Anzio-Space 59 - Dicembre 2013

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CASO VILLETTE IN COMUNE ARRIVA LA FINANZA Nel febbraio 2011 il Comune di Anzio ha acquistato delle villette site in Via del melograno – Falasche – da destinare a case popolari. Si tratta di sette appartamenti: quattro al piano terra con giardino e tre al piano superiore. La vicenda sin dall’inizio aveva suscitato polemiche ma nelle ultime settimane si è scatenato un vero e proprio putiferio. Tutto è partito dal segretario comunale Pompeo Savarino il quale, come dichiarato nel consiglio comunale di fine ottobre, ha riscontrato delle irregolarità che “da servitore dello Stato ho segnalato ad un altro servitore dello Stato”: la Magistratura. Quello che non è chiaro è il prezzo d’acquisto pagato dal Comune; si tratta di 220 mila euro a villetta, mentre il prezzo pubblicizzato da chi le ha costruite è di 190 mila euro l’una. Qualche giorno dopo la segnalazione di Savarino, in comune si è presentata la Guardia di Finanza per acquisire gli atti riguardanti l’acquisto degli alloggi. Oltre alle Fiamme Gialle gli stessi atti sono stati richiesti dalla Regione Lazio, la quale ha finanziato l’acquisto di tali alloggi, mettendo a disposizione dell’ente locale 3 milioni di euro. Il comune non ha ancora ricevuto i soldi e la Pisana prima di erogarli ha deciso di controllare in che modo sia stata spesa una parte di quel finanziamento. Il sindaco Bruschini, nel corso dello stesso consiglio, ha spiegato ai consiglieri la vicenda facendo chiarezza: il primo cittadino ha detto che del finanziamento regionale il Comune ha impegnato 1,2 milioni e per l’acquisto di ogni villetta spettava un importo di 220 mila euro, relativo all’Iva degli stessi. Queste ultime spese – sempre come spiegato dal Sindaco – dovevano essere a carico dell’ente e non potevano essere coperte dal finanziamento. Bruschini ha anche aggiunto, in virtù del fatto che il finanziamento non è ancora arrivato, che il Comune ha dovuto chiudere la vicenda per evitare un contenzioso da parte del privato. Infatti con il compromesso stipulato, in caso di rinuncia all’acquisto l’ente avrebbe perso tutti i soldi spesi fino a quel momento. Per evitare questo, l’atto è stato chiuso e quando arriveranno i finanziamenti regionali questi saranno poi inclusi nel bilancio. Un altro elemento che è emerso nel corso dello stesso consiglio comunale è la categoria dei villini: A7, la quale non rientra negli alloggi popolari. Quello che è certo è che il Comune di Anzio ha speso in totale 1.296.790 euro per sette villini, da destinare a case popolari e dei quali oggi è proprietario a tutti gli effetti. Intanto si attende ancora che la Regione eroghi il finanziamento e la procura chiuda le indagini. Leonardo Tardioli

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l’editoriale

OVER THE TOP..olino Scopriamo l’acqua calda dicendo che la scuola dovrebbe avere una posizione di vertice (over the top) all’interno delle priorità di un continente, di una nazione e di una città. Ma non è una doccia fredda quella che in realtà facciamo ogni giorno accanto ai nostri ragazzi. Sappiamo bene che le strutture che accolgono i nostri figli sono per lo più datate e soffrono del silenzioso lavorio del tempo, come sappiamo bene che le risorse disponibili sono sempre più misere. Tuttavia alcuni accorgimenti potrebbero intiepidire un po’ gli animi di noi genitori, già molto turbati dal cornicione che viene giù, dal controsoffitto che cede, dalle perdite d’acqua, dagli spifferi d’aria, dalla mancanza di aule, dagli infissi poco sicuri, dalle visite di Bianca e Bernie, e dare il senso a tutti i cittadini che l’amministrazione sta puntando alla conquista di una posizione di vertice per il settore Scuola. Sappiamo bene che Anzio vive in uno stato di emergenza per quanto riguarda il suo sviluppo sociale e culturale, e che il degrado a cui sta volgendosi è evidente e drammatico. Pertanto alcuni segnali diverrebbero azioni concrete con le quali trasmettere la volontà politica di perseguire un cambiamento di rotta per la città e i sui piccoli, che vorremmo grandi uomini di domani. Si potrebbe iniziare, per fare alcuni esempi, mettendo maggiormente in sicurezza gli ingressi delle scuole al mattino, nonché le uscite. Cercando di mitigare le difficoltà dei viandanti tra le giungle di auto, pulmini e motorini, magari chiudendo l’accesso dei locomotori in tutte le vie dei plessi scolastici, senza eccezioni. Purtroppo le imprese titaniche della Polizia Locale non sono sufficienti a tutelare l’incolumità dei nostri ragazzi. Poi si potrebbero trasformare le aree verdi degli edifici scolastici in giardini ben curati e insegnare così ai nostri figli l’amore e il rispetto dell’ambiente, dando ai giovani un grande esempio di civiltà ecologica, e magari renderli partecipi. Si potrebbe inoltre creare un blog istituzionale sul nuovo sito comunale, dove accogliere le richieste e i consigli dei genitori e ragazzi, e quant’altro. Insomma, mettere la scuola al vertice degli impegni dell’amministrazione è fondamentale, altrimenti la caccia alle streghe e ai topolini finirà per tagliare le gambe al nostro futuro. Andrea Mingiacchi


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Mensile di Informazione di Anzio e Nettuno Il patrimonio edilizio scolastico è troppo vecchio e poco sicuro.

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BIOEDILIZIA PER SCUOLE PIù SICURE E ALL’AVANGUARDIA Scuole più sicure, più all’avanguardia, più ecosostenibili. Un sogno o un’utopia? Il crollo del soffitto avvenuto la scorsa settimana al liceo “Dettori” di Cagliari, con il ferimento di un insegnante e di due studenti, ha riaperto la questione della messa in sicurezza degli edifici scolastici italiani. Un problema mai affrontato seriamente e che rimane il tallone d’Achille di un Paese che fatica ad investire e valorizzare sul settore scuola. In Italia il patrimonio edilizio scolastico è troppo vecchio e poco sicuro: quasi il 60% delle scuole sono state costruite nel 1974, prima dell’entrata in vigore della normativa antisismica, e solo il 7% sono state edificate negli ultimi venti anni. Quasi la metà degli edifici non possiede le certificazioni di agibilità e il 35,8% ha bisogno d’interventi di manutenzione urgenti. Ai dati del rapporto Ecosistema Scuola 2012 di Legambiente si affiancano i fatti di cronaca, che mostrano il precario stato di salute di quelle strutture che ogni giorno accolgono studenti e insegnanti. Prima di Cagliari, due settimane fa, al Liceo Carlo Sigonio di Modena si sono staccati alcuni calcinacci. Tornando indietro nel tempo il ricordo va a quella maledetta casa dello studente dell’Aquila, crollata il 6 aprile 2009 inseguito alle scosse di terremoto. A perdere la vita sono stati otto studenti universitari, morti sotto le macerie di una struttura che è franata su se stessa come un castello di carta. Nel 2008 in provincia di Torino il cedimento di un soffitto nel Liceo Darwin di Rivoli provoca, invece, la morte di un ragazzo. E ancora la tragedia che ha colpito il comune di San Giuliano di Puglia, in Molise, la più dura da dimenticare. Qui nel 2002 un sisma ha spazzato via la scuola Francesco Iovine, uccidendo un’intera classe di bimbi della prima elementare. Le ventisei bare bianche, allineate all’interno del Palazzetto dello Sport, sono rimaste impresse negli occhi di tutti. Questa tragedia, e quella dell’Aquila, risvegliano ancora tanta “rabbia”. La casa dello studente, costruita negli anni sessanta presentava già all’epoca dei vizi costruttivi, e i lavori effettuati nel 2000 l’avevano indebolita ancor di più. Stesso discorso per la scuola molisana di San Giuliano, edificata negli anni settanta, e ristrutturata un anno prima del sisma. C’è da chiedersi, con quali norme e quali criteri? Dov’è la responsabilità, la deontologia e l’etica professionale di chi costruisce? Gli studenti morti in Abruzzo e in Molise non sono vittime del terremoto, ma di chi ha voluto speculare sulla messa in sicurezza di queste strutture.

