L'Arena - numero ottobre/dicembre 2010

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OTTOBRE 10

Periodico di informazione e cultura dell’Arena del Sole – Nuova Scena – Teatro Stabile di Bologna


Programma

Stagione 2010-2011 Sala

2

Sala

Teatro delle

G Grande I InterAction M Moline

䡵 G 28, 29, 30 ottobre

L’Orchestra di Piazza Vittorio

Il Flauto Magico secondo L’Orchestra di Piazza Vittorio COMUNE DI BOLOGNA AREA CULTURA

ispirato a Il Flauto Magico di W. A. Mozart direzione artistica e musicale Mario Tronco

in collaborazione con

GENDER BENDER FESTIVAL

MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITÀ CULTURALI DIPARTIMENTO DELLO SPETTACOLO

䡵 G 2 novembre

Throbbing Gristle Live

www.arenadelsole.it

䡵 I 16, 17, 18 novembre

Compagnia Scimone Sframeli in collaborazione con Fondazione Orestiadi Gibellina

La festa

G 19 e 20 novembre 䡵

coreografia Virginie Brunelle danza Isabelle Arcand, Luc Bouchard Boissonneault, Virginie Brunelle, Natacha Filiatrault, Mira Gauthier, Francis La Haye, Léa Robert PRIMA NAZIONALE

M 6 novembre 䡵

Lu Carmella

coreografia e danza Mor Shani e Rom Amit

Male Version

coreografia Liat Waysbort danza Maarten Hunink, Martijn Kappers / (Erik Spruijt)

Teatri di Vita

De Sunset limited

di Cormac McCarthy uno spettacolo di Andrea Adriatico con Stefano Dionisi e con Mambaye Diop prodotto in collaborazione con Arena del Sole - Nuova Scena Teatro Stabile di Bologna PRIMA NAZIONALE

䡵 G 23, 24, 25 novembre

Teatro Stabile dell’Umbria Compagnia Il Mercante con il sostegno di Romaeuropa Festival

Un sogno nella notte dell’estate di William Shakespeare uno spettacolo di Massimiliano Civica

PRIMA NAZIONALE

䡵 G 10 - 14 novembre si ringrazia

PRIMA NAZIONALE

Pour tout l’or du monde

Les cuisses à l’écart du coeur

info e biglietteria on line

scritto e diretto da Gabriele Tesauri liberamente tratto da L’albergo del libero scambio di Georges Feydeau con gli attori di Arte e Salute

coreografia e danza Silvia Gribaudi

A corpo libero

䡵 I 5 e 6 novembre

Teleprenotazioni con carta di credito allo 051.648.63.87 dal martedì al sabato ore 15.30-18.30

Motel

di Spiro Scimone con Francesco Sframeli, Gianluca Cesale, Spiro Scimone regia Gianfelice Imparato

䡵 I 2 e 3 novembre

coreografia e danza Olivier Dubois

Biglietteria e punto informazioni dell’Arena del Sole Via Indipendenza 44, Bologna tel. 051.2910.910 biglietteria@arenadelsole.it dal martedì al sabato ore 11-19 (festivi esclusi)

Compagnia Arte e Salute onlus in collaborazione con Arena del Sole - Nuova Scena Teatro Stabile di Bologna

www.genderbender.it

concerto in esclusiva nazionale

REGIONE EMILIA-ROMAGNA ASSESSORATO ALLA CULTURA

䡵 I 10 - 14 novembre

Teatro Stabile dell’Umbria Compagnia Lavia-Anagni

Il malato immaginario

di Molière diretto e interpretato da Gabriele Lavia

䡵 M 24 - 27 novembre

Progetti Dadaumpa Tita Ruggeri in

Cipolla Tita Ruggeri sfoglia W. Szymborska ideazione e messa in scena Corinna Rinaldi e Tita Ruggeri


G 26 novembre 䡵 BAM teatro - Pierfrancesco Pisani in collaborazione con Mittelfest 2010

Thom Pain (BASATO SUL NIENTE) di Will Eno con Elio Germano regia Elio Germano in collaborazione con Silvio Peroni Edinburgh Festival, Fringe Award 2005 Finalista Premio Pulitzer Teatro 2005

䡵 G 30 novembre Compagnia Balletto Classico Liliana Cosi - Marinel Stefanescu

Coppelia balletto in tre atti musica di Léo Délibes coreografia Marinel Stefanescu maître du ballet Liliana Cosi

G 2 - 5 dicembre 䡵 Teatro Stabile di Genova

A corpo morto

di e con Vittorio Franceschi regia Marco Sciaccaluga

䡵 M 2 - 5 dicembre Compagnia della Quarta

Cento Cose

ideazione e regia Mario Coccetti con Silvia Magnani, Patrizia Proclivi, Alessandro Migliucci, P. Risi (in video)

I 9 e 10 dicembre 䡵 Teatrino Giullare

Coco

di Bernard-Marie Koltès diretto e interpretato da Teatrino Giullare

M 16 - 19 dicembre 䡵

Progetti Dadaumpa presenta Teatro a Molla

MicroscOpera

M 8 - 13 febbraio 䡵

Ass. Cult. Teatro dei Dispersi

Cantata degli anni miracolati

teatro d’improvvisazione di e con Antonio Vulpio e con Antonio Contartese, Luca Gnerucci, Andrea Malvisi, Annacarla Bosco musiche dal vivo Fabio Pavan

con Marina Pitta Marco Muzzi chitarra elaborazione drammaturgica e regia Gianfranco Rimondi

䡵 G 11 gennaio

G 10 - 13 febbraio 䡵

Balletto Teatro di Torino Furno/Levaggi

Caravaggio

un balletto di Matteo Levaggi musica originale Giovanni Sollima spettacolo presentato in collaborazione con AterDanza

䡵 M 13 - 16 gennaio

Associazione Culturale Gianni Santuccio

Psicosi delle 4.48

OMAGGIO A

LAURA BETTI

Teatro Metastasio Stabile Toscana Teatro Stabile di Torino Compagnia Sandro Lombardi

I promessi sposi alla prova

di Giovanni Testori regia Federico Tiezzi con Francesco Colella, Marion D’Amburgo, Iaia Forte, Sandro Lombardi, Massimo Verdastro, Debora Zuin

䡵 G 16 - 20 febbraio

di Sarah Kane regia Walter Pagliaro con Micaela Esdra

Teatro De Gli Incamminati Franco Branciaroli in

G 14 gennaio 䡵

Don Chisciotte

Gershwin Spettacoli

Negri, froci, giudei & Co. L’ETERNA GUERRA CONTRO L’“ALTRO” testi e voce narrante Gian Antonio Stella voce, fisarmonica, ricerca musicale Gualtiero Bertelli

G 19 - 23 gennaio 䡵

Teatro Stabile di Catania Teatro Biondo Stabile di Palermo

Il berretto a sonagli

progetto e regia Franco Branciaroli

G 2 - 12 marzo 䡵

Arena del Sole - Nuova Scena Teatro Stabile di Bologna Associazione Arte e Salute onlus

Il medico dei pazzi ovvero Al dutåur di mat di Eduardo Scarpetta regia Nanni Garella con Vito e gli attori di Arte e Salute PRIMA NAZIONALE

Teatro dell’Archivolto

di Luigi Pirandello regia Giuseppe Dipasquale con Pino Caruso, Magda Mercatali, Loredana Solfizi

Terra padre

I 25, 26, 27 gennaio 䡵

di Molière regia Massimo Castri con Massimo Popolizio

G 11 e 12 dicembre 䡵 reading/spettacolo dai racconti di Roberto Saviano regia Giorgio Gallione con Neri Marcoré e Eugenio Allegri

䡵 G 13 dicembre Ludovico Einaudi

The Solo Concert

presentato da Ponderosa Music & Art spettacolo escluso da ogni forma di abbonamento

G 14 dicembre - 9 gennaio 䡵 Arena del Sole - Nuova Scena Teatro Stabile di Bologna

Se perdo te 2

di Francesco Freyrie regia Daniele Sala con Vito e Maria Pia Timo 31 DICEMBRE, ORE 21.30 GRANDE SOIRÉE DI SAN SILVESTRO

Teatro di Roma

Piazza d’Italia

dal romanzo di Antonio Tabucchi regia Marco Baliani

䡵 G 26 - 30 gennaio

Teatro Stabile del Veneto Teatro Stabile d’Abruzzo Società per Attori Alessandro Gassman in

Roman e il suo cucciolo “Cuba and His Teddy Bear” di Reinaldo Povod traduzione e adattamento Edoardo Erba con Manrico Gammarota, Sergio Meogrossi, Giovanni Anzaldo regia Alessandro Gassman

䡵 I 2, 3, 4 febbraio

Duel

Laurent Cirade violoncello Paul Staïcu piano

䡵 G 15 - 20 marzo Teatro di Roma

Il misantropo

M 16 marzo - 3 aprile 䡵

Nuova Scena - Arena del Sole Teatro Stabile di Bologna

Stanze IL

SILENZIO ABITATO DELLE CASE

di Marcello Fois regia Marinella Manicardi con Alessandra Frabetti, Marinella Manicardi, Marina Pitta

Il programma della Stagione prosegue a pagina 4

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Programma I 17 marzo 䡵

I 30 e 31 marzo 䡵

Città di Ebla Festival L’Occidente nel labirinto Teatro Diego Fabbri

Toledo-Suite *

G 5 - 10 aprile 䡵

Compagnia Enzo Moscato

La metamorfosi *

creazione scenica liberamente ispirata al racconto di Franz Kafka ideazione e regia Claudio Angelini

Irma spettacoli Lella Costa in

di e con Enzo Moscato immagini sceniche Mimmo Paladino direzione musicale Pasquale Scialò

Arie

G 1, 2, 3 aprile 䡵

Teatro Stabile di Bolzano

Fabrizio Gifuni

L’ingegner Gadda va alla guerra *

䡵 G 22 - 27 marzo Arena del Sole - Nuova Scena Teatro Stabile di Bologna Teatro Stabile del Veneto

(O

DELLA TRAGICA ISTORIA

DI

AMLETO PIROBUTIRRO)

un’idea di Fabrizio Gifuni da Carlo Emilio Gadda e William Shakespeare regia Giuseppe Bertolucci in collaborazione con Teatro delle Briciole Solares Fondazione delle Arti

Vestire gli ignudi

di Luigi Pirandello con Gaia Aprea, Paolo Serra, Enzo Turrin regia Luca De Fusco scene Fabrizio Plessi

regia Giorgio Gallione

䡵 I 6, 7, 8 aprile

La malattia della famiglia M

scritto e diretto da Fausto Paravidino con Fausto Paravidino, Nicola Pannelli, Iris Fusetti

䡵 I 14 e 15 aprile Teatro del Pratello

La verità salvata da una menzogna STUDIO

SECONDO

regia Paolo Billi con i detenuti della Sezione Penale della Casa Circondariale di Bologna

* spettacoli presentati in collaborazione con CENTRO LA SOFFITTA DEL DIPARTIMENTO DI MUSICA E SPETTACOLO ALMA MATER STUDIORUM - UNIVERSITÀ DI BOLOGNA

Riduzioni per gli abbonati Gli abbonati InterAction 12, 13, 14, 15 spettacoli e Domenica Teatro hanno diritto a una riduzione del 50% circa su tutti gli spettacoli in programma (escluse le serate in cui non sono previste riduzioni)

Visite guidate all’Arena del Sole Visite a teatro per gruppi organizzati di 10-20 persone Un modo per conoscere i 200 anni di storia dell’Arena del Sole e per scoprire i segreti del backstage prenotazioni e informazioni: visiteguidate@arenadelsole.it tel. 051.2910908 - dalle ore 10 alle 13 e dalle 15 alle 17

Direttore responsabile: Bruno Damini In redazione: Donatella Franzoni, Francesca Ferri, Giacomo Giuggioli, Tommaso Simili Direzione e redazione: Via Indipendenza, 44 40121 Bologna - tel. 051.2910.911 Agenzia Fotografica: Iguana Press (Roberto Serra, Raffaella Cavalieri) info@arenadelsole.it

In copertina:

Coco (ph Mauro Oggioni)

Progetto grafico: Figuera Marketing Creativo Grafica e impaginazione: AD Service, Via Mozza, 125 40018 San Pietro in Casale (Bo) tel. 051.632.54.08 Stampa: Tipolitografia Casma (Bo) Autorizzazione Tribunale di Bologna n. 6393 del 26.01.1995 www.arenadelsole.it


OTTOBRE 2010. ANNO XV N. 2 Periodico di informazione e cultura dell’Arena del Sole – Nuova Scena – Teatro Stabile di Bologna

Arena 1810-2010 La stagione Istituzioni l’Ora d’Aria Spettacoli

Formazione, interventi, eventi

Informazioni

200 anni di Teatro e di Storia di Bologna

pag.

