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GIUSEPPE VINELLA È IL NUOVO PRESIDENTE ANAV L’ELEZIONE ALL’UNANIMITÀ NEL CORSO DELL’ASSEMBLEA NAZIONALE DELL’ASSOCIAZIONE

LE AUTOSTAZIONI COME ELEMENTO DI QUALITÀ DALL’UTENTE AL CLIENTE, I RISULTATI DELLO STUDIO

TPL: A CHE PUNTO È LA RIFORMA? LE CRITICITÀ INDIVIDUATE DAL CONSIGLIO DI STATO

ANAV ALLA SCOPERTA DELL’AMERICA L’ASSOCIAZIONE SI CONFRONTA CON IL MERCATO INTERNAZIONALE E VOLA NEGLI USA


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W W W. I V E C O B U S . I T


EDITORIALE

di Nicola Biscotti

UNA NUOVA STAGIONE DI SFIDE

L

a Presidenza appena conclusa ha impegnato quattro anni di una storia associativa che oramai ha superato i 72 anni e quindi ha rappresentato solo un piccolo frammento di un percorso associativo che ha visto coinvolte diverse generazioni dell’imprenditoria privata nel trasporto di persone con autobus. Solo quattro anni che hanno visto il gruppo dirigente e la base associativa, come al solito, concentrati nella difesa degli interessi e nel ruolo di classe dirigente del settore, a stretto dialogo con istituzioni, sindacati, enti locali, sistema finanziario. Un periodo però sufficientemente lungo per consolidare i rapporti interni, per condividere strategie ed obiettivi, per risolvere diverse problematiche di interesse delle imprese. Le quattro assemblee di questa Presidenza (non diverse da quelle del quadriennio precedente) hanno rappresentato momenti politici di indubbio interesse con temi importanti e di attualità (costi standard, dimensione delle imprese, rapporto ferro-gomma, qualità autostazioni) che hanno messo l’Associazione al centro del dibattito e, soprattutto, promotrice di studi e proposte. In più la loro perfetta organizzazione ha consentito che diventassero reali momenti di aggregazione e condivisione, cementando e migliorando quei rapporti interpersonali che rivestono importanza almeno pari alla bontà delle proposte politiche. Un’Associazione non è forte se non vi è coesione interna ed il gruppo dirigente che mi ha accompagnato in questi anni ha fortemente creduto in questo indirizzo contenuto nella mia relazione di insediamento, lavorando a stretto contatto con la base associativa, che di conseguenza ha seguito massicciamente tutte le iniziative poste in campo con un senso di appartenenza elevato e convinto. Non è un caso, infatti, che vicende importanti come la sofferta firma del rinnovo contrattuale ci abbia visto uniti e responsabili, pur dopo un percorso difficile nel quale si sono registrate anche legittime divergenze di opinione. Come pure la campagna “Sicurezza 10 e lode”, che per la prima volta ha visto un’Associazione di categoria schierata su temi etici e non di categoria, ha fatto registrare la convinta adesione di moltissimi associati che si sono identificati in un model-

lo d’impresa serio e rigoroso, lontano dal mondo degli avventurieri, con un significativo ritorno d’immagine per l’intera categoria. E come non ricordare il percorso e le attenzioni dedicate ai giovani dell’Associazione che abbiamo seguito con l’impegno e l’affetto di un genitore, per ottenere le bellissime risposte in termini di vita associativa, interesse per le problematiche aziendali ed anche risate, amicizie, proposte per il futuro. L’attività formativa ci ha visto protagonisti, insieme all’università “La Sapienza”, nell’organizzazione di un master per managers dell’impresa di trasporto persone che ha visto molti nostri associati partecipare e concludere con interessanti lavori di approfondimento. E poi anche la conoscenza del mondo, attraverso l’organizzazione di missioni all’estero finalizzate ad attivare rapporti con altre associazioni di categoria ed approfondire il modo di fare trasporti nel mondo. Queste cose si sono realizzate certamente perché la Presidenza le ha proposte, ma senza la convinta risposta di molti colleghi imprenditori nessuna iniziativa diventa rilevante per l’Associazione. Queste attività, apparentemente superflue, sono infatti la necessaria base emotiva e culturale per gestire le scelte difficili e le proposte innovative che hanno visto in questi anni come protagonista a tutti i livelli la nostra Associazione, in un contesto complicato e delicato che, purtroppo, non vede il trasporto pubblico di persone al centro degli interessi e delle scelte del nostro Paese. Queste iniziative, che magari qualcuno giudica inutili, ci hanno consentito quella unità di intenti e di visione strategica che hanno portato all’unanime scelta del validissimo nuovo Presidente dell’Anav, il quale potrà solo aumentare il grado di rappresentatività della nostra Associazione, recentemente tra l’altro onorata dalla scelta di un importante gruppo multinazionale di aderire totalmente alla nostra compagine associativa aumentandone il peso ed il prestigio. Le sfide che ci attendono sono tante ed impegnative, ma non tocca a me parlarne perché il Presidente Vinella si è insediato con scelte ed obiettivi precisi e condivisi: a lui il compito di dirigere una grande associazione con la convinta partecipazione di tutti noi amici e colleghi per difendere le nostre imprese, il nostro lavoro, progettare il nostro futuro.

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SOMMARIO EDITORIALE Una nuova stagione di sfide

1 PERSONA SU 3 VIAGGIA IRREGOLARMENTE SUI MEZZI PUBBLICI!

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A breve nuove norme consentiranno di tutelare i cittadini onesti. Multe più care e più controlli. Sei pronto a gestire volumi elevati di verbali?

ASSEMBLEA ANAV 2016

I servizi di trasporto pubblico sono essenziali per la città e vanno tutelati. Non pagare il costo di un servizio non solo è scorretto, ma mina alla base l’equilibrio e la sopravvivenza del servizio stesso, oltre ad essere motivo di disparità tra i cittadini.

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L’ELEZIONE ALL’UNANIMITÀ NEL CORSO DELL’ASSEMBLEA NAZIONALE DELL’ASSOCIAZIONE

LE AUTOSTAZIONI COME ELEMENTO DI QUALITÀ DALL’UTENTE AL CLIENTE, I RISULTATI DELLO STUDIO

TPL: A CHE PUNTO È LA RIFORMA? LE CRITICITÀ INDIVIDUATE DAL CONSIGLIO DI STATO

ANAV ALLA SCOPERTA DELL’AMERICA L’ASSOCIAZIONE SI CONFRONTA CON IL MERCATO INTERNAZIONALE E VOLA NEGLI USA

GIUSEPPE VINELLA IL NUOVO PRESIDENTE guiderà l’Associazione fino al 2020 La nomina è stata ufficializzata nel corso dell’Assemblea Nazionale dell’Associazione che si è svolta a Roma il 23 e il 24 giugno.

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Il trasporto collettivo su gomma sposta l’attenzione sul cliente

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Spazio ai progetti di ANAV FUTURA

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Premio ANAV Smart Move I vincitori del biennio 2014-2016

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ALESSANDRO CESARI

TECNOLOGIA

Convegno Sistema Gomma: tra esperienze e sperimentazione FRANCESCO ROMAGNOLI

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IL PUNTO

Testo unico su servizi pubblici locali e riforma del TPL: a che punto siamo? ANTONELLO LUCENTE

TPL

Sviluppo della concorrenza nel mercato del TPL ATTUALITA’

Contributo Autorità Trasporti: l’ANAV presenta ricorso Nuovo codice degli appalti PAOLA GALANTINO

SPECIALE USA

MISSIONE ANAV: LA SCOPERTA DELL’AMERICA NOLEGGIO

Anzianità degli autobus da noleggio NICOLETTA ROMAGNUOLO

AZIENDE

EVObus: un anno di eventi e presentazioni in Europa 60 anni di orgoglio e soddisfazioni per GR BONAVENTURA RUBRICHE

REGIONI PROVINCE COMUNI ESTERI FLASH EUROPA TECNOLOGIA FLASH

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ASSEMBLEA ANAV 2016 SPECIALE USA

GIUSEPPE VINELLA

IL NUOVO PRESIDE Guiderà l’Associazione La nomina è stata ufficializzata nel corso dell’Assemblea Nazionale dell’associazione che si è svolta a Roma il 23 e il 24 giugno

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La nuova squadra

NTE DI ANAV fino al 2020

GIUSEPPE VINELLA, classe 1963, una laurea in Economia e Commercio, coniugato e con due figli, è Amministratore delegato di Sita Sud s.r.l. e Consigliere Delegato della Società Viaggi & Turismo Marozzi S.r.l, aziende private che operano nel settore del trasporto persone con autobus in servizio pubblico di linea, in ambito locale, nazionale e internazionale, con oltre 1.000 dipendenti e un fatturato superiore a 100 milioni di euro. Vinella è anche Presidente del Co.Tr.A.P. – Trasporto di persone, consorzio che raggruppa oltre 60 aziende di trasporto pubblico locale operanti nella Regione Puglia. È già stato Consigliere nazionale e Presidente della Sezione Puglia e ha già ricoperto l’incarico di presidente di Anav nel periodo 2008 e nel 2012.

È

Giuseppe Vinella il nuovo Presidente di ANAV per il quadriennio 2016-2020. La nomina è stata ufficializzata nel corso dell’Assemblea Nazionale dell’associazione che si è svolta a Roma il 23 e il 24 giugno. Nel corso del primo giorno di Assemblea, Vinella, ha tracciato le linee generali del suo programma di attività nel segno della continuità, ma pronto a raccogliere le nuove sfide che i mutamenti di mercato e di contesto impongono. “Il nuovo quadriennio di presidenza

Ecco i nominativi di coloro che affiancheranno Vinella durante il mandato I Vice Presidenti Nicola BISCOTTI, Egidio ZONCADA, Antonio GRAFFAGNINI, Gennaro SCURA Franco BENAGLIO. I componenti dell’Advisory Board, il nuovo organo direttivo previsto dallo statuto associativo Matteo BAIRE, Alberto CAZZANI, Sandro CHIACCHIARETTA, Antonio FENOGLIO, Giulio FERRARA, Antonio POMPILI, Giuseppe PROTO, Simone SPINOSA, Alberto TONEATTO. L’elezione del Presidente Vinella e della squadra dei Vice Presidenti, allargata con la nomina dell’Advisory Board per favorire la massima condivisione delle scelte strategiche dell’Associazione, è avvenuta all’unanimità.

che inizia con questa Assemblea si prospetta ricco di importanti sfide che ci attendono e, ci auguriamo, foriero della definitiva affermazione del ruolo dell’imprenditoria privata del trasporto passeggeri con autobus - ha detto Vinella nel suo intervento introduttivo -. L’ANAV lavorerà per questo prioritario obiettivo e continuerà a essere la nostra casa comune dove convivano con armonia piccole, medie e grandi imprese, quale luogo della massima sintesi nell’interesse trasversale di tutti gli operatori del settore e ponte tra le esigenze della industria del

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ASSEMBLEA ANAV 2016 SPECIALE USA

trasporto di persone e quelle della collettività”. Prima di tutto, ha sottolineato il neo Presidente, c’è la promozione dell’autobus e del suo prodotto di trasporto, in tutte le sue molteplici possibili declinazioni. L’autobus quale strumento di trasporto di massa maggioritario nel TPL, l’autobus quale strumento imprescindibile per la mobilità turistica e di gruppi di viaggio prestabiliti, l’autobus per i servizi di lungo raggio interregionali e internazionali, i bus scoperti per i giri di città, gli scuolabus, quelli corti e quelli lunghi, i filobus, quelli snodati, a gasolio, metano, elettrici, ibridi, a idrogeno. “Il trasporto con autobus è economico, confortevole, flessibile, rispettoso dell’ambiente e rispettoso della sicurezza delle persone – ha precisato - noi lo sappiamo bene ma è necessario che questo messaggio diventi patrimonio quotidiano anche dei decisori politici e per tutto ciò continueremo a lavorare. Anche con la campagna “Sicurezza10elode”, che così tanto interesse e attenzione anche istituzionale ha destato”. Il Presidente ha poi spiegato che l’Associazione punterà a una forte ed efficace comunicazione esterna, da associare all’azione nelle sedi dell’Unione Europea e a livello nazionale e territoriale, ma anche

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La folta platea ha seguito con interesse gli interventi di Vinella che, nel segno della continuità, intende dar seguito a tutte le iniziative avviate in questi ultimi anni.


Il nuovo presidente di ANAV Giuseppe Vinella ha tracciato le linee generali del suo programma di attività prospettando un quadriennio ricco di importanti sfide, foriero della definitiva affermazione del ruolo dell’imprenditoria privata del trasporto passeggeri con autobus.

sulla comunicazione interna tra associati. Maggiore impulso sarà dato a tutte le iniziative avviate in questi ultimi anni, tra cui le missioni all’estero degli imprenditori e i progetti di ANAV Futura. Il prossimo importante appuntamento associativo è fissato per il Salone dell’Autobus, che si terrà a Rimini dal 26 al 28 ottobre prossimo, patrocinato da ANAV, che quest’anno si estende anche al TPL. Il Trasporto Pubblico Locale Ogni giorno il sistema di trasporto pubblico locale su gomma soddisfa le esigenze di mobilità di oltre 10 milioni di utenti. “Si potrebbe fare molto di più se ci fossero politiche adeguate – ha puntualizzato Vinella -. Alcuni segnali provengono dal DEF 2016 recentemente varato e lavoreremo affinché la prossima legge di stabilità sia coerente” Sin dal 2010 l’Associazione si batte per il passaggio da un sistema di

finanziamento della spesa corrente basato sulla spesa storica e della spesa in conto investimenti a un finanziamento basato sui costi standard, come criterio di allocazione ottimale delle risorse nei territori e di quantificazione delle compensazioni per gli obblighi di servizio da garantire alle Aziende e di individuazione dei corrispettivi da porre a base d’asta che garantisca l’adeguata remunerazione degli investimenti in parco rotabile e tecnologie attraverso il riconoscimento dei relativi costi di ammortamento nell’ambito dei corrispettivi di servizio. Tali posizioni hanno portato l’Associazione a criticare apertamente la recente proposta del Governo sulla centrale unica per gli acquisiti anche di autobus. “La battaglia sui costi standard, che l’ANAV ha iniziato in solitudine - ha precisato il Presidente - sembra

prossima ad essere vinta, ma ciò non deve condurre ad abbassare la guardia. Così come dobbiamo tenere alta la guardia sul tema dell’assetto industriale del settore, un tema che in passato ha visto le Amministrazioni territoriali e anche le Istituzioni nazionali sostenere l’errata ricetta dell’aggregazione-fusione coartata delle Aziende per la creazione di ‘campioni nazionali’, il superamento della ‘frammentazione’ e del ‘nanismo’ del tessuto industriale e la realizzazione di economie di scala. Abbiamo dimostrato, e continueremo a farlo, numeri alla mano, come le Aziende di piccole e medie dimensioni riescano a realizzare costi di gestione inferiori, come le Aziende private siano mediamente più efficienti delle Aziende pubbliche, come i modelli di aggregazione più performanti, consorzi, holding, raggruppamenti tra imprese, si realizzino nel mercato e non al di fuori di esso per decisioni autoritative. Più in generale continueremo a batterci per la soluzione delle due questioni di fondo: certezza ed equità della cornice regolatoria e adeguatezza e strutturalità delle risorse”. La questione noleggio autobus con conducente Nonostante l’incessante azione associativa, il settore del noleggio autobus con conducente continua a soffrire di una crisi determinata da una politica ampiamente sfavorevole per le impre-

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ASSEMBLEA ANAV 2016 SPECIALE USA

se – ad esempio le questioni ticket bus e accisa sul gasolio - e da un quadro legislativo eterogeneo e frammentato, che ha determinato distorsioni nel confronto concorrenziale tra gli operatori. “Ma i percorsi associativi intrapresi vanno nella giusta direzione – ha commentato Vinella -, e nel corso del mio mandato intendo proseguire nell’azione di sensibilizzazione e sollecitazione delle Istituzioni al fine di pervenire a: 1) la riforma della L. n. 218/2003 al fine di omogeneizzare i requisiti di accesso al mercato e di svolgimento dell’attività; 2) una razionalizzazione, in un’ottica di proporzionalità, del sistema di tariffazione degli accessi e della circolazione dei bus turistici nelle aree urbane; il definitivo abbandono del 3) “massimo ribasso” quale criterio unico di affidamento dei servizi di trasporto studenti, anche alla luce delle recenti modifiche in tal senso del codice appalti; 4) all’applicazione al settore di misure di riduzione dell’accise sul gasolio almeno per i bus di più recente generazione”. Le autolinee di lunga percorrenza Il quadro normativo di riferimento delle linee statali necessita di un opportuno tagliando, considerato che sono trascorsi ormai più di dieci anni dall’entrata in vigore del D.Lgs. 285/2005 e qualche anno dal completo avvio del mercato liberalizzato. Un recente studio del Politecnico di Milano ha evidenziato l’esponenziale crescita

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Non sono mancati momenti di allegra condivisione durante i lavori e anche dopo, durante la cena riservata agli associati che si è svolta il 23 giugno.

dell’offerta mettendo in luce pregi e difetti di un impianto legislativo che deve essere adattato al mercato di riferimento e soprattutto alle esigenze di tutte le imprese che devono essere messe in condizioni di competere a pari condizioni tra loro. A questo proposito, Vinella, chiede alle associate di fare massa critica anche sul fronte della comunicazione e del marketing di settore, per incidere sulle scelte di politica nazionale dei trasporti a lungo raggio. “Ma la sfida più grande – ha spiegato in conclusione il neo Presidente - è oggi essere all’altezza dei nostri 72 anni di storia, da sempre in Confindustria, ma convinti assertori della necessità del dialogo con le altre rappresentanze delle imprese pubbliche e private del trasporto


La sfida più grande oggi, secondo il Presidente Vinella, è essere all’altezza dei 72 anni di storia dell’Associazione, da sempre in Confindustria.

passeggeri. Da un lato con l’alleanza delle associazioni che costituiscono il CAIPET, dall’altro con i protocolli di collaborazione per il TPL, del 3 marzo 2010 con Asstra e quello più recente del 10 marzo 2016 anche con Agens. Siamo convinti della necessità di un sempre più elevato punto di sintesi degli interessi di tutto il sistema delle imprese, in grado di individuare anche forme di sinergia funzionale e con doverosa dignità di rappresentanza. In questo senso, anche il nostro recente rientro in Federtrasporto, in veste di ‘Federazione evoluta’, nel cui ambito abbiamo ottenuto il coordinamento dei raggruppamenti ‘TPL’ e ‘Trasporti pas-

seggeri’. E poi, un forte impegno sul fronte dell’assistenza alle aziende e dei servizi erogati, sempre più efficaci, diffusi e personalizzati, su misura direi”. “Ringrazio tutti voi per la fiducia che mi avete accordato e vi assicuro che con il vostro supporto, individuale e collegiale, potremo raggiungere i traguardi che ci siamo proposti”, ha detto infine il neo Presidente, aggiungendo un ringraziamento particolare a Nicola Biscotti “per il lavoro che ha svolto in questi quattro anni, per il grande impegno personale profuso e per gli importanti risultati raggiunti. Sono convinto che continuerà ad esserci vicino anche nella sua nuova veste”.

