Orazio

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DELUAUTORE 1 . IL PR OFILO

1.1La oita

tla la Nato nel 65 a.C a Venoea, aì confine

:; ';''s;; ; ; ;;'!"1':f'::ifl-;:lî*iì' ,"::1" 'i'ffii."-ilìl'.*o,JJ' ;;;bú.;" 1"'::Î;':#;;;r;J; ";':" ri: ",::',::;T,l,:'i:l:f trl;Ji::

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Nel 35 a.C.oraziopubblicòil libro I de-lle strúirer ll \1oen lucer'"' "", '"'*^":'-' p. a.t,iti.o in.u*pugrlotuait 30e il23ì rellà qutle ì;;oì" delleOdi matùaronolenlamente , ,il hhroI dPlléEpislole íuì z " u ZOi"*" oei cphbrar'vo dr'orìÌor' rirxro ì;*:l; i ;:'ff;;;;ico l:''?6 #:;T:i':";-"Dnsro

to 9""1Iilî::-ll.-;:r: ';;; ;:':i;; : c;;;;n so'ccutore't'' :x'ìil:;y;";;;::il*::::l::. ({,"i; íllii;:.lil'fit;:i:;;1iy: li"' *'" I i""''li.?í#: ' " " J:lfi;ìi:î## ):1 il Mecenate' c duemesidopo àrorin"a"ù'e ;ù:,::**:::';:Í;:J:" :""'ri:ì"iffi*ì;;ó;;;ìi'no'i ' '

lla serenita; úa rìone

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1.2Le opere I grammaliciàntichi dcdrarono il tiloì 1 questidiciassette comllonimelrti, compostitla il 4l e iì 30, dallaloro fbrma metxica.: stico, chea.ltenìaùr velso lu[qo a un vercobreve (quest'ultimodetto jn grecodpodós," ( ai 1: jl chevi€nedopo"). orMio li chiamòiomói per due motiui da unaparte perché mefto giaDbico è in essiprevalente,dall'altn ir dfedmentoallapoesiagimbica grecasiadi Aichiìoco : di lpponatte Orll-Vl sec.a.C.),canttedzzah daìlavioleua dellìnvettirà e daÌlesaspcrazii:É delÌetemadche, siadelpoetaellenìstjco Callimaao(lll sec.a.C). Gli tpodí riveìùo una pússionalità tipicanente giow.nile, seg.natadaghaÌllt ilnmedji.; mente successivialla battagliadi I'jÌippi, non ancoradecantataattraversoi filtxi dell'espeÌr.. " za di vlta e della rnaturità aftistica che conconera.nnopoì a definire i cànonidel classicrs:,: oraziano. Gli argomentisonovad. Un gruppo di componjmendsj nferisce ,.lle vicende civilir nell fr:do pdmo,in formadj dedicaa Mecenate, Oruziosi dice disposba seglùrelamicoanche:pedcolo;nel nono celebrala balta€lia di Azjo: nel setiimo e nel sedicesimoniìnifesta la .; ansiaper le gue e civili ed esofta a depoùe le arini. Altri componinìentihanno caratterr schelzoso o di iDv€ttiva, comeil rcIzo, in cuj il poela dmpfoveraMecenàtedi averloin!ì i. to a gustareLrnpmÌuo a basedi agÌio;I'ottavoe il dodicesimoconiro uÌì vecchiascos[u]rìi,:,i il quinto e il diciasseltesimocontro la maganapoleta.na Canidia.Il tema amoroso è preser_: negli epodirurdicesimo,quattordicesjmoe quindicesimo.

Sonodiciotto componimentiin due libri pubblicato nel30,peruntolai.I djecinelpimo,pubbÌicalo nel35a.C.,e oltonelsecondo. ollre duenÌiÌaeÉamefi. In essiorazioÎissale tematichedi base(l'aÌiditàdrdenaro,l'a.mbEne,la sregolatezza sessuale ecc.)di unacdticad1costumecheraggiùgeLn orEinalccqi:-brio tm denuncisdel vizio e umanecomprensione:vienein questomodocano zzati , generedellasatimcheconoscerà conPer:, sviluppisignjicativie diveni nell'elàdell'rmpero (vd.\bl III, TomoA, capitolol0). Ì lemi fattati sonovaú]su u,ÌabaseprevalÉ:e Giovena.le lementemoralesipresenta,ro scelte di vita, espede{zebiografrche,persoÍaggi e sifu} ziolri. . Nelliho I si dislirguonola I satim.dvoltaa lfecenate,sul tenÌadellincontentàbilità rÌr -:. i difetti altnù ; na;la Ii conùol'jlnmomlitàe gùadrùteú;la lll sull'oppounitil di compahfe V nanail famosoviag€ioa BdndisiconMecenate e altd amicidelcircoloper sroìgefeunaiìicatamission€diplonàtica;nella\ l onzio ìaccontàle proprleod€ihj.pojpresentai sùoìrai porticonMecenate nelìalX è allepreset:: edesalta Ìa serenità dellapropriaùta modestaì un seccatore che€li chiededi essereintrodottonelcjrcolodi Mecenale. . Trale otto satiredellibro II spiccala I, in foma di rec6of;0. nellaquie orazrodrclùl|a,: propriaincapacitàdi compo[epoesiaepico-celebrati$. La II denuncìarl viziodellàgo]a. presentaI'elogiodelÌavlta semplice; nelÌalll lo stoicoDamasippo. dapococonvefiitoallafu:sofia,dferisceuna diatribadel filosofoSteftjniocontroi vizì;nellaVl Orazioringraz:: nellallÌ : Mecenate deldonodellàvillasabinaedesaltala tranquùtàdelÌavitain campagna: selvoDàvodenunciale incoerenze di omzio appronfia,]ldo delÌalbertà di parolac{)Ììcess: dallafestadeiSatuma.li. Pubblìcatinel 30 gh tpodi e il libro ll dcl. Sorir.e,OÌaziosi rivolseallaliricacreandoquellochevieneritenutoil suocapoliìvori Secondo il poetastesso(odeIII 30), I'orjginalità deÌalaccollastanell'averdatorila a unalr: caromanaàdatta.ndo fome metrichedi o gmegeca. In rea.ltàOrazionelleOdi in latinodon ira ponaa pefezioneI'esperienza liica aniar: siadù wetae noú e da Cahr-llo sia dai loro modelliellenisticj:rjsalendoffno alle origid deltr&lirica greca,egll recupemil grandemagisteroformaledj Archiloco,(lei poeti eoli: ivìsiazione r: AÌceoe Saffo,pedlnodi Anacreonte e di Pindarc.In \irtù di questacoraggiosri

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rEEil

E:lffiid


ùvellidi peúezionea.rtioticedestinatia divenfecanonicinellastoliricaoraziaiaraggiulìge ia delgenere. in metlì di 88componimenti di un complesso nel23 s.C.,constano I primiìre Ib, pubbùcàtù e aìcaiche lirici,in buonapartestrofrsaJfÌche per la loro spiccano . FraÌe trentotto oili del libro I, oltreallaI conla dedicaà MeceJìate, prtnavera I'idea dela fugú elficaciapoetìcab ry chericàu da.ltemalirico dell'awentodella jnvita j$venÌale a mitigare del tempo e l'jnvitoa godereÌa vita, e la IX, doveiÌ paesagSìo propone 1amasglovjnezza LXl vinoin abbondar e a Soderei placeridela freddomescendo di allo scopo le cabalebabilonesi intentaa saggiare Leucònoe, sinadelconrediem a.ll'ingenua le va tutte jl fululo. Il lemadelvlnoè corìfortoalledisawentuÌe nellaVII e acquisla conoscere a'sÙlÎPpafi'o vari"men'e diss"njj1alo amoro€o. (LÀ \VlI Largomento nelta oa., h lenzè gode I'amoredellarclubile il gÌo\arecheora lareintensitànell'odeV,in cui Oraziocompiange pel Lidia,ne a X\III conl'in'r'itoa a Glìcem,nelìaXIll Pbra,nelleodi XIX e X-\X, aledicale d'aroonellaL{llI' ulu dichianzione Tjndafperchéseguìil poetanellapacedeliavillasabina, jl nelle compare re a Cfoà.LaXV iuof€eh metafomdellanavedeÌlo ststo; tena conviviole regúÉd'Egilto la XX-X\rllcelebraia mo e di Cìeòpatra odiLX,X-${l e X-{-XVlll; . Nelleventr odi alellibrc II, dopola I perAsinioPollione(storicodellegueÍe clvili),sono dedicatiagliamici SallustioneìlaII' DelÌionela III, Licinlone]t9\ fr;quentìj componimenti sul temadelÌaflìgacltàdela vitaìla VI e Ia \ril sonoinviti úvoltìad Spiicala XlV,a Postumo, rl poetanel úfugiodellatranquilitàcarnpesheLaX svolge-,il,corcetto amiciperchéseguano spergiuraBaine; nelÌaxlll Orazio, denaaurea midtocrílss; Mll presental'affascinarìte per pocoallamortein segutoallacadutadi rn albero,inmaginala vita dei poetì scampato nellOltletomba. -, le cosid. Lepdmeseiodidelliho III - chein tuito è costÌtuitodahenta componimenti p lcipe, non senza dette orli romane, esalta'role arìtichevttù e le Slorioseimpresedel pafii e britanni confto alì'ideacheAugustosl apprestia combattere spuntidi inquietudine a FaÙno; dedicata 'Ìia ìe a.ltrericordiamoI'odeXfll, de{iicataaùafolte BaÍdusiq e la XUll, in offerte esplíca religlosochesi la li{III. dedicataa ndile, esaltala puezzadel sentimento delle conolgoglioI'eternitÀ I)oe' sempliclrnashcele.La XXXconcludeil libro a.ffemando sio. tls il 1? e il 18 a-C.,ntomasu temi giàpresentl . ll libro Iv, conqulndici odi elaborate nelleprecedentiraccolte,iùovando nelì'ode\rll I'inùto a godereiÌ iempochelu€geo' nella del poetanell'incantodelle-gir)male Xll, I'invitoa un amicoperchési associallacompagnia nrimaverili.LaIV e la XIVtenianodi dprodunelo stileeÌevamdelleodidi Pindarccelebmndo e la îne delleguere I'etàaugustea momentiepicidellastoriadi Roma;la V e la X!' elogiano civili.

ro il tìlolo i) metrìca.il t meùo glaai A.rchiloco . esaspemzio:È ni iÌnmediara deÌlesperieri el classicisml Ìvili: neÌl'ep:dcoa.ncher.F: nifestà là si; no caÌÀttenÈ i averÌoindoi a scoslumat:ao è presenle

ln due libri Ì rìn mlate c aro.I'ambizioiSrnaleequili canonizzatoi ro con Pelsir ose prcvalen aggi e situriìtabilttàrì,Ìra fetti altxui.Le tgere ulra de nta I suotraF tlle presecon zio dichiaÌaìa o delÌa gola e ntilo àlÌafilo uio rhgrazia narnella\ll il roliì concess3

f,

Iibroll de e l capolavoro. rita a una lid I linca awiata rlle origini 3i poeti eoljcj dsitazione,la

-

r'rv;; un 'nro 'n 'u-inurr gio\adi m oro da sulPaalino'sJ saffiche,tu'an',o-l6ugnod;llTtc ' 'drlpidogLio nellaricon; za deiluclÍ6occularc8,voluli daAuglstoper celebralel'awento ni e fa,Ìlciulle dallalV eclogadi Vi4ilio (vd capitolo2' p 69) dell'etàdell'oroprea,]lnmciata presentaunostile elevato e 3o' prhcìpe, il came dr circostanza per del Composto volontà delpoetaalmenonelvigorosoiniio leÍne; questotuttavianonplegludicala paltecip^zione nella$andezzadi RomaLhÙgtelità Ìa fededibrazio e deicontemponrÌei dalquaútraspa.re di plopjziatoriee culninaneÙ'elogio di hvocaaonl continua ma serie ríttrale si esprimein hico checostispazia quelsoggettivismo Augùstodisc;ndentedi Venele'senzaconcederc poesia ordziana' parte della migliore tuiscelà duo lu nubbl alonotzu a.C-.o 'onn'noventi epistolein esrmetri il Lbroll ' ompr"ndF quale sì suole nel librc in un unco mccoÌie furono epistolein esametrichein tempìsuccessiù è incerta'maú verosimilmente fàr rientrarea,rchelHrs poefira l,epocadi composizione neglialmlfta il 19e il 13 collocata

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. Nel libro I la I cpislolà, dedicataa Meccnale giustifica la nuova forma poetica e splega da.lh1JLslelleraJioper dedì ll poetaintendeslaccaJsì moralea essasoltostanle: ì'ispiràzione scuolafiìosolica la Ì\ ' pur a.l alcuna senzaasserrirsi ca;si allà icefcì ,:lclbene e dellaveritì1, poeta elegiacoicondensa (ron con il ogniprobabllÌtàè da identificale a un Tibullo che aLedicàta gioie godere lil a Questite dclla 1e i princìpi dellà sapienza epicurea) esoltandoì'amicoa vl epistola, sr tema dellil pàItico]àre nclla intensità mi penidono funol fbro e a.lflorà,ìocon (he iÌ pocm;nella allligge impertuùabjlilà del saggioìnell'\rlll, sullo stato di fitnesto torpore dei viag$ sÙìla smania ncll'Xl, X, .sulÌafcllcilà de a \ita campcstrea colìtalto con la naiurai NelìaX\l grlÀrile dcll'animo l'irlequietezza ii luoghiesotici,che non vàlgonotuttàviaa dal ntúttr seguire facendolà Oraziopresenl.aall'amicoQuinziola pacedellacùnìpa€msabjlÌà. polenti i precetli trattàre con modo ù sLrl Ìdealeàel rir ùarzzsila X\-ll contieneuna serÌedi hfine, nella XIX, rivolta a \tecenatc, e nella )LX.ri\'olta àl libro stessodelletplsldc' il poelr poìeÌrúzzàcor il ser"vilismo degli imitatoú, dife de ì odgìNìlrtàdella suavocazionelùica € prendecongedodàll opera. . Le epistoledeì libro II sonodi argomento letteHio Ttà cssespicca1',4rspoetíet d': dic.ìtaai due figli tti Lucio Pisone.consolencl l 5 à C Si tratla di un Ìùanuàlein rersi ('{76 '"sa nìetri) ncl quie OÌazlo,rlfiìcendosjai precetti dellÀlradizioneaistoteììca' espon€la propn; teori; lettclaria, che concelisce la poesiacome ftùLto di pazienteelabonzione (fd''s) altra (ì'írgtrrirm) versola qualesrespÌlmeil v-"rotàlentopoetico

1.4Le ct

twEtr

-rr|iffEf

1.3Oraziopoeta augusteo oràziocomP'poeta auS srLolcpresèrÌtare se si colìsiderache la nìag appropúeta gusteo-', e queta caratterizazioneò inqìubbiamente in cui si stàvainsiauando ' ncgli aruú ptoduione vide 1a luce lettcraria óor piÌte d;Ia sua consolidandoil pdncipalo dì Aùguslo. La \ìl.a del poelì, pcfò, fu plofondamerúescgra{aànche dagli annì r!. Ììratici dellc ultirùi gueùe ci\'ù e soprattlÌtto ùìla dÌsfalta di Filippi nel '12a.C, Ùl evenl.otlalùnal'rcoclÌe s rìj crolo dell'ìdeologiàrepulùljcana la iaìdo neì @ntcmpoftnei un prolondo sensodi pauÈL: di r.uoto Di lrontta tale siluazioncOr|zio, poco piil chc lenteme, non potó rinchiudemìrlÉ mito del passalo,nu dovelle costnÌiÌsi ùn fùturo. Inatedalee noraìe. finslabilitii politica' ' jl iÌlsienìeú precarietà.lclìe con.ìlzionieconomiche,i'Imentavanoir Ìù senso dell'irÎazic na.tità rlella storia e dell'imprcvedibilità degli eventi, del qlLìlc cogliàmole tm{iceneir_ petùi iNiti a vi\ere alla giomatà,scnzafale colrlo del luuro che è sfiLggentcE 0úzÌo coIìI: nuò à consideraleiale il fÌllulo ancheilrlardo, enlrato lÌella cerchiaarurLstea,1esuecondlzl'ni di lila divenneroben più slablli e prosperc. ll pe odo imnìediatàmenteprccedentel'411è:

fu percorsodagnndi paÙle:pauradi nuovegueÙecivili' di proscr: nazitne-aetprlr,crpato stF' indusseroseniìto timori,daunapàÉc, càpitalì. esjli.csecuzi{nù Questi zioni,{ioìlische, so a legrttir0arelambi.guoU)tere dÌ AuEiÌNto,dall'altÌiì, contnbuirono'graziealla nredlazjor! tli Nleccnate.a recupeiar-"alla causadel pdncìpar,c'la ma!$or palle degli uomid di culluf: contempomnel. gi Convintochela pace e la trànquillità civile fbsseroil presupposloindispensabe per poter e !il9ùo' Properzio poetica, come Orazio, dere la sercnltàalella\ila ed esercitarel'attività '_ txi letlelati, non negò il proplio conseÍso rl reltme augusteo, pur facendoogni sform per oalvagua.rdarele libertà tlelle sue scelte di vita e di poeei&.

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Orazo

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r d€i rùEll ). \ella \-i e dalrilÉ1] on i poler.: tol€. rl Poi:ú ton-À]lnce:

1,4Le componentidel pensiero e d'ellamoralc orazia'na PerquartonominlùÌÌasolavoltaEpicùo de-

," ,,.."o ."h"t"o"o^**- t1-,,, f,[.do-*do

I-4 porcùs(epistolà ,1,greúrs lq-g:1- :,i*j-

'."i":""ffi : ff'ffi HT'fl :::#] ;l#hii:";:lm.'m*: ffi chei 111-'ltf:Î:ÎyÎj","uy; "t"tTH: moderazione dera p-'*"";ioù". e;ai*,xG"sna n"srbcaLi \'lvono a"glrtèi''hc epi"urea óà;ìilffi;;;;;;n"eione

:::!:':'^y.: LYcreao i,ì;";is,tortirl;*unon JJ#.i,ìlifr'filiiiJ'iÀ"poìrebbe lilll TreT-c,l '"gu" controla superstizion:' definire'illuminislica" *"a"^" si .tanlo genuinafedepo"ii"Jt"*-" accó4ierespuntie visionireiigiosetipici dellapiù ;'ù;;;;;;.;.*; Dolare, per la ,ono ?ùcheil cultoilellsmicizia (satia I 5' 44) e I'amore iìlìiiica**t" le cosesempùci camlngre e Per"pi"ur"i

ùlEticd. d+

rsi (176eséle la proprÉ 0ì n) atird

di base,numercseÀltrc olhe all'epicúeismo

ffi!:ili""Us:irn:.rl: il;ì;Í";;#"";;;;"il;i

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o quprLr quplla siudàica 'oou"" ""orJ.''ùmc

[#;#;ffi#:T,',î#[: :T";lHiîl"T #ffi $i'#x"**m:::u:i:' pop:ff onza ;"#ilil ;s,-;;;;djato.n"rra "osc ;*S T":tr:i:"fJ".'#i"1;

| 'poeta aùLchela mag Ntarrando € deÌle ùìtime so dr paurae clùudercinel iîà politicà, e dell'irraziotmcceneÌnOrazioconhsuecondizio dentel'affer-: ù. dì proscn-:

stesI senato a mediazione ùnidi cLìltura perpoúergomperzÌoe alogm sfolzo

natumdisprczza mú|ri Ìelativial vivercsecondo patnmoniocomuneapparlenevaiJn r"4.lt"rlo t,ria del generc'p 196) Aquesto e\ameînatres "'luà cardinedellamorde oÎaàanatlauÎórkeia no esr"mo '. dueidee inlcriore"d"ì saggi' dangnjcondú;onaîPnlo LJra.ì"ir, *i,, fri"dipcndPnza r"li":ia chLd .i .ou"eu* ùn;hpconlidèaepicura ;ffii;;;;;*H;;;Jifo-"inià '*

ede,'€i,rsro Ìa.mo." me,.ió,er, i}ì:iff.H#l,:'ffi"j";ffi Íj:::::x*.$rnx".':'ì: grecaedemstatacodificatadaìl'adstotesaggezza ,r" aigini nell'anlica *irrrt lsmo. "fta """"ii"

a'llesue si dichiamsensibile àonit piacire li poetastesso Î,í;'"# il;ffi;;irr*f" (w 1419): II dottrinein questiversidell'epistola adc]culìì].ìèsLro [Pd^lLa Nor, osl"èlloa Éllurare ospipmi lds'rop^ture omP purra il lèmoo' ni doL,Lr,îou" empcsre uoÌri'he reUè unn".go mj ainvo. óra rlir.nro qldo se$laceì e úfiì vela della cusiode scivolonelledotùne di AlÌslÌppo' où senzachenú a.ccorga' e tento di sottometterea mele cose,nonmeèllecose'

;",;:.ffi :*,f"i;jJ:,::;T"""J'l#:::1ff ffil:l,fi ::':lù;lutTil,:il

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irm,:effi Eljin!;ifi;,,;$r: ffiffiiiJ:t;""J,:fr eAus.,sro. Mecenare :i"".::ìHil :"J,"qi:5i:"i,Hl*"J;i:'l:'ft "*.ori,

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Lo stoicismoè prescnlein Olazionon solt

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ff ff fixTffiììi&x".1:il:::'ff ,ìÌ:il: h'r";lxm:*t*:lll,H

1.5La lingua e Io stile t '. La poesi, dj oùzio loccarnlàplÙalità di sti_

';;:i..,"t-"" i"l'" Ia"tt" *: ;;;:ì1,".li;ll:f,:.t ".,ii',i';'; oait' ".":'.': i"*l,i)"J,iì i ,i".i ::,'l:;,,",', " :::::i: ::"; ;; -; #;il;;;;;ilt'.

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1.6La n :;ì:;"ì11,Ìi'li.lìi"1li1xlilîllì ly*:,'*:"1'::i;rm m*:*ix ;jl

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178

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dellÀgPoesiàgioranileconccpilàallùrsegna

lt'"t"a giambicadel poetÀ gleco Archiloco' nìa ttpt""l"tt" Sr"-ffiffi4i"t"r"" la uari€úasteorizzatÀda Callimacoe dalla poetice":"1":*','1] sccomìo i:r-rmposla

EÚÉ

I OlÀzioneluÌo L'Lhficadeglit/odi è Opoàilresentanopecullaritàchclasd:rnopr_eledcle gia aulenrrcanLente orazianallell:ì nnuncia alì'iÌlvettiva€ all atta(rcoperr)nàle dlrl ioni \ùLúcrlguÌe ii, tipici delìaliìca gjambicagrecàidel reslo, la scchadi toni pirì pacali all mdirizzodi giinnbÌca ncglisiessian ì Lr linca è comuneallesotirc. cLúonzio ai,tcndeva irideìerrninare ìetiefu-ial)iil cheÌllÌ nìodello per suggestjone Orazio uÌra tuppfcsentò Ai er.tilu.o, aun,1r", romana{rhene àve\Eno1ì:Ìr trasposizlone poe[ica c della di Ca]lìnìàcci dclla effet vo. Ll,Úlusso Calullo è presenle.oltlc chen'ila 1'lfi?tos :nche nella to i poelineolerici il lJalticolàre lan riceica rìeììabrvritas: gìi .úborJ2sonoaitentamenledliniÍ e \?ri nel te i e ncÌ lon! che e Bimposiano dall'hrvettivs (epo.li l\i \'', \L. ull, x, x[, x\ill) nl] ambientazione erctica ca (XI.Xlll, Xni X!, iùo sfondopolitico (1,Ul.lX, l1ll

@ -

TùtlavÍa,Iatcmifrcapolitjuàpuò \alcre come pll inrl]zio tli un superamento del disimpegno neoterico diì pa e di LùLpoetà che anche il lil), il 42 e rjì cllessefeDresellúroa Mecenalcnet ig a.c. (gtllporìi luron0conpostitla mostra\",Ìtl,]laceÚaattenzione velso il mondo circost{nte, pÚ scn73Éssclìeùn mùlralÌle delh poljtica. decalliaianell'Or",iou61n6, '" quaìche llna ;e{à enfasi.lottunatamente discorsoall'asseìbleacitltdlnanegliepodivll (vd p 7) e XVIron nficomel'anacronistico cia o l'aut-"nticllà.lell angosciaawefita dal lctlu(redl !-ìipfl dopolzio (31 a 0 ) i'arnicizÌa,,onlte,,enate conO|tà\ianoe il mallnÙedel]apacilì(:àzione " it po"tn aaùeansiepcr ìl (l'"stinodello stnlor ccrfr è, trìttalitl che i toni dellc diìllau "Àrn"t,".r*o oai,o^ur" 0" ptint"."i ael Ibro ú). benchóron sospellidl insilìcediàsonoloììt'an te ircilà rlel ùssuto cheaffioradietxoì'enlàslfeiuic:L degli-Llrod?:

i testi Perleggele a 1992 srlioVenez

187


Unosguardn sul mondn tro, realtù e utopid,

lla trà!-=. rio dÉll: :;

Epdl

r e lì uùil i ::

In lineadi pdncipioI'interesseper I'attualrtà dovrebbe dettarecomportamenti consapevoli e collaboratìvi. Eppúe la rovinae Ìa disfuuzìone chesegnaxono I'età hiùmvir&le (vd.capitoloI, p. 5.)lasciavano spa.zio soloallosgomento, al per sempre.Gli annidal 43 al 39 a.C.fLùonoun periodotorbidoe dcsidcdodi allontanarsi sanguinoso, chegimsea metterein crìsipe$no la stabùtàdellarcpubblica: nel41,dun\te 1àguermdi Perugia,intereregionicomel'Umbria,I'Etrurià,la Campania. si er:ì,10 ribellatea Roma;poÌ. allàdisfàttadi LucÌoArtonio (vd. p. 6) eranoseguiteproscrizionìe sarguinose vendette:i membridel consigliomunicìpale di Pen€iafuronomessia mortee bentrecenLo tra senatorie cavaliedfuono sacriicatìall'altaredeldivoGirùionelliorno dele Idi di nurzo.

rgena d€l

rrsr di a'r. i d el f os:ì

$ummenlì

desrgnonà: I riÌìo e del triìdizione ha.nppre

n*po*n I

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Íefbale, lo

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A questa situazione,o comunqueal clima dÌ quegliami, OraziorispondenelÌ'epodoX\alcon Ìa propostadi cercarerjJugionelle isolebeate, nell'cpodoXIII con lìNito ad affogareI'afa,]lnonel vino. Nell'epodo XVI il dîerimento stodco pilì plausibileva alla situazioneche si era creatanel 38, quandosì prclÌÌàvao era già in atto la guena conLroSesioPompeo,c.henìnacciavadi a.ffama re I'ltalia bloccandoi tra.fficicon la suàflottà. ComealtestanoSallustioe il biogafo $eco PlutaÌco,il tema dellafuga nelle (isole fomÌÌate, per realizzaÌeLùìaconvivenzacivile pilì giustae pacjfca compariúìgià nei disegnrdi Seftorio, I'uomopoljtico di parte democraticache avevatentato, duriìnte la pennanenzain Spa€ìafta l'80 e 1173 a.C.,di crcare ùa i romani e i soúì?Lmrapporto più equo,fondàtosllÌà giustiziae sulla reciprocàautonomià.Mà dal messaggiodi orazio traspale.più che un progetLopolrtico. la ricercadellatranquillrtàrepicrllea,chepotevaesseregaranlitasdo dallapa(e e cheper questo sì fonde con iltenà dell età dell'oro, deivaio d!]la hadizione letlerariiì greca,non se-nza su€gestiondi motivi onentali,soprattuttodi origineeb|aica. Nell'epodo XIII il messaggioorazianoè meno diretto e solo metiìforìcrmentela ,hrr1dd i,smlrÉsldJpuò essereintesacomelà tempestache sta travoEendola repùbblca roma,na:pe nltro l'interpretMione metaforicaè qu:ùlto mai legittima, tanto che nell ode I 14 è dr nuovo applicab e a.llìÌrìnìaginedellanavejn baùadei llutti. Come nell'epodoX\al.,nche iÌì questoaffiora il lerna dell evasione: con la sola differerìzache alla fiqa in le e lontane si preferiscela consolazionedel vino e l'ilNito a |.i\'ere alla giomala.

I I ngoméo l .o e stili- i Dpramfio I l

I paesaggloorazano Bcostruzione dealede inunancisonedel1745.

r89


Sullastrada dell'utooia Epodo

xvl

I l.lepodoXVI (!"rìaloga,rnenle atVII,vd.p. 7) esprimei funestipresagidi chi comeorazio. fpd.€,l.llab-ra4lro:.-ú io f : d q 4 2 î , . \ F \ a À \ s rir, , a t " r. o A " " ì O " r, ira i" p , , rl - à l . s, .ìIo\a\" .p, .du o di hoi. ó all r,.o-r rJi rp di ,,uo," gu.nc ci,rìi. I sco il I oF d \i n\ols- i rx .n ndeinrra î .d.r,, ar ,ì,.fo.l. . a assemblea di (lltad.ini of rrorUo d-,'l,ruTùr(n. l-14 LÌnqu !lnr dé mmilr r tF oijtnJo,," dt Rnna, !"r Doi O,osDetdr' n î " d o n " U aÍL g . i J r .rr-.oJ tal F Il ' l . 5 J8,. L Lti îra D afl - r\,a.19.66r,;" ..;,' .:;;; senazìone idilÌica delle ìsole beatc, dovc regna peteruìe Ì,età dell oro.

I Evasìonc, utopia,etàdellorosonorcmichedchiaîìarola IV eclog&di Vit€ilio, scriita \'rsolJrnóoólr0r.a t r\ 4 ú " f t F rio r. el "d.nr, . è rp s -. o n d oo . u a n , F , ioar.I " l. u d o

l -!1 .0 % z o .4 //Ìo :.,tn tîÌ.tu .t" tt.;..ttbt,:.).to\.,.t.5" noraun," i ,p" r,;;;; rÙ o ' J ' l i i l l " o c rìl rJ " ta o p ì, aa bpnp\sÀ re pro.l dndto E V i rgi l o\/ // ao, ,,qn" ; a.,t :0,.. .,+ ) \l a L ,l N raùèdd\l rqi l os ' :::,,1 ,, .ru5uri r. i n ogr ospot.odé i ,.on fosri oì " " ' * d"AI ocua dl\'-rs.'d o i/, onri. l l Vt_rS.Lo ,jr .al\ "zr, e fr. ,to dé-à oFt "\ otpnzào.vir,tit, ppr p\ i-

denlesrggestione deÌmessiarììsmo ebraiconel terla dellawentodclprer, m;h" f ò;,, J"p.uru Urdum o"gl.".cej.rojs,rnarjrp|.g--;. :.-l],11 !",1':rur,1T"nff,ao-lagr.

'r opuó\end, rpdèr vxl.iufi. d"ììalÌ,4 R,,n, pr"q.,a,lallFpl,tplia an .o, ,,n"-o,, dr,n-,i-\oioL^fugrJalld.oriJ.rF,loga,p"ziain"rtoÍorFroncio,rÌiro.i.po,o;Cr-2,"|,, qroìrrr'.fodr 1ont.IFlh pún lomin".m,..alsó.ondopre\aloa,rore.i,,r,.uito".,, ze che si jÌrscúvononella diversitàtra il mistico \,ìrgùo e jl razionalcOrazio.

,^ t0

f5

UnasecondagenerazioneroÍnar sì conslLtlanclìe guene ci\ili e con le suepropde foue, da sé.Rontxro\ìne Ooleichenó i Ìfalsi co inanti riuscironoa cltstruS|0r.-" o le etruscheschieredel mina(ciosoporseÌ]lìo, né I'emulovaloredi Capua,né il duro SDartaco o l'Allobrogoirllido nell ora dell eversione né la sclva*ta cemu.Ìrjacon la suagio\,,enhìdagli occhi{reruli úuscì a domare,DéAlmibaleraborrito dai nost padrii ,,1-diirrqgpr.no noi.a,,,or 5-n,,dziun.rr.r.d-.angupr,aleo"ro tUiala2,.-oalplÀr-\d'do.Uad,o .,0..0 " ,I n DJni,jo. rt np. lnni-m\in. or,s,Ué.,Jp.pn,n e à ca\,'allol'lhbe {ralpesteùcon zoccolirjsofanti, e le ossadi Quùino,rom al dparc del \€nto e del sole (sacrilegioÀvedetsil), disperderàtracolante. l'orse il rinedio tutfi assiemeo i miÉlioddi \.oi ccrcàLeper sottraru à questitravàglifunestj. _. _ l,Dbene,nessunadearisione abbiamaggtorfolza di questa: comei cittadini Foccil fugglono ftìledjcenrìo i propi crìmpi

a cui lo oi, d . r r r r lt E Lasenerazione oi aqL"r d s e ^ b d e r u a C a p p a rlene 0r az iodopo Honranenarrcbdeq bti s dccennaooraueouere queradiMaro € silao an i,asuF,?so,dpdaroo c,i' .i.i, ;, ch e q u €a di Ces are dl88a.Ct %.ser"d.e,a,t reLton, peL -.. Ar-DrreeraL. Pompeo, chepreceno h Oe.