6

di Paolo Cacchioli

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Interventi di Mauro Felicori, Massimo Mezzetti, Angelo Varni, Giuliano Barigazzi, Marco De Marinis

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10

Spazio libero per la critica che non trova spazio

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13

Il Flauto Magico secondo L’Orchestra di Piazza Vittorio

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15

Gender Bender Festival

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17

Il malato immaginario

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19

Motel

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21

La festa

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23

Sunset limited

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Un sogno nella notte dell’estate

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Cipolla

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29

Thom Pain

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31

A corpo morto

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Cento Cose

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35

Coco

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Terra Padre

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Se perdo te 2

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MicroscOpera

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Ricordo di Raoul Grassilli

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Concerti e Danza

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Laboratori Scuola & Teatro Open Day Altre iniziative Arena 2.0

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Informazioni biglietteria, parcheggi Staff e soci sovventori Ringraziamenti

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Arena del Sole 2010-2011: la Stagione del Bicentenario (1810-2010)


Arena del Sole 1810-2010 200 anni di Teatro e di Storia di Bologna

6 da Napoleone al Risorgimento fino ai giorni nostri

I

l Bicentenario dell’Arena del Sole è un’occasione per rimarcare l’importanza del teatro come luogo di riflessione e di diffusione di valori, ricordando in particolare il ruolo che l’Arena del Sole ha svolto nella divulgazione degli ideali risorgimentali, sino a diventare un punto di riferimento per la popolazione bolognese durante i drammatici eventi culminati con la sconfitta dell’esercito austriaco nella battaglia che si svolse proprio di fronte all’Arena del Sole l’8 Agosto 1848. Le manifestazioni per il Bicentenario si svilupperanno nel corso della stagione teatrale e per tutto il 2011, anno in cui cade il 150° anniversario dell’Unità d’Italia: una concomitanza che rafforza ulteriormente l’importanza di questa ricorrenza. 1810 - 2010 L’Arena del Sole, “Luogo dato agli spettacoli diurni”, secondo l’iscrizione che ne sovrasta ancor oggi l’ingresso, venne costruita per ini-

Arena del Sole 1904

ziativa del commerciante di corame Pietro Bonini come teatro all’aperto in muratura nell’area del convento delle monache domenicane di S. Maria Maddalena abbandonato in seguito alla soppressione delle corporazioni religiose durante l’occupazione napoleonica di Bologna. Inaugurata il 5 luglio 1810, fu teatro popolare per antonomasia, secondo l’idea giacobina che lo voleva luogo democratico di crescita culturale del popolo. Lo spirito di teatro colto e popolare a un tempo ne ha improntato la storia e le attività, nelle sue diverse vite, per tutto l’ottocento, per la prima metà del novecento, fino ai giorni nostri. Dalla nascita alla fine degli anni Trenta l’Arena del Sole fu meta ambita dalle grandi compagnie durante il periodo che da Pasqua arrivava alla fine di settembre. Per citare solo alcuni tra i grandi interpreti che ne hanno calcato il palcoscenico: Tommaso Salvini, Eleonora Duse, Giovanni Emanuel, Irma Gramatica, Ermete Zacconi, Ermete Novelli, Ruggero Ruggeri, Dina Galli, Virginia Marini, Lyda Borelli, Ettore Petrolini, Maria Melato, Paola Borboni, Marta Abba, Renzo Ricci... Subito dopo la Seconda Guerra Mondiale ospitò importanti compagnie di rivista quali: Garinei e Giovannini con Alberto Sordi, OsirisDapporto, Nino Taranto, Totò. Anche dopo la sua trasformazione in cinema fu sede di concerti e recital, fra gli altri di Walter Chiari, Ornella Vanoni, Charles Aznavour, Giorgio Gaber, Mina. Il resto è storia recente. Nel 1984 il Comune di Bologna acquista l’immobile. Il teatro ospita provvisoriamente due stagioni teatrali, 1984/85 e 1985/86, sotto la direzione artistica di Yuri Lyubimov, e poi, dal 1986, grazie al-


Bicentenario dell’Arena del Sole Si ringrazia Porsche Italia per il sostegno e la collaborazione

7 l’impegno del Comune stesso e della Regione Emilia Romagna, ha inizio la radicale ristrutturazione che lo ha portato nel 1995 a rinascere a nuova vita sotto la direzione di Nuova Scena - Teatro Stabile di Bologna. L’Arena del Sole e il Risorgimento. La storia dell’Arena del Sole è strettamente connessa a quella di Bologna, non solo sul piano squisitamente culturale ma anche che su quello sociale: l’Arena si rifletteva nella vita della Città e Bologna e i suoi cittadini si riconoscevano nel proprio teatro, un teatro che è anche sempre stato un importante punto di riferimento nel panorama teatrale italiano. Di particolare rilievo il ruolo che questo teatro svolse in momenti altamente drammatici per la storia di Bologna, in particolare nel tormentato ma entusiasmante periodo risorgimentale che portò alla nascita della nazione italiana.

Arena del Sole 1995

Il contributo di Bologna al Risorgimento è universalmente riconosciuto e l’Arena del Sole svolse un ruolo da protagonista, basti evocare un episodio cruciale: nel cuore dell’estate del 1848 Bologna, abbandonata al suo destino dalle truppe pontificie, stava per cadere in mano agli austriaci. L’esercito nemico arrivò alle porte della città convinto di prenderla facilmente, ma la ribellione del popolo fu spontanea, compatta e immediata: l’8 agosto 1848 gli austriaci vennero ricacciati oltre le mura. Lo scontro più duro si consumò intorno alla Montagnola, di fronte all’Arena del Sole. A pochi giorni dai fatti il commediografo e patriota risorgimentale Agamennone Zappoli, tra i partecipanti all’insurrezione, scrisse sull’avvenimento un testo drammatico che venne rappresentato e interpretato dagli stessi insorti proprio all’Arena del Sole, a riconferma del forte legame esistente fra la città e il suo teatro.


La Stagione Arena del Sole 2010-2011 La stagione del Bicentenario (1810-2010)

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L

a stagione 2010-2011 si presenta particolarmente significativa per il Teatro Stabile di Bologna non solo per la qualità delle produzioni e della programmazione ma anche perché l’Arena del Sole compie duecento anni (1810-2010): una ricorrenza che cade quasi in concomitanza con i 150 anni dell’Unità d’Italia acquisendo ancora maggior valore. Il Teatro Arena del Sole sin dalla sua nascita è stato uno dei centri della cultura e del costume di Bologna e del nostro paese, ha ospitato le più note compagnie italiane e straniere, è stato frequentato da celebri intellettuali – ricordiamo l’abituale presenza tra il pubblico di personaggi come Giosuè Carducci e Lord Byron – caratterizzandosi sempre per la capacità di alternare teatro classico e teatro popolare fino agli spettacoli circensi. In particolare ebbe un ruolo fondamentale nella diffusione degli ideali risorgimentali, diventando un punto di riferimento durante i drammatici eventi che si svolsero l’8 agosto 1848 nella piazza, antistante l’Arena del Sole, che avrebbe preso il nome da quella celebre battaglia culminata con la vittoria del popolo bolognese sull’invasore austriaco. Il Bicentenario costituisce un momento di grande valore per Nuova Scena - Teatro Stabile di Bologna e per tutta la città, un’occasione per ribadire e rinnovare l’importanza dell’Arena del Sole per Bologna, ma anche a livello nazionale: sin dal 1995 – anno in cui, dopo la ristrutturazione, è stata inaugurata l’Arena del Sole ed è iniziata la nuova avventura di Nuova Scena - Teatro Stabile di Bologna – abbiamo sentito la necessità di portare avanti questa grande tradizione artistica e culturale non dimenticando mai quella vocazione alla contaminazione dei generi e delle discipline teatrali che trova espressione nel nostro progetto InterAction, caratteristica peculiare della nostra ricerca artistica.

Anche per la stagione 2010-2011, nonostante la situazione di grande difficoltà per il teatro italiano, in un quadro molto complesso nel quale alla gravissima crisi economica si è aggiunta l’incertezza legata alle risorse pubbliche, confermiamo l’impegno a costruire un programma di grande qualità che fa interagire teatro classico e contemporaneo, di ricerca e popolare, dando risalto ai contenuti estetici ma anche a quelli sociali e di impegno civile, senza mai dimenticare di divertire il nostro pubblico. Nuova Scena - Arena del Sole - Teatro Stabile di Bologna ha programmato tre nuove produzioni e quattro riprese. Vestire gli Ignudi di Pirandello, coprodotto con il Teatro Stabile del Veneto, per la regia di Luca De Fusco: un'interpretazione moderna che trova la sua chiave di lettura nelle scenografie affidate a un artista contemporaneo come Fabrizio Plessi; Il Medico dei Pazzi ovvero Al dutåur di mat diretto da Nanni Garella e con Vito protagonista, spettacolo che porta avanti il progetto di residenza della compagnia di pazienti psichiatrici di Arte e Salute nell'Arena del Sole. Vito, affiancato da Maria Pia Timo, sarà anche interprete di Se perdo te 2, sequel del fortunato spettacolo che nel 1991 inaugurò la ventennale collaborazione con l’autore Francesco Freyrie e il regista Daniele Sala. Nel progetto con Arte e Salute sarà inoltre ripreso – e rappresentato anche a Roma – Edipo, tratto da Pasolini e diretto da Nanni Garella. Alla seconda tournée Shylock, Il Mercante di Venezia in prova, scritto e diretto da Roberto Andò e Moni Ovadia da Shakespeare, con lo stesso Ovadia affiancato da Shel Shapiro, coprodotto con Emilia Romagna Teatro. Seconda tournée anche per Le signorine di Wilko, spettacolo diretto da Alvis Hermanis, regista lettone tra i più interessanti della scena europea, coproduzione con ERT e Teatro Stabile di Napoli, sostenuta dall’Unione Europea. Infine, sarà riproposto Stanze, scritto


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da Marcello Fois per la scena delle Moline, diretto da Marinella Manicardi, anche interprete con Alessandra Frabetti e Marina Pitta. Nel complesso i titoli della programmazione 2010-2011 sono quaranta, distribuiti fra Sala Grande, Sala InterAction, Teatro delle Moline. Un notevole spazio è stato riservato alla produzione teatrale del nostro territorio per una costante valorizzazione delle giovani realtà artistiche, contribuendo così anche a un accrescimento della cultura teatrale della nostra città. La sezione relativa alla ricerca teatrale è realizzata in stretta collaborazione con il Dipartimento di Musica e Spettacolo dell’Università di Bologna, con il quale è operante una convenzione che in questi anni ha dato risultati molto positivi, in una significativa sinergia di risorse e idee. L’attività dedicata ai giovani si snoda durante tutto l’anno scolastico con matinée, labora-

tori, letture ad alta voce, visite al teatro e incontri con gli studenti delle scuole di ogni ordine e grado. Gran parte di queste iniziative troveranno sintesi nella rassegna Il Teatro delle Scuole® – alla sua venticinquesima edizione – che coinvolge ogni anno centinaia di ragazzi. All’attività rivolta ai giovani si affianca una vasta azione di formazione del pubblico di tutte le fasce d’età con l’organizzazione di incontri, visite guidate, prove aperte e Open Day all’Arena del Sole. È stata anche incrementata l’offerta formativa dedicata ai mestieri e alle arti della scena (scrittura narrativa e drammaturgia, illuminotecnica, scenografia, dizione e recitazione) con la proposta di numerosi laboratori che si distinguono da anni per la qualità e la completezza dei percorsi didattici presentati. Il ventaglio degli abbonamenti proposti è notevolmente diversificato – tra abbonamenti fissi, tematici e flessibili – al fine di formare un’offerta culturale il più possibile ampia in grado di poter soddisfare le esigenze del maggior numero di spettatori possibile: a fronte di un ampio programma l’Arena del Sole applica prezzi particolarmente vantaggiosi soprattutto nei confronti delle fasce di pubblico economicamente più deboli come gli anziani, gli studenti e i giovani in generale. Rivolgiamo un ringraziamento alle istituzioni pubbliche, a partire dall’Amministrazione Comunale, Regionale e Provinciale, alla Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, ai soci sovventori, agli enti e alle aziende che offrono il proprio sostegno al teatro, ai giornalisti e ai media per l’attenzione che dedicano alle attività dell’Arena e, infine, al pubblico che con la sua qualificata partecipazione ci consente anche di essere ambiziosi nei progetti culturali.

Paolo Cacchioli direttore artistico


Istituzioni Interventi*

10 Mauro Felicori DIRETTORE AREA CULTURA COMUNE DI BOLOGNA Nel 1819, assistendo alla Mirra di Alfieri all’Arena del Sole con la contessa Guiccioli, Lord Byron svenne per l’emozione. Questa notizia mi colpisce perché spesso non percepiamo la profondità storica del nostro teatro. È bello che si celebri il Bicentenario dell’Arena del Sole legandone la vita alla storia della città e al Risorgimento, anche riallestendo con le scuole lo spettacolo dedicato al 1848. Non riesco a nascondere la mia simpatia per l’Arena del Sole e per Nuova Scena che la gestisce. Ho fra i miei ricordi più belli l’inaugurazione, nel 1995, di questa nuova gestione che non solo offrì a Nuova Scena, che si era cimentata prima al San Leonardo e poi al Testoni, l’occasione per impegnarsi in un contenitore più importante, ma diede alla Baracca l’occasione per potenziare l’importante attività per i bambini e i ragazzi al Teatro Testoni e l’opportunità a Leo De Berardinis – che proprio con Nuova Scena aveva fatto tante cose importanti – di trovare sede al Sanleonardo. La lungimirante scelta dell’allora assessore Sandra Soster diede un grande impulso proprio a questo progetto. I compleanni sono un’occasione per guardare indietro ma anche per guardare ai nuovi appuntamenti che attendono questo teatro a cui la città deve dedicare le massime attenzioni, tenendolo sempre al centro della sua politica teatrale, con la grande sfida di affrontare i tagli della finanza pubblica senza penalizzare il nostro sistema teatrale ma facendolo più forte di prima attraverso un’intelligente politica che ha nell’efficienza, ma anche nella capacità di progettare, il suo scopo. Massimo Mezzetti ASSESSORE ALLA CULTURA REGIONE EMILIA-ROMAGNA Operiamo in una fase complicata e difficile: riuscire ancora a dar vita a stagioni come questa è quasi da eroi. È una situazione imbarazzante per chi opera nel teatro e per noi amministratori nel campo della cultura, a causa della situazione di incertezza che si profila, dei tagli del Fondo Unico dello Spettacolo, conseguenza della manovra finan-

