Mensile Fiamme Gialle Maggio 2013

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Fiamme Gialle PERIODICO MENSILE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE FINANZIERI D’ITALIA - A.N.F.I.

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Anno XXVIII - N. 5 Maggio 2013

AI NOSTRI CADUTI

GORIZIA, PARCO DELLA RIMEMBRANZA


Sommario Maggio 2013

IN COPERTINA

“Fiamme Gialle” Proprietario ed Editore: ASSOCIAZIONE NAZIONALE FINANZIERI D’ITALIA Direttore Responsabile Giovanni Verdicchio Vice Direttore Umberto Fava

20 L’Angolo della Salute 22 Ricordi 24 Cure Termali

Redattori Angelo Maenza - Gaetano Guglielmi - Antonio Malizia - Berardo Evangelista

La pelle degli sportivi e il sole

Prof. Luigi Valenzano

AI NOSTRI CADUTI

Responsabile Amministrativo Marino Orfei

La marcia verso l’inferno

GORIZIA PARCO DELLA RIMEMBRANZA L’ idea era nata appena tre anni fa, anche se, fuori dalla Sezione di Gorizia, non aveva suscitato grandi entusiasmi. Eppure il Direttivo... pag. 6

di Leonardo Calossi

Il Servizio Nazionale Sanitario...

di Vincenzo Ruggieri

25-38 Vita Associativa...

3 Fondazione A.N.F.I.

Un’iniziativa per la solidarietà

6 Ai Nostri Caduti

Gorizia, Parco della Rimembranza di Vincenzo N. d’Amato

10 Inaugurazione

pag. 25 pag. 27 pag. 29 pag. 35 pag. 36 pag. 37 pag. 38

- Mini-Raduni - Varie - Vita nelle Sezioni a cura di A. Malizia - Benemerenza a cura di A. Malizia - Nella nostra famiglia a cura di G. Guglielmi - Tristia a cura di G. Guglielmi - Recensioni a cura di A. Malizia

39 La Sezione del mese... 40 L’A.N.F.I. Emilia Romagna - Parma

Nuovo Museo Storico della Scuola Alpina... di Mauro Giannini

12 Eventi

di Donato Carlucci

Una realtà da conoscere...

di Claudio Coco

Raduno Interprovinciale delle Sezioni A.N.F.I. della Capitanata...

15 Dibattiti

di Giuseppe Ruggieri

I Presidenti delle Sezioni A.N.F.I. della Lombardia

di Urbano Saba

17 Frammenti di Storia 18 Convegni

Dalla “Strafexpedition” alla Val D’Ossola... di Stefano Aluisini

Tecniche investigative a confronto... di Antonio Fiore

notizie e Informazioni su...

Coordinatore Giuseppe Ruggieri

Addetto alla Segreteria Amministrativa Alfonso Lancia Comitato di Redazione Umberto Fava - Mauro Santonastaso - Antonio Zampelli - Giuseppe Ruggieri - Romano Bacci - Salvatore Bevilacqua - Michele Gianfrancesco - Giuseppe Culò - Ermanno Gelsi Tito Marini Progetto Grafico e Impaginazione Claudio Coco Stampa PintoGraf - Via Menalca,37 - Roma Direzione, Redazione e Amministrazione Via Alberto Caroncini, 19 00197 Roma Tel. 06 80693830 - Fax 06 8084280 Cod.Fisc. 96153870587 Conto Corrente Postale IBAN IT11P 07601 03200 000065421000

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FONDAZIONE A.N.F.I. Un’iniziativa per la Solidarietà l 21 marzo 2013 rappresenta una data storica per la nostra Associazione: il Consiglio Nazionale, dopo un significativo approfondimento, ha deliberato di costituire la Fondazione A.N.F.I.. Ora dovremo, tutti, dar prova della volontà di arrivare al primo obiettivo: raggiungere un patrimonio minimo di euro 120.000,00. Non è difficile conseguirlo: è sufficiente applicare semplici regole di comportamento, credere nel progetto, indire riunioni con i Soci, trasmettere entusiasmo e coinvolgerli, cercare tutte le occasioni per svolgere attività d'informazione sulla natura e gli scopi della Fondazione, attingendo a tante idee ed iniziative per promuovere la raccolta fondi. Dobbiamo guardare lontano. L'idea di una nuova struttura nasce per migliorare

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e aiutare, in modo concreto, i nostri iscritti ed il personale della Guardia di Finanza in servizio e le famiglie, che vivono in stato di precarietà. La Fondazione agirà con modalità d'intervento ben mirato e per documentati stati di necessità che, purtroppo, si riscontrano nella rete A.N.F.I. e, più in generale, nella collettività nazionale e che potremo contribuire a sanare solo attraverso forme dirette ed incisive. Aiutiamoci a vincere un'edificante gara di solidarietà, nella quale dobbiamo riconoscere il nostro impegno, per un'associazione migliore e più rispondente alle nuove realtà sociali. Con la donazione di un piccolo importo, per esempio 5 euro, realizzeremo un Grande Strumento per un aiuto reciproco, in linea con le motivazioni che, nel 1929, furono alla base della costituzione 3

dell'Associazione Nazionale Finanzieri d’Italia. Come è nata l' idea del “Progetto Fondazione” e come essa si è andata man mano evolvendo e concretizzando? L' art. 2 dello Statuto dell' A.N.F.I., recentemente approvato, confermando nella forma più che nella sostanza quanto previsto alla lettera f ) del precedente, indica fra le finalità che persegue l' Associazione, quella di “sviluppare ed attuare, per il tramite dei propri rappresentanti, anche attraverso la promozione, a livello centrale e periferico, di collaterali organizzazioni non lucrative, l'assistenza, sotto ogni aspetto, dei soci e dei loro familiari, realizzando, nei vari settori d'intervento, una costante azione di sostegno per il miglioramento della vita dei propri appartenenti”. A livello centrale, come è noto, l'A.N.F.I.,


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per tali finalità, opera mediante la gestione di un ”Fondo di Solidarietà” nel quale confluiscono le donazioni effettuate, generalmente, dagli iscritti all'Associazione e dal quale vengono tratte le disponibilità finanziarie per concedere sussidi, deliberati dal Comitato Esecutivo Nazionale, a favore di soci e loro famigliari per fini di assistenza o di sostegno economico. E' in tale contesto che alcuni Consiglieri Nazionali hanno maturato l'idea che l' A.N.F.I. possa dar vita ad uno strumento operativo e giuridico che, agendo nel settore del “no-profit”, o meglio ancora delle ”onlus”, possa acquisire e destinare risorse finanziarie provenienti da Enti pubblici e/o privati, donazioni, lasciti, eredità, etc., per il benessere sanitario, sociale e culturale, non solo dei soci e dei Finanzieri in servizio e dei loro familiari, ma anche, più in generale, delle comunità presso le quali operano le Sezioni periferiche dell' A.N.F.I., in modo da alimentare riflessi positivi sull' Associazione e sulla Guardia di Finanza. La “Fondazione” , prevista dall' art. 14 del Cod. Civile, viene definita: “”Istituzione di carattere privato alla quale, soddisfatte determinate condizioni, è riconosciuta la personalità giuridica; è caratterizzata dalla dotazione di un ”fondo patrimoniale” e dalla statuizione dei “fini” ai quali il fondo deve essere destinato (generalmente attività sociali o culturali, dalle quali sia escluso lo scopo del lucro)””. Il “fondo patrimoniale iniziale” o “fondo di dotazione” della Fondazione può trarre origine ed essere costituito, soltanto e soprattutto, con la “partecipazione” di quanti, soci o simpatizzanti dell' A.N.F.I. e personale in servizio della Guardia di Finanza, si convincano della bontà e della validità del “progetto” e che intendano offrire un loro contributo, anche di modesta entità, per il raggiungimento dell'importo previsto dalla vigente normativa, indispensabile per la costituzione formale, con atto notarile, della Fondazione. Si auspica e si spera, in tal modo, di realizzare, nel più breve tempo possibile, una raccolta preliminare di risorse finanziarie di almeno 120.000,00 euro, come richiesto per il patrimonio minimo di una Fondazione a livello nazionale, e di almeno altri 20.000,00 euro come fondo di gestione per dare inizio alla connessa operatività. E', certamente, un cammino non breve

né semplice quello che si prospetta, alla luce delle attuali obiettive difficoltà d'ordine economico e sociale che, purtroppo, interessano quasi tutti i cittadini italiani, ma crediamo fermamente che sia percorribile per raggiungere l'obiettivo. L'intero Consiglio Nazionale dell' A.N.F.I. e, particolarmente, i Consiglieri promotori sono pronti a scommettere sul successo del “progetto”, che potrà realizzarsi se condiviso dai Soci e dal personale della Guardia di Finanza, nei cui confronti potranno essere effettuati interventi non rientranti nei compiti del FAF. E' probabile che, per raggiungere alcuni dei risultati sperati, occorrerà attendere qualche anno e che, pertanto, il pieno successo della Fondazione sia godibile da parte dei soci e di coloro che, indos4

sando, attualmente l'amata uniforme della Guardia di Finanza, in futuro ne faranno parte. Anche a quest'ultimi, come già evidenziato, è diretta l'iniziativa e da essi ci attendiamo una tangibile partecipazione. Se si considera che i soci A.N.F.I. sono circa 25.000 ed i colleghi in servizio oltre il doppio, ne consegue che un'adesione generalizzata alla proposta, con un versamento di un importo minimo, ad esempio di 5 euro, per uno scopo nobile ed utile, si potrebbero raccogliere addirittura oltre 300.000,00 euro. Per avere un'idea di ciò che la Fondazione tende a realizzare e che attualmente non è alla portata dell'Associazione, riteniamo utile evidenziare, in sintesi, alcune possibili finalità:


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Ÿelevare il livello culturale e professionale dei Soci ANFI e del personale della Guardia di Finanza mediante la trattazione di argomenti tecnicoprofessionali, storici, giuridici, scientifici, di attualità nonché in materia pensionistica, assistenziale e previdenziale; Ÿdivulgare, in Italia ed all'estero, la storia, le attività e le finalità altamente sociali dell' A.N.F.I. e della Guardia di Finanza attraverso articoli, stampe, pubblicazioni, numeri unici, monografie, video ed altre iniziative; Ÿpromuovere l'immagine dell'A.N.F.I. e della Guardia di Finanza organizzando manifestazioni ed eventi pubblici di vario tipo anche attraverso l'attività di produzione e di commercializzazione di oggettistica varia, comunque in maniera accessoria e strumentale al perseguimento dei fini istituzionali; Ÿsvolgere attività di assistenza morale, materiale e di beneficenza, sotto qualsiasi forma, anche con la concessione di erogazioni, in denaro o in servizi, a favore di finanzieri in congedo o in attività, loro famiglie, soggetti terzi, nonché Enti e soggetti pubblici e privati, anche per finalità di ricerca scientifica; Ÿstipulare convenzioni di qualsiasi genere, anche trascrivibili nei pubblici registri, con Enti e Soggetti pubblici e privati che siano considerate opportune ed utili per il raggiungimento degli scopi della Fondazione; Ÿgestire, in proprio o a mezzo di soggetti convenzionati, centri logistici, strutture di alloggio per personale in congedo o in servizio e loro famigliari, nonché per orfani ed anziani non autosufficienti, beni mobili ed eventualmente di immobili di proprietà ed attività similari; Ÿorientare l'attività anche al fine di sostenere specificatamente le persone autistiche di qualunque età o affette da “sindrome down”, altri soggetti portatori di gravi handicap e di fornire sostegno attivo ed operativo a coloro che se ne occupano ed alle loro famiglie integrando o sostituendo l'assistenza pubblica.

prova da superare ed è l'adesione di quanti, leggendo, faranno propria l'iniziativa. Siamo convinti che essa sarà massiccia ed entusiastica. Nella malaugurata ipotesi che non si riuscisse a raggiungere l'importo minimo necessario per la costituzione del “fondo di dotazione”, le somme raccolte confluiranno nel “Fondo di Solidarietà dell'ANFI”. Ci auguriamo, però, che tutti si rendano Come si può agevolmente arguire, le pos- conto che è un'occasione unica per dare sibilità che si prospettano per la Fonda- un nuovo e determinante impulso zione sono decisamente stimolanti, ma all'A.N.F.I. e, soprattutto, che l'iniziativa per portare in porto il “progetto” c'è una evidenzia la volontà della nostra Asso5

ciazione di fare “qualcosa di più” per i Finanzieri in congedo ed in servizio. Il contributo può essere versato sul conto corrente nr. 821596 IBAN IT 50 E 031 0403 2030 00000821596 aperto presso l'Agenzia 584 di Deutsche Bank via Panama, 2 – 00197 Roma, intestato a “ANFI PRES NAZ - Progetto Fondazione”, Via Alberto Caroncini, 19 – 00197 Roma, con la seguente causale: “Contributo Fondazione ANFI”. L'articolo è stato redatto con il contributo dei Consiglieri Nazionali: S. Bevilacqua, S. Cuccuru, L. Stavolone.


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AI NOSTRI CADUTI Gorizia, Parco della Rimembranza di

idea era nata appena tre anni fa, anche se, fuori dalla Sezione di Gorizia, non aveva suscitato grandi entusiasmi. Eppure il Direttivo della Sezione, trainato dal Presidente Signoretti, dal vice Perazza e dal segretario Scarpini, faceva sul serio: studiandoci sopra, bussando a tante porte, spendendo ogni proprio contatto alla ricerca di sostegno (e di fondi…). Fatta salva la decisione dell'assemblea dei soci, di accantonare per questo scopo ogni possibile risparmio della Sezione, però, era davvero duro anche solo sperare di farcela. Ma la soluzione non era lontana: è stato sufficiente condividere il progetto con il Comandante Provinciale del Corpo di Gorizia, il Col. Fabio Cedola (figlio del nostro ex Consigliere Nazionale Gen. Giancarlo): il quale lo ha sposato imme-

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Vincenzo N. d’Amato

diatamente, con la sua nota passione e la determinazione che lo contraddistinguono, confermando l'intento di “pensarlo in grande” e dando tutto il necessario appoggio (che definire determinante è poco…) per la sua realizzazione. E così, con il progressivo coinvolgimento del Comune e della Provincia, della benemerita Fondazione Cassa di Risparmio del Friuli Venezia Giulia, della nostra Presidenza Nazionale e delle Sezioni della Regione, con il consenso di Autorità come il Comando Generale del Corpo e la Soprintendenza alle Belle Arti di Gorizia e Trieste e con l'individuazione degli artisti cui affidarne l'interpretazione grafica e la trasposizione su pietra (nelle persone del Luogotenente Giovanni Ciulla, in forza al Nucleo pt di Gorizia, ideatore e creatore del bozzetto poi approvato, e del maestro Vittorio Balcone, scultore di 6

fama internazionale operante in Gorizia), l'iniziativa ha “preso il vento”, permettendo di giungere alla grande giornata del 24 maggio, scelta per la posa e l'inaugurazione. 24 maggio: data di grande contenuto simbolico, che la città di Gorizia da tempo fa occasione per una importante manifestazione internazionale di studi storici denominata “éStoria”, giunta alla IX edizione; in un contesto sociale da sempre sensibilissimo ai temi della memoria,soprattutto di quella legata alle vicende della prima e di parte della seconda guerra mondiale. Vicende diverse, ma ugualmente scolpite con il sangue nella storia di questo lembo della nostra Italia. Per noi, la data ricorda anche l'episodio del “primo colpo di fucile” con cui aveva inizio il primo conflitto mondiale: colpo