+i n g e r eq o r a d . d $ e d i o

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ELo,,o.i(os,ecoE,o. l,ffiii::l.ú ""*.

d eemp c€14deirc Capua E Lanssesna srartèo delaseconda óueraDrn srcr0nonseque unordine 1m{ ,,oiedopo canre ci.ola-oo ,qèneÉ,e car iTi",,ìl;;ìtlii'l,,ll crcn o 09cr o m ar s iiur c no z ba. r , òpanac o( . úo o o d e g a o i a r ld ; d ; o -

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20 :ome orazio. rcpubbljcane cittadini oioi prospetlamenen pre

30 8ilio, scritla r effetd que:' sta polemr(? ei Letit iar. )mpos|zl0nÉ nna.per e\ì tre in oraza ú dellagueromaneecc_ odo rjguarda ne diflèren

35

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e i palri La.ri6e abbandonalonoi templj, asili ai cinghialie ai lupi rapaci, cosìandaredovunqueci condurrannoi piedj e do\runqueattraversole onde ci chiameràNoto e ìl proleNo Africo. Cosavl piace?O force qua.lcù,1o ha di meglioda consìgliare? Perchécol favor degli auspicitardiamoà ìmbarcarci? \'fa [a., ìano quéstogjurcmè.Io:dppana dàg]ahiscInaÌiJì .as"', divenuli leggerl,verrannoa galla,alloranon sja sacrilegioritomare; né ci dncrescadi volgercle vele versocasa, quandoil Po ballerà le cimeMatined o I'allo Appemino conerà giù a bagna$i nel nlare, e,per inaudiialàscivìa,moslruosiaccoppiamenliprodunà rmostranoamore,sì che alle tigd piacciacederealle loglie dei ceni , la.nìnrnha .iunj.,d in a/julòr u, ul| panîFi, e gÌ armentjfiduciosinon ternarìoi fuhi leonj e jÌ capro,con la pelle lhcia, abbiacari i salsifrutti del mare. Conquestee altre imprecrzionicapacidi stroncalele dolcezze del rilomo andiamocenevia, lutta la clttà, o ìa parte miglioreche si disljnguedal greggejndocile;solochi è flacco e pdvo di speranzacontinui à giacerenegli jnfarlsti covili. Voi chepossedetele doii chevi fannouomini, lroncate i lame.ntida femmiú e volatelungoi Ìidi etùschi. Norcrlpnd"lo"e,r'o i \P -rando , rr'ond.la pra l "amp., i campifelici raggiuflgiamoe le isoleicche,? doveìl suolo,serìz'essere arato,rendemessiognlarmo. e, non polala, fioriscesemprela vile. e il ramod'oìivogermogìiàseruaÌnai ing Ìnare, e il bruno fico fa bello ll suor]berc, a lì m Fì a \ t i ì ì a l l d ì ì F F r , i r \ € t o . . d a g l . a ì . m o n t l

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ba.lza leÉgera l'acquacolmolmoio delsuopasso. Là,seÌuacoma,\do. allamungitrÌra vengono le càprette, e jl greEge amicorientraconlepoppegonfie, né,lasera,fuemel'orsoatlomoall'ovjÌe, nés'alzaligolìfÌodi vipereil suolo; e parecclúe a.ltrecoseancoraamnìirerenofellcii j p.ogg. ,,,nÈ I,i,tr,,.óE,r^,,, ibbordanl nonsp,zal "ano.. e comele turgidesementjnonbmcinonegliaddisolchi, l'un e l'altlo eccesso modera,Ìdo il re deìcelesti. volse nave non si la AÉo3 con la suaciurnà. Qui ponòil suopiede, néI'impudicadonnadi Colchidee quinonrivolserole antenner!i madnaisidoni, néìatramgliatacompiìgnia di Uisse. Nessuncontiigiocontalnina il bestja.Ìne, nessunastro conl'ardentesuaviolenza bruciail gegge.

s€gut0 di Gasonea!€eano del milod€gliArgonauii per!€nd]navigato reB. laCobhide, a spN d Gias.ne: E S lmttadellscosddei- ovesrde marNero.pefim- caE delmaio ch€l'aw{€ te s.le {o.1ùnate de vellod'oro l€dih a donnaeradi!€nu , posrese- padronirsl c0nd0anlichecrèdenze unap€e d'adeie cústodita E Monlidacoocarcplc n essevivelababmenlenelGaruano op- nell'Oceanoi pu.eneleslr€fiosùdd€l è l'aslaoÈ@ lantenna ndica mnhlechesosliena lawla Saedo: nea lgurad adiE respressione (figa di Eala,|€ dal- tdangoh|Bti€min€ ndica naron ilpoelammagina che E LanawdegI AQonaud Medea giungsndo milicimarnaigrècich€al a Colch de),personagg o I Postraripi a ED v n i l a d eb c oaredG m,èslico lndicano la casa

191


65

GìoveriseNò quejlidì à geniepia, quandoalterò col brcnzol'età dell'oro, si col broluoi m seguitocol Ie o jnduÌì le geneftzioni;nà di queste ir€li uomini pii felice scampoè dato e io ne sonou [e. (lrad. diV Cfemona)

Pefapprofondire

Il ,îa dei l rropd j oroùderè. s06' Ior' JÈ e )o-osegJ,t opar' edoOrqoo0c " E :m 0Fpo" e l o.0r,l uppr.L(e5: 4,,Lj odiMord1 t /i r oaP " ndptto" ai ,o.rd. l. n€ o sludo d M Cafnì, Sutsentietidell'utapia da Anria (epadaXVt)ai noden fasc24 DD101116 {8) 1994, "Aufdus",

Atfeniamo alvoloI'occasione 1, I Unatempestaincombesu Onzio e sL $uppo dei suoi aÌúci. Fin che si è eiovani,è ber.i , ogLiprpL',.j.oj"pprl,andnèogr'- \tpzza"at.vir,oF.onil.ùj,,.al bd.,hp ,,.l^ .. IamosocentauroChtone consigliavail suo allievoAchille, destinatoa gloria e motte. I fjnvito a dimenticaÌela tlistezza del presente è un tema chedcorr€ con foequerzrr ouzio, soprattuttone.lleOdi, ma qui sembmriJerÌrri a ulÌa situaztoneconcrcta.Derouantorijt,illn'rllpnra.isdbilèll,oftlanLao,adrri.oporr,r,o"pCllsé..J.C.,lrAn.d\-;n"ohr[,talàssea aofl.dniltonidi rlrìaca,rnpagna mùtate, fotse aj tempi de a bail.agìiadi filippi (42 a.C ma il verso6 rinvìaa ù,tÌàmbienteùrbano,Si può peÌ$arechel,epodosiaslato coltìposto doJ.: la battagliadi Filìppi, quàndoonzio e il $uppo dei suoi amici temevanorito$ioni da Daf e : ,, d. Ar ronio.lnqrostd.r,rolonFcl,anaf"z/a,tlpo, Lrrlaviar din\itailt"mi.icrr,r,la.. .. " si sfuggirel'occasionepropiziachela giomalapuò offrlre e collegàla suaesottazionea due tl:ItÌci fondamentali:il lema deÌ vino e la citazionedell'esempioattiìto al mito. ll tema del vino, iùìalzalo a dignità letteraria diù poetaffeco Alceo (\il sec.a.C.), inteni.: . ìn omzio ncÌle piìì svadatesìtuazioni:si beve, come qui, per dÍnenticare, si be.ved'inver: per riscaldarcie d'estaleper riÍfrescarci, si beveper feslegglare,pet falsi cora€gioo per essre sinceli. ComedicevaAlceo (fr. 333Voigt), < vnìo è specchiodelluomo,, non diversamÉ: te dal paesaggiolùico delineatodallàhorrid.a rclq)$AÉ dellìnizÌo, ìnìa mctajola che por,:, alla luce lo stato d'a,]limodel poeta. Il ricorsoa.lpa.Ìadigms mitico per trovaxcconJemìadj Lùtaffemazìonedenha fra j procea menti già noti a Ometoe ai lùici lFeci a.rcàÌci,tla i quali spiccaI'esempiodell,ode16lbiqt : Saffo,nella qualeÌa poetessaadducel'esempiodi Elenapcr rafforzareI'aff€mazionedellap: teMà dell'ens. I LepodopresenLalegamiassaistretti con le ocli I 7 fdove il discorsodi Tcucrorresent; nrofFaffiniLa'nnqup|joojahlfonp,p|9.,on paa\d$4ro n\ md è ,.hFfa dJ s nn,luaUr \ : l,oa bere,a non pensarcal doma,]Ìie a goderela giovinezza.Mala sjtuazionepresenlenclle oq presupponeunaserenitàormailagdunta, a,]Ìcheùì virtìì dellasaggezza cpiculea:qui invecel :L nimo del poetaapparei,urbato,ìn relazionea un nomento bioAru,fico cheancomnon trova cer, tezzecuì aggrappa$i. Mplro:Àsar r'-lro darIilj,, , a g:ambétsgoaltemdI i

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Qùa.liopportunitàoffdvaa orazioil Seneresatirico?Ne a satiÈI10 (n.46-51),oÌtlea muovere a Lùcfio,I'injziatore delgenere satidco,la notaacctrsadil erelùhllaarrs (Gcorrerefangoso)),Oraziosconfessa i r?ri poetichepdma di hÌì si erarocimentatinellasatila.DopoLucilio,le camttedstiche delgeneresi eranoIissate, dal puntodi vistatematico,soprattuttonell'rggr€ssidti polemicae neÌ c&rettere eutobiognfco delleesperierìze nalmte,sùlpianostilistico,nellesprcBsioneliben e infomsle, cheInalesi conciliava conle esjgenze di un'afiedotta. oraziomantienein comuneconLucùola sincerità outobiogafica, il gustoper la presenta zionedi personaggi e perla nanazionedi vicende:è silFificativala concordanza tm la satta I 5,rclativàal viaggioa Brjndisi,e úa satiradi viaggioÌuciÌialÌa,il cosiddetto ?rerSic?rhrm,de, scdzionedi m viaggiodaRomaa Messina(libtoIII). Le satte oraziane rispondono daunapaÉealI'esigenza di sottoponeil Senere a un rigoroso conhollo delle forma smussandone le punte di aggressività e di imprcwisazione, dall'altraall'interuione di inJondere neltestorcbustezza di \rlorì e prinfìpi di compoÉarneùtomomle. Soloin questomodo,ancle a costodi ùasfomaÌsiin m intrattenimento colto,la satiraorMiarapotevasoddisfarc l'orizzonteù attesadi unacerchialetteradacheoccupava il primopostonellacapitale. Spesso I'atlaccosatfico si snodaattraverso ulla disputachesegueun dgoroso,anchesetalom sottile,fiÌo Ìogico.Mamoltevolteoúzio halasciadi atgomentaxe e prcfedsceraccontaÌe frammentidi esperierìze, rappresentare momentidi vlta, desoivereìl mondoúliopinto che gli staintomo.ln ognicasoegÌievitai toni violentl non pronùtciacondanne perentoriené dettapdnùi, mà cercasempreun accoldo tra le perti. La supeîiodtàdi Orazionon si espdmein espÌosioni di sdegno,main considerazioni di buonserìsointesea delinearcuna morele <monalaÌrD(comeè statadefinitadaLaPerma);e lo spettacolo dell'unìa,]lll stupidia accosta solorÌnso isodivefito al messaggio morale, ordzio,a djfrereMadi Lucùo,non persegue un intentoprcselitistico: non solonon Ìntende colpirequantisonoprotagonistidi conìport&'nenti ìnesponsabili, ma neppureconvertircgli altIi al propfo modellodi sas8ezza. kìtendesolooffrle unÀpropostechevale soprathrtto per sé p al p.upFrt 'pr.hidilunirÌaLa dégliami.i. a? Echecosa

Orazioriv,rtaluza la tradizionesatiricae diatrib\ca(,td. Nel,Ld storia del gelzere,p. 196)medianteappoftiorigina.li: le ideedi autd.rkeía, cioèI'autosuîficienza irteiore del saggio,e di merrdóúes, il sensodellamisurada.1 $ule di pendel'equilibdonell'agirejsonoi dueobiettivicheregolarìo le suesceÌtedi vita e di poetica. giàcodjicatedspettivamente complementar! dallascùolostolco-clQuestedueconcezioni nicÈe da.llamolele a.ristotelica,trovanoun singolaxe accotdoconI'eplculelsmoaAfondo delpensierooraziano, secondo il qualela felicitàpuòesserem€giuntalonEnodaglieccessie nellindipendenza, serìzachequestasitmducain foÌmedi isola,nento.

Perapprofondire linquadrdmenlo dellasalraoraTiana nellastoiad€]g€n€re l€lierar 0sipuòlrovarc inM

Cttan, lusapedestein Laspazia letieniod] Boî,aartbavol Salerno Edilric€ pp.311-341 Boma1989 ilineraro delpo€ta atlraverso iduelibrifnoaleEprslo/€ èmollo benÍcosfLr to da(,f Labale, Lasahadi Onzia:nolalagiadi un7enerc ircquietoir orazio. Sal,re. BURMano19935 oD5 47

r95


Sati,ra e d,iatriba

Odqiniesviluppidel generesatirico..a or r' ' - Lor'- fiFrrtu rn Jr 8p rar' ' lp JJI J " ^rÉ a' pr"t"r n t ,,-'Pnrar,on'r"lpd.orpa{irJL laf'za\"" d''\î? rul \'rpf'fJ"r.n. "r" r"t ìalh\ar a llagIarsoffpnrr'dè md.rh-a,on . rri" rè- sarùùetrrliana. "arar.ri77dri, p 280) conla qùalealera assunlocon'è (\'d Tono A, Vol l. mctú, e poi nellapoesia.li Lùcilio nella îìden(la ntul€s, nel c.tsli,gare ienorc obietiivi e indiiduato nrctró t'ósamctroe aucr,r 'ioè i cosùmi migÌiorue di ht€nto moralistico gùliiant€ \ìzi. fattà con l dei \,iolcnta e denuncìa Lcsiraneitàdellàsàiiràrispetioa mo.lellìgr€ci e a gencripìii cànon'i l€ consentìsempreuna lar_ ror' denommalore sottoLostesso aàlibertà di soìuzioni.ùailIsecoloaC ciìIdC coesislono, identficulc: possono isola|e €sserc quali almeno clùe dellc ;," nolevolmenledilerce, ' di-S€necae neì . tu *"ti"" .""ipp"u (li"scnte;ele rvenilwal {li varlonc,nellApÚ}oloÀ3"'Ls?i (Il sec a'(l) t ppo dì Gàdan sklrl?co?rrlì Petmio),;ìodcllata srìgliscnitj delpolemjslaclnicoM€ generale, csnenìa uu tras$ es$one più da prcsa in e ve$i e. car;tftrìzr,àtadallalibeÈ rnescolrrzaù carattcÌ]7zala'a paÍÌrL . la setfualùciìiaÍa-oraziàne (poi continuatadà PersÌoe da Giovenaìe), e {ìallàI'arietà{jclletenìatich€e dei tonÌ entroi qualisi svolgeI atta'co t da Lucilio.dall'esametro.

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Delsondqqi LUsfUÍù !'Lcnd.

r. I rp rlrrrl sr i,p . ^. Fr' -anisao r''l'ì tiberaossenazionedclla i ' ":'i ".,r',, rcaìtàr ufossenazioncnon condìzionàtadà schenú,prcprio pefchéil gencrenon ha unà slona pocsìi: nobilee, lìbisceper sceltaà ufespressioneumile,chc !Ìlò essereaccosletaa quelladela giambìcao al r-"Àlismo coÌlÌlco.

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lfcnin

di unapfoblcnàtici nìorale,afftontatacon un alÌeggiaLa satita oraziana.Là libera{:Lisctlssione unano, costit'uisceLaspeltocaratterizzarli compoltamenÚ del compL"nsione ù apella Ìnento dela saiin.ìì Ordzjo,ihe peròdeponelo spirito agglessivo.estmrìeoal suocamiter€.€i le sui sc€Ie di poetìLa.Oonhi Ía satìradìr€ntas€l'?,r],un opaciìtoconv€lsllre'aìl'ùÚegnadell'ubaùl; sutemi aìrtobiogra.fici e considerarioni molaìi' nel quadrcdi unacúlir: e rleìlamàderazione, melle in c|mpo personr*i e àbihìtllú comeslunti idoneìà marar€ là distant che di coshme delcompo{iìmentocomun""dallescclted€l sàggio. diatribica.c'a \'.ffonF,.il;" ra^.. a \t I np a\ \ Ù o aga"' - r'"b La comDonente núniem diairìbica,cioèìl tenoredelladtu'tùgezioneffìosofica <convcNazione' ) si iìtendeun mododi lilosoLr' Pcfl:liafiba(d:]geco dtrinÓi. .passatenìpo", rnnorisriche e c iìtterizzatoda ÌroteF _ Lràttut'" slì teni di m;dJspicciola, ravlivàtoda la€lienti temrchecspresse1-riAiafglúfitti7i. ln Gleciala diafiba fu um forrÌ.ì di predicezione popol-al! praticataaài flosofr cinici c ripresadll€li stoici (vd Yol l' TomoA' p 446):la pr€dicaera:j iianÌnczzatada ftequeniiapostrofrílolte a un publìlico spessochiamaloin causaconìeÌìter a l€m elen cjata '': agga semplicc' .ùlore fittizio la cid eterogcneihichiedela un'.sposizione ur rcleÍorio di lùt:-' la nìomìepopolare taú.}]j temianlaronopoìa increnìentafe 'oslituendo nci secoli. a duare conìunidestirÉú jl ger:'r (l sì diicne chel'jniziatore{ìella.ìiàtdbasiarato Bione di Borist€ne (Ill-ll sec a ), nla (prhlì meta dc di càdaú Menippo p-"f cùúco paticolaxc opeladel íccvette un'cìaborazione ('seno conu( spouilqioghé.loion .osiddclfo dcl fu l'ideatore sec.a.C.),chelrobabilm'"nte di mescolanza dàìla caratterizzàta lJni ' nìeniplca, fu là salfa qu;Ìa Ln lalino che di Iarteru{o \,'e$ie di sedoe licclo. Orazio. DurDrefelcndoll'ra ùmersioneliil intiÌnà c riservatàe pur dispon€ndodi una saggÉ-' t' pe.ronule,non,ituregala .litnelìsionedìàtùbjcaDel!ìile .làl DocLnstessoBiozdel semlotles I ;co$i a a ìnanieú di Bione",€rpisiolaI 2, 60), le satiL"oràzian'"mutuaro daÌladiatdba l:'+: lltlizio e un ccrr' ' filosofica,il tono iro co, l usod€rll'interlocutore Dopol.ùedelà suàsapìenza ' coNenzionì. m;ro di temìleaaiiaÌdisuezzodei falsilalori e dele

rrinsiem un cosrudio * . ,iaù,ba 3fr',3flf:3,1""Îglf"*

] it;i#,1i"i],31i"îli3,iil:i::i"j;?"?fi:is.,jd'i,J,l:ijJsl,f:i';i,;l'#: L o ( 0 r _- :_ oa pr oqes ' or - d. o' oor e;r _ hp r r d . q l o r u'L ( ( e 5 ò o e c r . " n _ o r a de! e 5 o é _ 7 ! p l e n e r a l 0 o l oa l J ?

delsaqqo c digaf.n e Iaurosutic€nza

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)o le ongÌr:

i .ioè ne;

Spunti autobiogrofici e sceltedi aita s.4tir€

rmr irnloftante e unacomtonente l-ìautobru[FJfia

la. a panjj.

done deù deÌa foes:a

un atc{pla

::'"J'#l ìXl *fil":1#'itHff iLflì:lÌ:ìff l :;i:*Iffi T"lTi"fi m:nnl rametri in supporto delìa morale "f peraltro.sonooÌ I testidi questopelcorso, p.r.unaL d; or"zioPld "''"I-:-\-..:^.:

ffiffi

iHTiifif;.i; ;Î$*"*:i:::irimg ":'*:t*t';t$l':'"T"*:,"T:;1T,Tl indjvidualeìe::j,;1tli'iff1"i1,l:""cil':?ffiHi:,t pouron" merito ,.' ro.i*utu "on dre. che era 1lll semplicelìberto, ma iìvem a\u[o

lell urhanirà ' la drslaìz:.

l;: ,3lHft

é'poJ , r,r'.olra "noo cuoipdn'nidr'i' inprorarl L inv".-.0tu2ìo'ìpf^

î1ifil':lffiJ1ì:1" '""";;':ì :-Hi.," l#;l;'::#,';mH;:iff"":;,fi ;condune all'iìcontentàbilità dcl viaggioa Bindisi si arnda s, itft", quae Ìa tla le pieghedelìanaìrazione n.uì"m"1 di PaoloFedcr(vd' unagiusmintuizione ;;fi;-";.;"ì,r ;iJ;tì ,norar'È secondo

di llosola..

: ;:Àl"j"jri'1"il1iàTî::J:, lk9*lglu'::ilI,lflT:1"'J.i"":ì un viàgliÌatorediversoda quelÌocheera parht'o1

do di lìrogr.: nìa n g€neri ncrà del Il

liba rl lrgli!

ascuola mandato diaverlo suopadre ringrazia Orazio

'u'#'"ir"'$ :J::î;È:";l$jllffi ffii#J,f,f *:,","J,ft i:"J:#qffi

i:x'Jl:î:il3:s? il$;:H$T *rr***,-* nr *"".t,ì p.".* i:-:1"ì.ifi:}fi;}j.x1!ijî1 r il{i"Ii;;+ff à,.." ""ie* "iià." -sr*, Jilf:xH:q{:ì,,1J.H:.**":r ;?"'fl J,"ò.'#" ix"l'i"l'J

rumi*:ru:*:l

,*a poiconsentito una .;;i-aila're,,e H,il1iil,X"lffi.;:i iH;1ilT"îì,Hfi,Ìi'o1ì per sempre' costitusseunpossesso Diùfaciìe.na coNintocheil sapere

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pervivere Consigli felici ..\ I Là pdncipale causadi iìfelicita pet gli uomini è la lorc incontentabilità: ldroru.s (nel duplice sensodella parola,che signiica oavaro,e navido') è iÌúatti infelice Derchénon riesce mai a eguagìiarechi possiedepiù di lui. La felicità sta dunquenel sape$i àccontentatee nel moderareìe proprie esigenzea.lì'insegna del prjncipjoEst nladxrsih rebus. rqsjste una giusk "nLLU.a nallp.oc".rl. l06' rprùi p.oFrico.hÈp an.hnuìn r,ormd d vità.é(nrdetr,Ìimmagineconclllsivadel co?zrd"'dsdt,Ùr,il nconmensalesazìo,chea tempodebitosaritfarsi dal banchettodella ùta. I ll quadromoraledi dfeúmento è quello epicùeo, comc dimostmanchelìnmagiìe del .oîn "trsr F sllio. di d",è . lanld u.ral ana.Tt tdviî,p.om, rl saitu, la ro pllj7a sni.r o_,cL Or.zioarrútg^'Fmi.è.è1 n . inrnaglrli t o.otiapopoìarpLlpE diahibi stoico-cinica:a "lla essasembmnorisalire, ol|Ie al tema generale de]Ì,jncontentabilitàdegli uom i, particolari comici comela sceneitadel dio dte sbuffàd'impMienzae invano proponeagli uomjni che si scambjnotm lorc le paÍì (.|'r.l5 22). Né r" dimenticatocheem tipico dellàprcdicazionepopo laJecjnicaI'usodi mescolareil senoal facetoallo scopodi intxattenerepìàcevolnentegli ascol tatori: un'atmosferache Orazioricrea conI'immediatezzacolloqùialedella satilà.LtÌlgenerelel tcrario genuinamenteronano che dallà diatrlba areva desuntotemi e toni.

Metroresa,]netri datiilici

ut nemo,quamsibison€m Quifit, MaeceÌras, seulatio dededtseùfo1sobieceút,illa contentusvi\'?t,laudetdivelsasequentis? 'O fortunatimercalores'gavis annis mjlesai! mùltoiamfrachrsmembnlabore. Conftamercatornavimiactantibus Austds: "Militiaestpotior Quidenim?Concurituxhora€ momentocitamolsvenitautvictorialaeta'

le

l-3, Qùi,,. Eeqùetrttu?: .Con. nai. o Me.enatc, 3\a1cncctu nessunonu :onteniodi quellasorie ilÈ o la Egione 8ì' ha .la i! o il .so gli lú losto da :anii na lciasuno) .i ierrgaleli.i coloD che s€gu on ovr e dr v er s e?' .Qùi: rorna arcai.a dr iblatiro dcl pronorne trid, equiralea qù,rxl J!, dr.he nodo,. i,a d!mù@ nor s aspetú ùa nslosra, na eslrnne sol .antoneraliglianel 0nrlatde un hlto - neno: è soggettosia dj ,tDr sia, rer zeùgma,di ldrdPr, clr€ a .i8or. .lo!rebLe arere con€ so88.tto un prorone ú seg.o oppo roj comeuzrr./r^qaq

( oas c uno, . - q ù r n , sorten,.. ill4 = ill, sÒ/r. 4rdn: il sosiantiro del úlativo qkzi inoll.c h rehnv! ò ùtj.itata in Prolessie poj ipresa da llo. . dederit... obieee. rit: i duc verbi, aÌ con grúrlrvo peneÎto in qùdÈ io indicùú un azionean tcúore a quelll deÌÌaeg Sentclilrol sonoaDpro lnah al direrso valo& n spe rvmeftc di /ario e toB ù qudrto drdaDr in dr c a il r is ùhàio d i u n a sceltanedfrta, rùr..dnf iL lrùito della caualtÌt vivút, hùd€t: I asindeto e cnjasnìol..7rftrls rqot, laudet dilir$a) sotlolDeeo I ùtitesi con-

ceitualè che disringu€i due temirn. A ngor di lo4ìa. .la\ùti a k42, sa r€bb€da sotiintendereù soggetl. conc 4rr6.q,Àr 4r3: nùille inlaiti I eio, ne espressada ?rt!,olha .oúe sogtiett @,! per ché è necaina, lard., espùmeùiazione aller nÈllva. comea dtre {uitr nte4ono lelici tolor. chc sguono ie dtuse,. - divers neùro pùrare fÌ sianùvaro .on varorc ge nerico, è rctto dal ladi.i pro sostmtifo J.4r?dis 4, "O foúùnati mMrc ied": noninatilo esrkna ti! ln questoFinìo sem pio la parle dellosonré o è sllta dal soldatochein,

qdia il nddL. - gaviB Mit: l espressione nor è conrcMionale:ler i ìegio ndi rcmaniil serino nili@ úúava 0arnù a qu

i r.entìdi nczzogiomo tm .ui L Scimcco,perìcolùsi ler la narigaaone.ùcle se orazi! ùsa il temine specin.o per indicee ge

5. Èectú nenbn: co st.ùÌ,tocon accùsativ!di relazionè: lert : .spczzato nel e menbra,, quindi (.n le nenbra slezza ie,itr.rra è paiiniipio

?-8,'!Militia,,. het.": ."t neglio IaÈ il soldato Perchéno? Ci si s.ontra nèl giro dj un ora vjene m nÒne Yeroceo la nt t o n a p r o sp e r a \. - m o ùento: 1nnM sincoData di na1ilnentÒ - t&tt l'agg-"ltircha il s.nso proprio di aiertile', (.icco, \Iaetdmèn, \terame,, è .iò cheErdc lertù i dnpi) liutlosto che qucllo di lcontento, {valo.e che nerÌopiù assure in nîen

ti, Contra n€rc&tor: eli dentcnentenon si tntta del ne.carie che tiere bottèga,mdquelocle nschiala vita in iaggo per comnerciaree per teto è simbolodi avidirà. - Mrin,,. Aurrù: qùd! do gli Austi sbalÌoitùo la suanave,. GLi-\atri sono

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peritus, Agdcolarnlaudatiùlis legumque subgallicantumconsultorubi ostiapulsat. Ille, datisvadibusquirureerlractusin úrbemest, soìosfelicisviventisclanatill ulbe. Cetemdegenerehoc- adeosuntmuÌta loquacem delassare valentFabium.Nete morer,audi, quoiem dedùcam. Si quisdeus"Enego'dicat "iamfaciamquodvoltis:edstu, +ri modomiles, mercalor;tu, consultusmodo,rusticus:hincvos, voshincmutatisdisceditepartibus.Ei4 quidstatjs?'nolint.Atquilicetessebeatis. est,meito quinìlis Iuppiterambas Quidcausae iratusbuccasiÌìflet nequeseforeposthac tamfacilemdicat,votisut pnebeataùem?

RIASSUNTOw. 23-105. tryrya,rk ga1rc tutn a uomitti che sosktqatlo di (tfa jl I conpallune .ti. sdpro,rir:arda,l.1, ruL1sisenpa sast(rper trptlere du pdt P il, necessdrìDin 1)istadcLLe1)e(ltLtl,id.In rcdlîd la pousepeft:hési tratt!1dì uomini awn, di qúrlL piate tustadti' lam.fotir:e|oh aonascri îesaîr'tú^\thsli, e úllinle|e u tun grande mucchia, cow)inti ca p sarnrche ci(tscuno raltt: presenttl maLte?li.i Lnlnthelliotti: ca per quella clk: possirtl,e.Ep]rùîe la,rLlft deLL'aTiaro me iL'IhntuLadeL.laÍtasosupplizit),lte aq i heneintomo a sé,rna rntt. saJúrno so ll casadimaLattia,..ùgaded,ell'ass'tóteh&tdilúmiLidrieLicitti,perch.étÌitihdetestali.: eJuggonDlontoro d,a LuL Tu.îtot:i.òru\t. sqnilica, nat raLmente,dk: sr debbutrh)lrc .i.:

I-10. Agricolm... pùl*t .ostruzi.nen,ì.J l.: I orln ar. p..ftt ù!: Id1tt1ù tarnrlùrù lb1 srb aFIh .úntù ùr ..f61 LLttn.st il ?),lsar, - iuis l€$mqù€ peritùs: le ti .l\rom. espefodr dÌrtlo e di leg. 8i'. cioò .ohri .he davà narcn legaÌi era pedùlii1 ùn poùn! che io.Inra ù s -"rsa lègale gFtuita rr sùoidr44lr5 .luandoqùe. sîi d!rante lr s{ldlrllú narturiù gli .hiedcvino !.reri Non va .ontuso c.n Lalú.a10,11Éslste nerahdijesàalaéùìen lo - Bùb gÈlli erntunr cbè núlto presio al sor gere del srle iìi jl Dafi .olar. d.l canÎodel gàll0 jnîmdù.e ùn esagetur0ne conìi.a.- osti. pùbrt: 11-1 2, IUe .., Úb e: qQuell.lÙo.inlcce. che dalla canp.gna è stalo tÌa.mto ù crlln ter rver

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dar. Suanzra,lr0danìe Ieljci sll quelli chc \rvo no in.itià'. ' Ille il .or iadÌno - drtù mdibùs: !blariro rss0lùio: lett : lessendostrn Drcscntrl j 8ara.ri" Si alhl-" alla puFdu! ler rui chi era sl!t! ritato irì giudizio presertafa personcchc gar.ntiv.nosotto la nm pna r.sn..sùilità.he si safebLe!resenial0 nel gi0ho del pmcesso- feljci* = /Pr.rs, è ednaIn0 dirnv?rd (= |i,4r rcs) paÌ1i.ipjo soslmtnt 13-14.Ceten-. F bim: nìii alfi c6i dlqùestoten€F lantù sùnùrume tui LastdèbLeroa st{ cùe quel.hji.chr.F.. dr fabi., - adeo 8ut n' pùatatn.o, sc ta: úLcrso .ordo l uso dclla lingùa tarÌaîa - ul€ní il vlloÉ di p.$ibililiL è inpli.iir rcl re r). LlLeler qùesia

ngione è all indicativo ii v.c. clc .l congjunn\D.Frbiùn: do chbc îmt rarsi di Qunrto labiO M.$ino, sosiemtor. dr 15. qùo rcn dedùcrn: ùterogatiq ùdiretia ù Íodotta dalLaifcrbrodr noÎ o a l ù o g o4 r o : l e Î t dove io..rd!eala.osar. l6-19, Si... ù€atis: .S. !n dr. dic.ssc Ecc. om iuò.iò.1É úlete lu, dÈ ora ei soldat . súai ncr carteitu, .h. ora en gjìL re.o.s t0. sani .onhdi nor ú l q n e N nt à r i e v . r . loi da quer allruj aùlar,e ,ene úo!0 esser! sQn biati l. parti Ebbcnc p.r .hé state lemil non vorreÙbètuEllure rúebbe Do$rb c lrcr loro csscre lelnrt - qùis deN: lelt. (un quaLÌLe dio' {q!is : 4l?qatsquardoè prece duto .la sr, che nel !: 20

s i b i l e .n a . s p r c s a . : ! con.rerain cir)re siès s. - dicat: pr0tasidella dclr l.l - b€àtis:il da lossibilitì .he con I apo ro s suegùler arùùù.: d o s ir . / t n t d i l ù o É oa da lraÍc dr !n @ssoul .uello clF nelb sntrssl si ùti{1b ú\ èrmpùùù Ji. 20-22. Qùid... !ùrem'l lrl4, cioò!n cs.mtio ini.enlato a smtú algomen "ChenotÍocèpeft.tativo Peralr,roI azione è Ciorc, gi$trnenle adi olrelita cone possibil. ro cof qùelli. nùn g!: : nr rùsiderazionc dcll or enr,nnDeregoree non l m .lÉ d ùri in a!ùti i nipoteru deglrdèi - hinc voq vm hinc tedell,alr sari túto aù(.ie$le r gura di chiùsno (conc rFglìier€Ì,. - Qùtd .ùc loco pifuedo .m.elh1s maL):-?/.s see €st.,. qùrn. esFri: Eli ^r reùi Lìùtustraiiviconi.n sionedr se.soùrterlgó: m retoù! equNale3 : scùnoalla sccn. ùna di re (Give avrebbeùn. i nensiore tcatraÌe, con nijirmipef. " llPronr:Giolt ch. tra r due Anippi lreîoga!\D n.ur.. , . i di s.ontenti assegnale lari trendo segnù.!n La nraro.- mùtatls plrti.d,sr, - bùccú iill.t d.lLe questr.sprcssr:' bùs: abanvoassoluloile !a/r,s sono la lperte' parlah e n n! iîipaii .he fattoP dclc ntùìrr. tlrc - Ei&: es.Ìamaznm-" lmDMjena- limdicante cet: jndi.a ùn ùrone Ìror

106-10?. Est._


x Estmodusin lebus,suntcertideniquefines' rec Ùn quosultracihaquenequitcoÌlsistere Illuc,undeabii,redeo:quinemo,ut avans' seprobetacpotiuslaudetdÌvelsasequentls, alienacapellagelatdistentiusuber, 110 quodque tabescatnequesemaioripaupeiorum huncatquehuncsupelarclaborct' tubae compaxet, Sicfestinantisemperlocupletiorobstat' ut, cumcaÌcedbusmissosmpit ungulacÙTus' illum 115 ÌstateqùisaurigasÌrosvincentibus' praetefitÙntemnensextremosintereuntem' Indefit, ut raxo,quisevirissebeatum dicatet exactocontentustemporel,rla cedatuti convivasatul,reperirequearnus t20 Iamsatjsest NemeClispiniscrinialippi putes,verbumnonampliusaddam compilasse mo .li afr411' t In reaLîtrlo ,scunoDaLga tome usa.h1 í la detestana do th 1)i:ùere

106-107.Est. rectú: .Esiste m grúa msùa reùecose;i sono6om a limiti detemimti al di r e al di qua dei qualiil aùstotun pùò suss$ie ;' - Dst nodE in re_ ùc: questamse Nenù '3 riroverblalecondeN il ressa4io essèMialedela eùa ed è ù pEcetlo baJ e per ùnà nodq co' ton' re quellaePicùrea. 1ala sùna nod€raaone qùo8 úItra cttrnqùe: dÀelrole ner drú e, .È 108,mùc-. redeo: .Ri rono là da dorc snú Par_ !iÌo, ll Poetadpfende it nlo dei $ro úéiomento, cúè úom aÌ notNo det iinco èntabifta deghuo nini, slolìo nei w. t 22: ,rlr. è un aweùio ditu stranlo dj nolo a ùrlgo

tabes bet . Ialtlet cot . se compdtel laùoE in dDenderoada ú verbo sotlinteso cone (mi chredo',lsprego, o sinile. - renot ùi &útu: {nessÙo. .ome chi è alaror. ro s poneÒoean_ che intenderedessuno, ìn quanto avaio,, croé ne denasùaavidità,:c'è dcle il sosp€fiochèjl te_ sú sia comfio. _ hudet: cone nel \i il, davanti a qùestoveÙo le ar snccet sii tul)escat.can4dret e loòól.,) ú sotiinteso u mSgetiÒanènúnvo cone ,zr"Yrrrs4lai cne sr pÙo rica!ùe dal lronone d1

110-111.quod... tabe& crt cGtruione €, |abes .at q1orl cope\a aLÌetu o.ì.11úb4 ttristaùiB, @ si strua4ù(dilNidia) Pù ché la caFétra di un alin bro relaiilo di moÎo da porìa la mamnella liiL 108'10S.qu... s€qùen_ So ia ( di Lat t e ) ) . qùod... 8er3t: causaLe ti3: lcome nai tessùo, soggcttivà,Ílefisce il Pù comefalaro, sD .oùemo siero dell!tuo e PeÍanio dr sé e piùltosio lcuscx' no) lodì chj segùeie dj fl1-112. néqùè . hbo_ rùse'.-qui:=qÙ@r.d., retl 1enon e pùag.d af .one nel! 1, ro qu rn' la lolla pirì runerosa dr tlduce ùú senèdi int€r quelÌiche $no PiiLPoYeii, Dgatú indìrtte Gt !D

té s inteso lùn arm og_ geìlo di r.?€nrel mlro t16-116. illún-. éun_ duce la relativa inPropru cor úlore consecnhlo teù: cosirúzroner..mcúaiîeiizzútè i] cxi ver_ Nns itlan PneL.ritultu bo è dt.ar - exeto ten_ .úten mtef útfÚbs " temneú: partLcrpÌocon_ pore: rtrascoÉoI ren u3. festiÌrnti: padj.t glurto cor arngdi daL po': €Ì4.1, e pafrcrpro altet_ lro dijesttzó, "ni !€úetio dj rrllo, conpo_ nùnto di vjsta lornaLe è io,, con ùna stun"rnra sio dj dt , qùindi 4pingo un arcasmoloenco ler concessnt.conLea drc na . o r u n r e z s j ( d s p r e z _ iroù e .condùcoa tlmi lùi. benché si alhetli co zando', quúdr (non cu' sì'r st. ú unjto aJ?s, 120.121.I!ú.. dd&n: randost. - lneterltu: aomai baela.Perchétù coslru_ direpassato,i é lmrcr 114. ut,,. cre: non pensi che io abbia pio peÌleIti d\ pro?tet.o, zioae:Lt1 autu uùlluld sa.cheggÉtol-" csse di I dàoo,. dr eo, comlosto .dr tó it .ùmÉ miss.s bri di Cdspìtu che ha 8lr cÒn (.one, qumoo composlo che. !/d" .erlbrs. occhi innematr, non a8tel, acqujstai] talore he lo zoccùlo (dei cavaili) p a r n l ad l sìtilo di <olhepasso) _ S r u n ge r !u n a t6cim ia i di lúciah r'bPmo CrisPini: msrù niú.. inrer €xtren@ luori dai canceut eó E illosolo stoico, au_ ùngúla: ProPnanenre 1 1 7 . 1 1 9 , I n d e . .q . ù e ú _ tore di opercProlisseú .lùìglÌìa', quindi do zoc p r o s a e i n vcr si i co m e colo) e per sineddoche, ú8: (Fer questo càpLta Orazjo.era h!!ùs, croe che rúm-"nte lo$iano (il caralo] - ceenbúl sofiÌiva dì congiuntiùte es ùcà dì che ùno trcuE ì odtdfes edo le sbdr La sr nglm ha la lwio_ sefe \i$súto Ìefte e! s.a dietro le quali sr scnren' ne di concludereIa sabra duto il tenpo, soddjsraÍ! Ido i.occhi e chetni con un tocco di iromco cone ur viÎa pal ntii dalla si mno abbasàtealla _ bùon úore, dopo r ma_ I!de: súio, convitato linco^icaconsderMone n nsso argonentanvo, tl5, in6tat. rtncentirmdme la conclù$oneder espressanei rcai chepfe bùs. .lstruioner orngd cedorc. - s@ni.: sonole ragionanentj $olti nclla iwùù .Eris uince"hbB cassein cùi 3i tenerdo l la int.oduce saîiÉ uh saos, "l aùdga ir'rala I mtoli di !apío, n pratica conpìchva ìl cùi \erbo è cavalti .he sùPeranoi di ú nostú {!sdnrs, congiÙntivo I cqnivalenle súot - r'tneeùtibu. PÙ dì biÙlioteca qaed, !pos' scailale presente dr rilèito ncDio attnbufrc conpilissq Jama snco_ so,. - qùi: ÈrononEthn al datilo aaais. chè a $E rc úent aúdLcedm vùlta è retio da rruior' -

nú sì aJlàtichjPer sùPeú_ É qùelto e quefamo' _ ùúc etqùe húnq sono uomini più ncchi dell'ae ro, che in qùantomli lo

stro3: oggetio dì rz,z4

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Est modus in rebus

fideale del (giusto mezzo,.NeIa satiraI 1 lcggranocheEst matllls 'ìn rch s'tjoò 'Esisle Lr: -nelìe chc'ù sonolimitìdflil nL'lsenso ò sìrbilospiegalo cosc,(r 106).Il concetlo uiustamisura (v\i Suquestosiessur'106-107) giusto pLrò qua qualì sussisi'"fe' non ìl àl di dei ;lnati al di là e manelt'odell 10Orazìoconialdfomula auPdPdioúnlos (\: 5), tanlo fofiunaLaquantodflì'r_ ment€lraducibileùì jtalianador. .me.liocdta' \€icola unà slluùhrra negatiladi ìmìtat'"zz"rl' puòessefcdunquercsacon(alùeavia dl mcTzo' spr'-"ssìone f-l'r.r' .,r,r,. ...oa,\d/t,rr '{." .,0 rrr.'orcnz: 1. g. pi.r""a ., ln ores.r radicinella rulturedellaCreciaalfei(à 'h l"lT 1- r' 1in 6s.6n"-z"rilo.l, poco.lì questisett€stlnlonìÌaicidellelàarcai'a senon _ r.rcosiddeftiÉette Sapienti.SappÌaÌno 'lL i pone ìn npporloconil.ulto deldìo.lì cuimoràlcelàcondcnsatn n]jlnercsettejsi o a.1Apolo,lì _ neì t€mpiodi Deli à lìri d€dicato€ a noi nole àltra\''"rsoPlator al.uÌìe lùmo;€tscfizioni_postc e" 5r"rdr' ' iprr' lrr ''lpu \1.út)t.)t'}ltr' l. L, lo1 ,: r .r''" 1 , (J'r nù' I e, l

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conseftr' di tcndenzapoliticadedsamenle di moderuzìone cadifon l€\".ìú nessqqgio -"ù ordine (uro n' j erd Sapjcnti) d€i Sctte a Cleobìùo àttdbÌnro ce.tln altlo apoftegÌlulamassinu) 'r€lro7' u. d r r. 'la .rgl ^'. 1 i dej tacce ù qucstalrudizjonesapielui e si útloÍano iÌì Pindaxo,liììtimo poctr arcaìco,ep]goÌìo %Lrlr':-' à !r'06i Fg8 5rr' Îl \ .rjp' oll ' i. ",r 10 rdr,..r"L 'r' -a\'rn' :".l l gr\Lr'r' I"'L"r solone ca.\al Ji", l,ogî.u.- Inpr.' l"o " dellaIrorale d'"llicar' non"acasolu ìnorellìtotÌa Ì SettcSiìpi-"nli assuneil nrob di medialolc p\'i róÙar'pèL ril orÙr"" ' I r.. ,'L'--i'n",.r l r\r coloolru.on ""| -.1dl nomedÈ alTemu che ]a nulícc "1 h cui .li EÙipide llftdto eloquenteit !àssodela àttic è rì.ssài t d"|Ùrl.IIgd.h 0"?I . r'r'n7ron r,triîo L s' al.rr-Jr.^'{r\' "11!l, po:'nÙ'ú ror' 0'gxL'mÌ r\a rrr -Ò ""r,Jggi'..at"ir'rd..l (_ ,n mediosfat virfus Provrederàpoi Adstotel€ a sislenarelà rresdfesilì LùìcontesÚmorale ]]relli chesupeÉla doftùì:Ì platonic:Ìdclleviliù diaììoetìchc' me qucllo.lell']'lr..o rv?.o'r?{rcrPd. appulllon'"1lgiusto mezzo'tra i dueestrcndlà rirhì etica ll nÌol: m€nicintelletlLlali,coÌlocando latinadi un pro\É:' oggi,è lrrfatli la tf&sposizione LL ne.l.io stul r,ìtf11s.,\ tlominiocoinunea.Ììcora adstoLelica biogrecoù ss.iend€rìzù Adsìolelecsi,"ndetalc teorià alìcheall'alnbitopolitìco iornulando 1ddottrina della costiiLrzior: dal pedlateticoDicearco e, immite Polibio, tli:LsnìÉ! mista,cheir loi elaboratacompiutamenle saallacultun fornanao\,-"fu iìccolta da Cicercn€ ncl IJ,7rc lròli.o grN"alpùìcipjo del rgilìslo Ìnezzo,.du,rque,ò detosilàtoLrnodei capìtolifond neùa'lideÌ'€tica popohc' in stretto coll€gàmen:: ]a moralc gjurge tlanúic a Olazio soprallutto esso ca.anchese con ta,ìr,ttrina a iionrìì epieurcodell'a rríd.eia, ncììaq a'l€la mesó'€s aristotelica si lol].i conlà rcoriadellametriót€e cnìrncialada Democúto e tutic vengorìosuperalencllapÚspenì]; dellalibertàùìtcnore. da pùìcjpio drvila dn'renei: Nfal'Lromoe il poetalrocc(ìonodi pàri lasso,sitchéla modcrazìone prli hr' l,ris rd l risrr ' dplrFpr 'lo'7i'n 1'la'! 'r hl ar ''|.'|u'-F.u: ' " rern'niFsJlior'1 ì1 'hri--"dpl ' Ir. j ,r";,'a.*d Urrn la L,gr".,, ru p l78). pdncipiodellalteclassica omzìanr0'd. jmmagiledel(conl:_ C.omeun convívasafuf.Po.opirìchcun .orclaxìo.lel ùscorsolir quisroÌtoè l t€ntln" (P'ît)!:t' ouu tlascotso vjta rolta tàt sazio,.chesì itira conlerìlodal barìcheito.leltd prcdicazionc eii he alla nota àn( ed cra alìd diatxibà àppaflene\'a ler?poj",satiraI l, 1I8). Lnlùlurgine jmnaginàche (lll 9l:18-!39) Pt'úl, aotu7a nel D,? che ì|tutti rÌpresa Lucrezio, nn lai'cva cÙrea.di di prolìiìlidle la plopljar'ta \alù, perconfiQtalim!tuvcn lhomosmÙrioso 61,4 scÍvela:Vt.ri,LlLLiLico'risslltv Et'11\tùmsut': chenell'epislola Sene ricordòScneca, usono lissulo, LùcjÌlocarissimo,qnaniobrstava;oraasp'.lio sazt: erat;rnLfipm,pLenusexpeclo.