ziaria. Siamo di fronte a una fase assolutamente straordinaria, a un federalismo al contrario, che concentra tutte le risorse nei ministeri a Roma e taglia esclusivamente sugli enti locali. Di più, la riparametrazione del patto di stabilità impone di non spendere più del 20% della spesa corrente del 2009 in diversi settori: un settore come quello della cultura, che già ha bilanci irrisori, dovrebbe subire un taglio del 80% sulla spesa corrente. Noi abbiamo attivato, con gli uffici legali di Federcultura, una contestazione di questa norma ma il contenzioso è aperto. Stiamo provando ad affrontare questa crisi attraverso una razionalizzazione che porti a una qualificazione della nostra offerta culturale. È importante e decisivo agire su questo fronte con una logica di squadra: pubblico e privato, così come stiamo facendo per la crisi del Duse. Ma la crisi sta investendo l’intero sistema teatrale bolognese. L’Arena del Sole attua una collaborazione a rete con tanti di questi soggetti, è cosa importante e coraggiosa ma non basta. Vorremmo allargare la platea dei soggetti privati che intervengono a sostegno del mondo della cultura: stiamo lavorando, insieme ad altre regioni italiane, per portare all’attenzione del parlamento nazionale una proposta di legge per la deducibilità fiscale dei contributi dei privati alla cultura, per attivare anche l’intervento del semplice cittadino che vuole salvaguardare e fidelizzare il rapporto con il proprio sistema culturale. Angelo Varni CONSIGLIERE DELEGATO PER LE ATTIVITÀ CULTURALI FONDAZIONE DEL MONTE DI BOLOGNA E RAVENNA La Fondazione del Monte ha un impegno di antica data con le istituzioni culturali e in particolare col teatro di prosa. Siamo in una situazione di crisi ma cerchiamo di farvi fronte utilizzando risorse messe da parte negli anni passati, sperando che i proventi, che hanno sempre sostenuto la nostra attività di distribuzione oculata e selezionata alle iniziative cittadine, possano riprendere a pieno ritmo. Per ora cerchiamo di tagliare il meno possibile, senza stravolgere il sostegno, rispetto a ciò che abbiamo sempre garantito, anche all’Arena del Sole, ricambiati da una programmazione che è sempre stata di alto livello, popolare e di qualità, legata alla tradizione del territorio e spaziante per orizzonti più vasti. Certo, il tema sul quale le istituzioni, l’università, le fondazioni dovrebbero


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impegnarsi è quello che deve vedere la cultura non tanto come un oggetto di elargizione ma un motore di avvio di una nuova dimensione produttiva, una nuova capacità di inserirsi nella competizione dei mercati attraverso l’interazione dei diversi mondi del sapere – cosa che i nostri imprenditori sanno bene girando per il mondo. Abbiamo bisogno di un intreccio di saperi sempre più vero e non solo enunciato, perché dentro i prodotti di tutto il mondo ci sono queste molteplicità di competenze, le sole che ci possono aiutare. La cultura può e deve dimostrarsi un serbatoio di opportunità per i giovani. Questo è un messaggio che dovremmo introiettare tutti, a partire dagli operatori della cultura. Giuliano Barigazzi ASSESSORE ALLA CULTURA PROVINCIA DI BOLOGNA La fase dei tagli che stiamo affrontando e la congiuntura del bicentenario del teatro e del 150° dell’Unità d’Italia potrebbero far sì che Bologna torni a essere un luogo dove ricominciare a pensare a che cosa vuol dire produrre politiche culturali. Si sostiene che non bisogna far tagli, che bisogna assolutamente evitare che tutto questo produca una contrazione dell’offerta e della produzione culturale. Su Repubblica ho scritto recentemente che mi piacerebbe che in campagna elettorale i diversi candidati facessero diventare la cultura uno dei temi distintivi di questa città. Che fosse Bologna a capire cosa può voler dire produrre e fare cultura e come devono atteggiarsi le istituzioni e il mondo privato per farla diventare un motore di sviluppo. La cultura appartiene a pieno titolo al nostro sistema di welfare e può essere la carta distintiva da giocare nella competizione globale, come un laboratorio che contribuisca alla rinascita di questa città assieme al sistema territoriale provinciale con la sua grande ricchezza. Molte altre città europee si sono date un’anima di carattere squisitamente culturale riuscendo a caratterizzarsi in modo specifico. Credo che questo possa essere un carattere distintivo per questa città, per suo il passato, per le energie presenti, per la passione che possiamo metterci. Come è stata messa tanta passione in questo difficile cartellone costato

fatica e pazienza, così credo possa farlo la città più in generale nella definizione di una politica culturale all’altezza dei tempi. Marco De Marinis RESPONSABILE SCIENTIFICO CENTRO LA SOFFITTA DEL DIPARTIMENTO DI MUSICA E SPETTACOLO UNIVERSITÀ DI BOLOGNA Avevo pensato a un intervento alquanto pessimistico, ma i gridi d’allarme sono stati già lanciati da chi mi ha preceduto. Il Centro La Soffitta esiste da oltre venti anni – ci accingiamo a varare la nostra 23a stagione – e da molti anni anche noi subiamo tagli progressivi. Fino a oggi siamo riusciti a resistere e a proporre dei bei programmi. Ci siamo riusciti per la competenza e l’abnegazione dei tanti che lavorano alla Soffitta, soprattutto nel nostro Dipartimento di Musica e Spettacolo, ma anche e soprattutto perché la Soffitta è entrata nella rete dei teatri cittadini e ha instaurato una serie di rapporti di collaborazione con quasi tutte le realtà teatrali del territorio. La più importante, oltre che la più antica, è quella con l’Arena del Sole, una collaborazione che è regolata da una quindicina d’anni da una convenzione che ha permesso a noi e all’Arena di fare cose importanti, di portare gruppi internazionali – dal Living Theatre all’Odin Teatret di Eugenio Barba – e che ci ha permesso, cito solo un esempio, di fare nel 1997-98 la prima personale di Pippo Delbono quando questo artista non era ancora esploso, e di portare a Bologna con una certa regolarità tutti i gruppi leader dell’area del nuovo teatro, del teatro di ricerca: Raffaello Sanzio, Valdoca, Teatro delle Albe, Motus, Fanny & Alexander, Marcido Marcidorjs e altri ancora. * Le dichiarazioni sono tratte dagli interventi effettuati il 14 settembre in occasione della conferenza stampa di presentazione della stagione 2010-2011. In alto: foto in occasione della conferenza stampa. Da sinistra Bruno Damini, Marco De Marinis, Angelo Varni, Paolo Cacchioli, Mauro Felicori, Massimo Mezzetti, Giuliano Barigazzi. Foto di Roberto Serra / Iguana Press



l’Ora d’Aria Spazio libero per la critica che non trova spazio

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i riducono gli spazi mediatici della critica teatrale, in un contesto generale che tende a considerare l’espressione del pensiero critico come fumo negli occhi. Questo nostro piccolo contributo non ha la pretesa di ovviare al problema, ma di ribadire la necessità della lettura critica dell’opera tetatrale offrendo una “boccata d’aria” a critici, artisti e operatori teatrali, ma anche agli spettatori che potranno trovare in questo spazio libero giudizi, segnalazioni, informazioni e magari scoprire novità. Il titolo che abbiamo scelto è volutamente autoironico e, se vogliamo, pure scaramantico. Da novembre 2010 l’Arena del Sole - Nuova Scena - Teatro Stabile di Bologna trasferirà on-line la propria rivista. Nel sito www.arenadelsole.it si apre anche una sezione utonoma, l’Ora d’Aria, dedicata a ospitare le recensioni inedite o solo parzialmente pubblicate di critici professionisti in collaborazione con i Premi Ubu e l’Associazione Nazionale dei Critici di Teatro.

Accrediti L’ora d’aria è aperta ai contributi di critici collaboratori di testate quotidiane e periodiche, radio-televisive e web, previa richiesta di accreditamento. Gli aderenti all’ANCT e i Referendari e membri della giuria dei Premi Ubu sono automaticamente accreditati. Modalità d’uso Le recensioni, che non dovranno superare le 2000 battute spazi inclusi, corredate da una fotografia in alta risoluzione e dalla segnalazione di data e teatro/spazio in cui si è assistito allo spettacolo oltre ai dati di locandina essenziali e al calendario della eventuale tournée, dovranno essere trasmesse all’indirizzo mail oradaria@arenadelsole.it e saranno pubblicate e leggibili al seguente URL: www.arenadelsole.it/oradaria. Copyright Le recensioni liberamente messe a disposizione dagli autori e pubblicate in L’ora d’aria rimarranno nella disponibilità degli autori stessi che potranno naturalmente utilizzarle in seguito per altre pubblicazioni.



InterAction 12, 13, 14, 15

28, 29, 30 ottobre, Sala Grande

Ildirezione Flauto Magico secondo L’Orchestra di Piazza Vittorio artistica e musicale Mario Tronco – elaborazione musicale Mario Tronco e Leandro Piccioni acquerelli, animazione e scene Lino Fiorito – disegno luci Pasquale Mari – costumi Ortensia De Francesco motion design Raffaele Russo produzione ROMAEUROPA FESTIVAL 2009 e LES NUITS DE FOURVIÈRE / DÉPARTEMENT DU RHÔNE in collaborazione con ACCADEMIA NAZIONALE DI SANTA CECILIA e ASSOCIAZIONE CULTURALE APOLLO 11

ore 21

spettacolo compreso nell’abbonamento Teatro - Musica - Danza

Un Flauto Magico multiculturale

ambientata in una moderna società multirazziale. Il libretto, scritto per Mozart da Emanuel Schikaneder nel 1791, è trattato come un racconto orale passato di bocca in bocca che lascia in ogni paese una sua versione diversa, come accade ogni volta che una storia viene trasmessa a voce. Non c’è allora da stupirsi se i personaggi cantano in wolof, spagnolo, arabo, tedesco, portoghese e inglese. I ruoli sono stati affidati in base a una somiglianza di carattere o per affinità con certe esperienze vissute Tra tutti i personaggi spicca la Regina della Notte interpretata dalla versatile Petra Magoni, che spaziando dai madrigali del Cinquecento alla musica pop, restituisce tutta l’ambiguità del personaggio mozartiano. In un’atmosfera insieme magica e sognante, immersi nelle sorprendenti e originali scenografie realizzate da Lino Fiorito, fatte di acquerelli che richiamano l’idea della favola e supportati dalle didascalie disegnate su pannelli per i recitativi (come per la tecnica dei fotoromanzi), i musicisti portano così la testimonianza di musiche, culture e religioni diverse, rivelando ed esaltando le potenzialità dell’Orchestra di Piazza Vittorio e il suo bagaglio interculturale.

U

n concerto “semiscenico dentro e intorno” a Il Flauto Magico di Wolfgang Amadeus Mozart, smontato e reinventato sia nella vicenda che nella musica in sei lingue e a ritmo di pop, reggae, rock, rap, mambo e jazz. Le note mozartiane sono infatti il punto di partenza del maestro Mario Tronco, coadiuvato negli arrangiamenti da Leandro Piccioni, dei musicisti dell’orchestra multietnica romana e di artisti ospiti per una rilettura contemporanea, L’ORCHESTRA DI PIAZZA VITTORIO: Houcine Ataa Tunisia, voce ( MONOSTATOS ); Peppe D’Argenzio Italia, sax baritono e soprano, clarinetti; Evandro Cesar Dos Reis Brasile, voce, chitarra classica e elettrica, cavaquinho; Omar Lopez Valle Cuba, NARRATORE, tromba, flicorno; Awalys Ernesto Lopez Maturell Cuba, batteria, congas ( TAMINO ),; Zsuzsanna Krasznai Ungheria, violoncello; John Maida Stati Uniti, violino; Gaia Orsoni Italia, viola; Carlos Paz Duque Ecuador, voce (SARASTRO), flauti andini; Pino Pecorelli Italia, contrabbasso, basso elettrico; Raul Scebba Argentina, marimba, percussioni, timpani El Hadji Yeri Samb Senegal, voce (PAPAGENO), djembe, dumdum, sabar; Dialy Mady Sissoko Senegal, voce, kora; Giuseppe Smaldino Italia, corno, fisarmonica; Ziad Trabelsi Tunisia, oud, voce (MESSAGGERO). MUSICISTI OSPITI: Leandro Piccioni Italia, pianoforte, Petra Magoni Italia (REGINA DELLA NOTTE); voce, Sylvie Lewis Inghilterra, voce (PAMINA); Sanjay Kansa Banik India, tablas, Fausto Bottoni Italia, trombone, euphonium

ph Gianni Fiorito

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Gender Bender Festival

dal 2 al 6 novembre

Gender Bender Festival 2 :T G L NOVEMBRE

HROBBING

RISTLE IVE

2 E 3 NOVEMBRE: A CORPO LIBERO di Silvia Gribaudi / POUR TOUT L’OR DU MONDE di Olivier Dubois 5 E 6 NOVEMBRE: LES CUISSES À L’ÉCART DU CŒUR di Virginie Brunelle 6 NOVEMBRE: LU CARMELLA di Mor Shani e Rom Amit / MALE VERSION di Liat Waysbort

