Tir - La rivista dell'autotrasporto

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Albo Nazionale degli Autotrasportatori

Mensile - Giugno 2022 - n. 249

#Trasporti #Innovazione #Rete

TRANSPOTEC: TUTTI I NUMERI DELL’ALBO

FERROVIE: LA SFIDA DELL’INTERMODALITÀ

PALLET: FINALMENTE REGOLATO L’INTERSCAMBIO

Poste Italiane S.p.A. – Spedizione in abbonamento postale – 70% Roma C/RM/30/2017



TIR

MASSIMO DE DONATO direttore responsabile

Un Albo impegnato per la modernità e la sicurezza dell’autotrasporto, settore che ha ormai imboccato la strada della transizione ecologica. Questa è l’istantanea scattata nel corso del convegno di apertura del Transpotec Logitec grazie ai dati forniti dal Comitato Centrale sui numeri del comparto e sulla sua evoluzione. Dai dati sul parco circolante - e sulla sua classe ecologica - a quelli sulle imprese attive, è emerso un settore che ha sposato le sfide della sostenibilità e che continua a lavorare in questa direzione grazie anche alle iniziative rese possibili dal ruolo attivo e partecipe dell’Albo. Come spieghiamo in maniera più dettagliata all’interno di questo numero, il parco veicolare Euro 6 continua a crescere così come le azioni volte a riconoscere le scelte responsabili delle imprese: pensiamo ad esempio alle politiche sui rimborsi sui pedaggi, a quelle sulla regolarità o alla certificazione di qualità. E anche la struttura delle aziende è in evoluzione, con l’aumento di quelle più strutturate e il calo di quelle monoveicolari. Viviamo in un’epoca in cui è ormai sempre più chiara l’importanza dei dati e l’iniziativa presentata a Milano ha offerto a tutti lo strumento per osservare e comprendere questo settore nella massima chiarezza e trasparenza. Numeri che sono il punto di partenza per comprendere dove siamo arrivati ma, soprattutto, dove è necessario andare.

EDITORIALE


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Albo Tutti i numeri del settore Cresce il parco veicoli Euro 6, diminuiscono le imprese monoveicolari e si rafforzano quelle più strutturate. Giovannini: “Necessario un confronto costante con le associazioni”

p.8

Ferrovie 190 miliardi per una mobilità sostenibile Presentato il piano decennale del Gruppo che per quanto riguarda le merci prevede nei prossimi dieci anni di raddoppiare il traffico

p.20

Intervista Una nuova vita smart per le infrastrutture Il nuovo presidente di Anas Edoardo Valente racconta come cambieranno le infrastrutture nei prossimi anni

p.24

Tecnica L’autotrasporto protagonista a Fiera Milano Quasi tutte le case costruttrici erano presenti alla manifestazione con le loro ultime novità, tutte all’insegna della transizione ecologica

p.30

TIR - Periodico del Comitato Centrale per l’Albo Nazionale degli Autotrasportatori di Cose per Conto di Terzi - ANNO XXI N° 249 - Giugno 2022 Comitato Scientifico: Presidente Enrico Finocchi. Direzione-Redazione: Via C.B. Piazza, 8 - 00161 Roma Tel. 06 69308055 Direttore Responsabile: Massimo De Donato dedonato@rivistatir.it Capo Redattore: Lucia Angeloni angeloni@rivistatir.it Redattori: Antonella Vicini vicini@rivistatir.it Ertilia Giordano giordano@rivistatir.it Grafica: Marco Banci Segreteria: Giuditta Lopardo segreteria@rivistatir.it


IN QUESTO NUMERO Guidiamo Sicuro: si riparte Il 1° aprile scorso ha preso il via la fase pratica dell’iniziativa promossa dall’Albo degli Autotrasportatori

Logistica: dalla ripresa alle nuove sfide Pubblicata la nuova edizione dell’Almanacco della Logistica di Confetra con i dati relativi alla logistica in Italia nel 2021

La sfida dell’intermodalità Intervista con Gianpiero Strisciuglio, nuovo amministratore delegato e direttore generale di Mercitalia Logistics

p.14

p.18

p.22

Pallet: do ut des Regolamentato l’interscambio: obbligo per chi riceve un determinato numero di pedane in legno di restituirne altrettante

Guidare con le APP In questo secondo appuntamento esaminiamo le applicazioni che possono migliorare lo stile di guida e fornire informazioni su traffico e divieti

Prometeon Serie 02, sicurezza e sostenibilità Presentata a Venezia la nuova gamma di pneumatici a marchio Pirelli che prevede di sostituire oltre l’80% della serie precedente per il 2024

p.26

p.28

p.37

Editoriale p.1 Albo p.4

Europa p.6

Normative p.42

Fisco

Divieti p.47

p.38

Numeri p.48

CHIUSO IN REDAZIONE IL 1.6.2022 CONCESSIONARIA ESCLUSIVA PUBBLICITÀ HP 10 Srl - Tel 02.48.003.799 mirta.barbeschi@hp10.it Editore e Proprietario: Comitato Centrale per l’Albo Nazionale delle Persone Fisiche e Giuridiche che esercitano l’autotrasporto di cose per conto terzi Via Giuseppe Caraci 36 - 00157 Roma (RM) CF 97113700583 - REALIZZAZIONE e STAMPA Arti Grafiche Picene Srl Stabilimento Via Vaccareccia, 57 00071 Pomezia (Roma) Registrazione Tribunale di Roma n° 547 del 18/11/98

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ALBO

PATRIZIO RICCI Vicepresidente Comitato Centrale Albo

AUTOSTRADE DEL MARE: UNA VIA SULLA QUALE PROSEGUIRE L’Italia al secondo posto

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per traffico merci via mare, ma si deve ancora migliorare

