AsConAuto Informa Dicembre 2018

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AsConAuto www.asconauto.it

anno 16 numero 185 - Dicembre 2018

ORGANO UFFICIALE DELL’ ASSOCIAZIONE NAZIONALE CONSORZI CONCESSIONARI AUTO - Mensile di informazione e cultura motoristica

Informa

Iniziative

Sostenibili Arriva l’AsCoBike, la nuova bicicletta a pedalata assistita che l’Associazione ha ideato per voi Internet

Largo ai social Anche AsConAuto sbarca sui network sociali che stanno cambiando il modo di comunicare Testimonianze

Diretta consorzi Autoriparatori e concessionari, service manager e magazzinieri.

Parliamo di voi con voi

Buona la prima!

Service Day fa il pieno, andando ben oltre le più rosee aspettative. A conferma di quanto sia vivo e attivo il mondo dell’autoriparazione, soprattutto quella più qualificata e professionale. Ecco che cosa è emerso...

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Prodottoauto

Parliamodi...

Le ultime otto della specie

L’ASFALTO CHIAMA Questo mese la strabiliante McLaren dalla lunghissima coda, la GranCabrio in salsa tedesca, l’Aero Gt by Morgan edizione finale e l’incredibile X E-Tense firmata Ds

La macchina del futuro oggi Diventa realtà X E-Tense, il prototipo di hypercar elettrica firmato Ds. Realizzata completamente in fibra di carbonio e studiata per ospitare tre persone, ha una carrozzeria asimmetrica con una porta singola ad ala di gabbiano sul lato guida (cabriolet) e doppia ad ala di farfalla sul versante passeggeri, dove trova posto anche un minibar con caffettiera.

Tradizionale e a guida autonoma nello stesso tempo, ha il volante in posizione centrale, il pavimento in vetro e, grazie alle nanotecnologie, come Christine la macchina del noto film riesce ad autoripararsi in caso d’incidente. Piazzato tra le due ruote anteriori c’è il motore elettrico da 400 kW derivato dalle vetture di Formula E. Potrebbe arrivare su strada nel 2035.

Aero 8 addio. Si concluderà nel 2018, con una serie limitata di - ça va sans dire - otto esemplari in versione Gt, la carriera di una delle più celebri Morgan.

Sul mercato dal 2000 e prima vettura della Casa inglese a proporre una carrozzeria in alluminio, l’Aero Gt Finale sarà fatta su misura per ciascun cliente, così da essere una vera fuoriserie in grado di acquistare valore nel corso degli anni. Pesante 1.180 chili, tra le modifiche di carrozzeria proposte dal designer britannico Jon Wells annovera un estrattore posteriore e delle griglie a lamelle sui parafanghi anteriori. Sotto il prominente cofano batte quello che sarà l’ultimo motore benzina aspirato di Morgan, ossia il V8 N62

by Bmw, ormai messo al bando dalla Casa bavarese.

Un 4.799 cc da 367 Cv e 490 Nm di coppia, abbinato a un cambio manuale esarapporto sempre Bmw, che consentono uno 0-100 in 4,5 secondi.

Sommario

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Tutto sul Service Day

Le dritte per officine che guardano al futuro Arrivano le AsCoBike

Con l’Associazione si pedala AsConAuto Solidale

Il campus in Madagascar è realtà Convenzioni per gli affiliati

Il bello di scegliere Mapfre

Una GranCabrio al dente Direttamente dalle ‘cucine’ della tedesca Pogea Racing, customizzatore di stanza a Friedrichshafen, arriva questa bellissima preparazione della conosciuta Maserati GranCabrio (ma si può richiedere anche per la GranTurismo).

Sottopelle è stata riprogrammata la centralina di gestione del motore 4,7 litri V8, incrementando la potenza di 17 cavalli a quota 477 e la coppia di 13 Nm fin su a 533, per raggiungere così i 305 chilometri orari di velocità massima. Nuovi ammorizzatori ne abbassano l’assetto di 40 millimetri, mentre ai ‘piedi’ arrivano dei cerchi forgiati da 21 pollici con gomme Michelin Pilot Sport 4S. Dentro, vera pelle e inserti in carbonio.

L’ibrida da 400 all’ora Serviranno due milioni di euro più tasse per portarsi a casa questa Speedtail appartenente alla famiglia Ultimate Series di McLaren, che traghetta anche la Casa di Woking nell’olimpo delle hyper-gt in edizione limitatissima (nel caso centosei pezzi), dedicate a clienti iperdanarosi.

Toccherà però aspettare la fine del 2019 per vederla su strada, anzi su pista, visto che probabilmente questa ibrida benzina-elettrica da 1.050 Cv, in produzione dalla fine del prossimo anno e capace di toccare i 400 orari (passa da 0 a 300 in soli 12,8 secondi), non potrà circolare su strada. È dotata di un abitacolo a tre posti, con quello di guida centrale, monta delle sospensioni attive e ha una lunghissima coda con ali mobili. Assemblata a mano.

lunghe è sconSe per le operazioni più in officina e si tato che l’auto rimanga uno o più giortorni a riprenderla dopo chi preferisce ni, per quelle brevi c’èé vi sia una sala attendere in loco purch la vorrebbe il comoda. Almeno, così i secondo uno 61% degli automobilisttegia. Il 51,5% studio curato da Quin sione internet, apprezzerebbe la connes ystation, film il 25,5% gradirebbe pla ntenterebbe di etc. e un 24% si acco r lavorare. te po uno spazio in cui

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L’associazione è anche su Facebook

Siamo sempre più social

Diretta dai consorzi

L’asfalto chiama

Sognare a occhi aperti Appostapervoi Appuntamenti

Social battono siti per meccanici e carrozzieri. Nell’indagine curata da Garage K, il 26% degli intervistati ha dichiarato che Facebook, Twitter e affini rappresentano il canale di marketing più interessante. Il sito web si deve accontentare di un secondo posto con un 25%, seguito dalla presenza sui motori di ricerca (come Google) al 20%. Quote decisamente più basse per i portali specializzati (10%), database ed e-mail marketing (8%) e campagne per mobile/cellulari (5%).

Anno 16 - N. 185 - dicembre Asconauto Informa Mensile di informazione dell’Associazione Nazionale Consorzi Concessionari Auto Aut. Trib. di Rimini N. 1 2003

Direttore Responsabile: Giuseppe Guzzardi In redazione: Tiziana Altieri, Roberta Carati, Matthieu Colombo, Enrico Della Negra, Stefano Mecheri, Gianluca Ventura

ni contiGli automobilisti italiatture trave le ire fer nuano a pre motori dizionali, quelle spinte dado a un an diesel o benzina. St intensondaggio di GiPa, nelle ssimo pro il r pe o ist zioni di acqu iche ttr anno sono al 73%. Le ele e di tar en nt si devono invece acco tve le no fan lo un 1%. Il resto le e ) 6% (1 no ta me ture Gpl e ibride (al 10%).

Redazione: via Crimea, 7 - 47900 Rimini Tel. 0541 743085 Fax 0541 743640 info@asconauto.it www.asconauto.it

Impaginazione: Studio Grafico Page Novate Milanese (MI) Stampa: Tecnostampa via Casalecchio, 27 47900 - Rimini

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Riccardo Campagnolo in viaggio premio con la moglie e, a lato, scorcio degli 800 metri quadrati di Via Vegri 135 a Bressanvido.

ServiceDay

Clientitop

Viaggio memorabile

Un vero riparatore Super Top come il viaggio che lo ha premiato per la sua fedeltà alle concessionarie Doc. “A montare un riQuello in Sudafrica che ha premiato Carrozzeria cambio originale ci metto mezz’ora, con uno di concorrenza non solo ci metto più tempo ma non sono nemmeno soddisfatto.

Campagnolo. E non per i soliti motivi La concorrenza per me è zero. E c’è anche un altro vrebbe potuto raccontare della montagna dei motivo: se arriva un cliente con il fanale rotto, io Dodici Apostoli e del safari nel Pilanesberg, guardo al computer se il fanale è disponibile e posso dell’Isola delle Foche e di Sun City... Lo ha dirgli con sicurezza: vieni alle 2 e 40 che lo possiamo fatto, intendiamoci, ma prima di ogni altra cosa già montare, perché alle due e mezza la Doc è qui”.

Riccardo Campagnolo, titolare insieme alla moglie La Doc, già, consorzio “con cui mi trovo benissimo” Mantova, Vicenza, Gianfranca di ‘Carrozzeria Campagnolo’ a Bressanvido e di cui è diventato cliente “perché il mondo cambia; Verona (Vi), ha ricordato con emozione AsConAuto Campus, avevo sentito parlare della Doc e mi sono reso conto l’ultima delle iniziative solidali firmate AsConAuto: “Sapevo del che per me carrozziere, se restavo con il ricambista generico progetto dal viaggio premio a Bucarest, ma in Africa è scattata quando andavo in concessionaria ero un numero: per spegnere una scintilla”, ha detto il carrozziere. “Vedere che cosa è stato una spia di venerdì mi davano appuntamento il mercoledì dopo. costruito, vedere il sorriso dei bambini è stato proprio commo- Adesso, se anche la concessionaria è nuova”, aggiunge Riccardo vente. Abbiamo raccolto dei soldi quella stessa sera, ma voglio Campagnolo, “dico che sono cliente Doc e ho non una porta fare di più, voglio coinvolgere i miei clienti e qualche collega”. ma un portone che si apre. Anche nell’assistenza”.

A

Guardare avanti Un grande successo la prima edizione di Service Day, l’evento focalizzato sul post vendita voluto da AsConAuto e Quintegia. In migliaia tra meccanici, carrozzieri e magazzinieri si sono ritrovati al Brixia Forum di Brescia nelle giornate del 17 e 18 novembre, per comprendere come sta cambiando il settore e che cosa bisogna attendersi nei prossimi anni. Qui vi raccontiamo in breve i contenuti dei workshop. Tante le ‘dritte’ da adottare da subito nella propria officina per migliorare i conti Come diventare un punto di riferimento

Cliente soddisfatto, cliente fidelizzato

Avete mai pensato a voi stessi come a un brand? È giunto il momento di farlo! Questo l’invito di Sebastiano Zanolli, manager, scrittore e speaker motivazionale. “Per riuscire al meglio in qualsiasi attività e diventare un punto di riferimento nel mercato bisogna fare marketing di se stessi, percepirsi come una marca”.

I brand si misurano per la loro capacità di differenziarsi, per la rilevanza, la stima che suscitano e la conoscenza, regole che valgono anche per le persone. “È fondamentale sapere a chi ci si rivolge, chi si vuole influenzare. Nascondete i vostri difetti e lustrate i vostri punti di forza e non dimenticate che ciascuno è direttore marketing della propria vita”. Bisogna, insomma, trattarsi come un business e prepararsi a lasciare il segno imparando a raccontarsi e con un biglietto da visita che si faccia notare.

Poco tempo, troppe cose da fare, come posso coccolare i clienti? Questa la domanda che aleggia tra meccanici e carrozzieri. Giampiero Luvié, responsabile AsConAuto Academy, ha fornito qualche dritta per ottimizzare la gestione dell’officina e avere clienti più soddisfatti. Numero uno: delegare. Non è detto che il titolare debba rispondere personalmente al telefono, può farlo chiunque, basta che sia preparato e sappia cosa dire. Due: le domande che si pongono durante la chiamata sono fondamentali per velocizzare il processo di accettazione e la lavorazione stessa delle vetture. Tre: dedicare una risorsa all’accoglienza ed effettuare davanti al cliente quelle operazioni che trasmettono la cura che avremo per la sua auto (inserire coprisedile, coprivolante etc). Quattro: fornire tempi e costi della riparazione mettendoli nero su bianco e cercare di mantenere le promesse. Nel caso di lavorazioni aggiuntive ricontattare immediatamente il cliente e mostrare, anche attraverso un video, le problematiche sopraggiunte. Cinque: pensare di adattare uno spazio all’interno dell’officina a sala di attesa magari con Wi-Fi. Sei: il momento del ritiro è fondamentale perché è il ponte sul futuro. Se si sono fatte tutte le operazioni già elencate, si avranno le info a portata di mano e il cliente non si sentirà un numero, ma unico.

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I 35 partecipanti al viaggio premio di ottobre.

Di forte impatto la miniera di sale, commovente la visita ad Auschwitz (a lato, l’ingresso al campo di concentramento).

Chi l’avrebbe detto Che Cracovia sarebbe stata una meta indovinata?

Il presidente Ucav ne era sicuro. E i suoi clienti?

“T

utto il viaggio è stato molto intenso, proprio come piace a noi, che siamo camperisti e quando andiamo in una città ci piace fare, visitare... L’organizzazione di Campagna è ‘modello Ucav’, non perdi un minuto”. Così parlò Pierangelo Baccega, titolare insieme alla moglie dell’officina autorizzata Fiat ‘Punto Auto’ di Lainate (Mi), al ritorno dal viaggio premio nella città polacca.

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Sulla stessa lunghezza d’onda Arturo Caravati, socio titolare della ‘Carrozzeria F.lli Caravati’ di Barasso (Va): “Camminare ci ha fatto camminare”, scherza, “però in quattro giorni abbiamo visto tutto quello che c’era da vedere. Un viaggio stupendo. In ditta sono l’unico che non ha paura di volare, se vincerò un altro UcavInTour mi ‘sacrificherò’ volentieri”.

