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Due per uno

Varianti e invarianti di un approccio progettuale al tema della residenza unifamiliare che trova nel luogo di realizzazione una lettura appropriata

Progetto: H21 Studio

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Testo: Marzia Guastella

Foto: Diego Zendrini

Esistono relazioni visive e concettuali, nelle opere di un architetto, che diventano la naturale espressione di una cultura del progetto propria dell’autore. Non si parla di stile, la cui definizione, legata alla singolarità dell’opera, meglio si adatta al mondo dell’arte; si tratta piuttosto di un linguaggio in grado di produrre una riconoscibilità per la persistenza di aspetti immutabili che, di volta in volta, si combinano al carattere variabile della forma, necessario per sperimentare nuove percezioni e instaurare una sintonia con il contesto. Le residenze progettate dall’architetto Christian Piccoli che presentiamo racchiudono questo pensiero, e offrono un’occasione per rivelare varianti e invarianti di uno schema progettuale che trova nel luogo di realizzazione una lettura appropriata.

Tra i vigneti di Gargagnago, nel comune di Sant’Ambrogio di Valpolicella, l’abitazione unifamiliare dai lineamenti contemporanei mostra un carattere autentico che riflette la tradizione locale. La geometria semplice e l’uso di materiali come la pietra richiamano le tipiche abitazioni della bassa Valpolicella e inseriscono dolcemente la costruzione nel paesaggio collinare del luogo. Il progetto nasce da una precisa suggestione: un basamento in pietra sormontato da un grande coperchio metallico e svuotato in prossimità di punti essenziali per garantire una migliore relazione con l’esterno. Con un salto di qualche chilometro, il punto di osservazione si sposta nella frazione veronese di San Michele Extra dove, a pochi passi da villa Buri, si trova la seconda abitazione nella quale gli stessi elementi di autenticità e contemporaneità si traducono in un’architettura dai tratti decisamente più rigorosi. La scelta di demolire un precedente edificio degli anni Cinquanta – adibito in parte a spazio commerciale – ha guidato l’architetto verso la re- alizzazione di una nuova costruzione che si adagia sulla sagoma della preesistenza dichiarata tramite l’uso di intonaco bianco; in questo modo, il progetto mantiene inalterato il fronte su strada e inserisce un importante ampliamento verso sud-est caratterizzato dall’uso di murature in pietra, che riprendono la cinta muraria del parco adiacente, e da ampie vetrate aperte verso la tranquilla campagna.

L’accostamento dei materiali, insieme ad alcune componenti strutturali, rappresenta il punto di connessione tra le due abitazioni. Entrambe pre- sentano, infatti, una struttura massiva autoportante mista contraddistinta dalle delicate sfumature della pietra – un insieme di Nembro, Verdello, sasso di fiume e pietra Piasentina – stuccata con malta a base di calce color sabbia. Gli elementi metallici contrastano questa nuance, prevalentemente chiara, con un intenso marrone brunito nel primo caso e un grigio antracite nel secondo, riprendendo i frammenti più scuri della composizione. Nonostante la contrapposizione cromatica e materica, le strutture mantengono sempre un disegno ben visibile tramite la continuità degli elementi primari che attraversano o protendono dalle murature in un gioco di equilibrio compositivo tra pieni e vuoti. Ogni componente è parte di questo equilibrio ma presenta anche una sua unicità. La copertura piana dell’abitazione di San Michele Extra sembra modellarsi sull’edificio con la leggerezza e la flessibilità di un cartoncino il cui bordo è accentuato da un profilo metallico. Un’idea ben diversa da quella di Gargagnago, che ripropone le curve di livello del vicino colle attraverso l’inclinazione della copertura a falde la cui struttura, in legno con travi a vista,

01. Dettaglio della struttura metallica che denota il disegno del volume.

02. Planimetria generale.

03. L’edificio in una veduta angolare dalla strada: l’intonaco bianco individua la sagoma della preesistenza.

04. Il “segno” grafico della linea della copertura.

05-07.

08. Veduta dal giardino con la grande piscina a sfioro.

09.

COMMITTENTI Privati

Progetti Architettonici E Direzione Lavori

H21 Studio arch. Christian Piccoli

CONSULENTI

San Michele Extra: ing. Alessandro Andreoli (strutture e impianti meccanici) per. ind. Michele Bonetti (impianti elettrici)

Gargagnago: ing. Daniele Bolcato (strutture) ing. Massimiliano Zanardi (impianti meccanici) ing. Mauro Vinco (impianti elettrici)

IMPRESE E FORNITORI

Gargagnago:

Impresa Edile Aliprandi (opere civili), GET (impianti meccanici), Servizi Elettrici (impianti elettrici), Sandri Serramenti (serramenti)

CRONOLOGIA

San Michele Extra, Gargagnago

Progetto e Realizzazione: 2018-2021 si nasconde dietro un profilo in rame dalla texture indefinita per effetto del processo di ossidazione ancora incompleto.