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sparato, appunto il 24 maggio 1915 con un fucile '91 tuttora conservato presso il Museo Storico del Corpo, dalla pattuglia costituita dai finanzieri Car ta e Dell'Acqua al ponte di Brazzano sul fiume Judrio, allora sede di valico italoaustroungarico (tre, finora, i corsi di Accademia del Corpo con denominazione “Brazzano”). Vale la pena di ricordare che alla cerimonia avrebbe dovuto intervenire un discendente diretto del finanziere Dell'Acqua, residente a Treviso, e che per un contrattempo non è riuscito ad essere presente. E il giorno dell'inaugurazione finalmente è arrivato, accompagnato da … pioggia battente: “quanto di meglio” per una manifestazione di questo genere! La cerimonia era fissata per il pomeriggio. La mattina, a quella che avrebbe dovuto essere la prova finale, con l'intervento del personale del Cerimoniale del Comando Generale (era in arrivo niente di meno che il Comandante Generale del Corpo), una disperazione: arabeschi di pozze d'acqua nei vialetti a ghiaia del parco, alberi fradici e sgocciolanti ovunque, difficoltà ad installare gli impianti microfonici, copertura con mini-gazebo assolutamente insufficiente,fango dappertutto, e ovviamente il timore di un clamoroso “flop” degli invitati, causa pioggia. Da far cadere le braccia. E invece è bastato un leggerissimo miglioramento, qualche attimo di tregua per far scolmare le pozze d'acqua più fastidiose e un paio di gazebo rimediati “in zona Cesarini” dai nostri bravissimi colleghi in servizio, e il Parco della Rimembranza ha cominciato ad accogliere militari di ogni grado, gonfaloni e sindaci e gente comune, gruppi bandiere e labari e soci ANFI della Regione (oltre che della Sezione ospite di S. Donà di Piave, sede di altro importante Monumento del Corpo), scortati da un vivace gruppetto di mogli, con i bei foulards gialloverdi portati con femminile disinvoltura: tocco di eleganza e luminosità che le Signore sanno donare alle cerimonie. E poi gli ospiti: dal Prefetto di Gorizia dr.ssa Maria Augusta Marrosu al sindaco dr. Romoli, già deputato e senatore della Repubblica; dal Presidente della Provincia ad una serie di ex Comandanti del Gruppo Guardia di Finanza di Gorizia (ora Comando Provinciale), tra i quali il Gen. C.A. Cicciò, il Gen. B. D'Auria, il Col.

Pallini, il Gen. C.A. Biscaglia ed ancora i vertici dell'Arma e della Polizia di Stato, Sindaci di alcuni Comuni viciniori, alti Magistrati della Regione, rappresentanti delle Forze Armate e tanti altri ancora. Per l'ANFI, in assenza del Presidente Nazionale bloccato, suo malgrado, quella stessa mattina in autostrada, da un imprevisto guasto meccanico dell'autovettura con cui stava raggiungendo Gorizia, era sul posto il Vicepresidente Nazionale per l'Italia Centro Settentrionale Gen. B. Mauro Santonastaso, accompagnato dal Consigliere Nazionale per il Friuli Venezia Giulia T.Col. Vincenzo d'Amato, e dai Presidenti delle Sezioni ANFI della Regione. Alle ore 16,00, ricevuto dal Comandante Interregionale per l'Italia Nord Orientale di Venezia Gen. C.A. Flavio Zanini e dal 7

Comandante Regionale Gen. D. Walter Manzon, accedeva all'area della cerimonia il Comandante Generale della Guardia di Finanza, Gen. C.A. Saverio Capolupo accolto da un forte applauso dai presenti. La cerimonia aveva inizio con lo scoprimento dell'opera da parte della madrina, signora Emanuela Segulin, figlia del sottotenente SPE, M.A.V.M. Luciano Segulin, già appartenente al X^ Btg. mobilitato del Corpo, decorato per un rilevante fatto d'arme avvenuto l'11 giugno 1942 in territorio balcanico, socio della Sezione di Trieste, deceduto appena il 24 aprile scorso all'età di 94 anni, nel grado di tenente colonnello c.a. (nel riquadro la bella motivazione della decorazione). Seguivano la benedizione del manufatto, la deposizione di una corona d'alloro,


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portata da due soci della Sezione di Gorizia, da parte del Comandante Generale accompagnato dal Vicepresidente Nazionale per l'Italia Settentrionale Gen. Santonastaso, il “silenzio” ed infine la “preghiera del finanziere”, letta dal Cappellano Militare del Comando Regionale del Corpo, con il sottofondo delle note di “Gran Dio del ciel”, suonato dalla Banda della Brigata di Cavalleria Pozzuolo del Friuli. Come sempre, momenti struggenti di silenzio, sottolineati e arricchiti dalla preghiera e dalla musica, in cui il tuo stesso pensiero ti sorprende, quasi uscendo da te per librarsi libero, per lunghi istanti senza tempo, in tacita comunione con il luogo, con la natura, con le persone che ti circondano e che in quegli attimi senti vicine a te come non mai. E ti sembra che i marmi di questo parco prendano vita e richiamino la tua attenzione: di fronte il bel monumento all'Arma, poco distante quello della Polizia di Stato e più indietro, al centro del viale, il grande, dolente segno della memoria sfregiata della città, il tempietto diroccato che i goriziani hanno voluto conservare così; e oltre ancora, la piastra con i nomi di tanti caduti: compresi quelli di un gruppo di Fiamme Gialle martiriz-

zate nei tremendi giorni finali della follia bellica del '45. Ma è già ora dei discorsi ufficiali: dal saluto di un emozionatissimo Presidente della Sezione di Gorizia, sottotenente Mario Signoretti, a quello dei rappresentanti del Comune e della Provincia; e poi all'intervento del Col. Fabio Cedola, carico del proprio entusiasmo e della propria fierezza di giovane Comandante provinciale dinnanzi ai massimi Vertici gerarchici del Corpo, e infine alla breve, intensa rievocazione storica della presenza della Guardia di Finanza nell'area Isontina da parte del prof. Georg Meyr, docente di storia delle relazioni internazionali presso l'Università di Trieste. A chiudere, l'intervento del Comandante Generale Saverio Capolupo; con parole di ringraziamento, di elogio e di sprone; parole “alla mano”, espresse con la sua consueta efficacia, dense di quella, non detta ma percepibile, sintonia che unisce istintivamente il Capo, quello vero, ai suoi uomini. Anche quelli con i capelli bianchi, che hanno deposto l'uniforme conservando solo le Fiamme, affinché non smettano di ardere, almeno nel cuore. Ed è stato infatti, inoltrandosi di persona in mezzo alle “nostre” bandiere, ai Presidenti, ai Soci sistemati a lato del 8

Monumento, soffermandosi brevemente con loro ed abbracciandoli idealmente tutti, che il Gen. Capolupo ha voluto manifestare il suo affetto e la sua stima per noi. Gesto semplice, molto apprezzato non solo dai nostri, a conferma di una atmosfera divenuta, in quelle poche decine di minuti, sorprendentemente speciale. Più tardi, nell'accogliente salone della Compagnia del Corpo, di fronte al vecchio aeroporto di Gorizia, l'incontro di tutti gli intervenuti assumeva un carattere ancora più diretto e personale, divenendo occasione per gli Ufficiali del Comando Regionale per un dono simbolico al Gen. Capolupo, nel giorno del suo compleanno; nel quadro di un nutrito rinfresco offerto interamente dall'ANFI. Prima della conclusione il Vice Presidente Nazionale dell'A.N.F.I., Gen. Santonastaso, ha consegnato pubblicamente la tessera di socio onorario dell'ANFI al Prefetto di Gorizia dr.ssa Marrosu (“per la grande sensibilità e simpatia dimostrate a favore della nostra Associazione nello svolgimento dell'alta carica pubblica rivestita”) e quella di socio benemerito al Presidente ed al Segretario Generale della Fondazione Cassa di Risparmio FVG, avv. Franco Obizzi e dr. Giuseppe


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Bragaglia (“per avere, quali massimi responsabili di un Ente Bancario benemerito, fortemente impegnato nel sociale, condiviso sin dall'inizio le finalità ideali del progetto relativo al Monumento alla Guardia di Finanza, mettendo a disposizione, per il tramite degli organi di Governo dell'Ente medesimo, la parte preponderante delle risorse necessarie alla sua realizzazione; in tal modo consentendo al progetto stesso di diventare realtà”). Analoghi riconoscimenti dell'ANFI sono andati al col. Cedola, al Sindaco di Gorizia e al Presidente della Provincia. La manifestazione non poteva non concludersi (peraltro la mattinata successiva) con un commosso omaggio al nostro monumento nel Sacrario della Foiba di Basovizza, con la deposizione di una corona da parte del Vicepresidente Nazionale Gen. Mauro Santonastaso. Su questo però rinviamo all'apposito testo formulato dalla Sezione di Trieste.

OMAGGIO AI FINANZIERI DECEDUTI BASOVIZZA (TS) - 25 MAGGIO 2013

Segulin Luciano di Antonio ed Ida Trevisan da Trieste n. 16.12.1919 m. 26.04.2013 1940-43 S. Tenente SPE - X° Btg. Mobilitato della Guardia di Finanza - Lubiana

MEDAGLIA D'ARGENTO AL V. M. “Incaricato di svolgere una delicata missione in zona infestata da ribelli, si poneva a capo di una piccola colonna di rifornimenti che veniva attaccata lungo il percorso con raffiche di mitragliatrici e lancio di bombe a mano. Caduto l'autiere al suo fianco e ferito una prima volta ad un ginocchio, si lanciava animosamente dall'autocarro blindato e si portava allo scoperto per rendersi conto della situazione e dirigere il tiro. Ferito nuovamente, in modo grave, al petto ed al braccio destro, trovava ancora la forza di trascinarsi in posizione defilata, dalla quale, sotto continuo tiro nemico, incitava i suoi uomini alla resistenza ed alla lotta fino all'arrivo dei rinforzi che lo trovavano esaurito ma fiero del dovere compiuto”. Ceste (Balcania), 11 giugno 1942

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25 maggio 2013 si è svolta presso la "Foiba di Basovizza Monumento Nazionale ", alla presenza del Gen. B. Mauro Santanastaso, V. Presidente Nazionale per l'Italia Settentrionale, del Gen. B. Pier Luigi Mancuso, Comandante Provinciale di Trieste e del Magg. Gabriele Baron, Comandante del Gruppo Trieste, una cerimonia in memoria dei caduti della Guardia di Finanza "infoibati" nelle cavità carsiche. Nel corso 9

della stessa, solennizzata da un picchetto in armi di finanzieri, è stata deposta una corona d'alloro sul cippo che ricorda l'eccidio dei nostri militari. Alla cerimonia hanno preso parte anche il Consigliere Nazionale per il Friuli Venezia Giulia, T. Col. Vincenzo d'Amato ed i Presidenti con numerosi soci delle Sezioni di Trieste, Muggia, Gorizia, Monfalcone e Cormons. Gianfranco Masia


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INAUGURAZIONE Nuovo Museo Storico della Scuola Alpina di Predazzo di

n poco meno di 300 metri quadrati di superficie, cinque vani espositivi collegati fra loro e una serie infinita di fotografie, documenti, lettere, filmati ed altro materiale. E' la sintesi del nuovo Museo Storico della Scuola Alpina della Guardia di Finanza, appendice del Museo Storico di Roma. E' stato inaugurato martedì 7 maggio a Predazzo nell'ambito della Scuola Alpina. Molte le Autorità civili, militari e sportive intervenute alla cerimonia. Dapprima i saluti ufficiali nell'atrio del teatro poi l'intervento del Gen. C.A. Luciano Luciani Presidente del Museo Storico della Guardia di Finanza il quale ha voluto ripercorrere la storia del Museo con le seguenti parole: “Per impulso del Generale di C.A. Nino Di Paolo, allora Comandante Generale, fu deciso di ampliare il Museo Storico del Corpo di Roma, creando sezioni staccate che raccogliessero i reperti storici di alcuni settori specialistici dell'istruzione.

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Mauro Giannini

Fin dal 1994 presso la Scuola Alpina erano state allestite sale espositive riguardanti il servizio alpestre, per iniziativa del Comandante della Scuola dell'epoca e del maresciallo Lollo. A seguito dell'iniziativa del Comando Generale, il Museo Storico di Roma ha costituito il Museo del Servizio Aereo a Pratica di Mare e la sala espositiva del Centro di specializzazione dei Baschi Verdi di Orvieto. Attualmente è in fase di realizzazione il Museo della Scuola Nautica di Gaeta presso la caserma Mazzini ed è in programmazione il Museo della Motorizzazione del Corpo alla caserma della Scuola Ispettori e Sovrintendenti de L'Aquila. In questo quadro, fu deciso il restyling del Museo della Scuola Alpina che è stato realizzato con il determinante aiuto finanziario della Provincia Autonoma di Trento – fondazione Museo Storico di Trento – con il supporto tecnico del personale del Museo Storico di Roma, Capitano Severino e Maresciallo Mari10

nanza e soprattutto con la dedizione ed abnegazione del personale della Scuola Alpina, guidato dal Maresciallo Lollo. Il risultato di questa meritoria operosità è qui, e tra poco ne prenderemo visione. Quello che si offre ad un attento visitatore non è un catalogo di oggetti di valore storico, ma la conoscenza delle tradizioni e dei sacrifici che costituiscono la memoria alla quale debbono attingere i giovani finanzieri che oggi si addestrano per svolgere la loro delicata opera al servizio della legalità del Paese. La Guardia di Finanza è nata in montagna per garantire la difesa fiscale, ed in tempo di guerra la difesa militare del confine e per duecento anni ha assolto questo compito con dedizione e con il supremo sacrificio di moltissimi dei suoi uomini migliori. Ora la globalizzazione e le mutate dinamiche finanziarie ed economiche hanno di fatto abolito le frontiere terrestri del nostro Paese e l'attività della Guardia di Finanza si è rivolta verso altri settori, a


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tutti ben noti per l'evidenza con cui i mass-media ne danno notizia. Ma l'addestramento alla montagna e per la montagna che si impartisce alla Scuola Alpina rimarrà sempre fondamentale, perché la montagna è scuola di vita. La montagna è entrata nel DNA delle Fiamme Gialle ed i suoi valori, sacrifici, abnegazione, spirito di solidarietà per chi è in difficoltà sono ancora attuali e costituiscono lo scopo per il quale esiste la Scuola Alpina di Predazzo. Il museo che oggi si inaugura vuole dare una rappresentazione visiva di questi valori.” A seguire è intervenuto il Comandante in Seconda della Guardia di Finanza Gen. C.A. Emilio Spaziante il quale, procedendo “a braccio” ha rievocato i suoi trascorsi di rocciatore e sciatore. Erano presenti alla cerimonia il Comandante della Legione Allievi Gen. B. Gennaro Vecchione, il Comandante Regionale Trentino Alto Adige Gen. B. Giuseppe Grassi, il Comandante provinciale di Trento Col. Fabrizio Nieddu, il Comandante della Scuola Col. Stefano Murari, lo scenario della Magnifica Comunità di Fiemme, Giuseppe Zorzi, il direttore del Museo Storico di Trento Giuseppe Ferrandi (che ha collaborato all'allestimento della struttura museale). Madrina della cerimonia il Sindaco di Predazzo Maria Bosin. Erano presenti anche gli ex atleti Franco Nones e Cristian Ghedina. La struttura è stata benedetta dal Cappellano della Scuola Alpina padre Antonio il quale ha parlato di “una storia che merita di essere tramandata e che si propone come stimolo verso traguardi sempre più alti”. Il Maresciallo Mariano Lollo ha poi illustrato i contenuti del Museo che verrà a lui affidato unitamente ai colleghi Bruno Giacomelli e Diego Trettel. Si tratta della riedizione ampliata della prima sede museale, nata nel 1994 per il 70° di fondazione del Gruppo Sciatori Fiamme Gialle ed oggi in grado di raccontare, esponendo foto e materiali, in maniera completa la storia della scuola nel fluire delle vicende che la hanno accompagnata dalla sua fondazione ad oggi. In chiusura ricordo che il Museo sarà aperto al pubblico, dal lunedì al giovedì dalle 9 alle 16, il venerdì dalle 9 alle 12, il sabato per gruppi, su appuntamento.

