IL COMMERCIO N°05 - Maggio 2015

PERIODICO DELL’ASSOCIAZIONE COMMERCIANTI DELLA PROVINCIA DI VERCELLI

Poste Italiane. Spedizioni in a.p. - 45% - art. 2 comma 20/b legge 662/96 - numero 5 - anno 2015 - 13100 Vercelli Via D. Jolanda, 26 - Tel. 0161 250.045 (5 linee r.a.)

Stampa Litocopyvercelli - Case Sparse, 202 - Zona A - 13100 Vercelli - Tel. 0161 39.20.11 - Fax. 0161 27.15.86 - E-mail: ilcommercio@litocopy.com Concessionaria pubblicitĂ : PUBLYCOM s.a.s. di Mattiuz Rita, Via Custoza 8 - 13100 Vercelli - Tel. 0161 21.04.39 - Fax 0161 20.23.93 - Email: info@publycom.it

ANNO 83 n° 05 - maggio 2015

associazione commercianti della provincia di Vercelli

Indirizzo Internet: www.ascomvc.it E-mail: info@ascomvc.it

Che festa per i piu’ piccoli !

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Tapas e aperitivi La cucina light I risi colorati Il temperaggio del cioccolato Pasticceria e dolci freddi abbinati con frutta La pasta fatta in casa La cucina estiva: carni fredde e salse leggere Destrutturiamo i dolci

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La cucina mediterranea

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iamo un Paese da caricatura. Anzi, siamo la caricatura di un Paese. Serio. Prendiamo, ad esempio, un normale panettiere di Milano. Ha il suo negozio, lavora dalla mattina alla sera, possiede una macchina (usata) per consegnare la merce ai clienti e brioches e pizzette ai bar. Tutto normale o quasi. Il negozio che è la ragione della vita sua e della sua famiglia, si trova nel quartiere di Milano attraversato dalla pacifica manifestazione dei NO-EXPO (parenti dei No-Tav, cugini dei No-variante di valico, e avanti così… ). I simpatici manifestanti sono muniti di regolari cartelli e striscioni e, altrettanto regolarmente, di farabutti incaricati di mettere a ferro e fuoco quella zona ed incendiare la macchina del nostro amico panettiere.

I furbetti, che a seconda delle occasioni si fanno chiamare black-bloc oppure no global erano nel pacifico e democratico corteo, hanno indossato tute nere, caschi, maschere anti-lacrimogeni, estratto armi contundenti, bottiglie incendiarie e bastoni.

Ma i pacifici e democratici manifestanti non si sono accorti di nulla e nessuno ha chiesto ai pacifici e democratici di spiegare il mistero.

Le forze dell’ordine ne hanno fermati cinque (!!), obbedendo evidentemente alle disposizioni impartite dal Ministro dell’Interno. Così Alfano fa la figura dell’incapace - cosa per la quale appare particolarmente portato - , Regione e Comune si affannano a promettere che pagheranno i danni subiti da cittadini e commercianti, il sindaco Pisapia rilascia interviste memorabili, la solita passerella di parlamentari indignati (a tempo determinato), articoli dei giornali e poi è tutto dimenticato. Intanto in giro per questo Paese ecco Salvini con un piccolo esercito personale. Da febbraio ad oggi 8500 agenti sono stati impegnati per consentire la libertà di parola durante le manifestazioni ed i comizi del leader della Lega. Nonostante tutto, ci sono stati disordini, tafferugli e persino feriti. Ora si può discutere a lungo del programma di Salvini, delle sue provocazioni e delle sue sparate. Se ne può discutere, appunto. Magari anche con animosità. Si può anche detestarlo. Ma non gli si può impedire di parlare come vorrebbero fare quei gentiluomini dei centri sociali, una minoranza che tiene in ostaggio le strade e le piazze. Una minoranza di disadattati, parenti stretti di quegli altri gaglioffi di cui abbiamo parlato prima. Un mix di disperati, falliti, incapaci, frustrati che non hanno nulla da perdere.