N

onostante il calo del 7,6% dei traffici merci via mare, il 2020, al netto degli effetti indotti della pandemia, ha consacrato l’Italia al secondo posto, dopo l’Olanda, per movimentazione di merce via mare. Nel 2018 l’utilizzo da parte dell’autotrasporto delle Autostrade del mare ha consentito di risparmiare 680mila tonnellate di CO2, l’equivalente delle emissioni annue di una città di un milione di abitanti. Nonostante questi dati incoraggianti, dei quasi 205.000 milioni di Ton/Km che hanno composto il traffico interno di merci del 2019, il 59,90% è stato trasportato su strada e soltanto il 28,35% per vie d’acqua. A frenare il maggiore trasferimento modale auspicato e preventivato nei vari libri bianchi diffusi dall’Europa, criticità vecchie e nuove, tra cui: incentivi che non giungono direttamente alle imprese di autotrasporto; limite minimo di 150 imbarchi per usufruire delle agevolazioni; aumento insostenibile dei noli marittimi; modalità di gestione ed organizzazione dei porti estremamente frammentata; viabilità da e per i porti, spesso congestionata e con difficoltà di collegamento con le principali vie stradali e ferroviarie. L’autotrasporto ritiene il trasferimento modale strategico per il contenimento dell’inquinamento ma anche per le opportunità che potrebbero derivare in termini di riduzione dei costi e di implementazione del lavoro. Occorre quindi migliorare il sistema che governa l’accesso e la fruibilità delle vie del mare. Il momento è quello giusto, con le ingenti risorse messe a disposizione dal PNRR e dal suo fondo complementare; con l’avvio di una nuova stagione di incentivi che lascia ben sperare per superare le vecchie criticità. Obiettivi quindi che sono a portata di mano per “un sistema dei trasporti più competitivo e sostenibile”; ci auspichiamo che guerra ed altri fattori determinati dall’uomo non ne compromettano l’esito finale.

GIUGNO2022


ALBO

ROBERTA DE SANTIS Vicepresidente Comitato Centrale Albo

ALBO-INAIL: CAMPAGNA CONGIUNTA SULLA SICUREZZA ALLA GUIDA Attenzione concentrata sulla distrazione al volante; sarà attiva il prossimo autunno

I

l 9 maggio scorso il Comitato Centrale e l’Inail hanno firmato un accordo per realizzare un progetto finalizzato alla promozione della salute e della sicurezza negli ambienti di lavoro. Si tratta di uno degli accordi attuativi del Protocollo d’intesa firmato il 31 luglio 2020 dalla allora Ministra della Infrastrutture e dei Trasporti e dal presidente dell’Inail. L’accordo del 9 maggio è finalizzato a realizzare congiuntamente una campagna nazionale di comunicazione orientata soprattutto ai conducenti professionali e volta a informare sui rischi derivanti dalla circolazione stradale nonché a promuovere la cultura della sicurezza stradale e le migliori pratiche da attuarsi per la tutela della salute. Negli scorsi mesi, in parallelo alla definizione congiunta dell’accordo attuativo, il Comitato e l’Inail hanno lavorato su un concept che è stato già sottoposto al Comitato di gestione. Ciò consentirà di iniziare con maggior celerità la campagna di comunicazione, che si prevede sarà attivata in autunno. La campagna è incentrata sulla distrazione alla guida – principale causa di incidenti stradali che coinvolgono veicoli pesanti – per evidenziare che la scelta di comportamenti corretti aiuta a prevenire gli incidenti e a tutelare chi è alla guida. L’impegno finanziario complessivo è pari a 700.000 euro, ripartito in uguale misura tra il Comitato e l’Inail. Il Comitato di gestione dell’accordo attuativo è l’organismo che, nella sostanza, cura e monitora l’attuazione dell’accordo; è composto, per il Mims, dai due vice presidenti del Comitato e dal capo segreteria. Sono inoltre previste risorse tecniche specifiche per la comunicazione, incluso un rappresentante dell’ufficio stampa del Mims.

GIUGNO2022

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TIR

EUROPA

IL SISTEMA ETS ESTESO ANCHE AL TRASPORTO STRADALE La decisione è stata assunta dalla Commissione Ambiente del Parlamento europeo a larga maggioranza e ora dovrà essere confermata in plenaria. Preoccupazione delle associazioni di categoria di Giovanni Settembre

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E

TS significa testualmente sistema di scambio di quote di emissioni (Emission Trading System) ed è uno dei principali strumenti su cui si fonda la politica della Ue per contrastare i

cambiamenti climatici. Un sistema complesso e costoso che si basa sulla restituzione annuale a titolo gratuito, da parte delle imprese che partecipano, di quote di emissioni per ogni tonnellata di CO2 emessa. In pratica le imprese che non hanno quote o ne ricevono poche per coprire le emissioni prodotte (anidride carbonica ed

ossidi di azoto), devono acquistare le quote di emissione all’asta o da altre imprese. Fatta questa sintesi, veniamo al voto della Commissione del Parlamento europeo ENVI (Ambiente, Sanità pubblica e Sicurezza alimentare) che con una maggioranza schiacciante (62 voti a favore, 20 contrari e 5 astenuti) ha introdotto questo obbligo anche per il trasporto stradale, per quello marittimo e per le costruzioni. La decisione della Commissione ENVI, che è di grandissima importanza in seno al Parlamento europeo nonchè la più grande con i suoi 88 deputati, ribalta quanto era stato previsto dalla TRAN. A votare a favore sono stati i rappresentanti dei gruppi più forti nel Parlamento; la mancata osservanza delle regole comporterà penalità elevate, anche per i veicoli stradali. Da sottolineare che la stessa Commissione ENVI ha approvato anche la destinazione di 16,39 miliardi di euro per compensare i maggiori costi per molti settori compreso il trasporto stradale. La decisione dovrà adesso essere sottoposta al voto