La copertura rappresenta quella componente variabile che caratterizza fortemente le due abitazioni al punto da influire sulla configurazione di alcuni elementi progettuali, tra cui la pensilina d’ingresso. I diversi punti di flesso delle falde si riflettono sulla struttura metallica inclinata attraverso i quattro vertici ad altezza differente; il particolare disegno individua l’accesso principale e si innesta a una recinzione lineare che simula l’effetto di doghe in legno camuffando la natura del materiale metallico chiaramente percepita nella seconda abitazione dove la recinzione filtrante acquisisce tridimensionalità – per la sistemazione sfalsata dei moduli in lamiera forata con dimensioni e tonalità di grigio

Gargagnago, Sant’Ambrogio di Valpolicella

10-11. Piante di progetto.

12-13. Anche qui il contrasto materico accentua il disegno della struttura.

14. La copertura a falde e l’uso della pietra inseriscono l’abitazione nel contesto.

15. Veduta della zona living.

Due per uno

differenti – e si collega a un ingresso più statico. Il riferimento al materiale ligneo non è casuale; il legno si combina infatti alla pietra e al metallo diventando uno dei materiali di queste realizzazioni, con una chiara differenza nei punti di applicazione che si distinguono principalmente tra interno ed esterno. Entrando nell’abitazione ambrosiana si percepisce fin da subito un’atmosfera calda e accogliente conferita dal delicato tappeto in faggio naturale della zona living che riveste anche l’intera scala e si estende per tutto il secondo livello. Nello stesso ambiente, si trova una boiserie in legno laccato color écru che diventa il fulcro dell’assetto planimetrico interno per la semplicità con la quale consente diverse funzioni – libreria a vista o porta abiti – e nasconde totalmente l’accesso verso gli spazi di servizio tramite porte a filo muro e a tutta altezza. Anche il duplice carattere degli infissi in abete rosso, che esternamente esibiscono un profilo metallico coordinato agli elementi circostanti, sottolinea come la presenza del legno sia prettamente riservata allo spazio interno. L’impiego del legno nella residenza veronese trapela invece già dall’esterno; un rivestimento in listelli di abete termotrattato caratterizza il volume aggettante che racchiude le cucine presenti al piano terra e al piano interrato. Osservando la soletta a sbalzo in pietra Serena si percepisce la continuità materica tra i due livelli che non si limita solo al rivestimento in legno ma riguarda anche le murature in pietra e le grandi vetrate ottenendo l’effetto di un volume compatto che attraversa il piano orizzontale e si incastra con esso. Chiude la comparazione dei progetti una considerazione sull’aspetto funzionale senz’altro legato a quello dimensionale. Se da un lato, infatti, a Gargagnago la costruzione si fonda sui canoni della residenza, con una piccola eccezione data dallo studio professionale per il quale si utilizza un accesso secondario autonomo, dall’altro a San Michele Extra la funzione residenziale diventa il punto di partenza per organizzare una molteplicità di servizi che offrono spazi confortevoli e punti di vista insoliti. La spa al piano terra scruta l’area esterna con la grande piscina a sfioro, dalla forma stretta e allungata, mentre riversa l’acqua nel patio del piano interrato in cui è presente la vasca idromassaggio con il solarium, sulla quale si affaccia una piccola area docce e l’ampia vetrata della palestra. L’intreccio visivo e materiale di questi spazi sfrutta le diverse quote del terreno mantenendo il medesimo linguaggio dell’interno, dove la riduzione dell’altezza rispetto alla sagoma originale e la diversificazione dei solai in base alle esigenze funzionali hanno generato una spazialità articolata che si distribuisce intorno alla corte centrale – illuminata dalla grande apertura in alto – in una promenade, tra i vari livelli, intenzionalmente ispirata ai principi loosiani. •

H21 Studio

Fondato da Christian Piccoli (Verona, 1973) lo studio H21 si occupa prevalentemente di architettura residenziale privata, come la villa a Pescantina www.h21studio.it

“sotto il segno del moderno” presentata in «AV» 97 (pp. 18-23) o l’intervento tra lago e collina a Torri del Benaco (cfr. «AV» 100, pp. 40-45).

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