Opuscolo San Sebastiano 2019

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Basilica Collegiata San Sebastiano Martire

CittĂ di Acireale

San Sebastiano Compatrono di Acireale

A.D. 2019


Si ringrazia il signor Salvatore Guarrera per aver generosamente contribuito alla Festa di San Sebastiano

Foto copertina: Tony Pavone


Nella prova con San Sebastiano Il saluto di don Vittorio Rocca, Decano della Basilica

Cari amici, cari devoti, do a tutti voi il mio personale saluto e del Capitolo Collegiale dei canonici che mi onoro di rappresentare. La Festa di san Sebastiano del 2019 è l’occasione propizia per riavvicinarci al Signore, per vivere – nello spirito del grande martire che onoriamo – la nostra fede cristiana. Ogni anno è diverso dall’altro e ci impone di fare i conti con la realtà. La Festa di quest’anno è caratterizzata da ciò che è accaduto nel nostro territorio il 26 dicembre u.s.: il terremoto. Un evento tragico, che ci ha riempito di macerie e di incertezze, di paura e di sconcerto. Che ha lasciato diverse famiglie senza casa. Che ha lasciato diverse comunità senza la casa di tutti che è la chiesa parrocchiale. Tutti noi abbiamo ben presenti quelle immagini tristi di distruzione e le lacrime ritornano a velarci gli occhi…Grazie a Dio non ci sono state vittime e questo ci ha confortato e ci dà la voglia – come ha detto il nostro vescovo mons. Antonino Raspanti – di “guardare subito al domani”. Mi sono chiesto e vi chiedo: cosa ha da dirci il martire Sebastiano a noi che viviamo questa prova? Vorrei qui ricordare come è nata la Festa di San Sebastiano ad Acireale quasi 450 anni fa. È nata non perché le persone di quell’epoca, i nostri antenati, fossero particolarmente felici o fossero spensierati o senza problemi. No. La Festa nasce in un momento terribile di prova: il flagello inenarrabile della peste. Un flagello che non aveva pietà per nessuno: poveri e ricchi, prelati e semplici fedeli, giovani e anziani, donne e bambini. A chi si rivolsero gli acesi 450 anni fa? A chi chiesero aiuto? A chi si “aggrapparono” con fede? Chi scelsero come protettore, come “princeps” (comandante)? Nella prova scelsero l’indomito guerriero che visse la prova decisiva della sua vita in unione al Cristo sofferente e vittorioso. Scelsero il centurione romano che preferì disobbedire al suo imperatore pur di obbedire a Cristo. Gli acesi di 450 anni fa, nella prova, scelsero colui che visse la prova e la superò! Scelsero San Sebastiano trafitto dalle

frecce! Scelsero San Sebastiano colpito a morte dai bastoni! Allora di fronte alle prove, ci dice oggi il glorioso bimartire nostro protettore, ci dice non scoraggiatevi, non abbattetevi, non smarritevi, non perdete la vostra fede. Ecco perché abbiamo bisogno di fare lo stesso la Festa, di sentirci popolo, di unirci nella prova per ritrovare slancio, fervore, entusiasmo, fraternità, fiducia, speranza. Ieri come oggi abbiamo bisogno che san Sebastiano ci indichi che la vera forza è nel Signore! Ecco perché ci ritroveremo, anche quest’anno, sotto i suoi piedi, a gridare la nostra fede e ad accompagnarlo per tutta la nostra bella Città durante il “giro”. Festa del 2019 che diventa anche fraternità, solidarietà attenta, concreta e fattiva. Abbiamo deciso – il Collegio dei canonici unitamente ai giovani del Comitato – di non accendere i fuochi d’artificio durante i festeggiamenti e di devolvere il corrispettivo in un’opera-segno a favore di una delle comunità maggiormente colpite dal terremoto: la comunità di Pennisi, che necessita di un luogo assembleare per la celebrazione eucaristica. È un gesto significativo, piccolo se vogliamo, ma significativo. Tutti i veri devoti di San Sebastiano lo apprezzeranno, perché sanno bene che il nostro Santo si sentirà così ancora più rispettato e onorato. Il nostro martire, il nostro Comandante, ci dice ancora una volta che nella prova non siamo mai soli. Ecco il senso della nostra Festa.



