Camper Professional 17

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IL MAGAZINE PER GLI SPECIALISTI DEI VEICOLI RICREAZIONALI

OT TOBRE-NOVEMBRE-DICEMBRE 2023 NUMERO 17

PERIODICO TRIMESTRALE

C P P I TA L I A

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LE FIERE TRA PRESENTE E FUTURO

Caravan Salon - Salone del Camper - Fit Your Camper

GIACOMO GIACHINI Euroaccessoires

PAOLO BACCI Caravanbacci

ALBERTO PILLON Camperisti Italiani

GIANLUCA TOMELLINI GIANNI BROGINI AIASC Gerecon Italia

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camper professional n.17 novembre 2023 L’editoriale Con novembre si chiude il sipario sulle fiere nazionali e internazionali del nostro settore e si comincia a programmare il nuovo anno. I saloni hanno registrato ancora una volta numeri eccezionali di visitatori, segno che l’interesse degli appassionati del caravanning e del turismo all’aria aperta è sempre vivo. Il Salone del Camper 2023 conferma un’edizione molto positiva: superati i 100.000 visitatori. Grande successo anche per il Caravan Salon di Düsseldorf che ha visto la partecipazione di 254.000 appassionati, rispetto ai 235.000 dell’edizione 2022. Il Salone di Parigi (Salon des Véhicules de Loisirs) ha registrato 94.000 visitatori, +3,3% rispetto al 2022. Record a Barcellona per il Salón Internacional del Caravaning con 66.000 visitatori. E record anche nel Regno Unito per il Motorhome & Caravan Show di Birmingham con 106.000 visitatori. Anche a Wels (Caravan Salon Austria) i numeri sono stati di rilievo: 45.900 visitatori in cinque giorni di fiera. E ben 59.000 sono stati i visitatori a Berna per il Suisse Caravan Salon 2023. Insomma, le piattaforme fieristiche funzionano ancora e dimostrano che c’è molto interesse per i veicoli da campeggio e per il turismo in libertà. La conversione del contatto in contratto, però, non è scontata e i numerosi fattori di incertezza come la situazione geo-politica, l’inflazione o più nello specifico i costi dei veicoli ricreazionali lievitati anche fino al 30% negli ultimi due anni, complicano le cose. Ma il settore è vivace e il potenziale è enorme. Sorprende che il salone italiano riesca ad attrarre

più visitatori di quello francese, dove le immatricolazioni di veicoli ricreazionali sono il quintuplo rispetto a quelle di casa nostra. E a proposito di sorprese, dobbiamo complimentarci con il Ministro del Turismo Daniela Santanché, che non solo ha partecipato alla conferenza stampa di apertura del Salone del Camper, ma si è anche intrattenuta con le associazioni del settore per una tavola rotonda fino a metà pomeriggio. Chi vi scrive opera in questo settore come giornalista dal 1996 e per la prima volta osserva non solo un politico, ma addirittura un ministro della Repubblica Italiana che scende dal suo scranno e dedica del tempo (non solo in quantità, ma anche di qualità) per comprendere il nostro settore, le sue peculiarità ed esigenze, coinvolgendo anche il suo Ufficio di Gabinetto per dare ancor più concretezza alla sua azione. Grazie Ministro. Il turismo all’aria aperta non ha mai avuto un interlocutore istituzionale capace di comprenderne l’enorme potenziale. Abbiamo bisogno di rendere più accogliente il nostro Paese per i turisti in camper e caravan, sia italiani sia esteri e potenziare così un mercato turistico alternativo a quello tradizionale, eco-sostenibile e destagionalizzato. Per concludere questa nota, torniamo al tema delle fiere e accogliamo con entusiasmo la notizia che è nata una nuova manifestazione esclusivamente dedicata agli accessori, alla componentistica e alle attrezzature per il caravanning. Si chiama Fit Your Camper, si svolgerà a Erba (LC) dal 4 al 7 aprile 2024 e ha previsto due giornate esclusivamente dedicate al trade. Il nostro giornale, naturalmente, sarà presente come media partner dell’evento. Antonio Mazzucchelli

Sommario

• 52 Focus aziende: Indel B Cool style

• 20 Fiere: Fit Your Camper La prima fiera degli accessori per veicoli ricreazionali

• 54 Focus aziende: Lippert Il nuovo letto Manila, la porta d’ingresso Modularia

• 24 Intervista con Giacomo Giachini Uniti per un unico obiettivo

• 56 Focus aziende: Teleco Il router con connessione cellulare e ripetitore Wi-Fi

• 28 Intervista con Paolo Bacci Un toscano “verace”

• 58 Focus aziende: Truma Tutte le novità presentate ai saloni

• 32 Intervista con Alberto Pillon Quando uno più uno fa una community

• 60 Report: Caravan Salon Düsseldorf 2023: un altro grande successo

• 36 Intervista con Gianluca Tomellini Aree di sosta, come e cosa fare?

• 68 Report: Salone del Camper A Parma un pieno di ottimismo

• 40 Intervista con Gianni Brogini Testimone della storia

• 76 Mercati: Repubblica Ceca La Repubblica dei camper: 50% di crescita in 3 anni

• 44 Focus Germania Caravan Center Bocholt, la concessionaria digitalizzata

• 78 Associazioni Assocamp

• 48 Focus aziende: AL-KO Livellamento in tutto relax

• 80 Associazioni APC

• 50 Focus aziende: AL-KO VTE Come produrre e gestire l’energia in camper

• 82 Associazioni Promocamp

Direttore responsabile: Antonio Mazzucchelli Caporedattore: Paolo Galvani Team editoriale: Enrico Bona, Renato Antonini, Elisabetta Croce, Giorgio Carpi, Francesco Rossi, Terry Owen, Peter Hirtschulz, Steve Fennell Progetto e realizzazione grafica: Federico Cavina Stampa: Pixartprinting - Quarto d’Altino VE Email: redazione@camperprofessional.com Editore: Fuori Media srl - Viale Campania 33 - 20133 Milano - Tel +39 02 58437693 o +39 02 58437051 - Numero REA MI - 2107599 - CF/P.Iva 09695690967 Periodicità: Trimestrale Registrazione del Tribunale di Milano n. 179 del 2/9/2019 La riproduzione e la ristampa, anche parziali, di articoli e immagini del giornale sono formalmente vietate senza la debita autorizzazione dell’Editore. Camper Professional aiuta i professionisti del settore a tenersi aggiornati con le ultime novità commerciali e le tendenze del mercato. Con la dicitura “In collaborazione con” indichiamo articoli a carattere pubbliredazionale.

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news

La camping industry raccontata dai protagonisti Abbiamo partecipato all’ultima edizione del SIA Hospitality Design 2023 a Rimini, non direttamente come Camper Professional Italia, ma con altre due testate della nostra casa editrice: Camping Business e Golden Camping & Glamping. Al nostro stand, allestito come un vero e proprio studio televisivo, abbiamo incontrato molti attori del mondo e dell’industria del campeggio. Vi proponiamo in questa pagina due interessanti contributi, ma seguiteci sul sito www.campingbusiness.eu per essere sempre aggiornati

Ramon Van Reine – CEO di ACSI Abbiamo avuto il piacere di incontrare Ramon Van Reine, CEO di ACSI, al SIA Hospitality Design 2023 a Rimini. In questa intervista, Ramon ha condiviso approfondimenti su: • La crescita e le sfide affrontate dal settore del campeggio, soprattutto durante il periodo Covid • L’impressionante crescita di ACSI, passata dalle sfide del 2020 a una stagione fantastica • L’aumento della popolarità del campeggio durante la pandemia e come una ricerca mostra che i campeggiatori lo preferiscono rispetto ai tradizionali soggiorni in hotel • La trasformazione digitale di ACSI, in equilibrio tra la stampa tradizionale e la crescita dei contenuti digitali • L’importanza della prenotazione da parte dei campeggiatori a causa della diminuzione delle piazzole disponibili • L’esclusiva iniziativa “ACSI Awards” in cui i consumatori possono scegliere i vincitori • Il ruolo essenziale delle riviste di caravanning nel settore dei camper, che ispirano ed educano i clienti

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Alberto Granzotto – Presidente di FAITA-FederCamping Ospite di Conversazioni @ Camping Business, edizione speciale dal SIA Hospitality Design 2023, è stato anche Alberto Granzotto, presidente nazionale di FAITA-FederCamping. Il presidente ha condiviso con noi alcune riflessioni sull’analisi della stagione italiana 2023, che conferma il trend positivo del turismo all’aria aperta, ma con alcune differenze tra aree territoriali e mercati di riferimento. Il Nord-Est ha beneficiato dal ritorno dei clienti stranieri, superando i livelli del 2019. Il Nord-Ovest ha registrato una forte presenza del turismo italiano. Il Centro-Sud ha dato segnali misti, potenzialmente dovuti a difficoltà economiche legate all’inflazione. Le destinazione di mare e di lago hanno tenuto, con una crescita significativa del turismo in montagna. Tutto questo tenendo conto di condizioni metereologiche inusuali: con una primavera caratterizzata da fenomeni negativi e un ottobre eccezionalmente caldo. Sul tema delle attività portate avanti da FAITA, il presidente ha evidenziato che il settore del turismo open-air in Italia sta vivendo cambiamenti accelerati grazie alla tecnologia e all’analisi dei dati. Per questo la creazione dell’Osservatorio da parte della federazione è fondamentale per capire l’evoluzione e le prospettive future del settore. La raccolta e l’analisi dei dati, infatti, sono strumenti cruciali. Aiutano gli operatori turistici a adattarsi alle esigenze in cambiamento dei viaggiatori e a rimanere competitivi. Il turismo open-air è la seconda forma di ospitalità in Italia, sottolineando la sua importanza nell’economia del paese. Per mantenere la rilevanza del settore, è essenziale continuare a investire e innovare. Con l’uso efficace della tecnologia, dei dati e della collaborazione, il futuro del turismo open-air in Italia appare promettente.

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news Stellantis rinnova tutta la gamma dei veicoli commerciali leggeri “Sei brand, una sola forza”. Con questo slogan Stellantis ha presentato in un sol colpo il rinnovamento completo della sua gamma di veicoli commerciali leggeri: 12 modelli in tutti i segmenti dei suoi marchi Citroën, Fiat Professional, Opel, Peugeot e Vauxhall, oltre all’anteprima del nuovo Ram ProMaster EV che sarà lanciato entro la fine del 2023. Nella conferenza di presentazione, tenuta a Balocco, si è posta anche grande rilevanza sulla transizione ecologica, con l’annuncio dei BEV (Battery Electric Vehicles) di seconda generazione, che offrono una maggiore autonomia su tutti i modelli (fino a 420 km) e che si arricchiranno nel 2024 con furgoni medi e grandi con celle a combustibile a idrogeno. Un annuncio senza precedenti per dimensioni e contenuti che è servito a rimarcare la forza di Stellantis sui mercati globali: prima posizione in Europa e in America latina, seconda posizione in Africa e terza in Nord America. Dal mercato dei veicoli commerciali arriva infatti un terzo del fatturato dell’intero gruppo, già oggi ben posizionato anche sul mercato dell’elettrico: in Europa Stellantis è ampiamente al primo posto con il 43% di quote di mercato. Nell’ambito del piano Dare Forward 2030, gli obiettivi nel settore dei veicoli commerciali sono di raddoppiare il fatturato del 2021, raggiungere un mix di EV pari al 40% (inclusi i veicoli per rimpieghi gravosi) e generare un fatturato di 5 miliardi di euro in servizi. Alla base degli annunci c’è una strategia battezzata Stellantis Pro One basata su cinque pilastri,

i-Cockpit, Opel e Vauxhall avranno un focus particolare sulla tecnologia, con illuminazione high-tech, tra cui i fari a matrice. Ad accomunare i 12 modelli della nuova gamma la scelta di non fare compromessi sulle prestazioni. Il design rivisto di ogni veicolo prevede cabine di guida innovative, un nuovo sistema di infotainment con monitor da 10 pollici, 18 sistemi di assistenza alla guida (ADAS) aggiornati e in grado di portare fino al Livello 2 di guida autonoma, connettività al 100% di serie già a partire da quest’anno e l’innovativa soluzione e-PTO (electric Power Take Off), che consente di utilizzare la batteria di trazione per le conversioni. A partire dal 2026 verranno garantiti gli aggiornamenti over-the-air, con l’obiettivo di raggiungere i 5 miliardi di euro di ricavi da servizi connessi. “Questa seconda generazione di furgoni a emissioni zero, in linea con le aspettative dei clienti e che offre una maggiore autonomia dei BEV, un’offerta addizionale di celle a combustibile, 18 ADAS, una connettività completa e innovazioni come il ‘Power Take Off elettrico’, rafforzerà ulteriormente la nostra attuale leadership nei furgoni BEV e in tutti i segmenti”, ha dichiarato Xavier Peugeot, Senior Vice President Commercial Vehicles Business Unit di Stellantis.

con un approccio a 360 gradi: offrire la più ampia gamma di prodotti del settore; mantenere la leadership nell’ambito delle emissioni zero con soluzioni complementari, come l’idrogeno e gli interventi di retrofit; creare un’esperienza cliente fluida e personalizzata; creare un nuovo ecosistema digitale per gli operatori di allestimenti e trasformazioni; e offrire servizi al 100% connessi. Preservare le identità di marchio In questo contesto, ogni marchio europeo, pur condividendo piattaforme oggi realmente comuni al 100%, manterrà una sua identità, perché l’acquirente di un veicolo commerciale tende a riconfermare la fiducia nel brand. Fiat Professional manterrà così la sua immagine legata a soluzioni pratiche e innovative per la gestione del carico, Citroën si caratterizzerà per il benessere a bordo grazie a soluzioni come gli Advanced Comfort Seats, Peugeot per il design e la raffinatezza degli interni con il distintivo 6

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Sondaggio ADAC: Germania e Italia le mete preferite, cresce la voglia di campeggiare “sotto le stelle” Il club automobilistico tedesco ADAC ha realizzato un sondaggio per indagare le attuali tendenze del campeggio. Dai dati raccolti si delinea il profilo del campeggiatore tedesco: è giovane, va in vacanza soprattutto in camper e nei tradizionali campeggi. Ma la vera sorpresa è la tendenza verso il “campeggio libero”, per soddisfare la voglia di pernottare nella natura. A prediligere il campeggio sono soprattutto le famiglie, specialmente con bambini sotto i 14 anni e il camper si conferma ancora la scelta più comune (per il 28% degli intervistati con riferimento alle vacanze fatte negli ultimi 4 anni, e per il 34% per le vacanze previste nei prossimi 2 anni), seguita dalla tenda. L’ADAC registra però una tendenza in netta crescita per gli alloggi in affitto: case mobili, bungalow e chalet sono stati scelti dal 25% degli intervistati per le vacanze passate, ma la percentuale sale al 34% con riferimento alle vacanze future. Il campeggiatore tedesco è anche molto sensibile verso i temi ambientali: per il 40% circa degli intervistati, questioni come la mobilità sostenibile nei luoghi di destinazione, l’impronta di CO2 del viaggio e la scelta

di cibo sostenibile sono criteri importanti al momento della prenotazione. La sorpresa più interessante arriva però a proposito del “luogo di pernottamento” scelto dai campeggiatori. Dalle risposte raccolte, non c’è dubbio che il campeggio resti ancora il luogo preferito dai

campeggiatori, sia per il passato (79%) che per il futuro (83%). Ma qualcosa sta cambiando. Nel pianificare le vacanze dei prossimi due anni, i campeggiatori mostrano un interesse crescente verso alcune soluzioni alternative che sembrano rispondere meglio alla voglia di vivere la propria vacanza in libertà e in mezzo alla natura. Il micro-campeggio, per esempio, – piccole e semplici piazzole in un ambiente

tranquillo, come un agriturismo, messe a disposizione da privati a un prezzo contenuto – interessa il 30% degli intervistati in procinto di pianificare le prossime vacanze (una percentuale quasi doppia rispetto a chi ha scelto questa soluzione nei quattro anni passati, ovvero appena il 16%). Altra tendenza che attira nuovi appassionati è quella della sosta libera, nella natura, al di fuori di strutture ricettive più o meno organizzate. Questo trend si scontra però con le normative dei Paesi europei che generalmente vietano il campeggio libero (in Svezia e Norvegia è legale, per le tende, ma ci sono comunque delle regole da rispettare). Ma l’offerta inizia ad ampliarsi. Dove trascorrono le loro vacanze i campeggiatori tedeschi? La maggior parte (55%) rimane in Germania, mentre chi supera i confini nazionali si dirige per lo più in Italia (9%), Francia (6%) e Croazia (5%). Poi Paesi Bassi (4%), Svezia (3%) e Norvegia (2%), queste ultime due si segnalano come destinazioni in crescita. Solo il 4% dei campeggiatori si dirige verso destinazioni extraeuropee, per lo più in Nord America e Australia.

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news Lippert ha un nuovo sito web per l’Europa Lippert ha deciso di ristrutturare completamente il suo sito web europeo. L’obiettivo del restyling è stato quello di mettere al centro l’utente finale, offrendogli tutti gli strumenti per conoscere l’azienda, per sapere dove trovare i suoi prodotti e ottenere eventuale assistenza. Realizzato in sei lingue – inglese, tedesco, francese, italiano, spagnolo e olandese – il sito lippertcomponents.eu evidenzia in prima battuta le tre principali aree in cui opera, nella Regione EMEA, la società americana: Caravanning, Marine e Rail. Una mappa interattiva, con possibilità di ricerca per area geografica, consente di trovare facilmente i dealer autorizzati di tutta Europa. “È stato un lavoro piuttosto lungo, durato quasi un anno, realizzato a strettissimo contatto con tutti i team convolti,” ha commentato Francesca Tompetrini, Marketing Manager Caravanning and Rail di Lippert Europe. “Il nostro obiettivo era creare un sito che soddisfacesse appieno le esigenze dell’utente finale, e credo sinceramente che sia stato raggiunto. Il sito è stato progettato con una grande attenzione ai dettagli e all’esperienza dell’utente. Abbiamo reso la navigazione intuitiva e semplice, facilitando così la ricerca di informazioni e l’interazione con i nostri prodotti e servizi. Ogni pagina è stata curata nel contenuto e nel design per offrire una piacevole esperienza di navigazione”. Una selezione dei prodotti più richiesti e la possibilità di acce-

dere a cataloghi, volantini e offerte speciali precedono una presentazione più dettagliata dei brand che fanno parte del Gruppo, come Polyplastic by Lippert, Lewmar, DoubleCool by Lippert, Taylor Made e Trend Marine. La home page si chiude con la presentazione del programma Platinum Circle Service Center destinato ai service center partner del settore Caravanning e con una completa mappa del sito che consente all’utente di orientarsi facilmente tra i numerosi contenuti. Chi cerca assistenza trova tutte le informazioni nella sezione Supporto, mentre tra le Risorse vi sono il Blog aziendale, l’interessante Showroom virtuale, i cataloghi e il Centro multimediale. L’ultima voce di menu, Unisciti al Team, che rimanda al sito Corporate, permette di conoscere la visione, la missione e i valori aziendali (La vita in Lippert), oltre che di scoprire le posizioni aperte. “Ma non ci fermiamo qui: siamo convinti che il nostro nuovo sito rappresenti solo l’inizio di un percorso di crescita continua,” ha aggiunto Tompetrini.

Volkswagen festeggia 20 anni di produzione del suo minivan Caddy in Polonia Volkswagen Veicoli Commerciali festeggia i 20 anni da quando il primo Caddy “Made in Polonia” ha lasciato lo stabilimento di Poznań. Da allora, sono state costruite più di 2,6 milioni di unità in tre generazioni di Caddy, il modello di van più piccolo della Volkswagen. Nell’autunno del 2003, Volkswagen Veicoli Commerciali presentò la terza generazione del Caddy al RAI Commercial Vehicle Show di Amsterdam. Poco dopo, il 12 novembre, a Poznań, nella Polonia occidentale, è iniziata la produzione, avviando così una storia di successo per lo stabilimento e per il modello. Nel frattempo, dalla catena di montaggio in Polonia sono usciti più di 2,6 milioni di unità del minivan: quando Volkswagen Veicoli Commerciali iniziò la produzione di veicoli a Poznań nel 1993, nessuno avrebbe potuto immaginare che quella sede sarebbe diventata il più grande stabilimento automobilistico della Polonia, il più grande datore di lavoro della regione e l’unico stabilimento di produzione del Caddy.

Ventilatori 12V e 24V di SEEKR by Caframo, il comfort per la vacanza in camper Ventilatori a 12V: silenziosi, eleganti, compatti In camper lo spazio è prezioso, così come è importante contenere i consumi, ma è anche fondamentale vivere un viaggio e una vacanza senza soffrire il caldo. I camper sono più di un semplice mezzo di viaggio o di trasporto: possono essere una casa, un cottage, un rifugio per la famiglia e i propri cari o anche uno strumento di scoperta. Ecco perché i progettisti di SEEKR by Caframo hanno concentrato la loro attenzione sulla produzione di una linea di ventilatori a 12 volt e a basso consumo. Pensati per garantire la massima funzionalità, versatilità e prestazioni silenziose, i ventilatori top di gamma 12V offrono un flusso d’aria eccezionale, prodotto in un design elegante che si adatta a qualsiasi spazio o stile. Sirocco II – Progettato per l’eccellenza 314 metri cubi all’ora di flusso d’aria omnidirezionale a 360°, tecnologia di rilevamento automatico da

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12/24V, tre velocità, quattro impostazioni del timer di spegnimento automatico, minimo impatto sulle risorse energetiche con un consumo di soli 0,35A con l’impostazione più alta a 12 volt, tre anni di garanzia. Sirocco II vanta un lungo elenco di caratteristiche tecniche e di design molto interessanti, ed è quindi in grado di offrireprestazioni senza precedenti in un corpo compatto, all’interno del quale ogni componente è stato controllato e assemblato a mano, superando l’esame degli OEM (Original Equipment Manufacturer). La garanzia di ben tre anni dimostra quanto SEEKR by Caframo creda nei suoi prodotti e li sostenga, sempre con l’obiettivo di soddisfare anche le aspettative dei clienti più esigenti. Bora: la tecnologia salvaspazio al suo meglio Bora è uno dei ventilatori più amati e venduti sul mercato. L’eccezionale flusso d’aria da 130 CFM è reso possibile dal design della lama ad alta efficienza, oltre che dall’angolo e dalla direzione regolabili. Vanta inoltre un motore con durata stimata di oltre 5.000 ore, un design compatto e un pulsante di controllo centrale che rendono possibile l’installazione negli angoli e negli spazi più ristretti, consentendo all’aria di fluire dove prima non era possibile. Progettato con opzioni a 12V e 24V, Bora arriva ovunque!

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news Rimor & Studio Psiche: lo Psicologo è on the Road! La collaborazione con Psicologo On The Road prosegue a tutto motore. E nasce da un’idea unica e innovativa, che già nel 2022 ha riscosso moltissimo successo: il primo sostegno psicologico totalmente gratuito su camper d’Italia. Nel cuore della Toscana, l’iniziativa straordinaria targata Studio Psiche e Rimor sta dando un nuovo significato alla psicologia, portando il supporto psicologico direttamente fuori dalla porta di casa. Il progetto sta rivoluzionando l’approccio al benessere mentale e alla prevenzione psicologica primaria, avvicinandolo alle persone e portando il tema nelle piazze. Questa iniziativa, finanziata dai comuni locali, mira a offrire supporto psicologico gratuito attraverso brevi incontri con uno psicologo o uno psicoterapeuta, della durata di 30 minuti ciascuno. Ciò che rende questa iniziativa davvero speciale è il suo approccio, con gli incontri che si svolgono all’interno di un camper Rimor, fornito per l’iniziativa. La prima pietra miliare è stata posta dal comune di Figline e Incisa Valdarno, che ha creduto fermamente nell’importanza della prevenzione psicologica primaria e ha permesso la realizzazione di Psicologo on the

Road. Dal 6 marzo 2023 al 28 aprile 2023, questo servizio ha aperto le sue porte tre giorni a settimana, offrendo sostegno psicologico alle comunità locali. I risultati sono stati entusiasmanti. Psicologo on the Road ha ricevuto una calorosa accoglienza e ha riscosso un notevole successo tra coloro che ne hanno beneficiato. Le persone si sono sentite ascoltate e hanno superato i pregiudizi che spesso circondano la figura dello psicologo. Questo progetto è andato oltre gli incontri individuali ed è intervenuto con giornate di prevenzione primaria, sensibilizzando la comunità al benessere psicologico e cercando di abbattere lo stigma, purtroppo ancora oggi presente, intorno alla salute mentale e al ruolo dello psicologo. Ad oggi, il progetto ha coinvolto quattro co-

muni: Figline Valdarno, Piombino, San Giovanni Valdarno e Terranuova Bracciolini. Ogni tappa ha rappresentato un’opportunità per sensibilizzare la comunità sul benessere psicologico e offrire un supporto diretto a coloro che ne avevano bisogno. E ogni città ha risposto in modo unico a questa iniziativa, con una crescente apertura nei confronti della psicologia.

ADAC, ANWB e TCS uniscono le forze nel settore del campeggio e investono nella nuova PiNCAMP GmbH Una scossa al mondo delle prenotazioni online. È quella che arriva dalla notizia della fusione delle attività digitali legate al mondo del campeggio di tre grandi Touring Club europei. A partire da gennaio 2024, l’olandese ANWB e la svizzera TCS parteciperanno come azionisti nella nuova entità tedesca PiNCAMP GmbH, precedentemente conosciuta come ADAC Camping GmbH. L’annuncio è stato dato alla fine della prima giornata del Setta Montpellier da Uwe Frers CEO di ADAC Camping e Jaap van der Linden, Business Owner Camping presso l’ANWB. In questo accordo, i tre azionisti stanno investendo 6,6 milioni di euro nell’ulteriore internazionalizzazione di PiNCAMP.

A maggio 2024, l’esistente tecnologia del portale per i camping di anwbcamping.nl sarà sostituita dalla tecnologia del portale di PiNCAMP. Il dominio anwbcamping.nl rimarrà invariato. Con l’accesso diretto a 27 milioni di membri dei club automobilistici, PiNCAMP può raggiungere il maggior numero di campeggiatori europei. La fusione delle attività dei tre club automobilistici crea interessanti vantaggi per i campeggi partner. I campeggiatori tedeschi, olandesi e svizzeri trascorrono ogni ano più di 130 milioni di notti nelle strutture ricettive all’aria aperta. Creando un portale comune sui tre diversi domini anwbcamping.nl, pincamp.de e pincamp.ch, la nuova PiNCAMP GmbH permetterà di soddisfare circa il 30% della domanda del mercato complessivo attraverso una fonte affidabile. A breve verranno rilasciate le versioni in inglese, francese e italiano di PiNCAMP. Questa unione facilita i processi e riduce i costi amministrativi per i campeggi. Dato che i tipici periodi di vacanza nei tre Paesi sono differenti, PiNCAMP assicura anche un utilizzo più uniforme dei campeggi, soprattutto nella bassa stagione. Il campeggio ha giocato un ruolo importante per i tre touring club per oltre 70 anni. TCS ha pubblicato la sua prima guida ai campeggi nel 1950, ANWB nel 1933 e ADAC nel 1955. Nel tempo, sono state stabilite relazioni di fiducia e a lungo termine tra i club automobilistici e l’industria del campeggio. Con la piattaforma comune, i tre club stanno creando una base per continuare a lungo termine questa solida e storica collaborazione nel mondo digitale. Uwe Frers, CEO di ADAC Camping GmbH e della nuova PiNCAMP GmbH, con Jaap van der Linden, Business Owner Camping presso l’ANWB

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AL-KO Comfort Drive per il comfort e la sicurezza dei camper Il CIVD premia la famiglia di imprenditori che guida Truma Al Caravan Salon 2023 di Düsseldorf, il Caravaning Industrie Verband e.V. (CIVD) ha premiato Renate Schimmer-Wottrich (presidente del comitato consultivo del gruppo Truma) e Alexander Wottrich (co-CEO del gruppo Truma) con la Medaglia d’Argento al Merito. Con questo riconoscimento, il CIVD premia i risultati imprenditoriali di rilievo e l’eccezionale impegno nel settore del caravanning. La Medaglia d’Argento al Merito è stata assegnata quest’anno anche alla famiglia Schell, alla guida del prestigioso produttore di camper Phoenix. Il Presidente uscente Hermann Pfaff ha invece ricevuto la Medaglia d’Oro al Merito. Il Gruppo Truma è stato il primo e unico fornitore del settore a ricevere questo riconoscimento.

AL-KO Vehicle Technology ha introdotto una nuova sospensione semiattiva per camper, progettata per aumentare il comfort e la sicurezza stradale riducendo eventuali movimenti di beccheggio o rollio del veicolo e le vibrazioni derivanti dall’impatto con buche e dossi sul manto stradale. Il sistema si chiama Comfort Drive ed è disponibile come kit per retrofit, inizialmente disponibile solo per i camper su Mercedes-Benz Sprinter dotati di telaio AL-KO AMC. Comfort Drive è costantemente attivo e utilizza sensori di accelerazione sulla carrozzeria del veicolo e sui supporti delle ruote per misurarne il comportamento in tempo reale e modificare istantaneamente le impostazioni degli ammortizzatori. Ciò aiuta il conducente ad avere un maggiore controllo del veicolo, oltre ad aumentare anche il comfort di marcia. Altri vantaggi del sistema sono il miglioramento della manovrabilità e delle prestazioni in frenata, grazie

all’istantaneo adattamento alla strada che compensa eventuali irregolarità per quanto possibile entro i limiti fisici. Il sistema AL-KO Comfort Drive è costantemente attivo e offre la scelta tra due modalità – comfort e normale – ed è collegato al veicolo tramite un’interfaccia CAN-BUS. Le caratteristiche dell’ammortizzatore vengono modificate agendo sul flusso dell’olio di smorzamento in estensione e compressione. L’interazione di tutti questi fattori consente lo scaling automatico del controllo in diverse condizioni di carico o venti trasversali.

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news Il gruppo Erwin Hymer investe 30 milioni di euro nella sede di Bad Waldsee Il gruppo Erwin Hymer (EHG) ha annunciato l’ampliamento delle sue aree di produzione e logistica a Bad Waldsee. Dopo l’approvazione del consiglio comunale è stata acquistata una superficie totale di 21.000 metri quadri con la garanzia di un diritto di prelazione per altri 12.000 metri. La produzione di componenti sandwich di Hymer e il centro logistico della neonata EHG Services GmbH saranno ospitati nelle aree Teichäcker e Wasserstall del Gewerbepark Nord. L’investimento per entrambi i progetti di costruzione ammonta a 30 milioni di euro.

Ampliamento della produzione Hymer L’attuale stabilimento produttivo “Werk 3” della Hymer GmbH & Co. KG nel Gewerbepark Nord verrà ampliato di oltre 8.000 metri quadri. I lavori inizieranno nel primo trimestre del 2024 e dovrebbero essere completati nel secondo trimestre del 2025. Raggruppando produzione, assemblaggio e logistica in un’area centrale, le procedure di trasporto possono essere abbreviate e i costi per la manutenzione degli edifici, l’assistenza e la fornitura di energia possono essere ridotti. Posizione ben collegata per EHG Services GmbH Anche la nuova sede logistica della EHG Services GmbH, nell’area Wasserstall del Gewerbepark Nord, nelle immediate vicinanze del Museo Erwin Hymer, segue il principio delle brevi distanze. Su una superficie di 21.000 metri quadri con oltre 8.000 metri calpestabili verrà costruito un nuovo centro di servizi e logistica per l’Erwin Hymer Group. I dipendenti beneficiano della posizione centrale del parco industriale Wasserstall e degli ottimi collegamenti con i trasporti pubblici. L’edificio soddisfa elevati standard ambientali Lo sviluppo delle nuove aree avviene secondo elevati standard ambientali. Tetti “green” e impianti fotovoltaici forniranno un contributo significativo al raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità a livello di gruppo. “Il nostro investimento nella sede di Bad Waldsee è un chiaro impegno nei confronti della regione e dei nostri dipendenti”, afferma Alexander Leopold, CEO del gruppo Erwin Hymer. “In questo modo rafforziamo la nostra competitività, creiamo le condizioni per una crescita sostenibile e garantiamo posti di lavoro”.