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ASSEMBLEA ANAV 2016 SPECIALE USA

IL TRASPORTO COLLETTIVO SU GOMMA sposta l’attenzione sul cliente

Lo studio ANAV sul ruolo delle autostazioni come elemento di qualità

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lavori dell’Assemblea Nazionale sono proseguiti il 24 giugno con la presentazione dello studio commissionato all’Università degli studi di Napoli Federico II, Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile ed ambientale, rappresentata dal gruppo di lavoro di Armando Cartenì e dei suoi collaboratori (Ilaria Henke e Giovanna Marino) sul “Ruolo delle autostazioni come elemento di qualità per il trasporto collettivo su gomma ed intermodale gomma-ferro”. Alla tavola rotonda hanno partecipa-

to diversi ospiti: Roberta De Santis, Direzione Generale del MIT; Armando Cartenì, Assistant Professor in Trasportation Engineering Università degli Studi di Napoli Federico II; Antonio Musso Professore ordinario dell’Università degli studi di Roma “La Sapienza”, Presidente della Società Italiana docenti trasporti (SIDT); Ennio Cascetta Coordinatore Struttura tecnica di missione del MIT; Giuseppe Catalano Professore Ordinario dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza” Diag- A Ruberti; Enrico Finocchi Direttore

Travel experience: il viaggio inizia a terra Sempre più oggi si parla di customer satisfaction e di livello di percezione della qualità da parte degli utenti consumatori. N el caso del trasporto, la percezione aumenta all’aumentare della qualità dei fattori “a contorno” della prestazione del trasporto: ascoltare, migliorare, innovare. L’industria del “travel” e quindi del trasporto, non può prescindere da questi fattori, fondamentali per cogliere e soddisfare gli spunti espressi dalle aziende e dal protagonista vero delle trasferte: il viaggiatore. Lo studio del team di Cartenì si è sviluppato attraverso tre fasi: innanzitutto l’analisi delle best practices internazionali; l’indagine sulla mobilità presso le autostazioni di alcune delle principali città italiane e per finire la stima del “valore edonico” rilevato per le autostazioni

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del nostro paese e gli effetti di tale valore sulla “travel experience”. I lavori di presentazione dello studio hanno preso l’avvio con l’introduzione di Antonio Musso che ha parlato proprio della percezione della qualità intesa quale idoneità di un sistema o servizio a soddisfare le esigenze dell’utenza: il cosiddetto “Station Renaissance” studio sulla valenza estetica delle infrastrutture e ha concluso evidenziando che gli “Elementi innovativi dello studio riguardano analisi ed esplicitazioni del potenziale attrattivo delle autostazioni sottolineando che i relativi attributi costruttivi funzionali ed estetici possano armonizzarsi concorrendo a rendere tali luoghi non solo nodi di transito ma spazi da vivere”. E se è pur vero che l’Italia non ha certo da imparare da nessun in tema di Rinascimento, uno sguardo al Mondo circostante


I partecipanti alla tavola rotonda che ha seguito la presentazione dello studio

Generale per il Trasporto stradale MIT ; Massimo Roncucci Presidente Asstra; Stefano Rossi Vice Presidente Agens; Claudio Tarlazzi Segretario generale Uiltrasporti. Lo studio sulle autostazioni cerca di rovesciare il punto di vista con cui finora si è guardato al settore in Italia, mettendo al centro dell’indagine la percezione complessiva di un viaggio, la “travel experience”, che risulta fortemente influenzata dalla qualità dall’interscambio modale presso i terminal, oltre che dai servi-

zi di trasporto utilizzati. La riqualificazione estetica e architettonica dei terminal bus, l’offerta di nuovi servizi ai viaggiatori come punti ristoro, wi-fi, info point, galleria commerciale, sale d’attesa confortevoli e climatizzate, diventano oggi fattori chiave che potrebbero allargare il bacino di utenza in maniera sostanziale. La percezione complessiva di un viaggio, influenzata quindi da tutti questi fattori, si chiama “Valore edonico”: lo studio ha calcolato che tale valore “ammonta” a 2,5 euro, ovvero

la somma in più che gli utenti italiani sarebbero disposti a pagare per trovare maggiore qualità nei servizi delle autostazioni. “Riportare al centro l’utente cominciando a chiamarlo con il nome giusto, ovvero ‘cliente’, deve essere la priorità di ogni nuova pianificazione nel settore del Tpl, come in quello dei servizi a lunga percorrenza - ha affermato il neo Presidente di ANAV Giuseppe Vinella nel corso della presentazione -. Limitarsi a rincorrere la contribuzione pubblica, accantonando le esigenze dei viaggiatori, è una

con la percezione della qualità dei servizi fruiti e all’attenzione che il contesto internazionale pone a tali temi, deve far riflettere. Napoli Linea 1, stazione Toledo Il contesto storico di riferimento Lo studio prende le fila dall’analisi del contesto storico che vede, a partire dal 1980, il diffondersi, prima in Europa e poi nel resto del mondo, di un movimento architettonico (Station Renaissance) volto a soddisfare le aspettative dei clienti con riferimento all’estetica dei terminali, alla qualità architettonica, all’integrazione con il paesaggio e all’accessibilità ed interscambio modale da “non luoghi” - unica funzione di interscambio - a luoghi ben riconoscibili in cui è confortevole trascorrere del tempo. Del resto diversi studi hanno dimostrato che il “valore edonico” di un terminal di trasporto (qualità estetica, pulizia,

sicurezza, servizi ai passeggeri) impatta significativamente sulla percezione complessiva di un viaggio (la c.d. travel experience). Le best practice internazionali Gli elementi di successo individuati dallo studio per accrescere il valore edonico sono stati fondamentalmente i seguenti: • l’architettura, l’estetica ed i servizi offerti ai viaggiatori; • l’integrazione modale (gomma-gomma e gomma-ferro) intesa sia come integrazione “fisica”, tra i modi di trasporti, funzionale (con gli orari sincronizzati e le Infomobilità) e tariffaria; • la sostenibilità, con l’obiettivo di rivedere sostanzialmente l’idea dell’autotrasporto come modalità inquinante.

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ASSEMBLEA ANAV 2016 SPECIALE USA

logica che deve appartenere solo al la presentazione, citando tra l’altro la sua esperienza di assessore repassato”. gionale in Campania. “A Napoli si “La sensazione complessiva di un è scommesso moltissimo sull’inteviaggiatore in termini di percezione grazione – ha detto Cascetta -. Già di qualità, è influenzata dai requisiti negli anni ‘80 sono state messe in dell’interscambio modale – ha spiega- atto esperienze di questo tipo, con to Armando Cartenì docente di piani- architetti che hanno lavorato alla ficazione dei sistemi di Trasporti all’u- riqualificazione anche estetica delniversità Federico II -. Lo studio ha le stazioni, il movimento della ‘Stastimato quantitativamente la perce- tion renaissance’. Oggi il 99% del zione di questo aspetto nell’utenza ita- bacino della città di Napoli vive a liana per quanto concerne il trasporto meno di 1 km da una stazione della extraurbano. Dagli anni ‘80 in poi si metropolitana. Le città europee viè cercato di dimostrare l’importanza vono una profonda trasformazione del valore edonico, la disponibilità del del mercato della mobilità e l’Italia passeggero a pagare qualcosa in più è il paese che ne ha più bisogno. per accrescere il suo benessere”. Vogliamo scommettere - ha concluso Cascetta - sul valore edonico Ennio Cascetta, coordinatore del- individuato nello studio, per otla Struttura tecnica di Missione del tenere questo valore in più che ci ministero dei Trasporti, ha concluso chiedono i clienti”.

Gli esempi riportati da Cartenì sono stati spettacolari, dal World Trade Center Transportation Hub, New York (United States), su progetti di Santiago Calatrava, a Spaarne Hospital bus station, Hoofddorp (Olanda) di Nio Architecte; ed ancora alla Slough bus station, Slough (United Kingdom) del Bblur Architecture al Transbay Transit Center, San Francisco (United States) su progetto di Pelli Clarke Architects ma ancora in costruzione. Ed ancora, il Library Bus Stop, in Colombia ed il Bus Home, Ventura, in California dove l’opera raffigura la metamorfosi di un autobus diventare una casa. Oppure il Fruit bus stop, in Giappone, realizzata nel luglio 2012: dimenticate le fermate degli autobus a cui siete abituati, spesso prive di pensiline e dunque della benché minima possibilità di offrire un riparo momentaneo dalla pioggia in attesa dei mezzi del trasporto pubblico. In Giappone le fermate degli autobus si sono trasformate in quelle che appaiono come piccole casette degli gnomi, con finestre da cui scorgere l’arrivo del bus e panche su cui sedersi comodamente durante l’attesa. Le pensiline dell’autobus a forma di frutti sono 16 in totale e si trovano collocate nella città giapponese di Kanagai. Furono realizzate originariamente nel 1990, in occasione del Travel Expo. Esse in seguito si sono trasformate in una vera e propria attrazione turistica per i

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Giappone, Fruit bus stop

visitatori della città, entrando ad essere parte del panorama che la caratterizza. Altro esempio di “rinascita delle stazioni” riportato dallo studio è il Gagra bus stop, Abkhazia, in Georgia dove questa ondata di curling gigante o di shell ricorda il design colorato di Gaudì. (Gagra bus stop, Abkhazia). Sono tutti esempi di come l’infrastruttura di una stazione, terminale e semplice fermata di autobus possa diventare piacevole luogo in cui “perdersi” senza il disagio di sentirsi in un luogo poco accogliente. Le stazioni degli autobus molto spesso sono difficilmente sinonimi, nell’immaginario comune del viaggiatore, di spazi dotati di glamour e design; anzi siamo molto più propensi a pensare di aeroporti e stazioni ferroviarie quali esempi di architettura innovativa ed elegante. Ma gli esempi riportati dallo studio hanno dimostrato come tra il cemento e

la polvere nascono dei veri diamanti del design, come il capolavoro della stazione degli autobus di Preston (recentemente salvato dalla demolizione e data, livello II dall’English Heritage) e la stazione degli autobus a Spaarne Hospital in Svizzera descritta come somigliante alla mascella di una balena e in cui c’è stato uso ingegnoso delle forme e dei materiali utilizzati nella costruzione, stati testati per resistere a coltelli, graffiti, e sigarette. Sul fronte nazionale, l’indagine di mobilità è stata condotta presso le autostazioni di alcune delle principali città italiane effettuando oltre 1.100 interviste riguardanti le caratteristiche socio economiche del viaggio (es. genere, età, professione, destinazione, titolo di viaggio, frequenza e motivo dello spostamento, modi), nonché un giudizio sulla qualità del servizio di autobus utilizzato (dall’estetica ed architettura del terminal ai servizi offerti ai viaggiatori - es. bar, ristorante, giornalaio, wi-fi, WC); la preferenza


MILANO Autostazione di Lampugnano

ROMA Autostazione di Tibus

Oltre 180 corse/giorno extraurbane nazionali ed internazionali

Oltre 413 corse/giorno extraurbane nazionali ed internazionali

I TERMINAL ANALIZZATI NAPOLI Autostazione di Metropark

AVELLINO Autostazione

CROTONE Terminal Autolinee Romano

Numerosi collegamenti con la regione e le principali città italiane

Numerosi collegamenti con Napoli e i principali comuni della regione

Oltre 280 corse/giorno extraurbane nazionali ed internazionali

GIUDIZIO SULLA QUALITÀ DELL’ESTETICA ED ARCHITETTURA DEL TERMINAL

per i nuovi servizi (es. info-point, bar, ristorante) e la relativa disponibilità a spendere per questi servizi.

GIUDIZIO SULLA QUALITÀ DEI SERVIZI AI PASSEGGERI NEL TERMINAL

I risultati dello studio La selezione operata dall’equipe di Cartenì ha evidenziato come gli utenti di tutte le autostazioni del panel studiato sono risultate mediamente soddisfatti dei servizi BUS offerti, sia in termini di frequenza giornaliera, la loro puntualità e dei tempi di viaggio. Il giudizio sulla qualità dell’estetica e dell’architettura dei vari terminal non è stato sempre omogeneo. Infatti a fronte di un ben 80% di soddisfazione per il terminal di Crotone, quelli di Milano, Roma, Napoli e Avellino hanno registrato un 75% di basso gradimento, proprio a riscontro dell’assioma che lo spazio occupato dal terminal individua un’area urbana propria e assume un significato particolare per gli utenti che la attraversano o che la vivono anche solo per poco tempo in attesa o in transito. Il “popolo” viaggiane è infatti eterogeneo, per cultura, età, interessi, bisogni e usare questi

Per l’autostazione di Napoli vengono percepiti alcuni dei servizi della stazione RFI adiacente

spazi significa anche entrare in contatto con gli altri. Ed è questo uno dei risultati principali dello studio su cui riflettere: l’effetto della “Travel Experience” sulla propensione del cliente-viaggiatore a spendere per i servizi laddove la percezione della qualità della infrastruttura e del relativo servizio è per lui alta. Da qui la necessità di guardare alla valorizzazione attraverso la riqualificazione dei terminal che comporterebbe non solo una maggiore qualità per i viaggiatori, ma un più elevato indotto per i territori interessati, senza trascurare che l’integrazione della modalità gomma con quella ferroviaria – che troverebbe “casa” molto spesso nelle stesse infrastrutture, rappresenterebbe una forma di cooperazione (e non solo di compe-

Hoofddorp (Olanda), Spaarne Hospital bus station

tizione) ed una maggiore qualità percepita del sistema complessivo. Uno sguardo al futuro Il Presidente dell’Associazione, in occasione della presentazione dello studio, ha condiviso l’importanza a fare del passeggero un vero e proprio cliente la cui soddisfazione deve essere curata in ogni dettaglio e con l’obiettivo di fare della customer satisfaction il vero valido criterio di selezione delle imprese, a prescindere dalla dimensione e dai numeri societari: il cliente è la chiave di lettura per tutti i comparti del settore. È necessario, quindi, raccogliere la sfida di quanti passeggeri si trasportano, con quale qualità e con quali tariffe: questo deve essere l’obiettivo comune che deve però permeare la cultura generale del paese, dalle imprese all’amministrazione e alla stessa comunità.

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ASSEMBLEA ANAV 2016

Spazio ai progetti di ANAV FUTURA

Ospiti speciali alla giornata dedicata ai giovani Pierluigi Boggione, numero uno di IVECO Bus Italia e Federico Giacinti di Liquid Factory

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nche quest’anno i giovani imprenditori di “ANAV Futura” si sono dati appuntamento la mattina del 23 giugno allo Sheraton Golf di Roma, prima dell’inizio dei lavori dell’Assemblea annuale dell’ANAV, per discutere “con chi è del mestiere” dei temi legati allo sviluppo del business delle imprese di trasporto e alla comunicazione. Nessun dibattito teorico, ma un approccio pratico e operativo supportato, sotto la guida del Past President Nicola Biscotti, da due esperti: Pierluigi Boggione, numero uno di IVECO Bus Italia, e Federico Giacinti di Liquid Factory società specializzata nella realizzazione di servizi informatici. Con Pierluigi Boggione si è discusso dell’avvio di un’interessante iniziativa per promuovere ed accrescere la presenza dell’autobus nel mondo dello sport, partendo da una serie di immagini che testimoniano efficacemente il già col-

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laudato binomio di “Bus e Sport” e che vede come protagoniste anche diverse aziende di trasporto associate ad ANAV: dalla torinese Sadem impegnata nel trasporto della nazionale di calcio italiana ai campionati Europei 2016 all’emiliana Cosepuri che trasporta la squadra di calcio di Bologna. Questo solo per citare alcuni esempi. La carrellata di immagini è stata lo spunto che ha dato il via alla discussione sulle possibili strategie di penetrazione e sviluppo di questo particolare segmento di mercato. Diverse sono le idee e gli spunti di riflessione emersi durante il vivace dibattito con i giovani imprenditori di ANAV moderato dal giornalista Massimo De Donato. È emersa, innanzitutto, l’esigenza di “conoscere meglio ed analizzare i diversi ambiti del mondo dello sport per individuarne caratteristiche peculiari ed esigenze specifiche in modo da strutturare

Nessun dibattito teorico, una giornata con approccio pratico e operativo per i giovani futuri imprenditori dell’Associazione. Da sinistra Nicola Biscotti, Tullio Tulli, Federico Giacinti e Pierluigi Boggione. un’offerta di mezzi e servizi adeguata, flessibile e rispondente ai bisogni particolari del settore”. Si tratta di un primo necessario step da compiere – come ha sottolineato Boggione nel suo intervento - per orientare alla scelta dell’autobus come mezzo di trasporto un mercato particolarmente esigente e con bisogni specifici come quello dei team sportivi. Ecco, dunque, la necessità – sottolineata dalla platea dei giovani imprenditori ANAV - di attivare iniziative per favorire la diffusione di una rete capillare di relazioni tra squadre sportive ed imprese di trasporto che consenta di conoscere il mercato e, nel contempo, di agevolare l’incontro tra domanda e offerta, consolidare i


rapporti commerciali già esistenti ed “aiutare” i team nella scelta dell’autobus e dell’impresa cui affidare lo svolgimento dei servizi di trasporto. In questo contesto il suggerimento arrivato dal gruppo dei giovani imprenditori è stato anche quello di lavorare per “accrescere la visibilità e far conoscere l’autobus come mezzo di trasporto, evidenziandone punti di forza e qualità”: sicurezza, capillarità, flessibilità, economicità, comfort e soprattutto la capacità dell’autobus di aggregare, avvicinare e creare “spirito di squadra” tra atleti e team sportivi. Un progetto ambizioso, dunque, che – ha assicurato il Past President Nicola Biscotti – non rimarrà sulla carta e continuerà a coinvolgere attivamente il gruppo dei giovani imprenditori ANAV anche attraverso la creazione di una redazione dedicata. Nella seconda parte della mattinata la discussione si è focalizzata sull’importanza dei siti web quali mezzi di comunicazione di massa e di autopromozione dell’attività d’impresa e, anche in questo caso, il confronto si è sviluppato su un “caso pratico”: la rivisitazione del sito web dell’ANAV. Partendo dai suggerimenti di Federico Giacinti (Liquid Factory) sul restyling grafico del sito associativo e sull’introduzione di nuove opzioni e funzionalità (es. collegamenti a social network), i giovani ANAV hanno fornito diversi spunti e contributi per rendere più rapida e facile la consultazione del sito e per trasformare il sito stesso da semplice contenitore di informazioni in un vero e proprio strumento di comunicazione tra Associazione e imprese. Questi, dunque, i risultati del meeting ed i prossimi obiettivi di ANAV Futura riportati anche in un intervento a margine dell’Assemblea dell’Associazione da due portavoce: Vito Carlomagno (società Saj e Intersaj) e Beatrice Ricci Pepitoni (società Riccibus).