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EVENTI Raduno Interprovinciale delle Sezioni A.N.F.I. della Capitanata e Intitolazione di una Piazza di Torremaggiore (FG) alle Fiamme Gialle di

ontornato dai pregevoli affreschi di scuola napoletana, conservati nella Sala del Trono del Castello Ducale di Torremaggiore (FG), città di 17.000 abitanti, posta a pochi chilometri a nord di Foggia, che nel XII secolo ospitò nel suo territorio (a Castelfiorentino) l'imperatore Federico II di Svevia, alle ore 18,00 del 10 maggio 2013, il Vicesindaco, Dott. Enzo Quaranta, salutando le varie Autorità ed il numeroso pubblico presente, ha dato inizio al Convegno su “Il fenomeno della corruzione nella pubblica amministrazione”, una fattispecie delittuosa che si insinua nei percorsi della pubblica amministrazione fino a compromettere l'imparzialità e la retta gestione della cosa pubblica. L'incontro, programmato come evento di apertura del “Raduno Interprovinciale delle Sezioni A.N.F.I. della Capitanata, ha

C

Giuseppe Ruggieri

riscosso il vivo interesse e l'incondizionato apprezzamento del pubblico presente che ha calorosamente applaudito gli illustri oratori (Dott. Antonio Laronga, Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Foggia, Avv. Antonio Maria La Scala, Docente di Diritto Penale all'Università LUM “Jean Monnet” di Casamassima (BA) e Consigliere della Sezione A.N.F.I. di Bari, Prof. Nunzio Angiola, Ordinario di Management pubblico presso l'Università di Foggia, Dott. Costanzo Di Iorio, Sindaco di Torremaggiore, Dott. Michele Emiliano, Sindaco della Città di Bari, e Cap. Samuel Bolis, Comandante della Compagnia della Guardia di Finanza di San Severo). Sentite espressioni di gratitudine sono state espresse ai principali promotori ed ai chiarissimi interpreti del convegno da par te del Segretario Generale 12

dell'A.N.F.I., Ten. Col. Giuseppe Ruggieri, intervenuto in rappresentanza del Presidente Nazionale, Gen. C.A. Giovanni Verdicchio, assente per concomitanti impegni istituzionali. L'appassionato concerto della Fanfara dei Bersaglieri, nella piazza antistante il Castello Ducale, ha poi concluso la serata, suscitando l'entusiasmo spontaneo della popolazione per la varietà del repertorio, che non ha trascurato, tra l'altro, le più tradizionali e richiestissime “Flik e flok”, “La bella Gigogin”, “O surdato innamorato”, “Le campane di S.Giusto”. La mattina successiva, 11 maggio 2013, alla pioggia intermittente e leggera caduta durante la notte è subentrato il sorriso del sole primaverile. Alle 8,30, come da programma, centinaia di soci e familiari, provenienti dal Lazio, Umbria, Marche, Molise, Puglia e Basili-


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cata, con il coordinamento dei rispettivi Consiglieri Nazionali, Fin. m. Antonio Fiore, Lgt. Nicola De Marco e Lgt. Luigi Tricarico, si sono ammassati in Piazza Incoronazione da dove, in corteo, preceduti dalla Banda Musicale di Torremaggiore, dal Gruppo Bandiere delle Sezioni A.N.F.I. e dai Gonfaloni comunali di Torremaggiore e San Paolo di Civitate e dal Gruppo delle Autorità, si sono avviati verso il Monumento ai Caduti della Città. Dopo una breve sosta, deposta una corona d'alloro alla memoria dei Caduti a cura del Sindaco di Torremaggiore, Dott. Costanzo Di Iorio, e del Segretario Generale dell'A.N.F.I., Ten. Col. Giuseppe Ruggieri, il corteo dei radunisti ha percorso il breve tratto di strada che lo separava dalla Chiesa di Santa Maria della Strada, dove, officiata da S.E. Mons. Giovanni Pistillo, è stata celebrata la S. Messa. Il corteo ha poi raggiunto Largo di Via Quasimodo, per la cerimonia di intitolazione di “Piazza Fiamme Gialle” e l'inaugurazione di un artistico “Monumento ai Caduti delle Fiamme Gialle”, fatto erigere dal Comune di Torremaggiore al centro della stessa piazza attrezzata a verde pubblico e curata in ogni minimo particolare. Un avvenimento storico per Torremaggiore e per la Guardia di Finanza. Una cerimonia solenne ben riuscita, incorniciata da un sole che splendeva in un “singolare” cielo azzurro. A testimonianza del grande significato dell'evento, la presenza, per la Guardia di Finanza, del Comandante il Nucleo Polizia Tributaria di Campobasso, Ten.Col. Delio Palumbo, e del Comandante la Compagnia di S. Severo, Cap. Samuel Bolis, nonché di numerose Autorità civili e militari regionali, provinciali e locali, delle rappresentanze delle Associazioni Combattentistiche e d'Arma e dei tanti torremaggioresi con i bambini delle vicine scuole e le sventolanti bandierine tricolori. Centinaia di finanzieri in congedo iscritti all'ANFI, provenienti, oltre che dalle località più vicine, come Cerignola, Foggia e San Severo, anche da quelle più lontane, come Andria, Bari, Barletta, Bisceglie, Bitonto, Polignano a Mare, Trani, Triggiano, Campobasso, Isernia, Lanciano, Latina, Lesina, Margherita di Savoia, Molfetta, Ostuni, S. Ferdinando di Puglia, Avezzano, Castiglione del Lago, Diso, Rieti, Teramo, Termoli, Terracina, Pescara e Terni, erano lì per ricordare ancora una volta i compagni morti in guerra o in pace e rivivere quei momenti 13


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particolari che li avevano visti uniti per lo stesso ideale. Centinaia di finanzieri in congedo erano lì, a sottolineare quanto fosse ancora vivo lo spirito di corpo in loro ed a dimostrare che i sentimenti nutriti e condivisi in passato erano ancora fortemente sentiti. L'Inno d'Italia, suonato dalla Banda Musicale di Torremaggiore e cantato, sull'attenti, dalla piazza gremita in ogni ordine di posto, accompagnato dal commovente prolungato applauso dei presenti, ha quindi segnato che il “nostro” Monumento è stato scoperto. Hanno fatto poi seguito: Ÿla benedizione del Monumento, la deposizione della prima corona d'alloro e lo scoprimento della targa d'intitolazione della piazza alle “Fiamme Gialle”; Ÿle “toccanti” espressioni di gratitudine del Presidente della Sezione A.N.F.I. di S. Severo, Fin. Luigi Iagulli, per tutti coloro che con il loro sostegno avevano reso possibile la realizzazione dell'evento e, tra questi, in particolare, per il Vicesindaco di Torremaggiore, Dott. Enzo Quaranta, che in qualità di maresciallo della Guardia di Finanza in aspettativa, ha curato e seguito con appassionata dedizione l'intero iter procedurale del progetto; Ÿi sentimenti di riconoscenza del Sindaco di Torremaggiore, Dott. Costanzo Di Iorio, per i luminosi esempi di abnegazione delle Fiamme Gialle, la competenza tecnico-professionale, la serietà, lo spirito di servizio e la silenziosa operosità di tutti gli appartenenti al Corpo; Ÿl'affettuoso saluto del Segretario Generale dell'A.N.F.I., Ten.Col. Giuseppe Ruggieri, alle Autorità, alla cittadinanza tutta di Torremaggiore, ai radunisti ed ai loro ospiti e la solenne consegna del diploma di nomina e della tessera di Socio Benemerito, conferita dal Comitato Esecutivo Nazionale dell'A.N.F.I., al Sindaco ed al Vicesindaco di Torremaggiore, al Sostituto Procuratore della Repubblica di S. Severo ed al Comandante la Compagnia Guardia di Finanza di S. Severo, nonché del Diploma di Merito al Socio, Brig. c. Mario Rinaldesi, ha poi concluso la manifestazione, preceduta dallo scambio di targhe e oggettistica ricordo tra le predette Autorità Comunali e quelle dell'Associazione. Una bella giornata, certamente da ricor-

dare, e la caratteristica “Tenuta Cipriano” di Torremaggiore, ha voluto apportarvi il suo contributo, prima del tradizionale pranzo conviviale, accogliendo i radunisti per la cerimonia di gemellaggio tra le Sezioni A.N.F.I. del Lazio e Umbria e quelle pugliesi della Capitanata. Il Segretario Generale, Ten. Col. Giuseppe Ruggieri, nel consegnare le apposite pergamene ai promotori, Consiglieri Nazionali, Lgt. Luigi Tricarico e Fin. Antonio Fiore, con gli auguri di rito, ha ricordato, che con il 14

gemellaggio non si vuole soddisfare il bisogno di sentirsi vicini con chi si condividono le stesse radici, le stesse attività, le stesse finalità, ma consolidare, questo sì, la comune fede nei sani principi dell'associazionismo e la reciprocità delle relazioni privilegiate, fatte, soprattutto, di informazioni sulla vita delle Sezioni e sulle reciproche esperienze, con il costante riferimento all'azione comune con sentimenti di amicizia, senso di fratellanza e di umana solidarietà.


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DIBATTITI I Presidenti delle Sezioni A.N.F.I. della Lombardia di

Urbano Saba

abato 20 aprile 2013, presso nale della Lombardia, ha rivolto il Comando Regionale della all'Assemblea un caloroso saluto ed ha Guardia di Finanza di Milano sottolineato: si è tenuto il 3°Raduno dei Presidenti a) il vincolo di appartenenza che unisce delle Sezioni ANFI della Lombardia. la Guardia di Finanza al personale in Erano presenti, in rappresentanza della congedo; Presidenza Nazionale, il Vicepresidente b) la soddisfazione di accogliere presso Nazionale Vicario dell'ANFI, Gen. C.A. il Comando Regionale il raduno dei Umberto Fava, il Vicepresidente NazioPresidenti delle Sezioni ANFI della nale per l'Italia Settentrionale, Gen. B. Lombardia; Mauro Santonastaso, ed il Consigliere c) l'orgoglio di rivestire la qualifica di Nazionale, Ten. Lanfranco Stavolone nonsocio onorario dell'ANFI; ché 18 Presidenti di Sezione, accompad) la Sua particolare attenzione e dispognati da Vicepresidenti e Consiglieri di nibilità per qualsiasi problematica Sezione. potesse richiedere un personale Prima di iniziare il dibattito il Gen. D. intervento a sostegno ed a beneficio Sebastiano Galdino, Comandante Regiodell'Associazione.

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Il Gen. C. A. Umberto Fava ha ringraziato il Gen. D. Galdino per le gratificanti espressioni ed ha riaffermato lo spirito di fratellanza che unisce il personale in servizio e quello in congedo, auspicando un proficuo lavoro agli intervenuti. L'Assemblea, grata per la spontanea e generosa sensibilità verso l'ANFI, ha riservato al Gen. Galdino uno spontaneo e sentito applauso. Dopo i saluti rivolti all'Assemblea, dal Gen. Umberto Fava, anche a nome della Presidenza Nazionale, e dal Gen. Santonastaso, è iniziata la discussione sui principali argomenti all'ordine del giorno, svoltasi con il consueto interesse ed appassionata partecipazione.


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Il Cap. Urbano Saba ha illustrato le principali innovazioni del nuovo Statuto in vigore dal 7 marzo 2013, in via di distribuzione a tutte le Sezioni, soffermandosi in particolare sull’art. 3/6 che limita al 35% i soci simpatizzanti rispetto agli iscritti ordinari, sull'art. 16/1 dello Statuto che introduce il limite di due mandati consecutivi per la stessa carica sociale, sull'art. 56/3, il quale dispone che l'elezione dei candidati Vicepresidenti Nazionali e dei Consiglieri Nazionali per le Regioni, residenti nelle rispettive aree geografiche, siano eletti dai soci con diritto al voto iscritti alle Sezioni nelle predette aree geografiche, nonché su altre problematiche. Nel corso del dibattito, i Presidenti hanno rappresentato le difficoltà che incontrano per l'iscrizione di congedanti, connesse anche alle cerimonie di commiato per gli appartenenti al Corpo che lasciano il servizio ove era possibile proporre al congedato l'iscrizione all'ANFI. Il Gen. Umberto Fava ha rassicurato l'Assemblea che il problema è all'attenzione costante della Presidenza Nazionale ed ha ribadito la necessità di insistere nella sensibilizzazione dei colleghi in procinto di andare in pensione, presentando, in maniera convincente ed esaustiva, i reciproci benefici che derivano dall'iscrizione all'ANFI. Il Vice Presidente Nazionale Vicario, ha commentato brevemente le “Finalità” previste all'art. 2 dello Statuto con specifico riferimento al contenuto indicato nel comma 1., lettera f ) ed ha confermato la posizione assunta dal Consiglio Nazionale in base alla quale l'A.N.F.I. può aderire ad organismi associativi d'Arma,

come attualmente aderisce ad Assoarma, sia a livello centrale che periferico con le sezioni, mentre nessuna delle sezioni si può proporre in qualità di “socio” di altri raggruppamenti associativi di qualsiasi natura ed a qualunque titolo, fermo restando che ciascun socio, a titolo personale, è libero di iscriversi a qualsiasi altra associazione. Il Consigliere Nazionale Ten. Lanfranco Stavolone, informa che sta per essere avviata la raccolta fondi per realizzare il progetto teso a realizzare una Fondazione con lo scopo di creare le condizioni per far fronte alle nuove esigenze generali dei soci ed ai sempre crescenti impieghi di pubblica utilità ad iniziativa dell'Associazione Finanzieri d'Italia. I presenti sono stati informati che, quanto prima, nelle sezioni saranno introdotti innovativi processi di informatizzazione delle procedure, allo scopo di velocizzare in tempo reale lo scambio di dati e notizie e la trasmissione di documenti e che è in fase di avanzata realizzazione il procedimento che consentirà lo svolgimento del Consiglio nazionale, o di altre forme assembleari, con lo strumento della video-conferenza. I Presidenti sono stati, infine, sollecitati ad interessare i soci per partecipare al prossimo raduno nazionale, invitando gli iscritti a prenotarsi in tempo utile per godere delle tariffe agevolate, rivolgendosi all'Agenzia “CONVENTION BUREAU CHIANCIANO TERME - TEL. 0578 63360” con la quale è stata stipulata la convenzione esclusiva. In chiusura il Cap. Saba ha sottolineato che è stato un incontro dove tutte le osservazioni e le considerazioni sono

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state espresse in maniera costruttiva senza togliere vigore ed emotività a tutti gli interventi che si sono succeduti e che occorre sensibilizzare i soci sul senso di appartenenza all'ANFI.