È dunque necessario da parte del Paese una seria presa di coscienza del problema, perché non si può morire per il crollo di un soffitto o perché l’edificio non è stato costruito a norma. Come ha sottolineato il presidente della Commissione Ambiente della Camera dei Deputati, Ermete Realacci: “Serve dare massima attenzione alla messa in sicurezza degli edifici scolastici. Il Governo a tal fine ha stanziato dei fondi, ma è necessario anche rivedere il Patto di Stabilità interno per consentire agli Enti Locali che hanno risorse di investirle in interventi di messa in sicurezza e consolidamento antisismico degli edifici pubblici, proprio a partire da scuole e ospedali”. Si potrebbe allora partire da quegli esempi virtuosi, di cui si parla poco, e che rappresentano l’altra faccia di un’Italia che invece ama scommettere e puntare sulla sicurezza, la manutenzione, la bioedilizia e l’uso delle fonti rinnovabili. L’esempio arriva direttamente dalla Toscana, dove ad Empoli è stato realizzato il nuovo plesso scolastico dell’Istituto d’Istruzione Superiore “G. Ferraris – F. Brunelleschi”, frutto della collaborazione tra la Provincia di Firenze e l’Istituto Nazionale di Bioarchitettura. Inaugurato nel febbraio 2013, le cortine murarie dell’edificio sono in laterizio portante, come previsto dalle norme sismiche per le aree ad alta criticità, la copertura è in legno con tegole e la finitura esterna è stata realizzata inserendo un cappotto in fibra di legno. Il sistema di climatizzazione, invernale ed estivo, è a pannelli radianti con un sistema di ricambio dell’aria a portata variabile; mentre il fabbisogno termico invernale è soddisfatto con una pompa di calore geotermica con una potenza di 180 kW. D’estate quest’ultima è integrata da un’altra pompa di calore condensata ad aria da11 kW. Dalla provincia di Torino arriva, invece, l’esempio dell’eco scuola primaria di Scarmagno. Il rivestimento esterno della struttura è in doghe di legno di larice, mentre le strutture portanti sono state realizzate con un sistema costruttivo basato sulla tecnologia del legno, il sistema a secco tipo X-Lam, che impiega nelle pareti e nei solai pannelli di legno massiccio a strati incrociati. Anche qui si è optato un sistema di riscaldamento garantito da pompa di calore geotermica del tipo terreno/acqua. Per quanto riguarda invece le buone pratiche e i servizi sostenibili, diverse scuole piacentine optano per servizi scolastici sostenibili a km ed emissioni zero. Le scuole abruzzesi e quelle laziali

hanno deciso di puntare sui pannelli fotovoltaici; ad esempio alla scuola media Sabin di Capistrello (Aq) è stato realizzato un impianto fotovoltaico da 10 chilowatt ottenendo così, grazie alla forza del sole, un considerevole risparmio energetico. Tutte esempi modello da copiare e riproporre per rinnovare una volta per tutte il patrimonio edilizio scolastico italiano. Perché una scuola più sicura, all’avanguardia, ecosostenibile e salubre, non è un’utopia ma un sogno che si può e si deve realizzare. Queste esperienze ne sono la prova. Luisa Calderaro

BREVI: Cronaca, nuovo look per il lungomare di Anzio Colonia Nuovi marciapiedi, una pista ciclabile e una nuova illuminazione: sono questi gli interventi previsti per il lungomare di Anzio Colonia, nel tratto compreso tra via Bergamo e via Vespucci. I lavori, finanziati dalla Regione Lazio e in parte dal comune, sono iniziati nei giorni scorsi. Sempre ad Anzio Colonia, in zona Acqua del Turco, sono invece in corso i lavori per la sistemazione dell’area e la realizzazione di parcheggi e illuminazione pubblica.

Cronaca, Nettuno tre arresti per l’omicidio ‘O’ Micillo’ La Squadra Mobile di Roma ha arrestato tre pregiudicati affiliati all’organizzazione criminale campana, ritenuti responsabili in concorso dell’omicidio di Modestino Pellino, ‘O’ Micillo’, del clan camorristico dei Moccia, ucciso il 24 luglio 2012 a Nettuno in pieno giorno.

Sport, ad Anzio torna la pista del ghiaccio Torna ad Anzio la pista di pattinaggio su ghiaccio sintetico, installata a Piazza Garibaldi. Una pista ecologica che non inquina, non consuma energia elettrica, ed è a impatto ambientale e costo zero. Anche per questo natale è pronta per far divertire tutti, grandi e piccini.


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Anzio Space Mensile di Informazione di Anzio e Nettuno A metà dicembre il nuovo orario dei treni. In arrivo altri disagi per chi viaggia

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PENDOLARI DELLA NETTUNO-ROMA SUL PIEDE DI GUERRA Il gigante Trenitalia ha paventato il cambio orario, come sua consuetudine, penalizzando ancora una volta la linea Nettuno-Roma, la FR8, che in questi anni ha ricevuto da Legambiente più “Trofei Caronte” in assoluto per essere la peggior tratta ferroviaria della Regione Lazio. Nel nuovo orario, che sarà in vigore da domenica 15 dicembre, si riscontra una riduzione delle corse giornaliere con l’eliminazione del treno delle 8:32 da Nettuno e di una corsa da Roma tra le ore 20 e le 21 di sera, a ciò si aggiunge lo spostamento di 35 minuti in avanti dei treni pomeridiani in partenza da Termini. In questo modo decine di migliaia di pendolari ritarderanno il rientro a casa di oltre mezz’ora. Per il Comitato Pendolari FR8a Carrozza il nuovo orario proposto da Trenitalia produrrà un peggioramento del servizio per la linea Nettuno-Roma e in una nota scrive: “In generale, rimanendo invariati gli orari di partenza per Roma, il ritorno comporterà un’attesa media in stazione di 35’ ed un rientro a casa ritardato di quasi 3/4 d’ora, considerando gli strutturali ritardi, in media tra i 10’ e 30’, ma con punte fino a 80’! Oltretutto non si è tenuto conto degli orari scolastici: i ragazzi di Anzio e Nettuno saranno costretti col

nuovo orario ad attendere un’ora il primo treno utile. C’è poi da sottolineare il fatto che il ritardo di 35’ della partenza del 15:07 da Termini comporta che i genitori pendolari che devono riprendere i bimbi a scuola non arriveranno più in tempo alla chiusura (16:00)”.

Il Comitato Pendolari FR8a Carrozza inoltre spiega come: “La traslazione in avanti del treno delle 17:07 e l’eliminazione dello shuttle a servizio del Formia delle 17:25, convoglierà sul 17:42 due gruppi di utenze, non basteranno 10 carrozze (si è fortunati se si arriva a 7 carrozze). Inoltre, da 22 treni per Roma e 22 da Roma, ne restano

21 per Roma e 21 da Roma. Abbiamo perso 2 treni e arriviamo a casa più tardi, con sovraffollamenti garantiti sui treni regionali per Napoli, per Formia, per Minturno e ovviamente per Nettuno”. Che dire, dopo aver “perso” la battaglia legale avviata con la class-action, dopo esser stati “condannati” a pagare le spese processuali ammontanti a €. 1.747,50, i pendolari della FR8 dovranno, forse, ingoiare un altro boccone amaro: viaggiare sempre più compressi su carrozze fredde d’inverno e bollenti d’estate, puzzolenti, sporche, con bagni al 90% fuori uso. Sembra quasi che ci si diverta a far viaggiare le persone in un modo nemmeno concepibile per le bestie, che, a quanto pare, sono molto più tutelate degli esseri umani. Forse il Pendolare non è un essere umano? Forse 488,10 euro annui di abbonamento non sono sufficienti come obolo per questo disumano traghettamento? Di sicuro c’è che l’articolo 16 della nostra Costituzione, riguardante il diritto alla mobilità, è sempre più calpestato dalle necessità di profitto di Trenitalia. Un Pendolare Francesco Scalcione

“Class Action”, che bella parola. Ma cosa significa? “Con il termine “class-action” (azione di classe) si intendono genericamente quei meccanismi processuali idonei ad ottenere, in un unico processo,il risarcimento del danno subito da un gruppo di cittadini a causa dell’illecito seriale prodotto da un soggetto professionale”, come avrebbe tuonato il mio insegnante di diritto. Dal 1° gennaio 2010 è possibile ricorrere alla “class action” (articolo 140-bis del Codice del consumo), per rendere giustizia ai cittadini in tutte quelle situazioni nelle quali si controverte per importi di valore contenuto e dunque, generalmente, si tende a rinunciare alla difesa dei propri diritti. Il Comitato Pendolari della

linea Fr8, Roma–Nettuno ha così deciso di ricorrervi, ma il Tribunale di Roma ha respinto la domanda dei pendolari. L’ordinanza del Tribunale, si legge in una nota sul sito Trenitalia, ha giudicato inammissibili tutte le istanze avanzate dai pendolari, non giudicando «diritti individuali omogenei, tutelabili attraverso l’azione di classe» quelli espressi dai passeggeri che hanno promosso l’azione. Per il Tribunale di Roma sono “inammissibili” anche la richiesta di “risarcimento del danno non patrimoniale” e quella di “adeguare il livello di servizio offerto agli standard previsti dal contratto di servizio” (questione che, secondo l’ordinanza, “esula dal perimetro della

class-action”). Per quanto concerne il presunto danno patrimoniale, che l’ordinanza ha confermato essere limitato, eventualmente, al solo risarcimento del prezzo del biglietto – aggiungono le Fs – “il Tribunale ha dichiarato inammissibile la richiesta non giudicando “diritti individuali omogenei, tutelabili attraverso l’azione di classe” quelli espressi dai pendolari che hanno promosso l’azione. Ordinanza poi confermata anche in appello. Ed intanto i pendolari viaggiano sempre peggio, su carrozze vetuste, puzzolenti, non sicure. Ma, come scrisse Luigi Pirandello, “Così è se vi pare”, questa è l’Italia, che vi piaccia o no. Francesco Scalcione