“Come Bucarest”, spiega il presidente Dario Campagna, che non avvalla nessuna meta prima di averla visitata, “anche Cracovia è una città poco valorizzata che ha molto da offrire; non essendo mai stata bombardata è... autentica”. Il pensiero va ad Auschwitz, che i viaggiatori “hanno scelto di vedere aderendo in totale libertà a una proposta che non faceva parte del ‘pacchetto’ e che non lascia mai indifferenti”.

Varese, Milano Nord

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Il service non è più quello di una volta

Compleanno

È una fase di profondi cambiamenti quella che sta vivendo l’universo automotive e anche il service non può più essere quello di una volta. Questo il tema del workshop che ha aperto la kermesse bresciana. “Il service - ha detto Fabrizio Guidi, presidente AsConAuto - è sempre più centrale per chi opera nell’automotive, ma serve uno sguardo diverso. L’obiettivo di Service Day è aprire una finestra sul futuro dell’autoriparazione, diffondere la cultura del ricambio originale che è sinonimo di qualità, sicurezza e un’identità per chi lo produce, lo vende e lo monta, e combattere la disinformazione, uno dei mali che attanagliano il settore”. Le sfide per gli operatori sono parecchie, a partire dall’elettrificazione del parco. “L’elettrico - ha aggiunto Guidi - è già una realtà. Nel 2028 le vetture elettriche o ibride rappresenteranno il 70 per cento del nuovo immatricolato. La loro diffusione comporterà un ridimensionamento della spesa media per la manutenzione dell’auto e quindi della rete. Qui vogliamo diffondere la cultura del service affinché il mercato possa evolversi in modo progressivo e gestibile. Il progetto che AsConAuto porta avanti con professionalità, costanza e determinazione prevede forti sinergie fra costruttori, dealer e autoriparatori per non disperdere quel patrimonio umano e di conoscenze delle 35mila aziende operanti sul territorio, tra autorizzati e indipendenti”. Su una nuova

Milano e provincia

E voi, siete pronti?

Il futuro si annuncia pieno di novità, non solo tecnologiche, e mette tutti sotto pressione: riparatori, concessionari, partner.

L’unica è affrontarlo insieme, come fa MIRO da dieci anni

L

Oltre 600 clienti per il decennale del ‘loro’ MIRO. L’evento, a Superstudio, ha registrato la partecipazione del presidente nazionale AsConAuto Fabrizio Guidi (nella foto vicino (al titolo con Pierluigi Bonora), e del comico di Zelig Leonardo Manera. Non poteva mancare la maxitorta di compleanno, perfetta per le foto di gruppo.

Gran finale sul palco con il presidente MIRO Giovanni Rigoldi e la sua squadra al completo.

a risposta migliore arriva prima ancora di conoscere i contenuti, ed è il “Presente!” pronunciato dagli autoriparatori che hanno partecipato in massa al decennale del loro consorzio, a quel ‘MIRO 10.0 - Prepariamoci al futuro’ che è insieme un monito e un invito. “L’evoluzione tecnologica sta mettendo tutti a dura prova”, ha detto infatti il presidente MIRO, Giovanni Rigoldi, al microfono teso da Pierluigi Bonora, moderatore della serata a Superstudio.

“Digitalizzazione, elettrificazione, nuove tecnologie... il futuro è complicato, ma MIRO, anzi AsConAuto Milano se il presidente Guidi è d’accordo, è un consorzio fatto da imprese che operano nello stesso contesto di mercato e hanno tutte gli stessi problemi. Affrontarli insieme dà la possibilità di trovare soluzioni più rapide, efficienti e meno costose che non affrontandoli da soli”.

Sono d’accordo, e non solo sulla ridenominazione del consorzio, il presidente AsConAuto Fabrizio Guidi (“stiamo ragionando su come rispolverare ‘Sistema’ per chi crede nella riparazione di qualità, la riparazione con i ricambi originali”), il formatore di Quattroruote Professional Fabio Uglietti (“si stanno aprendo nuove

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opportunità di business, gli ADAS per esempio, ma serve formazione”), Luca Montagner di Quintegia (“la sfida è sapersi far riconoscere per la propria professionalità, spostare l’attenzione dal costo del ricambio alla qualità della manodopera”), il direttore di Accademia Martesana Carlo Zanoni (“la scuola deve fare un passo indietro, rivolgersi ai riparatori e chiedere di che cosa hanno bisogno”).

L’importanza del ricambio originale Meno male che AsConAuto c’è. La pensano così le filiali italiane delle case costruttrici che hanno partecipato alla tavola rotonda moderata dal direttore di AsConAuto Informa Giuseppe Guzzardi: Jaguar-Land Rover con Gerardo Altieri, Kia Motors Italy con Nicola Marsala e Volkswagen Group Italia con Alberto

Se lo dicono loro...

Sono d’accordo meccanici e carrozzieri: “È stata proprio una serata costruttiva per tutti noi. Essere insieme è vedere un futuro, uno sbocco che potrebbe essere molto vantaggioso”. “Vedere come si è evoluto il consorzio è una cosa che mi ha sbalordito. Mai più credevo - persino noi che siamo con MIRO dall’inizio - che venisse fuori una cosa del genere”. “Impensabile immaginare di lavorare senza MIRO”. “Quando abbiamo bisogno ci rivolgiamo ai promoter che ci mettono in contatto con i referenti dei vari marchi e collaborando con loro risolviamo tanti problemi”. “Con l’elettronica che è ovunque è fondamentale avere un'istruzione, una formazione specifica. Bisogna adattarsi e impegnarsi. Io sono pronto”.

Casati. Una bella soddisfazione per l’associazione che è stata rappresentata sul palco dal suo vicepresidente, Giorgio Boiani, che ha fornito qualche numero riassuntivo: 312 oggi i furgoni che in 82 province italiane servono poco meno di 21mila autoriparatori, 931 i dealer associati e 75mila le persone collegate al mondo AsConAuto. “Abbiamo compreso da subito - ha rivelato Casati - che AsConAuto non voleva entrare in competizione con le case ma piuttosto aiutarle a crescere. Quella dei consorzi è un’idea che sta facendo scuola anche all’estero e ci auguriamo che presto possa essere coperto l’intero terri-

Come impatta la tecnologia Da qui al 2025 il numero di punti fisici di assistenza è destinato a ridursi, in particolare gli indipendenti, che potrebbero passare dai 28mila del 2015 a 25mila. Per assicurarsi di continuare a giocare da protagonisti è necessario affilare le armi. Come? Lo ha spiegato Luca Montagner di Quintegia: “Bisogna anzitutto aumentare il prezzo della manodopera che in Italia è troppo basso, facendo percepire meglio la professionalità. Un suggerimento può essere quello di differenziare le tariffe per tipo di intervento, età della vettura e servizi inclusi”. Indispensabile anche aprire le porte alle vetture elettriche e ibride che

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visione del service si è soffermato anche Leonardo Buzzavo, presidente Quintegia: “Il prodotto è diventato servizio, il servizio prodotto. Questo richiede una ricalibrazione del service”.

Indispensabile fidelizzare il cliente. Come?

“Facendogli una diagnosi, esattamente come alle vetture. Il venditore deve riuscire a scoprire i suoi bisogni e a proporgli quello che sta cercando. La clientela va segmentata: c’è chi cerca il prezzo, per esempio, chi il tempo. E ricordate che il costo del servizio non è mai la prima discriminante nella scelta di un autoriparatore: nel caso degli autorizzati fiducia ed esperienza battono di sette volte l’economicità, nel caso degli indipendenti la fiducia la batte di due volte”. In chiusura Marc Aguettaz, di GiPA Italia, ha fornito rassicurazioni ai presenti con tanto di numeri: l’auto a uso esclusivo nel prossimo quinquennio continuerà a essere importante tanto e più di oggi e il valore resta rilevante anche spostando l’orizzonte temporale a 20 anni.

torio”.

“L’Italia - ha aggiunto Marsala - è estremamente complessa e AsConAuto fa quello che da soli non avremmo la forza né le risorse per portare avanti. Per noi è uno strumento prezioso per raggiungere le officine”.

“Con AsConAuto - ha sottolineato Altieri - abbiamo aumentato le vendite di qualità”.

Su come coinvolgere maggiormente i titolari delle concessionarie nel business del post-vendita i tre manager non hanno dubbi: basta mostrare loro i conti che evidenziano come, se ben gestiti, i ricambi possono far fare cassa.

Ma si deve cominciare a investire di più sui magazzinieri.

richiederanno investimenti importanti in attrezzature e formazione e un’inversione del rapporto tipico tra ricambi e manodopera da 60- 40% a 4060%. “In questo scenario la fidelizzazione del cliente è fondamentale.

Pensate a degli orari prolungati per la vostra officina perché è quello che cercano, siate trasparenti con i preventivi, ottimizzate il vostro sito e inserite la modalità di prenotazione online, sappiate che un cliente su 3 è interessato al servizio di pick-up e delivery (che non deve per i più superare i 30 euro) e 1 su 2 al service a domicilio”.

Sembrano piacere anche i pacchetti di manutenzione che possono comportare risparmi: li prenderebbe in considerazione il 64% del campione.

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Il digital nel post-vendita La strada per rendere digitali gli operatori del post-vendita è ancora lunga. Basta dare un’occhiata ai risultati del sondaggio sul tema voluto dalla Consulta Service Manager, affidato a Motor K e presentato da Marco Marlia, per rendersene conto. Il 35% delle officine/carrozzerie non possiede ancora un sito e anche chi ne ha uno non sembra utilizzarlo con frequenza, visto che il 4% non è in grado di dire se sia o meno responsive (ovvero se si adatta ai diversi device). Solo il 14% delle officine mette a disposizione dei clienti la modalità di prenotazione online. Anche in materia di database sembra esserci più di una lacuna: solo il 13% degli intervistati ha un sistema Crm e lo utilizza per le operazioni di marketing. Tra i social il più apprezzato è Facebook: possiede una pagina dedicata il 63% degli operatori. Per il mar-

Oltremare

keting digitale si investe poco o niente: il 35% del campione dichiara che la spesa dedicata è nulla, un altro 25 non va oltre i 100 euro e un 23 non fornisce nemmeno una risposta. Un problema perché gli automobilisti invece sono sempre più digitali, come confermano i dati presentati da Marc Aguettaz, di GiPA Italia. Ben 1,5 milioni di persone nell’ultimo anno hanno acquistato online servizi e prodotti per l’auto e la tendenza è in aumento.

Mi dai un passaggio?

Tutti i giorni SDR imbarca i ricambi Peugeot e Citroën su una nave cargo che fa rotta sulla Sardegna. Con lo stesso sistema, Officina Mandirola manda in porto gli originali Chevrolet

L’esperienza del cliente al centro

Idee gestionali per i riparatori

“Non ricorderanno cosa hai detto o fatto ma come li hai fatti sentire”.

Con questa frase di Maya Angelou, Leonardo Buzzavo ha aperto la seconda giornata di lavori. “Il presente e il futuro - ha sottolineato - è scegliere bene i clienti e organizzarsi per servirli al meglio.

Ricordate che ci sono clienti tempo e clienti prezzo e che quello che conta sempre e comunque è la qualità del servizio erogato”.

Concetti ribaditi da Marco Melioli, direttore e membro del management team di Jmac Europe: “Oggi che la competizione è estrema, ci si deve soffermare non su cosa si vende ma su come lo si fa. Diventa centrale il concetto di servitizzazione, intesa co-me la capacità delle aziende di operare una trasformazione nella produzione e nella vendita. Bisogna imparare ad ascoltare i clienti in maniera stabile e non one shot, per essere sempre allineati ai loro bisogni ma senza diventare invasivi. È necessario poi concentrarsi sulle loro necessità nelle diverse fasi del rapporto perché le aspettative sono completamente differenti”.

Quattro i pilastri della servitizzazione: innovazione orientata al cliente, sistemi organizzativi e processi coerenti ed efficaci, capacità di applicare nuove tecnologie nelle interazioni con il mercato e cultura aziendale aperta al nuovo. “Le migliori aziende - ha concluso Melioli - sono quelle che massimizzano il customer journey, un processo circolare che il cliente effettua dal momento in cui inizia ad avere un bisogno da soddisfare fino a quando acquista e utilizza il servizio. Bisogna riuscire a regalare la migliore customer experience possibile”.

Le opportunità per crescere ci sono, basta coglierle. Parola di Luca Montagner, che al Service Day ha fornito ben più di una dritta. Idee concrete per aumentare da subito i ricavi. “Alcune sono a basso costo, altre richiedono investimenti in tempo e denaro più importanti. Sempre più apprezzato è il servizio pneumatici, con custodia, e la possibilità di effettuare revisioni in loco. Entrambi aumentano il fatturato e la fedeltà del cliente.

Si può poi pensare ai servizi a domicilio che portano alla conquista di nuova clientela, all’officina temporanea in occasione di eventi, a uno spazio in officina ‘smart repair’ e ai servizi di carrozzeria”. Se ritenete che siano troppo onerose sappiate che ce ne sono altre che danno ottimi riscontri con una spesa minima. “I pacchetti lavaggio, per esempio, consentono di vedere più frequentemente il cliente in officina, il soccorso stradale di esserci nel momento del bisogno e di migliorare il rapporto. E poi ancora per attrarre ci sono i coupon digitali, i programmi fidelity con servizio vip, i Crm con dettagli delle preferenze dei clienti, biglietti omaggio a cinema teatro o eventi sportivi, finanziamenti a tasso zero”.

Se mettere in pratica da soli tutto ciò è difficile, facendo squadra può diventare semplicissimo. Montagner ha quindi sottolineato la necessità di aggregarsi per affrontare con serenità il futuro.

