Impegno gennaio 2018

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PERIODICO D’INFORMAZIONE DELLA DIOCESI DI CONVERSANO - MONOPOLI Anno 23 - Numero 1 - Gennaio 2018 www.conversano.chiesacattolica.it

IL FARO E LA FIACCOLA Nel mare aperto, sulla barca della Chiesa, con la fiaccola del discernimento, non possiamo camminare senza meta. La direzione del nostro peregrinare deve cercare la luce del faro, Gesù Cristo, al quale tutti noi dobbiamo volgere costantemente il nostro sguardo. Chi è Gesù? Cosa rappresenta per me? Sono domande che il nostro vescovo ci sta rivolgendo più volte, per ricordarci che il cristianesimo non è una dottrina, non è un insieme di precetti morali, non è nemmeno una religione, ma una persona che vogliamo seguire e a cui vogliamo consegnare le nostre esistenze. Il nostro notiziario diocesano, oltre a informarvi costantemente sulla vita delle nostre comunità, vorrà offrirvi alcuni spunti per mantenere accesa la fiaccola del discernimento, senza perdere di vista il faro che indica il cammino. Dopo la rubrica Stile sinodale, mirabilmente curata da don Francesco Zaccaria – coordinatore del settore pastorale della nostra curia – quest’anno don Sandro Ramirez – priore di Fasano – ci aiuterà a puntare il nostro sguardo su Cristo Gesù, con una rubrica dal titolo Chi dite che io sia? (Mc 8, 29). L’ufficio di pastorale giovanile, invece, ci darà opportunità di continuare a discernere, con una particolare attenzione al Sinodo del 2018 su Giovani, fede e discernimento vocazionale. Il faro e la fiaccola, dunque. Sguardo fisso su Gesù e lampada del discernimento sempre accesa per illuminare le strade dove vivono i discepoli di Cristo, tenendo sempre a mente che è importante «occuparsi di iniziare processi più che di possedere spazi. Il tempo ordina gli spazi, li illumina e li trasforma in anelli di una catena in costante crescita, senza retromarce. Si tratta di privilegiare le azioni che generano nuovi dinamismi nella società e coinvolgono altre persone e gruppi che le porteranno avanti, finché fruttifichino in importanti avvenimenti storici. Senza ansietà, però con convinzioni grandi e tenaci» (EG, n. 223). Buon anno! don Roberto Massaro

IN EVIDENZA

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l cardinale Peter Erdö – relatore della III Assemblea generale del sinodo dei vescovi sulla famiglia – nella Relatio post disceptationem, al termine del Sinodo straordinario del 2014, scriveva: «Conforme allo sguardo misericordioso di Gesù, la Chiesa deve accompagnare con attenzione e premura i suoi figli più fragili, segnati dall’amore ferito e smarrito, ridonando fiducia e speranza, come la luce del faro di un porto o una fiaccola portata in mezzo alla gente per illuminare coloro che hanno smarrito la rotta o si trovano in mezzo alla tempesta» (n. 23). Penso che questa efficace immagine del prelato ungherese possa esprimere al meglio il cammino che la nostra diocesi sta vivendo in questi primi due anni di ministero episcopale del nostro vescovo Giuseppe. Durante lo scorso anno pastorale, le nostre comunità hanno preso in mano la fiaccola del discernimento. Ci siamo messi in cammino, sui passi della gente, per intercettare i bisogni della nostra Chiesa. Siamo saliti sulla barca insieme – vescovo, presbiteri e laici – e abbiamo appreso la difficile, ma entusiasmante arte della sinodalità. Il lavoro programmato dagli uffici di curia – di cui il testo Guardare Gesù, guardare con Gesù rappresenta un importante vademecum – tiene conto di questo percorso. Non più una progettazione asettica e calata dall’alto, ma un cammino in cui tutti insieme cerchiamo di comprendere nel qui e ora cosa il Signore ci comanda di fare e come possiamo dirigerci verso di Lui.

Venerdì 5 gennaio 2018 Ordinazione diaconale di Francesco Ramunni Cattedrale, Conversano – ore 18,30 Giovedì 11 gennaio 2018 Giovedì vocazionale Seminario, Conversano – ore 20,00 Sabato 13 gennaio 2018 Conclusione anno mariano Basilica Concattedrale, Monopoli – ore 19,00 Giovedì 25 gennaio 2018 Giovedì formativi per i giovani Parrocchia S. Filippo Neri, Putignano – ore 20,00


SINODALITÀ

“Dando compimento all’attesa, Gesù annuncia che Dio, nella sua nuova e definitiva manifestazione, si mette a fianco degli oppressi, degli affamati, dei malati, degli afflitti, dei perseguitati e comincia a liberarli” (Catechismo degli Adulti, 130).

Chi dite che io sia?

a cura di don Sandro Ramirez

Il catechismo degli adulti ci dice chiaramente da che parte sta Gesù: dalla parte degli ultimi. E ci dice altrettanto chiaramente dove trovare Gesù: a fianco degli ultimi. E ci indica con decisione un cammino di Chiesa: sul passo degli ultimi, per la loro liberazione. Il nostro vescovo Giuseppe, in questo anno pastorale, ci ha invitato a lavorare “insieme in semplicità e letizia, con lo sguardo sempre rivolto al Signore Gesù, fonte di vita e di speranza”. E papa Francesco, nel messaggio per la prima giornata mondiale dei poveri, ci ha ricordato che “se vogliamo incontrare realmente Cristo, è necessario che ne tocchiamo il corpo in quello piagato dei poveri”. Il “combinato disposto” di queste due autorevoli indicazioni ci porta dritti dritti a mobilitarci sempre più come Chiesa in stato permanente di condivisione; a chiedere il dono della conversione; a fare nostra ogni denuncia delle strutture di peccato che violentano la dignità dell’uomo; a elaborare nuovi cammini di formazione, dove le parole “pace”,“giustizia”,“salvaguardia del creato” non risuonino estranee; a contribuire alla costruzione della “civiltà dell’amore”. Se la chiesa di Conversano-Monopoli cerca Cristo sa dove trovarlo: a fianco degli ultimi. Facciamo in modo che Cristo, cercando la Chiesa di ConversanoMonopoli, la trovi dalla stessa parte!

