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Celebrata la Giornata Internazionale della Donna e il Giorno della Memoria delle Vittime del Terrorismo

Il grande tendone allestito nel giardino della CNA Care Services a Bossley Park ha registrato un "tutto esaurito". Quando la gente continuava ad arrivare, superando le nostre più rosee aspettative, abbiamo dovuto aggiungere sedie, prendendole a prestito dall'ufficio e dal Museo di Dante.

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Era in programma la proiezione del film "Felicia Impastato" e questo era il primo evento dell'anno per la redazione del nostro settimanale Allora!

"Abbiamo voluto promuovere in questo mese di marzo - ha introdotto l'evento il redattore Marco Testa - una giornata per sensibilizzare e far conoscere sempre di più il ruolo della donna nel mondo, ma anche il ruolo di quelle donne che si trovano in situazioni non sempre belle. In queste situazioni fanno del loro meglio per far conoscere al mondo la bellezza della pace, la bellezza della concordia, della solidarietà".

Anche il direttore Franco Baldi ha voluto porgere il benvenuto ai partecipanti anticipando che il film in programma era una dura condanna alla Mafia e a tutti coloro che abusano del loro potere per cercare di sottomettere la libertà di parola e di pensiero.

"Si può sconfiggere la mafia - ha detto Baldi - e sono proprio le donne come Felicia Impastato che ci mostrano la via. Gli uomini, a volte, possono essere compiacenti, trovano scuse per non agire, tipo 'la mafia serve e porta soldi al paese dimenticato dallo

Stato'. La donna invece dice no ed è sempre pronta a combattere per sconfiggere le ingiustizie sociali e proteggere la propria famiglia".

L'introduzione ufficiale era riservata a Maria Grazia Storniolo, curatrice della pagina della donna, nonché addetta alla pubblicità e spedizione di Allora! che ha voluto partecipare nonostante un recente intervento medico al ginocchio.

"Voglio dire grazie a tutti - ha esordito Maria Grazia - Sono veramente felice di avervi qui in questa giornata particolare. Il film che abbiamo scelto d'accordo con la redazione di Allora! degnamente mette in risalto i valori della festa dell'otto marzo che celebra la Giornata Internazionale della Donna.

Le donne madri, figlie, sorelle non possono essere ricordate solo in una particolare giornata, anche se interamente è dedicata a noi donne, ma bensì meritano di essere valorizzate e rispettate ogni giorno, non solo in una particolare giornata.

Molte sono le manifestazioni a favore delle donne, ma credo che non siano mai abbastanza per capire la vera importanza delle donne nella società moderna. In una continua evoluzione, si compiono molti sforzi per una equa democrazia e parità.

I media ci riportano a cosa sono esposte le donne in Iran. Lo abbiamo visto nelle ultime trasmissioni televisive che ci hanno fatto vedere le donne in Iran che sono state uccise solo per avere messo un velo in modo inappropriato. Oppure possiamo parlare anche del trattamento delle fanciulle che vengono uccise proprio per non dare la possibilità di studiare, di andare, di frequentare le università, di frequentare le scuole. Oppure ancora nell'ultimo periodo che siamo stati costretti a restare a casa è stato veramente un aumento delle violenze domestiche?

Le origini di questa ricorrenza ci porta l'otto marzo del 1908, dove in una fabbrica tessile, la Cotton a New York, frequentata in maggior parte da operatrici, donne, è scoppiato un incendio.

Queste donne si trovarono chiuse nell'edificio a causa dei proprietari della fabbrica che le tenevano in condizioni disumane per il fatto di aver protestato per il salario troppo basso e le lunghe ore di lavoro a cui erano costrette.

In quella occasione morirono ben 146 persone, di cui 123 erano donne e per la maggior parte erano delle donne emigrate italiane.

Abbiamo scelto questo filmha continuato Maria Grazia - perché la protagonista di questa storia, Felicia Bartolotta, è una testimonianza di pace ed ha avuto il coraggio soprattutto di sfidare la mafia e diventare uno dei simboli più concreti dell'antimafia sociale.

Maria Grazia si è poi soffermata nel raccontare la storia del film, tratto da un evento realmente accaduto a Cinesi, paesino vicino a Palermo, dove la mafia uccide il figlio di Felicia Impastato, Giuseppe, detto Peppino, un attivista che si prodigava tramite la sua stazione radio a combattere i soprusi mafiosi del signorotto del paese, Gaetano Badalamenti.

Maria Grazia ha voluto concludere con una frase bellissima di una donna che è stata una promotrice dei diritti delle donne, una donna piccola di statura, ma di una straordinaria grandiosità, Rita Levi Montalcini:

"Le donne hanno sempre dovuto lottare doppiamente. Hanno sempre dovuto sopportare due pesi, quello privato e quello sociale. Le donne sono la colonna vertebrale della società".

Dopo la proiezione del film, un rinfresco è stato offerto ai partecipanti con tanto di torta e spumante. Un sincero ringraziamento a Maria Fantini che ha preparato i "crostoli" e Venera Maimone che, da brava siciliana, ha preparato il famosissimi biscotti alle mandorle.

Pensierino finale... mi ha impressionato il film, ma maggiormente mi ha commosso la spontanea partecipazione di un numeroso pubblico, che nonostante la giornata particolarmente afosa ha voluto riempire ogni spazio disponibile sotto il grande tendone. Su approvazione generale, possiamo fin da ora impegnarci per altre giornate come questa. Siamo consci delle nostre limitazioni, non disponiamo ancora di un grande salone ad aria condizionata con un grande schermo... ma prometto che la prossima sarà certamente meglio organizzata, con qualche ventilatore in più e con un grande schermo raggiante e luminoso. Da parte di tutta la redazione di Allora! grazie di cuore, veramente. E buona giornata della donna... che deve prolungarsi per 365 giorni l'anno.

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