Proprio lavorando su alcune di queste attività l’Autofficina Autronica di Udine, rappresentata a Brescia da Andrea Guzzo e Andreina Nanini, è riuscita ad aumentare i ricavi e a conquistare il titolo di officina Opel più efficiente d’Italia.

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a Alessandria alla Sardegna. Ha preso la palla al balzo, o meglio, un passaggio sul Tirrenia Cargo, Bruno Mandirola, con la sua ‘Officina Mandirola’ fornitore di ricambi originali Chevrolet per gli autoriparatori clienti Sincro. Rodata la logistica: i colli vengono presi in consegna e portati in SDR, la placca PSA, da dove prenderanno il largo destinazione Porto Torres.

“Grazie a Sincro, e al canale aperto da SDR, garantisco la consegna dei ricambi Chevrolet in un massimo di 48 ore”.

Com’è venuto a conoscenza di Sincro?

Parlando del mercato sardo con il concessionario PSA che da tempo serve Sincro Sardegna. “È una bella realtà”, mi ha detto, offrendosi di mettermi in contatto con il direttore del consorzio, Mauro Cogoni. Prima di lanciarmi in questa avventura, però, ho fatto un’indagine Aci per capire quanto pesasse il circolante Chevrolet sulla regione, e il risultato mi ha convinto: il numero di veicoli è parificabile a quello della Liguria.

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A giugno ne abbiamo parlato io e Mauro, il tempo di affinare le procedure e ai primi di luglio siamo partiti.

L’estate era un buon periodo per il test, perché non so quanti abitanti conti la Sardegna nella stagione invernale ma so che quintuplicano in quella turistica.

Quattro mesi dopo qual è il bilancio?

Il potenziale è di oltre 700 clienti e io ne ho serviti una cinquantina, qualcuno anche più di una volta. Considerando che Chevrolet è un marchio di nicchia direi che sta andando bene.

Lavorare con Sincro vuol dire integrare il business della mia officina - ho investito molto nelle nuove tecnologie, siamo specializzati nell’elettronica e registriamo una media di 1.500 passaggi l’anno - e vuol dire soprattutto rapportarsi con un consorzio fatto di persone serie, capaci, che rispondono e risolvono i problemi.

Un esempio: quando ho registrato un calo di fatturato, mi sono confrontato con Mauro Cogoni e insieme abbiamo promosso delle azioni pubblicitarie.

Campagne mirate su dicembre?

Le nostre campagne sono stagionali. Ne abbiamo una in corso che abbraccia distribuzione, frenante, pacchetto tagliando precomposto con il filtrante... Abbiamo

anche una buona scontistica per invogliare il riparatore a privilegiare il ricambio originale a quello di concorrenza. È così che fidelizza il cliente Sincro?

Sono tanti tasselli da incastrare uno con l’altro. Uno importantissimo è il nostro magazziniere, Davide Coppari, che risponde all’autoriparatore e dà consigli. Si è guastato un pezzo? Gli spiega perché e manda l’occorrente per rimediare.

Scorcio dei 600 metri quadrati coperti dell’officina di Via Isonzo ad Alessandria. Punto di riferimento per l’assistenza Chevrolet, da luglio è fornitore ufficiale Sincro

E poi i ricambi per le auto d’epoca...

Abbiamo una promozione riservata ai carrozzieri che possono acquistare il ricambio originale nuovo anche per le auto più datate, a prezzo di costo. Sono contenti loro e sono contento io che svuoto il Sardegna magazzino!

AsConAuto INFORMA 15

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Social marketing per i dealer

Grandieventi

Facebook Audience Insight (per conoscere il proprio target), WhatsApp e Facebook Messenger (per comunicare in tempo reale), Google My Business (per costruire una scheda della propria attività commerciale e farsi trovare su Google Maps), Facebook Locations (per creare sottocontenuti della pagina principale), YouTube (per caricare e condividere video)...

Sono tante le vie social che il concessionario può percorrere per raggiungere il proprio cliente. “L’importante - mette in guardia Laura Barberis, di Quintegia Academy - è che “i contenuti siano coinvolgenti. Il semplice elenco di quello che

Lecco, Sondrio, Como, Monza e Brianza, Milano

Doc’toberfest Il Lariofiere di Erba come il Theresienwiese di Monaco di Baviera per la festa delle feste del consorzio. Con un ingrediente a sorpresa...

L

Giorgio Boiani, presidente Doc, introduce il pomeriggio di formazione con Quattroruote Professional.

Poi sarà solo festa, con i riparatori clienti che si godono il sabato sera in stile bavarese.

Non è mancato un momento solidale, con la donazione al Comitato Maria Letizia Verga e a Cesea-Caritas.

e trecce e il costume bavarese, birra e bretzel, musica nemmeno tanto in sottofondo e poi loro, a centinaia... Doc’toberfest al Centro Lariofiere di Erba (Co) è stata prima di tutto la festa degli autoriparatori clienti, invitati dal loro consorzio a passare un pomeriggio sera a metà tra networking - ecco la presenza dei partner e dei formatori di Quattroruote Professional - e divertimento. È stata anche l’occasione per i parts manager delle concessionarie socie, allineati davanti ai brand che rappresentano, per stringere la mano ai meccanici e ai carrozzieri di cui conoscono voce e abitudini di acquisto ma non sempre il volto.

Dopo il fine settimana che ha portato a a Cervia clienti top e magazzinieri, dopo l’evento in duplice copia sui campi da golf di Sondrio e Bormio, prima della cena di gennaio in cui si tireranno le somme dell’anno che si chiude con la testa e il cuore già nel 2019 (e 2020, 2021, 2022...), ecco finalmente la festa Doc, quella che gli autoriparatori si segnano sul calendario quando ancora non conoscono la data. Ne hanno contati un migliaio, tanti accompagnati da moglie e figli. Vi ricordate quando dieci anni fa il presidente Doc, Giorgio Boiani, diceva: “Diresti di no al pranzo di Natale organizzato dalla tua famiglia?”.

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facciamo e dei servizi che mettiamo a disposizione non basta più”.

Per stabilire nuovi contatti e rafforzare quelli esistenti, migliorando al contempo la propria reputazione, il dealer deve sintonizzarsi su una richiesta che va dritta al sodo: “l’utente interessato cerca promozioni e offerte, informazioni sulla manutenzione, indirizzo e contatti”. È una buona idea pubblicare un filmato su YouTube, meglio ancora inserire, per esempio, il link per prenotare il checkup. Ed ecco che “un contenuto informativo può generare richiesta, contatto diretto”. Poi però bisogna farsi trovare, e nel prosieguo del rapporto “gestire le recensioni, soprattutto quelle negative”.

Sbagliato a chi?!?

Sarà una bottiglia di vino ad aiutare, concretamente, persone che si sentono sbagliate. “Sono adulti in condizioni critiche, a volte molto critiche”, spiega Tore Rossi, coordinatore e anima del Progetto Cesea-Caritas; “ultracinquantenni che hanno perso il lavoro o non lo trovano più e non hanno ancora una prestazione pensionistica”.

Vi state chiedendo che cosa c’entri il vino? “Io e Tore”, si inserisce il presidente Doc, “abbiamo avuto la fortuna di assaggiare un rosè che a noi sembrava buonissimo ma che secondo il produttore era venuto male, era sbagliato. È stato un lampo. Gli abbiamo chiesto di mettercene da parte un migliaio con un’etichetta che era già un progetto: ‘Lo Sbagliato’.

Da un errore presunto è nato un vino capolavoro, da Tore”, dice ancora Giorgio Boiani, “rinascono uomini - io li ho conosciuti - che hanno la possibilità di riprendere la loro vita esattamente come l’avevano lasciata”.

Acquistare ‘Lo Sbagliato’ è alimentare una catena del valore, contribuendo al compenso assistenziale che Cesea eroga in base alle ore di lavoro svolte oggi da 65 persone. Persone che si credono sbagliate e non lo sono.

UNA BOTTIGLIA PER NATALE Lo Sbagliato è prodotto e imbottigliato dall’azienda agricola ‘Colle San Giuseppe’ di Mompiano (Bs).

Idea-regalo per le feste di fine anno, è in vendita a 15 euro la bottiglia. Manda il tuo ordine a: motore@disolidarieta.it

Dicembre 2018

Anche i meccanici bucano il video “Buongiorno sono Angelo, tecnico certificato Opel. Le faccio vedere la valvola da sostituire. Non ci sono altre anomalie. La ringrazio per aver scelto Autosud”. Un minuto scarso e insieme al filmato, inoltrato via WhatsApp, il meccanico ha veicolato trasparenza e fiducia.

“I video - conferma il responsabile post vendita, Jose Ramon Rozzi - migliorano la fedeltà al marchio e alla concessionaria”. “In futuro annuncia Federico Ferraro, direttore aftersales Audi Italia - implementeremo Service Replay con una diretta streaming in officina”.

Ovviamente “tutta questa tecnologia non serve - riflette Antonio Aletto, general manager Audi Zentrum Alessandria - se le nostre risorse umane non saranno orientate”. Criticità “che dobbiamo superare lavorando tutti insieme, anche perché - sottolinea Enzo Isoldi, service manager Audi Zentrum Ales-sandria - il video rende il cliente un fan. I meccanici possono bucare il video! Apriamo i tendoni e facciamo vedere come la nostra profes- sionalità vada oltre la mera riparazione”.

Sono su internet e non lo sapevo Un dato: le ricerche su Google nel post vendita sono aumentate del 200 per cento in due anni. Un altro dato, anzi la “breve storia triste”, come l’ha chiamata Marco Marlia, CEO e co-fondatore di MotorK, narrando “di un’azienda che non ha un sito eppure ha decine di presenze internet non presidiate”. Si chiamano recensioni.

“Sapete - si è rivolto Marlia alla platea di autoriparatori - che mediamente avete tutti qualche recensione online?

Che le recensioni positive spontanee non esistono, a parte quella del furbetto che se la fa da solo? Che la vostra reputazione vi farà chiudere in tre anni se non avrete preso in carico tutta l’interazione consumatore/officina?”.

E allora, avendo ben chiaro che “gli utenti web scelgono l’officina in base alle informazioni che trovano online”, e che “il 10 per cento del business è in qualche modo intermediato da un canale digitale”, ecco qualche dritta: ”È necessario migliorare il livello di servizio, perché i competitor prima avevano la lancia ma adesso hanno il bazooka; è necessario informare i clienti con campagne di marketing e promozioni che vanno fatte in modo smart per non perdere redditività; è necessario creare, e tenere aggiornati, i contenuti”. E ancora: “I forum sono la vostra occasione di entrare nel cervello dei consumatori, se avete meno like che dipendenti o parenti avete un problema. Presidiate le piazze social, la gente parla”.

Fondamentale, infine, che il sito sia ‘responsive’, cioè che si adatti in automatico allo strumento di navigazione: “Il 60 per cento del vostro traffico passa su smartphone e un quarto del business si perde perché il caricamento è troppo lento”. Quando il cliente vi trova (“la geolocalizzazione deve essere perfetta, se Google non vi vede avete un problema grosso come una casa”) è opportuno che trovi “uno strumento di prenotazione guidata, promozioni e offerte speciali (ormai non compriamo il prezzo ma lo sconto), contatti (in alto a sinistra), servizi offerti bene in vista (per esempio il tagliando). Ricordate - conclude Marco Marlia - che avete due lettori: l’umano e Google. E Google non distingue e non perdona”.

AsConAuto INFORMA 7

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L’accettazione del cliente in carrozzeria La premessa è affidata a Luca Montagner, senior advisor di Quintegia: “Le accettazioni sono in calo ma è cresciuto il valore medio della riparazione (intorno ai mille euro) e, diversamente da quanto avviene nelle officine meccaniche, la stragrande maggioranza degli interventi (82 per cento) viene effettuata presso carrozzerie indipendenti”.

In questo contesto opera Germano Massaro, service manager Autosat (FCA) e general manager CAM (organizzata Mercedes e smart). Arringa la platea ricordando che “eravamo artigiani e siamo diventati imprenditori, non è una

cosa banale”, che “l’artigiano viene cercato dal cliente ma l’imprenditore il cliente lo cerca”, che “l’intuito deve evolvere in competenza” e “l’esperienza in innovazione”. Elenca “i tre pilastri fondamentali perchè ‘la baracca’ stia in piedi: uomini (il lavaggista vale come l’accettatore), processi (qualunque cosa fatta bene può essere fatta meglio, e solo noi sappiamo se dobbiamo sostituire o se possiamo riparare), marketing (da ‘becchino dell’automobile’ a centro benessere)”. Rimarca “la differenza tra accettare l’auto (atto formale) e ricevere il cliente”. Poi l’affondo: “Un cliente insoddisfatto è sempre più potente di uno soddisfatto”.

I consorzi già su Facebook Doc Ricambi Originali Co-Lc-Mb-Mi-So: facebook.com/Docricambioriginali Doc Ricambi Originali Bs-Bg: facebook.com/DOCBSBG Cdrt: facebook.com/cdrtconsorzio Sincro Lazio: facebook.com/SincroLazio Ucav Ricambi: facebook.com/ucav.ricambi Miro Milano: facebook.com/miroasconauto

Spirito di squadra, la chiave del successo Il primo sorriso spunta sul suo inconfondibile “Amici sportivi e non sportivi, buongiorno!”; il secondo quando Dan Peterson, perché è del celebre allenatore di basket che stiamo parlando, ricorda che “qui a Brescia ho perso una partita ai play-off ‘81’82, play-off che comunque alla fine abbiamo vinto noi”.