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FRAMMENTI DI STORIA DALLA “STRAFEXPEDITION” ALLA VAL D’OSSOLA - Storia di un Finanziere deceduto durante la Grande Guerra -

una storia che ho appreso da mia nonna quand'ero ragazzo quando raccontava di tanto in tanto del cugino partito per la Grande Guerra ma poi morto vicino al confine svizzero. Quel giovane, di qualche anno più grande di lei, si chiamava Luigi Ettore Neri nato il 12 febbraio 1893 a S. Stefano Magra (SP), in forza al quinto Battaglione della Regia Guardia di Finanza (nella foto in basso). Scomparsa la nonna, mi ripromisi di ricostruire la storia del giovane parente in divisa di cui forse era la foto custodita in un cassetto, scattata probabilmente prima del giuramento a Roma, esattamente cent'anni fa, atteso che fu ammesso alla ferma di anni tre a decorrere dal 1° settembre del 1913. L'occasione si è presentata tempo addietro partendo da una ricerca scolastica di mio figlio sulla Grande Guerra; grazie al Museo Storico della Guardia di Finanza, all'Archivio di Stato e all'A.N.F.I. di Domodossola ne ho infatti riscoperto la storia dopo un secolo dai primi battaglioni mobilitati. Fra questi il Quinto Battaglione che combatté sugli Altipiani con la 1ª Armata; qui, in Val d'Astico, alle 6 del 15 maggio 1916 si scatena la “Strafexpedition” austroungarica. Dopo il bombardamento, alle 10 le fanterie nemiche attaccano attraverso i varchi aperti nella notte dai genieri costringendo i Finanzieri ad abbandonare la linea avanzata. Alle due del pomeriggio viene evacuata la popolazione sull'altopiano di Tonezza e in Val d'Astico mentre i nostri contengono gli austriaci proteggendo i profughi in fuga verso Arsiero. Il 19 maggio al gruppo misto della Guardia di Finanza (Battaglioni V, IX e XVII) viene ordinato un altro ripiegamento e poi, nella serata del 20, l'estremo arretra-

Albania, Piazza Scanderbeg nella Tirana di oggi

E’

Stefano Aluisini*

mento sulla nostra ultima linea di difesa che attende così l'attacco finale aggrappata sulla sinistra ai tre pezzi da 149 mm di Forte Ratti. A sorpresa invece nel pomeriggio del 25 maggio gli austriaci, favoriti dalla nebbia e dal temporale, attaccano conquistando il Cimone, facendo crollare il fondovalle ed espugnando Forte Ratti. I Finanzieri devono aprirsi il passo combattendo e a sera oltre 200 di loro mancheranno all'appello: solo il 28 maggio gli austriaci saranno fermati facendo saltare tutti i ponti e grazie alla Brigata Granatieri di Sardegna che scriverà sul vicino Cengio la propria leggenda. Dopo quei fatti il giovane finanziere Neri, per quanto indenne, deve rientrare alla Legione di Bologna a causa della salute ormai compromessa dai notevoli disagi patiti. Una volta ristabilitosi viene trasferito alla brigata di Re in Val Vigezzo, nell'Ossola. Qui fiorisce il contrabbando dalla Svizzera e i Finanzieri percorrono spesso con gli sci questi sentieri eremitici spingendosi da Olgia sino a Ponte Ribellasca, sulla strada per le Cento Valli e Locarno. Ma l'equipaggiamento inadatto, le valanghe e l'epidemia di influenza spagnola mietono altre vittime. Il giovane finanziere, già sofferente per le privazioni del conflitto, muore così a 25 anni, il 5 ottobre del 1918, a Olgia di Re. Oggi il paese è quasi abbandonato e nel piccolo camposanto non ho più trovato traccia della sua tomba ma vi ho lasciato comunque le mie fiamme gialle della Scuola Alpina di Predazzo. Così credevo si concludesse la vicenda ma il M.llo Stefano Mura, presidente della Sezione ANFI di Domodossola, dopo avere appreso delle ricerche, mi ha informato dell'esistenza di una lapide presso la caserma “Urli” che riporta i nomi delle Guardie di Finanza cadute nel periodo 17

della Grande guerra. E' tra loro anche il finanziere Luigi Neri, uno dei tanti che non tornarono, caduti fra trincee sconvolte o sopravvissuti solo per spegnersi prima che la guerra finisse ma le cui vicende ormai confuse nelle pagine della storia e' giusto siano così ricordate. *Ten. cpl, socio della Sezione di Brescia

Fonte: http://www.museicivicivicenza.it

di

Fante italiano nelle trincee dell'Altopiano di Asiago, 1917


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CONVEGNI Tecniche Investigative a Confronto nel Contrasto alla Criminalità Organizzata di

l 13 aprile 2013, presso l'Hotel Place di Bari, ha avuto luogo un convegno sul tema “Tecniche investigative a confronto nel contrasto alla criminalità organizzata”. L'evento promosso e organizzato d a l l 'A s s o c i a z i o n e G e n s N o v a e dall'Associazione Nazionale Finanzieri d'Italia (A.N.F.I.) di Bari, con la cooperazione del Consolato Generale della Repubblica di Albania in Bari e con il Consolato Onorario della Repubblica di Ungheria (circoscrizione Puglia, Basilicata, Abruzzo e Molise), ha avuto come obiettivo l'intento di proporre un'occasione di incontro tra l'Italia e i diversi paesi dell'Europa dell'Est per quel che riguarda le differenti tecniche investigative utilizzate nel contrasto alla criminalità organizzata. Si ringraziano per l'intervento di introduzione e di relazione sugli argomenti trattati nella specifica materia di competenza come da programma: Dott. Fadil Canaj - ex Capo della Polizia di Stato Tirana (Albania); Dott. Gentian Jahjolli, Direttore degli Accordi Esteri presso il Ministero degli Interni, Repubblica d'Albania a Tirana; Dott. Ten. Col. Fatos Haziri - Polizia Kosovo; Dott.ssa Carmen Frandes, Ispettore di Polizia presso il Distretto di Targu Mures; Prof. Dott. Cannine Arena, Console Onorario della Repubblica di Ungheria, Circoscrizione Puglia, Basilicata, Abruzzo e Molise e il Prof. Avv. Antonio Maria La Scala - Avvocato Penalista del Foro di Bari e Docente di Diritto Penale presso Università L.U.M. "Jean Monnet" di Casamassima (BA) nonché Presidente Nazionale Associazione Culturale "Gens Nova" Bari. L'attività di Gens Nova, iniziata quasi dieci anni fa, prosegue con problemi quotidianamente sentiti (l'anno scorso si è tenuto un convegno simile, al quale hanno partecipato giudici americani e funzionari della Nato, quindi paesi appartenenti alla parte “occidentale” del mondo moderno), mentre quest'anno come anzidetto, il confronto

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Antonio Fiore

con i paesi dell'Est Europa proprio per vedere le modalità di condotte investigative degli stessi nel contrasto alla criminalità organizzata. Il Prof. Avv. Antonio Maria La Scala ha sottolineato l'importanza del confronto con i paesi dei Balcani, ritenuto molto utile soprattutto perché anche in quell'area geografica, dopo la caduta del muro, purtroppo, i problemi di criminalità sono aumentati. Inoltre molte loro problematiche sono connesse con quelle del nostro Paese, atteso che ci sono ormai organizzazioni criminali albanesi, rumene e non solo, che operano, collaborano e cooperano con i nostri criminali. Per questi motivi un'associazione che si occupa di tematiche concernenti la legalità, avverte la necessità di fare un confronto con la propria realtà nazionale. Si è trattato di una riflessione di ampio raggio e un confronto sulle strategie di contrasto messe in campo, anche in riferimento alle vicende storiche di ciascuno Stato, per fronteg-

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giare organizzazioni che sempre più spesso "collaborano" con quelle italiane, attraverso la testimonianza di investigatori e funzionari di altri Paesi. E' stato possibile, così, avere una testimonianza diretta e concreta di ciò che oggi si sta attuando per la sicurezza dei cittadini. Al tavolo dei relatori si sono succeduti importanti autorità e personaggi balcanici. Ad aprire i lavori, dopo i rituali saluti del presidente La Scala, è stato Fadil Canaj, ex Capo della Polizia di Stato di Tirana, che - rigorosamente nella sua lingua di origine, con il supporto di una traduttrice - ha discusso dei rapporti di polizia fra Italia e Albania e fra UE e Albania, menzionando i problemi interni dello stato albanese come la tratta della prostituzione, ma soprattutto le piaghe contemporanee: microcriminalità e danni alla proprietà. Una criminalità, quella albanese, davvero molto feroce come ha testimoniato lo stesso relatore. L'obiettivo della ormai decennale colla-


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borazione Italia-Albania è di ridare fiducia alle forze dell'ordine ormai considerate inutili e inefficienti dai cittadini disillusi. Per questo è stata migliorata la qualità delle Forze dell'Ordine e sono state promosse norme e leggi in sinergia con quelle Europee. A seguire l'intervento del Dr. Gentian Jahjolli, Direttore degli Accordi Esteri del Ministero degli Interni della Repubblica di Albania, che ha descritto varie tecniche applicative per fronteggiare la criminalità organizzata, tecniche che devono tuttavia tutelare i diritti dell'uomo per conservarne l'integrità fisica e psicologica. L'analisi dettagliata, approfondita e critica, si è concentrata, fra le altre, su tecniche come la consegna controllata, l'undercover (sottocopertura) e l'agente infiltrato, con un excursus approfondito che ha rivelato vantaggi e svantaggi di tali procedure. Inoltre hanno preso la parola il Ten. Col. Fatos Haziri della Polizia del Kosovo, il quale ha evidenziato come nonostante le difficoltà tecnologiche, ci sia piena disponibilità nel fornire informazioni richieste da altri paesi. Tale volontà a dimostrazione che pur con un'estensione territoriale piccola ed una democrazia ancora fragile, vi sia grande interesse nel contrastare la criminalità organizzata puntando molto sulle intercettazioni telefoniche, In Kosovo esiste solo un corpo di Polizia che, al contrario di quello albanese, non fa ancora parte di Europei ed Interpol. Nell'occasione, lo stesso colonnello ha aggiunto che si stanno facendo molti passi in avanti ed ha anticipato la notizia che a breve anche il Kosovo aderirà finalmente ad Europei ed Interpol. Infine dall'intervento della Dott.ssa Carmen Frandes, Funzionario di Polizia Rumena, sono giunte interessanti indicazioni sulla normativa "preventiva" antiriciclaggio in Romania dove è in vigore ormai dal 2002 una sorta di "sorveglianza dei conti corren-

ti" sulle operazioni bancarie e/o finanziarie al di sopra di una determinata soglia in termini di quantità di denaro. Da un lato banche dati centralizzate, dall'altro un monitoraggio costante da parte delle banche che segnalano movimenti sospetti in modo che gli organi investigativi e le autorità giudiziarie possano ricostruire in tempo reale chi c'è dietro quei movimenti. Con dati alla mano è stato aperto un dibattito informativo e formativo, rivolto a studenti di Giurisprudenza, membri appartenenti alle Forze di Polizia Locali e a tutta la cittadinanza attiva nell'interesse comune di un Territorio non afflitto dalla piaga della criminalità. A concludere il convegno, come di consueto, sono state le domande e gli interventi della numerosissima platea, accorsa con interesse e curiosità all'evento. Al termine il Comm. Antonio Fiore nel ribadire l'importanza di simili iniziative, ha portato i saluti della Presidenza Nazionale A.N.F.I., da sempre sensibile ai problemi concernenti la legalità. L'evento è stato realizzato con la collaborazione dei soci Antonio Genchi e Nicola Leone, Consiglieri Nazionali dell'Associazione "Gens Nova". 19


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L’Angolo della

SALUTE

mata, sottolinea l'importanza e la vastità del fenomeno e quindi le relative implicazioni mediche, sociali, economiche, politiche e relazionali. I dati ISTAT 2012 ci dicono che la fascia d'età più attiva nella pratica sportiva è tra i 15 e 24 anni, con un massimo di incidenza tra i 15 e i 17 anni (61%). In pratica nel periodo della cosiddetta fascia scolastica, e comunque nella fase evolutiva psico-fisica della vita. Il fenomeno della pratica sportiva è, soprattutto nei Paesi a più alto tenore A ELLE DEGLI PORTIVI socio-economico, un fenomeno in continua espansione ed in progressivo E IL OLE aumento, perciò interessa vari aspetti della conoscenza della salute umana. in dall'antichità l'uomo è Purtroppo molte persone, specie gli adostato un adoratore del Sole, lescenti, non sanno che mentre piccole sia come divinità, sia come dosi di radiazioni ultraviolette ben grafonte di salute. Ma, se nei secoli scorsi, duate sono utili e benefiche al nostro l'esposizione solare era distintivo delle organismo, una esposizione eccessiva classi più povere, in quanto dedite ai lavo- ed incontrollata, può avere conseguenri all'aperto (contadini, pastori, marinai, ze anche gravi, non solo per la nostra etc), oggi il mito dell'abbronzatura è dive- cute, ma anche per lo stato generale di nuto uno status simbol universale della salute, e quindi sottovalutano il problegiovinezza e del benessere. Gli sportivi, ma esponendosi indiscriminatamente soprattutto quelli che praticano attività all'esposizione solare. E' stato calcolato all'aria aperta (outdoor), sono particolar- c h e l ' 8 0 % d e l t e m p o d e d i c a t o mente esposti agli effetti favorevoli, ma all'esposizione avviene, quasi dapperanche agli svantaggi del sole. In misura tutto, nei primi 20 anni di vita. Recenteminore invece quelli che praticano attivi- mente l'Agenzia Internazionale per la tà prevalentemente in palestre o piscine Ricerca sul Cancro ha ribadito che ci sono (indoor). Si calcola che in Italia circa 20 sempre più importanti evidenze circa milioni di persone siano regolarmente l'azione carcinogenetica dei raggi ultradedite ad attività ginnico-sportive, ma violetti (UVA-UVB) sulla cute dell'uomo. che comunque altrettante pratichino Oltre ai ben noti e fortunatamente rari s a l t u a r i a m e n t e a t t i v i t à l u d i c o - fenomeni (colpo di sole e colpo di caloricreazionali. Questa cifra di 40 milioni, re), più spesso l'esposizione al sole può che sembra comunque essere sottosti- causare eritemi, ustioni, fotodermatiti, Prof. Luigi Valenzano, Consulente in Dermatologia presso il Poliambulatorio FAF di Roma, diretto dal Dott. Riccardo Piccinni