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l4ta di città e aíta d.i calry)agîta ,izaala@l

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flae p€ssol|]

ta lo spunbF

trloèp.216?

TemaicoFente nella ìelteralura di un popolo proprie noì nai rìnnegÀto le che ave\,à origini contadine,L+iE i.ir*rf.úÈl avevafatto la suà comparsa8rà in ift.a.do, che neglifdrryrrre (!'d. \iol. l, TonìoA, p 197) non solo schieravai due fraleÌli Micione e Dèmeaa ràppresentarei due mondi contrapposti, rna associàvala-ÉfEiniffiÍÀ e qúellà dirynrlEltillllid non dspecchiava solta.nto lritg due scelle di \,ita, rna th-hrli: Questaallerità . Tutlavia queslaidentificazioÌìenon era desdrata a dumre. e per progressivislittamenti sarebbe giunla a !ì completorovesciamen|o.Coni] passaggiodell'econonìiaroÌnarìadaÌ'odginada faseag.ncolaa uÉ centra.litàdel conìmercio(ll sec.a.C.),la citlà da lmgo di delizieagognato da una popolazioneagrestedÌvennerìnameLlopolifreneLicà,ai cui ritmi non erEpossib e sot __' -ah dÀ traJsise non àttraversoil ritomo àlla campagne,0 meglioi-rAr-_-__^

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sìtalilàolazbr dazionedellD lmle allenffF gzine di Dan:

Questadinamica pemltrorinasla uìlida in vissuta anche da nella oÉnjtempo- fu orazio, che satiraI 6 (\d. p. 197)rende$azie al piìdre, libeúo Venosa. che non aveú voluto naÀdallo uÌ dr a freqÌÌenlarela scuolalocaJe,ma àv-"va portarlo perché a Roma rÌcevesse la istruzione osato stessa dei fi!Èi dei caviiieri -"dei senatod. Ii-4rrzia-u.ar"'0. durque, ryigÉrile dell'accoglinentoal'jnterno di m gruppodi rispettoi egli non smetteràmai di ringra*, ziaresuo padreper ar€rlilì consentiloun opportrnità dawero eccezionaleper il suo tempo,Il progettoem gjusto: se poi le cosea.ndaronodi\.ersamenledal @; previsto, è perché l'e.\ento della battaglia di Filppi sconvolseogni piano e orazio si rilror'ò da]laparte dei perdenti. !lF|$aora egli pote permettersl di essereinsoferente della vita di tdffl|IiJljl{dilino. città e agognarea.llaserenità della campagnache il dono dellalilla sabinada parte di Mecenalegli a\Tebbeconsentito dj godere(satin II 6). ll cerchiosi è chiuso:cillà e campagna non sonosolo due a,rnbicnti,ma due simboli e in questa luc€ saramo dvisitati da altri autori, da îibullo a Giovenalee a I'laniale. Vedula So€tt€ inundpnlo d€ monle (1826: d J.BC Corol Gin€vra, Musée

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'Sua

dellavitadicittà Seccature allanolonel: I Questasaljramette a tema ulÌ inconÌenienlelegatoall'ambienlecittadino '" iÌnmeNone: tutlo le via Sacm' lungo romano che Orazioù gode:mentle athavelsail foro lo seguec0: che e sfacciato' I'aÌresio suoi pensieri,il poeià è aÎnancaloda un seccatore esscr' \1Ì01e seccatore l'anonimo è che irìsistenza fastidiosaostinazione.ll molivo aìì tanla polr; puèlonl"r" 'rì1' .ir' alro'o il -É4: .l !lF'F'u1è;in ol 'oj oa of,tzroI rntrodotlo quest'uomosenzascrupol per accrescerell prop o prestigloa da'To dei colleghi Non sottra' órazio al grottesco'se+lestro'di pe$ona neppureI'incontro con Arislio l'usco, un amìcobu'lone che finge di non comprenderela situazloneFinaìÌÌente inteNiene I'awersadoin $Ìl'lz: del seccatoreper trascÍuJlo in llibunalei Olàzio è salvo a In questasatira Olaziotocca i livelli della grandeafte non soÌoper Ìà vimcità tlcl mill : per ia naestda con la quàÌedeliÌìeàin pochi tràttj ambicnti e coslu,'ni'per l'Àrguziiìsot[rL'"ci : equilibrato : iui invesl,eanchese stesso,ma anchee sopHttutto pel il modoestxemamente dì morale '': lczioni né tenere proÌÌLmciaùe sentenze cui manjfestàil suo stile di vit€,. sclva lrì momle, mfattj, emergeco niì[ua]ezza dal mcconto e dalla varietà di sfunÌatLÙecoll c: sonodescitte le scenee i personiss! che si scontm.no:da un lato il poeta colto, colÌ i1suo: nive$o ili valori implontati a civiltà e buon gusto, dall'alllo l'a.Úivista privo dj scrupoli' '] ' credc di fare caniem gJazieall'ilirìgo. lrìtomo a essifelae la vita del foro: la folla voci:ut:' htellettual'' deipassanii,lavilarleltúbunale,glj incontricàsualiDatala propriasuperiorìtà di calcolo e ore il suo al seccatore mortìle,Oràzioneppùresi accingea spiegare lascianospazloal dsentimcnto:qrando oraz: Nlac'è un punro iricui ìronia e rassegnazione ploffeÍe del seccalore,repÌicasdcgnaloe dbadiscecoìpito neì; sualeàltadalÌe ripu$unti di X{ecenale(w' '18-52) Qui Oraziopa:ctcoìo sin;erilà dei rapporti esistenlia.llintemo del potrà meschidlà ma pada sopiìttutto a ncìla sua capie sì a.lscccatore per quel che egli di sahT4úardaÌe lÈ propri'qualsiasi lìntento lettorc, con stesso.aÌ guppó deg arnici e a la satin srlperàla lrlldizion'" i' queslrL sua univeNalità identità cuìiura.le e morale. E i1Ì quotidianità, e crca un testo origiÌliìlc' neLqL:_ della nìnno,cui è lcgatadalÌàrappresenlazione più àlti. le il generelaggiungeLno dei suoi livelli Nleuo:esametridallilici peflav a Sacarcom€èrnaab:r] Mitrovalo a passare tultoassol:' nonsoquaisclocchezze, ne,'?meditando qLrelle. unlae,a menolos00 0 nome: Micoreaccanlo + mo?'"Ben€ ptesama mano,comeslal,o mo cafiss

Ibam fofie via Sacr&sicùt meùsest mos, mrusin ilìis nugal'um. nescioquidmedjLans acculdt qùidamnotusmihi nominetantum, rerum?" aneptaquenÌanu"Quid agis,du.Ìcissìme 2, re q.io qù ìd...n uearu., t. ""g-rro t' o," Il termi me reùitu 4!r1 "0'', ,r- ; x a ,, ." q '1 1

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"suavite!ut nuncesl', inquÍrm,"et cuploomnul lquaevis" "Numqùidvis?"occupoAt ille Cùù adsectarctur, "Norisnos' inquit;"doctisumus"Hic ego'PlÙris quaerclÌs' hoc"inquam"mihieds" Mjserediscedere in aurem irc modoocius,inteldÙmconsjstele, dicerenescioquidpùero'cum$ldor adimos f talos."Ote, Bolane,celebri manaxet feliceml"aiebamtacitus'cÙmquidlibetiìle saxriret,vicos,ùbem laudaxetUt ili ctlpis inquil'abire: -Miserr. iil respondebam. usqueteneDo; agjs: video:sednil ìamdudum hincquonunciter esttibi' "Nil oìlusest peNequax lte notum; voloviselenontibi cirormaElquenalam hortos" hansîb;dm longecubatis propeCaesaxis pigeÌì usque "Njl habeoquodagamet nonsum te" lsequax 20 Demittoauiculas,ut iniquaementisasellÙs' cùm$avirlsdolso$rbiit onÙslncipit iìle: "Sibenemenovi'nonViscumplunsamlcum' tù.:lr.

tulloquechedesider" - e u auguro perora3 - dico meno _Desioe optven' o acosa? asegllÎ co-l,r.o!€ PoLl^e unete@to - dice sono conoscerm go.Equelo:"Dovrest _eia Cer'andodlspF' quaso sar? -r'asl:"1a Aloao Per p ìn lrelìaofafl teril andavo ora diallontanarrni ralamenle rnen_ schiavo' odello allorec1)h nonsoch€cosa dicevo mavo, te a lalloni'Felice flnoinlondo scorreva treil sudore m€nre me' rne e lra perlatuate$acadal"dlc€vo Bolano5, levE'la magnificava diqualsasicosa' quello chiacchìeG!€ cerch "Dsperaiamente d an_ cittàPochénonglirispondevo, aÉo"oga dauloe/70r1 odf€.e- 06:e n e 1egono snoalalinet accom' dabreilivelòappresso nonc'ènulla 0609n0 pagnerò daquif n doveseidlrello"Nonc'ènessun visila a uno faf a qiro6ì vogloandare unlunoo chelu laccia lonlaio,ollreTevere è a lelloammalato, chelu nonconoscii presso dìCesarer I giardiii ' 'Nonhon! ladalare"e nons0'

linLàf I seguiò nopigro sco'le_I' nar1èoracseqlatoF Aooasso eo'ec(Fecoîe pesanle lroppo uncarico sua schiena quando sitrova le"d.'r 1]aq' nc,a:5e ar .0.05(0bena.'non OùeOnLorc io tr ilaliLh' corrednlcoVsconFVa g'orecorsde'az'o_e

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10, pùero: è Loscnraro rrrii5.,ad6. che accoÀì Daanarail PadronePer ;irida. fiqaend. di d!v{ gl pùhre D nodo rFer' $r. oraao tenla dr rar raprre all estraneocne r

I 112. cer€bri felicen!: tuÈbzn ((unatesrad ,úr'èns, $a i. Noris: Èr da,) indnràùn ienrera_ :{€ilnlivo del terl.tLo nenio coìien.o un .dri_ . arco7roti, 4se con!d! _ t.hccioiJeli..n è accr rh "ddti : rùlcnzìaic e rcgge saúo esclamatrvo sunùs". lluralè,rr?cr il gcnililo {li rcl4one .e rriscone ìl ìús.ìe Pre rebn, c$\ úa M.xtú rdeimiose seúaioÉ l?l l\p. úleal.r 1tu4 ael nî.ndedirecfe sonoEr I odc I 22, 1 '..aii hlitr e .lue. Lure tt. vicos: i ìrtri sonole stradc di qnariiere che t-8 . "P1 ùr is loc ". _niùi erb":lfuns e g. deliniiarùo i caseggdre slìoccardo nerc lF Prur è abìa ró. slina, :ùii!o di dta.Ìi nì ,rusto cso nèla rvo dì .2úst La nslosÎa ir Sà.ra I t.ma a lrprco jenoh l0 stesso4tbo rc del parlare a van{cra Fl\iorio di 'tt &!1t tn [aomu'). .ùnc sùcceue quandosi vùole ienere Ù 9-10. ire. cosistére-. ljcdi una.oN€seronc a dieere ér irÌlùjÎi dcscil ogri coslo,e avÈ !Fs! rni ndicano rn rnodom suùto da un l.na allùde [ÙeFÈ dfo lo sloÚoler la s$em as$L quùlÒ banale, i dè[ inlerlo(]uiore /1..e urhd\islù dem oatura dNer merúloúa

lr-14. Ilt.,. rcsttonde_ bu: $rÙordùràta.!n q Loretra tenronle e Ú!' sale I inperleit. ú(rca ch. il sLlerziodi 0razLo dura tanio quani! l. 16, qùo... tibi lett 'd0 v. iu on hai rL.amùro' 20. Derittto rùicún3: Ì espFsson€toloú4, Fu piiì estircssNa.lal dmùrÙ dvo nLn. 4 fda cuj l\ta Iano oreo.lìt), e$rinc la rúsegnújone del locra che a qùestoPnnroúùr cia a libcrasi d.l lastlo so nìditidro _ iliqúae nertis rsellsr ù altxo dininutúo. 6erlrs. .or ]'ìdeadellaras hassegna scgnújone lovata n.fùr mandofimÀqúe Poponre e rroÌerbialc dell a! rcllo abinEto a srnF su. nt^lÉt dn: 1ù4úae met tis è ge tiî di qu..[t1. 21, sùbiit: Perletto rlr consúetrxlinc, Nò esserc rcs! in ir,àIanocon PF-

[.. comsperdircchesla' ;a beneiinchéè aíivato cor' d cong€do E Fomula possa' tesemap€r€rfona: cne,00p0 mo rimaglnare Oa"o s aveda Prcnunciaìa,

precisazone dNrebbesco' gre ndl m Pooriamem€ in !b-uodo!€vaPrcsentars lribunakcoÍìesi $opre n€iw 36{7 masenea_ non menlca o, Piultoslo. e d Orazo sedeallabuqla mggÙngere di Potef riliene

scono' ftl Personasgio da sciuto,carailerizzalo s g Lesordio deldiscorso .onlesiocomeunu0m0oal mode$a, di falsa ammanla che co, coller lemperam€nlo sbarazacl chepsrònonrescea na_ sapLrlo avrcbbe lacìhenlediunsecca$r€ TlolViscoeVff o sonoPoe' ti delcicolodl Mecenale e Plozo V aro, edilorcon allamone dellEneide Tucca insem econ di V i rgilio, v ro ló avevaPreienlalo Di lu il Orazioa Mecenale para nela salB 5 poera las.ialine€' (w 40.44)n cui|in(onrrc tl lorardm Va[oe cong amiciPlozio a_u-oiceta'e.Pooto'o Pel mano. aiPedidelGlanc!lo, vrgiio ollr€lo spunto perleriadela uncaldoeoqlodelavefa al'eslr€ma e ci l l à qund benol re rl amciziadsinìeressala re. slima sulla londata Pm' oL a unoraouona Tevere. dallava Sacra:a cammino

6 l tull rnolènralvodl be ;6 deLFcÈlorce qu€llo I unas'aded di prospeltaru d€v€lare diicoù: poela e un úngogiroinrraslevere perg unl adevefecafsl prcssounape60namaala


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piùlersidimeo piirinlretta?'r Chifiìuo_ potebbe scrivere nonVaxiumfaciesrnamquismescdbercplurjs debe.b tae irîunmodo locanlo conpit grazia?r'z lerelemembra autcitiuspossitvelsus?Quismembramovere 'Si ne a perf invid erebbe. rì no Ermogeners che ego carto". Hemogenes et llvideat mollius? $rod de unamadre d nteromperlo:'Ha erai momenlo OLreslo hterpellandilocushic elal "Esttibi matel, aut 14rc parent periqua sianecessarialaluavta?'.1r'Nonhopil "Haud mihi quis opus?'. te salvo est cognati, erprop( l0 "Felic lorolr5 0ra fesio ho sepoltì t!tti'. nessunoi Iqujsquam: chemi sudimeunlrsledestno Fnscimi nhÍi ncombe resto "Felices! Nunc ego composui'. omnis "tener€ dopo quando unavecch a Sabna,rT predisse erofancul016 Confice;namqueiììstatfatummihihjste,Sabella pfoleze:'Costu nonloporteranno delle agitalo'!rna avere quodpuerccecinitdivinamotaanuswnd et prae( olalf nem canélapeurite néaspada huncne$ledimvenenanechosticusauferetensis vanélerrbivelen cum \ic passors;un giornc golla rende ènline a che podagÌ?: sie nemfìeno nec taxda aut tussis laterum dolor nec hinc rel hasenno evilil€ loqùaces, o l'altolohràiuoriunchiaccheroneise gaxnrlus huncquandoconsumetcumqùe: aduta". pefsone nonappena etàs safàlalla oquaci, si sapiat,vitet,simulatqueadoleveútaetas-". 15 "Nemo o' ìal d q,a1' a l erfpodi veta' " od:5dG s F" 9111. qua.rta iampaxtpdiei VentumeratadVestae, magnu pre doveva pade eglquelgiorio e percaso degorno,:0 praeteúta,et casutunclespondercvadato hunc h(

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$ùnnto quoru prediz oneg isia stala m A lro €rore d tall ca: la dela suan. httaai rempi Orazo secondoidetami calllmachsa dela Poetica aoorczza!?a ooeslaorft m Lalovala dellaprofe. e Ìatfinala 24,ooiFir: {g rr,\' oo , "qood:l. 26. Invideur . t 't.t,," t I r h"-. I ,pa oa jo"t"-0o h.".""1. *.* ' ir !.r r,n.',ú-rc:t., l."n r . , , l r'oo. " ..ior." ir .o'gi,"ttiuo 1i

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d 'r f l- | li p rod" II s or L \è " ioplo l" l r'rr\'" S5 lan r u n c r a l : , o r 1m 0P i o 'q J i L ' nr il poetascnbu rolèr rs!" ol q,''" td VBt4e: cioèdddedar {o r.sta., tt'trlùn) 'al a \:{à 'Po rcspodérc: ùtr 36. l"lDrt;u "a , "o Ú , h 1 " , r " q n or dP F " r , '. - 'o , . _ v s d {t o : - b 1 l o , o '1 r '. à bo ao o. t a.''a , que dr4l,nlo ecc..qnche sloèui.c.i.isnosiúidi co .rrùimlenle a fa.lt@ rio d,h {.!ÉsotrÎa 8a nn7ia") n.LatB roclibll\ I ll"nl l"\ i d r r ó to $ sellìe p&senotonl lùdieMintnbunalel

@ l \ e d l u a T a r d s s ld , l î 1 4 e 7 l dI s e c {30 F s l alt' b-ncF cerlec"o€Ùra c r e 0 8 r c o 'o oo d e l " 'l + Lddarza€drBft_le' n l l a u n s e q l od e _ e î È ' e z z a o . n L l r a l on e r rsaL i al 2425 llll un alÎo roîe Prctr' Emoge' ciaioa spmposilo; re eE rrafìar|eda sra' o c z o p a r l c o d l Î eb o d r o ' { d o 'a z i o- r P b n o r t (sa1dir !€{s coî drsprezm reL4 72e 1018) !!ll s61sodelladora'dd d e p o e l d" o 'è d e l , l L l L o c 'E o a n ( " €s e s 'o m l e ' n e L e sd c d l e 9 a r l 'p " ( 0 d p n lp a o e o p L v a r o s o n l e r0 c - 1 e 0 Fo\e secoioo a c € d e 'a p o p o 'a cu z o 4 i edr èd a e c o "l d r l ol B . " v z [ 1 9 v {ap € r erLo n a .a aniraLinv_ chéleccel€nza da degli!è,ApurcchelarÈ le atlùilà com€quelle€nu rìeraleda sffilore polreb_ bemsircncarea$asau€

zia ha unvaloredoPPra nhib menleionico:lunge allaprcs€nle dacomm€nlo d sawenlulae rnde a su' persiizione e di Predizion pratch€ ll nome magiche. g€ner caindicava sabél/i popolazon menle anliche dional€ d€l hala cenlrom€ e inpan@ Ino a Sannio, lar€!'l abilanlidea Sabna piùo meno corrispondenE all'odermprovina diFleù E Lagoiia€a unamalrla assaìdiflusanellafÌchfàperragionia menlrr onile.colplvab aniÒolaz @rlempod veslas trl orenlaÉ vavaalleslremilà delforc,n6 prcssidelldb.

ea suddÉ @ Lagiornala s in dodcoe conteSCd o. dalabaal l ranronlLe spNione ditempoù alÉ iilo assoulo"pNaìa 0.8 pa e d€ gioD a quana alF sgnilica chevogeva coe cÚ' min€'oraquarla, -llll - O do rr€11€dr cor_ bdllee e fiza ur aonoLù hndoa parlredall€ss a+ ch€eEnoq.È go pienodiircniachedufa merdian€ l€ decidimalinaprcgr linoalv 34 quando l0ro nconnopoaia imnagna che ll E


Etia.' c_ -rri !- -a'a * | úa îa:= È f '-\o^ 1: ir ': Orar:,:: c I desiìc 3r r r SacrnaE. ll h POd-:-rE h Pleurte r:È : 6so u" :,:r a senno. ?,.:a b ad!la d]la, a a;-z

5

debebat;quodni fecisset,perderclitem. p@slato senlars infbunale gaTanza averdo senonloaves. 'Si meamas',inquit'bar umhic ades".'Inteream, sehtlo.avrebbe pedulolalile.,l qui" unmometîlo - dice- asssttmi lsi "Sevuolarmiunlavore autvaleostarcautnoviciviliaiura; "Possa romorreseholaiozadistare ingiudtzio o secofoetproperoquoscjs'.'Dubiussun quidfaciam" scoi'di lrocvie:e perqi-rta o "eflao rroa.edole linquit, saiz'.Nonsochecosalarc- dice- se asc perdefele( "Veliorego' -\01 olaroo(eqLelo "tenerclinquarnantem".'Me,sodes'."Nonfaciam' p'o(esso" e 1mr nca lo.pocree irpossb e ondre cor'l viclore liIe, a plecederni et pÌ?ecedere coepiLEgo,ut contendete dulumest gl vadodetro quomodotecum?r' "Mecemte cumvictorc,sequor"Maecenas incherapporlo è conte?',3ricornincia.'È uomo d hincrcpetit."Paucorum poca hominumet mentisbene coÍoaqn aeo rentedssen-ata.'-\ossu_o -asapJ.o p slrutlare a buona so e ù abìmente. AvresU m ollirno aiuto, Isanae". (heporeboe'a "Nemodexteiusfortunaestusus.Haberes preserlaqicLeidd soala. selL volest possetquifene secùndas, nagnumadiutorem, sfuomo:mivenga unaclidenle s€rìonavrelgiàsoppianlalo hunchominem vellessi fradere: dispeream, ni lult'5 nan,ero ( e rupersino lvraro a:rc. ( e summosses '\or incodesra onnis'. rNonistovivimusillic, quotu rcre,modo;domushacnecpùior ùlla est pLra ressu_a cagare oi, d o-esra rÀ pu es è quesl ".ea

?. D€ldere ùten: liirl! lro dipendeancorada tE. "Si ne ane": rurììa di co{esia del lin 4aggni Ìia.lato.equnr qre a (I)er lavo.e,. .ae: inperanv! di ad rì"i Il seccatore chiede i !oeî: di a$isiedo cone lnsulenie legaleo asi<Pnîe no.ale (l'aiecato i'ensore era deiro ,rarc rr3 o ú/al./) - 11lrtesi: congiùitivo o1'tùt :4rc, in lomùla propia :"lla rnSuaparlata cone !. lrleo stiE: lesrFs en. pùòs]gìince crft . sùdizio, e saF-bbeùa .rlosta règahvaalla ri :,Èra {dd"9 deÌs.catG f- oppuÉ puo c$oe nr+ s ienplicemcntc cone tu en pie dt : m s c N !ìÌero (lmro prù -?gra, :! oroio si è !rcsenìato :è:N 16 18comcùn di !:Eb càùnnalorPlj na rn mpNùile visrùcheìl f in si vcd. cosirefto ad rjd]rft iuttj j pretsti che

b

,(,. Dùbi8 8trn: regge :îú I intehgatie indi ..Ía qutd Jdcian pa\

llnte.rogativa doppia ;ll. sods: Ioùm contnî ia tiprca del parlato.da si aLcr.s, cor ll verboaa.ld I usab ne' fnso orym 42. ut corgiuMion-" .on \olorc causaleGh. r 131 43. qronodo tecunl: sotihteso ,1]t leÎt (co 44, ìinc: .di qut, cioè <on qùere parole, - rePetlt sottniterrsflro @n: {úprende il djscoÈ so,, che Oruio 8li aveva jnt€ùotlo al !. 26. qùaìdo rando le suè Lranre Paucorùn honinùn: gèiirivo dì qnalità (cone jl se$entè ,E7Ltìs b.re so24.J, rcfto da uì ,,r,1 !ftt, dertéri6: conpùa tivo del araFrbio:ìÌ sccon do ternine rli paraSone nùò .ssereUecenateoppure Oraziost.sso. Co nuque si inlenda,lÌ di utulmente inigurdoso e clnlroFoducentep.rché lretendè di inp.ne una visionedelLaieallà .he è esaitnnenieI opposÌodi qùella dr Omzio. ' Eabe-

r€d: apodosidi periÒdo El sul panoslreilam€nre rebbeentrarè a lar parte ipoteiico dela possibiùtl giuddlco di Mecenale, afemazione è aÈ doracerchia la cui protasiè ?,,lPsst prosmti€: ch nonsl pre' minislroe consg €rod (mastmfcp* sl r.lLt ch€av@ ramosenlava arlaprmaudenza Ot€viano Ptulrianente 8li imper di nonperceva a causa, ma lo lnlonoa sé lgruppo letti del .!ri!r!.lv! .spn soloh cauzione solihrnent€ indiîab deposlala ien€J?ri noro ùipotesi inealjzza dallapadeo &i malev?doi come t mlo diM€mnale . brle,na il secdÌ,orese .e a flolodlgaÉnza Altfin€nli sre Per rltcttldj a 11perché @ Omzloomìahacapilo nonsi spieghercbbe rm trome se ro$e soi poinerv 77 l suoaw€rsar o a ch€cosamirailsuonlertinteso ùì lso ùenechc tù lfascni queslondividuo in ocuiorce cercadi scorag' nonlo eot), sleHdo di quanlo lr bunae.linpulaloperd€ua gar0 rcofdandogi provocareù.a snentiia a causas00senons pre- siad licils enirarenelgrup. 4{i, liliùtoren: termine del liirguaggroteaiDlè che indìcaiÌ dcnteragorisla, cioècohi ch. interlreta le !arti secondarie(s. 47, hùnc honinen: la teafualiia si fa manilcsta anchc rel gestodi indica r sestsso - dlsleremr ni: fomula affire a 48, 6ùnnods€sr loma sncolata per szî,,,rc scs Goit si ,trd rtu.liris' sAl - illic .ioè ncl cùco

senlava in seconda deglamicldi slanza, po rlstr€lto nìaqu O@iopotrebb€ awr M€enaie,ch€perg unlali (rE esageram remnsegueiz€ s.€glieocualafìrenl€ perame'nuarc d€ll'assema ulledormenle h cocculaggnede s€cc€lors cofcad cnea nes E ll s€ccalore suncoslo nunÒia a $guido sluzzicarea vanlà d Orazio alùbu€ndolli la parle di prctagonisla, masbag a sa nell'altdbuire alpo€a hr E Cioèn rrdsreve€ la slialieambzonisÌan€ pmspella|e I'inlero c rcoÌodi comeunasona lacoft€rcazÌG M€cenale @ Riprcsa nedopoch€sisono su quales las.ali di palcosc€nico allespa€ Íbunalo,sac- d spul auna oÌ t asenza f pri calorerianif€sla il v€rosco quaderePerollenere podellasuainsisl€nza: rcr

49. reE: r€a da ?Yr,/. \€rbo rh ùso nocncousaio solraituro nel p!fi icilio lerieito rdrls - hrc: lblaijrc di pdaeonenfen

223


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necmagishis alienamaÙs;nil mi officit",inquam, "ditior hic autestquiadochor;estlocusunj vi)(credibile' naxras, cuiquesuus"."MagnuÌn lîtqui sichabet'.'Accendis,quaÌ€cupianmagisilli proximusesse'."Velistantunmodo:quaetuaví1us, expugnabjs; et estquivincipossiteoque dif[cilis adituspdmoshabet"."Haudmihi deero; non.hodiesi sp|os ( orfùmpam; muneribus tempomquaeHn\ exclususfuero,desistam; Nil sinemagno in triviìs,deducam. occùr'r:arn Haec dùmagit,ecce vita laborededitmoftalibus". FuscùsAistius occurdt,mihi caxuset illum

mrdàacun hslid o glidico - cheunosiapu inlrighi;non posloche gicompele".& rccoopirdollo;ciascunohail 'Bacconli b e ."Eppure a slento unacosa slraordinaria, cred piil'?7 arì ancor d esserul minducia deside€re ècosì."'Tu qua ia, e se,r3 o conquisle chetu 0vog valenle co,'Basta Lprimiapprocc essere vinlo, eperqueslo nì:èlaedapoler li'." conuisono diflc iservconlnan' 'Non colofiperò veròmeno ameslesso:1o aspeì' esaluso da u, non desislerò sìalo ceÍiseoggsarò prop2ie gliandrò necroclcch:r inconlo leròe occasioni nulla ai monaisenÉ Lavitanonhadato loaccompagrîerc. grande .rr lalica quèslidiscorsl, inconlro Fusd ecco chefiiviene l]lenire fa

70

quip,r 'Quot et pref clrsro ndens 'Cene aÌeba tempo cwtis I "religi multo tanrnr suocu adrels mclaÍt

oppon undrq

50. his,,, ndis: dativo rcrlo da ali€nd I maù a cùi alude Oruio sùmo invidia, sledù4,aniqsmo, 60-51. ril ni oflEeit... qùia: da ilt.ndere cone rtitNil Íùhi tfri.ir . qúd Qria, in !Étmle nspeî to a.rsl eqùÍale al 42,.1 dichjarativo e regge la conplcîjq di ,/t r: qrk hX Psr.Lt ar tut dactbr 52. At$I: la lofe awd satìvaa lùc !e6o útro ti.:e con erlanúetu it la scccarirìFlsta sr (sott P-ssdJnaùdl, che doftb be ponc ine ale irìsinua 53, Accendis, qù&e: dccùnts qtuft t ^essada una {ronianina sùlta aone tE la normalesrrui tu @.c,z.lts ,, ldj sljmoìiate m?r% ,zru del tipo ca6on dddis q@ru (aaE$ùÌgru non

54. Velis tdtúnodo: l espr€súoneè pmtaiîica i@lis è coigjuntivo esor é lanra, tú1luw..t ^! vùbio), cone a dne .de sidcraìo soltanto' !uò dunqueessereresarn fa lidú con m sùbodnùia condizionaledi li!o re stniîNo. - qùe tu virtm soti. 4l lctt. (qùaìe è il iuo valore,i quindi 66, expúFrbir: Iloma o.azianattuva un tuc n scontro a Iileuo mololo Od in questotutùm clìe ora csp.me .€lezza, do !o cle il cligiùtilo relis túLlùtumÒdaúú^ so]!t lasciatoinìraYederèúa possibililà.- e3t qùi,.. p6sih cioè .sr d qrt ,a$-r, rè tab cnc Dos@: la relativa ha uloF corsecultrvo.- eoqùe sla ler idea.tfuc, \e púpri,a pcl qoeslo', cioèpe.ché sa di

essercarrendevole,Me cenateè guardi4. nela 56, difllcilis &ditu: la nctalo.a mìÌitrre npr€rde Brtrt?oòis d-"1v 55 e púspe$a ùra lotta dilncì le ler la s.alataal succ$ 69. dedùcrn: ternùie specific!che indicalat teggiamentodcl clrente che scgùcur peFonaggio inportrnle: l esilnione di un lolto segùjtoeú inlatii inresacomeú segnodi 60. &8it: il rcrbo è piiL pregnantedel semplice .lt.r/., jn quanto nchúm, da m pafe, il gestù coLaredi u attore LlÉ sta Éruresdrmoo ùa lme e, dall'altra, la reaÌtà del piogetto nel qùalc il sec. ùnot oe s ò a l r l p u n t ncdcsinato che omúi lo

É cooprarc @ l l poetaenunci ia mnz€o €ssere È prncipdi basecherelola circolomadopoalcunr appurfocaL-c dea si Mecenale, m l'ancizia all'idemo cerchad Mecenal e:pi i ne l la sc€la degi amicic | intero' ched convinc€r€ dalle srror€,ùapo dislanle o i mollche @La $lenna d€ll€sÈÉ sueposzion, wluLrÉ' avEnnopensala comelul sones rboll€ga conol €nlalico perragonidiinMdia € diq+ le aLlono losia,ogl apparcpreoccu- OmiiohaiNilaloi suos a cLmeflE patodi mener€ a punloun ro inleflocuìofe di ecodced coripoamenlo ne eroicamprcsa validop€rs€ste$oe per nonsi dà E ll seccalore pervinlo anz dallapercÈ loriaaflemazone di ola2io ragone ricava un'uIeriore pnmasl p€rLns$ere:poco eraollerloa Orazo come orasi d. regista di intdghi, chiaaawinlodala ealtà

conledtt @ Incdìlraslo mdoni lare in precede-r (coèdopoe6s6re slalorÉ malorbuadoal €p[.rr a limpidaamciza cherè= componenli delc rcoc. . sD sti€legadslmis€.abile duc€aisoliliraggi.ú qualsi preligge d

rcgislro: @ oraziocambla a con- @N€g ncmcldpo* invec€d conlinúare lasiarcinmnoil seccaiorc ingedi ass€conda o e rcè cupera le[enog€zea i @ Lasontenza mnia€ allacùìsapevolezza mù d€llapropra superionla @And'ìeporOa,io pri. m Mecenale, moinconrm doscilonellasalts 6,56 64,ea sìalod licilo:il p@la nlaiiietaslaioficevulo che9li coi pocheparole, daloscarc€speavevano


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quipì chrenosset.Consistimus. "Undevenjs?"et Vcllerecoepi respondel. "Quolendjsl rcgalet et prcnsaxe manulentissimabracchi4nutans, distorquens ocrùos,ut meeriperct.Malesalsus ridensdissimÌrlaxe; meumiecÙlUl€.ebilis. "Ceftenescioquidsecretovelleloquite aiebasmecum'."Meminibene,sedmeliore vrÌrtu temporedicam;hodietricesimasabbata: 'Nullamihi"inquam cútjs Iudaeisoppederc?". "reLlEioesr".'Ar mi:sumpauloinflrmior,unus multonùn.lgnosces; aliasloquax'.Huncinesolem m nigrum smexe mihi! trlgit improbusacme t subculholinquit.CasuvenitobviusiÌli adve$axius et 'Quotu hùpissime?'magna inclamatvoce,et "licetantesta.xi?". Egoverc Rapitin iusjclamorutimque, opponoaÙrlculam. SicmeseNavitApollo. undiqueconcursus.