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LA FIN-CISL CHIEDE PROGETTI SPERIMENTALI PER I FONDI DEL FEP

NUOVE OPPORTUNITÁ PER LE COOPERATIVE DEI PESCATORI La FIN-Cisl ha aperto in Piazza Pia ad Anzio un ufficio dedicato ai marittimi. Dalla richiesta delle pensioni alla cassa integrazione, dalla rottamazione alla ricerca di fondi per l’ammodernamento delle imbarcazioni e molto altro viene trattato dall’operatrice di zona, già esperta del campo e supportata da una vasta rete di collaboratori. La novità più interessante per il settore pesca è il suggerimento e lo stimolo alla creazione di progetti sperimentali da proporre alle commissioni europee di Bruxelles in modo da non perdere le ultime possibilità di accedere a fondi destinati alla tutela ecologica e la difesa del patrimonio marino. L ‘iniziativa della FIN-Cisl sta avendo successo in varie località marittime d’Italia, ultima tra tutte la zona del Circeo e Sabaudia in cui il FEP (Fondo Europeo Pesca) per la regione Lazio ha aperto un bando di concorso che stanzia 900 mila euro

per progetti di tutela e di sviluppo della flora e della fauna acquatiche. I progetti finanziati riguardano la tutela dell’anguilla in ambienti acquatici che ricadono nella provincia di Latina, la protezione e la valorizzazione della fascia costiera del comune di San Felice Circeo e il miglioramento del lago salmastro di Sabaudia. Martina Curci, promotrice dell’iniziativa ad Anzio, sostiene che nel nostro territorio molti dei fondi disponibili sono tornati indietro, con il disappunto delle commissioni europee, per mancanza organizzativa e conoscitiva dei canali giusti per interagire con il FEP. Oggi si affaccia un’opportunità concreta anche se i fondi disponibili rispetto al passato sono limitati. Ad un primo approccio con i presidenti delle cooperative di pesca della zona, il riscontro e la disponibilità appaiono positivi. Roberto Palomba, presidente e astatore della “Fanciulla d’Anzio”, lancia

l’allarme per la prima urgenza: “la flotta peschereccia vive un profondo disagio per i costi eccessivi delle aziende,la diminuzione progressiva del pescato, ma anche per l’insabbiamento del canale del porto che oggi, ad esempio, con un po’ di mare mosso la metà delle barche non possono uscire in pesca per non rischiare di essere travolti dai frangenti delle onde.” Aldo Gualerni, della piccola pesca, chiede il fermo biologico sotto forma di cassa integrazione anche per le imbarcazioni più piccole che spesso vivono mesi interi senza poter lavorare a causa del maltempo invernale o della mucillagine estiva. Molte le idee che verranno vagliate nei primi incontri per essere presentate a Bruxelles, dalle proposte di riserve di pesca associate a bonifiche dei fondali oppure esperimenti di ripopolamento di specie ittiche. Alessandro Tinarelli

Il Pd boccia il documento. “Pochi investimenti alla cultura e zero al turismo”

DUBBI DEL PD SUL BILANCIO DI PREVISIONE Il comune di Anzio approva il bilancio di previsione 2013 con il voto favorevole della maggioranza di centrodestra, ma incassa un secco no dal Pd. Il Partito Democratico, nella seduta consiliare del 18 novembre, al momento della discussione ha fatto sentire tutto il suo dissenso sulle cifre e sulle varie voci che lo compongono indicando i motivi del suo voto contrario. Il primo a prendere la parola è stato il capogruppo del Pd, Andrea Mingiacchi, che pur non volendo entrare nello specifico tecnico delle voci, ha voluto fare delle considerazioni in merito: “Di certo - ha esordito - quello che si legge nel Bilancio di Previsione è che ci troviamo davanti ad una città che dorme, una città morta. Non voglio drammatizzare, ma nel bilancio ci dovrebbe essere dell’azione, si dovrebbe scoprire, leggendo quei numeri, una città coraggiosa che ha fatto delle scelte, che ha deciso di affrontare delle problematiche anche in un momento di crisi, ma quando si vedono le voci degli investimenti queste sono sempre piccole, troppo piccole. Alla voce cultura gli investimenti per il 2013 sono solo 47 mila euro, peraltro già spesi e finiti, che

diverranno 75.200 l’anno prossimo e nel 2015 di 5.200. La voce turismo ha un periodico zero! Ossia investimenti nei prossimi anni: zero! Mentre se andiamo alla voce gestione del territorio e dell’ambiente, che indubbiamente va considerata per una crescita dal punto di vista eco-sostenibile della città, importante e fondamentale, leggiamo che per gli investimenti abbiamo 350 mila euro nel 2013 e 2014, per scendere a 75 mila nel 2015, forse perché si spera di rientrare di qualcosa”. Il capogruppo PD ha voluto precisare che i tre esempi sono stati presi a caso, si potevano scegliere anche altre voci, per mostrare la situazione di arretratezza o di miopia di Anzio su certi temi. La città deve trovare il coraggio di investire di più su cultura e turismo, due volani fondamentali per rilanciare Anzio e aiutarla ad uscire dalla crisi. “Occorre creare del movimento – sottolinea Mingiacchi - aprire quei varchi per far ripartire la ripresa, per creare sviluppo, ma come lo possiamo fare se non si investe sui capitoli giusti? Abbiamo una città che potrebbe essere valorizzata tantissimo, il turismo potrebbe

essere una fonte di guadagno, di entrata importantissima. Ma non abbiamo un Centro Congresso, un teatro, un luogo dove tenere delle Fiere, delle strutture che possano accogliere manifestazioni di un certo tipo di interesse che possano diventare di sviluppo per la città”. E sulla questione cultura e valorizzazione dei beni culturali Mingiacchi ha infine sottolineato l’impegno preso dall’amministrazione con i cittadini sul progetto di riqualificazione e la valorizzazione del territorio, con dei percorsi culturali e artistici importanti per la città, come la rivalutazione delle Grotte di Nerone. “Sembrava – conclude Mingiacchi - che finalmente si stesse prendendo la strada giusta, che si stesse realizzando non solo uno sforzo cognitivo, programmatico e progettuale, ma anche pratico. Secondo me le somme per realizzare le promesse fatte ai cittadini dovrebbero essere comprese all’interno dei 75.200 euro degli investimenti, ma credo proprio che anche stavolta sarà una promessa che l’Amministrazione difficilmente potrà mantenere”. Maurizio D’Eramo


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Da bisogno sociale e diritto ad arma di ricatto

FAME DI LAVORO: COME SAZIARLA

Caro lettore, a un mese di distanza è nuovamente richiesta la tua gentile attenzione. Chi scrive è colui che nello scorso numero di Anzio-Space ti ha rammentato come la disoccupazione in Italia e sul nostro territorio sia la radice dell’attuale degrado sociale e politico che abbiamo visto all’opera in modo chiaro anche alle ultime elezioni locali. La tua reazione infastidita per trovarti di fronte alle solite denunce che cadono nel vuoto è comprensibile e perciò con questo secondo articolo sul tema, chi scrive vorrebbe proporti alcune possibili soluzioni, ricordandoti che se nessuno che ha il potere di farlo le porta avanti, è perché non ne ha la volontà politica. L’attuale crisi economica non è figlia della scarsità di ricchezza sociale, ma è figlia dei processi di privatizzazione e deregolamentazione finanziaria degli ultimi trent’anni che hanno prodotto un gigantesco accumulo di ricchezza in pochissime mani e un aumento esponenziale del numero di cittadini impoveriti o sulla via di un progressivo impoverimento. La disoccupazione aumenta perché i bassi salari non permettono il consumo delle merci prodotte così che le aziende licenziano, chiudono o delocalizzano. La ricchezza c’è, ma è distribuita in maniera diseguale. Per poter riavviare l’economia va ridistribuita la ricchezza: vanno colpiti i grandi patrimoni oltre i 700mila euro, che in Italia interessano il 10% della popolazione, e l’evasione fiscale che in Italia tocca i 120.000.000.000 di