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orticarie solari e varie altre patologie infiammatorie e allergiche. Ma gli UV in particolare possono essere responsabili dei fenomeni di fotoinvecchiamento e fotocarcinogenesi, alla base dei tre più frequenti tipi di tumori cutanei (carcinoma a cellule basali, carcinoma a cellule squamose e melanoma), tutti dannosi non solo per la cute e mucose ma anche per gli organi interni, e dunque per la nostra sopravvivenza. Il rischio di sviluppare una neoplasia aumenta progressivamente in rappor to alla overesposizione o a fonti artificiali di UV (es. lampade solari). Perciò questi tumori colpiscono prevalentemente le aree foto esposte ma, seppur meno frequentemente, il tronco, gli arti e le mucose. L'incidenza di queste patologie è in continuo e progressivo aumento, nonostante tutte le campagne di prevenzione che ormai da parecchi anni e in molti Paesi del Mondo vengono promosse. Negli USA più di un milione di nuovi casi all'anno e, a seconda delle statistiche, con diversi indici di morbilità e mortalità; anche nei nostri Paesi europei vi è una tendenza verso l'aumento di tale fenomeno tumorale. Più colpiti sono i maschi, quasi il doppio rispetto alle femmine, soprattutto i soggetti a cute chiara, occhi azzurri, capelli biondi o rossi. Soprattutto fra questi fenotipi a rischio, un dato significativo ed allarmante è che, sono proprio i soggetti che hanno subìto scottature solari in età infantile, quelli che poi, nelle fasi avanzate della vita, mostrano i più alti indici di malattia. Ecco perché l'informazione e la prevenzione


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debbono coinvolgere in primis i giovani giornata (ore 11.00 – 15.00). Ma poiché sportivi, ma comunque tutta la popolanessun fotoprotettore ci garantisce da zione che a vario titolo opera all'aperto. I solo una protezione totale, è comunfotoprotettori (filtri assorbenti o chimici, que utile iniziare da brevi esposizioni di filtri riflettenti o fisici) non sempre ven10-20 minuti, per poi aumentare gragono adeguatamente scelti ed applicati, dualmente. e quindi spesso non sono in grado di pre- ŸAnche in presenza di cielo nuvoloso, venire il problema, basti pensare ad brezza o vento, che riducono la perceesempio che i prodotti cosiddetti imperzione del calore e quindi del rischio, è meabili all'acqua (waterproof ) restano necessario assumere le massime preefficaci anche dopo 80 minuti di immercauzioni. Ciò perché comunque i sione nell'acqua, mentre quelli definiti raggi UV possono essere riflessi fino al resistenti all'acqua (water resistant) sono 90 % dall'acqua, sabbia, neve, ghiaccio, attivi solo per circa 40 minuti. Da ciò il erba, etc. pericolo per i soggetti che sudano molto ŸL'abbronzatura o la cute scura non o fanno bagni frequenti. Le creme o sono di per sé fattori sufficientemente emulsioni solari sono quelle più utilizzaprotettivi, e quindi si deve comunque te: è indicato un fattore di protezione ricorrere ad adeguati fotoprotettori. superiore a 30 con applicazione unifor- ŸAttenzione ai cosmetici, che possono me su tutte le superfici esposte mezz'ora essere fotosensibilizzanti (profumi, prima di esporsi al sole e da riapplicare deodoranti, trucchi etc.) ed ancor più ogni due ore in caso di sudorazione eccessiva o immersioni in acqua. Molte sono le formulazioni cosmetiche disponibili in commercio, ma non tutte sono ottimali. A titolo orientativo, ricordiamo che gli olii e le acque solari non garantiscono un'elevata protezione e quindi sono più adatti a soggetti a cute scura o già abbronzati. Gli stick, anche se ad elevata protezione, debbono essere limitati ad aree circoscritte, cicatrici, dermatiti o dermatosi preesistenti, soprattutto sui nevi, che sappiamo essere possibili precursori di evoluzione verso il melanoma. Le emulsioni e le paste o creme, ad alto fattore di protezione solare (SPF), senza additivi o conservanti, garantiscono un'elevata e duratura protezione solare, e quindi sono indicate anche per soggetti a cute molto chiara e delicata, e specificamente per i bambini oltre il terzo anno di vita, in quanto prima di tale data, l'esposizione diretta è fortemente sconsigliata. Comunque la migliore protezione si realizza indossando regolarmente indumenti chiari, leggeri, traspiranti, cappelli con visiera o a larga tesa, occhiali da sole e comunque schermi fisici. Per concludere, soprattutto per gli sportivi, e per tutti quelli che si espongono al sole abitualmente, e ancor più se saltuariamente, le raccomandazioni per una corretta esposizione al sole, possono essere riassunte in poche semplici regole di comportamento: ŸUtilizzare sempre una corretta protezione solare UVA-UVB, evitando di restare costantemente fermi al sole, soprattutto nelle ore più calde della 21

agli autoabbronzanti e agli acceleratori di abbronzatura, che, non solo non proteggono, ma possono anche causare dermatiti tossico-allergiche. Analogamente anche alcuni farmaci (contraccettivi orali, antinfiammatori, analgesici, antibiotici, psicofarmaci etc.) possono causare fotosensibilizzazione acute o anche croniche (pigmentazioni permanenti). ŸDopo l'esposizione può essere utile l'applicazione di emulsioni idratanti ed emollienti (doposole). ŸResta da sottolineare l'utilità di una dieta adeguata, ricca cioè di vegetali freschi, con abbondante apporto di liquidi non alcolici, equilibrata e normocalorica. Resta quindi valido l’antico adagio che “se il sole è preso bene, fa bene, se il sole è preso male, fa male”.


Albania, Piazza Scanderbeg nella Tirana di oggi

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RICORDI

LA MARCIA VERSO L’INFERNO di

8 settembre 1943, il giorno dell'armistizio con gli Alleati, mi trovavo a Tirana. La notizia della cessazione delle ostilità venne accolta con grandi speranze; "radio fante" annunciò subito che l'Albania sarebbe stata restituita agli albanesi e che gli italiani, militari e civili presenti nel territorio, sarebbero ritornati a casa. Balle! Con alcuni colleghi fui nel centro della capitale, che ci apparve tranquilla, indifferente agli accadimenti dell'ora, mentre nel vicino aeroporto atterravano di continuo velivoli della Luftwaffe carichi di soldati e materiale bellico. In breve tempo il paese fu in mano alle forze armate hitleriane, che imposero i loro voleri. Anche noi militari, ex alleati, venimmo a trovarci sotto il potere teutonico. L'ordine superiore era di reagire sol-

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Leonardo Calossi

tanto se aggrediti, ma questo non avvenne. I giorni successivi furono di grande travaglio morale, avvilenti, di cupa incertezza. I magazzini vestiario furono aperti ed ognuno prelevò quello che riteneva più utile. lo, ad esempio, ritirai una divisa, un paio di scarponi da montagna (che indossai e calzai seduta stante), un cappotto ed altri indumenti, quanti ne poteva contenere il sacco alpino, nel quale rintrodussi pure il foglio matricolare, consegnatoci. Dal casermaggio prelevai una coperta di lana. Insomma ci vestimmo tutti di "nuovo" come il Valentino pascoliano. Non venimmo subito disarmati: agli ufficiali fu lasciata la pistola, ai sottufficiali ed alla truppa il moschetto; a ciascuno in dotazione un solo caricatore. E ciò per quale scopo? Forse per "comu22

nicare" alle formazioni partigiane che i militari italiani potevano ancora difendersi. Un'assurdità! Il successivo giorno 19, circa duemila uomini: carabinieri, guardie di finanza, soldati della sussistenza e pure un gruppetto di "camicie nere" (che avevano detto "Basta!" a Mussolini ed al fascismo) ormai "preda" delle truppe tedesche, furono incolonnati per marciare alla volta della città macedone di Bitoli, distante 214 chilometri, sede di stazione ferroviaria della linea Salonicco - Belgrado ed oltre, dove era stato allestito l'Italbiwak per l'affluenza dei militari italiani già di stanza in Albania e territori limitrofi. Al comando degli uomini in partenza era il colonnello dei carabinieri Giulio Gamucci (del nostro comandante di legione, Enrico Palandri, ignoravamo la


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sorte). Era una calda giornata estiva e la marcia procedeva assai lenta. La prima tappa fu al 17° chilometro della carrozzabile per Elbasan. Noi "Fiamme Gialle" ci sistemammo sotto frondosi ulivi, gli ex fascisti e i carabinieri poco più avanti, mentre i soldati in un campo ai margini del bosco. Nessuno disponeva di tende. Ci avevano preceduto due autocarri carichi di vettovaglie; i carabinieri, oltre agli autocarri, disponevano di cavalli. La notte trascorse tranquilla, ma sul far del giorno improvvisamente fummo destati da una voce, ampliata dal megafono: "Italiani, siete circondati, arrendetevi, deponete le armi, non avete scampo". L'imposizione di quegli uomini per noi aveva un significato anacronistico: la nostra resa era avvenuta l'8 settembre ed erano scomparsi volontà e spirito combattivi. Anelavamo la pace, ma purtroppo...! Balzammo in piedi sorpresi, apprensivi, nessuno imbracciò la propria arma. Passato qualche minuto, dal bivacco dei carabinieri fu udito il crepitìo di armi automatiche e s'innalzarono fumo e fiamme. Alcuni partigiani furono tra noi, uno di essi, italiano, ci avvertì che il commissario che inquadrava la formazione, avrebbe chiesto a ciascuno se intendeva unirsi a loro, che i non consenzienti sarebbero stati lasciati al destino. Ma era sincero? Ne frattempo sopraggiunsero due autoblindo tedeschi, seguiti da un camion carico di soldati. I partigiani si allontanarono velocemente, ritirandosi nella boscaglia, in direzione della quale fu aperto un intenso fuoco dai militari germanici. Gli stessi partigiani avevano dato alle fiamme automezzi dei carabinieri ed ucciso i loro cavalli. Dopo qualche ora venne ripresa la marcia, ma in branco come pecore e la tappa di quel giorno, per lunghezza e percorso montagnoso, mise a dura prova la resistenza fisica; in gruppi e gruppetti arrivammo al punto di sosta alle prime ore della sera. Anche la marcia dei giorni successivi fu snervante, ma esente da imprevisti. Giunti alle falde del monte Qafa Tanes, dove la temperatura era assai bassa, la notte fu trascorsa al riparo in casolari di un villaggio. Al mattino il colonnello Cantucci decise di raggiungere il luogo di sosta sulla sponda nord del lago Derida, usando gli

Leonardo Calossi (il primo da sinistra) con colleghi a Tirana il 9 Settembre 1943

autocarri, che avrebbero fatto la spola. E ciò per le difficoltà di valicare il Passo. Nel viaggio in cui a bordo dei camion era l'alto ufficiale e oltre 100 suoi uomini, presso un ripido tornante sbucarono i partigiani, che li catturarono ed avviarono immediatamente per un erto e tortuoso sentiero. Mentre la lunga fila andava avanti, il brigadiere Fantini con uno scatto si getto in un borro e lì rimase acquattato. Indi ritornò alla camionabile e raggiunse il lago, lo ero in buona relazione con il parigrado fin dal 1942, allorché il suo reparto ed il mio (una compagnia autonoma comandata dal capitano Giovanni Griffani, poi deceduto nel viaggio di rientro in patria coll'affondamento della nave silurata al largo di Bari), operavano congiuntamente a disposizione dell'Alto Commissario per la Sicurezza dell'Albania. Dalla viva voce del Fantini appresi ciò che era accaduto sulla montagna. (Molti anni dopo, dal sacerdote Giampietro Gamucci, figlio del colonnello, titolare della Parrocchia San Nicolò in Firenze, seppi dell'eccidio di suo padre e dei carabinieri da parte della formazione che li aveva catturati un mese prima sul Qafa Tanes, capeggiata dall'albanese Xhelal Staravenscka, individuo crudele, politicamente instabile, già collaboratore dei tedeschi, ritenuto responsabile di altri massacri di nostri militari). Il giorno dopo dal lago raggiungemmo la cittadina di Derida, dove fummo 23

disarmati. Vidi gli ufficiali consegnare la pistola con gli occhi rossi. Da parte mia lasciai il moschetto, provando una sensazione di insicurezza, di vuoto. Con altre tappe, percorrendo strade meno disagevoli, arrivammo all'ltalbiwak: il 30 settembre 1943. Ci accolse una tambureggiante propaganda, accompagnata dalle note di "Giovinezza". Gli imbonitori esaltavano il "magnifico duce, provvidenzialmente restituito al suo popolo per la salvezza della patria, tradita dal bieco generale Badoglio e dal pavido re sabaudo". Ed ancora: "Aderite alla repubblica sociale, espressione di civiltà; accorrete nelle file del nuovo esercito guidato dall'eroe d'Africa, il maresciallo d'Italia Rodolfo Graziani". Erano pure ripetuti altri slogan della più trita retorica fascista. Malgrado l'insistente abbaiare, la massa rispose con un deciso e secco "NO". Dei circa 300 uomini della guardia di finanza, ad esempio, soltanto alcuni passarono dall'altra parte della barricata. Tra questi un collega, del quale non ricordo il nome, tenne a giustificare la sua decisione: "Non sono fascista, ma intanto ritorno in Italia e là so io cosa fare". La mattina del 3 ottobre una lunga colonna di militari italiani di tutte le armi e corpi, fu alla stazione di Bitoli, affollò i vagoni bestiame, simili a quelli della prima guerra mondiale, che trasportavano i soldati in zona d'operazione e che sulla fiancata recavano la scritta: "cavalli 8 - uomini 40". Era uno stuolo di giovani che tre anni avanti erano stati strappati dai loro focolari e mandati a combattere non per la difesa della Patria, ma per un dittatore smanioso di grandezza. Erano avviliti, umiliati, sgomenti, ridotti in catene senza colpa, schiavi del ventesimo secolo. Dopo breve sosta la tradotta mosse verso nord, verso dove? Quale sorte ci attendeva? Io, accovacciato sul duro e diaccio pianale del carro, con gesto spontaneo estrassi dal portafoglio l'immagine in tela del Beato Antonio Patrizi, da me venerato fin da fanciullo, la mirai fissamente, indi accostai alle labbra la foto della mia sposa. Un'intensa emozione accelerò i battiti del cuore, toccò il profondo dell'anima. E lo sferragliante convoglio andava, andava....!


