Architettiverona 110

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committenti Rambaldi srl Progetto architettonico Hummusstudio (arch. Andrea Ludovico Borri) arch. Massimo Donisi direttore dei lavori e project manager Filippo Giustiniani & partners consulenti Ergon studio associato (progettazione impiantistica) geom. Daniel Dei Tos (rilievi) Cronologia realizzazione: 2016 dati dimensionali Superficie costruita: 5.000 mq Giardino: 12.500 mq

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forte si è permesso ai cittadini di poter attraversare il parco, accedendo dallo storico portale sul quale si legge l’insegna “Borgo Bardolino” che ha dato nome al complesso. Una volta varcata questa soglia è come entrare in un villaggio all’interno del villaggio, dove è possibile percorrere sentieri e piccoli viali circondati da aiuole e piantumazioni che scorrono intorno ad una piazza urbana permeabile. Su questo spazio a cielo libero si attestano una serie di attività commerciali e di ristorazione, i cui plateatici si fondono con il verde all’atmosfera del parco e creano un fluire vivace di persone ed esperienze. Verso piazzetta Guerrieri si trova anche l’antica serra recentemente restaurata. A completamento delle funzioni di ristorazione e retail, è stata messa a disposizione della comunità anche una sala conferenze da 400 posti, dotata di una cucina ed un foyer indipendente che consente l’accesso alla notevole terrazza dalla quale si può godere della vista sul lago. Il collegamento verso via San Martino è costituito da una galleria sulla quale si attestano quattro unità commerciali, e completa la fluidità dei percorsi ba-

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sati sulla permeabilità con il centro del paese. L’ambizioso progetto è stata una sfida vinta, se pensiamo che ha avuto una ricaduta estremamente positiva sulla città e ha raccolto un enorme consenso da parte degli abitanti. Per i bardolinesi, il recupero del Borgo è stata una grande soddisfazione che ha accresciuto, se possibile, l’orgoglio di appartenenza ad una comunità che da sempre sa stringersi attorno alle proprie bellezze. Anche per i turisti la sorpresa è stata accolta in maniera calorosa, tanto da fare del Borgo una delle tappe imprescindibili durante la permanenza a Bardolino. Nei quattro anni di lavoro c’è stato un confronto incessante tra la committenza ed i progettisti e ogni dettaglio è stato definito in maniera minuziosa, compresi alcuni elementi stilistici studiati per rappresentare un equilibrio tra il formalismo del passato e l’estetica contemporanea. La riscoperta da parte della città di se stessa è stato prima di tutto un gesto culturale ed umano ed è stato notevole lo sforzo messo in atto nella direzione della tutela del passato. Evocazione e contemporaneità si fondono in nuovi spazi di vita collettiva.

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