Premio ANAV SMART MOVE Alessandro Cesari Funzionario Servizio fisco, societario e commerciale

I vincitori del biennio 2014-2016

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a III edizione del Premio “ANAV – SMART MOVE”, dedicata alle Associate che nel biennio 2014 – 2015 hanno realizzato e conseguito obiettivi di particolare rilevanza nello sviluppo dei servizi di trasporto con autobus, ha visto, come sempre, una buona partecipazione di aziende le quali si sono battute a suon di tecnologia, investimenti e, in alcuni casi, fini sociali.

La cerimonia di consegna dei premi “SMART MOVE” si è svolta al termine dei lavori della 72a Assemblea ANAV alla presenza di circa 100 invitati che hanno potuto valutare ogni singolo progetto, diverso e unico nel suo genere, apprezzandone gli sforzi e l’originalità. Sul palco a premiare, oltre al vice Presidente Nicola Biscotti e al neo Presidente Giuseppe Vinella, anche il numero uno di Iveco Bus Italia Pierluigi Boggione – quest’anno sponsor della manifestazione - che ha sposato in pieno lo spirito e la bontà dell’iniziativa. Come nelle precedenti edizioni i premi sono stati articolati nelle tre categorie:

ANAV – SMART MOVE TPL ANAV – SMART MOVE TURISMO ANAV – SMART MOVE LINEE A detta della giuria è stato molto difficile scegliere e fare una selezione dei progetti anche perché non è stato possibile non riconosce-

re a ciascuno di essi, dal più grande al più piccolo, almeno un aspetto interessante, un’idea o anche solo una grande passione per la propria impresa e la propria missione, intesa come vero e proprio ruolo sociale, prima ancora che economico nei confronti degli utenti, dell’ambiente, del territorio.

Categoria TPL 2° Premio: LA PANORAMICA rappresentata da Enrica Chiacchiaretta con “Video Event Data Recorder”.

L’azienda ha istallato a bordo dei propri mezzi dei dispositivi cosiddetti Video Event Data Recorder che permettono di registrare immagini e dati di posizionamento GPS e accelerometrici relativi ad un sinistro, ad una qualsiasi situazione critica o ad un tentativo di truffa assicurativa a danno dell’azienda consentendo di visualizzarne a posteriori la dinamica reale. È stata la prima azienda tra quelle associate ANAV ad ottenere un accordo sindacale

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ASSEMBLEA ANAV 2016

sul tema dopo le modifiche introdotte dal Jobs Act allo Statuto dei Lavoratori (L. 300/70).

SAF rappresentata da Alberto Toneatto con “Bici Bus”.

Categoria TURISMO 2° Premio GRASSANI di Giovanni Grassani con “Stazione di parcheggio”.

Per aver dato un sostegno al turismo e aver promosso in modo intelligente il territorio. Il progetto consiste nell’intermodalità tra bici e bus il cosiddetto “cicloturismo”.

Per aver contribuito in maniera significativa al miglioramento nella città di Matera delle strutture dei servizi offerti agli operatori di Noleggio e ai loro utenti realizzando una vera e propria stazione di parcheggio per autobus integrata.

1° Premio: C.A.P. rappresentata da Giuseppe Gori con il progetto “Go pass”.

DEANGELIS BUS di Tiziana Raffaella De Angelis con “Promozione sociale”.

l’anno un calendario di escursioni effettuate con autobus in località difficilmente raggiungibili se sprovvisti di mezzo proprio.

1° Premio CAVOURESE di Antonio Fenoglio con il progetto “Turin Eco City Tour”.

Per essere riuscita a coniugare in un unico servizio cultura, innovazione tecnologica e ambiente. Cavourese offre la possibilità di visitare il Centro Storico della Città di Torino da una prospettiva diversa ed unica nel suo genere a bordo di un minibus di 16 posti a propulsione totalmente elettrica;

Categoria AUTOLINEE 2° Premio BALTOUR rappresentata da Antonella Ballone con “Integrazioni”.

Per essere riuscita a offrire all’utenza un modo nuovo di approcciare al servizio pubblico facilitando pagamenti e accessi sostenibili rendendo possibile il futuro. Il progetto ha richiesto un notevole sforzo tecnologico al servizio dei cittadini.

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Per aver raggiunto il duplice obiettivo di promuovere il territorio e averlo fatto compatibilmente con l’ambiente. Il progetto “Provincia in bus” trasformato poi in “Basilicata in bus” propone durante tutto

Per aver sensibilmente migliorato i propri standard


qualitativi nei confronti dei passeggeri e una serie di investimenti, molto importanti, sul campo dei servizi offerti al cliente, della sicurezza e dell’impatto ambientale.

INTERSAJ rappresentata da Vitantonio Carlomagno con “Qualità del servizio”.

di viaggio, contribuendo alla diffusione della cultura e la propensione delle persone a coltivarla. L’azienda nel dicembre 2014 ha dotato tutti gli autobus di linea a lungo raggio di una piccola biblioteca. Successivamente l’iniziativa si è evoluta dando vita nel 2015 a “Viaggi con autore” ovvero la presentazione durante il tragitto di un libro da parte proprio dell’autore stesso, che omaggia poi i viaggiatori con una copia del libro.

Finale a sorpresa con TRE PREMI DELLA GIURIA Per aver aumentato il confort dei propri viaggi e quindi di fatto l’attrattiva del servizio. Dal 2014 l’azienda si è dotata per i collegamenti notturni a lunga percorrenza di veicoli da 14 metri con soli 50 posti, che permettono di avere una distanza di un metro tra una poltrona e l’altra e permettere all’utenza notturna “sogni d’oro”.

Sono stati quindi consegnati tre premi della giuria che per i fini sociali e per l’estrema innovazione che rappresentavano non era possibile escludere. Hanno ricevuto il premio: BUS COMPANY di Clemente Galleano con il progetto “Viaggi e comitive monitorate”.

tempo reale e a distanza una serie di informazioni utilissime per la sicurezza.

S.A.B. rappresentata da Valentina Astori, con “City of Angels”.

Per essere riuscita a stringere una collaborazione con l’Associazione “City of Angels” affrontando la tematica dei rapporti tra utenza e personale viaggiante.

ATVO, rappresentata da Cerchier Stefano con il progetto “//app.atvo.it”.

1° Premio AUTOLINEE CURCIO di Giuseppe Curcio.

Per essere riuscita ad aumentare in modo costruttivo il confort

Per aver coniugato innovazione e sicurezza in maniera totalmente innovativa ed efficace. Il progetto prevede un braccialetto elettronico per le comitive, in particolare per bambini e ragazzi, che si spostano in bus fornendo in

Per aver realizzato un’applicazione intelligente, semplice, integrata e dinamica per tutti gli utenti che si muovono nell’importante area veneziana dando un contributo tecnologico e turistico di notevole e particolare importanza.

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TECNOLOGIA

CONVEGNO SISTEMA GOMMA: TRA ESPERIENZE E SPERIMENTAZIONE Francesco Romagnoli Funzionario Servizio tecnico

Nella 2a edizione a Roma, focus su trasporti intelligenti, alimentazione alternativa e gestione flotta

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organizzato da ANAV, in collaborazione con ASSTRA, AIIT (Associazione Italiana Ingegneria del Traffico) e l’Ordine degli Ingegneri di Roma e con il patrocinio del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, nei giorni del 5 e 6 maggio scorso, si è svolto a Roma il Convegno Sistema Gomma, l’appuntamento rivolto a tutti i soggetti del mondo del trasporto passeggeri su gomma. Alla sua seconda edizione, i risultati hanno confermato la validità dell’evento e dei suo contenuti. Molti gli argomenti trattati: dai trasporti intelligenti nelle loro varie forme all’efficienza energetica, dalle nuove soluzioni in campo di alimentazioni di motori alle ultime strategie di gestione e finanziamento della flotta, dal contrasto all’evasione tariffaria ai nuovi approcci di manutenzione della flotta. Il taglio degli interventi è stato duplice: sono state da un lato

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raccontate numerose esperienze concrete di aziende di trasporto, dall’altro sperimentazioni di tecnologie di nuova concezione. Le proposte delle aziende Di particolare interesse l’intervento dell’azienda Granda Bus, in merito a un modello da loro ideato per risolvere un problema che molte aziende di Trasporto Pubblico Locale hanno: quello della validazione in uscita del titolo di viaggio. Una volta resa obbligatoria la validazione in entrata (molti operatori si stanno muovendo in questo senso), diventa estremamente utile avere infatti il dato puntuale della fermata in cui un utente è sceso dal mezzo. La validazione in uscita non è però una pratica di così facile attuazione, soprattutto nei confronti di utenti in possesso di abbonamenti classici e non di borsellino elettronico (per i quali invece l’azienda ha previsto la validazione obbligatoria in uscita al

fine di del calcolo dei km percorsi e quindi della tariffa). Granda Bus ha ideato un modello di simulazione in grado di stimare, in base a delle ipotesi di partenza, dove l’utente è sceso. La sperimentazione del modello, effettuata sul campione di utenti per i quali il check out è obbligatorio (e quindi per cui i dati sono certamente affidabili), ha dato ottimi risultati e l’errore di valutazione rispetto al prevedere un’effettiva obbligatorietà della validazione in uscita è risultato essere marginale. Da segnalare anche l’intervento della CAP di Prato, che ha illustrato il nuovo sistema di ticketing elettronico dell’azienda che, come altre in Italia, ha voluto dotarsi di questo tipo di sistema tecnologico al fine di offrire un sistema di trasporto più appetibile per l’utenza. Una scelta che anticipa l’ormai immediata emanazione del decreto ministeriale che detta le regole tecniche nel caso di implemen-


Amedeo Fumero, dipartimento dei trasporti della navigazione e sistemi informativi e statistici, Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti

tazione di nuovi sistemi di bigliettazione elettronica. Degno di nota inoltre anche l’intervento della Bus Company. Di taglio molto sperimentale, il relatore ha raccontato la concezione dell’autobus come laboratorio viaggiante, utilizzabile per molti scopi. Uno di questi la misurazione della qualità dell’aria, effettuata non in punti fissi come le stazioni di misurazione classiche ma lungo un percorso. Altra sperimentazione interessante presentata dall’azienda quella di un braccialetto elettronico da far indossare a tutti i partecipanti di una gita (in particolare scolaresche) che segnala a chi di dovere eventuali eccessivi allontanamenti da una zona prestabilita. Da segnalare, in ultimo, l’intervento di ACI in merito al European ITS Observatory, progetto internazionale con l’ambizioso scopo di riunire all’interno del medesimo database le varie esperienze europee in merito alle tecnologie ITS, al fine di portarle il più possibile alla conoscenza di chi potrebbe esserne per qualche motivo interessato (ad esempio coloro che a vario titolo sono coinvolti nei vari settori dei trasporti). Allo sviluppo del progetto, in qualità di stakeholder, sta partecipando anche l’Associazione. Il convegno ha visto anche l’approfondimento di temi quali alimentazioni alternative (sia con interventi dei costruttori che di operatori che hanno loro stessi avuto esperienze con veicoli alimentati da sistemi di trazione innovativi), manutenzione della flotta, sistemi di finanziamento, lotta all’evasione, tecnologie per la regolazione degli accessi alle città. L’intervento del Ministro Graziano Delrio Oltre ai numerosi contenuti tecnici, il convegno ha avuto l’opportunità di avere dei momenti dai risvolti più politici. L’evento è stato aperto dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio, che all’interno del suo intervento ha ribadito come obiettivo del Governo

Graziano Delrio, Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti

sia “cambiare rapidamente tutto il parco autobus del TPL, ripetendo il modello dell’Emilia Romagna per il co-finanziamento del parco con tutte le altre regioni, perché dobbiamo evitare un Paese a due velocità”. Questo, ha affermato il Ministro, è il primo pilastro della politica di sviluppo per il trasporto pubblico. “C’è un pilastro importante nella nostra politica - ha poi continuato la costituzione, da fare al più presto, della centrale unica di acquisto per sostituire i mezzi, secondo il modello delle Rosco. Un secondo pilastro è l’applicazione immediata dei costi standard e gli incentivi per chi usa i mezzi pubblici, ad esempio rendere fiscalmente detraibili gli abbonamenti o attraverso forme di welfare aziendale”. “La tecnologia è decisiva in questa fase per orientare le scelte politiche che vanno fatte nel settore TPL e per questo - ha concluso Delrio - era per me essenziale essere qui oggi ad augurarvi buon lavoro. Abbiamo vinto la sfida dell’alta velocità, adesso dobbiamo vincere quella per il trasporto pubblico locale”. Delrio: “Dobbiamo vincere la sfida del trasporto pubblico locale” I dubbi sulla Centrale unica di acquisto E sul tema del rinnovo della flotta, dunque anche della centrale unica di acquisto, si è sviluppata la discussione della tavola rotonda svoltasi al termine della prima giornata dei lavori. Per l’associazione è intervenuto il Direttore Tullio Tulli. La tavola rotonda è stata preceduta dall’esposizione di una relazione focalizzata proprio sul tema degli investimenti. Dal contributo è emerso, oltre al critico stato attuale del parco rotabile, con i suoi oramai 12 anni di età media, come lo scenario tendenziale (piano di 8 anni) degli investimenti

stanziati nella Legge Stabilità 2016 sia inefficace e porti ad arrivare nel 2022 ad avere un’età media di quattordici anni. Per portare in 8 anni l’età media della flotta autobus dagli attuali 12,21 anni a 7,1 anni occorre sostituire, infatti, 4.200 autobus vecchi con bus nuovi ogni anno con un investimento annuale di 920 milioni di euro. In merito alla centrale unica di acquisto, dalla tavola rotonda è emersa una sostanziale contrarietà da parte dei soggetti presenti. Fermo restando la positività della volontà di rinnovare il parco, lo strumento di centralizzare l’acquisto suscita in tutti forti dubbi. Il Direttore dell’Associazione ha in particolare voluto porre l’attenzione sulle conseguenze della depatrimonializzazione a cui l’istituzione di una centrale unica di acquisto porterebbe. Privare le aziende del loro asset più importante, ha affermato il Direttore, sarebbe fortemente distorsivo in fase di gara per l’affidamento dei servizi. La via migliore per rinnovare il parco è quella di includere l’ammortamento del veicolo nel costo standard, modalità che permette alle aziende di fare veramente le aziende. Il giorno seguente ha visto lo svolgersi di una seconda tavola rotonda dove si è discusso in questo caso di efficienza energetica. La tavola rotonda è stata l’occasione per fare il punto della situazione su tutte le tecnologie presentate durante il Convegno, molte delle quali appunto volte a diminuire l’impatto del trasporto collettivo con autobus sull’ambiente. Tutti i partecipanti sono convenuti sull’importanza di adottare al più presto queste tecnologie, ma anche sulla difficoltà nel farlo, data appunto dalla scarsa possibilità di effettuare investimenti, come emerso dalla tavola rotonda del giorno precedente. Si crea così un paradosso: l’efficienza energetica porta risparmi, ma la mancanza di capitali da investire inizialmente lascia il sistema complessivo in uno stato di costo globale maggiore.

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IL PUNTO

TESTO UNICO SU SERVIZI PUBBLICI LOCALI E RIFORMA DEL TPL: A CHE PUNTO SIAMO? Antonello Lucente Dirigente Area Tpl

Per i giudici di Palazzo Spada il dispositivo dedicato al settore presenta numerose criticità

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l 3 maggio il Consiglio di Stato ha accolto il parere sullo schema di decreto legislativo in materia di servizi pubblici locali adottato, in via preliminare, dal Governo lo scorso 1° marzo in attuazione della delega stabilita nella legge “Madia” di riforma delle amministrazioni pubbliche. Il Consiglio ha condizionato l’espressione di un parere favorevole allo stralcio dal testo delle disposizioni esulanti dai limiti della delega legislativa e, in particolare, alla eliminazione della quasi totalità delle disposizioni specifiche in materia di trasporto pubblico locale contenute nel provvedimento.

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Secondo i giudici di Palazzo Spada, infatti, il corpus dispositivo dedicato al TPL, e trasfuso dalla bozza di riforma settoriale cui da tempo stava lavorando il Ministero dei Trasporti, presenta numerose e rilevanti criticità: - interviene in modo disorganico su aspetti specifici del settore del TPL; - persegue finalità estranee ad una riforma complessiva della materia dei servizi pubblici locali; - determina uno squilibrio nel testo unico ponendosi in contrasto con i principi e i criteri della legge delega; - dà luogo a sovrapposizioni e difetti di coordinamento con normative preesistenti in contrasto con la fina-

lità di risoluzione delle antinomie. Dalle censure restano fuori le sole disposizioni specifiche in materia di bacini e livelli adeguati dei servizi di TPL (Art. 14), e di modifica alle competenze dell’Autorità di regolazione dei trasporti (art. 17). Anche su tali articoli, tuttavia, il Consiglio di Stato formula alcune osservazioni e suggerisce la soppressione della previsione secondo cui, in caso di unica offerta presentata alle procedure di gara per l’affidamento dei servizi di TPL, “l’aggiudicazione avviene solo per motivi di necessità e urgenza e comporta l’affidamento per una durata non superiore a tre anni”; evidenzia, anche in questo caso avvalorando valutazioni espresse dall’ANAV, il possibile contrasto con il generale principio di introduzione di oneri in capo a soggetti privati e con i principi di delega della previsione secondo la quale vi è l’obbligo per chi intende partecipare alle procedure di gara per l’affidamento dei servizi di TPL, del possesso, quale requisito di idoneità economica e finanziaria, di un patrimonio netto pari almeno al 20% del corrispettivo annuo posto a base di gara. Nell’intero corpo del parere del Consiglio di Stato, inoltre, emerge con evidenza come l’ambito del decreto


legislativo sia da intendersi limitato ai soli servizi pubblici locali di interesse economico generale individuati, sotto il profilo soggettivo, come i servizi “assunti” dagli enti locali con conseguente esclusione dei servizi pubblici di competenza delle Regioni. La limitazione del campo applicativo del provvedimento è suscettibile di determinare, in assenza di opportuni correttivi, un doppio regime normativo per i servizi di trasporto pubblico regionale e locale che avrebbe conseguenze negative sulla organicità e certezza del quadro regolatorio di settore. Infine, il Consiglio di Stato, proprio sul tema dell’ambito di applicazione del decreto, segnala come sia indispensabile individuare puntualmente le norme a carattere generale del provvedimento che si applicano al settore del TPL. Si tratta di un’esigenza che diverrebbe irrinunciabile nella ipotesi di stralcio dal provvedimento definitivo delle norme specifiche in materia di TPL.

