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CENTRARE L'OBIETTIVO

Di Roberta Mascherotti

Riesci A Centrare

I TUOI OBIETTIVI?

Da oggi mi voglio bene, voglio vivere in salute ed inizio a fare attività fisica cinque giorni alla settimana: ma ho l'abbonamento in palestra e continuo a non utilizzarlo perché l'accidioso vizio dell'ozio vince su di me.

Da domani sto a dieta: poi mi offrono un cioccolatino e desisto.

Succede: ci prefissiamo un obiettivo, prendiamo una decisione e poi qualcosa è più forte della nostra volontà, ritrovandoci a non fare ciò che avevamo deciso. Perché?

Perché non siamo capaci di centrare gli obiettivi?

Perché siamo deboli nella decisioni?

Sovente intervengono elementi di cui ignoriamo l'importanza e che, invece, ci influenzano.

Abbiamo cercato le risposte nell'interessante libro della professoressa Francesca Gino, docente di economia aziendale alla Harvard Business School, "La scel- ta giusta" (Sperling & Kupfer), soffermandoci sui fattori che condizionano le nostre decisioni e che non sappiamo riconoscere.

Imparare ad ascoltare

Per avere maggiori chance di centrare un obiettivo dobbiamo imparare ad ascoltare i consigli degli altri: la decisione errata è spesso frutto di una iper valutazione del sé che ci rende miopi.

Siamo egocentrici.

L'egocentrico tende a porre sé stesso al centro di ogni evento, per cui la propria percezione delle cose e i propri giudizi assumono un valore pressoché assoluto, rendendo difficile l'accettazione del punto di vista degli altri e quindi la comunicazione sociale.

L'egocentrico fa fatica a perseguire i propri obiettivi in maniera lineare, poiché difficilmente ascolta i consigli altrui, non tollerando idee diverse né le critiche, a causa dell'opinione distorta che ha di sé stesso.

Invece, secondo la professoressa Gino, ascoltare e sapersi mettere nei panni degli altri aiuta a prendere decisioni migliori e sensate e a perseguire i propri obiettivi.

Ti dico come sono

Viviamo spesso con un atteggiamento autocomunicante, ovvero prendiamo decisioni e compiamo azioni per comunicare a noi stessi, e di riflesso agli altri, che tipo di persone siamo. Un esempio? Fare la fila per ore e ore per acquistare un nuovo oggetto di culto. Sanno bene le grandi aziende, quando lanciano dei nuovi prodotti sul mercato, che non devono aprire altri negozi per smistare le file, vista la richiesta. Perché? È proprio fare la fila che rende così ambito l'oggetto, che lo rende un successo commerciale. E se l'ac- quisto è per noi stessi ci dice che siamo bravi e performanti; se invece ad esempio è un dono d'amore esso simboleggia il legame amoroso e, quindi, in base all'atteggiamento autocomunicante, non è tanto l'oggetto in sé, ma il comportamento (fare una coda chilometrica) che comunica l'amore per il partner.

La capacità di sostenere uno sforzo nel tempo contribuisce ed elevare il valore dell'obiettivo.

Accettare i consigli

Prefissare un obiettivo e poi ignorare i consigli altrui perché troppo boriosi e sicuri di noi stessi può farci prendere la decisione sbagliata. Nel nostro egocentrismo pensiamo di avere sempre ragione e ci precludiamo la possibilità di dare ascolto ad altri. Qualche anno fa l'esperta chiese ad un campione di persone: «Chi ha più possibilità di andare in paradiso?». Risposte: Madre Teresa al primo posto, idoli dello sport al secondo. Ma prima di questi personaggi, oltre l'80% degli intervi- stati si autocandidò pensando di meritare un posto in paradiso prima degli altri.

L'insidia del potere

Allontanarci dal nostro obiettivo è tanto più rischioso quanto più crediamo di avere potere.

Risulta che rifiutino i consigli soprattutto le persone di potere, o che credono di averlo, secondo lo studio condotto dall'esperta per comprendere quanto la condizione di autorità o supremazia influenzi gli atteggiamenti. Avere potere accentua la sicurezza e conseguentemente la tendenza a ignorare i consigli.

Però non è sempre vero. Se i suggerimenti sono a pagamento allora risultiamo più disposti ad accettarli: più costano più aumentano le possibilità di seguirli. Difatti pensiamo che una consulenza dispendiosa sia più efficace di una più economica e se un medico ci dice, a titolo gratuito, che dobbiamo fare un esame e uno specialista privato, a pagamento, ci dice di farne un altro, con ogni probabilità seguiremo il consiglio del secondo medico.

Se è costoso sarà vero. Ed ecco che magari ci allontaniamo dal nostro obiettivo..

Obiettivi SMART

Possiamo imparare ad impostare un obiettivo in tempi ragionevoli e con motivazioni fondate .

La regola d'oro per impostare un obiettivo è quella di utilizzare l’acronimo inglese SMART: SPECIFIC (specifico), MEASURABLE (misurabile), ACHIEVABLE (raggiungibile),

RELEVANT (rilevante), TIME-BASED (basato sul tempo).

Si possono scrivere su un quaderno per renderli tangibili, quindi pianificare i passi da compiere per realizzare l’obiettivo e quindi cancellarli una volta effettuati.

La definizione degli obiettivi è un potente processo per pensare al futuro ideale e per motivarci a trasformare in realtà la nostra visione di questo futuro.

Il processo di definizione degli obiettivi ci aiuta a scegliere dove vogliamo andare nella vita. Sapendo esattamente cosa ottenere, sappiano dove concentrare gli sforzi, individuando più rapidamente le distrazioni che possono facilmente portarci fuori strada.

Come perseguire l'obiettivo?

-Misurare le emozioni. Ci armiamo di coraggio per affrontare una situazione rischiosa o complicata, ma poi sale l'ansia ed il proposito scompare. -Non valutare se rabbiosi: mai fare valutazioni in momenti di rabbia perché si rischia il contagio emotivo.

-Mai basarci sull'apparenza: per perseguire un obiettivo non dovremmo prendere decisioni "di pancia". Queste scelte sono spesso frutto di pregiudizi e ci portano a scelte sbagliate. Scelte che possono pregiudicare il portare a termine l'obiettivo prefissato.

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