E chissà se quel suo “ho perso” che diventa “abbiamo vinto” è un refuso linguistico o l’assunzione della responsabilità della sconfitta da parte del coach che diventa condivisione della gioia della vittoria di tutta l’Olimpia Milano.

Squadra, parola che ricorre nel susseguirsi di aneddoti. Illuminante il caso di “Jim Moran, di Chicago, il più grande venditore di auto della storia che nel 1961 è finito sulla copertina di

Time. Che macchina vuoi, quanti soldi hai da spendere?

Jim no, lui accoglieva una giovane coppia e parlava con la moglie, intuiva che fosse stanca e le faceva portare una sedia. Poi vendeva la macchina al marito... E sapete come aveva chiamato la sua concessionaria? ‘Courtesy Ford’.

Jim Moran non pensava di vendere macchine ma di offrire un servizio”.

Servizio come lo spirito che guida una squadra vincente, una squadra in cui “ogni giocatore è disposto a sacrificarsi per il suo bene e ogni giocatore è disponibile a dare una mano al suo compagno. E con un grande coach che è esigente e nello stesso tempo ispira fiducia”.

La ispirava “Bud Wilkinson, il più grande allena-

Noleggio e servizi flotte a supporto del business C’era una volta il noleggio a lungo termine. E c’è ancora, ma se fino a ieri aveva nell’azienda e nel libero professionista fruitori praticamente esclusivi, “oggi - spiega Marco Mosaici, direttore networks & logistics Arval Italia - risponde a un nuovo target, il privato. Anche per lui Arval Italia ha sviluppato soluzioni di mobilità diversa da 10 minuti a 10 anni”.

E ha strutturato un network di 13.800 autoriparatori selezionati e distribuiti in tutto il Paese che definisce “ambasciatori, perché insieme al noleggio vendiamo il servizio”.

Come Fratelli Giacomel, che nasce nel 1968 con Carrozzeria Moro a Milano

8 AsConAuto INFORMA

tore di football, uno che non alzava mai la voce, un lord, temuto perché diceva una parola: rifacciamo. Rifacciamo finché non va bene, anche tutto l’allenamento se serve. E gli avversari li stendeva come manifesti”.

Li ha stesi anche Dan Peterson più e più volte, il suo palmarès parla per lui. Il ricordo che offre è quello della straordinaria rimonta dell’Olimpia Milano nel 1986 contro l’Aris Salonicco: “Servivano 32 punti di vantaggio, abbiamo vinto di 34. Avevo dato solo un consiglio: se avete intenzione di recuperare lo svantaggio, non dovete avere fretta, basta recuperare un punto ogni minuto. Ero stato un zombie per tutta la settimana, ma la mia stanchezza era stata presa per tranquillità e aveva convinto i giocatori che il miracolo era possibile”.

“Non parlare”, suggerisce coach Peterson, “fai parlare loro, che siano i tuoi giocatori o i tuoi dipendenti, coinvolgili. E se ti danno un suggerimento utile, mettilo in pratica”.

e ora che conta 10 showroom, 200 collaboratori e 20mila clienti, “ha ancora - spiega il service manager Silvio Cucinelli - la stessa mission aziendale: la vendita e l’assistenza”.

Per valorizzare l’esperienza del cliente business, Fratelli Giacomel dispone di “una struttura dedicata, servizi ad hoc e una linea telefonica riservata”. I numeri ripagano degli investimenti: “Il noleggio ‘vale’ il 64,4 per cento del giro d’affari (200 milioni nel 2017), e nell’ultimo anno i passaggi in officina sono aumentati del 16 per cento, il fatturato del 27”.

“Con le flotte, pensa il riparatore, il mio margine si riduce. È vero - concorda Luca Montagner di Quintegia -, ma se il riparatore le gestirà meglio avrà più opportunità per ridurre i costi interni e generare efficienze”.

Dicembre 2018

Cedro: facebook.com/consorzio.cedro Doc Ricambi Originali Pd: facebook.com/docricambipadova Doc Toscana-Liguria: facebook.com/DocRicambi-Originali491172231233950 Sincro Puglia-Basilicata: facebook.com/sincropuglia

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SocialNetwork

Iniziative

PRONTI A PEDALARE? Presentato al Service Day il prototipo dell’AsCoBike, la bicicletta a pedalata assistita elettrica made in Italy che l’Associazione proporrà ai propri iscritti.

Aspettiamo le vostre richieste

VOGLIA DI FARE RETE AsConAuto sbarca ufficialmente sui social network.

Già attive le presenze Facebook e Linkedin, che aspettano anche il vostro contributo. L’invito a tutti gli associati è quindi di ‘seguire’ le pagine, condividendone i contenuti. L’unione fa la forza, soprattutto in Rete

V Ora tocca anche a voi, autoriparatori e carrozzieri, dare un prezioso contributo alla crescita di queste presenze ‘virtuali’ dell’Associazione. Come? Ad esempio ‘seguendo’ la nostra nuova pagina, oppure cliccando su ‘mi piace’, in modo che automaticamente verrete notificati di qualsiasi nuovo post messo on line dallo staff.

Un ‘social’ non bastava oglia di condivere ogni momento delSolo con la vostra la propria vita, facendo leva anche Facebook non è però il solo social media su interazione sarà sulla curiosità del prossimo. È questa cui AsConAuto s’è affacciato. possibile far la forza dei social network, le reti sociali di Contestualmente a Facebook è stata attivata crescere Internet che mettono in contatto ormai miinoltre una pagina su Linkedin, la rete speAsConAuto anche liardi di persone sparse per il globo, in modo cializzata nello sviluppo di contatti professui social network sionali e nella diffusione di contenuti sperapido e diretto. più in voga del Una novità così dirompente che anche cifici relativi al mercato del lavoro. Ci trovate momento.

AsConAuto ha deciso di abbracciare ufficialqui: linkedin.com/company/asconauto.

Ma non è tutto, perché anche alcuni singoli mente, iniziando proprio dal più popolare di questi ‘social’: Facebook. Dove troverete l’Associazione consorzi sono già attivi soprattutto su Facebook. Trovate digitando www.facebook.com/AsConAuto.AsConAuto. l’elenco coi relativi indirizzi nella pagina accanto.

V

12 AsConAuto INFORMA

Dicembre 2018

oglia di mobilità sostenibile. Cosa c’è di meglio di una bella bicicletta da città taglia 26 pollici, meglio ancora se a pedalata assistita elettrica, così d’avere l’aiutino quando la strada si fa difficile?

Da oggi potrete manifestare il vostro interesse per la fantastica bici firmata AsConAuto contattando il vostro promoter o meglio ancora la segreteria dell’Associazione.

Vi aspettano, a un prezzo interessante, delle due ruote fabbricate in Italia e con telaio in alluminio per contenere la tara (altrimenti gravata dai componenti per la trazione elettrica) in appena venticinque chilogrammi: tutto compreso.

Spinta da un motore brushless da 250 Watt di potenza massima e 32 Nm di coppia calettato nel mozzo della ruota posteriore, l’AsCoBike promette autonomie massime di ben 75 chilometri sfruttando la batteria ai polimeri di litio da 37 Volt e 481 Wattora di capacità piazzata sotto il portapacchi posteriore. Si attiva/disattiva grazie a una smart card che funge da antifurto e può essere rimossa.

L’AsCoBike monta il motore elettrico calettato nel mozzo posteriore e ha la batteria fissata sotto il portapacchi.

Ciclistica al top Di altissima qualità anche la sezione ciclistica, che sfrutta componenti premium, come il cambio Shimano Acerta a sette velocità o la ruota libera anch’essa Shimano fissata a una forcella ammortizzata Zoom 140. Disponibile nel nostro classico color arancione, l’AsCoBike può essere richiesta anche bianca, nera o antracite. Si ricarica in 45 ore e sopporta oltre seicento cicli di carica. l

Dicembre 2018

AsConAuto INFORMA 9

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AsConAutoSolidale

Convenzioneassicurazione Carta d'identità Mapfre Warranty è una società di servizi leader nel settore automotive e interamente controllata da Mapfre Asistencia – multinazionale di assicurazioni appartenente al Gruppo Mapfre – presente in Italia dal 2003 e specializzata nell’offerta di soluzioni assicurative studiate per i settori automobilistico, assicurativo, turistico, bancario e finanziario. Mapfre Warranty e Mapfre Asistencia fanno parte del Gruppo Mapfre che in Italia è inoltre presente con le società Mapfre Re, Mapfre Global Risks e Verti. Nel 2015 il Gruppo Mapfre ha acquisito Direct Line in Italia e in Germania diversificando ulteriormente l’operato, consolidando la strategia online e rafforzando la presenza in Europa. Da marzo 2018 Direct Line è conosciuta con il nuovo brand Verti.

Fatti. Non solo parole

Protezione auto su misura

Siete pronti a mettervi una mano sul cuore, ma non solo? È tempo di pensare ai piccoli allievi del Campus AsConAuto in Madagascar. Ma anche di sognare progetti futuri...

AsConAuto e Mapfre Warranty siglano un’importante partnership per dare valore aggiunto al Dealer. Gli associati potranno offrire agli automobilisti nuove soluzioni Furto Incendio fino a 60 mesi di copertura

D

In alto, dei ragazzi del Campus con maglietta AsConAuto. Sopra, il volantino che riceverete a breve. Sotto, la struttura prima del montaggio dei pannelli solari.

iciamolo chiaro e tondo. È fine anno, si fanno i conti e può essere conveniente sostenere dei progetti di solidarietà tramite associazioni senza scopo di lucro. Non c’è nulla di male, anzi, si fa del bene.

L’esperienza però ci racconta che non sempre si ha un riscontro concreto e materiale di quanto una donazione sia servita e questa mancanza di riscontro ci porta a non sostenere di nuovo la stessa causa. AsConAuto Solidale, fondo facente parte di Italia per il Dono Onlus, è nata anche per questo, per sviluppare progetti e monitorarne in prima persona lo sviluppo, per continuare a raccontare una storia di solidarietà, come ad esempio quella del Campus AsConAuto di cui avete letto in queste pagine. Questo progetto è oggi quasi giun-

to al termine (manutenzione ordinaria e spese di formazione sono costi annuali fissi) dato che mancano solo due elementi, uno per la sicurezza e l’altro per trasmettere ai ragazzi gli importanti valori dello sport.

L’attuale raccolta fondi serve infatti alla realizzazione di una recinzione dell’area con relativo cancello d’ingresso sia per tutelare la struttura sia per proteggere i ragazzi.

Altro traguardo che puntiamo a raggiungere, vera e propria ciliegina sulla torta, è la realizzazione di un campo da basket regolamentare. Ora che lo sapete, fate i vostri conti e siate generosi.

Da oggi, inoltre, potete fare ancora di più, proponendo un progetto a cui AsConAuto Solidale potrebbe dedicarsi nel prossimo futuro, sempre con l’obiettivo mitigare sil tuazioni di disagio umano e sociale.

A

Alessandro Priarone, responsabile rete retail di Mapfre Warranty Italia.

10 AsConAuto INFORMA

Dicembre 2018

Dicembre 2018

AsConAuto ha recentemente concluso un importante accordo con Mapfre Warranty grazie al quale i Dealer associati potranno proporre ai propri clienti Come Nuova: il prodotto che offre un ‘valore a nuovo’ fino a 5 anni in caso di furto e incendio.

"Dopo l'acquisizione di Direct Line Italia, oggi Verti, da parte del Gruppo Mapfre, abbiamo lavorato per creare soluzioni personalizzate per il mondo Dealer automotive" - ci spiega Alessandro Priarone. “L’accordo con AsConAuto punta a sensibilizzare gli associati verso Come Nuova, una polizza furto e incendio completa che comprende al suo interno eventi naturali, sociopolitici, cristalli, infortuni al conducente e che offre inoltre la possibilità di estendere il valore a nuovo del veicolo fino a 60 mesi.

Ulteriori integrazioni sono disponibili con i pacchetti collisione o, in alternativa, kasco”.

“Con Come Nuova - precisa Priarone - ci rivolgiamo alle aziende accreditate Ivass, quindi autorizzate alla vendita di prodotti assicurativi, per instaurare una partnership che potrà essere consolidata nel tempo con tanti altri prodotti commercializzati da Mapfre Warranty in Italia e grazie ai quali siamo leader nel settore Automotive”.

“Già da qualche anno abbiamo intrapreso rapporti con Mapfre Warranty per poter offrire ai Dealer associati op-

portunità e vantaggi competitivi sul mercato” - spiega Fabrizio Guidi, presidente AsConAuto. “Questo accordo - precisa Guidi - segna un primo passo di collaborazione che ci auguriamo possa continuare e svilupparsi ulteriormente”.

Una squadra al vostro fianco Far parte della rete AsConAuto vi permette di prendere contatto con Mapfre Warranty e ottenere particolari condizioni per il prodotto assicurativo Come Nuova.

Il rapporto tra ogni singolo associato e Mapfre Warranty potrà essere diretto e potrete contare su una squadra di professionisti dedicati, da oltre vent’anni a fianco del Dealer, che include 60 consulenti commerciali dislocati sul territorio, per aiutarvi a perfezionare soluzioni dedicate alla vostra clientela, per supportare voi e i vostri venditori nelle attività di vendita, con formazioni e supporto col stante per assicurarvi un valore aggiunto reale.