“Dalla Conferenza Unificata sostanziale condivisione sull’impianto generale della riforma” Nonostante il parere del Consiglio di Stato non vincolante, il Governo, stando alle dichiarazioni rilasciate dal Ministro Delrio, sembra orientato a mantenere nel decreto legislativo il capitolo dedicato al TPL. Tale intenzione è risultata rafforzata dal parere sul provvedimento reso dalla Conferenza Unificata lo scorso 12 maggio. La Conferenza, infatti, ha espresso una sostanziale condivisione sull’impianto generale della riforma e ha condiviso anche la scelta di inserimento nel provvedimento delle numerose disposizioni specifiche in materia di TPL. Il parere favorevole della Conferenza Unificata è stato determinato dall’ampia apertura del Governo sui numerosi correttivi richiesti da Regioni ed Enti locali. Relativamente alle disposizioni in materia di TPL le Regioni hanno chiesto di stralciare dal testo l’art. 23, recante la modifica dei criteri di riparto del Fondo nazionale di finanziamento del TPL (criteri basati su costi e fabbisogni standard,

del decreto parte più o meno ampia del corpus dispositivo in materia di TPL con la necessità di superare i vizi di eccesso di delega rilevati da Palazzo Spada. Il rischio, altrimenti, sarebbe quello di esporre la riforma del TPL a ricorsi per illegittimità costituzionale che causerebbero una insostenibile incertezza del quadro regolatorio.

premialità per gli affidamenti tramite gara e incremento dei ricavi da traffico), rinviando la materia ad un provvedimento autonomo da redigere in esito alla elaborazione condivisa tra Governo e Regioni dei nuovi criteri di riparto. Ulteriori correttivi sono stati inoltre proposti e condivisi dal Governo su diverse disposizioni dedicate al settore. Quanto ai correttivi relativi alle disposizioni di carattere generale valide per tutti i servizi pubblici locali, da segnalare le richieste avanzate da Regioni ed Enti locali di ridurre sensibilmente i vincoli introdotti per l’affidamento in house (prova di fallimento del mercato, piano economico finanziario, limiti di durata). Si tratta di un aspetto sicuramente delicato giacché la limitazione degli affidamenti in house costituisce una delle leve strategiche per il perseguimento degli obiettivi di liberalizzazione e progressiva riduzione della presenza pubblica nella gestione dei servizi che presiedono alla riforma della P.A. nel suo complesso. La realizzazione di un’intesa politica forte sul testo del decreto in seno alla Conferenza Unificata costituiva una condizione indispensabile, dopo i rilievi espressi dal Consiglio di Stato, per il prosieguo dell’iter di adozione del decreto senza stravolgerne l’impostazione e i contenuti. Occorrerà ora verificare se l’equilibrio politico raggiunto verrà convalidato anche in Parlamento, nel corso dell’esame del decreto da parte delle Commissioni parlamentari competenti per l’espressione di relativi pareri propedeutici all’adozione definitiva del provvedimento. In tale fase sarà determinante l’individuazione di soluzioni idonee a contemperare l’opportunità di mantenere all’interno

“Superare i vizi di eccesso di delega rilevati da Palazzo Spada per evitare ricorsi per illegittimità costituzionale” Una possibile soluzione, che sembrerebbe essere al vaglio del Governo, sarebbe quella del ritorno a una linea di intervento basata su due veicoli legislativi differenti ma coordinati: il decreto legislativo in materia di servizi pubblici locali di rilevanza economica e un provvedimento specifico contenente gli interventi organici di riforma del trasporto pubblico regionale e locale. Tale impostazione, infatti, consentirebbe di coniugare diverse esigenze: in primis il superamento dei problemi di eccesso di delega segnalati dal Consiglio di Stato, evitando la fase di incertezza normativa connessa all’alto rischio di pronunce di illegittimità costituzionale; parallelamente la necessaria estensione dei principi di riforma individuati nella legge delega per i servizi pubblici locali anche ai servizi pubblici di dimensione e competenza regionale, sì da evitare un doppio regime normativo per il settore del trasporto pubblico; infine, l’adozione rapida delle misure di ammodernamento del quadro regolatorio in materia di trasporto pubblico regionale e locale con tempistiche e contenuti coerenti e coordinati con quelli del decreto legislativo in materia di servizi pubblici. Ma l’importante è che non venga ulteriormente rinviata una riforma della disciplina nazionale in materia di TPL che appare indifferibile alla luce del nuovo ruolo che il trasporto pubblico e la mobilità collettiva hanno assunto nel contesto economico e sociale europeo e nazionale e delle novità introdotte con il Regolamento (CE) n. 1370/2007.

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TPL

SVILUPPO DELLA CONCORRENZA NEL MERCATO DEL TPL Arrivano le indicazioni di policy dell’Antitrust

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on è un quadro roseo quello che emerge dall’approfondita e dettagliata indagine sulle condizioni concorrenziali nel mercato del TPL che l’Autorità antitrust ha recentemente concluso a valle di un lavoro durato oltre due anni: performance insoddisfacenti rispetto ai principali Paesi europei; gravi squilibri strutturali dovuti a scarsi investimenti in infrastrutture e mezzi; notevoli divari territoriali che, soprattutto al sud e nelle isole, si riflettono in un’adeguata qualità dell’offerta di mobilità collettiva ed in iniquità sostanziali nell’accesso ai servizi. Un dato, a parere dell’Autorità, colpisce in modo particolare: in Italia l’offerta complessiva dei servizi di TPL è in media sovradimensionata rispetto alla domanda effettiva, che spesso rimane però insoddisfatta. Questo paradosso, spiega l’AGCM, rivela gravi carenze nella programmazione da parte delle Regioni e degli altri enti locali la cui soluzione non è ulteriormente procrastinabile. In quest’ottica i tempi scelti dall’Autorità per la conclusione e pubblicazione dell’indagine non sono casuali ed è l’Antitrust stessa ad evidenziarlo facendo espresso riferimento al processo legislativo in atto, ed in particolare alla prevista riforma dei servizi pubblici locali ed al processo di determinazione dei costi standard di settore, ed affermando

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esplicitamente che intende contribuire, attraverso le indicazioni di policy offerte nel documento conclusivo ed in un’ottica pro concorrenziale al processo di riscrittura normativa in atto.

“L’Antitrust rileva gravi carenze nella programmazione degli enti locali” Per l’AGCM quello del TPL è un settore di assoluta rilevanza per l’economia nazionale, altamente regolamentato ma, potenzialmente, con ampi spazi per lo sviluppo della concorrenza. Coerentemente alle sue finalità ed alla sua vocazione, infatti, l’Autorità ritiene che buona parte delle criticità struttura-

L’Antitrust individua 4 ambiti di intervento L’Antitrust ritiene necessario, attraverso la riforma dei servizi pubblici locali in discussione in Parlamento o in altro modo, un tempestivo intervento normativo, per favorire un assetto più concorrenziale del settore, suggerendo quattro ambiti di intervento: 1) la fase di programmazione, in relazione alla quale l’AGCM auspica un modello misto che unisca concorrenza per il mercato e concorrenza nel mercato, realizzabile attraverso un più efficace riparto di competenze, una migliore analisi dei fabbisogni di mobilità e del grado di socialità dei servizi, una maggiore trasparenza del processo decisionale, una utilizzazione incentivante della leva finanziaria; 2) la fase di scelta delle modalità di affidamento


li che gravano sul settore del TPL potrebbe essere affrontata e risolta ricorrendo in maniera più diffusa a modalità competitive di affidamento dei servizi, sia attraverso le gare che prevedendo spazi di concorrenza nel mercato. In quest’ottica, a parere dell’AGCM, i principali nodi da sciogliere concernono: - il riparto di competenze, che oggi risente di una attribuzione asimmetrica tra funzioni di programmazione e regolazione, in capo a Regioni ed enti locali, e titolarità della leva finanziaria, in capo allo Stato; il conflitto di interessi do-

vuto alla presenza degli enti territoriali nel capitale delle aziende; - le marcate carenze riscontrate nell’attività di programmazione dei servizi sottoposti ad obblighi di servizio pubblico; - l’opacità nei processi decisionali delle amministrazioni affidanti; - la cattiva progettazione delle procedure di gara. Partendo da queste premesse l’Autorità antitrust ribadisce la propria contrarietà ai lotti unici regionali di aggiudicazione dei servizi, scelta non giustificata da ragioni economiche e fortemente limitativa della concorrenza. L’antitrust evidenzia come l’impiego di clausole sociali eccessivamente estese ostacoli il processo di liberalizzazione del settore e come i risvolti occupazionali andrebbero affrontati con metodi diversi, e giudica di assoluto rilievo il completamento del processo di determinazione dei costi standard di settore.

“Dall’Autorità un appello per la liberalizzazione e l’efficientamento” In definitiva, anche l’Autorità, soffermandosi sugli aspetti più prettamente concorrenziali che le

dei servizi, per la quale l’Autorità raccomanda interventi per aumentare la trasparenza delle scelte delle amministrazioni e la propensione alle gare, limitando il ricorso agli affidamenti diretti solo a casi eccezionali. Da evidenziare a riguardo le affermazioni dell’Antitrust circa la necessità di una “compiuta applicazione della normativa sui servizi automobilistici sostitutivi o integrativi dei servizi ferroviari regionali (di cui all’art. 34-octies del D.L. 179/2012), in particolare con riguardo all’obbligo di attribuzione di tali servizi con modalità competitive”, e circa l’opportunità di “innalzare la soglia attualmente prevista dall’art. 4-bis del D.L. n. 78/2009”, ai cui sensi, in caso di affidamenti in house, le autorità competenti hanno l’obbligo di aggiudicare tramite gara almeno il 10% dei servizi oggetto di affidamento – entrambe tematiche da tempo portate avanti dall’ANAV;

3) la fase di svolgimento delle gare, per la quale l’AGCM raccomanda l’introduzione di principi generali e inderogabili uniformi su tutto il territorio nazionale tra i quali criteri di programmazione a livello regionale e di individuazione di lotti di dimensioni ridotte per i servizi su gomma (soglia fissata a quattro milioni di Km); 4) infine, l’ultimo ambito di intervento attiene allo sviluppo della concorrenza nel mercato in relazione al quale l’Autorità auspica l’adozione di test di compromissione del servizio universale e l’introduzione, in via sperimentale, di forme di contratti di servizio senza esclusiva per le tratte con caratteristiche idonee. Merita, poi, di essere segnalata per l’estrema attualità la posizione espressa dell’Autorità circa l’acquisizione del materiale rotabile attraverso procedure centralizzate, modello come noto previsto dall’art. 1, comma 866 della legge di sta-

sono propri, rivolge un appello al legislatore affinché vengano rapidamente adottati gli interventi normativi indispensabili ad ammodernare il quadro regolatorio in materia di trasporto pubblico regionale e locale favorendone il processo di liberalizzazione ed efficientamento. Stando alle promesse del Governo contenute nel DEF 2016 una concreta risposta a tale appello dovrebbe essere data entro l’anno, attraverso l’adozione della riforma dei servizi pubblici locali e delle norme specifiche previste per il TPL nonché attraverso l’emanazione del D.M. di determinazione dei costi standard da tempo atteso. Il percorso non è semplice, considerati i rilievi del Consiglio di Stato sullo schema di decreto legislativo “Madia” e la preoccupazione delle Regioni circa gli impatti finanziari dell’implementazione dei costi standard. Da parte nostra riteniamo che tali ostacoli possano e debbano essere superati giacché, riprendendo le parole dell’Antitrust, “il momento è particolarmente propizio all’auspicata introduzione di una riforma del settore”. AL

bilità 2016, contemplato anche nello schema di decreto legislativo in materia di servizi pubblici locali, ed attualmente allo studio del Ministero dei Trasporti. Ebbene, a parere dell’Autorità e coerentemente alle perplessità tempestivamente rappresentate dall’ANAV, “la terziarizzazione delle attività di acquisto e noleggio dei treni attraverso il ricorso a società specializzate, sul modello delle ROSCO’S, potrebbe avere un rilevante impatto positivo sulla concorrenza” nel mercato del TPL ferroviario, mentre “con riferimento al rotabile per il servizio di TPL gomma le caratteristiche dei beni coinvolti rendono meno necessaria una soluzione volta alla terziarizzazione delle forniture” e già sufficiente introdurre un divieto espresso di bandire gare di durata non congrua rispetto al materiale rotabile richiesto, nonché applicare le misure previste a riguardo dall’Autorità dei trasporti nella delibera n. 49 del giugno 2015.

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ATTUALITÀ

Contributo Autorità Trasporti: L’ANAV PRESENTA RICORSO L’obiettivo è tutelare tutte le imprese su cui l’Art non esercita specifiche competenze

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in dall’inizio della sua attività l’ANAV e le imprese rappresentate hanno garantito collaborazione e sostegno all’Autorità di regolazione dei trasporti, divenuta operativa all’inizio del 2014 e la cui istituzione l’Associazione aveva da tempo auspicato. In questi anni numerose sono state le occasioni di confronto costruttivo tra l’Autorità e l’ANAV e proficuo il dialogo avuto sulle diverse misure regolatorie adottate dall’Authority, dialogo che fino all’ultimo l’Associazione ha cercato di portare avanti anche sul tema dei contributi che l’Autorità chiede alle imprese regolate per garantire il proprio funzionamento. Ma, su questo versante, i tentativi fatti non hanno portato alla convergenza auspicata rendendo inevitabile la presentazione di un ricorso da parte dell’ANAV che, come evidenziato dal Presidente Biscotti, nell’immediato si è reso necessario per sostenere le ragioni delle associate con un fatturato rilevante superiore ai 15 milioni di euro – e in particolare delle imprese attive nei settori del noleggio con conducente e delle autolinee di competenza statale – a vedersi riconoscere il non assoggettamento all’onere contributivo o quantomeno l’assoggettamento al contributo ridotto riconosciuto dall’Autorità

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per le attività di trasporto merci e della logistica, ma in prospettiva mira a tutelare le ragioni di tutte le imprese che svolgono attività su cui l’Autorità dei Trasporti non esercita specifiche competenze, nell’ipotesi in cui, nei prossimi anni, la soglia di fatturato rilevante dovesse essere ul-

I termini del ricorso A fronte della indisponibilità dell’Autorità a un confronto costruttivo sulle esigenze rappresentate non è rimasta altra strada che quella della presentazione di un ricorso presso il TAR di Torino finalizzato a sostenere: 1) la pretesa all’esenzione delle imprese esercenti autolinee di competenza statale e/o attività di noleggio con conducente dall’onere contributivo, ovvero all’alleggerimento dell’onere stesso; 2) la pretesa all’esclusione, in tutti i casi, dei consorzi e delle società consortili dall’onere contributivo o, quantomeno, la sospensione del termine stabilito per il versamento nelle more di adeguate precisazioni circa le modalità di calcolo del fatturato rilevante. Al netto di tale controversia, su cui si confida in un accoglimento da parte del TAR dei motivi di ricorso evidenziati, resta immutata la convinzione di ANAV nell’importanza del ruolo che l’Autorità, con i sui requisiti di terzietà, autorevolezza e competenza, può svolgere per il processo di industrializzazione e sviluppo dei diversi settori del trasporto.

teriormente abbassata, come peraltro già avvenuto in passato quando la soglia di fatturato rilevante ai fini dell’assoggettamento al contributo è stata ridotta da 80 a 15 milioni di euro mantenendo invariata allo 0,4 per mille l’aliquota contributiva per tutte le imprese di trasporto persone su strada. Ma, se relativamente al settore del TPL numerose e rilevanti sono le competenze assunte dall’Autorità, non altrettanto può dirsi per il noleggio bus e le autolinee di competenza statale, attività svolte in regime di concorrenza piena nel mercato per le quali funzioni svolte dall’Authority sono limitate all’accertamento, ed alla irrogazione delle eventuali sanzioni, delle violazioni alla disciplina comunitaria e nazionale in materia di diritti dei passeggeri. Né è condivisibile la scelta di assoggettare al contributo i consorzi e le società consortili composti anche da imprese svolgenti attività non regolate dall’Autorità, scelta peraltro effettuata senza esplicitarne in alcun modo le ragioni e senza stabilire le specifiche modalità di individuazione del fatturato rilevante. Si tratta di questioni che l’ANAV ha prontamente sollevato all’Autorità, già nel corso della consultazione dalla stessa avviata ai fini della determinazione del contributo da richiedere alle imprese per il 2016 e, successivamente, a seguito dell’adozione degli atti con i quali l’Autorità ha stabilito la misura e le modalità di versamento del contributo stesso. AL


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ATTUALITÀ

NUOVO CODICE DEGLI APPALTI Paola Galantino Dirigente Servizio legale e internazionale

Verso trasparenza, pubblicità e tracciabilità delle fasi delle procedure di gara

L

o scorso 19 aprile, dopo un notevole tour de force, è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il Decreto legislativo 18 aprile 2016 n.50, vale a dire il nuovo Codice degli appalti pubblici di lavori, servizi e forniture, il provvedimento con il quale il Governo italiano ha recepito in un unico decreto, passando dagli oltre 2.000 articoli del vecchio codice agli attuali poco superiori ai 200, le direttive appalti pubblici e concessioni, con l’intento di riordinare la tanto complessa disciplina vigente in materia di contratti pubblici. Operativamente occorre, poi, tener presente che la conversione dei premi di risultato/utili di cui alla legge di Stabilità 2016 soggiace a due limiti: ammontare massimo delle somme assoggettabili ad imposta sostitutiva e limite di detassabilità dei benefit ex articolo 51, commi 2 e 3 del TUIR. Un esempio servirà a chiarire meglio. Un lavoratore, iscritto a una cassa con finalità esclusivamente assistenziali cui sono versati contributi per 3mila euro annui, matura un premio di risultato agevolato di euro 2.000: in tal caso il premio di risultato agevolato potrà essere convertito in contributi esenti alla cassa assistenziale per un ammontare non superiore a 615,20 euro (considerato che, in base all’articolo 51, comma 2 del TUIR, detti contributi non con-

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corrono alla formazione del reddito imponibile nei limiti di 3.615,20). Le novità sono molteplici ed è facile immaginare quale impegno è richiesto, nella fase attuativa, a tutti i protagonisti pubblici e privati che ne dovranno fare applicazione e così ai Giudici amministrativi, nella fase a valle del contenzioso. Il nuovo quadro normativo mira a conseguire una drastica riduzione e razionalizzazione delle molteplici leggi e regolamenti esistenti, per elevare la certezza del diritto e semplificare i procedimenti; a semplificare e riordinare il quadro normativo vigente per ridurre e rendere certi i

tempi delle procedure di gara e della realizzazione delle opere pubbliche a semplificare, armonizzare e digitalizzare le procedure concorsuali degli appalti pubblici e dei contratti di concessione, per facilitare l’accesso ad imprese micro, piccole e medie. L’impianto prevede anche misure di garanzia della sostenibilità energetica e ambientale dei contratti pubblici e di concessione e a fissare punteggi premiali correlati al minore impatto sulla salute e sull’ambiente. L’obiettivo è chiaramente anche quello di favorire la trasparenza, la pubblicità e la tracciabilità delle varie fasi delle procedure di gara, anche nell’ottica di concorrere alla lotta alla corruzione e per raggiungere obiettivi come l’unificazione delle banche dati esistenti presso l’Autorità Nazionale Anticorruzione (A.N.A.C.) che esercita i poteri di vigilanza e controllo. Ma anche regolare tutti i flussi finanziari delle imprese aggiudicatarie nei confronti delle imprese che entrano a vario titolo in rapporto con l’aggiudicataria e prevedere un sistema amministrativo di penalità e premialità per la denuncia obbligatoria, da parte delle imprese appaltatrici e sub appaltatrici, delle richieste estorsive e corruttive e uno specifico regime sanzionatorio nei casi di omessa o tardiva denuncia. Tra gli obiettivi non può trascurarsi quello di aumentare l’accessibilità, la visibilità e la trasparenza, anche in via telematica, di tutti gli atti progettuali prodotti nella procedura di gara, onde consentire ai concorrenti un’adeguata ponderazione delle offerte.