CampingCard ACSI: da 20 anni un ideale sistema di sconti per la bassa stagione Quest’anno CampingCard ACSI celebra un traguardo unico: il popolare programma di carte sconto per i campeggi valido in bassa stagione compie esattamente 20 anni. Dalla sua introduzione nel 2003, milioni di campeggiatori e migliaia di campeggi hanno sperimentato i vantaggi della CampingCard ACSI. Con l’introduzione della versione digitale nel 2024, l’ACSI darà a questo potente strumento commerciale una veste completamente nuova. E anche la CampingCard ACSI fisica verrà aggiornata. Secondo Ramon van Reine, direttore ACSI, questi sviluppi offriranno non pochi vantaggi sia ai campeggi che ai campeggiatori. Nei campeggi il check-in in particolare è diventato molto più semplice e veloce. La CampingCard ACSI digitale è munita di un codice QR che si può scansionare utilizzando la fotocamera di smartphone, tablet, pc e portatili. In questo modo, tutti i dati del cliente sono immediatamente visibili e possono essere registrati nel sistema del campeggio. È molto più rapido che copiare dati scritti a mano. “Il QR code digitale viene aggiornato ogni cinque minuti, rendendo pressoché impossibile fare copie,” rassicura Van Reine. E se alla reception non è disponibile una fotocamera? “I campeggi possono inserire 12

il codice univoco sulla carta. Anche in questo modo il campeggio avrà accesso a tutti i dati“. Finora la CampingCard ACSI era disponibile solo in combinazione con una delle guide dei campeggi accreditati ACSI. Questo sarà ancora possibile in futuro. Gli adeguamenti rappresentano un passo importante nello sviluppo della CampingCard ACSI. Inoltre, in questo modo l’ACSI si assicura che l’esperienza del campeggio diventi ancora più coinvolgente. “Il concetto viene continuamente rivisto e migliorato,” ha detto Van Reine. “Nel corso degli anni sono state aggiunte nuove funzionalità, come la possibilità di cercare e prenotare online tramite l’app e il sito web CampingCard ACSI. Anche il numero di campeggi aderenti è aumentato in modo significativo. Attualmente abbiamo ben 3.000 campeggi europei che aderiscono, per cui i campeggiatori godono di un’ampia scelta“. La creazione di una soluzione efficace per la difficile bassa stagione è stato anche uno dei motivi per cui nel 2003 è stata lanciata

la CampingCard ACSI. “L’ACSI ha notato che i campeggi faticavano a riempire i posti liberi in primavera e in autunno“, spiega Van Reine. Sebbene questo sia un periodo di vacanza attraente per molti campeggiatori, il numero di ospiti dei campeggi è spesso rimasto basso. “La CampingCard ACSI si è dimostrata rivoluzionaria. Il sistema non offre solo molti vantaggi ai campeggiatori, ma anche grande trasparenza sui prezzi del pernottamento. Infatti, nel 2024 resterà sempre una delle sette basse tariffe fisse di 15, 17, 19, 21, 23, 25 o 27 euro a notte. Questo ha portato a un aumento spettacolare del numero di notti trascorse nei campeggi aderenti”.

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FAITA-FederCamping conferma i risultati positivi del turismo open-air italiano nella stagione 2023 A Rimini, al SIA Hospitality Design, FAITA-FederCamping ha organizzato la sua assemblea nazionale. L’evento intitolato “Qualità e innovazione: elementi centrali e imprescindibili nell’offerta Open Air nazionale” è stato l’occasione per diffondere i dati del turismo open-air della stagione 2023. Secondo FAITA, i dati stabilizzati del mese di settembre confermano la crescita già rilevata nel corso della stagione 2023 rispetto al già positivo 2022 e anche rispetto alle previsioni dello scorso giugno, tarate sulle prenotazioni, nell’analisi del CISET-Centro Internazionale di Studi sull’Economia Turistica. I numeri indicano una crescita complessiva per il comparto nell’ordine del 4,7%, con 11 milioni di arrivi e le presenze a quota 69,5 milioni (+7%). In termini di dati assoluti si tratta di 500 mila ospiti in più, con un incremento di poco più di quattro milioni e mezzo di presenze (nel 2022, anno record per il settore, si erano registrati 10,5 milioni di arrivi e 65 milioni di presenze). La permanenza media è stata di poco superiore ai sei giorni per ospite, in lieve flessione rispetto allo scorso anno. Il fatturato complessivo del

comparto è salito a poco meno di sei miliardi di euro. In forte crescita anche le presenze di ospiti dotati di veicoli ricreazionali: +10% rispetto al 2022, a conferma di una tendenza che caratterizza l’ultimo triennio in Italia come in Europa. L’incontro organizzato a Rimini è stato un momento essenziale di confronto, che ha sottolineato l’importanza della qualità per il settore del turismo all’aria aperta. La stagione

è stata caratterizzata da un andamento a pelle di leopardo, con marcate caratterizzazioni territoriali. Infatti, secondo i dati raccolti dalle Associazioni regionali di FAITA, localmente si è registrata una crescita marcata tanto nelle

regioni del Nordest quanto nel Nordovest, in media del 4% (arrivi e presenze). In miglioramento il Centro, mentre registrano una contrazione il Sud e le isole, anche a causa del clima sfavorevole dei mesi di giugno e luglio. Dal punto di vista dei flussi si conferma la composizione del 2022: il 55% dei turisti è arrivato dall’estero e il 45% dall’Italia, con un deciso ritorno ai livelli pre-pandemici degli ospiti stranieri. Alto il tasso di fidelizzazione dei nuovi ospiti, in particolare italiani, che avevano provato la vacanza all’aria aperta sulla scia delle restrizioni post-covid e che hanno premiato in particolare le strutture che hanno investito sul proprio prodotto innalzando gli standard qualitativi e i servizi. L’andamento conferma la forte crescita della modalità all’aria aperta, saldamente al secondo posto dopo gli alberghi nel gradimento degli ospiti. Il dato 2023, inoltre, indica che la domanda di turismo open-air cresce specie tra le strutture che hanno adeguato qualitativamente la loro offerta rispondendo ai canoni di sostenibilità ed accessibilità cui il settore è specificamente vocato.

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news Il monitoraggio wireless del veicolo by Macrom Macrom è un marchio con 35 anni di presenza specialistica nel mondo RV e nella progettazione e produzione di sistemi audio e video per l’intrattenimento di bordo. Oltre ai kit di installazione Plug & Play dedicati alle principali meccaniche in uso nell’industria

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del camper e alla gamma di retrocamere bianche cablate, Macrom ha recentemente introdotto una serie di monitor e telecamere wireless che consentono la visualizzazione dell’intero veicolo: all’interno, sul posteriore e sui due lati con registrazione video, ideale per monitorare l’angolo cieco. La progettazione completamente made in Italy di ogni prodotto e un’efficiente rete di vendita e assistenza, offrono al cliente un servizio personalizzato. Macrom, infatti, investe molto in ricerca e in tutte le certificazioni di qualità e sicurezza, e si propone come partner tecnico ideale, nell’area infotainment del veicolo, per chi cerca un prodotto tecnicamente di livello elevato ma economicamente molto sostenibile. Per maggiori informazioni: www.macrom.it

Garmin acquisisce JL Audio Garmin ha completato l’acquisizione di JL Audio, una società statunitense privata che progetta e produce soluzioni audio, inclusi altoparlanti, amplificatori, subwoofer e altri componenti per la nautica, l’aftermarket automotive, la casa e il camper. JL Audio continuerà le operazioni presso la sua attuale sede a Miramar, Florida, e nelle sue strutture a Portland, Oregon, e Phoenix, Arizona. Impiega più di 600 collaboratori che entreranno a far parte del team globale Garmin. Il marchio JL Audio verrà mantenuto e i suoi prodotti saranno integrati nel segmento marine di Garmin. I termini finanziari della transazione non saranno resi noti. Garmin ha sede in Svizzera e le sue principali filiali si trovano negli Stati Uniti, a Taiwan e nel Regno Unito. Garmin è un marchio registrato di Garmin Ltd. o delle sue società affiliate.

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news Alla scoperta di prodotti e tendenze del mercato USA Aboutcamp BtoB è un giornale dedicato a una platea globale di professionisti dell’industria del caravanning, che fa parte delle testate della nostra casa editrice. Il nostro direttore, Antonio Mazzucchelli, e il nostro corrispondente per il Nord America, Steve Fennell hanno partecipato all’Elkhart Open House 2023, l’evento americano esclusivamente dedicato ai dealer dove vengono presentati i nuovi veicoli per il 2024. Se volete scoprire curiosità, prodotti e tendenze del mercato americano, vi suggeriamo di guardare il nostro video. È piuttosto lungo, ma lo abbiamo diviso in capitoli per facilitarne la visione.

In arrivo 33 milioni di euro per le aree di sosta Una buona notizia per il turismo italiano all’aria aperta: lo scorso 24 ottobre la Camera dei Deputati ha approvato definitivamente la conversione in legge del DL Qualità dell’aria che – tra le altre disposizioni – istituisce, nello stato di previsione del ministero del Turismo, un Fondo con una dotazione di 32.870.000 euro per l’anno 2023. Tali risorse, recita la norma, sono destinate “al finanziamento di investimenti proposti dai comuni italiani e volti alla creazione e alla riqualificazione di aree attrezzate di sosta temporanea a fini turistici e alla valorizzazione del turismo all’aria aperta, attraverso apposito bando da pubblicarsi da parte del Ministero”. Per il ministro Daniela Santanchè, l’istituzione del Fondo dà una risposta concreta alle richieste del settore del turismo all’aria aperta, in costante crescita. “Ho avuto modo di confrontarmi già in diverse occasioni con le associazioni di categoria e mappare le relative esigenze intervenendo con tempestività”, ha commentato il Ministro. “In questo modo sosteniamo sempre di più la differenziazione dell’offerta turistica rispondendo alle crescenti richieste di sostenibilità del turismo e implementando quindi le nostre politiche di destagionalizzazione”.

Ugualmente soddisfatto per il risultato raggiunto è il deputato di FDI Francesco Michelotti, secondo il quale grazie a questo provvedimento si potrà colmare il gap tra l’Italia e gli altri Paesi europei relativo all’offerta di strutture per il turista itinerante. Nella sua nota a commento dell’istituzione del Fondo, Michelotti sottolinea come il provvedimento sia il risultato del continuo dialogo e confronto tra governo e associazioni di settore: la carenza delle aree attrezzate per la sosta era stata recentemente ribadita dalle associazioni al Salone del Camper di Parma, e il governo ha saputo dare pronta risposta con un intervento concreto. Il deputato auspica anche che si possa arrivare, nel corso di questa legislatura, all’obiettivo dell’IVA agevolata al quattro per cento per l’acquisto del camper da parte di persone con disabilità, per il quale lo stesso Michelotti ha depositato in Parlamento una specifica proposta di legge.

Seven Project: fare rete per fare meglio Il 15 settembre 2023, a Parma, abbiamo partecipato a una cena di lavoro organizzata dal Consorzio Seven Project. Un incontro molto partecipato dove i soci fondatori, insieme con il presidente Vito Grasso, hanno presentato a una platea di concessionari, fornitori e giornalisti i punti cardine del progetto Seven Project. Alla base dell’iniziativa c’è l’intento di superare l’individualismo e l’isolamento attraverso la creazione di una rete per consentire a chi ne fa parte di guadagnare maggiore forza contrattuale e agevolazioni nella gestione di servizi comuni. Questo si traduce anche e soprattutto nell’opportunità di formare gruppi di acquisto, che permettono alle imprese di ottenere condizioni economicamente più vantaggiose e di posizionarsi strategicamente in modo più forte nel mercato. “Il Consorzio Seven Project mira a creare una filiera di operatori professionali dedicati allo sviluppo del turismo itinerante, rendendolo più accessibile in termini di servizi e costi. L’ambizione è quella di trasformare e innovare il settore, superando le vecchie modalità imprenditoriali e rispondendo in modo proattivo alle sfide socio-economiche attuali” si legge sul sito https://www.consorziosevenproject.it/ Quindi fare rete per condividere informazioni e know-how, per creare filiere integrate e realiz16

zare progetti di investimento comune. “Abbiamo una rete di affiliati che si sta espandendo e i nostri responsabili stanno lavorando per gestire questa crescita,” ha detto durante l’incontro il presidente Vito Grasso. “Ci siamo lasciati ispirare dal settore automotive, dove queste iniziative hanno grandi riscontri. Stiamo implementando nuove strategie e innovazioni e lavorando insieme per crescere e migliorare costantemente, focalizzandoci non solo sui prodotti, ma anche sui servizi, collaborando anche con grandi società finanziarie”. “C’è un processo selettivo per entrare nel consorzio, con un regolamento e un codice etico da rispettare,” ha detto poi Marco Tani, responsabile marketing del consorzio Seven Project. “Si tratta di un’iniziativa senza scopo di lucro che non si contrappone in alcun modo ad altre realtà esistenti, anzi è pronta a creare sinergie. Io faccio parte anche del

consiglio direttivo di Assocamp e voglio che sia chiaro che Seven Project non è un’associazione e che vedo molte opportunità di collaborazione con l’Associazione Nazionale Operatori Veicoli Ricreazionali e Articoli per Campeggio”. Torneremo presto a parlarvi del consorzio Seven Project che ci pare che abbia le carte in regola per crescere in fretta e avere successo. Tante idee, tanta voglia di fare e di collaborare e molto entusiasmo. Questo è quello che abbiamo percepito durante l’incontro organizzato a Parma. In bocca al lupo, quindi da tutta la redazione di Camper Professional Italia.

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l’avvocato risponde francesca guerra

Francesca Guerra

I suggerimenti della consulente di Assocamp ai concessionari per ridurre i rischi e muoversi in sicurezza nei (difficili) rapporti con clienti, fornitori e produttori di veicoli ricreazionali

Clausole contrattuali: ci vuole cautela Q

uando si arriva alla firma del contratto non ci si può sottrarre dalla sottoscrizione delle clausole. Che però non possono essere indistintamente tutte quelle previste dal Codice Civile e neppure devono essere “vessatorie” nei confronti del cliente. Il mio venditore ha fatto sottoscrivere la proposta di acquisto di una caravan al cliente, ma si è scordato di fargli apporre la seconda firma, quella che segue l’elencazione degli articoli del contratto ex artt. 1341 e 1342 del Codice Civile. Che rischi corro? Francesca Guerra – Il richiamo di alcune clausole contrattuali ai sensi dell’art. 1341 e 1342 c.c. ha lo scopo di attirare l’attenzione del contraente più debole su determinate disposizioni del contratto che per lui potrebbero essere particolarmente onerose. Le norme indicate valgono nel caso in cui le condizioni generali di contratto siano predisposte da uno soltanto dei contraenti e nel caso in cui il contratto sia concluso mediante la sottoscrizione di moduli o formulari (circostanza che si verifica pressoché costantemente per le vendite concluse dai concessionari poiché solitamente adottano proprio un modulo predisposto). Ai sensi dell’art. 1341 c.c. (richiamato an-

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che dall’art. 1342 c.c.) “non hanno effetto, diritti del consumatore nei confronti del se non sono specificamente approvate per professionista in caso di inadempimento, iscritto, le condizioni che stabiliscono, a quelle riguardanti la caparra o la penale, favore di chi le ha predisposte, limitazioni quelle che conferiscono solo al professiodi responsabilità, facoltà di recedere dal nista e non al consumatore il diritto di recontratto o di sospenderne l’esecuzione, cesso e così via). ovvero sanciscono a carico dell’altro con- Le clausole vessatorie sono ritenute nultraente decadenze, limitazioni alla facoltà le. Salvo alcune esclusioni, comunque, di opporre eccezioni, restrizioni alla libertà possono evitare una declaratoria di nullità qualora siano state ogcontrattuale nei rapporti coi terzi, tacita proroga In mancanza della fir- getto di trattativa indio rinnovazione del con- ma di cui al quesito, un viduale tra il professiotratto, clausole comprogiudice potrebbe far di- nista e il consumatore. missorie o deroghe alla competenza dell’autori- chiarare inefficaci quelle Il mio contratto richiama, ai sensi dell’art. tà giudiziaria”. clausole contrattuali. 1341 e 1342 del Codice Dunque, in mancanza della firma di cui al quesito, un giudice Civile, tutte le clausole. Mi sento così potrebbe far dichiarare inefficaci quelle più tranquillo e non temo che qualche clausole contrattuali, se ritenute rientranti cliente mi accusi di aver inserito in connelle fattispecie sopra descritte. Si ricorda, tratto clausole vessatorie. È corretta infine, che se il cliente fosse un consuma- questa strada? tore, si applicherebbe l’art. 33 del codice Francesca Guerra – Non è corretta: il ridel consumo che dichiara come vessatorie chiamo indiscriminato di tutte le clausole le clausole contrattuali che “determinano non vale ai sensi dell’art. 1341 c.c. Ha staa carico del consumatore un significativo bilito infatti la Corte di Cassazione: “Il risquilibrio dei diritti e degli obblighi deri- chiamo in blocco di tutte le condizioni generali di contratto o di gran parte di esse, vanti dal contratto”. Il medesimo articolo elenca tutta una serie comprese quelle prive di carattere vessatodi condizioni che si presumono vessatorie rio, e la sottoscrizione indiscriminata delle fino a prova contraria (per esempio quel- stesse, sia pure apposta sotto la loro elenle che escludono o limitano le azioni o i cazione secondo il numero d’ordine, non

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determina la validità La nuova formulazione mi scrive il suo legaed efficacia, ai sensi del Codice del Consumo le sostenendo che il prodotto da me vendell’art. 1341, secondo comma, cod. cov., ha previsto uno specifico duto ha causato nodi quelle onerose, non articolo riguardante l’in- tevoli danni al telo… Francesca Guerra potendosi ritenere che stallazione. in tal caso sia garantita l’attenzione del contraente debole verso – La nuova formula clausola a lui sfavorevole compresa fra lazione del Codiquelle richiamate.” (Cass. civ. Sez. VI - 2 ce del Consumo ha previsto uno Ordinanza, 11-06-2012, n. 9492). specifico articolo l’inHo venduto a un cliente un impermea- riguardante bilizzante da stendere sul tendalino del stallazione, il 131, suo camper. Gli ho spiegato esattamen- che recita: “Errate cosa deve fare poiché le istruzioni ta istallazione dei erano in tedesco, ma lui evidentemente beni. 1. L’eventuale non l’ha steso nel modo corretto. Ora difetto di conformi-

tà che deriva dall’errata installazione del bene è considerato difetto di conformità del bene se: a) l’installazione è prevista dal contratto di vendita ed è stata eseguita dal venditore o sotto la sua responsabilità; oppure b) l’installazione, da eseguirsi a carico del consumatore, è stata effettuata dal consumatore e l’errata installazione dipende da carenze nelle istruzioni di installazione fornite dal venditore o, per i beni con elementi digitali, fornite dal venditore o dal fornitore del contenuto digitale o del servizio digitale.” La norma prevede dunque due ipotesi di responsabilità per il venditore. La prima nel caso in cui l’installazione sia prevista nel contratto (come per la maggior parte dell’installazione degli accessori). La seconda nel caso in cui l’installazione avvenga a carico del cliente. In quest’ultima ipotesi il venditore è responsabile soltanto se non ha fornito istruzioni sufficienti per un corretto montaggio.

La procura e il conto vendita Un cliente mi vuole lasciare in “conto vendita” il suo veicolo usato. Mi deve conferire anche una procura? Francesca Guerra – La necessità o meno della procura dipende dalle intenzioni del cliente e del concessionario. Se il concessionario si limita a esporre il veicolo e, nel caso trovi un acquirente, lo metta in contatto con il proprietario per la vendita, non è necessaria alcuna procura. Il trasferimento della proprietà avviene direttamente tra i due privati. Se invece il concessionario vuole curare direttamente la vendita e il passaggio di proprietà ai fini dell’iscrizione al PRA, deve essere munito di procura che dimostri che il proprietario del veicolo gli ha conferito il relativo mandato a vendere a suo nome e per suo conto.

Secondo l’art. 1392 c.c. “la procura non ha effetto se non è conferita con le forme prescritte per il contratto che il rappresentante deve concludere”. Dunque, visto che per la registrazione del passaggio di proprietà è necessaria la firma autenticata di venditore e compratore, anche la procura seguirà la stessa sorte. Sarà pertanto necessario che la sottoscrizione di chi la rilascia sia autenticata (dal notaio o da chi per lui).

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fiere fit your camper

Nasce la prima fiera dell’accessorio per veicoli ricreazionali e vita outdoor Dal 4 al 7 aprile 2024, Lariofiere Erba ospiterà la prima edizione di “Fit Your Camper”, l’evento rivoluzionario che celebra gli accessori per camper, caravan e van. Rivolto sia ai professionisti del settore che al pubblico appassionato, questa fiera promette di essere un crocevia di innovazione, scoperta e passione per il turismo all’aria aperta A cura della redazione

N

el cuore del Nord Italia, un nuovo appuntamento sta per entrare nel calendario degli eventi imperdibili per gli amanti del turismo su ruote. Si chiama “Fit Your Camper” ed è una fiera esclusivamente dedicata agli accessori per camper, caravan, van e tempo libero, che debutterà il prossimo anno presso Lariofiere Erba. La fiera, che avrà una durata di quattro giorni, riserva le prime due giornate ai professionisti del settore, offrendo loro un’opportunità esclusiva di networking, scoperta e business. Dal 6 al 7 aprile, invece, le porte si apriranno al grande pubblico, con ingresso gratuito, permettendo a tutti di esplorare le ultime novità del settore. Una vasta gamma di espositori nazionali e internazionali, infatti, presenterà le ultime creazioni in termini di attrezzature, accessori e componenti aftermarket per camper, caravan e van. Ma “Fit Your Camper” non è solo una fiera di prodotti: sarà anche un luogo di apprendimento e intrattenimento. Aree tecniche saranno dedicate alle presentazioni di prodotti e servizi, mentre l’area di intrattenimento ospiterà interventi e discussioni su temi legati al viaggio in camper e caravan, con la partecipazione di esperti, influencer e giornalisti del settore. Per gli espositori, partecipare a “Fit Your Camper” rappresenta una 20

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parcheggi

Pad. C

Pad. A Volta

Pad. B Manzoni

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chance unica per entrare in contatto diretto con un pubblico target specifico e appassionato. Oltre a poter vendere direttamente, avranno l’opportunità di raccogliere feedback diretti, aumentare la consapevolezza del brand e lanciare nuovi prodotti. L’idea di una fiera esclusivamente dedicata agli accessori è venuta a due imprenditori già attivi nel settore. “Questa manifestazione sarà un po’ diversa, perché non ci saranno camper in esposizione, ma tutti i riflettori saranno accesi sul variegato mondo della componentistica e delle attrezzature da campeggio. Non dimenticando settori complementari come quelli dei servizi e del turismo, ma anche prodotti per animali domestici, le due ruote e le attrezzature sportive,” dicono gli organizzatori. Una kermesse irrinunciabile per gli appassionati “Fit Your Camper” è una fiera che intende diventare già dalla prima edizione un appuntamento unico e irrinunciabile per tutti gli appassionati. Qui la componentistica, le attrezzature, i prodotti aftermarket proposti dall’industria nazionale e internazionale per il mercato dei veicoli ricreazionali saranno protagonisti assoluti. Sarà una grande festa per camperisti e caravanisti, che potranno sostare liberamente nell’area interna al perimetro fieristico. Una kermesse imperdibile per gli appassionati, esperti e neofiti, che rappresenterà anche una grande festa del turista itinerante. “Al salone di Parma, in settembre, gli accessori sono sicuramente ben rappresentati. Benché molto completa, però, l’area tecnica passa sempre in secondo piano rispetto all’immensa esposizione di camper e caravan. I visitatori

hanno poco tempo per approfondire la loro conoscenza di accessori, tecnologie e componentistica. Con “Fit Your Camper” interpretiamo l’esigenza di molti componentisti che ambiscono ad avere una fiera dedicata, che dia valore e importanza all’accessoristica e al retrofit dei veicoli ricreazionali,” dicono ancora gli organizzatori. La fiera avrà un’anima B2C, quindi una fiera vetrina, ma anche, per chi lo vorrà, un’opportunità di vendita diretta al pubblico. Saranno coinvolti, oltre ai numerosi media di settore, anche influencer, gruppi di Facebook e il mondo dell’associazionismo, a cui sarà data la possibilità di organizzare un evento nell’evento. Un’occasione di business e networking per distributori e componentisti Il salone avrà due giornate dedicate ai professionisti. Gli espositori potranno confrontarsi e fare networking con rivenditori, distributori e altri stakeholder del settore. Potranno stabilire relazioni durature e proficue nel mercato degli accessori per camper. L’interazione con altri professionisti del settore e potenziali partner o clienti apre a nuove opportunità commerciali, permettendo di espandere il business e scoprire nuovi mercati e tendenze. Sarà l’occasione per i produttori di accessori di innalzare il loro business a nuovi livelli, consolidando relazioni esistenti e creandone di nuove nel cuore pulsante dell’industria. “Nonostante i 10 giorni del Salone del Camper, molti espositori dell’area componentistica lamentano l’impossibilità di incontri con i rivenditori, perché questi sono perlopiù impegnati agli stand dei costruttori ricreazionali. In ugual modo, si sente l’esigenza di momenti formativi, sia tecnici sia commerciali, che pochi riescono a organizzare durante l’anno e sempre e comunque per un ristretto numero di concessionari e officine,” continuano gli organizzatori.

di accessori e installatori, di potersi confrontare con tecnici, consulenti e produttori di componentistica e attrezzature. Seminari e workshop permetteranno di conoscere le ultime novità di prodotto, le nuove tecnologie, di aggiornarsi su tematiche tecniche. “Il nostro progetto è piaciuto subito a Lariofiere che ha deciso di mettere a disposizione non solo i padiglioni, ma anche il suo know how nell’organizzazione di manifestazioni di successo,” continuano gli organizzatori. “Lariofiere emerge nel panorama degli spazi dedicati agli eventi con una sede caratterizzata da una struttura versatile e servizi all’avanguardia. Situata in una posizione strategica a pochi chilometri da Milano e in una zona ricca di attrazioni turistiche, offre una soluzione perfetta per ospitare “Fit Your Camper”. Facilmente raggiungibile da Lombardia, Piemonte risulta un po’ meno centrale per chi proviene da Veneto, Emilia-Romagna e Toscana. Ma siamo sicuri che i contenuti di questa manifestazione sapranno dare la giusta motivazione ad appassionati e professionisti per fare qualche chilometro in più”.

Formazione e aggiornamento per concessionari e officine Le due giornate B2B sono pensate per dar modo ai professionisti del settore, rivenditori

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dicono di fit your camper Airxcel: Lorenzo Bellini - Product Manager CAN Srl Avere una fiera di riferimento credo sia una grandissima opportunità per il nostro mercato interno e per il nostro Made in Italy. Come Gruppo Airxcel siamo riconosciuti come principali fornitori nell’industria RV europea, e questo è un fatto innegabile. Avere uno spazio esclusivo dove presentare prodotti, innovazione e tecnologie ci offre l’opportunità di avere una piattaforma dedicata per poter condividere e collabora-

re con altri professionisti del settore. Due giorni di incontri e networking B2B gioverà a tutto il settore. Ed è importante anche farsi conoscere dal pubblico a cui vogliamo trasferire il valore dei nostri prodotti che è dato anche da quello che non si vede e che è tipico delle modalità di un grande gruppo come il nostro: ricerca, qualità, affidabilità e assistenza al cliente.

AL-KO Kober GmBh/Srl: Massimiliano Ferretti - Direttore Commerciale Sono davvero entusiasta di questa nuova proposta. Non vedo l’ora che arrivi marzo-aprile 2024. Credo che sia una opportunità perfetta per osservare le tendenze del mercato e lanciare nuovi prodotti in concomitanza con l’inizio della stagione. Sono un grande sostenitore di questo tipo di eventi e incontri. E ritengo anche la sezione B2B decisamente utile. Confermo che questi eventi sono essenziali per presentare le novità, i prodotti e servono come punto di riferimento e di negoziazione per il business to business.

Indel B: Gerardo Boschi - Direttore Commerciale

Brunner: Roland Brunner - CEO Credo che una fiera dedicata solo alla componentistica per l’outdoor e il camper sia essenziale ed è un’idea che ho sempre sostenuto. I clienti hanno numerose opzioni quando si tratta di veicoli ricreazionali, ma molte meno quando cercano accessori. Non vedo questa fiera come una contrapposizione al Salone di Parma, ma come un complemento. Riguardo al periodo, aprile mi sembra perfetto. Con l’estate alle porte, le persone iniziano a pianificare le loro vacanze. Le fiere di gennaio-febbraio sono troppo anticipate per l’Italia. Invece, aprile è l’ideale. E trovo fantastica l’iniziativa di destinare due giorni al B2B. Per la Brunner, molti progetti vengono concretizzati tra le fiere autunnali e l’estate. Prodotti che in precedenza erano prototipi, ad aprile diventano prodotti finiti pronti per essere presentati.

Credo che l’idea di una fiera specifica per l’accessorio sia eccellente. Nella settore della nautica esiste una fiera di grande successo, il METS di Amsterdam. È bene avere un evento focalizzato sull’accessorio aftermarket, che un giorno potrebbe evolvere e rivolgersi anche ai costruttori

di camper. Ottima iniziativa anche per gli utenti finali che cercano informazioni e aggiornamenti sugli accessori. Credo fermamente che sia una grande opportunità. Riguardo al periodo, personalmente propenderei per farla un po’ prima. A mio avviso, aprile potrebbe essere un po’ tardi, ma potrei anche sbagliarmi.

Italcolven - Viesa: Alejandro Jacquet

Lippert: Tommaso Gasparrini

Direttore generale

Ho sempre sostenuto l’idea di una fiera dedicata agli accessori per camper e caravan, ritenendo essenziale dare più visibilità al nostro settore. La componente B2B è fondamentale per noi, avendo esperienza in altri settori come l’automotive. Spesso i clienti finali vengono a conoscenza delle novità prima dei nostri centri e, a volte, prima anche dei giornalisti. Ritengo che aprile sia il periodo ideale per una fiera B2C e B2B nel settore componentistica. In questo periodo, le persone iniziano a informarsi sugli accessori. È il momento perfetto per discutere, implementare soluzioni e formare rivenditori sui nuovi prodotti in vista della nuova stagione. Questo tipo di fiera rappresenta un’opportunità, quasi come un evento “porte aperte”, ma per tutti i produttori.

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Aftermarket Sales Manager, Caravanning EMEA Sicuramente è una fiera che manca, non c’è mai stata e serve, perché chi vuole informarsi sugli accessori non ha mai avuto una vetrina dedicata in un momento della stagione in cui i turisti itineranti iniziano a muoversi e progettano le vacanze. La fiera di settembre è ormai solo un ricordo, mentre una kermesse in aprile riaccende l’interesse sul mondo dell’accessorio. Se questa fiera sarà organizzata con cura e professionali-

tà potrà prendere il volo e crescere nel tempo. Ottima anche l’idea dei due giorni B2B, perché spesso il concessionario non ha tempo durante le fiere dove si vendono i veicoli ricreazionali. Non riesce a fare scouting, cioè scoprire le novità di prodotto o tecnologiche proposte dal settore dell’accessorio. A maggior ragione se un’azienda non ha una rete commerciale strutturata per visitare i dealer al di fuori degli eventi fieristici.

SR Mecatronic: Nicola Ruzza - Chief sales e marketing officer Credo che sia una proposta innovativa e necessaria. Ritengo che questa fiera potrebbe colmare un gap nel mercato, fornendo una piattaforma per noi produttori di componentistica adatta a presentare efficacemente i nostri prodotti. Per quanto riguarda il B2B, ai vari

eventi a cui ho partecipato, sia in Italia che all’estero, ho spesso riscontrato una mancanza di tempo per incontri significativi. Gli appuntamenti tendono a essere brevi e distratti da altre attività. Per questo è importante poter programmare appuntamenti specifici e dedicare il giusto tempo e attenzione ai clienti professionali e alle loro esigenze. Inoltre, essendo un produttore italiano, sono orgoglioso di sostenere e promuovere il “Made in Italy”.