Ma vogliamo parlare di quelli che li spalleggiano senza criticare mai, anzi conferendo loro dignità intellettuale e politica? In fondo, per costoro, black-bloc e centri sociali sono bravi ragazzi ai quali si può perdonare tutto. Anche i fine settimana di devastazione. Spocchiosi e viziati, giocano alla rivoluzione, fanno del male alla povera gente oppure impediscono il diritto di parlare all’avversario, certi che qualche politico o qualche intellettuale compiacente imbandirà una campagna di “libertà” per difenderli dalla polizia che i parrucconi imbelli di Bruxelles hanno definito “torturatrice”.

Questo Stato ha abbassato, e di parecchio, l’asticella della “ragione”.

La sindrome G8 di Genova, con tutANTI AMAN NTO DIAM ENT GE RG AR ORO A to quello che è derivato, ha demoliE TE ET NE MON O GI MO to i concetti di diritto e di difesa. Guai OROLOG se un black-bloc o un no global finiTO ENTO D’ARGEN O E D’A RO D’OR TTII D’O GOTT LINGO sce all’ospedale dopo la sentenza A TA LT AL PIÙ A ZIONE PIÙ della Corte europea. Meglio rischiaAZI TA LUT VALU A VA LA LL AL A re che la testa se la spacchi un poliziotto o un cittadino. Così funziona da queste parti. In attesa della prosO G I IG BL OB N UN SSU ESS NE N sima manifestazione e degli organizSTO UIIST QU CQ AC DI A zatori che non vedono niente, non sanno niente, non sentono niente.

Nemmeno quando gli ospiti lasciaNUOVA N UOV OVA AA APERTURA: PERTUR A: no sul terreno tute, caschi, mazze.

Via Via Trino, Trino, 8 Vercell Vercelli V ercelli (VC) ( VC) In fondo i complici fanno questo. AnC.so C .so G Galileo alileo F Ferraris, erraris, 1 13/B 3/B - T Trino rino V Vercellese ercellese ((VC) VC) che quando sono “pacifici e democratici”.

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EDITORIALE

di Felix Lombardi

I complici dei black block

ANNIVERSARI

Confcommercio festeggia I

l 29 aprile a Roma, al Tempio di Adriano, in Piazza di Pietra, si è tenuto l'evento inaugurale per i Settanta anni di Confcommercio-Imprese per l'Italia. In questa occasione, attraverso gli allestimenti, pensati in chiave moderna con dei grandi schermi a led, la sala del Tempio di Adriano, si è trasformata nel contenitore di settant’anni di storia, esperienza, impegno, emozioni che hanno caratterizzato l'attività della Confederazione dal 29 aprile del 1945, giorno della sua fondazione, ad oggi.

Nel corso della serata, è stato trasmesso il video “Il lungo viaggio” che ha ripercorso, con foto storiche e contemporanee dell'archivio dei Fratelli Alinari, la storia del nostro Paese e delle imprese del commercio, del turismo, dei servizi e dei trasporti e il film “Una mano in più” che ha raccontato il valore economico e sociale delle realtà che Confcommercio rappresenta.

Con il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, hanno partecipato esponenti del mondo della politica, delle istituzioni, dell'economia e del sistema confederale. Pre-

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SANGALLI: “LA RIPRESA È SOLO STATISTICA, NON REALE” “Dopo sette anni difficilissimi, dove ogni italiano ha perso mediamente 2.100 euro di consumi, oggi ci sono tutti i presupposti per la ripresa”. Lo ha detto il presidente nazionale di Confcommercio, Carlo Sangalli, secondo il quale però “per vincere questa scommessa il Governo deve imboccare un percorso certo, graduale e sostenibile di riduzione della pressione fiscale su imprese e famiglie”.

Secondo Sangalli, poi, “non possiamo accontentarci di quello che passa lo scenario internazionale perché sempre mutevole e incerto, ma dobbiamo sfruttare le opportunità di questa fase e fare in modo che il 2015 sia veramente l'anno della ripresa anche grazie agli effetti espansivi dell'Expo e del Giubileo”.

Per ridurre la pressione fiscale, Sangalli ha indicato due strade: “Da una parte - ha spiegato il leader di Confcommercio - bisogna con coraggio tagliare gli sprechi della spesa pubblica per evitare che scattino le clausole di salvaguardia previste dall'Unione europea e dall'altra fare in modo che ogni centesimo recuperato dal minor costo del debito pubblico e dalla lotta all'elusione venga immediatamente restituito al contribuente attraverso una immediata riduzione delle aliquote Irpef”.