TIR nella riunione plenaria che si terrà dal 6 al 9 giugno. Immediata la reazione del presidente di ConftrasportoConfcommercio e della Fai, Paolo Uggè. “La decisione della Commissione è estremamente negativa e desta preoccupazione in tutti gli operatori nazionali – ha commentato Uggè –. Se l’ETS si dovesse applicare all’autotrasporto avremmo un incremento importante dei costi per le imprese. Abbiamo stimato per il gasolio un prevedibile aumento di 0,26/ litro, che comporterebbe, a titolo esemplificativo, un extra costo per un mezzo pesante di ultima generazione di circa 10mila euro

annui. Analogo impatto potrebbe avere un mezzo ad alimentazione alternativa a GNL, che soltanto grazie a un ipotizzabile mix al 50% con il bio GNL potrebbe contenersi nell’ordine di 6mila euro all’anno”. Il presidente chiede che nella plenaria venga invece adottata la posizione della Commissione TRAN (Trasporti) approvata il 9 maggio che escludeva i trasporti stradali e le costruzioni mantenendo il trasporto marittimo per le sue implicazioni sostanzialmente internazionali, pur confermando l’obiettivo di riduzione delle emissioni previsto dal pacchetto Fit for 55 ed aumentato dal 43 al

EUROPA

61% (al 2030 rispetto al 2005). Secondo la Commissione Trasporti l’estensione al trasporto stradale avrebbe conseguenze negative su consumatori, cittadini ed imprese ed è considerata dunque prematura. La Commissione ENVI è quella abilitata a prendere la decisione mentre le altre Commissioni coinvolte, come ad esempio la Trasporti, si esprimono solo per parere. Da sottolineare che solitamente un testo approvato a larga maggioranza da una Commissione, il che significa con la partecipazione dei gruppi politici più importanti, viene confermato in plenaria.

NOLEGGIO DI VEICOLI SENZA CONDUCENTE: PUBBLICATA LA DIRETTIVA SULLA GAZZETTA UE Sulla Gazzetta Ufficiale Ue del 16 maggio è stata pubblicata la Direttiva Ue 2022/738 che uniforma l’utilizzo da parte di un’impresa stabilita in un Paese di veicoli noleggiati da un’impresa di un Paese membro diverso. La norma italiana stabilisce che il noleggio senza conducente di veicoli adibiti al trasporto delle merci superiori a 6 tonnellate è consentito unicamente tra aziende iscritte all’Albo degli Autotrasportatori. Per quanto riguarda invece il noleggio all’estero, la nuova Direttiva stabilisce che ogni Stato membro può: limitare il periodo di utilizzazione del veicolo noleggiato nel suo territorio, a condizione che da parte della stessa impresa di trasporto su strada sia autorizzata l’utilizzazione di tale

veicolo per un periodo di almeno due mesi consecutivi; richiedere che il veicolo noleggiato sia immatricolato conformemente alle norme nazionali in materia di immatricolazione dopo un periodo non inferiore a 30 giorni; limitare il numero dei veicoli noleggiati che un’impresa può utilizzare, purché il numero minimo di veicoli di cui è consentita l’utilizzazione sia almeno pari al 25% del parco di veicoli per il trasporto di merci a disposizione dell’impresa; limitare l’utilizzazione di tali veicoli per le operazioni di trasporto per conto proprio. Le nuove norme entrano in vigore trascorsi 20 giorni dalla pubblicazione, anche se, essendo una Direttiva, gli Stati possono recepirla entro il 6 agosto 2023.

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TRANSPOTEC

TIR

ALBO: ECCO TUTTI I NUMERI DEL SETTORE Cresce il parco veicoli Euro 6, diminuiscono le imprese monoveicolari e si rafforzano quelle più strutturate. Il Ministro Giovannini: “Necessario un confronto costante con le associazioni di categoria per aumentare i livelli di sicurezza e favorire la decarbonizzazione del settore” 8

di Lucia Angeloni

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Il presidente del Comitato Centrale dell’Albo degli Autotrasportatori Enrico Finocchi

opo due anni di incontri sul web, di convegni online, di webinair, il mondo dei trasporti e della logistica è tornato ad incontrarsi dal vivo. L’occasione è stata il salone Transpotec Logitec, che si è tenuto dal 12 a 15 maggio, e che ha riunito negli enormi spazi della Fiera di Milano istituzioni, associazioni di categoria, costruttori e protagonisti del settore, per confrontarsi sui temi di maggior interesse: sostenibilità, sicurezza, nuove tecnologie. Presente al salone anche l’Albo degli Autotrasportatori, che ha aperto la manifestazione con il convegno “Sostenibilità e sicurezza per l’autotrasporto italiano”, durante il quale il presidente del Comitato Centrale, Enrico Finocchi, Finocchi ha fornito tutti i numeri del settore, restituendo l’immagine di un comparto che ha ormai imboccato la strada della transizione ecologica, che si sta strutturando sempre di più e che cerca di tutelare le imprese sane e regolari che non fanno concorrenza sleale. Partiamo quindi dai dati sul parco circolante: nel mese di maggio i veicoli Euro 6 sotto le


TIR 3,5 tonnellate hanno raggiunto le 982.696 unità, segnando un incremento del 23,9% rispetto allo scorso anno; i mezzi Euro 6 sopra le 3,5 tonnellate hanno raggiunto, invece, quota 179.444, segnando un rialzo del 24,8%. Naturalmente la strada verso un rinnovo del parco circolante è ancora lunga ma i dati sono