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Lariofiere: la parola al Presidente Lariofiere è un importante centro espositivo e congressuale nato nel 1973. Situato nel triangolo lariano, con facile accesso da Como, Lecco e Milano, Lariofiere offre una superficie espositiva di 14.500 mq suddivisa in tre padiglioni oltre a spazi per eventi e servizi congressuali

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e abbiamo parlato con Fabio Dadati, Presidente di Lariofiere dal 2019.

Camper Professional – Potrebbe descrivere come è strutturata Lariofiere? Chi sono i principali attori e partecipanti che contribuiscono alla Fondazione e alla sua gestione? Fabio Dadati – Lariofiere centro espositivo e congressuale, sorto nel 1973, è una fondazione di partecipazione costituita dalla Camera di Commercio di Como-Lecco, dalla Provincia di Lecco e dal Comune di Erba che coadiuvano l’Ente nella definizione delle strategie nella gestione e nello sviluppo dell’attività fieristica. Camper Professional – Quali sono le fiere che, negli anni, hanno riscosso più successo presso Lariofiere e quali credete siano i fattori chiave di questo successo? Fabio Dadati – Tra le manifestazioni di punta nel nostro calendario fieristico abbiamo: Fornitore Offresi, salone internazionale della subfornitura meccanica che ha acquisito un’importanza fondamentale nel corso degli anni e che nella scorsa edizione ha registrato la partecipazione di 345 aziende espositrici, in termini di occupazione nelle imprese resilienti, la metalmeccanica si conferma come il primo settore. Ricordiamo Ristorexpo, salone della ristorazione professionale che si svolge da 25 anni e che annovera a ogni edizione la presenza di nomi importanti del panorama enogastronomico e non ultima la Mostra dell’Artigianato che proprio quest’anno ha festeggiato la cinquantesima edizione. Camper Professional – Quali sono le principali tipicità del territorio in cui Lariofiere è immersa, e come influenzano le fiere e gli eventi che ospitate? Fabio Dadati – Lariofiere vanta una collocazione vincente. Erba è al centro del triangolo lariano, a 15 km da Como e da Lecco, 40 km da Milano, è facilmente raggiungibile con la superstrada Milano-Lecco, l’autostrada A9 Milano-Como e con le linee di Trenord. In questo scenario il territorio circostante è caratterizzato da una forte vocazione industriale, soprattutto il settore manifatturiero è uno dei più produttivi in Italia. Nello stesso tempo, Lariofiere è ubicato in un contesto geografico dal patrimonio naturale, artistico, storico e turistico di grande valore, che permette di unire all’impegno di lavoro momenti di relax, scegliendo tra

un ricco ventaglio di proposte di svago e di divertimento. La vicinanza dei laghi, delle montagne e di numerose zone verdi consente un soggiorno piacevole e disteso. Il territorio dispone di oltre 250 strutture alberghiere di diverse categorie in grado di offrire accoglienza e servizi di ospitalità in tutti i periodi dell’anno. Camper Professional – Come sono organizzati e gestiti gli spazi fisici di Lariofiere per accogliere e supportare al meglio le diverse esigenze degli organizzatori delle fiere e degli espositori? Fabio Dadati – Con i suoi 14.500 mq di superficie espositiva, suddivisa in tre distinti padiglioni, collegati da una galleria centrale, Lariofiere permette di organizzare contemporaneamente più eventi. L’area espositiva dispone di due ingressi distinti ed è circondata da un comodo parcheggio per oltre 1.500 posti auto, da aiuole e giardini. L’area esterna di 30.000 mq è utilizzabile per spettacoli, eventi, esposizioni all’aperto. Inoltre gli accessi carrabili consentono l’ingresso a mezzi pesanti all’interno dei padiglioni. Lariofiere, oltre a essere un polo fieristico, è anche un importante centro congressuale in grado di ospitare convention e congressi, servizio prezioso per le Istituzioni e le Aziende. Camper Professional – Quali iniziative sono state implementate da Lariofiere per promuovere la sostenibilità ambientale e sociale nei suoi spazi e durante gli eventi? Fabio Dadati – Lariofiere ha sempre un occhio di riguardo per la sostenibilità, per

questo propone soluzioni eco-compatibili e a basso impatto ambientale. Di recente il quartiere è stato protagonista di molteplici lavori di riqualificazione che hanno contribuito ad accrescerne efficienza e funzionalità, ma anche valore estetico. L’estate scorsa abbiamo siglato, con un’importante multiutility del nord Italia, un protocollo d’intesa per la promozione di comunità energetiche sul territorio. A servizio degli utenti, nei parcheggi gratuiti antistanti l’edificio sono collocati gli stalli per la ricarica delle auto elettriche in modo pratico e comodo. Inoltre, offriamo il servizio E-Vai che viene messo a disposizione di visitatori ed espositori per collegare in maniera sostenibile il bacino milanese con Erba, gli aeroporti milanesi nonché le stazioni Trenord dei capoluoghi di provincia. Camper Professional – Come contribuisce Lariofiere alla promozione delle fiere e degli eventi che ospita? Esistono strategie specifiche o collaborazioni per massimizzare la visibilità e la partecipazione? Fabio Dadati – Il know-how acquisito negli anni, consente a Lariofiere di gestire internamente le campagne marketing online e offline per la promozione e la partecipazione a fiere e eventi. L’utilizzo combinato dei mezzi di comunicazione ci consente di raggiungere una vasta gamma di pubblico, inclusi coloro che preferiscono informazioni online e coloro che si affidano ancora ai canali tradizionali per le informazioni sugli eventi. Inoltre, siamo supportati dalla partnership stretta con le Associazioni di categoria del territorio.

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intervista con giacomo giachini

Uniti per un unico obiettivo Euroaccessoires Italia, parte del gruppo Trigano, ha gestito nell’ultimo anno l’integrazione con SiFi, che rimane però un’azienda indipendente. Con il Responsabile delle attività accessori abbiamo fatto il punto della situazione, che oggi vede partire dall’Italia una nuova strategia. Iniziata con l’unificazione della forza vendita Testo di Antonio Mazzucchelli e Paolo Galvani, foto Enrico Bona

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enticinque anni di esperienza in Trigano. Entrato in azienda come semplice operaio in produzione, ha conosciuto in profondità tutto ciò che avviene in catena di montaggio. Da lì è partito un percorso che lo ha portato a essere il Responsabile di Euroaccessoires Italia, business unit che si occupa dell’ attività accessori per il mercato Italia. In questo ruolo, Giacomo Giachini si è occupato, insieme ai fratelli Franco e Rocco Guerrieri di SiFi, dell’integrazione di quest’ultima società all’interno del gruppo. Le due entità sono comunque indipendenti, pur mettendo in comune diversi servizi. Di questo e altro abbiamo parlato con Giachini in occasione del Salone del Camper di Parma. Camper Professional – Un quarto di secolo di storia all’interno del Gruppo è un’avventura importante. Ci racconta qualcosa di questa sua esperienza? Giacomo Giachini – Quando sono entrato, l’azienda si chiamava ancora Caravans International e apparteneva al gruppo Schroeder. All’epoca Pierluigi Alinari era già andato via, Guido Carissimo era l’amministratore delegato. Molte delle persone che hanno segnato l’azienda entrarono più o meno nello stesso periodo, anche se in altre posizioni. Quando l’azienda organizzò una selezione interna per identificare una persona che realizzasse il catalogo ricambi, con tutte le informazioni che andavano digitalizzate, la vinsi e dopo sei mesi approdai in ufficio. Mi è sempre piaciuto lavorare, conoscere, qualunque lavoro abbia fatto, dal magaz24

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Trigano Accessory Group all’ultima edizione del Salone del Camper di Parma

ziniere all’operaio. Vengo da una famiglia che aveva un’azienda di import-export negli anni ’70, quindi l’area del commercio l’ho sempre vissuta. Cominciai a lavorare non solo per realizzare il catalogo, ma anche negli acquisti e un po’ in produzione. Piano piano ho cominciato ad avere una visione un po’ più globale dell’azienda, che altrimenti richiederebbe molti anni. Ricordo che mi venne fatta la proposta di entrare in ufficio tecnico come responsabile delle distinte base. Il lavoro era noioso, l’ho maledetto per anni, ma abbinandolo alla realizzazione del catalogo ho praticamente conosciuto in pochi mesi qualsiasi componente venisse montato sui camper. Non solo tecnicamente, ma anche praticamente. Questa fase è durata 6 o 7 anni. Poi, nel 2004 è sorta la necessità di creare un team per i ricambi e sono stato coinvolto, in quanto conoscevo praticamente tutti i componenti. Sono quindi entrato a far parte di questo gruppo e da lì a pochi anni sono diventato responsabile. A quel punto in Francia ho conosciuto la realtà Euroaccessoires e mi si è aperto un mondo: non solo c’era la componentistica per i camper, ma tutto quello che serviva per viverci... Quando Paolo Bicci è entrato in azienda, gli ho quindi proposto di fare la stessa cosa in Italia e ora eccoci qua. Camper Professional – All’epoca Euroaccessoires era già parte di Trigano? Giacomo Giachini – Sì. Gli inizi in Trigano-Euroaccessoires non sono stati facili, perché era un progetto embrionale. Abbiamo messo in piedi tutto io e altre due persone, commettendo diversi errori... Però ci

abbiamo messo tanta passione. Il bello di Trigano è che investe tanto sulle persone, credendo anche nei loro sogni, e questo va riconosciuto. Allora avevo, come oggi, un sogno. Così il team ha visto aumentare il numero delle persone coinvolte e negli ultimi anni abbiamo avuto una crescita esponenziale. Quello che prevedevo o sognavo si è trasformato in realtà, e anche i numeri mi hanno dato ragione: in un’azienda importante i sogni devono essere supportati dai risultati. Camper Professional – Ricordo che a un certo punto apriste un magazzino a Poggibonsi… Giacomo Giachini – All’epoca eravamo un distaccamento, chiamato Trigano Servizi, dedicato esclusivamente ai ricambi. Ed è proprio lì che nacque Euroaccessoires Italia. Quando arrivò la grande crisi ci trasferimmo nella sede attuale di Trigano Spa, prima con un magazzino un po’ più ridotto e poi riallargandoci piano piano. Il magazzino è poi stato delocalizzato, ma il bello di stare in Trigano è che ti offre sempre la possibilità di migliorarti per cercare l’eccellenza. E poi si ha comunque sempre vicino il management che supporta e che ascolta, che non è cosa da poco o scontata. Camper Professional – Anche prima dell’acquisizione di SiFi avevate già una sede in Italia. Come è strutturata? Giacomo Giachini – Ancora oggi, da prima di SiFi, abbiamo un ufficio Euroaccessoires Italia nello stabilimento SEA a Chiano, vicino a Poggibonsi, con funzioni di vendita, back office, tecnico, acquisti.

Il magazzino da ormai sei anni è delocalizzato da Bartolini, in outsourcing. Con l’acquisizione di SiFi tante sinergie si sono volute creare sin dall’inizio, perché con Rocco, Franco e Lorenzo Guerrieri si è intravisto quello che poteva essere lo scoglio, ovvero la storicità di entrambi per le proprie aziende... Prevale però la volontà di migliorare, perché alla fine il mercato lo conquisti insieme, non certo facendo la guerra in casa. Così siamo partiti con un progetto che ha richiesto sei mesi, perché loro erano legati ai rappresentanti storici e il primo passo è stata una forza vendita condivisa. Oggi il commerciale di Euroaccessoires lo è anche per SiFi e viceversa. Una forza commerciale interna, perché il gruppo, e io condivido questo approccio, lavora con le proprie forze. Un agente non è mai monomandatario, e poi “rappresenta” l’azienda, mentre il commerciale interno quando esce “è” l’azienda. Camper Professional – La gestione di questo magazzino delocalizzato prevede che voi acquistiate prima i prodotti, che vengono stoccati e poi distribuiti a seconda degli ordini, oppure è un processo quasi on-demand? Giacomo Giachini – Noi compriamo in quantità, stocchiamo in magazzino, poi spediamo giornalmente quanto ordinato tramite un partner esterno che serve tutta Europa, perché nello stesso luogo ci sono anche i ricambi del gruppo per la produzione Italiana: Trigano Spa, SEA e Arca. Camper Professional – A livello di Tri-

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intervista con giacomo giachini di prezzi e di risorse, ma a livello locale ci possono essere prodotti specifici. Ognuno all’interno della propria organizzazione compra dove meglio crede. Però in fatto di prezzi c’è comunicazione e quindi si condivide tutto. Così come si condivide anche questo sogno, la volontà di continuare a crescere. Fino ad ora, lavorando tutti disgiunti, si era molto più vulnerabili. Oggi facciamo un po’ come i soldati romani quando si compattavano nella tartaruga, mentre magari un domani ci sarà la possibilità di fare sinergie su tutte le funzioni aziendali, diventando davvero i primi in assoluto sul mercato.

gano Accessory Group, come siete strutturati? Giacomo Giachini – Ci sono 12 strutture - inclusa Euroaccessoires, che non è un’azienda autonoma ma una business unit - che lavorano in maniera totalmente indipendente, ma coordinata. Questa è una visione che condivido, perché all’interno, se non siamo stimolati a fare di meglio insieme, subentra la competizione. Questa sicuramente aiuta a migliorarsi, ma fa anche perdere tempo... Alla fine la competizione è utile quando vanno avviati progetti nuovi, per condividere idee, ma poi sul campo di battaglia si va tutti insieme,

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come un solo esercito. Questa strategia è rivoluzionaria: se ne parlava da diversi mesi, ma è stata ufficialmente presentata a Düsseldorf. In Italia l’abbiamo già attuata e sarà applicata in Francia, in Spagna, in Olanda, ovunque ci sia un presidio. Non c’è un organo centrale che tira le fila: ognuno è indipendente, con un proprio amministratore delegato, un responsabile. Ma la visione è più globale, europea. Camper Professional – Questo vale anche a livello di ufficio acquisti? Giacomo Giachini – Ognuno è indipendente. Ovviamente dialoghiamo a livello

Camper Professional – Parliamo dell’integrazione di SiFi… Giacomo Giachini – La maggioranza è stata acquistata dal gruppo Trigano, mentre delle quote di minoranza sono rimaste alla famiglia Guerrieri. Per ora siamo tutti sotto l’ombrello di Trigano Accessory Group, ma come è rimasta indipendente Euroaccessoires Italia, lo stesso vale per SiFi. Il problema della concorrenza lo abbiamo già superato creando una forza vendita condivisa: il cliente vede un commerciale di due aziende ma che lavora per una sola struttura. L’approccio della divisione per noi è già vecchio. Abbiamo voluto superarlo proprio per evitare di entrare in conflitto. E in questo modo anche la comunicazione è molto più veloce. Nonostante in un anno abbiamo fatto molto lavoro di ottimizzazione ci sono ancora delle sovrapposizioni. Cercheremo di migliorare continuamente. Camper Professional – Il mercato dell’accessorio come è andato? Giacomo Giachini – Nell’ultimo anno come Euroaccessoires Italia abbiamo introdotto un nuovo gestionale che ci ha

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In collaborazione con

La galassia Trigano Accessory Group Sul mercato europeo, il Gruppo Trigano distribuisce accessori e ricambi attraverso una business unit che comprende un insieme di aziende e strutture dedicate, il Trigano Accessory Group. In tutto sono 12, di cui fanno parte anche Euroaccessoires, Euroaccessoires Italia e SiFi. Le 12 strutture sono finanziariamente e operativamente indipendenti, anche se lo scambio di informazioni è costante. Dall’Italia parte però una nuova strategia che vede una più stretta cooperazione: forza vendita e catalogo unificati per fare quadrato e affrontare il mercato con una forza d’urto più efficace.

creato un po’ di problemi, riflettendosi anche sui nostri obiettivi. Per SiFi le cose sono andate in modo più regolare, mantenendo quindi le quote di mercato. In generale, penso che il settore qualche flessione l’abbia avuta su qualche accessorio tradizionale, anche per la mancanza di veicoli quando c’era tanta richiesta. I concessionari si sono quindi trovati con un overstock e non hanno potuto procedere con i riacquisti. Poi c’è qualche articolo che sicuramente è diminuito come appeal, che per sua natura è o sarà rimpiazzato da nuovi prodotti tecnologicamente più avanzati. Nell’ultimo mese prima dell’estate c’è stata anche una strana calma piatta. Potrebbe essere stata colpa del meteo, che fino a metà giugno non è stato buono e che può avere influito sulla vendita di prodotti legati molto ai mesi caldi. Per la nuova stagione molto dipende dai numeri della fiera, perché il primo impianto fa sempre da traino per tante cose. Noi a buona parte dei concessionari forniamo un set di accessori da prima installazione, come la classi-

ca veranda e il portabici. Molti di questi accessori, che storicamente hanno valori importanti, oggi spesso arrivano però già montati dalla fabbrica, e questo potrebbe mettere un po’ in crisi i numeri tradizio-

nali. Nello stesso tempo si sono aperte tante nicchie di mercato, dai micro-allestimenti alle conversioni, anche se ancora non si vede qualcosa capace di conquistare tutti.

Giacomo Giachini durante l’intervista con Paolo Galvani e Antonio Mazzucchelli

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a tu per tu con paolo bacci

Un toscano “verace” Quattro chiacchiere con Paolo Bacci, titolare della storica concessionaria Caravanbacci in provincia di Pisa. Una vita nata tra i camper, aiutando il papà fin da ragazzo, superando man mano tutti i gradini di una gavetta lunga e formativa che lo ha visto conoscere tutti gli aspetti, anche i più faticosi, di questa delicata professione Testo di Antonio Mazzucchelli e Paolo Galvani, foto Enrico Bona

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aolo Bacci dal 1991 è titolare dell’azienda, che conduce con dinamicità – è facile incontrarlo ovunque ci sia una fiera di camper o un meeting di presentazione – e soprattutto

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tanta curiosità sul settore, di cui si informa continuamente attraverso giornali, web, confronti con colleghi europei. Cerca di affrontare il lavoro di concessionario in maniera un po’ fuori

dalle convenzioni, poco ingessata e con idee innovative, pur tra critiche e sapendo a volte di poter risultare scomodo: ma la sua “toscanità” verace a quel punto prende il sopravvento e non

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La concessionaria Caravanbacci in provincia di Pisa

si nasconde dietro a diplomazia di facciata. È autore di un blog dove i clienti hanno capito la sua reale passione. Camper Professional – Da quanto tempo lavora nel settore, e come si è evoluto il settore stesso? Paolo Bacci – Mio padre ha fondato la Caravanbacci nel 1974. Già a sedici anni aiutavo in azienda, come era normale fare a quell’epoca: i figli studiavano e, nel tempo libero, lavoravano. All’epoca noi avevamo solo un piccolo parcheggio con quattro caravan e la fiera di settore era a Calenzano, ma poco dopo passò a Torino Esposizioni, che era veramente un bel salone. Siamo partiti con le caravan dell’Arca, ai tempi di Cogliati e Barbieri. Con quest’ultimo sono tutt’ora in contatto... All’epoca i progetti, le idee, e l’estrosità di Cogliati erano paragonabili a quella di Marco Ciappi, il progettista dell’Ecovip, del Kreos stondato, dell’Ecovip 600. Hanno fatto tanti errori, ma avevano una creatività che ora manca. Cogliati ha invece ideato la pianta a sette posti con letti singoli e con dinette contrapposta. Negli ultimi tempi, qualche anno prima che ci lasciasse, lo incontrai in vacanza a Dubrovnik: aveva un camper con un letto alla francese sopra al garage, un motorhome tutto in vetroresina, una cosa pazzesca!

con il 238 del 1962, aveva realizzato un profilato. Barbieri e Cogliati in America c’erano andati negli anni ’50! La nostra progettualità e design ha anticipato quella di tedeschi e francesi. Oggi manca un collegamento tra gli attori del mondo dell’outdoor: fabbriche, distributore e fruitore devono comunicare e collaborare tra loro. Secondo me, per fare business bisogna comunicare in maniera fresca e gioiosa questo modo di fare turismo, che reputo sempre più interessante per il turista degli anni Duemila, sensibile alle tematiche ambientali e desideroso di una vacanza più a contatto con la natura. Nei primi tempi, prima degli anni ’80, il livello dei clienti era molto alto: noi avevamo professori,

amministratori delegati... poi non so perché, il settore ha iniziato a essere percepito come di basso livello. Forse se Giorgio Toniolo, fondatore del marchio Roller, non fosse mancato prematuramente, in Italia avremmo avuto la stessa percezione di turismo di qualità come in Germania. Lui con i concessionari faceva accordi e investiva per realizzare strutture di accoglienza di qualità: il primo esempio fu realizzato a Capo Vaticano in Calabria, poi, secondo i suoi piani, sarebbero seguite strutture in tutta Italia. Camper Professional – Parliamo della sua esperienza. Ci ha spiegato che c’era un rapporto diverso tra cliente e industria… Paolo Bacci – Il rapporto era più stretto e personale, perché le aziende costruttrici erano familiari e certo non si può più tornare a quello. Ora viviamo una realtà aziendale molto più grande, fatta di multinazionali, però quel modo di comunicare con il potenziale cliente era veramente più emozionale e spontaneo. Io mi sto dedicando personalmente alla comunicazione della mia azienda, mettendoci la faccia e con soddisfazione, vedo che la gente mi segue. Sono riuscito a comunicare il fatto di essere non solo un professionista, ma anche e soprattutto un appassionato di turismo in camper. Sono diventato un vero imprenditore nel 2008, quando con l’aiuto di mia moglie Nicoletta aprimmo l’attuale centro di Lavoria (PI) con un investimento enorme che fra poco termineremo di pagare. Aprimmo scommettendo sul futuro, visto che proprio quell’anno ci fu un 70% in meno di immatricolato: in quegli anni potevamo fare un bel tonfo. Da allora ci siamo focalizzati sul turismo, che è stata quella cosa per cui qualche nostra ditta ci criticava, ci dicevano che dovevamo concentrarci sulla vendita, che dovevamo pensare a vendere, magari regalando una veranda. In quel momento, però, con quel calo, non era certo l’incentivo della veranda a far la differenza per l’acquirente. In questo percorso devo ringraziare mio padre e mia madre, fondatori di Caravanbacci; mia mo-

Camper Professional – Era un progettista di Arca? Paolo Bacci – Sì, Cogliati era figlio di un fondatore di Arca. Ho letto su un post di LinkedIn che il titolare progettista di Pilote, ha ideato il profilato negli anni ’60, dopo un viaggio negli Stati Uniti. Non saprei di preciso, ma Arca, già

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a tu per tu con paolo bacci tanti anni fa. Dal 2010 abbiamo un impianto di pannelli solari da 60 kilowatt che ci copre il 61% dell’energia consumata. Facciamo da sempre la raccolta differenziata, oltre a prestare attenzione all’etica sociale. Adesso parlano tutti di sostenibilità, ma quando noi proponevamo convegni sulla sostenibilità del camper o sinergie con i promotori del Turismo lento o con l’Università di Pisa per lo studio sulla sostenibilità del camper, in molti pensavano che stessimo perdendo tempo. I contenuti che abbiamo prodotto nel passato sono ancora molto attuali. Camper Professional – Queste iniziative importanti, ma collaterali, hanno portato beneficio alle vendite? Paolo Bacci – Nella crisi del 2008 tutti i miei colleghi si lamentavano perché le finanziarie non passavano i finanziamenti, mentre a noi non succedeva. Forse perché grazie a queste iniziative e alla nostra struttura “di design” attiravamo Parma, settembre 2023. Da sinistra: Paolo Bacci, Michela una clientela diversa. Ovviamente Bagatella di Plein Air, Francesco Tapinassi Direttore di Toscana Promozione e lo chef Claudio Menconi poi a questa nuova clientela bisogna rapportarsi in maniera più che professionale, avere un’organizzaglie Nicoletta, che dal 1990 condivide con me il zione efficiente, perché i clienti vogliono scelta lavoro, gli interessi e le vacanze in camper e in di prodotti, soluzioni e risposte chiare. giro per il mondo; Enzo Terranova, caro amico e “padre” commerciale; e per ultimo (ma non Camper Professional – Neultimo) il mio fantastico team aziendale che mi gli anni, invece, come è segue giornalmente con tanta passione e spirito evoluto il rapporto con i di gruppo, senza il quale non saremmo divenuti brand? quello che siamo.

Paolo Bacci – Abbiamo iniziato con Arca, poi Laika ci ha corteggiato per tantissimo tempo, ma mio padre non era dell’idea. Alla fine nel 1993 prendemmo anche Laika e poco dopo Arca passò un periodo difficilissimo: Laika ne approfittò e ci impose di scegliere fra i due marchi. Così costituimmo la Bacci Caravans con Arca e la Caravanbacci con Laika, quindi due aziende. A quei tempi si usava così. Per un po’ abbiamo mantenuto entrambi i marchi, poi Arca prese una strada che non condividevamo. Ci sarebbe piaciuto arrivare a 40 anni di rapporto con loro e invece ci siamo fermati a 39. Poco dopo Laika prendemmo anche CI e Roller Team e, più recentemente, nel 2009, abbiamo acquisito Carthago. Questa è stata una scelta sofferta, perché con Laika siamo andati veramente allo scontro, ma ne siamo usciti felicemente con ottimi risultati. In seguito, abbiamo acquisito anche Font Vendôme, Mobilvetta, Knaus e Weinsberg, Mc Louis e altri. Camper Professional – Come reputa il mercato oggi in Italia? Ritiene che 6.000 immatricolazioni l’anno rappresentino il potenziale del nostro Paese? Paolo Bacci – Io spero che non diventino meno! 6.000/7.000 camper sono un numero giusto, ma il problema è che con questi prezzi stiamo perdendo veramente tanti clienti. Potenzialmente ce ne sarebbero tanti nuovi da acquisire, ma non

Camper Professional – Lei ha animato la sua concessionaria anche con attività ed eventi ed è stato un precursore nella ricerca della sostenibilità… Paolo Bacci – La nostra struttura era anomala. Ce l’hanno molto criticata perché non abbiamo messo i camper all’interno. In realtà ho preso spunto dai concessionari inglesi, per creare una concessionaria dove fosse bello andare a passare del tempo. Quindi con un bello spazio all’interno e un arredamento di gusto, perché i clienti si potessero ritrovare, e un’esposizione dei camper all’aperto. Secondo me il camper deve essere visionato con la stessa luce di quando lo si usa: l’interno non deve essere scintillante di luci artificiali. Quindi, esposizione esterna e un’agorà interna, un grande spazio dove abbiamo ospitato molti convegni importanti con la Regione Toscana e spettacoli di solidarietà e non. Per i nostri 50 anni di attività, nel 2024, avremo anche un direttore artistico che ci aiuterà nei nostri eventi. Abbiamo già delle idee perché abbiamo tanti clienti musicisti e attori. Quella della sostenibilità è una strategia che fortunatamente abbiamo iniziato a seguire 30

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siamo pronti ad assisterli, perché né i costruttori né i distributori investono a sufficienza sul service. Non credo raggiungeremo mai il livello della Germania che ha fatto 100.000 pezzi, ma abbiamo sicuramente un grosso potenziale di crescita: pensiamo per esempio alla Svizzera, che pur essendo un piccolo paese fa i nostri numeri. Questo succede sicuramente per fattori economici ma, a mio avviso, soprattutto per un fatto culturale. I costruttori in Italia non hanno mai investito per far capire quanto è bello andare in camper e nemmeno oggi lo fanno, anche se qualcosa si comincia a vedere. Camper Professional – Il ministro Santanché si è detta disponibile, attraverso il suo gabinetto e tutto il suo staff, a investire in questo settore. Allora si sono aperti i due fronti, si investe sulle aree di sosta o si chiede ai campeggi di rimanere aperti di più e di tornare a essere un vero punto di approdo per il mondo itinerante? Qual è la sua visione? Paolo Bacci – I campeggi guadagnano bene per sei mesi. Gli interessano i camperisti? Forse no. Io credo di più nell’investire in belle aree di sosta. Personalmente sto portando avanti un progetto innovativo, un campeggio specifico per il nuovo acquirente di camper. Non chiamiamolo camperista ma magari camper turista o amante dell’abitar viaggiando, come diceva il caro Raffaele Jannucci sulla sua rivista Plein Air. Nei posti belli ci sono già campeggi molto grandi, forse troppo. Noi pensiamo che questo nuovo camper turista ricerchi non il villaggio con l’animazione e quant’altro, ma appunto un contatto più diretto con l’aria aperta. Ho un questionario di oltre 300 clienti del noleggio che mi dice che la loro sosta è per il 30/35% nei campeggi, ma oltre il 40% nelle aree di sosta, pochissimo in agricampeggio. Secondo me quest’ultima sarebbe invece la strada da battere e su cui investire: dal 2008 ho fatto vari convegni sull’argomento ospitando la Regione Toscana e promuovendo due regolamenti sull’accoglienza agricola in Toscana. Camper Professional – Tornando alla domanda sulle 6.000 immatricolazioni, con l’aumento dei prezzi e la conseguente selezione di un pubblico che ha questa capacità di spesa, quei numeri ci stanno bene? Paolo Bacci – L’obiettivo a mio parere sono quei numeri e mantenerli non sarà facile raggiungerli. Prima il possessore di un bel camper lo cambiava mettendoci 20-25 mila euro, ora ce ne vogliono 40-50, minimo. C’è un pubblico nuovo che in parte compensa il peggioramento dei numeri di vendita, ma io sono parecchio preoccupato. Le case costruttrici da anni dicono che ho ragione nel chiedere di collaborare tutti insieme, ma poi non fanno niente. Il problema è riuscire a far arrivare il messaggio “camper uguale qualità di vita” ai molti che possono permetterselo. Occorre creare tanti canali di emozionalità; io seguo la comunicazione americana, inglese e tedesca del settore: loro ti fanno emozionare e poi ti dicono come fare a noleggiare il veicolo, ti fanno vedere un modello e come fare ad acquistarlo. Per me potrebbero esserci tantissimi altri clienti se la comunicazione fosse supportata da parte di tutti; ci vuole una comunicazione sul territorio, costante e giornaliera. Camper Professional – Ci siamo incontrati tante volte nelle nostre carriere professionali, quindi anche lei si muove molto, studia gli altri mercati, quello che succede nel mondo... Paolo Bacci – Seguo molto le notizie e il marketing in tanti settori. Leggo volentieri il Sole 24 Ore, che mi ha insegnato e mi insegna molto. Penso che occorra imparare da altri settori. Mia figlia Fiammetta, che da quest’anno è entrata in azienda, prima lavorava nel settore moda e interessandoci di questo settore abbiamo acquisito molto. Mi piace anche andare a esplorare su Linkedin le vostre riviste, capire i mercati e vedere i diversi metodi di comunicazione; parlare con i miei colleghi del Nord Europa, che è un “mondo diverso”. Infatti, quello che reputo che potrebbe essere davvero importante è di far diventare europeo il mercato, in senso ampio, come fanno gli americani, con costruttori europei e concessionari europei, perché ormai il messaggio è quello: poter scambiare informazioni e opinioni con i colleghi di tutta Europa. E poi io e mia moglie Nicoletta andiamo in camper da quando ci conosciamo, questo fa la differenza.

Paolo Bacci al Salone del Camper di Parma 2023 e, sotto, durante l’intervista con il nostro direttore

Quello che non riesco a capire è il motivo per cui il camper sia ancora legato al settore automotive: sono simili solo i processi del service, ma il venditore di camper è un venditore di emozioni turistiche. I servizi dovrebbero essere al livello di Porsche, il resto dovrebbe essere più simile al Four Seasons: quando un cliente ha un problema, il servizio deve essere a livello automotive, però il resto è tutto turismo. Noi dobbiamo essere come i concierge d’albergo: consigliare, risolvere problemi e cercare di rendere felici le vacanze dei nostri camper turisti. In merito ai concessionari auto che si stanno proponendo per la vendita, soprattutto di minivan, non credo che possano sostituirci: le dinamiche sono completamente diverse. I nostri sono prodotti complessi toccano anche aspetti familiari ed emozionali, non bastano certo la tecnica o il servizio.