Una storia acese… di Felice Saporita Una nobildonna acese, discendente dal senatore Leonardo Vigo Fuccio, durante il viaggio di nozze a Parigi, cosa per quei tempi riservata a pochi, siamo nella metà dell’Ottocento, nel visitare una bottega di antiquariato, scopre un’antica stampa a colori effigiante San Sebastiano. Le iscrizioni sottostanti alla sacra figura, spiegano: “Paris, J. Turcis, Impremeur Editeur, Rue des Ecoles 80 - et New York, Douan Street 78 “. Il Santo è il “Gloriozo Martyr San Sebastiào - Venerado ne Igreja de Santo Antonio - Noparà”. La signora, puro sangue acese e perciò devotissima al Santo Patrono di Acireale, si innamora subito della stampa e di conseguenza prega il marito di ‘acquistarla, pur sapendo che avrebbe sborsato una notevole somma. La rarità di questa raffigurazione è data dall’essere riprodotta con vividi colori, tecnica eccezionale nei primi dell’Ottocento; dall’essere realizzata per un paese dell’America Latina, dove il Santo è perciò conosciuto e venerato; dall’essere uscita da “torchi” importanti come quelli di Parigi o di New York. Così, il pregevole acquisto, portato ad Acireale in un robusto tubo di cartone, viene racchiuso in una ricca cornice barocca, dorata con oro zecchino, impreziosita da artistici fregi, recante incise nella parte superiore le insegne del Santo e protetto da uno spesso vetro molato. Per moltissimi anni il quadro fa bella mostra nella stanza da letto baronale, vicino al monumentale letto di rame, decorato con grosse “pigne” di vetro colorato poste sulle colonnine dei quattro lati. Il tempo scorre lento in una cittadina di provincia come Acireale e gli anni raggiungeranno il secolo! Gli eredi si succedono, e si è alla metà del Novecento, allorquando dei ladri, introdottisi nel palazzo, fanno sparire, tra le tante cose antiche, anche il quadro di “San Sebastiào”, con grande dispiacere dei padroni di casa. Passati ancora diversi anni, durante i lavori di ristrutturazione della “Casa” avviene l’impensabile: in un piccolo e buio sottoscala, viene trovata accartocciata, piena di polvere e di macchie, una stampa: è quella! è il San Sebastiano ritenuto trafugato, di cui tanto, e per tanto tempo, se ne era parlato in famiglia. Evidentemente quei malfattori erano interessati soltanto alla bellissima cornice, tanto da estrarre e buttare via la stampa, col rischio di andare perduta per sempre. Ripulita e restaurata alla meglio dagli strappi e dalle pieghe riportati, l’effige del ritrovato San Sebastiano, se pur inserita in una cornice più modesta, si trova ancora in casa di “devoti”, i quali la guardano con tenerezza e rispetto. Il Glorioso Santo ha voluto rimanere vicino a chi lo invoca con cuore sincero, sicuri della sua potente intercessione.


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Tra Sei e Settecento Tragedie e rappresentazioni Sacre in onore di San Sebastiano di Saro Bella Come abbiamo riferito in altri articoli, i festeggiamenti in onore di San Sebastiano ad Acireale sono di antichissima tradizione. Lungo i secoli, Il programma della festa pur mantenendo una analogia di fondo, particolarmente nella parte prettamente religiosa, si è articolato in manifestazioni collaterali direttamente correlate alle mode e alle usanze del periodo storico in cui la festa si svolgeva. Nel Seicento, alle manifestazioni di contorno di tradizione medievale, come il palio, i tornei, le cavalcate di gala, si affiancarono anche eventi di stampo prettamente Barocco tra cui le rappresentazioni drammatiche di argomento sacro tanto gradite al popolo voglioso di spettacoli meravigliosi ed emozionanti. Le nostre ricerche sulle feste civili e religiose di Acireale ci hanno permesso di ritrovare un documento che, a quanto ci è dato sapere, è la notazione più antica sui drammi sacri, e in generale sulle opere teatrali, che ad Acireale si sono rappresentati. Il documento del 1625 è un mandato di pagamento da parte dei Giurati (amministratori della Città) che dava disposizioni al tesoriere Giuseppe Patania affinché fossero: “date et paghate onze quattro a Marco Antonio Costarella thesorero della ecclesia del glorioso S.to Sebastiano di questa Città ad effetto di quelli spendere nelli cosi necessarij per farse la tragedia nominata la Laide da recitare infra l’ottava di detto glorioso Santo, di molto bono esempio in servittio di Iddio nostro Signore et sarrà di augmento al patrimonio di questa Università per il concorso del populo et dare animo alle persone di esercitarsi in tale esercittio di recitare cossì per dare bono esempio e dotrinassi […]” Il mandato assume una certa importanza, non solo sotto il profilo religioso, ma anche per taluni aspetti sociali ed anche economici che vi si possono desumere. I Giurati davano disposizione di erogare una sostanziosa somma per finanziare, probabilmente solo in parte, la rappresentazione di una tragedia sacra che si doveva recitare l’ottavo giorno dopo la festa, quando è tradizione ancora oggi di completare i festeggiamenti annuali in onore


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del Santo che come è noto iniziano qualche giorno (due o tre) prima del 20 gennaio, data canonica delle celebrazioni, per concludersi, appunto, nell’ottava del giorno della festa. La somma veniva erogata per affrontare le spese necessarie alla realizzazione di una tragedia intitolata la Laide, sulla quale, nonostante ripetute ricerche (anche su denominazioni simili essendo la grafia del mandato non eccessivamente chiara) non siamo riusciti a trovare riferimento alcuno. Una opera che, desumiamo, restò probabilmente solo manoscritta. Non ci è dato neanche sapere il nome dell’autore e nemmeno il soggetto e la trama della rappresentazione stessa. Non possiamo, peraltro neanche dedurre il luogo dove si svolse la recita: se all’interno della chiesa che in quei tempi era l’antico oratorio del Santo oggi dedicata a Sant’Antonio di Padova, o in un luogo diverso di maggiore capienza visto che, per gli angusti spazi dell’Oratorio, erano già iniziati i lavori per la costruzione di una nuova e più capiente chiesa nell’attuale sito. Dichiaravano altresì i Giurati che la tragedia fosse di molto bono esempio e in servittio di Iddio nostro Signore, aggiungendo che finanziando l’iniziativa si incoraggiavano (dare animo) le persone ad esercitarsi nella recitazione in modo da poter mettere in scena racconti edificanti adatti all’apprendimento e alla diffusione dei dettati religiosi (dotrinassi). La sovvenzione della tragedia aveva quindi finalità non solo di intrattenimento ma anche morali (di bono esempio) ed educative (apprendimento della dottrina cattolica). Gli stessi giurati sottolineavano altresì che finanziare la rappresentazione era anche un buon affare visto che questa poteva attirare un flusso di gente notevole (per il concorso del populo) che avrebbe sicuramente incrementato acquisti e vendite procurando anche un aumento delle entrate fiscali della Città (sarrà di augmento al patrimonio di questa Università). Nelle società di “Antico Regime” le feste avevano una rilevanza non solo dal punto di vista religioso ma anche sotto l’aspetto commerciale ed economico. L’afflusso in una data e in un luogo determinati di un numero cospicuo di popolazione, spesso proveniente anche da un ampio circondario, innescava la possibilità di scambi commerciali. Alle feste, in passato, così come peraltro anche oggi, intervenivano piccoli commercianti che vendevano, ma spesso anche scambiavano le loro merci (alimentari, stoviglie, piccoli attrezzi) con prodotti locali. Se in estate durante i festeggiamenti in onore di Santa Venera -che ricordiamo prima del 1640 si effettuavano a Santa Venera al Pozzo dove si svolgeva contestualmente anche la famosa Fiera Franca- il prodotto locale più venduto era costituito dalla seta grezza (non lavorata); in in-


