a tu per tu con alessandro fiumidinisi
Ogni RV ha bisogno di un sistema di riscaldamento ad hoc Quali sono le problematiche più ricorrenti in merito ai sistemi di riscaldamento dei RV e alla distribuzione del calore nell’abitacolo? Lo abbiamo chiesto a Alessandro Fiumidinisi, sedici anni di esperienza in Webasto come tecnico responsabile a livello internazionale del settore RV e ora consulente di climatronica per RV. Testo di Andrea Cattaneo
Quali sono le principali regole da rispettare per realizzare un buon impianto di riscaldamento per RV? Alessandro Fiumidinisi: Senza dubbio, occorre scegliere correttamente l’apparecchio riscaldante rapportando la sua potenza al tipo di veicolo e alla sua volumetria interna. E’ utile installare l’apparecchio più centralmente possibile, per poter minimizzare la lunghezza dei tubi di diffusione dell’aria. Così come è utile definire il circuito in maniera da coprire capillarmente l’abitacolo lungo tutto il suo perimetro. Ritengo che si debba porre molta attenzio-
ne allo studio dei flussi di ritorno alla caldaia, un elemento spesso trascurato che però può contribuire alla riuscita di un buon impianto. E poi, sono convinto che si debba dimenticare il falso mito del posizionamento del sensore di temperatura nel luogo più freddo dell’abitacolo: il sensore deve essere posizionato laddove è rappresentativo per gli occupanti. Quali sono a suo avviso gli errori più comuni commessi dai chi installa apparecchi riscaldanti sui camper? Alessandro Fiumidinisi: Credo che l’errore più comune dei costruttori sia quello di sviluppare un nuovo veicolo, nelle sue linee generali e nell’arredo interno, e solo in ultimo definire l’impianto di riscaldamento. In realtà, l’impianto di riscaldamento dovrebbe nascere insieme al veicolo e al suo arredo: questo, di fatto, è il pilastro principale su cui poggia il comfort invernale. Per quanto riguarda l’impianto termico, quindi, ogni versione di camper dovrebbe essere studiata nel dettaglio? Alessandro Fiumidinisi: Ogni versione di camper presenta uno schema abitativo dif-
30
CAMPER PROFESSIONAL
ferente, un arredo specifico. Al variare delle componenti d’arredo si sposta la collocazione dei vani porta bombole, dei tubi del combustibile e delle canalizzazioni del sistema di riscaldamento. In fase di progettazione, uno studio approfondito su tutta la nuova gamma permette di raggiungere interessanti risultati in materia di comfort, risparmio ed efficienza produttiva attraverso la standardizzazione. Una cattiva progettazione climatica crea solo problemi all’utente o anche svantaggi al costruttore? Alessandro Fiumidinisi: Un tempo, coloro che utilizzavano il camper in inverno erano considerati dei temerari. Oggi invece, specialmente in Europa, l’utilizzo invernale dei RV è da considerarsi la norma. Nelle località di montagna, lungo l’arco alpino, si registrano temperature fino a -30°C. Anche senza spingersi agli estremi, con una temperatura di -15°C l’utente può rimanere scontento, molto scontento, se tutti gli impianti si bloccano e si crea condensa all’interno… In casi come questo, il problema dell’utente diventa anche il problema del costruttore per le inevitabili ricadute sull’assistenza e sull’immagine
CAMPER PROFESSIONAL