euro l’anno. Come? Con la leva fiscale. Per fare cosa? Per avviare un piano pubblico di investimenti in termini di nazionalizzazione di grandi aziende, telecomunicazioni e banche in modo da tornare a una sana programmazione economica, quella che rese l’Italia un paese moderno fra gli anni ‘50 e ‘60. Quale volano di occupazione per milioni di cittadini sarebbe, quante aziende riaprirebbero perché finalmente in giro circolerebbero nuovamente i soldi per permettere ai lavoratori di acquistare le loro merci! Se il governo non lo fa - e nessun governo l’ha fatto da 20 anni a questa parte anzi ha fatto il contrario - è perché evidentemente rappresenta quel 10% di popolazione e quegli evasori, non la maggioranza dei cittadini. Ciò che è scarso in realtà non è il patrimonio di ricchezza sociale ma l’insieme dei processi biologici e fisici che noi chiamiamo ambiente e territorio. La smodata ricerca del profitto ha portato ad uno sviluppo dissennato che privilegiando la speculazione a breve ha creato dissesti ambientali enormi: le catastrofiche alluvioni in Sardegna e Calabria degli ultimi giorni testimoniano questo sperpero di territorio che in nome degli interessi dell’edilizia, della malavita e delle politica al suo servizio ha devastato intere regioni e causato la morte di persone innocenti. Il lavoro da creare non è quello delle grandi opere come la Tav, la Turbogas, il ponte sullo Stretto o il mega porto faraonico promesso dal centro destra anziate e mai

realizzabile, ma quello ottenibile grazie a un piano di recupero ambientale e idrogeologico che vedrebbe l’assunzione di centinaia di migliaia di giardinieri, ingegneri, botanici, geologi, muratori, falegnami per rimboschire colline, ripristinare argini, mantenere edifici, progettare canali ecc. In parlamento oggi c’è qualcuno che la pensa in questo modo? Direi di no, a parte qualche eccezione che al momento non incide in particolar modo sullo scenario politico. Ma i soldi, dove si trovano i soldi? Dirà qualcuno. I soldi ci sono, basterebbe dirottare le risorse per gli F35 su questi obiettivi, spostarvi le risorse per la Tav, eliminare i veri sprechi della sanità non i posti letto, e così via. Ma l’Europa cosa direbbe l’Europa? L’Europa andrebbe ammonita di modificare i suoi trattati pena una sua fine ignominiosa, e l’Italia ha il peso economico per imporre ciò, ma in Italia c’è un governo così autorevole e rappresentativo in grado di farlo? Neanche per sogno! E allora di che stiamo parlando… Su questi temi chi scrive propone la lettura dei seguenti volumi: V. Giacchè, Titanic Europa, Aliberti editore, euro 14,00; Id. Anschluss. La riunificazione della Germania e il futuro dell’Europa, Aliberti editore, euro 19,00; P. Ferrero Pigs. La crisi spiegata a tutti, Derive Approdi, euro 12,00; E. Brancaccio, M. Passerella, L’austerità è di destra e sta distruggendo l’Europa, Il Saggiatore, euro 13,00. D. Moro, Club Bilderberg, Aliberti editore, euro 14,00. Umberto Spallotta


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La Neroniana Rugby gioca contro i Bisonti Rugby, la squadra del carcere di Frosinone

DOMENICA ALL’INSEGNA DELLA LEALTÀ SPORTIVA IL RUGBY CONQUISTA I DETENUTI Maurizio D’Eramo

Una domenica all’insegna del valore sportivo e sociale. Protagonisti di una giornata unica sono stati la Neroniana Rugby Anzio e la formazione dei Bisonti Rugby, composta dai detenuti del carcere di massima sicurezza di Frosinone, che si sono incontrati sul campo da gioco nel girone laziale del campionato di Serie C di rugby. Le due formazioni si sono sfidate sul terreno della casa circondariale di Frosinone, dando vita ad una giornata di vero sport e ad una partita diversa dalle altre sia nel clima sia nella location: non c’erano infatti spettatori ai bordi del campo, ma detenuti che dalle celle facevano il tifo per i loro compagni. Particolare anche la location, un campo circondato dalle alte mura del carcere, con tanto di garitte ai quattro angoli, realizzato in quella che era la gigantesca area comune dove i detenuti trascorrevano la cosiddetta ‘ora d’aria’. A riprendere l’evento le telecamere del programma Uno mattina di Rai Uno. La partita si è aperta con un minuto di raccoglimento, voluto dalla Federazione Rugby Italiana su tutti i campi da gioco, per sensibilizzare l’opinione pubblica sul

tema della violenza contro le donne. A tal riguardo i giocatori di ‘casa’ sono scesi in campo con un nastro rosa al braccio, coinvolgendo poi anche quelli di Anzio per girare uno spot promozionale a favore dell’Associazione ‘Zonta International’ contro il femminicidio. A suggellare una giornata di grande sport e valore sociale, lo spirito di fair-play mai visto in molti altri campi di gioco. Tanto per fare un esempio a fine gara tutti i detenuti (ricordiamo che sono tutti dei 416 bis, condannati per reati di tipo associativo come mafia o traffico di droga) sono andati dai giocatori della Neroniana non solo a stringerne le mani, ma anche per ringraziarli di aver giocato con loro. Per sancire ancor di più la cordialità dell’intera giornata, il coach della Neroniana, Michele Cuttitta, ha omaggiato il Presidente dei Bisonti Rugby Frosinone, Germana De Angelis, di una maglia ufficiale della nazionale Scozzese del ‘Sei Nazioni’. A proposito… il risultato ha visto la vittoria per 22 a 12 dei Bisonti, ma questo era solo sport. Maurizio D’Eramo

Germana De Angelis è il presidente della squadra Bisonti Rugby Frosinone, nonché presidente dell’Associazione “Gruppo Idee”. Una donna che crede fortemente nel valore dello sport e da anni lavora duramente per reinserire i detenuti nel tessuto sociale. Com’è arrivato il rugby nel carcere di Frosinone? “È da molto tempo che la mia associazione ‘Gruppo Idee’ promuove tutta una serie di iniziative all’interno dei carceri laziali, atte al recupero dei detenuti nel tessuto sociale, con dei progetti che impongano dei cambiamenti di vita a persone abituate a vivere nella negazione dei diritti nei confronti degli altri e nel mancato rispetto di norme di vita e di legge. Abbiamo pensato che insegnare il rugby potesse fare al caso nostro. Quando abbiamo parlato di questo progetto alla direttrice del carcere, dottoressa Pesante, abbiamo ricevuto subito il suo assenso, per cui ci siamo adoperati nel realizzarlo, anche se con un po’ di scetticismo… Invece è stato davvero bellissimo vedere la risposta piena d’entusiasmo dei ragazzi e come hanno fatto propri tutti gli insegnamenti di questo sport: il pieno rispetto delle regole, dell’avversario, dell’arbitro e anche lo spirito di squadra rispetto al singolo”. Ma da lì a passare ad un campionato di serie C, ce ne vuole. “Lo scorso anno abbiamo fatto delle partitelle dimostrative e visto che la squadra giocava bene e tutto sommato c’era lo spirito giusto, abbiamo cercato di fare il ‘salto’, chiedendo alla Federazione l’affiliazione della società. Devo dire che la FIR ha preso a ben volere il progetto, mandandoci degli allenatori federali che ci hanno dato e ci danno un grande aiuto. Poi come vedete, c’è un clima cordiale, non ci sono guardie in campo perché i ragazzi sanno bene che sono sotto gli obiettivi di tutti. Loro sono una scommessa che da questo carcere può estendersi ad altri, ma sanno anche che se dovesse succedere qualcosa di sgradito, la Federazione li radierebbe e i bel ‘giocattolo’ si spezzerebbe subito”.