!. qd,,. !cet: ..lah u inpropia con Yalore

Éo ei ner conrdl!{j oendeF In sùpè6îizionedeglr ebrei (così eclÌe la etin I 5, 100),dei qùa! conosce labjtudine dr lest€8€lm il

ne pmc* @ L€tloraioamlcodi @ uaweBario Qeio, che9l rhd€ 'odeI s dÌcuisi è hto c€nnoai 22e I'episrola | 10.L n!€r. w 3637a\€l€lrcta d por. sion€d€ cognor?én n6nln iareI'anonlmo seccatolen 70. cùrttu... oppedér€: n€glusidea nguapoelica lribunae persbrigarea lo scheno nei conrrontr e non è nfrequènlén de8ìi ebrei riafiiora nèi Orazo(clr.salra ls, 32: dùe volgúisni di questa C?p,fo... F îls,us).A propo @ Nea htrspec€OEzo frase:.ard è pro!úa lare<laleslmo. silod quelo p€Gonaggio, noncloveva \t. ll ldnanellerwp.?27. nenellacausa,nìadoveva cato', e alludealla lBlca aó. Mrle dibú: l'awefconlènnare chesieianove' atoual? eqùftalea ùa deuacirconcsiore c]]leda p€rché concisa rilicalele condizoni @ Espressione semprcè segno.daften rgeionei solsùs è paúìp€rindicarc prccedese ah ch€la madesi' l'awB|sario jpro conlalo.€ dj aggetn- stico di aFarteneùa aÌ p06'e nanusiniectlo,c oè t'a. meosmno€ 'r'eng0no -.nda5dlldo sdlú,.s:lo', l'ebraisno;orrrde,r indi^ la ù abrio Fusco a ofazioe scinare in lribunae con ca .lùe peti' contm qual lúdi aalam' e, metafo vbsv€Ea, mah nprdiÈdo lorzail conlondenl€ ch€non cúo, quindi .oflendeF . .cmente, 4lgùtD, 6!! pGsenladall'uden. salutinviaa unimm€da- voleva ?1, reIigio: sta per Eli leza di comunicazione a a6. dirÈinúlúe,.. uÈ. se (la doppiaaù'nga pd unalacifianelconlaioche posìzionela pina sillaba si spiega conlarìbla ùa nhlli,s @ Alteslimone, dell'$anerro),da niten 49, ùorIe triceiM $tÈ du6:iuiioil conimrio diciò lo.cavail lobodell'orccch o, dee nel sensolùcreziano cheè accaduto ù.tr i comnenratorimiirlaOato e ilenutosededellamemorE di degm. supeBtizi6o, :h iniendonÒltt.dslza (cosìin P nioil Vecchio, neùtú pluale) come .il Natrqlishistoia xl 2511, nolilùnio' (il irentes'mo 72-7t, Eùúcire,,. sù@ Labrl€è mlonima per com€perícodaElilimpeindicarc Iiai il iegalo€ra snoassùn0.porgere r0liomo dela lùm), cadenîè rexe: intuiti? esclmaii m. flar.tn€ è e.ogtnr I sÙaro Gdlùara) e peÈ consideralo la sededéle rccchio'equivale dunqug :iò gtomopaÍicolamcnte del pronone ,t. con la ad acceiarcdi pr€sialea particella èncljtica -re :oleÌúe per gli cbrci. Ma leslimon anzaCon€nelv rea dillicoltà l asindeto dele intèÍogative feton mslalorica 20,la scetadeldiminúivo @ Esp|èrrons rn tùresi'M e Mbbata, che clÌe segra qùì l.scla i dellalinguasacri'ical€ auriculanonè deftalada ruione;ùJ@e è lblm €nio cneabuii editofi irÈ per colelloè lo srrunenlo al- pretuee: iniensivo ! p../,.ario: esprimeil Fro úpeinto di chi tema n ùiiùe E se-enaleche ari.o cÒglie.mclÌe se !.ide di lacìùlo h dini :Ìà, ccrîo ler il SrNiodi nreltiFi bonanúerte al-

d gung* FEfrggè

queltale, Af$osmiocaoamico e chedove@ bencorîosaere "Dadove Cilemiamo vieii?' e 'Dove se difello?' chedee rilo ncominciaia tiraruie adafferarglìcon lemanle sponde.3s gliocchi nerti, lacendo cenni e $orcendo bracaiacompl€larnenle perché rì Ìberasse. spritoso a sproposito sordendo hQ0ello ilfe9ato.36 ce[€| nlad]noncapre:labilemibruciava 'Senof$aglìo, inprivamidice{idvoerrn drercnsochecosa piradatlo: to."Melorimdobene, male lodiroii unmomento vuoilubrcollagg o aigiudecroggiè | novilunio edè sabato non ho s.rupo o €lig oso.'lo sì, concsi?". "Mao- dco alcuno paerÒ iiveaeisono unpo'p irdebole, uno deihnt.lvlperdonerai permelSe levars un'altG volla". Umglornala tanlonera doveva nevaqueb ccone emiascla sottocolte 1037. gl silainconlro Percaso l'awelsafios e 'Dove va,mascazone?' gl teslimonio?'.3'0lo ioincalza a g€nv9ce e 'posso chiamartÌa 4i porgo'orccchio.40 na n lribuna strepilo da ambo le Lol€sc e parli; genle. Apollo rnhasafuatoa'z daogndove accorc Così (lrad. diA noncorcni)

reÌlorìgonom liÌ8olaì al Ùi iniendono .o88i è il Íentesino sabato',h rilerùnento a qùalcle lesta Fliqjosa ebrajca Qucl che è ceÍo è chcAisiio I\úo ùtende prenderein Siro Orazio.noto com€ epicù'

oll€nulo I'as. E DLrnqu€, sensodiO6zioala lestil'awersrrio si monianza, ame dellahcoiÈd'ìeen gA sancilan6 € anliche Laggidole Xll iawleìSi lt] ius vocal,ita. Ni il, anlestanino:iglut eu,ncapno, n 9udizio, ci "Selochiama vada.S€nonra, chiìmid€i con @ Lasa!trsichiuda quesrabaiiuta,fipl8sada Luclioe rÉdotiadaomem, ch€r chiamaunofislica. nenle savalaggl di€roi p6roperade€ divina ch€ I prologgono: oraziohail n€ldiodela suoprotetlore poesa, Apollolqualelo salvasic,cioèaùavorso l'accor€r€ diunaloradicu. ios al lemo de seccalore e iac.nlusion€ ch€n€deú va; quesroconsBnr€ a I nalmen. Oraziodi lib€rarsi o, l€ da quelpelseculore fors€, di svignarsela nos.

sùcopah per sùm2sse. ?5. "qùo tu turlisdine?": sott.Jrrts o un

il verbo 76. ut6tei: (conpÒstoda azk e lÉs ldnr) signinca erendere

Perapprofondire

nellasat//a l.I dj'Bria c ciprianl, sintassi esemantica ias..18,pp75104 in.ALridLrs, {6)1992,

22s


i1lltopodicittàe il topodicampagna 9ìia I G8l!117

la satimII 6 si chiudeconun epologo:untopodi cittàsi recain visitapressouniopocli I la povemdimorae le semplicivivandeEsalta campa€tqdel quale,però,nonsaapprezzale daindurrejl topodi carn invece8li agidellavitacittadinae il suodiscorsoèlantopromettente palazzo paltu a trasfed$lconlui in un ricco di città.Dettofatlo,mentrei duesonointentia jrompono canìferoci ll topo gùstarecibiprclibatiin unadimolafastosa, congÉndefrastuono pedcolosa per questa ne ìui e se va,decisoa fa,re vitaè troppo si rendecontoche di ca.mpagna dtomoallasuaLroilemasicurata.na. e intenienenelfillaledella delladìàtribastoico-cirllca Lafavolaientra nelleconsuetudini I tra dueoppostjmodellidi vita. L_Onzioautenticosi dspecchia satiraa sancfel'opposizione chea modosuomettein pmticajl plecettoepicureodeÌ nelÌaflguradel topodi campagna, deì1'4.rtdr&eioIl topodi città, vivere appart .ti (ldfft€óiósds)e iI pdncipiostoico-cinico potrebbe incan_ pericolosa, quelÌo esseîesesilasclasse è cheolazio rna con1asuavitalussuosa prestjgio potere, gli prcmeltono in un enome che tareda.lleathettive della ca.lliem e del posizione esposta di rÙla quanlomembrodellacerchiadÌ Ax€usto,maanchetuttal'aleatorieù ai capúccideipotenti. dúque, sonopsesaggidell'enim&,luoghichenonhamo rulla di fisico, Cittàe campagna, conjl di un'ideachein orazioriconepiìì intensamente masi giustiicanoin quantometa.fore p. di (vd. esprime il desiderìo 284),in cui egli passare l'odeII 6 deglianni:ne sonour esempio I 11 Talanto, e I'epistola passare la vecchiala nellatranquillitàdi Tivolio nellacafipagnadi (vd.p. 308),in cui conJessà all'amicoBullazio,reducedallepiù famoselocalitàdellaGlecia,la facendoperdercle traccedi sé a dtirarsìin un luogosperduto, suaaspirazione Mero: esamefiidattilicì

a

RusticusubanummùÌemmuspauperefertul accepjsse cavo,veteremvetushospesamicrun, ut tamenartum asperet atlentùsquaesitis, solverethospitiisanimum.Qùidmtrlta?Nequeille sepositicicedsneclongaeinviditavenae, laxdi axidum€t orefercnsacinumsemesaque frustadedit,cupiensvaxiafastidiacena

ùùùu 80, t$tioa rúren úú: la studiata delleparole disposizione presentail doplio chia' so tra noninativi e accu stiii e ira aggefiru e sosîútiv| f ossinoro zsh' .6 ù/Òa%n, il poliptoto 81, vetercn aettrs hGp€s anicún: loliploìo tra fcùsativi e nonimùi.

82. qùd$ltb: participio neùho sostantiraro di q@rc: lett .ale cosed 83. Qùiil úultrlt

lana accolse nea slapoveB cheuntopodicampagna S dicÉ amí,oi cheacmg eunvec.hio diciflàunvecchio ospite untopo ere i suo po ma capace d sciog eallenlo airisparrì ui I rude , Egnon Perché ladalunga? a doved dell'ospilalilà anmogrelto porlando_ parte a lunga av€na e, da ú rsparm ònéi ce.imessi rosicchiati, desde_ epezzi dilardo liconlabocca, offÌìwtspassa queo, nosih di !€ della cena la sahiz rando vnc€rc cona elàr

costruzìone con jl gedti !o, di iipo panftjvo (cone qùeL dèi vdbj di abbon danzaeprùujondodi

la E Lavarisiacomp€nsa pov€da dslepehnzècheil puòofii. iopodi campagm

sott.

M. el@ft; sLrgolùecol lettivo. - lor88e,,, &veuq favena è detta .lùr_ gD lerché i chìcchi han no lorna allùngata. peletto di ir?r iNilt: deo lEsmta la ùis$na

86{0. *ú6Àqúe lùdi fr út4: l'aggeitivos@naro è conlosto da sent (.4 netà) e dal lartjcipio pd letto rs?asdi ddú, "nan

231


.l^Fa"saggiava ara aFnacondeles,peóoesrgoeg -. vinceretangentjsma.Ìe singuladente perbo, le. padrole pater paÌea poùectus r.e1e lo resso d ca9a drcsotulapaq a're* cum ipsedomus in homa mangava hro e oglio'?, lasaiandogli i bocconi rig ordella npjessetadorÌoliumque,dapismeliorarelinquens. .amice, g guslo prov, salnfneillopo d ctta i dsse'Che 90 Tandem amco.a!.,É ubanusadhunc'Quidte iuvat"inquit, praeÌuptinemodspatjentemviveredolso? red slenli sudorso d unbosao Vuolupreler r€! scosceso? pm€ponere e la cna bosdrsevagE Ì,4enù n vraqqo Vjstu hominesurbemque a dan_feris silvis? -o-r ta,come mìocompagno dalfiomento chee crealure ten:f Carpeviam,mihi crede,comesJ tenestliaquando per vvono avendo avulonsone anime rio alie ilgrand€ c:c mortalisanimaavilrùÌt sortitanequeulla est percò, ìJpccolononcènessunoscampoallamorle omcrJr aùtmagnoautpaFo leti lugaiquo,bone,circa, amico, I nché trèposs nrìez?o bie,vi,,1 fulice aipacerivi\'_É dumlicet,in rcbusiucundisvivebeatus, rouandoque$e paole nrore vivememor,quanlsisaevibrevis".Haecubi dicta diquanlo avlasabreve e:rs: persuaso pepulere, fuori lopod campagna, baha leggerc dalla sua> agrestem domolevisexsilit;inde sa:po arbedue co"rp o-o /idgq opef$dro. d$derd d..aÌnboprcpositùmpenguntiter,ùbis aventes scarednolle sollolemurd della cllà. f00 moenianoctumisubrepere. Iamquetenebat q-ando Eqúa rcnelervai îezzodecipo. arbed-_ ::. noxmediùmcaeliElatium,cumponituterque e go_o oroorÍerir unason_Losa d"ìo?dove !-a.c-= in ìocupletedomovestigia,rubroubicocco I nladirosso scarlallo bdavasopraellidavofìd e mol. :'Í tinctasuperlectoscanderetvestisebumos (Le sla\cîo :. lae e?_oava-rale da-nag"_decena. multaquedemagnasuperessent ferculacena, pfmanceslefcome quando:cÈ spaedalgiono Dunque, 105qÌraeprccùlexstructjsineranthestemacanistris. purpureo purpùrea po1lectum hltosdraare sultappelo iltopo d campagna. cn: Ergoubi in vestelocavit cor e -no sll^aLoLo e v$l solèvdle. coflec- F I .. :':? agrestemj veluti$ccinctusculsitathospes

88, pde8.., in hona: tnàsnole tet r7t pi krr ,,rzdì queslulrnnoè ùL aggetiivo dela Linguatu rale e signili.a {dell an no,j 4r si\qronc, - !orr€ctN: paÍ,icipio perler to dr ?or'r9o, "stendo" e 89, ess€t: r!4nnrlivo imperietto aieîiaii.o dj 91. latienten: tlcnt! a ,r, noÌ dt. in solf..cn 93, Carpe vian: pur .lerdo tutiiltm signtl.a to, l'espr-"ssionerichimr \dlo il .útE .lirm, l^ c. Ìcbfc lornùl! orazi!ia 94. sortita : pu lì.irio ledello di s,tn)/ urr.r dùro on kf'rrrd. Ègge ù. t t aù,s l= mo rtalPs) 95. qùo,.. .hcù: tnesi 9?, aevi brerùr lenilivo

232

dj qualiti lcit. (di brele 98. pe!ùlère: = ,r.r, Lruù pefierl.r tlir(lln esilit: soggettÒè dstr* rtj, il topo di cmpagìa" 100, mctÙni: aggeîîno predicativ! rileito ai du€ iorr da Prdee aneital 102'104,ùbi... cenr: .rr siruione br?,i lilr "òi srpel te.t.s éúu1n.s er tnlro ferctta tupe1es tcll tb trlgù. ufn. e@eo:il.o..rm è úì in sefo parasrtadi un liìro di quer.ia, dal qrale si n-

Ernr: aggeÙ'!o.onn B dicedi ,c/i liierir) dfPn to conìePredicaÌivoatr eld. dc\r esserreso ar !€rbian.rtc in italiùo. únE ?,.tumr del Í lilil 106. púr!úa,,, in v6rc: rnaùúr. ler 4r prf !4|?d ?,rrr; r csì).cssr0 ne,dileìdentedar).n+ lr4. ichim sia struitu menieler an csr])aldr pamr hL\ iù h.iaa .bl \ 88 - lorectD: tafi.ì !io pÙlciio di !!/fi90j ímgni.to c.n ogl4rerl: leti "qu{ùo ebbec.llo carc ! fopo or .dilagtu. feso sùl trppcro di lor

ùsato cone tintura. c&ndèret jl congiuriivo 107. 8ùccinctùs. p!ùcr pio perfettodi sr..túr l.on. sr,r,/.Jserr nel rerfr seluPntelsi spreSa indrcaI abiiùdnr-"di stle! ar . la l e s r e e s i r ú g e r L a n\6 ìÌcserte nellarelatira n rtl cheeralrpjcad.gli nrùxl.tlada /b, - fe(úschia!i thè d!rerano lÈ termine .OnrJosrodàI. nuowù con agilità!èr la radrcc .lij.ró .!orto,, i.di.a le .port L' -hee

punro divisla diOrD: i* E I laro è unavarieud Ù umenlm0l 0, l 0c0mune podicta è inlahàîr n€lad€radeircmani il lo. g o è unagramnaceainlb' slanlechevegelaneicampi E talt€c.odilonco! d gano:silBfladunque di spedzone deidùe1@> meseloss€ro eroiL: * di E Lamorsedel l opo |e0É e cllà si fitàallepcuresrio $ da.pongono n€ p0l€ssare la monalià de anima€ ne ricordarc la s0n0quel€ ascar:?! brdlà dea vita,masene sc0slanel es0flaz on€a darsa unavla dipiacere: E Sitaia de bt :11 l'€donsm! l'€sano ( unasol adi dva. -E è infatli conlraro de piacere cala. sremat co epcureo.Dal

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dica' i Llno come slesso il seNzio eprcsta I'altra dopo uiavivanda slandosene pi a tultociòchepoda6lalfo' sa,assaggiaido cose' buone aquesle e,inmezzo mltala gode sorle della sdr"ialo, un quand'ecco cheaIimprowlso' alegro, delcorìvilaio falaparte Allora via daiels aÌbedue balzoe q?noe sfepiFdloorlè' fece alfenafesenza piil ancora perlulalasala'e acon€€impalfili (delat|at) dlcanimolossiru dsuonò che'altadimora! fialo, appena quesla vLlad$see per me 'Nonia ll topodicampagnal Allora miconsù lnsidie dalle sicura miaiananelbosm' "s1amm bene;la lenlicahie' miePovere eràdelle (lrad. d A.Roncoon0

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IÉù on := ?, . _r er awùbio deirato con cui sì indr --a! -.t mio rn ca ,E,r schiavo r :jdi Pìij lèdel€ e ai_ Ille .qùello', ooè ú _bdle Ifr: ìtep{4,u -. nbú: non é un aDra a.rllo da tdÙdrl, co_ f È -.rldlasolle chePr_ É:: nI! una sorla dl a$olùto cìùrtico -ara lll, rltt, . .onvrvN:

]'idca di un ùbrefie ctuu espressioreiiPica del liF guàgÉioteatrale: DasLa so, dacùr r dùenon ìrosso pensde a.ltenùIe @rÒf e 116, vales: lorfrula di sahlo, esprcssacon rL 1lt. Cúrrèret inlinito co4iuntr! esofaùvoo r/4rlare cone ndmtivo, _ silva nel rerso su.cesuvo _ ,dleo. asto ìrene' cspl endiadi c.rcdqùq per totú... coùcl&ver caiirà: "il boscoe ra ia la salasmbra mcora Pu na,, quindi na tana ncì grandeai dxe toPoliniin .èr.a di ù! bucoú cu m 1l?. eror súrgolaiecol sco esi, ncnLreI Èmù Ietiitu, erdrn indica la ne .m.ldre, dalla radice aeccìa,. ù le€ùe sini di c lar is , ( c hr d v c '. e .lodo, .chiudo', reìde

eranocanl E I molossi e di lorza$raor agqéssivi da!paese d naria,imporiali n€l'Epircma deimolossi, lnoicag€_ quil'espessone canroaquar nèicamenie ha la fun' d a e I'aqgerivo un|aglro zionediconleúe A n_ m I lracasso Prcdotodal concreba mmagine can sono , lerrore cutere delle battenti gìa-rcdei Por' nonao_ chenoioriamenE a bP e nongati' baiano fslDa,leiilrclh su0 i comeinvecePolremmo ma,da únaPar iG bpr .omemnmensali asDeflarci ani' umanis ennosoÉa! a ie,ilqaflo(&/es)emun raroa rìrae abbaslanza Bomaidal'ata,dúetopl delalavolasonoslal da localisi de E fall€zza uma' ora?iopmfondamenle addl ceaadi morasqnonE del il imbombo s acceniua

i fd ouelo di assaggiare cibi€a il complodelco6!d' loscn|& detlopraeg{rslaloi v. che lacevaoa cava $6 quaf quando sil€msva nlsÍare somm $no polesse

233


?r IÌÉíIO

e galìa Ed3

a úso.€st E. Oh s€!

az,onoa à-zzÀ e @ eradìe pGt

r lleÍ n r E e Efiusesseèe benefi€

tranneI

ùrgliil

ca"oasso, t eandoera

Le Odi otMiane, sopràttulto i primi tre libd (pubblicatinei 23 a.C.),risalgonoagli a'Ìni del grandeferaorccreativodell età arulustea,quanJo Vilgilio attendevaaIBn eide.l;io ùle St)tie e gli elegiacialle Ìispettive raccoltepoetiche ln esseil cliìssiclsmotoccail sùo\eftice grazieallalimpidezze dello stile' sostenutodall'in_ espresqlvochFramtte tensità ilei contenuti, sempredisciplinali da.lrigore e da'11'cquilibrio izzano rm'a e natùra BenchéOraziochiami ca?'Lizo (ncanli') Ie sue odi, la lidca orazia'nanon va ntesa n senso ronantico comelibera effusionedi sentimentj,ma comeeeprcssioÍe lett€lalis condiziona ta dalÌeconveúioni dì ú genereche rjsalefino ai Ìidci greci arcaici Partlcolamrentepresenti sonoi modelli di Alceo (il tena del viro; la metafomdella navein I 1'1;la gioia per la molte del tila']lno in I 3?) e rli Slffo (ne[e inÙÌagini a.fferentia[a sfem amorosa),ma a']lchedellali' dca corale di PindaÌo nello stjle eloquentedellapoesiacivile e celebratiB Acutam€nteindaÉatàda Gioryio Pasqùalinel suoclassícolùro Ofttzl'o lirica' cit, la compo' nente ellenistics è presente nelÌa varietà degli argomenti e dei metd, nella rafTinatezza espressivaollenuta grazie allà ijce.rcàdeliacalkdrl ixtnciÙld (l'esplessioneshldiata in vjstà della massjlllaefficacia) e aI lobor h,zle, I'intensolavoro di riÎnilùa dal qualeiÌ lesto esce levigato e compatto, plivo di smagliatue. Anche la tecnic& del 'motto', denominatada Pa-s[ua[narteallusí'a, (vd Awnfanùi]tu7nto' p 247),consistentenel úprendereda ùn lÍi co lFeco uno sprmtoalasvolgerein piena llbertà, polta Orazioa rivìsitaregli epi€rammatrstr dell'ellenismo La tecnica alÌusivàtlunque e, piùlin generale'l'uso di modelli non pregiudicarol'originalità di orizio, nÌa la inquadranoe Ia coordjnanoin un codice sernantico,espressNoe metrìco preesistente,all ìntemo aìelqua.lejl poeta ò stimolaloa emuliìrei maestriche ]o hannoprece duto.

NelleOdi i rcmi,l'ordinedi idee,là sensibilità giàpresenlìnelle'galirg, con1à problemaliche t1.r.,t""bjll rqNttar.".t" *-o "lle " quiinvecesonodecantatl'con' più discorsiva, --*,iaffidatia m'esposjzione difrereúachelà etano cenlrati e frssatiin ùlmaÉllli teÌse ed elega,Ìlti.

prenÌrnrepe oriodi irunagini liriche chepossono l,a venr,gnomico,si esprimeafoaverso da LùìdesUmta.rio, da un paesaggio, Elun€enclo.a derespuntoda urLasituszionestagionale, della morte,1a vi[a, I'incombere della la fugàcità orazialìi: lipicanente sentimenti espdmere caàucitàdellecoseurnaree, di riflesso,finvito a goderel'attimoprimachesoplaggiu4ala íraEnermpe!à É e Cl|IaCcxllrl I qrassa,la ML6a. rwa a spiegal€|

vecchiara. La meùtazioneassumeili normagli accentidì ma serenaconqlrista,che fa del poeta Lm6aggio epicìùeo, awezzoa osseraarela lealtà senzanai làscia$i troppo cojnvolSere,preoccupato alinon rjnuncia,realla pîaplia dttrei rnediacrítos neppurenelle arnrersità' in questoordine di idee,le tem&tiche Ímolose non plesentanolltai ]\nmediatezzae l'esclunal coerentÌ sivitàalellapassionechecam[terjzzanoinvecela ]íica catulùana,ma sonoqua'ÌLto di incontri dìverse, di doìrne imiìagini inJatti, deÌineando Omzio, epicurea: concezione con la che non dedjstacco proprio con un sempre se non anche li ossen'a in sé conclusi, isolati e per fteddezza. scambialo ve essere Genuinamenteepicùreoè ancheil tema dell'amiciz;r ftd Sî,oridCostune Saciet".p 210)' che spessosi allargaÎùÌo a coinvoìgerel'evasionenella tranquillità dell-avita di ca"npàgla,Ial_ LeOdi

2g


'ffii*1trHYîlthTL.HT:;tf*îi#"*F*1;ulJ, seÌveper festeggiarcun evento' ma anchepel maJú.

':ilil',il* Ìffifl3'"ff i:ÌffiÌ:"' T*:51l;: $un:*:snru*i:,il, ?'rlfi'?4t'inearerun (ep'sto],al16'?9)'la rnÙtinear"n to u to""ureLultimoonzzonte, c!"o.so pìo .rt" *ttosta.realleleggidi natura:è inutilepmsarcal domarù'm98r0 i". lr"*".*

urun:';"rulmlm'Hiill",:"3$T'f"ffi F*JlTil:Jliltrif sazio'(satimI1,118;vdp 203)' ìrriioo iot*, "io "*conùnensale A $Ìestì motivi,checonfrgÙanola tempelÈ spuntiinerentiallaplopagaÈ si mescolano ffiÙtr* * "t"iara, n"lt"'"i odi'o^un"d:l

# lfine't^ie,nrilì;;;,"ltotto

Ib':.lI]:Ii-11^'Y"::t:"*"5

#àK"ffi"#"i$ry,;';+Èru!Èfl"Hf y-lilffi Hirsl;'ffiihf T"î"',!'i-lhf:#*#sn#.iJli jn aderneat ìibeÍà assoruta 6i,Ì'"o.o siùnsendo l':lm':#:Ì:m*;:iTi::tr }"ffi per di na€nanùntà' dellareginasconitta,suìcida ll panegirico

effetto

israrìÉ F""re1e61 i3:T3r.';ye:T :;;:#ll:ir:'"ì"::i.?tÍ l$rdr-9, jl'};ji,ij,"*lTí

flt'.J'.il1"";ff F."f.$:';',*1 I j",1":3,xT1l 'fJ,:jr:"; ffij .l r':;H"x'ÎiÍ:'$ ;iít;xl,"î'ffi'í,i11"": r*",::'"n*i:liit

iilfijlj#;Td,rtrn :,i"j;fl e,H'ru*#gij"*1q'gffi j11{":ff [ fl'8ls ff;:1,ri"",:"t"'':T"TJ::ilfl sl*;ill:t"*i:*,:rn*l;: ebrmaLr, o e lrullurprctonche nulist cont€ n€lranucler

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f*i*:*''':l#:!,"is:+:.iÉlí''." lifitlfff É

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238


II generelirico d't:IIIaGrecia'a Romú

e. ',-:tú.

indi' r cffatterespiccal|melt'e lìricoa RomaE'nr""s'on'noPr:"a delgenere Linhoduzione

:t:-'ffixIi;;':::ì:ilil t""*";::ly;:*1;"1:";lm;:"ffi

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239


Una uita per la poesia Ode

odt l( Le due odi ripoltate in questoprimo petconir consentonodi coflllerela poeticadi oftzio, la suaconsapevolezza clt operareall'interno di !r genercletteraÍo nobile e l'ausplcio- chenell'odelll 30 divienc certezza di poter gìÌrngerea conquistarela FJodapoetica. Ma cjò che rende più stjm rlante,perftìo conturba.nte,il disco$o del poeta ò la Dossibilitàdr 'iJr""",ianidietrol'ioliricoq.llo. ts..\uol,.hidr.""" lio empirico ..0..ìrp8 i:rr,l graficadi questhomoche, divenutoda uÌniìefiglio di ìibeto uno dei pe$onaggi potenzialmente più eutorevoli e potenti della RomadeÌ tempo,anteposeall'ebbtezzadel poterela \, óltade , noój..F-os.alrd.prU.otp.l.ppf j a L \'. :lrrtarrrt.ti|17ll,lcirrrr.rrtt: Nel25 Aru{ustoavevaoffe o a orazioìa Dos sI Lrcdr oi\a_rai"F scglets-rioalle s|ra corrisponderizaprivata. S, rat rv. Ji u tn".n deljcatoe importantisstmo,neì cui eserdzioOnzio a\,Ìebbepotuto non solo scrivererna sLÉSerir-",consi!*iare,propone, probàbilnenle anchcprenderedecisioni E sj tratlìva {li svoìgre questefir,ìz.roniavendocomedùctto superioretÌon utt magistmtoo Ìln funzÌonaJiooualsL''. li rlp r- '1 {rgrJso.. od,giI,,r riruo.upoè.tiL-lL-o"id,li . t "np (lhe cosalo indussea rllmtare rnla propostatanto alìeltante?Le Ègjoni sànrnìo slale moLtplici na nconducibili à urlaspilàzionedi fondo, la sahagìraì:dia dela plopúa. aukirkeio dìe ìmplicàvaull assoÌutobjsognodi libertà, taloraperfino dÌ solrtùdùre. GiovenaleosseFeràchet ltt,a.'ìasatu e$tcum dicrLHoratí1ts ,,eulne,,. <Oràziollà lo stom;co pienoquandodìce 'evoè"(il grido delì'estasi bacclLjca, assimilato allatto dellàcreviorpoetjca), (satilr VII 62), quasia smentie iì provcrbialecantina nah rlant po1e r.Ir efle--Olazio,quandoopponevà il suoúiuto aìlapropostàdj Augusto,àveú già;fteùrlo graziÉ: Mecenatcla tmnquiÌlità econonncae I donodella lilla. Qualcùno,comeLuca{lanali.si è scir. 'ld.r:rco'0 1 :nrodi. aroîUzldr.ircLqr.'tol.ldr.hi,rodét.-ndo r^ oa\,o,ot . .. \'r. .of.ét-,i', semo"o ,lC.ovo a- Àl, lìrijr"non\:\p0 s,,l..poF"ir.n,,I.olo,_r."j tica, ma tuttà l'alte. anchel'al|e pirì nobile e quella.he pj1ìamiamo,da GÌottoà Michelal1qÉl: r Rrrb-n\.,,tata,,nr'pitailin "r o.tt un b, I prp. .o\tst,n 1.ot.rnpt.rl". Quelloche tanlo pjù ci colpiscein Cllazio,dlùtquc è la suariluttanzo a lasciatìsi coinvolsè re il u,'l"r 'rrd, uT.gi,r,^, hF lo J\rpl o- .o.ddt,,o. pt o.né lr,tFfF.nc . A. c ""',,. ' cerlo conferitola Éloda.0 anche,senìplicemente,quandofbssedivenutoLùìdilFjtaio di .ii te, non gÌi àvrebbeconsenlitodi pa,ssarele gioflrata e modo suo, andir.Ìdoal mctcati : dìrederequarlo costavanoleglùìÌ e fano o àggirdrdosjdi se|e el forc tla irìbroslioni e cÉ latani,per poi aÌùlafscne a dormiresenzal'àssillodeldomaniasatiraI 6. I 12 l21l.

lillltrE érche &ltri poeti - da CatuÌloa Persr.: i LeopEfdi. quàlche lare soìo esempio ìrer - harmocLedicalo la propda.r,itaa.llapoesia.Xlaqu._j,

(:hesí erà úlutametÌte ernarginatoin ur mondoali-a clr(lafullo cra la sceltàdì Itî bah.émiet1, Ìutivo, in grm paÉeoccupatodallapresenzàdi Lesbia.Quelledi percioe Leopardiflùono.jstenzeLmbratiìi,per le qrxìlil'attilità poeticà.piii clìe frutto di urìasceltàveree propria,eÈ jr r4riego,rÌ risarcinento di Llltcamtiereschi\o, chefràpponera$a.!ì ostacoltai rupportiunìalj Quelladì orazio, jrvece, fu ll]la risolnzione consapevole e autentica: la poesiafu per :: unasceltadi libeÌtà,e proprioper questoil suocsempiononccssa,a distanza di oÌlredueij lenni. di farci riflettere sr tapporto tIà successoe soddisfaz ioneinteriore, trà potere e lbeai

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\faec( t glpl s:ìt q

,1,ìl]eg


diSrazio lirica Lavocazione d€q oLcQÈ1€!\o d.r Ée|$o-.

--r-rxrq]* In questaprimaode,chefuue anchedaprcemloallamccoliadeiprimitre libd, Omao I a.llapoesia. dichiarala suascelladi unavita dedicatainteramente ll Ìuogocomun€rclativoa.llavarietàdeigustie delÌesceltedegliùomini- chesi suolechiama tedescaequiulenlea.Ìlatiúopreanbulxrm è un motivo$à plere Pìdr?€l conuu pa.rola Ír ;É:_-d hr!-:iú er a.::=! r F*-*::i-f,r il b !ì-r-:; ir t r0t€Ea deì i' :- h

lA2::l' . a'S-

E úr x:aÌ! felÈ :Ì itri lra dr i :!r4F

ìai(' t:a*st:lÈ:t:':5 attlrt*ah-

ha io st,r:r+ la crcazi rG rr. Lì el:.i ùto glazi€ r ali. si è sczl6-sSOCOme !i

Dìolane arr l[i]he]ànger i coinvolScI gli a$ebtÉ út3dodi cor' al mercatoa glioni e ciar'

) a Pelsio a ù. \fa quelh mondoalterli fulono esi oprià, era ìù onl ullràtìt. 5iafu per lui ,tre due mileree libertà.