S

i rinnova la collaborazione dell’Arena del Sole – Teatro Stabile di Bologna con Gender Bender Festival, il festival internazionale dedicato agli immaginari prodotti dalla cultura contemporanea legati alle nuove rappresentazioni del corpo, delle identità di genere e di orientamento sessuale (www.genderbender.it), con una serie di eventi tra musica e danza in programma nelle diverse sale. L’appuntamento in Sala Grande è con i Throbbing Gristle, la band culto inglese per un concerto in esclusiva nazionale (vedi pag. 45). In Sala InterAction vengono presentate in successione due coreografie di due diversi artisti: A corpo libero, nuovo lavoro di Silvia Gribaudi, vincitrice del premio del pubblico e della giuria nel concorso Giovani Danz’autori Veneto 2009 e andata in scena anche alla Biennale Danza 2009, mostra una giovane donna che aspira alla libertà, scoprendo, di volta in volta la propria inadeguatezza; Pour tout l’or du monde è l’ultima creazione, commissionata dal Festival di Avignone, di Olivier Dubois, personaggio tra i più singolari della scena francese, che ha preso parte a spettacoli del Cirque du Soleil e di Céline Dion, usando il suo corpo massiccio e carismatico in maniera esuberante, gioiosa e ironica e scavalcando quel confine che nella danza separa la tradizione dal contemporaneo. Sempre in Sala InterAction va in scena in prima nazionale Les cuisses à l’écart du cœur, uno spettacolo di Virginie Brunelle, giovanissima coreografa del Québec considerata una vera promessa della danza, che parla dell’uomo e della donna di oggi e delle identità che entrano in contraddizione con il loro vero desiderio. Al Teatro delle Moline infine, sempre in prima nazionale, due spettacoli short format firmati da gio-

vani artisti di origine israeliana che lavorano nei Paesi Bassi: in Lu Carmella, di Mor Shani e Rom Amit, un duetto maschile percorre la linea sottile che separa amore naïf e passione erotica; con Male Version, ispirata dalla musica e dalle movenze di Elvis Presley, la coreografa Liat Waysbort si è immersa in un’indagine sull’universo maschile, dando, attraverso due danzatori uomini, uno sguardo all’espressone fisica delle icone maschili del rock and roll. Immagine dello spettacolo Les cuisses à l’écart du coeur.

ph Émilie Brunelle

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InterAction 12, 13, 14, 15

Il malato immaginario

dal 10 al 14 novembre Sala Grande

di Molière – traduzione Chiara De Marchi – regia Gabriele Lavia con Gabriele Lavia e Pietro Biondi, Gianni De Lellis, Giorgio Crisafi, Barbara Begala, Mauro Mandolini, Vittorio Vannutelli, Giulia Galiani, Andrea Macaluso, Michele Demaria, Lucia Lavia, Livia Vannutelli costumi Andrea Viotti – scene Alessandro Camera TEATRO STABILE DELL’UMBRIA / COMPAGNIA LAVIA-ANAGNI

ore 21 domenica ore 16

Spettacolo compreso negli abbonamenti: Domenica Teatro I Classici

Dagli appunti di regia

l’oggetto del desiderio dei medici o sono i medici l’oggetto del suo desiderio?.... La scena del rifiuto del Clistere è rivelatrice. Basterà un piccolo: “Non ora...” per scatenare l’inferno... La domanda che si pone Argante non è: “che cosa voglio?”, ma “che cosa gli altri vogliono da me perchè io sia accettato come me stesso?”... C’è un solo modo per sfuggire alla tirannia del Potere-medico: imparentarsi con il Potere – medico e far parte della famiglia del Potere – medico. Non avendo un figlio maschio, non resta che la figlia Angelica... La malattia di Argante è la Vita che come dicevano i Greci è il Periodos Tanatoforos. Un cammino verso la morte. E Molière portava in scena, nel suo corpo, la realtà della sua propria morte… I brani che Argante ascolta dal registratore sono “pezzi” di Malone muore di Beckett…

di Gabriele Lavia

...A

ll’alzarsi del sipario del nostro spettacolo vediamo un uomo maturo, ma non vecchissimo, che sta “registrando” su un vecchio magnetofono i resoconti delle sue purghe e dei suoi clisteri imposti dal suo medico curante, il Professor Dottor Purgone. Come una specie di Krapp di Beckett, registra le sue memorie purgativo-clisteriche un uomo solo, irritato, antipatico e violento che passa la sua esistenza tra il letto e il cesso: nella luce fioca di una stanza della malattia dell’Immaginario che diventa specchio del mondo... L’Immaginario è il lato oscuro e malato di quest’uomo solo e succube del Potere e del suo edificio ideologico. Il Potere sono i Medici, l’Edificio Ideologico è la Malattia... Argante vuole segnalare al Poteremedico che lui conduce una vita piena di “senso”... E il senso è la Malattia per la quale “deve” curarsi. Ma noi sappiamo che la Malattia non finirà mai e che i clisteri finiranno alla morte di Argante... Chi è quest’uomo che si è chiuso in un Immaginario malato? Imprigionato in un proprio “racconto” di se stesso? È una specie di “Doppio” che non ha a che fare con “se stesso”, non è mosso da se stesso ma da un “immaginario, altro da se”. In altre parole: Argante è malato e per questo chiama i medici o è il “Potere” dei medici che ha imposto ad Argante la Malattia dell’Immaginario per poter essere chiamati a esercitare il loro potere? Argante è ph Tommaso Le Pera

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Costruiamo in punta di piedi per non pesare sul mondo che verrà.

Il nostro è un piccolo pianeta. Per questo preferiamo un’edilizia più responsabile, più leggera, meno esigente nei consumi, e a costi sostenibili. E lo vogliamo sia per l’edilizia civile che per quella pubblica, sia per nostri interventi immobiliari che per quelli effettuati conto terzi. 75 anni della nostra esperienza, anche per rendere più abitabile il futuro di tutti.

Centralino 051.416 4111 Ufficio vendite 051.416 4229 051.416 4230 coopcostruzioni.it


Altre Proposte

dal 10 al 14 novembre Sala InterAction

Motel

liberamente tratto da L’hotel del libero scambio di Georges Feydeau adattamento e regia Gabriele Tesauri – scene Matteo Soltanto – luci Paolo Mazzi costumi Elena Dal Pozzo – con Gabriele Tesauri, Maria Rosa Iattoni, Pamela Giannasi, Luca Formica, Cristina Nuvoli, Mirco Nanni, Lucio Polazzi, Roberto Risi, Nicolò Bertozzo, Fabio Molinari, Iole Mazzetti, Giorgia Bolognini, Moreno Rimondi, Roberto Rizzi ASSOCIAZIONE ARTE E SALUTE ONLUS / ARENA DEL SOLE - NUOVA SCENA - TEATRO STABILE DI BOLOGNA

ore 21.30 domenica ore 16.30

PRIMA NAZIONALE

P

rosegue la collaborazione tra il Teatro Stabile di Bologna e Arte e Salute onlus, associazione nata con lo scopo di coniugare il lavoro artistico con il lavoro nel campo della salute mentale, nel quadro di “Arte e Salute nell’Arena del Sole”, progetto di residenza della compagnia di pazienti psichiatrici all’Arena del Sole realizzato in collaborazione con la Regione EmiliaRomagna e il Servizio Sanitario Regionale Azienda Unità Sanitaria Locale di Bologna. La condivisione di questo percorso iniziato nel 1999 e che ha già riscosso notevoli successi e riconoscimenti tra cui il Premio Ubu, si è consolidata in un lungo percorso di sperimentazione di un modello operativo inconsueto e innovativo, che mette a confronto un importante teatro nazionale con una realtà artistica nata nell’ambito del disagio e dell’esclusione sociale. Ormai professionisti, dopo un lungo periodo di formazione e lavoro teatrale, e dopo aver affrontato, tra le altre, opere di Pirandello, Pinter, Brecht, Pasolini sotto la guida del regista Nanni Garella, gli attori di Arte e Salute sono impegnati in un nuovo allestimento con il regista e attore Gabriele Tesauri che sin dagli esordi è stato tra gli artisti che hanno reso possibile il progetto Arte e Salute.

Note di regia di Gabriele Tesauri La compagnia di Arte e Salute incontra un classico del vaudeville francese e lo rilegge in chiave contemporanea. Non siamo a Parigi ma a Bologna. I personaggi appartengono alla medio-alta borghesia felsinea. Imprenditori, pro-

fessionisti e studenti universitari alle prese con la passione dell’amore: chi ne ha troppa, chi ne ha poca e chi non sa ancora cos’è. In questo subbuglio di desideri non esistono differenze di genere: uomini e donne rincorrono allo stesso modo una felicità fasulla, in quanto basata testardamente sulla soddisfazione dei propri egoismi. Questi affanni d’amore risultano inevitabilmente comici, buffi e farseschi, tanto più quanto i personaggi si accaniscono nelle loro convinzioni e si avventurano in progetti improbabili per realizzarle. Soprattutto se il luogo deputato alla soddisfazione è uno scalcinato Motel sulla provinciale 46 tra Castel Maggiore e Granarolo. Se a questo aggiungiamo anche una rude gang di Porretta che scende a Bologna per fare una rapina, gli ingredienti per una lunatica commedia degli equivoci ci sono tutti. Si ringrazia per la collaborazione

DIPARTIMENTO DI SALUTE MENTALE DELL’AZIENDA USL DI BOLOGNA

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Interazioni Contemporanee

16, 17, 18 novembre Sala InterAction

La festa

di Spiro Scimone - PREMIO CANDONI ARTA TERME PER LA NUOVA DRAMMATURGIA XXVII ED. con Francesco Sframeli, Spiro Scimone, Gianluca Cesale regia Gianfelice Imparato – scene Sergio Tramonti – musiche Patrizio Trampetti COMPAGNIA SCIMONE SFRAMELI in collaborazione con FONDAZIONE ORESTIADI GIBELLINA

ore 21.30

GIOVEdiGIOVANI riduzioni under 25

Gruppo di famiglia in un interno

ma attraversato da una continua nota di comicità. Ogni naturalismo è escluso dalla regia di Gianfelice Imparato. Ogni malintesa psicologia. Non solo per la scelta di tre interpreti maschili evidentemente coetanei, privi di trucco, dove anche un particolare dell’abito serve piuttosto a individuare un carattere (con Spiro Scimone che una vestaglietta trasforma nella madre e Francesco Sframeli che è il padre, c’è Gianluca Cesale in veste di figlio). Le parole ingannano e sono usate per ingannare, soprattutto se stessi, perché a forza di ripeterle, quelle battute tormentosamente ossessive, ci si può convincere che siano vere. E l’introduzione di un terzo personaggio, rispetto ai lavori precedenti rigorosamente a due, offre a Scimone uno strumento in più per modulare le sue variazioni.

L

a festa è il primo testo scritto in lingua italiana da Spiro Scimone, una della voci più autentiche della nuova drammaturgia italiana, dopo i due precedenti in dialetto messinese, Nunzio e Bar – presentati all’Arena del Sole rispettivamente nel 2005 e nel 2006 –, di cui è stato anche interprete efficace, sempre in coppia con Francesco Sframeli. Ma è un italiano molto meridionale, il suo, nella costruzione della frase come nella cadenza impressa dagli interpreti. Sono dialoghi brevissimi, fatti di battute di poche parole, spesso una sola. Con un uso molto musicale, quasi jazzistico, della frase e della parola, su un ritmo sincopato che mette in evidenza le frequenti ripetizioni e variazioni di un medesimo tema, portando a esplorare tutte le possibilità offerte dalle parole, la loro necessità. Sono le armi affilate da una lunga esperienza con cui si confrontano i tre personaggi in scena, in un continuo rinfacciarsi di episodi distorti e un passato forse inventato. Una madre assillante, un padre debole e un figlio arrogante. Una giornata qualsiasi, uguale a tutte le altre, scandita dal gioco crudele delle reciproche insofferenze. Si festeggiano trent’anni di matrimonio, nello spazio geometrico di una astratta cucina, il chiuso contenitore di quel microcosmo familiare dove i tre personaggi recitano la propria parte in un rito familiare crudele, apparentemente devastante ph Andrea Coclite

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www.kitchencoop.it

www.legacoop.bologna.it


Interazioni Contemporanee

De Sunset Limited (L’

19 e 20 novembre Sala Grande

ESPRESSO DEL TRAMONTO)

di Cormac McCarthy – traduzione di Stefano Casi uno spettacolo di Andrea Adriatico – con Stefano Dionisi e con Mambaye Diop TEATRI DI VITA prodotto in collaborazione con ARENA DEL SOLE - NUOVA SCENA - TEATRO STABILE DI BOLOGNA

ore 21 PRIMA NAZIONALE

America in bianco e nero “Adesso mi resta solo la speranza del nulla. E a quella mi aggrappo.” Cormac McCarthy, Sunset limited

D

a Cormac McCarthy, scrittore Premio Pulitzer tra i più importanti dell’America di Obama già portato sul grande schermo con Non è un paese per vecchi e The Road, un’opera teatrale “senza teatro”, alla sua prima rappresentazione italiana. In scena, un nero e un bianco iniziano a discutere di esistenza in una maniera in cui forse non si dovrebbe mai avere il coraggio di parlare. Il nero ha salvato il bianco dal suo intento di gettarsi sotto un treno: il Sunset Limited. Andrea Adriatico mette in scena questo «romanzo in forma drammatica», un dialogo puro che ruota intorno a una domanda millenaria: perché salvare una vita? Il bianco vuole morire, il nero vuole salvarlo e tra di essi c’è la verità di un’epoca, di mille menzogne che fanno la storia: i neri, i bianchi, il potere, la cultura, l’identità, il senso sfacciato e doloroso dell’esistere sapendo.

