

Siamo un Gruppo industriale che offre servizi
essenziali nell’energia, nell’ambiente, nell’acqua e nel fine vita.
Siamo:
Società Benefit
57 Comuni Partecipata da
Il nostro obiettivo è avere un impatto
positivo sul territorio, per crescere insieme.
Responsabilità, correttezza e trasparenza
Eccellenza dei risultati, innovazione e sostenibilità
Equità e imparzialità Concorrenza e tutela del mercato
Valorizzazione delle risorse umane
Tea s.p.a. SB progetta, realizza e gestisce servizi destinati a rispondere ad esigenze pubbliche e di sviluppo del territorio, di utilità sociale e di tutela ambientale.
La società persegue finalità di beneficio comune, ed opera in modo etico, responsabile, sostenibile nei confronti delle persone, delle comunità e dell’ambiente.
● Combinare crescita economica e sostenibilità creando benefici nei
territori di vocazione è possibile
● Nel nostro Piano Industriale e nelle nostre politiche e procedure aziendali abbiamo declinato gli impegni volti a realizzare 9 dei 17 Obiettivi
dell’Agenda 2030 dell’Onu.
● Da diversi anni siamo impegnati in una rigorosa rendicontazione dell’impatto di governance, sociale e ambientale del nostro lavoro
● Abbiamo sviluppato la struttura di reporting pubblicando, già nel 2024, la DNF all'interno della Relazione sulla Gestione del bilancio consolidato del Gruppo, muovendo così i primi passi verso gli adempimenti richiesti dalla direttiva europea CSRD
● Abbiamo vinto l’Oscar di Bilancio 2024, categorie medie imprese
Dallosvilupposostenibileallafinanzasostenibile
La finanza sostenibile comprende tutti quei servizi/prodotti finanziari, bancari, assicurativi, nonché le strategie di investimento e di asset allocation che consentono di progredire verso lo sviluppo sostenibile
Orizzonte di lungo
periodo Compresenza rendimento finanziario e non finanziario
Fattori Ambientali, Sociali e di Buon Governo
Obiettivo della finanza sostenibile: “to create shared value by reconceiving the intersection between society and corporate performance» (Porter, Kramer; Creating Shared Value, 2011)
Gli ESG
Environment, Social, Governance:
● 3 pilastri della sostenibilità per l’Unione Europea
● 3 fattori fondamentali per verificare, misurare e sostenere l’impegno in
termini di sostenibilità di un'impresa o di una organizzazione
Environment (criteri ambientali)
Social (criteri di impatto sociale)
Governance (criteri di gestione aziendale)
Sostenibilità e imprese: i punti chiave
1. Presa di coscienza del cambiamento di paradigma
2. Analisi della posizione attuale dell’impresa in termini ESG
3. Nuova mentalità nella gestione dei rischi ESG
4. Nuovo modo di presentare e rendicontare il proprio posizionamento
Migliore accesso al mercato del credito e alle risorse finanziarie, bandi e fondi europei
Rapporto più agevole con la Pubblica
Amministrazione e gli appalti pubblici
Crescita delle filiere sostenibili, prediligendo
partner che hanno già bilancio di sostenibilità
Maggiore attrattività e fidelizzazione di persone
altamente competenti
Crescita dell’immagine e della brand reputation
Rifiutare la sostenibilità?
Se un imprenditore rifiuta o non si attiva adeguatamente, la sua impresa:
• Verrà considerata più rischiosa (i modelli interni delle banche tendono a incorporare ESG)
• Otterrà minori finanziamenti bancari e a costi più alti
• Attrarrà minori investimenti dall’esterno
• Sarà meno considerata per operazioni di M&A e di Private equity
• Se è quotata in Borsa il suo valore di mercato tenderà a ridursi
• I suoi clienti e i suoi fornitori la considereranno meno attrattiva
• Sarà marginalizzata dai «clienti del futuro» (i giovani)
ESG: temi rilevanti
Cambiamenti
climatici
Raggiungere il traguardo di emissioni “0” al 2050 è essenziale al fine di contenere il riscaldamento globale entro la soglia di 1,5 °
Acque e risorse
marine
Ridurre i prelievi dalle aree a stress idrico.
L’Italia soffre la carenza idrica, molte aree hanno parametri di stress idrico medio alto ed estremamente alto (WRI)
Inquinamento
Ridurre del 30% il rilascio di microplastiche nell’ambiente al 2030 (obiettivo “inquinamento 0”)
Parità di trattamento
Contrastare il divario retributivo: ridurre il gender pay gap al di sotto del 5%
ESG e crediti bancari alle imprese: alcune aree impattate
• Inclusione dei fattori ESG nell’ambito del risk management delle banche
• ESG e valutazione dell’affidabilità: l’interpretazione dei rating bancari
• Analisi del business plan e fattori ESG
• Modelli interni e fattori ESG: necessità di integrazione
• ESG e pricing del credito
• Il monitoring dell’esposizione ai rischi ESG da parte delle banche
• Le nuove figure in ambito crediti: analisti, gestori e risk manager ESG
Rischio di credito e sostenibilità
I criteri ESG devono far parte del processo di risk management bancario (EBA)
I fattori di rischio di sostenibilità devono
essere inclusi nelle policy di rischio di
Il raggiungimento di obiettivi di sostenibilità (prevalentemente ambientale) porta alla creazione di condizioni favorevoli all’erogazione di
Cosa fare in termini di sostenibilità
Assumere iniziative in ambito ambientale,
sociale e di buon governo
Dotarsi di risorse interne esperte in materia
Valutare l’opportunità di richiedere un
rating ESG
Comunicare i risultati ESG ottenuti
Usare tali risultati come leva per fluidificare
l’accesso al credito
La rendicontazione di sostenibilità è l'insieme di informazioni relative all'impatto ambientale, sociale e di governance di un'azienda.
1. OBBLIGATORI (secondo la direttiva CSRD recepita dall’Italia il 30 agosto 2024)
2. VOLONTARI
Contesto normativo
SustainabilityLaCSRD(Corporate ReportingmodificataDirective)èstata
OmnibusdalPacchetto UE
Contesto normativo in evoluzione
Il 3 aprile 2025, il Parlamento europeo ha approvato la proposta della Commissione europea nota come “Stop the clock” inserita nel pacchetto Omnibus.
Il pacchetto si inserisce nella strategia dell’Unione europea volta a rafforzare la competitività del mercato unico e a rendere più graduale e sostenibile l’attuazione degli obblighi normativi in materia di sostenibilità ambientale e sociale.
La proposta prevede modifiche temporali all’attuazione della CSRD (due anni) e della CSDDD (un anno).
Contesto normativo in evoluzione
Cosa significa per le imprese?
Le modifiche UE dovranno tradursi in direttiva e successivamente in aggiornamenti normativi nazionali.
Il D.Lgs. 125/2024 resta ad oggi il quadro di riferimento per la rendicontazione di sostenibilità.
( da DNF a RDS)
Ma:
❖ adottare politiche di sostenibilità è prima di tutto una questione di competitività, non solo di conformità normativa;
❖ l’integrazione tra rendicontazione finanziaria e di sostenibilità prevista dalla CSRD rappresenta una sfida al miglioramento perché obbliga le aziende a misurare le proprie performance ambientali, sociali e di governance sulla base di processi robusti quanto quelli che governano il reporting di natura finanziaria;
❖ la CSRD consente di sviluppare processi decisionali integrati per fornire ai portatori d’interesse informazioni chiare, comparabili e affidabili sugli obiettivi di sostenibilità e sui loro riflessi finanziari.