FRANCESCO FIORISTA - DIALOGHI VERSO a cura di Antonio Vitale

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DELL’ATTIMO PERENNE

francesco fiorista dialoghi verso a cura di antonio vitale


progetto grafico di Antonio Vitale

Š 2016 copyright - Antonio Vitale


francesco fiorista dialoghi verso a cura di antonio vitale



FRANCESCO FIORISTA

DIALOGHI VERSO A CURA DI ANTONIO VITALE COORDINAMENTO DI GIUSEPPE VITALE

5 - 22 NOVEMBRE 2016

ASSOCIAZIONE CULTURALE “SPAZIOVITALEIN” VIA MILANO 20, 95128 CATANIA, ITALIA (t) +39 340 1500159 / info@spaziovitalein.it



DIAOLOGHI VERSO Antonio Vitale Per un’analisi del nostro tempo piegata nella lettura attenta dell’opera di Francesco Fiorista penso che non sia necessario avanzare nuove interpretazioni rispetto ad un esplicito che reso materia pittorica e segnica si evidenzia già con grande carattere e voce propria nelle sue medie, piccole e minime tele. Ritengo che il punto di partenza dal quale muovere i primi passi verso un parziale disvelamento del significato delle sue opere sia assumere l’incertezza come presupposto di un contenuto. Negare dunque alla nostra lettura un unico e definitivo approdo ed accogliere invece lo stupore di un possibile senso temporaneo e cangiante, perché inevitabilmente filtrato e connesso con la storia varia del fruitore più diverso, determinato dalla ricca polisemia delle opere a disposizione. Quadri tutti vestiti, ma diversamente, di quel mistero che un’opera per dirsi d’arte dovrebbe far apparire, o meglio intuire, talora trasparire. Ogni “opera” ha un’origine misteriosa e solo se “l’anima dell’artista è viva” non ha bisogno di teorie celebrali o azzardi concettuali. L’opera, quando è Opera, trova da sola qualcosa da dire, qualcosa che nemmeno l’artista in quel momento pienamente conosce. Essa gli suggerisce quale forma usare e dove trovarla, quale figlia di una natura esteriore visibile e conosciuta, o interiore intima e notturna. Sicché per dirla con Böcklin “l’opera d’arte giusta deve essere come una grande improvvisazione, cioè tale per cui meditazione, costruzione e composizione preliminare non rappresentano uno stadio in funzione di un fine, perché il fine deve risultare inaspettato all’artista stesso”. Tuttavia affinché questa reazione si inneschi è necessario che di base un artista sappia fermarsi, ascoltare e da qui muoversi per trovare un modo per dire. Sarà poi il suo gesto, che corre dritto verso un segno, ad adattare la forma ad un’originaria idea, per condensarla nell’ossimoro di un esplicitato mistero: l’opera, intesa quale incongruo avvicinamento tra tela, matita, materia; incauto crocevia tra sudario, segno, limite. In particolare, Fiorista è capace di inventare nuovi spazi e di scorgere nuovi orizzonti, la sua originale propensione all’astrazione diventa l’arte di far vivere strutture semplici ed archetipiche come triangolo, cerchio, quadrato immerse nell’estro, nel capriccio, nella pura invenzione


invenzione, ma sempre all’interno di quella gabbia che è anche un intricato labirinto per conoscere il quale è indispensabile percorrerlo munendosi di svariati fili d’Arianna, primo fra tutti quello di un linguaggio capace di rappresentare il sentimento di uno stato, di un preciso tempo, di uno specifico momento. Ecco allora nella produzione artistica di Fiorista come le rare forme arcaiche presenti, quasi embrionali, affermano con voce forte e ferma l’allontanamento da riscontri figurali tendenti ad un reale reiterato e visibile, per ripiegare invece l’attenzione e l’attrazione della narrazione nei riguardi del colore e del segno presente in sé, ovvero spogliato dalla vocazione di definire a tutti i costi una forma significante, per comunicarci, invece, un altro altrove, possibile e poetico. Il suo lavoro artistico diventa dunque, il viaggio verso la concretezza di un impossibile, dell’affermazione di una nuova geometria del visibile che diventa sentimento vibrato, un brivido materico che corre libero da schemi sulle superfici delle sue tele. Guardo, riguardo e “sguardo” ogni tela, “sporca” di un libero eclettismo personale ed originale che traduce le congiunzioni formali di un passato surrealismo estetico, inteso quale atteggiamento etico del caso assurdo volto al bello verso un imploso sincretismo che delinea un linguaggio: il Suo. È come se Fiorista dicesse pennellata dopo pennellata, colore su colore, segno dentro segno che la sua ricerca è polarizzata verso l’imprevisto e lo cerchi muovendosi senza sosta tra oggettività ed astrazione, tra composizione di un tutto nel quadro e definizione particolare di ogni singola forma dipendente dal progetto idea globale. Un conflitto, un’attrazione, una repulsione di cose e forme, un gioco delle parti dove i protagonisti senza un apparente volto si attraggono e si respingono rappresentando per loro natura testo o contesto a seconda dei punti di vista e dell’orizzonte di concentrazione che il fruitore pone in essere decidendo di guardare dritto negli occhi, senza abbassare lo sguardo, un quadro. Ed ecco come lui, il quadro, appeso ad una parete, sudato dal calore della luce di un faretto, prigioniero del confine di una tela, di un telaio, della dimensione di una cornice, sia poi capace di spezzare le sbarre di una fissità statica ed immobile per volare,