Sunset Limited secondo me di Andrea Adriatico Ho la fortuna di poter portare per primo quest’opera sulla scena in Italia. Ed è una fortuna non da poco. Per chi come me da sempre è avvezzo al teatro contemporaneo, che ha amato la lingua e gli stili di uomini che hanno selvaggiamente riformato temi, questioni e politiche dei teatri da dire, Cormac McCarthy è un

punto d’arrivo che pesa. Non nascondo che quando mi capitò tra le mani, dono di un amico fraterno che mi disse “è per te”, feci passare molto tempo prima di leggerlo. Da europeo ho il vizio di essere un po’ prevenuto verso la letteratura americana. Ma l’incontro con McCarthy c’era già stato e aveva i colori e la violenza della scena iniziale di Non è un paese per vecchi. Quindi la lettura fu un passaggio obbligato. Di quel libretto ricordo le emozioni di partenza… mi sono chiesto quanto avesse sottratto alla meraviglia della “Solitudine dei campi di cotone” di Koltès e so che gli è passato tra le mani. Senz’altro. Poi le ultime venti pagine. L’ambientazione tipicamente americana, col negro da galera che trova redenzione e si pone come un interlocutore delle verità dell’esistenza, con la bibbia sul tavolo e un codice semantico pronto all’uso, si inceppa. Si inceppano gli equilibri, il lieto fine va a morire, e chi portava la verità facile da credere, quella verità che tutti vorremmo, andava ad infrangersi contro la crudeltà della ragione e della cultura. Per quelle venti pagine, per quel pugno allo stomaco, per quell’assenza di speranza vale la pena di leggere, ascoltare, animare Sunset limited.

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InterAction 12, 13, 14, 15

23, 24, 25 novembre Sala Grande

Un sogno nella notte dell’estate

di William Shakespeare – uno spettacolo di Massimiliano Civica – costumi Clotilde luci Gianni Staropoli – oggetti di scena Paola Benvenuto – maschere Atelier Erriquez & Cavarra tecniche del corpo Alessandra Cristiani – tecniche della voce Francesca Della Monica e Ernani Maletta TEATRO STABILE DELL’UMBRIA / COMPAGNIA IL MERCANTE con il sostegno di ROMAEUROPA FESTIVAL

ore 21

spettacolo in opzione abbonamento InterAction compreso negli abbonamenti: Interazioni Contemporanee, I Classici GIOVEdiGIOVANI riduzioni under 25

Sognando Shakespeare

A

tre anni di distanza dal Mercante di Venezia, che è valso a lui il Premio Ubu per la Regia 2008 e agli attori della sua compagnia il Premio Vittorio Mezzogiorno 2009, Massimiliano Civica – già direttore artistico del Teatro della Tosse di Genova – ha scelto di affrontare nuovamente Shakespeare. Linea guida del suo lavoro è l’esigenza di realizzare un “Teatro Popolare d’Arte, che sappia coniugare realtà, rigore, illusione e magia”. In questo senso il testo viene visto dal regista come un trattato sull’immaginazione: «L’immaginazione degli innamorati – spiega Civica –, che vedono le cose come non sono, l’immaginazione del sogno, che trasfigura le nostre esperienze e sensazioni nel volto dei personaggi dei miti, ma soprattutto è l’immaginazione del drammaturgo che dà ordine e forma al mondo creando quell’armonia di cose discordanti che è Un sogno nella notte dell’estate». Il Sogno pone dunque domande sulla possibilità di mettere in scena ciò che resiste a qualsiasi tentativo di rappresentazione: il mondo degli spiriti, fate ed elfi che corrono per i boschi, il chiaro di luna dentro una sala teatrale. L’invisibile, insomma, mostrato in un allestimento giocato sulla fascinazione della macchina teatrale a vista, dove il mondo magico è creato Il cast Elena Borgogni, Valentina Curatoli, Nicola Danesi, Oscar De Summa, Mirko Feliziani, Riccardo Goretti, Armando Iovino, Mauro Pescio, Alfonso Postiglione, Francesco Rotelli, Francesca Sarteanesi, Diego Sepe, Luca Zacchini

solo attraverso tecniche teatrali illusionistiche: il ventriloquismo attraverso cui le voci degli attori si staccano dai loro corpi per diventare minuscoli elfi e invisibili fate che danzano nell’aria “più veloci della sfera della luna”; la camminata dei fantasmi del Teatro Nÿ, con la quale Oberon e Titania, spiriti aerei e invisibili, scivolano librandosi in volo sul palco come non avessero peso, e due file di seggiole ai lati del palcoscenico dove si siedono gli attori quando sono fuori scena, sempre sotto gli occhi dello spettatore. Per questo allestimento Civica ha scritto una nuova traduzione, diversa fin dal titolo, che ha richiesto quasi due anni di lavoro e si presenta come un unicum nel panorama delle interpretazioni testuali del canone shakespeariano, costituendo un’assoluta novità per il teatro italiano, pubblicata in un volume, edito da Editoria e Spettacolo, corredato da interventi critici di Antonio Audino, Paolo Ruffini e Attilio Scarpellini. Lo spettacolo ha debuttato in ottobre all’interno del Romaeuropa Festival.

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Teatro delle Moline

dal 24 al 27 novembre

Cipolla Tita Ruggeri sfoglia W. Szymborska ideazione e messa in scena Corinna Rinaldi e Tita Ruggeri presentato da PROGETTI DADAUMPA

ore 21.15

Strati di Poesia

«A

d alcuni piace la poesia, ad alcuni… cioè non a tutti...». Questo è l’inizio di una delle tante poesie di Wislawa Szymborska ed è anche uno dei testi che compongono Cipolla, lettura teatrale di poesie e brevi scritti della poetessa polacca alla quale, nel 1996, è stato conferito il premio Nobel per la letteratura. Venti poesie e dodici scritti brevi, tratti dalle raccolte Posta Letteraria e Letture Facoltative, in cui l’autrice si esprime con un linguaggio immediato, spesso velato di sottile ironia, pone domande anche su argomenti dolorosi senza mai cedere all’angoscia e alla disperazione, cercando il vero per arrivare al cuore e scoprire il significato delle cose. Abbandonare il provvisorio per rivelare il profondo, con semplicità, ironia e anche divertimento, senza nessuna pomposità. Oltre a essere il titolo dello spettacolo, Cipolla è anche il titolo di una poesia di Szymborska: «…la cipolla, d’accordo: il più bel ventre del mondo. A propria lode di aureole da sé si avvolge in tondo. In noi-grasso, nervi, vene, muchi e secrezione. E a noi resta negata l’idiozia della perfezione». È su questa immagine della cipolla, “oltre che bulbo fatto di infiniti strati, presente quotidianamente nella nostra vita”, che si sviluppa la messa in scena in cui Tita Ruggeri indossa un costume stratificato, ideato da Lavinia Turra, che col procedere della lettura viene via via alleggerito, come se ci togliessimo per un po’ la corazza, come per alleggerirsi di quegli strati e strati di protezione che man mano indossiamo e che coprono coerentemente l’invisibile.

Wislawa Szymborska Note biografiche (da Wikipedia) Nata nel 1923 è una poetessa e saggista polacca. Premiata con il Nobel nel 1996 e con numerosi altri riconoscimenti, è generalmente considerata la più importante poetessa polacca vivente. In Polonia i suoi volumi raggiungono cifre di vendita che rivaleggiano con quelle dei più notevoli autori di prosa (…). Szymborska utilizza espedienti retorici quali l’ironia, il paradosso, la contraddizione e (…). Benché lunghe appena una pagina, molte delle sue poesie toccano argomenti di respiro etico che riflettono sulla condizione delle persone, sia come individui che come membri della società. Lo stile di Szymborska si caratterizza per l’introspezione intellettuale, l’arguzia e la succinta ed elegante scelta delle parole.

ph Costantino Porqueddu

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MACCHINE PRODOTTI E ATTREZZATURE PER LA PULIZIA PROFESSIONALE

40010 TAVERNELLE DI SALA BOLOGNESE (BO) Via Europa, 10-12-14 - Tel. (051) 6814566 R.A.- Fax (051) 6814624 Filiale: 47039 SAVIGNANO SUL RUBICONE - Via A. Moroni, 90 (FO) - Tel. (0541) 942398


Interazioni Contemporanee

26 novembre Sala Grande

Thom Pain (

BASATO SUL NIENTE)

di Will Eno – traduzione Noemi Abe EDINBURGH INTERNATIONAL FESTIVAL, FRINGE AWARD 2005 - FINALISTA PREMIO PULITZER PER LA SEZIONE TEATRO 2005 con Elio Germano – regia Elio Germano in collaborazione con Silvio Peroni presentato da Bam Teatro e Pierfrancesco Pisani in collaborazione con Mittelfest 2010 e con il contributo di Festival “La notte dei poeti” - Settembre al Borgo-Palermo Teatro Festival

ore 21

E

lio Germano, il vincitore della Palma d’Oro come miglior attore all’ultimo Festival di Cannes per l’interpretazione di La nostra vita di Daniele Luchetti, è il protagonista del testo vincitore del Fringe Award 2005 al Festival Internazionale di Edimburgo e finalista al Premio Pulitzer per la sezione Teatro 2005, per la prima volta rappresentato in Italia. Thom Pain è un curioso uomo. Antieroe solitario, narratore, amante tormentato, pazzo, esistenzialista, comico, caustico, poeta, filosofo, animatore, prestigiatore, consigliere, canaglia, confessore, seduttore, ottimista ferito e pessimista speranzoso. Intrappolato in riflessioni apparentemente inconsistenti e sconnesse, ci introduce alla memoria e agli incidenti che hanno plasmato la sua infanzia e ne hanno fatto l’uomo che è. Raccontando di sé, continuamente a metà tra memoria e paura, si abbandona ad altre storie, a barzellette, tenta giochi di prestigio, deviando in apparenza dal filo del suo discorso. Un’autentica cavalcata di parole, al servizio del teatro.

La solitudine di Thom Pain di Elio Germano Thom Pain è solo. Entra in scena al buio. Non ci sono tecnici sul palco, non c’è l’uomo del suono ad aiutare la sua entrata con una musica. Non c’è una scena. È un uomo solo, che soffre sotto il tiro delle luci del palco. Ha parole che non suonano come le battute di un testo teatrale, ma hanno il linguaggio e la forza di un uomo che parla, mettendosi in fila come in un flusso di coscienza, continuamente sospeso tra memoria e paura.

ph Roberto Baldassarre

Credo che questo testo non faccia sconti a nessuno, tanto meno a me. Non puoi entrarci a meno di non “essere” Thom Pain. E questa è stata la grande difficoltà richiesta al mio lavoro: essere e non provare d’imitare, essere lui dal primo momento, senza indugi, senza giudicarlo, senza recitare le sue intenzioni. C’è solo Thom Pain e il pubblico con cui cerca di stabilire una relazione, pur essendo terrorizzato dall’idea di una possibile sintonia. Ho pensato continuamente, provando, che Thom Pain parlando fissi gli spettatori e scorga nei loro sguardi gli spunti di conversazione che lo portano continuamente a cambiare argomento del suo discorso iniziale.

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InterAction 12, 13, 14, 15

dal 2 al 5 dicembre Sala Grande

A corpo morto di e con Vittorio Franceschi – regia Marco Sciaccaluga maschere e costumi Werner Strub – scena Matteo Soltanto musiche Andrea Nicolini – luci Sandro Sussi TEATRO STABILE DI GENOVA

ore 21 domenica ore 16

spettacolo compreso nell’abbonamento Domenica Teatro

«S

sempre amata in silenzio, una moglie al marito con cui ha vissuto tutta la vita, un padre al figlio, una figlia alla madre e un barbone a un compagno di strada. Scaturite da vari punti di osservazione e frutto di esperienze dissimili, queste piccole “tranches de vie” finiscono per congiungersi in un comune sentiero e fondersi in un’unica riflessione, portando sul palcoscenico uno spettacolo che parla con leggerezza e con affettuosa partecipazione del dolore universale di fronte alla morte, testimoniando anche tutta la gioia della vita. Uno spettacolo in cui, proprio come nella vita, si piange e si ride, in compagnia di un protagonista che, indossando via via le maschere accumulate nello scaffale della propria esistenza, diventa il cantastorie della vita altrui, una sorta di collezionista di esperienze umane, autore di estremo esorcismo dell’ultimo mistero dell’umanità.

empre più di rado accade ormai a chi va a teatro di sentirsi pienamente coinvolto sino a provare un’emozione che vada al di là degli effetti esteriori. Questo miracolo chi scrive l’ha sentito profondamente con A corpo morto, un lavoro scritto e vissuto da Vittorio Franceschi con la regia ispirata di Marco Sciaccaluga.» (Franco Quadri, La Repubblica, aprile 2009) «Molto dolore è meglio / di poco amore» ripeteva il coro nel finale di questo laico inno sacro a vite senza qualità. Che sfuggono e lasciano il rimpianto di più di un’occasione persa, di affetti e vite irrimediabilmente, colpevolmente svaniti. Una prova d’attore magistrale nella misura, che non vuol mai dire qui avarizia di caratterizzazione ma pietà nell’evocare fantasmi brucianti di figure troppo simili a quelle che ci circondano.» (Massimo Marino, Corriere di Bologna, dicembre 2009)