S O M M A R I O Editoriale

Il faro e la fiaccola don Roberto Massaro Sinodalità Chi dite che io sia a cura di don Sandro Ramirez

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Diocesi Un giorno santo è spuntato per noi Il Gruppo di Lavoro

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La parrocchia fontana del villaggio! Francesca Campanella

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Il lavoro che vogliamo don Michele Petruzzi

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Prove di integrazione don Michele Petruzzi

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Conoscersi e incontrarsi per amarsi pastore Nunzio Loiudice

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Etica e comunicazione oggi tra conflitto e sintesi Anna Maria Pellegrini

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Youtubers e le pratiche di comunicazione online Francesco Russo

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Periodico d’informazione della Diocesi di Conversano – Monopoli

“Lievito di Fraternità”. Giovani pastori in cammino don Gianni Grazioso

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Reg. Tribunale di Bari n.1283 del 19.06.96

A immagine di Cristo Servo ***

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Direttore Responsabile: don Roberto Massaro

Verso il Sinodo a cura della Consulta diocesana di Pastorale giovanile

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Zone pastorali In Chiostro Vincenzo Latela

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Redazione:

“I giovani, la fede e la Chiesa. Questioni di Comunicazioni Sociali” Anna Maria Pellegrini 9 Voci dal seminario Eccomi! Fabio Candela

don Mauro Sabino don Pierpaolo Pacello Donato Marino Lilly Menga Anna Maria Pellegrini Francesco Russo Nicola Teofilo Angelo Coletta

Uffici Redazione: Via Dei Paolotti, 2 - 70014 Conversano Tel. 080.4958888 - Fax 080.4955851 Indirizzo di posta elettronica:

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Il conferimento dei ministeri a Molfetta *** 10

impegno@conversano.chiesacattolica.it

Sito Internet della Diocesi di Conversano-Monopoli www.conversanomonopoli.chiesacattolica.it

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Memorandum Inserto IX CENTENARIO DELL’APPRODO DELLA SACRA ICONA DELLA MADONNA DELLA MADIA DI MONOPOLI

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Grafica e Stampa: EVI S.r.l. - Monopoli

Si prega di far pervenire alla redazione eventuali proposte di pubblicazione entro il giorno 5 di ogni mese.

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Un giorno santo è spuntato per noi L’Anno Giubilare Oronziano a Turi

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utuando il versetto alleluiatico della Messa del giorno del Natale del Signore, anche la Comunità ecclesiale di Turi, domenica scorsa, ha potuto davvero acclamare: “Un giorno santo è spuntato per noi!”. Domenica 3 dicembre 2017, per Turi e per ciascun turese è stato l’autentico “albo signanda lapillo dies”, cioè un giorno indimenticabile, che rimarrà fisso per sempre nella mente e nel cuore di ognuno di noi: l’avvìo dell’Anno Giubilare Oronziano. Nel pomeriggio, alle ore 16,00, ci siamo ritrovati numerosissimi nella Chiesa Madre, ove l’Immagine di Sant’Oronzo troneggiava in abiti pontificali. Guidata dal nostro Vescovo, si è avviata la processione verso la Grotta del Santo, con una lunghissima teoria di fedeli, di Autorità, di Confraternite, di Associazioni. Arrivati alla chiesa sulla Grotta, Mons. Vescovo ha introdotto il rito per l’apertura della Porta Giubilare. Un lungo, commosso applauso ha salutato lo spalancarsi della Porta, mentre il Coro interparrocchiale, intonava, in polifonia, il canto “Sollevate, o porte i vostri frontali”. La

Porta Santa è stata attraversata, oltre che dal Vescovo e dai Sacerdoti, dall’Immagine di Sant’Oronzo ed, al seguito, da una marea di gente, che premeva ansiosa, quasi seguendo l’esortazione del Maestro:“Sforzatevi di entrare per la porta stretta” (Lc 13, 24). Ristabilito il silenzio ed il raccoglimento, Don Nicola D’Onghia ha dato lettura del Decreto della Penitenzieria Apostolica, che, in nome e per conto del Santo Padre, concede, per l'Anno Giubilare Oronziano, il privilegio dell’Indulgenza plenaria a tutti coloro che, alle consuete condizioni, visiteranno, quali penitenti pellegrini, la Chiesa e la sottostante Grotta di Sant’Oronzo, in Turi, dal 3 dicembre 2017 al 28 ottobre 2018 (lo stesso privilegio verrà esteso alla Chiesa Madre di Turi, nei giorni della sacra Undéna, in onore del Santo, dal 15 al 27 agosto 2018). È seguita la solenne concelebrazione della S. Messa della prima Domenica di Avvento. All’omelia, il Vescovo ha illustrato il significato dell’Anno Giubilare, concesso dal Papa, per rievocare solennemente il 1950° Anniversario del martirio di Sant’Oronzo, augurando alla comunità turese di “vegliare” per l’arrivo del Signore e di rinascere alla fede ed alla carità, con l’esempio del Santo Patrono. A conclusione della Messa, è stata impartita la Benedizione Papale. Ci si è recati poi a venerare la grotta dove il nostro Santo si rifugiò quando venne a Turi, e dove annunciò Cristo ai nostri antenati. Questa la cronaca di una giornata “storica”, indimenticabile, per Turi. Numerose saranno le celebrazioni, manifestazioni culturali, dibattiti, ecc., che accompagneranno questo tempo di grazia e misericordia, che vedrà il suo coronamento nella testimonianza di amore verso i fratelli bisognosi, con l’inaugurazione di una mensa per i poveri, non solo di Turi, a conclusione dell’Anno Santo. Il Gruppo di Lavoro

La parrocchia fontana del villaggio! Giubileo parrocchiale straordinario della Parrocchia S. Filippo Neri di Putignano