TRANSPOTEC

incoraggianti, anche grazie agli incentivi concessi dal Ministero delle Infrastrutture e Mobilità Sostenibili. Ad oggi, il parco veicolare italiano sotto le 3,5 tonnellate ammonta complessivamente a 3.957.283 unità. Scendendo più nel dettaglio dell’analisi, emerge che i veicoli

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Il Ministro Enrico Giovannini e da sinistra Paolo Starace, Alessio Sitran, Gabriele Benedetto e Luca Sra

Seduti, da sinistra, Enrico Finocchi, Paolo Maria Pomponio, Amedeo Genedani GIUGNO2022 e Thomas Baumgartner


CLASSE EURO

1 + CLASSE EURO

+

+

2022

+

216.488 208.912

2021 2022

+

+

39.062 37.477

2021

0/NC

{

-4,6%

-3,5%

CLASSE EURO

3 +

2022

2 +

+

91.879 87.369

2021 2022

-5,07%

{

+

+

139.802 132.715

2021 CLASSE EURO

+

{

CLASSE EURO

5

-4,1%

+

2022

-0,37%

CLASSE EURO

4

28.417 27.258 -4,08% GIUGNO2022

CLASSE EURO

6 +

2021 2022

+

+

143.731 179.444 +24,85%

{

2022

+

{

2021

+

+

123.959 123.500

2021

+

+

{

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da Euro 0 a Euro 4 sono ancora 2.444.739 unità, una quota che corrisponde al 61,8%, mentre i mezzi Euro 5 ed Euro 6 sono 1.512.544 (pari al 38,2%). I mezzi con massa superiore a 3,5 tonnellate, invece, sono in tutto 796.675: di questi 493.731 (il 62%) sono fino a Euro 4 e 302.944 (il 38%) tra Euro 5 ed Euro 6. Nel corso del convegno, il presidente Finocchi ha fornito anche i numeri delle imprese di autotrasporto attive in Italia: al 31 marzo 2022 le imprese attive erano 99.196, in lieve diminuzione (del -0,2%) rispetto alle 99.465 del 31 dicembre 2021. Nei primi tre mesi dell’anno, il trend già evidenziato nel 2021 è proseguito, con una diminuzione delle aziende più piccole, in particolar modo quelle monoveicolari, e un aumento delle imprese più strutturate, in particolare quelle tra 50 e 100 veicoli e quelle di dimensioni ancora maggiori. Nel dettaglio, al 31 marzo 2022 le imprese monoveicolari erano 21.258, in calo dell’1,46% rispetto alla fine del 2022 mentre quelle con una flotta da 2 a 5 veicoli si attestavano a 32.711 unità (-0,20%). Sono in crescita invece le imprese con flotte da 6 a 20 veicoli: in totale sono 19.404 (+0,28% rispetto a fine 2021), così come quelle che hanno un parco tra 51 e 100 veicoli (+0,95% a 1.480 unità) e quelle con più di 100 veicoli (+1,80% a quota 903). Risultano iscritte all’Albo anche 18.171 imprese senza veicoli su cui il Comitato Centrale ha avviato procedure di accertamento. A fine 2021 è partito un controllo su 21.598 imprese a zero veicoli

IL PARCO CIRCOLANTE > DI 3,5 TON DIVISO PER CLASSE EURO

{

TRANSPOTEC


CLASSE EURO

1 +

CLASSE EURO

+

+

+

{

0/NC

2022

+

232.618 225.091

2021 2022

425.323 421.620

2021

+

{

-3,24%

-0,87%

CLASSE EURO

3 +

2022

2

11 +

465.512 445.901

2021 2022

-4,50% CLASSE EURO

5

-4,21%

+

{

2022

-1,92%

CLASSE EURO

4

2022

+

733.920 709.415

CLASSE EURO

6

{

2021

+

+

540.199 529.848

2021

+

+

+

2021

-3,34%

GIUGNO2022

2022

+

+

792.787 982.696 +23,95%

{

+

{

+

+

672.962 642.712

2021 CLASSE EURO

+

{

e fino ad oggi sono state avviate verifiche su 16.925 imprese, riscontrando un notevole numero di imprese fallite o liquidate (4.701). Le irregolarità rilevate sono state circa 30mila: per una quota rilevante, pari al 26% (7.749 unità), si tratta di imprese che negli ultimi cinque anni non hanno versato o hanno versato parzialmente il contributo all’Albo degli Autotrasportatori; nel 25% dei casi (7.669) è stata riscontrata una discrepanza tra i dati presenti nell’Albo e quelli presenti nel registro delle imprese; nel 19% dei casi manca l’integrazione del requisito della sede operativa (5.640); nel 10% (2.932) il requisito di idoneità finanziaria risulta, infine, scaduto. L’evento è stato anche l’occasione per fornire i dati di “Guidiamo Sicuro”, la campagna volta a fornire una vera e propria formazione sulle migliori tecniche di guida (vedi art. a pag. 14-15) e per presentare l’ultima iniziativa dell’Albo in collaborazione con Radio24. Si tratta di “Ottoruote: la storia dell’autotrasporto italiano”, sei podcast per raccontare le tappe fondamentali dell’evoluzione del settore, dal boom economico, alla nascita dell’Albo degli Autotrasportatori fino all’avvento delle nuove tecnologie. Al convegno ha partecipato anche il Direttore dei servizi della Polizia Stradale, Paolo Maria Pomponio che ha fornito gli ultimi dati disponibili sulla sicurezza stradale. Anche in questo caso il trend è assolutamente positivo. Nei primi quattro mesi del 2022, infatti, si è registrata una diminuzione del numero degli incidenti che