Il lungo addio Vittorio Franceschi porta in scena il suo testo vincitore del Premio della Critica 2009, scritto per un Coro dal quale si staccano uno dopo l’altro cinque personaggi monologanti, tutti interpretati dallo stesso Franceschi, accanto al corpo di una persona cara. Il cambio di identità avviene tramite le maschere in tessuto appositamente create dallo svizzero Werner Strub, il più apprezzato “mascheraio” del teatro occidentale, già collaboratore prediletto di Benno Besson. Nascono così cinque riflessioni sull’esistenza, cinque ultimi omaggi fatti a una persona cara da esseri umani appartenenti a una realtà quotidiana: un ragazzo si rivolge alla compagna

ph B. Veruggio

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Teatro delle Moline

dal 2 al 5 dicembre

Cento Cose

ideazione, regia e coreografia Mario Coccetti con Silvia Magnani, Patrizia Proclivi, Alessandro Migliucci, P. Risi (in video) musiche Aphex Twin – costumi Cristina Gamberini – video Lorenzo Cimmino COMPAGNIA DELLA QUARTA

ore 21.15 domenica ore 17

Temi moderni Note di regia

C

ento Cose è uno spettacolo ballato da attori in cui il protagonista è il corpo. Gli ingranaggi della quotidianità: i ritmi, il lavoro, l’alienazione, in definitiva, vivere la vita senza accorgersene. È questo l’orizzonte di Cento cose, in una frizzante miscela di linguaggi (teatro, danza, video) e con un delicato sapore umoristico. Tre personaggi compiono ogni giorno le stesse azioni, secondo il ritmo imposto dal lavoro ma anche dal divertimento: tutto li spinge a diventare ingranaggio, in una compressione che prima o poi è destinata a scoppiare. Ma Cento cose non è solo il racconto dei “tempi moderni” che ci attanagliano inesorabilmente, si tratta infatti di uno spettacolo di teatro fisico, che racchiude in una coreografia talvolta pantomimica talvolta astratta la storia quotidiana dei tre protagonisti. La sfida, in questo lavoro dal sapore della comica da cinema muto, sta nella diversa provenienza dei tre interpreti, che da formazioni ed esperienze diverse hanno costruito un linguaggio comune di espressione scenica. ph Luciano Paselli

Cento cose: premi e festival Selezione Premio Scenario 2007 Menzione speciale Calatiafestival 2008 Vincitore del Concorso La Quarta Onda Menzione Speciale Festival du Théâtre di Montreal (Canada) Ospite all’ International Theatre Festival di Iasi (Romania) Ospite al Fringe Festival di Edimburgo (Scozia - UK)

La Compagnia della Quarta nasce nel 2001 dall’incontro di attori, musicisti, autori, coreografi e cantanti che, avendo maturato esperienza nelle diverse forme d’arte, hanno creato sinergie e sperimentazioni tra i diversi codici di espressione. Lo scopo principale della Compagnia è lo studio e la messa in scena di eventi che coinvolgano una costante integrazione tra musica, teatro, danza e arti visive. Per questo la Compagnia della Quarta è sempre aperta a progetti esterni e si propone come punto di incontro per un teatro che pur essendo innovativo nelle forme e nei contenuti, non divenga mai élitario né distante dallo spettatore.

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Interazioni Contemporanee

9 e 10 dicembre Sala InterAction

Coco

di Bernard-Marie Koltès – traduzione Luca Scarlini diretto e interpretato da Teatrino Giullare – musica originale Arturo Annecchino TEATRINO GIULLARE con il sostegno di COMUNE DI BOLOGNA, PROVINCIA DI BOLOGNA, REGIONE EMILIA-ROMAGNA

ore 21.30

GIOVEdiGIOVANI riduzioni under 25

La rivoluzione dello stile

Teatrino Giullare, la compagnia fondata nel 1995 e diretta da Giulia Dall’Ongaro ed Enrico Deotti, prosegue il proprio personale percorso di ricerca teatrale, che ha come costante l’idea di attore artificiale, di esplorazione dell’espressività tramite il limite fisico ed una originalità che l’ha portato, dal 1995 ad oggi, a realizzare allestimenti teatrali, mostre e laboratori in tutta Italia e in molti paesi del mondo, arrivando a vincere nel 2006 il Premio Speciale Ubu per la profondità d’interpretazione dei classici contemporanei, riscuotendo grande consenso di critica e di pubblico.

“Non mi pento di nulla nella vita. Eccetto di quello che non ho fatto” Coco Chanel

P

er la prima volta in Italia viene messo in scena il testo incompiuto del grande autore francese Bernard-Marie Koltès, che abbozza gli ultimi istanti di vita di Gabrielle Chanel, in arte “Coco”, fascino e temperamento, personalità geniale capace con la propria opera di rivoluzionare il concetto di femminilità e di imporsi come figura fondamentale della cultura popolare del XX secolo. In una partitura a frammenti, con un ultimo soffio di energia, Madamoiselle Coco si confronta con la sua domestica Consuelo in un dialogo sospeso tra cielo e terra, tra amarezza e potente umorismo, in cui si addensano ricordi e umori di una vita avventurosa: dalla povertà alle prime creazioni di moda fino all’estrema popolarità e influenza nel panorama artistico e sociale. In una messinscena di grande suggestione basata sul ruolo espressivo della luce, dell’ombra, degli oggetti che prendono vita (Chanel è prima un’ombra, poi un manichino, infine una maschera su un corpo sdraiato sotto le lenzuola dell’ultimo letto), rivive così il mito di Coco Chanel, della quale si ripropone la sagacia, l’arguto umorismo, il temperamento tempestoso e irrequieto che ha accompagnato una vita coraggiosa e decisamente fuori dagli schemi. Costruito sull’immagine, lo spettacolo è caratterizzato dalla forza dell’elemento visivo, dalla cura del dettaglio, dall’efficace intreccio di luci e ombre che si proiettano su una scenografia essenziale, sorta di muro che ci impedisce di vedere chi parla al di là.

ph Mauro Oggioni

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InterAction 12, 13, 14, 15

11 e 12 dicembre Sala Grande

Terra padre

reading/spettacolo dai racconti di Roberto Saviano – regia Giorgio Gallione con Neri Marcoré e Eugenio Allegri musiche originali Mario Arcari – scene Lorenza Gioberti TEATRO DELL’ARCHIVOLTO

ore 21 domenica ore 16

spettacolo in opzione abbonamento InterAction

Ritorno a Gomorra

te fossi circondato da spettri di spazzatura e metallo. Tesi il braccio verso il mare e tirai altri due colpi nell’acqua. Non li vidi schizzare, né forse raggiunsero l’acqua. Ma colpire il mare, mi pareva una cosa coraggiosa. Mio padre arrivò con un pallone di cuoio, sopra l’effige di Maradona. Il premio per la mira. Poi si avvicinò come sempre alla mia faccia. Sentivo il suo alito di caffè. Era soddisfatto, ora quantomeno suo figlio non era da meno del figlio di suo fratello. Facemmo la solita cantilena, il suo catechismo: - Robbè, cos’è un uomo senza laurea e con la pistola? - Uno stronzo con la pistola. - Bravo. Cos’è un uomo con la laurea senza pistola? - Uno stronzo con la laurea… - Bravo. Cos’è uno con la laurea e con la pistola? - Un uomo, papà! - Bravo Robertino!

I

n questi anni Roberto Saviano ha scritto, oltre a numerosi articoli di taglio civile e giornalistico, anche alcuni racconti, efficaci e potenti, di grande impatto emotivo e politico. Da questi scritti nasce una lettura scenica, con protagonisti Neri Marcorè ed Eugenio Allegri, che intreccia storie di denuncia e racconta patologie ed eroismi del nostro paese: un’esplorazione nel materiale narrativo, anche inedito, del dopo Gomorra. Si tratta di due racconti, dal titolo La terra padre e L’anello, e alcuni brevi appunti che si collocano nello stesso universo letterario dell’opera più celebre di Saviano, dove si narrano storie del Sud e dell’Italia contemporanea. Vicende emblematiche di ribellione e dolore che intrecciano umanità e controinformazione svelando, attraverso la fascinazione del narrare, i destini di un’umanità senza nome, meschina o eroica, che si incrocia e confligge con le potenti e talvolta arcaiche strutture del potere e della politica. I due attori danno voce a questi testi, un materiale forte e ringhioso, commosso e partecipe che conferma la grande intelligenza, il talento e la partecipazione umana di Saviano ai destini e alle vicende della sua terra. Estratto da La terra padre, pubblicato sul numero 30 aprile/giugno 2005 di Nuovi argomenti Mio padre si allontanò verso la macchina. Io rimasi lì con la pistola, ma è strano non mi sentii solo, nonostan-

ph Bepi Caroli

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InterAction 12, 13, 14, 15

Se perdo te 2

dal 14 dicembre al 9 gennaio Sala Grande

di Francesco Freyrie – con Vito e Maria Pia Timo regia Daniele Sala – scene Leonardo Scarpa luci Luca Diani – costumi Anna Vecchi – musiche originali Corrado Terzi NUOVA SCENA - ARENA DEL SOLE - TEATRO STABILE DI BOLOGNA

ore 21 – domenica e 6 gennaio ore 16 18, 23, 24, 25, 26, 27 dicembre, 1 e 3 gennaio riposo

V

ito torna a misurarsi col mondo piccolo e con i personaggi di Se Perdo te, storico e fortunatissimo spettacolo del 1991 che suggellò la collaborazione ormai ventennale con l’autore Francesco Freyrie e il regista Daniele Sala. Coprotagonista accanto a Vito, Maria Pia Timo: in coppia hanno già interpretato all’Arena del Sole Stella Rossa e Vita e miracoli di un commesso viaggiatore.

Il ritorno di Don Guido di Francesco Freyrie

spettacolo in opzione abbonamento InterAction compreso nell’abbonamento Domenica Teatro Venerdì 31 dicembre, ore 21.30 Grande Soirée di San Silvestro

re che piega prenderà la giornata, perché il destino a Fossa Ranuzzi gioca scherzi misteriosi. Tanto per cominciare un lutto inaspettato ha gettato lo sconforto su Don Guido, i fedeli dal canto loro la domenica alla messa preferiscono il bowling, non ci sono più offerte e la chiesa è sempre più malandata: nell’acquasantiera galleggiano le barchette di carta e qualche burlone ha dipinto sulla statua della Madonnina della strada un paio di baffi. Così quando la pazienza di Don Guido sembra ormai grattare il fondo del barile, giunge la notizia che il Santo Padre farà un’ispezione alla parrocchia… ma quella del Santo Padre non è l’unica visita capace di provocare clamore. Una mattina una Harley Davidson cromata e luccicante si schianta contro la fiancata della chiesa: il conducente perde i sensi e viene immediatamente soccorso dalla perpetua e chiuso a chiave in sagrestia. Ma le voci in paese corrono veloci e ben presto tutti raccontano che Don Guido ha rapito George Clooney…

Il progresso ha ormai cambiato la morfologia dell’Emilia: i centri commerciali, gli outlet, i grandi saloni del mobile hanno frastagliato l’orizzonte piatto della pianura e i padelloni delle tv satellitari infestano come piccioni i tetti delle villette a schiera, costruite alle spalle degli argini. Paesi e frazioni hanno chinato il capo al nuovo che avanza: dove prima c’erano le drogherie ora ci sono i negozi dei telefonini, i video-nolo hanno sfrattato i cartolai e le insegne delle balere hanno ceduto il passo ai nomi esotici dei locali di lap-dance. C’è solo un posto che resiste agli attacchi del consumismo. Questa riserva indiana è Fossa Ranuzzi, il feudo di Don Guido. Nessuna parabola svetta sul tetto della sagrestia se non quelle di Gesù, gli sms qui si chiamano ancora “telegrammi” e quando l’anziana perpetua, la Marisa, si sveglia, nessuno – neanche il profeta Isaia – può prevede- ph Raffaella Cavalieri / Iguana Press

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Teatro delle Moline

MicroscOpera

dal 16 al 19 dicembre TEATRO D’IMPROVVISAZIONE

autore e regia Antonio Vulpio con Antonio Vulpio, Antonio Contartese, Luca Gnerucci, Andrea Malvisi, Annacarla Bosco musiche dal vivo del Maestro Fabio Pavan TEATRO A MOLLA – presentato da PROGETTI DADAUMPA

ore 21.15 domenica ore 17

All’improvviso una storia…

M

icroscOpera è uno spettacolo di improvvisazione teatrale, dove protagonista e deus ex machina delle storie narrate è una scalcinata e improbabile compagnia di guitti, la “Lars Von Beethoven & associati produzioni teatrali”, che accoglie lo spettatore fin dal suo arrivo a teatro. Questi “geni del teatro” (disponibili anche per lavori domestici), custodi di un favoleggiato “plastico” che riproduce un paesaggio in miniatura, nel quale saranno ambientate le vicende narrate e a cui hanno lavorato per più di dieci anni, vedono frustrati i loro sforzi a causa di un goffo incidente. Con lo scenario distrutto, saranno costretti a “improvvisare”, utilizzando mimica e fantasia, per calarsi nel loro mondo in miniatura. MicroscOpera è uno spettacolo strutturato su due livelli di realtà. Il primo è quello legato alla rabberciata compagnia, i cui attori sono fortemente connotati da caratteristiche clownesche: Bon Bon il timido uomo sandwich, Gancio il malinconico bullo di periferia, la loquace e simpatica “hostess” Trippetta, l’indaffarato e pasticcione tecnico Naso e il megalomane capocomico Lars Von Beethoven. Sarà il pubblico stesso a suggerire un elemento, ovvero un luogo che gli attori, accompagnati da un serissimo pianista in smoking, inizieranno a descrivere nei particolari evocando le atmosfere del paesaggio e i personaggi che lo popolano, ricorrendo a ogni possibile trucco del proprio repertorio per persuadere la platea di essere di fronte a una “monumentale opera teatrale”. È qui che entra in gioco il secondo livello di realtà: ben presto la descrizione di questo immaginario “plastico” sfuma e i personaggi, i luoghi, le storie prendono vita. I guitti si ritrovano loro malgrado cu-

stodi di un microcosmo, e saranno costretti a decidere le sorti dei personaggi che animano il loro piccolo mondo, interpretandone i ruoli fino alla fine della storia. Il risultato è una sorprendente creazione collettiva, dove l’attore è il mezzo che dà forma e struttura all’impulso proveniente da un pubblico elevato a parte attiva del processo creativo. Uno spettacolo capace di coniugare in maniera efficace comicità e poesia, grazie alla sua struttura che permette di esplorare una vasta gamma di emozioni e un’infinità di possibili storie.