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uest’anno la Parrocchia di S. Filippo Neri a Putignano vive un anno particolare: Il Giubileo della parrocchia, iniziato il 3 dicembre 2017 con la Solenne Celebrazione eucaristica, presieduta da S. Ecc. Mons. Giuseppe Favale. Questo tempo di grazia si concluderà l’8 dicembre 2018. Si tratta di un dono particolare concesso dalla Santa Sede, con la benedizione del nostro amato Vescovo, perché il 29 giugno del 2018 ricorrono i 50 anni di erezione della nostra parrocchia. All’epoca dell’erezione della Parrocchia, non esisteva ancora la Chiesa di San Filippo, la messa e tutte le attività parrocchiali si svolgevano in una parte anno 23 • n. 1

dell’attuale Collegio dei Missionari del Preziosissimo Sangue. La Chiesa è stata costruita, infatti, nel 1975. Che cos’è un Giubileo? Ogni 25 anni si ha un anno particolare chiamato Giubileo durante il quale si può ottenere l’indulgenza plenaria. Visitando la Parrocchia di S. Filippo, ed adempiendo alle condizioni stabilite dalla Chiesa (confessarsi, assistere alla messa, pregare per il papa) si può ottenere l’indulgenza plenaria.

È stato bandito anche un concorso per creare il logo giubilare della parrocchia a cui hanno partecipato ragazzi e bambini con tanto impegno ed entusiasmo, presentando lavori davvero originali. Il vincitore è stato Christian, un ragazzo di 19 anni. “Christian, cosa rappresenta il logo?”.“Ho messo in risalto la data iniziale e finale del Giubileo. Il tema è “la Parrocchia: la fontana del villaggio” quindi ho realizzato a destra un villaggio stilizzato e a sinistra il getto d’acqua della fontana che crea una croce, simbolo della salvezza che viene dalla Chiesa, cioè dai sacramenti. I due colori sono l’azzurro dell’acqua e il rosso ad indicare la spiritualità dei Missionari del Preziosissimo Sangue”. Francesca Campanella

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Il lavoro che vogliamo Invito all’incontro del 26 gennaio, a Monopoli

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l prossimo 26 gennaio, alle ore 19.30, a Monopoli, presso il palazzo San Martino, vivremo un momento di incontro e di confronto su un importante avvenimento celebrato a novembre scorso a Cagliari, la Settimana Sociale dei Cattolici Italiani. La Settimana Sociale è stato un momento ricco di spunti di riflessione e di azione vissuto dalle Diocesi italiane intorno al tema “il lavoro che vogliamo, libero, creativo, partecipativo e solidale”, a partire dal paragrafo 192 dell’esortazione Evangelii gaudium di papa Francesco. La nostra Diocesi ha partecipato con due delegati, Teresita Valenzano ed Angelo Campanella, animatori di comunità del Progetto Policoro, persone che in questi anni stanno compiendo a nome nostro passi importanti di

accompagnamento dei giovani al lavoro. Su idea del nostro Vescovo, si è pensato di vivere un momento di “ritorno” della Settimana Sociale, non solo per conoscere i risultati, ma per partire da essi verso un’azione ecclesiale che esprime prossimità, sostegno ed accompagnamento a chi opera nel mondo del lavoro e a chi sta per affacciarsi. Non possiamo nasconderci dicendo che il tema lavoro non ci interessa. Come ci ricorda papa Francesco, il lavoro è dignità della persona, pertanto l’essere accanto a chi offre lavoro, a chi lavora, a chi è in ricerca, è per noi evangelizzazione. L’incontro avrà come relazione fondamentale l’intervento di S.E. Mons. Filippo Santoro, Arcivescovo di Taranto e Presidente del Comitato per le Settimane Sociali, il quale ci permetterà di entrare nel vivo del dibattito fruttuoso di Cagliari, in modo da stimolare un dibattito all’interno della nostra comunità e intraprendere sentieri concreti. Inoltre sarà presentato ufficialmente il progetto del fondo per giovani che scelgono di avviare un’attività imprenditoriale, nato attraverso la colletta della Quaresima di Carità 2017, con il contributo delle nostre comunità parrocchiali. Infine, saranno presentate le prime due attività sostenute da questo piccolo segno che la nostra Chiesa diocesana ha voluto offrire ai giovani e a tutti. La serata del 26 gennaio è aperta a tutti, in particolare agli operatori Caritas, a tutti gli altri operatori pastorali, agli educatori, agli imprenditori, a chi opera per il mondo del lavoro. don Michele Petruzzi

Prove di integrazione Il programma PIER nella nostra Diocesi

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a giugno 2017 fino a maggio 2018 la nostra Diocesi è impegnata in un programma denominato PIER (protezione, integrazione, educazione per rifugiati) insieme ad altre 10 Diocesi italiane coordinate da Caritas Italiana, con Caritas Austria e Grecia. Il programma è stato finanziato interamente da una fondazione internazionale. Dall’intitolazione del programma si comprende molto bene che ogni attività realizzata per gli immigrati e i rifugiati non è nella pur necessaria accoglienza, ma in un importante percorso di integrazione che richiede la fatica di tutti di incontrarsi, di mettersi in discussione e di avviare processi virtuosi di fraternità. Dopo aver ricevuto il patrocinio della Città Metropolitana di Bari, il programma ha preso il via con un corso di italiano e di educazione civica, intrapreso a Turi, per circa 60 rifugiati. Nello stesso tempo nelle prossime settimane sarà avviato un corso intensivo per 4

acquisire le competenze nella costruzione e nell’uso di stampanti 3D, un corso che potrebbe anche avviare prospettive di lavoro per alcuni, insieme a borse lavoro. Attraverso una intesa con una casa editrice di Putignano, sarà realizzato un concorso di scritture sui propri racconti di vita. Questo concorso che sfocerà in

un libro-raccolta permetterà ai rifugiati di cimentarsi in un’iniziativa culturale e a noi darà la possibilità di conoscere aspetti della vita di chi stiamo accogliendo. Nei racconti di vita passa realmente la nostra umanità. Il programma prevede attività di informazione e sensibilizzazione alla conoscenza del fenomeno dell’immigrazione con interventi su radio locali e con incontri mensili che si terranno in alcune città della nostra Diocesi. Saranno trattati i temi dell’orientamento al lavoro, degli aspetti psicologici, della salute e prevenzione. Il primo di questi incontri sarà a Turi, in Chiesa Madre, alle ore 19.00, il prossimo 16 gennaio, dove sarà presentato l’intero programma da parte di Oliviero Forti di Caritas Italiana. L’intero programma PIER mira ad essere un piccolo segno per costruire ulteriori ponti tra tutti coloro che abitano il territorio. don Michele Petruzzi anno 23 • n. 1