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verno a trovare più smercio erano i teli di lino o di canapa che le donne, utilizzando le fibre delle piante coltivate nel nostro territorio, avevano tessuto durante l’autunno. Teli e tovaglie rinomate in tutta la Sicilia orientale erano un prodotto da cui le famiglie potevano trarre buoni proventi ad integrazione delle magre entrate del periodo invernale quando i lavori nei campi scemavano notevolmente. In occasione della festa di San Sebastiano talune di queste tovaglie di lino erano anche offerte in dono all’amato Santo. Dopo la festa, tali tovaglie venivano vendute dalla confraternita di San Sebastiano per ricavare proventi da utilizzare per il mantenimento dell’oratorio e del culto del Santo. I commerci di gennaio erano tanto rilevanti da spingere, nel 1639, i giurati ad inoltrare una specifica richiesta: […] e perché detta città suole fare nel mese di Gennaio d’ogn’anno due festività, cioè una delli gloriosi SS. Pietro e Paolo e l’altra del glorioso S. Sebastiano supplicano anco Vostra Eccellenza (il vicerè) sia servita concederli licenza di potere fare una fera franca di tutte le gabelle imposte e da imporsi in detta città di Jaci; quale franchezza sia duratura dalli quindici di Gennaro per tutto detto mese et transferendosi le dette festività in altro tempo si possa ancora transferire la detta fera […]. La prima Tragedia sacra a stampa di un autore acese conosciuta è del 1634, come ci viene diligentemente riferito nel Catalogo delle opere a stampa delle città di Acireale, Aci Catena ed Aci S. Antonio dal XVII secolo al 1917 di Salvatore Pennisi, dove troviamo citato: Il Sebastiano, Tragedia sacra di D. Vincenzo Geremia, stampato a Messina nel 1634. L’opera venne scritta da Vincenzo Geremia che, come sappiamo, era un valente ingegnere ed inventore acese: a lui si devono i lavori nel porto di Santa Maria la Scala e l’invenzione di un cannoncino portatile. La Tragedia del Geremia, contenuta in un libretto di 180 pagine, mette in scena diversi dialoghi che traggono spunto dagli episodi della vita di San Sebastiano. Una svolta nelle rappresentazioni sacre si ebbe nel 1649 quando, come ci narra il Lo Bruno nella sua Cronaca, nella chiesa di San Sebastiano (potrebbe trattarsi questa volta della nuova chiesa), venne recitata la Tragedia di Santa Margherita: Alli 27 di Gennaro, giorno

dell’ottava di S. Sebastiano non si sollennizao detta ottava conforme era stato solito solennizzarsi, per occasione che si recitao in detta Chiesa di S. Sebastiano la Tragedia della Marina seu di S. Margarita, la quale si haveva di recitare alli 22 e 23 di detto per più solennizatione della festa di detto Santo e per alcuni legitimi impedimenti si trasferio per recitarsi alli 27 di detto per li homini et alli 28 si recitao per le donne. Nella quale Tragedia vi foro li Intermedii con la trasformazione della scena assai galante e sollecita. E con questi Intermedii l’Opera fu grandiosa assai e riuscio bene e durao sette hore. E l’autore di fare recitare dette Tragedie fu il Signor Cesare Decimi oriundo genovese, mercadante promotore di queste rappresentazioni sacre sin dal 1637, af-



fectionato fratello di detto Santo Sebastiano, et al presente Capitanio della città. - Alli 28 doppo, si recitao per le donne. La detta opera senza intermedii si recitao l’anno 1637 per detta festa, et allora ci foro più pratichi recitanti; mentre ora foro, la maggior parte principianti. Il Lo Bruno ci informa quindi che la Tragedia di Santa Margherita del 1649 era una riedizione dell’opera già messa in scena nel 1637. Nonostante la recitazione di attori principianti meno pratici (capaci) di quelli del 1637, l’Opera fu grandiosa assai e riuscio bene e durao sette hore anche per la novità dei cinque intermedii che intercalavano i sei atti della Tragedia. Gli intermedi (da non confondere con gli intermezzi che erano una composizione musicale a carattere comico-farsesco) erano episodi scenici e coreografici in cui la musica aveva una parte predominante. Inseriti fra un atto e l’altro avevano l’obiettivo di distrarre gli spettatori dalla severa attenzione richiesta dai drammi sacri. L’inserimento di questi brani musicati fu molto gradito e creò i presupposti per la nascita del melodramma: uno spettacolo teatrale in cui l’azione è espressa attraverso la musica e il canto che per i testi si avvale del cosiddetto libretto: il testo verbale, quasi sempre steso in versi composto da esperti letterati e musicato dai compositori. Ad Acireale, nel Settecento i melodrammi composti dagli Zelanti e musicati dai direttori dell’orchestra municipale di Aci, ebbero il loro periodo di massimo sviluppo Queste nuove composizioni vennero recitate nelle chiese, successivamente nei palazzi dei magnati, nell’aula del Senato e sovente anche a cielo aperto, nelle maggiori