Secondo Sangalli, infatti, “una pressione fiscale come oggi è assolutamente incompatibile con una ripresa economica.

Se faremo così si passerà invece da una ripresa solo statistica a una crescita reale”, ha concluso.

senti, tra gli altri, i Ministri Dario Franceschini e Giuliano Poletti; il Vice Ministro Luigi Casero; i Sottosegretari Francesca Barracciu, Simona Vicari e Enrico Za-

netti; Franco Bassanini (Cdp); Antonio Patuelli (Abi); Raffaele Squitieri (Corte dei Conti); Giuseppe Vegas (Consob); i parlamentari Francesco Boccia, Renato

ANNIVERSARI

i suoi primi 70 anni Ecco come sono cambiati alcuni indicatori in 70 anni:

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2014

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1,11 €

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1,99 €

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prezzi di 1 Kg di olio, pane e pasta oggi e 70 anni fa (a valori 2014).

Brunetta, Daniele Capezzone, Cesare Damiano, Stefano Fassina, Maurizio Gasparri, Lorenzo Guerini, Maurizio Lupi, Giorgia Meloni, Gaetano Quagliariello,

Maurizio Sacconi e Renato Schifani; i politici Corrado Passera e Giovanni Toti; i sindacalisti Carmelo Bar bagallo e Susanna Camusso.

BONUS MOBILI: LA MANOVRA CHE HA RILANCIATO I CONSUMI Il bonus mobili ed elettrodomestici, introdotto nel giugno 2013 e prorogato a tutto il 2015, frutto del grande impegno di Federmobili e di Confcommercio si è confermata una misura molto utile per il nostro settore.

Una misura che ha avuto e continua ad avere un impatto positivo sia per le imprese italiane di arredamento sia per i consumatori, oltre che per i conti pubblici.

Il MEF ha confermato che il bonus mobili ha contribuito in maniera decisiva ad arrestare il crollo dei consumi registratosi nel settore dei mobili ed elettrodomestici a seguito della grave crisi economica.

A fronte di questi risultati Federmobili e Confcommercio hanno richiesto al Governo che le detrazioni fiscali per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici vengano prorogate anche oltre il 31 dicembre 2015.

Numero di esercizi commerciali 778.471 2015 943.319 1945

Consumi alimentari (in % sul totale) 79,7 2015 18,5 1945

Debito pubblico per abitante (in € 2014) 906 2014 35.117 1945

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SENTENZE

Pensionati, il resto mancia P

arti dalla Fornero e arrivi a Renzi. Permalosi e presuntuosi. L’ex ministra dell’inqualificabile governo Monti (quello sobrio con il loden), subissata di critiche per il pasticcio-pensioni, risponde alle accuse definendole patetiche e prive di argomenti e, poi, in sussulto di orgoglio, fa la vittima rimproverando gli italiani di maschilismo, andando giù con questa eleganza: “Italiani abituati alla ricerca del capro espiatorio, se poi è anche donna, subentra la vigliaccheria”.

Renzi, almeno, è più furbo, tranquillizza i pensionati derubati dalla legge Fornero, annunciando che in agosto il governo restituirà “a 4 milioni di pensionati 500 euro a testa”, quale prima risposta alla sentenza della Corte Costituzionale. Ma il rimborso non sarà per tutti “Saranno esclusi dice - le pensioni sopra i 3000 euro”.

Ma non saranno nemmeno 500 per tutti. Quindi c’è già qualcosa che non funziona. Poi su quella somma esagerata bisognerà pagarci le tasse, per fortuna con un regime fiscale agevolato. Non sono 500, insomma, e non si capisce neppure se sono netti oppure lordi. Intanto, come tutte le una tantum non sono tassate alla fonte, ma rientrano nella dichiarazione dei redditi. Un’altra mezza fregatura.

La verità? Renzi mette le mani nelle tasche degli italiani che avevano fatto un patto con lo Stato al quale, durante la vita lavorativa, avevano affidato in prestito una parte consistente - i contributi pensionistici - del frutto delle loro fatiche.

Ecco allora il paradosso: il sottosegretario Zanetti definisce “immorali” coloro i quali hanno fatto andare avanti il Paese negli ultimi trent’anni e oggi dovrebbero godersi un riposo sereno. Non sarà, per

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Indimenticabili.

