro (redazione@anziospace.com) Coordinatore di redazione: Silvia Arena Garante del lettore: Avv. Enrico Maria Morelli (garante@anziospace.com) Direttore IT: Stefano Murgia Progetto e grafica: Domenico Condello Composing e grafica: Bruno Pepe Foto: Pietro Frisina COLLABORATORI Stefano Chiappini, Maurizio D’Eramo, Luca Del Vecchio, Filippo Valenti, Elisabetta Civitan, Fabrizio Tirocchi, Jessica Quaranta, Alessandro Tinarelli, Marcello Bartoli, Rossella Romano Yoshiro Izumi, Melania Maranesi, Gino Querini, Massimo Casa, Umberto Spallotta, Manuela Vela, Guendalina Sabba, Lisa Bernardini, Nicoletta Scalera, Marcello Guglielmo, Leonardo Tardioli, Giusi Canzoneri, Alessandra Toppetta, Cristiano Di Rosa, Anna D’Angiolella. Stampa: Arti Grafiche Fracassa Srl - V. Vigna Girelli, 81 - 00148 - Roma (RM) Editore: Associazione Culturale 00042, Via della pineta 10A, Anzio (RM) -Distribuzione GRATUITA su tutto il territorio di Anzio e NettunoLe collaborazioni sono da intendersi gratuite salvo diversi accordi scritti. È vietata ogni tipo di riproduzione di testi, immagini, foto, grafica e pubblicità; tutto quanto pubblicato è coperto dalla corrente normativa in termini di diritto d’autore e copyright. La Redazione si riserva di modificare parti degli scritti e di decidere se e quando pubblicare gli articoli.

L’Associazione 00042 vuole contribuire a rendere Anzio una città: - vivibile e interessante per i giovani; - viva culturalmente; - all’avanguardia nell’ecologia e nella preservazione del territorio; - arricchita dalla diversità etnica che la contraddistingue. Non siamo convinti di avere una risposta a tutte le domande o di essere i migliori. Siamo semplicemente un gruppo di persone giovani (chi di corpo, chi di spirito), che vogliono darsi a fare per migliorare il territorio in cui vivono. Tra le nostre iniziative: • Anzio-Space, che puoi scaricare gratuitamente ogni mese su www.00042.it • Shingle22J, Biennale d’Arte Contemporanea di Anzio e Nettuno • Centro Polifunzionale per i Giovani e la Cultura che vorremmo costruire. Tieniti aggiornato sulle nostre iniziative: www.00042.it www.shingle22j.com www.anziospace.com http://centropolifunzionaledeigiovani.blogspot.com/ Iscriviti al gruppo di FACEBOOK “Anzio-Space” Contatti PUBBLICITÀ: 3337350189 - pubblicita@anziospace.com

Chiuso in redazione domenica 31 agosto 2013


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Progetto ideato da Giusi Canzoneri 2012

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n.55 _ agosto 2013

PCM – I Presidi di Cultura Museale, sono luoghi nomadi. Quando parliamo di PCM parliamo di ‘Territori a vocazione archeologica, culturalmente organizzati e fisicamente migranti’. Ideati dal Museo Civico Archeologico di Anzio e nati nel 2010, i PCM aderiscono ad una politica di dialogo-confronto con l’universo culturale locale. Si prefiggono lo scopo di raggiungere luoghi fisicamente distanti dalla sede museale nel tentativo di entrare in contatto con persone, culturalmente separate dal museo, estranee alla sua politica e al patrimonio di conoscenze di cui il museo di Anzio è portatore. Innovativi nella formula comunicativa, dunque, i PCM non si avvalgono di archeologi esperti bensì di comuni cittadini i quali, dopo aver frequentato corsi di in-formazione hanno acquisito

competenze ed abilità adeguate al loro ruolo. Il cittadino che parla al cittadino. Quest’anno ad Anzio presso la stabilimento balneare Dea Fortuna – Riviera di Ponente troverete ad accogliervi le signore Rossana Venturelli e Maria Luisa Stroppa. PROGRAMMA 1. PROMOZIONE DELLA COLLEZIONE PERMANENTE DEL MUSEO 2. ATTIVITà CULTURALI 3. LABORATORI DI DIDATTICA MUSEALE

INAUGURAZIONE

Il Museo Civico Archeologico di Anzio - Il Museo con il cuore

sabato 7 luglio ore 10:00

STABILIMENTO BALNEARE DEA FORTUNA (RIVIERA DI PONENTE) tel 06 9846237

Il Museo che:

Ogni sabato dalle ore 10:00 alle 12:30 a partire dal 7 luglio fino al 25 agosto 2012 date di luglio: 7 - 14 - 21 - 28 date di agosto: 4 - 11 - 18 - 25

accoglie parla ascolta respira si muove balla

Le attività sono:

pubbliche gratuite aperte a tutti

Vi aspettiamo come sempre ‘respirando’ con felicita’, gioia e lealta’ Info: 328.4117535 - 06.98499484

L’Assessore alle Politiche Culturali Turistiche e Sportive UMBERTO SUCCI

Città di Anzio Museo Civico Archeologico

Il Sindaco LUCIANO BRUSCHINI

ricorda rammenta rimembra emoziona si emoziona mangia pensa si interroga riflette


agosto 2013 _ n.55

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