IL PARCO CIRCOLANTE < DI 3,5 TON DIVISO PER CLASSE EURO


TIR

TRANSPOTEC

IMPRESE ATTIVE PER NUMERO DI VEICOLI Primo trimestre 2022

21.258

1

-1,46% 32.711

2-5

19.404

6 - 20

5.269

21 - 50

1.480

51 - 100 oltre 100

903

-0,60%

+0,95% +1,80%

Totale 99.196 12

hanno coinvolto i mezzi pesanti sia rispetto allo stesso periodo del 2019 (-40%) sia del 2021 (-34,4%). Incoraggianti anche i dati legati ai decessi: -37,5% rispetto al 2019 e -26,5% rispetto al 2021. Inoltre Pomponio ha anche sottolineato come gli autotrasportatori siano una componente disciplinata della strada e come siano coinvolti in incidenti stradali in misura di gran lunga inferiore rispetto alle altre categorie di utenti. Sul totale dei sinistri rilevati in ambito autostradale, infatti, solo il 17% ha interessato i mezzi pesanti, sia nel 2020 sia nel 2021. Pomponio ha anche fornito i dati relativi ai controlli dei mezzi pesanti: nel biennio 2020/2021, la Polizia Stradale ha controllato oltre sei milioni di giornate lavorative, con un incremento del 21,2% nel

+0,28%

2021 rispetto al 2020. I veicoli sottoposti a verifica sono stati in totale 285.728, il 9,6% in più rispetto all’anno precedente: di questi 232.434 erano veicoli italiani (+7%), 8.509 veicoli di Paesi Ue (+21,5%) e 5.193 di Paesi extra Ue (+31%). Anche i controlli tramite i CMR (Centri mobili di revisione) e i relativi servizi operativi sono stati incrementati nel 2021 rispetto all’anno precedente. L’importanza dei controlli è stata sottolineata anche dal presidente di Anita, Thomas Baumgartner, e da quello di Unatras, Amedeo Genedani, durante il dibattito che si è aperto subito dopo la presentazione e che ha avuto come tema principale quello della sostenibilità Baumgartner ha voluto precisare GIUGNO2022

Senza veicoli 18.171

-0,20%


TIR che, nonostante i dati testimonino un rinnovo del parco veicolare, oltre il 60% del parco automezzi pesanti è ancora costituito da veicoli ante Euro 5. “Gli importi stanziati per il rinnovo del parco veicolare – ha detto – non sono sufficienti. I 17,5 milioni di euro a disposizione per l’acquisto degli Euro 6 nel 2021-22 riescono a coprire solo 1.200 veicoli. È quindi necessario aumentare l’importo oppure diminuire la quota concessa per ciascun veicolo”. Genedani ha invece posto l’accento sulle nuove norme che regolano l’accesso alla professione di autotrasportatore, stabilite dal Regolamento comunitario 15 luglio 2020, n. 1055, e rese operative con il Decreto Dirigenziale 145/2022. “Queste norme non incoraggiano la salvaguardia dell’ambiente – ha affermato Genedani – visto che il decreto realizza una completa

liberalizzazione delle imprese di autotrasporto, che una volta dimostrati i requisiti per l’iscrizione all’Albo possono chiedere di immatricolare qualunque automezzo, anche Euro 0. Noi avevamo invece proposto che le imprese dovessero possedere almeno un veicolo Euro 6”. Per Paolo Starace, presidente sezione veicoli industriali Unrae, spesso gli incentivi, per come vengono erogati, non sono così determinanti per il rinnovo del parco, perché ad accedere ai sostegni sono per lo più aziende virtuose, che rinnovano un veicolo già nuovo con un altro Euro 6. Ha quindi suggerito di rivolgerli maggiormente a quelle imprese che hanno una flotta più datata. Sulla stessa linea Luca Sra, delegato di Anfia per il trasporto merci, per il quale servono misure più incisive a sostegno della transizione e del rinnovo del parco circolante. “Un’idea potrebbe essere di agire sui pedaggi stradali differenziando in base al livello di emissione e accompagnare la transizione progressiva dal diesel verso l’elettrico e l’idrogeno”. Ma anche l’innovazione tecnologica è importante per migliorare la qualità delle imprese. “La digitalizzazione o l’innovazione tecnologica non fa cambiare solo un prodotto o un servizio ma i processi di governance delle aziende di trasporto e questo impatta sulla loro capacità di ristrutturarsi, di essere più competitive e sostenibili allo stesso tempo”, ha affermato Alessio Sitran, responsabile relazioni istituzionali di Continental VDO Italia mentre Gabriele Benedetto, GIUGNO2022

TRANSPOTEC

Ceo di Telepass, ha fatto un invito generale ad utilizzare al meglio le nuove tecnologie, perché spesso vengono ancora poco utilizzate. “Noi di Telepass, per esempio, collezioniamo moltissimi dati che però vengono letti solo per finalità statistiche”. Nel chiudere i lavori, il Ministro delle Infrastrutture e Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini, ha sottolineato la necessità di un confronto costante con le associazioni di categoria dell’autotrasporto, sia per individuare le azioni necessarie per incrementare la sicurezza del settore sia per valutare, insieme anche alle altre organizzazioni, come utilizzare al meglio il Fondo per la mobilità sostenibile inserito nella Legge di Bilancio 2022. “Ringrazio l’Albo degli autotrasportatori – ha detto – per la condivisione della distribuzione del fondo da 500 milioni di euro stanziati per il settore, privilegiando i veicoli Euro 5 ed Euro 6 e premiando chi si è impegnato nella transizione ecologica del settore”. “Nei prossimi mesi – ha sottolineato ancora il Ministro – decideremo anche come impegnare il Fondo per la mobilità sostenibile. Dobbiamo fare uno sforzo verso una mobilità integrata, intervenendo sia con nuovi fondi e riforme, sia sulle infrastrutture immateriali. Mi riferisco, ad esempio, al problema dei viaggi a vuoto. Insieme alle associazioni dobbiamo capire come accelerare il processo di ottimizzazione, e quindi di decarbonizzazione, del sistema di trasporto italiano”.