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CURE TERMALI Il Servizio Nazionale Sanitario e le Categorie Protette di

Vincenzo Ruggieri

e norme che regolano il S.S.N. sono tante e tali che anche gli addetti ai lavori non sempre sono in grado di rispondere ai quesiti e risolvere problemi che affliggono il contribuente costretto alle prese con leggi non sempre chiare che disciplinano il “pianeta sanità”. Con il decentramento o devoluzione delle funzioni, spesso le norme e le prestazioni cambiano da Regione a Regione in relazione alle disponibilità finanziarie e - diciamolo - anche in base alla sensibilità del Governo Regionale. Alcune Regioni, per esempio, prevedendo livelli aggiuntivi di prestazioni sanitarie, hanno disposto l'esenzione totale dalla compartecipazione alla spesa far-

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maceutica anche agli “invalidi per servizio” dalla seconda all'ottava categoria. Altre concedono particolari facilitazione per le protesi dentarie, sino a coprire l'intera spesa. Va da sé che ciascun assistito deve informarsi presso gli organi competenti per conoscere quali siano le prestazioni sanitarie di cui può usufruire nella sua qualità di “invalido per servizio”: senza la partecipazione alla spesa o con un contributo alla stessa. Ai sensi della vigente normativa, tutti gli assistiti, afflitti da infermità artrosiche e/o epatico/intestinali hanno diritto ad usufruire, con oneri a carico del S.S.N. di un solo ciclo di cure termali (fango termale o balneoterapia termale e idropo24

niche) nell'arco di un anno. Gli “invalidi per servizio”, e quindi le cosiddette “categorie protette” di cui all'art. 57 della Legge 833/78, possono fruire nel corso dell'anno di due cicli di cure purché strettamente connesse alle patologie che sono all'origine del riconoscimento delle invalidità. Inoltre, non tutti sanno che le “categorie protette”, coloro che hanno le infermità riconosciute contratte in servizio e per cause di servizio, sono esentanti dal pagamento del ticket. Devono pagare solo la c.d. “ricetta”. Per poter usufruire di tali prestazioni (primo e/o secondo ciclo) gli interessati devono farsi rilasciare la certificazione di “invalido per servizio” esibendo alla ASL il decreto concessivo dell'equo indennizzo o in alternativa il verbale della Commissione Medica Ospedaliera oppure il decreto concessivo della p.p.o.. Ottenuta tale certificazione gli interessati devono informare il proprio medico di base il quale, nel rilasciare l'impegnativa per le cure fangoterapiche e/o idroponiche, deve indicare sulla stessa gli estremi della certificazione rilasciata dalla AS.L.: “Ciclo di cure fangoterapiche (12 fanghi e 12 bagni) presso la stazione termale di……………..per…………….invalidit à riconosciuta contratta in servizio. Esenzione n………... In questo caso le spese alberghiere sono sostenute direttamente dall'interessato mentre quelle di cura sono a totale carico del S.S.N. Tranne l'importo della “ricetta”. Per usufruire di un secondo ciclo per cure idroponiche la dichiarazione sarà la stessa: “Ciclo di cure idropiniche presso la stazione termale di…………….. per…………….invalidità riconosciuta contratta in ser vizio. Esenzione n………... In questa seconda ipotesi l'interessato, nel retro dell'impegnativa, dovrà dichiarare, sotto la propria responsabilità, l'appartenenza alle categorie protette (ex articolo 57 L. 833/1978). Le spese alberghiere sono a carico dall'interessato e se autorizzate, sono rimborsate a cura della ASL di appartenenza nella misura prevista dalle vigenti disposizioni e sulla base della relativa documentazione di spesa e certificazione attestante l'effettuazione delle cure. Anche in questo caso le spese di cura sono a totale carico del S.S.N. tranne l'importo della “ricetta”


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MINI-RADUNI 50° Anniversario - 30° Corso “Cece” Scuola Alpina di Predazzo - 27 Aprile 2013 di

abato 27 Aprile 2013 presso la Scuola Alpina si è tenuto il Raduno degli ex Allievi del 30° Corso “CECE”. In qualità di ospiti erano presenti il Sindaco di Predazzo, Dott.ssa Maria Bosin, ed i sottufficiali Istruttori del 1963 Giambattista Venturini e Lorenzo Sanfelici. Nel corso della cerimonia ufficiale che si è tenuta presso l'auditorium, dopo la celebrazione della Santa Messa officiata dal Cappellano don Antonio Atzori, che nell'omelia ha richiamato i valori delle tradizioni della Scuola e i valori umani e professionali trasmessi da sempre, ai propri allievi. Il Fin. Francesco Perazza Coordinatore del Comitato Organizzatore ha rivolto il saluto di benvenuto ai Radunisti ed ai graditi ospiti e di ringraziamento al Colonnello Comandante Stefano Murari per l'ospitalità ricevuta. Nel Suo intervento di ringraziamento Il Sindaco di Predazzo ha messo in evidenza i rapporti umani, economici e sentimentali che legano, sin dalla sua costitu-

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Francesco Perazza

zione, gli abitanti alla Scuola della Guardia di Finanza. Il Fin. Perazza ha concluso il suo intervento richiamando alla memoria degli ex Allievi i giorni dell'arruolamento e del periodo di permanenza nella Scuola del lontano 1963. “Quando mi sono accinto a scrivere e riscrivere queste parole di saluto e benvenuto che ho il piacere e l'onore di rivolgervi sono stato assalito da un'ondata di ricordi, d'emozioni e di sentimenti che sono esplosi come un caleidoscopio con i suoi mille colori. Come dimenticare il viaggio, che per quelli come me che arrivavo dall'Abruzzo era durato un giorno ed una notte, per molti di noi il primo vero viaggio della vita. L'emozione nel varcare per la prima volta i cancelli della Scuola e spaesati guardarci intorno in mezzo a tanta neve, e con qualcuno che era partito pensando di andare a Predappio e quindi con le scarpe della festa. Con i monti che cingono Predazzo che, forse, guardavano, stupiti, tanti futuri mon-

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tanari. A riportarci, subito, alla realtà furono i primi ordini, al momento da impaurirci, urlati dai nostri futuri Istruttori. Il bailamme d'accenti e dialetti da Torre da babele dei nostri vicini di fila o di camerata. La speranza di essere arruolati e la fifa blu di essere rispediti a casa, l'invidia per quelli già in divisa e il dolore e la commozione per possibili colleghi che ci salutavano in lacrime, prima di tornare a casa. L'orgoglio con cui indossammo la prima divisa e la tuta di servizio che con il berretto norvegese ed i scarponi marroni che a forza di olio di gomito dovemmo far diventare neri ci hanno fatto compagnia per lunghi 9 mesi. La quarantena passata in caserma in attesa della prima libera uscita, le adunate dove dopo averci fatto le pulci per i capelli, la barba, per un saluto non perfetto, per la piega dei pantaloni, con le scarpe che dovevano brillare come lustrini, si scioglievano con un laconico: “Non siete pronti”. Poi finalmente arrivò il gran giorno e d invademmo le vie e le piazze di una Predazzo


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tutta da scoprire e dopo aver sognato chissà quali conquiste scoprimmo tutti insieme il “Vinella” che divenne il punto di riferimento delle nostre libere uscite. La Domenica mattina, dopo le fatiche delle marce del Sabato mattina ed il pomeriggio di toilette e relax, tutti tirati a lucido, impettiti e pavoneggianti sfilavamo, al suono della marcia d'ordinanza, fino al Duomo per la Santa Messa che, per la verità seguivamo con poca attenzione, impegnati a guar-

darci intorno nella speranza di cogliere qualche sguardo birichino o di complicità, delle ragazze di Predazzo. Le lunghe esercitazioni in piazza d'armi, con qualche imbranamento che dava luogo a risa, lazzi e sfottò. E poi arrivò il momento più importante e indimenticabile, il giorno del “Giuramento”, condiviso con i genitori dei più fortunati, che quel giorno furono i genitori di tutti. L'urlo all'unisono di “Lo Giuro “ ci donò l'onore e l'onere di diventare per sem-

pre fedeli servitori della nostra bellissima ed unica Patria e dei suoi cittadini. Dopo la sfilata per la festa del Corpo, a Roma, ed il campo estivo, superati gli esami con la consegna delle “Fiamme Gialle” e del Fregio, finalmente dorato e non più nero, giunse il momento, tanto agognato, di dire addio alla Scuola per diventare Finanzieri veri, presso i reparti operativi, per lo più piccole brigate e distaccamenti sui confini d'Italia a svolgere i compiti d'Istituto a cui la Scuola ci aveva ben preparati. Il fatto che, oggi, a distanza di 50 anni, siamo di nuovo qui, come quel primo giorno del Gennaio 1963 è la testimonianza dell'orgoglio e del senso di appartenenza che ci lega alla Scuola Alpina e che ci fa, ancora, sentire speciali rispetto a tutti gli altri Finanzieri perché noi siamo quelli di Predazzo. Non so se questo sarà il nostro ultimo raduno, io spero di poter organizzare anche quello del 55° anniversario, con l'augurio che l'età e la salute ce lo permettano. Auguri di benessere, salute e felicità per tutti noi e per le nostre famiglie arrivederci al 2018: Viva il 30° Corso “Cece“, viva la Scuola Alpina, Viva l'Italia.”

Passo Rolle Scuola Alpina di Predazzo 6° Corso Pluristagionale 1974-75 al 21 al 22 Settembre 2013 si terrà il raduno dei frequentatori del 6° Corso Pluristagionale svoltosi a Passo Rolle. Gli organizzatori per il raduno sono i soci A.N.F.I della Sezione di Predazzo, Xaiz Paolo, Dellagiacoma Fabrizio, Valt Silvano, Andreatta Silvano e Rossetti Franco, che hanno predisposto un Interessante programma. Ritrovo il 21 settembre alle ore 15,30 presso il Circolo unificato della scuola Alpina per un rinfresco e poi chi vuole la visita al museo rinnovato. Il giorno 22 settembre alle ore 10,30 ritrovo presso la Scuola Alpina, Sala cinema, per la S. Messa e deposizione della corona. Ore 12,30, pranzo all'Hotel Torretta di Bellamonte, convenzionato, sito in Bellamonte (Tn) Via Pra de Mont 42 tel.04622576120 fax 0462576125 email hoteltorretta@surfing.net La convenzione prevede dal 15 al 22 settembre 2013 “speciale settimana verde” 7gg pensione completa €. 370,00; 3 gg mezza pensione €.150,00; 2 gg. mezza pensione €.110,00; 1 gg. mezza pensio-

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ne €. 60,00. I prezzi sono riferiti alla singola persona. Supplemento singola €.10,00 al giorno. L'Hotel va prenotato personalmente. La quota per il raduno complessiva (rinfresco, pranzo all'Hotel e ricordo dell'evento) per ogni frequentatore è di €. 55,00. Gli interessati entro la

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fine del mese di luglio per problemi organizzativi devono comunicare la propria adesione ai seguenti numeri telefonici Xaiz Paolo, cell. 3336592386; Valt Silvano, 3491878008; Andreatta Silvano, 0462.502517; Dellagiacoma Fabrizio 346 8312163 - email dellafabri@teletu.it


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VARIE

Ricerca Commilitoni PASSO DELL'APRICA (SO), MAGGIO 1954 Il Fin. Olita Gobbi, socio della Sezione di Este, ha inviato la foto che lo ritrae in occasione di un risultato di servizio, il sequestro di un'autovettura e tre bricolle di t.l.e., nel corso di un blocco stradale sul Passo dell'Aprica. In quell'occasione la pattuglia era composta dai finanzieri Buratto, Gremes e Gobbi. Il Fin. Gobbi ricorda altri nomi di colleghi di reparto tra cui: Ruoto, Pace, Cocaffo, Bunelli, Russatti e Pinto. Coloro che volessero mettersi in contatto con il Fin. Gobbi possono telefonare ai nr. 0429.85108 oppure 333.8862224, in alternativa scrivere alla Sezione di Este (PD) Via Giuseppe Garibaldi, 23/A.- 35042 Este. BRIGATA DI SAN MARTINO DI VALLE DI CASIES (BZ) 1966 Il M.C. Adriano Luciani, Vicepresidente della Sezione di Ancona, ha espresso il desiderio di contattare gli ex colleghi, allora brigadieri Zaccon e Brambilla, i finanzieri Balducci, Volpe, Guzzo, Rompietti, Batti e Sinisi facenti parte della Brigata di confine di San Martino in Valle di Casies (BZ) nel 1966, anno in cui il reparto fu interessato dall'attentato terroristico cui persero la vita i Fin. Salvatore Gabitta e Giuseppe D'Ignoti. I recapiti del M.C. Adriano Luciani sono i seguenti: tel. 0712866346 – cell. 3299364134 e-mail adrianoluciani@libero.it BIELLA 1957 - FESTA DEL CORPO La foto, pervenuta dal M.O. Mario Filippeschi, socio della Sezione di Grosseto, ritrae i militari in servizio presso la Tenenza di Biella in occasione della Festa del Corpo del 5 luglio 1957. Coloro che si riconoscono e volessero contattare il Socio Filippeschi, possono telefonare al numero telefonico: 0564.455925.

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10° ANNIVERSARIO MONUMENTO AI CADUTI SENZA CROCE DI SAMARATE (VA) L'8 marzo 2013 ha avuto luogo, presso la sala consiliare del Comune di Samarate (VA) la cerimonia di presentazione per il decimo anniversario del monumento dell'Opera regionale e provinciale Caduti senza Croce. Numerose le Autorità militari e civili presenti. In prima fila il Vice Presidente Nazionale per l'Italia Nord Est dell'Opera Nazionale Caduti senza Croce, Fin. Cav. Giuseppe Daversa, il Sindaco di Samarate Leonardo Tarantino, l'Assessore provinciale Giuseppe De Bernardi Martignoni. Una testimonianza di appartenenza nei confronti di un monumento simbolo di rispetto e commemorazione per i militati Caduti nei vari fronti di guerra e che non hanno avuto degna sepoltura (foto 1). La cerimonia ufficiale, del decimo anniversario del monumento dedicato ai Caduti senza Croce, ha avuto luogo il successivo giorno 6 aprile 2013. Alla cerimonia hanno preso parte numerose Autorità militari, civili e religiose, il Sindaco di Samarate con numerosi colleghi dei comuni limitrofi, le rappresentanze dei militari dell'Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza in servizio ed in congedo (foto 2 e 3). Numerosi i messaggi di auguri pervenuti tra i quali quelli del Presidente della Repubblica, del Presidente della Regione Lombardia, del Sindaco di Milano, del Sig. Prefetto di Varese, Dott. Giorgio Zanzi, del Comandante Generale della Guardia di Finanza, Gen. C.A. Saverio Capolupo, del Presidente Nazionale dell'A.N.F.I., Gen. C.A. Giovanni Verdicchio, del Comandante Provinciale della Guardia di Finanza, Col. t. ISSMI Antonio Morelli. Ci sembra doveroso ricordare i nostri militari Caduti, nei vari conflitti, con queste poche, ma significative parole, inviate dal Sindaco di Milano, Dott. Giuliano Pisapia: “A questi Caduti mancarono i segni visibili dell'omaggio degli Italiani, ma non la memoria di un popolo e l'amore delle loro famiglie. Mantenere viva la loro memoria significa indicare a tutti cosa significa la guerra: morte, distruzione e annientamento della dignità personale. Significa però anche mostrare un esempio (…..). Oggi più che mai gesti come questi di sacrificio e dedizione al Paese, un desi- servono a ricordarci come sono stati capaderio di impegno per la felicità di tutti ci di vivere e di morire tanti Italiani, e a 28

foto 1

foto 2

foto 3

quale impegno siamo chiamati oggi: fare una Italia come loro l'hanno sognata e voluta”.


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ROMA 1/NORD

a cura di A. Malizia

AVELLINO Foto 1

Foto 2

Incontro di Pasqua e visita istituzionale a Civitavecchia - Il 20 marzo u.s., un gruppo di soci della Sezione Roma 1 Nord, guidato dal Presidente, Gen. B. Bernardo Musumeci, ha incontrato i colleghi in servizio del Reparto Operativo Aeronavale di Civitavecchia ed insieme hanno fatto visita alla Madonnina che pianse lacrime di sangue in località Pantano a Civitavecchia (foto 1). Incontro conviviale dei soci della Sezione in occasione delle festività pasquali(foto 2).

Il 19 aprile 2013, Il Comandante Generale della Guardia di Finanza, Gen. C.A. Saverio Capolupo, si è recato in visita ufficiale presso il Comando Provinciale del Corpo di Avellino dove, ad attenderlo vi era il Comandante Interregionale per l'Italia Meridionale, Gen. C.A. Domenico Achille che ha fatto gli onori di casa. Il Gen. Capolupo ha incontrato i militari in servizio e la delegazione della locale Sezione A.N.F.I. presieduta dal M.A. Michele Golia. Successivamente, presso i locali del Comune, il Generale Capolupo ha ricevuto, dalle mani del Commissario Straordinario, Dott.ssa Cinzia Guercio, la “Cittadinanza Onoraria”. La manifestazione si è conclusa con la esibizione della Banda Musicale del Corpo presso il Teatro “Carlo Gesulado”, dove la Sezione A.N.F.I. di Avellino ha contribuito ad accogliere le Autorità ed a coadiuvare il servizio d'ordine e le hostess addette all'evento. 29


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TARVISIO

MANTOVA

Il 14 e il 15 maggio 2013, in occasione del passaggio del 69° Giro d'Italia, i soci della Sezione di Tarvisio, con il Presidente M.C. Federico Marchioro, ed altri soci, su richiesta del Comune, hanno prestato opera di volontariato unitamente alla Protezione Civile, per garantire la sicurezza ai ciclisti.

