L'Arena - numero ottobre/dicembre 2010

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InterAction 12, 13, 14, 15

23, 24, 25 novembre Sala Grande

Un sogno nella notte dell’estate

di William Shakespeare – uno spettacolo di Massimiliano Civica – costumi Clotilde luci Gianni Staropoli – oggetti di scena Paola Benvenuto – maschere Atelier Erriquez & Cavarra tecniche del corpo Alessandra Cristiani – tecniche della voce Francesca Della Monica e Ernani Maletta TEATRO STABILE DELL’UMBRIA / COMPAGNIA IL MERCANTE con il sostegno di ROMAEUROPA FESTIVAL

ore 21

spettacolo in opzione abbonamento InterAction compreso negli abbonamenti: Interazioni Contemporanee, I Classici GIOVEdiGIOVANI riduzioni under 25

Sognando Shakespeare

A

tre anni di distanza dal Mercante di Venezia, che è valso a lui il Premio Ubu per la Regia 2008 e agli attori della sua compagnia il Premio Vittorio Mezzogiorno 2009, Massimiliano Civica – già direttore artistico del Teatro della Tosse di Genova – ha scelto di affrontare nuovamente Shakespeare. Linea guida del suo lavoro è l’esigenza di realizzare un “Teatro Popolare d’Arte, che sappia coniugare realtà, rigore, illusione e magia”. In questo senso il testo viene visto dal regista come un trattato sull’immaginazione: «L’immaginazione degli innamorati – spiega Civica –, che vedono le cose come non sono, l’immaginazione del sogno, che trasfigura le nostre esperienze e sensazioni nel volto dei personaggi dei miti, ma soprattutto è l’immaginazione del drammaturgo che dà ordine e forma al mondo creando quell’armonia di cose discordanti che è Un sogno nella notte dell’estate». Il Sogno pone dunque domande sulla possibilità di mettere in scena ciò che resiste a qualsiasi tentativo di rappresentazione: il mondo degli spiriti, fate ed elfi che corrono per i boschi, il chiaro di luna dentro una sala teatrale. L’invisibile, insomma, mostrato in un allestimento giocato sulla fascinazione della macchina teatrale a vista, dove il mondo magico è creato Il cast Elena Borgogni, Valentina Curatoli, Nicola Danesi, Oscar De Summa, Mirko Feliziani, Riccardo Goretti, Armando Iovino, Mauro Pescio, Alfonso Postiglione, Francesco Rotelli, Francesca Sarteanesi, Diego Sepe, Luca Zacchini

solo attraverso tecniche teatrali illusionistiche: il ventriloquismo attraverso cui le voci degli attori si staccano dai loro corpi per diventare minuscoli elfi e invisibili fate che danzano nell’aria “più veloci della sfera della luna”; la camminata dei fantasmi del Teatro Nÿ, con la quale Oberon e Titania, spiriti aerei e invisibili, scivolano librandosi in volo sul palco come non avessero peso, e due file di seggiole ai lati del palcoscenico dove si siedono gli attori quando sono fuori scena, sempre sotto gli occhi dello spettatore. Per questo allestimento Civica ha scritto una nuova traduzione, diversa fin dal titolo, che ha richiesto quasi due anni di lavoro e si presenta come un unicum nel panorama delle interpretazioni testuali del canone shakespeariano, costituendo un’assoluta novità per il teatro italiano, pubblicata in un volume, edito da Editoria e Spettacolo, corredato da interventi critici di Antonio Audino, Paolo Ruffini e Attilio Scarpellini. Lo spettacolo ha debuttato in ottobre all’interno del Romaeuropa Festival.

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