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IL MOVEMBER
Di Marco Borlina
“Ma dove ca@@o vai con sto baffo?! Sembri un pornoattore degli anni 70!”
Sarajevo – Novembre 2011
Week end di festa, un ritrovo di vecchi amici sparsi per l’Europa. All’epoca avevo 33 anni, ero in cura nel reparto di oncologia per un melanoma maligno diagnosticatomi 3 anni prima. Stavo oramai benissimo, le operazioni e le cure avevano avuto pieno successo, ma ero indubbiamente vivo per miracolo.
Il miracolo era accaduto in una mattina qualsiasi, durante un programma tv qualsiasi, dove un dermatologo spiegava l’importanza delle visite di prevenzione alla pelle, per una generazione che in spiaggia ci andava tanto, spesso troppo, senza protezioni adeguate.
Sto dottore deve aver usato le parole giuste, perché fa scattare in mia mamma, che stava seguendo un po’ per caso, la scintilla che la convince a prenotare la visita per tutta la famiglia, cugini e zii compresi. Non chiede, non suggerisce: prenota i primi posti disponibili e ci avvisa di tenerci liberi.
“Dai mamma che palle! Ho 29 anni! Io sono invincibile!! Ma potrò perdere una mattina di beach volley per andare dal dermatologo?!”
Nell’estate del 2009, una scintilla mi salvò la vita.
3 anni dopo, a Novembre, atterro a Sarajevo. Internet non era paragonabile ad oggi, gli smartphone e i social erano agli albori e non era certamente la prevenzione l’argomento più postato. Ci raggiunge Carlo, pazzo scatenato a quell’epoca residente in Repubblica Ceca. Carlo si presenta con due baffi inguardabili, baffi veri, da adulto, ben curati. Scoppiamo a ridere e la prima battuta è “Ma dove ca@@o vai con sto baffo?! Sembri un pornoattore degli anni 70!”
Carlo non aspettava altro, gonfia il petto, appoggia i pugni sui fianchi in posa da Superman e dice:
“Sto partecipando a Movember, uso il potere del baffo per generare conversazioni sulla salute maschile!”
“Cosa? Che?”
“Movember! La campagna che lotta contro i mali maschili! Praga a Novembre è invasa dai baffi! Ma lo sai che nel mondo, ogni minuto qualcuno commette suicidio e che tre quarti di loro sono uomini? Lo sai che i tumori più comuni per noi maschi sono alla prostata e ai testicoli, ma che allo stesso tempo sono tra i più facili da diagnosticare in tempo? Lo sai che un’attività fisica svolta con regolarità aumenta l’aspettativa di vita del 30%?”
Sulla parola “attività fisica” siamo scoppiati a ridere, guardando sto paffuto baffuto in posa da supereroe. Ma non abbiamo riso di lui, abbiamo riso con lui. Perché lo era davvero, Carlo, un supereroe. In quell’istante riconosco chiaramente la scintilla, rimango folgorato da come l’ironia possa generare uno scambio di battute così potenzialmente potenti, vedo chiaramente che la vita mi sta dando la possibilità di reimmettere parte della fortuna che mi aveva salvato la vita.
Torno in Italia, già con il baffo e inizia la mia avventura da Mo-Bro, da fratello baffutto.
Anche io volevo essere scintilla.
Il primo anno da solo, il secondo anno unito ad alcuni colleghi e amici che avevano perso qualcuno per un brutto male o che avevano convissuto con la depressione; oppure altri che avevano preso la campagna come scusa per rimettersi un po’ in forma. Non contava il motivo, contava che in torre di controllo a Venezia si fosse ini- ziato a parlare di salute maschile, ad informarsi, ad abbattere quel muro di mascolinità dietro il quale noi “maschi Alpha” ci nascondiamo, mostrandoci invincibili e immortali, quando siamo tutt’altro. Da quel momento in poi non ci siamo più fermati: prima al vicino centro radar di Padova, poi piano piano in altre torri e in altri centri di controllo, iniziano a spuntare i primi baffi e le prime iniziative, fino al 2015, anno in cui nasce il Movember Team ENAV.

Nei primi anni è stato davvero pioneristico: pochissimi in Italia vi partecipavano, nessuno ne parlava in televisione e le poche migliaia di euro raccolte e le timide iniziative di aggregazione ponevano il Team ENAV primo (praticamente unico) nelle classifiche dello stivale e tra i primissimi nel “Rest of the world”.
Ci sono infatti “solo” 21 paesi al mondo con una campagna ufficiale per Movember, l’Italia non è tra questi. Anche se negli ultimi anni l’argomento è più presente, l’invasione del baffo stenta a decollare.
Dal 2003 ad oggi, la fondazione ha raccolto più di 1520 milioni di euro e ha dato vita a più di 1250 programmi, tutt’ora attivi.
Noi restiamo saldi tra i primi posti in Italia, ma stanno nascendo e crescendo altre realtà al di fuori di ENAV (la più prestigiosa è sicuramente Lamborghini Movember Bulls) che si stanno unendo alla campagna.
Dal 2003 ad oggi, la fondazione ha raccolto più di 1520 milioni di euro e ha dato vita a più di 1250 programmi, tutt’ora attivi.


“Changing the face of men’s health” è anche il motto del Team ENAV. Nel nostro programma uniamo incontri con oncologi, psicologi, nutrizionisti alle corse, al trekking, a tornei di Padel e Calcio, ad aperitivi e cene. Andate su movember.com e capirete l’enorme potenziale dell’ironia con la quale partecipiamo ogni Novembre alla lotta. Seguiteci su FB e IG, supportate la fondazione Movember donando anche pochi euro alla pagina moteam.co/enav , ma, soprattutto, unitevi a noi: assaporate l’inebriante sensazione di essere scintilla nei vostri amici e nei vostri cari, per uomini più sani, più felici, più longevi e più consapevoli.
E credeteci, il baffo non è mai stato così affascinante.
Marco.