smagato, con le ali bruciacchiate ma non cadute di un Pindaro moderno, verso un colore intriso di luce. La storia di opere come “Il bianco pensante”, “Nuovo approdo”, “Aquarius”, “Totem” e molte altre non meno dense, parlano di un’immersione nel colore come momento catartico, un modo per toccare il fondo, riemergere e rinnovarsi. Compagni di questo suo viaggio parlano con la voce sottile del giallo quale “colore della terra, della follia, del delirio”, oppure mediante il blu paladino de “la idea di infinito, del colore tipico del cielo”, del bianco quale icona di “un grande silenzio” o del grigio portavoce di “un’immobilità senza speranza” di uno stare senza quiete, di un continuo ricercare, ricercarsi. Risulta dunque esserci un leitmotiv nelle opere di Fiorista appartenenti al suo ultimo ciclo pittorico-espressivo, ovvero di quella volontà di voler esprimere con inondante forza l’importanza della pittura. Mi pare che nei modi più diversi emerga anche un senso di allontanamento dell’uomo attuato attraverso la negazione di formalità antropomorfe, per porre in essere, invece, l’elogio di forme geometriche assolute di per sé e assolate da un sentimento positivo, ma anche inquietate da un movimento, quasi scorressero sul filo di un immaginario piano inclinato. Forme archetipiche e primordiali che incontrano la Storia passata e nel farlo nutrono la Storia che si espande raccontando a noi tutti ciò che abbiamo vissuto, quello che viviamo e soprattutto quello che, sognando, siamo capaci di Fare, ad occhi aperti. Fiorista e il suo dialogo aperto verso un mondo che sia un modo per essere sempre liberi di tracciare un’ipotesi di parola piegata al verbo di un’immagine, di una visione, di un’evasione.