NeLLa tradúione grecadei profettici (gli scútti di esoltMione alla filosofia) liì cìassiljcazione gened di vita em stata poi nornalizzata enlro quafÙotendenzeconispondenti'd aìfr'"tdei ia.Ìti obiettivi: la gtoús, gli oroli, il piscere, la ricchezza l quattro geneú di viia dtomaÌìo jî questaode,na al di fuod di ognischematisnÌodi scuol-4. Mentre infatti i filosofi emno soìrti concluderela rassegnaprospettandola superiodtàdi un ultedofe tipo di vjta, quellateoretidiversedalla sua (quelladel politico, ca, iÌ poelà non condannàné escludescelLeesistenzia.ll Ìv. ? 8r deÌ latifondlsla,w. I 10; del mercanle,$l 15 Ì8; del soldato,w' 23-25;del caccìatore j1 dimentico{:lellasposa,\-r. 25-28).AÌu| alcunefigure comel'atletà (w. 3-6); contadino(!'\t 11-14)ì l'epicureochesa trovale rùÌapausaalla faticà (!v 19-22)- appaionocorgeniali a Orazio. chene inserjscequalchetratto nei verci 29-36,in cui parla in prjna peNona Sututte queste figrlle aleggiàla superioreÍonia del poela,lna si tratta dr un atteggiamentolont'ro da disprezzoo sufficierìza,tanto più che I'ironia serpeBgiàLmpo' o!'Lmquenell'odee non nspanrúa la stessasceltadì viia di orazio:lma vita dealrtadle poesia, associataall'iperbolegiocosadel Doetacheproveùialmenie toccail cielo con il capo. Itcsc\E p'úi.(.q\ (.tu\{io{-.rr Vj||"q Frjì€a!*\, (i Metlo: asclepiadejminori

urutui" e&t"."gi1rr, . uaeè"n+"

0 î/ecenale. clsjrJo!!-€,l discendenle daanlenatl

o ef orae*sidium et dulcedecúsméum,

sffiì,ibsc5ìhúop,nv&em $yfnicum ,ffSÌ.,.,,.., rùat metaque colle8lsse

L rta.ls edite rc8ibùs: d rs mdi.2 propmen Ì r qùnu genenao.e Í.:n as.endcnti (dopo e 2r:1r. ùrs,Frabis mà qui si4ninca r"s), {ÙFnan,ì a.rncarcn@ ri:' è il rccatirc del !d rrio pedctto (cotor.la \ nn M1ew ) dr edo, I o et pr6ldiun-, deG la lomlla d sapore drmo, eqrine la galtr

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tudine di orùzjo ÌcNo I'uono da cui avcvaotte' nùio vantagginalerjàli [pfaesidiì]m) e noralì klea6). 3-4, 3út,. iuEt: cosl,tu zi,a\e: ent (n ùùùlk) quas iu\ù .ÒUegisse cùîrì,clrb prlNerem ALunpi.:ùtt. - colleg\ase l'ùúnito lcÌletro si ri ierisce allo stato !ì'ùimo d.ll'aùúgaaìlaJlnedeLla cona, dho di groialef

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0 mladrlesa e fi 0 00lce0n0fe'

3acuipiace averraccolto visono alcun polvere a4echelamela la diolimp coni cocaho

la iltú avereconsegmto ria. - n€ttqùe: en detta n.,a ciascúnadellc due .olonninelostc alLestr-"_ nità delìa sr?ta iú dal D di îen .he seDda\t la coNia dl ùdata da quella di ritorno) l abìlitàd€] lauqa consùteuú ra seniadaper gùadagnare tcnpo, na senzaùrtarla con le tuote.

ha nappaenèva E Dopoladedica E Mecanare dele varie nobile deiCiln, z o la rass€gna allahmlglia da ucum0n "vil€,(icosddetbloldea discendenle tadizionetrelica€ lilosofi ca greca),cioèd€e scète V rgl i oe € delletendeuedi vilacho E D aquando parlicolar va o nel38a.C.avevano carailerizzano LaPn_ dLPercon€ pres€nhlo il poetaa Mece. calegprie nale era natalra i du€ masceladiviiaè quela aîìicizEchs de o sponiv!(w 3-6).che unafi€nuosa conle. dural a l i noal a anbiscea success. sarebbe mone, awenuEp€l€nEm- ritodab vmoranea garc bi n€ll'8a C.G.die all'anìOrazio cza conMecenale, era€nlÉlone Pilrimportan- E A O lm pa nelElde si lon€vano dellen- (Peloponneso), le cicob €narario po,vicinoa o slessoAugu. olni quallroann Piùdnè ai oits natig och panellenici, slo,€ ne 33a.C.av€va aleii nutolndonoav asabna, quai panechavano dalute e cth o!€iMva r tugo &lle noie prov€ni€nil d€ a GrcciaLacofsacon di. a quadtga\cuntcutùn,

241


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5. plfnaaùc .La $alna de.ll.l vitiÒna,: rrmr un rano dl uln'o setmiìco, tìoi - ler mflùcú oricn lale ù nn .dlla rma turono il sinbolo dela rìt r.i! rcÌ Éio.hi o]ìnpi'r' ú! l ùsanzaerà Fa$ara úrh. ner lddi rorúni -

Rrb. lda fno. -df. pro lnmenle .sPMZo"lùù d. àlla ra.collà sun arà chesì là.e!a del hìmcnio dopo là trebbl.húa ler denpúne lc..se e rr. spoÍa o ner grdìd ln t rút) ll. Gaudènten:e oÈ tr voltudel Fictolo.ontadt n. oriro di anibrzrofrt d liea z , l c P{ dd t f e r É " \ iLld' t ar r' I . Ò ! linuar e a z alpar c I

6, evehit 8il deos: an rúlzúo lúo agÌidòi srgno ri dell1Tena", doè rendÙ no (ùròrrt è sinSolarein ouanloconcordrloa senqr .on ùro Ll.i dre so8_ gctii trro e lorf'dl úr norrali .ome gn úer lo$etto è aús derI r ?. ìùne: diPerde con' ilfun dPlt 9 d a,l ot del\'4 en rtrod ute l! s e' ..nda tenderù, queu o rhr Prililegiala caúrera porri'ca L te4enintu .. norun_ hF: abìati\î sÎnnùent.le f. illu: lmnrP ertnrlJ , ,r.l Si rrJrrl !L r oP gimrìe lropiehrio leme ro, là 0n atidrtà è espFs s. ù{ Po$essruPÓ!n'' che nsúc sul gelosos€n sì dellaPtuPÙeú' ì0. de Libyeb . ÙeF: ocr iigura di sintddo'Ìt (Lap!Íe Per ìl tùlÎol Lx tibìa nrdì.a I Àirica 'rel Nord, grandeProduliÙ'e di lùnìento _ le.flfir: !

242

il:i'', :]li;:]ilfr ì11;:',1T giornara oravorc

paealla una néd sollrarre

o corbezzo verde un *u'o"o i'"'t' 'o'ui"n 'on

|!Éeo neridionale fúìo' s pd le $F ierL estc.è dertoUifilo dallisoladr _ Vlros a sud del!úbea ntùt8: |Fnra lrudú ti\o dtl soe!€tto sonure' so di 5.i", La .oLL.taziÙ rcú\Éù. a lltrtt.ùtu raor'r Fnd. suggesln'a_ n.nîe Ì nìea di ù nrviEr

zm ìrmnulvo di curus)erara [!l c oèa cond comeq'er me. resa laggioslss pfenqrosa, oaraou Ltt.: : oattapoesa ot pói. oaenaLo mmortate

15-1?, !ùctanten . 3Ù: ( oslruziùne:,vtr.dIot 1ùetlens,\1t|.rn ttc ton.t tu Jlùtltbts lt:úi is 111Íl0trnurL t.<$ pace,) tsna s€ceÍ r3-1,{.ùt, ùt {d'L se ha !aìor. elesegetco rl nrú orrîiùli su. p!ese') r$le-lto a rlierrM (.on1 0 - 2 1 ,E s t . s P e r r r r : liùti\o Potenzi.lel.c0e trl all ,c. .0struzione: $sa cnc loÎreb ;ùiera a p n ( ù k t 1 't 'r t r s P t I r t qqúol ì; essÉ indotio l l,lú$ia ùe. d.tt t lot tore qlaloF loss distnllo ten . saluj,n1))j. "aè dnlla .ùra der caúPr _ clù non dispEzra dbci dr l.dl'i trab€ CYPriÈ: !É.chio Nlassco.ne or {Ìrro!rianìcnie 4rarc'. sorrà[e ura PàÍe qùnlìì .legnú, e mdonl 'lìa rtiornaladi la!!ro'. ' velog (Ìa nateÌù Per nià ieris Docúla Massiei: getlo)P{ indrcden rú è ùe_ !.. "ia, "biccÌìieú toninia ll conrencrlelJèr Nt fiagilìh di h.rte-àl il comenuto)!.Ì I Ù\o' peric.lo Uaggetirloi ! .lc è il \fa$ìoo, lrrodotto lndèuelitjn èt os ' r m ill CdPani.: ú !ìno Pre_ ljv. scelb qúnlD ulro cir|! ir$r€rì. con I regna' othmo ÌÌoducela aèoubo.il Ealcúo e alrr' rú an o0sttuzione da ne del - sotirlo , de ilie: ipc{ìà ronto .he tencrdo (l!N to: íh?d dkJ e n groÈ n'rre linNfida Llì f ataoler.sà rnLerancnLe Íe dcÌ lomncrdo nÙùu 14. Mlrtoùn.

n!re:

2l-22, n€nbra.., sto-

ch€allasua-ì> Percamo

b n;L133a c. a!€vaL-= delti b in efedilàLso legr:r sono I roman Itl o Boma.L due Poìlsrr epiteto ou-tt oaouilno, t candicionbus IaP ol sosr' (Attatnis R omoldoP o o quastullorl r_'-È Lnco$an cuDano diess€re Laccusa l'imrnÈ-sa s giusllcacon quàsia rendere 1r(Íìobires) mac.n uf E concu LaPlebe dell'ofèna, a lacilita con = diioniaconn€sso o: : ratlereProverbiale d!u_rupica rc spressone erano onon I triplici tl de cur' modl modelacu[LrÉ ;Adr oiirirnPonarìli aushono'utì(quesìura, cre prelura,consolalo), ..nfervanola PrerogalNal1-óll w 1518Pres€'a conqu€sla LaliqutaOetmercante d€!lanoblllà: O€zoPreeft esor€ssione scelladi vìla, l-1î laf coè n gel* i ià la seconda wnlocnesPm Oas,: * e Pe-':* ieroditempesle otsde granoe [7] Silrana teri€o,!acul t-oprìelarlo di accumulare Prc_ Ii2l Il marelcaroe 3' I smania l a egeol ra te s: : do\: Samoe Micono r++la leggenda ftl Sih?tladelPccoo con_ condo dlversam€nr€ che ìàlno, dallerigurclino€Prcs€a_ b, nonhaambziofle m€ E dalsaF suasoddlslanon€


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sh?hrs,nuncadaquaelenecaputsacúe. MuÌtoscasftaiuvantet Ìituotuba€ pelmirdussonitusbellaquemahibus detestataManetsùbIoveftigido venatorteneraeconiugisùìmemo! seuvisaestcatuliscelvafidelibus, seurupitteÌetesMaxsùs aperplagas.T Sèq praemia Medoctammhederae frontium dismiscentsuperis,megelidumnemusNlanphanùnque levesrum Sarlrischori secemuntDoDulo. si neouetibias lEuterpecohjbetnecPollh,'rnnia Y ,:\-r'"ro

orapresso unasofgente fiofmoanle diacqua sam,r3 g A molipiaccono iaccampament e lsuono deatromba msloa quelo deliluoi4 e legueremaedelle dalle madr15Pernota sollouncelod ghacco ilcacciaiorc, dimenlico delateneE @nsorle.ib sacheunacerva ledeli siastala awislata daican sachem cnghia e ma|sico abba rolloe relirilorle. premio l\,le lederari delle dotte fronti, mesco aagldèsuperi, meillresco boscoi! eiedanze eggere deleNinte coni Salirìis dislinguono dalla lola'0purché néEulerpe lEllenga i llaulo néPoimnia,l

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4 I fgliodiDedab

n N\] -, dr È Èig bolico. - tubne la trunba ac.usativodi relúio*- ìeri. dùaiato quùio dirjtta, dit suonocù!o. jn tli nienbn'. . ùbùto: ò ùso prcso la lanie.ia IÌ t:Énia del corùezzolo, sùorc dela trunba si a.lenprererdecon m costà a quello del ltlro dando un Fmr.,d so - ioglree ba(he ro$e. !e.dq@ lere opùt ,t&6. 24. utlibu: dativo datipico esenrio dl genie.La larùla úeà un *:'no iumhra, tM tli -ru. qÉlle espressioniaitenta elietio di ossinòro con ìl pafiicipio d€resrd,o del lRe calibnte neìlequli rc6o sùccessivo. I rra cìa$ico otii€ne ìa pregndza rjdu 6ina 25. det6t.ta: paltjcrpjo peletto del ierbo depo .=rjo gì afìncj lomali e rrllando le possibilità nentede,rsr.r,rMtDpoeti@efte convalorepa Elressire dellù panta. id si úseM ùa doppiÀ sivo. NIaI iodssjno rilie' !o dela ldola, suliaquale 14ú di jpalage Gmbio d inione tra lc parti dcl chi leggesembn inùt?to nroBo) inlatii la8letiì a sofierroNi per ifl-"tie. :.: l.z,s propriamentè re. dipendesopraitutio dallisolanenioche e$a rúene al dolcenomo haalìntemodel disc.6q r-.: deU'acqua(aqzoe), Dnue saùe alle Ni e evideùjata dall.rlauòc ntenùte le soryerti mrl e sepdata dal suc -{o :r!ùr), in onore delle cs$vo mare, dalseSno rlùr ognjannosi celebru diìnie.punzione.! evis afesta dq FúLt oo.ltn dente che a detestare la gueÍa non sono solo le i lide [] 13 ! 295). 13. Ituo: $enpio della mdi, m mche oroio :'.iddett^ .araparotia sub love. metoninbper ..niFmtlidia (o lrort irdicafe il cielo, con il qualeGiove\rniva identi i abbreliato: lt,ùo equi ai€ a ltrrt soaùù): hvo iato sce ìa c.ncentrazione 27. @tùIb,,, fid€libu: dativo d'agente Cone 5!Fsira, mentrela dis' mùazione dela silaba spe$o alviene nella ìin -- ilitùa tubae pemî 8u poetjca,jl temine.d :-, s@ú6) conseSuenn lùlrs ha pe.duio l oiSìmrio rdore di diminutno --rdenie efielto lonosin-

dggli lichlcomedivinalolllalruto @ Dopoa €s€€sna donsiaco varlala di nvasamenio ambiziosi, appena è i do slesso a dalaliguadellagrco[orc,nelqual€ p€rbocca 28. eù... pllgrr cosirudelpoela labodxonîacocculo ecco padare zia e: set apèr Marsùs unasceiad viap€rlaquarwit pLaudsteretes.leOrdlohaunmolodisim- @ la poesap'edeta da Marsu &pe.r le ierre paria:s falta dell'uomo orazioè dunquea lica dèIa Ma$ira, con ì hoscài operoso spiriluali cheperòsa dedi- coni suoipaesagg intorno al lago FiLcino. c€repan€d€lsuolempoa chelannoda specch o agli bensi lresta\ùo ala .ac de poelap€unsobrlorisioro, allelalo slalid'animo cia al cinghialeina l'ag ( Ma$co,unv no |allrc,nellalEdtioneleltedalvino getijYoi{"^as ientra in prodotto in campan a)€ a rariaI boscoè sacroale qùel gù$o peÌ ra caFÍeconbnocon a nalura,senz@ione concFta che si mnd. i detlaniePcu€ . Un qoadroallines rova in E lassoci.zion€ di Nnte 29. Mù jl lrotune in !.tuflezio 0e Hunnatua I e salfi nelladanzarchiacùsatn!, úpreso iI úafodoni29-33i.sdraali n compa. maancofaI'ambiente ra dal u e del lerso se' gniasuliaten€ra comeruogo sacrooeL €ùa prcs- sraco 1spiraz onepo€lca,anche sounruscello sotorÉnid 8ùenie,occupala posizio ne iniziale rlel peliodo, d unat0 al ber0, ri sl 0ran0 se a poesaclasslca Ùeando una lorte con' gioiosamonte ilu!!€ dala scom' I lorocorp Orazio trappostione tra il poeta úrazonalech€s0' senzagEndespesaso- poslezza si*so e Cli ùonùi che so prallulloquando lenpoè litamenle s aswaa rlua. no attÌatti da dirdse scel. e mani. beo € laslagonecospa€e le di Dioniso.Bacco te di ùta. . plenir: aF dl dilo eÈa!€de{gianie". l€siaquolleesigenza logicoe di gorc equilibrìo losiziore dr h,ed€îae.A esclùione di @. che sta chèiènlÉnone . dalsuo. slilislìco m I comoricur\o ill ùú losizione di iolùto noacurousaiodallacav.al Ljpdbaiù iiova co[ispordwa h redras .. plag6

isolmento,tutio il ve$. denoraùa lofié coesioN siilisfica lespression. ùtLatutu heù,ae prE mnJrontlnm è compo chiasÌico,cheacent@ ì i perb^fòdD.tatutu... înùt ,1, chori: grccjsnoisi

non @ N€llespression€ c'èsololconcetoarslocralc.dell'arle, chedslnguoI poora dalvolgo(clr. @ faggellvo "lenera, toóe1t1, 1:Ui pnhnun puÒindicare sialadolcezza dgus erafteq, m anche I rlco d€llasposasa sopranuto, I'id€achel'eniusiasmo rapisce e porlaluoridalla lasualrsschezza a d sponb tà giovanile, checonbrs.€ i$llo a a c$cciutaggi€ Pomnede caccialoreivi si puÒ E InomiEuterpe cogliolounanoladi c€nze nias gnficanorispeilvanalura daparledi O@io menl€.laralegratce' e cheperc€rioa uncielodi .la iccadiinn', maOra2io parl aq ui! enefcam 6nle lhiacco p€lsrrcbboil cac de e M use com odivnt à dolcanbprcscndendo dald comp€ienze E lèdera,sacraa 86cco € specfiche ne pro€ggere e è | insegna del'lspiraz one c ascuna poeùca, concapila &gli aft lagueÍas porE Perché iaMa orofigli.

2+3


35

laliÉd Lesbo rliuld accordare depoellircl, Esel!" m pola!îelnunrero leslel€ atoccare aleslaaltaglungerò (lrad. A d Foncoronr)

refugittenderebaxbiton Lesboum Quodsimellricis vatibuslnseres, sublimifejiamsiderave{iice. ti!:cfirè

,e:i{!-5!

t4, Lesboun,,, borbiton: il lrdfrrús cra una spècicdj Lià a sct e coúc .hc seo\do la Lùdizro.e cra sla ta rnre nta tl da liDiùrùo Pnì the la tu hù dello sttunento t!ì h lepiero /,eslra,7r.hc ricrtn nel soljto g!sto orùúo per b clnneÙ azio.. concretr:qÙ lero ssune ù sjgnilrratoìrarh.oldnìe e !regnanLei in quùîo ìrùli.alisoladi l,esLo,dole èra iì.nh la grand epÒe sralifica dr

-ín €r!ú ona\

Alceo c di Saiio. che Orazioiic.e lrescrlj .! 45. ry.icis vttibN: I a€ gcfiiYo4eco che irìdicaÌa poesialirica trova qui h îra pnru arLéDaone!r ùgù. lalnù Owù à[u de lerosinìlmenteal ct .one llessan.ìrirìod.i nù !è pocti Ìii d deI ù I gI u! p0 ! auguri dr eN.ar I lar !a è, gwie àl giùdino 36, sublini,,. vertic€: àLlatiYo !ìi nod., con

ì!.rbato Non è iÌdispen ùbile a.c.rtrF seI aggct tìro srÙltlai aÙlrialunzn) r e P r c d i . a l 'v a( " c o n l a puia del capo, o sen pli.emerie .itril)utn'a (..or il crDo levato al ro, ìn ogni!údo, lrper ùole pr.lerbiùl. f an.lri oÍli didano (otur. rr .ielo.on ùn ditù,) slitolr nea il lono gio.osoe au e idrmensiona toironnro. serNoaistocnti.o dato la str.rùx1it ti.tuh 1el

adane' lZ? lod€s chude l*ul lemade v€6 innal. de súo O€ziohacoscenza che valore, mas aspetla

ras!; approvr M€cenaìe poesia: soloin talecas. uom. degli saràp irielice

'i.32.

La struttura. Alnedo GhúelÌj ha rlparilo i 36 ver sì rìelloiìe sccondoil segueÌrl,esch€mastnìttu|a mggruppa l fr 2 + 6 + 1 0 + 1 I) + 6 + 2 . C ìascxn nlenteodi lersi wìlùPpaun Lcma: 1\r 1 ,: dedicaa Nfecenalc w 3 8 lita a antedelÌagLona -\ry. 9 18:\ih anante dd guadagiù vfia anarlr] del Pìaccre Br 19-2E: w 29-3,1ivita a,.nartedellapoesia v !.3 5 ' 3 6 : ri c h i c s ta d e l l a!pfovazr0nedr l,'odeha dunque unà struttxn anllarer sr apr€ c si rhindenel ronnrdl Mecelùte.al qnaLeLlpoel.à si dvolge i]Ìel arìente, lrina con lrmirÌi di clo_ gio, poì con ìa dchiestadel'alllolazlone Lo stile.Questaodc non è reurtatauna dellemi glnid rl tono drltusanente djscorsivoe una cerlir ùìdet€mùìateza dcl siq lifàio comllessi\'o.chc stenta a emelgere, ne laruro àpprczzarcsoplal tutto l a(uraia larorazione miniatùristlca Linùnagr,tedel soldaio e ìe altre figure delrncaie n€Ì cofpo centfaleron s1dillerrrzLanonellaso' $ùìza da qùelle iili.he della dìatriba fibsoiica e

delle siesseSo/n" omziane:ma qùr sonooAqe: di una particolareatlenzionear.jstica,riesella:: con raflnaiezzà di stiìe. Fa la suacompàrsail gLtstodeltacallida iunctú ro, .aratierisÎjcodeucOdi maànchedi tuttn LquestouocediÌnentocor-i le .lassicaoraziana: sre nel ldlortzarri al nassìmola lafola lonerl la a rergìre in contesti altentamente sfrdÈlì l cùi coùìpaioronumerosissinefigùe di iperlra: irn bùonnumerodi chiùsmiNe ò un eseJnpioi spressioneorJ n4me lert .apuL sa.rur {.\ \d. rora) Per altrlvelsile sceltiicsprcssir.Iin\ianoa i" ii tlpici dell'erudizioneelessrndrinà, s.lì.:: lùrto nelÌ,usodegliepiteli csomalNritra I q-:: (ni 1 : si lossonosegnalarerrà/l,tdrr. 'rlis ,p.1trLu .. nobtlis F. 5). catulis Jidti,tbll: di Orazìt:' 2?1.ì{a è DroDrÍadel classicismo ta tenri enza a evi tare i l nmagii "indeffnite, 1" fircoscfivcndoleI'ediarlc el:::i (spessoi n i r)erbai oiai b!.ts.. { rrei s,! l' r ltìtaun. ÍLt1ru,r.11)cllfi pur avcnlo \. Ir--l sono scmpre Dre\,al€nlcnìente$omatjloì

ì3'l?i'll$"' 3[:fli"J.$*:ii[i:'j:Ìid:5:i."3iîl'3i]'i",ili 244

Orazio


dicongedo '! Canto del ca,'nminocompiulo,Orazionutle l'orgogliosacoscienzadel propúo \"aloCoÌLsapevole I re poetico,chenell'odea Mecenate0 1; vd. p. 2'{1) em stato espressodal sempliceauspiciodi esserearÌnoveratofta i poeli liici (nsetu mi ponai nel nrmero dei poeti lirici, a Lestàalta grun_ gerò a toccarele stelle,, .!\'. 35 36). I Questaode fondemolivi della tlsdizíone lettemría e spunti origln&li. 'lla i primi sì possonoarmoverareil famosocompiantodi Simonideper i morti alle Termop i (nun tale sepol;ro né la ru€ginené il tempo che tutlo doll1adistruggeranno>;fr. 531PaÉe,w. 4-5) e un epinicio di Pindaro ("ho iruulzato nella \'ììIe di Apollo ricca d'oro ur tesoro dr inlì che non distruggeràné pioggiatempestosagiungendocon rul esercitoimpeluosodl tuonanti nubi, né venlo colpendoloalaogniparte spingeràne.gljabissidel nare";Pii?ao U 5 1'{) l\'lalu spunrol"l èru|.osr-rF'rpèr" prF{o e|júìrîa€-no- djgravilaI-llo "on'ìna-oplponl+ flce e della tacita vestale.che saldaI'afeÍnazione dell'inmort&lità Doetica !]l'etemità di Rona qualepotevaessereconcepitada rn ùomopaltecipe dellapú, A?4u,sfd'dimenticotr'lmeno p;r LmisLantedel sensodi precarieh tante volte proclamato ll ricodo deÌlatena dAplùia,iÌ contmstotra le umili origini e là glolia raggiunta,lagioiadi esselecelebratosoprattut to nei luogln aì'odginesono a.ltletta.nticontnssegni dell'odgjnalitàorazla'\ain un canto che raSgiunge il eublime proprio tmendolo spuntodal ricordo di umili cose. Metro:àsclepiadeiminod quj sono,r$:i1ù. Grica.cesel*

a d-r.(ll!! r<) |jl.!i rt- ùì,ia { + clrc \-o crr;i,,,.r1Ùò -.{ iJ,rlrùÀ.Ékn lld leq(ilq LGo .! ì' \ !ai ct' q' J ' -' ' .r: ." ' sr .1 .. por e\ \ t - r i ù u' ' i L(& !!Jt\:( '.. Èú -o ,L ., Fr " -. ,J !\ f r'r'*:t-r rt ,oaereperennius Exelt momùnentum

\Ùr!Ù i ' - c{!r::r'l:altjus, situp,'ramidum regaliqu€ 1' ,.-j.,.'f':" ' i nonAquiloimpoiens:-' qul-anonirnlei .' ::, .," " i ... ìiÌ .: "aa". rlr'crcr pc{11{ f}ltlir i poÉit dinière aut innumerabìlis

iuretli ipeò:r: É 'l

sd.me (\: =

. rotlJ (w: +t no di Omzroa-} rc imnrgiri

bggereM Seila.

27-3?

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o' annorumsen"s fuaaterporum, \cc\! 'g .oJ, .' _ "t Nonomrls monar.mulraqueparsmel o.d . . (. \_

rre e!'1ì{ !# ( ';l{_t' ' ' é,

L .ru ,-

vitabitLibitìnan;usqueegopostem l.È :*'eir,r:N.r-r. .r ",.-...-l dumCapilolium lauderecens, crescam scandetcumtacitavirginepontifex L Erègi: perlctio dr É'?. da inienderenet f;;o di (ho compruto', .di lonaro a É]m.' il îemine i-n dala nedesm ra -u€ntm: te di lwn trè e ú rìe <ìù cd e$t)rine ìÌ con sro dcllìmrortalÌa poei: - rere perenÌrN: a:ii du.àlurc del btun r, LÀ*Fiîivo !.14rzs : !r/ e dnrs) indica <a'r la dúfaia, non fel€f = con. ìn ilalimo, na r4-liircal,odal sccondo È5.e d1paragoneffit, i lFMo, c]le e.a rcpùlalo $ dèi maienali pjii resi

2. regariqúe situ pyisnidùú &ltiu8: lprù ele vatodclìa nole egalc detlc pnmúdj' LespBsjone rcALli. plrlnrdum .apprernta ùú lgun dr ipa]l.ag.per r.galitm si' tt pata@ìdLtu ll canp niivo altiur introd!.e ll dea di dimsione e indu ce a lìtùdeF srd cone (mole) piuttosioche .ome (ruggjne', (nul1a'j che è un sìgniliùto che pure si svilùppadal conceito basedi (Posizbne 3-6, quod... tenporú: .llne chenon la lioggradi

loraÎric-è, non I Aquilore sfrenatùlo possadisîùegereo m senedi ùni nì nmcrvoli -" la luga delc stÀqionj' - quod: o8lefto di !ds, dinlrrc, Ftt 'là rluiÍo soegeiha coplre: r prinl due lrecedono il lerno con negàzrorcrn (tùù irìber Pda\ ^atloh n.& Aqtilo túfiteùs), gI alfii lo úgìxrú in chia sn lin"nturL sewÀ et .f on terÌparunl. Aqúilo: il venlo da nord (Aqujlone ù venio di tF nontÀul. ir4ú&trs, cioè (srreùro' lnperuosolj Im!.imeni. "in.alrd€ dr bn frenmt - imúe

deri6: Dal ljl moru làge$r iù,u'tuMbilinù dar.nz sdÌer ll lolisil laú ,irLntrn rdbilia che o.cùpr Lasednda pafie dcll'ascleÌiiadeo.rende ùrgg€sti{mcfte il seNo 6-7. Non,- l,ibittmn: don norirò tutloi anzr moÌta parè dì ne eùteit l,ibitùù, - onùb: €.tú rale a rorrs e indicacnc iì pdia noúà lisjcmente, na ùru pafi. di ìù si sal verà grúie al icù.do dci posieri.- Liùittntn: la dea deì tuneral| idertificaia da alcùi con Pmse.' pìna, da aftn con venere:

6

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...,

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qui è ùìa ll8um di netorr nìiapcr ìndicaÉ Lanon e. ? - 8 . u d q ù e ... r e e e n 6 : ..on[inumcnte crèscerÒ ni lma, senúre grolrne ncìl! lodè dei poled' llawrrbjo 64r€ {.sna nll èrruzione))s!ecilica sia .Bscon sù re.ers e preanNnciail dúr ("nn8-9. dún,- pontifex: alnìchérÌ pontèIicecon la silenzi.sa Ìestalc salnà il Canpidog[o' - Captto_ liùn: il Campidogliocra la net! delle lroccssìoni, allc qualj partccrpauro i ponlelicì e le vestaLi - cùn t&ita vi4ine: ò

245


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Dicax,quaviolerìsobstrepitAufidus et quapauperaquaeDaunusagrestium regnavitpopulorum,ex humiÌipotens púncepsAeoliumcamenadItalos deduxisse modos.Sumesuperbiam quaesitam medtjset mihiDelphica laulo cingevolens,Melpomene, comam. ,

Ì elementodi nàggiofe suggestilne dj tutio il qúadJù:nel sileMio ierati co iì cui si $!lgc la ccn noùa, il pù$o del lnnte' ii.e e d-"llarestalesèni ÌId'o vèranenie scdrlirc iL ritno d PÌ te np o, .h e non inlaÍa l etemita di R!na. {le vergirnvestali úa lreraio o8n conrano corlnondoerppaNno jn nubbli.o sol. in ùÍison lafrcorarùefte so leùù laggettivo /d./d al lùdc propaamenreal siknzb cne €sse eràú te lcisc. gNirà e solenniià 10-14, Dice,.. nodG: (Si LILàdj nìe. dovcinpc tuosostrcprt! L',olarioe do\r r.gno sn po!o! agre-

sti Dau\o !o!eN d úqua. che io da unilc dnrnuto 8larft lcr DnD! ho na lPnto la loesiaeoÙunei ùni iklici, - Dicù: ro st.uz10repersonaledeL vcrbo .l?.r/ da .endere nnpeN.naLnenteil itdliano (.{i dirà di nÈ, e da ùî.ndùc co.r..ni s ce lebreràdnendodÉ io,. qu,.. et qùn: arkrlìi rc' làiivi di moto per luog! llet t . . ! o dov . ' ) , in quanloe Îralla .lr Îene artrav€Éate Llal liune oiaùio. Naturrlncnic le du. r.laiivesonoda.olle c ar et duar er úi\ adt lùriss. - Aufidú,,, D&ùnú: OmzioindicaÌa sra tena natale,lApùlia, ..n ùn ampia lerilrasi nellaqualeronpailro il

nunÈ Oianiù l,4"rtdrrl e niiico r. D.uno, .po\r m qicqua' n r 'lùlnrc Éram sù ùm iera ailjtîl dalla sirrità LOiantù il liuùe àppenninicothe Fssa ter !înoe. ò defto d,L,s ler l-" lùrti piene chelo gorúanÒ nellabrui ra $a€rone,s.na p.ritro alrenuarela sic.ilà dellà regiore - ex hùnili potens: ra (gfarúezza, e spr.$a dalor.rd è dain iendeEcom. linntataalìa nlr,ofl€là di !o-"1a.rln c.rro all irlluenza che prortnnr a Onao d!ÌÌ a rìicizia .on Ye.enate fantitesi ra.chiudein sé Ìa larcna c l mrc dcÌli .arien di Orazi., ll .ni orgoglioeú i.laiti quello d' arere olns€gurLoun!

t ' , --postFrc d prcslr8ro rùr csscndofi!Ìio di rn liheÈ to. .one sriegr la saLir!l 6 (vd p 191 - Aeoliú .dner: cìoè la po.sia dr Al.co e Sallo (1ll \'l see a C ), liotta nell'isùlàdi l,èsLù dore era in uso dral.tto colrco - Nd Ital6... nodos: il temine rdré è da intendere onìe snìoniìnodi ,!1rP rd (.dtn."), rcl rnso chc owjo ha anrodoitoi rìtnj gre.i se.lndo la qùùità deue pable lad 14-16.Sùme,,, com: dssunìitj l orgoglio otte nùio con r ncntr . cingjmr benhra.. MelFonenela .rhi.nìaur allor! delii m' - Smè: inlperaiieo rleriio a ltelponene ch.

.luj indicale Museir :rerale ùr qudio paÌr '. della !oesia Ia 11 .: dúque puo .sscr. s.:l siatia c ortogli.sa da È atlo di isìr.tlo !er! n [fNr, ma indiftllan r] nostn il rrr,

che..ir

nlne !!etica. - Delpùir

ché Delfr .ra Laoîtt r:i

n rilielo la lofle |(l$ìùl(] dr Oraziovemo l. :.' slenlà. Dor)oil perletto rnjzialeSregl. che i rir il .onrpletaneniodell'operquna sededi t::Ì rollocaii a DÌten'alli in posrzionechiave (I ttnriar. \. 6\ cres.arn,\. 8tDi.ar, r I1))rr' .:: . la poesiaconferisceet€mitài l'esaltizione nelle eloche a verìÌre,associald l. dunqueil ricordo di Olazropotrà solrall'iverc; ternità deÌl'operaa quelladi Romasiessa . Gli epit€ti poeitivi alla tine deì pdmì due rJr . Orazioha due ragioruler ess€reorgogtioso di t.h orrr)releut.i) :. :rsé una ngione obieftna,cioè il lanro di alere lpetwnrus, altns, ]LcÉùl"] pongono àgli ,4gettivi n€gativi (Édar. i" :crcaioin Romaun pcsìa dililclb pariaÌìa$an l: r de ld.a grccaeolicaie unì ragionesoggeftiva, tèns,iìúLlirt2nbilis,\\.3-41 e sa,ncrscoro tona dela loesia slllìsura degli a,rlni. cjoè la consapevolezza di ar€re ra&iiunto tale !n. ImmaCini dr eccezional€ligorc espressn ,rnìato partendo da ùmili or\girù, come figlio di un no quele dei ve|Si 4'5, n cui il polis labo , e liberto deÌ Àprjlia. rErabilìs e |eiJornbsnaú sotiolineanonr-> Lo stile.l live o stilisticodell'odelll30 è eleva- mente la fuga del lempo, o qxele deì le|sr È . I cxi il passoieralìco del sacerdoleacconìpaqirr to, comenchiede Ìa consapelolezzadi alere rag rlr.lla iacita vestale sembn scandie nft: e. gi'nìro rn r]tu raLorcpo.nco . Luso dei tempi v€rba.ti conbibuiscea meltere I temi. L-oderi'€ste con immaginìdi gra.ndeelTet io artislifo un p.oe€s€o argomentetivo lobuslo c s{rrralo,nel qualesi sîodano i se€ucnlindivil . Onzio ha costnìito un nonunento di eccezio-

246


La felicitù dcll' attimo m d6tantOt

NI

{w 1$22r' l-lìmpronlapiù orlginaìeclìe catìlterizza le odì

A6;ffi; il"i. ili p"ìt"íu"

di elevalolenorepoet a'lcrniiestitrovaespressioni ,ì"1t"^p" gioveniùe sentimen"h" [m amole la connessione che,in parhcoiare,

"rt"*"te a dettecosedaesserc luogocomunert.conieltanatLT ffi;#fi;;#,-;i;ì.ùcìta 'no Q^ krg I GoJrL\ro'Uf'clesiasrP 1,'oti"o J;; *:'or";; po"-"".,p0 n'l1'o-o o'ui l 'o'e l ì ,;;,,í:J;:." .;;"fip"' ' i,iiic.o,r ^d"ll...u.r usaip."lèLr ' or i' or '" pdP J

I parled un l.o b essarasFl

I r Campidogl

5 461 nonri.ordaroii arm- op' ba'i in Cal ullo ' "nmc o.cídère et redlîe possunt: saLes tu$, tntr'iÉcum senel ac.iclit brP..Di9 nar estPetpetuauna damtna'1 I solipossonotlamontarce pol nnascerc: per noi,cadutaquestablere luce' c'èrlnasolanotte eternada doflìÌre O jl musicaìeesametrodì I'ìÌ€ilio (Georìlll 281)? , po t ùo, ! ; n , , ! - o . J ù . t , ! , / " p o

ú t t P 1 4 'p u '

E fugg-"nltanto,luggeilreparàbileil tempo ro l-ogoro dl Urd/io drnqu sla "Ua\"r "nrl o lrasfonùrpÙlo:conrali5s \ra LoriamdlL, Pn'po '\' lè Do"'; "lvi5iraÌdola "onn 5'ioné ra IJmurp' r' nl,,,íJ I'idea ll 5' dia'10 di dell'ode "i"t- "."""t"' "i r n cuap' zt8l o laLàlase

il;ilil;;";;"il;à.uoa"

per fanore,srauìe. in ir'ltncasicomenellodell 14(vd p 281)' unagioviìezzaalìcoraacerDa sopmttutlodì frontgà]ìa iincJmtre Aeu recct,laiastendasu tut[o un'ombmdi nìa'linconia (\'d p' 265)'oraziohà !'illide deÌ'odeIl 4 Égazzecomeì'ance]la .iudiu;" lr"ìl"rru di masi sacheperi ro ""t[e deia suaetà,lnverotutl'alt'o chea''anzam: il;f#;;;;;;.; presto'appenadopoI quannia Ì giùngeva màntlà \'ecchiaia ln alld [esti, invece,il tema del tempo che

ffi

"RifiiltJi;*ìoJ.eìzt

:Tîff Ti'l"xtìJff F"l6f"ffi il

cheruggee rlistrrro ironicodallapassioresonoappúto g

o\u'i or'zLru 'om' l' ' "'"bPffimpodi I e 9I a,..n ' par'onaj , n" Ú-,,ìanoal'tlJl'Lrèl'apo ifi. n""." il'.-u,*o_oso '' rlfc 'ran'pprrrvl]ll'npalatnPd'l'a'rponjmPnroulrdlF"l jllnamomh;nell'odeI lI' ir ò d;àì;"*À;nle quadrettoconl'ìnconlrodei due cht."lì;à"i figuÈ di LeucoÌÚeilremulo íere. la cormessionetra l'amoree il tempo si mateda'ìzzanella al poetae a leì stessa quale risenata fute sia per iapere oroscopi i"irì,"t"r*e .".""T"'t

Il;#Î; it'# f *:Iî#:'Hy:,:l ìi,Jff Jf;fl;:;fftr1l:',""',"fl sl 0che pp227 z5 - osr'0 :il; ;i ;3i;--Booeaa'qso ffffi i,r,J,É;fi

pel ìntede€tusli snallsilinguisticie der rerimènti ,"ùil i-.'i;.+ r"-tì ó'o "'; c czionr' o I di d. se' "e "i s. e'ordara lornula icato derla ;:;;;:;

249


Deldomani nondartipensiero

a

Stmre

Ode l9

! l,a s.tagr.one_Ùrv-ernale, resapittoricamente da.lmonteSorattecandidoclineve,.ljfondeuìt ,. sentùnento dl gelointeriore fonìendol a,nbiente ljd"o iaon"ou ._g"." J"ui H;;;; deÌreperlonomora.le oraziaro:I inesorabite fluircdel" .tatoni, f" t fu"ità j"i;;j,"d;; a vivete gjoúo dopo giomo seÌlza{ia$i pens *"""0 'psioie deuasiG !Ìne-zza. , hp0roro o,mriîìarro suarda i or J:'.""11ff;î|";

r\"1DlirlpU noli\o dpllagioL.!è7ldè d.llp s l! rJ|Arog.rivè da luogoàll.ìdps,ruiunno, un I L,rnllogalanie,iJrunoscenariochesr sposiaaU'

Quids quemI

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i:il;""''":"liiì"Ti"'H:'i;:li,ii llîii :;::m:i5n;*# ii:s;:'':i-'"1 moros

len

Metro:strofealcaica

(

Videsut aÌtastetnlvecandidum Soracte, neciamsustineant onus silvaelaborart€s,geluque fluminaconstitedntacuto.