Il 9 maggio 2013 è stato festeggiato il 95° compleanno del Ten. Cesare Mozzanega, alla presenza del Comandante Provinciale, Col. Dario Guarino, del Presidente della Sezione, M.C. Vincenzo Scanu e del Consiglio Direttivo.

IMOLA E BOLOGNA

Il 25 marzo 2013, il Comandante Provinciale di Bologna, Gen. B. Virgilio Pomponi, ha organizzato, in occasione delle festività pasquali, un incontro conviviale presso la sala mensa del Comando. Erano presenti il Cappellano Militare, don Giuseppe Bastia, il Comandante del Nucleo pt, Gen. B. Piero Iovino e numerosi militari dipendenti. Per l'A.N.F.I. erano presenti il Consigliere Nazionale e Presidente della Sezione di Bologna, M.M.A. cs. Comm. Ermanno Gelsi ed il Presidente della Sezione di Imola, M.A. Nicola Belardo.

POTENZA

NETTUNO-ANZIO

Il 22 aprile u.s. il Comandante Regionale, Gen. D. Vittorio Zago, ha effettuato una visita di cortesia alla sede della Sezione di Potenza, accolto dal Presidente, M.c. Cav. Paolo Rocco Telesca e dal Consiglio Direttivo al completo.

Alcuni soci, accompagnati dal loro Presidente, Lgt. Rosario Peri, presso il centro Anteo di Anzio hanno partecipato alla manifestazione “Azalea” per la raccolta fondi destinati alla ricerca sul cancro.

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Torino

L'11 maggio 2013 si è svolta la 1^ Edizione dei Giochi Sportivi della Guardia di Finanza del Piemonte, ideata dal dinamico Gen. Div. Carlo Ricozzi ed organizzata dall'A.S.D. Guardia di Finanza Piemonte con il patrocinio del Comune di Torino e la collaborazione del C.U.S. di Torino. Nell'ambito di tale manifestazione, la Sezione A.N.F.I. di Torino ha allestito un gazebo che è stato visitato da numerose persone, interessate alle attività svolte dall'Associazione. Il Presidente, Magg. Guido Calderaro, ha consegnato una targa ricordo, offerta dalla Sezione, all'atleta più giovane che ha partecipato alla manifestazione (foto a destra).

PAVIA

Il 21 marzo 2013, presso la Sala Gonfalone della Provincia di Pavia, si sono riuniti per la Provincia, l'Assessore alle Politiche per la Coesione Sociale e la Sicurezza, Servizi per l'Impiego, Volontariato ed Associazionismo, Cooperazione Internazionale, Sport, Dott. Francesco Brendolise; per il Consiglio Provinciale Permanente tra le Associazioni Combattentistiche e d'Arma della provincia, il Presidente Col. Raffaele Babuscio, per la firma di un protocollo d'intesa per le attività da svolgere sul territorio. Per l'A.N.F.I, erano presenti: il Presidente di Pavia, Brig. c. Salvatore Puntara ed il Vicepresidente M.M. Aldo Moschelle, il Presidente di Stradella, M.A. Rag. Stefano Pes ed alcuni soci delle rispettive Sezioni.

COSENZA

AVEZZANO

Riunione conviviale, presso un noto ristorante della città, dei soci della Sezione, presieduta dal M.M.A. Giacinto Ventura, in occasione delle festività pasquali.

Precetto pasquale dei soci della Sezione, presieduta dal Lgt. Cav. Remo Ruscitti, unitamente al personale in servizio presso il locale Comando Provinciale di Avezzano.

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LEVERANO

Il 21 aprile è stata inaugurata, presso la Torre Federiciana, la mostra di uniformi d'epoca in cartapesta salentina, del Maestro Gianni Mazzoccoli, dal titolo “La Memoria diviene Presenza”. Madrina della manifestazione la Sig.ra Francesca Marazia. Sono intervenuti:il Presidente della Sezione Brig. c. Elio Leo, il Sindaco, avv. Giovanni Zecca, il Presidente del Consiglio Comunale, avv. Giovanni Biasi, una rappresentanza delle Sezioni A.N.F.I. di Gallipoli e Galatone, ed una delegazione dell'Associazione Nazionale del Fante, presieduta dal Direttore Responsabile della Rivista “Il Fante d'Italia”, Comm. Savino Vignola, e dal Presidente della Sezione ANF di Crispiano (TA), Sig. Arcangelo Tagliente.

ASTI

SCIACCA

Dal 22 al 29 aprile 2013, organizzata dal Presidente, M.C. Michele Marchese, i soci hanno partecipato alla crociera, con partenza da Venezia, che li ha portati a visitare Bari, Katakolom, Atene, Santorini e Corfù. Nella foto la serata di Gala riservata ai soci con il Cap. Moretta comandante della Costa Magica.

Riunione conviviale dei soci della Sezione, organizzata dal Presidente, App. s. UPG Sante Cellamare, alla quale ha partecipato il Comandante della locale Compagnia, Cap. Raffaella Placido. Nella foto, il taglio della torta da parte del Cap. Placido.

CIAMPINO

CASSINO

Cerimonia del 25 aprile presso il Comune di Ciampino (RM). Presenti alla manifestazione il Presidente della Sezione Ten. Comm. Italo Simone, con i componenti il direttivo ed il nuovo sindaco di Ciampino Dott. Carlo Verini.

II 23 aprile u.s., il Col. t. ISSMI Roberto Piccinini, Comandante Provinciale di Frosinone, accompagnato dal Cap. Pasquale Diana, Comandante della Compagnia di Cassino, ha visitato la locale Sezione A.N.F.I. accolto dal Presidente, Lgt. Marcello Fargnoli, e dal Consiglio Direttivo. 32


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Grado

Presso la sala consiliare del Comune di Grado ha avuto luogo, il 4 maggio 2013, l'incontro tra i rappresentanti della locale Sezione, presieduta dal S.Ten. Antonio Russo, con il Comitato Internazional Police Association di Lubiana (Slovenia), rappresentato dal presidente Miha Burilov. Nella foto a sinistra lo scambio di doni tra i due Presidenti, a destra i partecipanti all'incontro davanti alla sala consiliare.

Ravenna

Rimini

Durante la sua recente visita ai reparti dipendenti il Gen. C.A. Michele Adinolfi, Comandante Interregionale dell'Italia Centro Settentrionale, ha incontrato una delegazione della Sezione di Ravenna, presieduta dall'App. s. UPG Sisinnio Aresti.

“Isola dei Motori�, esposizione di automezzi delle Forze Armate a Bellaria Igea Marina. Alla manifestazione hanno partecipato il Presidente della Sezione, Lgt. Remo D'Alonzo con alcuni soci ed i rappresentanti del Nucleo protezione civile della Sezione.

Biella

LANCIANO

Cerimonia commemorativa del 68° Anniversario della Liberazione alla quale ha partecipato la delegazione della locale Sezione, presieduta dal Magg. Gino Mazzone. Presente il Comandante Provinciale, Col. Ugo Raffaele Dallerice.

Il 25 aprile u.s., su invito del Sindaco di Lanciano Dott. Mario Pupillo, la Sezione con il Presidente Cav. Agostino Tolfa ed alcuni soci ha partecipato con bandiera alla cerimonia dell'anniversario della Liberazione, con la deposizione di una corona d'alloro al Monumento ai Caduti.

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AGRIGENTO

SAMMICHELE DI BARI

Il 25 aprile 2013, si è svolta la cerimonia commemorativa, del 60° anniversario della Liberazione, alla quale ha partecipato la delegazione della Sezione ANFI presieduta dal V. Brig. Cav. Roberto Ferro. Nella foto la rappresentativa con il Comandante Provinciale, Col. Massimo Sobrà.

Nei giorni 11 e 12 maggio 2013, su invito del Comitato Festa Patronale, la Sezione, presieduta dal M.A. Cav. Giovanni Sportelli, ha partecipato, unitamente al Sindaco, ai festeggiamenti in onore di S. Michele Arcangelo Patrono del luogo.

MESSINA

TERNI

Il 23 marzo 2013, il Presidente della Sezione, Gen. B. Giovanni Gentile, ha organizzato una gita socio- culturale, con visita guidata all'antica “Villa Romana” di Patti. Nella foto i gitanti con, sullo sfondo, la Vallata del Timeto (ME).

S. Messa in occasione del Precetto Pasquale. Alla cerimonia hanno preso parte il Comandante Provinciale e del Nucleo P.T., della Compagnia di Terni, della Tenenza di Orvieto e il Presidente della Sezione, Lgt. Luigi Carmine Tricarico, insieme a numerosi soci.

MACERATA

TERRACINA

Soci e familiari della Sezione, unitamente al Presidente, S.Ten. Ivano Pandolfi, hanno partecipato alla S. Messa, officiata da don Gianni Carraro, nello storico Duomo di S. Catervo di Tolentino.

Il Presidente della Sezione, M.A. Aldo Stefanelli, ha messo a disposizione i locali per la misurazione della pressione arteriosa dei cittadini, da parte del personale della Croce Rossa Italiana, fino al termine dei lavori di ristrutturazione della sede della C.R.I.. 34


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BENEMERENZA

a cura di

A. Malizia

Trento

Ancona

Consegnato, a cura del Presidente della Sezione, M.C. Cav. Umberto Marisa, al Presidente Onorario di Sezione, M.M.A. c.s. Cav. Uff. Domenico Scolaro, l'attestato di benemerenza concesso dal Presidente Nazionale dell'A.N.F.I..

Consegnati, dal Presidente della Sezione, Col. Lorenzo Tizzani, al M.M.A. Vladimiro Terrenzio ed al V.Brig. Cav. Francesco Surdo, gli attestati di benemerenza concessi dal Presidente Nazionale, Gen. C.A. Giovanni Verdicchio.

San Ferdinando di Puglia

Muggia

Il Presidente della Sezione, M.M. Emanuele Piazzolla, ha consegnato i diplomi di merito al Gen. B. Francesco Di Bitonto, al M.M. Emanuele Piazzolla, al socio Antonio Pestillo, alla Sig.ra Caterina Minunno ed alla Sig.ra Rita Bianco.

Il Presidente della Sezione, Brig. Cav. Giuseppe Riontino, unitamente al Vicepresidente, M.O. Camillo Serafini, ha consegnato l'attestato di benemerenza, concesso dal Presidente Nazionale dell'A.N.F.I., al V.Brig. Giacomo Olivieri.

Merano

Perugia

In occasione di un recente incontro, il Presidente della Sezione, S.Ten. Angelo Ceglie, ha consegnato i diplomi di merito al Brig. c. Velio Colantoni e al Brig. c. Luciano Stradiotto e l'attestato di benemerenza al Brig. Piergiorgio Bertolotti.

Nella foto da sinistra il Procuratore Capo della Repubblica di Perugia, Dott. Giacomo Fumu, il Fin. Baldassarre Orza, al quale è stato consegnato l'attestato di benemerenza, ed il Comandante Regionale, Gen. B. Cristiano Zaccagnini.

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a cura di G. Guglielmi

SOCI CHE SI FANNO ONORE

socio della Sezione di Castiglione del Lago, e della consorte Sig.ra Antonella Rocchi; Sofia, nipote del Brig.c.m. Vito Conversano, socio della Sezione di Cassino, e della consorte Sig.ra Albertina Giovanna Ciacciarelli; Veronica, nipote del M.c.m. Giacomo Franceschini, socio della Sezione di Domodossola, e della consorte Sig.ra Giannella Manca; Viola, nipote del Brig.c. Claudio Cavallini, socio della Sezione di Siena; Viola, nipote del Brig. Albertino Serra, socio della Sezione di Olgiate Comasco; Vittoria, nipote del Lgt. Benedetto Cavuoto, socio della Sezione di Gallipoli; Vincenzo e Alice, nipoti del Brig.c. Elia Savelli, socio della Sezione di Macerata.

Dott.ssa Lucia Franchini - Il 28 aprile 2012, nella splendida cornice dell'Ente Parco Regionale di San Rossore, il Presidente Nazionale, Gen. C.A. Giovanni Verdicchio, consegnava il diploma di Socio Benemerito - per servizi resi all'A.N.F.I. ed ai suoi soci - alla Dott.ssa Lucia Franchini difensore civico della Regione Toscana. Recentemente la Dott.ssa Franchini è stata nominata Coordinatrice Nazionale dei Difensori Civici. Alla nostra socia benemerita auguriamo un proficuo lavoro a favore della comunità e auguri di sempre migliori risultati. Marco Mugnaini

Viola, nipote del M.llo cpl. Giuseppe Carrazza, socio della Sezione di Genova, e della consorte Sig.ra Santina.

Dott.ssa Benedetta Graziano, figlia del M.c. Antonio, Vicepresidente della Sezione di Mantova, con il Magg. Marco Molle, in servizio nel I seguenti soci hanno festeggiato il loro 60° anni- Corpo; versario di matrimonio:

Sig.na Daniela Raudini, figlia del Brig. Francesco, socio della Sezione di Catania, in “Ingegneria Informatica”;

NOZZE DI DIAMANTE

LAUREE Si sono laureati i seguenti soci o loro familiari:

Sig.na Angela Scatà, consorte del M.a. Salvatore Cattano, socio della Sezione di Catania, in “Scienze Infermieristiche ed Ostetriche”;

Fin. Vittorio Martinelli, socio della Sezione di Biacesa, e consorte Sig.ra Anna Piantoni;

Sig. Antonello Volpe, figlio del M.o. Francesco, socio della Sezione di Lecco, con la Dott.ssa Roberta Locatelli.

App. Marzio Mazzei, socio della Sezione di Roma 1/Nord.

CULLE Sono nati:

Sig.na Monica Todisco, figlia del Brig.c. Attilio, socio della Sezione di Cassino, in “Economia e Commercio”;

Desiree, nipote del Sig. Antonio Carlucci, socio simpatizzante della Sezione di Cerignola, e della consorte Sig.ra Pasqua Bacaniello;

Sig.na Costanza Trombini, figlia del Fin. Carlo, socio della Sezione di Cremona, in “Economia e Commercio”;

Lorenzo, nipote del M.c. Angelosante Di Giannantonio, socio della Sezione di Teramo;

Sig.na Laura Verardo, figlia del Lgt. Donato, Presidente della Sezione di Lecce, in “Medicina e Chirurgia”.

NOZZE I seguenti soci o loro familiari hanno contratto matrimonio: Dott.ssa Angela Cuscitto, figlia del Brig.c. Mario, socio della Sezione di Matera, con il Rag. Pietro D'Ambrosio; Dott.ssa Alessandra Ghidotti, figlia del Sig. Leonardo, socio simpatizzante della Sezione di Mantova, con il Cap. Andrea Gobbi, in servizio nel Corpo;

Mattia, nipote del Lgt. Cav. Uff. Pellegrino Federico, Presidente della Sezione di Siena, e della consorte Sig.ra Annunziata Cerrato; Melissa, nipote del Brig.c. Giovanni Puggioni,

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“Fiamme Gialle” formula infiniti e fervidi auguri di ogni bene e felicità ai coniugi che hanno festeggiato le nozze di diamante, ai neo sposi, ai neonati ed ai neo laureati.


