
4 minute read
Luciano Passeri (1923-2023) pioniere italiano del controllo del traffico aereo
*Nella foto Luciano Passeri alle prese con QNH e QFE (Ciampino Air Base USAF Civilian Personnel Office, aprile 1946)
I primi anni, dal traliccio a Firenze 1944-1949
Luciano Passeri nasce a Roma il 27 ottobre 1923. Nei primi mesi del ‘43 è assunto come impiegato al Ministero dei Lavori Pubblici. Dopo l’8 settembre lascia la capitale e si trasferisce per una lunga latitanza in veneto.
Nel 1944, dopo la liberazione della città, rientra a Roma e nei primi mesi del ‘45 è riassunto nella pubblica amministrazione nel neonato (dicembre 1944) Ministero dei Trasporti.


Mamma aeronautica
1949-1952
Nel 1949 è a Firenze presso la scuola di Guerra Aerea. Fa parte del team per l’avvio di alcuni corsi per la divulgazione delle nuove tecniche di radionavigazione e delle telecomunicazioni aeronautiche, che per una decina di anni si terranno proprio a Firenze.
Alla fine del ’49 è nominato sottotenente dell’Aeronautica e può proseguire il suo percorso professionale anche dopo l’istituzione della IV divisione dell’I.T.A.V., che fu poi chiamata “Divisione Navigazione”.
La “SCUOLA” 1953-1961
Nei primi mesi del 1950 rientra a Roma Ciampino e lavora nella nuova torre di controllo per quasi due anni. Lì nasce la scuola nazionale controllo del traffico aereo. Nel 1952 viene organizzato e ufficializzato l’iter formativo e ha luogo il primo corso per CTA italiani a Roma (il secondo si terrà a Milano l’anno seguente). Luciano Passeri frequenta il corso come allievo per legittimare il suo status di CTA secondo le nuove direttive I.T.A.V. Stesso iter segue anche il s. ten. Garat Filippo Sansalone, già impiegato come CTA nel 1950 (sarà poi Comandante Alitalia).
Passeri resterà per un decennio alla Scuola di Ciampino come istruttore, fino al 1961
quando si congedò per passare in Alitalia. Sarà poi per oltre venti anni (1969-1989) capo dei Servizi di Navigazione e Assistenza al Volo Alitalia.
Per la compagnia di bandiera aprì nuovi scali: Nairobi, Lusaka, Rio, Pechino. Fu responsabile nell’organizzazione dei voli Alitalia di tutti i viaggi nel mondo di papa Paolo IV (un viaggio apostolico, tre visite apostoliche e sei pellegrinaggi fuori dall’Italia).
Infine, in riferimento ancora al controllo del traffico aereo, fu delegato in rappresentanza Alitalia per curare i rapporti con l’Aeronautica e la nascente A.A.V.T.A.G. durante il delicato periodo della smilitarizzazione del servizio.
Scrive il gen. Paschina:
“…nei primi anni ’50 per la formazione del personale del controllo del traffico aereo furono istituite due scuole, una a Milano-Linate con l’assistenza di controllori americani della Federal Aviation Agency, una a Roma con l’assistenza di controllori inglesi della Società privata Aereo radio Limited (A.R.L.). In un prosieguo di tempo quella di Roma-Ciampino divenne la scuola nazionale e fu la fucina nella quale si formò la maggior parte dei futuri controllori del traffico italiani. In essa fui presente prima come insegnante e poi come comandante (quando la scuola dipendeva dalla R.I.V. Roma) e per ultimo come allievo per il conseguimento del brevetto di controllore procedurale (istruttori: Salvatore Cotza e Luciano Passeri) e di controllore radar (istruttori: alla scuola G. Gagliardi e Basil Turner, “on job training”, Giulio Martucci.
Nel 1958, entrato in Aeronautica per svolgere il servizio militare nel ruolo Servizi come Ufficiale di complemento, e senza avere alcuna idea di cosa fosse l'assistenza al volo, trovai allettanti le 15.000 lire al mese in più che competevano ai controllori, e decisi di seguire il corso per diventare Controllore del Traffico Aereo. La scuola allora non era certo quella che è oggi, tre persone ci insegnavano tutto; vorrei qui dire, però, che insegnanti come Tonino Cozza e Luciano Passeri riuscivano a motivarci come nessun altro dopo ha saputo fare…
Storia minima dell'ATC italiano di Carlo GUALTIERI