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intervista con alberto pillon

Quando uno più uno fa una community Camper Professional ha incontrato Alberto Pillon, fondatore e titolare, insieme alla compagna Marzia Moro, di “Camperisti Italiani”, l’azienda che sta dietro il gruppo su Facebook sicuramente più grande, famoso e longevo del settore, il primo in ordine cronologico e attualmente il più importante in termini di numeri e risultati Testo di Paolo Galvani, foto Enrico Bona

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lberto Pillon ha saputo sfruttare abilmente le dinamiche dei social che si affacciavano al mondo, con l’avvento degli smartphone, già dal preistorico 2008 (riguardo ai network di questo tipo). Anche grazie al suo passato professionale nel settore della comunicazione TV è riuscito, insieme alla sua compagna Marzia Moro, a porre per primo una bandierina su questo universo, all’epoca 32

ancora indecifrabile per molti, riuscendone a intuire le potenzialità prima di altri nel nostro settore. Pillon ci ha raccontato un po’ della sua storia e dello sviluppo del gruppo “Camperisti Italiani” su Facebook e delle dinamiche future. Camper Professional – Da dove nasce l’idea di Camperisti Italiani?

Alberto Pillon – Io vengo dal settore televisivo. Ventisei anni fa sono arrivato a Milano per lavorare in quell’ambito come tecnico. Nel tempo ho fatto carriera nel management delle case di produzione televisive. Come ultima esperienza “non camperistica” sono stato quattro anni in Magnolia/Banijay nell’area commerciale, a gestire il business di questo produttore oltre a tutta la parte operativa,

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perché avevo un background organizzativo. La passione del camper entra in questa storia quando incontro Marzia nel 1999. Anche lei ha un background televisivo, ha sempre diretto centri di produzione. Siamo da 25 anni insieme, ci piacevano le vacanze en plein air, abbiamo iniziato come tutte le coppie con le tende, i carrelli tenda e poi il primo noleggio camper nel 2005: lì c’è stato un vero colpo di fulmine, perché effettivamente era il tipo di vacanza che sognavamo. Abbiamo visitato la Provenza come primo viaggio e ancora oggi è rimasta un’esperienza indimenticabile. A quel noleggio ne è seguito un secondo, poi l’acquisto. Erano anni in cui, grazie al buon lavoro di entrambi, ce lo potevamo finalmente permettere.

do una certa piattaforma che sarebbe esplosa in tutta Europa: Facebook. Allora cominciai a studiarla perché l’idea era di farla girare nei telefonini. Noto subito che si possono creare i gruppi. Memore del fatto che mi sono sempre pentito di non aver creato un forum per primo, la mia passione all’epoca era accesissima sui camper, decido di creare un gruppo su Facebook, qualche compagno di scuola o qualcun altro si unisce e cominciamo. Siamo nel 2008, Facebook è sbarcato in Italia da sette mesi circa. Ho cercato l’ispirazione, che è venuta un po’ da questa moda lanciata da Lapo Elkan di mettere dappertutto l’italianità. Nasce così Camperisti Italiani, senza logo: era solo un nome in quel momento. La cosa ha cominciato a crescere, all’epoca moderavo di sera qualche discussione, erano poche centinaia di iscritti, dopo un anno abbiamo festeggiato i 4.000. Quando incontravo qualcuno che voleva darci una mano a fare la moderazione, lo conoscevamo e lo mettevamo subito al lavoro. All’epoca l’idea era solo di divertirmi, non di costruire un’attività, anche perché ero in carriera, non c’era minimamente l’idea di costruire un’azienda: Facebook era una piattaforma piccola all’epoca qui da noi. Poi, quando i numeri hanno cominciato a essere interessanti, dopo 4 o 5 anni, abbaimo creato il logo e depositato il marchio, cominciando a mettere a frutto quello che avevamo imparato nel mercato della comunicazione. Il logo è nato in una piattaforma di sharing. Alla fine, tra tutti quelli che hanno partecipato, ha vinto uno da Udine. Avevano partecipato anche americani e persone di altrie nazionalità, quindi Camperisti Italiani è anche un logo

pensato da un italiano. Siamo attorno al 2012, cominciano a esserci dei numeri attorno ai 25 mila. All’epoca stavo iniziando a lavorare per il gruppo ZodiaK Magnolia, dove facevamo parecchie cose sui social. Avevo dei colleghi a cui potevo chiedere delle dritte, dei suggerimenti, in base a quelle che erano le mode dell’epoca. Ma la vera rivoluzione è stata nel 2016-2017, quando Mark Zuckerberg ha deciso di cambiare l’algoritmo di Facebook, per premiare non più le pagine e i profili, ma le community. Cambiando le regole del gioco, i ratei di crescita del gruppo cominciano a moltiplicarsi: stiamo parlando di 500-600 richieste di iscrizione a settimana. Camper Professional – A quel punto, quindi, cosa succede? Alberto Pillon – Nel 2010 nasce nostro figlio Diego, e Marzia dopo qualche anno decide di rimanere a casa con lui e dedicarsi interamente a Camperisti Italiani. In quel periodo brand hanno cominciato ad avvicinarsi, abbiamo fatto le prime esperienze col gruppo Hymer, anche con un’attività in fiera dove il marchio è uscito dal solo ambito social. A quel punto io e Marzia abbiamo deciso di costruiare un business plan per capire dove portare Camperisti Italiani. Abbiamo fatto un ragionamento da un punto di vista pubblicitario: c’erano tutti i numeri, perché nel frattempo avevamo creato la pagina, avevamo creato Instagram, avevamo cercato di presidiare col marchio Camperisti Italiani tutti i social e vedere, bene o male, di spingere a seconda di dove costruire meglio. L’esperienza di Marzia per il commerciale ci ha dato una grande mano: lei si è attaccata al telefono e ha cominciato a raccontare la nostra storia, la nostra realtà. Camper Professional – Quando interviene lei più approfonditamente? Alberto Pillon – Dopo aver fatto il business plan, abbiamo deciso di dividere la torta della monetizzazione in due parti fondamentali. La

Camper Professional – Come prosegue la sua storia? Quando si arriva a Facebook? Alberto Pillon – Nel 2008 stavo facendo un’esperienza professionale presso H3G. All’epoca non esistevano ancora gli smartphone, ma dei telefonini “accrocchiati” un po’ Blackberry, un po’ TV; ero a capo di un centro di produzione che doveva realizzare programmi per i “TVfonini”, ancora non resi obsoleti dalla rivoluzione che Steve Jobs avrebbe compiuto di lì a breve nel mercato. Era l’anno dei mondiali 2006, abbiamo trasmesso anche le partite sui telefonini: c’era molto entusiasmo e voglia di sperimentare delle applicazioni per questi dispositivi. All’epoca, il CEO di H3G disse che stavano sviluppan-

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intervista con alberto pillon prima è l’entrata pubblicitaria classica: sponsorizzazioni, idee creative, micro sponsorizzazioni dedicate a quelle piccole realtà che non possono permettersi chissà quale grande investimento, ma che vorrebbero pubblicare un post sul nostro gruppo per intercettare il target giusto. La seconda è la monetizzazione mediante affiliazione, abbonamenti. Da lì, nel 2018, abbiamo cominciato a costruire il progetto Camperisti Italiani Premium, cercando di non essere ripetitivi, ribaltando il paradigma delle card già esistenti sul mercato, sapendo che sarebbe stato un terreno in salita. Non eravamo abbastanza conosciuti, oltretutto con numeri piccoli, ma volevamo creare talmente tanti vantaggi, tra cui anche quello assicurativo, in modo che la gente dicesse “ok, è comunque una card che mi ripago facilmente”. Contavamo molto sul discorso di sentirsi Camperisti Premium, con la soddisfazione di un prodotto di qualità in costante crescita dal punto di vista delle convenzioni. Quindi abbiamo investito molto denaro su delle app, siglando degli accordi internazionali, come quelli con Camper Contact e il gruppo NKC per essere più credibili in un mercato dove noi arrivavamo per ultimi. Nel 2020 abbiamo lanciato Camperisti Italiani Premium. Avevamo creato un po’ di aspettativa nei mesi precedenti e quindi le iscrizioni sono andate subito bene. Poi purtroppo è arrivato il lockdown. Ma la curiosità attorno è rimasta grande. La fortuna del lockdown è stata che tutti i campeggi erano chiusi, e questo gli ha dato modo di rispondere alle nostre mail di richiesta di convenzionamento molto più rapidamente e quindi abbiamo tirato su dei bei numeri con le strutture. Poi il lockdown è finito e siamo partiti.

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Grande partecipazione di pubblico presso lo stand al Salone del Camper 2023

Camper Professional – Anche con Campings.com? Alberto Pillon – Sì, Campings.com è uno dei player inseriti nel portale Premium Benefits. Stiamo lavorando per mettere a punto alcune nuove dinamiche sulle prenotazioni, esplorando diversi ambiti di sinergia. Trovo siano una realtà molto ambiziosa ed interessante. Camper Professional – Su Camperisti Italiani, oggi, quanti iscritti avete? Come gestite la moderazione? Alberto Pillon – Gli iscritti di Camperisti Italiani hanno superato i 138 mila sulla community storica, sono invece circa 51 mila sulla pagina Camperisti Italiani dove pubblichiamo il “best of” di chi pubblica nel gruppo o gli articoli dei nostri “ambassador” che vanno in giro e scrivono o fanno un talk. Qui trova posto la comunicazione promozionale, anche conto terzi, a nome di Camperisti Italiani, come Fiera di Parma. Poi ci sono anche Instagram, con 12-13 mila follower, e un nutrito canale YouTube, alimentato solo delle dirette tecniche, che ha circa 6-7 mila iscritti, affezionatissimi alla trasmissione “Chiedilo a Luigi”, l’unica nel settore dedicata alle domande tecniche. Abbiamo 14/15 moderatori sparsi in tutta Italia, membri del gruppo nominati che devono attenersi al regolamento che ho stilato assieme a Marzia. La moderazione, dal 2018, avviene in approvazione post, ossia pubblichi qualcosa che rimane in attesa che un moderatore controlli se l’argomento non è stato già trattato di recente, se è pertinente, non è offensivo, eccetera; poi nel giro di qualche minuto viene approvato. Questo ci dà modo anche di essere un po’ editori, cioè sappiamo giornalmente quali sono gli

argomenti che ci sono all’interno. Ovvio che facciamo passare anche delle “sciocchezze”, che alimentano un pochino la discussione, ma poi ci sono le cose serie perché la forza della community dovrebbe essere quella di essere coesi attorno a chi chiede un aiuto. Camper Professional – Qual è il vostro ruolo di collegamento con l’industria, nel momento in cui arriva una critica? Alberto Pillon – Abbiamo deciso che dove non c’è contraddittorio, non pubblichiamo la critica, in quanto potremmo incorrere nella problematica della diffamazione. Per l’industria moderiamo quelli che sono gli assolutismi, le frasi offensive, mentre non moderiamo quando si tratta di opinioni. All’interno dei Camperisti Italiani credo ci siano rappresentanti marketing o titolari di quasi tutte le aziende che controllano, guardano, capiscono. Alcuni, virtuosi come SR Mecatronic, colgono l’occasione per vedere quando ci sono delle criticità e rispondono sempre per risolvere il problema e comunicare con il cliente. Rimane poi nello storico della discussione il fatto che l’azienda c’è e interviene. Con 15 moderatori, quando si intuisce un potenziale pericolo, i post non passano, quelli polemici e di critica non vengono pubblicati. Non vuole essere censura, ma se non è possibile verificare oggettivamente meglio lasciar perdere: esistono altre piattaforme, a partire dai siti aziendali, dove chiedere conto. Questa è la nostra policy, che finora ci ha garantito un salvacondotto efficace. In un gruppo così grande è un attimo lanciare accuse non verificabili. Ci sono piattaforme come TripAdvisor o Trustpilot per chi vuole lamentarsi; invece i complimenti li lasciamo sempre, perché chi li riceve poi si aggrega alla Premium. Camper Professional – Voi siete molto dipendenti dalla piattaforma di Facebook. Vedete questo aspetto come una criticità? Alberto Pillon – Tendo a vederla come una criticità, certo, ma non a farne un grosso problema al momento, nel senso che credo che

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Facebook sia una piattaforma irrinunciabile. È vero che è in decrescita, è normale, come tutti i mercati che raggiungono la saturazione. Per questo motivo presidiamo tutte le piattaforme. Ma abbiamo un gruppo di camperisti, uno zoccolo duro che non si toglierà mai da Facebook, dai 35 ai 60 anni, con una predilezione verso i “big spender” da 45 a 60. Facebook non crolla, finché c’è questo target, quindi non vedo un pericolo imminente.

noi ci siamo dati un’autoregolamentazione, ma non possiamo essere censori. È il nostro brutto, è il nostro bello. Con 138 mila utenti è l’algoritmo di Facebook che seleziona, fa in autonomia, mette i commenti come più pertenenti in base a molte variabili. Quindi, quasi sempre se si lascia l’opzione “i più pertenenti” viene mostrato il commento scelto dall’algoritmo, e non possiamo cambiarlo.

Camper Professional – Qual è secondo lei il ruolo di Camperisti Italiani all’interno dell’industria del caravanning? Alberto Pillon – Sicuramente un ruolo molto importante nella comunicazione 2.0. In questo settore non ci sono delle mega industrie, ma tantissime industrie artigianali e poi delle grosse aziende corporative che si sono messe insieme, così riescono a permettersi un ufficio marketing con un social media manager. Noi siamo quel trait d’union tra i piccoli e i grandi che si possono avvicinare a una comunicazione non solo social, ma anche trasversale. Oltre ai social noi facciamo anche operazioni di comunicazione online e offline, come quelle che organizziamo per la fiera, anche in partnership con altre società di comunicazione. La nostra attenzione è quella di mantenere sempre alta la qualità, soprattutto della community. Camper Professional – La percezione dall’esterno è che gli argomenti siano qualitativamente interessanti, mentre i commenti siano deboli. Seguire un thread su Camperisti Italiani a volte è difficile perché i commenti sono centinaia... Alberto Pillon – Questa è una classica critica di chi vorrebbe che il gruppo si trasformasse in un forum. Sì, è un punto debole, ma mettetevi nei nostri panni: dov’è la soglia che mi autorizza a togliere un commento? Ripeto:

talia, tra le community, assieme a quelli che hanno le pagine e anche a quelli che hanno pagina Instagram. È stata una bella kermesse, un premio assolutamente inaspettato. Questo ci ha aperto le porte, nel 2019-2020, della sede centrale di Facebook, prima con quella californiana, perché avevano un progetto di far crescere le community con dei tutor. Durante il Covid facevo una volta al mese una video call in California nella quale mi svelavano un po’ di “segreti” sull’algoritmo e altro. Mi continuavano a dire che il gruppo Camperisti Italiani, insieme a un altro da 250 mila iscritti, era quello che stavano seguendo come “case history” di comportamento dei gruppi in Italia.

Al Salone del Camper di Parma

Camper Professional – Cosa siete voi per Facebook? Un semplice numero? Alberto Pillon – No, non siamo un numero. Nel 2018 ci è arrivato un grande riconoscimento: Forbes e Facebook, in occasione del decennale, ci hanno premiato come uno dei dieci gruppi che fanno impresa migliori d’I-

Il team di Camperisti Italiani presso lo stand al Salone del Camper

“Squadra che vince, non si cambia,” dice Pillon. “Abbiamo uno stand che ci piace rendere colorato come una giostra. Abbiamo due tipologie di attività, quasi sempre con l’aiuto di sponsor in modo da affrontare le spese di queste iniziative, tra cui la grande ruota che si è sostituita al ‘photo booth’ di qualche anno fa, che aveva lo scopo di fotografare gli equipaggi con uno sfondo ogni volta diverso e stampare lo scatto su un leaflet dove c’erano anche il marchio dello sponsor e il prodotto. Raccoglievamo anche le email autorizzate che lo sponsor poteva usare per fare direct marketing. Questa è una festa, non è soltanto una fiera: il sabato e la domenica è pieno di famiglie, e da spettatori avevamo notato che non c’era un’attività ludica tranne quei ‘kindergarten’ e due giostre che mettevano fuori. Perché non fare qualcosa di contestualizzato per far capire anche agli sponsor che possono veicolare il loro marchio a tutta una serie di camperisti novelli, che non sanno distinguere tra i brand? Cerchiamo sempre di trovare il modo di essere accompagnati da alcuni sponsor che vogliono fare qualcosa insieme, come per esempio la ruota della fortuna presente quest’anno nel nostro stand a Parma che permetteva di ricevere, previa registrazione con un QR code, il gadget corrispondente alla casella selezionata girando la ruota. E si trattava di gadget più belli, più importanti di quelli distribuiti agli stand delle stesse aziende partner. E poi a uno dei due sponsor principali abbiamo proposto di installare una macchina per produrre automaticamente lo zucchero filato: mentre i bambini aspettavano la leccornia, i genitori guardavano il prodotto”.

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intervista con gianluca tomellini

Aree di sosta, come e cosa fare? Croce e delizia dei camperisti, “trait d’union” tra il parcheggio e il campeggio, le aree di sosta sono un fenomeno in crescita, che vede sempre più spesso amministrazioni pubbliche e privati crederci ed investire in questa forma di servizio per i camper. Oggi però non basta più uno spazio con un semplice servizio di carico e scarico, l’area di sosta si sta evolvendo in una struttura dotata di tanti servizi, soggetta a opere tecniche e manufatti che richiedono la conoscenza di leggi e regolamenti, regionali soprattutto e locali

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Testo di Paolo Galvani


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e abbiamo parlato con Gianluca Tomellini, presidente dell’AIASC, anche sulla scia di quanto detto dal Ministro Santanchè in occasione della conferenza stampa di apertura del Salone a Parma dove si è affrontato l’argomento. AIASC, acronimo di Associazione Italiana Aree Sosta Camper, è la più giovane del settore, ma ha le idee molto chiare e uno spirito di servizio focalizzato sul supporto a chi vuole realizzare un’area sosta o gestirla. O semplicemente ha un terreno e solo un abbozzo di idea, ma non sa da dove cominciare. Ecco cosa ci ha raccontato Tomellini. Camper Professional – Ci racconti qualcosa della storia di AIASC. Gianluca Tomellini – La nostra è l’associazione più giovane tra quelle presenti nel settore. Nonostante questo, abbiamo conseguito dei risultati piuttosto importanti. Evidentemente, per una congiuntura favorevole siamo riusciti a cogliere il momento più adatto per dialogare con le Regioni. L’associazione è nata tre anni fa; è quasi filantropica, noi puntiamo su un risultato di cui alla fine beneficeranno tutti quelli che stanno all’interno del settore, sia gli operatori privati che le amministrazioni comunali. Effettivamente il vento è cambiato da cinque anni a questa parte. Oggi le aree sosta camper hanno una voce e hanno perciò acquisito una propria identità: non si parla più di parcheggio o di area sosta temporanea, ma di strutture ricettive turistiche, ovviamente smart. Siamo in contatto con molte amministrazioni comunali che hanno compreso perfettamente quanto questa forma di turismo sostenga

Area camper Cividale del Friuli, controllo accessi

il territorio, limiti la desertificazione dei borghi e consenta di decongestionare le grandi città. Ormai il turista non ha interesse a visitare solo grandi città: gli piacciono Roma, Venezia, Firenze, ma vuole esplorare anche altro. Quindi l’area sosta camper in questo momento sta guadagnando un suo ruolo rispetto ai campeggi e ai villaggi turistici. Noi siamo intervenuti nel dialogo con le regioni, aggregando le altre associazioni per avere maggiore forza, assistendo per esempio la Regione Abruzzo e la Regione Sardegna, che in particolare è riuscita a identificare, sia per il 2022 che per il 2023, complessivi tre milioni e mezzo di euro per la realizzazione di nuove aree e la riqualificazione di quelle esistenti. La stessa cosa è avvenuta, grazie al coinvolgimento da parte di APC, per Regione Toscana, dove sono stati stanziati circa 500 mila euro. Il grande lavoro sarà quello di riscrivere quei regolamenti partoriti 1015 anni fa, che hanno un approccio vessatorio nei confronti dell’area camper, perché allora si pensava fosse corretto muoversi in una maniera unilaterale, mettere nello stesso contenitore campeggi, villaggi

e aree sosta, mentre parliamo invece di mondi che hanno esigenze diverse. Camper Professional – Al salone di Parma, il ministro Santanchè come ha approcciato il problema? Gianluca Tomellini – C’è stato un confronto con il Ministro dopo la cerimonia di apertura, abbiamo avuto un tavolo di lavoro nel pomeriggio insieme alle altre associazioni apprezzando molto l’approccio del Ministro Santanchè e del suo staff dirigenziale, ascoltando tutte le associazioni di categoria, gli assessori del turismo presenti in fiera e mettendo sul tavolo delle proposte strategiche per far crescere il settore. Non parliamo solo delle aree di sosta, ma del turismo all’aria aperta in senso ampio. Concretezza è il messaggio che il ministro ha voluto dare a tutti noi. Camper Professional – Quindi il Ministero del Turismo cosa può fare? Gianluca Tomellini – Può fare molto, mettendo in campo risorse economiche e sinergiche grazie anche al supporto della Conferenza delle regioni e delle province autonome affinché ci sia uno spirito comune, altrimenti le regole continueranno a essere disomogenee e confuse. Le regioni hanno ben compreso, ma non è un iter facile modificare un regolamento. Stiamo lavorando anche su questo senza trascurare le amministrazioni sul territorio. Abbiamo infatti un buon dialogo con i Comuni, che vedono in AIASC un valido supporto per rappresentare le loro richieste. Occorre dialogare con le regioni, senza andare col dito puntato, piuttosto sensibilizzandole per fare comprendere loro cosa è necessario prevedere per elevare il

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intervista con gianluca tomellini Area camper Roverè Veronese (VR)

Sotto: Area camper Casciana Terme Lari (PI), colonnina energia

livello di ospitalità nazionale. Camper Professional – Quindi prima di passare ai Comuni, in un mondo ideale, secondo lei sarebbe meglio avere un minimo di regole nazionali o un coordinamento come quello che viene proposto adesso tra le regioni?

Gianluca Tomellini – Per aiutare i Comuni è necessario partire dalle Regioni, e credo che la strada giusta da percorrere per il Ministero siano il dialogo e il confronto con le Regioni. Credo che il ruolo della Conferenza Regioni-Province e in particolar modo del Coordinatore Tecnico del Turismo, sia determinante per aggregare più Regioni possibili con l’obiettivo di armonizzare i vari aspetti legati al nostro settore. Camper Professional – A realizzare l’area sosta può essere il privato o può essere il pubblico. Voi come associazione raccogliete le adesioni da parte entrambi? Gianluca Tomellini – AIASC accoglie tutti. Il privato, a livello imprenditoriale è cresciuto molto negli ultimi anni, stanno nascendo imprenditori turistici con un’idea chiara di quella che deve essere un’area camper, perché anche le stesse tecnologie sono sempre più tecnologiche, puntando sempre più sulla digitalizzazione. Il Comune, a oggi, è per noi il referente, la figura che più si sposa con la nostra mission, perché hanno più chiara la meta. Quindi ci troviamo a consigliarli sul corretto investimento per non avere un breakeven point troppo lontano. Esistono aree molto belle, ma a volte sovradimensionate ed è importante suggerire la miglior soluzione progettuale per quel contesto territoriale. Camper Professional – Che benefici si hanno aderendo ad AIASC? Gianluca Tomellini – AIASC offre l’assistenza, per quanto di sua competenza, per quanto concerne problematiche legate

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agli aspetti normativi, autorizzativi finalizzati alla realizzazione o riqualificazione di un’area sosta camper. Abbiamo notato che il privato in alcune Regioni ha tanta difficoltà nel concretizzare il proprio progetto, quindi occorre snellire alcune norme che imbrigliano, mettendo il privato in condizione di poter investire e realizzare, perché sarà una risorsa per quel Comune a vantaggio dello sviluppo dell’economia di quel territorio; non puoi vedere un bel progetto cassato dal geometra di un ufficio tecnico del comune che non ha capito qual è il senso della proposta. AIASC fornisce assistenza specifica a livello di fattibilità e indicazioni su come approcciarsi nei confronti del Comune in modo da non disperdere tempo ed energie, mettendoli al corrente di quella Legge Regionale o di quel Regolamento in vigore. L’associazione non deve e non può intervenire a protezione, ma deve preparare e aiutare il privato a interfacciarsi in modo collaborativo con il Comune, che può decidere di adottare regole più o meno restrittive. Il dialogo è fondamentale per scardinare qualche rigidità. Abbiamo redatto anche un vademecum scaricabile dal nostro sito, www.aiasc.it per prendere spunti utili. Camper Professional – Da cosa dipende secondo lei la scelta di come impostare l’area di sosta? Gianluca Tomellini – L’area sosta non deve scimmiottare il villaggio turistico o il campeggio. La scelta di integrare i servi-

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zi da offrire dovrebbe essere innanzitutto correlata alla location e al contesto territoriale, perché l’area può avere un appeal paesaggistico e accogliere l’amante della natura, oppure può essere logisticamente strategica, vicino al mare o a centri di interesse. Quindi, l’area sosta camper resta sempre e comunque un approdo smart e flessibile. Suggerisco per esempio di identificare come servizio anche quello delle e-bike, visto che ormai molte aree nascono vicino alle piste ciclabili; oppure creare anche nella stessa area delle zone dedicate a possibili eventi. Occorre pensare a ciò che per il camperista fa la differenza. Per esempio, oltre al punto di ricarica o al bike sharing, avrebbe senso valutare la presenza di una lavanderia. Ci sono in commercio molti produttori di lavanderie prefabbricate e tecnologicamente avanzate, e queste soluzioni sono molto apprezzate dal camperista. Camper Professional – Quanto sarà complicato ridurre il gap con le 4.000 aree di sosta francesi? Gianluca Tomellini – Non sarà certo facile, bisogna anche vedere quanto crescono loro nei prossimi anni: noi a oggi siamo dei bradipi. Ma credo che l’eccellenza sia nella qualità più che nel numero: non credo che sia importante arrivare alle 5.000 aree della Germania. Se noi avessimo, per dire, 3.000 aree belle, riqualificate, omogenee, sarebbe già ottimo. Non sono con-

vinto che le aree della Germania e della Francia siano tutte belle. Il made in Italy ancora funziona, quindi non direi “poche ma buone” ma, diciamo, “un buon numero ma belle”, anche perché a fare dei parcheggi con un camper service ci vuole un secondo... Camper Professional – E di quelli ne vogliamo 8000… Gianluca Tomellini – Certo, assolutamente, anche per un discorso al di fuori della sfera associativa. Per esempio, in provincia di Milano i camper service sono pochi, e per un camperista è veramente difficile. Potrebbero invece essere una base per visitare la città. Anche a Roma la situazione è difficile, ho visto però una crescita. Attualmente c’è, anche se lento, un interesse da parte dei piccoli borghi, dei piccoli comuni, anche delle città di media grandezza e forte interesse turistico, che hanno ben compreso il beneficio che può dare questa soluzione. Le grandi città come Firenze, Roma, Milano credono invece che non sia necessario: sono focalizzate sostanzialmente sugli alberghi. Snobbano questo settore e invece, posizionando i camper service nei punti giusti, anche limitrofi, perimetrali, dove volete, si andrebbe a recuperare del turismo che altrimenti è perso.

Gli obiettivi di AIASC “I nostri obiettivi”, conferma Gianluca Tomellini, “sono quelli di intercettare le Regioni che hanno i regolamenti più stringenti e di conseguire, per il prossimo anno, dei risultati che possano aiutare il mondo del turismo itinerante, creando più opportunità di business per chi vuole farlo. Affronteremo questi temi con le Regioni, andremo a informare chi è rimasto indietro spiegando cosa si può fare di più. La fiera di Parma quest’anno ci ha offerto l’opportunità di non dover andare negli uffici di tutte le Regioni perché molte erano presenti e abbiamo potuto bussare al loro stand. Poi, come tutte le altre associazioni di categoria, siamo veramente stimolati da quello che il Ministro del Turismo ha previsto a livello di interventi. Il prossimo biettivo sarà quindi quello di studiare per poter dare delle informazioni corrette a livello istituzionale.