Conoscersi e incontrarsi per amarsi La settimana di preghiera per l’Unità dei Cristiani vista dal pastore valdese di Conversano

“Per unirci gli uni agli altri dobbiamo amarci l’un l’altro, per amarci l’un l’altro dobbiamo conoscerci e per conoscerci dobbiamo incontrarci” Queste parole conosciute come il “testamento del cardinale Mercier,” sono l’impulso per l’annuale incontro della settimana di preghiera per l’unità dei cristiani, una settimana che si celebra in tutto il mondo sin dal 1894 ed in Italia dopo il Concilio Vaticano II. Temi e passi biblici per questa settimana sono appositamente scelti da un gruppo internazionale ecumenico composto da rappresentanti del Consiglio Ecumenico delle Chiese e del Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani. Quest’anno i cristiani dei Caraibi hanno scelto il cantico di Miriam contenuto nell’Esodo (Esodo 15, 1-21) come spunto per parlare delle oppressioni antiche e moderne e dell’agire concreto di Dio nella storia e nella liberazione del suo popolo. Il canto che celebra la vittoria di Dio sul potere del male e della schiavitù dopo il passaggio del Mar Rosso è un incoraggiamento per il popolo cristiano di oggi, che dopo aver sperimentato le acque del battesimo, è inviato in tutto il mondo a testimoniare la salvezza, non solo personale, ma salvezza da schiavitù concrete come quelle provate nei Caraibi del passato. Essi stessi infatti affermano che “come gli Israeliti anche le popolazioni caraibiche hanno il loro canto di vittoria e di liberazione da cantare ed è un canto che li unisce”. Tuttavia esistono nel paese ancora nuove forme di schiavitù da affrontare e nuove minacce contro la dignità della persona umana travolta dalla povertà, da varie ingiustizie e problemi come la tossicodipendenza, la pornografia e la pericolosa recrudescenza che sperimentano nei crimini legati al narcotraffico. I cristiani dei Caraibi però sono convinti che “la mano di Dio” che condusse il popolo fuori dalla schiavitù, dando continua speranza e coraggio agli Israeliti, è la stessa mano che opera ancora oggi e continua ad infondere speranza ai cristiani di quella regione. Cosa possiamo imparare da questi nostri fratelli e sorelle? Possiamo innanzitutto imparare a cantare quel canto, un canto che ricorda le nostre liberazioni, quelle personali dal peccato e dalla morte, ma anche quelle comunitarie che ci vedono protagonisti nel progetto di Dio ad essere accolti tra i figli di Abramo per formare dall’umanità un unico popolo. anno 23 • n. 1

Il Signore ancora oggi chiama ciascuno e ciascuna di noi come singoli e come chiese a percorrere un “esodo” che consiste in una nuova nascita nello Spirito Santo, dove l’uomo vecchio lascia il posto all’uomo nuovo. Questo esodo è il principio di una liberazione integrale capace di rinnovare ogni dimensione umana, personale e sociale. Questo esodo è già compiuto per noi nella morte e nella resurrezione di Cristo e noi dobbiamo solo accoglierlo. Dopo aver cantato la “pasqua” insieme abbiamo, come chiese, anche una responsabilità comune ed una comune

vocazione nei confronti di persone che attendono una speranza che non hanno, o che aspettano di essere messe in questione da una nuova parola. Questo compito attraversa tutte le chiese ed in questo senso le avvicina e le mette in dialogo: non dialoghiamo per smussare le distanze, per essere più uniti o per amore di pace, ma dialoghiamo per ascoltare e rimanere aperti a quel che Dio ci vuole dire oggi e per rispondere ad una missione comune, quello di portare speranza ad un mondo disperato. pastore Nunzio Loiudice

Mercoledì 10 gennaio - ore 19,30 Salone dell’Episcopio - Conversano Serata per il dialogo ebraico-cristiano

Il pane delle lacrime Meditazione sul rotolo delle Lamentazioni offerta da Vittorio Robiati Bendaud Coordinatore del Tribunale Rabbinico del centro-nord Italia 5


Etica e Comunicazione oggi tra conflitto e sintesi Festa di San Francesco di Sales patrono dei giornalisti

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l tema della comunicazione è da sempre al centro dell’azione della Chiesa. Internet e i new media, offrono alla Chiesa potenzialità illimitate che non possono essere ignorate. Social network e blog possono essere un’opportunità d’incontro che va ben oltre i confini delle parrocchie e delle diocesi. Uno studio del prof. Heidi Campbell, dell’Università del Texas definisce “digital religion” tutte quelle esperienze che integrano la religiosità in rete con la pratica

religiosa nel mondo reale. Reale e virtuale si fondono nelle vicende dell’umanità mediata. La presenza della Chiesa, in quest’ambiente, va strutturata e progettata allo stesso modo in cui si programmano tutte le altre attività pastorali. Occorre mettere a frutto le potenzialità positive della rete per costruire un vero e proprio progetto di “pastorale digitale”. Consci che non basta saper usare le tecniche della comunicazione mediata

dalla rete, è opportuno capire i principi etici, cui fare riferimento, per una comunicazione rispettosa dei diritti umani. Di etica e comunicazione si parlerà il 24 gennaio, nel giorno di San Francesco di Sales patrono dei giornalisti, in un incontro presso l’Università di Bari, quale appendice al Forum Bambini e Mass Media, svoltosi sempre a Bari lo scorso mese di novembre. Sarà mons.Vincenzo Pelvi, Arcivescovo di Foggia e delegato alle Comunicazioni Sociali per la Conferenza Episcopale Pugliese, a presiedere il dialogo sul tema: Etica e comunicazione oggi tra conflitto e sintesi. Relatori due filosofi: Adriano Fabris, docente di Filosofia morale e di Etica della comunicazione all’Università di Pisa, e Laura Boella, docente di Filosofia morale all’Università di Milano. Introdotti e moderati da Benedetta Saponaro, docente di Filosofia morale all’Università di Bari. Al termine dell’incontro, in programma nel Salone degli Affreschi dell’Ateneo barese alle ore 15,30, seguirà alle ore 18,00 una Messa nella Cappella Universitaria per la ricorrenza di San Francesco di Sales. Anna Maria Pellegrini