ricorrenze festive, in particolare di Santa Venera, di San Sebastiano, di San Pietro e Paolo. Per limitarci solo a quelli attinenti i festeggiamenti di San Sebastiano i cui libretti risultano stampati e recentemente elencate nel lavoro di Salvatore Pennisi sopra cennato, cui abbiamo aggiunto altre notizie tratte dai documenti dell’Archivio Storico della Basilica di San Sebastiano: La S. Eugenia Dramma Musicale fatto rappresentare nel Teatro dell’Amplissima, e Fidelissima Real Città di IACI In quest’anno 1705 per le Pompe Festive dell’Invitto Bimartire S. Sebastiano; Anonimo 1727 [musica di Platania, Alfio (1695 – 1772)] Le SAETTE di Gionata, che si leggono nel libro primo de i Rè al capo 20; sono argomento del presente dialogo a quattro voci, con istrumenti. Da cantarsi per la sollennità di s. Sebastiano martire nell’amplissima, e fedelissima città di Aci Reale; Anonimo 1728 [musica di Platania, Alfio (1695 – 1772)] La Costanza senza esempio. Dialogo a quattro voci da cantarsi per la Festività Del Glorioso Martire S. Sebastiano nelli 20 del Corrente Gennaro giorno di sua Festività in questa Amplissima e Fidelissima Real Città di Iaci; Mirone, Giuseppe (? – 1775 ca.) 1731 L’idolatria abbattuta, dialogo. Messina, Chiaramonte e Provenzano, 1731; Anonimo 1723 L’idolatria abbattuta dalli trionfi della fede per il duplicato martirio del glorioso S. Sebastiano, Messina, Vittorino Maffei, 1723; Carpinato, Candido (1700 – 1770 ca.) 1743, Breve esercizio divoto in ossequio del glorioso Martire San Sebastiano, Catania, Bisagni, 1743; Costanzo, Vincenzo (1732 – 1793) 1751 [musica di


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Palaù, Giuseppe (sec. XVIII)] Daniele, con musica del Sig. M.ro Giuseppe Palaù per solennizzare la festa del bimartire S. Sebastiano li 20 gennaro dell’anno 1752. Catania, presso Gioachino Pulejo, 1751; Costanzo, Vincenzo (1732 – 1793) 1753 [musica di Muratori, Carmelo (ca. 1725 – 1795 ca.)] Zaccaria. Con musica del Sig. M.ro Carmelo Muratore per solennizzare la festa del bimartire S. Sebastiano li 20 gennaro 1753; Carpinato, Candido (1700 – 1770 ca.) 1754 Breve esercizio divoto in ossequio di S. Sebastiano, Catania, 1754; Montesano, Mario (? – 1790 ca.) 1763 Mosè Liberato dall’onde. Dialogo a quattro voci e più strumenti, da cantarsi nella Venerabile Chiesa di S. Sebastiano Dell’Amplissima, e Fedelissima Città d’Aci Reale Solennizzandosi la Festività di detto Glorioso Santo; Costanzo, Vincenzo (1732 – 1793) 1765 [musica di Scioli, Saverio (sec. XVIII)] «Eleàzaro». Azione sacro-drammatico cantata in Aci Reale con musica del Sig. M.ro Saverio Scioli, per solennizzare la festa del bimartire S. Sebastiano li 20 gennaro del 1765, Catania, presso Giovanni Verdura, 1765;

Anonimo 1772 Il Trionfo della Gloria Componimento Drammatico da cantarsi nell’Aula della Corte Giuratoria di quest’Amplissima, e Fedelissima Città D’Aci Reale: Dedicata alla S.R.M. Ferdinando IV Re delle Due Sicilie. In ricorrenza della Festività del Glor. Bimartire S. Sebastiano; Anonimo [1793] [musica di Giordani, Giuseppe (1743 – 1798)] Il Figliuol Prodigo Componimento Drammatico da cantarsi nella Chiesa del Bimartire S. Sebastiano Tutelare, e Principal Padrono della Città d’Aci Regale in ricorrenza che si sollennizza la di lui Festa sotto li 20. Gennaro 1793; Le spese relative alle rappresentazioni musicali, compresa la stampa dei libretti, venivano pagate dalla Chiesa e registrate nei libri dei conti come ad esempio nel 1730 quando vennero pagate: - Onze due e tarì sedici a d. Giuseppe Previtera per haver fatto componere in note musicali il dialogo per la festa di detta ecclesia; - Onze una e tarì dieci al detto d. Giuseppe Previtera per haver fatto stampare 400 dialoghi per la sudetta festa.