Qui e sotto: Camper Service

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i protagonisti gianni brogini

Testimone della storia Prima fondatore di un’agenzia pubblicitaria, poi vent’anni passati in Mobilvetta e dieci nel Gruppo SEA. Infine, Direttore Marketing di APC per oltre dieci anni. L’evoluzione del settore camper in Italia dalla nascita ai giorni nostri è stata vissuta da protagonista da Gianni Brogini. Che abbiamo incontrato a quel Salone del Camper che ha contribuito a realizzare Testo di Antonio Mazzucchelli

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ianni Brogini è una figura storica del settore camper. Molti lo hanno conosciuto negli anni come Direttore Marketing dell’APC – Associazione Produttori Caravan e Camper, quando il suo ruolo pubblico lo ha portato spesso alla ribalta con conferenze stampa e visibilità sui media. In realtà, il suo background professionale affonda nella storia del camper in Italia, con un curriculum di collaborazioni con i più prestigiosi marchi del settore che parte fin dagli anni Settanta. Esperto conoscitore delle dinamiche di marketing, sua specializzazione fin dai primi passi della sua carriera nel settore, ha conosciuto l’intero mondo dei pionieri del caravanning in Italia, interfacciandosi con personaggi storici e seguendo l’evoluzione delle fiere di settore. Da poco in pensione, resta molto curioso di questo universo. Lo abbiamo incontrato al Salone del Camper. Camper Professional – Gianni Brogini, vorremo partire dalla sua storia: come è approdato al settore camper? Gianni Brogini – Tutto nasce dalla creazione, insieme a mio cugino, di un’agenzia pubblicitaria nel 1977. Pochi mesi dopo sono approdato in Mobilvetta, dove facevano mobili stupendi. Fabrizio Giotti aveva inventato lo stile moderno, con architetti milanesi e la collaborazione di tanti altri designer. Così ho fatto la valigia e sono partito. Ricordo che quando decidemmo per la fiera del Valentino a Torino di fare la prima pubblicità su 2C, unica rivista di settore a quei tempi e oggi conosciuta come Plein Air, Giotti mi disse di non avere pronto il camper: “Lo finisco di costruire tre giorni prima di partire per la fiera!”. Mi venne in mente allora di chiedere agli architetti che stavano lavorando a questo progetto di mandarmi un disegno del veicolo: quella fu la prima comunicazione di Mobilvetta. Camper Professional – In che anno è accaduto? Come continua la sua storia? Gianni Brogini – Eravamo nel 1980. Questa collaborazione è nata perché la famiglia Giotti era stupenda, un po’ come tutte le famiglie importanti della zona, a Poggibonsi. Tra una trattativa e l’altra su quanto doveva essere il mio compenso siamo andati avanti a lavorare insieme fino al 1999. Camper Professional – All’epoca la Mobilvetta stava in una location improbabile per un costruttore di camper, appollaiata su una collina, con spazi ristretti… Gianni Brogini – Sì, è vero. In quegli anni Mobilvetta stava a Barberino Val d’Elsa, proprio su una vetta. Tra le altre cose che oggi possono sembrare incredibili ci fu il tentativo di realizzare motorhome mai visti, come un veicolo completamente rosso per attrarre l’attenzione. Fu uno dei primi

in Europa a fare un camper così vistoso, che poi buttò via, o forse regalò, perché non si vendeva. Anche questa è una delle tante cose che sono successe in quegli anni! Camper Professional – Dopo l’esperienza in Mobilvetta cosa successe? Gianni Brogini – Nel 1999 Mobilvetta venne venduta alla SEA: mi dissi, sono stati venti anni belli, adesso troverò qualche altro cliente. Invece fui cooptato come responsabile della comunicazione in SEA. Da lì nacque un’altra storia: SEA è stata costruita da un pool di azionisti e di investitori, erano fondi di investimento che furono utilizzati per fondare questa società. La cosa più difficile che abbiamo dovuto affrontare con il primo amministratore delegato fu quella di mettere insieme tutti quei marchi che erano stati fino ad allora solo strutture familiari: erano tutti nemici tra loro e concorrenti spietati, anche se alle riunioni, tra una pacca e una stretta di mano, regnava un’apparente cordialità. In realtà la concorrenza era notevole, anche perché i mercati all’epoca erano piccolissimi. Erano tutte persone che adoravano i proprietari, adoravano il proprio marchio e la propria posizione e il difficile fu fargli capire che invece da quel momento si doveva lavorare in squadra, che ci dovevano essere delle contaminazioni su tutto, sulle idee, sui prodotti, sugli acquisti. Insomma, il lavoro fu molto difficile. Camper Professional – Fino a quando è rimasto in SEA? Gianni Brogini – Dal 2000 al 2010, poi sono stato invitato da APC per fare il direttore marketing. Allora APC era ancora in ANFIA con il gruppo veicoli ricreazionali. A un certo punto, quando siamo cresciuti e abbiamo avuto una potenza sia economica che di visibilità almeno europea, è chiaro che tutto questo ci stava stretto. Mi sono occupato delle bozze dello statuto, degli uffici, degli arredamenti e di tutto il resto.

naturalmente Rimini. Poi si sono aggiunte Parma, Bologna, Milano e Verona, che però è stata scartata perché era troppo piccola. Ognuno di questi enti era importante ed interessante. A vincere, in una gara sofferta, fu Parma. Sono stati molto bravi, perché ci hanno dato la possibilità di creare e far crescere insieme a loro questa manifestazione. Altre fiere si sono mostrate meno flessibili e disponibili, mentre nel caso di Parma c’è stata la più grande apertura a cui io mi sia trovato davanti in 45 anni circa di attività. Camper Professional – Quindi la fiera, a Parma, ha trovato la sua collocazione ottimale? Gianni Brogini – Sì, il Salone del Camper ha avuto un grande successo, ci sono state grandi possibilità e disponibilità, anche per i visitatori. La viabilità anche qui è un po’ difficile, ci sono stati momenti in cui qualcosa non ha funzionato, ma in breve tempo abbiamo risolto gli aspetti critici. Camper Professional – C’è qualche attività di marketing di cui va orgoglioso? Ricordiamo un’iniziativa con Oliviero Toscani, per esempio… Gianni Brogini – Avevo avuto questa idea riflettendo sul fatto che i camperisti sono un target trasversale, dal grande professore al semplice operaio, perché il camper è facile da usare, flessibile, ti porta ovunque in vacanza, che sia lunga, che sia breve, che sia al mare, in montagna. Non c’è un target definito. Mi venne in mente quindi il progetto “facce da camper”, lo realizzammo proprio a Rimini. Oliviero Toscani, contattato da me, apprezzò molto l’idea e venne lì, con la macchina fotografica e con suo figlio che allora stava diventando un buon

Camper Professional – In che anno invece l’APC ha costituito la sua fiera? Gianni Brogini – La prima edizione fu nel 2000. Come gruppo di costruttori di veicoli ricreazionali abbiamo deciso di fare una gara, facendo partecipare

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i protagonisti gianni brogini

fotografo anche lui: fu una cosa nuova ed interessante. Camper Professional – Invece nella sua esperienza precedente, sia con Mobilvetta o con SEA, c’è stata molta sinergia con i campioni dello sport, motociclisti, ciclisti… Gianni Brogini – Sì, con Mobilvetta abbiamo supportato per tanto tempo dei team motociclistici mettendo a disposizione un camper a campioni del calibro di Valentino Rossi, Max Biaggi, Marco Melandri e altri che ora non ricordo più. Queste sponsorizzazioni ci portarono una visibilità interessante, anche perché come ben sappiamo il camper è uno strumento importantissimo come supporto ai team. Nel mondo del ciclismo mettemmo addirittura in piedi una squadra e ne abbiamo sponsorizzate altre. Ho avuto la fortuna di viaggiare con personaggi importanti. Tutte queste sponsorizzazioni ci hanno permesso di entrare in mondi diversi dai soliti, con una azione di marketing efficace. Camper Professional – Sicuramente voi avete operato bene, ma adesso si cerca di uscire un po’ dai canali tradizionali e di dare un’immagine del camper un po’ diversa, cosa forse necessaria visto quello che costano… Come si è evoluto il marketing in questi anni? Ci sono nuovi canali? Gianni Brogini – Quando ho fondato l’agenzia pubblicitaria il marketing era semplice, perché avevamo dei target di riferimento che non mutavano, dei budget fissati pluriennali e i prodotti duravano a lungo. Negli ultimi trenta anni è cambiato tutto: i target non esistono più perché sono fluidi, cambiano continuamente, e le persone hanno a disposizione molte più informazioni che in passato. Un aneddoto: arrivo a una convention che avevo organizzato per i concessionari Mobilvetta per la presentazione della nuova gamma; due concessionari vengono da me, con una faccia scura e mi dicono: “Brogini, lei ci ha rovinato! Adesso tutti sanno tutto, i clienti quando vengono ne sanno più di me!”. 42

Questo aneddoto rappresenta bene come si sia evoluto il marketing: oggi i prodotti sono più volatili, non rimangono uguali per molti anni. L’automobile prima aveva una vita di 5, 6, 7 anni, mentre oggi se non fai un upgrade più frequentemente, anche se sotto il veicolo rimane uguale, per i costruttori è un problema. Nella comunicazione ci sono tanti canali nuovi, soprattutto social. Troppi a mio parere: alcuni sono credibili, altri meno. È vero che si raggiungono rapidamente molte persone, ma per quanto tempo, per quale messaggio, per quale microsecondo sono riuscito a contattarle? Questi nuovi strumenti vanno usati, sicuramente, ma ho un po’ di dubbi sulla loro efficacia. Camper Professional – La stampa di settore soffre anche perché le aziende, pensando di poter fare marketing diretto sui social. Questa secondo noi è una direzione rischiosa, perché il nostro settore prima o poi non sarà più rappresentato in edicola. Il giornalismo di qualità fatto da professionisti e supportato da un editore continua ad avere un valore rispetto al marketing diretto che si può fare su Instagram, Facebook, YouTube, TikTok? Gianni Brogini – Secondo me sono strumenti complementari. In questo momento storico stiamo andando sul digitale. Anch’io il giornale cartaceo non lo leggo più. Le riviste purtroppo non ho più tempo per seguirle bene. Però è certo che le persone non approfondiscono e ci sono acquirenti che non riescono a scegliere perché non hanno le informazioni. Nel mondo di oggi succede anche sulle notizie, basta guardare i TG, che offrono poco più che un titolo e un sommario. Capisco che è difficile per qualunque editore agire diversamente, ma si sta creando un popolo di acquirenti che non hanno più gli strumenti per decidere, perché sul digitale gli approfondimenti non li trovi. Camper Professional – Oggi siamo in una situazione completamente diversa da quella di 15/20 anni fa: sono tutti grandi gruppi, ci sono dei manager a capo dell’azienda, mentre una volta c’era il capitano d’industria. Secondo lei qual è il valore aggiunto che può avere un assetto come quello odierno e quale magari invece un disvalore rispetto a quella che è stata

la storia di questo settore? Gianni Brogini – Io di manager ne ho conosciuti tantissimi, anche perché amministratori delegati, direttori di produzione, direttori finanziari e così via cambiano abbastanza velocemente. Ognuno di loro ha l’obiettivo di avere più fondi e di sviluppare delle carriere che li portino a livelli più elevati. Indubbiamente, c’è stata una ventata di freschezza quando sono entrati i manager, perché le aziende prima erano legate alla famiglia. Non avendo mai lavorato in altri settori, spesso non c’era un figlio o un parente in grado di modernizzare l’azienda. Il manager, invece, conosce vari mondi e ha quindi una visione più ampia di come affrontare i problemi del mercato, i problemi di produzione. Tendenzialmente lavora con approcci che nel nostro settore all’inizio non c’erano, a cominciare dalle pianificazioni pluriennali. Però mancano il cuore, la passione e il coinvolgimento emotivo: questa è la vera mancanza dei manager. Sono convinto però che il loro ingresso sia stato un bene per il settore, perché ha portato importanti sviluppi. Poi gli errori li facevano sia prima le famiglie, sia dopo i manager. Sono invece preoccupato per i prezzi, che stanno salendo vertiginosamente... Non solo sono altissimi per chi vuole comprare un veicolo un nuovo, ma anche per chi vuole cambiarlo. Camper Professional – Oggi si può ancora parlare di Made in Italy o la globalizzazione dei gruppi sta impattando su questo aspetto? Gianni Brogini – In questi anni in cui ho lavorato per grossi gruppi industriali e di investimento globali ho potuto constatare che finalmente è stato riconosciuto il valore del Made in Italy. Altrimenti, perché acquistare delle aziende italiane di componentistica dagli Stati Uniti? Oltreoceano hanno capito che noi sapevamo fare meglio il letto, o le pareti o il gradino. Gli stessi marchi europei hanno addirittura iniziato a produrre in Italia, reputando le capacità dei nostri operai superiori.

Mobilvetta Genio, 1997

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© Herbal Glamping Resort Ljubno

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FOCUS germania

Caravan Center Bocholt, la concessionaria digitalizzata Quando Alfons Thielkes aprì nel 1996 la sua concessionaria con 20 caravan usate non sapeva certo che un quarto di secolo dopo, grazie alla partecipazione di tutta la famiglia, la sua sarebbe diventata un esempio di modernità e digitalizzazione per tutto il settore del caravanning, con un volume di vendita annuo di circa 1.600 veicoli Testo di Peter Hirtschulz, foto Claus-Detlev Bues

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Thielkes sono una famiglia di camperisti. Il padre Alfons ha contagiato tutti con il suo entusiasmo e, nel 1996, ha trasformato il suo hobby in una professione, aprendo la propria concessionaria di caravan. Partendo con 20 caravan usate, nel 1998 ha ampliato l’offerta con i primi veicoli nuovi, all’epoca solo caravan della LMC. L’attività prospera e, nel 1999, Thielkes si espande e si trasferisce a Bocholt. La nuova sede di 6.000 metri quadrati comprende l’area commerciale e l’officina. Per quanto riguarda i brand trattati, all’inizio degli anni 2000 Thielkes si è concentrato sulle caravan Fendt e Hobby. Il settore dei camper è invece coperto prima da Rapido e Frankia, poi da Carthago e Knaus e infine da Weinsberg. I figli di Alfons, Anna Maria, Christian e Benedikt, entrano a tempo pieno nell’attività durante il primo decennio del nuovo millennio. Il più anziano, Christian, ha cominciato nel reparto vendite. Nel 2013 ha acquisito una quota del 30% dell’azienda e ne è divenuto responsabile insieme al padre e fondatore Alfons, fino alla morte di questi nel 2017. Da allora lavora insieme al fratello, alla sorella e a Simon Böing. La sorella Anna Maria è responsabile dell’area servizi dal 2010, mentre il fratello 44

Anna Maria, Benedikt, Christian Thielkes e Simon Böing

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Benedikt è responsabile dell’officina dal 2015 insieme a Michael Schmeink. La direzione commerciale è affidata a Simon Böing, amico di famiglia che sin dall’inizio ha collaborato con il padre Alfons. L’impresa digitalizzata Con l’arrivo dei figli sono state create le premesse per espandere l’attività e per modernizzarla digitalmente. Ciò che sembrava relativamente semplice è stato un processo complesso in cui ciascuno dei Thielkes ha contribuito con le proprie capacità, ottenendo un notevole successo che si basa su una filosofia aziendale che prevede di posizionare l’azienda nelle vendite, nell’officina e nei servizi in modo tale che il massimo livello di standardizzazione e digitalizzazione consenta la migliore efficienza possibile in tutti i processi. In breve: al Caravan Center Bocholt, oltre a un sistema di gestione del prodotto completamente organizzato, ogni dipendente sa cosa stanno facendo gli altri. Grazie a un sistema di codici QR, tutti sanno in quale luogo si trova il veicolo, indipendenBenedikt Thielkes spiega il sistema interno basato su app

temente dal fatto che sia in concessionaria o in officina. E tutti sanno in quale fase di vendita o di officina/assistenza si trova: con una media di 900 unità presenti in loco, si tratta di prestazioni ottimali. Per questo sistema è necessario un IT ottimale, e qui che entrano in gioco le competenze di Christian Thielke e Simon Böing. “Quando sono entrato in azienda, la nostra infrastruttura IT non era aggiornata. Anche i sistemi implementati non erano più in grado di far fronte alle nostre esigenze e alla crescita dell’azienda. Utilizzando diversi sistemi per la contabilità e la gestione del magazzino, nonché numerosi software di gestione dei documenti, poteva accadere che un singolo veicolo fosse registrato contemporaneamente in cinque diversi sistemi. E mancavano le interfacce adeguate per integrare le applicazioni”, spiega Christian Thielkes. Era chiaro che i sistemi IT dell’azienda avessero urgente bisogno di essere modernizzati, con una soluzione che controllasse e gestisse centralmente tutte le aree. “Quando abbiamo acquisito 150 nuovi clienti in un periodo di tempo molto breve, ci è stato chiaro che dovevamo agire subito. Per poter continuare a offrire ai nostri clienti il ​​servizio di cui avrebbero avuto bisogno anche in futuro, dovevamo creare processi più rapidi ed efficienti. Nel 2015 è stata introdotta la soluzione di gestione aziendale Sage X3, mentre processi come l’inventario dei veicoli e la contabilità sono stati gradualmente digitalizzati,” dice Thielkes. Oggi due dipendenti IT monitorano e sviluppano costantemente l’intero sistema. Parallelamente all’IT è stato portato avanti l’ampliamento della sede centrale dell’azienda. Non lontano dall’attuale sede a Harderhook, i Thielke hanno acquistato nel 2018 un sito con elevati requisiti di sostenibilità. I nuovi immobili sono dotati di impianti solari comprensivi

di stoccaggio dell’energia. L’autolavaggio utilizza l’acqua piovana. I parcheggi hanno come base griglie erbose, la flotta di veicoli interna si basa in gran parte sulla mobilità elettrica, e un prato di 6.000 metri quadrati, casette per uccelli e circa 180 alberi vengono curati ogni giorno dai Thielke. La forza lavoro L’organico oggi conta più di 100 elementi. Al Caravan Center Bocholt tutti hanno diritto di avere voce in capitolo, incoraggiati attivamente dal team di gestione, composto da quattro persone. Ciò che è particolarmente importante in questo contesto è la comunicazione costante, per offrire a tutti un orientamento e dissipare possibili preoccupazioni. Benedikt Thielkes afferma: “È importante accettare eventuali errori e consentire esperimenti che a volte possono non riuscire”. E Anna Maria Thielkes aggiunge: “Una forte cultura dell’errore, scambi paritari, un clima di lavoro amichevole, un modello organizzativo piatto e un contatto personale con clienti e fornitori: tutte queste cose sono sempre state molto importanti per nostro padre - e anche per noi fratelli. Mantenere questa cultura aziendale ci ha anche aiutato a coinvolgere i nostri dipendenti nella digitalizzazione senza problemi”. Ogni settimana si tengono riunioni di reparto in cui i rispettivi dipendenti presentano esperienze, problemi, suggerimenti di miglioramento e commenti specifici sul luogo di lavoro. Su queste osservazioni si basano poi le misure per sviluppare ulteriormente l’area specifica ed eliminare possibili fonti di disagio e di errore. Oltre a questa comunicazione “interpersonale”, strategica per l’azienda, la forza di CC-Bocholt risiede in un sistema di comunicazione digitale onnicomprensivo. Tutti i collaboratori disponUn codice QR “identifica” ogni veicolo durante la sua permanenza al Caravan Center Bocholt

Christian Thielkes consulta l’informativa di vendita digitalizzata, sempre aggiornata

gono di un iPhone aziendale e, a seconda del proprio ruolo, di un laptop e di una postazione di lavoro dotata di computer. Dal portiere all’amministratore delegato, ogni dipendente può visualizzare tutte le informazioni rilevanti su tutti i processi lavorativi e aziendali tramite il proprio cellulare o l’app interna sviluppata a tale scopo. L’officina Anna Maria Thielkes parla dell’area service e officina: “Ogni veicolo che entra nel cortile di

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FOCUS germania Bocholt viene registrato presso una delle 15 stazioni service utilizzando un codice QR, e viene accompagnato da un report digitale. Dopo questa registrazione tecnica arriva quella successiva, vera e propria: il veicolo del cliente passa attraverso uno scanner, che acquisisce 200 immagini per documentare o escludere eventuali danni che potrebbero essersi verificati durante la permanenza a Bocholt. A questo scopo ogni veicolo riceve un codice QR, che da quel momento in poi sarà ad esso associato in modo permanente. Quando esce dall’azienda dopo che tutti i lavori sono stati completati, il veicolo passa attraverso un altro scanner per altre 200 immagini catturate”. Si tratta effettivamente di un sistema di controllo unico, per il centro e per i clienti. Durante la riparazione o il controllo in assistenza, il sistema attraverso il codice QR documenta, e tutti possono vederlo, dove si trovi il veicolo all’interno del centro e in quale fase di intervento sia. Il processo di lavoro durante l’installazione di accessori o i lavori di riparazione prevede che i veicoli passino automati-

camente attraverso una postazione di controllo dei freni e, soprattutto in caso di installazione di accessori, attraverso una postazione di controllo del peso. Entrambi i processi sono un chiaro vantaggio per il cliente. L’officina è alimentata da un magazzino dinamico, un sistema in cui ai prodotti non viene assegnato uno spazio di stoccaggio fisso, bensì il primo spazio libero disponibile per uno stoccaggio rapido e semplice. Christian Thielkes spiega: “La disponibilità e lo stoccaggio sono monitorati dal nostro sistema informatico, che effettua aggiornamenti quotidiani. Sulla base di questo sistema di gestione delle merci digitalizzato, e dell’esperienza dell’officina, per ogni processo di lavoro viene fornito automaticamente un carrello con tutti i materiali necessari per la riparazione o l’installazione di accessori”. È anche interessante notare che l’80% dei 27 dipendenti dell’officina può lavorare su ogni veicolo (a eccezione di lavorazioni speciali come la verniciatura, effettuata nella modernissima cabina interna). Ciò significa che il

flusso di lavoro è indipendente dalla presenza della forza lavoro: qualsiasi addetto può eseguire il successivo ordine in sospeso. Dopo il completamento di tutto il lavoro, riportato nell’app fase per fase, un responsabile procede all’approvazione in conformità con il sistema di gestione della qualità. Il sistema digitalizzato consente inoltre di tenere conto delle richieste dei clienti per test speciali e del coinvolgimento di un responsabile specifico al momento dell’accettazione dell’ordine. L’organizzazione dell’officina gestisce attualmente circa 300 ordini a settimana. Secondo Thielkes la domanda è lungi dall’essere soddisfatta. E per quanto riguarda la disponibilità del personale? Benedikt Thielkes: “Non abbiamo problemi. Inoltre non cerchiamo solo tecnici appositamente formati per il settore caravan. Molti dei nostri collaboratori che arrivano in officina sono falegnami, meccanici automobilistici, persone che poi noi formiamo. È una situazione vantaggiosa per tutti. Noi beneficiamo del loro know-how proveniente da altri

Il market degli accessori

L’area officina perfettamente attrezzata e organizzata

Benedikt Thielkes nel reparto verniciatura

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settori, loro traggono vantaggio dal nostro know-how specifico. Tuttavia, è importante che si adattino a noi come persone e si impegnino nel loro lavoro. Offriamo un sistema professionale e postazioni di lavoro all’avanguardia con gli strumenti più recenti. Per molti questa offerta e questo ambiente sono quasi più importanti della retribuzione”. A proposito di retribuzione: al Caravan Center Bocholt non è prevista alcuna provvigione di vendita. Tutti i dipendenti sono pagati in modo trasparente in base alle mansioni e alle competenze.

Christian Thielkes e Peter Hirtschulz (a sinistra) nel magazzino dinamico

L’area espositiva per i veicoli nuovi e gli accessori

La vendita Anche la vendita di veicoli nuovi e usati è perfettamente organizzata. Tutti i veicoli seguono la procedura di registrazione sopra descritta con scanner gate e registrazione tramite codice QR. Nel padiglione si trovano solitamente circa 130 veicoli nuovi e altri 400 nell’area attigua al padiglione. Ci sono anche una media di 60 – 80 veicoli usati. I marchi Hobby e Fendt costituiscono il cuore dell’offerta. Tutti i modelli a catalogo di questi due marchi sono sempre disponibili. Il cliente ha perciò a disposizione una panoramica completa e può visionare ogni modello in loco. I veicoli esposti vengono venduti, e consegnati, solo se contemporaneamente è presente un modello analogo con lo stesso layout, o il nuovo modello. Il Caravan Center Bocholt acquista solitamente una versione il più “nuda” possibile dal produttore in modo che ogni cliente possa ordinare l’equipaggiamento che desidera con i relativi accessori, per lo più standardizzati, al momento dell’acquisto. Il portafoglio di nuovi camper e motorhome del Caravan Center Bocholt comprende i brand Carthago, Frankia, Challenger, Hobby, Knaus e Weinsberg. Anche se il Caravan Center è molto attivo nel settore dei camper, è interessante notare che la società commerciale realizza il 70% della sua attività con le caravan. In conclusione, la politica automotive, la perfetta organizzazione dell’officina, la digitalizzazione costantemente ottimizzata per tutti i prodotti e i processi, nonché la standardizzazione dei processi di lavoro e dei materiali utilizzati sono pilastri cruciali per la gestione esemplare e l’attività di grande successo del Caravan Center Bocholt.

Lo scanner acquisisce 200 immagini per ogni veicolo

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focus aziende al-ko

Livellamento in tutto relax

Se i produttori o i concessionari di camper desiderano offrire ai propri clienti maggiore sicurezza, praticità e comfort, il sistema di livellamento idraulico AL-KO HY4 con piedini idraulici è un’opzione perfetta che include anche una funzione per tenere sotto controllo problemi di distribuzione del peso o sovraccarico A cura della redazione

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L’obiettivo principale del sistema di livellamento idraulico AL-KO HY4 è quello di consentire di livellare un camper in circa un minuto, semplicemente premendo un pulsante su un’unità di controllo montata in cabina o utilizzando un’app su uno smartphone. Il livellamento può essere ottenuto tramite una funzione automatica o manualmente, poiché ciascun angolo fisso può essere controllato individualmente. Non potrebbe essere più semplice da usare e può anche essere trasferito su un altro veicolo se il proprietario decide di cambiare camper. Alimentato dalla batteria da 12V del veicolo, il sistema utilizza martinetti idraulici montati direttamente sul telaio (fino a 2.000 kg per martinetto e un peso massimo del veicolo di 6.000 kg). Il montaggio è semplice, non richiede alcun componente idraulico all’interno del veicolo, quindi non vengono compromessi il design degli interni e lo spazio di stivaggio. Il peso netto dell’unità è di 68 kg. Il sistema HY4 è disponibile per tutti i veicoli con telaio AL-KO e per camper e van X250/290 su base Ducato/Jumper/Boxer. Inoltre, è disponibile per i camper Mercedes-Benz VS30 su telaio AL-KO SLC e AMC, nonché per i telai ori48

ginali e per i van Mercedes-Benz VS30 RWD. Sollevamento, inclinazione e pesatura HY4 offre anche altri importanti vantaggi in termini di sicurezza e comodità, come le funzioni di sollevamento, inclinazione e pesatura. Per una maggiore sicurezza, la funzione di pesatura, che può essere adattata anche a un sistema di livellamento AL-KO HY4 già esistente, aiuta a garantire che il camper venga caricato in modo appropriato e non sovraccaricato, in modo che non

superi il peso massimo consentito del veicolo. È possibile visualizzare e controllare il funzionamento del sistema direttamente dallo smartphone attraverso l’app gratuita AL-KO 2LINK. Per utilizzarla è sufficiente installare l’AL-KO 2LINK Box con interfaccia Bluetooth. La possibilità di regolazione dei martinetti idraulici consente anche una impostazione in cui il camper può essere inclinato su un lato, per facilitare lo svuotamento dei serbatoi delle acque chiare e grigie.

A sinistra: scelta tra livellamento o pesatura. Al centro: schermata di livellamento. A destra: schermata di pesatura.

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Sospensione anteriore ACS: il vero comfort nei viaggi in camper e van Le molle originali dei veicoli base sono progettate per un uso funzionale e commerciale: il vero comfort di viaggio negli spostamenti più lunghi non è contemplato. Per questo motivo, con la sospensione anteriore ACS, AL-KO ha sviluppato una soluzione molto efficace per camper e van facile da installare anche in un secondo momento. ACS - AL-KO Comfort Suspension La tecnologia ACS sostituisce la sospensione anteriore originale di serie e migliora significativamente il comfort e la stabilità del veicolo, soprattutto nei viaggi più lunghi. Ne deriva non solo un’esperienza di guida molto più piacevole, ma anche una sicurezza superiore, un migliore comportamento in curva e un minore rollio. Nel dettaglio, la sospensione a gamba elastica ACS di ALKO è costituita da una combinazione unica di ammortizzatore ad alte prestazioni e molla elicoidale, regolata con precisione in base alle dimensioni e al peso effettivo del veicolo. Ciò consente all’ammortizzatore di assorbire la maggior parte delle asperità della strada, con conseguente riduzione delle vibrazioni sul volante e del rumore nell’abitacolo. Sia la sospensione che l’ammortizzazione sono progettati tenendo conto del rispettivo carico ammissibile per assale. Questo aumenta sensibilmente il confort di guida sull’asse anteriore. Numerosi test di guida anche indipendenti hanno dimostrato che le buche e i colpi più severi vengono filtrati e attutiti trasmettendo al conducente un contatto più sensibile con la superficie stradale. In caso di frenata brusca, inoltre, il beccheggio è ridotto e il camper si abbassa meno nella parte anteriore. La tecnologia ACS è stata appositamente progettata per i veicoli con telaio AL-KO, per i telai originali di Fiat Ducato/Peugeot Boxer/Citroën Jumper del tipo X250 (a partire dall’anno di modello 2006) e per le versioni van degli stessi modelli.

I vantaggi delle sospensioni a gamba elastica ACS • Una speciale molla, adattata in modo ottimale al peso del veicolo, assorbe l’energia di dossi, buche e simili, mentre l’ammortizzatore riduce il ritorno violento delle molle per garantire un comportamento di guida stabile. • L’ACS è in grado di ottimizzare l’assetto del veicolo sull’assale anteriore e offre un notevole confort delle sospensioni. • La stabilità e la sicurezza di guida sono migliorate grazie alla riduzione dei movimenti di rollio e beccheggio, mentre la rumorosità interna del veicolo è ridotta. • La costruzione robusta e durevole è completamente esente da manutenzione e protegge il veicolo, la struttura e il carico. • La sospensione a gamba elastica riduce le vibrazioni al volante e migliora l’esperienza di guida grazie all’eccellente tenuta di strada. In questo modo, è possibile viaggiare in modo rilassato e senza fatica.

Manutenzione: l’ingrassaggio annuale dell’assale posteriore in officina Alberto Ugolini, responsabile tecnico del centro di Assistenza AL-KO di sul corpo assale rotondo, cioè il tubo tondo al cui interno vanno in Castel d’Azzano (VR), racconta come e perché eseguire l’ingrassaggio rotazione i braccetti. La maggior parte degli assali AL-KO è provvidell’assale posteriore a barra di torsione AL-KO, che deve essere effet- sta di ingrassatore. Questa operazione, eseguita una volta all’anno, tuato almeno una volta all’anno o ogni 20.000 km per garantire il perfetto permette di viaggiare in serenità”. funzionamento del sistema e una minore usura nel tempo. Dal canale YouTube AL-KO VT Italia “La manutenzione dei veicoli con telaio AL-KO AMC”, spiega Ugolini, “va fatta in sicurezza da personale qualificato. Molto importante è procedere all’ingrassaggio dell’assale, perché i telai AL-KO hanno un assale a barra di torsione con braccietti oscillanti che fanno una rotazione all’interno del corpo assale: è importante che queste parti siano lubrificate, perché come tutte le parti in movimento, se non lubrificate, saranno soggette a un’usura precoce. L’operazione importante da fare è alzare il veicolo in modo che la ruota non sia in appoggio, non tocchi terra. Quindi, il braccetto, la ruota e l’assale devono essere completamente scarichi di peso nel lato dove si procede all’ingrassaggio. Si operano alcune pompate per lato nell’ingrassatore posto all’interno del telaio proprio

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focus aziende al-ko vte

Come produrre e gestire l’energia in camper

I kit moduli fotovoltaici sono completi di regolatore solare e passacavo

AL-KO VTE propone i Kit moduli fotovoltaici per ricaricare le batterie e gli strumenti per controllarne lo stato di carica e gestire la tensione di rete e l’amperaggio A cura della redazione

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moduli fotovoltaici sono sempre più spesso montati anche in primo equipaggiamento sui veicoli ricreazionali. La loro diffusione aumenta anno dopo anno, viste le caratteristiche che ne fanno la fonte di ricarica delle batterie più economica e rispettosa dell’ambiente. La facilità di montaggio, la collaudata validità tecnica e la durata nel tempo li rendono convenienti e sicuri nel funzionamento. Sono molti i costruttori che li offrono di

Lo stand AL-KO VTE al Caravan Salon Düsseldorf 2023

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serie o come optional compresi nel prezzo delle versioni speciali dei camper, spesso presentate alle fiere per stimolare l’acquisto. Si tratta di accessori che sono molto graditi dagli utenti dei camper come efficaci sistemi di ricarica delle batterie. La loro presenza sul veicolo nuovo può essere giudicata dall’acquirente come un plus eccellente tra i possibili accessori. Con il suo marchio CBE, AL-KO Vehicle Technology Electronics distribuisce sul mercato una gamma completa di kit di moduli fotovoltaici con tutto quello che serve per l’installazione. Destinati sia al mercato OEM che all’aftermarket, i kit sono proposti con potenze che vanno dai 105 ai 175 watt per singola unità. I moduli fotovoltaici sono sei in totale: tre Standard con telaio in alluminio anodizzato classico (MFB110 – MFB145 – MFB175) e tre nella nuova e attualissima colorazione “Full Black” (MFB105 – MFB140 – MFB170), sempre più richiesta sul mercato, particolarmente gradita sui van furgonati per il design che lega con le rifiniture della carrozzeria in metallo. I kit completi, forniti nei tre tagli Small – Medium – Large, prevedono quattro versioni Plus (110 e 145 per gli

Standard – 105 e 140 per i Black, che adottano il regolatore solare più performante anche per batterie al litio PRM 350 rispetto ai pannelli di pari potenza con regolatore PRS 300): con queste versioni Plus, i kit proposti in catalogo raggiungono quindi un totale di dieci. I moduli fotovoltaici sono costruiti con celle solari PERC (Passivated Emitter and Rear Cell) che garantiscono un livello di efficienza di conversione migliore: allo stesso tempo, forniscono ulteriori vantaggi tecnici, come un coefficiente di temperatura più basso, quindi una migliore performance. Il peso dei pannelli solari veri e propri va dai 6,2 kg del modello Small, ai 9 o 9,5 del modello Large. I kit sono completi di tutto quello che serve per l’installazione: modulo fotovoltaico; regolatore solare (PRS 300 o il nuovo arrivato PRS 350, oppure PRM 350 nelle versioni Plus); staffe; kit per il cablaggio; connettori ad attacco rapido. Il kit di cablaggio prevede: cinque metri di cavo da quattro millimetri di sezione, per ridottissime perdite di tensione, resistente ai raggi UV e per posizionamento outdoor; pressatetto serie KT6 completo di pressacavo PG16 con guarnizione predisposta per il passaggio di due cavi.