Il Gruppo Mapfre nel mondo • Presente in 5 continenti e in oltre 100 Paesi, tra i quali l’Italia • 37 milioni di clienti • Oltre 37.000 dipendenti • Più di 5.400 agenzie • Oltre 84.000 intermediari

• Assicuratore di riferimento in Spagna • Tra le prime 20 compagnie assicurative nel settore automotive in USA • Tra le prime 10 compagnie assicurative in Europa

AsConAuto INFORMA 11

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AsConAutoSolidale

Convenzioneassicurazione Carta d'identità Mapfre Warranty è una società di servizi leader nel settore automotive e interamente controllata da Mapfre Asistencia – multinazionale di assicurazioni appartenente al Gruppo Mapfre – presente in Italia dal 2003 e specializzata nell’offerta di soluzioni assicurative studiate per i settori automobilistico, assicurativo, turistico, bancario e finanziario. Mapfre Warranty e Mapfre Asistencia fanno parte del Gruppo Mapfre che in Italia è inoltre presente con le società Mapfre Re, Mapfre Global Risks e Verti. Nel 2015 il Gruppo Mapfre ha acquisito Direct Line in Italia e in Germania diversificando ulteriormente l’operato, consolidando la strategia online e rafforzando la presenza in Europa. Da marzo 2018 Direct Line è conosciuta con il nuovo brand Verti.

Fatti. Non solo parole

Protezione auto su misura

Siete pronti a mettervi una mano sul cuore, ma non solo? È tempo di pensare ai piccoli allievi del Campus AsConAuto in Madagascar. Ma anche di sognare progetti futuri...

AsConAuto e Mapfre Warranty siglano un’importante partnership per dare valore aggiunto al Dealer. Gli associati potranno offrire agli automobilisti nuove soluzioni Furto Incendio fino a 60 mesi di copertura

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In alto, dei ragazzi del Campus con maglietta AsConAuto. Sopra, il volantino che riceverete a breve. Sotto, la struttura prima del montaggio dei pannelli solari.

iciamolo chiaro e tondo. È fine anno, si fanno i conti e può essere conveniente sostenere dei progetti di solidarietà tramite associazioni senza scopo di lucro. Non c’è nulla di male, anzi, si fa del bene.

L’esperienza però ci racconta che non sempre si ha un riscontro concreto e materiale di quanto una donazione sia servita e questa mancanza di riscontro ci porta a non sostenere di nuovo la stessa causa. AsConAuto Solidale, fondo facente parte di Italia per il Dono Onlus, è nata anche per questo, per sviluppare progetti e monitorarne in prima persona lo sviluppo, per continuare a raccontare una storia di solidarietà, come ad esempio quella del Campus AsConAuto di cui avete letto in queste pagine. Questo progetto è oggi quasi giun-

to al termine (manutenzione ordinaria e spese di formazione sono costi annuali fissi) dato che mancano solo due elementi, uno per la sicurezza e l’altro per trasmettere ai ragazzi gli importanti valori dello sport.

L’attuale raccolta fondi serve infatti alla realizzazione di una recinzione dell’area con relativo cancello d’ingresso sia per tutelare la struttura sia per proteggere i ragazzi.

Altro traguardo che puntiamo a raggiungere, vera e propria ciliegina sulla torta, è la realizzazione di un campo da basket regolamentare. Ora che lo sapete, fate i vostri conti e siate generosi.

Da oggi, inoltre, potete fare ancora di più, proponendo un progetto a cui AsConAuto Solidale potrebbe dedicarsi nel prossimo futuro, sempre con l’obiettivo mitigare sil tuazioni di disagio umano e sociale.

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Alessandro Priarone, responsabile rete retail di Mapfre Warranty Italia.

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Dicembre 2018

Dicembre 2018

AsConAuto ha recentemente concluso un importante accordo con Mapfre Warranty grazie al quale i Dealer associati potranno proporre ai propri clienti Come Nuova: il prodotto che offre un ‘valore a nuovo’ fino a 5 anni in caso di furto e incendio.

"Dopo l'acquisizione di Direct Line Italia, oggi Verti, da parte del Gruppo Mapfre, abbiamo lavorato per creare soluzioni personalizzate per il mondo Dealer automotive" - ci spiega Alessandro Priarone. “L’accordo con AsConAuto punta a sensibilizzare gli associati verso Come Nuova, una polizza furto e incendio completa che comprende al suo interno eventi naturali, sociopolitici, cristalli, infortuni al conducente e che offre inoltre la possibilità di estendere il valore a nuovo del veicolo fino a 60 mesi.

Ulteriori integrazioni sono disponibili con i pacchetti collisione o, in alternativa, kasco”.

“Con Come Nuova - precisa Priarone - ci rivolgiamo alle aziende accreditate Ivass, quindi autorizzate alla vendita di prodotti assicurativi, per instaurare una partnership che potrà essere consolidata nel tempo con tanti altri prodotti commercializzati da Mapfre Warranty in Italia e grazie ai quali siamo leader nel settore Automotive”.

“Già da qualche anno abbiamo intrapreso rapporti con Mapfre Warranty per poter offrire ai Dealer associati op-

portunità e vantaggi competitivi sul mercato” - spiega Fabrizio Guidi, presidente AsConAuto. “Questo accordo - precisa Guidi - segna un primo passo di collaborazione che ci auguriamo possa continuare e svilupparsi ulteriormente”.

Una squadra al vostro fianco Far parte della rete AsConAuto vi permette di prendere contatto con Mapfre Warranty e ottenere particolari condizioni per il prodotto assicurativo Come Nuova.

Il rapporto tra ogni singolo associato e Mapfre Warranty potrà essere diretto e potrete contare su una squadra di professionisti dedicati, da oltre vent’anni a fianco del Dealer, che include 60 consulenti commerciali dislocati sul territorio, per aiutarvi a perfezionare soluzioni dedicate alla vostra clientela, per supportare voi e i vostri venditori nelle attività di vendita, con formazioni e supporto col stante per assicurarvi un valore aggiunto reale.

Il Gruppo Mapfre nel mondo • Presente in 5 continenti e in oltre 100 Paesi, tra i quali l’Italia • 37 milioni di clienti • Oltre 37.000 dipendenti • Più di 5.400 agenzie • Oltre 84.000 intermediari

• Assicuratore di riferimento in Spagna • Tra le prime 20 compagnie assicurative nel settore automotive in USA • Tra le prime 10 compagnie assicurative in Europa

AsConAuto INFORMA 11

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SocialNetwork

Iniziative

PRONTI A PEDALARE? Presentato al Service Day il prototipo dell’AsCoBike, la bicicletta a pedalata assistita elettrica made in Italy che l’Associazione proporrà ai propri iscritti.

Aspettiamo le vostre richieste

VOGLIA DI FARE RETE AsConAuto sbarca ufficialmente sui social network.

Già attive le presenze Facebook e Linkedin, che aspettano anche il vostro contributo. L’invito a tutti gli associati è quindi di ‘seguire’ le pagine, condividendone i contenuti. L’unione fa la forza, soprattutto in Rete

V Ora tocca anche a voi, autoriparatori e carrozzieri, dare un prezioso contributo alla crescita di queste presenze ‘virtuali’ dell’Associazione. Come? Ad esempio ‘seguendo’ la nostra nuova pagina, oppure cliccando su ‘mi piace’, in modo che automaticamente verrete notificati di qualsiasi nuovo post messo on line dallo staff.

Un ‘social’ non bastava oglia di condivere ogni momento delSolo con la vostra la propria vita, facendo leva anche Facebook non è però il solo social media su interazione sarà sulla curiosità del prossimo. È questa cui AsConAuto s’è affacciato. possibile far la forza dei social network, le reti sociali di Contestualmente a Facebook è stata attivata crescere Internet che mettono in contatto ormai miinoltre una pagina su Linkedin, la rete speAsConAuto anche liardi di persone sparse per il globo, in modo cializzata nello sviluppo di contatti professui social network sionali e nella diffusione di contenuti sperapido e diretto. più in voga del Una novità così dirompente che anche cifici relativi al mercato del lavoro. Ci trovate momento.

AsConAuto ha deciso di abbracciare ufficialqui: linkedin.com/company/asconauto.

Ma non è tutto, perché anche alcuni singoli mente, iniziando proprio dal più popolare di questi ‘social’: Facebook. Dove troverete l’Associazione consorzi sono già attivi soprattutto su Facebook. Trovate digitando www.facebook.com/AsConAuto.AsConAuto. l’elenco coi relativi indirizzi nella pagina accanto.

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oglia di mobilità sostenibile. Cosa c’è di meglio di una bella bicicletta da città taglia 26 pollici, meglio ancora se a pedalata assistita elettrica, così d’avere l’aiutino quando la strada si fa difficile?

Da oggi potrete manifestare il vostro interesse per la fantastica bici firmata AsConAuto contattando il vostro promoter o meglio ancora la segreteria dell’Associazione.

Vi aspettano, a un prezzo interessante, delle due ruote fabbricate in Italia e con telaio in alluminio per contenere la tara (altrimenti gravata dai componenti per la trazione elettrica) in appena venticinque chilogrammi: tutto compreso.

Spinta da un motore brushless da 250 Watt di potenza massima e 32 Nm di coppia calettato nel mozzo della ruota posteriore, l’AsCoBike promette autonomie massime di ben 75 chilometri sfruttando la batteria ai polimeri di litio da 37 Volt e 481 Wattora di capacità piazzata sotto il portapacchi posteriore. Si attiva/disattiva grazie a una smart card che funge da antifurto e può essere rimossa.

L’AsCoBike monta il motore elettrico calettato nel mozzo posteriore e ha la batteria fissata sotto il portapacchi.

Ciclistica al top Di altissima qualità anche la sezione ciclistica, che sfrutta componenti premium, come il cambio Shimano Acerta a sette velocità o la ruota libera anch’essa Shimano fissata a una forcella ammortizzata Zoom 140. Disponibile nel nostro classico color arancione, l’AsCoBike può essere richiesta anche bianca, nera o antracite. Si ricarica in 45 ore e sopporta oltre seicento cicli di carica. l

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L’accettazione del cliente in carrozzeria La premessa è affidata a Luca Montagner, senior advisor di Quintegia: “Le accettazioni sono in calo ma è cresciuto il valore medio della riparazione (intorno ai mille euro) e, diversamente da quanto avviene nelle officine meccaniche, la stragrande maggioranza degli interventi (82 per cento) viene effettuata presso carrozzerie indipendenti”.

In questo contesto opera Germano Massaro, service manager Autosat (FCA) e general manager CAM (organizzata Mercedes e smart). Arringa la platea ricordando che “eravamo artigiani e siamo diventati imprenditori, non è una

cosa banale”, che “l’artigiano viene cercato dal cliente ma l’imprenditore il cliente lo cerca”, che “l’intuito deve evolvere in competenza” e “l’esperienza in innovazione”. Elenca “i tre pilastri fondamentali perchè ‘la baracca’ stia in piedi: uomini (il lavaggista vale come l’accettatore), processi (qualunque cosa fatta bene può essere fatta meglio, e solo noi sappiamo se dobbiamo sostituire o se possiamo riparare), marketing (da ‘becchino dell’automobile’ a centro benessere)”. Rimarca “la differenza tra accettare l’auto (atto formale) e ricevere il cliente”. Poi l’affondo: “Un cliente insoddisfatto è sempre più potente di uno soddisfatto”.

I consorzi già su Facebook Doc Ricambi Originali Co-Lc-Mb-Mi-So: facebook.com/Docricambioriginali Doc Ricambi Originali Bs-Bg: facebook.com/DOCBSBG Cdrt: facebook.com/cdrtconsorzio Sincro Lazio: facebook.com/SincroLazio Ucav Ricambi: facebook.com/ucav.ricambi Miro Milano: facebook.com/miroasconauto

Spirito di squadra, la chiave del successo Il primo sorriso spunta sul suo inconfondibile “Amici sportivi e non sportivi, buongiorno!”; il secondo quando Dan Peterson, perché è del celebre allenatore di basket che stiamo parlando, ricorda che “qui a Brescia ho perso una partita ai play-off ‘81’82, play-off che comunque alla fine abbiamo vinto noi”.

E chissà se quel suo “ho perso” che diventa “abbiamo vinto” è un refuso linguistico o l’assunzione della responsabilità della sconfitta da parte del coach che diventa condivisione della gioia della vittoria di tutta l’Olimpia Milano.

Squadra, parola che ricorre nel susseguirsi di aneddoti. Illuminante il caso di “Jim Moran, di Chicago, il più grande venditore di auto della storia che nel 1961 è finito sulla copertina di

Time. Che macchina vuoi, quanti soldi hai da spendere?

Jim no, lui accoglieva una giovane coppia e parlava con la moglie, intuiva che fosse stanca e le faceva portare una sedia. Poi vendeva la macchina al marito... E sapete come aveva chiamato la sua concessionaria? ‘Courtesy Ford’.

Jim Moran non pensava di vendere macchine ma di offrire un servizio”.

Servizio come lo spirito che guida una squadra vincente, una squadra in cui “ogni giocatore è disposto a sacrificarsi per il suo bene e ogni giocatore è disponibile a dare una mano al suo compagno. E con un grande coach che è esigente e nello stesso tempo ispira fiducia”.

La ispirava “Bud Wilkinson, il più grande allena-

Noleggio e servizi flotte a supporto del business C’era una volta il noleggio a lungo termine. E c’è ancora, ma se fino a ieri aveva nell’azienda e nel libero professionista fruitori praticamente esclusivi, “oggi - spiega Marco Mosaici, direttore networks & logistics Arval Italia - risponde a un nuovo target, il privato. Anche per lui Arval Italia ha sviluppato soluzioni di mobilità diversa da 10 minuti a 10 anni”.

E ha strutturato un network di 13.800 autoriparatori selezionati e distribuiti in tutto il Paese che definisce “ambasciatori, perché insieme al noleggio vendiamo il servizio”.

