E tutt’attorno al grande plastico di «Vema» gli «stand» che mettono in mostra gli studi, gli elaborati e le motivazioni dei giovani architetti. Ecco gli architetti di Torino, Roma, Palermo, Venezia, Genova, e poi... Ma guarda che sorpresa! Lo studio «Elastico... SPA+3». Io questo nome l’ho già sentito! Vedere meglio. Ma si! È lo studio dell’architetto Alberto del Maschio, di Budoia! Il nostro Alberto! Ed è, tra i venti, assieme agli architetti budoiesi Stefano Pujatti e Marco Burigana l’unico studio di Architettura di tutto il Friuli. C’è di che esserne orgogliosi e non solo perché, come Alberto, Stefano e Marco, anche noi tutti siamo cittadini di Budoia ma perché la considerazione di cui i nostri Architetti evidentemente godono nell’ambiente degli specialisti deve essere davvero forte. Quando venimmo a vivere a Budoia ricordo che notammo subito, oltre alla irripetibile bellezza
delle case di pietra, anche le «onde» della piazza Mercatale. Erano le onde del divenire dei secoli e del cambiamento epocale dalle pietre alla modernità. Ci piacquero molto le onde degli architetti di Budoia! Ma mi chiedo come mai noi tutti non abbiamo saputo prima di «Vema», come mai Alberto e gli altri non ce l’hanno detto. Modestia? Certamente non potevano mettere i manifesti in piazza, ma non sarebbe male che Budoia, «tout court», prestasse in un immediato futuro maggiore attenzione alla cultura ed alla professionalità dei suoi concittadini. Forza Stefano! Forza Marco! Forza Alberto! Continuate a darci di queste soddisfazioni.
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Alla Biennale di Venezia tra gli stand di Vema, la città nuova, ancora da edificare, una futura città dello spirito e del corpo. Sotto. Alberto (primo a sinistra) e Stefano (terzo) con un amico.