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Prossimamente al cinema Astoria un cortometraggio sulla città neroniana

ANZIO DALL’ANTICO AL MODERNO Nato dall’idea del regista romano Renzo Volpini, il cortometraggio Anzio, dall’antico al moderno è un excursus che vede la città neroniana protagonista dai suoi albori fino ad oggi, attraverso un intreccio fantasioso con base storica. Attraverso una narrazione in forma di “sogno”, Patrizio Colantuono, il protagonista, ci narrerà storie e ci mostrerà angoli nascosti della città. Renzo Volpini tra mille difficoltà ha impiegato circa tre anni per vedere realizzato il suo progetto. “Da anni desideravo raccontare la storia di Anzio, completa, dalle sue origini ai nostri giorni. Anzio è famosa per lo Sbarco, è vero, ma le sue radici storiche e realtà moderne la rendono unica.” Renzo si trasferisce ad Anzio già da diversi anni e decide di raccontare la cittadina che lo ha accolto, spinto da quell’amore che molti provano quando la conoscono. Il loro sguardo spesso vede aspetti e realtà che neanche noi, cittadini che viviamo da sempre qui, conosciamo. Ci ricordano quanta bellezza ci circonda, quanta ricchezza abbiamo e ci spronano a mantenerle vive e ad averne cura. Anzio dall’Antico al Moderno passa dalla storia romana per arrivare, passeggiando tra le vicende delle ville cardinalizie e ricordando le tragedie dello Sbarco, fino ai giorni nostri narrando anche di tutte quelle realtà fatte di scuole, associazioni, persone che ogni giorno

arricchiscono, rendono viva questa meravigliosa cittadina marina. Il regista e i suoi collaboratori, tra cui Romina e Natascia Malizia che hanno partecipato alla sceneggiatura, desiderano esprimere tutta la loro gratitudine a chi ha permesso la realizzazione di questo progetto, a partire dal Sindaco di Anzio Luciano Bruschini e dall’amministrazione comunale, che ha concesso tutti i permessi per le riprese esterne, alla responsabile del Museo Civico Archeologico Giusi Canzoneri, al direttore generale Franco Pusceddu, alla Soprintendenza Beni Culturali per le riprese interne ai siti, all’Istituto scolastico Chris Cappell e al Colonna-Gatti, che ha fornito gli abiti antichi e tutti coloro che si sono prestati alla realizzazione, Padre Francesco della Chiesa SS. Pio e Antonio, la Banda Musicale “Città di Anzio”, Coro Giovanile Lavinium, l’Associazione Paulus, l’Associazione Onda d’Arte, il Circolo Velico. Il cortometraggio, della durata di circa 70 minuti, verrà presentato dall’addetto stampa Fabrizio Pacifici della “Eventi Roma” a diverse manifestazioni che lo faranno conoscere ad un vasto pubblico. La data della proiezione al cinema Astoria verrà comunicata nei prossimi giorni attraverso le locandine affisse sul territorio. red

Importanti riconoscimenti al Mago Ascanio, maestro dell’illusionismo e dell’arte della magia

ANZIO CAPITALE DELLA MAGIA Una serata davvero speciale ricca di estro, eleganza, emozione, mistero, e tanta magia. Sabato 16 novembre, nel corso della consegna del prestigioso premio “Merlin Award” al mentalista italiano Luca Volpe avvenuta a Lido dei Pini, presso la sede dell’Associazione Culturale “The Unicorn – The Magic and Mistery House”, il mago Ascanio in veste di presidente dell’Unicorn, è stato insignito di ben due riconoscimenti. Il primo, consegnatogli dal Presidente del club magico italiano, dr. Gianni Loria, è stato l’attestato di riconoscimento da parte del Club Magic Italiano che ufficializza la sede dell’Unicorn come delegazione Italiana per la città di Anzio e nomina il mago Ascanio Presidente. Il secondo, non meno prestigioso, è la nomina del mago Ascanio a Presidente Italiano dell’International Magicians Society di New York. La nomina è stata fatta personalmente dal Chairman C.E.O. Mr. Tony Hassini il quale è giunto espressamente dagli Stati Uniti D’A merica per consacrare questa importante carica istituzionale al nostro concittadino. Lo stesso Mr. Hassini, con il classico taglio del nastro ed un brindisi augurale, ha così varato ufficialmente l’apertura della nuova ed unica sede italiana dell’I.M.S. L’Associazione Culturale “The Unicorn – The Magic and Mistery House” non solo si pone come obiettivo essere un Centro di Alta specializzazione per tutti gli aspiranti Harry Potter, ma si pone anche l’ambizioso traguardo di formare, in maniera seria e professionale, tutti coloro vorranno apprendere i segreti dell’A rte della Magia e dell’Illusionismo. Una vera Scuola di Magia quindi, ma anche un centro di aggregazione divertente e fantastico per tutti gli appassionati dell’A rte Magica che troveranno in questa Associazione un vero e solido punto di riferimento. A.T.


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Lunedì 9 dicembre la presentazione del volume alla libreria Fahrenheit di Nettuno

“I DETTI DI ANZIO”, SECONDA EDIZIONE Riscoprire Anzio attraverso la sua tradizione popolare, i detti e i tanti modi di dire che hanno resistito nel corso del tempo. Dopo il successo della prima edizione, torna a grande richiesta il libro “I detti di Anzio”. Il secondo volume, scritto sempre da Pina Salustri e Alessandro Tinarelli, raccoglie tanti nuovi proverbi popolari, ma anche filatrocche, la famosa tombola portodanzese e un mini dizionario di parole dialettali di cui si sta perdendo l’uso. Ad impreziosire il volume le foto d’autore di Giancarlo Capobianco e la sceneggiatura della commedia scritta da Melissa Regolanti dal titolo “Na matina de Portodanzio”. Il libro sarà presentato al pubblico lunedì 9 dicembre alle ore 18 presso la libreria Fahrenheit di Nettuno, in via Carlo Cattaneo n. 33. Alla presentazione del volume, oltre agli autori del libro, sarà presente anche Andrea Mingiacchi, presidente dell’Associazione Culturale 00042 editrice del testo. La pubblicazione è stata resa possibile grazie al contributo di cittadini che hanno segnalato i proverbi sul gruppo Facebook “Detti popolari portodanzesi”. I detti portodanzesi si sono diffusi dal dopoguerra agli anni ottanta, anche se non è escluso che qualcuno possa avere origini anche più

lontane ed altri ancora siano stati oggetti di “rivisitazioni”. Ad esempio l’immigrazione dal sud Italia e il turismo romano hanno influenzato l’idioma locale arricchendone il carnet. Per questo non è sbagliato supporre che, insieme ai veraci portodanzesi, siano subentrati altri modi di dire conosciuti a livello regionale e nazionale, ma talmente ripetuti e noti ad Anzio da diventare “portodanzesi” a tutti gli effetti. In particolare, spiegano gli autori del libro: “L’influenza del porto e dei pescatori lascia il segno più romantico e profondo tra i detti popolari che rilevano anche dei segreti meterologici come ad esempio “Quanno er nero vie’ dalla montagna pija la zappa e va ‘n campagna, ma se vie’ dalla marina lascia la zappa e va ‘n cantina”. “I detti – ha aggiunto Mingiacchi - sono nati per esprimere concetti profondi in modo semplice: sono la verità schietta e senza filtri del popolo, sono l’esperienza che diventa consiglio ed è bello che siano stati raccolti in un volume come questo, che ha visto la preziosa collaborazione dei cittadini”. Il libro sarà acquistabile in libreria o in edicola al prezzo di 10 euro. red

sonetto natalizio Caro Babbo Natale, son perplesso per dirti ciò che andrò dicendo adesso. Io sono adulto e ti son più vicini le lettere e i pensieri dei bambini. Però ti chiedo se puoi intervenire perché le guerre vadano a finire, c’è tenta cattiveria e poco amore. Ecco, ti vorrei chiedere un favore: poiché pensiamo che tu sia vicino alla capanna di Gesù Bambino parlaGli perché ispiri le persone ad essere più sagge e ancor più buone. Spero che questo appello personale auspicio sia, per dire Buon Natale.

f.a.


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Silvia Capasso

cantante e rivelazione al grande pubblico televisivo nel format RAI “The Voice of Italy”

DOMANDA: Cosa cambia di fatto nella vita quotidiana di provincia (rapporti con le persone del luogo, situazioni lavorative, valori da condividere) per una cantante che, come te, in provincia ancora vive dopo aver partecipato ad un talent scout televisivo di successo e aver raggiunto livelli professionali che probabilmente cercava da una vita? Di fatto la mia vita quotidiana non ha cambiato il rapporto con le persone. Mi fa molto piacere che mi riconoscano e che mi facciano moltissimi complimenti ancora adesso, ma per il resto non ci sono stati grandi cambiamenti. Il lavoro è sicuramente diverso, ed è più importante anche in vista del mio concerto il 28 dicembre a Stazione Birra (un noto locale di Roma). I valori che condivido sono valori che ho da sempre, come l’umiltà di sapere che questo lavoro

non è affatto facile. Diciamo che sono trasparente e già dal programma si sarà capito che sono molto semplice e non ho grilli per la testa. Mi piace stare con i piedi per terra e non perdere il contatto con la mia famiglia e con le persone che amo. Arrivare al cuore di tutte le persone che credono in me o che vedono in me un esempio, è sempre stato il mio sogno. Cos’altro è cambiato? Diventare un personaggio pubblico è sicuramente impegnativo, è come se avessi dei doveri nei confronti di chi crede in me e di chi mi ascolta. La cosa di cui sono molto contenta è quella di aver fatto un percorso davvero sincero, di aver costruito dei rapporti che spero durino nel tempo. Ho conosciuto persone che si sono rivelate ingiuste, persone di cui mi fidavo. Credo di aver capito che la vita è anche questo ma digerirlo è la cosa che mi rimane più difficile. Spero di imparare dagli errori degli altri e spero che tutto questo possa rendermi solo più forte. Il mondo della musica è spietato e se non sai affrontarlo o se non hai accanto le persone più giuste per

te, ti porta giù. Io cerco di fare del mio meglio. Per la musica sono pronta a donare tutta me stessa senza freni ma con estrema sincerità, e vorrei essere trattata con lo stesso rispetto che io so di dare.