I tempi delle direttive Le proposte legislative europee da cui sono scaturite le direttive sono state presentate dalla Commissione europea nel lontano dicembre 2011, nel quadro delle iniziative volte a favorire il completamento del mercato unico. Dopo un lungo e articolato negoziato, le proposte sono state approvate dal Parlamento europeo il 15 gennaio 2014 e dal Consiglio l’11 febbraio 2014; le direttive sono poi entrate in vigore il 18 aprile 2014. Gli Stati membri hanno avuto tempo per recepire le disposizioni delle nuove norme nel proprio ordinamento nazionale entro il 18 aprile scorso.


Di qui, anche una più puntuale disciplina della pubblicità degli avvisi e dei bandi di gara e prevedere la pubblicazione di tutti i bandi di gara su un’unica piattaforma digitale presso l’A.N.A.C. cui vengono devolute ampie competenze per l’individuazione delle migliori pratiche da parte delle stazioni appaltanti attraverso linee guida, bandi tipo, contratti tipo, ed altri regolamenti. Insomma una rivoluzione; di cui, tuttavia, per vederne i risultati concreti sarà necessario attendere ancora del tempo e questo perché la produzione amministrativa e regolatoria da parte dell’Autorità è appena iniziata, con l’avvio delle consultazioni pubbliche delle sue Linee Guida – ad oggi ne sono state diffuse sette – e per l’attuazione di alcune disposizioni. A proposito di procedimento, il nuovo Codice appalti è articolato per “processi”, in sequenza, dal momento in cui si decide una procedura di affidamento a quello finale dell’esecuzione. Declina la pianificazione, programmazione e progettazione, fasi fondamentali per la stazione appaltante; le modalità di affidamento, individuando i principi comuni a tutte le tipologie: trasparenza, economicità, efficacia, correttezza, tempestività, libera concorrenza, non discriminazione, applicabilità dei contratti collettivi al personale impiegato nei lavori, servizi e forniture oggetto dei contratti, applicabilità della legge 241/1990, il RUP, le fasi delle procedure, i controlli sugli atti di affidamento e i criteri di sostenibilità energetica e ambientale. Sono quindi disciplinate le regole procedurali per ogni tipologia contrattuale: appalto, concessioni, altre tipologie quali quelle in house, strumenti di partenariato pubblicoprivato, ricomprendendo in quest’ultimo il project financing. Per quanto riguarda la scelta del contraente, il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa basata sul miglior rapporto qualità/prezzo (che coniuga offerta economica prevista e offerta tecnica) - che in precedenza rappresentava solo una delle alternative a disposizione delle stazioni appaltanti - diviene il criterio di aggiudicazione preferenziale nonché obbligatorio per i servizi sociali

DECRETO LEGISLATIVO 50/2016 I PASSAGGI DELLA PROCEDURA IN 4 STEP

... verifica della soglia comunitaria e requisiti di qualificazione della stazione appaltante ... modalità di affidamento e scelta del contraente ... bandi, avvisi, selezione delle offerte ... aggiudicazione, esecuzione, della verifica e collaudo e di ristorazione ospedaliera, assistenziale e scolastica e per quei servizi in cui è fondamentale l’apporto di manodopera nei settori in cui prevale l’esigenza di qualità o di tutela dei lavoratori. È richiesta la qualificazione sia agli operatori economici, per i quali è prevista una specifica disciplina nella quale rientra anche il rating di legalità, sia alle stazioni appaltanti, secondo standard predefiniti e sistemi premianti che consentono, progressivamente, di appaltare opere, lavori e servizi più costosi e complessi. “Il codice fa una scelta precisa – ha commentato il Ministro Delrio - e dice che quella più corretta è la procedura negoziata dell’offerta economicamente più vantaggiosa, mentre lascia la facoltà di scelta sotto il milione di euro: si tratta dunque di una facoltà e non di un obbligo”.

“Delrio: ridurre al minimo l’uso del massimo ribasso” Il Ministro ha anche dissipato le preoccupazioni dei Comuni, che in molti casi non ritengono di avere l’organizzazione e il tempo sufficienti a gestire le gare con l’offerta economicamente più vantaggiosa, ma preferirebbero continuare a usare criteri basati sul costo, affermando “Spero di poter sottoscrivere presto dei protocolli di intesa per ridurre al minimo l’uso del massimo ribasso, anche sotto il milione di euro. In prima applicazione abbiamo lasciato la soglia inizialmente scelta, ma contiamo progressivamente di convincere tutte le amministrazioni, attraverso un lavoro amministrativo, che è possibile aggiudicare la gran parte

dei bandi di gara con l’offerta economicamente più vantaggiosa”. Sul contenzioso, introduce un nuovo rito abbreviato in camera di consiglio sull’impugnativa dei motivi di esclusione, nonché disciplina i rimedi alternativi alla tutela giurisdizionale. Il subappalto è possibile entro la soglia massima del 30% dell’importo complessivo del contratto di lavori, servizi o forniture. In base alla norma – che pone non poche criticità in merito alla sua applicazione - il vincitore di una gara può ricorrere al subappalto soltanto in caso in cui la Stazione Appaltante abbia previsto nel bando una simile possibilità. Tuttavia, negli appalti di importo superiore alla soglia comunitaria (5.225.000 euro per i lavori, 135.000 euro per i servizi e i concorsi di progettazione aggiudicati dalle amministrazioni governative, 209.000 euro per i servizi e i concorsi di progettazione aggiudicati dalle altre amministrazioni) il Codice stabilisce che il partecipante segnali, al momento della presentazione dell’offerta, una terna di subappaltatori. Questo un primo quadro delle novità di un apparato normativo di portata innovativa. Parrebbe un vero cambiamento di cui, tuttavia bisogna ancora attendere gli sviluppi concreti. Lo stesso Ministro delle Infrastrutture ha preannunciato che entro la fine dell’estate dovrebbero arrivare i decreti attuativi. Insomma, il lavoro è appena iniziato. Nel frattempo non dovrebbero esserci vuoti normativi “perché ogni articolo, laddove necessiti di un provvedimento attuativo, rimanda esplicitamente al fatto che, fino a quando non ci sarà il decreto, rimarranno in vigore le norme”.

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SPECIALE USA

MISSIONE ANAV: LA SCOPERTA DELL’AMERICA L’Associazione ha varcato l’oceano e si è confrontata con il mercato americano del trasporto passeggeri per individuare nuovi spunti di crescita

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l Presidente dell’Anav, Nicola Biscotti, ha raccolto le richieste di alcuni associati e, lo scorso 7 giugno, ha portato l’Associazione in America. Il confronto con il mercato delle linee regolari di lunga percorrenza non si è fermato alle esperienze europee degli ultimi anni che, con grande soddisfazione dei partecipanti, ha avvicinato esperienze di mercato e fornito spunti di crescita imprenditoriale. L’ANAV, negli ultimi anni ha, infatti, promosso vere e proprie “missioni” nelle principali città europee (Londra, Berlino e Madrid) in una sorta di gemellag-

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gio con le associazioni di settore corrispondenti, impegnate con l’associazione italiana nella rappresentanza degli interessi del settore del trasporto passeggeri su autobus per le lunghe distanze, in grande espansione e bisognoso di essere portato all’attenzione dell’opinione pubblica, politica e istituzionale oltre che semplicemente dell’utenza. Quest’anno 29 associate hanno raggiunto l’America, in collaborazione con la American Bus Association (ABA) con sede a Washington D.C. Fondata nel 1926, l’ABA è la più antica delle organizzazioni im-

prenditoriali del settore dei trasporti in America nonché la più grande e riconosciuta Associazione di settore degli Stati Uniti e del Canada. Come ANAV, è membro dell’IRU con cui quest’anno si è strettamente collaborato all’organizzazione dell’iniziativa e nel cui contesto si è avuto modo di incontrarsi con la delegazione insediata a New York. La trasferta associativa, come per le precedenti del resto, è stata occasione di condivisione e raffronto di modalità operative, obiettivi e filosofie aziendali nonché di reale scambio di prassi e strategie di impresa.


In alto gli “espoloratori” durante la prima tappa del viaggio a Washington DC. In basso il presidente Biscotti accolto da William Torres, proprietario della DC Trails

Washington DC: ABA e DC Trails L’agenda è stata fitta di impegni sin dal primo giorno quando William Torres ha aperto le porte della sua azienda agli associati Anav. Insieme a sua moglie Liliana, Torres ha fondato la DC Trails nel 2000, con oltre 50 anni di esperienza e competenza nel trasporto dentro e intorno a Washington. Bill, veterano ed ex ufficiale di polizia nella divisione operazioni speciali è stato al servizio pubblico per quasi 30 anni. Ha sviluppato la sua passione per la guida e la manutenzione dei grandi veicoli commerciali (autobus e camion) da bambino, quando suo padre, camionista, lo portava con sé. La moglie, Liliana, donna d’affari per 20 anni nel settore turistico porta nella DC Trails l’esperienza nella gestione delle operazioni commerciali e di strategia nel customer service. Con la laurea in ingegneria industriale, ha ereditato lo spirito imprenditoriale dal padre che gestiva una fabbrica di grande successo e una catena di negozi per l’infanzia.

timento dei Trasporti che da parte del Dipartimento della Difesa; quest’ultimo certifica l’azienda per il trasporto del personale militare americano in tutti gli Stati Uniti. Ma una grande società va oltre le semplici valutazioni e numeri. Una grande azienda è composta da individui, con valori solidi e il desiderio di servire. Infatti, essendo un’azienda di medie dimensioni, a conduzione familiare, la DC Trails offre un servizio affidabile, ponendo particolare attenzione alla sicurezza ed al comfort.

L’azienda è, altresì, molto attenta alle tecnologie applicate ai servizi:

DC Trails DC Trails è società leader del trasporto turistico del distretto di Washington. I suoi autobus servono Washington, il Maryland e la Virginia e con 60 nuovi veicoli all’avanguardia i servizi si estendono anche all’intero continente degli Stati Uniti e del Canada. Ogni anno oltre 3.200 clienti scelgono i pullman della DC Trails: solo nello scorso anno, l’azienda ha trasportato in sicurezza oltre un milione di passeggeri attraverso 43 dei 48 Stati. Il loro record parla da solo: 150 impiegati tra conducenti, meccanici, e addetti al servizio clienti, 73 autobus (Bill ha iniziato con 25) oltre 3.200 clienti attivi e ricorrenti scelgono gli autobus DC Trails, per il trasporto di 1.000.000 passeggeri soddisfatti oltre 4,5 milioni miglia percorse ogni anno.

La DC Trails ha ottenuto il punteggio più alto sia da parte del Dipar-

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America Bus Association L’associazione, fondata nel 1926, è la più antica delle organizzazioni imprenditoriali del settore dei trasporti in America nonché la più grande e riconosciuta Associazione di settore degli Stati Uniti e del Canada: rappresenta il 65% degli operatori del settore trasporto, con più di 600 milioni di passeggeri trasportati ogni anno sia mediante servizi di linea che turistici. Negli Stati Uniti sono presenti 3.475 aziende del settore; l’ABA associa 800 (dei suoi 3800 membri) imprese che operano nel trasporto passeggeri su gomma. La squadra dell’ABA, che mantiene una forte rappresentanza in seno al Congresso, svolge costantemente attività di lobby al fine di perseguire opportunità per i propri associati monitorando attentamente le principali novità legislative e regolamentari, salvaguardando i diritti degli operatori che rappresenta, proteggendoli da regolamenti aziendali iniqui e curando quindi gli aspetti sindacali e mantenendo un alto livello di informazione e consulenza. Tra le priorità degli ultimi anni, il Presidente Pantuso ha evidenziato il finanziamento per la promozione dei viaggi turistici, l’abolizione della tassa sul carburante, e l’aumento delle sovvenzioni per la riduzione dei costi operativi di esercizio, nonché il finanziamento della manutenzione della rete stradale.

un sistema di monitor collegati fra loro in struttura controlla gli autisti alla guida e li coadiuva nel tutelare la sicurezza a bordo inoltre li aggiorna in tempo reale sulla situazione del traffico e su possibili interventi stradali e di controllo da parte dell’autorità. Così anche in azienda, dove un monitor fornisce notizie e informazioni utili al personale viaggiante prima di mettersi alla guida, su ciò che riguarda i turni e le normative da rispettare. Una grande azienda, insomma, non solo per i numeri (non è certamente la più grande fra le 3.475 imprese del settore presenti in USA) ma per le persone che la compongono. Il presidente Peter Pantuso della ABA ha accolto calorosamente il Presidente ANAV e i suoi associati in un contesto familiare. Pantuso ha fornito dettagli su quello che è l’obiettivo primario degli operatori americani: la soddisfazione del “cliente”. Il profilo del viaggiatore negli States è cambiato moltissimo nel segno di un marcato individualismo. La sfida è proprio questa sottolinea Pantuso: capire chi è il viaggiatore del futuro. La “sharing economy” ha cambiato il modo in cui la gente pensa al

Il presidente Peter Pantuso della ABA (a destra) con il Presidente uscente Anav Nicola Biscotti.

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In alto la delegazione Anav durante la visita alla sede di ABA insieme al presidente Peter Pantuso. trasporto: gli “individui” possono scegliere di “condividere una corsa” ovvero viaggiare in autobus per ragioni ambientali. Lo slogan della ABA, come per ANAV con la campagna Sicurezza 10 e Lode, è quello per cui “il trasporto passeggeri con autobus fornisce un servizio di qualità, è affidabile, professionale, offre un servizio clienti eccellente ed è conveniente e sicuro. La sicurezza, la qualità ed il rispetto di tutte le normative sono fattori critici da considerare quando si seleziona un operatore di pullman”. I punti dolenti. Le criticità evidenziate risiedono nel facile accesso al mercato (300 dollari per una licenza e il rilascio dell’autorizzazione ai servizi di linea on line e con controllo ex post) che spesso richiede una forte selezione a valle degli operatori mediante denunce al Ministero dei trasporti che procede quindi con ispezioni trimestrali ed eventuali sanzioni. Questa la conseguenza del metodo del rilascio di licenze/autorizzazioni sulla base delle autodichiarazioni in merito alla conoscenza della normativa e del possesso dei requisiti di accesso al mercato cui segue, per i primi due anni, un controllo a campione sugli operatori attivi.


Union Station, il terminal ferroviario più grande del mondo ai primi ‘900.

La Union Station di Washington è la grande stazione centrale, inaugurata nel 1907, e progettata per essere l’accesso principale alla capitale americana e quando costituiva il terminal ferroviario più grande del mondo. È ancora uno dei più affollati gangli cittadini nel District of Columbia con un traffico annuo di 37 milioni di persone. Oggi ospita ogni anno il passaggio di 2.000 autobus e rappresenta un fondamentale nodo di scambio tra le diverse modalità di trasporto: metropolitana, autobus, ferrovia, tram, taxi e bicicletta. Oltre alle linee dell’Amtrak, le ferrovie statali americane, il terminal ferroviario serve infatti anche le ferrovie regionali del Maryland (MARC) e quelle della Virginia (VRE), oltre ad essere il capolinea di diverse linee di autobus e una delle stazioni principali della metropolitana di Washington. Del progetto fu incaricato Daniel Burnham, architetto beaux-arts che trasse ispirazione per la struttura da un largo numero di fonti classiche. Prima di tutto dall’Arco di Costantino, ma anche dalle volte delle Terme di Diocleziano, oltre che dalla Basilica di Massenzio. Venne creata vicino alla casa Bianca e per questo gode di ampi spazi intorno ispirandosi, pare, alla nostrana Piazza San Marco. Il terminal visse uno spettacolare quanto tragico incidente nella mattina del 15 gennaL’ABA ha anche una Fondazione la cui missione è quella di sostenere la mobilità in autobus e l’industria del turismo su gomma, promuovendo ricerca e borse di studio emesse dal governo a beneficio degli associati ABA. Interessante anche il centro comunicazione crisi istituito oramai da tempo dall’Associazione e che si sostanzia nell’attività di intermediazione con i media nel caso una impresa associata rimanga coinvolta in un

io 1953 in cui il treno Federal Express della Pennsylvania Railroad deragliò all’interno della stazione avvicinandosi alla Union Station: i ferrovieri si accorsero, a circa due miglia dalle piattaforme, che era impossibile frenare. Il locomotore impattò contro il respingente alla velocità di 25 miglia orarie, salendo sulla piattaforma e distruggendo l’ufficio del capostazione, posto alla fine di essa. Il convoglio si fermò solo dopo aver invaso l’atrio centrale della Union Station, il cui pavimento, mai progettato per sopportare un tale peso, cedette. Il locomotore elettrico, pesante circa 239 tonnellate cadde attraverso il pavimento finendo dentro il grande padiglione seminterrato: incredibilmente nessuno rimase ucciso. Lo spettacolare incidente ispirò il finale del film con Gene Wilder, “Wagons lits con omicidi”. Dopo la Seconda guerra mondiale, le condizioni finanziarie di tutte le compagnie ferroviarie americane cominciarono a declinare e nel 1958 la B&O e la Pennsylvania Railroad, strette dalla crisi, cominciarono a progettare di vendere la Union Station oppure di abbatterla per costruire al suo posto edifici per uffici.