Come Fratelli Giacomel, che nasce nel 1968 con Carrozzeria Moro a Milano

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tore di football, uno che non alzava mai la voce, un lord, temuto perché diceva una parola: rifacciamo. Rifacciamo finché non va bene, anche tutto l’allenamento se serve. E gli avversari li stendeva come manifesti”.

Li ha stesi anche Dan Peterson più e più volte, il suo palmarès parla per lui. Il ricordo che offre è quello della straordinaria rimonta dell’Olimpia Milano nel 1986 contro l’Aris Salonicco: “Servivano 32 punti di vantaggio, abbiamo vinto di 34. Avevo dato solo un consiglio: se avete intenzione di recuperare lo svantaggio, non dovete avere fretta, basta recuperare un punto ogni minuto. Ero stato un zombie per tutta la settimana, ma la mia stanchezza era stata presa per tranquillità e aveva convinto i giocatori che il miracolo era possibile”.

“Non parlare”, suggerisce coach Peterson, “fai parlare loro, che siano i tuoi giocatori o i tuoi dipendenti, coinvolgili. E se ti danno un suggerimento utile, mettilo in pratica”.

e ora che conta 10 showroom, 200 collaboratori e 20mila clienti, “ha ancora - spiega il service manager Silvio Cucinelli - la stessa mission aziendale: la vendita e l’assistenza”.

Per valorizzare l’esperienza del cliente business, Fratelli Giacomel dispone di “una struttura dedicata, servizi ad hoc e una linea telefonica riservata”. I numeri ripagano degli investimenti: “Il noleggio ‘vale’ il 64,4 per cento del giro d’affari (200 milioni nel 2017), e nell’ultimo anno i passaggi in officina sono aumentati del 16 per cento, il fatturato del 27”.

“Con le flotte, pensa il riparatore, il mio margine si riduce. È vero - concorda Luca Montagner di Quintegia -, ma se il riparatore le gestirà meglio avrà più opportunità per ridurre i costi interni e generare efficienze”.

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Cedro: facebook.com/consorzio.cedro Doc Ricambi Originali Pd: facebook.com/docricambipadova Doc Toscana-Liguria: facebook.com/DocRicambi-Originali491172231233950 Sincro Puglia-Basilicata: facebook.com/sincropuglia

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Social marketing per i dealer

Grandieventi

Facebook Audience Insight (per conoscere il proprio target), WhatsApp e Facebook Messenger (per comunicare in tempo reale), Google My Business (per costruire una scheda della propria attività commerciale e farsi trovare su Google Maps), Facebook Locations (per creare sottocontenuti della pagina principale), YouTube (per caricare e condividere video)...

Sono tante le vie social che il concessionario può percorrere per raggiungere il proprio cliente. “L’importante - mette in guardia Laura Barberis, di Quintegia Academy - è che “i contenuti siano coinvolgenti. Il semplice elenco di quello che

Lecco, Sondrio, Como, Monza e Brianza, Milano

Doc’toberfest Il Lariofiere di Erba come il Theresienwiese di Monaco di Baviera per la festa delle feste del consorzio. Con un ingrediente a sorpresa...

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Giorgio Boiani, presidente Doc, introduce il pomeriggio di formazione con Quattroruote Professional.

Poi sarà solo festa, con i riparatori clienti che si godono il sabato sera in stile bavarese.

Non è mancato un momento solidale, con la donazione al Comitato Maria Letizia Verga e a Cesea-Caritas.

e trecce e il costume bavarese, birra e bretzel, musica nemmeno tanto in sottofondo e poi loro, a centinaia... Doc’toberfest al Centro Lariofiere di Erba (Co) è stata prima di tutto la festa degli autoriparatori clienti, invitati dal loro consorzio a passare un pomeriggio sera a metà tra networking - ecco la presenza dei partner e dei formatori di Quattroruote Professional - e divertimento. È stata anche l’occasione per i parts manager delle concessionarie socie, allineati davanti ai brand che rappresentano, per stringere la mano ai meccanici e ai carrozzieri di cui conoscono voce e abitudini di acquisto ma non sempre il volto.

Dopo il fine settimana che ha portato a a Cervia clienti top e magazzinieri, dopo l’evento in duplice copia sui campi da golf di Sondrio e Bormio, prima della cena di gennaio in cui si tireranno le somme dell’anno che si chiude con la testa e il cuore già nel 2019 (e 2020, 2021, 2022...), ecco finalmente la festa Doc, quella che gli autoriparatori si segnano sul calendario quando ancora non conoscono la data. Ne hanno contati un migliaio, tanti accompagnati da moglie e figli. Vi ricordate quando dieci anni fa il presidente Doc, Giorgio Boiani, diceva: “Diresti di no al pranzo di Natale organizzato dalla tua famiglia?”.

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facciamo e dei servizi che mettiamo a disposizione non basta più”.

Per stabilire nuovi contatti e rafforzare quelli esistenti, migliorando al contempo la propria reputazione, il dealer deve sintonizzarsi su una richiesta che va dritta al sodo: “l’utente interessato cerca promozioni e offerte, informazioni sulla manutenzione, indirizzo e contatti”. È una buona idea pubblicare un filmato su YouTube, meglio ancora inserire, per esempio, il link per prenotare il checkup. Ed ecco che “un contenuto informativo può generare richiesta, contatto diretto”. Poi però bisogna farsi trovare, e nel prosieguo del rapporto “gestire le recensioni, soprattutto quelle negative”.

Sbagliato a chi?!?

Sarà una bottiglia di vino ad aiutare, concretamente, persone che si sentono sbagliate. “Sono adulti in condizioni critiche, a volte molto critiche”, spiega Tore Rossi, coordinatore e anima del Progetto Cesea-Caritas; “ultracinquantenni che hanno perso il lavoro o non lo trovano più e non hanno ancora una prestazione pensionistica”.

Vi state chiedendo che cosa c’entri il vino? “Io e Tore”, si inserisce il presidente Doc, “abbiamo avuto la fortuna di assaggiare un rosè che a noi sembrava buonissimo ma che secondo il produttore era venuto male, era sbagliato. È stato un lampo. Gli abbiamo chiesto di mettercene da parte un migliaio con un’etichetta che era già un progetto: ‘Lo Sbagliato’.

Da un errore presunto è nato un vino capolavoro, da Tore”, dice ancora Giorgio Boiani, “rinascono uomini - io li ho conosciuti - che hanno la possibilità di riprendere la loro vita esattamente come l’avevano lasciata”.

Acquistare ‘Lo Sbagliato’ è alimentare una catena del valore, contribuendo al compenso assistenziale che Cesea eroga in base alle ore di lavoro svolte oggi da 65 persone. Persone che si credono sbagliate e non lo sono.

UNA BOTTIGLIA PER NATALE Lo Sbagliato è prodotto e imbottigliato dall’azienda agricola ‘Colle San Giuseppe’ di Mompiano (Bs).

Idea-regalo per le feste di fine anno, è in vendita a 15 euro la bottiglia. Manda il tuo ordine a: motore@disolidarieta.it

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Anche i meccanici bucano il video “Buongiorno sono Angelo, tecnico certificato Opel. Le faccio vedere la valvola da sostituire. Non ci sono altre anomalie. La ringrazio per aver scelto Autosud”. Un minuto scarso e insieme al filmato, inoltrato via WhatsApp, il meccanico ha veicolato trasparenza e fiducia.

“I video - conferma il responsabile post vendita, Jose Ramon Rozzi - migliorano la fedeltà al marchio e alla concessionaria”. “In futuro annuncia Federico Ferraro, direttore aftersales Audi Italia - implementeremo Service Replay con una diretta streaming in officina”.

Ovviamente “tutta questa tecnologia non serve - riflette Antonio Aletto, general manager Audi Zentrum Alessandria - se le nostre risorse umane non saranno orientate”. Criticità “che dobbiamo superare lavorando tutti insieme, anche perché - sottolinea Enzo Isoldi, service manager Audi Zentrum Ales-sandria - il video rende il cliente un fan. I meccanici possono bucare il video! Apriamo i tendoni e facciamo vedere come la nostra profes- sionalità vada oltre la mera riparazione”.

Sono su internet e non lo sapevo Un dato: le ricerche su Google nel post vendita sono aumentate del 200 per cento in due anni. Un altro dato, anzi la “breve storia triste”, come l’ha chiamata Marco Marlia, CEO e co-fondatore di MotorK, narrando “di un’azienda che non ha un sito eppure ha decine di presenze internet non presidiate”. Si chiamano recensioni.

“Sapete - si è rivolto Marlia alla platea di autoriparatori - che mediamente avete tutti qualche recensione online?

Che le recensioni positive spontanee non esistono, a parte quella del furbetto che se la fa da solo? Che la vostra reputazione vi farà chiudere in tre anni se non avrete preso in carico tutta l’interazione consumatore/officina?”.

E allora, avendo ben chiaro che “gli utenti web scelgono l’officina in base alle informazioni che trovano online”, e che “il 10 per cento del business è in qualche modo intermediato da un canale digitale”, ecco qualche dritta: ”È necessario migliorare il livello di servizio, perché i competitor prima avevano la lancia ma adesso hanno il bazooka; è necessario informare i clienti con campagne di marketing e promozioni che vanno fatte in modo smart per non perdere redditività; è necessario creare, e tenere aggiornati, i contenuti”. E ancora: “I forum sono la vostra occasione di entrare nel cervello dei consumatori, se avete meno like che dipendenti o parenti avete un problema. Presidiate le piazze social, la gente parla”.

Fondamentale, infine, che il sito sia ‘responsive’, cioè che si adatti in automatico allo strumento di navigazione: “Il 60 per cento del vostro traffico passa su smartphone e un quarto del business si perde perché il caricamento è troppo lento”. Quando il cliente vi trova (“la geolocalizzazione deve essere perfetta, se Google non vi vede avete un problema grosso come una casa”) è opportuno che trovi “uno strumento di prenotazione guidata, promozioni e offerte speciali (ormai non compriamo il prezzo ma lo sconto), contatti (in alto a sinistra), servizi offerti bene in vista (per esempio il tagliando). Ricordate - conclude Marco Marlia - che avete due lettori: l’umano e Google. E Google non distingue e non perdona”.

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Il digital nel post-vendita La strada per rendere digitali gli operatori del post-vendita è ancora lunga. Basta dare un’occhiata ai risultati del sondaggio sul tema voluto dalla Consulta Service Manager, affidato a Motor K e presentato da Marco Marlia, per rendersene conto. Il 35% delle officine/carrozzerie non possiede ancora un sito e anche chi ne ha uno non sembra utilizzarlo con frequenza, visto che il 4% non è in grado di dire se sia o meno responsive (ovvero se si adatta ai diversi device). Solo il 14% delle officine mette a disposizione dei clienti la modalità di prenotazione online. Anche in materia di database sembra esserci più di una lacuna: solo il 13% degli intervistati ha un sistema Crm e lo utilizza per le operazioni di marketing. Tra i social il più apprezzato è Facebook: possiede una pagina dedicata il 63% degli operatori. Per il mar-

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keting digitale si investe poco o niente: il 35% del campione dichiara che la spesa dedicata è nulla, un altro 25 non va oltre i 100 euro e un 23 non fornisce nemmeno una risposta. Un problema perché gli automobilisti invece sono sempre più digitali, come confermano i dati presentati da Marc Aguettaz, di GiPA Italia. Ben 1,5 milioni di persone nell’ultimo anno hanno acquistato online servizi e prodotti per l’auto e la tendenza è in aumento.

Mi dai un passaggio?

Tutti i giorni SDR imbarca i ricambi Peugeot e Citroën su una nave cargo che fa rotta sulla Sardegna. Con lo stesso sistema, Officina Mandirola manda in porto gli originali Chevrolet

L’esperienza del cliente al centro

Idee gestionali per i riparatori

“Non ricorderanno cosa hai detto o fatto ma come li hai fatti sentire”.

Con questa frase di Maya Angelou, Leonardo Buzzavo ha aperto la seconda giornata di lavori. “Il presente e il futuro - ha sottolineato - è scegliere bene i clienti e organizzarsi per servirli al meglio.

Ricordate che ci sono clienti tempo e clienti prezzo e che quello che conta sempre e comunque è la qualità del servizio erogato”.

Concetti ribaditi da Marco Melioli, direttore e membro del management team di Jmac Europe: “Oggi che la competizione è estrema, ci si deve soffermare non su cosa si vende ma su come lo si fa. Diventa centrale il concetto di servitizzazione, intesa co-me la capacità delle aziende di operare una trasformazione nella produzione e nella vendita. Bisogna imparare ad ascoltare i clienti in maniera stabile e non one shot, per essere sempre allineati ai loro bisogni ma senza diventare invasivi. È necessario poi concentrarsi sulle loro necessità nelle diverse fasi del rapporto perché le aspettative sono completamente differenti”.

Quattro i pilastri della servitizzazione: innovazione orientata al cliente, sistemi organizzativi e processi coerenti ed efficaci, capacità di applicare nuove tecnologie nelle interazioni con il mercato e cultura aziendale aperta al nuovo. “Le migliori aziende - ha concluso Melioli - sono quelle che massimizzano il customer journey, un processo circolare che il cliente effettua dal momento in cui inizia ad avere un bisogno da soddisfare fino a quando acquista e utilizza il servizio. Bisogna riuscire a regalare la migliore customer experience possibile”.

