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Skopje ERM 2024

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IL MOVEMBER

IL MOVEMBER

a cura di Silvia della Bruna

Da quasi 30 anni sono socia di Anacna, di cui sono sempre stata un'attenta spettatrice. Non ho mai partecipato attivamente alla vita dell’organizzazione, così, quando Gianluca Del Pinto, il presidente dell'associazione, mi ha chiesto se mi andasse di partecipare ad ERM Skopje, ho accettato con entusiasmo.

Premetto di non amare la scrittura, ritengo di essere una buona oratrice ma non ho mai amato scrivere. Perciò, quando mi è stato chiesto di comporre l'articolo sull' European Regional Meeting, mi sono detta: " E adesso..? Che faccio?? "

Ed eccomi qui.

Dopo aver riordinato i pensieri, provo a metter nero su bianco un po' di impressioni ed emozioni che hanno caratterizzato questa avventura. Ma cominciamo dall’inizio.

Il viaggio per arrivare in Macedonia del Nord si rivela un po' più lungo del previsto . Dopo 1 ora di macchina, 2 voli e 1 trasferimento in taxi, per un totale di 9 ore di viaggio, finalmente arriviamo a Skopje.

La città ci accoglie scintillante di luci ma non ci lasciamo affascinare, proseguiamo verso l’hotel dove siamo attesi.

So che saranno presenti controllori del traffico provenienti da molte nazioni europee e che avrò la possibilità di incontrare i colleghi conosciuti durante le sessioni del SEP (Speak English Program), un'altro interessante ed utile programma promosso da Ifatca che mi ha permesso di mantenere il mio livello in inglese e di conoscere moltissimi controllori del traffico aereo di tutto mondo.

In hotel siamo accolti dal comitato per la registrazione al meeting e veniamo poi invitati a partecipare al welcome party organizzato da MATCA, l’associazione ospitante. Sembra quasi di partecipare ad un party di Natale, tutto è organizzato nei dettagli e si respira un'atmosfera piacevole e rilassata. Scopro però, che la Macedonia del Nord è impreparata per quanto riguarda allergie ed intolleranze alimentari così mi ritrovo senza cena, cercando di rimediare del cibo senza glutine in mezzo ad un buffet di cibi " glutinosi ", per fortuna la compagnia è davvero piacevole.

La mattina seguente, sono impaziente di cominciare ma avendo del tempo libero a disposizione, decido di esplorare il centro di Skopje. Mi aggiro per i vicoli del vecchio bazar ottomano, pieni di negozi di stoffe e di banchi variopinti. L'antica fortezza bizantina, che sembra uscire direttamente dalla serie " Il trono di spade ", domina dall'alto la città e il fiume che la attraversa. Skopje mi stupisce con i suoi palazzi maestosi, Ie colonne imponenti e le statue gigantesche dedicate agli eroi nazionali. Persino le fontane sono enormi ed ipnotiche. Sembra proprio che il centro della città sia stato creato per esprimere magnificenza ed opulenza architettonica. Dopo pranzo, finalmente, mi siedo in sala conferenze. Durante i 3 giorni di lavori, vengono presentati gli argomenti più vari, si parla un po' di tutto. Gli Stati membri di Ifatca, participanti alla conferenza, riportano sulla situazione del controllo del traffico aereo al loro interno.

Ascoltando le diverse realtà presenti in Europa mi rendo conto di quanto le problematiche siano spesso le stesse. Una cosa sicuramente accomuna praticamente tutti gli stati: la mancanza di personale e la scarsa volontà e capacità dei providers di impegnarsi nel reclutare e formare nuovi CTA. Durante la conferenza ho anche la possibilità di sentire qualcosa di sorprendente, esistono dei fenomeni di interferenza del segnale GNSS, chiamati “jamming” e “spoofing”, appositamente creati per disturbare, e talvolta rendere impossibile, la navigazione degli aeromobili. Questi eventi si verificano con frequenza sempre maggiore, al punto che anche ICAO sta esaminando il problema, per sviluppare protocolli e dispositivi utili a poter fronteggiare questo tipo di unusual. Molto illuminante anche il report di Eurocontrol relativamente alla Summer 2024, un’interessante analisi dei flussi di traffico. Vengono mostrate molte statistiche con percentuali e “classifiche “ dei vari stati europei, in base ai ritardi assegnati, con le relative motivazioni che li hanno generati.

L’Italia, purtroppo, non brilla in queste classifiche.

Un altro argomento presentato e che ritengo molto attuale, è il declino del controllore del traffico aereo dovuto all’età. Si sente discutere spesso, anche in Italia, riguardo ad un possibile innalzamento dell’età pensionabile per i CTA. La presentazione, incentrata sugli effetti fisiologici dello scorrere del tempo per gli esseri umani, mette in evidenza quanto sia necessario valutare come queste modifiche possano impattare le prestazioni e la sicurezza delle operazioni aeronautiche.

Le giornate di conferenze si susseguono molto velocemente e alla fine di ognuna sono previsti anche momenti di socialità, dove si lascia da parte la serietà del lavoro e ci si concedono momenti di svago e divertimento.

Questa è stata la mia prima partecipazione ad un meeting europeo di Ifatca e devo dire che sono rimasta particolarmente stupita dall'organizzazione ineccepibile. Tutto è stato studiato nei minimi dettagli, gli ambienti scelti sono particolarmente scenografici e caratteristici, la musica e l'intrattenimento sono di ottimo livello, i buffet sono uno spettacolo per gli occhi ma nel mio caso solo per quelli, visto che continuo a non trovare cibo senza glutine e mi trovo a dover mangiare praticamente solo formaggio e verdura di decorazione dei buff et. Mi consolo facendo un po’ d’ironia sulla varietà delle mia dieta in questi 3 giorni a Skopje, suscitando cosi, l'ilarità della delegazione Anacna. Ed in effetti ci divertiamo tutti molto condividendo momenti di lavoro e di leggerezza insieme.

Oltretutto quest'anno la delegazione è più numerosa del solito poiché il prossimo anno l' ERM si svolgerà proprio in Italia. Durante uno dei giorni di conferenza viene fatta la presentazione uffi ciale di ERM 2025 a Bologna. Nei momenti di pausa, inoltre, e ogni volta che è possibile, facciamo conoscere agli altri partecipanti le bellezze che il nostro paese ha da offrire, rispondendo a dubbi e curiosità. L'ultima sera è prevista anche una cena di gala, perciò indossiamo i nostri abiti eleganti e ci rechiamo un'ultima volta in sala conferenze, trasformata per l'occasione in sala ricevimenti. Dopo cena si aprono le danze e anche io che generalmente non amo ballare, mi ritrovo a volteggiare vivacemente come non facevo da tempo immemorabile. Ogni bella esperienza ha comunque una fine e per noi è giunto il momento di rientrare a casa. Facendo la valigia mi rendo conto di portare via con me un bagaglio più grande di quel che avevo all'arrivo, l'ho caricato di una bella prova, professionale ed umana.

Partecipare al meeting è stata un'esperienza davvero unica.

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