Prospettiva EP settembre dicembre 2012

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Ricerche

docente universitario, studioso approfondito e pedagogista, per un lungo arco temporale impegnato anche nella formazione scolastica primaria e nel più complessivo ambito educativo. Un ringraziamento speciale va al Preside della Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università di Trieste, Giuseppe Battelli, alle Autorità e ai Colleghi, in particolare a Claudio Desinan che ha seguito con tanta intelligente solerzia questa giornata di studi e a Bianca Grassilli che ci ha introdotti all’incontro che vuole essere pure occasione di presentazione del volume che ho curato con Luciano Malusa, con il raccordo amichevole, continuo e solerte dei Colleghi triestini. La figura di Gasparini meritava certamente un convegno nella città natale, alla quale tanto egli aveva dedicato sia come maestro sia come dirigente scolastico, come docente universitario incaricato di Didattica, sia, negli ultimi tredici anni del percorso esistenziale, quale studioso che, ancora una volta, mise a disposizione della città il proprio sapere. Sino all’ultimo Duilio Gasparini, infatti, proseguì il “mandato” di offrire risposte alle questioni e alle richieste pedagogiche di qualsivoglia situazione e anche di quelle della sua Trieste. A tal riguardo scandagliò e rivalutò l’apporto educativo di personaggi che avevano illuminato con le proprie opere la vita culturale della città. Gli aspetti educativi, tuttavia, in alcuni casi, erano stati trascurati ed egli continuò a ricercare le peculiarità e l’incidenza pedagogica di varie personalità quali la grande figura di Domenico Rossetti (Gasparini, 2000, 2001), di Eleonora Torossi Sinigo (Idem, 2008), recentemente scomparsa centenaria, insignita di numerosi premi per l’impegno svolto per l’Anfass che trovò in Gasparini la spinta a pubblicare le proprie opere poetiche. Nell’ultimo decennio della sua esistenza Gasparini si pose in una prospettiva più ampiamente antropologica e scandagliò le condizioni di aspetti esistenziali legati alla malattia e quindi alla comunicazione medico-paziente, in ciò anticipando uno degli argomenti attualmente più sentiti e studiati in ambito pedagogico: il tema della cura. Tanto che lo stesso Dipartimento Cardiovascolare, diretto dal professor Gianfranco Sinagra, gli ha dedicato, come è noto, due aule attrezzate dell’“Area Didattica”, destinate alla formazione dei giovani ricercatori e degli specializzandi in Malattie dell’Apparato Cardiovascolare. La rivisitazione affettuosa con i primi illuminanti approfondimenti sulla figura di Gasparini nel panorama della pedagogia italiana era iniziata immediatamente quando egli aveva lasciato la vita accademica, in seguito al pensionamento a fine ottobre 1995. A distanza di un mese dalla messa a riposo, il 7 dicembre 1995, il Dipartimento di Filosofia dell’Università di Genova nell’Aula della Meridiana di Palazzo Balbi, alla presenza del Magnifico Rettore Sandro Pontremoli, promosse con la nostra organizzazione un incontro di studio che ci vide riuniti: Claudio Desinan, Sira Serenella Macchietti, Luciano Malusa e la sottoscritta per cogliere i frutti e gli

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