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Consumi ed energia residua sempre sotto controllo con il nuovo pannello test PT750 Gli impianti elettrici della cellula dei camper, sempre più sofisticati, potenti e complessi, richiedono un controllo continuo delle prestazioni e dello stato di carica delle batterie per assicurare il massimo delle prestazioni e della disponibilità di energia, elemento vitale per il corretto funzionamento dei servizi a bordo. La diffusione ormai capillare di sistemi di ricarica e di performanti batterie al litio richiede che il monitoraggio della carica sia costante e particolarmente preciso, per un check continuo dell’energia residua con un colpo d’occhio. AL-KO Vehicle Technology Electronics, nel catalogo della componentistica a marchio CBE e Nordelettronica, dispone di strumenti per il controllo di queste funzioni. Il nuovo pannello test PT750, insieme allo shunt NE363, si inserisce nella linea “Lithium”, in quanto consente di monitorare anche questo tipo di batterie fornendo il SoC (State of Charge – stato di carica della batteria) in percentuale, funzione ormai indispensabile su una gran parte di veicoli ricreazionali che le adotta, oltre alle più tradizionali batterie al piombo, gel e AGM. Dotato di display OLED Touch Screen, il pannello test PT750 visualizza la tensione di batteria e corrente (nel range -150A + 150A) e dispone della regolazione della

luminosità minima per una migliore leggibilità in qualsiasi condizione di luce. Viene fornito completo di shunt (NE363), che consente di misurare con precisione la corrente in entrata e in uscita della batteria, e di cavo da cinque metri di lunghezza. Il PT750 è disponibile nelle due versioni da incasso o da parete, con distanziale in dotazione. Con una dimensione di 60 per 60 millimetri, è completo di cornice Berker “BMAC1C”, abbinabile alla serie “Modular Plates” e “Modular Plates Berker” per un’installazione che si integra piacevolmente con gli arredi della cellula. L’alimentazione è a 12V. Scheda tecnica Prodotto

PT750/NE363

Codice

204750

Lettura batterie

litio/tradizionali

Visualizzazione stato di carica

SoC (State of Charge)

Visualizzazione tensione/corrente

-150A + 150A

Shunt

NE363

Regolazione luminosità minima

Cavo in dotazione

5m

Versioni

incasso/parete

Cornice

Berker “BMAC1C”

Dimensioni (mm)

60 x 60

Arrivano i nuovi inverter a onda pura della serie ERP da 2.000 watt La “fame” di energia nei camper cresce ogni giorno di più. Molti sono ormai gli accessori considerati irrinunciabili in un veicolo moderno, che richiedono la tensione di rete a 230 volt e talvolta un robusto amperaggio, seppur per un breve periodo di tempo. Per questo gli inverter che trasformano la corrente a 12V delle batterie in corrente a 230V stanno diventando una presenza sempre più costante, di pari passo con i pannelli solari o le batterie al litio. Si cerca così di ricreare un impianto elettrico quanto più simile possibile a quello di casa per soddisfare tutte le necessità dell’appassionato camperista che non vuole rinunciare al comfort nemmeno in vacanza. AL-KO Vehicle Technology Electronics propone una gamma di inverter a onda pura, composta da tre modelli (ERP300 / ERP600 / ERP1500) con potenze continue da 300 a 1.500 watt e dal nuovo modello da 2.000 watt (ERP2000 con IVT integrato) presentato alle fiere di fine estate. Rispetto agli inverter a onda quadra, quelli a onda pura sono più adatti ad alimentare apparecchiature sensibili che richiedono una forma d’onda stabile, come per esempio televisori, computer, climatizzatori, elettrodomestici, motori elettrici e dispositivi elettronici che potrebbero non funzionare correttamente con forme d’onda modificata. Inoltre, questi tendono ad avere un’efficienza più elevata e a produrre meno interferenze elettromagnetiche.

I nuovi inverter della serie ERP di AL-KO VTE, con uscita a onda sinusoidale pura, sono progettati appositamente per l’utilizzo su camper e automobili. Sono contraddistinti da un’elevata qualità costruttiva, una notevole affidabilità e una completa sicurezza, aspetto importante quando si usano correnti continue di grande amperaggio che in impianti non correttamente dimensionati potrebbero causare surriscaldamenti. Destinati ad alimentare utenze a 230V sensibili come apparecchiature audio e video, portatili, sistemi di ricezione satellitare, apparecchi ed elettrodomestici provvisti di motore elettrico, gli inverter serie ERP a onda pura di AL-KO VTE consentono di massimizzare l’efficienza dei dispositivi collegati. Completi di porta USB di tipo A per l’alimentazione diretta di dispositivi elettronici come smartphone e tablet, gli inverter AL-KO VTE serie ERP sono già predisposti per la connessione al pannello remoto MCI3, fornito in opzione e disponibile in due versioni, anche da incasso con cornice della serie Berker, e in due colori (grigio/marrone). Questo pannello consente di comandare comodamente l’accensione e lo spegnimento dell’apparecchio, spesso collocato in posizioni scomode e pensate per sfruttare al meglio gli spazi liberi, e verificarne lo stato di accensione con il LED verde che ne indica l’attivazione.

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Cool style Perfezionato ulteriormente il condizionatore Plein-Aircon 12V, disponibile ora in due versioni, ma nella gamma OFF di Indel B vengono introdotti anche tre nuovi frigoriferi Testo di Renato Antonini

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ndel B, con la linea OFF, continua a lavorare con successo su due fronti: da una parte i frigoriferi, che costituiscono il core business dell’azienda, dall’altra il condizionatore Plein-Aircon 12V, nuovo e promettente canale produttivo nel settore RV. Del resto, si tratta di due tipologie di prodotto entrambe sostenute dalla grande esperienza di Indel B nel campo della refrigerazione con sistemi a compressore. Partiamo dal Plein-Aircon 12V, il rivoluzionario condizionatore d’aria a compressore progettato da Indel B per funzionare con la sola batteria ausiliaria a 12V, senza allacciamento alla rete esterna a 230V. È pensato per il condizionamento della zona notte dei camper van e dei semintegrali compatti, due categorie di veicoli che in Europa hanno avuto una vera esplosione di mercato nell’ultimo periodo. All’edizione 2023 del Caravan Salon di Düsseldorf è stato presentato il modello 2024 del Plein-Aircon 12V, che non mostra solo un restyling estetico, ma anche modifiche funzionali e costruttive. Un’evoluzione che sottintende importanti investimenti di Indel B su un prodotto rite52

nuto strategico. La gamma è ora divisa in due versioni: Plein-Aircon 12V Ringlight e Plein-Aircon 12V Lightbox. Entrambe adottano un nuovo diffuser con una più efficiente configurazione delle alette, che permette di distribuire l’aria in modo più preciso e con maggiore flessibilità d’uso, consentendo anche un flusso d’aria verticale. La versione Ringlight è dotata di un pannello centrale personalizzabile e una luce a LED perimetrale. La luce può essere bianca o blu. Le possibilità di personalizzazione del pannello a vista sono molte e consentono di integrare Plein-Aircon allo stile dell’arredo. È possibile applicare alla superficie del pannello dei tessuti (anche soft-touch), del legno, del laminato con effetto legno o altri decori, insomma viene offerta la massima libertà espressiva. La versione Lightbox, invece, è pensata per riprodurre

l’effetto luminoso di un oblò a tetto, quindi ha una luce artificiale diffusa, che può essere bianca oppure blu. La luce blu crea un piacevole effetto scenografico, ma è anche ottimale per la guida notturna, non disturbando il conducente. Per il rinnovato Plein-Aircon, oltre al funzionamento manuale è prevista una gestione da remoto tramite un’app sullo smartphone, sfruttando sistemi Bluetooth o Wi-Fi. La tecnologia Pre-Adaptive di Indel B è pensata per

Elite 86

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Plein-Aircon 12V Ringlight

Plein-Aircon 12V Lightbox

adattare il funzionamento del condizionatore apprendendo le abitudini dell’utente, ma anche per ottimizzare le prestazioni in base alle condizioni meteorologiche della località in cui ci si trova o di quella futura impostata. Tre nuovi frigoriferi Per quanto riguarda i frigoriferi OFF di Indel B, sono stati introdotti nella gamma tre nuovi modelli. Il frigorifero Elite 86 fa parte della gamma più elegante e innovativa del produttore italiano: è un frigorifero a compressore a sviluppo verticale, pensato per sfruttare al meglio spazi interni piuttosto stretti. Ha una capacità

Drawer 85, disponibile anche nella versione da 130 litri

complessiva di 85 litri (scomparto freezer 10 litri) e l’interno può essere configurato in vari modi grazie ai ripiani spostabili a piacere e agli accessori in dotazione. Questo frigorifero, che ha un peso di 23 kg, ha un’altezza di 862 mm, una larghezza di 380 mm e una profondità di 522 mm. La potenza assorbita è di 45W e il consumo è di 0,5 kWh/24h. La linea di frigoriferi Elite è pensata per installazioni a incasso con frontale a vista, grazie al design raffinato: la maniglia con design minimalista è a filo dell’anta e la porta ha un effetto acciaio inox con finitura anti-touch. Il compressore Secop è ad alta efficienza energetica ed estremamente silenzioso. Le operazioni di montaggio a incasso del frigorifero sono semplici e veloci grazie al sistema Easy Fix. Completamente diversi i modelli Drawer 85 e 130: anch’essi sono frigoriferi a compressore, come il resto della produzione Indel B, ma non hanno un’anta frontale, bensì l’apertura a cassetto, quindi con spazio di carico scorrevole all’esterno. Sono pensati principalmente per il montaggio su camper van e mini-van, per installazioni a incasso in grado di adattarsi a spazi difficili. Il Drawer 85 ha un volume complessivo di 85 litri (freezer 11 litri) e pesa 22,5 kg. È alto 630 mm e largo 475 mm, mentre la sua profondità è di 551 mm. Ridotto il consumo: 0,36 kWh/24h. I movimenti da parte dell’utente sono resi semplici e fluidi grazie alle guide in acciaio inox con cuscinetti a rullo. Elevata la capienza del modello Drawer 130, che come evidenziato dalla sigla arriva a 130 litri (scomparto freezer 13 litri). Lo spazio di carico è flessibile, grazie agli accessori ferma-prodotti e ai cassetti riposizionabili. Le dimensioni sono di 755 x 525 x 556 mm, mentre il peso complessivo è di 26,5 kg.

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Manila, il nuovo letto manuale ad altezza variabile per motorhome Il nuovo letto manuale “Manila” è stato introdotto per ampliare l’offerta di Lippert, che negli ultimi anni si era concentrata quasi esclusivamente sulla movimentazione elettrica A cura della redazione

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ippert, leader nella produzione di letti a cinghie, ha deciso di proporre un sistema letto manuale, per completare la gamma di prodotti e offrire un’alternativa più economica, più leggera e adatta a chi utilizza il camper per il turismo in libertà, poiché la mancanza di un motore elettrico non comporta consumi energetici. Il letto manuale presenta un innovativo sistema di movimentazione a due pistoni pneumatici contrapposti, che agevolano il riavvolgimento delle cinghie e assicurano una regolazione fluida e senza sforzo. Basta premere un pulsante o girare una maniglia (il sistema di sblocco preferito lo sceglie il cliente) e il letto scende facilmente fino alla posizione desiderata. Il sistema, infatti, permette di bloccare il letto all’altezza voluta. Può essere montato sopra il garage posteriore o la zona salotto. È possibile acquistare anche il solo kit di movimentazione, senza la rete. Manila viene proposto in quattro declinazioni tecniche: • Soluzione standard, matrimoniale, disponibile per ordini; • Soluzione con profilo esterno letto curvato (un lato del letto ha

A sinistra: un rendering del lato interno di Modularia

una curvatura a S per adattarsi al mobilio del veicolo), ordinabile da metà novembre; • Soluzione letto singolo, ordinabile a partire dalla metà di dicembre; • Soluzione con cinghie e albero di avvolgimento ruotati di 90° (in questo caso il blocco di movimentazione non rimane in ombra al profilo letto), ordinabile a fine dicembre. Sotto: Manila al Caravan Salon Düsseldorf 2023

Sotto: la nuova porta d’ingresso al Caravan Salon Düsseldorf 2023

La nuova porta d’ingresso Modularia

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odularia è una nuova aggiunta alla gamma Lippert di porte d’ingresso per produttori di caravan e camper. Può essere personalizzata con un massimo di due finestre (singole o doppie), tende (per la privacy), due tasche, un cestino e maniglie delle porte in alluminio. Per una maggiore resistenza e durata, la porta d’ingresso Modularia è termoformata e isolata per una funzionalità sicura e perfetta, e anche il meccanismo di bloccaggio è in acciaio. Il sistema di chiusura e le cerniere sono certificati ECE R11. Le sue cerniere semi-nascoste mantengono più liscia la fiancata del veicolo ricreazionale.

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Lippert annuncia aggiornamenti nella leadership del suo gruppo EMEA Joerg Reithmeier è stato promosso al ruolo di Group President EMEA. La lunga carriera di Joerg nel settore automobilistico e del caravanning, ricca di riconoscimenti, dura da 27 anni. Prima di diventare Senior Advisor di Lippert, nel 2019, Reithmeier ha trascorso quasi 10 anni presso l’Erwin Hymer Group (EHG), facendo parte del consiglio di amministrazione dal 2015 al 2019. Joerg ha ricoperto, nell’ultimo anno, il ruolo di Managing Director del gruppo Caravanning di Lippert in Europa, definendo obiettivi e strutture delle attività di Lippert nel settore del caravanning italiano, tedesco e olandese. Nel suo nuovo ruolo, Reithmeier supervisionerà tutte le attività di Lippert nei settori Caravanning, Marine e Rail in Europa, Medio Oriente e Africa. Jason Lippert, Presidente e CEO di Lippert, ha commentato: “La vasta esperienza di Joerg nel settore europeo del caravanning ci aiuterà a mantenere il trend di crescita che il nostro gruppo EMEA ha sperimentato per quasi un decennio. Joerg è stato determinante nel coordinare le numerose attività che abbiamo acquisito in Europa nel corso degli anni, e che interessano paesi e culture diverse tra loro. Il nostro obiettivo, che perseguiamo giorno per giorno, è rendere Lippert un marchio che in Europa sia altrettanto forte quanto lo è in Nord America. Non vedo l’ora che Joerg promuova ulteriormente le nostre relazioni con i clienti in Europa, portando la crescita di Lippert al prossimo livello grazie al focus sull’innovazione del prodotto, sulla cultura e sull’esperienza del cliente”.

Michele Checcucci estenderà le sua responsabilità come Chief Business Development Officer per l’EMEA oltre l’Europa, aiutando Lippert a introdurre nuovi ed entusiasmanti prodotti per il caravanning nel mercato nordamericano dei veicoli ricreazionali. Michele assumerà inoltre il ruolo di guida nella nuova divisione RV Aftermarket in Europa e continuerà a promuovere le soluzioni brevettate di porte acriliche DoubleCOOL per il mercato alimentare al dettaglio globale. Inoltre, Michele avrà il compito di aiutare a condurre le attività riguardanti fusioni e acquisizioni di Lippert in Europa. La sua azienda è stata acquisita da Lippert nel 2017 e da allora Michele ha aiutato Lippert ad acquisire molte altre attività in Europa. Jason Lippert ha commentato: “Vediamo un significativo, ulteriore potenziale nel settore aftermarket in Europa. Esiste una vasta gamma di prodotti aftermarket di Lippert provenienti dai mercati nordamericani che possono essere introdotti nel mercato EMEA. Inoltre, vogliamo avviare attività di sviluppo del prodotto specifiche per il nostro segmento aftermarket. Michele ha uno spiccato fiuto per i nuovi trend di prodotto. Esiste anche un enorme potenziale nel portare prodotti di design europeo in Nord America. Nessuno in Europa conosce il settore nordamericano meglio di Michele, che compirà tutti gli sforzi necessari per aggiungere prodotti europei, ove possibile, all’offerta di prodotti Lippert negli Stati Uniti. Siamo convinti che non avremmo potuto trovare nessuno migliore di Michele per ricoprire questo ruolo”.

Lorenzo Manni è stato promosso al ruolo di Managing Director, Caravanning EMEA, che serve tutti i mercati del caravanning e dei veicoli ricreazionali al di fuori del Nord America. In precedenza, Lorenzo ha ricoperto il ruolo di Vice President of Sales, Caravanning EMEA. Manni è entrato a far parte del team Lippert nel 2016, attraverso l’acquisizione di Project 2000 Srl, produttore italiano di sistemi per letti sollevabili, gradini e staffe per TV. Lorenzo ha una vasta esperienza, più che decennale, nelle relazioni con i clienti e nello sviluppo del business nel mercato europeo del caravanning. Nel suo nuovo ruolo, Lorenzo supervisionerà tutti gli aspetti del Caravanning EMEA oltre all’area Asia-Pacifico. Jason Lippert ha commentato: “Lorenzo ha dimostrato negli ultimi anni di essere uno dei leader più rispettati e capaci nel nostro settore. Siamo entusiasti del fatto che assumerà questa nuova posizione. Lorenzo ha una vasta esperienza nel nostro settore e sa esattamente di cosa hanno bisogno i nostri clienti. Questo è il presupposto ideale per sviluppare prodotti orientati al cliente, migliorare ulteriormente i nostri processi produttivi e rafforzare la partnership con i nostri clienti”. “Sono onorato di poter portare il mio contributo in Lippert nel nuovo ruolo di Managing Director, Caravanning EMEA,” ha affermato Lorenzo, “Abbiamo un team giovane, appassionato e impegnato, e continueremo il nostro percorso di crescita nel settore caravanning EMEA”.

Gianluca Cricchi è stato promosso Vice President of Operations per l’Italia e la Tunisia. Gianluca è entrato in Lippert nel 2021, quando è stato assunto come Caravanning Operations Director. Nel suo nuovo ruolo, Gianluca amplierà la propria precedente responsabilità come General Manager per la Divisione Caravanning di Lippert Italia e supervisionerà tutte le operazioni Lippert in Italia e Tunisia, dove si fabbricano principalmente prodotti per le industrie del caravanning e del rail. Nel suo periodo in Lippert, Gianluca ha semplificato con successo molte delle operazioni dell’azienda nell’ambito del caravanning europeo, consistenti in diverse attività complesse di business nate attraverso acquisizioni che spaziano da componenti per il caravanning a finestre in acrilico e componenti elettronici. Gianluca continuerà a perseguire il continuo miglioramento, lo sviluppo della leadership e la razionalizzazione delle efficienze operative in tutte le attività europee di Lippert. Joerg Reithmeier ha commentato: “Con la nomina di Gianluca Cricchi avremo tutte le operazioni italiane e tunisine sotto un unico leader. Gianluca non solo ha una grande esperienza in tutte le forme di operazioni e sviluppo strategico della produzione, ma è anche un grande leader ed è molto rispettato dai membri del nostro team. Gianluca porterà le nostre operazioni ferroviarie a un livello superiore e si assicurerà che tutte le potenziali sinergie tra le nostre strutture rail e caravanning in Europa vengano sfruttate”.

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Il router con connessione cellulare e ripetitore Wi-Fi Il nuovo WLT24EX Wi-Fi Router permette di collegarsi a Internet come a casa utilizzando le reti 3G/4G e sfruttando, dove disponibili, le reti senza fili di campeggi e locali pubblici A cura della redazione

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u un veicolo ricreazionale, Internet si può avere utilizzando strumenti diversi, dal semplice smartphone alla “saponetta” offerta dagli operatori telefonici. Il modo più pratico è sicuramente quello di un router Wi-Fi, che – come a casa – permette di avere sempre disponibile una rete senza fili a cui si possono collegare tutti i dispositivi: smartphone, tablet, computer, smart TV e altro ancora. Teleco vanta un’ottima tradizione in questo settore e oggi presenta il nuovo WLT24EX WiFi Router, che utilizza la telefonia cellulare 3G e 4G per mettere a disposizione Internet sul veicolo e nelle sue immediate vicinanze. La novità più importante di questo prodotto è che, oltre a ricevere il segnale cellulare e a sfruttarlo per creare una rete Wi-Fi all’in-

terno del veicolo, permette di captare reti Wi-Fi presenti nelle vicinanze – come quelle del campeggio o dei locali pubblici accanto a cui si parcheggia – e amplificarle per potersi connettere senza ricorrere ai dati cellulari, i cui gigabyte di traffico sono spesso numericamente limitati. Grazie al WLT24EX Wi-Fi Router è quindi possibile sfruttare la connessione a Internet su tutti i dispositivi presenti a bordo per navigare, utilizzare le piattaforme social, ascoltare musica e guardare video in streaming. Il router funziona con una SIM Card dati (non fornita) di qualsiasi operatore telefonico. Se ci si trova a frequentare zone dove il segnale telefonico 3G o 4G è debole, è possibile abbinare il WLT24EX Wi-Fi Router

all’antenna opzionale esterna TA095. In questo modo anche i segnali mobili meno potenti vengono captati in modo ottimale. In alternativa, per migliorare la ricezione del segnale si può installare l’antenna Teleco-Connect Wing-LAN 11, che oltre a ricevere meglio il segnale telefonico 3G, 4G, 5G e LTE, è in grado di captare le bande televisive TV DVB-T2 e Radio DAB+. Con una sola antenna, quindi, si possono catturare tutti i segnali che servono all’intrattenimento su un veicolo ricreazionale. Per quanto riguarda la gestione della connessione e delle funzionalità, il WLT24EX Wi-

A sinistra: staffa opzionale per fissaggio a parete Specifiche tecniche Frequenze telefoniche in ricezione: 800, 900, 1.800, 2.100, 2.600 MHz Due antenne interne 3G, 4G, LTE, Wi-Fi Ripetitore di segnale Wi-Fi 2 connettori SMA per collegare un’antenna esterna sul tetto Lettore SIM Card 1 porta Ethernet LTE download 150 Mbps/upload 50 Mbps Alimentazione DC: 10,5-14,5V/1A Dimensioni: 151 x 150 x 48 mm

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Fi Router mette a disposizione un’interfaccia accessibile attraverso un semplice browser Internet dove l’utente può impostare le credenziali e gestire le reti disponibili. Il nuovo router può essere alimentato direttamente dalla rete elettrica di bordo a 12V senza necessità di alimentatori o trasformatori esterni.

I nuovi adattatori Telair per il tetto dei campervan: tecnologici ed efficaci L’installazione del climatizzatore sui camper furgonati va fatta con attenzione: il tetto “grecato”, ovvero sagomato con le tipiche ondulazioni della lamiera che ne permettono una maggiore robustezza strutturale, richiede infatti l’utilizzo di appositi adattatori, che devono essere realizzati in base alla meccanica del furgone. In passato la soluzione più diffusa era quella delle cornici in ABS abbinate ad apposite guarnizioni con incollaggio da entrambi i lati. Telair, marchio di Teleco Group specializzato in condizionatori d’aria, ha realizzato un innovativo adattatore in morbido materiale poliuretanico ad alta resistenza che sostituisce la cornice rigida e la guarnizione standard del dispositivo. Questa soluzione permette non solo di eliminare il rischio di qualsiasi tipo di infiltrazione, ma vista la sua natura di materiale soffice anche di escludere completamente ogni rumore o vibrazione derivante dal funzionamento del compressore, migliorando così il comfort all’interno del veicolo. Inoltre, essendo una soluzione in unico pezzo, l’adattatore rende molto più semplice e rapida l’installazione del condizionatore, visto che è sufficiente utilizzare un piccolo strato di sigillante sul lato del tetto. Il nuovo adattatore è disponibile in due versioni: il primo (modello ASD) per i campervan realizzati su Fiat Ducato, che può essere utilizzato anche su Citroën Jumper e Peugeot Boxer,

e il secondo (modello ASV) per Volkswagen Crafter. Per l’installazione sui camper furgonati, Teleco Telair consiglia la famiglia dei clima e-Van, che oltre ad aver vinto il prestigioso premio German Innovation Award 22 per il suo design è stata realizzata appositamente per questo tipo di veicoli, perché sul tetto gli spazi disponibili sono più ridotti rispetto a quelli di un camper tradizionale. Sono due le versioni disponibili. Il clima e-Van 5400H è adatto a veicoli con una lunghezza compresa tra quattro e sei metri, con una potenza di raffreddamento di 5.800 BTU, mentre il modello 7400H è adatto a veicoli lunghi tra cinque e sette metri. Entrambi sono dotati di una pompa di calore per la funzione riscaldante (con una potenza rispettivamente di 5.500 e 6.800 BTU) e hanno una portata d’aria di 300 metri cubi all’ora. Gli adattatori ASD e ASV sono comunque utilizzabili anche per l’installazione dei più potenti DualClima e Silent+. Adattatori per Crafter e Ducato

Antenna opzionale per la ricezione contemporanea di segnali telefonici e TV

Condizionatori Telair: controllo totale e da remoto con l’opzione Wi-Fi Tutte le funzioni dei sistemi Silent Plus e clima e-Van sono gestibili tramite app da qualsiasi luogo. Controllare il condizionatore del proprio veicolo ricreazionale anche da remoto è ora più semplice che mai. Il nuovo sistema basato su Wi-Fi creato da Teleco permette di gestire tramite lo smartphone i condizionatori Silent Plus o clima e-Van da qualsiasi distanza, mentre quando ci si trova in prossimità del veicolo si può usare il cellulare con Bluetooth come se fosse un telecomando.

Nei prossimi numeri di Camper Professional vi racconteremo i dettagli di questa nuova soluzione che potrà essere installata anche sui prodotti già venduti.

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Truma: tutte le novità presentate ai saloni Truma, produttore leader a livello mondiale di accessori per il comfort in caravan e camper, è un marchio universalmente riconosciuto per i suoi sistemi di riscaldamento espressamente progettati per i veicoli ricreazionali, ma anche per la climatizzazione, i sistemi di manovra per caravan e gli accessori per la gestione del gas a bordo A cura della redazione

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a quando è stata fondata da Philipp Kreis nel 1949, l’azienda si è affermata come fornitore di sistemi di riscaldamento, condizionatori, scaldacqua, ausili per la manovra e alimentazione del gas per caravan e camper. In oltre 70 anni, Truma è diventata un’azienda di successo a livello internazionale pur mantenendo una conduzione familiare. Tutto ebbe inizio con una lampada a gas, che il fondatore dell’azienda aveva assemblato in salotto. Dall’introduzione del Truma iNet X System, l’integrazione digitale è diventata la normalità anche nella vita quotidiana in campeggio. La ricerca di idee innovative continua a guidare, giorno dopo giorno, il successo dell’azienda. E questo è possibile anche perché molti dei dipendenti sono essi stessi campeggiatori entusiasti e non solo sviluppano prodotti, ma li utilizzano anche in prima persona. Inoltre, c’è un intenso dialogo con i clienti. Truma raccoglie i consigli e i desiderata della clientela e applica ai nuovi prodotti miglioramenti o modifiche proprio in questa direzione. Questa attività potrebbe sembrare non rilevante, ma è proprio la ragione del costante successo dell’azienda che cresce da decenni. Al Caravan Salon di Düsseldorf e al Salone del Camper di Parma, l’azienda ha presentato alcuni nuovi prodotti. 58

Aventa disponibile anche in versione black Debutta una nuova versione della nota serie di climatizzatori a tetto Aventa. Progettata in un’elegante livrea nera, è la risposta alle attuali esigenze del mercato per il retrofit, la conversione e l’aggiornamento. Affinché, quindi, anche i camperisti più attenti al design possano trarne vantaggio, Truma amplia la gamma della comprovata serie di climatizzatori a tetto Aventa con la versione nera. Sia l’Aventa compact che il compact plus, nonché l’Aventa comfort, saranno disponibili in questo look nero a partire da gennaio 2024.

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Heavy Duty Mover smart A4, il movimentatore per veicoli pesanti a doppio asse Truma amplia l’apprezzata serie “Mover smart” con un altro modello, il nuovo Mover smart A4 per veicoli a doppio asse. Con questo nuovo sistema di manovra, a partire da gennaio 2024 Truma offrirà un movimentatore completamente automatico e a un prezzo interessante, che manovra in modo sicuro veicoli a doppio asse voluminosi e pesanti tramite telecomando, anche negli ambienti più ristretti. I vantaggi del Mover smart A4 • Parcheggiare con precisione millimetrica negli spazi più stretti • Manovrare facilmente e senza stress tramite telecomando • Funzione di arresto automatico per una maggiore sicurezza • Gestisce pendenze fino al 13% • Le caravan fino a 2.800 chilogrammi di peso possono essere facilmente manovrate

Truma iNet X Connect: funzionamento intelligente da remoto Altra novità per la stagione 2024 è il Truma iNet X Connect, il modulo remoto del sistema Truma iNet X, presentato al Caravan Salon. Il modulo remoto consente di utilizzare l’app Truma iNet X anche in viaggio. Grazie all’eSim in dotazione stabilisce una connessione cellulare e consente quindi di controllare i dispositivi nella caravan o nel camper tramite lo smartphone. Non solo è possibile controllare tutti i dispositivi collegati da qualsiasi luogo, ma è anche possibile visualizzarne lo stato in qualsiasi momento. Quindi non è più necessario trovarsi vicino al veicolo per controllare i dispositivi collegati o visualizzare i vari display. Il lancio sul mercato è previsto per giugno 2024. Il nuovo modulo Truma iNet X Connect è pronto per l’uso in qualsiasi momento. Si integra automaticamente nel sistema Truma iNet X e con il pannello di controllo. Funziona in tutta Europa ad eccezione di Andorra, Bielorussia, Russia, Bosnia Erzegovina, Kazakistan, Moldavia, Ucraina e Turchia: l’accesso a un gran numero di reti mobili disponibili consente un elevato livello di flessibilità con una facile attivazione per pacchetti da 30 o 365 giorni. L’apprezzato servizio Truma rimane garantito per tutti i contenuti dei prodotti.

Nella pagina a sinistra: Truma Aventa comfort Qui sopra: Truma Aventa compact

Specifiche tecniche

Truma Aventa compact

Truma Aventa compact plus

Truma Aventa comfort

Potenza di raffreddamento

1.700 W

2.200 W

2.400 W

Potenza calorifica

.

.

1.700 W

Corrente assorbita in raffreddamento (230 V)

2,8 A

4,4 A

4,2 A

Dimensioni unità esterna

785 x 560 x 265 mm (L x P x H)

785 x 560 x 265 mm (L x P x H)

1.008 x 660 x 248 mm (L x P x H)

Dimensioni distributore d’aria

556 x 496 x 46 mm (L x P x H)

556 x 496 x 46 mm (L x P x H)

670 x 523 x 46 mm (L x P x H)

Dimensioni apertura nel tetto

380 x 350 mm / 400 x 400 mm (L x P)

380 x 350 mm / 400 x 400 mm (L x P)

380 x 350 mm / 400 x 400 mm (L x P)

Peso

27,5 kg

29,5 kg

33 kg

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caravan salon düsseldorf

Caravan Salon 2023: un altro grande successo Con 254.000 visitatori provenienti da 65 paesi, la manifestazione tedesca ha chiuso con un bilancio molto positivo. Più di 750 espositori, da 37 diversi paesi, hanno messo in mostra le proprie innovazioni e gli ultimi modelli in 16 padiglioni espositivi e nell’area esterna A cura della redazione

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l successo del Caravan Salon 2023 ha dimostrato che la vacanza itinerante ispira sempre più persone e che la comunità del caravanning è in costante crescita. In fiera l’atmosfera è stata molto positiva, sostenuta da un dialogo intenso tra produttori, rivenditori e clienti e dalla quantità di accordi di vendita siglati. Oltre 750 espositori, provenienti da 37 paesi, hanno esposto i

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propri prodotti in 16 padiglioni e nell’area esterna. Su oltre 250.000 metri quadrati erano esposti veicoli ricreazionali di tutte le taglie e fasce di prezzo, oltre a case mobili, verande e tende da tetto. Gli accessori, l’equipaggiamento tecnico e le attrezzature sono stati particolarmente apprezzati dagli appassionati di caravanning. Inoltre, presso gli stand dei campeggi

e delle destinazioni turistiche, i visitatori hanno potuto pianificare il loro prossimo viaggio o la prossima vacanza. Il Caravan Salon 2024 si svolgerà da venerdì 30 agosto a domenica 8 settembre. “Con 254.000 visitatori provenienti da 65 paesi, Caravan Salon 2023 ha dato un messaggio molto chiaro. Considerate le diffici-

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EDIZIONE 2023 Espositori

over 750

Visitatori

254,000

Hall

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li condizioni generali, siamo più che lieti di essere riusciti a ottenere un risultato così positivo. Professionisti da tutti i continenti

Erhard Wienkamp - Messe Düsseldorf

il segno distintivo di Caravan Salon. Ma non bisogna dimenticare che a Düsseldorf non solo i prodotti, ma anche tutti gli altri aspetti del caravanning trovano un grande palcoscenico. Per questo motivo sono molto orgoglioso di aver potuto accogliere nuovamente a Düsseldorf molte personalità del mondo economico, scientifico e politico. Quando alti dignitari come il ministro Mona Neubaur o il ministro Oliver Krischer visitano la nostra fiera, ciò significa che il caravanning riceve l’attenzione che merita come fattore turistico ed economico.

e consumatori da tutta Europa si sono recati a Düsseldorf assicurando quello speciale fascino internazionale che ha il Caravan Salon”, afferma Erhard Wienkamp, Managing Director di Messe Düsseldorf. Stefan Koschke, direttore del Caravan Salon, aggiunge: “Il nostro programma collaterale, vario e interessante, ha convinto pienamente i visitatori. Sia lo “StarterWelt” che il tema di tendenza “Abenteuer Selbstausbau/DIY” sono stati importanti momenti informativi al Caravan Salon. Il palcoscenico Travel & Nature Connected ha raccolto un’enorme community di fan nel padiglione 3 con il suo programma

Stefan Koschke - CARAVAN SALON sulle destinazioni per camperisti in tutto il mondo, oltre a consigli su escursioni e attività all’aria aperta”. Il neoeletto Bernd Löher, presidente della Caravanning Industrie Verband e.V. (CIVD), ha riassunto in modo molto positivo la 62a edizione del Caravan Salon: “Molti visitatori, un’ottima atmosfera e una varietà di prodotti senza eguali. È così che le persone conoscono e apprezzano il Caravan Salon di Düsseldorf. Come settore possiamo ritenerci molto fortunati, perché un risultato fieristico così positivo non era scontato, vista la difficile situazione economica, e costituisce un impulso estremamente positivo per l’industria del caravanning. Questa edizione del Caravan Salon rafforza ancora una volta la sua importanza come faro per il nostro settore. Il mio elogio speciale va a tutti gli espositori che, nonostante le circostanze difficili, hanno stabilito ancora una volta nuovi standard in termini di qualità e varietà dei prodotti. La ricchezza di innovazioni nei veicoli, negli accessori e nei servizi è e rimarrà

Bernd Löher - CIVD Questo però è solo l’inizio del lavoro del CIVD, e il neoeletto consiglio continuerà a impegnarsi per promuovere sempre di più il potenziale economico e turistico della nostra forma di vacanza”. Gli espositori “Il Caravan Salon offre a Knaus Tabbert le condizioni ideali per presentarsi ai numerosi visitatori. L’interesse per i nostri veicoli e il numero di visitatori nei nostri padiglioni è stato molto elevato. Allo stesso tempo, dopo i tempi anomali della pandemia, ora vediamo di nuovo un’offerta diversificata e, quindi, anche una certa normalizzazione del mercato, che si riflette anche nelle cifre di vendita stabili su un livello elevato,” riassume Gerd Adamietzki, Chief Sales Officer di Knaus Tabbert.