Vedicome slerge candido d altaneve lSoraller népiùso$engono I peso leselve, afaticate eperlgelo acuto rlioml3 ghiacciat. sono

Dissolveftiguslignasuperfoco largercponensatquebenignius deptomequaùimùÌnSabin4 o Thaliarche, merumdiota

Scogi i lreddo gellando legna sulluoco4 if abbofdanza, e prirlargamenle mescvnovecchio dlquallrc anfi o lalarco;, dallanfoasabna:

Permitt€diviscetera,quisimì

lascia il resto agltdèi6i appena

l. ùt corìgnMionedi usù lrcaro e lo err.o [(co, ner: inîúdùce Lcrre ù t e0og ative n rdjre e úet.. sustlLeail ..n stlîe/Int - alta... nir. cùdidun: l abtatircat ra nnr? senìbfa ur! sirumenrale dilendcn z da condìLlu.m, 'n piotta sr,oche ùmto di.ettùnen ie a s,e1nel sens.di aia Ireno nr Ìrolta ìeve, stet: !ìdrca l'innobilirà del monte soit0 la spess

anbnori che nmo ottp 7-8, Seùina... dtots: latiino !'resente - 3inùt: d?!rd . pàrotagFca che e.lurvatea strrt o. èd sgninca ia dùe orecfhre, *!nne c.n sutgcsnú ct e ndrca lànfoÉ a dùema lrcacú I orúipolenza degÌi nici da .ui sì rcbava nelle dèi nel reLrincÈ la tùria coFpe Laggettirc &rbr,, scaîenaladeglielenenij é dlerito per cnalage ll qùadrodella tcmpesra lsiranllo dj lunzio.j soylrrte radicatmenl e ìa grarnnatr.an]al anlora statidtàdella descizio.," inznihó al rino in essa i.'ziale dell ìnve..o na ironlenùro: iÌ lino $bnoj no. bbognasottoloùe j di !rcduziore localee di paesag$ùru Èù at vagtio nìod€stoinvecchianìenro oela co.E@ nÈ|e.n'lrì|.flddrinù\ \tji qr Îtu Siria:si ùafia dj paesa8€i eùur. non ùa dr qualiri !n.r. mbedùe .o|eAalja 5. Dbsolve ftigus: evr pregiata.on. il CècùÌ! o una rtuMone di tastn o denh DrEsa, cone il se il !'al€mo lrescìri in altn Sj puii cogÌie.e !ìutrosro gùr[odeÌlastrùfe,del ù. .omlonmentì, e .onhas ra nìaesúradellà d.s.ri ! 38 L P d r Alceo (fd segnaadcguaianenre un aonc che ailuga là rqù A1út6i tjzt testa | 2i,1), úr.efia ù aLlpa tuxti. iÌi un ùrpia visi.ne, dove ancne se le innagnìi del .r,r,s 1r' .on!e.so Ora ralo@ selvalAa dci venri poela greco s.no pnì zro rù1ta a consúMr. vi. {€spressadal Doljsillabo 4piej corÈ paesaSgro r! ì)uro tù?/r?r) pù aepr.et t@t1s = .ì.prE scàldarsr, nenrre I aìjilir har,s, v ll). repre$a 6. r€ponens: il pÈlisso drneèm di nFscol{Ìo con LlÀqLi dèi, si jilea net iora/e hnrca n.n ùr'azioÌ-" npetura m ra grùstacol9- c€tent .tùto il .€sto", locùronc della legnasùl cr@lc pfNc.ùruroìi o tc

250

donec

delErrum, E Mont€ ooai Monre d Sanio€sh. a una quaranlina dichtonretia norddi B oma e vsbl odal corredetci ani coto, dal Pncioe da MonleMaro tenBnbenentisotai ler mrneaccenl uandone ta E Nons rraeràdeiboschid€iSoEi€,difc meft redrclinguibiti daBoma, ma degrialberi deigiadino d€i

nultc eI

grarusI pigl a

dom€sì: E lrlocotare varananre ubrcalo nea :; sammana (nell'atrio o nets sÌanza cenlrate dov€si.É v€vano 9 ospiti),mandaÉ ca/ore è serviva ath0o-É E ouesrorermne 9 e: llell .signorcdelbanciec lo, inva probabitnm:.. unpefsonaggio liizio.L: nomeè coercnl€ conè É malca deÉ 'ondari€nlal€

.dè, € ú E l termine E Nell€rmin€i/!r,Da pfaùcamem€ s nonmod E nons d€vevedere neces rura:Orazloè ben onn sanamente it Tevercnonè daf inl,îduíeunideidrZ> detto chei tpúnto d vsta wenzaorvme cont19? d€'odesa dacottocarc in nehlm dlú ndiÉgBrEe Boma, anche se I Sonlte, menrota lorzadetde:ri alloquasi 700nreriè vs dalaquaedipende ìLr r bfeda coledetc ancoo. cheruomo nonè n qÉÌ a Inolnicaso s deveIenerc contohre.ll concetod * presenle chel'immagtne mÌnro .!mLrne, potrebbe + d€rivadallaprimapaíe del reconìeionleunlEn.ei iÍ.338L..Pd Ah€o(vd delpoela grc.otuchloc,t seca.C.): "atribuscr.c (h58o). agrda,


.,.>:,

)-difionéú, lemi di fcilt:fo i .tira. l inllù ir dellr fa bne di un jDle. Íia rl Can rrpponela f

fervido stmvercventosa€quore neccupressi deproellantis, necveteresagitantulomi.

placalo harìno wnlisulÍìarelervdolurosi fBssini néicipressiné ìvecchi piiragitano lecime.

et Quidsit futurumclas,firgequaercre, quemforsdiemrncumquedabit,luclo adponenecdulcisamorcs speme,pue4nequetu choreas,

amadra donanevladicercare Checosa qualunque giorio lasorle tìdarà e i dolci amoi conlalo ùai guadagni; eledanze?, nondisprezzare,

donecvirenticanitiesabest morosa.Nrmcet campuset irleae subnoctemsusuni lenesque rcpekntuÌhora, composita

giàcheseigiovane lacanizie eli èlonlana elepia?2e10 sconlross. OrailCampos nolle sullardella ei lievisussurri al'oBcoN€nuta; devicerca|e

nuncet latentisprcditorintimo gatus puella€isus abangulo pignusque dereptumlaceftis autdigitonÌalePertinaci.

oappanato risochedam ango orai g€dito nasaoslarl lradscelahnclulla slEppato albìacco eilpegno d'amore oaldito chef nged resisle€.'? (!ad. diARoncoron )

B- Qúld 8it fùtùrum. imoSaiim indùetta di ..7.nte d^ qua.rer.t qú.erere: rsPres l. rré equi@leall'inpeBe, reea|i\Òw qae&e' È lelÌ'ùdeI II, mhain I: úa stumatura di aP ll. quen-. iueNn tmesi per .úqù€: tt n.tmaue dr.r1 ls la loÍua, da idefti f.i"E con il lalo cieco, :lÉ goverm Lasorte deg! Fnù secondonodi im

rqgio fnizioil di

It-l6. lùdo .dpone: Frpnamènte{seSnaloa f2dagnú' il&/o, datl q : l'èspressjoneipropm !Él Lhgùa8gi. contabile, d)de al r€8rsho in cui si

15-16. nec.- sp€me: in leraiLvonegarlo or uso loehcoi la lom Pìuùsuah è2 + congiùnitu per 16. Dùer: sostdltrrc con lùzione prediahvai.lin 17, r'lrenti sotr liri, da tivo dipendenteda dresl. Il !aÍicipio (da ? ?îeo, jessereÉrde', ci@ ess+ re nel liore degirùú) d cavaù elleito di cont a sto littorico dallaco i' Surràcon car?tÉsi pÌo priment iil drdore dei cap€lli,, quindi la rec18, norosÀ: l'aSSeitiro denvadauG nel sdso di (ú!afieF,, qunrdisi$il ca di c@ttere dilfrc e', rcapriccioso,. - Nùnc:

.06,

cioèlinchéseigio-

19, leresqùè-. 3usmi. son tè somesse pd.re d'more che si scmùidìo glì innanorar,i.La rìcor renza deue sibilùn oea efleÎto loun súÉgestivo 20, compodit&-. ìora: ablati!! di I empodetemi natoi indi.a l appuntanenio moroso nel quale sj inqùadÉ la gutos sce 22, risus: cone !?d,rs dèl lerso segnenle,sj n .ollega cone sotgetto con !ísios fieùÉ dj reùgna a cofu iuiia r esprèssrone

deglispunliaE linvjloa p€ndercpar- o sviuppo t€alledaDenonè dar ier- caci€ delleconsiderazionl chesubas€epcurea a ban- gnom rc n€c$sariarìr€rÍe conunagats I'odes chiude ch€lod cu sipadanè w dl lin€sapore 6-8e vaìnlesocomeuna batas.eneita s€ g€n€rca esonaz onea o - ellenslicola ragazza recalaa appuniamenlo, in unanmas è nascosia golodellapiazzai nonwole !€cchia a cioè la E p€ò che gio!€neinnarìc € Maeo uoso rarose nevadadeLuso E llCampo perciòe a slessasilradis@ prcdrlelto peri ri dajgiown e perb ant |mvimondanl pane @ Eccoa seconda @ S tlanadee Pubblich€ d€llascena!€msimmene amù pazza (illorc,Foro Boffo, a a finèdelconvegno sollfaeala la p azzade Campdogio ros.:i giovane 0 un unbracc€B ecc), cheeranoP€roPiir ragazza lianchèggiale da poric e ane0 comepeqnoprgt{rs, servivano com€lu0g0dl pe.unalroappuniamenloi ling€ diopp.feresipass€ggo e d rlrovo.L0 quesla spuntoa caicodell€stole deîza(natepedinacl,na qoanloui di ìnzlaliè slalocomplelanen. è desiderosa medantelaso_ unalro nconfoLachiÙsa, ìe dnnovab delloscenaiole inissmas sot menleùoni_ slituzione lultalasaggezpiazze comel€alrod ap- ca conliene dell'uomo púnlamenti appaF zae €spefenza amorcsi lengono ala consueludin€malurc,cnenaconoscrulo quesiescaradi unacinàgccadi epoca in gioveniù e,canqu€l d'amo€ el l eni sl i o cadeLaB oma mucce cheè prcprodeL. dislacco guslame 'ade,saancofa la

illonolam arce m Dopo 0e prrmve6e osc0rsrvo

r.58D).

251


Carpe diem uef tv 16) r.-Lche I erà gtÉt

nellafomula dellaÌiricaolazia.na, condensiì I ode,auienticocapoliìvoro Questasplendlda impoveútonellacomuneinter_ catpt diemLn concettoicorrenteÍì oúzio rì'riìùìormemente pretazione, la gÌovane che10intendecomeun sempliceinvitoa goderela vita. Dissuadendo Leucònoe dallìnienogaregli astrologi,oraziojntendedire cheè benpiù sa€€iocaryirealla fugadeltempoI'attimo che fugge,seÌÌzafa.reprogeltiper m domanicheè soltratloal contlollo degliÌromini.

ìIl ode è gìtr5 fico e il 6n* ú.aic{ e gh * l€l ( óp .rl .:

orMio nonapprodadunquc Nell'approfondue la iflessionesullafugacitàdell'esistenzà, I invitoa godere,maesoúaa essereconsapevolidi se steoeie dei prcpri a un grossolano v l; limiti. l,'invitoúor?€diem è infaltj precedutoda ùa seriedi divieti (ne 4?Jdes€l2s, nel lo circoscrivono 2-3:swm... rese.ces,r. T) cheinequivocabilmente nec...îemeîl:tris,,N. a (staccaleuna sensodelladnuÌcra:essoè dunquedàintenderecomeunataccomandazione giomata,,a strappa.re deltempo.Attraversolo slanciodi la brevedumtadell'oggida.ìl'insieme per un attjmol'angoscia del vitalitàcheconsentedì goderel'om presente,l'uomoaccantona - la ricercadel tempoe jl morcdellamoì-le.Nellamom.leoraziana - comein quellaepicurea piacerecoesiste sempreconla forza asceticadellt. rinunci& rinunciaaprogettiperil dona jl fuluro,a speraÌrze illusorie. ni, a vanitenlatividi conoscere

fùino ai tesrr il lnale poresr. lella situaziora dmo. soggeEr ppo della sjnÉino del ode a:l nel fÌnale,coi gesdoneàlcare

unacornice convivirle, accosta.ndo I LalincasembraprenderespmtodaLrn'occasione nelqua.le il forseLùìbanchetto deigrecia un eventorea.le, letteraiaa imitirzionedeÌsimposio poetaawàlelto il suocomponimenlo, È più diîfrciletrovareun'identitàper la ragazzeprotaSonists,cosfuita sul modellodelle cheallieta noi sjmposi$eci: c'èanchechi,sùllabasedelllnvitoa (filLrare etèreo cortrgiàne jÌ vino'. havistoin lei la seNadi u]ìaloca.nda. è pocorileva.nte: la suggestione Mala questìone ll fàscinodi una tra le dell'indefinlto(il nome,e?ronoe polrebbeessereflttizio) accresce leo alÌrenoaffettiva,rnente chesembrairmamorata moÌtedormepresentìnellàlÍica orazianà, galaalpoeta.

! EduardFrasr de al leporeFr r l'untàe$eli: corìdvidereq-F I t€slo?

maggiod Metro:asclepiadei

I branocriticoú (vtl f lraduzioni | 9. úne dell'ode cconlodellascÈ L

scùenefas,quemmihi,quemtibi TUnequaesieds, necBabylonios finemdi dedednt,Leuconoe, l-2.th.., Leù@noer.îr :.n cercar dr saleie in è lecno .onoscerlo llle ilne a ne qùaÌeaîe :r dèj abbìanodato, o tuconoe' - lh: con fin! arÉnvo r Fronlnie sog ::ìo di solto liere t6la Gto: .rùi la pr€seMadel .'r e la posinone enfarica t inizio del vèso sottol ao la diMion. delÌ'ar Rrinento e duno lin:@$ione che si stia conti lùdo ùn {liscoao.- *l F ref&: l'eslre$jone, al piedc :re corrisponde :inÙale del ve60, il co-

iúùo, è ùìa sona d in c is o, na r nlr od ù c eu n conceito Lndarrertale, l'enpietùdi ogni rjcerca .he la divinitàha voluto ndcostc si túita del secondodniero,dopoLjni peratrv! d qkcs??rd, e conhibùsce a deìÌ.earela naturadellode.che coe' èpiruea niÉ a ùn piace rc siabile. non !l pracere rn molrnenio - qùen nihi, qùen tibi: non è se.z, signincaiol'dtitesi dei due prononi peFona

li: pdna zirt dledlo ai poeta,poj ribi riledto a Leuconocrcndono .on g6nde deli.atezza Ia s.llecirudnièd-"llaú8azza, .lìe alpúè legaraafiètti vanente a Orazìo La nalora di q@ e la conti gritri.reaîa dallasindero corúoiúo s isil.mente il ralpofio di colpja leùcono€: rone greco. p€rlopir:rdlenut! nt zio. le cuj conpoNntj etino logiche(l.al.js (bianco. cmdido, c "mcn "oristrovare t.)l potrebbe.o ft contro neìla sitùdione

lirica l,eùcono€sarcbbe allorala lancnrla.dalla merte candida',ir qur |o nr|è le vederechiaro nel destino suo c di Owio. Manonè daescluder. chc s!Ììa scehadel nome abbianonúuito n gioni n€tu !úIonde, non ùltjna la sra perlerta adattabilùàal coridnòo 2-3. nec,,, tenptsb: .e ron scrutùc r calcolìbaliloncsi,. - nec: .egli ùs dclh p.osaIa secondatu Sazioneè {roodinata aila pmu .on Prc o 24 j na

rn Onzio si trova spesso tu.,lemptaris è lom sincopaia per lr,lrd' r è l r s - Ba b yl o n i o 3 ,,, nuneiÒd: le dottrinú astrollgi.he iondatcsui ul.ol, emo siatc mpor iaie in Roma dalla VerÌ potmia a)raziosarastaio scetlir! sld lom conto,co ne tutti gh epicurej:mlhtti, (ò eDi.ueala d!Ìtùù che disrrugg€la di\inúìo nei se la necessitàdomim tutto, tu tì nitrisli tima del tmpo F.dicend. ùm $'enmra,oDpure,pred! cendoqùalcosadi liace


\a.--

Ut melus,quidquiderit,patil nùmeros. temptaxjs seutribuilluppiler Ùtimam. SeupluÌishiemes oppositjs debilitatpumicibusmaxe $ue nunc T!ryhenum: sapias,vinaliques,et spatiobrevi Dumloquimur,fugeútinvida spemlong.unrcseces. aetasicarpediem,qúalnminimumcledulapostero úle, n pnvi dellagioiaidcono@dÉ queÌ.hede ve awenìreanera, lA. 3, Ut.,, p&til: .Qùeto è neglro. tLrtt! cjò che Èrà. soplort:rb '. . Ut awù bio esdmain!, ilerito a |ùtta Laftase,tun soLtnnio al aFrrbr! .onparaNo neliù!, accùio a .ùi \e 4. plúis hièn$: (?lrdt = !hf€s) l espressone è uÌa sineddoche!o-"trca pcr indicare gli aùú dela úa, mà prcparal mìri.n te inv.male del v.6o seguente - úibuitt è da jn tcnderecomeDerhtto . non cone lresèNe, pef. thé sccondole tcoie de gLi asir.logi la sorte r1r ogni uonio en lisstta neL

nomen|odellanascfa ultiúm: predicatjvodi àt.nem: lett. .sia che Gio\r ci abbia assegnato 6, oppGitis pùmiobú: (sù ollosic scoStrere', ciùè .coniro gli s.ogli,. Labhnlo slrmenllle iissai coniorni di m ituúgi ne assolùtanente!0€m lè liN.mo si sere deSli rogli (rzrr.ts sonole ro(e c!tus daìleondee dllla salsediì, pù aliati il debole 6, îmleùu: spunto geogralico non compùÍacne lo scerdro dell'odesia da FlrÉ n n va al mare l'jmagine del mm in tèmpeslaconLota la situazioneliricà del Iieddo invemalee prepa

Ìa il rinedio del vino, che snberha nel seguitodei 6-7. s&!ias-, resec€s| .si sagtja, filtra il lino e accorcu la speranze' sspiú: co|giútivo sor tar,io da sap@,.no spo re", quindi per traslato 4ono saegro' Nonsi thi ta di ú genetco nulo a.l la sa€gezzanon lreoccù jn!dì deì lutùú úentra lattr tra i !recettì della dorhna epi.urea. - viM plùàle dj bo poetico iì serso mctaloricon vino Sodefeil presente - li. qùer: congrùrNo esora tivo d! hrza?", alude allopewilnè del liltnggro ch-"cotuistemrel dePu raÈ e nelo schi@reil vi

I lemi, Carr€ dtern è unodei Ìnotivipirl cari a.l poeta,sfioratorell'elodoXIll,3 4 (Rúpiamus, anici, occasionertrJe.J.ie),rilmposto cor salienti vadazionidi tonodallodeI I e da alire or[, ìl concettopossiedeunademità ch€ nor puÒ essereintesa ardsa dal conte8to,int$suto dí divieti e Foibizioni. m lion pochelaÍazioni del concettocompr.rono negatilervalga alirl testi semprein associazioni ler tnttel'odeI 9, 14:Quitl sitJutu,rumcras, . QrÉsràideasi dcollegaala corluge qu.aerere cezíoneepicùef, del piseere sbbil€, chenon è nai prot€soallaricercadel godimento,nìa n_ di dolofe,h nn'eticacheda liega sullassenza ì1 e del orazioèlissutaalinseEnadellàautórl'"e

no lacendolopa$are at tÌar€ao ù flliro netalli co prero 0r neve o una stolla. Linna€rrle sembm ceLarcùa sÒriadl mnu com!.ndwa: Leucome vuole chiarire il lùtùro delà rta. ma ldebbe ne gljoalimil,sjaschuiÉ il vino clsi da pot€rlo gu stare - ólrtio brevil ablativo6soluto (lpoiché lo spMio dela ùta è be' let o di causa(.a .àusa della bÉrfta dela vitar, na pohebbeaNhe esseF ú ablativodl sepawrone retlo da r.sè.ds (daglLà dal breveslaziodellavì tat o di lnoso [(t3€ìa la spennza,c.smryendora

L'o,tti,tr

fussen

dolln îilotogia al cinsú

alido jl tmpo, - firgùir i] lútuo amerilre sottots rca la tugaciiàdel tenÉ. tanto iulnúneache nor e awtÍe nep!ùe I lùss4: gì! deglì htann sps' ne colloquio (dz?r ro4ù! nrl) tra r dùe. - 6ll. dien. .cùgli il 8ioùro'cioè astrapPaal temlg

IartinocnerúgeeG n

piacere.he essoDuò6i jiiftil, - qum.. postè rc fsott. ri1€iJr.frdúd.o il neno possibil€ del &n a n i " . L a g g e t t i l o . f+ drl6, !ir) espresiro d c/.d'a oid4t, sùoE comeù sot ile rinPFF: ro ala oeònùa sùDeÉ

7-E.Dú.,, etÉ: "Ien he larlimo, saù tuggito

e, pur nel anchedi formedi indeiennjnatezza no colloquiale, lroú urìa mìsxú elegarte musicalità d€l riimo. c lata daÌa del piede eod&ìbico ldue sjllabe brc!Ì fta due lungte.l $scr o nel cuoredÉlldsc

deocomeun momeniodì Pausa, lúuionale a isolare e a evidenziar€,anche I'aiuto della plrnteggiatun, espressionichiare ne jl sc?r€7rlds del lelso 1 (che dcÌnaÍìa la crczranaenpletà della supemtizione),n noln€ gnjncadvodi t€?rr-.raóe nel lelso 2, jl temadè no (ri"a líq"es) neì ve$o 6.

La natualezzadelritmo fono-prosodicoè io dr ur'afi€ naiula, chemila alladensta zandoil discorsoin brefi segmentisiniaifci za sprcco di relorlca, anzi irì un flùido tono

da eslressionr loqultrle accentuato !a cheè !oì il nessag- (q1Èmmihí tlL1èmtibi, r.lt ssu dutis e.\ Lo stile.uiNito a '€qurlrìrfÌo, gio dell'ode,àpparetradottom un coercnledrse uLtimdn. !. 4) e leÉaro dalla ifequenza ma gnoeslressivo.Il testoè púvodi ddondanze orazio


L'attùno Íwgmte: dall,a JiLol,ogia aI ci'nema

t

Una fomula complessa.C.r,?e dieTrr sj può .lire che qìrestaf!ìsc sià rulia già h Oúzio come ha messoa dufa prorà tràduttod e criticj. Ai pdnù ha sp€ssosrggeúto prov€ùjo -"in qualto ta.1€ iraduzjoniimlrobabrll anclc s" tèlicemcntereiln'elìtate:bas[apensarea 'godi il prsent€' di Ce.raruolo,.aff"|ra 1';ggr,,.lì tsulàÌini,.Ìidr al gromo,di !'ofiini, ch€dalrnol'ide'r di Llninvilo àlla u r.fiLa d.ìh rjnrLnLia lioia oiu.hesrAAellre \Itr " Ttaina 'npr r 'r é f l/ ritl' JrrorrPrp. ri i, Il",i,r-rr -\orè\.or-h1J,' stintjri del\,crto confrc, .he ha il signficatoiraxnìaticodi lacelarc,. <pfeftieÉ a slirzaeo)e soLo DertEslalo a.r'li\aad $sxmeÌe qucÌo di (cogìie|c" (fiorì o lrutfa) o dr "godere" ll sensoDropno è rlurquc 'sràccauu gronaLa(dal tenpo)', cioè (cogli I'attiÌnopcr'ìé I tenpo iìell'cspressÌonc ll contoùlo di dìvietìcheserlail .ory,? drÍr nclÌodeI 11 permettedi comprenderc avidoÀ{ge,. aa Cutt lo conil suoi"i?'atlrt tnaaLesbìî' atque umem i ('\'lriamo' ctreOrazÌó,Aivenanrcnre la \ita,nìaliuttostola c. 5, 1),noniìvita la doruHà dilerlirsjgodendo l,esbìa mja,e a,rdaiìro(ci)'; .€dendo allacr€dulilà asirologi il destuìo degù griardi,r n€ll'iÌìdagare i:laìlosprecarlà mettein potrebbe norìla larte chesj ledcre si che h diP1l ha úcordaro però, Mazzoli Giancario ,{ Traìna, di lcmpoda scaÌrdirepel m""glog0 toglieal hrfto (n tcmpo),Ìna il hÌlto stesso,cioèil segnrento gli rìerlo,comese_sitrattasserli .sgmnare,iì giomonelc sLrecomponendjohesonopoi attinLìdi g'"n€úlc nìa denoumo cd?pd di''n del senso vita Si traifa ù Ùsputesottjli, chenorÌcanrbiano proporzioru dcl concetlo. a àllr densìnL sia conLela .lensilàdcll '"spression'" Di qLr$tadensjtàlarùo lcde le esucssionioraziàrìccl'" úentranonelh Ììcd"simaarcasenì:ultlca' il concettosi rflac.:iàin foma accentwÌaconil \'eùo i"dpioi:LlpoGià;ìeÌepodo)trIl Ir.r esempÌo. srod1rurpa: Rallklmús, ani.L acc/:-siotLcltt (lít ("AfferÌiano a'lrolo' a úcl loccasioncdalla 'k Ciomata,,\1'.l:l-qrd. p. 192).h fonm !ìù sùcnalo nprcndonol'ode III 8: dn a l1r'dt-5?'t6"rpd ìaetr lnme (,,cogl iàice i do dellorapfescrte", \' 2?) c soprattunol'epistols I 1l Tu Ennúnqe delts ti.hiîotlunorcrìl ht nn / gítlú sùÍtP ttan, ('QualunqucoÉ il Ùo ti arrà mandatà propizia.cogìilacoirmanograt.r,,w' :lr_23ivd p il0s) Anchequ€stecsprcssìo di conlolîo' ùm_ ifr". ."rtr;tjit"""., a,t"t"i.e il camttere aùtenticanenfe epicÙeo del carre di€m, chedn\'ìa a un pracer,"statrle.nontesoàllaicerca d.l godimenlo,mapoÌlaloa iarciesorodi quelo chesi ha ìn sé'ar lsa dalproprio rahralm€ntc.cheall'espfessìon€ ll lilm di PeterWeir.Ciònonescludc, trhÍil" csempio, o Così ha fatto, contra 1l1ggatîedi Per'r possa far dire l'esatlo si ler contesto, \\Ìeir,pfodotìoncgli StatiÙniti n€l 1989.Il lilm lllccorta I eff€itodiÌompentcprovocatotra ìernum aelaustem cottegio ai Welton nel \iemúnt dà ulr nuoro docentedi lctleraLura,rl pfofessor KeariE (inteDrctato da Robin\îilliamt, ìl quale.nuidro di poeti romantrci. s€gucxn melodo didatiiaocaùttedzzaloda €stremo libertà e uomotore dj lbeúà d suoìsloganthc enlusràsnìa no gli studentil<cefcàtcnùovestfacle,.<IenLleicstràordiÌlrlnrlà rosiú r'ita') si aggirnlgeancheil co[c drol inresocomemnio a .su.clììar€lutto i] nùdolÌodela ùta' n suicÌdiodi uno s[udente in .r.rnfltú conil !ìdre, chelorrcbbe fùnc un m€ùco a non ne àcceitala l'ocazloneleatlale,acchegiàfo| .ondÌ\idcQi melodidellrof€ssofe'approfttadef celerala concìusi;r.iil.1ùetlore, or_ da paIGdellascolaresca di solidadclà la manìfestaziorìe per [tenzjar]o, monostante l'ac.aduto àll'originalefigula di dotenú Ìnd affezronata arùifniato n€l1959, fi1nìrrìlcDr€la(0n succes modetna. e la rivisitazione ll concettooraziano lràdidonale|hc pedodìcùn'nteprcndonocorlo so Ie crisi .li ìdentitàre 1aslliducianeìl'educazione àntichipossonoprodufe Le int€$l.iaTjonì cinenìatogalichedi soggeLli nellaculturaoccidentale. aule tico delldnhco' giolano il scnso ad approlondire opercnììo\,eÙ turto rìspcito,nxì diilicilnìente l"(Lttuxa il caso dc È appunlo a deformarlo luggmte , clrcrilisila il rirzi snessocontribuiscono 'o7a c€Úata jll nìanifefo delorigiìaìitàr un facerdone e ilecadente. tla lomnntice chiave di;m ,e quello Omzio orazìano dove globalc da moltodistante ;!nj cosro€ tnsmetterÌi]ocosìur rncssaggro doÍe I'epiclùcismoaÌìticosrEgeisccdì <nvercnanì;iÉ altamìsura.$'en chiam aì'csagemzione, .s' qpdd\' - ' " îdr ' .,0 s " \\F J r." 9r. o Jr" J l . i U " F. pdr l'q'r r 'î a | .| F ,u " " | | .r11 i L trr l r-,0 !l l l o " l ' zot' IFLà ror' .ppoJ ' '' or \o l o i d i ú ..r€\ ,.c.' desi deri odj ti beúa " dr' " ' ' i ' ro" U --or' " r b ' J' 7i r ' c0 ban|lEzato .arycr die'7 da Ìm siglato aiun(e un consumismo confol]niÉtico: uÌr consljlúsnìo \'ltlì grlstando pirì dela iltcnso sapoÌe Àe seruljce Lniio a rliv'"rtirsi

257


PERcoRso SÉcoNoo

g'|''t d' ,1ruo Lì,z z a, c o o t'''0''t4 qJesto lostounasorta0l brcve pecolsoledolecon'nenta leltoledueodidelpresenle I avere Dopo Ìraslo"na semohcità E sua cuioraziocon *.anto allanodestamensa-in ;#;;;;;;.,'.""" divita p;e;et moraliìnunaPralica

semplicità della Elogio Metrorshofesaffca Persicosodi,PÌrer,appaxatus, dispÌicentnexaePhil}1acoronae; mittesecta.i,rosaquolocorum selamorctur. .*'

5 Simplicinù'lto nilil adlabores sedulùsculo:nequete mìnistnrm dedecetmytus nequemesuDana vite bibentem.

loslatzo 0dì0,lagazzo, Pelsrano, dìliglio; iîtrecclate piaciono cofone nonmi larosa luogo lnquale smetdlcercare . indug ladlva mrno quacosa alsemplice aggiunga Chelupremuroso n talola nonmicuo:néalecheservi dawerc néamecneDevo èscoNeniente il mido unfoloPergolato sotto

quidiseguo ofthrli deglispunti lalraccia segui iltuocommenlo Nell'elaborare deltesto Comprensione rora/osi4voEea,sLroseno.nlenloaolepa'aleu4ambienteficercalopeli|colìvÍ drJnlolloperqolalo drnirloe Iombra corona oast"r,r"a si vrssúe. irtensamenÉ pe'legioie seí'phcr. ".à'ii*i'ì."ir',"gi cnerlguslo sostene,e . óu 0"u,"*na o,uianpossiamo dalcarpédis'd? espressa un"i,'j.r"ni""nr. aru "òtb I cE. t-ttr

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259


Il pensiero della morte OPEBA

odí

SecondoorMio la vita segueulì pclcoÌsoL jl tempo scoùe lelocc, g]j inÌÙÍ 1jÌÌisconoi giovenhì amori, ma è la stagionedeg[ nerìre:La p ììd .pot " .hra; .hp le P"rqupn, nìr-l n' rédo Uan J. ar .\arrzdl, \F quello molte. dclla tema dell'anÌoreapperedisgiunLoda orìzio non ha maidelto.comcEpicuroe LucÌezio.(rheunullaè la moÌteper noi e non cl r' gÌurda afiàllo'. Eglj appare.arui. assaipreoccupf,to dall'idea della vecchitris e delh ffne. cheir tulla là suaopcraha iìvano ccÌcato di esorcDzare,difendelÌdola uaìpda serenj:i nel tenlailvo di stonare dà sé le oh.*r aat?e e il loro bagaglio: con lìfidto aì aory, a/?,?rz pensieri. Iunerci Limmaginedella moÌte è colta da ofazio sotto diverseangolalule A pÌcvalereè quclla che : preserÌtacomeuliirlo li7?d /enor (epistolaI 16.î0), orizzonleestremodj un desmoirI'rassegnaaone. concolùposla llritabilechenon si puòprerederee dle coN'ienea(rcettale (satiE ocome convilalo sàziot /, Ìn uti conoiùa sat barchetlo della vila ci si de\,entir.-are è senìprelroppobreve.comei fiori dellalosa.e di allni corfol L, 119),nnchese l'esislenza (ode Il 1,1,1 2) lasciandodretrodi sé il rimpiantod-"llagiolinezzae dcll'amoriÌ fu€a I 7, 25 28, Onzia chiedca llecenateche lo vuolesemprepr'"ssodÌ sé flx: . NelÌ'episfola quandoera pnì giovànc:.rendinú il petto lorte, i capelllneri sullaftonle strelta. rcndimi il d ce pàrLare,rendini il soniso amabilee il piangeretra il \ino la fugadi Cìnaralogliosa' lu€he speràMei:,: concependo Me staall'accoezzàdel sapicntenoÌrlasciarslsorprendelc l'.1ttj]llo,cor : (ode cogliere 4, 15): mcglio dr.rÌìque I dore, invece.lo spaziodela vita è breve gionìata,) ,1 nelc.l/:' c dbadisce (,(rubiamo, istaft. alla amici,l flll, 3 OraziodicenelÌ'epodo di.r1 dellode111,8. Vche se or.]7i,, tl vestedr tr'tstl rilde.ir

I I

-

\a (:lE dulce eî dp(ffilnt csî pro polrid moti (ode lll 2, I3), abbiirmobuoneraglolÌÌpel [ri: silre che non credessenìolto a quesliÌ comead allre alfemàzioni a cli lo pollala il suo ru : cììpoetà\'atc. Né che reputàsscuna qualcheconsolazionell falto che da pallida Nl{rrlebtiit conpiedcgjustoai l.ugurideipoverie alletom deire, (odc11, 1311) PeÌ altrolerso.la i:ca concezione pagsna dell'Oltretombe non erì tàìe da ofliire isàrcimenll: :Luna sil1:-: concezÌonedella ror[e non c ela da lare al[ro che ressegnarsi.E ciò chc Orazj{)Iece coltì\ j do scrÌrDreì'idea.ledel úugio rell'anllulut. luogo1ncui il po€lrì cercala ser-"Iùtàlontanir ìi cljma coìr'rulsodellà capitaìc.ma an(rlìeluogodì quietein attesadi condi\'Ìderela so cdrl-udofmono,dormolÌosii quellichc,per usarel'eufenÌismo delATrlologioall .spoo'ù,Ri?rPt coìl,tt) Reslada chiedersrda dove vengrìIìoa OÌÌ:ri questosensocosìiÌccent Ìato della precàJietàe questaÍoglia di litio, destinau aalaccenli:-' si nc1corsodel tenìpo,pofiandolo neghultimi cinqueo sei anni di vità (a.ll'ilìcircadal 13 .- ì ilologicapcnsal inel silenzio.Ànchegli studiosidi pilì sicuraosservanza à C.) a chiudersr ombra 1Ììluog.hiar.a-onelLà soliludine e dell psicoìogi(lìe dccrca dellà Fer !'edel flútilazioni la cr_:l! suo destift), vim rùnana e slÌÌ neditazione sulìa alla sli e àppaúati,cfe s'a({nnpagna t+ nell'ombra di confonderei potrebbe un desiderio psicanalitica s(r(ngereagevollnente (Í?lrcrJr:lone O'. a Olazia, (ot1. Tmina perpetu& cit.,p.105). della moúe" tale e Epaclí, cit.. p. 11) ha rà\.,,isàloin OruzioLmlondo di insicurezzì di oÌlgine lontam. cIF : '

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trebbe anchedeivale, sLùpiano psicologico.dall'assenza.di una figula mÍ.tern&: non può esseresenzam€ioneil fàtto che il poeta non nomini mai la madre,di ftonle a tante menzioni del parbe. NtàTtaia stessoalle suggestionipsicanali che preferisceÌe spieSìzionistoliche Luomoche avevavjssutoil drafiìmadi Fjlippi era disodentato,privo di passatoe serìzafuturo: dal campodi baltagliaOrazioera lomato a Roma(con le ali mozze",pnvato dei beni patemi odal ruo lo dopr' an'o'aproralo \pf iìl ofu ll2.501.àngos,lalu.al'ro rppislola dalÌa superioreindipendeMadel saggio.Llrrazionalità della sloria dovevalasciarein lÌd una iraccla jndelebile.che lo ponevanella condizionedi percepirela precffietà come ilttdnse' ca dimercione del vivele. F.

delhvila) v€da dellamo e e.n oererdle9L'|3 o"rc€lo_edelaprccarietà Perappfofondire SLrlema o cedFli pp -

h:

{3 e A Iraina AùtoùaÍaú ù" oaelatot o' o,anna ve_osd993. c l , pp 99110 Sbazia de a ùta.tenDodellanottein Aazio,irtCetlanenHoatianum