Fornero e Monti, due protagonisti del peggior governo della storia d’Italia

caso “immorale” la dichiarazione di un membro del Governo che non sa trovare le risorse necessarie per rimediare al disastro Fornero, cosa per cui è lautamente pagato dai cittadini italiani.

Se questa è la morale, cioè non ci sono i soldi e questo è un buon motivo per non pagare, allora avanti con i carri! Se la fa franca Renzi, devono farla franca anche il commerciante che non riesce a pagare le tasse, la pensionata che non ce la fa a versare il canone Rai o l’Imu sulla casa.

Uno Stato evasore (che non rispetta una sentenza della Corte Costituzionale) non ha alcuna autorità morale per pretendere qualcosa dai cittadini.

Tanto meno scatenare loro contro gli esattori di Equitalia.

Quando si trattò di vincere le elezioni europee con i famosi 80 euro, Renzi trovò i soldi in un amen. Dieci miliardi, quasi tutto quello che servirebbe per onorare la sentenza e rispettare tutti i cittadini.

Adesso il premier cerca il solito colpo di scena, con la solita promessa: “Nel decreto legge sulle pensioni - racconta c’è un nuovo sistema di indicizzazione”. Contenti? Certo.

Sono 180 euro all’anno, ovvero 15 euro al mese, cioè 50 centesimi al giorno.

Non prendi nemmeno una tazzina di caffè al bar con 50 centesimi. Basta accontentarsi, dirà Renzi.

D’altra parte, gira e rigira il premier sta cercando di tappare i buchi di bilancio facendo girare sempre gli stessi miliardi.

Li toglie alle misure contro la povertà per darli ai pensionati, li strappa agli ammortizzatori previsti nel jobs act per restituire lo scippo della Fornero, sposta di qui, metti di là.

Il tesoretto è come i carro armati di Mussolini, quelli che i gendarmi fascisti spostavano di caserma in caserma, ma erano sempre gli stessi.

Dietro a questa girandola c’è la realtà economica italiana.

Quella del Pil bloccato, delle aziende che chiudono, di tasse che sfiancano, di fallimenti, di disoccupazione senza speranza, di un Paese dove i giovani sono senza lavoro e senza futuro.

Allora non resta che accontentarsi delle mance. Per il resto state sereni. Vi manderemo un twitter per farvi sapere.

Evento 2015

13 Maggio - Ore 12.00 Conferenza Stampa Biverbanca Alle 11.00 arriva la tipografia con pieghevoli e locandine, quindi tutto pronto in Sala Baltaro per la prima conferenza stampa della Fattoria in CittĂ 2015.

La prima, con il main sponsor Biverbanca, che, anche quest’anno, ha creduto all’evento.

Una bella giornata di sole riscalda l’aria e, mentre prepariamo l’aperitivo per la stampa nel nostro giardino d’inverno di fronte alla sala conferenze, ci sentiamo un po’ emozionati... sta per essere annunciata l’11° edizione, ricca, come sempre, di sorprese e novità .

14 Maggio - Ore 10.30 Conferenza Stampa Plenaria Sponsor, organizzatori, enti, associazioni, giornalisti, fornitori. Tutti attesi per la conferenza stampa dell’11° edizione della Fattoria in Città .

La Sala Biginelli della sede Ascom è pronta. Arrivano gli ospiti e prendono posto.

Un saluto di Felix Lombardi che dĂ il via ai lavori e presenta gli sponsor, un intervento di Pier Benedetto Francese, presidente della Camera di Commercio di Vercelli, di Paolo Melotti, presidente ATL Vercelli Valsesia, della Fondazione Cassa di Risparmio di Vercelli, rappresentata dal Presidente Fernando Lombardi.

L’intervento del presidente dell’Ascom Antonio Bisceglia, “veteranoâ€? della Fattoria e di Andrea Barasolo, alla sua prima esperienza di Fattoria nella veste di Direttore dell’Ascom. Ăˆ un evento consolidato, ma c’è comunque sempre emozione e orgoglio. Spieghiamo i dettagli del programma e sveliamo le novitĂ del Parco Kennedy, degli animali, delle aree tematiche. I giornalisti chiedono ulteriori dettagli, cercando lo scoop...