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L ettera di un carabiniere devoto di San Sebastiano Tratto da “La Stampa” del 24 novembre 2018 di Giorgio Privitera È una lettera scritta dal carabiniere Giorgio Privitera di Acireale, 29 anni morto a marzo 2018 con il collega Alessandro Borlengo in un incidente a Bra mentre era in servizio. Il documento, trovato dai genitori del militare, fu scritto mentre il giovane si formava alla Scuola allievi carabinieri a Reggio Calabria. Sono dell’idea che quando una persona ha un sogno lo deve coltivare fino all’ultimo, anche se la strada sembra lunga e difficoltosa, ma alla fine i sacrifici vengono ricompensati. Sono passati due anni e mezzo da quando mi sono arruolato e ho iniziato la mia carriera militare nell’Esercito come alpino dove ho vissuto molte esperienze, ma dentro dirne sapevo benissimo che la mia strada era un’altra, entrare a far parte della grande famiglia dell’Arma dei carabinieri, ricca di molti sacrifici, ma allo stesso tempo piena di soddisfazioni personali. Ho sempre visto la figura del carabiniere come una persona responsabile, consenso del dovere, autoritaria quando è necessario, ma soprattutto una figura di riferimento che nel momento del bisogno è sempre presente. È un lavoro che ti permette di stare a contatto con la gente, di ascoltare i problemi dei cittadini, anche solo scambiare due chiacchiere può cambiare la giornata di una persona, la quale sa che potrà contare sempre su di noi. Oggi purtroppo guardando la tv e leggendo i giornali ci accorgiamo che ci sono sempre più criminali che non hanno nessun rispetto per la povera gente che cerca di lavorare onestamente anche per noi autorità dello Stato ed è allora che dopo tanti sacrifici mi sono detto ‘’nel mio piccolo devo per forza fare qualcosa”. Ed eccomi qui ad indossare questa stupenda divisa

che mi completa in tutto, ma soprattutto mi fa sentire utile per la gente che molto spesso rimane in disparte per paura. Io credo che nella vita non ci sia soddisfazione più bella di poter dare una mano a qualcuno, il quale sorridendo ti dice “grazie di tutto” e sa che ci sarai sempre e che si può fidare di te ed è questa l’immagine che nel mio piccolo voglio lasciare del carabiniere, una persona leale, sincera e soprattutto responsabile, pronta ad ascoltare. Il carabiniere è colui che mai fa questo lavoro per soldi, ma perché se lo sente dentro, ha dei principi ben saldi che lo portano a intraprendere questa “particolare” scelta di vita, proprio così, perché mai è un lavoro come tutti gli altri dove puoi gestire il tempo come vuoi o magari fai le tue ore di lavoro e basta, ma bensì tutto il contrario. Magari mentre sei al cenone di Natale con tutta la famiglia ti arriva la chiamata per un’emergenza e vai senza esitare perché sai che c’è bisogno di te, della tua professionalità e serietà. La strada che ho intrapreso so che non sarà tutta rose e fiori, ma non la cambierei con nessun’altra perché certe emozioni si provano poche volte nella vita... indossare questa divisa è una di queste.



Pellegrinaggio a Malta 23 APRILE

PROGRAMMA dal 23 al 25 aprile 2019 3 giorni / 2 notti

Valletta e le tre Città

Quota di partecipazione (valida per un gruppo di almeno 30 partecipanti)

€ 480

Supplemento camera singola € 100,00

25 APRILE

Nord dell’isola e Gozo Rabat, Mdina, Siggiewi

24 APRILE

Per informazioni rivolgersi in Basilica

tel. 095 601313 - basilicacollegiata@gmail.com

Prenotazioni con acconto di € 100,00 entro il 13 gennaio 2019

dopo questa data con quota aggiuntiva di 50 euro

La quota comprende: Transfer da Acireale/Aereoporto A./R. Volo diretto Catania – Malta – Catania; Sistemazione in hotel 4 stelle in camera doppia;Pensione completa come da programma, incluse le bevande; Guida locale come da programma; Audioguide durante le visite guidate; Bus + nave per Gozo; Assicurazione medico no stop Europ; Assistance e infortuni R.C.; Tasse e percentuali di servizio. La quota non comprende:

Ingressi, mance, ass. annullamento (3% del tot.), city tax da pagare in hotel, extra e tutto quanto non indicato alla voce “servizi inclusi”.


Via Piemonte, 35 - Acireale Tel.: 095.7648124

Piazza Lionardo Vigo, 9-10 ACIREALE (CT) Tel. 095.608030


Pellegrinaggio in Terra Santa Tel Aviv - Nazareth Cana di Galilea – Tiberiade Cafarnao - Tabga Cesarea - Ain Karem

7 E 8 AGOSTO

Gerusalemme Betlemme Deserto della Giudea Tel Aviv – Malta

4, 5 E 6 AGOSTO

1, 2 E 3 AGOSTO

PROGRAMMA dal 1 al 8 agosto 2019 8 giorni / 7 notti

Quota di partecipazione (valida per un gruppo di almeno 35 partecipanti)

€ 1230,00

Supplemento camera singola: € 390,00 Tasse aeroportuali: € 100,00 Mance (in Israele obbligatorie): € 35,00

Per informazioni rivolgersi in Basilica

tel. 095 601313 - basilicacollegiata@gmail.com

Prenotazioni con acconto di € 350,00 entro il 20 aprile 2019 La quota comprende: Trasferimento in bus da Acireale all’aereoporto di Catania A./R.; Volo di linea: Catania * Malta * Tel Aviv * Malta * Catania; Viaggio in pullman Gran Turismo; Alloggi in istituti religiosi; Cucina italiana; Assistenza personale agenzia in loco; Assistenza negli aeroporti; Assicurazione individuale. La quota non comprende:

tasse aeroportuali, bevande, mance (euro 35,00 da consegnare in aeroporto), offerte per Liturgie e Celebrazioni e quanto non espressamente menzionato “La quota comprende”.



Attività C ulturali e R icreative Martedì 1 Gennaio ore 11,00 Apertura dei festeggiamenti Ingresso del Corpo Bandistico, solenne scampanio e omaggio floreale al Santo.

Venerdì 4 Gennaio ore 19,30 Concerto Sinfonico Natalizio

della Banda Musicale “Orazio Sapienza” di Aci Sant’Antonio, Direttore Mº Filippo Sapienza.