\

' Lafuga deltempo ,, ode t14

Non bastàe\1tategràù sciagure,comela malattia € la glle a: tutti doiremo un grorno I la vita. là casae la Ìnoglieamataltutli, re o poveri coloni' siamodestinafia scen abba,rdonare re$ìo dellatenebm.La fiÌga del tempoè inalfestabjlee ùn elcde si godlà senzadspal derenel nio le ricchezzeda noi gelosamenteserbate.I-Ìodeè conùaddistintadal grevesenso di malin' coni& e da.ll'intensopessjmismo,neppuretemperatoda Lmespljcitoaccennoa.ldlrrpe die'z insistenzal'inlelo lÌ ìamentosulÌ'lrelùtt&bilità della morte pervadecon ossessiona.nte I platiche reìigiose delle delÌ'inutilità fmeble: il tema nel lamento che sconfina componimento, (\ry.ó ss.) e alcuni tratii forma.I (comel'hteriezjone lniziale-E,bryseguitada.lvocatùvoripetu to Posflrrr') dchianano il generedella consolatio, la consolazioneper la mofie di persone cate, La descrizionedell'oltretombacon i fiumi iÌúemaÌi e con Ìe mitiche figure di peccatoriè tradi zionale.ma da Lna parte conJedsceuÌa dimensionedi concretezzaall'inùnaglnedel destino che incombee dalÌ'altrafà da contrappunb alla quotjdianitàdel quadrodella vilà, con le im' maginidella casa,dellasposae di tutti i beni che sl devonolasciare

eta cl\1e caa_i-

ragjoniPcr t r' ala iì suo nìrìq iia \lofie bL\"r d: A una slffa:r io iec€ colti\-!:_ ntà lontano :a. i ìa sorte di lu;: - domono su:r :rìganoa Orada la iìd acccnlua:cùcadal 13 aÌ15 ogicaPensano; r in Ìuoghiang+ lesrmo,Ìà cdticé Deìl'ombra toa Orvio, O.li . bntanajcnepG

\

\letro: strofealcaica

Postume, Postume, Eheufugaces, labunfuranninecpietasmoram

l\n. l. Dheu-.Postùmer :nezioneglaa e la ile rione d.l nonePóst!

m, Posfi,z. intmdu..no iono delod., ra Lurlu

Postumor oPoslumo Ahmè,flrgaci. pielà gldèi'? gianni néla verso s.orono E Lo$onosiulodeslna. sa ch,è tffo porlaunnom6 i d mone(pÌoflamenle, lermneposilDusindicava I liglonalodopola mone pa i. delpadrè)-dunquo con colarmenl€ con!ruenie la lemaiicadi fondode componrmenro - manon perquesro s oovÌan€c€spensar€ a un saiamenre

personaggio Ínizio LaFe. zzazonech€ c sacarail€r Orazonedà(èrcc!,Pos_ sied€unabe a casacon pod€re e unamog€praapocenle, è economo)e delv 6 depon. slroleamrce gonoa lavoredellareal€ E

pietasndicaÍspelìoperi geniloÍ,pera palra,pergli un' dèiO . uipersialludo c a a palaregìosa, cam€nl€ c oèa e ofl€relatleaglidè perot΀nerne LncamDro prclezion€ secondo h condsllar€icezon€romana qione di fa. corÍescambo

sinlelco di I conceto

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t0

15

20

LinS u:oa, rc

polrà rallenlare erughe elalecchia a le, inesofab cheincaza elamorle

rugjset instantisenectae morti, adferetindomitaeque non,si trecenisquotquoteuntdies, amice,placesillacrimabilem Plutonatauis, quiter amplum Îti'onque tristi Geryonen

lofr,quanlsono neppufe seconlrecerîlo gomichepassai oamico, o,luplacass p gere. EgliI te vollegrande Plulone chenonsa af Gerìonej eTzoalienechusi

compescit undq scilicetomnibus quicumque terae munerevescimur, sivercges enavigand4 siveinopeserimuscoloni.

chesenza scampo daluffnol, conasuatrsteonda5 quanli cinufamodeìdonidelatera, le sachesafemo saràdaoilÉpassafe, umii coloni. siachesaremo

FYustxa cmentoMaxtecaxebimus fractisqueúuci fluctibusHadriae, fnrsbaper autùnnosnocentem Austnlm. corporibusmetuemus

lvlarte lonlani dalsanguinoso lN€no cilerrcmo scog i del€ucoAdrialico6, edaillufliinfanti sugli guarderemo invano neglallunnici chenLroce aicorpi. dall'Austror

\tsendusaterfluminelanguido Coc,'toselrarc et Danaigenùs longi infamedamnatusque SisDhusÀeolideslabods.

il nero coclto chevaga C'èdavedere elaslirpenhme coflalenla correnies, fglodiEolo, diDanao'e Sisiio, lalica.ro condannato aelerna

5-?, treenb... trub il Iortissinoip€fbato (lo staccoè di due veBj) af tribùùce ili€vo alnmeD ìperbolico,che però non b6ta a placare 1l dio dej norti Plutone (Plrr@/,, 8, Geryonen: accusativo gecaLcocon desrnenza 10. qùionqùé-. v6el nù pèrift4i 8ià omenca per indìcare r nortax, contrappostragli dèi che invecesi nulruno dl neta F e di ambrosiaottenen

1r, emltgùrle il poùs labo (Fso ec.m !iì lúgo dal prevúbio e ) ìnsiste riimicanente e nusi calnente sùì lasiidio di uM miSazione seroa n' romo - .ege.: da !rendonirù potenti', secondo ìl conceito pirì volte espreso da orazio, per esènpionelode I4, 1314: Pallida Mars .Èaùa puhat pe.LcpùùPetum tuf tabew frgrnqú dr, !h lalida nofe bù6

d nedi villeg!araal rEr€t

s con piedeinpuidl€ aj tùgùri dei poverj e alle

Miro con E ciganles.D te catpiltet anqlùn)r@-

l?. vbeùdu: collocato in Fosinore eniaticain tc sta al veso, il gerùdnî l.corte endùgdida xl \. \. 21) lI e lirquetula ^l il nbar:liscecon wistEroa tena dela necessitàinc luttabile,cle costituiece la noia doninmre deno

E I cocìlo{"liumed da grecoctét E Unallrcgiganlecolpe. panlo', voBd averlenlalodi larc (v€fso,è unode lurn* vorenzaaLarona,epefl€rna, quind.nèro,c.rr . qu€slouc.sods Anemde lutroquanr0c0ncern. e Apollo€ condannalo mmte.La (EnlacoíenÈ ìcdt nespiega iLlelalo de lLrm6 nol'Ade adavere (errns rosoda av- sorpeggianle conlinuameni€ €splnèil s€îsodi un*-

19-20,longi.., laboris: genjhvoù pem ìn dipen'

E racquadela palude ttigialinanabilisundase- E S rÉtadene condoVirgo, 6€0.lV479) uccis.s!l'ideapagana l€moavevano che,socondo chude!€e dell'Olirelomba, lhl di Egii: animedelnorlienircl'irf€r c nquanta gane. E lAdialcondica rcamen€unmarcsogg€tro all6lemp8sl€, chepoesono @ S sl o l gi ,odrEob die E l l venl oaul unnal scioccoerarepuialomalsano,iantoch€in quea sragronegli abranu di Romaavemno laconsuelu-

2n

-llJdr sefi ttr


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telluset domuset placens Linquenda ùrorj nequehanm quascolisaxbonùn te pmelerinusascuprcssos ullabrcvemdominùnsequetul

elasposa lalemelac€sa C'èdalasciare pianle nessuna, checoltM analaediquesle gliodlosi tjsegurrà, cprèssir1, apane paoone pef0lA€Gmpo.

dignior AbsumetheresCa€cuba seMta centumclavibuset mem superbo, ínguetpavimentum pontificumPotiorecenis

pìirdegrcdarà londo alCècubo ljnerede cento cJìiavi conseMto sotto | paùmenlo conilvnosupebo, ebagneà deiponlefci. migliore delle cene (tEddiA.Roncoroni)

E : aore secoìdoovi dn,,, ùbo'Ù il t,t ar! lzat &lstltivo quailo in Lùú rl Lrr ù r:c giùdjno, ertente la dim or a di Érie l, ùrev€n domiru: Frîrne (!4 poco En

eb

po, piuttostoche adalla brerc viiù, con efietto di ossinÌòrotra I idea di du rata inpbcita nel temine d@i,,z"s e la brerità del

ndto .lai..mneMù

25, Cú€cùb& soitrntes.

28. lontifrcùn potiorc c€nb: escnDi. deuaco siddetta.rmamrml?oc.n il úno è m! lerdirltr gliore {di qùelLo)delìercrc dei pùntefc\ la cùi sor

26. c€nttrn cltvibtrs: c@r22 è numetui!eÙo_ li.o per ndice m tJade qmtitiL e .ra ùn q!ace contmslocon limmgr nc segùentedello scjalo del vino leNato sùl paù

27, sùp€rbo: per la sua qùalità !reg[la, come sliega la chjosan asrìde

I temi. n temadelLafuga del t€mpo e dell'apDmssims.rsiineluttrbile della morte, ce la_ pìùefficaie jn orazio.trovauna.delleespressioni ci in quesfod€rpil Ìnatua deìl'odeI 4. cheresta unaìi cadi m&ìiera,menodislera in prevalenza monitolrlt.6 et umbra sanutt di N 7, il cù ia linalc di unasenterìza (v 16)hala perentorierà per immaginiquestoconcetto, Nell'illustrare il motivodellamofte Oraziononsolorccup€|a comellnsts liv€llatfic€, chenon rispalmrare né umili coloni(n. 11-12),na giuge a scandaglia.reaffettia lui i€noti,comequelloler la sposa nel velso diletta, delineatàcon castasensuaÌìÎL il ve$o 22 I con benlell marcala ddl'enia 2I e Nel grandiosoquadrcfinale la figum dellercde npropo_ trÌonJasrl padroneava.ro sclalacqxatore nendoler contrasioun implicito invito al car_ pe diem,piì elllcacedi tantelezionimorali lgli d €giro e

bro d Eoo,per

che 0 nafde padrone s€stolarÍeni6, sparmblo condounprncipiochenlor nanel' epsloa 15,1314: .Chiè parcos lroppoau' peril pensero dell€_ $ero di ber€ il lerede medta @ al paz vino( C€clboerauncele- redeh compagnia brce pegalovnocampa' nodea zonadi Gaeb)Pitl

I cmcià prÈsso 'oman prcssornavano ioribe e c. mner, perqu€raÉg0n€

po una visione di lùoghi infemali e lamosj pecca tori puÌnti. a chiuderc rl colnlonimento è jl qua dro di cjò che di pjù caro si lascia (la sposàlia cenie, gh albe.i drletti. rino pfegialo tenuto ùr

Lo stile. Lnìehtiabìltà del desúÌro che, secondo l'epÌculeismo,le pmtiche rcIgiose (/r?"ldr, v. 2l non valqonoa sco&qiurale è affldata ai geIlitù,li enat )udnù (\. II), ússndus (\r 17) e litl'2uendn (J.2I), ,.he ticatdano il calLùiano7r.i t)ì.tmr est perpetud uno dnmimdo (c 5, 5 f:) e detemnuno un cresccndoche parte da.lla\ì sione di un Oliretomba dj nuniefd (rry' 17 20) e a,"rimnel cuorc dell'intimità domestica:/lr?ier.1a... tJ,omùseî pla.ens uat (\\'21'22) L€spr€ssione o tle lnenbri, pariìcolarmenie l requenrei r quest' od€l t1tgi s. . .selLect ae m,oîti. \\. 3 4, Marte . lLltctibus Íkrlriae.. gitrl ,4úhrn, w. 1316ì CocJt.s . Danli genus La slruttura.Giàneìl'tî?.i!tl l'intedezìone !v. 18-20),espandele immaginidi ,9ts!/pà?15, núodu Posflrm e I apostlofeipetuta Postu?t?É, e se$nte conouÌìafiuebr€ nota pat€tica chein Omzio, morte,assoclarea figuremiiologiche plìl di (eloquenlc a*letilr deglì dalla negatirìtà dei mezzrespressrlr, cosipàrconel dosaggÌo jl.nerc d.llamorier' 17, tuttiè.r/ardelÍ graixrti del Linca.lzde non !rca,munciàsailuppi dìramica- Lanerbjo tzstra, h analoranei ve$i 13 e 15, temlo nellaprimastroleè espresso assedscellnuiilîl di f€lulsione e Fecàuzioni e iÌ mentedateÍnini afiercntiallasfelafLnebrc(tr' concettosembmpen aderciùita la qu ta strofà, alla approdano che alaces.lúbrmtú, insîanti), disseminatodall'alitterazione con]?o.ris (\r 14) nnrti

;ì,nsolr.leÌa strcfealcaicaindamìtaeque (r 4). I seEuitod?['od€illusirala !an{a di ogni la mortee. do misuraprcl'enliràler scongrùmxe

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Etotìtì'optopottù f

lilàdee del'odell 14,l'meluttab I lemaprncipa aratlraverso unaslrutlura a morle,è sviuppato chesirlo schema seguenle, ticolah. Coanpela incu s sudtelizza le principal macosequenze dvidellcomponimenlo: w..... mposlazionedellema conlamorle iberiabbandonat w516 w 25-28

3 Inquesiaodes awerleunasorladi (musct

cupa: dellamorteI ..1,dolcee lludaal'inzio, nellarevocazione de fuÍle anquda msieme fernae,(A La PennaOazioe la nonle nr- : cll., pp.CXXXVIs.) A qua : danaeurcpea, leparolede crlico' sir errscono espressjon

r manera:: I Nell'ode,aopo e irnmag (w.7-9e 17-20)ne descriveÉ dellOLfetomba i_ lascareorazodelinea benichesi devono quadodiafellipelsonal develasara€ ttll, almosfera cupachiesla daltema 2 t'tel'ode a, Quaisonoi benchechimLiore d slillascelioè susalaladaacunaccorgìmenli sulalerra? le. 0,,3ifl:tT8i'*0"'"*"stibenaP/acsE ala nel'ode lultii lemin aflerenll a. Individua delamorte e de buo. siérasemanlica espressivo dela petzione b. Charsciilvalore fusfume, delvocalìvo

Dormire sullacollina I Alì'anìicoSet nÌ0, che gli è unl.o legaloda di*i prontoa seguifloln capoalílo:.r: Lrrdl.o.o -ss. L[ on s.pf"an. r"4i\t.gg-rr iìro\ronUrPo.ll':lo dl Dbp la. i pàssarela sua \,ecchiaianella tra (luiÌ1tàdi Ti\'oli o nella campagÌuìdi Thrà'Ìlo. Lii si aua--' pr-,L ccnenarìcomcaldcdeìì'anúco le suelacúÌrìesLùle lo segua. e possaversaùe chcSettìrnio I Lode mel|e a tenìa cLuccomponenùinìpolta.ftì della dflcssioneorazi:rnàs!l1afeli]:-" { sullamorte.ll plino di questiduetemìè l'ang.,Ius,iìleso comcdlugionellaquic[esefÉ];. j rìpostà della c ùp:rgna,nl un luogo pir'rspidtuale che màteriale,in cui il .vivi nascoslt natÍce epioùezLacqùsla una dimensionefantastjcae poetica.Laltro è l amicizia, che è : -É che,vissuloconl] :i1nìasopÌattrìlloè Ln sentimenlo epicureà, url tcmadi clú:ìfàestxazione silà, accompagnaorazÌo lino alla Írorte e riesceperllÌo ad addolcirgJil'idea della nìone di questiduetemi clìein olazioprendecoryol'idea dela ts Dd ò propúOílallaconconcnza licità nella qurete. Si txatta di una felicità nÌestama sefenà,ricerca dì rn riposo appar:t! promessàdl pace e quìsi prelucLÌo àlla quiele delÌamorle. Comegiuslamenteossena qÌr. :1 nissimomterprei€di Orìziochcè UgoEÌùicoPaolÌ,si lmlta di .mol1enoniìlocata e ììL: .muta. ma atlesaserenamcntein luogo {ràro,con I'aninìodi chi non nnuncia all'ultma lel:i Nó in cir). rcnirariamcnlc a luarlo è sembnlo ad iìltri 1nteryreti,so vedereombm dl lnaazà, (Ot,\zit,I c.trìnì,Lc \,[onnier.Fircnzc1965rt.f. 117).TantopiiÌ chel'dÌrg&llrsè i. :JP conforlatodiùa orescnzadell a.lnico. I Llàlteslo ron enìefgonoDlausibilielementidÌ datazione:lÀ stàrchezzadolula ai \r;41 Ella\'Ìta militare non bastaa giùtiicare una improbabiÌedalìzionc alla dopo Fùppi (1, ' : ir a Tiyoliqualesedeulùmadellasua\ìta nonsignifit' o dopoAzio(31a.C.).conc l'accenno Omzionon possedesscancorala ùlla sabjru.Non nìarìc:rnotuttavia punli di contatlo ( ' : " pÌstolaI ? ((non fa pcr me ìa regaleRoma.ma Tlmli abbaìdonatao la pacificaTamnl':

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Oraz o


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15

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Ille telfarummihipraeteronìnis angùlusddet,ubi nonHlmetto melladeceduntviúdiquecertat bacaVena.fto, verubi longumtepidasque praebet Iuppits brumaset amicusAulon feÌtili BacchominimumFalemis invidetuvis. Ille te mecumlocuset beata€ postulantarces:ibi tu calentem debitaspaqeslacrimalavilarn vatisalnici.

286

19-15.IUe... decedunt: ne sorìde !iù dj iutti 'A queldrgùlo rli leùa. dove ú niele non è inieriorc a qreìÌo dcll'lncito,. . Ilìe: l aggeu,ivodinost.ati!o acqujstan lolie rilievo daÌlaposiziorcall injzio d€l veso e deùa srole è dfedto a dr4îrl&!, tne occupala nedesinà losizionc altnnio del \€so sút cessNo8rúic alle4om br,?r,1. - Hrnetio: lett eÌllnett!'. ComeFer il setuenteablatìvotdrd Jri,, si è di fronte .lla co siddè1tà i?zflralit únUéndiù,ia c\oèauE costruzioncellittLca,eqùi \.le t ùe|i HArdtr., "?) eledelllmetto"Lln.t ioèúnúnLedelAit ic a, lmoso lef la súaprodùzrne dr nieLee pcr j suoi

r7-18. ver... brun&: cosr\\zione:Lbi luw iter pratbtr,er Langun et I.t1dú brurú. - finni. te4 neto mia pe. nidi' rùe ù cìiro e l. cordnio ni atnoldicne, .he sì d iencra Iosero regorare dalla volorià divim hr@: il teminc, den vat pù sincopeda br(ú Msr,'tu {.ii"rl, auà in dicato in origine il solsli' zio jnlcmale (il (giornù più bÈvet, quindi pe. sj

16-16, drtdiqùe... V€ufto: ie toln! gùcggja con qù-"Uadellaredeg gianie lenafto, - viridi,,, VenafiÒ:leit .con la lerde \renalro' per .ùnpatutt carQndù

l8- 2 0 . e t , , , ù v l s : . e I Arlone,.aro al lecondo Bacco,non 1rÀnùlla da inùdide alle ùrè Lìi FaÌerno, - Aùlon: leola gr€.a che signìlicalvallata, londo ralle': si nlerisce a

0€zo

rt ill Luogodi òd.@ rld.lí Venal/i, lcon ).lira rrdc di Venalroìiil rerbo .rfto, (contendo' è .o stfuilo co. iÌ daiivo lenafto eù I ùrriù cihà dei sanniiì sul Iiùnìe VolÌ,um, an.oracsistcr te, colerta di uliveri e fa-

una Ìocaliiàa roi ignoia nej ìÌcssi di Tamio. co perta di Ìgneii, cone in di.a I espressioneant crs fertili Bd..lrÒ. Falenb,,, ùvb: ilvno ddlAuldF ùa duque pregraro,se nìenravar conlrontocon t falemo, che sr producera ìn Cmpúia è godem di ot 21.22. Iue....ree3: 4uel luo8oe qùcuercùci alLue aspertmo anche t€ accùto a me, - IIle te dei tF lronomi sem il te riferitùaSettndoúua norsa di afletti, iD il luo' go (,11.) e il poeta mico (De.r/r): n quesromo do il moiivo deì \iaSgio si ric!ngiùnge con quell. d.ll mi.izia neÌ nrìaledo minato dal iena della budù nùfe. - b€ate,,, arc€: è certamenieec cessNovedcr. m questa eslressioneun úchiano all ùrmagine deue .occne dej satierÌ,j: il iernine a& rende I idea di un ù

IuSJolranrtùilo e imrk cabile,ú sirùolo !turÈ: nvo comelawrlu del . l.t. Lc qlture" sonod.tÈ ò.a1.*i lerché sr di ea* 22-24.ibi... 8!nici:.ù ir baercEi c.n le donrte t dc del loeta tùo mico. calenten... f&villrOrazioimnraginache l suo corPosa sialo ell sul fogo da poco le sÉ ceneú ancora calde dÉ derao le lac.ine dellaD co, piuttofo che il rd nente iùorate - d€bitli ... l.cdna: sinSolaFot letLiYodì ablaii!o sr nentale Dùrqùe la cG pagniadi settimio tui i iaSgi in tem loftane. t nel monento sl€sú Èl tFpdso .he è poi I uL mo viaggio è una !+ Orúio nel djilcile rerri

-

-^jÉ


\

etumbra Pulvis reginadelle odi orazia']le) I-Ou Oonqùestocomponjmento,chenon a tolto è stato definilo 'la p"*uj, .i pat* af,,ftiiìa iase dell'allintà poetica di Oúzio: dopo ìa pubb]ìcazionedel

orazjo o c, it tit .o w'"gu" negliannidal18aì13a c' quando ;ri^ ;;ìtíilil4;."18 la meditazloche si sentevecchio,stanconeùospìriio È dunquenatlrale irmaì cjncua.ntenle neÌtica s;l temadeÌar'ltaàpprodia unanìrdadesolazione q't'"b n"TÙ|tu:d' 'Pt4''tr:'îon ll lrion,.lAllamorèronrqpar anell J' ' p01" gx 0r'î auaru \Jr'o' tuÙsF ,o' ile:Lusu_".1 pp ', ri'mo lì Lu'-èlior"'oclan'hF rlbuon che neÍEneide (1259' n" r"ru* noiurotll 1025) e in rispostaa 'ottinùsmodl vilgùo la oppone Orazio "",. tlnmonatitaa suoeroeA tiìììsperarìze ;;ó1fiil;óó;;p.omeíso visionelucldae sconsolatadeÌlamorte comeÙliimo l ilEo rcnm

strofearcfilocheaseconda N'te[ro:

10

co|w: r-:, Diftgere" .:r sonoscroltelc .eti. @ ntommo le crbe all. :amre e Ìe chione agli ibeti'. DilJn!|1. =

Diffugerenives,rcdeuntiamgraninacalnpÉ comae; arboribusque mutattenavices,et declescenfafipas fluminaPnetercunt; soroibusaudet GratiacumNymphisgeminisque ducercnudacholos. Immortalianesperes,monetannuset almum qÌraerapithoradiem. verprctentaestas Iligon mitescuntZ,€phFjs, intedturasimul pomiferautúnnusftugeseffrÌdefit,et mox brumarccurntinels.

6-6, Gratia-. choro6: .La Gdia con le Ninie e le due soreìlegmelle non rcn€ piil di guidarc rùda Ìe danze, - Grati.t le Craae.dee del lasonoe a. !ice3: !ro!nanenle dellaùellczza,eranoif. (Aglaja, nuùòsirc, TaIa, :Àe ìnteîde dùe che la rre noni che indicano ri :.da, gfaae ai canDu sp.rnvmente lo sprendo arto dì stagrone,múta l re, h sereniu e la trospe .iii') na il singolaÉ ndL 1, decrdenti&.. P@_ qi iunú non ìriu .a che ciascunagùidala t eùt dma cú le soÉne e con a sconere iornano annn le Ninfe . eùm NtDPùb: 'i8o le nve'. Uinnìagt .azionc poetrcacoìlcga lc Ninie emìo dilintà se rn{ern! allo srranpare .onda.e ohenppresenE_ rano ]e loúe elenenBn 1-{ frmi con un'a$o.ia deÌÌanatum. Il qnadro,dì rone po.o ÉaIsiica, se sì classicalimlidezza.rìchia_ :ene PFsentc cùei dj lan :r anchenel paes4gro tu quellodellodet 4.5 î, con la diilerenza che li' è rlpcnninìcoil nomenlo Íencl" a $idare l. rlùLe leui lrem e la PnroÈra juddo s soioEonole ne nenlre le Grazie e lc

r.f ("la lrmaYera, IrEreza del vefboespd' me l'avaMta rtureslaÙr Ìe deìÌanùola sta8úne, .he srà poi sostiturta.lil la stagronesuccessn'a_ Binùr (= slt rr dO "a!' !e$ che'. - Iiùge efiú_ derit legando i dùe ier mini falli èMonè dcìlaj senùrainsìsierèsulÌ'ab dien: ?-8, Imortrxd... lccorda deùau hondùu ineB: Frigora 9-12. tu ,1126 tt coshuione: re.mit l,rùmt iùno. nùtgaio .ll è feddo Per la atde faplt dltuùm ireerùúaùtbet lú tlo' lo spiraredeglizciri. le .lxemnatuL N lnMr po l'aweùio ta.r deÌ t stateúàscrm ua n pfma tdlla s!e/.s - Imort!_ ìl .oniriÌiùis.ea solúe a i.efa. destinata !erire conpìctivà li& ne sfDB: nel !: 12la carattenzdro tun aDpemlaùmo.he diDendenteda n @r: .A n. de.Innemo. r cu ngon pofa i htri am eldgrio non sle.are cose imor le sùenessi. e ben PresÎo sonoespr€ssiin nDdo lo_ tali,. n passag4oha s.nùl nosinbolicodauanDeh lorna liNeno ùìefie" _ awe$aùt e segìa Lme zione dela consonúie !_ .au di abhnvo stu delh larle gnonjca Zephldsr sai gl d1ili sonoi venh.dr quidar llrund èlnNa ljricù da nel paesaggio s i n . o p a ta d a Ò/l e r r s prinarsa. - Protent: pefiura: il ritoùro dclla .s.ac.Fi o! pdmlera. intuli,suggen_ ìrúprmenÎe sccÌ ùúesùntesùcceder sr ggoìna coneoggerb

Nùúebalono a nlmo al îerno con il Pìcdela tera - nude il paficolm e a! che$o un egno dcl cd bio di stagione.na intro dùceufa hlpr.senrúr ne dclÌe deecòÌt€neùalo_ ro belezza Oruio scmbú pe6ù€ a 8llppl st2túdi

si dellesia€ioni. Lreso rahile lu8a del lempo. _ alnún,,, npit: l'acc._ dei duè tenn! stù.ú) úea ùn sottileosin'iro tF iì Eomo che diLla riÎa (drn6 pm'Ae emoìo' Srcmcnte tla 4k1lc. .nu_ trire,) e il lassare del iemFoche la tra\ole€ (e

287


lunae: caelestia Danmatamenceleresrepa.rant nosubi decidimus quoTullusdiveset Ancus' paterAeneas, quo 15 puìviset umbrasÙmus Quisscitanadicianthodiema€clastmasummae temporadi superi? ounctanÌanusavidasfugientheredis'amico ouaedederisanimo. 20 oùmsemeloccideriset dete splendidaMinos fecedtaxbitfia, genùs,nonte facundi4nonÎe non,Totquate, restituetPietas; nequeenimtenebrisDianapudicum infemis 25 liberatHippol!'tum, abnNrperecaro necl€thaeavaletTheseus rinculaPiithoo c a t e n c l e t e e l l ca . ' de ntorna al tctu ccnua c.ncessÒal lúo arimo la mriúie P??s _ îillud 3ùú: P n ì h o '. . n e q u € . n € c !a î | nèì 13-16. Drnú.. enun.iala Ie {.ioè !a te r.esso, sffrg dives et Ancú: l a€gefii lhnafoù, thc dPrndr . .htîavia Ìe .eleri lurc d l'ìnpo$Ùr avrdr gimnno naù lrosletlando alle v! d,i es ò lrobalrihente delo: deL danni I r doPo Pfltu' h taP! eîPÉù ììrl di ù ilorno lanno tu_ deuerede' " |úú da riierire non solo a n c d e l r 2 r t r n . r l u . dl r : na noi, qm.t! sarc pre dj ilallage: drs: figura îxllú, il rc TulÌo Ostilri, esenpimilici quasra rr : úbitiù cipitari dove sono lì ti et. . 2l-22. n.r 'e l aggeltivood.lls ro arclLe ad !mÚ, rl É lan.iarcr trc esenlr rdrhe n Più Enea,I rÚo alrà Minoss. PrG ili te sù conpete púpnamente d I AnÙedùe \Iaúú Anco nani lmdoili dal \'. l: sìmo sen e Anc.. lolvc Trllo núcDro ùru soleùe !P tuni dell erede nà alre cranoconsideúhric anrhc ù' quesio cùsoI rc nilrco re e onbú, _ celeres lù_ Min6: _ |€M'. ìeÈdb: .h$iml la loro PreseÙa ferede ste$o îratta di llgùre la cÙr\: : grudrc€ Ùr dcrle nse: !i ùPidi nesi,, .he di CÉta, che nell,{de.iNFme a qúena la iignra dclltrede r e n d a d r m o s t r ac h e : ! .on il loo s.orere risu.L r .nsunìa con [rgn.zza I di Enea.dinostF che né (o.o npnlmente la ter dedica !@ftB Nn \Ble a.úG.: 23. Ibrqùste: il gelosmcnk serDar la norte - Dúorc{ù lietà ú iccheza ulqono_ bcniproprietaru è ts€quen_ tdìodell'odeèúnolilc n ddneAÉLltadarngon dal LanoÍe alla la_ della slagioneinvemale ad aùontàùe aplart.nente loFe €s te in oiazio lclr Per d e ! . t o a D i a n a e t ul a :: (ddn La cae lest ia) !ùlris €t ùnbr& I con_ nidra dei Maùi Torrlùati fode ll 14,2528,P rSJ) .èito e le inmagn Rcor alìacas à, era sldrorÈ Alîi intendononÙ seNo púbabilnènte da ùd4 e ìndirettainirodùce rono spcssoner iragrcL Qui ÌùnnìatoPressoil Pat'' a! che le Ìurc rìParano!e l onomo con úicare I nente e àllusivanefte îese! dalla natrrg:i che suÒrscono lsolo.le. Ekftn lló8: "ti a ù!ìta mancanze Onzio che úcalo îerú del .dryd d&,4 che [eùa, di cui aveÍ niìù_: A I 5. in .icÌ., ìn qúanto,dopo ne[cli$ola risùlta quasi somnerso Dr@o io le proflerte d ant !: essere.alalej nìomaÚ a ìnJaitiiac iui si addicono tr sÙla j nediîúrne nelìa onLbra 'ùrltc', r,úlrrc (!er questoò dètto 1'!.ì e r 23 al del cemo t46 non si e ta e sulla nori€ Ir 532 Naù.k': .m mm era norto in selú: oú)i inca' fide se. A og nodo, liil chè alla /diddi espdnè n J:rna e$rtah del !F mono, ogni uúno è tera rlì^ malcdizione ndl f imagùe lnica, chc dev. dcstinal&o del ziore va,na nellaProiedoneúel vin+ e onbra') e neSr .!r dre. - L€thler" il sùo idcirú atuhc a um dlevanieaì è conunque ùúo: úleo hfxro. l.: I aggeúvo r-.jl,4.. ce a uehcza conia qùL conpfensone della fini rlùi Lntro i?18. Qùis... sùDèri?: Ìaggeltivo sembà htmdofio Per r la prosleltiva dr un equilale a llÓ seconúo costruzìone:Qr6 5nl at n4lio ispefio a.?rJP.: oìtrtlmba .nc ! aprener gen!6... racur_ 23-24. l u s o g r e c o ,o n e Ì i c o e tlì sq)eh n li.iait c6' del { 25. di cui è sùri'.la tú no none d.i Pìiì Jmosi Pro dia,,. liets: poetico, teúúe del /rar Ihú tertpotu n .tuewE no [ lete è ùÌiatii ìi a' gennori der ronìrnr e ù abilia ]a hra siirPe. bile gl ne iìteùúle dela drÉ D .hiude nela laÌriddra sen_ rum,rsi, .Chi sa se la ÎÙa offoia.. lLeta, 21. CN 3€nèl ocdde_ dòi suleri l'ognano ag ti.úza, sccoMoh Bn:' oidne F \eazt rll1tis et ùn.litd dlpone &,n/d grùìgcre te orc del dona_ .iB: .Uia rclta chè tù sa a_ etinologicaPresenre srDr6. - qúo... quo: ac un beneeredr cresccnte è O..tdttts spento'. rai deì $ornr ch€ in ldco _ Tlte*É abì un ceto a dascúo dei dùe ri alla sonna nobìlià). t!úo lla di.c.i I rlùro anhùúe raggiuniaoggi?' _ lto_ Pidthoo: Piútoo,re È awerbi relalili di nolo a lità úqùisita 0a lacoîdia) dú, da.dd.: la silabalr sun_ dierme crl3tÌú lapiti, en stah ìn@r4 lùogo soru da sollìnEr morare .lúalità lu una e anche nale è tn ata cone lunga to nel inlerno ler ara der-" rìsDettiqnenr e ae_ mre temlora: qu r6tlru€t: tè cosr ,t.dt. per nelncai neccssrll aD ,ruestopcn$ero, renlalo di mpúe Pr!:* rii re .idi,I e deciderùnt coleth\0r si.golaÉ verso del .ome ded?rtu pinaiTeso, nelimÙ:+ fealora ribadiccen suc_ hèlht! dallù simncÎrìa, soliLnreso sl,ituiranno', precedente.Linnagme trovamolleplicirìsconh biltà di liberù. raril cerleni iìce$ùtÉ di alú del tramonÎo indoita daL nelLatradLzmnelrec!, me che lanno ìi loro Ln infe.ris.- Pin26-28. si natura dela lenonenì parlicolarnefi e sensibite che licol-è lo a\ev! n È gfeso nellAde _ P.rer Dianah esìendeallavila del uo- thoor linlatli nó al tena della ùmùa Pre irìlèr Aenes: Enead detto !d tenebrc dalle bera nr nìo: doF! la Éqùela di tdl in quanto .aporirprie nali il casÎolPPolrtone rmrini in tunaone argo úino: Cùcts.19-20, mano_ n'a I roman!, dci Teseoriescea spezzdelè w. I 20.Io dei mcniùtM thc avrar s.dlh lresentanoanche nhile le cose

288


0uaRroPEicoFso

,+na'LLzra o oorr,t"4tonta' numero_ percorso, 14,chepfesenta unluocommenlo dell'ode elabora Dopo avere letloilestidiquesto p.287). (vd. 7 conlalV seafiinita

primavera ll rilorno della Metro: strofe arclìilocheateúa

EDNBÉ

Solvituracrishiemsgratavicevedset Favoni carias, siccasmachinae trahuntque gaùdetpecusautantor igni acnequeiùn stabuUs necpratacanisalbicantpruinis. IamClthercachorcsducitVenusimminentelun4 NFnphjsGratiaedecentes iunctaeque altemoterramquatiuntpede,dumgavis Cyclopum VoÌcanus ardensvisit officinas. Nuncdecetautviridi nitidùmcaputimpedilem),rto 10 autflore,terae quemfenmtsolutae; nuncet in mbrosis FaunodecetimmoÌ4rclùcis, seuposcatagnasivemalithaedo. PallidaMolsaequopulsatpedepaupemmtabemas rcgumque tuais. ObeateSesti, longarn; 15 vitae$mma brcvisspemnosvetatinchoa.re premet fabùla€que Manes nox iamte et domusexilisPlutoni4$ro simr mea.rjs, necregnavini sortiereta.lis nectenerumLycidanmimbeie,quocaletiuventus nunconnis et moxvirginest'epebunt. 20

prmavera della l'aspro ìnverno alglaloritomo Siscoglie gl n ÌafPleseccheclre-e Fèvon o. a'ga, raogoîo ede gode delluoao deleslaleol'a€tore enonpirI besiame dicandde bine. néìpÉlsono bianch guida ledanze alchia@ diuna GiàVenere Citerea untealleNinle eleGrazie eggiadre 'atdenle conpede aletno ballono ateramenlre grav visita le oficine de Ciclopi. Vucano mirlo splendente d verde oraèbello cingerecapo odeJiofechelelerrescioleproducono imrnolare aFauno inboschiombrosi. oraèbeloanche oprefer scauncapreto. siachechieda un'agnella giuslo ailuguri Lapalida lllorle bussa conpede pover lelice Seslio e alle lor dei re. 0 de unghe spefanze; della vlac velad conc€pie ilbreve conlo presto anotee Man,lavo evuole lìpresserà dove, entralo e asqua idacasa d Plulone, rdadiredeconvlo nonsotteggeraicon percuiora tulliardono néammireÉi IbelLicida govani ledonre epresto s scaderanno

quidiseguilo ofieni segui latraccia deglispunli Nell'elaborarc iltuocommento dellesto Comprengione alare? e checosaammonisae . Dichecosaè sintomo dellaprimavera, checosaricorda ll rilorno r Qualè lanotadominanle diqueslo componimento? Percorso ouarìo

29.|


Le tpistole segnanoil ritomo di Orazioall'e-

ljc

sametlo delle,Sdlircdopofespedenza dei nìetrilirici svoltane e Odi. NeÌlibro I (a cui àp paxtengono i testi proposliin queslaantologialil poeta,chenonave\?maidismesso le sìle preoccupazioni mo$]i a cle quandosi cimentava conI'espeúenza squisitamente a.lljshcadella liicà, rìtomaallaconversazione in \€$i conun supplemelto di espedelrzaproveniente dalvissutoe conla saggezzea4quiaitacolr il pasoaxedegli a.nni. Tuttaviai toni facetie la comicedialogicadele Sotrp probabilnenFnoneranopiii idoneia quelÌ'incrementodi pe6sirri6moe quellìncupime.nto interpretaxe di vedutecherappresen tanolo statod'animodominanienelletzò-fok e si accompagnano a unapoesiafflo8offc{Lesaalladcercadellaveritàinoradunquelasciodaparlei versie Ellialld divertimentiì checG sasiaveroe dignitosoìo cercoe chiedoe tulto sonoimmersoin questaricerca' (epistoÌaI l10-11). perahé0razioawertis Checosaerasuccesso se un così profondodisagio?In prìrte i suoi stati d'animosonoda attdbuire al precoceinvecchianento e alle precariecondizionidi salute:morÍii a soli 56 anni. h paÉe si coglieperò anchejl rlferjmentoa fatti risalentìal quinquenniodal2! a.l19 a.C.clr caj qundo il poetaattende\aalla composjzionedel libro I deÌleO??Jt le (lubblicato nel 20) e dellasecondaepisioladel ll, I'epistolaa Floro (verosimilmentedel 19). L]l primo lùogo si doleva essereincdnato il repporto con MeceÍate, da cui Orazionon s (epistolaI 1,94-101)l sentìvapiù compreso Seti incontroconi capelÌilaSlÌàtìa scaledalbarbiere. tu ridi; sesolio la tuica nuomportobìancherialogorà o selà ioganoncadepari daambole pafi, tu ddl. E quandoil mio uimo è in dìsàccordo consestesso, disprezzaciòcheha cercato,loi cercaciò ch€hàlasciato, e oscillae nonò coerentein tutto il corsodelÌaúia, abbatte,poi coshuiscee cambìàjIl tondociò cheeraquadrato? Pensi.Ììe sianarto un po' coÌnctaìti e nor ddi più... lnsoftùnaorazio efa cambiatoe Mecenateno: orMio era ormai tutlo presoa cercareconfoÍú nella saggezza;Mecenaleera imasto I'epicureoelegarte e raffÌìato, am.antedel lussoe &+ l'appa.reÍzaesteiore. a,\cheseil $Ìo prestigiopolitico da qxalcheannoem in decÌino. C'è poi ll fatto clìe i primi tre libri deÌÌe Odi non dovevano ever incontreto il succer. che lautore si aspella\"d:nell'epistolaI 19 omzio accusai le[tod capricciosidi apprezar€ k

suepoesiein prìvatomadi parlamemaleappenafuorila portadi casa(\'v.35'36).D'altra te iÌ poeta si riiutava di scenderea compromessjcon lellori e cdtici e prefedvachiudersi un amaJeggiato riserbo.