Dalla Union Station, il terminal ferroviario che nel 1907 vantava il primato mondiale, la delegazione ANAV è partita alla volta della Grande Mela, a bordo di uno storico operatore partner della Greyhound.

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SPECIALE USA

incidente (la maggioranza sono infatti a conduzione familiare e quindi non sanno far fronte alle pressanti richieste provenienti dai mass media). New York New York L’agenda meeting per la delegazione ANAV ha previsto una visita al Metropolitan Transportation Authority (MTA) nella splendida sede a due passi dalla Borsa di New York. La MTA è la società pubblica responsabile del trasporto pubblico nello Stato americano di New York, che serve 12 contee nel sud-est di New York, insieme a due contee nel sud-ovest del Connecticut con una media di oltre 11 milioni di passeggeri a settimana e più di 800.000 veicoli che

Un momento del meeting presso il Metropolitan Transportation Authority di New York

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transitano ogni giorno sui sette ponti a pedaggio e nei due tunnel gestititi dalla società. La MTA è responsabile dello sviluppo e dell’attuazione di una politica unitaria del trasporto collettivo per l’Area metropolitana di New York, tra cui tutti e cinque i quartieri della metropoli e alcune contee suburbane. Tutte insieme formano il “Metropolitan Commuter Transportation District (MCTD)”, facendo della MTA il più grande fornitore di trasporto pubblico dell’emisfero occidentale. Le sue agenzie servono una regione di circa 14,6 milioni di persone, distribuita su oltre 13.000 km². Oggi fa muovere più di 8,5 milioni di clienti al giorno (2,6 miliardi su ferrovia e autobus in un anno) e impiega circa 65.000 lavoratori. La MTA “New York City Transit (NYCT)” è la società controllata dalla MTA che sostanzialmente raccoglie i servizi di trasporto. Il meeting si è tenuto in un clima di grande ospitalità e cordialità, ma anche di un alto livello di professionalità. La delegazione ANAV è stata infatti ricevuta dal Senior Vice Presidente del NYCT Department of Buses nonché President della MTA Bus Company, Darryl C.Irick. che insieme a Stephen A. Vidal (VP Transportation, Safety & Training) e Craig Cipriano (VP Executive) e John Higgins (Chief Maintenance Officer) ha soddisfatto ogni informazione e curiosità degli associati oltre a fornire un quadro molto preciso dell’attività svolta dalla MTA (200 milioni di km e 15 milioni di passeggeri annui, con un personale che conta 18.000


La seconda tappa Newyorchese: il Mother Clara Hale Bus Depot (tre piani completamente recintati aventi la capacità di contenere oltre 200 autobus)

unità il cui stipendio medio si aggira intorno ai 100mila dollari lordi annui (130 dollari ora) con 17 mila ore produttive (straordinari compresi) – di cui 3.500 addetti meccanici e manutenzione veicoli addetti alle ispezioni programmate secondo il sistema della manutenzione preventiva (ogni 3000/4000/6000 miglia). Molto interessante la “visione” tecnologica dell’azienda, con diversi progetti di sviluppo e miglioramenti di sistemi esistenti come il programma automatico di controllo remoto dei semafori per ridurre il traffico e accelerare le rotte dei bus (riduzione del 15%) e il controllo a distanza degli incidenti “custode accidents” (nel 2015 3000 incidenti attivi e passivi su 12.000 operatori: 55collisioni/per milione di miglia). Dopo il meeting nella sede della MTA, la delegazione si è recata al Mother Clara Hale Bus Deposito che si trova nel quartiere newyorchese di Harlem, dove ad attenderli c’era Mikey Honey dirigente di supporto alla sezione trasporti che ha guidato il gruppo nei meandri del primo Deposito bus certificato di livello “gold LEED” lo scorso anno (si tratta di uno standard riconosciuto a livello internazionale da parte del US Green Building Council, che misura standard ambientali di un edificio). Tra le caratteristiche sostenibili del deposito una copertura che utilizza le piante per raffreddare l’impianto con l’aggiunta di uno strato di isolamento che assorbe l’anidride carbonica dall’aria e ri-

duce il deflusso delle acque piovane; a sud c’è un pannello solare che funziona come dispositivo di riscaldamento passivo catturando e preriscaldando l’aria mentre un sistema di raccolta dell’acqua piovana posizionato sul tetto manda l’acqua piovana in un serbatoio di stoccaggio sotterraneo per l’impiego in operazioni di deposito come il sistema di lavaggio autobus con acqua di bonifica. Il Mother Clara Hale Bus Depot ospita 120 autobus che servono le M1, M7, M35 e M15 newyorkesi. Si compone di tre piani completamente recintati aventi la capacità di contenere più di 200 autobus che consumano circa 2.500 galloni al giorno (912 mila annui). Interessante il team dei “pulitori” dislocati sulle 12 piattaforme bus. Veramente innovativo il sistema di “aspirazione sotto vuoto” delle monete contenute nella cassa presente a bordo dei bus: il denaro viene conteggiato in tempo reale senza necessità di essere “maneggiato” dal personale.

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SPECIALE USA

Partenariato globale per il trasporto sostenibile

IRU – Delegazione permanente presso le Nazioni Unite in New York Dopo questa interessante visita, gli associati ANAV sono approdati agli uffici della delegazione IRU che, stabilitasi a New York dal settembre 2013, ha uno stretto rapporto con la sede centrale delle Nazioni Unite. Nel 2015, infatti, le Nazioni Unite hanno adottato l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile che contiene una serie di obiettivi per i prossimi 15 anni. Il 2015 ha visto anche la creazione del partenariato globale per il trasporto sostenibile: l’IRU ha un ruolo fondamentale da svolgere nel plasmare e informare le attività globali. Per la prima volta, infatti, il 2016 vedrà la creazione della prima conferenza delle Nazioni Unite sul trasporto globale sostenibile con particolare attenzione alla sicurezza e agli aspetti ambientali (obiettivi 9 e 11 sullo sviluppo sostenibile, vale a dire l’industria, l’innovazione e infrastrutture). Essendo così vicino alle Nazioni Unite e al centro del processo decisionale, uno dei compiti di IRU a New York è quello di valutare molte delle nuove convenzioni delle Nazioni Unite e creare le linee guida per i governi e le imprese, per quanto riguarda i metodi di adozione di tali risoluzioni. L’incontro è risultato quindi molto interessante ed utile a capire come l’IRU, cui l’Anav aderisce e collabora con le commissioni interne, sostiene l’industria dei trasporti su strada anche oltre oceano e, di più, a livello mondiale.

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Il settore trasporti occupa milioni di persone in tutto il mondo e direttamente contribuisce all’economia globale. Tuttavia, come ogni forma di business, ci sono aree che necessitano ancora di miglioramenti: la vetustà dei veicoli che può portare ad un alto livello di inquinamento a danno anche della salute umana; la mancanza di una regolamentazione e pianificazione dei trasporti, che può significare un rischio più elevato di incidenti e situazioni di pericolo sia per conducenti che passeggeri; la mancanza di coordinamento tra le organizzazioni chiave come la polizia, i governi, e associazioni come l’IRU. Per questo, insieme con le Nazioni Unite, l’IRU ha co-creato il partenariato globale per il trasporto sostenibile (GPST) - una comunità dedicata a portare le questioni ambientali in primo piano. Dopo diversi mesi di lavoro preparatorio, il ‘lancio soft’ del partenariato globale per il trasporto sostenibile (GPST) ha avuto luogo durante l’evento di Alto livello in occasione del 70° dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Il 26 settembre 2015, l’incontro ha riunito oltre 100 rappresentanti di imprese private, associazioni di imprese e governi, che hanno segnalato il loro pieno supporto. E questo il messaggio che il delegato IRU ha fatto giungere agli associati: “il GPST è una partnership potente che promette di trasformare il modo in cui forniamo servizi di mobilità in accessibilità, senza soluzione di continuità, efficienza, flessibilità e sostenibilità e in maniera intermodale attraverso le infrastrutture”.

Port Authority Bus Terminal Nel pomeriggio gli affiliati Anav hanno visitato il Port Authority Bus Terminal, l’Autorità Portuale di New York e New Jersey che concepisce, costruisce, gestisce e mantiene le infrastrutture critiche a rete commerciale e dei trasporti della regione di New York / New Jersey. Posto nel cuore di Times Square, il Port Authority non è solo il più grande terminal degli autobus della nazione, ma è il più popolato del mondo: nel 2014 vi hanno transitato 66 milioni di viaggi in autobus. Questi servizi includono il sistema americano aeroporto più trafficato, terminali marittimi e porti, il sistema di transito ferroviario PATH, sei tunnel e ponti tra New


Port Authority Bus Terminal 1921/2015 L’Autorità è stata istituita il 30 aprile 1921. E’ stata la prima agenzia “bi-state” mai creata sulla base di una clausola della costituzione che consentiva patti tra gli stati con il consenso del Congresso. La sua area di competenza è chiamata “il quartiere del porto”, una regione all’interno di un raggio di circa 25 miglia della Statua della Libertà. Nel 1939, il traffico interstatale degli autobus stava crescendo, generando il caos a New York City: gli autobus venivano condotti da e per 8 diverse stazioni sparse in tutta la Midtown. La congestione era un problema enorme e la città aveva bisogno di una buona risposta così il sindaco Fiorello La Guardia nominò un comitato Cittadino ad hoc che giunse a diverse soluzioni, soppiantando così i vari piccoli terminal di autobus della città. Fu allora che il sindaco chiese all’Autorità Portuale di New York e New Jersey di valutare il consolidamento di tutte le piccole stazioni degli autobus in un unico terminal centrale; ma solo verso la fine del 1946 venne sostenuta una legislazione che vietava la proliferazione delle stazioni in favore di un unico bus terminal nel Midtown Manhattan. Questa risoluzione ha permesso all’Autorità Portuale di costruire un terminal di autobus che avrebbe in poco tempo occupato un intero isolato della città e avrebbe elevato l’efficienza delle operazioni di autobus a un livello senza precedenti nel Paese e nel mondo. L’Autorità Portuale è stata creata proprio per pro-

muovere e tutelare il commercio del distretto di Porto e di intraprendere miglioramenti strutturali della regione che non sono suscettibili di essere finanziati da imprese private, né da parte di uno solo dei due Stati. Questi includono lo sviluppo di grandi infrastrutture: un porto moderno condiviso dai due Stati, connessioni tunnel e ponti tra gli stati, e, in generale, di progetti, di commercio e di trasporto che fissano il benessere economico della regione. Nel 1970, il volume di traffico di autobus era al suo livello più alto. Per alleviare la congestione, l’Autorità Portuale ha ideato un piano innovativo che ha avuto grande impatto ed è ancora in uso oggi: una corsia esclusiva per gli autobus, lunga due miglia, consente l’avvicinamento al terminal degli autobus in modo decisamente più veloce. Nel 1990 il capolinea degli autobus ha vissuto una rivitalizzazione sua propria: l’Autorità Portuale ha dedicato notevoli sforzi e risorse per rafforzare la reputazione del Terminal Bus come un centro di trasporto di prima classe. Così come molto è stato investito per garantire un ambiente sicuro e piacevole all’utenza del terminal. Oggi, come è stato previsto nel 1921, l’Autorità Portuale è un’entità economicamente autosufficiente; non riceve entrate fiscali né da uno stato né da qualsiasi giurisdizione locale e non ha alcun potere di tassare né di impegnare il credito di uno stato o di qualsiasi comune. L’Autorità Portuale si basa principalmente sulle entrate generate da impianto operazioni-pedaggi dai suoi ponti e gallerie tra New York e New Jersey, canoni di utenza per gli aeroporti e le stazioni degli autobus, le tariffe sul suo sistema di trasporto ferroviario . Port Authority Bus Terminal, l’Autorità Portuale di New York e New Jersey, è il più grande del mondo: nel 2014 sono transitati 66 milioni di viaggi in autobus.

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SPECIALE USA

York e New Jersey, la Port Authority Bus Terminal di Manhattan, e il World Trade Center. Per più di otto decenni, l’Autorità Portuale ha lavorato per migliorare la qualità della vita per gli oltre 17 milioni di persone che vivono e lavorano a New York e New Jersey - una regione che supporta 8,6 milioni di posti di lavoro con un prodotto regionale lordo stimato di più di 929 miliardi di dollari. Al Terminal lavorano 90 mila dipendenti; più di 225 mila persone vi transitano ogni giorno con una media di 600 autobus che partono ogni ora. Uno spettacolo da girone dantesco veder transitare nelle apposite corsie preferenziali 1900 autobus nella fascia tra le 6 e le 9 di ogni mattina. I servizi di trasporto offerti sono, infatti, per la maggior parte servizi per i pendolari che entrano ed escono quotidianamente dalla city con l’autobus. Sono 24 le società che gestiscono i servizi, prendendo a noleggio lo spazio del gate necessario. Il Port Authority si finanzia con i passaggi (entrata ed uscita) dei veicoli (macchine 15 e bus 24 dollari) con una stima di 100 milioni di dollari annui (sebbene, pare, sia in perdita). L’hub centrale per gli autobus interstatali di New York, con tre livelli e una vasta gamma di negozi, ristoranti e servizi, offre anche l’accesso diretto alla metropolitana di New York City e un servizio navetta per la Grand Central. PG

La missione ANAV ha rappresentato non solo l’occasione di accrescimento professionale ed imprenditoriale per i partecipanti, ma anche fondamentale momento di coesione associativa e di approfondimento della conoscenza fra gli associati in un clima di grande convivialità rappresentato dalle numerose iniziative “ludiche” e turistiche che hanno fatto da contorno agli impegnativi giorni di meeting lavorativo. Tanto è stato l’entusiasmo, nonostante l’impegno, che già si vocifera tra gli “aficionados” una nuova missione nell’altro emisfero.

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NOLEGGIO

ANZIANITÀ DEGLI AUTOBUS DA NOLEGGIO Nicoletta Romagnuolo Dirigente Area noleggio autobus

La Corte Costituzionale boccia la norma regionale del Piemonte

C

on la sentenza n. 30 del 27 gennaio 2016 la Corte Costituzionale è intervenuta su una questione annosa che riguarda le imprese di noleggio autobus con conducente: quello della diversa disciplina, a livello regionale, dei requisiti per l’immatricolazione dei veicoli da impiegare nello svolgimento dell’attività. La sentenza ha dichiarato l’illegittimità di una norma (nel frattempo modificata) contenuta nella legge regionale del Piemonte n. 22/2006 in materia di noleggio autobus con conducente, che consentiva l’incremento dei parchi veicolari successivi al rilascio dell’autorizzazione soltanto con autobus nuovi. La Corte ha riconosciuto, infatti, che il divieto di ampliare il parco autobus con mezzi usati limita il libero esercizio dell’attività di noleggio, in quanto comporta maggiori oneri in capo alle imprese aventi sede in Piemonte rispetto a quelle situate in altre regioni, ne ostacola irragionevolmente l’espansione penalizzando sia il confronto concorrenziale tra gli operatori che le possibilità di scelta da parte dei committenti. I giudici si sono riallacciati ai principi ispiratori della normativa sul noleggio autobus con conducente declinati dall’articolo 1

della L. n. 218/2003 - libero esercizio dell’attività, tutela della concorrenza nell’attività di trasporto e della libertà di accesso delle imprese al mercato, sicurezza dei passeggeri trasportati – per affermare che, essendosi assunto il legislatore statale il compito di conciliare la libertà di iniziativa economica con l’esigenza di tutela della sicurezza dei viaggiatori, alle regioni è consentito regolare esclusivamente gli aspetti attinenti alla gestione del servizio, ma non “introdurre, a carico delle imprese di trasporto aventi sede nel territorio regionale, limiti che, lungi dal rispettare i “criteri di tutela della libertà di concorrenza” fissati nella legge statale (…) penalizzerebbero gli operatori “interni”, data l’assenza di delimitazioni territoriali delle autorizzazioni rilasciate nelle altre regioni”. In pratica la Corte sancisce il principio per cui, essendo la materia della

concorrenza riservata in via esclusiva alla competenza dello Stato (articolo 117 Cost.), il legislatore regionale ha travalicato i limiti della sua potestà legislativa limitata solo alla materia del trasporto. Da qui la bocciatura della norma regionale del Piemonte.

“Il divieto di ampliare il parco autobus con mezzi usati limita il libero esercizio” Si tratta di una decisione importante che mette in discussione la legittimità di diverse altre disposizioni adottate a livello regionale in materia di immatricolazione degli autobus e che conferma, sulla base delle stesse considerazioni, la validità della posizione a suo tempo assunta dall’ANAV con il ricorso all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (2014). È noto infatti che, ad oggi, non tutte le regioni hanno provveduto a dettare norme di attuazione della leggequadro n. 218/2003 (Lazio, Marche, Puglia, Calabria e Campania non hanno ancora adottato provvedimenti in materia) e che quelle che vi hanno provveduto hanno adottato disposizioni estremamente eterogenee anche in materia di immatricolazione degli autobus. A fronte di alcune disposizioni regionali che non disciplinano tale aspetto, altre regioni prevedono limiti più o meno stringenti. Il che si è tradotto nell’introduzione, in alcune regioni, di ostacoli all’accesso al mercato e, a livello globale, in ingiustificate distorsioni della concorrenza tra gli operatori localizzati in diverse aree del territorio nazionale. Dinanzi al nuovo scenario aperto dalla sentenza della Corte Costituzionale, l’ANAV ha già preannunciato interventi per promuovere la riforma della legge n. 218/2003 e l’introduzione di un quadro regolamentare del settore del noleggio autobus con conducente realmente in grado di assicurare condizioni omogenee di accesso al mercato e di esercizio dell’attività.

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AZIENDE

EVObus: un anno di

eventi e presentazioni in Europa

Un inizio anno ricco di iniziative promozionali per Evobus: nel ventennale della sua nascita, molte sono le novità messe in campo da parte delle case Mercedes e Setra, aziende che fanno dell’innovazione tecnologica e dell’attenzione al passeggero due dei loro cavalli di battaglia.

