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Joel P. Witkin

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Andres Serrano

Andres Serrano

Quando parliamo di fotografia e morte, uno dei primi artisti contemporanei che ci vengono in mente è Joel-Peter Witkin. Le sue fotografie sono ricche di dettagli, un horror vacui compulsivo che riempie tutti gli spazi con simboli, oggetti, elementi e particolari. Intitolate “Still Life”, il fotografo americano esalta le nature morte del Seicento immortalando composizioni floreali e oggetti ripresi dalle stesse vanitas. I cadaveri vengono manipolati e inseriti in un determinato contesto che nasce dalle visioni dell’artista. Il corpo diventa oggetto di un capovolgimento di simbologie e significati. La carica documentaristica del mezzo fotografico ci offre immagini di freaks, feti e cadaveri sezionati, inseriti in un mondo ricreato dall’artista. L’attenzione per i soggetti allontanati dalla società è legata alla poetica del fotografo che vede nei freaks e nella malformazione, una sensibilità che rimanda a qualcosa di superiore. Un ponte che lega l’umano al divino. Ritraendo questi soggetti, il fotografo contraddice e critica la cultura contemporanea, andando contro gli ideali di bellezza che la società attuale ci impone. In ogni caso il corpo inerme viene inserito in un racconto, in un mondo che ne esalta il suo valore simbolico.

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Le nature morte sono di certo le opere più esemplificative della poetica di Witkin. Realizza composizioni che in alcuni casi richiamano Arcimboldo utilizzando arti e parti umane come materia prima.

Nella pagina precedente possiamo osservare delle foto appartenenti alla serie “Harvest”, New Mexico, 1981

Artisti contemporanei - Joel P. Witkin

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