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TRISTIA SONO DECEDUTI I SEGUENTI SOCI O LORO FAMILIARI:

Sig.ra Serafina DI CARLO, madre del M.M. Annunzio D'Alessandro, socio della Sezione di Teramo, il 5.3.2013;

M.M. Ercole ADRIANO, socio della Sezione di Torino, il 30.4.2013;

M.M.a. Raffaele DI CASTRO, socio della Sezione di Roma 1/Nord, l'8.5.2013;

Sig.ra Laura ALBANO, sorella del Fin. Franco, socio della Sezione di Mirandola, il 6.5.2013;

Gen. B. Francesco DI DIO, socio della Sezione di Roma 1/Nord, il 21.4.2013;

a cura di

Gaetano Guglielmi

Sezione di Ventimiglia, il 15.12.2012; M.M.a. Giambattista ORTU, socio della Sezione di Cagliari, il 3.5.2013; M.C. Erminio PICCININI, socio della Sezione di Roma 3/Est, il 5.4.2013; Sig. Roberto PIERDICCA, fratello del M.M.a.c.s. Danilo, socio della Sezione di Reggio Emilia, il 25.4.2013;

Sig.ra Gentile ALIMENTI, sorella del M.M.a. Giuseppe, socio della Sezione di Fano, il 19.4.2013;

Sig.ra Florenza DI STASIO, consorte del Vice Presidente Nazionale per l’Italia Centro Meridionale, Dott. Antonio Zampelli, il 9.4.2013;

Sig. Angelo AMADORI, padre del Brig. Silvano, socio della Sezione di Bologna, il 2.5.2013;

M.M.a Rolando DORIGO, di anni 83 socio della Sezione di Padova, il 12.4.2013;

App. Gianluigi POLTRONIERI, socio della Sezione di Forlì, il 14.5.2013;

M.A. Aldo ANDRIOLO, socio della Sezione di Roma 3/Est. il 22.4.2013;

Fin. Lino FELICIANI, socio della Sezione di Bologna, l'8.4.2013;

M.M.a. Oreste PUGGIONI, socio della Sezione di Torino, il 20.9.2013;

Sig.ra Adelina BASSANI, madre dell'App. Sisto Reguzzo, Sindaco effettivo della Sezione di Biacesa, il 17.4.2013;

Sig.ra Binella FILIPPONI, sorella del M.M.a. Vincenzo, Consigliere della Sezione di Messina, l'11.4.2013;

Sig.ra Clelia PALOMBA, ved. App. Puglisi, socia della Sezione di La Maddalena, il 24.4.2013;

App. Sergio BERLANDA, di anni 85, socio fondatore della Sezione di Biacesa, il 27.4.2013;

Sig. Silvano GATTA, padre del Sig. Adriano, socio simpatizzante della Sezione di Ceprano, il 19.5.2013;

App. Upg. Giuseppe RANIERI, socio della Sezione di Thiene, l'8.5.2013;

Sig.ra Mattia BISCEGLIA, madre del Brig. Giuseppe De Vita, socio fondatore della Sezione di Manfredonia, il 3.4.2013;

Sig.ra Teresa GRITTI, madre dei Sigg.ri Danilo e Beatrice Semeraro, soci della Sezione di Ivrea, il 29.4.2013;

M.A. Enzo BOCCARDI, socio della Sezione di Firenze, il 30.4.2013;

M.M.a. Emidio IOZZI, socio della Sezione di Bologna, il 18.4.2013;

App. Gaspare CAVASINO, socio della Sezione di Monfalcone, il 23.4.2013;

App. Vincenzo LOIODICE, socio della Sezione di Aosta, il 15.4.2013;

Magg. (r.o.) Alfredo CIANCETTA, socio della Sezione di Brescia, il 24.4.2013;

Sig.ra Lucia MALERBA, sorella del M.c. Salvatore, socio fondatore della Sezione di Lesina, il 20.4.2013;

App. Potito DE MAIO, socio della Sezione di Sanremo, il 24.4.2013;

Sig.ra Domenica MARINELLI, madre dell'App.sc. Domenico Milillo, in servizio nel Corpo, socio della Sezione di Sammichele di Bari, il 13.4.2013;

Brig. c. Tullio DEL CORPO, di anni 67, socio della Sezione di Lecco, l'11.5.2013; Brig. c. Piero DELLA ROSA, socio della Sezione di Roma 3/Est, il 2.5.2013; Sig.ra Licia DELSANTO, consorte del Brig. Felice Massaro, Consigliere della Sezione di Torino, il 27.3.2013; M.M.a. Luigi DI BENEDETTO, socio della Sezione di Ancona, il 16.4.2013;

V.Brig. m. Annibale MASCIA, socio della Sezione di Savona, il 4.5.2013; Brig. Angelo MASIA, di anni 100, socio della Sezione di Padova, il 9.5.2013;

Sig. Angelo POLITO, di anni 25, figlio del M.llo m. Gioacchino, socio della Sezione di Ischia, il 3.5.2013;

App. Giuseppe RASERO, socio della Sezione di Gravedona, il 2.5.2013; M.M. m. Pasquale ROMANO, socio della Sezione di Gela, il 12.4.2013; Sig. Eugenio SALVATELLI, fratello del M.M.a.c.s. Rinaldo, Presidente della Sezione di Olgiate Comasco, il 7.5.2013; Sig. Pietro SASSU, socio simpatizzante della Sezione di Ventimiglia, il 23.10.2012; Ten.Col. M.A.V.M. Luciano SEGULIN, socio della Sezione di Trieste, il 26.4.2013; Fin. Ermanno SPAGGIARI, di anni 77, socio della Sezione di Mirandola, il 4.5.2013; Sig.ra Vittoria ZUCCHETTI, consorte del Gen.B. Antonio Maci, socio della Sezione di Firenze, e figlia del Gen. C.A. Pietro, l'11.9.2012.

M.O. Luigi MASSA, socio della Sezione di Vicenza, il 6.5.2013; Fin. Enrico MILANESE, socio della 37

Ai familiari degli Estinti il nostro sentito cordoglio


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RECENSIONI a cura di

FIGLI DI N.N. di Franco Mengoli, Edizione Youcaprint, pagg. 143 €. 13,00

Antonio Malizia

ma, senza alcuna esitazione e come guidata da una mano ignota, si dirige verso l'anonima culla e, ottenuta l'autorizzazione dalla gentilissima ostetrica, lo solleva per poi stringerselo al cuore con grande trasporto. La simpatia tra Francesco e la nuova mamma scaturisce improvvisa e spontanea. Il libro è dedicato, nel cinquantesimo anniversario di matrimonio, alla moglie, ai figli nonché a quella meravigliosa famiglia che lo ha allevato con tanto amore, come fosse uno di loro.

più labili percezioni dell'esistere, la consapevolezza che giunge nel finale della sillogia, con una sorte di sigillo lirico: le emozioni non hanno tempo perché riempiono il cuore.

Presentazione del libro di Poesie “SOGNI DI GIOVENTÙ”

ECHI D’ EMOZIONI di Antonio Ciervo, Edizione edizione Montedit, €. 6,50

Il Maresciallo Franco Mengoli, socio della Sezione ANFI di Forlì, da diversi anni si diletta a scrivere storie paesane, in particolare di personaggi caratteristici che, in un lontano passato hanno animato i borghi rurali della sua terra di origine e quella di adozione. In questo libro, l'autore racconta di Francesco, uno dei tanti figli di ignoti, nasce in un reparto di maternità, in una clinica privata, nel segreto di una camera singola appositamente prenotata per l'occasione. Si ha perciò, la netta sensazione che provenga da una famiglia abbastanza importante, considerata l'epoca cui si riferisce l'evento (anni 30), quando per una donna della plebe che, essere ricoverata in una corsia di ospedale era un'impresa non da poco. Figuriamoci in una clinica privata ed in camera singola. L'ostetrica, seduta alla scrivania, compila la prescritta certificazione di nascita assistita, in qualità di testimoni, da due giovani infermiere. La scelta del cognome fu lasciata all'ufficiale di stato civile del comune. Compilato per intero l'incartamento, anche questo neonato entra nel censimento anagrafico nell'apposito registro ufficiale dei comuni, ma con l'ignominia di quella ignota origine che ne rimarca la condizione di figlio di nessuno (figlio di N.N.). Qualche giorno dopo una coppia di coniugi, senza figli, ma desiderosi di allevarne uno, si presenta nella clinica per visionare un paio di neonati con l'autorizzazione del Tribunale e di sceglierne uno. Lo sguardo cadde subito su quel batuffolo dai lunghi capelli neri. La donna, colei che Francesco chiamerà mam-

Nella foto la dott.ssa Peluso mentre effettua una disamina letteraria sulle poesie del poeta e scrittore Angelo Pettofrezza, socio della Sezione di Leverano. Il poeta spiega alla platea che le poesie da poco pubblicate nell'opuscolo “Sogni di gioventù” sono il frutto di un intenso e personale iter che fa tornare nella sua mente “persone e avvenimenti, rivivere gioie, amori, momenti felici, ma anche momenti di tristezza e dolore”. I soci interessati all'acquisto della pubblicazione, possono rivolgersi direttamente alla Sezione di Leverano (LE), Via Luigi Einaudi, 5 – c/o Elio Leo, 73045 Leverano (LE) – tel. 3287856549 Il Brig. Antonio Ciervo, Consigliere della Sezione ANFI di Trento, da quando è stato posto in congedo, nel 2003, ha dedicato il suo tempo libero alla lettura, fotografia e alla scrittura, di quest'ultima ha pubblicando sul proprio sito internet, www.ilmiolibro.it, piccole raccolte di poesie. A partire dal 2009 ha ricevuto diversi premi come ad es. Menzione di merito più targa con la poesia “Il Viaggiatore” nel 2009; Diploma di merito più medaglia con la poesia “Libertà”: nel 2010, Menzione d'onore con medaglia, con la poesia “Venezia”; nel 2011 - 3° classificato con Medaglione Acc. Petrarca, con la poesia “Signore ho bisogno di te” e molte altre ancora. Antonio Ciervo, con le sue poesie, entra nella sua anima, giungendo fino alle radici delle sua emozioni, salvando ciò che ha regalato gioie e anche ciò che ha provocato dolore. E' uno specchio fedele delle sue capacità di mettersi in ascolto delle

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“UN SECOLO IN GIALLOVERDE 1911-2011" Un Edizione Speciale di 1500 esemplari della pubblicazione celebrativa dei 100 Anni di Sport delle Fiamme Gialle, è disponibile presso il Centro Sportivo di Via di Croviana, 120 00124 Castelporziano (Rm). Gli interessati possono chiamare i seguenti numeri telefonici: 06 51023504 - 06 51023501. Il ricavato verrà devoluto alle popolazioni terremotate dell’Emilia Romagna


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LA SEZIONE DEL MESE... EMILIA ROMAGNA - PARMA di Donato Carlucci

Foto 1

N

on si conosce la data esatta di costituzione a Parma della Sezione A.N.F.I., ma dalle cronache delle Assemblee Nazionali o Interregionali, che specificano come alcuni rappresentanti della città Ducale fossero intervenuti nei dibattiti del II Congresso Nazionale tenutosi a Roma nel 1929, dell'Assemblea Interregionale del 1931 svoltasi a Milano e del III° Congresso Nazionale di Roma del 1937, si può dedurre che già nel lontano 1929 fosse attivo il sodalizio di Finanzieri. Il 5 luglio 1959 i soci ricevettero ufficialmente la Bandiera di Sezione dai colleghi del Gruppo Provinciale. Dal 1960 essa è dedicata a Pierino Chierici, medaglia di Bronzo al V. M., di Cortile San Martino (Pr) ucciso durante un attacco nemico mentre, incurante del pericolo, si prodigava nel soccorrere i feriti a Celeannjie il15 luglio 1941. Attualmente la Sezione e presieduta dal col. Donato Carlucci. La Sezione, particolarmente negli ultimi tempi, si è trovata nella stringente necessità di “curare l'assistenza morale ed economica dei soci” e “svolgere ogni possibile attività di solidarietà per la collettività”, per sostenere, anche grazie al contributo della Presidenza Nazionale, una famiglia colpita dall'alluvione nel territorio parmense e, come tutti, per aiutare le vittime del terremoto che ha colpito alcune zone dell'Emilia. In quest'ultimo caso, tra l'altro, si è scesi in piazza con altre 15 Associazioni per una sostanziosa raccolta fondi, ricevendo le congratulazioni del Sindaco della città, Federico Pizzarotti (Foto 1). Per “prestare attività di volontariato per solidarietà sociale, nell'ambito della sicurezza urbana” si è proposto all'Amministrazione Comunale un progetto pilota di vigilanza dei parchi, sopratutto per salvaguardare anziani e bambini. Ora sono in corso contatti con

l'Università per l'eventuale apporto di personale per l'apertura del Museo di Scienze Naturali. Non mancano certamente le attività più classiche come “ cementare l'unione con i militari in servizio e mantenere vivi il sentimento patrio e lo spirito di Corpo”. Per la “memoria delle gloriose nostre tradizioni”, la Sezione ha ottenuto che nelle nuove strade di Parma una venga intitolata alle Fiamme Gialle, mentre si è ispirata l'intitolazione di una via nella cittadina di Medesano suo paese natale, ad un altro valoroso finanziere, Aldo Agoletti, medaglia d'argento al V.M., caduto sul fronte albanese-jugoslavo nel 1941. Non è trascurabile neppure la partecipazione di singoli soci alle varie attività di volontariato e protezione civile. Protagonisti di eventi di notevole importanza, come, per esempio, l'iniziativa sponsorizzata ed organizzata dalla Sezione, con il Comune, che può considerarsi un evento unico ed irripetibile, sicuramente per Parma, ma anche per l'Italia, ovvero la riunione annuale Consiglio Direttivo del Comitato Internazionale dello Sport Militare (CISM), che rappresenta circa 140 Nazioni. La riunione a Parma del Board del CISM ha avuto come linea conduttrice “Friedship through Sport”,

Foto 3

Il Presidente Nazionale dell’ANFI, Gen. C.A. Giovanni Verdicchio, è stato ricevuto dal Comandante Provinciale, Col. t.ST Guido Mario Geremia e dal Presidente Col. Donato Carlucci in occasione della “riunione dei presidenti” dell’Emilia Romagna presso la città di Parma

compito affidatogli dall'ONU e che vede fianco a fianco rappresentanti di Paesi tra di loro in conflitto, come, per esempio, le 2 Coree o USA e Iran (Foto 2). Non mancano gli incontri con appartenenti ai gloriosi Gruppi Sportivi delle Fiamme Gialle presenti nella città Ducale, anche grazie alla mediazione della Sezione: Antonio Rossi , Tania Cagnotto (Foto 3), la judoka olimpica Giulia Quintavalle e quella parmigiana Edwige Gwend, solo per citarne alcuni.

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Associazione Nazionale Finanzieri d’Italia

Per favorire l’unione tra il personale in servizio e quello in concedo della Guardia di Finanza e fornire assistenza morale e materiale agli iscritti...


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