Youtubers e le pratiche di comunicazione online La giornata di studio promossa dall’Ufficio Comunicazioni sociali “Youtubers e le pratiche di comunicazione online: opportunità per la Chiesa” è il titolo della giornata di studi, promossa lo scorso 1 dicembre dall’Ufficio Nazionale per le Comunicazioni Sociali presso la sede CEI a Roma, per l’incontro in presenza del corso Anicec, l’itinerario annuale di formazione per animatori della cultura e della comunicazione ideato in collaborazione con la Pontificia Università Lateranense. In sintonia con l’invito di Papa Francesco a tutta la Chiesa ad incontrare i giovani in occasione del Sinodo, ad accogliere il loro pensiero e il loro sguardo sul domani, diventa rilevante il tema della comunicazione dei giovani, il loro abitare questo tempo e le pratiche di relazione attraverso i social media. A relazionare nella mattinata due studiose che hanno indagato le modalità di comunicazione giovanile su YouTube: la prof.ssa Chiara Palazzini, pedagogista e docente della Lateranense, e la giornalista del Tg2 Laura Gialli, che hanno evidenziato la necessità di una educazione alla medialità. I genitori e gli educatori devono mettersi in ascolto dei giovani ed evitare l’ottica giudicante e demonizzante nei confronti del mondo del web, in cui loro si sentono liberi di esprimersi, dare spazio alla creatività e divertirsi. Ma anche i ragazzi e gio6

vani hanno bisogno di sviluppare capacità comunicative di base e socio-relazionali adeguate, comprendendo l’equilibrio tra rapporti reali e virtuali: essi sono “analfabeti emotivi” e sta agli adulti educarli all’integralità della persona e alla cittadinanza e socialità responsabile. Dopo il saluto di don Ivan Maffeis, direttore dell’Ufficio Nazionale per le Comunicazioni Sociali, la sessione pomeridiana ha visto gli interventi della prof.ssa Rita Marchetti, docente presso l’Università degli Studi di Perugia e vice presidente WECA, e di don Simone Chiappetta, Direttore dell’Ufficio comunicazioni sociali dell’Arcidiocesi di PescaraPenne. Per l’occasione presentato il volume “Di terra e di cielo”, manuale a cura di esperti del settore con approcci pastorali della comunicazione mediale. Francesco Russo anno 23 • n. 1


“Lievito di fraternità”. Giovani pastori in cammino La formazione dei preti giovani della nostra diocesi “Settembre, andiamo, è tempo di migrare…”. Inizia così una celebre poesia di Gabriele D’Annunzio che parla di pastori e transumanza. Così anche noi, gruppo di “novelli pastori”, con l’inizio del nuovo anno ci siamo messi in marcia. Abbiamo sentito il bisogno di lasciarci interrogare e di confrontarci sulla dimensione della fraternità presbiterale, convinti che, solo attraverso relazioni presbiterali di qualità è possibile affrontare le sfide pastorali che questo tempo ci mette di fronte. Per questo abbiamo scelto di lasciarci guidare dal documento della CEI sul rinnovamento del clero “Lievito di Fraternità”. Seguendo un po’ la scansione dei capitoli, insieme al nostro coordinatore don Gaetano Luca, abbiamo pensato a degli incontri mensili con delle testimonianze e un momento di confronto fra noi. Con don Nunzio Falcicchio, presbitero della diocesi di Altamura a ottobre ci siamo soffermati sul tema: Costruttori di comunità. Sentiamo tutti quanto sia impegnativo questo compito. Le comunità a cui siamo affidati sono un insieme di tante relazioni, alcune spontanee, genuine, belle, altre più difficili, complicate e spesso conflittuali. A noi “pastori” è chiesto di abitare queste relazioni e provare a evangelizzarle con cura e dedizione. Don Nunzio ci ha parlato della sua esperienza pastorale in un quartiere nuovo di Altamura, in una comunità tutta da costruire. Ci ha raccontato della fatica di mettere insieme le persone per aiutarle a rendere disponibili i carismi senza rivendicare spazi. Nella sua esperienza vincente è stata la decisione di puntare su due priorità: lo stare in mezzo alla gente e la comunione di vita con il suo parroco. Attorno ad esse si è costruita pian piano tutta la comunità. Nell’incontro di novembre ci è venuto a trovare don Flavio De Pascali, presbitero della arcidiocesi di Lecce, attualmente padre spirituale nel seminario maggiore di Molfetta. Don Flavio ci ha parlato della tenerezza di Dio attraverso il racconto di alcune sue esperienze, di come Dio si sia “servito” della sua fragile umanità per accarezzare teneramente alcune situazioni. Dal suo raccontarsi è emerso come non si può esercitare la tenerezza se noi per primi non permettiamo a Dio e ai fratelli di accarezzare le nostre fragilità. La tenerezza quindi è come un balsamo che può profumare la vita degli altri solo se avremo accettato di farlo entrare nella nostra intimità. A dicembre ci siamo soffermati sul tema: La profezia della