Domenica 6 Gennaio ore 20,00 Concerto

della Corale Polifonica “Claudio Monteverdi” di Aci Castello.

Lunedì 7 Gennaio ore 20,00 Presentazione dell’antico “Baiardo”

del fercolo di san Sebastiano, recentemente ripulito e risistemato dal Circolo San Sebastiano e dall’Associazione Culturale San Sebastiano.

Venerdì 11 Gennaio ore 19,30 Donazione di sangue e donazione di organi

due vie che San Sebastiano ci indica per raggiungere il prossimo. Incontro-testimonianza sul valore della donazione del sangue e della donazione degli organi. Relazionerà il Dott. Giacomo Castiglione, del reparto di rianimazione Ospedale Vittorio Emanuele di Catania. Interverranno la “Misericordia” e la “Fratres” di Acireale e i signori Privitera, genitori di Giorgio, i cui organi sono stati generosamente donati.

10/20 Gennaio Mostra dei “Fercoli della devozione” Chiesa di S. Benedetto, via Davì Inaugurazione 10 gennaio alle ore 18,30. Da lunedì a sabato: ore16,30/20,30. La domenica: ore 9,30/12,30-16,30/20,30. Sabato 19 gennaio ore 16,30/22,30. Domenica 20 gennaio ore 8/24.00. Ingresso Libero.

Domenica 13 Gennaio ore 8,00/12,00 Giornata della raccolta di sangue presso la “Fratres” di Acireale, via P. Vasta 180

ore 20,00 Le raffigurazioni del martire Sebastiano

Arte e Fede: l’umanità di Gesù (a cura di Fabio Grippaldi e Vincenzo Serra).

Venerdì 18 Gennaio ore 20,00 Non lasciamoci rubare la speranza

Incontro con Don Antonio Loffredo, il parroco che, con la bellezza dell’arte ha ridato speranza ai giovani del Rione Sanità di Napoli.


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Giornata dei bambini e della carità Sabato 26 Gennaio Si invitano i fedeli a portare in Basilica generi alimentari da condividere con chi ne ha bisogno.

Ore 11,30 Santa Messa con la benedizione dei bambini


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19 Gennaio, Vigilia della Solennità di San Sebastiano

Ore 19,00: Santa Messa in Basilica Benedizione degli abiti votivi e corteo verso la Chiesa di Sant’Antonio di Padova. Ore 20,15: Processione delle venerate reliquie di San Sebastiano verso la Basilica e canto dei Primi Vespri Solenni Capitolari. Ore 21,00: Esecuzione della Cantata in onore di San Sebastiano accompagnata dal Corpo Bandistico “Mº Orazio Sapienza”. Ore 22,00: Suono delle tradizionali “Sette Chiamate”

Notte Sacra di San Sebastiano

Dalle ore 23,00 la Basilica rimarrà aperta tutta la notte per la preghiera


Villa Verdiana Via Aldo Moro - Aci Bonaccorsi (CT) Tel. 095 789 9332 - www.villaverdiana.it La Casa del Grecale Via Santa Caterina, 51 - Acireale (CT) Tel. 095 605105 - www.lacasadelgrecale.it Opificium Spazio Via Nazionale per Catania n. 4, Acireale (CT) tel. 3404895364 - www.opificiumspazio.com


20 Gennaio - Giorno della Festa

ore 7,30 Apertura della Cappella

ore 11,00 Solenne uscita

ore 16,30 Arrivo del fercolo in piazza Agostino Pennisi (ex Stazione FS) e omaggio al Santo con il passaggio del treno. Preghiera per la pace nel mondo. ore 15,30 Sosta davanti la Basilica di san Sebastiano, scioglimento del voto a coloro che concludono il “mezzo giro penitenziale” e benedizione di coloro che iniziano o continuano la processione.

Pubblica le tue foto della festa su: La Festa di San Sebastiano Acireale

Sarà possibile seguire i momenti più emozionanti della festa di giorno 20 e dell’ottava di giorno 27 su: Etna Espresso Channel (115 dtt) e www.sansebastianoacireale.it.


Forniture per Ristorazione servizio a domicilio Via Riccardo Wagner, 13 - Acireale Tel. 347 736 6306


IN CAMMINO VERSO IL 450° DELLA BOLLA VESCOVILE DI AUTORIZZAZIONE DELLA FESTA (1571-2021) Il Collegio dei canonici unitamente ai giovani del Comitato hanno deciso di non accendere i fuochi d’artificio durante i festeggiamenti e di devolvere il corrispettivo in un’opera-segno a favore della comunità di Pennisi, duramente colpita dal terremoto. tenendo conto che durante la processione non saranno effettuate fermate allo scopo.

Apertura dei festeggiamenti

DOMENICA 6 GENNAIO - Giornata della famiglia

2-15 GENNAIO

DOMENICA 13 GENNAIO

Ore 11,00: Un solenne scampanio saluterà l’inizio dei festeggiamenti. Ore 11,30 - 19,00: Sante Messe.

Peregrinatio delle reliquie di San Sebastiano nelle comunità parrocchiali e negli ammalati

Tutti gli ammalati che desiderano la visita delle reliquie sono pregati di comunicarlo in Basilica (tel. 095.601313) entro il 2 gennaio 2019,

Ore 10,00 – 11,30: Sante Messe. Ore 19,00: Santa Messa con la benedizione di tutte le coppie, particolarmente di quelle sposate nel 2018.

Giornata di preghiera per la pace Ore 10,00 – 19,00: Sante Messe. Ore 11,30: Santa Messa con partecipazione delle associazioni combattentistiche e d’arma di Acireale.