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Torneo amatoriale di Slow Pitch (SPN) competition

GLI SCALDAPANCHINA PRIMI IN CLASSIFICA Sono arrivati alla vetta della classifica, i ragazzi degli ScaldaPanchina, nel torneo amatoriale di Slow Pitch (SPN) competition. Dopo l’ultima doppietta contro gli Indians Nettunia, con il punteggio di 6-0 in gara 1 e 6-2 in gara 2, si classificano primi. Si lasciano dietro i Lions e gli American Shape, rispettivamente al secondo e terzo posto, dove, scontrandosi in una partita di alto livello, i Lions sono riusciti nel sorpasso. Ora i primi dai secondi sono separati da una sola gara. Causa maltempo la sesta giornata non si è potuta giocare ed è slittata a due settimane di distanza; si disputerà, infatti, prima la settima giornata, dove gli ScaldaPanchina giocheranno contro gli Stefano7, e durante la sesta (ormai settima) giornata si disputerà la partita contro le due grandi: ScaldaPanchina contro Lions. Come piacevole sorpresa è arrivata anche la prima vittoria dei Red Foxes, squadra proveniente da Roma. Mentre gli ScaldaPanchina dovranno difendere il primato, gli American Shape si difenderanno al meglio contro gli Stefano7, posizionati subito sotto, al quarto posto; i Red Foxes si spera possano dare continuità alle loro vincite, pur avendo “il riposo” durante questa giornata. Per il maltempo

degli ultimi giorni, il calendario del torneo ha subito alcune modifiche. Nel primo calendario le finali regolar season si sarebbero disputate nelle giornate del 7-8/12/2013; con le modifiche le finali si giocheranno nelle giornate del 14-15/12/2013. Lo stesso vale per il raggruppamento accesso semifinali: con le modifiche apportate, si giocherà nelle giornate del 11-12/01/2014. Gli orari sono rimasti invariati. Invariato è rimasto anche il calendario del mini-torneo di Natale con l’organizzazione dell’associazione Stefano7, che si svolgerà nelle giornate del 21-22/12/2013. Slittano di una settimana anche le giornate dedicate alle semifinali, sia del raggruppamento “A” sia del raggruppamento “B”, rispettivamente nelle giornate del 19/01/2014 per il primo gruppo, e il 26/01/2014 per il secondo. Le finali, infine, si giocheranno nella giornata del 01/02/2014 per decidere il 5° e 6° posto, e nella giornata del 02/02/2014 per decidere alle ore 10:00 il 3° e 4° posto, alle ore 14:30 il 1° e 2° posto. La premiazione avverrà nella stessa giornata alle ore 16:30. Non aspettiamo altro ragazzi, fateci vivere forti emozioni! Melania Maranesi

Il 14 dicembre dalle 9.30 alle 12 un’occasione per conoscere le attività della scuola

OPEN DAY ALL’ISTIUTO COMPRENSIVO DI ANZIO I Si avvicina il periodo delle iscrizioni e nell’ottica della compartecipazione educativa tra scuola e famiglia nella formazione dell’alunno, si rende necessario informare e rendere più trasparente possibile le attività che vengono messe in atto. È importante che in questo delicato momento di crescita degli alunni, il “passaggio” da un ordine di scuola all’altro avvenga nella maniera più serena e positiva possibile. A tal fine nel nostro Istituto sono iniziate le attività di continuità verticale e di orientamento che proseguiranno fino al mese di maggio. Come ogni anno, l’Istituto Comprensivo Anzio I, di Via Ambrosini 1, apre le porte alle famiglie per l’OPEN DAY dei tre ordini di scuola. L’iniziativa si svolgerà nella giornata di sabato 14 dicembre dalle ore 9:30 alle ore 12:00. Tutti gli alunni saranno impegnati in diverse attività di studio e di laboratorio. I ragazzi più grandi accoglieranno i genitori e li accompagneranno in una visita dell’intero Istituto. Sarà possibile inoltre partecipare al mercatino organizzato in occasione del Natale dove saranno esposti i manufatti degli alunni creati per l’o ccasione. Alla fine della visita tutti i genitori saranno ricevuti dal Dirigente e dalle insegnanti che presenteranno il loro piano di studio formativo. red


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LA RICETTA DEL MESE

Bocconcini di maiale con melograno

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Lo sapevi che… - Quando preparate il risotto, è essenziale tostare il riso: in questo modo i chicchi assorbono il brodo più lentamente, rimanendo compatti e integri. - La sfoglia di pasta congelata non si può ricongelare, come pure quella fresca stesa, che in freezer perde fragranza. In compenso, gli impasti freschi possono essere riposti in freezer già stesi nella teglia, pronti per essere infornati. - Tra i metodi possibili per non fare annerire i carciofi il più classico è probabilmente quello che impiega il limone. Il succo o lo stesso agrume tagliato e spremuto aggiunti all’acqua di ammollo, limita l’ossidazione dell’ortaggio e quindi il suo inscurimento. In alternativa, potete impiegare un po’ di farina (da mescolare all’acqua) o, più curioso, un po’ di zucchero. Infine è valido anche l’uso del prezzemolo.

Ingredienti x una persona - 120 g di bistecca disossata di maiale tagliata a pezzi - 1 tazzina di succo melograno e qualche grano da tenere a parte - 1 piccola carota tritata finemente - 1 scalogno tritato finemente - 1 cucchiaino di zucchero - olio q.b. - sale e pepe - farina q.b. PrOCEDIMENTO Mettete l’olio in una casseruola con la carota e lo scalogno tritati e fate appassire il tutto per qualche minuto (se necessario aggiungere un cucchiaio d’acqua). Aggiungete i bocconcini di maiale infarinati e fateli rosolare bene su tutti i lati. Aggiungete il succo di melograno, lo zucchero e portate a cottura a fuoco lento. Salate e pepate e servire i bocconcini ben caldi con i grani di melograno per guarnire. Buon appetito! Elisabetta Civitan

- L’aceto è in grado di sciogliere molecole molto diverse tra loro e per questo è considerato un ottimo detergente. Mescolato al sale da cucina, fa brillare come nuove le pentole. - Se desiderate eliminare tracce di bevande e alimenti da un recipiente di vetro senza impiegare sostanze tossiche, preparate una miscela di aceto e foglie di tè e versatela nel contenitore. Chiudetelo e scuotetelo, finché ogni alone scompare. Sciacquate. - Quando pulite i funghi, evitate di immergerli in acqua perché non si gonfino di liquido, a meno che non sospettiate la presenza di parassiti. In tal caso, usate l’aceto. - Quando sfumate una preparazione di vino, cioè quando aggiungete in cottura dell’alcol, lasciatelo evaporare prima di aggiungere altri liquidi. In questo modo, eviterete che il piatto presenti poi un retrogusto amarognolo. Se non avete il tempo necessario per fare asciugare il vino, infiammatelo, ossia avvicinatevi la fiamma di un fiammifero e inclinate la padella verso il fornello. EC