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ALBO

TIR

GUIDIAMO SICURO: SI RIPARTE 14

Avviata la fase pratica dell’iniziativa promossa dall’Albo degli Autotrasportatori con l’obiettivo di fornire ai conducenti dei veicoli industriali le necessarie competenze per una guida più sicura e sostenibile

S

aper guidare bene è importante. Il ruolo del conducente, anche nei veicoli di ultima generazione che sono dotati di molti dispositivi di assistenza alla guida, è infatti fondamentale sia per consentire una riduzione del consumo di carburante – soprattutto in questo periodo in cui i prezzi di gasolio e metano sono alle stelle – sia per abbattere le emissioni nocive, sia per aumentare la sicurezza sulla strada. Ecco perché esistono dei corsi di guida sicura, che insegnano all’autista a prevenire le situazioni di pericolo, così come dei corsi di guida sostenibile, che puntano ad applicare le corrette

tecniche di utilizzo di un veicolo al fine di ridurre consumi e inquinamento. Investire sulla formazione e sull’addestramento è quindi fondamentale anche per andare incontro agli obiettivi posti dall’Unione europea, che punta ad arrivare entro


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il 2050 con Vision Zero a registrare zero morti sulle strade e ad abbassare il livello di inquinamento che proviene anche dal mondo dei trasporti. In questo contesto è nata l’iniziativa "Guidiamo Sicuro", promossa dall’Albo Nazionale degli Autotrasportatori e coordinata da RAM Logistica Infrastrutture e Trasporti, che è rivolta ai conducenti di veicoli industriali e che ha

lo scopo di fornire loro le necessarie competenze per una guida più sicura e sostenibile. Il progetto, avviato per la prima volta due anni fa, è adesso giunto alla seconda fase che ha preso il via 1° aprile scorso con l’avvio di nuovi corsi di formazione pratica. La campagna di formazione è infatti suddivisa in una prima fase di formazione teorica e in una successiva fase pratica. La formazione teorica, in via di conclusione, si è svolta online, tramite una piattaforma e-learning interamente dedicata al progetto, mediante corsi interattivi, dinamici e modulari, con la possibilità di monitorare costantemente l’attività dei partecipanti. Durante le lezioni teoriche sono state approfondite tematiche quali i sistemi per abbattere le emissioni, le tecniche di guida per il risparmio sui consumi e la preservazione del veicolo. Oggetto del corso sono stati anche il controllo e la manutenzione del veicolo, l’efficienza logistica, la valutazione sui rischi professionali e delle condizioni psico-fisiche del conducente, il corretto utilizzo della strumentazione e dell’attrezzatura di sicurezza e la gestione del carico. Al momento hanno completato la formazione teorica GIUGNO2022

ALBO

1764 i conducenti. La seconda fase è costituita dalla formazione pratica, suddivisa in due sessioni, rispettivamente sulla guida sicura e sulla guida ecosostenibile. Entrambe le sessioni vengono effettuate tramite un simulatore di guida capace di riprodurre le condizioni di carico e di manovra del veicolo reale, nonché in grado di simulare diversi scenari di guida in diverse condizioni metereologiche e di aderenza. Durante la prima sessione sono riprodotti ad esempio, in un ambiente realistico, i contesti potenzialmente pericolosi e il conducente, sotto la supervisione di istruttori esperti, potrà affinare le proprie tecniche di guida in situazioni di emergenza. La sessione di guida sostenibile consiste invece nell'affrontare almeno due volte lo stesso percorso, in modo da apprendere le migliori tecniche di guida finalizzate a una riduzione dei consumi di carburante, di usura del veicolo e aumento del comfort di guida a parità di tempo impiegato. Al momento hanno completato la parte di formazione pratica 340 conducenti. In totale sono invece circa 1800 i conducenti, dipendenti delle imprese che hanno aderito al bando, che accederanno alla formazione pratica, distribuiti su tutto il territorio nazionale. Il 45% circa appartiene ad imprese che hanno la propria sede operativa nelle regioni del meridione, mentre il restante 55% risulta equamente diviso tra il Nord e il Centro Italia.

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POLITICA

NUOVO SLANCIO PER L’AUTOTRASPORTO

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La conversione in Legge del DL Taglia prezzi ha reso operative molte delle misure presenti nel Protocollo d’intesa firmato dalla Viceministra Bellanova e dalle associazioni di categoria. Presentato l’Allegato Infrastrutture al Def: 280 miliardi per la mobilità sostenibile

C

on la conversione in Legge del DL 21/2022 (Taglia prezzi) è stata data attuazione a molte misure presenti nel Protocollo d’intesa firmato il 17 marzo scorso dalla Viceministra delle Infrastrutture e Mobilità Sostenibili Teresa Bellanova e dalle associazioni di categoria dell’autotrasporto. Un protocollo siglato al termine di un serrato calendario di incontri che aveva portato la Viceministra ad assumersi una serie di impegni per sostenere la competitività del settore e dare nuovo slancio al comparto. Ora si può dire gli impegni siano stati mantenuti, o almeno la maggior parte.

