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Memento Mori

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Joel P. Witkin

Joel P. Witkin

Questo breve saggio non vuole discutere il tema del Memento Mori, ovvero la pratica vittoriana di fotografare qualcuno morto da poco, ma è dedicato ad esplorare il rapporto tra la mortalità e le sue svariate interpretazioni fotografiche nel corso della storia. La fotografia post mortem non è del tutto scomparsa, è solo cambiata. In principio, la fotografia post mortem aveva la funzione di voler ricordare l’estinto attraverso la l’impressione fotografica dei suoi tratti, dal momento che l’immagine, durevole nel tempo, colmava i vuoti generati inevitabilmente dalla memoria. La domanda è d’obbligo: perché preferire ritrarre un cadavere piuttosto che il soggetto ancora in vita? Per gli operai o i contadini una fotografia aveva un costo inaccessibile, simile al ritratto di un pittore. Questo rappresentava l’uni- co modo per non dimenticare una persona amata dopo la morte. Al contrario, le persone di ceto più abbiente invece erano in grado di permettersi un servizio fotografico durante un periodo di vita “normale”.

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