fraternità. A parlarci è venuto mons. Luigi Renna, vescovo di Cerignola, già rettore del seminario maggiore di Molfetta. Per iniziare Mons. Renna ci ha invitati a riflettere a partire dalla domanda: «quali attese, desideri, avevate verso il presbiterio il giorno in cui vi siete entrati?». Dal breve scambio che ne è seguito abbiamo condiviso i nostri sogni ma anche le ferite, il desiderio di vera fraternità, ma allo stesso tempo la difficoltà di costruirla giorno dopo giorno. Raccontandoci poi la sua esperienza, don Luigi ci ha invitato a valorizzare la quotidianità dei gesti di fraternità, gli unici che possono essere davvero profezia di novità. Ora il cammino continua! La prossima tappa per il gruppo dei preti giovani sarà quella degli esercizi spirituali dal 15 al 18 gennaio a Matera presso l’Oasi S. Anna. Anche questo momento di spiritualità vogliamo viverlo come occasione di condivisione e di crescita fra di noi, per provare ad essere sempre più, nel presbiterio diocesano, quel lievito di fraternità capace di far fermentare tutta la pasta. don Gianni Grazioso

A immagine di Cristo Servo L’ordinazione diaconale di Francesco Ramunni

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enerdì 5 gennaio 2018, Primi Vespri della Solennità dell’Epifania del Signore, nella cornice della Basilica Cattedrale di Conversano, il nostro vescovo ha ordinato diacono il giovane Francesco Ramunni, della Parrocchia Maris Stella di Conversano. Francesco è entrato in seminario alla tenera età di 11 anni. Dopo la maturità classica, ha intrapreso il percorso formativo nel Seminario Regionale di Molfetta presso il quale sta vivendo l’esperienza del VI anno. Attualmente collabora presso la Parrocchia S. Maria della Salette in Fasano, sotto la guida di don Vito Palmisano e don Mario Lamorgese ed è inserito nell’équipe dell’Ufficio diocesano di Pastorale Giovanile. A don Francesco gli auguri di tutta la comunità diocesana, perché sappia imitare con ardore Cristo servo dell’umanità.

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Consigli del Mese

Ricerca

Verso il Sinodo con i Giovedì Formativi

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FILM La ricerca della felicità, con W. Smith, J. Smith e T. Newton, regia di G. Muccino, USA 2006

La Parola

BRANO Cerco, di Rino Gaetano, ITA 1978

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l termine ricerca può alludere a tante cose: analisi, indagine, vocazione, discernimento sono alcuni dei possibili significati. La ricerca, dunque, nel suo molteplice senso, indica una via da intraprendere, con dei percorsi da seguire e degli obiettivi da raggiungere. Dinanzi a questo atto da compiere, l’uomo di oggi sente una sensazione di dubbio e di precarietà attorno a sé, per cui risulta essere fondamentale riprendere quanto esprime la Gaudium et spes, uno dei principali documenti del Concilio Vaticano II: «Immersi in così contrastanti condizioni, moltissimi nostri contemporanei non sono in grado di identificare realmente i valori perenni e di armonizzarli dovutamente con le scoperte recenti. Per questo sentono il peso della inquietudine […]. Questo sfida l’uomo, anzi lo costringe a darsi una risposta». Per questo la ricerca può offrire gli strumenti e le vie che da tempo stiamo cercando. Angelo Coletta, Conversano

scolto, esperienza, discernimento. Sono le tre paroleparadigma dei prossimi Giovedì Formativi organizzati dagli Uffici Diocesani di Pastorale Giovanile e Pastorale Vocazionale. Educatori, Catechisti, Insegnanti, Presbiteri… avranno la possibilità di continuare il cammino verso il Sinodo 2018 attraverso l’ascolto di esperti e di testimoni, immergendosi in suggestive esperienze e mettendosi in gioco in spazi e tempi di discernimento. Inizieremo il 25 gennaio 2018, alle ore 20:30, presso il Salone della Parrocchia San Filippo Neri in Putignano, con il tema INCONTRI. Il focus della serata sarà il dialogo interreligioso. Sarà con noi un Monaco della Comunità di Bose. Il 22 febbraio il tema sarà LEGAMI. Stringeremo il campo sulla famiglia. Il 22 marzo, infine, il tema sarà CURA. Punteremo l’attenzione sull’immigrazione. Anche qui avremo una testimonianza bella e forte. don Stefano Mazzarisi

“Futuro Anteriore”

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olti dei nostri giovani hanno ormai uno sguardo disincantato verso un futuro che vedono costellato di incognite e di incertezze e quasi uno sguardo nostalgico verso il passato che, seppur con i suoi evidenti limiti, aveva perlomeno il pregio di consegnare alle nuove generazioni una prospettiva di futuro migliore. Il titolo del Rapporto di Caritas Italiana su povertà ed esclusione sociale, Futuro anteriore, descrive in chiave simbolica questo fenomeno. Il Rapporto affronta il tema della povertà giovanile nei suoi diversi aspetti e si collega inoltre a quello del XV Sinodo dei Vescovi, che si svolgerà ad ottobre 2018 sul tema «I giovani, la fede e il discernimento vocazionale». I dati confermano una realtà che le giovani generazioni sperimentano sulla loro pelle: rispetto al passato, sono loro ad essere maggiormente penalizzati dalla povertà economica e dall’esclusione sociale. I figli stanno peggio dei genitori; i nipoti stanno peggio dei nonni. In Italia, secondo i dati ISTAT, vivono in uno stato di povertà assoluta 4 milioni 742mila persone, un totale di 1 milione e 619mila famiglie. Quattro risultano essere le categorie più svantaggiate: i giovani fino ai 34 anni; i disoccupati o i nuclei il cui capofamiglia svolge un lavoro da “operaio e assimilato”; le famiglie con figli minori e i nuclei di stranieri e misti. Se negli anni antecedenti la crisi economica la categoria più svantaggiata era quella degli anziani, da circa un lustro sono invece i giovani a vivere la situazione più critica. Oggi un giovane su dieci vive in uno stato di povertà assoluta! Ancora più allarmante risulta essere poi la situazione dei minori; in Italia se ne contano 1 milione 292 mila che versano in uno stato di povertà assoluta (12,5%). Nel 2016 il tasso di disoccupazione giovanile (15-24 anni) si attesta al 37,8%. Il valore è in calo rispetto all’anno precedente, ma si discosta notevolmente dalla media europea (18,7%). Poi ci sono molte altre forme di povertà: la povertà culturale e i fenomeni di dispersione scolastica; la disoccupazione, da cui deriva in parte il tema dei giovani Neet, privi di lavoro e fuori dal circuito educativo-formativo; la condizione di vita delle nuove generazioni di stranieri, con particolare attenzione ai rifugiati e richiedenti asilo; le nuove e vecchie forme di dipendenza; il difficile accesso dei giovani alla casa, che ostacola e inibisce sul nascere la “voglia di futuro” delle nuove generazioni. Angelo Campanella, Animatore del Progetto Policoro