La Legge prevede infatti la riduzione fino all’8 luglio del prezzo del gasolio, con un taglio di 25 centesimi (più Iva). Inoltre con il DL n. 50/2022 è stato previsto un credito d’imposta del 28% sulle fatture d’acquisto del gasolio relative al primo trimestre dell’anno 2022, a favore degli autotrasportatori con veicoli di massa complessiva superiore alle 7,5 Ton e di classe ambientale Euro 5 ed Euro 6 (vedi anche art. a pag. 38-39). Una formula veloce, come sottolineato dalle associazioni di categoria, per fare arrivare i fondi alle imprese. La Legge prevede inoltre un rifinanziamento per il Marebonus, GIUGNO2022

con 19,5 milioni di euro, e per il Ferrobonus, con 19 milioni di euro, aumenta le risorse per la riduzione compensata dei pedaggi autostradali, con un ulteriore stanziamento di 15 milioni di euro (che si aggiungono ai 20 milioni già stabiliti dal DL Energia) e quelle per le spese non documentate con 5 milioni di euro, che anche in questo caso si aggiungono ai 5 milioni già previsti dal DL Energia. È stato inoltre rafforzato il meccanismo per realizzare l’adeguamento del corrispettivo del trasporto sia nei contratti scritti, sia in quelli non scritti. Nei primi, viene espressamente stabilito che questa clausola sia un elemento essenziale


TIR del contratto e che il corrispettivo venga adeguato alle variazioni del prezzo del gasolio qualora queste variazioni superino il 2% del valore preso a riferimento al momento della stipulazione del contratto o dell’ultimo adeguamento effettuato. Nei contratti non scritti viene invece stabilito che il corrispettivo si determina in base ai valori indicativi di riferimento dei costi di esercizio dell’impresa pubblicati ed aggiornati dal Mims. E ancora, per quest’anno le imprese di autotrasporto con fatturato a partire da 5 milioni di euro annui non hanno l’onere del versamento del contributo al funzionamento dell’Autorità della Regolazione dei Trasporti; sono poi state introdotte norme specifiche di disciplina dell’interscambio dei pallet (vedi art. a pag. 26). Ma l’impegno del Governo non si limita solo all’autotrasporto e riguarda in generale tutta la mobilità e le infrastrutture. Non a caso, l’Allegato Infrastrutture, mobilità e logistica al Documento di Economia e Finanza (Def) 2022, presentato a fine maggio dal Ministro Enrico Giovannini prevede per i prossimi dieci anni quasi 300 miliardi di euro di investimenti, di cui 280 per la mobilità sostenibile (+8,1% rispetto a quanto illustrato nell’Allegato 2021), 12 miliardi per le infrastrutture idriche e 7 miliardi per l’edilizia sostenibile. Somme ingenti “per consentire all’Italia di recuperare – ha sottolineato il Ministro – il gap infrastrutturale che frena la competitività delle imprese, aumenta le

disuguaglianze territoriali e sociali, determina costi ambientali insostenibili”. Il documento descrive le azioni intraprese in termini di investimenti e riforme, quelle che vengono proposte al Parlamento per futuri stanziamenti e il quadro delle pianificazioni settoriali avviate anche in vista della predisposizione del nuovo Piano Generale dei Trasporti e della Logistica, che verrà presentato entro la fine dell’anno. Per quanto riguarda le infrastrutture per la mobilità e la logistica, gli investimenti riguardano strade e autostrade (83,5 miliardi), ferrovie e nodi urbani (147,4 miliardi), porti (10,1 miliardi), aeroporti (3,2 miliardi), trasporto rapido di massa nelle città metropolitane (32,6 miliardi) e ciclovie (2,6 miliardi). Gli investimenti sul settore ferroviario sono orientati anche al forte sviluppo del traffico merci, in un’ottica di interconnessione con i porti, gli aeroporti e gli interporti, e di integrazione con le altre modalità di trasporto. Anche la portualità e la logistica sono destinatari di ingenti investimenti, finalizzati al potenziamento delle infrastrutture portuali e retroportuali, alla loro trasformazione in senso ecologico, all’interconnessione ferroviaria, in linea con i piani sviluppati con la collaborazione delle autorità portuali e delle organizzazioni del settore. E proprio mentre andiamo in stampa con questo numero di Tir ha visto la luce il Centro per l’innovazione e la sostenibilità in materia di infrastrutture e mobilità GIUGNO2022 MARZO2022

POLITICA

(Cismi). Previsto dal DL n.121 del settembre 2021, il Cismi è adesso stato istituito presso il Mims con un decreto del Ministro Giovannini. Il Centro, nel quale operano venti unità, tra ricercatori e tecnologi, ha il compito, tra l’altro, di promuovere e realizzare attività di studio, ricerca e sviluppo nel settore della sostenibilità delle infrastrutture e della mobilità, dell’innovazione tecnologica, organizzativa e dei materiali e di avviare specifiche attività formative.

TRACCIABILITÀ DEI RIFIUTI: LE ASSOCIAZIONI PRESENTANO UN MANIFESTO AL MITE Le associazioni di categoria che fanno parte dell’Albo gestori ambientali hanno predisposto un documento Manifesto che contiene alcune osservazioni sullo schema di decreto preparato dal Ministero della Transizione Ecologica sul funzionamento del Rentri, il nuovo sistema di tracciabilità dei rifiuti. Il Manifesto, che è stato trasmesso al Mite, contiene una serie di spunti volti a migliorare, con spirito collaborativo, la struttura della normativa. Nel documento vengono infatti sintetizzate le maggiori criticità riscontrate e rappresentati alcuni principi generali che le associazioni auspicano possano essere inseriti nel decreto definitivo, quali ad esempio la valorizzazione dello strumento della sperimentazione.