Le opportunità per crescere ci sono, basta coglierle. Parola di Luca Montagner, che al Service Day ha fornito ben più di una dritta. Idee concrete per aumentare da subito i ricavi. “Alcune sono a basso costo, altre richiedono investimenti in tempo e denaro più importanti. Sempre più apprezzato è il servizio pneumatici, con custodia, e la possibilità di effettuare revisioni in loco. Entrambi aumentano il fatturato e la fedeltà del cliente.

Si può poi pensare ai servizi a domicilio che portano alla conquista di nuova clientela, all’officina temporanea in occasione di eventi, a uno spazio in officina ‘smart repair’ e ai servizi di carrozzeria”. Se ritenete che siano troppo onerose sappiate che ce ne sono altre che danno ottimi riscontri con una spesa minima. “I pacchetti lavaggio, per esempio, consentono di vedere più frequentemente il cliente in officina, il soccorso stradale di esserci nel momento del bisogno e di migliorare il rapporto. E poi ancora per attrarre ci sono i coupon digitali, i programmi fidelity con servizio vip, i Crm con dettagli delle preferenze dei clienti, biglietti omaggio a cinema teatro o eventi sportivi, finanziamenti a tasso zero”.

Se mettere in pratica da soli tutto ciò è difficile, facendo squadra può diventare semplicissimo. Montagner ha quindi sottolineato la necessità di aggregarsi per affrontare con serenità il futuro.

Proprio lavorando su alcune di queste attività l’Autofficina Autronica di Udine, rappresentata a Brescia da Andrea Guzzo e Andreina Nanini, è riuscita ad aumentare i ricavi e a conquistare il titolo di officina Opel più efficiente d’Italia.

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a Alessandria alla Sardegna. Ha preso la palla al balzo, o meglio, un passaggio sul Tirrenia Cargo, Bruno Mandirola, con la sua ‘Officina Mandirola’ fornitore di ricambi originali Chevrolet per gli autoriparatori clienti Sincro. Rodata la logistica: i colli vengono presi in consegna e portati in SDR, la placca PSA, da dove prenderanno il largo destinazione Porto Torres.

“Grazie a Sincro, e al canale aperto da SDR, garantisco la consegna dei ricambi Chevrolet in un massimo di 48 ore”.

Com’è venuto a conoscenza di Sincro?

Parlando del mercato sardo con il concessionario PSA che da tempo serve Sincro Sardegna. “È una bella realtà”, mi ha detto, offrendosi di mettermi in contatto con il direttore del consorzio, Mauro Cogoni. Prima di lanciarmi in questa avventura, però, ho fatto un’indagine Aci per capire quanto pesasse il circolante Chevrolet sulla regione, e il risultato mi ha convinto: il numero di veicoli è parificabile a quello della Liguria.

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A giugno ne abbiamo parlato io e Mauro, il tempo di affinare le procedure e ai primi di luglio siamo partiti.

L’estate era un buon periodo per il test, perché non so quanti abitanti conti la Sardegna nella stagione invernale ma so che quintuplicano in quella turistica.

Quattro mesi dopo qual è il bilancio?

Il potenziale è di oltre 700 clienti e io ne ho serviti una cinquantina, qualcuno anche più di una volta. Considerando che Chevrolet è un marchio di nicchia direi che sta andando bene.

Lavorare con Sincro vuol dire integrare il business della mia officina - ho investito molto nelle nuove tecnologie, siamo specializzati nell’elettronica e registriamo una media di 1.500 passaggi l’anno - e vuol dire soprattutto rapportarsi con un consorzio fatto di persone serie, capaci, che rispondono e risolvono i problemi.

Un esempio: quando ho registrato un calo di fatturato, mi sono confrontato con Mauro Cogoni e insieme abbiamo promosso delle azioni pubblicitarie.

Campagne mirate su dicembre?

Le nostre campagne sono stagionali. Ne abbiamo una in corso che abbraccia distribuzione, frenante, pacchetto tagliando precomposto con il filtrante... Abbiamo

anche una buona scontistica per invogliare il riparatore a privilegiare il ricambio originale a quello di concorrenza. È così che fidelizza il cliente Sincro?

Sono tanti tasselli da incastrare uno con l’altro. Uno importantissimo è il nostro magazziniere, Davide Coppari, che risponde all’autoriparatore e dà consigli. Si è guastato un pezzo? Gli spiega perché e manda l’occorrente per rimediare.

Scorcio dei 600 metri quadrati coperti dell’officina di Via Isonzo ad Alessandria. Punto di riferimento per l’assistenza Chevrolet, da luglio è fornitore ufficiale Sincro

E poi i ricambi per le auto d’epoca...

Abbiamo una promozione riservata ai carrozzieri che possono acquistare il ricambio originale nuovo anche per le auto più datate, a prezzo di costo. Sono contenti loro e sono contento io che svuoto il Sardegna magazzino!

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Il service non è più quello di una volta

Compleanno

È una fase di profondi cambiamenti quella che sta vivendo l’universo automotive e anche il service non può più essere quello di una volta. Questo il tema del workshop che ha aperto la kermesse bresciana. “Il service - ha detto Fabrizio Guidi, presidente AsConAuto - è sempre più centrale per chi opera nell’automotive, ma serve uno sguardo diverso. L’obiettivo di Service Day è aprire una finestra sul futuro dell’autoriparazione, diffondere la cultura del ricambio originale che è sinonimo di qualità, sicurezza e un’identità per chi lo produce, lo vende e lo monta, e combattere la disinformazione, uno dei mali che attanagliano il settore”. Le sfide per gli operatori sono parecchie, a partire dall’elettrificazione del parco. “L’elettrico - ha aggiunto Guidi - è già una realtà. Nel 2028 le vetture elettriche o ibride rappresenteranno il 70 per cento del nuovo immatricolato. La loro diffusione comporterà un ridimensionamento della spesa media per la manutenzione dell’auto e quindi della rete. Qui vogliamo diffondere la cultura del service affinché il mercato possa evolversi in modo progressivo e gestibile. Il progetto che AsConAuto porta avanti con professionalità, costanza e determinazione prevede forti sinergie fra costruttori, dealer e autoriparatori per non disperdere quel patrimonio umano e di conoscenze delle 35mila aziende operanti sul territorio, tra autorizzati e indipendenti”. Su una nuova

Milano e provincia

E voi, siete pronti?

Il futuro si annuncia pieno di novità, non solo tecnologiche, e mette tutti sotto pressione: riparatori, concessionari, partner.

L’unica è affrontarlo insieme, come fa MIRO da dieci anni

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Oltre 600 clienti per il decennale del ‘loro’ MIRO. L’evento, a Superstudio, ha registrato la partecipazione del presidente nazionale AsConAuto Fabrizio Guidi (nella foto vicino (al titolo con Pierluigi Bonora), e del comico di Zelig Leonardo Manera. Non poteva mancare la maxitorta di compleanno, perfetta per le foto di gruppo.

Gran finale sul palco con il presidente MIRO Giovanni Rigoldi e la sua squadra al completo.

a risposta migliore arriva prima ancora di conoscere i contenuti, ed è il “Presente!” pronunciato dagli autoriparatori che hanno partecipato in massa al decennale del loro consorzio, a quel ‘MIRO 10.0 - Prepariamoci al futuro’ che è insieme un monito e un invito. “L’evoluzione tecnologica sta mettendo tutti a dura prova”, ha detto infatti il presidente MIRO, Giovanni Rigoldi, al microfono teso da Pierluigi Bonora, moderatore della serata a Superstudio.

“Digitalizzazione, elettrificazione, nuove tecnologie... il futuro è complicato, ma MIRO, anzi AsConAuto Milano se il presidente Guidi è d’accordo, è un consorzio fatto da imprese che operano nello stesso contesto di mercato e hanno tutte gli stessi problemi. Affrontarli insieme dà la possibilità di trovare soluzioni più rapide, efficienti e meno costose che non affrontandoli da soli”.

Sono d’accordo, e non solo sulla ridenominazione del consorzio, il presidente AsConAuto Fabrizio Guidi (“stiamo ragionando su come rispolverare ‘Sistema’ per chi crede nella riparazione di qualità, la riparazione con i ricambi originali”), il formatore di Quattroruote Professional Fabio Uglietti (“si stanno aprendo nuove

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opportunità di business, gli ADAS per esempio, ma serve formazione”), Luca Montagner di Quintegia (“la sfida è sapersi far riconoscere per la propria professionalità, spostare l’attenzione dal costo del ricambio alla qualità della manodopera”), il direttore di Accademia Martesana Carlo Zanoni (“la scuola deve fare un passo indietro, rivolgersi ai riparatori e chiedere di che cosa hanno bisogno”).

L’importanza del ricambio originale Meno male che AsConAuto c’è. La pensano così le filiali italiane delle case costruttrici che hanno partecipato alla tavola rotonda moderata dal direttore di AsConAuto Informa Giuseppe Guzzardi: Jaguar-Land Rover con Gerardo Altieri, Kia Motors Italy con Nicola Marsala e Volkswagen Group Italia con Alberto

Se lo dicono loro...

Sono d’accordo meccanici e carrozzieri: “È stata proprio una serata costruttiva per tutti noi. Essere insieme è vedere un futuro, uno sbocco che potrebbe essere molto vantaggioso”. “Vedere come si è evoluto il consorzio è una cosa che mi ha sbalordito. Mai più credevo - persino noi che siamo con MIRO dall’inizio - che venisse fuori una cosa del genere”. “Impensabile immaginare di lavorare senza MIRO”. “Quando abbiamo bisogno ci rivolgiamo ai promoter che ci mettono in contatto con i referenti dei vari marchi e collaborando con loro risolviamo tanti problemi”. “Con l’elettronica che è ovunque è fondamentale avere un'istruzione, una formazione specifica. Bisogna adattarsi e impegnarsi. Io sono pronto”.

Casati. Una bella soddisfazione per l’associazione che è stata rappresentata sul palco dal suo vicepresidente, Giorgio Boiani, che ha fornito qualche numero riassuntivo: 312 oggi i furgoni che in 82 province italiane servono poco meno di 21mila autoriparatori, 931 i dealer associati e 75mila le persone collegate al mondo AsConAuto. “Abbiamo compreso da subito - ha rivelato Casati - che AsConAuto non voleva entrare in competizione con le case ma piuttosto aiutarle a crescere. Quella dei consorzi è un’idea che sta facendo scuola anche all’estero e ci auguriamo che presto possa essere coperto l’intero terri-

Come impatta la tecnologia Da qui al 2025 il numero di punti fisici di assistenza è destinato a ridursi, in particolare gli indipendenti, che potrebbero passare dai 28mila del 2015 a 25mila. Per assicurarsi di continuare a giocare da protagonisti è necessario affilare le armi. Come? Lo ha spiegato Luca Montagner di Quintegia: “Bisogna anzitutto aumentare il prezzo della manodopera che in Italia è troppo basso, facendo percepire meglio la professionalità. Un suggerimento può essere quello di differenziare le tariffe per tipo di intervento, età della vettura e servizi inclusi”. Indispensabile anche aprire le porte alle vetture elettriche e ibride che

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visione del service si è soffermato anche Leonardo Buzzavo, presidente Quintegia: “Il prodotto è diventato servizio, il servizio prodotto. Questo richiede una ricalibrazione del service”.

Indispensabile fidelizzare il cliente. Come?

“Facendogli una diagnosi, esattamente come alle vetture. Il venditore deve riuscire a scoprire i suoi bisogni e a proporgli quello che sta cercando. La clientela va segmentata: c’è chi cerca il prezzo, per esempio, chi il tempo. E ricordate che il costo del servizio non è mai la prima discriminante nella scelta di un autoriparatore: nel caso degli autorizzati fiducia ed esperienza battono di sette volte l’economicità, nel caso degli indipendenti la fiducia la batte di due volte”. In chiusura Marc Aguettaz, di GiPA Italia, ha fornito rassicurazioni ai presenti con tanto di numeri: l’auto a uso esclusivo nel prossimo quinquennio continuerà a essere importante tanto e più di oggi e il valore resta rilevante anche spostando l’orizzonte temporale a 20 anni.

torio”.

“L’Italia - ha aggiunto Marsala - è estremamente complessa e AsConAuto fa quello che da soli non avremmo la forza né le risorse per portare avanti. Per noi è uno strumento prezioso per raggiungere le officine”.

“Con AsConAuto - ha sottolineato Altieri - abbiamo aumentato le vendite di qualità”.

Su come coinvolgere maggiormente i titolari delle concessionarie nel business del post-vendita i tre manager non hanno dubbi: basta mostrare loro i conti che evidenziano come, se ben gestiti, i ricambi possono far fare cassa.

Ma si deve cominciare a investire di più sui magazzinieri.

richiederanno investimenti importanti in attrezzature e formazione e un’inversione del rapporto tipico tra ricambi e manodopera da 60- 40% a 4060%. “In questo scenario la fidelizzazione del cliente è fondamentale.

Pensate a degli orari prolungati per la vostra officina perché è quello che cercano, siate trasparenti con i preventivi, ottimizzate il vostro sito e inserite la modalità di prenotazione online, sappiate che un cliente su 3 è interessato al servizio di pick-up e delivery (che non deve per i più superare i 30 euro) e 1 su 2 al service a domicilio”.

Sembrano piacere anche i pacchetti di manutenzione che possono comportare risparmi: li prenderebbe in considerazione il 64% del campione.

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Riccardo Campagnolo in viaggio premio con la moglie e, a lato, scorcio degli 800 metri quadrati di Via Vegri 135 a Bressanvido.