Carboidrati serali contro l’insonnia e il sovrappeso Condannati da molti per essere i nutrienti più pericolosi durante le ore serali, i carboidrati non sono poi così peccaminosi come si crede, riservando inoltre preziose caratteristiche finora sottovalutate. La regola del “No carboidrati dopo le 17” sembra ormai aver messo le radici nella testa di molti salutisti incalliti, attenti più alle mode alimentari che ad una vera comprensione della fisiologia della nutrizione. Se il problema sono i chili in surplus, siate consapevoli che non c’è nessuna regola magica che correla la rinuncia di tali nutrienti nelle ore serali ad un improvviso calo ponderale. L’unica cosa che perderete sarà il sorriso, mentre i chili ragionevolmente (senza un taglio delle calorie) rimarranno dove li avete lasciati. L’invito è quello di prevenire il senso di frustrazione postprivazione, cominciando piuttosto a fare attenzione al tipo di scelte da fare. Scegliendo fonti di carboidrati non raffinati (integrali) ragionevolmente raggiungerete più obiettivi: avrete un (seppur modesto) risparmio calorico complessivo e riuscirete ad assicurarvi un corretto apporto di fibre che vi farà sentire più sazi più a lungo, evitando di ingurgitare porzioni super. Con i cereali integrali, inoltre, riuscirete a prevenire l’eccessiva stimolazione

dell’insulina, poiché l’innalzamento della glicemia in seguito a tali fonti di carboidrati è sicuramente più modesto di quello provocato dai loro “compagni raffinati”. Il vostro pancreas vi ringrazierà e con lui anche il vostro umore! È stato inoltre dimostrato che i carboidrati la sera esplicano una funzione rilassante che aiuta a conciliare il sonno: basti pensare al biberon di latte (un formidabile mix di carboidrati e proteine) dei bambini prima di andare a letto. Tali nutrienti infatti sembrerebbero facilitare l’uptake da parte del cervello di un importante amminoacido, il triptofano che, convertito in serotonina, svolge un fondamentale ruolo regolatore del ciclo sonno-veglia. Altri studi addirittura hanno provato che i consumatori di carboidrati durante il pasto serale presentavano livelli di leptina (ormone responsabile del senso di sazietà) più alti rispetto a coloro che li ingerivano a pranzo. Lo stesso fenomeno si era registrato tramite uno studio effettuato su musulmani durante il periodo del Ramadan, che prevede il digiuno durante il giorno e pasto glucidico alla sera. Bene. Siete ancora convinti che i carboidrati la sera non facciano al caso vostro? Dott.ssa Anna D’Angiolella, Biologa nutrizionista


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Anzio e Nettuno unite contro la violenza sulle donne

UNA GIORNATA DI FESTA CONTRO LA VIOLENZA DIMENTICATA La giornata internazionale contro la violenza sulle donne si è svolta sul nostro territorio con una serie di manifestazioni che hanno raggiunto il clou con la performance ‘Scarpe rosse’ realizzata sul lungomare Matteotti a Nettuno, il 25 novembre scorso. Promossa dalle associazioni Alzaia, Centro donna Lilith, Legambiente, Circolo le rondini, tutte riconducibili al progetto ‘Luciana – Centro di osservazione, indirizzo e inclusione sociale per il contrasto della violenza di genere’, la manifestazione si è protratta per l’intera settimana dal 23 al 30 novembre, con una serie di appuntamenti che hanno visto la proiezione di film, seminari, letture di documenti e performance teatrali, tutte inerenti alle drammatiche condizioni di cui sono vittime alcune donne. Anima dell’intera manifestazione sono stati i ragazzi delle scuole superiori di Anzio e Nettuno, dalla ‘Emanuela Loi’ all’istituto tecnico ‘Trafelli’, dall’alberghiero, al ‘Colonna-Gatti’, che hanno abbracciato il progetto e hanno presentato una serie di lavori e di attività sia all’interno delle rispettive scuole che nella Sala Consiliare di Nettuno, con i ragazzi del ‘Trafelli’ che hanno addirittura composto un rap sul tema. Dopo la mattinata passata al Comune, la cerimonia si è spostata all’aperto, dove sul lungomare di Nettuno si è tenuta la performance ‘Scarpe rosse’, silenziosa protesta che ricorda le donne scomparse, uccise o rapite e mai tornate a casa, seguendo l’esempio dell’artista messicana Elina Chauvet che per prima, nel 2009 raccolse 33 paia di scarpe sulla piazza centrale di Ciudad Juarez. Una denuncia che ha fatto della sua semplicità un grande successo mediatico, tanto che nel giro di pochi anni ‘zapatos rojos’ è diventato l’emblema della lotta ai maltrattamenti e alle violenze sulle donne. Anche questa volta sono state tante le persone che hanno aggiunto decine e decine di scarpe a quelle deposte dalle organizzatrici, testimoniando in questo modo la loro vicinanza; ce n’erano così tante che alla fine si è deciso di usarle per comporre a terra la cosiddetta ‘spirale di violenza’, ossia il disegno di ciò che accade a una donna quando vive una situazione violenta. La manifestazione del 25 novembre si è protratta fino a tarda sera con la consegna, nei gazebo aperti dalle varie associazioni, sia di materiale illustrativo che di questionari per poter monitorare il fenomeno della violenza sulle donne nel nostro territorio. Maurizio D’Eramo

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PUNTI DI VISTA AL FEMMINILE very_shortstory@man.anzio IL LUOGO-LAVORO PARTE TERZA: LA DOMANDA La mia giornata inizia sempre con una domanda. La stessa ogni mattina. Tutte le mattine. Mi ronza in testa, sotto i piedi, tra i capelli, a volte, troppe volte, tra le dita. Qualunque tentativo di truccarla, tramortirla, stordirla, seppellirla si trasforma in un moto pletorico e patetico. Aggiungerei seccante, scocciante, stancante, fiaccante e alla fine mi sento peggio di peggiore. Mi alzo. Scruto il mondo. Le ambizioni. Le Pallide speranze. Lontane. I meschini dubbi. Vicini. Mi siedo. In cucina. Lo sguardo tondo. Il cibo generoso apparecchiato sul tavolo agghindato, adorno di tazze cucchiaini mandorle e biscottate, miele e tè. Verde. L’odore giallo del limone, capriccioso e assente, nasconde tra i cassetti scompigliati ‘il profumo che dilaga’. A nulla valgono i sapienti gesti e i preordinati intenti del mio fare mattutino. Difficile trovarlo. Silenzio stampa. L’unico rumore possibile, mi ronza in testa, sotto i piedi, tra i capelli. Un pensiero lungo. Una domanda breve, corta, storta, contorta. La stessa ogni mattina. Tutte le mattine si consuma esposta all’obbedienza. I vestiti pronti. Monocolore e monocorde come la domanda. Ogni mattina. Gli stessi tutte le mattine. E’ faticoso misurarsi con l’imponderabile e abbandonarsi allo sfacimento senza perdere di vista il dovere e il suo senso. Quello che mi fa uscire di casa ogni mattina. Tutte le mattine quando la luce generosa è alta e abbacinante. Il senso che mi fa sopportare gli uomini di cattiva volontà rumorosi, affetti da malattie dell’educazione. Uomini che trascinano, forti ed innocenti, il cervello da un luogo comune ad un idiozia condivisa. Effetto ignorante, sgangherato senza pienezza senza vuotezza. Ma la domanda. La mia, quella che mi ronza in testa. Tutte le mattine. La stessa ogni mattina. Sempre. La domanda che indaga ‘il punto morto del mondo’, ‘l’anello che non tiene’. Che scruta. Osserva. Blatera tra i privilegi elargiti a pagamento. Spregiudicati e dissennati che non contano gli effetti, gli affetti, il lutto, la perdita e l’assenza. Affetti senza prezzo. Lutti senza sconto. Che ci hanno reso poveri mentre la domanda e il suo senso parlano di condotte illecite, abusi e malversazioni. Spostamenti e trasgressioni. Chiariscono una pedagogia assente. Il dovere [ e il suo senso] al quale mi sono educata con il tempo e nel tempo. In silenzio e senza esempi. E’ il senso e il suo dovere che mi regalano consensi. Ogni giorno. Tutti i giorni. Pensieri lunghi. Approvazione. Donne e uomini intelligenti che conoscono e riconoscono il lavoro. Appassionato. Professionale dedicato alla collettività. E anche se non sei ‘nessuno’ in senso biblico del termine, si alzano in piedi. Ti cedono il posto con garbo ed intenzione. Rispetto conquistato attraverso il lavoro, l’impegno, il senso del dovere e il suo senso. Niente privilegi né gratis né a pagamento. E allora la domanda, la mia, la stessa di ogni mattina, di tutte le mattine trova la sua risposta:’tocca anche a noi poveri la nostra parte di ricchezza ed è l’odore dei limoni’. GIUSI CANZONERI, 17 novembre 2013, ore 13:00


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Mensile di Informazione di Anzio e Nettuno

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MEDIO

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DIFFICILE

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Pubblicità redazionale

Rispettando le cifre inserire, completate il riquadro in modo che in ogni riga, colonna e quadrato risultino le cifre da 1 a 9.