LE OPERE


L'arancio prende il sopravvento, 2015 - t.m. su tela - 40x50 cm



Il bianco pensante, 2015 - t.m. su tela - 40x40 cm



Nuovo approdo, 2015 - t.m. su tela - 40x40 cm



La morte felice, 2015 - t.m. su tela - 40x40 cm



Cerasa bowling, 2016 - t.m. su tela - 40x40 cm



Verso i giochi, 2015 - t.m. su tela - 40x40 cm



Attesa, 2016 - t.m. su tela - 40x40 cm



Architettura e colore, 2015 - t.m. su tavola - 50x45 cm



Inseminazione, 2015 - t.m. su tela - 40x60 cm



Casa per il profugo, 2015 - t.m. su tela - 80x60 cm



Impollinazione, 2015 - t.m. su tela - 100x100 cm



L'isola che non c'è, 2016 - t.m. su cartone telato - 30x24 cm



Il nero vince, 2015 - t.m. su tela - 40x30 cm





Sogno in laguna, 2016 - t.m. su masonite - 30x20 cm



Mimetismo, 2015 - t.m. su tela - 40x40 cm



Caino ed Abele, 2015 - t.m. su tela - 50x70 cm



Cromie poliformi, 2015 - t.m. su tela su tavola - 40x40 cm



La rocca dei turchi, 2015 - t.m. su tela - 40x40 cm



Bird, 2016 - t.m. su tela - 40x50 cm



Prima dell'abisso, 2016 - t.m. su tela - 40x50 cm



Corpi celesti, 2015 - t.m. su tela - 30x40 cm



Proforma 1, 2015 - t.m. su tela - 60x60 cm



@micizia, 2015 - t.m. su tela - 70x50 cm



Genesi, 2014 - t.m. su tela - 140x120 cm



Vento, 2016 - t.m. su tela - 180x140 cm



Energia creativa, t.m. su tela - 100x80 cm



Verso la vita, 2015 - t.m. su tela - 80x60 cm





Macchina per vivere, 2016 - t.m. su tela - 40x40 cm



Macchina del tempo, 2015 - t.m. su tela - 100x100 cm



Flashback, 2016 - t.n. su tela - 60x90 cm



Aquarius, 2016 - t.m. su tela - 180x140 cm



Scala, 2016 - t.m. su tela - 40x60 cm



Totem, 2016 - t.m. su tela - 70x100 cm



Hieronymus, 2016 - t.m. su tela - 100x100 cm



Al lupo al lupo, 2016 - t.m. su masonite - 30x24 cm



Il nulla invadente, 2016 - t.m. su tela - 40x40 cm



Prima del buio, 2016 - t.m. su tela - 40x40 cm



Pausa inquietante, 2015 - t.m. su tela - 40x40 cm



Lo spettro dell'innocenza, 2016 - t.m. su tela - 40x40 cm



Purificazione, 2016 - t.m. su tela - 50x40 cm



Qui da tempo, 2016 - t.m. su tela - 40x40 cm




FRANCESCO FIORISTA Nasce a Catania nel 1946. Ha completato il corso di pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Catania. Ha insegnato Tecniche Pittoriche presso l’Accademia di Belle Arti “ABADIR” di Sant’Agata Li Battiati (Catania). Vive e lavora a Trecastagni (Catania). PRINCIPALI MOSTRE COLLETTIVE * 1989 – “AXIS… Rassegna Video Europei e Video-Art” – Centro Culturale Voltaire, Catania. * 1991 – Esposizione Nazionale d'Arte Contemporanea "LUX MUNDI" con testo di Francesco Scialfa – “Real Albergo delle Povere”, Palermo. * 1995 – "L'INTERRUZIONE DEL SENSO" – “Novorganismo” e Università di Catania – Ex Monastero dei Benedettini, Catania. * 1995 – "NOVORGANISMO 1984-1994" a cura di Vincenzo Tomasello – Accademia di Belle Arti, Catania. * 1995 – "CIRCUMNAVIGAZIONE 8” con testo di Vincenzo Tomasello – Ezio Pagano Artecontemporanea, Bagheria (Palermo). * 1995 – "MISTRA D'ARTE" a cura di Ornella Fazzina – Mistretta (Messina). * 1995 – "TERRE NERE" – Centro Studi Village, Fornazzo di Milo (Catania). * 1995 – "ISOLA", Internazionale d'Arte Contemporanea – Riserva Naturale "OASI" Village, Fiumefreddo (Catania). * 1996 – Tecniche Pittoriche – Accademia di Belle Arti "Abadir" di Sant’Agata Li Battiati (Catania). * 1996 – "APERTURA… from the south” con testi di M. Bignardi, C. Cerritelli e G. Frazzetto – “Novorganismo” , Catania. * 1998 – 1a Biennale D'Arte Contemporanea “TREVI FLASH ART MUSEUM”, Trevi (Perugia). * 1998 – "NUOVE SITUAZIONI SULLE PENDICI DELL'ETNA" a cura di Massimo Bignardi – Centro "Di Sarro", Roma. * 1999 – "LA CITTA', ARGINI E MARGINI" a cura di Michele Marinaccio e Guglielmo Gigliotti – Galleria “Arte in Transito”, Roma. * 2000 – “ETNA, geografia del fantastico” a cura di Peter Assmann e con testo di L.P. Vasta – Palazzo Duchi di S. Stefano / Fondazione Mazzullo, Taormina (Messina). * 2000 – “IL TEMPO, LA LUCE E L’INNOCENZA” a cura di Artestudio (Catania) e Ass. Quartiere Rocche (Agira) – Archi Via Tevere Agira (Enna). * 2000 – “ART POSTAL CONSACRÈ AUX SORCIERES” - La Galerie du CRABE a cura di J. Actergale, J. Dupont e P. Fochon – Jodoigne, Belgio.