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Evento 2015

18 Maggio - Ore 7.00 Pronti per i montaggi!

Via Brighinzio, via Bicheri vuote, i divieti di sosta hanno funzionato bene… solo una macchina non è stata spostata, chiamiamo i vigili al telefono, forniamo la targa, affinché venga contattato il titolare, “mi raccomando” diciamo ai vigili “non fate nessuna rimozione, ma cercate il titolare”, massima collaborazione, come sempre…

Arrivano i camion dei fornitori, i gazebo bianchi vengono montati, poi le strutture degli animali e dei ristoranti, arriva la Cascina Bargè, precisa come ogni anno, arrivano gli elettricisti e gli idraulici e partono i lavori… viene montato il palco al Parco Kennedy... tutto sotto controllo!

Ore 17.00… cosa sono quei nuvoloni? No la pioggia no… ma come piove? Ma no la grandine!!! Come ogni anno la pioggia arriva puntuale…

20 Maggio - Ore 8.00 Gli operatori iniziano gli allestimenti

Dopo 2 giorni di allestimenti è tutto pronto per gli operatori… Iniziano ad arrivare macchine, furgoni, tutti con la vetrofania sul cruscotto “Fattoria in città - organizzazione”… è quasi ora… gli stand vuoti prendono forma, pannelli, fornelli, tavoli, sedie, piante, ognuno personalizza la propria postazione.

Riecco un po’ di pioggia verso sera… .

21 Maggio - Ore 10.15 Si parte!

Ore 8.00 guardiamo il cielo, non promette bene… non possiamo fare l’inaugurazione al parco Kennedy con le autorità, le bimbe di Danzarte che hanno preparato le coreografie… Dai spostiamo l’inaugurazione al Chiostro di Sant’Andrea, gli espositori del chiostro si stringono, fanno spazio alle casse ed ai microfoni… sono le 10.30, è passato il quarto d’ora accademico, c’è il taglio del nastro!

All’uscita dal chiostro, il sole fa capolino, e le autorità iniziano il giro con gli organizzatori, assaggiando quà e là le prelibatezze dello street food, quest’anno molto vario… un bicchiere di vino, un assaggio di birra e via… verso il padiglione degli animali… il simpatico emu con i suoi scatti, il muuuu delle mucche, le carezze dei più piccoli ai pulcini… .le file di bambini delle scuole, tutti con i cappellini uguali e colorati, in fila per due… L’11° EDIZIONE DELLA FATTORIA IN CITTÀ È UFFICIALMENTE INIZIATA! Al parco Kennedy è tutto pronto per il concerto dei The Teachers delle 21.00, accompagnato dallo street food e dal parco giochi, pieno di bambini già dalle prime ore del pomeriggio… la Fattoria quest’anno finisce a notte fonda.

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Via Bicheri, portici del Salone Dugentesco, arrivano le scuole con i bambini per fruire dei laboratori, letteralmente presi d’assalto, e poi tutti allo stand dell’Ascom a prendere i biscottini a forma di animale.

Bancarelle, buon cibo, vino e birra accompagnano la giornata, aspettando le 21.00, ora in cui è atteso Eugenio Finardi che approda a Vercelli con il suo Fibrillante Tour.

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Evento 2015

22 Maggio - Ore 9.00

Evento 2015

23 Maggio

Sole, nuvole, cielo a pecorelle (tanto per restare in tema… ) giornata instabile, ma tiene.

La folla invade la Fattoria e mentre i bambini assediano gli stand degli animali nonni, genitori e amici assaggiano un risotto, un piatto di polenta, una pannocchia, una buona birra.

Al Kennedy il sound check del gruppo Sugarpie & The Candymen… ma alle 17.30 un cielo plumbeo non promette nulla di buono… e arriva la pioggia. Il gruppo si ripara per la cena e alle 21.30 il service ed il gruppo sono pronti, le sedie bagnate, gli spettatori con il piumino per contrastare i 13 gradi, ma l’evento prosegue. Georgia, Miss Sugarpie, scalda i cuori e la serata prosegue sulle note di pezzi swing.

A mezzanotte la fattoria va a dormire… ci vediamo domani, ultimo giorno, speriamo con un bel sole.

24 Maggio

Sole, 20 gradi alle 9.00, finalmente, 25 gradi nel pomeriggio.