TRIDUO SOLENNE 16 – 17 – 18 GENNAIO

Ore 19,00: Santa Messa del triduo presieduta dal rev.mo don Antonio Loffredo, parroco del rione Sanità in Napoli. Tema della predicazione: La fede ci rende più umani.

SABATO 19 GENNAIO – Vigilia della Solennità – Notte sacra di preghiera

Ore 19,00: Solenne santa Messa presieduta dal rev.do don Roberto Strano, Prevosto parroco di Aci San Filippo. Benedizione degli abiti votivi e corteo verso la chiesa di Sant’Antonio di Padova. Ore 20,15: Processione delle venerate reliquie di San Sebastiano attraverso le vie: Vittorio Emanuele, Meli, Davì, Ruggero Settimo, con la partecipazione del Capitolo Collegiale, delle Confraternite e dei devoti in abito votivo.

Ingresso in Basilica e canto dei Primi Vespri Solenni Capitolari. Ore 21,00: Esecuzione della Cantata in onore di san Sebastiano del Mº Sac. Antonino Maugeri. Ore 22,00: Suono delle tradizionali “Sette Chiamate”. NOTTE SACRA DI SAN SEBASTIANO La Basilica rimarrà aperta tutta la notte per la preghiera, con turni di veglia comunitari.

DOMENICA 20 GENNAIO – Solennità di San Sebastiano Ore 5,45: Recita del Santo Rosario meditato. Ore 6,30: Santa Messa. Ore 7,30: Apertura della cappella ed esposizione del venerato simulacro del Santo Bimartire alla venerazione dei fedeli. Ore 7,45: Santa Messa presieduta dal rev.do don Orazio Sciacca, vicario parrocchiale in Acitrezza. Ore 9,30: Solenne Messa Pontificale presieduta da S. E. R. mons.

Antonino Raspanti, Vescovo di Acireale, con la concelebrazione del Capitolo Collegiale della basilica, dei parroci e del clero della Città. Interverranno le Autorità civili e militari della Città. Ore 11,00: Trionfale uscita del venerato simulacro di San Sebastiano. Riflessione dettata dal rev.do don Mario Fresta, Arciprete parroco della Basilica Cattedrale di Acireale. Benedizione di coloro che iniziano il “giro votivo”. Omaggio votivo al Santo dai devoti.

Programma 2019

MARTEDÌ 1 GENNAIO Solennità di Maria SS.ma Madre di Dio



MERCOLEDÌ 23 GENNAIO

Ore 19,00: Santa Messa di suffragio con adorazione eucaristica

per i defunti del 2018 (chi volesse ricordare i propri cari lo segnali in basilica).

GIOVEDÌ 24 GENNAIO Ore 19,00: Santa Messa.

VENERDÌ 25 GENNAIO

Ore 17,00: Solenne pellegrinaggio a piedi delle reliquie di san Sebastiano presso la frazione di Aci Platani. Secondo il seguente itinerario: Via Meli, piazza Marconi, via San Martino, via Tivoli, Via Wagner, via Firenze (accoglienza della comunità parrocchiale), via Seminara, via A. Bonaccorsi, via dei Casali di Aci, via V. Emanuele e arrivo nella chiesa parrocchiale. Ore 18,30 Santa Messa e rientro in Basilica.

SABATO 26 GENNAIO Giornata dei bambini e della carità

Il simulacro di san Sebastiano resterà esposto alla venerazione dei fedeli l’intera giornata. Si invitano i fedeli a portare in basilica generi alimentari da condividere con chi ne ha bisogno. Ore 10,00 - 17,00 - 19,00: Sante Messe. Ore 11,30: Santa Messa con la benedizione dei bambini (si invitano i genitori a portare i loro figli). Ore 19,00: Santa Messa presieduta dal rev.do don Giuseppe Pavone, parroco di Pozzillo e direttore del Servizio diocesano di pastorale giovanile. Al termine traslazione del venerato simulacro di san Sebastiano dalla cappella all’altare maggiore. Ore 20,30: Veglia di preghiera per i giovani, a cura del settore giovani dell’Azione Cattolica di Acireale.

DOMENICA 27 GENNAIO – Ottava dei festeggiamenti Ore 9,00 – 10,00 – 11,30: Sante Messe. Ore 15,30: Santa Messa per gli ammalati e gli anziani della Città presieduta dal rev.do don Emanuele Nicotra, assistente diocesano dell’UNITALSI. Ore 17,00: Santa Messa con la partecipazione del Corpo dei Vigili Urbani di Acireale presieduta dal rev.do mons. Giovanni Mammino,

vicario generale. Ore 19,00: Solenne Messa Pontificale presieduta da S. E. R. Mons. Gugliemo Giombanco, vescovo di Patti. Ore 20,30: Processione con il venerato simulacro di san Sebastiano in piazza Lionardo Vigo. Benedizione con le reliquie e chiusura della cappella.