* 2001 – “SCILLA PER NOI” a cura del Centro “Luigi di Sarro” (Roma) e con testo di Giuseppe Frazzetto – Castello Ruffo di Scilla Reggio Calabria. * 2002 – “5a BIENNALE D’ARTE SACRA” a cura di Giuseppina Radice e Diego Gulizia – Università della 3a Età, Siracusa. * 2002 – “NOTTURNO IN GALLERIA” a cura di Giuseppe Frazzetto – Galleria “Arte Club”, Catania. * 2003 – “L’IMMAGIMAZIONE È UN ALBERO…” a cura di Giuseppina Radice e organizzazione SPAZIOVITALEin – Centro Culturale “Le Ciminiere”, Catania. * 2004 – “PALESTINA, muri o ponti” a cura di L. Vasta – Fondazione Marco Montalbano, Viagrande (Catania). * 2005 – “PERCORSI ETICI” a cura di Giuseppina Radice ed organizzazione SPAZIOVITALEin – Galleria d’Arte Moderna “Le Ciminiere”, Catania. * 2005 – “Expò Arte Fiera Catania” a cura di L. Barbera - Stand SPAZIOVITALEin – Centro Culturale “Le Ciminiere”, Catania. * 2005 – “6a BIENNALE D’ARTE SACRA” a cura di Ornella Fazzina. Itinerante presso Università, Musei e Gallerie degli Stati Uniti. * 2005 – “LIBERTANDO, OMAGGIO ALLA LIBERTÀ, EVENTO INTERNAZIONALE DI ARTE POSTALE” a cura di Franco Spena – Galleria di Palazzo del Carmine, Caltanissetta. * 2011 – “MADE IN SICILY” a cura di Nicolò D'Alessandro – Rassegna Regionale d'Arte Contemporanea – Galleria d'Arte Moderna “Le Ciminiere”, Catania – Real “Albergo delle Povere”, Palermo. * 2013 – “ANDROLIFE – ARTE E BIOLOGIA” – Organizzazione Policlinico e Accademia di Belle Arti di Catania – Accademia di Belle Arti di Catania. * 2013 – “L'ININTERROTTO PUNTO” a cura di Antonio Vitale – SPAZIOVITALEin, Catania. * 2013 – “PERDUTO TEMPO PRESENTE” a cura di Antonio Vitale – Castello di Milazzo / Convento delle Benedettine, Milazzo (Messina). * 2014 – “I COLORI DEL SACRO” – Associazione Polena, Orto Botanico e Associazione Salvatore Incorpora. A cura di Andrea Sebastiano Fiorista e Luisa Trovato – Chiesa della Badia di Sant’Agata, Catania. * 2014 – Selezionato per la partecipazione alla 6a Edizione del “PREMIO D'ARTE NAZIONALE TERNA” – Roma. * 2014 – “ORIGINI” a cura di Antonio Vitale – SPAZIOVITALEin, Catania. * 2015 – “SOTTO VUOTO” a cura di Antonio Vitale – SPAZIOVITALEin, Catania. * 2016 – “DESTINI INCROCIATI” a cura di Antonio Vitale – SPAZIOVITALEin, Catania. * 2016 – “MINIMA… azioni contemporanee” a cura di Giovanna Susan, Francesco Piazza ed Antonio Vitale – SAC / Sant’Agostino Contemporanea” della Galleria Regionale di Palazzo Bellomo, Siracusa.


MOSTRE PERSONALI 1993 – “DIAFRAMMI” – Testo di Paolo Giansiracusa – Galleria “Novorganismo”, Catania. 1995 – “PERSONALE” – Testi di Franco Piruca e Lucilla Brancato – Galleria “Novorganismo”, Catania. 2001 – “PERSONALE” – Testo di Giuseppina Radice – Galleria “Progetti D’Arte”, Catania. 2002 – “PERSONALE” – A cura di Iberia Medici – Galleria “Perseo”, Taormina (Messina). 2016 – “DIALOGHI VERSO” – A cura di Antonio Vitale – SPAZIOVITALEin, Catania.

HANNO SCRITTO DI LUI F. Scialfa – L. Taiuti – P. Giansiracusa – G. Radice – L. Brancato – R. Carchiolo – V. Tomasello – F. Piruca – O. Fazzina – M. Bignardi – C. Cerritelli – G. Frazzetto – F. Carbone – P.L. Vasta – P. Ferri – B. Tosi – G. Gigliotti – M. Cannata – N. Testagrossa – U. S. Vega – D. Gulizia – I. Medici – E. Di Stefano – E. Crispolti – V. Fagone – G. Dorfles – A. Vitale.

COLLEZIONI E RIFERIMENTI Le sue opere sono inserite in importanti collezioni pubbliche e private, tra cui: MUSEUM di Bagheria (Palermo) / Museo d’Arte Contemporanea ed Etnografica di Godranopoli, Godrano (Palermo) / Chiesa Santa Maria del Carmelo in S. Giorgio, Catania / Museo d’Arte Sacra Contemporanea, Siracusa / Chiesa di S. Benedetto, Trecastagni (Catania) - Salone della Sede Provinciale UCIIM “Nuccio Sciacchitano”, Catania / A.C. SPAZIOVITALEin, Catania / A.C. ARTE ALTA, Castelmola (Messina) / Studio dell’artista.



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