Una domenica da record quest’anno, mai vista tanta gente così. I bambini con i pantaloni corti e la tshirt, più che primavera, sembra estate. Grazie meteo!

Gli animali, i profumi, la musica in sottofondo, le interviste allo stand dell’Ascom a cura dell’animatrice, tutti gli espositori della Fattoria hanno potuto presentarsi al folto pubblico.

Al Kennedy la danza e i gruppi musicali dei giovani vercellesi “scaldano” il palco, pronto per la kermesse finale, tutta vercellese, con il concerto di Costa & The Drunks.

Una chiusura spettacolare, una Fattoria spettacolare, tutto esaurito, in tutti gli stand.

Alle 23.00 ritornano le macchine e i furgoni degli espositori che iniziano a smontare, via gli allestimenti, anche gli animali cominciano a tornare nelle loro case, e mentre i vercellesi applaudono e ballano al Kennedy, nei locali di Via Duchessa Jolanda già si pensa alla prossima edizione…

Tutte le foto sono di Renato Greppi

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er la prima volta l’indice di propensione al viaggio degli italiani, elaborato da Confturismo-Confcommercio in collaborazione con l’Istituto Piepoli, ha superato la soglia di 60 su 100, raggiungendo così ad aprile il suo massimo storico.

Dopo il minimo toccato nei mesi invernali continua, dunque, la crescita e diminuisce, nel contempo, il numero di italiani pessimisti circa la situazione economica del Paese. Si continua a denotare, tuttavia, una certa incertezza, tanto che poco meno di un terzo degli italiani crede che ci sarà una ripresa del mondo del lavoro.

Quanto alle destinazioni, oltre 8 italiani su 10 preferiscono viaggiare in Italia, valore mai raggiunto nelle rile-

vazioni precedenti. Le destinazioni preferite sono Toscana o Sicilia, con Lombardia in terza posizione grazie all’effetto Expo, a proposito della quale quasi 2 italiani su 3 pensano sia una grande opportunità in termini economici e di reputazione.

Di nuovo in crescita l’indice di propensione al turismo degli italiani La Spagna è la prima destinazione a livello europeo, mentre gli Stati Uniti sono quella più segnalata a livello extra-europeo. Per quanto riguarda la situazione territo-

VACANZE

Gli italiani hanno finalmente voglia di vacanze riale dell’indice di fiducia, questo raggiunge i valori maggiori, 61 punti su 100, al Nord-Ovest, al Nord-Est e al Centro, mentre al Sud e nelle Isole il valore tocca quota 58 su 100.

Sono i giovani ad essere maggiormente propensi al viaggio, mentre i più anziani hanno un indice pari a 50 su 100.

Grazie all’arrivo della bella stagione, il mare è in cima ai desideri degli italiani per il trimestre maggio-luglio.

Le prossime vacanze vedranno una durata media di 4,2 notti, valore non elevato vista la stagionalità estiva.

Con l’arrivo dell’estate diminuisce anche il numero delle persone che viaggeranno in coppia, mentre crescono quelle che faranno un viaggio con la propria famiglia.

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PUBBLICI ESERCIZI

Al bancone del bar c'è tanta voglia di bersi la crisi D

urante la fase più acuta della crisi economica la chiamavano auto imprenditorialità.

Era la propensione (ancora molto diffusa) a contrastare la disoccupazione avviando un’attività in proprio.

In questi ultimi anni una delle piccole imprese «di rifugio» più diffuse è stato il bar in tutte le sue accezioni: colazione, pasticceria, gelateria, lunch bar, aperitivi.

Per quanto possa sembrare «abbordabile», la piccola impresa della ristorazione richiede, invece, capacità imprenditoriali e gestionali non indifferenti.

Non a caso i dati diffusi da Fipe (Federazione italiana pubblici esercizi) confermano un turnover esasperato: nel solo 2014 hanno avviato l’attività 8.236 imprese e l'hanno cessata 13.256 con un saldo negativo che supera le 5 mila aziende.