Gerd Adamietzki - Knaus Tabbert “Per Hobby, il Caravan Salon di Düsseldorf segna l’esordio del nuovo model year e allo stesso tempo è un barometro del clima economico per l’intero settore del caravanning. Siamo lieti che le nostre aspettative siano state ampiamente superate e che possiamo voltarci a guardare un periodo fieristico di grande successo insieme ai nostri concessionari partner,” afferma Holger Schulz, Managing Director for Sales di Hobby, e prosegue: “Quest’anno abbiamo rivisto il nostro intero portfolio di caravan e lo abbiamo presentato per la prima volta

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caravan salon düsseldorf

Holger Schulz - Hobby a Düsseldorf. L’interesse per le caravan e i camper Hobby continua senza sosta e non vediamo l’ora che arrivi la nuova stagione. Un ringraziamento speciale va a Messe Düsseldorf, che ha contribuito a questo successo con un’organizzazione pressoché perfetta e ottime pubbliche relazioni”. Dr. Holger Siebert, Managing Director di Eura Mobil GmbH e Trigano Deutschland KG: “Il Caravan Salon di quest’anno è stato caratterizzato dalle aumentate capacità di consegna da parte dei produttori di camper. Mentre l’anno scorso si dovevano aspettare da 1 a 2 anni per il nuovo camper dei propri sogni, oggi i tempi sono scesi dai 3 ai 12 mesi. Il fatto che, come nel caso dell’edilizia, i costi di produzione, e quindi anche i prezzi dei camper, siano aumentati in modo significativo non ha avuto un grande impatto sull’interesse per i veicoli ricreazionali. I clienti sono interessati, vogliono acquistare nuovi prodotti. Per alcuni dei nostri marchi, come

Holger Siebert - Eura Mobil - Trigano

maggiore importanza alla qualità, soprattutto in considerazione del design, della funzionalità e dell’arredamento dei veicoli. Il nostro messaggio in fiera - “More Style. Less Limits.” - riassume questa aspettativa e l’interesse dimostrato per le nostre innovazioni dimostra che la nostra strategia premium soddisfa esattamente le richieste degli appassionati di campeggio più esigenti. Caravan Salon, essendo una delle fiere più grandi al mondo per la mobilità ricreazionale, continua a essere per noi un format rilevante per incontrare e dialogare con rivenditori, partner, clienti e parti interessate,” afferma Christian Bauer, Presidente di Hymer GmbH & Co. KG.

Christian Bauer - Hymer Bernd Wuschack, CEO Sales, Marketing and Customer Service presso Carthago Group: “A causa della situazione delle forniture e dei prezzi ancora molto tesa, quest’anno avevamo aspettative contrastanti riguardo al successo della fiera. E perciò siamo ancora più soddisfatti dei risultati ottenuti al Caravan Salon. L’attenzione che il caravanning riceve come forma di vacanza continua a essere molto alta. Lo testimoniano il crescente numero di visitatori e il dialogo positivo che abbiamo avuto con essi presso i nostri stand. Per riassumere, per noi la fiera si è contraddistinta per un’alta qualità e un’atmosfera piacevole. Va anche detto che la collabo-

Bernd Wuschack - Carthago razione con Messe Düsseldorf ha funzionato in modo eccellente, come sempre. Il momento clou per noi e per i nostri concessionari partner è stata la serata trascorsa insieme al nostro ospite d’onore Johann Lafer, presso lo stand fieristico”. “Dopo l’esperienza dello scorso anno, siamo andati a Düsseldorf con aspettative piuttosto contenute, ma siamo rimasti invece sorpresi molto positivamente. I clienti sono interessati alla nostra intera gamma di modelli, desiderano acquistare, sono anche molto ben informati e arrivano al nostro stand già preparati sui modelli e sulle serie! Soprattutto i nostri modelli Plus, su piattaforma Citroën e Mercedes, sono molto apprezzati. Siamo rimasti sorpresi anche dal grande interesse dimostrato verso l’acquisto dei modelli da 6,40 metri. Nel complesso, un Caravan Salon di successo,” riassume Robert Hein, Head of Marketing, Press and Product Development del Pössl Group.

Robert Hein - Pössl

Eura Mobil, Challenger o Benimar, nonostante l’aumento dei prezzi siamo riusciti a incrementare ulteriormente il già buon fatturato dell’anno precedente. Ultimo, ma non meno importante: la gamma completa di prodotti che copre le richieste del mercato, insieme all’atmosfera professionale che si respira al Caravan Salon, danno ai clienti la fiducia e la sicurezza di aver investito i propri risparmi nel modo giusto”. “Per i suoi marchi Hymer ed Eriba, Hymer GmbH & Co. KG può confermare una settimana di fiera caratterizzata da grande affluenza e da una buona atmosfera, al Caravan Salon 2023. L’interesse per questa forma di viaggio e vacanza continua senza sosta. Inoltre, i prezzi stabili e la capacità di consegna, notevolmente migliorata rispetto all’anno precedente, hanno un effetto positivo. In molte conversazioni con i visitatori abbiamo rilevato che essi attribuiscono 62

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Caravan Salon, il meglio della fiera All’ultimo Caravan Salon di Düsseldorf non sono mancate le curiosità. Abbiamo visto caravan, camper e, in generale, veicoli per il tempo libero davvero insoliti. In questo articolo ne proponiamo una selezione

Usa il QR code per guardare il nostro video con le curiosità dal Caravan Salon 2023

Testo di John Rawlings e Paolo Galvani

Bürstner Lyseo TD Lounge – Germania Uno dei concept interessanti esposti allo stand Bürstner al Caravan Salon era Lyseo TD Lounge con lo slide-out, una soluzione insolita sui veicoli europei. All’interno, lo slide-out aggiunge molto spazio extra al soggiorno, rendendolo davvero spazioso, il che fa sembrare l’interno di questo modello semi-integrale un vero monolocale. Lo slide-out è dotato di un divano in stile domestico trasformabile in letto; di fronte, troviamo un grande mobile contenitore e una TV. Ci sono anche un’elegante cucina e un bagno trasversale posizionato in coda al veicolo.

Citroën Type Holidays Francia Presso lo stand Stellantis era presente un camper Citroën in stile retrò con pannelli della carrozzeria scanalati, che ricordano il furgone Type H. Il veicolo sarà presto in vendita: basato sul Jumpy, il suo interno è quello di un campervan moderno e convenzionale, con cucina laterale e tutti i comfort odierni, incluso il tetto sollevabile. Per la notte, la panca della dinette si trasforma in letto matrimoniale, mentre nel tetto sollevabile si trova un altro letto. La carrozzeria è stata creata dall’azienda italiana Caselani e il veicolo è costruito su licenza Citroën.

Crosscamp Flex 541– Germania Un campervan che ha attirato la nostra attenzione è il Crosscamp Flex 541, con i suoi interni modulari multifunzione e doccia/armadio a scomparsa. La seduta e il tavolo possono essere ripiegati al fine di creare spazio per trasportare biciclette o altre attrezzature per il tempo libero. Per la notte è possibile allestire il letto matrimoniale dietro i sedili anteriori. Come optional è possibile avere uno o due sedili ripiegabili aggiuntivi, oppure il tetto sollevabile con un letto matrimoniale aggiuntivo.

Questo veicolo è costruito sul telaio Opel Movano.

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caravan salon düsseldorf Deddle RV – Cina Deddle RV è un marchio cinese, presente per la prima volta alla fiera tedesca. Ha

presentato tre veicoli mansardati, tutti lunghi non più di 6 metri, come previsto dalla legge cinese. I camper sono partiti via terra dalla Cina, diretti in Italia allo stabilimento Iveco. Dotati di lavatrice e di numerose innovazioni interne ed esterne, questi veicoli necessitano della patente C, visto il peso di oltre 3,5 tonnellate. L’azienda ha una storia lunga ormai 10 anni in Cina, e possiede tre stabilimenti produttivi. Il progetto è quello di iniziare ad esportare in Europa alcuni dei loro camper e poi, se la risposta del mer-

Derubis Series 5 – Bielorussia Derubis è un produttore di barche bielorusso con quasi 30 anni di esperienza nel settore della costruzione navale che ora offre due caravan peculiari: una su asse singolo e l’altra, più grande, su un telaio a doppio assale. I veicoli presentano un design in parte ispirato dal mondo delle barche. La loro carrozzeria monoscocca, realizzata interamente in fibra di vetro, garantisce resistenza, affidabilità e sicurezza per i passeggeri.

cato sarà positiva, aprire una filiale o una fabbrica locale.

Dethleffs Yoka Go Germania I nuovi camper Yoka Go di Dethleffs si rivolgono a coloro che vogliono portare con sé le attrezzature outdoor per i propri hobby. Gli interni sono minimalisti e funzionali, con sedili removibili, porta d’ingresso laterale più ampia e portellone posteriore per facilitare il carico e il trasporto di bici ecc. La cucina compatta è dotata di taniche per acqua dolce e per acque grigie da 10 litri, estensione del piano di lavoro, piano cottura a induzione e ampio cassetto per il frigorifero portatile a compressore, opzionale.

Etrusco 600 DF 4x4 xFlip – Italia Il marchio italiano Etrusco ha trovato un modo intelligente per allargare il letto trasversale posteriore nella conversione del campervan Ford 600 DF 4x4, attraverso il nuovo portello pop-out xFlip che permette di allungarsi. Una soluzione davvero semplice per i clienti più alti. Questo camper ha una lunghezza di soli 598 centimetri e offre abbondante spazio interno. Una nuova porta scorrevole e pieghevole nella zona bagno ottimizza lo spazio di movimento.

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Fendt Live – Work - Connect caravans - Germania Il marchio tedesco di caravan Fendt ha presentato un progetto interessante che mostra come progettare una caravan perché venga utilizzata come posto di lavoro. Si basa sul concetto di lavoro ibrido e sul fatto che alcune persone possono lavorare da qualsiasi luogo. Questo concept è stato progettato in collaborazione con varie aziende per fornire le attrezzature e la tecnologia utili a rendere queste caravan dei veri uffici mobili. All’interno di un veicolo c’era una postazione di lavoro che si ripiega quando non viene utilizzata. Nell’altro veicolo era presente un grande schermo per ospitare teleconferenze, corsi di formazione, ecc.

Ford New Nugget Germania Il nuovo Ford Nugget, basato sul nuovissimo Ford Transit/Tourneo Custom, ha fatto il suo debutto al Caravan Salon. È prodotto per Ford da Westfalia e il suo layout unico con cucina posteriore è mantenuto anche nel nuovo modello. Vari gli affinamenti e le migliorie rispetto al modello precedente, tra cui una doccia esterna con acqua calda e un sedile posteriore più facile da spostare. Anche la cucina è stata modificata, in particolare il frigorifero: da quello a pozzetto con caricamento dall’alto, a quello a cassetti.

Frankia Neo Black Line – Germania Neo Black Line di Frankia ha un design audace e moderno, dentro e fuori. Il suo sistema Easy-Load consiste in una parete posteriore del veicolo ridisegnata con un accesso più facile al garage, grazie al portellone posteriore e a un’altezza di carico ridotta. Il

veicolo, che si basa sul Mercedes Sprinter, ha anche specifiche standard aggiornate e ed è disponibile in due layout: uno con letto matrimoniale trasversale posteriore e uno con letti singoli gemelli.

Hotomobil Gladiator – Turchia Il Gladiator del marchio turco Hotomobil è progettato per adattarsi ai pick-up e affrontare avventure fuoristrada. Dispone di un ampio letto matrimoniale, un’area salotto, una cucina e un bagno. È disponibile in due dimensioni, una standard per i pick-up europei e una Xlarge per i pick-up americani.

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caravan salon düsseldorf Knaus Yaseo – Germania Knaus ha presentato la sua nuova gamma di caravan Yaseo. Yaseo 500DK è progettata per famiglie con un massimo di tre

bambini. Lo scopo di questo veicolo è quello di risparmiare spazio e peso, perché è pensato per essere trainato da veicoli elettrici. La dinette può essere trasformata in un grande letto matrimoniale, largo 1,60 e profondo 2 metri. Il divano a L posteriore può essere trasformato in tre letti per bambini, grazie al divano scorrevole che si trasforma in letto doppio e a un armadio a ribalta che si trasforma in un altro letto. Il bagno relativamente piccolo ha un lavandino nascosto, a scorrimento, e per fare la

Krug Expedition – Germania Krug Expedition dispone di oltre 20 allestimenti per veicoli da escursione, che spaziano dalla gamma XXL, ovvero da 7 a 10 metri, fino a quella “corta”, a partire dai soli 4 metri dell’Unimog. Project Rhino è una soluzione completa per camion che può essere consegnata ai clienti in 12/14 mesi se costruito con i moduli di serie, o in 14/18 mesi per un progetto personalizzato.

Robeta Adonis – Slovenia

doccia c’è un meccanismo a scorrimento per creare lo spazio necessario.

MTC MobilTec Vialla Piccola and Electric Germania La Vialla Piccola è un micro camper basato sul Ford Transit Connect, con area salotto posteriore, cucina e tetto sollevabile. Con un prezzo a partire da 38.000 euro, è dotato di porte laterali su entrambi i lati e può essere allestito anche su Volkswagen Caddy Maxi. MTC MobilTec presentava anche il Vialla Electric, una conversione in van 100% elettrico dal Ford Transit, con bagno in coda, cucina a L e salotto anteriore. Si tratta di uno dei primi esempi di campervan elettrico sul mercato, ed è interessante notare la scelta del produttore tedesco di avere un layout interno molto particolare, per non dover competere direttamente con i van converter più tradizionali.

Adonis è un lussuoso campervan di Robeta, produttore sloveno. La base meccanica è il Mercedes-Benz Sprinter. Misura poco meno di sei metri di lunghezza e può ospitare fino a quattro persone durante gli spostamenti e due durante la notte. Adonis è dotato di un telaio completamente equipaggiato, dal sistema di audio-navigazione a tutta la gamma di sistemi di assistenza e sicurezza (monitoraggio degli angoli ciechi, telecamera a 360 gradi e così via), fino alla chiusura automatica delle porte scorrevoli elettriche. Il modello comprende una cucina con piano scorrevole in vero Kerrock (simile al granito), un lavello “nascosto” e un bagno con un’innovativa porta in vetro bi-folding a 180 gradi.

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Rovinns Gaia – Turchia Gaia è una caravan produtta in Turchia. Ha una carrozzeria monopezzo in fibra di vetro con una porta laterale e una posteriore. Gli interni sono luminosi e moderni e sono disponibili in un paio di layout diversi. La lunghezza totale, compreso il timone, è di 570 centimetri con una massa effettiva del veicolo di 900 kg.

Saly Vanjero – Turchia

Volkswagen New California – Germania Una delle star al Caravan Salon è stato il Volkswagen California Concept. Si basa su un VW Multivan LWB invece del Transporter utilizzato dall’attuale California. Ha due porte scorrevoli e una cucina a cui si può accedere dall’esterno. Il modello esposto era un ibrido plug-in. Ci aspettiamo di vedere la versione di produzione nel 2024.

Un altro produttore turco è Saly. Questo è il suo camper compatto battezzato Vanjero, che ha una lunghezza totale di 5,90 metri, base meccanica più piccola del classico Ducato e un peso con equipaggiamento standard di 2.500 chilogrammi. La larghezza interna è di 2,00 metri.

Wingamm Oasi 610M – Italia

Winnebago ERV2 – USA

Wingamm, il marchio premium italiano a gestione familiare, è tornato quest’anno al Caravan Salon con la sua gamma di camper caratterizzati da carrozzerie monoscocca e interni dallo stile distintivo. Questo modello è l’Oasi 610 M, con letto alla francese sul lato destro e una lunghezza totale di 610 centimetri. Può ospitare fino a quattro persone, grazie al letto basculante brevettato. Il vano toilette situato nella zona posteriore è realizzato in solida fibra di vetro e laminato HPL. Il prototipo ERV2 completamente elettrico di Winnebago, basato su un Ford Transit, è stato spedito a Dusseldorf dagli Stati Uniti, dove è uno dei 12 prototipi in fase di test. Utilizza materiali interni innovativi e leggeri per risparmiare peso e contribuire a migliorare l’autonomia delle batterie. In questa fase di sviluppo l’impianto elettrico del telaio non è ancora in grado di comunicare con il sistema di bordo e quindi le rispettive batterie vengono gestite separatamente. Tuttavia, Winnebago sta parlando con Ford per trovare un modo per creare un sistema più integrato.

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A Parma un pieno di ottimismo La 14esima edizione della manifestazione italiana, la seconda a livello europeo, ha superato i centomila visitatori e ha visto la presenza del ministro del Turismo Daniela Santanchè. Che ha garantito il supporto del Governo all’intero settore e che spinge per la riduzione IVA al 4% nell’acquisto di un veicolo ricreazionale da parte di persone disabili

Testo di Paolo Galvani

S

i è respirata aria di ottimismo alla 14esima edizione del Salone del Camper di Parma. I numeri del settore stanno lentamente tornando in positivo, quelli del turismo all’aria aperta stanno confermando

gli ottimi risultati dello scorso anno. Dal nuovo presidente di Fiere di Parma, Franco Mosconi, fino al Ministro del Turismo Daniela Santanchè – passando per Simone Niccolai, presidente APC; Andrea Corsini,

Il Ministro del Turismo Daniela Santanché

I numeri del Salone 2023 Oltre 400 espositori 110.000 m2 area espositiva Oltre 100.000 visitatori 520 media accreditati

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assessore a mobilità e trasporti, infrastrutture, turismo, commercio della Regione Emilia-Romagna; Ludovica Sanpaolesi, direttore generale APC; e Antonio Cellie, amministratore delegato di Fiere di Parma – il coro è stato unanime: veicoli ricreazionali e open-air costituiscono un’abbinata perfetta per creare nuove opportunità di turismo in Italia. “La 14esima edizione di questo bellissimo Salone è, su scala europea, la seconda manifestazione fieristica,” ha detto alla cerimonia di inaugurazione Franco Mosconi, da poco eletto presidente del consiglio di amministrazione di Fiere di Parma. “È uno strano crocevia tra manifattura e turismo, entrambi eccellenze del ‘made in Italy’ ben conosciute al di fuori dei nostri confini. L’eccellenza costruttiva sta in toscana e l’eccellenza del turismo all’aria aperta riguarda tutto il Paese. Oggi non inauguriamo una fiera strettamente settoriale: lavoriamo perché manifattura e turismo invece di 1+1 facciano 2,5 e non 2”.

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Salone del Camper al secondo posto in Europa

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a APC – Associazione Produttori Caravan e Camper sono arrivati alcuni numeri ufficiali a confermare lo stato di salute del settore. “Quando abbiamo cominciato, nessuno credeva che questa kermesse diventasse così importante: la seconda d’Europa dietro solo al Caravan Salon e con numeri veramente impressionanti,” ha spiegato Simone Niccolai, presidente di APC. “In Germania, che vale il 45% del mercato europeo, la manifestazione di Düsseldorf ha raggiunto le 260.000 presenze. Il Salone del Camper ne vale 110.000 (dati 2022, ndr), mentre la terza manifestazione, che è quella francese, non arriva a 80.000 presenze”. “L’edizione 2023 è una delle più belle perché ci sono oltre 400 espositori, ovvero quasi tutti i produttori europei,” ha continuato Niccolai. “L’Italia è al terzo posto per la produzione di camper dopo Germania e Francia. Dopo le difficoltà di approvvigionamento degli ultimi due anni, la produzione sta riprendendo il ritmo. Questo è un segnale molto importante, sia dal punto di vista della continuità della produzione sia dal punto

Turismo in Emilia-Romagna: numeri positivi Dall’assessore regionale Andrea Corsini è arrivata la conferma che la stagione turistica sembra ormai avviata verso risultati soddisfacenti. “Sono giorni importanti e molto belli per il turismo, perché sembra di essere a Ferragosto: siamo strapieni di turisti nella nostra regione, come in altre parti d’Italia,” ha sottolineato. “Le fiere sono un polmone straordinario nell’economia di questa regione e Parma è un tassello rilevante. Il turismo

Franco Mosconi

di vista del mercato. I dati sono incoraggianti, perché nell’ultimo trimestre abbiamo registrato un +4,7 per cento di immatricolazioni, anche se sull’intera stagione abbiamo ancora un leggero segno negativo. L’80 per cento della produzione italiana viene esportato e in Germania le immatricolazioni nell’ultimo semestre hanno fatto segnare un +1,4 per cento: è un dato importante, soprattutto per il prodotto italiano”. Infine, Niccolai ha sottolineato quanto sia cambiato il mondo del caravanning. “Fino a qualche anno fa potevamo parlare di utilizzo dei veicoli quasi esclusivamente per la vacanza,” ha detto. “Oggi le parole camper e outdoor vanno invece associate a un utilizzo continuo durante tutto l’anno. Le abitudini degli europei sono cambiate. Avere un veicolo ricreazionale permette non solo di soddisfare l’esigenza di vacanza, ma anche di poter disporre di un dispositivo multitasking. Parliamo di un movimento in crescita che si sta sempre più allargando, interessando un numero maggiore di persone con esigenze diverse”.

open-air è un pezzo importante della nostra offerta turistica, alzando il livello di internazionalizzazione delle nostre presenze. I conti li faremo presto, visto che ci mancano ancora i numeri di agosto e settembre. Ma nonostante le cassandre, penso che a ottobre confermeremo sostanzialmente i dati del 2022, che è stata un’estate importante e positiva”. Le cifre del settore Da Marianna di Salle, Coordinatore MET - Master in Economia e Management del

Turismo all’università Bocconi, è arrivata un’interessante fotografia. “Quando parliamo di open-air parliamo di campeggi e aree attrezzate, con un’offerta che sembra esigua dal punto di vista del numero di strutture (1% del totale), ma che in termini di posti letto vale per un quarto della disponibilità. Il turismo open-air rappresenta il 9 per cento degli arrivi italiani e in termini di presenze il 16 per cento. Sono numeri interessanti se consideriamo che l’open-air rappresenta la prima opzione nel settore extra alberghiero, con

Marianna di Salle

Andrea Corsini

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una durata del soggiorno medio di sei notti, contro una media di 3,8 nelle altre strutture. È un turismo molto legato alle presenze internazionali, anche se parliamo di un turismo di prossimità, con il 97% delle presenze straniere che arriva dal continente europeo”. Qualche dato, raccolto con la collaborazione di FAITA-FederCamping, è arrivato anche a dipingere il profilo dei turisti che amano frequentare campeggi e villaggi con il proprio veicolo ricreazionale. In questo segmento, l’80 per cento dichiara di viaggiare con la famiglia e figli al seguito, il 26% con il partner, il 13% con amici, l’11% con la famiglia senza figli e il 5% da solo. Parliamo di un turismo abbastanza giovane, con un 25% di rispondenti Millennial, quindi tra i 30 e i 40 anni, e un 42-43% appartenenti alla generazione X, nati dal 1965 al 1980. Il valore del turismo open-air Efficace come sempre l’intervento di Ludovica Sanpaolesi, direttore generale di APC, che ha focalizzato le sue riflessioni sulle strutture ricettive: campeggi e villaggi da una parte e aree di sosta dall’altra. “Questi due pilastri non sono in antitesi, ma complementari,” ha sottolineato. “In tutta

Un turismo esperienziale Per Antonio Cellie, amministratore delegato Fiere di Parma, “il Salone del Camper di Parma è molto di più di una semplice esposizione di veicoli ricreazionali, che pure rappresentano il livello di evoluzione tecnologica a cui le case produttrici di questo comparto sono arrivate; è la celebrazione di una vacanza rigenerante, sostenibile e senza restrizioni, che evidenzia una forma di turismo esperienziale in costante crescita di popolarità. Il camper, infatti, non rappresenta solo un mezzo per viaggiare, ma un autentico stile di vita, lusso di muoversi in libertà, autonomia e sicurezza”.

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Europa il turismo itinerante si è sviluppato grazie Ludovica Sanpaolesi alla collaborazione e alla coesistenza di campeggi e aree di sosta. Ci sono oltre 6.150.000 veicoli ricreazionali in circolazione e un pubblico di fruitori e potenziali clienti di oltre venti milioni di persone. E questa è una stima minima, che non tiene conto di noleggi e di più persone che usano lo stesso mezzo”. Sanpaolesi ha anche voluto sfatare il mito che si tratti di un turismo con scarsa propensione alla spesa. “Uno studio tedesco dice che i fruitori di camper e caravan fanno circolare in Europa 23,37 miliardi di euro ogni anno. Sono parecchi soldi che to medio a persona lasciato sui territori visivogliamo intercettare come sistema paese, tati è di 530 euro a settimana: un equipaggio tenendo conto che questo importo esclude di due persone ‘vale’ 1.060 euro”. l’acquisto dei mezzi: parliamo solo di spese Il turismo itinerante costituisce un’opportunituristiche. La rivista tedesca Promobil ha re- tà per mete tradizionalmente meno gettonate, alizzato un’indagine scoprendo che l’impor- come comunità montane, borghi, piccole cittadine che hanno più bisogno di essere portate alla ribalta. Il caravanning è poi un pilastro fondamentale della destagionalizzazione: in camper si va tutto l’anno, non solo d’estate, e questo consente di offrire opportunità in più a tutti territori. Per questo le strutture per ospitare i camper sono fondamentali. “In Italia le aree di sosta si aggirano tra le 1.900 e le 2.000 unità, ma soprattutto abbiamo una grande disomogeneità tra regioni,” ha spiegato Sanpaolesi. “La Germania vanta oltre 5.000 aree, la Francia 4.200: negli altri Paesi si sta correndo perché la destagionalizzazione è un elemento strategico fondamentale per l’accoglienza di questo tipo di turismo. In Germania dieci anni fa c’erano solo 3.000 aree: il gap con l’Italia fa un po’ male al cuore... Dobbiamo avere una rete di accoglienza più solida e distribuita sul territorio. Chi usa il camper deciderà dove andare anche in funzione degli approdi che troverà sul territorio”.

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L’impegno di Daniela Santanché e il supporto ad Assocamp All’apertura del Salone del Camper è intervenuta anche Daniela Santanchè, Ministro del Turismo, che si è mostrata molto determinata nella volontà di supportare l’intero settore. “La nostra sfida è fare del turismo la prima impresa italiana puntando sulla destagionalizzazione,” ha dichiarato. “L’Italia ha tutte le caratteristiche per far vivere il turismo tutto l’anno, grazie anche alla crescita costante del settore plein air e a un tipo di turista che investe sul territorio. È volontà del governo essere al fianco degli imprenditori del settore e il nostro impegno sarà rivolto all’implementazione e alla riqualificazione delle aree di sosta esistenti”. Il Ministro ha chiuso il suo intervento sottolineando l’importanza di arrivare alla riduzione dell’IVA al 4% per l’acquisto di camper per disabili. L’Onorevole Francesco Michelotti ha presentato una proposta di legge su cui non dovrebbero esserci divisioni di tipo politico. “Non è una questione di destra e di sinistra,” ha detto Daniela Santanchè, “ma è una questione di giustizia. Anche per le persone con disabilità il turismo è un elemento estremamente importante”. Subito dopo il suo intervento e il taglio del nastro del Salone del Camper, il Ministro si è recato presso lo stand di Assocamp, dove davanti alla presidente Ester Bordino ha firmato la petizione lanciata dall’associazione che riunisce i rivenditori di veicoli e attrezzature per il turismo all’aria aperta.

Un’edizione da incorniciare Alla fine, il Salone del Camper ha chiuso con numeri in crescita: oltre 100.000 i visitatori che hanno percorso i padiglioni della principale fiera in Italia dedicata al caravanning e al turismo en plein air, quasi 400 gli espositori che hanno approfittato di questa importante vetrina per presentare i loro prodotti e le nuove tendenze del settore e oltre 600 i mezzi esposti e visitabili, di cui alcuni in anteprima assoluta per il mercato italiano. Presenti anche otto regioni italiane nella sezione Percorsi e Mete (Toscana, Calabria, Marche, Sicilia, Abruzzo, Molise, Friuli-Venezia Giulia ed

Emilia-Romagna) e due Paesi stranieri, Croazia e Slovenia, per la prima volta presente in una fiera B2C. Insomma, un successo di pubblico e di partecipazione senza precedenti. Vacanze in camper, settore chiave dell’industria turistica Parole di grande soddisfazione per i risultati di questa 14^ edizione sono state espresse al termine della manifestazione sia da Simone Niccolai, presidente di APC, co-organizzatore del Salone del Camper assieme a Fiere di Parma, che da Antonio Cellie, amministratore delegato di Fiere di Parma, per il quale “Il Salone del Camper 2023

Daniela Santanché con Gloria Oppici

ha confermato il trend positivo del settore sul piano industriale e turistico”. Secondo il manager, il comparto delle vacanze all’aria aperta può diventare un settore chiave dell’industria turistica, grazie anche all’evoluzione tecnologica - e al Salone si sono viste tante importanti novità che “favorisce la fruizione sostenibile di questo tipo di vacanza, contribuendo a raggiungere gli obiettivi della destagionalizzazione e delocalizzazione dell’offerta turistica italiana”. Un trend in crescita, dunque, di cui l’Italia (premiata a luglio dal Daily Telegraph come migliore destinazione turistica europea in questo settore) può essere grande protagonista, anche grazie all’attenzione della politica. “Siamo soddisfatti,” ha commentato Gloria Oppici, brand manager del Salone del Camper, “che ci sia l’impegno politico per favorire le aree di sosta camper e incentivi per l’acquisto di veicoli ricreazionali per le persone con disabilità: significa che il settore è tenuto nella considerazione che merita”.