Con approvazione ecclesiastica Dalla Basilica Collegiata, 20 dicembre 2018

Per il Capitolo Collegiale Can. Vittorio Rocca Decano

Programma 2019

Il fercolo percorrerà le vie: R. Settimo, piazza Duomo, Cavour, p.zza San Domenico, Musmeci, San Carlo, San Biagio, p.zza San Biagio, Gozzano, J. Da Todi, p.zza San Francesco, Petrarca, p.zza Dante, Manzoni, Gozzano, p.zza San Biagio, Collegio Pennisi, p.zza San Michele, Ponchielli, Mascagni, S. Vigo (a salire), Dafnica, p.zza San Giovanni, Lanzafame, Turchia, L. Da Vinci, S. Vigo, Mascagni, Ponchielli, Dafnica, San Martino, p.zza G. Marconi, Meli. Ore 15,30 (circa): Sosta davanti la Basilica di san Sebastiano, scioglimento del voto a coloro che concludono il “mezzo giro” e benedizione di coloro che iniziano o continuano la processione. Il fercolo percorrerà le vie: Vittorio Emanuele, p.zza Carmine, via Vittorio Emanuele, viale Libertà, p.zza A. Pennisi, S. Vigo, San Girolamo, Archimede, quartiere Mandorle, S. Vigo, chiesa Madonna della Fiducia, S. Vigo, Rossini, p.zza Madonna della Pace, Verdi, San Martino, San Francesco di Paola, del Popolo, Maddem, Scaccianoce, Galatea, p.zza P. Impastato, Roma, c.so Umberto, l.go Giovanni XXIII, Currò, p.zza Porta Cusmana, P. Vasta, R. Margherita, Mancini, c.so Umberto, p.zza Indirizzo, c.so Italia, Veneto, Principe Amedeo, SS.mo Salvatore, c.so Savoia, Caronda, M. di Sangiuliano, Atanasia, c.so Savoia, p.zza Duomo, Davì, Musmeci, rientro in Basilica. Ore 11,30: Santa Messa. Ore 17,00: Arrivo del fercolo in piazza Agostino Pennisi (ex Stazione FS) e omaggio al Santo con il passaggio del treno. Preghiera per la pace nel mondo. Ore 17,00 – 18,00 – 19,00: Sante Messe. Ore 24,00: Rientro del fercolo in Basilica, reposizione del simulacro del Santo e chiusura della cappella.


FOCAS CLUB

Campetti in erba sintetica di ultima generazione

Via Sottotenente Barbagallo Tel. 347.5130825 - PIANO D’API


BASILICA SAN SEBASTIANO ACIREALE

1° QUADRO DI SAN SEBASTIANO A GRANDEZZA NATURALE 2° WEEKEND CON SPA PER DUE PERSONE ALL’AIRONE HOTEL 3° WEEKEND PER DUE PERSONE PRESSO L’INFINITO GUEST HOUSE 4° ABBONAMENTO PALESTRA DF SPORT D’AGOSTINO 5° CENA PER DUE PERSONE PRESSO IL RISTORANTE I CAVADDARI 6° CENA PER DUE PERSONE PRESSO LA TRATTORIA INCOGNITO CENA (MENU PIZZA) PER 2 PERSONE PRESSO VECCHIA ACI CENA (MENU PIZZA) PER 2 PERSONE PRESSO FRUMENTO CENA PER 2 PERSONE PRESSO THE MESCAN BUONO PASTICCERIA PRESSO ELDORADO BUONO PASTICCERIA PRESSO PASTICCERIA SCUTO BUONO BARBA E CAPELLI PRESSO TONINO E LINO BUONO PIZZA MAX + BIBITA PRESSO PIZZERIA S. MICHELE BUONO NOLEGGIO AUTO PRESSO NOLEGGIO MIAMI BUONO OGGETTISTICA PRESSO MAEMA BUONO SPESA DI FRUTTA E VERDURAPRESSO RENATO ORTOFRUTTA BUONO MACELLERIA PRESSO BONTÀ DELLA CARNE BUONO PIZZA MAXI PRESSO ANTICA PIZZERIA (PIANO D’API) UN SERVIZIO PARRUCCHIERI PRESSO IL BELLO DI ESSERE I premi vanno ritirati entro 60 gg. presentando il biglietto vincente. Per informazioni: 095.601313


C.da Timpa di Pero, Belpasso (CT) 095.917669 - www.fuochichiarenza.it email: ufficio@fuochichiarenza.it

I CORPI BANDISTICI

Corpo Bandistico “M° Orazio Sapienza” di Aci S. Antonio diretto dal M° Filippo Sapienza Corpo Bandistico “Xiphonia” di Aci S. Filippo diretto dal M° Emanuele Sapienza effettueranno i servizi bandistici durante i festeggiamenti

Si ringrazia: - il sig. Sindaco e l’Amministrazione Comunale, il Commissariato di P.S. nella persona della Dott.ssa G. Rizzo, le forze dell’ordine, i gruppi e le associazioni di volontariato; - Tony Pavone, Petra Sappa, Salvo Biglio, Davide Panebianco, per la documentazione fotografica; - la Meridional Service per la gentile collaborazione; - i quartieri e i singoli devoti per l’accoglienza festosa al Santo; - gli sponsor e tutti coloro che a vario titolo hanno contribuito alla buona riuscita dei festeggiamenti.


Il Comitato per i festeggiamenti 2019

Decano Vittorio Rocca, Presidente Sebastiano Argentino, Salvo Consoli, Giuseppe Fichera, Andrea Mangano, Giovanni Saitta, Rosario Fichera, Andrea Caramma, Salvo Rapisarda, Mario Terni, Adriano Pittera, Giovanni Pulvirenti, Rosario Bella, Alessandro Abate, Gianluigi Pulvirenti, Salvo Puglisi, Danilo Nicotra, Paolo Di Mauro, Giuseppe Castorina, Salvo Cannavò, Salvo Lombardo.

La Basilica declina ogni responsabilitĂ per incidenti avvenuti prima, durante e dopo i festeggiamenti, altresĂŹ si riserva di variare il presente programma in caso di circostanze varie ed eventuali.


Litografia BRACCHI - Giarre - 095.931427

Piazza Lionardo Vigo, 3 - 95024, Acireale (CT) - ITALY Tel. (+39) 095 605696 - Cell. (+39) 3331590656 caffecipriani@gmail.com - www.caffecipriani.com


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