I tassi di sopravvivenza delle imprese del settore a cinque anni oscillano intorno al 50%. Ciò sta a significare che delle oltre 8 mila imprese avviate nel corso del 2015 solo 4 mila saranno ancora in attività nel 2018. “È la dimostrazione lampante che questa è un'attività imprenditoriale complessa che richiede competenze - spiega Lino Stoppani, presidente della Fipe, l'organizzazione di Confcommercio che rappresenta bar e ristoranti -. Invece spesso c'è una sottovalutazione di questo aspetto. Si tratta di piccole imprese che richiedono capacità specifiche: bisognerebbe analizzare le zone di apertura e il tipo di clientela. Molta confusione in tale senso è

stata generata dalle liberalizzazioni: i confini tra bar e attività di ristorazione sono diventati deboli.

Un’eccessiva e troppo rapida diffusione di queste attività ha abbassato le capacità imprenditoriali e molti ne escono con le ossa rotte”. È opinione diffusa che i bar e le attività di ristoro stiano diventando sempre di più terreno di conquista dei lavoratori extracomunitari. Eppure nel corso degli anni la presenza degli stranieri non è cresciuta soltanto tra gli imprenditori ma anche e soprattutto tra i lavoratori dipendenti la cui quota sul totale si attesta intorno al 22 % . “Stiamo cercando di offrire formazione imprenditoriale sia a italiani che stranieri - aggiunge Stoppani - cercando di spiegare a tutti che la battaglia sui prezzi, da sola, non paga. Serve qualità e professionalità. Altrimenti in una fase di eccesso di offerta e contrazione dei consumi, si va incontro a grosse difficoltà”.

Malgrado tutto, i bar rappresentano ancora una voce importante anche per quanto riguarda l’occupazione: nel 2013 hanno impiegato 213.886 persone, l'85% dei quali con mansioni operative (barman, banconisti, camerieri, cassieri, ecc.) e anche l'anno scorso l'occupazione ha tenuto. La crisi dei consumi ha colpito anche qui.

Tuttavia, alcuni modelli di business hanno saputo reagire meglio alla contrazione della domanda mantenendo invariata, e in qualche caso addirittura migliorandola, la capacità di creare ricchezza e di investire.

“Il modello che paga - avverte il presidente di Fipe è quello che prevede una specializzazione. Prende consistenza un nuovo format di esercizio chiamato lunch bar, una sorta di ponte tra la formula bar e

quella del ristorante. Ma il successo dipende dalla zona in cui si opera, dalla clientela e dal tipo di abitudini del quartiere, dalla qualità dei prodotti utilizzati e dalle capacità gestionali dell'imprenditore”.

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L’Home Restaurant è classificabile come attività di somministrazione “Qualcuno ha parlato di innovazione, ma è innovazione soltanto se si rispettano le regole”. Questo è il commento di Alfonso Buonocore, componente della

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natura commerciale di tali attività.

Il parere del Ministero precisa che - anche se esercitata solo in alcuni giorni dedicati e tenendo conto che i soggetti che usufruiscono delle prestazioni sono in numero limitato - “l’home restaurant non può che essere classificata come un’attività di somministrazione di alimenti e bevande, in quanto anche se i prodotti vengono preparati e serviti in locali privati coincidenti con il domicilio del cuoco, essi rappresentano, comunque, locali attrezzati aperti alla clientela. Infatti, la fornitura di dette prestazioni comporta il pagamento di un corrispettivo, quindi, anche con l’innovativa modalità, l’attività si esplica quale attività economica in senso proprio”.

“La risoluzione del Ministero - continua Buonocore - ripristina, senza spazio per dubbi e interpretazioni, le regole per una competizione leale e corretta: a parità di attività ci vuole parità di regole, di tributi e di obblighi. Non è infatti, ammissibile - prima di tutto per garanzia e sicurezza dei cittadini - che ci possa-

no essere modalità diverse di fare ristorazione: da un lato quelle soggette a norme e prescrizioni rigorose a tutela della qualità e della salute; dall’altro quelle senza vincoli, senza controlli, senza tasse, senza sicurezze igieniche”.

La FIPE è lieta di sostenere nel settore ristorazione nuove idee e nuovi approcci La FIPE ricorda come il settore ristorazione sia sempre più attento e aperto all’innovazione ed alla sperimentazione di nuove formule, come dimostrano le migliaia di imprese che nel nostro Paese si sono conquistate la fiducia e l’apprezzamento dei clienti.

Ben vengano, quindi, nuove idee e nuovi approcci, purché siano sostenuti da un corretto spirito imprenditoriale, da trasparenza e da lealtà verso i consumatori e verso lo Stato.

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