ph Giulia Cotti

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Il ricordo Raoul Grassilli

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e ne è andato con discrezione, così come aveva sempre vissuto, nella sua città, Bologna. Raoul Grassilli è morto a 85 anni nel luglio scorso. Si era diplomato all’Accademia d’arte drammatica Silvio d’Amico nel 1948. Aveva recitato con Giorgio Strehler e Gino Cervi, Ruggero Ruggeri, Tino Buazzelli, Olga Villi e Alida Valli, da New York a Londra, ma raggiunse la popolarità presso il grande pubblico interpretando sceneggiati Rai che traevano ispirazione da opere letterarie,italiane, francesi, russe, inglesi, che inchiodavano le famiglie davanti agli schermi in bianco e nero: il primo fu «Il caso Mauritius», diretto nel 1961 da Anton Giulio Majano. Nel 1964 prestò i suoi occhi di ghiaccio all’intrigante Fouché, ministro di polizia di Napoleone, ne «I Grandi Camaleonti», di Edmo Fenoglio, affiancato da un cast formidabile, fra il meglio del teatro italiano: Giancarlo Sbragia era Napoleone e Tino Carraro Tayllerand, ma c’erano anche Valentina Cortese, Valeria Moriconi, Umberto Orsini, Paolo Bonacelli, Gianni Agus. Quando la Rai raccon-

tava agli italiani storia e letteratura. Fu Carlo Cattaneo ne «Le cinque giornate di Milano», Silvio Pellico ne «Le mie prigioni», fu ne «Il mulino del Po» da Bacchelli, diretto da Sandro Bolchi, «Il caso Mauritius» di Wassermann, con Virna Lisi, «Bel Ami» da Maupassant, «Quinta colonna» da Agatha Christie, «La fine dell’avventura» da Green, in «Don Minzoni», «Delitto di Stato» da Maria Bellonci, diretto da Gianfranco De Bosio nel 1982. Una videoteca popolare, e Grassilli ne era il maestro colto, come nel film di Luigi Comenincini «Infanzia, vocazione e prime esperienze di Giacomo Casanova, veneziano». Col suo volto pensoso Grassilli impersonava caratteri difficili, venati da una particolarissima capacità di interpretare con il silenzio e una parola misuratissima il tormento interiore, una modernità intrisa di psicanalisi. A fronte del successo televisivo il cinema forse non seppe offrirgli ruoli adeguati alle sue capacità. Oltre al film di Comencini vanno ricordati fra gli altri “Il padre di famiglia” di Nanni Loy e “Povero Cristo” di Pier Carpi. Ritiratosi dalle scene ha diretto per alcuni anni la casa di riposo per artisti drammatici «Lyda Borelli» di Bologna.


Concerti e Danza L’Arena della Musica La cult band Throbbing Gristle in esclusiva nazionale, il ritorno di Ludovico Einaudi con The Solo Concert e Coppelia, un classico della danza

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opo l’inaugurazione della stagione con l’Orchestra di Piazza Vittorio in una rivisitazione del Flauto Magico di Mozart in chiave multietnica, tra novembre e dicembre l’Arena del Sole ospita in Sala Grande due attesissimi concerti. Il 2 novembre, nell’ambito del Gender Bender Festival, è in scena la band culto inglese Throbbing Gristle per un concerto in esclusiva nazionale. Influenzati dai primi gruppi sperimentali, come The Velvet Underground e Can, e da compositori classici come John Cage e La Monte Young, i musicisti Chris Carter, Genesis P-Orridge (ora Genesis Breyer P-Orridge, profeta ph Paul Heartfield della pandroginia dopo il cambio di sesso), Cosey Fanni Tutti e Peter Christopherson formano i Throbbing Gristle nel 1975 a Londra, dando vita ad un’esperienza musicale assolutamente originale, che costituirà di fatto la nascita della musica industriale. Il gruppo infatti è stato uno dei precursori nell’impiego di campionamenti pre-registrati e nell’uso massiccio di effetti speciali. Attualmente sono impegnati nella registrazione di un nuovo album basato sulla loro reinterpretazione del famoso album di Nico, Desertshore. Il 13 dicembre è in scena Ludovico Einaudi, uno degli artisti più trasversali del panorama musicale contemporaneo. A seguito del Nightbook Tour in sestetto, che ha fatto registrare sold-out in tutta Europa, e sull’onda del magnifico concerto “Solo” a Praga nel novembre dell’anno scorso, – da cui è stato tratto anche il cd live distribuito con il Sole 24 Ore, il pianista e compositore porta in scena The Solo Concert. Il concerto, presentato da

Ponderosa Music & Art, propone una scaletta di grande intensità con come Nuvole Bianche, I Giorni, Dietro l’Incanto, Uno e Ascolta. «Fare un concerto in piano solo è sempre una grande avventura – afferma Einaudi – un’esperienza emozionante, un dialogo con se stessi, una meditazione piena di tensione rivolta a chi sta ascoltando. [...] Mi dimentico dove sono, chiudo gli occhi, mi allontano dal mondo, e i miei brani prendono un’altra forma, si dilatano, si accelerano, si mescolano tra loro, assumendo altri significati, arricchendosi di una nuova luce che ha la durata del vento. E questa è la magia di un concerto dal vivo». L’appuntamento con la danza è il 30 novembre: Coppelia, balletto in tre atti presentato dalla Compagnia Balletto Classico Liliana Cosi Marinel Stefanescu. Il balletto si annovera tra i capolavori del grande repertorio per gli ingredienti perfettamente calibrati: freschezza, humor, la lieve vena malinconica, la gioia di vivere, l’allegria. La Compagnia Balletto Classico – maître du ballet Liliana Cosi, coreografia Marinel Stefanescu – ripropone la versione musicale originale di Léo Délibes e la trama con i suoi protagonisti: il vecchio Coppelius, fabbricatore di automi ai quali vorrebbe infondere la vita coi più diversi stratagemmi, Swanilda, una ragazza polacca, e Franz, il suo fidanzato. La novità di questa coreografia sta nello specifico dello stile di Stefanescu in cui predomina la fantasia, la ricchezza e l’inventiva di passi sia nelle parti classiche che nelle danze di carattere.

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Laboratori teatrali

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In un momento in cui tutto si riduce, si ridimensiona e si contrae i nostri laboratori aumentano. La proposta didattica diventa ancora più ricca e articolata. Corsi di recitazione, lettura, dizione, scrittura, scenografia, illuminotecnica, drammaturgia. Lunghi tutta una stagione, un mese o un solo weekend. Più opportunità, più occasioni per appropriarci del palcoscenico, per confrontarci e capire gli elementi che insieme costruiscono l’attività scenica. Più teatro dunque. Più tempo e spazio da concedere a noi stessi, da dedicare alla conoscenza di sé, degli altri e di quei rituali umani che difficilmente mettiamo a fuoco nel quotidiano. I laboratori sono rivolti a tutti: come prima tappa di una possibile formazione professionale ma anche – perché no – come un piccolo lusso che ci si concede.

WORKSHOP il ritmo del coro workshop di recitazione condotto da Marinella Manicardi 29, 30 e 31/10/2010 il venerdì h 20.30-23.30 sabato e domenica h 11-13 e 14-18 ore di lezione: 15

fare scena workshop di scenografia condotto da Davide Amadei date da definire – maggio 2011 ore di lezione: 15

LABORATORI ANNUALI CON SAGGIO FINALE l’attore “critico” laboratorio di recitazione condotto da Marina Pitta il mercoledì dal 17/11/2010 al 24/05/2011 dalle h 21 alle 23.30 ore di lezione: 55

ritratto di città con musica laboratorio di recitazione condotto da Marinella Manicardi il martedì dal 23/11/2010 al 31/05/2011 dalle h 21 alle 23.30 ore di lezione: 55

saperlo fare: il tragico del vaudeville, il vaudeville del tragico laboratorio avanzato di recitazione condotto da Alessandra Frabetti il lunedì dal 22/11/2010 al 20/05/2011 dalle h 21 alle 23.30 ore di lezione: 55

LABORATORI INTENSIVI saperlo dire laboratorio di dizione e organizzazione del discorso condotto da Alessandra Frabetti 1ª ed. dal 02/11 al 02/12/2010 2ª ed. dal 17/02 al 15/03/2011 3ª ed. dal 03/05 al 31/05/2011 dalle h 21 alle 24 ore di lezione: 18 simulazioni laboratorio di drammaturgia condotto da Cristiano Falaschi sabato e domenica dal 20/11 al 19/12/2010 dalle h 15 alle 19 ore di lezione: 32 dar corpo alle parole laboratorio di lettura espressiva condotto da Marina Pitta dal 20/01 al 14/03/2011 dalle h 21 alle 23.30 ore di lezione: 20

spazio scenico laboratorio di scenografia condotto da Davide Amadei dal 17/02 al 17/04/2011 dalle h 21 alle 23.30 ore di lezione: 25 accendi la luce! laboratorio di illuminotecnica condotto da Paolo Mazzi dal 05/04 al 20/05/2011 dalle h 20.30 alle 23 ore di lezione: 20 il gioco della voce laboratorio di speakeraggio condotto da Marina Pitta date da definire - 2011 ore di lezione: 16 trame di carta laboratorio di scrittura condotto da Marcello Fois date da definire - primavera 2011 ore di lezione: 30

Informazioni, calendari dettagliati e iscrizioni su

www.arenadelsole.it laboratori@arenadelsole.it

051.2910.911


Scuola & Teatro Impegno e creatività Progetti per la stagione 2010-2011 rivolti alle scuole

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progetti di promozione culturale verso le giovani generazioni sono diventati una realtà permanente che sempre più si consolida e si arricchisce di iniziative e di idee, con la finalità di rafforzare la valorizzazione dell’educazione teatrale nelle scuole. Sintesi di questa attività è Il Teatro delle Scuole®, la rassegna di spettacoli messi in scena dai ragazzi delle scuole di Bologna e provincia che giunge alla 25° edizione. Il percorso di promozione della cultura e della pratica del teatro prosegue anche all’interno degli istituti scolastici, attraverso un’offerta laboratoriale diretta sia agli alunni che agli insegnanti, al fine di utilizzare il teatro come strumento educativo per facilitare i processi di socializzazione, l’integrazione fra differenti culture e abilità e una maggiore consapevolezza nella fruizione degli spettacoli. Infine, in occasione della ricorrenza dei 150 anni dell’Unità d’Italia e del Bicentenario dell’Arena del Sole, sarà presentato Il Trionfo del Popolo Bolognese nell’8 Agosto 1848, allestimento che vedrà il coinvolgimento di numerosi alunni delle scuole bolognesi medie e superiori, prima in una fase laboratoriale con inizio nel 2010 e successivamente con il debutto dello spettacolo nel 2011.

I mestieri del teatro Una proposta formativa dedicata alla scoperta delle professionalità necessarie per l’allestimento di uno spettacolo portando direttamente il teatro nelle scuole di ogni ordine e grado. Durante gli incontri nelle classi un regista teatrale, un tecnico di produzione e un attore si alterneranno a parlare dei segreti della messa in scena di uno spettacolo. A conclusione degli incontri i ragazzi saranno invitati a una visita al teatro ed eventualmente a uno spettacolo serale.

Alza la voce Un laboratorio sulla comprensione del testo e sulla lettura espressiva, un modo per avvicinare i giovani alla letteratura e contrastare la decadenza culturale, per accendere nuove curiosità, per confrontare le scelte e i gusti dei ragazzi. Una vera e propria “scuola di lettura ad alta vo-

ce” da fare in classe, a cura di un’attrice, che si concluderà con la Festa della lettura in teatro dove protagonisti saranno gli studenti stessi che leggeranno i loro testi preferiti.

Laboratori per insegnanti Da quest’anno partiranno percorsi formativi di Lettura espressiva, per quegli insegnati che desiderano migliorare le proprie capacità comunicative, e Animazione teatrale, che si propone di accompagnare i docenti dall’elaborazione di un testo alla messa in scena di uno spettacolo, arricchendo le attività di laboratorio teatrale con gli studenti che convergono nella rassegna del Teatro delle Scuole®.

Visite a teatro Continuano con successo le visite guidate del teatro rivolte a gruppi di studenti, con percorsi formativi all’interno dello spazio e dell’attività teatrale. Le visite hanno inizio nel foyer con la presentazione del teatro e della sua storia in rapporto alla città e si concludono in palcoscenico dove un tecnico di produzione presenta i mestieri del palcoscenico e illustra, anche con dimostrazioni, cosa accade dietro le quinte.