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circuito 00042 L’Associazione Culturale 00042 lancia un’interessante iniziativa dedicata a tutti coloro che ne diventeranno soci. Ci è sembrato doveroso ricambiare in modo concreto la fiducia che tanti continuano ad accordarci anno dopo anno, sostenendo Anzio-Space e le nostre iniziative culturali (www.00042.it) Grazie alla preziosa collaborazione degli inserzionisti di Anzio-Space, presentando la tessera “Circuito 00042” all’interno delle attività commerciali di Anzio e Nettuno che partecipano alle convenzioni, ogni socio ha diritto a sconti particolari e personali. Le aziende che aderiscono all’iniziativa sono segnalate di volta in volta nel loro spazio pubblicitario di Anzio-Space, attraverso una stellina rossa nell’angolo in alto a destra con la dicitura “Circuito 00042”, in modo da facilitarne la ricerca. Nella sezione del giornale dedicata al Programma Sconti, ogni mese viene pubblicato l’elenco completo e aggiornato delle aziende aderenti e il tipo di scontistica che esse offrono a chi presenta la tessera “Circuito 00042”. Lo stesso elenco viene inviato ai Soci via email. Ringraziando tutti i vecchi e nuovi Soci e gli inserzionisti di Anzio-Space che rendono possibile l’iniziativa, vi invitiamo a sottoscrivere la vostra adesione all’Associazione Culturale 00042, così da poter usufruire da subito delle agevolazioni. Per eventuali informazioni è possibile contattare l’Associazione Culturale preferibilmente per mail su associazione00042@ gmail.com oppure al n. 333 7350189. Associazione Culturale 00042 INIZIATIVA SCONTI: - AUTOLAVAGGIO FRAIETTA, Villa Claudia, SCONTO DEL 15% SU TUTTI I SERVIZI - Bodeguita, Anzio, ogni 4 cocktails 1 piatto di frutta in omaggio. - BUCCOLINI SUPERMERCATO, Anzio, SCONTO DEL 5% BANCO FRESCHI E 10% SU TUTTI GLI ALTRI PRODOTTI (ESCLUSE OFFERTE SPECIALI) - CASAMIKA, Lavinio, CONSULENZA, PROGETTAZIONE E SUPPORTO POST-VENDITA GRATUITO - CENTRO CASA S.P. POLVERINI, punto vendita EMPORIO Lavinio mare, 20% nel settore Ferramenta - CIP CIOP BABY PARKING, Lavinio Mare, SCONTO DEL 30% SU TUTTI I SERVIZI - “DAR PRESIDENTE” PIZZERIA-RISTORANTE, Villa Claudia, SCONTO DEL 10% - “FEDERICO FASHION”, Anzio, SCONTO DEL 10% SU TUTTI I LAVORI TECNICI escluso venerdì e sabato. - “LA FENICE” ORGANIZZAZIONE FUNEBRE, Lavinio Stazione, SCONTO DEL 10% SU TUTTI I SERVIZI - LAVA AL TOP, Lavinio Stazione, 1 LAVAGGIO GRATIS OGNI 10. - Palm beach, Anzio, ogni 20,00 euro di spesa il 10% di sconto. - RISTORANTE BOCCUCCIA, Lavinio Stazione, SCONTO DEL 20% SU MENU FISSI E ALLA CARTA - UNIPOL ASSICURAZIONI, Anzio Centro, SCONTI SU TARIFFE AUTO E TUTTI GLI ALTRI SERVIZI


dicembre 2013 _ n.59

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DETTI PORTODANZESI

“La troppa confidenza fa nasce la male creanza”, la troppa confidenza porta, alle volte, alla cattiva educazione perché si diventa troppo invadenti ed espansivi. “Quanno la puttana più nun conta pija ‘a corona e se fa santa”, sta ad indicare l’adattamento di qualcuno in situazioni e tempi diversi. “Sta a ffà er cinematografo”, battuta di derisione rivolta a chi fa scenate o si mette in evidenza. “Levacele e mettecele”, anche lo scarso guadagno non va mai disprezzato. “Avojia a magna’ facioli”, per imparare ci vuole tempo. “Nun ci piove”, si dice per confermare, senza alcun dubbio, un concetto in un dialogo. “Nu mischià’ la merda co’ la cioccolata”, significa che non si deve confondere tra due cose, in realtà molto diverse. “Corri merlo che la fratta è lunga”, avvertimento verso chi deve saldare un debito che, anche fuggendo, prima o poi arriva allo scoperto. “Quello è nato cór fiore ‘n culo”, persona fortunata e privilegiata sin dalla nascita. “Nun te fa ‘nfinocchià’”, non farti ingannare. Una volta, prima di comprare il vino lo si assaggiava e l’oste offriva un pezzetto di finocchio per dargli un gusto migliore. Dal gruppo facebook “Detti popolari portodanzesi” Amministrato da Pina Salustri e Alessandro Tinarelli

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Bar Beach, Via di Valle Schioia 152, Lavinio, tel 069866038 Bar dei Graziosi, Corso del Popolo 3, Anzio, tel 069846389 Bar Gemma, Viale Adriatico 23, Falasche, tel 069874637 Bar Nolfi, Viale Marconi 18, Anzio, tel 069830716 Caffè dei Platani, Via delle viole 27, Lavinio, tel 069821021 Cartolibreria Parolalibera, Via di Valle Schioia 146, Lavinio, tel 069862459 Multisala Cinema Lido, Via delle Cinque Miglia, Padiglione, tel. 0698981006 Supermercato Arpesca (Pam), Via Goldoni 62, Lavinio Stazione, tel 069874751 Edicola “Non solo giornali”, Via di Valle Schioia 8. Lavinio, Tel. 0688922908 Tabaccheria Mingiacchi, Via Porto Innocenziano 24, Anzio, tel 069848495 Toscano Bistrot, Via dei Fabbri 11, Anzio, tel 069831192 Uragan Caffè, Piazza Palomba, Anzio, tel 069845553 Vintage Caffè, Viale del Sole, Lavinio Mare Servizio Facile, Via di Villa Claudia 53/d, tel. 06 98673219 Bar La Coccinella, Piazza Bandol s.n.c., Nettuno, tel. 3396108810 Edicola Terenzio, Via alla Marina (angolo Via Ardeatina), Lavinio

Anzio-Space - Mensile di cultura e politica Edito dall’Associazione Culturale 00042 Presidente: Andrea Mingiacchi

Registrazione presso il Tribunale Civile di Velletri, n. 7 del 12-03-2009 REDAZIONE Direttore responsabile: Maria Chiara Mingiacchi Caporedattore: Luisa Calderaro (redazione@anziospace.com) Coordinatore di redazione: Silvia Arena Garante del lettore: Avv. Enrico Maria Morelli (garante@anziospace.com) Direttore IT: Stefano Murgia Progetto e grafica: Domenico Condello Composing e grafica: Bruno Pepe Foto: Pietro Frisina COLLABORATORI Stefano Chiappini, Maurizio D’Eramo, Luca Del Vecchio, Filippo Valenti, Elisabetta Civitan, Fabrizio Tirocchi, Jessica Quaranta, Alessandro Tinarelli, Marcello Bartoli, Rossella Romano Yoshiro Izumi, Melania Maranesi, Gino Querini, Massimo Casa, Umberto Spallotta, Manuela Vela, Guendalina Sabba, Lisa Bernardini, Marcello Guglielmo, Leonardo Tardioli, Giusi Canzoneri, Cristiano Di Rosa, Anna D’Angiolella. Stampa: Arti Grafiche Fracassa Srl - V. Vigna Girelli, 81 - 00148 - Roma (RM) Editore: Associazione Culturale 00042, Via della pineta 10A, Anzio (RM) -Distribuzione GRATUITA su tutto il territorio di Anzio e NettunoLe collaborazioni sono da intendersi gratuite salvo diversi accordi scritti. È vietata ogni tipo di riproduzione di testi, immagini, foto, grafica e pubblicità; tutto quanto pubblicato è coperto dalla corrente normativa in termini di diritto d’autore e copyright. La Redazione si riserva di modificare parti degli scritti e di decidere se e quando pubblicare gli articoli.

L’Associazione 00042 vuole contribuire a rendere Anzio una città: - vivibile e interessante per i giovani; - viva culturalmente; - all’avanguardia nell’ecologia e nella preservazione del territorio; - arricchita dalla diversità etnica che la contraddistingue. Non siamo convinti di avere una risposta a tutte le domande o di essere i migliori. Siamo semplicemente un gruppo di persone giovani (chi di corpo, chi di spirito), che vogliono darsi a fare per migliorare il territorio in cui vivono. Tra le nostre iniziative: • Anzio-Space, che puoi scaricare gratuitamente ogni mese su www.00042.it • Shingle22J, Biennale d’Arte Contemporanea di Anzio e Nettuno • Centro Polifunzionale per i Giovani e la Cultura che vorremmo costruire. Tieniti aggiornato sulle nostre iniziative: www.00042.it www.shingle22j.com www.anziospace.com http://centropolifunzionaledeigiovani.blogspot.com/ Iscriviti al gruppo di FACEBOOK “Anzio-Space” Contatti PUBBLICITÀ: 3337350189 - pubblicita@anziospace.com

Chiuso in redazione domenica 1 dicembre 2013


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