GERMANIA

Una rivoluzione chiamata LED Altamente innovativo il contenuto del primo dei tre eventi, svoltosi a Münsingen (Germania) organizzato per presentare la nuova tecnologia a LED montata sugli autobus del marchio, sia sui fari del veicolo, sia all’interno del veicolo stesso. Considerata una delle invenzioni più importanti degli ultimi anni (in particolare il LED a luce blu, che ha permesso di arrivare a quello a luce bianca, che è stato considerato meritevole nel 2014 del Nobel per la fisica per i suoi tre inventori) i Light Emitting Diode forniscono contemporaneamente vantaggi sia dal punto di vista del consumo energetico, sia dal punto di vista della manutenzione. Rispetto ai progenitori lampade alogene e alle xeno, i LED hanno un migliore rapporto lumen/potenza, ossia tra luce emessa e potenza necessaria per emettere tale luce (e di conseguenza il consumo). L’altro vantaggio come detto risiede inoltre nella maggiore durata che può senza problemi arrivare dunque a ricoprire l’intera vita utile del veicolo. Un bel vantaggio, in quanto evita il fermo causato dalla rottura dei fari. Per quanto riguarda la luminosità, questa risulta essere anche migliore di quella dei fari allo xeno. I costi invece si aggirano attorno a 2.000 – 2.500 euro in più rispetto alla dotazione tradizionale.

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CROAZIA

A Spalato con Tourismo Il secondo evento, svoltosi in Croazia, è stato l’occasione per fare il punto della situazione sulla gamma Turismo attualmente offerta da Mercedes e per presentare alcune novità, soprattutto in termini di allestimenti e attenzione al cliente. Con gli oltre 10.000 esemplari dell’attuale generazione prodotti dal 2006 e le più di 22.000 unità consegnate dal lancio della prima versione nell’autunno del 1994, Tourismo da molti anni è l’autobus da turismo più venduto in Europa. Anche il 2015 è stato da record, con 2.042 unità vendute. Tra le novità a bordo del Tourismo figurano i poggiatesta Comfort per i sedili dei passeggeri, disponibili a richiesta. Questi poggiatesta prolungano lo schienale di 40 mm e si possono estrarre gradualmente verso l’alto di 85 mm, adattandosi alla statura del passeggero. Grazie alla possibilità di regolare anche le sezioni laterali dei poggiatesta, se si desidera riposare durante il viaggio è possibile adagiare il capo su una base d’appoggio ottimale. Essendo larghi al massimo 260 mm, i poggiatesta coprono il campo visivo dei passeggeri seduti nella fila dietro solo in minima parte. Un’altra novità è rappresentata dal materiale di rivestimento Composition che sostituisce la classica pelle utilizzata per i sedili. Composto da fibre di pelle, Composition è zigrinato, traspirante e possiede tutte le qualità positive dei pellami. Tuttavia Composition risulta molto più facile da pulire e quindi perfetto per essere utilizzato in ambienti particolarmente esposti allo sporco ma che necessitano comunque di avere un elevato grado di pulizia, come appunto l’autobus. E inoltre: prese elettriche per ogni sedile, hot spot wi-fi, toelette adatte nel caso di viaggi di lunga durata. Ed infine l’attenzione all’utenza a ridotta mobilità: grazie all’equipaggiamento con meccanismo elevatore per sedie a rotelle posto sul lato destro del veicolo Tourismo risulta essere accessibile in modo ottimale anche all’utenza con questa necessità.

GERMANIA

Citaro si fa strada con il gas naturale Nel corso dell’ultimo evento, organizzato a fine aprile a Mannheim - quartier generale EVObus -, è stato presentato il nuovo Citaro NGT, versione alimentata a gas naturale compresso del noto prodotto della casa tedesca Mercedes. Migliorato in molti aspetti rispetto alla versione precedente, presenta un motore di ridotte dimensioni, accorgimento che ha permesso di guadagnare sei posti in più rispetto al suo predecessore, il tutto però offrendo delle prestazioni analoghe o superiori. Ridotti anche i consumi: grazie al recupero di energia elettrica in frenata tramite il sistema Supercap, i sistemi elettrici ausiliari vengono in parte alimentati da energia che altrimenti verrebbe dispersa. Notevole importanza la riveste inoltre la scelta del posizionamento delle bombole, che sposa appieno il concetto di modularità presente in casa Mercedes: grazie al sistema antirollio, che ha permesso di avere una maggiore stabilità in curva, le bombole sono state installate sul tetto senza prevedere il classico affossamento a “vasca da bagno”, permettendo così di derivare il Citaro NGT direttamente da quello tradizionale senza bisogno di riconfigurare la struttura superiore del veicolo, contenendo così i costi, che si aggirano in circa 40.000 euro in più rispetto alla versione a gasolio. In campo urbano stiamo vivendo un’importante fase di transizione, in cui il classico motore alimentato a gasolio sembra essere ormai superato, mentre le alimentazioni alternative quali elettrico e idrogeno non sono completamente acquisite (l’elettrico) o addirittura lontano dall’esserlo (idrogeno). Il metano si pone dunque, come ribadito più volte dalla stessa Commissione Europea, come il carburante di transizione a basse emissioni verso un futuro in cui le tecnologie a emissioni zero saranno di normale dominio. L’evento ha presentato inoltre l’occasione per testare le più moderne tecnologie nel campo della sicurezza attiva. In particolare l’efficacia del sistema Cruise Control Adattivo, che regola la velocità di crociera del veicolo in base alla distanza dal veicolo che lo precede, incrementandola o diminuendola in caso di necessità, oppure l’AEBS (Advanced Emergency Braking System), che interviene con una frenata di emergenza nel caso il conducente non rallentasse il veicolo in caso di necessità. FR

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AZIENDE

60 anni di orgoglio e soddisfazioni per GR BONAVENTURA La ditta veneta opera nel settore del noleggio bus. Oggi offre un parco mezzi di minibus e autobus fino a 55 posti La squadra famigliare, affiancata da un team di autisti, gestisce undici autobus tra noleggio con conducente e servizi di scuolabus e ad un’attività di NCC.

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orreva l’anno 1956. Il boom economico degli anni ‘50 in provincia di Venezia, a Noale in particolare, invogliò la gente ad andare in gita. Giuseppe Bonaventura, intuita l’opportunità, costituì l’omonima impresa individuale per trasportare i clienti con autobus abilitati al noleggio con conducente: il primo, il Fiat 680 Carrozzeria Bianchi allora autobus di prestigio; nel 1976 si iscrisse all’Albo Imprese Artigiane e nel 1989 all’associazione Enat; cessò l’attività nel 1995. Nello stesso anno, il fondatore fece subentrare la ditta GR BONAVENTURA S.r.l., con amministratore unico e responsabile tecnico il figlio Roberto, insieme alla moglie Calinca, preposta al settore commerciale e alla gestione del personale viaggiante, ma munita anche di patente per la guida dell’autobus. Nel 2009, Roberto, introdusse nella società il figlio Rudy, come socio-dipendente. Oggi Roberto ormai affianca in via eccezionale il figlio Rudy, la nuova generazione che ha assimilato la cultura dell’impresa e rappresenta le “speranze dal futuro che avanza”. Rudy ha partecipato con orgoglio e ottimo profitto ai convegni/ seminari organizzati dall’ANAV per il gruppo “ANAV Futura” e tenuti a Roma in collaborazione con la LUISS - Business School su: “Innovazione,

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Sviluppo, Cultura d’impresa e Associazionismo nell’Autotrasporto Viaggiatori” nel 2013; “Public Speaking e comunicazione efficace” nel 2014; nel 2015 “Il funzionamento e gli scenari di possibile evoluzione del mercato del trasporto pubblico locale”, “L’ottimizzazione dei processi di gestione dei servizi” e “I sistemi di rappresentanza delle imprese e del ruolo dell’Associazione nei prossimi anni”. La squadra famigliare, affiancata da un team di autisti, gestisce un parco di undici autobus per svolgere il noleggio con conducente e i servizi di scuolabus. C’è anche l’attività non marginale di NCC con l’auto Mercedes denominata “ammiraglia”. La famiglia e la squadra degli autisti sono un insieme e costituiscono l’orgoglio della ditta con sussidiarietà reciproca, nel rispetto dei ruoli. Il monitoraggio mensile dei fatto-

ri di qualità stabiliti dalla carta dei servizi è vigente dal 2009, assicura all’azienda un riscontro su qualità e sicurezza del servizio. “La GR BONAVENTURA quest’anno ha raggiunto il traguardo di 60 anni di attività – ha dichiarato a Bus Magazine Roberto -. È un compleanno importante, significativo. Si merita un regalo. Ha acquistato da circa un mese il SETRA S 515 HD, l’autobus d’elite per il mercato di nicchia. Ha realizzato il sogno.” “Dobbiamo guardare sempre più avanti, ottimizzarci. Dobbiamo raggiungere le peculiari caratteristiche del mercato di nicchia: qualità, qualità-prezzo, interpretare le necessità e fidelizzazione dei clienti”, ha aggiunto il figlio Rudy supportato dalla madre Calinca, che ha concluso: “La famiglia Bonaventura è fiera, felice del proprio lavoro”. Red


ECOLIFE COLLEGA LE CITTÀ Gli autobus turistici e interurbani devono poter affrontare qualsiasi situazione: traffico urbano, percorsi brevi e lunghi tratti autostradali. Al cambio si richiedono quindi massime prestazioni sotto molti punti di vista. Il cambio powershift automatico EcoLife è la risposta perfetta a queste esigenze. Cambi di marcia senza interruzione della forza di trazione garantiscono una migliore accelerazione. L’intervento completo del retarder anche a basse velocità rappresenta un fattore di sicurezza e comfort in topografie difficili e nel traffico stop and go. Un ulteriore vantaggio è rappresentato da una riduzione dei costi durante il ciclo di vita, per esempio si evitano spese legate all’usura della tradizionale frizione, non più presente, dovute allo spunto, la manovra e l’innesto delle marce. EcoLife. Collega le città. www.zf.com/EcoLife


REGIONI I PROVINCE I COMUNI

L’assessore provinciale alle infrastrutture con delega ai trasporti Mauro Gilmozzi, ha inoltre confermato la volontà di completare l’installazione a bordo di tutti gli autobus di Trento e Rovereto delle telecamere di controllo - ad oggi già la maggioranza dei mezzi è dotata di videosorveglianza - e il potenziamento delle squadre di controllori a bordo dei bus.

Trento e Rovereto

Nuove misure per la sicurezza Dopo sei mesi di sperimentazione su alcune corse urbane, è entrato in vigore sulle tratte di Trento e Rovereto l’obbligo per i passeggeri di salita dalla porta anteriore degli autobus, per contrastare problematiche di irregolarità o episodi violenti. È la nuova misura messa in atto da Trentino Trasporti Esercizio. “La salita sul bus avverrà quindi solo dalla porta anteriore per tutto l’arco giornaliero ad eccezione delle ore di punta, individuate in determinate fasce orarie (6.30 /8.30, 12.00 /14.00 e 16.00/18.00) nei giorni feriali -spiega il presidente di Tte, Monica Baggia-. In ogni caso, l’autista valuterà la necessità di apertura della porta posteriore in relazione al numero di persone in attesa”. Entro la prossima estate sarà completata anche la serie di interventi a tutela della sicurezza dell’autista e, in particolare, è prevista l’installazione di uno speciale vetro a protezione dell’abitacolo che dovrà evitare conseguenze in caso di eventuali atti di violenza o vandalici.

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Treviso

Giampaolo Rossi nuovo direttore generale di MOM È Giampaolo Rossi il nuovo direttore generale di MOM, Mobilità di Marca, l’azienda per il trasporto pubblico locale della provincia di Treviso. Rossi, 56 anni, nato a Novara è laureato in Ingegneria Civile (sezione trasporti). Dal 2008 è stato Direttore di AIM Mobilità srl – Gruppo Aim Vicenza. Precedentemente si era occupato anche del settore Marketing e Commerciale dello stesso Gruppo. Si è occupato con successo del piano di risanamento economico-finanziario di AIM Trasporti e ha fatto parte del gruppo di lavoro per la redazione del nuovo Piano Urbano della Mobilità del Comune di Vicenza. L’obiettivo a medio termine dell’azienda è la gara a doppio oggetto, tesa all’individuazione del soggetto privato partner di MOM e contemporaneamente all’affidamento della gestione del servizio. “Dopo la fase iniziale che ha visto MOM impegnata nel processo di fusione, ora ci sono

da mettere in pratica tutti quegli efficientamenti e razionalizzazioni che non sono stati ancora realizzati nell’unire assieme quattro realtà, con impostazioni e mentalità diverse. Mio personale obiettivo – ha dichiarato il neo Direttore, Giampaolo Rossi – sarà anche portare in MOM le buone pratiche di altre realtà che ho amministrato, in particolare nell’ambito dell’informatizzazione e del mobile ticketing. Da sviluppare sono anche i servizi a chiamata e tutte le smart facilities per l’utenza”.

Treviso

MOM, approvato Bilancio 2015 in utile Chiude con un utile netto di 122.053 € e con un valore totale della produzione che sfiora i 43 milioni di euro il bilancio di esercizio 2015 di MOM, Mobilità di Marca, approvato all’unanimità dagli azionisti. Il Presidente Giulio Sartor ha illustrato all’assemblea la relazione annuale di bilancio: “Si tratta del secondo bilancio di MOM e, di fatto, il primo in cui possiamo avere una visione realistica sullo stato finanziario dell’azienda. Uno stato di salute più che buono: abbiamo un sostanziale bilanciamento tra gestione dei servizi e costi di produzione, ma soprattutto va sottolineata l’assenza di interessi passivi che dimostra un ottimo indice di autonomia finanziaria dell’azienda”. Un aspetto importante, poiché la gestione dei servizi del Tpl è coperta da contribuzione pubblica per un 50% dei costi, attraverso erogazione di finanziamenti che purtroppo giungono con diverse mensilità di ritardo.


Il servizio di trasporto svolto nel 2015, in termini di percorrenza, è stato di quasi 17 milioni di chilometri. Sul bilancio ha pesato in parte corrente anche il rinnovo contrattuale di comparto con la liquidazione anche di arretrati (per circa 500 mila euro) e tuttavia significativo è stato il risparmio relativo all’acquisto del carburante (per effetto del prezzo in discesa). L’anno 2015 è stato inoltre segnato da importanti investimenti per il rinnovo della flotta: sono state esperite le gare per l’acquisto di 14 mezzi (10 per il servizio extraurbano) per un importo di 3,7 milioni di euro. I mezzi, che si aggiungono ai 5 bus a metano consegnati a dicembre 2015, saranno in circolazione tra qualche mese.

Treviso

Il trasporto a portata di App Si è concluso a Treviso il progetto Life+ PERHT finalizzato a contribuire alle performance ambientali delle città europee attraverso la progettazione e realizzazione Green-mobility Services ecosostenibili e integrati per la città di Treviso. Partito nel 2012 ha visto il coinvolgimento di cinque partner:

MOM- Mobilità di Marca capofila e coordinatore del progetto, il Comune di Treviso - Memex Softeco - “EAHTR – European Association of Historic Towns and Regions ” UK. Un investimento da 1,5 milioni (per il 50% finanziati dalla Comunità Europea). “Abbiamo imparato a pagare il biglietto del bus con un sms, a pianificare i nostri spostamenti con un telefono, a scendere dall’autobus e a salire su una bici pubblica - ha dichiarato Giulio Sartor, Presidente MOM- Mobilità di Marca, società del trasporto pubblico locale della provincia di Treviso ed Ente capofila del progetto Perht -.

In contemporanea, Mobilità di Marca attraverso il biglietto unico elettronico e il rinnovo costante della flotta (già oggi tra le più ecologiche d’Italia, con il 60% di mezzi urbani a metano) si è affermata come una delle realtà del trasporto più innovative del Paese”. Tra i servizi nati nel progetto figurano: TreviMove l’applicazione che consente di consultare dal proprio telefonino i parcheggi disponibili, linee e orari dei bus, bike sharing e tutti i servizi offerti; le colonnine di ricarica elettrica e le bike station; l’installazione di sensori per il controllo della sosta carico/ scarico in centro storico; il servizio di taxi a chiamata notturno, dedicato agli abbonati del trasporto urbano.

Torino

Sadem acquista 8 nuovi mezzi in autofinanziamento Sadem S.p.A., Società di Trasporto Pubblico Locale che gestisce oltre 35 linee nella provincia di Torino e circa 11 milioni di km, ha acquistato 8 nuovi mezzi. I veicoli sostituiranno altrettanti mezzi Euro 2, attualmente operativi su tutto il Piemonte, per un concreto miglioramento all’impatto ambientale. L’investimento rientra in un piano che prevede l’acquisto di 40 nuovi autobus Iveco Crossway Pro al fine di aggiornare il parco mezzi con nuovi autobus da destinare al trasporto urbano, extraurbano e scolastico: i primi dieci sono stati impegnati nel potenziamento dell’area pinerolese lo scorso settembre, in concomitanza con l’inizio dell’anno scolastico 2015/2016. Questo investimento consolida la partnership tra Sadem e il gruppo Iveco, vincitore della gara europea indetta dal Gruppo e fornitore dei nuovi autobus Crossway Pro, mezzi di ultima generazione dotati di motori Euro 6 a tecnologia innovativa, che consentono consumi ulteriormente contenuti ed emissioni ridotte a livelli minimi.

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ESTERIflash

Londra: in circolazione i primi autobus a idrogeno Nella capitale inglese circolano i primi autobus alimentati ad idrogeno. Si tratta del primo esperimento in una capitale europea. L’idea di fare un pieno con della semplice acqua (in quei motori in cui il processo di elettrolisi scinde gli atomi di idrogeno e di ossigeno dall’acqua) e di vedere uscire dai tubi di scappamento il vapore acqueo anziché il classico fumo grigio nero è qualcosa a cui non siamo ancora abituati. La tecnologia esiste ma manca ancora tutto il resto. A Londra, intanto, stanno sperimentando i primi otto autobus alimentati ad idrogeno. La capitale inglese è la prima a voler dirigersi verso questa che è, a tutti gli effetti, una nuova frontiera: zero emissioni inquinanti e produzione del carburante da fonti rinnovabili. Il problema

principale è rappresentato dalla rete di distribuzione dell’idrogeno (ogni veicolo ha un’autonomia di circa 650 chilometri e per il rifornimento si impiegano tre minuti): a Londra è attualmente concentrata in sole tre stazioni di rifornimento, due delle quali pubbliche, che entro l’anno dovrebbero aumentare a cinque. Anche per quanto riguarda l’impatto ambientale il giudizio rimane sospeso. Per una corretta valutazione degli inquinanti complessivamente prodotti, è importante capire anche cosa accade a monte dei mezzi di trasporto, cioè, quale fonte energetica è impiegata per ottenere l’idrogeno: se questo deriva da fonti rinnovabili o biomassa, non si è in presenza di emissioni di carbonio, cosa che non avviene quando si impiega gas naturale.