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ZONE PASTORALI

In Chiostro Il nuovo giornalino dell’Oratorio ANSPI della Cattedrale di Conversano

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n nuovo arrivo nella Grande Casa della nostra Cattedrale. Nasce in vista della Festa della Natività, il progetto del giornalino. Il nuovo arrivato si chiama “In Chiostro” (evoca la scrittura e il luogo nel quale è nato: gli ambienti di San Benedetto, nonché locali dell’oratorio) e nasce, all’inizio del terzo anno di attività dell’Oratorio Anspi della Cattedrale di Conversano, dalla condivisione di un progetto del presidente e del segretario dell’associazione, Vincenzo Latela e Francesco Galizia. Questo giornale è, insieme al profilo facebook, il primo strumento di comunicazione che il nostro oratorio ha attivato per far conoscere ancora di più le diverse attività, e più precisamente l’andamento dei diversi corsi, curiosità, gli eventi sportivi, i momenti di socializzazione, gli appuntamenti di formazione per animatori o incontri vari e tanto altro che il nostro oratorio offre a tutti i bambini, ragazzi e ai loro genitori, che vogliono

entrare a far parte di questa grande famiglia. Oggi la comunicazione è uno strumento fondamentale in ogni ambito sociale. Che si tratti di un cellulare, della tv, di una semplice lettera o appunto di un giornale, l’uomo ha bisogno di essere informato su ciò che gli accade intorno. Il nostro Oratorio ha pensato di offrire il suo contributo in maniera davvero originale. Basti pensare che la nostra è tra le redazioni più giovani che si conoscano: a scrivere gli articoli e a formare la redazione di questo giornale sono appunto i bambini e i ragazzi, dall’età di 7 anni fino ad un massimo di 15-16 anni, insieme ad alcuni animatori, ed al nostro tutor, il giornalista della Gazzetta del Mezzogiorno Antonio Galizia. È una redazione fantastica, propositiva, talvolta caotica come accade nelle grandi redazioni. I nostri inviati davvero speciali sono Cascella Andrea nominato segretario di redazione; Tricase Mariangela la nostra fotoreporter. E poi: Michele Cavallo,

Marilù Tricase, Micaela Vitto, Valentina L’Abbate, Imma Lomele, Angelo Fanelli, Angela Maria De Girolamo, Mattia Vicario, Valerio Vicario, Michele L’Abbate, Ornella Eschbach, Alessia D’Accolti, Luigi Caputo, Denny Fratella, Kristeen Canfora, Francesca Galizia, Gianvito Monno, Martina Lovecchio. Una squadra … “fortissimi” direbbe il noto Checco. Un gruppo attivo, partecipe e molto interessato alle attività di un laboratorio che annuncia altre grandi sorprese. Noi speriamo davvero che “In Chiostro” cresca sempre più, sia dal punto di vista dei contenuti e dei suoi giornalisti in erba, che da parte dei nostri lettori che invitiamo a sostenerci perché il progetto continui e cresca. Vincenzo Latela

“I giovani, la fede e la Chiesa Questioni di Comunicazioni Sociali” Presentato il libro di Mariangela Di Vagno

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o scorso 21 dicembre è stato presentato il libro della dott.ssa Mariangela Di Vagno “I giovani, la fede e la Chiesa. Questioni di Comunicazioni Sociali”. Alla serata svoltasi presso il Palazzo Vescovile a Conversano erano presenti il nostro Vescovo Mons. Giuseppe Favale, don Felice Di Palma Arciprete di Conversano e parroco della Basilica Cattedrale di Conversano, il prof. Franco Achille docente di Lettere, don Stefano Mazzarrisi responsabile della Pastorale Giovanile della Diocesi, don Giuseppe Goffredo che ha fatto da moderatore e l’autrice del libro Mariangela Di Vagno, docente di religione cattolica e catechista presso la Basilica Cattedrale. A pochi mesi dall’apertura del Sinodo sui giovani, questo testo può essere un utile strumento per comprendere l’importanza della comunicazione in ambito giovanile. “Non ci si può più fermare alla mera lezione di catechismo; occorre coinvolgere le nuove generazioni in esperienze ecclesiali significative che sappiano realmente comunicare la buona notizia”. Partendo dall’esperienza vissuta nella Chiesa locale, l’autrice propone una riflessione sulla questione giovanile ponendo l’attenzione alla dimensione della fede. Anna Maria Pellegrini