Facebook e YouTube Per favorire una partecipazione diretta alle iniziative da parte degli studenti saranno utilizzati anche strumenti di comunicazione innovativi come Facebook e YouTube, nella convinzione che il rapporto tra giovani generazioni e teatro passi anche per i nuovi media, particolarmente utilizzati e frequentati dalle nuove generazioni. Info: Ufficio Scuola tel. 051.2910.950 ufficioscuola@arenadelsole.it


Open Day Pieno successo dell’Open Day del Bicentenario: alla scoperta dell’Arena del Sole

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È

stato un grande successo l’OPEN DAY DEL BICENTENARIO dell’Arena del Sole. Lo scorso 2 ottobre l’Arena del Sole ha aperto le sue porte alla città: una serie di appuntamenti tra performance, letture, spazi dedicati ai bambini e mostre per festeggiare insieme al pubblico il Bicentenario del Teatro Arena del Sole (1810-2010). Un appuntamento importante in cui l’Arena ha accolto il proprio pubblico al di fuori della programmazione serale, un’occasione per vivere in modo nuovo il Teatro della Città, conoscerlo in modo inedito. Oltre mille persone hanno partecipato alle iniziative che hanno animato tutti gli spazi. Di forte impatto, nel foyer del teatro, le performance aeree (trapezio, corda a due, tessuto aereo) di Clio Abbate, Maria Luisa D’Introno, Giorgio Coppone, Giulia Pizzimenti e Mattia Macchelli, tutti ex allievi del Corso di Nouveau Cirque della Scuola di Teatro

di Bologna “Alessandra Galante Garrone. Particolare successo del “Chiostro dei bambini”: moltissimi i piccoli ospiti che hanno giocato nel chiostro e hanno partecipato al laboratorio di creazione di panini a lievitazione naturale del Forno Calzolari di Monghidoro con letture di favole e leggende sul pane. L’animazione musicale ”Tamburi da vicino” è stata curata da Antonio Masella. Ma anche tutte le altre iniziative hanno suscitato interesse nella cittadinanza: dalle performance di luci e suoni di scena, realizzate dai tecnici dell’Arena del Sole, che hanno accompagnato i recital degli allievi dei laboratori teatrali dell’Arena curati da Alessandra Frabetti e Marinella Manicardi, al set fotografico per una foto ricordo dell’Open Day con cappelli e mantelli di scena, all’accoglienza nell’angolo del tè “Arena con tè” nel Bar Terrazza con le torte della Scuola “La Cucina di Petronilla” di Rita Mattioli.


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Nei foyer del teatro, oltre ai diversi info point sulle nostre attività, erano stati allestiti spazi espositivi con una mostra fotografica delle produzioni Arena del Sole - Teatro Stabile di Bologna; una serie di riproduzioni di documenti storici relativi all’Arena (‘800 e ‘900), una collezione di cartoline d’epoca originali dell’Arena (dai primi del 900 agli anni 70 e un modellino dell’antica Arena del Sole realizzato dallo scenografo Davide Amadei assieme agli allievi del laboratorio dell’Arena “Spazio scenico”. È tra questi “cimeli” che Gabriele

Marchesini ha raccontato episodi storici e aneddoti dell’antica Arena del Sole. Paolo Maria Veronica che per l’intero pomeriggio era stato il “buttadentro” all’ingresso del teatro, ha concluso la giornata con l’estrazione dei biglietti/premio per il pubblico. E, infine, in Sala InterAction è andato in scena lo spettacolo presentato dalla Scuola di Teatro di Bologna “Alessandra Galante Garrone”, Il fanciullo allegro “apologo con canzoni”, scritto, diretto e interpretato da Vittorio Franceschi con gli allievi della Scuola.

Le foto dell’Open Day sono di Raffaella Cavalieri/Iguana Press


Altre iniziative Una Stagione di eventi

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ra le recenti iniziative extra cartellone svoltesi all’Arena del Sole, non si può non ricordare il formidabile concerto di Cristina Donà, organizzato da Alto Music, che il 12 aprile scorso ha fatto registrare il tutto esaurito. Cristina Donà

All’insegna dello sport e della salute due eventi ospitati all’interno della Sala Grande. Il 29 aprile l’incontro “Una settimana per una vita sana” promosso dalla Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, ha coinvolto i ragazzi delle scuole medie inferiori bolo-

gnesi, a conclusione della seconda edizione di un progetto educativo sull’alimentazione. L’iniziativa, la cui attenzione è focalizzata sul tema dell’obesità infantile, ha avuto lo scopo di trasmettere modelli positivi di corretta alimentazione in modo divertente, attraverso la premiazione delle classi vincitrici di un concorso di vignette e un divertente gioco interattivo condotto dal comico Paolo Maria Veronica, con la partecipazione del giocatore di basket della Fortitudo Jordan Losi. Il basket è stato grande protagonista anche l’11 ottobre, in occasione della presentazione del Campionato di Legabasket serie A dell’anno 2010-2011; erano presenti tutte le più alte cariche di Legabasket, i presidenti e gli allenatori delle squadre di serie A e alcuni dei giocatori più famosi insieme alle nuove promesse della stagione. Conduttori della giornata Lorenzo Dallari e Dan Peterson, che hanno dato vita a interessanti dibattiti con i principali protagonisti del campionato italiano di basket.

L’incontro “Una settimana per una vita sana” (ph Giacomo Giuggioli)


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Presentazione del Campionato di Legabasket serie A dell’anno 2010-2011

Ken Follett

Tra gli eventi ospitati in Sala Interaction, il 7 maggio si è svolta la presentazione della ricerca Consum-attori condotta per Coop Adriatica dal Laboratorio di studi politici e sociali La Polis dell’Università di Urbino sotto la direzione del sociologo Ilvo Diamanti. Tale indagine si è focalizzata sul ritratto delle nuove generazioni, sui valori, la partecipazione e gli stili di consumo di chi oggi ha tra i 15 e i 35 anni.

tima fatica letteraria, che inaugura la nuova trilogia di romanzi storici The Century. Il 18 dicembre Manageritalia Bologna festeggerà il Natale insieme ai suoi associati in Sala Grande, proponendo la visione in esclusiva di Se perdo te 2, una delle nuove produzioni di Nuova Scena con la fortunatissima coppia Vito e Maria Pia Timo.

Tra i prossimi eventi in programmazione, spazio alla letteratura il 4 novembre, giorno in cui in Sala Grande lo scrittore inglese Ken Follett incontrerà i suoi lettori in occasione dell’uscita del suo ultimo libro La caduta dei giganti. L’appuntamento, organizzato da Librerie Coop in collaborazione con Mondadori e UGF Banca, sarà l’occasione per conoscere da vicino i retroscena della sua ulVito e Maria Pia timo in Se perdo te 2 (ph Raffaella Cavalieri/Iguana Press)



Informazioni BIGLIETTERIA E INFORMAZIONI Arena del Sole, Via Indipendenza 44, 40121 Bologna - Tel. 051.2910.910 Apertura: dal martedì al sabato ore 11-19 (esclusi festivi). Biglietteria telefonica con carta di credito allo 051.648.63.87 dal martedì al sabato ore 15.30-18.30 Info e biglietteria on-line www.arenadelsole.it Dal primo giorno feriale di ciascun mese di programmazione, si effettua la vendita dei biglietti per gli spettacoli programmati nel mese in corso e nel mese successivo all’Arena del Sole e al Teatro delle Moline.

SERVIZI IN INTERNET • WWW.ARENADELSOLE.IT Vendita on-line biglietti Nel sito dell’Arena cliccare sul link “biglietteria on-line” e seguire le istruzioni. Vendita biglietti last minute in Internet con carta di credito Alla biglietteria on-line, dalle ore 20 del giorno precedente la rappresentazione fino a due ore prima dall’inizio dello spettacolo, è possibile acquistare biglietti Last Minute a circa il 50% del prezzo intero. Newsletter dell’Arena del Sole Iscriversi alla newsletter è facile. Dalla home page del sito www.arenadelsole.it si accede alla pagina “newsletter” dove basta lasciare nome e indirizzo e-mail per ricevere informazioni sull’attività del teatro e usufruire di speciali promozioni con riduzioni sui prezzi dei biglietti. E-mail per comunicare con il teatro Direzione: info@arenadelsole.it Biglietteria e informazioni: biglietteria@arenadelsole.it Ufficio promozione e servizi al pubblico: promozionepubblico@arenadelsole.it Ufficio comunicazione e stampa: stampa@arenadelsole.it Ufficio scuola: ufficioscuola@arenadelsole.it Laboratori teatrali: laboratori@arenadelsole.it Eventi e congressi: arte@arenadelsole.it Ospitalità compagnie: ospitalita@arenadelsole.it Visite guidate: visiteguidate@arenadelsole.it

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CONVENZIONI COI PARCHEGGI Garage Masini, Viale Masini 4, tel. 051.255196 Tariffa serale forfetaria di e 2,60 a partire dalle ore 20 per spettatori e abbonati del teatro dietro presentazione del biglietto di ingresso o dell’abbonamento. Garage L’Operosa - Autostazione, Piazza XX Settembre, 5 (autostazione), tel. 051.247014 Tariffa serale forfetaria di e 2,58 a partire dalle ore 20 per spettatori e abbonati del teatro dietro presentazione del biglietto di ingresso o dell’abbonamento. Parcheggio VIII agosto, Piazza VIII Agosto, tel. 051.4222122 Carnet speciali per gli spettatori dell’Arena del Sole, composti da 5 ticket, del costo complessivo di e 25,00 (e 5,00 a ticket). Ciascun ticket ha validità per 3 ore. Al ritiro dell’auto, se la sosta ha superato le 3 ore, dovrà essere pagata la differenza alle tariffe ordinarie. I carnet potranno essere acquistati presso il parcheggio, dietro presentazione del biglietto d’ingresso a teatro o dell’abbonamento.

CONVENZIONI PER I TRASPORTI Cosepuri svolge un servizio di trasporto individuale o semi-collettivo tramite autovettura con conducente per l’accompagnamento degli spettatori dall’abitazione al TEATRO ARENA DEL SOLE e/o viceversa. Per la stagione teatrale 2010-2011, il prezzo a passeggero riservato per ciascuna tratta di andata o ritorno è pari a e 10,00 nel Comune di Bologna e e 13,00 nei comuni limitrofi. Per le corse che iniziano o terminano in altri comuni, verrà addebitata al cliente, in aggiunta al costo pattuito, la tariffa ordinaria a partire dal confine comunale. Prenotazioni telefoniche, da effettuarsi almeno tre ore prima dell’inizio dello spettacolo, al n. 051.519090. Si rin grazia il gruppo PAD dell’ associazione STS per il serviz io fornito a salvagu ardia della salu te dei n ostri spettatori

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Staff NUOVA SCENA società cooperativa - ARENA DEL SOLE TEATRO STABILE DI BOLOGNA - TEATRO DELLE MOLINE PRESIDENTE Massimo Terranova VICE PRESIDENTE/DIRETTORE DI PRODUZIONE Natalino Mingrone DIRETTORE AMMINISTRATIVO E DEL PERSONALE Carla Magri DIRETTORE COMUNICAZIONE E MARKETING Bruno Damini DIRETTORE ARTISTICO

Paolo Cacchioli

AMMINISTRAZIONE DEL PERSONALE Rossana Cacchioli SEGRETERIA AMMINISTRATIVA, ELABORAZIONE DATI E CONTABILITÀ

Tania Turrini, Stefania Covili, Antonino Gattuso

RESPONSABILE UFFICIO STAMPA Donatella Franzoni UFFICIO MARKETING Francesca Ferri ADDETTI UFFICIO STAMPA E MARKETING Giacomo Giuggioli, Tommaso

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ORGANIZZAZIONE OSPITALITÀ E EVENTI RESPONSABILE Viviana Gardi COORDINAMENTO Elena Zanesi SEGRETERIA Federica Ghedini COORDINAMENTO PRODUZIONE E RESPONSABILE MANUTENZIONE Roberto ASSISTENTE UFFICIO PRODUZIONE Lucia Zanfi

Carletti

RESPONSABILE TECNICO Marco Carletti TECNICI DEL TEATRO E DI PRODUZIONE

Francesca Zarpellon (capo elettricista), Davide Capponcelli (capo macchinista) Massimo Abbondanza, Marco Belli, Luca Bernardi, Giampiero Berti, Vincenzo Bonaffini, Pierluigi Calzolari, Mauro Conti, Elena Dal Pozzo, Luca Diani, Emanuele Foti, Paolo Mazzi, Andrea Melega, Andrea Mordenti, Mauro Pagiaro, Tiziano Ruggia, Sebastiano Sorbetti, Anna Vecchi SEGRETERIA

Anna Caso

DIREZIONE DI SALA, SERVIZI AL PUBBLICO, COORDINAMENTO LABORATORI, OSPITALITÀ COMPAGNIE Eleonora Cristiani, Luca Grosso, Davide Martini UFFICIO PROMOZIONE E SERVIZI AL PUBBLICO

Elena Castellari UFFICIO SCUOLA

Emanuela Dogliotti Veronica Bolelli (coordinamento) Vera Mingozzi, Irena Radmanovic, Caterina Zarelli

BIGLIETTERIA E INFORMAZIONI

COORDINAMENTO PERSONALE DI SALA Fabiola Sammartano PERSONALE DI SALA Carlotta Bolelli, Celeste Calzolari,

Marinella Dettori, Ernesto Giusti, Giulio Gotti, Nader Haghshenas, Federica Mingrone, Luigi Piotti, Andrea Porcelluzzi, Antonino Principato, Giulia Spisni, Cinzia Unguendoli VIGILANZA

Michele Moscarelli, Vincenzo Murrone, Gaetano Sorbetti

CLEANING Galyna Shepelina L’Operosa (un particolare ringraziamento a Luciana Massa)

I SOCI SOVVENTORI Fi.Bo Finanziaria Bolognese spa Coop Adriatica scrl CAMST scrl Coopfond spa Cooperare spa Granarolo spa Assicoop Sicura spa Co.Ind sc Coop Costruzioni sc Coop Reno sc L’operosa scrl

Cooperativa Edificatrice Ansaloni sc Cosepuri scpa Manutencoop sc NCV Cooperativa Autotrasporti scrl Francesco Amante & Finalma srl Eurocolumbus spa Ottica Garagnani sas STS Servizi Tecnologie Sistemi spa Avola sc Cronopios sas


COMUNE DI BOLOGNA AREA CULTURA

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REGIONE EMILIA-ROMAGNA ASSESSORATO ALLA CULTURA

si ringraziano

da oltre 80 anni gli occhi della città PUNTO PERMANENTE RACCOLTA OCCHIALI LIONS

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