Parigi: il primo bus elettrico è di Bollorè Il gruppo Bolloré ha fornito alla Ratp, la società dei trasporti pubblici

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parigini, il primo BlueBus elettrico (dotato delle batterie Lmp di cui detiene il brevetto) che è entrato in servizio sulla linea Clignancourt Etoile. Entro fine anno i BlueBus, con una capacità di circa 100 posti e un’autonomia fino a 250 chilometri, saranno 23, cioè la totalità della flotta della linea 341. L’imprenditore bretone, i cui mezzi sono interamente prodotti in Francia, entra così in un mercato che nella sola regione parigina sarà di 1,8 miliardi nei prossimi 10 anni.

SCOZIA: A STAGECOACH IL PREMIO COME MIGLIOR GESTORE DI LINEE ESPRESSE Stagecoach si è aggiudicata l’Express Operation of the Year 2016. Il prestigioso riconoscimento premia l’ azienda che si è distinta come miglior gestore di linee espresse in Scozia. L’Express Operation of the Year 2016 è stato conferito al gestore inglese durante una cerimonia ufficiale tenutasi lo scorso 21 aprile a Manchester: Stagecoach è riuscita nuovamente a convincere una giuria di esperti per il suo servizio che collega Fife, Edimburgo, Perth, Dundee, Aberdeen e Glasgow, effettuato con autobus top class, dotati di sedili di pelle, toilette di bordo, aria condizionata e wi-fi gratis che si sono dimostrati un’ottima alternativa all’auto privata. Premiati anche i servizi di customer care e di info-mobilità in tempo reale che si sono resi efficienti e di alta qualità, facendo dell’Express City Connect uno dei servizi migliori nel Regno Unito, con oltre 4 milioni di passeggeri trasportati ogni anno. Tra gli obiettivi futuri della società, quello di migliorare ulteriormente il servizio e la qualità dei mezzi per attrarre un numero maggiore di utenti.


Pubbliredazionale

Contro l’evasione tariffaria, un servizio efficace di gestione e recupero crediti In una ricerca del 2007 realizzata dal centro studi Hermes, certo conosciuto dai lettori di Bus Magazine e dagli associati ANAV, è apparsa la sbalorditiva notizia che su 100 passeggeri di autobus urbani, la quota di onesti assoluti è solo del 10%, il doppio degli evasori sempre e comunque, mentre il restante 85% si colloca nel purgatorio degli opportunisti, di quegli utenti la cui onestà dipende dalle circostanze, cioè dalla “percezione del rischio” che corrono nel non rispettare le norme. Certo è che l’evasione tariffaria è un problema strutturale, forse ineliminabile, ma che può essere ridotto e allora tanto più necessarie risultano essere azioni che aumentino la certezza della legge, fine che può essere raggiunto dall’attività combinate di controllo e di esazione. Efficacia della legge però non si può ottenere senza l’efficienza del servizio e infatti l’ultimo decreto attuativo della cosiddetta Riforma Madia in fatto di trasporti pubblici mette al centro i bisogni del cittadino e l’equilibrio economico dell’azienda. Ed è proprio nella fase del procedimento sanzionatorio che si colloca il rinnovo della convenzione tra Anav e Nivi Credit per l’offerta agli aderenti all’associazione dei propri servizi di gestione delle notifiche di verbali di accertamento elevati per irregolarità dei titoli di viaggio. Nivi Credit, leader nel settore, opera da anni per conto di società private, partecipate e pubblica amministrazione, per la gestione e il recupero dei crediti delle procedure sanzionatorie. I servizi di gestione del credito, sia pubblico che privato, si avvalgono di processi operativi consolidati ed offrono un sistema di soluzioni complete riconosciute a livello nazionale ed internazionale che permettono la generazione e la capacità di trattare ingenti numeri di posizioni. La nostra società infatti è presente sul mercato italiano ed internazionale sin dal 1960 ed è stata tra le prime a possedere la certificazione Iso 9001 per la progettazione e l’erogazione di servizi di recupero crediti, sia per le aziende private che per le Pubbliche Amministrazioni. L’attività ha avuto inoltre il riconoscimento della certificazione ISO/IEC 27001:2013). Da oltre 20 anni, Nivi Credit è inoltre “procuratrice speciale” delle principali società autostradali ita-

liane per il recupero dei pedaggi non pagati. L’attività di recupero crediti è anche svolta tramite la divisione interna “EMO” (European Municipality Outsourcing) che fornisce servizi ad oltre 300 pubbliche amministrazioni per l’intero processo di notifica dei verbali di accertamento elevati a cittadini stranieri per violazioni al Codice della Strada. Punto di forza della Nivi Credit è l’offerta del servizio di Customer Care, cioè di attenzione al cliente che, fornendo al debitore tutta l’assistenza e cura necessaria anche tramite l’attivazione di un “front-line di cortesia” con personale altamente specializzato, solleva il committente da tutte le incombenze che riguardano la gestione del credito. Nel caso del servizio offerto agli associati dell’Anav, si prevede una struttura articolata in differenti fasi. Il primo passo consiste nell’affidamento a Nivi Credit della gestione delle procedure sanzionatorie per irregolarità dei titoli di viaggio, cioè dell’attività di notifiche dei verbali, attraverso l’acquisizione di files, immagini, a cui segue una possibile personalizzazione, normalizzazione e controllo; il servizio comprende anche un front-line telefonico e la gestione corrispondenza. La seconda fase è rappresentata dalla fornitura del servizio di recupero stragiudiziale dei crediti (attivabile sia su ordinanze ingiunzione già emesse e notificate dall’azienda sia a seguito della fase di outsourcing). Questo ciclo di lavorazione prevede l’acquisizione dati, sia in formato elettronico che cartaceo, e il loro trasferimento nel gestionale aziendale, la verifica e normalizzazione degli stessi, e, infine, la predisposizione delle lettere, la stampa e spedizione dei solleciti. Questa attività può essere affiancata, a giudizio del cliente, dalla phone collection, dall’invio diffide per conto del cliente, da eventuali attività di rintraccio e trattative coi debitori, e dall’esazione domiciliare. Una relazione periodica documenterà l’intera attività svolta dalla Nivi. E’ bene sottolineare che ogni azione dell’intera fase di lavorazione, sempre concordata con l’azienda cliente, viene espletata nel pieno rispetto della normativa della privacy e in generale con la massima attenzione all’utenza.


EUROPA

a cura di Paola Galantino

SALARIO MINIMO E TRASPORTI SU STRADA L’Ue contro l’applicazione sistematica della Legge Macron in Francia.

N

e abbiamo già parlato, probabilmente anche te. La Commissione ritiene che misure più proporzionate pronosticando l’applicazione di simili misure dovrebbero essere adottate per salvaguardare la protezioin ulteriori altri Stati membri. E infatti non ne sociale dei lavoratori e per garantire una concorrensi è fatta attendere la Francia, che preannun- za non falsata, consentendo la libera circolazione di beni ciando l’entrata in vigore della Legge Macron, ha suscitato e servizi. Le autorità sia francese che tedesca devono ora la reazione della Commissione europea che, lo scorso 16 dare riscontro alle argomentazioni addotte e alle criticità giugno, ha deciso di intraprendere un’azione legale contro sollevate dalla Commissione la quale, come detto, sostiene la Francia e la Germania a causa delle conseguenze dell’ap- sì il principio del salario minimo ma in quanto finalizzato plicazione delle rispettive legislazioni sul salario minimo al a garantire l’equità sociale sia in linea con l’impegno delsettore dei trasporti su strada. Pur sostenendo pienamente la politica sociale medesima della Commissione insediata il principio di un salario minimo, la Commissione ritiene che, in qualità di custode dei Trattati deve anche garantire infatti che la sistematica applicazione di una simile rego- che l’applicazione delle misure nazionali avvenga nella pielamentazione per tutte le operazioni di trasporto, limita in na compatibilità con le discipline dell’Unione. Queste inmodo sproporzionato la libera prestazione di servizi e la li- cludono la direttiva 96/71/CE sul distacco dei lavoratori e la sua attuazione con la direttiva 2014/67/UE, che bera circolazione delle merci e delle persone. Dopo uno scambio di informazioni con le “Per l’Ue la sistematica sarebbe dovuta essere recepita nel diritto naautorità francesi e una valutazione giuridica zionale entro il 18 giugno 2016, tenendo conto applicazione della approfondita della legislazione d’oltralpe ap- regolamentazione limita della legislazione sui trasporti e del principio plicabile dal 1° luglio 2016, la Commissione la libera prestazione della libertà di prestazione di servizi, della liha deciso di inviare una lettera di costituzione bera circolazione delle merci e tenuto conto di servizi e la libera in mora alla Francia la qual cosa costituisce il circolazione delle merci del principio di proporzionalità. La Legge Macron, adottata lo scorso anno primo passo della procedura d’infrazione. La e delle persone” in Francia introduce alcuni obblighi riguarCommissione europea ha, inoltre, deciso di inviare una lettera di diffida complementare alle autorità danti l’applicazione del salario minimo per le società che tedesche sulla scia della procedura di infrazione avviata a hanno sede in altro Paese ma rendono prestazioni sul maggio dello scorso anno per l’identico motivo e dopo la territorio francese. Il salario minimo si applica ai servizi serie di “colloqui” intercorsi tra la stessa Commissione e le regolari di linea internazionali e alle operazioni di caboautorità tedesche al fine di raggiungere una soluzione ami- taggio, transiti esclusi. L’atto di esecuzione (décret) è stato chevole. Tuttavia, né il riscontro delle autorità tedesche alla adottato lo scorso 7 aprile 2016 e fissa severi requisiti amlettera di messa in mora, né le successive argomentazioni ministrativi, tra cui l’obbligo di istituire un proprio rapprehanno dissipato le principali preoccupazioni della Com- sentante sul territorio francese, responsabile della tenuta missione. dei registri di lavoro e buste paga del lavoratore distaccato In entrambi i casi, la Commissione ritiene che l’applicazio- ai fini dei controlli. L’8 marzo 2016, la Commissione ha ne del salario minimo su un’operazione di trasporto inter- proposto una revisione della direttiva 96/71 / CE relativa al nazionale che ha solo un link marginale sul territorio del- distacco dei lavoratori e prossime iniziative per il settore lo Stato membro ospitante non può essere giustificata, in del trasporto su strada dovrebbero contribuire a fare più quanto crea ostacoli amministrativi sproporzionati, che im- chiarezza sull’attuazione di queste norme applicabili ai pediscono al mercato interno di funzionare correttamen- contratti di lavoro nel settore dei trasporti.

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TECNOLOGIA

a cura di Francesco Romagnoli

BRUXELLES VERSO IL TRASPORTO COLLETTIVO INTEGRATO ED EFFICIENTE Nasce IRU Project, la divisione dedicata alle sfide tecnologiche.

È

stato recentemente avviato dall’IRU un tavolo di lavoro che ha come tema principale l’innovazione nell’ambito della mobilità. Il tema sarà affrontato discutendo specifiche tematiche affrontate da un punto di vista tecnico, organizzativo e di business. Lo scopo è promuovere la transizione verso un mercato dei servizi di trasporto collettivo su gomma che sia integrato, efficiente e sicuro, dunque più attrattivo, vicino all’utenza e sostenibile. A questi obiettivi si arriva stimolando un’accelerazione del processo di acquisizione delle nuove tecnologie all’interno del mercato dei servizi di trasporto collettivo. In questo senso, la tecnologia all’interno del gruppo di lavoro è declinata in particolare in quattro ambiti, considerati i più impattanti nell’attuale sistema di mobilità: multimodalità (con un focus specifico sulle informazioni ai passeggeri, sui sistemi di prenotazione e acquisto dei biglietti e dei terminali intermodali), visione della mobilità come un servizio, veicoli elettrici e infine veicoli a guida autonoma. A inizio maggio ha avuto luogo a Bruxelles la prima riunione del gruppo di lavoro. Le attività si sono concentrate sul tema della multimodalità, affrontata da un punto di vista non tanto trasportistico quanto piuttosto commerciale, dunque la possibilità di accentrare il più possibile le operazioni di diffusione delle informazioni, prenotazione e acquisto dei biglietti da parte di vari operatori anche di modalità differenti. Un tale percorso permetterebbe di promuovere un cambio di paradigma, passando dall’attuale concetto di acquisto del mezzo di trasporto e quindi di proprietà privata del mezzo a quello di acquisto di un servizio di mobilità, anche integrato. In questo senso il concetto di multimodalità assume un ruolo fondamentale in quanto l’integrazione orizzontale dei servizi permetterebbe di fornire all’utente una visio-

ne della mobilità, anche integrata appunto, come un unico servizio da acquistare. Fondamentali al raggiungimento di questo obiettivo sono le piattaforme telematiche di prenotazione e acquisto dei biglietti. In questo senso vari sono stati i contributi portati dai membri del gruppo di lavoro: numerosi quelli di app dedicate alla prenotazione di taxi. ANAV ha fornito il proprio contributo in merito, come richiesto dall’IRU, con un intervento sui portali per le autolinee. Per quanto riguarda i veicoli elettrici, l’attenzione si è focalizzata sui taxi. È emerso come in Europa i paesi che stanno puntando maggiormente sulla mobilità elettrica sono Olanda, Francia e Gran Bretagna. La prima infatti ha istallate e funzionanti quasi 19.000 colonnine di ricarica e una quota di mercato dell’auto elettrica attorno al 10%, Francia e Gran Bretagna hanno invece entrambe una quota di mercato attorno all’1% e un numero di colonnine che si aggira attorno a 10.000. In Italia, per fare un paragone, le colonnine di ricarica non arrivano a mille (siamo comunque i primi in Europa per veicoli a metano e la diffusione dei veicoli ibridi non è trascurabile, soprattutto appunto nel settore dei taxi). Per quanto riguarda i veicoli a guida autonoma invece, si è discusso in merito alle tempistiche di acquisizione della tecnologia, dei punti (soprattutto normativi) da risolvere e delle opportunità che un auto senza conducente può offrire. È emerso come presumibilmente un buon livello di penetrazione del mercato si potrà avere non prima di 25-30 anni e che l’utilizzo di questa tecnologia richiederà una rivisitazione delle logiche di responsabilità e dei modelli di business. Sarà però un passo importante verso il cambio di paradigma da possesso del veicolo a solo utilizzo di questo, punto cardine della mobilità come servizio.

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INFOflash

LIBRI DA SFOGLIARE SOTTO LA LUNA NELLA NOTTE BIANCA DELLE LIBRERIE E DEI LETTORI

Quest’anno la manifestazione è dedicata alle città del mondo e a Roma è stato programmato un giro urbano a bordo di un autobus vintage, l’Italian bus challenge, con il quale si visitano luoghi più o meno immaginari.

Lorenzo e si chiude all’ex Dogana passando per Ponte Milvio, con balli e festeggiamenti sempre in onore a volumi e volumetti che raccontano di paesaggi urbani da vivere on the road. Il tour raccoglie 70 lettori-passeggeri e accompagna i bibliofili attraverso la Città Eterna. L’iniziativa va ad aggiungersi alle altre in calendario in tutte le regioni italiane da nord a sud che propongono una girandola di eventi e di maratone letterarie.

L’idea è stata lanciata da tre bookshop capitolini per celebrare “Letti di notte”, festa di parole che si svolge ogni anno in tutt’Italia. Il viaggio, che si svolge a metà giugno, a Roma Info su parte dal quartiere di San www.lettidinotte.com

A Torino c’è il “Calcolatore per il miglior prezzo” Gtt Torino ha ideato un nuovo sistema per misurare velocemente e in maniera chiara la convenienza fra le differenti tariffe presenti nell’offerta Gtt. L’azienda ha reso disponibile un calcolatore che identifica il miglior prezzo per il costo effettivo della singola corsa. Inserendo il numero di corse che si intende effettuare, scatta il confronto con tutti i biglietti, carnet o abbonamenti presenti nelle proposte Gtt. Il calcolatore evidenzia non solo la scelta più economica, ma specifica anche il risparmio rispetto all’acquisto di biglietti di corsa semplice. Per usare il calcolatore è necessario selezionare la categoria di cliente a cui si appartiene (ad esempio studente, o lavoratore, o over 65) e, in seconda battuta, se si desidera

viaggiare solo in Torino o anche nella tratta urbana e suburbana. E’ sufficiente inserire il numero di corse da effettuare ed il periodo suddiviso in giorni per poter ottenere la stima reale del risparmio, paragonando fra loro le diverse tariffe di biglietti, carnet o abbonamenti.

Bimestrale di politica e tecnica dei trasporti a cura di ANAV Associazione Nazionale Autotrasporto Viaggiatori Edito da Promobus s.r.l Anno 16 - Numero 3 Maggio - Giugno 2016 DIRETTORE EDITORIALE Tullio Tulli DIRETTRICE RESPONSABILE Claudia Montoneri COORDINAMENTO REDAZIONALE Elisabetta Paris COMITATO SCIENTIFICO Giuseppe Alfieri Alessandro Cesari Paola Galantino Antonello Lucente Roberto Magini Roberta Proietti Francesco Romagnoli Nicoletta Romagnuolo PROGETTO GRAFICO E IMPAGINAZIONE Giuliana Caniglia STAMPA Veat Litografica Snc Via Flaminia, 2937 00067 Morlupo - Rm Tel. +39.0690192800 Fax + 39.0690199210 info@veatlitografica.it

EDIZIONI PROMOBUS s.r.l. AMMINISTRAZIONE PUBBLICITÀ E ABBONAMENTI Responsabile Tullio Tulli 00185 Roma, Piazza dell’Esquilino, 29 Tel. +39 06 4879301 Fax +39 06 4821204 (promobus@anav.it) Finito di stampare nel mese di luglio 2016

Info su www.gtt.to.it

Registrazione presso il tribunale di Roma n.336 del 26 luglio 2001 sped. in abb. post. 70% Roma

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1 PERSONA SU 3 VIAGGIA IRREGOLARMENTE SUI MEZZI PUBBLICI! A breve nuove norme consentiranno di tutelare i cittadini onesti. Multe più care e più controlli. Sei pronto a gestire volumi elevati di verbali?

I servizi di trasporto pubblico sono essenziali per la città e vanno tutelati. Non pagare il costo di un servizio non solo è scorretto, ma mina alla base l’equilibrio e la sopravvivenza del servizio stesso, oltre ad essere motivo di disparità tra i cittadini.

Nivi Credit, con oltre 50 anni di consolidata esperienza nel recupero dei crediti e microcrediti per aziende private e Pubbliche Amministrazioni, è al tuo fianco per riscuotere in tempi rapidi e senza costi in caso di mancata riscossione, i crediti legati all’evasione.

www.nivicredit.it /e-mail: NiviRec@nivi.it / tel: 055 344031


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