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VOCI DAL SEMINARIO

Eccomi! Autobiografia: il racconto che porta il mio nome

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ul tempio di Apollo a Delfi era scolpita una frase che molti, a cominciare da Socrate, hanno fatto propria: «Γνῶθι σεαυτόν» – «Conosci te stesso». Non è certamente un’impresa semplice mettere in pratica questa massima, si direbbe infatti più immediato metterla per iscritto. In un cammino di discernimento vocazionale è alquanto importante provare a coniugarla nella

propria vita.Sin dal primo anno di formazione seminariale viene proposta ai seminaristi una pratica formativa che corrisponda bene al significato del conoscersi: l’autobiografia. Essa è un primissimo ma decisivo ed importante passo per iniziare a scoprirsi: mettere per iscritto la propria vita, la propria storia, aiuta a comprendere le vie scelte, quelle intraprese, quelle percorse e quelle lasciate in sospeso. Non si scrive un’autobiografia per farsi pubblicità o raccontare agli altri di sé, come i grandi personaggi della politica o del mondo dello spettacolo, ma la si scrive per raccontarsela,per conoscersi, provando a ricomporre un puzzle dai

colori stupendi che è la propria vita. L’autobiografia diventa perciò motivo di riflessione, è un racconto delle proprie azioni, degli stili di vita, dei pensieri, delle crescite, delle relazioni, un racconto utile a lavorare meglio nel cantiere esistenziale personale. Dopo questo passaggio prettamente individuale, l’autobiografia prevede il confronto comunitario – dapprima con l’educatore e il padre spirituale, in seguito, con i compagni di gruppo – perché nell’altro si possa avere uno specchio che rimandi, nella condivisione, alla bellezza di quello che è stato nelle singole esperienze di vita. Nonostante le prove, infatti, le cadute o gli episodi spiacevoli, ogni storia vissuta, scritta e raccontata, è sacra perché porta il nome di ciascuno di noi. Saper raccontare la propria storia è, certamente, propedeutico a pronunciare l’«Eccomi» davanti a Dio: presento (Ecco) me stesso (-mi) con la mia vita, il mio passato, il mio presente per poter percorrere più consapevolmente le strade del futuro. Fabio Candela

Il conferimento dei ministeri a Molfetta

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omenica 17 dicembre 2017 nella cappella del Pontificio Seminario Regionale Pugliese “Pio XI” di Molfetta, Mons. Giuseppe Giuliano, vescovo di Lucera-Troia, ha conferito il ministero dell’accolitato a Mikael Virginio, della Parrocchia Matrice di Polignano a Mare e il ministero del lettorato a Giuseppe Cantoro, della Parrocchia S. Antonio Abate di Fasano. Compito di Mikael , in qualità di accolito, sarà quello di «curare il servizio dell’altare, aiutare il Diacono e il Sacerdote nelle azioni liturgiche, specialmente nella celebrazione della Santa Messa; […] distribuire, come ministro straordinario, la Santa Comunione […]. Nelle medesime circostanze straordinarie potrà essere incaricato di esporre pubblicamente all’adorazione dei fedeli il Sacramento della Santissima Eucaristia e poi di riporlo; ma non di benedire il popolo» (Paolo VI, Ministeria Mikael Virginio riceve il Vassoio con il Pane quaedam,VI). A Giuseppe invece, istituito lettore «spetta […] proclamare le letture della Sacra Scrittura (ma non il Vangelo); in mancanza del salmista, recitare il salmo interlezionale; quando non sono disponibili né il Diacono né il cantore, enunciare le intenzioni della preghiera universale dei fedeli; dirigere il canto e guidare la partecipazione del popolo fedele; istruire i fedeli a ricevere degnamente i Sacramenti. Egli potrà anche – se sarà necessario – curare la preparazione degli altri fedeli, quali, per incarico temporaneo, devono leggere la Sacra Scrittura nelle azioni liturgiche. Affinché poi adempia con maggiore dignità e perfezione questi uffici, procuri di meditare assiduamente la Sacra Scrittura» (Ivi,V). A entrambi l’augurio di un fecondo cammino di preparazione al ministero presbiterale da parte di tutta la comunità diocesana. Giuseppe Cantoro riceve il Libro della S. Scrittura

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MEMORANDUM

Appuntamenti

Movimento di Spiritualità

VIVERE IN Monopoli

Gennaio 5 18,30 6

11,30

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19,30

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20,00

12

19,00

13

16,00 19,00

15-18 19 09,30 20 19,00 21 09,30 11,00 25 20,00 26 28 30

09,00 09,00 13,45

Febbraio 1 18,30 3 17,00 4

11,30 18,00

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Ordinazione diaconale di Francesco Ramunni Cattedrale, Conversano Il vescovo presiede il pontificale dell’Epifania Concattedrale, Monopoli Serata per il dialogo ebraico-cristiano Salone dell’Episcopio, Conversano Giovedì vocazionale con i giovanissimi di Noci e Putignano Seminario, Conversano Premiazione concorso IX centenario Concattedrale, Monopoli Ritiro diaconi permanenti – Contrada San Bartolomeo Conclusione anno mariano – Concattedrale, Monopoli Esercizi spirituali per il clero giovane – Oasi S. Anna, Matera Ritiro del clero – Abbazia Madonna della Scala, Noci Cresime – Parrocchia S. Antonio, Polignano a Mare Gruppo Samuel – Seminario, Conversano Cresime – Parrocchia S. Antonio, Polignano a Mare Giovedì formativo per i giovani della diocesi Parrocchia S. Filippo Neri, Putignano Consiglio presbiterale – Episcopio, Conversano Giornata del Seminario – Conversano e Castellana Grotte Festa della pace organizzata dall’Azione Cattolica – Cisternino Open day – Seminario, Conversano

Messa con i consacrati e le consacrate – Cattedrale,Conversano Messa e presentazione dei restauri Chiesa di S. Salvatore, Monopoli Cresime – Parrocchia Matrice, Fasano Messa per la giornata mondiale della vita – Turi

Un invito molto caro per

Vivere in...sieme l’Epifania in solidarietà e armonia Sabato 6 gennaio 2018 ore 13,00 PRANZO “DELLA SOLIDARIETÀ NELLA SOLIDARIETÀ” in comunione con

la Caritas della Parrocchia S. Maria Amalfitana Monopoli ore 18,00 CELEBRAZIONE EUCARISTICA presso il Cenacolo “Vivere In” - Monopoli

Sabato 20 gennaio 2018 ore 18,00 PREMIAZIONE DEL XXII CONCORSO DI PRESEPI 2017 “Con Gesù per tracciare nuovi sentieri” Esibizioni degli alunni delle scuole partecipanti

Salone chiesa Sant’Antonio - Monopoli Associazione “Vivere In” • C.da Piangevino 224/A Monopoli • Tel 080.6907012 www.vivere.in

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