ServiceDay

Clientitop

Viaggio memorabile

Un vero riparatore Super Top come il viaggio che lo ha premiato per la sua fedeltà alle concessionarie Doc. “A montare un riQuello in Sudafrica che ha premiato Carrozzeria cambio originale ci metto mezz’ora, con uno di concorrenza non solo ci metto più tempo ma non sono nemmeno soddisfatto.

Campagnolo. E non per i soliti motivi La concorrenza per me è zero. E c’è anche un altro vrebbe potuto raccontare della montagna dei motivo: se arriva un cliente con il fanale rotto, io Dodici Apostoli e del safari nel Pilanesberg, guardo al computer se il fanale è disponibile e posso dell’Isola delle Foche e di Sun City... Lo ha dirgli con sicurezza: vieni alle 2 e 40 che lo possiamo fatto, intendiamoci, ma prima di ogni altra cosa già montare, perché alle due e mezza la Doc è qui”.

Riccardo Campagnolo, titolare insieme alla moglie La Doc, già, consorzio “con cui mi trovo benissimo” Mantova, Vicenza, Gianfranca di ‘Carrozzeria Campagnolo’ a Bressanvido e di cui è diventato cliente “perché il mondo cambia; Verona (Vi), ha ricordato con emozione AsConAuto Campus, avevo sentito parlare della Doc e mi sono reso conto l’ultima delle iniziative solidali firmate AsConAuto: “Sapevo del che per me carrozziere, se restavo con il ricambista generico progetto dal viaggio premio a Bucarest, ma in Africa è scattata quando andavo in concessionaria ero un numero: per spegnere una scintilla”, ha detto il carrozziere. “Vedere che cosa è stato una spia di venerdì mi davano appuntamento il mercoledì dopo. costruito, vedere il sorriso dei bambini è stato proprio commo- Adesso, se anche la concessionaria è nuova”, aggiunge Riccardo vente. Abbiamo raccolto dei soldi quella stessa sera, ma voglio Campagnolo, “dico che sono cliente Doc e ho non una porta fare di più, voglio coinvolgere i miei clienti e qualche collega”. ma un portone che si apre. Anche nell’assistenza”.

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Guardare avanti Un grande successo la prima edizione di Service Day, l’evento focalizzato sul post vendita voluto da AsConAuto e Quintegia. In migliaia tra meccanici, carrozzieri e magazzinieri si sono ritrovati al Brixia Forum di Brescia nelle giornate del 17 e 18 novembre, per comprendere come sta cambiando il settore e che cosa bisogna attendersi nei prossimi anni. Qui vi raccontiamo in breve i contenuti dei workshop. Tante le ‘dritte’ da adottare da subito nella propria officina per migliorare i conti Come diventare un punto di riferimento

Cliente soddisfatto, cliente fidelizzato

Avete mai pensato a voi stessi come a un brand? È giunto il momento di farlo! Questo l’invito di Sebastiano Zanolli, manager, scrittore e speaker motivazionale. “Per riuscire al meglio in qualsiasi attività e diventare un punto di riferimento nel mercato bisogna fare marketing di se stessi, percepirsi come una marca”.

I brand si misurano per la loro capacità di differenziarsi, per la rilevanza, la stima che suscitano e la conoscenza, regole che valgono anche per le persone. “È fondamentale sapere a chi ci si rivolge, chi si vuole influenzare. Nascondete i vostri difetti e lustrate i vostri punti di forza e non dimenticate che ciascuno è direttore marketing della propria vita”. Bisogna, insomma, trattarsi come un business e prepararsi a lasciare il segno imparando a raccontarsi e con un biglietto da visita che si faccia notare.

Poco tempo, troppe cose da fare, come posso coccolare i clienti? Questa la domanda che aleggia tra meccanici e carrozzieri. Giampiero Luvié, responsabile AsConAuto Academy, ha fornito qualche dritta per ottimizzare la gestione dell’officina e avere clienti più soddisfatti. Numero uno: delegare. Non è detto che il titolare debba rispondere personalmente al telefono, può farlo chiunque, basta che sia preparato e sappia cosa dire. Due: le domande che si pongono durante la chiamata sono fondamentali per velocizzare il processo di accettazione e la lavorazione stessa delle vetture. Tre: dedicare una risorsa all’accoglienza ed effettuare davanti al cliente quelle operazioni che trasmettono la cura che avremo per la sua auto (inserire coprisedile, coprivolante etc). Quattro: fornire tempi e costi della riparazione mettendoli nero su bianco e cercare di mantenere le promesse. Nel caso di lavorazioni aggiuntive ricontattare immediatamente il cliente e mostrare, anche attraverso un video, le problematiche sopraggiunte. Cinque: pensare di adattare uno spazio all’interno dell’officina a sala di attesa magari con Wi-Fi. Sei: il momento del ritiro è fondamentale perché è il ponte sul futuro. Se si sono fatte tutte le operazioni già elencate, si avranno le info a portata di mano e il cliente non si sentirà un numero, ma unico.

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I 35 partecipanti al viaggio premio di ottobre.

Di forte impatto la miniera di sale, commovente la visita ad Auschwitz (a lato, l’ingresso al campo di concentramento).

Chi l’avrebbe detto Che Cracovia sarebbe stata una meta indovinata?

Il presidente Ucav ne era sicuro. E i suoi clienti?

“T

utto il viaggio è stato molto intenso, proprio come piace a noi, che siamo camperisti e quando andiamo in una città ci piace fare, visitare... L’organizzazione di Campagna è ‘modello Ucav’, non perdi un minuto”. Così parlò Pierangelo Baccega, titolare insieme alla moglie dell’officina autorizzata Fiat ‘Punto Auto’ di Lainate (Mi), al ritorno dal viaggio premio nella città polacca.

Dicembre 2018

Sulla stessa lunghezza d’onda Arturo Caravati, socio titolare della ‘Carrozzeria F.lli Caravati’ di Barasso (Va): “Camminare ci ha fatto camminare”, scherza, “però in quattro giorni abbiamo visto tutto quello che c’era da vedere. Un viaggio stupendo. In ditta sono l’unico che non ha paura di volare, se vincerò un altro UcavInTour mi ‘sacrificherò’ volentieri”.

“Come Bucarest”, spiega il presidente Dario Campagna, che non avvalla nessuna meta prima di averla visitata, “anche Cracovia è una città poco valorizzata che ha molto da offrire; non essendo mai stata bombardata è... autentica”. Il pensiero va ad Auschwitz, che i viaggiatori “hanno scelto di vedere aderendo in totale libertà a una proposta che non faceva parte del ‘pacchetto’ e che non lascia mai indifferenti”.

Varese, Milano Nord

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Prodottoauto

Parliamodi...

Le ultime otto della specie

L’ASFALTO CHIAMA Questo mese la strabiliante McLaren dalla lunghissima coda, la GranCabrio in salsa tedesca, l’Aero Gt by Morgan edizione finale e l’incredibile X E-Tense firmata Ds

La macchina del futuro oggi Diventa realtà X E-Tense, il prototipo di hypercar elettrica firmato Ds. Realizzata completamente in fibra di carbonio e studiata per ospitare tre persone, ha una carrozzeria asimmetrica con una porta singola ad ala di gabbiano sul lato guida (cabriolet) e doppia ad ala di farfalla sul versante passeggeri, dove trova posto anche un minibar con caffettiera.

Tradizionale e a guida autonoma nello stesso tempo, ha il volante in posizione centrale, il pavimento in vetro e, grazie alle nanotecnologie, come Christine la macchina del noto film riesce ad autoripararsi in caso d’incidente. Piazzato tra le due ruote anteriori c’è il motore elettrico da 400 kW derivato dalle vetture di Formula E. Potrebbe arrivare su strada nel 2035.

Aero 8 addio. Si concluderà nel 2018, con una serie limitata di - ça va sans dire - otto esemplari in versione Gt, la carriera di una delle più celebri Morgan.

Sul mercato dal 2000 e prima vettura della Casa inglese a proporre una carrozzeria in alluminio, l’Aero Gt Finale sarà fatta su misura per ciascun cliente, così da essere una vera fuoriserie in grado di acquistare valore nel corso degli anni. Pesante 1.180 chili, tra le modifiche di carrozzeria proposte dal designer britannico Jon Wells annovera un estrattore posteriore e delle griglie a lamelle sui parafanghi anteriori. Sotto il prominente cofano batte quello che sarà l’ultimo motore benzina aspirato di Morgan, ossia il V8 N62

by Bmw, ormai messo al bando dalla Casa bavarese.

Un 4.799 cc da 367 Cv e 490 Nm di coppia, abbinato a un cambio manuale esarapporto sempre Bmw, che consentono uno 0-100 in 4,5 secondi.

Sommario

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Tutto sul Service Day

Le dritte per officine che guardano al futuro Arrivano le AsCoBike

Con l’Associazione si pedala AsConAuto Solidale

Il campus in Madagascar è realtà Convenzioni per gli affiliati

Il bello di scegliere Mapfre

Una GranCabrio al dente Direttamente dalle ‘cucine’ della tedesca Pogea Racing, customizzatore di stanza a Friedrichshafen, arriva questa bellissima preparazione della conosciuta Maserati GranCabrio (ma si può richiedere anche per la GranTurismo).

Sottopelle è stata riprogrammata la centralina di gestione del motore 4,7 litri V8, incrementando la potenza di 17 cavalli a quota 477 e la coppia di 13 Nm fin su a 533, per raggiungere così i 305 chilometri orari di velocità massima. Nuovi ammorizzatori ne abbassano l’assetto di 40 millimetri, mentre ai ‘piedi’ arrivano dei cerchi forgiati da 21 pollici con gomme Michelin Pilot Sport 4S. Dentro, vera pelle e inserti in carbonio.

L’ibrida da 400 all’ora Serviranno due milioni di euro più tasse per portarsi a casa questa Speedtail appartenente alla famiglia Ultimate Series di McLaren, che traghetta anche la Casa di Woking nell’olimpo delle hyper-gt in edizione limitatissima (nel caso centosei pezzi), dedicate a clienti iperdanarosi.

Toccherà però aspettare la fine del 2019 per vederla su strada, anzi su pista, visto che probabilmente questa ibrida benzina-elettrica da 1.050 Cv, in produzione dalla fine del prossimo anno e capace di toccare i 400 orari (passa da 0 a 300 in soli 12,8 secondi), non potrà circolare su strada. È dotata di un abitacolo a tre posti, con quello di guida centrale, monta delle sospensioni attive e ha una lunghissima coda con ali mobili. Assemblata a mano.

lunghe è sconSe per le operazioni più in officina e si tato che l’auto rimanga uno o più giortorni a riprenderla dopo chi preferisce ni, per quelle brevi c’èé vi sia una sala attendere in loco purch la vorrebbe il comoda. Almeno, così i secondo uno 61% degli automobilisttegia. Il 51,5% studio curato da Quin sione internet, apprezzerebbe la connes ystation, film il 25,5% gradirebbe pla ntenterebbe di etc. e un 24% si acco r lavorare. te po uno spazio in cui

AsConAuto Informa

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L’associazione è anche su Facebook

Siamo sempre più social

Diretta dai consorzi

L’asfalto chiama

Sognare a occhi aperti Appostapervoi Appuntamenti

Social battono siti per meccanici e carrozzieri. Nell’indagine curata da Garage K, il 26% degli intervistati ha dichiarato che Facebook, Twitter e affini rappresentano il canale di marketing più interessante. Il sito web si deve accontentare di un secondo posto con un 25%, seguito dalla presenza sui motori di ricerca (come Google) al 20%. Quote decisamente più basse per i portali specializzati (10%), database ed e-mail marketing (8%) e campagne per mobile/cellulari (5%).

Anno 16 - N. 185 - dicembre Asconauto Informa Mensile di informazione dell’Associazione Nazionale Consorzi Concessionari Auto Aut. Trib. di Rimini N. 1 2003

Direttore Responsabile: Giuseppe Guzzardi In redazione: Tiziana Altieri, Roberta Carati, Matthieu Colombo, Enrico Della Negra, Stefano Mecheri, Gianluca Ventura

ni contiGli automobilisti italiatture trave le ire fer nuano a pre motori dizionali, quelle spinte dado a un an diesel o benzina. St intensondaggio di GiPa, nelle ssimo pro il r pe o ist zioni di acqu iche ttr anno sono al 73%. Le ele e di tar en nt si devono invece acco tve le no fan lo un 1%. Il resto le e ) 6% (1 no ta me ture Gpl e ibride (al 10%).

Redazione: via Crimea, 7 - 47900 Rimini Tel. 0541 743085 Fax 0541 743640 info@asconauto.it www.asconauto.it

Impaginazione: Studio Grafico Page Novate Milanese (MI) Stampa: Tecnostampa via Casalecchio, 27 47900 - Rimini

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AsConAuto www.asconauto.it

anno 16 numero 185 - Dicembre 2018

ORGANO UFFICIALE DELL’ ASSOCIAZIONE NAZIONALE CONSORZI CONCESSIONARI AUTO - Mensile di informazione e cultura motoristica

Informa

Iniziative

Sostenibili Arriva l’AsCoBike, la nuova bicicletta a pedalata assistita che l’Associazione ha ideato per voi Internet

Largo ai social Anche AsConAuto sbarca sui network sociali che stanno cambiando il modo di comunicare Testimonianze

Diretta consorzi Autoriparatori e concessionari, service manager e magazzinieri.

Parliamo di voi con voi

Buona la prima!

Service Day fa il pieno, andando ben oltre le più rosee aspettative. A conferma di quanto sia vivo e attivo il mondo dell’autoriparazione, soprattutto quella più qualificata e professionale. Ecco che cosa è emerso...