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Le dieci novità più interessanti dal Salone Campervan, minivan, profilati, motorhome, caravan: con oltre 600 modelli esposti, a Parma c’era solo l’imbarazzo della scelta. Ecco una selezione dei veicoli più significativi della stagione 2024 fatta dalla nostra redazione A cura della redazione

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e proposte delle case costruttrici per la stagione 2024 sono le più varie, dimostrando una verve che era mancata nel recente passato. I van camperizzati sono i veicoli del momento, realizzati a partire da un furgone

agile e maneggevole. Decisamente di tendenza i minivan, con tetto basso sollevabile in sosta, da usare anche come auto di tutti i giorni. Le dimensioni ridotte sono sempre più apprezzate anche da chi cerca un camper tradizionale con scocca a pan-

nelli sandwich, ma la taglia media da sette metri resta quella di riferimento. E per chi cerca tanto spazio e comfort di livello superiore non mancano modelli al top da otto metri e oltre, con avanzate soluzioni tecnologiche e di design.

Challenger X250 La serie X di Challenger comprende due modelli, l’ultracompatto X 150 e il nuovissimo X 250. Sono pensati come alternativa ai van, ai camper derivati da furgoni: pur avendo la scocca realizzata con pannelli sandwich, mostrano una perfetta integrazione tra la cabina e la cellula abitativa e soprattutto hanno dimensioni molto simili a quelle di un furgone (599 cm di lunghezza l’X 150, 636 cm l’X 250), il che li rende estremamente agili e maneggevoli. Il letto matrimoniale si abbassa all’occorrenza sopra il comodo living (anch’esso trasformabile in letto). L’X 250 si fa notare per la zona multifunzionale posteriore: l’armadio è collocato sopra il vano di carico (per un paio di biciclette), ma si può abbassare elettricamente per generare un’area spogliatoio affiancata da un altro armadio.

Laika Kreos motorhome Il Kreos H 5109 è il nuovo motorhome posto al vertice della gamma 2024 di Laika ed è uno dei camper italiani più prestigiosi (e costosi) di sempre. È lungo 789 cm e viene allestito su base Fiat Ducato con telaio ribassato extra serie AL-KO, con il potente motore 2.2 da 180 cavalli. Buon design, nato dalla collaborazione tra Laika e GFG Style, lo studio di progettazione che fa capo a Giorgetto e Fabrizio Giugiaro. Gli interni sono raffinati, ma si fa notare anche la tecnica costruttiva, con pareti di forte spessore per affrontare l’inverno, coadiuvate dal doppio pavimento riscaldato e dalla centrale termica Alde a convettori. Il prezzo parte da 174.990 euro.

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Hymer Venture S Un camper fuori dal comune, caratterizzato da soluzioni costruttive e d’arredo uniche nel loro genere: l’Hymer Venture S dimostra lo stato dell’arte della storica casa tedesca e non è pensato solo per offrire lusso a profusione, ma anche per generare un nuovo concetto di abitare on-the-road. In realtà... anche off-road, visto che la base meccanica Mercedes-Benz Sprinter 419 CDI da 190 cavalli è a trazione integrale. Il tetto si solleva, protetto da pareti gonfiabili, e rivela la camera da letto, accessibile tramite comodi gradini. Il living posto in coda è a diretto contatto con l’ambiente esterno grazie alla vetrata panoramica e al terrazzo apribile a sbalzo. Pensato per due persone, ha un prezzo base che supera i 230.000 euro.

Panama Peak Tutti i costruttori europei negli ultimi tre anni hanno investito molto nella tipologia dei mini-van, con tetto basso sollevabile in sosta, e Panama è un brand emergente, nato in seno al grande gruppo Trigano. Il modello Peak è allestito sulla meccanica del nuovo Ford Transit Custom V710, a trazione anteriore o integrale. È disponibile in tre versioni: il Peak P10 e il Peak P12 hanno una lunghezza di 504 cm, mentre il Peak P54 arriva a 544 cm. Le dimensioni estremamente compatte, il peso ridotto e la buona penetrazione aerodinamica lo rendono simile a un’automobile per maneggevolezza e prestazioni. Si tratta di un veicolo pensato per essere usato ogni giorno, anche in città, ma che si trasforma in un piccolo camper durante vacanze brevi o prolungate, grazie ai quattro posti letto, due nel tetto a soffietto e due ricavabili dal divanetto.

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Roller Team Livingstone 6 Derivati dalla trasformazione di un furgone, i cosiddetti “camper van” sono i più richiesti in Europa nell’ultimo periodo. Roller Team ha una lunga esperienza in questo ambito: novità della stagione 2024 è il Livingstone 6, che pur avendo una lunghezza media di 599 cm riesce a offrire due confortevoli letti singoli gemellati, trasformabili all’occorrenza in un grande matrimoniale. Allestito sulla base Fiat Ducato, questo modello viene proposto anche nella versione con tetto sollevabile a soffietto, in grado di regalare due posti letto aggiuntivi. Il bagno, pur essendo di ridotte dimensioni, risulta ben fruibile grazie alla soluzione del lavabo ribaltabile: scompare a parete quando non occorre.

Carthago c-tourer 145 RB LE Nel vasto catalogo della tedesca Carthago, incentrato su veicoli di alta gamma, fa la sua comparsa il c-tourer 145 RB LE, caratterizzato da una soluzione abitativa di solito riservata a veicoli di maggiore lunghezza. Offre infatti una comoda zona notte con letti singoli e bagno sdoppiato, con cabina doccia indipendente dal vano toilette. Il c-tourer 145 RB LE è disponibile in numerosi varianti: si può avere su base Fiat Ducato o Mercedes Sprinter (in entrambi i casi con telaio ribassato AL-KO) ed è proposto in versione motorhome e semintegrale. Tecnica costruttiva di ottimo livello, con doppio pavimento e pareti sandwich a doppia lastra di alluminio con isolante termico centrale.

Chausson 724 Etape Line Allestito sulla base meccanica Peugeot Boxer, lo Chausson 724 Etape Line è un semintegrale da 729 cm di lunghezza che presenta una soluzione abitativa singolare, capace di soddisfare le esigenze di diversi tipi di equipaggio. È adatto anche a chi vuole vivere il camper in maniera intensiva, magari lavorando in smart working lontano da casa, al mare o in montagna... La zona posteriore dell’abitacolo, separabile da una porta scorrevole, offre una vera e propria scrivania. C’è inoltre un letto singolo che può diventare doppio andando a sovrapporsi all’armadio basso e alla scrivania stessa. Un letto matrimoniale è invece predisposto nella zona anteriore e scende all’occorrenza sopra un’ampia zona soggiorno-pranzo.

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CI Horon 79 M Tanto spazio a un prezzo allettante: il CI Horon 79 M è un camper con otto posti letto, un vero record, soprattutto se pensiamo che le dimensioni esterne sono medie, con una lunghezza di 699 cm. Più che per gli otto posti letto (sei sedili omologati per il viaggio) questo camper è interessante per la flessibilità d’uso che può garantire, potendo adattarsi a diversi tipi di situazioni e di equipaggi. Oltre al letto matrimoniale nella mansarda sopra la cabina e all’altro letto derivante dalla trasformazione della zona pranzo, l’Horon 79 M mette e disposizione due matrimoniali sovrapposti a castello nella zona posteriore: ribaltando quello inferiore si può creare un ampio vano di carico, mentre quello superiore può essere alzato o abbassato mediante un meccanismo elettrico.

Rapido C03 Quella dei semintegrali compatti, a cui appartiene il nuovo Rapido C03, è una tipologia emergente, non certo nuova ma in grande sviluppo. Sono veicoli più corti dei semintegrali tradizionali, ma anche più stretti e più bassi. Modelli come questo hanno il vantaggio di essere maneggevoli, si guidano e si parcheggiano facilmente, sono poco più grandi di un camper van, ma hanno un’abitabilità interna decisamente migliore. Inoltre, hanno una massa ridotta rispetto ai camper tradizionali. Il Rapido C03 è lungo 619 cm e largo 217. All’interno offre un letto matrimoniale posteriore trasversale al senso di marcia, posto sopra un vano garage per le biciclette.

Knaus Tourer CUVision Camper davvero singolare, il Knaus Tourer CUVision è un semintegrale compatto (589 cm di lunghezza) dotato di tetto basso, sollevabile in sosta grazie a un sistema a soffietto che permette di ottenere una buona abitabilità interna. Allestito su base Volkswagen Transporter, nella versione MQ è dotato di vano di carico posteriore sopra cui è posto un letto matrimoniale, ma si può avere anche un secondo matrimoniale che scende verso il basso sopra la zona living anteriore. Da notare che il bagno è dotato di una doccia telescopica, a scomparsa, che emerge solo quando occorre sollevando una parte del letto posteriore.

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mercati repubblica ceca

La Repubblica dei camper: 50% di crescita in tre anni La Repubblica Ceca è un piccolo mercato che cresce ogni anno. Di conseguenza, sono sempre di più i camper in circolazione, grazie alle nuove immatricolazioni e alla crescita del mercato dell’usato Testo di Martin Strimpfl

C

ome in molti altri paesi europei, anche nella Repubblica Ceca, nel periodo dal 2021 al 2022, si è registrato un forte aumento dell’interesse verso i veicoli ricreazionali, in particolare per i camper. Già prima, però, i veicoli ricreazionali avevano goduto di una crescente popolarità. Per

esempio, a metà del 2013 nella Repubblica Ceca erano immatricolati 8.354 camper, ma dopo 10 anni questo numero è aumentato fino a 27.414. A metà del 2020 sulle strade ceche circolavano “solo” 18.391 camper, ma tre anni dopo, a metà del 2023, il loro numero era aumentato di 9.023 unità. Questa crescita

ammonta a un impressionante più 50% in soli 36 mesi. La crescita della popolarità dei camper nella Repubblica Ceca non è stata ostacolata dai noti problemi di produzione, come la carenza dei veicoli base, di alcuni componenti e equipaggiamenti o come l’aumento dei prezzi dei

Numero di camper immatricolati in uso nella Repubblica Ceca (conteggio a metà anno) 2013

2014

2015

2016

2017

2018

2019

2020

2021

2022

2023

Autocaravan

8.354

9.053

9.822

11.204

12.906

14.796

16.700

18.391

21.059

24.409

27.414

Caravan

31.235

31.659

32.603

33.000

32.829

32.479

32.126

31.709

31.544

31.446

31.286

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Analizzando l’andamento del numero dei camper immatricolati e circolanti nella Repubblica Ceca, si notano due tendenze evidenti: • La prima è la continua convergenza del numero di camper e caravan, ed è possibile che nei prossimi cinque anni si verifichi un ribaltamento nel rapporto tra i due veicoli, con un numero di camper immatricolati maggiore di quello dei rimorchi. Sembra che, con un leggero ritardo, la Repubblica Ceca stia recuperando il passo con la tendenza verso i motorizzati, iniziata in molti

2022

1.813

711

2021

2.361

766

2018 - 2022

nuovi veicoli. Questi influssi negativi, infatti, si sono fatti sentire solo in parte a livello di immatricolazione di nuovi veicoli ricreazionali nel 2023. D’altro canto è aumentata l’importazione di camper usati dall’estero e di conseguenza il numero complessivo di veicoli immatricolati continua ad aumentare costantemente.

paesi tradizionalmente vicini al caravaning molto prima dell’inizio della pandemia di Covid-19. • La seconda tendenza è il costante interesse per i camper, sia nuovi che usati. Anche molte autorità locali, soprattutto a livello regionale, si sono accorte del crescente numero di camper. Alcune di loro hanno già annunciato (in alcuni casi ripetutamente) programmi di sovvenzione incentrati sulla costruzione delle infrastrutture necessarie alle autocaravan e sulla modernizzazione dei campeggi esistenti. Proprio quest’anno (2023), sono stati stanziati quasi tre milioni di euro in quest’ottica, con ulteriori milioni destinati a programmi correlati, che hanno portato alla costruzione o addirittura al completamento di dozzine di nuovi campeggi.

Fonte: AKK ČR Motorhome - nuove immatricolazioni dall’inizio dell’anno 2500

2021

2000 2022

1500

2020 2019

2023

2018

1000

500

0

JAN

FEB

MAR

APR

MAY

JUN

JUL

AUG

SEP

OCT

NOV

DEC

I dati sono stati forniti dall’Associazione Camping e Caravanning della Repubblica Ceca (AKK ČR), un’organizzazione senza scopo di lucro fondata nel 2019 per sostenere il moderno sviluppo del caravanning nel Paese. Attraverso una stretta collaborazione con legislatori, media, regioni, comuni, aziende produttrici, ambientalisti e molte altre entità, AKK ČR lavora per migliorare le condizioni dei viaggi itineranti, aumentare la consapevolezza generale sul caravanning ed evidenziare il suo impatto positivo sul turismo, oltre alla sua valenza economica. Tra le altre attività dell’organizzazione, c’è la pubblicazione regolare dei dati statistici sui camper e l’assistenza a livello regionale nella definizione delle condizioni per i programmi di sovvenzione.

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associazioni assocamp

Il nostro impegno per l’IVA agevolata Ester Bordino, presidente di Assocamp, evidenzia la costante battaglia dell’associazione per l’estensione dell’agevolazione IVA al 4% sull’acquisto di autocaravan per le persone con disabilità, iniziata nel 2021. Un’attività costante che nel 2023 ha visto anche la creazione di un video documento e di una raccolta firme al Salone del Camper per rafforzare l’appello alle istituzioni. Significativo l’incontro a Roma con il Ministro del Turismo, Daniela Santanchè

Relativamente alla questione dell’IVA al 4%, comprendo e accetto l’interesse crescente attorno all’argomento. Tuttavia, non posso non ricordare ai molti attori del settore che oggi si propongono come leve chiave di questa battaglia, che abbiamo iniziato ad affrontare questa problematica già nel 2021”, dichia78

ra la presidente di Assocamp, Ester Bordino. Risale, infatti, a due anni fa la prima azione dell’Associazione Nazionale Operatori Veicoli Ricreazionali e Articoli per Campeggio, destinata a sensibilizzare le istituzioni riguardo alla possibilità di estendere l‘agevolazione IVA al 4% anche all’acquisto dell’autocaravan per le

persone con disabilità. Un’opera di sensibilizzazione che ha avuto il suo culmine al Salone del Camper 2021, quando Assocamp organizzò una conferenza stampa su questo tema, enfatizzando come il camper rappresenti un prezioso rifugio, un luogo che consente alle persone con disabilità di viaggiare con comfort e dignità, evitando

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barriere architettoniche e limitazioni presenti in altre forme di alloggio turistico. Alla conferenza aveva partecipato anche Roberto Romeo, Presidente nazionale ANGLAT, che aveva espresso il suo pieno sostegno all’iniziativa, sottolineando come l’agevolazione fiscale proposta sia in linea con le battaglie condotte per promuovere i diritti e l’autonomia delle persone con disabilità. A questa attività erano seguiti numerosi articoli sui principali media italiani. Ma Assocamp si era mossa anche a livello politico. “Già due anni fa,” dice ancora Ester Bordino, “l’onorevole Laura Cavandoli, aveva presentato una proposta di legge in merito. E lo ha fatto più di una volta. Tuttavia, i suoi sforzi sono sempre stati respinti. Questo dimostra che i disegni di legge spesso non hanno un esito concreto. La proposta di legge è stata ripresentata il 27 settembre 2023, ma l’iter è ancora da assegnare”. Assocamp e il ministro Daniela Santanchè A fine aprile 2023 Assocamp ha incontrato a Roma il ministro Daniela Santanchè e l’AD di ENIT Ivana Jelinic. Alla presentazione della campagna promozionale internazionale “Italia: open to meraviglia”, realizzata dal Ministero del Turismo e dall’ENIT è stata infatti ufficialmente invitata anche Assocamp, unica associazione in rappresentanza del turismo all’aria aperta. La presidente Ester Bordino e la vicepresiden-

te Monica Magli hanno avuto la possibilità di un breve colloquio con il Ministro, durante il quale sono state esposte alcune problematiche, come la necessità di incrementare il numero degli approdi disponibili per chi usa un veicolo ricreazionale, la destagionalizzazione del turismo e l‘agevolazione dell’IVA al 4% anche per l’acquisto dell’autocaravan per le persone con disabilità. Questo ultimo tema è stato poi approfondito in incontro successivo tenutosi nel luglio 2023 presso il Ministero del Turismo a Roma, con la partecipazione di diverse associazioni del settore. Durante quella sessione, sono state gettate le fondamenta per un dialogo più intenso con il Ministro Santanché, culminato in un incontro molto incisivo e proficuo tenutosi a porte chiuse al Salone del Camper. La raccolta firme al Salone del Camper Per dare ancora più forza a questa azione di sensibilizzazione, durante i giorni di apertura del Salone del Camper di Parma, dal 9 al 17 settembre 2023, Assocamp ha lanciato una raccolta di firme al proprio stand e online su Change.org per sollecitare un intervento diretto delle istituzioni sull’IVA agevolata per l’acquisto dell’autocaravan per le persone con disabilità. “Sono particolarmente soddisfatta che il Ministro Santanché abbia fatto tappa al nostro stand

Il video documento L’azione di Assocamp in questa direzione è sempre stata costante e quest’anno l’impegno è risultato particolarmente intenso. Per dare più forza al suo appello verso le istituzioni, l’Associazione ha realizzato un videodocumento ricco di testimonianze: genitori, esperti psicologi, esperti di pet therapy. Tutti sono concordi sul fatto che il camper può essere un aiuto davvero importante per la serenità delle famiglie con persone con disabilità. “Noi pensiamo che i bambini con disabilità, così come gli adulti, abbiano bisogno di una continuità affettiva nella vacanza,” spiega la dottoressa Marta Viappiani, psicologa del progetto ‘Impronte nell’anima’. “Devono poter ritrovare tutti i loro affetti, per esempio il loro animale, ma anche le pareti domestiche, perché se conoscono il camper ovviamente ne conoscono anche tutti gli spazi. Cosa non fat-

tibile negli alberghi dove è possibile trovare difficoltà. I bambini con queste patologie, specie gli autistici, hanno diversi problemi legati all’adattamento in questi ambienti; il camper, quindi, diventa fondamentale per la continuità affettiva: il passe-partout per continuare in serenità un momento che potrebbe essere piacevole per tutta la famiglia, cioè la vacanza”. Roberto Schiavolin – associato Assocamp racconta la sua esperienza: “Noi utilizziamo il camper per muoverci con Marta che è una ragazza con disabilità e ha altre due sorelle. Con il camper noi viaggiamo comodamente e lei sta benissimo, sta con noi, facciamo delle vacanze stupende. Marta si ritrova esattamente come a casa sua. Se sta bene lei, stiamo bene anche noi”. “Per noi il camper non è un lusso o un benessere,” aggiunge Franco Musso, Associazione Dogs for Kids. “Diciamo che è un’esigenza per la situazione familiare che abbiamo con due ragazzi con disabilità. L’IVA agevolata è solo una piccola parte di quello di cui loro avrebbero diritto. Penso che con l’imposta agevolata molte persone potrebbero avvicinarsi a questa vita un po’ più semplice, viste già tutte le difficoltà che dobbiamo affrontare”.

La campionessa paralimpica Giulia Ghiretti a sostegno della petizione di Assocamp sull’agevolazione IVA al 4% sui camper per disabili

per firmare la petizione. L’IVA agevolata non è solo una misura economica, ma rappresenta un riconoscimento tangibile dei diritti e delle esigenze delle persone con disabilità. È un passo significativo verso una società più inclusiva e attenta alle necessità di tutti. Con un camper, infatti, queste persone possono vivere appieno la propria socialità avendo a disposizione un ambiente perfettamente attrezzato per far fronte a qualsiasi esigenza ed essere autonomi da barriere architettoniche di qualsiasi natura. Chi cerca una vacanza più intima tra famigliari, può viaggiare ed esplorare il territorio in modo autonomo e superare i limiti di una ricettività alberghiera non sempre pronta a rispondere a specifiche necessità”. La presidente Ester Bordino e la vicepresidente Monica Magli presso il Ministero del Turismo ad aprile 2023

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associazioni apc

di Ludovica Sanpaolesi Direttore Generale APC

L’edizione 2023 è stata caratterizzata non solo da numeri importanti, ma anche da alcuni positivi elementi di novità

Salone del Camper: un evento per la promozione del settore I

l Salone del Camper 2023, che si è svolto presso Fiere di Parma dal 9 al 17 settembre scorsi, ci ha mostrato uno “spaccato” aggiornato del nostro mondo, che, come sappiamo, è in rapida evoluzione e ci ha aperto una finestra sul potenziale di domani. Vediamo prima gli aspetti quantitativi del Salone. I numeri dicono che il Salone ha potuto registrare un successo: praticamente quasi tutti i grandi marchi sono stati presenti come espositori, oltre 100.000 i visitatori, svariate decine gli eventi (presentazioni e seminari) che si sono svolti durante il Salone, oltre 600 i veicoli in esposizione. Ma più che i dati quantitativi, che costituiscono comunque un metro importante di valutazione, è a nostro avviso significativo analizzare alcuni aspetti anche qualitativi della manifestazione. A livello istituzionale, l’interesse suscitato dal Salone del Camper è stato importante: il Ministro del Turismo, Daniela Santanchè, oltre a partecipare con un intervento alla cerimonia di inaugurazione, si è intrattenuta a lungo al Salone, manifestando

Daniela Santanchè allo stand APC con il presidente di APC Simone Niccolai e Ludovica Sanpaolesi, direttore generale

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l’impegno del Governo a contribuire alla realizzazione di aree di sosta camper e a promuovere il turismo en plein air. Nel pomeriggio di sabato 9 settembre ha avuto luogo una riunione operativa di lavoro alla quale hanno partecipato il Ministro, il Capo di Gabinetto, alcuni membri del Parlamento, alcuni Assessori regionali al Turismo e molte Associazioni del comparto. Sono state fornite ai rappresentanti del Governo numerose indicazioni e richieste, anche di tipo tecnico, volte a promuovere il turismo itinerante in Italia. Naturalmente, come dice il proverbio; fra il dire e il fare…. Ciononostante, questo momento di incontro ci consente di parlare di una concreta manifestazione di interesse da parte delle istituzioni governative. Ovviamente, dovranno seguire altri step di ulteriore approfondimento. A questo proposito, APC ha da tempo proposto al Ministero del Turismo di stanziare fondi per le Regioni italiane affinché ciascuna Regione possa aprire un bando per la realizzazione di aree di sosta camper nei Comuni d’Italia che ne sono sprovvisti e che sono, purtroppo, ancora molti. Non meno interessante la partecipazione delle Regioni italiane – in qualità di espositori – alla kermesse del turismo all’aria aperta. Sono state ben otto, in crescita rispetto allo scorso anno, le Regioni che quest’anno hanno presentato i propri territori ai visitatori: Toscana, Calabria, Marche, Sicilia, Abruzzo, Molise, Friuli-Venezia Giulia ed

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Emilia-Romagna. Anche questo è un segnale del sempre maggior interesse, concreto, verso il turismo itinerante da parte delle istituzioni regionali, che vedono nel turismo in camper una modalità ottimale per mantenere i flussi turistici anche nella bassa stagione e contribuire così allo sviluppo dell’economia locale. Il Salone del Camper quest’anno ha anche ampliato ulteriormente l’offerta turistica nella sezione “Percorsi e Mete”, con un maggior numero di espositori, cosa che è risultata particolarmente gradita al pubblico, secondo una ricerca commissionata da APC e da Fiere di Parma con l’obiettivo di analizzare la soddisfazione dei visitatori e di comprenderne il profilo. Un dato molto significativo è la percentuale di persone che ha visitato il Salone del Camper per la prima volta: sono stati quasi il 35% i visitatori neofiti. Un bel potenziale di nuova utenza che spiega anche l’alto numero di auto parcheggiate attorno a Fiere di Parma. Oltre il 52% degli intervistati, facenti parte del gruppo dei neofiti, ha dichiarato di essere venuto in fiera per informarsi in vista di un possibile acquisto di un veicolo ricreazionale. Altri dati interessanti riguardano la tipologia di camper più ricercata: mentre nell’edizione 2022 il furgonato era in cima alla lista dei desideri per la maggior parte dei visitatori, quest’anno il veicolo più ricercato è il profilato. Un altro elemento rilevante è la composizione dei nuclei familiari. Ai primi posti, le coppie con figli di età oltre i 12 anni e le coppie senza figli. La tendenza è comunque verso una leggera diminuzione dell’età media dei visitatori. Il 62,4% degli intervistati dichiara di possedere un animale domestico. Il dato non stupisce, vista l’enorme affluenza di visitatori a quattro zampe all’edizione del Salone di quest’anno. L’alto tasso di pets è certamente un fattore di successo per il nostro settore, essendo i veicoli ricreazionali degli strumenti ideali per viaggiare con il proprio amico a quattro zampe. Il forte battage pubblicitario che precede il Salone del Camper lo rende anche il punto di incontro fondamentale per il mondo del turismo in camper e caravan. Tutte le attività di entertainment che vengono realizzate attorno ai prodotti protagonisti aiutano ad accendere le emozioni dei visitatori e a farli progredire verso Gloria la decisione di acquistare. Oppici Indubbiamente, per convertire il proprio desiderio in un acquisto non bastano le emozioni: ci vuole ovviamente un potenziale finanziario che lo consenta. Ciò detto, il Salone del Camper è uno strumento importante anche per divulgare i benefit del turismo open-air. A giudicare dagli oltre 1.200 servizi giornalistici realizzati quest’anno dall’ufficio

Depositata proposta di legge: IVA al 4% in caso di acquisto di camper per le persone con disabilità È stata presentata alcune settimane fa, da parte dell’On. Francesco Michelotti (FdI) una proposta di legge denominata “Agevolazioni fiscali per l’acquisto di autocaravan da parte delle persone disabili”. Essa prevede l’abbassamento dell’aliquota IVA dal 22 al 4% sull’acquisto di autocaravan nuovi per le persone con disabilità. L’On. Michelotti ha dichiarato: “È venuto il tempo che l’agevolazione dell’IVA al 4% per le persone diversamente abili, oggi vigente per l’acquisto di auto, furgoni e pulmini a nove posti, venga estesa anche all’acquisto degli autocaravan”, spiegando che il camper è il mezzo ideale per la fruizione delle vacanze e del tempo libero ed è un mezzo di trasporto idoneo per le persone con disabilità. “Lo Stato ha il dovere di intervenire per ridurre, per quanto possibile, le spese d’acquisto di uno strumento che facilita la mobilità delle persone portatrici di handicap, coerentemente al dettato costituzionale connesso al diritto alla mobilità per tutti gli individui, senza discriminazione alcuna, e alle disposizioni contenute nella Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità,” così ha chiosato l’On. Michelotti. La proposta, assegnata alla VI Commissione Finanze, dovrà ora seguire l’iter parlamentare ed essere discussa. APC seguirà da vicino tale processo e si augura ovviamente che tale proposta possa venire accolta.

Francesco Michelotti

stampa del Salone, anche i giornalisti sembrano saper cogliere il significato culturale e valoriale del Salone del Camper. Motore e anima dell’evento, assieme al suo valido team, è Gloria Oppici, Brand Manager del Salone del Camper, la cui vasta esperienza e solida professionalità permettono di generare una fiera di largo respiro e rilevanti potenzialità. Nonostante le criticità macroeconomiche, geopolitiche e finanziarie con le quali dobbiamo convivere ogni giorno, ci auguriamo che “l’innesco” di interesse generato dal Salone porti ancora molti visitatori presso le concessionarie di camper e caravan in questo autunno. Buon lavoro a tutti e grazie per avere contribuito al successo del Salone del Camper 2023.

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associazioni promocamp

di Luigi Boschetti Presidente Promocamp

A Parma, Promocamp Italia ha anche dato una dimostrazione della propria capacità di assistere gli associati, muovendosi con rapidità ed efficacia a loro sostegno

Camper e turismo all’aria aperta: impegni e risultati C

ome ogni anno fin dalla sua apertura, il padiglione dedicato agli accessori, al turismo ed ai servizi del Salone del Camper di Parma ha visto la presenza di Promocamp Italia, Associazione degli Imprenditori del Turismo all’Aria Aperta, che ha allestito una importante area espositiva dedicata ai professionisti che operano nel comparto, specificatamente nelle aree di sosta camper, nei campeggi e nei glamping. L’evento clou della giornata inaugurale è stato il tavolo di lavoro svoltosi nel pomeriggio di sabato 9 settembre, cui il Ministro Daniela Santanchè, affiancata dall’Onorevole Gianluca Caramanna ed altri politici nazionali, ha invitato i governatori delle Regioni e le associazioni di categoria per discutere le azioni da intraprendere in tempi brevi per imprimere un’accelerazione significativa allo sviluppo del segmento all’interno del settore turismo, che nell’ottica del Ministro deve diventare la prima industria del Paese; questo incontro segue i lavori svoltisi al Ministero a fine luglio e che vedranno nuovi confronti a breve. Dato il contesto in cui si è svolto il tavolo di lavoro, non sono emerse proposte concrete ma solo manifestazioni di disponibilità, sia da parte dell’associazionismo nazionale che dei livelli politici intermedi presenti. Tali disponibilità rappresentano comunque una base per lo sviluppo sinergico ed armonioso di future relazioni. Molto importante, poi, l’impegno del Ministero rivolto all’implementazione e riqualificazione delle aree di sosta, ed alla riduzione al 4% dell’IVA per l’acquisto di veicoli ricreazionali da parte dei disabili, tema molto sentito e sostenuto da Promocamp Italia. Tornando al cuore dell’evento, rappresentato dai nove giorni di manifestazione, lo stand di Promocamp Italia ha riscontrato un importante successo in termini di affluenza. Ma ancor più dei numeri, importanti per la gratificazione ma sterili se fini a se stessi, è stata impressionante la qualità dei contatti: tra le centinaia, migliaia di persone che si sono affacciate allo stand di Promocamp Italia per avere informazioni sui prodotti esposti e sull’attività dell’Associazione, sono rimasti nel nostro carnet oltre cento nominativi di imprenditori che sono pronti a rinnovare (ma più spesso ad avviare) una attività nel settore del turismo itinerante; ciò rappresenta certamente, oltre che un risultato importante, il termometro del dinamismo imprenditoriale del nostro Paese e, fattore ancor più significativo, la presa di coscienza della importanza e redditività di questa forma di imprenditoria. 82

Gli imprenditori italiani sono quindi pronti a seguire il Ministro nella attuazione della sua road map; ora è necessario fare bene e in fretta le tante cose che occorrono affinché l’Italia (primo Paese nei desideri dei turisti itineranti europei) possa diventare finalmente ospitale per questo target, altamente spendente e destagionalizzato, capace di portare risorse sui territori più remoti creando benessere e occupazione, in grado di contrastare lo spopolamento dei borghi e di rappresentare una opportunità di avviamento al lavoro o di recupero per le categorie più deboli… Ma nei giorni del Salone, Promocamp Italia ha anche dato una dimostrazione della propria capacità di assistere gli associati muovendosi con rapidità ed efficacia a loro sostegno. FCE, socio storico dell’associazione e noto distributore dei più importanti marchi internazionali di portabiciclette, portascooter e tanto altro, mi ha manifestato i problemi derivanti dall’applicazione della recente circolare del Dipartimento della Motorizzazione Civile del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, riguardante la possibilità di installare accessori aftermarket solo se preventivamente omologati dai costruttori di veicoli per i singoli modelli. Una circolare che, laddove applicata, avrebbe rappresentato un danno non quantificabile per tutto l’aftermarket oltre a generare un evidente conflitto con le normative europee. A fronte di questa segnalazione, Promocamp Italia ha immediatamente contattato la Motorizzazione Civile, inviando una segnalazione e la richiesta di chiarimenti che, giunta all’attenzione della Direzione Generale, ha generato nella stessa giornata una risposta e un successivo confronto telefonico. Constatati l’impasse e la gravità della situazione per gli associati e il mercato, lo staff di Promocamp ha inviato a un esponente politico un promemoria che ancor prima della chiusura della manifestazione di Parma è diventato il testo di un emendamento, che verrà depositato in Commissione alla prima occasione utile. Ecco un buon esempio di Associazione al servizio degli associati!

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