Perquestogli àccentisi fannopiù ti. ìb ricerca inleriore \i dic"p in proposri di sdgg.zza.h' ppro o cpmprp "Dprofor giùlgono I'equiljbrio dele odi e non appaionosoddisfacenlineppue al poeta stesso.

semprcpiùindinea ùì chiusoritto. NelÌ'a,lnbiente dellaca,npagna sabina,Oraziorinuncù le gioiemondanee allavìLadi socletù nìa il ritiro non €JjgararìtisceI'equùbdo hteúore.

304

0razio


Tla inerzia e torpare :r3u Eltislob

Nellerp?sl.rk i teni dellapoesiaorazrmasonf

delpoetàdi fronteai suoiploblemiEgL **b, è l"tte8Sia"nento ,tr"ìfr dl re.pt"tf"eìÌ" "h" dj àlÌ'insegna nella suàmssegnazione progetlodi vita ambìzioso aìevaconcÉpito_un I 18avevaorg1} Lùr'rnkirÀe(r (uauto rlficienza') genuinamenteepiculeainel lÌule deìl'epÌstola per pel le cosecheloglle: che dà e pregare le cose Gio\€ gliosamenteafiemrato:oÈ suffrcjeÌ[e (r'\' 111112) procwero me' da pa{e me la dell'animo mi ília la \ita e i mezzidela ritaì lÈ EppUIe,nel b ànciodelìaprop iì vita tracciat!

ll r-t*tt" t.",1 20e il 18a c , il poetadiceú\'oltoa sestesso(Nonser ffi"*." "!t"t, ll tuopeltoò liberodava' r:heimpoìta?Gìialtrivlzlsonofuggiticonquesio? avarorra bene.ma È loNe ìiberodallapaua dellamorte e daÙ'im?'(epistolall 2' 205-207)Dunque na ambizione? quelleche nelle Odi efanoploblematicheda dibaltere che però la grandcarle di Umzr! tra siormarain poesia- nelletp6lok sonodfuenuteiiltlettanti capitoli di Ùn brlancioche orl]zio eglì lron è nìrÉcito a libelalsi non riescea far quadrare,Nonosla,ltela suàsaggezza, 'lalla c sì vita ncomeLmconutato saaot della da.ìbarÌchelto Deura dells morter dovevaandaxsene (epistola I 8' l0) (ùì mortn'le' torcore ritrora pieno th angosce,cheingeneranoin lui

Neiversi214216dellàstessaepistolall 2 haimangiàioe be\u .Ti Orra" .a-l* p*,,t"* .-Utl" A.ttt"!1t": seidiveúiloàbbasmnza' gÌova che haÌÌnoliùdifilto snìa'Ììiosi, i affinché per te è tempodr àndadene Loabbastanza:

di dr\elirsi. non ddano di le che hai beufo piiì del giusto. e ti mettaÌÚ alla porta' ll <diveltimento' a cui alìudejl verbo latino audere riàssumen sé il pif,cere della vita e dell'amore' m& arche qùeUo delle poesis: aliessiOrazio,che si senteolmai vecchiobenchénon ancord cinquanteme,ha gocLutoa $úficieMa e quindr deve rjtirarsi dal banchelto dellà vita se nor r,uoL renclersirlrìicolo. 0m il poetaprefedscedont ire . quam s(ribere ttetsÙs(epislolall 2, 5,{) perchégli aùù che passèt|oeripuire incas, [enerem, canrit'iq ludos: ten!1u t e1 Lorqueie poerìntcL:quidfaciaT, tzs? ((Íù hannopoÚàtoviiì i dive imentr,I'amore,i colì\'Ìtl ll gioco, tenranodi itrappami la poesia:che cosavuoi che faccia?'i v1' 56 57) Tutti senti gla m;nli che qù prendonocoryo u'ìitariarnentenel bilancio di una vita, ma che Olazio erÀ andalonutrendonel cono deg[ a']llli.

Gli rimanevauna consolazioneeotremr per poco tempoa contifalti: di ù a poco,negÌiuìtimipochian": ancora iffi1-oesiq seòbene Oftziosi salebbechiusoneìsileÌìzio,comeqÌreltalenonmegloider' di \itaìhe sli resta\,ano, tiflcalo chtper sette a'Ìni si ela dalo agli studi in Aiene invecchia'ndosui libd e sulle suemè ditazioni.tanto che,qua,ìdoùscivadi cÀsa,ela più tacilruno dr una slalua e la genterjdeva : Il 2, 81 84). ìui (epistola NlàneÌ fra,ttempoorazio, con ìa suàattivitÌldi poeta,avevaporlaLoa complmenioun <moD+ mento piìr (lìùatùo del blonzo,, destùúto a resistelealla corsaiìlinita del [empo (ode] 30): dawero egli era statoprofeta dellasualama di n poeE.pp 26-47sipl,oledÈi aac.ldloo A l?na aulo!úano Perapprofondke Olfiea sdoo,o Larè delbn€"so veno"a 993e tdtrono'dnna tana.oraió:oúapaesaa,srenzio palitica ut\t'' inOnzoUnaniLa nelprnalibrcdelleEpistale, IA dcenadelta coércna pp.67-82. F€rugia 1995,

306


)x.

mortale Untorpore Epistoh t8

I

t ceìso' Alìino\Bno !oco.aw+ce}:î# EI'a,lnico letteÌ? Questa i';::,Ltli:i^ì ,T:fl: per capirelo stato di nrales3ele ps:

imooÌ1ante

ffiil:#óilil;saie tzianìrs,l'a,: ùleÌùi Eg insegnA.j: aÌe\-aorga! chelogl€:

, -1rz). [a ùacciai, so:" \_onse: ibero da \" O. Dlmqu. i Oraao ùà_ I che ora.d,. reÉi dsÙ. O SAZIO' e S

L0) rpistolall l iaro e be\xo piiì didn, ,- Il .divemdell'allrorc. : nonancoró i\Ía. senon s (episolaIl Dre.i conuu . Tutti send_ )razioera$a le estlema mipochi?.rù. r meglioiden_ srÌllesuemeenterìdevad empo(odem

cheglisfugpiùchemaidiunatranquiììita al20a.cl. bisoe;oso

f-tmffi :;li"H'ff.'#:ii" ;',:",nr, r.glfillll*m'r" ::l:xil.ì (essoè plesente ancne piì'sse€!Éiero a una irnebre malincònia Non si hatta dl tll1 momento deplessNa'ma!Ì ma con_ nelìasatiraII ? e dtoma neìl'epistolaI I 1) né dl una sempliceturba negi amici rhzionedi saluteche richiealeI'inten'ento dei medici e desta alla'rme

;;;ilJ;;ài['f**"

daporoblemi-'nateriah;i"fl|"Hr:ii"Jif nondipenlle .lel]roeta

con I'eserciziodella dÙtdrÀezd'na da una soni aglre in confort srd" dt vincere caxatleristicadel tef€mts è l'incapactà di li"""irìi.l moraù,tanto cfe cli ne è affetto è volubile nei desiden' cosi p."pí"-."it"ioni -à-a".ìa. da ddusi a vivercÌzecrecle neasu(orter'

fattaal gio\Ìne amicononsembm Estraneaa +Ìalsiasiinientodldàttico'la codessione I nfnFnloal ofmén'o q': ,q!:,: ,an.o.o4Ji...r-unoos'd"iodr Jogoq-àno "ggit,'r8ara -" o5s'ssl\a Lururagt' $ari nF!îori"ldi dFp"é'sionè d-rolD\losn.. prop"ìoopgLi 1*']1.nolisolaloin !Ì1àso a di serenilàoìmpica,neesceseveramenle di unOrazioimperturbabile, finomsconoscÌuh' i*rù"a|r, *i l'.t"artttà àel poeta acquistarurrisaltoe urÌadimensione conle suefobiee Iesùeansie'coni fa'rtasmidellamenle all'uomoqualunque' chelo awicjna"ro àd avelela ,r""ìiaiu"".".t" ràttareneùasperan"adi riuscirealnenoqualchevolta ""^ìri meglio. e scnvanodi Neroner' A CeìsoAlbjÌovanor,compagno prego, e prospeita salu[e ti ammcia.Musa,3 pur plomettendo tantebellecose' che, Seti chiederàcomesto,ù'{ gÉndrre perché la non nonvivonébenenésereramente5, gli ulivi, le viti o Ìa calummi abbiadisseccato mi àbbiàammaccaio pas' ni. oÙ o1t \ra o in rndl. nÉDorLîpunam-nro cheh tutto il corpo, maìerché.menosanonell'anjmod jmpamre chediaistoro al miona'le nie;te vogliosentire,niente congli amici, mi adto fidaÍ?, Mela pre;do coni mealici

celsoè il fil Abinovano ii*l naìario dèllalerera Comesp€sson 0€zo, il ptecere, ha' cagn1nen

de'animo, nima Péi ndicarc'epElola) qu€un'aliezone ranlopiirdliclledaconlrcF hre in quanionondipende conden' I due aweó al a f5l E I nvocazi one qliobierivideLLa mora_ popriad€lrarmulano san=o Musa, comrÍerfalorc e diqu€Ìaepicu- f/loua$e un nlona' le sloica eplc.,confedsce -hapansato medcdella' ai vilil la ea. sDetli!€menl€ allesordq zion€scheEosa conI bro orazio,cnenel_ nima,ctoèi i losolL ben e il piaceie. a disshalsi dostinara eru' masecondo presloa conlalio conlosla' lopislola| 1 si oradello precetì, celso{l s€c rÒdimlessercdes.fnonel osilantsla lunae laltrd db com€lio srauna a questo rnenlo. morale, Pu o ol_ d.C) il Yelérn!s seEitodelcompon ess€re chedoveva o malatlra lallimenlo LaMusaindhapermelonl- chiarail prcpdo la póPriainsoddi' alfreno alle_ sae !€rcsiriilmente srai€de 20a.c.

o Nerone, A lber o Claud e d Augusio I qlioadonivo Tib€o iuluroimperatore ALbinovano C€lsofaceva part€delsuose!uilocon o e nol di seqretar tunzioni 21a.C.s€guìTbeo nolla in ù enleche soedizione nario I'mmas Tiqran€ sul E confnua d;vemímeiterc lrd a Musa(rÍelo' B ouelladi orazoè dunlmnod AmsnìaLaletera colloquo

307


10 ''

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nof Je lorpulpa: Dp".h,5taÍannaropPf\lr4ppaIr'Ùa qu"\lo *Pdumiposs"gio'ar": da , fì,ggo i"t"o 'io * nt f, ,ndlè, "io 'nP uoiubitecorneil rento, a Romami pìaceTivolie,a TlvoùRonÌa

Dopochiediglicomestae comesicompo a' e al suosegùto e comesi rendagraditoalgrovarer0 prjma dì tutto ricorda[ìdi ralle$al.tene' .tulto bene;, Àerisponao:r questoamÌnolnmefto: orecchie nelìe lnas;bib dopodi sussuraxgli reggeremo noi Celso, così, comelu leggemÌla fofirùu, o.*onr.Ìl t .'Ol

s",fl$ìXiî$":,* Él,r r45r18.e.'€sse.c':. r,,r,am.,u1e,rc

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Quid quid t Znly CtùK An vl an l, Scisl fìd,s obli& \epa Sedt

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piena dismania Un'ineaia Epislola 11 1

siil$!!::1fl!'Jr:"t-t:iiFq :"':"l",:lf :i$l,t#'l*fi :ii,;'"'#:ls:ffi dlIF dell'animo' ir]fattinell'eqÌljlibrio ffir;; t* ì--ioj i" r"ri"itaco'ìsisle [.f*ì;il-i;; seît lodariedÀlontano, me€ùo asiatrcher locatità piìiaffaicìnanLti i"iJ*a,riÀ"" *.n" godere I'orap*'"1t1.,::T "'e saper imporiante è .ì"*ì" à,ìn"t* f"" 11-il) soprattutto la felicitàada.ltrotempolnvecegliuomiÌti:"Ìl9"+!'i 'L,tl111'l1i:,lf:i':.-: iirnandare chelì spingea mseguiela gioie nei vieggi'?'Ìziché ar tÌnaniD ziil*:.i."ìali"". viverefelci persinojr un borgor r" í"ff" r*" it i""io*, Ct-ie a[a qùaleè possibi]e le comeÙubrc lln 22 30)

':u#1"3 H!i:"i1,:"H"fiì: l:ì'1ffi.j':":1il;ff àÌ."j: iH.tit'i""":;Ì ;;iil"ffi;il lenìa dìviene i3z7t1a La stt€?'zÍr naturo ",i .il;; iasta€ionedell'orazio i p*r*"tli moraìienlroi qua'lisiingràdrilasTarYlllg]T,:,"' "JltoloÀ"nou

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o,,nullxúqui trarlsrnare(lt*"f (Ìjl ?il;:l:*:Tl^lÎT: di tuffar cne*ssrùne coillittohteriore

sentiza incisira :ff#;;;ilffi;;j:..,rra caricadi unarnla ÙnasenteMa moraleMaè anche ult a"ìitn uttrri"a."taalh perfezione 308


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d;ìiq',$x;'*H:ir 4#-t;.#;*ffi,-'",{ffi ' dattiìici Metroiesametri €lrìosa' ediLesbo

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10

diChio oBullazio Cheli èparso, l'esbos' Quidtibi visachios.Bulla notaque regalediC€so? sede ESardi, eleganle? odisamo quidcroesiregiaSardis' ÀrjdconcinnaSamos. oinleorialaiama? Superiori eCololone?r fanÌa? ESrnune Maioraminoranc quia et Cotoptron" Tmma edelTewrè? delCarìpo'1 paagone -c,ri"tun" a sligurano Otuttequante p.u"Cutpoatîberino fluminesordenl:' ciilàdiAttalo' diunadelle voglia tiviene Oppure ^I Anvenitin votumAttalicisexÙbibusuna' vLag$ eoeL pèrdisgLlslo delmafe Lèbedo1, oli oiace viaÌìrml atque nÌaxis anlrbedumlaudasodio diGabii piirspeddo villaggio Lln salcos'èl Lèbedo atque quidsit Gabiisdesert'lor ScisLebedus iolìvoreìvivere, eppure ediFldeneis Fidenisvicus;tamenillic viverevellem' daloro djmenticato per esse€ e miei dimeicodei et illis oblitusquemeorumobllviscendus lmaremlempesB conlemplarc dalerra, e,dionlano, pror"ule telTaspectarefulcnlen NeDtunuJn dlfango' dlpioggiae Roma ChldaCapuadvaa inzuppato luloque peÚt imbre capua Rolnam qÙ Sei neque lavilaLnun'o$ena; voÍàpassare nonpelquesìo vivere;necqur voletin caupona aspeNus,

a MooE ninorue f!_ ?: è sotirni.so Dso 1,t. Inteùo8atira dircfi a irppia con alternain'a _r'c spre$. dàI encùho .,)d èa bl^ liv odlP&a

iir allraEr. lardare cÀ

i. cutr tsne: la larielra nséunlùa ," inh.duce 1uo!eaìlèmaoÌePcr g! rr{retì.i gusli di BuLLazr ' p6q prcpnmcnle dr íoffe a'. qundr dì con

fltmo.(1ll€-

fano.senza enle.senz irr/1id |\ !o miserabr' iuzione lìd dì dolorosa ieneiema di |5ii r]ll lu(| inentco oel quaÌea\\rer_ gradodi assì_ lanì,'nomula I di tutta ùa di umadtà: ìl

5. !Èn la € radrcat.e bÈ!." è ìrerciò il tenpo é 3. i[te dv€ie vellen: I coneÌmtivomlerieiiÙ innca desidedoúetr%D! le. na nor Ia intesonel lenso che daweru Odio slina úa sùaúPina!_ ne cghsj Limtaa lomu'à re u'ipoiesi cne a$ùnc

signilicatorel .ÙnÌ-"slo delL ar gom er làz r o r e ' Cone a dire che, se le cu .ostee v. lo cosinges fro eglì itu.bÙe mìen_ îièn aNhe à Lèb.do Per uhé è conlinlo .he non conri luogoù cù narerialncnte 9r uvè, ma ro $ato d dimo cor cùr $ 11' g"oblit $qú€. . i l l i 3 : lose vdso Pnìmuscar di O r az io s et ond o L a Peùúr il úmo inteno è nodtlaro dal Polis eto ( ir@. €t) e daùadxlbce pseMa dèllerbo .Ú,44 .Ò/, dappdmanerlatoÙM deì ÌiarlìciPio PeÍelio foòltr6, con \ELoreàG iol, poì nella iorna del gen,nd,ro (.brr,?s.err d6, con\atorepasNo). cìe n Pratjca equùare a

Ìú PartioPjoPss\o (d mmiicato"l, di .ui nd ceú r *rbi deponenh,na .on rm slmatùa dl fe' cessiiàche si Puòrendde 10, Neptúùn: NeliÙo, dio del rde, indi@ tl nà rc pèr metolrlru. !e I]a role e il contetto sonoal lini a qù.Ìle di LucÉzto nel prÉnio del libro Il det Dc renlh nLlura, w I 2: Sual'e tùan nagùo fùrbdùtlbus d.4qtofa rd.tis, /. teùatúlnùn dlterit^ sP.ctarè labo /c.n. .È d.lce. quùdo sll grmde nare i venn scon' tulgono i núii / o$èNue da iem il e@\d. tràr?gtro

llc$ sullacosiaioncs fTl ll poeia elencaa ;tltaé a norddL a Minore, non Bu|lazlo, PereonaggLo rcente, lemPo un Colofone o ser€ una ali rn€nlnoìo, a Partiredallll d€llaGrccia: e€ de.adúa localltà Íamos€ nola sécoloa.C.e al iemPoo ch o, isoladellEgeo € semie€ Povora d€lvrnoi Orazio perl'eccellenza a rndrca_ s1a oui ao.ooala. av€re Lesbo,lamosa Per e la slatu dstoI naEl a Poe!lrrcl rà la delusione Oraao deivìaggi: safoe Alceo(vll seca c )i chezza dm€nt_ ritirarvisi, mfebba Lsoa celebr€ a lra Samo, presso1a cosla ronrca Sardlca' Mnoreì dell'asia regnool l-l CiltàlaziallunlemPo pitaLe dellanlLco pro-sper€, maal lempool re €B s€' ll cLri ullimo Udia. e spopoa_ decadui€ o€zo vinlo Creso, mo 1óil dcchiss a nelVlsecolo ie.si lrcM!€noambedu€ daipersiani daBomadci l a ronrca po€adislanza a C i S mi rne, sula € va cheslvadavadi ave€daio spel ti vam ent vr a sula € P renest ina Cololone, I nalai a omem: SaLana. clttàdelalonia,Paìria aLlra IrrcoMimnermo dalpoeia a capuaem conesala ldl -Foma [cca viaaPPa, dalla dldsls e diluoghi era diosier€ MarzLo ft ll Campo ú; d€llezon€Pirrc.ie e di Boma,d€b lrequenlale Ggionam€nlo 0 Ttl Quosìo oualeè pfèsocomes mDo iisieme con il T€vere fi col l e gaòw8r 0n€r dena non!_ seneche desdero dl splendidl Ornalo diLèb€domnce_ m€nli,emil luogoPrercmo solitldine diama' I go€nL pib n unmomento pefle pass4giaier la ess€re non rezza, PUò negl! vi si addeslravano oneperlulìaa vrla, soluz comecîi giunqeinarnetre dopounv!49' n únosleia Perqamo É d lll, ftl Anah nonPerque' gio dlsagialo, aveva ilto ne trs a c I lrascorcfvi dera slo des las.iatoin e€dia armmanr iLsuo€gno,rccod splen_ didecitià comePergamo, a SmirneÉlesoApollon

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ftiguscolegit,fumoset balnealaudat plenepÈestantiavitam; ùt ioftunata.Ìn in alto' 15 necsi te \tslidusiactavedtAuster malevendas' ialciÉonavemfuansAegaeum facit quod pulchra in"olo*i nnoaot Uftil"ne "t nivalibùsauÌrs' campestre Da€nulasolstitio, carÌrnus merìse Îberis. Se\1ili oerbnrmam benìgnum' n Dur licetac!'ulrumsenalFortuna ahscn! cl Rhodos el Chios Samos laudetur Romae deustibi fortunaveithomlll Tuquamcumque qmtasùmemanuneudulciadilfer in annum' locofuefisvixisselibentel it quocumque cuFs' 25 te ilicasìnamsi ratioet prudentia nonlocuseffusilatemaxisaxbitelaulert'

ÍÍeddolodaì loÍìi! e lelerrìe néchlhapreso didareunavrtalelice comeuoghcapaci inallomare' ti avràsballoltato impeluoso Sel'Austro dllàdaLl'Égeo appena lanave ' venderesli nonperque$o ! core sono V I -_ o legDnooe|abe'd 'ere sano Percnre lmaf::: o il cosl!meco(oquandosoilla solslizio pesanle neL magoslc eì cammo d'nverno arìedinevecoÍìei Tevere : Lsuovc FinchéèconsenttoelaFoiuiamanlienebenigno madao ano' sllodisamoeChioe Rodi, a Roma propiaa orail diotialràmandaia Tu,qualunquè man': dianno egioie conmano cogllla $alaelîonmanda€ sÎalo uogoiusara mqualunque p€rpolerdrre c'l0!0r' l serenose a! o'ea sagoeTza 0 esserev6s-lo Iaiia'i d marc'' lratto ampio chedomlna nonunluogo tLa

a Paric = €spresso

ftl lron e q rnpranlile cero sa.ralc.btra ascèndenza € lìnoalla:rf lempene ' sobtitio: rI lac' queliv€rsi, ;; chers.aldavano e(ezionc per ì1Parìo!ú storaeté dell'ep c usion€ solsúiod cratc, tonrap ter d€lle qua gliamblenl e /orrrdÌ,r. ll concetìoè quandoqst abeneof f i posioa rrdtlb^ 0ú6 a ilLudazDne oúe L me.Semprc nerî .soli nevo$, ler ùroca_ qucùo 6!rc5so rc! núronoinquieludifl m corso, raolonamenlo deL úerùra r1 (qltn JÒrs nonsi avvene5s_ re fiNemo _ cmpestr€: mo 'J. i! faro che ora ò osseda .r'ù14x. dabit) e Prasè a Ro'l : : qnodi andare i] cosime cofo cnev€ru abbLa cheLrno Pesorr€ooo L€i' gLr guenel Í 23 (rdra s@r atleh nonoslant€ rlagh Per ùsab Mîlen€, !a chevoga Pae 16-16, 3i... hf,teverlt. nonsignilica ( lam P o údzr) dbaden.lo ú0n nel es er c iz i verds: Ferolo ilotctrco Mùio. d!ì qua1.aPPÙrD della possihilitànelh lnÈ 23. neo dúlcit iliff€r: aÈ t:..n_ si riterlsce m ouedopens€ro cosiddetll ma dei ù.he quesEespresùlle fll tesemPio er IortenÒe Òu@ una ùovaio 19, bú3ú aià inmagr mer' ;.ms mihsnt€a ùn rlr lt1d, iPolès rLvcrso !na'e iDrende Èr brl. da espr€ssione nLa sirtopata complela n,ne lonnulate!èr .on canìechenavighivefso del odea hucònoe [] I Ì. (dti), údra I l 1 11 7_119 sal i ra "c* ,,id4tu quaF srsvo! la @n valrddc un dgomentazio q1nù tù lAta 8: .a4E d14ù rius.ai: ; pi.no ìnvemo qrando lc cheÉramenle q€vaunafta reledi tanc _ tunúrú cîe.1rtLoPasle d es'w cort dica chi sono ùovars !rù Aormle ior l?. lncollni: u co c.du pefess€rcs.ampao invitandot non lar ro), l?* che e rrer.ninia l€lice îrr.ris: Per vissulo to con il Í 20 ("Fniché è a un naulagrodovreoDa _ s' -rt il suotempo, nato dùe i baeN nel Tevcre I e nave la conscntìroe la lorluna wnderc Passare .. di63: hase dallavita cd€ S€xtili n€ns€: LrrLese 24-25,ùt ! $ro n €fra conierfo nantienc benLgno îestode suoigorni ' tude o consecubz (per d", ùm inal ! d de. blo oem' p€fsolirafsr roltot e con il nrv8àt' dranlefa dnc, o .cosl ù !o dd ò Doter a l146J A Par Î úe ai rischrdellana_ iìr pen.olorlerveFr !re' ùvamenle qùocùnqùe @ Puòndrareinge'€a a c. in onoredr Aùgùsloì tèr dúc, cedenli, Laggelirvos! rerDo I PÙo tue.tB: lúo s:_e S.1hh'r dctto prina er! le unluogoPaesag! (dahú d1FE staninato essep..n$deÉro indiliè_ É E rù I anno coms lelice, perché, mente $rúdo Ùlen so a zione) Pùrcble da E Hodlè la gmnde rentenefte p.úelto con! Ege: : I seso de era mar ttm e tîla a ndo. l l a come ramosa ,ìèrcncÌ se$o dr ù.oru d€l E geo, giùrtito o tùluro aNero soF€F cosiaasiatica deLLa cu u' e e commeicLa nìfì tjsì.a oert: "Percnr ra cenlro rc: .doQnquetu ia r 21. eb6eE: I ae€cmvoe rl0ren( cordateo ancheu^: è nì.olmer, nù nona da rale:visorgevano io' ! .doùnque sù' sa_ res osc .dù.mé quel splendide e rileilo $allN noùlc eb e dr escLuderen senso scuoLe d tlosolla sr€6É a ,Crod!s, na a senso è a capile chèi ricchromanr quenzaMililen€ di .sano d nì.nre" _ fa_ eqdvar. a ea?L si: 26. e Ùe tutie al mafeln:É coì costruife no corcorda pafa L€sbo di rè dell'isoLa ot qùod: .la Iu slessaco qene den, cotrftlùre dr consla_ \x.le ..,.cjo ènonlanur Ie localitàè lerrÙro di Alceoe ocalilàmoioap îazion€ e la trase u cos la loÙn' .!n neglio reso pfezatada romanlrrcon' La,è dcl tutt! indiilcrcnte .x s1 /ori! lre costnita: se non fstjrlLoso, conìe$ tute l.cns deúi.u, tun 22. tleú: ndrca genenca evincedagli csempiche atbìt r eltùsi nnis oÙ il de$lro o la sone, nente ú cmù disP.sh segùono, al di iùod di qualssr ìnr i6, l@ú.. ùbiten lelr" plicziorc rligioe, .ne nì .un iuogo spefiaLore(Ì unao a esirarea súpre 18. peDùI&: il ndìteìlo mareerPi&ae èesEso'>' LÙhtro - fo.tùnaverlt: DesanÎe, di hnà o ilr loho dal J.tr! ùtdore nL ar' cuoìo,che s P! ,a/e, dr usa ràro e or liaggio a riparo drlle Ùi

rl trt. ùt.- Pn€túti paliciti0 Prccedútoda ú .cqùsta lalore sogqettNÙ il rilerinento d lunio 0 vista deÌ soggefo della

310

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caelum,nonanimummutant,quitlansmalecurunt StÌenuanosexercetinerti4 navibusatque quadrigispetimusbenevivere'Quodpetis,hic est' estUlubris,animùssi te nondeficitaeqùus'

t

olremarei3 chiviaggla lLceo,nonlanmomuta quaofgne navre p d smania:con ena un'neEia Ciagrta qu, checerchiè Maquelo alelclià. cerchlamo serenor: animo un limanca senon aUubrerl, (trad diARoncorcni)

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cúNnt: :i..sehú,,. r::i! sllendi.lo rerso. .: 'l{iude una v.stilà re.a nellaqnle sì per : iN degli uonúniil' La PeÌ!na),si lcsù u !: i:,1ù!po aryonertatL :.ìlelisiola nel senso -.! riabiliioi] lnnopro nel sand co 1ì a.Lr.ità it:i Lattin dounque oì r : r lN 22 ?5). soLoLa e L1Fgjone !.s l;i4 rr! iù4!rc dafÌi ailam| r: rùl e \aSaLondd à Strenú , irertk e

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delÌespFssionedenva so ura deìle espressoÙon pstiulto dal sùo cÙaÎére dalla studiate ziare !iir ossinoflco, .nc @co$a e oriti.ai tradùiion e cont ia reagjrc gI oPposli.oî nentato! rinuncdro ler .€tti deLlattirità {r1te lopiù al raiore PEditahm 7dd), Èrcdletta daLpng_ di ?@ll4 fi.{ttia .r aeÍa m^tismodelLamentalita ra tineEìa, e tuadù.ono ronam, e dclla sua n€gà damerte questaxrrda ziorc (tdlrìo, da ?z ne )?, @zio snìaruoso'(\ld ste linqùietudine rlativo e dalla radice di .hesi), 08) - exerce! Ùpreorarile" lcsloinÀ), lnarrr ti! a(entuà I ossnnòNsol úà ohe non sra nar rer attiva na, (Ld,al, 4zio ianco_ iolineùdo l energia (rùru.rc (La I'cnú), so" (carenal snarioso, Cefo è d\e ìa Pregnanza

iìomaala E Las€denza 28,1 di bnerane epstola nela qualeiLlilo' Sen€ca a nonslú sofoNih Lucillo pksjss unl ungovraggo nÒnà r usciloa scuo€roE chegfavasura lrisl€zza suafienie:animundebés E Ùubroe€ un mLsaro Poni' d€le Paludi villaggio

soloda anoc' n€,popolalo {Ad chi a d€íadiCc€rcne E un Luogonsignlicaiie dómeulubrc0 comeLe' s.Pfa bedo,Gab o Fid€ne noncomporn menzionali, alcunpregudizioP€rla f€li |rfero€, cla e perh Pac€ equts drunanLmo conquisla

FaîlìanlùLfttlto _alessefe cle daF dehrouelLonedl ofazo l qllaleaccusdul s is@lta ul accenluarsi / Nele Ep,sOre quelb llslco d€l passaa irwadee Iambto psicologlco II veienusdèll'epistola delfuneslus il signiiicato a chiarire Prova a. | 11? inedra dicu si pa a nell'epislola b.Checos'èla sfrénua

2 iff'r;irt.##tr:ffi;,'::!?a; ií."'#':1";flxgi,i'J;ill*ÌiÎ "''."3"?fr1;StiiiiiÌ unada'la'l'a ii" *s" rg;:enl. ua.," rimargotonlane "n" di vilaaferma? pfoverbiale? Equaleìdeale or.iJi,rg*on" t**tco diqu;$arnassima poelca delve'sooralanoe lra Iesoessioîe ". oafi.feconparoletJe|adfierenzd i. ni"rci aogt nulae nancae' debes 1:an'mun 28 eoi$ola u ùeneca anlle ",e " " concenuamen€ " o'osaica, l.soressione

te l l E g ; : :

iu4ctu'aecoelr espres_ cdrtdae I 11 28)e unaoe'lecosddene sr.enùa media{eoislola Lespressone 3 -;;ì6ric,aoscibi,eda,ra\och9.-----------.........::1".:_::::::::]l::i":îJ nel----- ''- -:: -consistente cadiossimòro, ol a unangLlra luogo danno e perqueslo sonoconligue sPntv€ dacu Ciceroìe Porline Jì vilaoqodele PalJdi | 11 29_30) pe,JlLbre {epstola 4 LaDorezza-em

' ifiii.ff*: trJ i;ìÎ 31tr.:ìT1''ii'f"ìi" n';llliL,îii'î :1ru;r*:ll;ur:rru: ìnteriofe. sefenLtà Pontine? parlare dellePaludi sentito ripoftaiihai lraqLrelliqui a.in O*,. un. *tpon,t*a orazlano atinussi te nandelbitaequÉ1 chesegue: laîrasecondizionale b. Con'èdaintendere

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Serenità oLimpi'coo insoddisJazioned'i sé? usetenamascheÍadell'angoscia'.CosìLLrcaCanaliìntitolaiìcapltolodedjcatoaora'zionels]r| (Rizzoli,Milano19í6, pp 95 ss) La oìtic'ì hlt ornai lario cíustizr': *tu; à"iiitii ti",,iili No poch: ,1"ìii'".*;t,. i.airi".rf" oi un orazioùùperturbaiile,isoiàtoin unaserenitàolùrpica e s'l inquiehrdùrc rìprJ"ti a*"ttfano cheìl loeta è tutt'altro cheestmîeoa îotmedì à"it"*rìil a!\'efc qnela deÌ.lraggr, conìe *.t" ,*aÌúe irmziolalj deìsuoi conÈmpora.Ìrej ,r"ì." ","1*i"i" rrúrial.n,r'ù's',dissociazionètraquellochesièequellochesivorebbeesacre t. l.r " I a-rJrr | .!p, r'..r'o ItJI\4" a'n ' rla 1.-naÙr'rro_l i i","".""". comÉ u\a sof.àdi mut dlt siècleà!'r""flitoda molti contemporancìj ..nto ao*ut]n cerc: lm'ino dù dì """.." tlP'scrtue lìnequietezza na l" ,"n7n w.tu1ú (Ill 1151'1071)) iì"ì"rù, "lr" unostatodi beness€rci t I où PerÌr Ui' ve'raÌno persé,e cerca sà che fosal'oglja non riiascuno che .omelcr ìibelaÉidì ÌLt pesol l lLìogo. seq)re i:liriambia.c (bsì ciaruno e\it,ì seslcssomq comecrplia, a dìsp€lr(]' I sée rrislr atla{rcato nor puòslLr€girc delIllale ìr causà non ÙoÌa io e. nàlàto, I suo odia

o = z = F

di queìli '\'agdlrosef (1nìrt)ittl]i:,tla situazione nel,e Ltanguìltitate E Sen€ca,soplalhÌtfo 'he il casofaloi: qucllechc zì metadietro i loro inìpegÌdc non tannolc coseche si sonoprelìssìma che sj armmpi"ilt9 Ircorsufto e larìo è il1olo .ollere, comequeÌlodi iomichc inc.onriare. W.:' queslic non a torlo qua]rLìr: i-"ri ai urtii ,o",ono *ole a lerrr' I pìi]rcondu'onolita sìiìil€ a " potrcbbe chianu a unùìeMiaùrqùieta'(12,3)'

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oraziefononder€csserccsagelÙosolr?i senir,n'"nto italianaQìresto ll temanellaletteratura qùale il conlrollorazìonalefi-"scesemprea pre\alere cÌl' irìi, n"i .aio iel epi"L"faI 11 nclh o rro'"r'r' F'' r'LZ-'tuJr u"'":l':. òrpilrrè J/\' I pòr r '' ";:;,,;.;";.;'ir";';;' d a\' . , t . 'i n F r r r o L l : î r F i t . ot "n daoat profon(l' càtodaloro,) è indìziodi lnìa stancheT,a poelàclassicoe la ancrr ' iììl"tn ii ti t".titn*t" .hc scuoù l inìpcfurbalrilit'rmarrnoreadel del lissulo nellapoe$a : l'ùìs'"rzione è se non non altro che t""_ù ,*" pili* u .*",ticisnìo checons""edial1icjnaretutitaqucstaprob]€rùìh.aomziana,daÙìapa{c.alconflittoLrterio|r^\0err' r*oì"".nttro a" p",""tca t'r {ft'l 5' rF" d ''r'.'nr' 'r'|1'"| tt.'n t.tr îv'r ' n "" ].- ' tedioleopudiano 'ìr to at'l t \- t)! t: ' ^,rl, ",:ir.""--i. L4r'o "à gl"+. . l-12r, ' 1", -s'.og"alr. 'rr'1"Ùr" 8î): l...I ahi.rnanelPetto nellrno l]etto,gr €, salda.nnnota adsìantnìà,siede comecolorura mnúttale noia [...1. suI altepnuiìaneg|acum,(i soito ogJìicllna,ognicìcl.si chidnandamo felicità:!ì!e tdsl.zzae rcgna

Perapprofondire

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