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SCENARI

TIR

LOGISTICA: DALLA RIPRESA ALLE NUOVE SFIDE Pubblicata la nuova edizione dell’Almanacco della Logistica di Confetra che contiene tutti i dati relativi alla logistica in Italia nel 2021. In ripresa quasi tutti i comparti

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P

rima la pandemia, poi il caro energetico, successivamente lo scoppio di una guerra che ha valicato i confini europei e ora un lockdown che sta bloccando uno scalo centrale per la supply chain mondiale, come il porto di Shangai: sono elementi che dipingono uno scenario ancora pieno di incognite per l’economia. Eppure, in questo quadro la logistica ha mostrato una grande capacità di resistenza e ripresa. Questo è il ritratto in chiaro scuro realizzato da Confetra che, nel suo consueto almanacco annuale, fotografa il settore in tutte le sue componenti. Come dicevamo, nonostante le criticità, il Pil italiano ha fatto segnare +6,6% rispetto al 2020. Certo non sono stati raggiunti ancora i livelli del 2019 (-3%), ma il forte rimbalzo del +11,8% della

produzione industriale italiana, lo scorso anno, ha trainato gli scambi con l’estero, in import e in export, e ha generato naturalmente ricadute positive anche sulla movimentazione delle merci. Il settore ha recuperato, infatti, i volumi movimentati prima della pandemia in quasi tutti i segmenti. Basti notare, ad esempio, come il traffico stradale e autostradale dei veicoli pesanti sia tornato ai livelli pre-pandemici. Il traffico stradale medio giornaliero per i mezzi pesanti è cresciuto del 5,3% sul 2019 e si concentra nelle regioni del Nord Italia; il traffico medio giornaliero autostradale ha fatto registrare un +2,5% rispetto al 2019 e una crescita a doppia cifra (+16,8%) rispetto all’anno dello scoppio GIUGNO2022

della pandemia. Ancora più nel dettaglio, sulla rete Anas il traffico giornaliero medio annuo è di 855 veicoli pesanti (che corrispondono a 7.866 milioni di veicoli-km ogni anno). Anche in questo caso si conferma il ruolo dell’import/export considerando che i traffici ai valichi alpini hanno fatto da traino col +6,8 per cento rispetto al 2019. Rispetto al 2020, anno dello scoppio della pandemia, invece, l’incremento è prevedibilmente più rilavante: +13,6%. Anche le merci Traffico movimentate per via aerea hanno mezzi pesanti recuperato i

+5,3%

LA CRESCITA RISPETTO AL 2019

+


volumi del 2019, con un +0,2%. Sul 2020 la crescita è invece del 32,5%. Con Milano Malpensa hub di riferimento, il traffico nazionale si è spostato lì per il 73%. Spostandoci sul fronte del segmento ferroviario, il flusso delle merci non si è interrotto neanche nel bel mezzo della pandemia, ovviamente con momenti di calo e altri di ripresa. Il trend è proseguito e nel 2021 i numeri mostrano la presenza di treni sempre più carichi: in termini di treni-km si è segnato un +13,5%; in termini di tonnellate di merce trasportata un +16,6%. Sui valichi alpini le tonnellate movimentate (misurate in milioni) sono cresciute del 12,1%. Per quel che riguarda il settore marittimo, il quadro è però più variegato. Da un lato si è verificato un recupero del traffico container rispetto ai volumi pre-pandemici e contestualmente la crescita

Mare RO-RO

+9,1%

i

%

Aereo

+0,2%

del transhipment, dovuta sostanzialmente ai risultati dello scalo di Gioia Tauro. Dall’altro lato, è calato il traffico delle rinfuse liquide (-10,4%). Le rinfuse solide, invece, hanno in parte recuperato, attestandosi comunque al -4,8% dai volumi pre-pandemici. Il traffico Ro-Ro, infine, ha superato ampiamente i volumi del 2019 (+9,1%).

Ivano Russo

IVANO RUSSO: NECESSARI INVESTIMENTI MATERIALI E IMMATERIALI Il 2021 è stato anche l’anno dell’approvazione del PNRR da parte dell’Unione europea, un piano su cui punta anche il mondo della logistica, per quel che riguarda gli interventi infrastrutturali, quelli legati alla digitalizzazione, ai porti, ma soprattutto al mondo della ferrovia. Un tema di cui ha parlato Ivano Russo, direttore generale di Confetra, nel corso dell’intervista a Container, la trasmissione di Radio24. “Nel PNRR – ha spiegato – gli investimenti infrastrutturali sono investimenti importanti. Circa 62 miliardi sono tutti sul ferroviario, quindi una scelta chiara che il Paese sta facendo. C’è uno sforzo importante di dare una risposta alle infrastrutture nazionali”. Russo però insiste anche sugli investimenti immateriali. Da questo punto di vista, particolarmente utili sono “la semplificazione, la riforma del Codice Civile, l’entrata in funzione dello sportello unico doganale e dei controlli, la velocizzazione dei controlli alla merce con l’esternalizzazione dei laboratori di verifica, la Piattaforma logistica nazionale, che dovrebbe essere completamente reingegnerizzata e ripensata da RAM, quindi direttamente dal Ministero delle Infrastrutture e Mobilità Sostenibili”. “Io dico sempre - prosegue - che il 50% del gap logistico di competitività italiana deriva dal baco dei ritardi infrastrutturali, ma l’altro 50% è rappresentato dagli aspetti regolatori, digitali, di procedimenti amministrativi, anche dalla competitività delle imprese, cioè dallo stato di salute del tessuto imprenditoriale, che a mio avviso sono ugualmente importanti, non solo per l’impatto che hanno sulla bolletta logistica, ma anche perché fissarci solo sul cemento e sul ferro rischia di farci costruire il Paese come un perfetto nastro trasportatore senza capire bene a beneficio di chi”. Per saperne di più ascolta l’intervista a Container su Radio24, anche tramite QrCode

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FERROVIE

TIR

FS: 190 MILIARDI PER UNA MOBILITÀ PIÙ SOSTENIBILE

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Il piano decennale presentato dal Gruppo prevede nei prossimi dieci anni, tra l’altro, di raddoppiare il traffico merci su ferro, ridurre il gap tra Nord e Sud e realizzare infrastrutture più moderne. Particolare attenzione alla transizione ecologica

D

ieci anni per realizzare opere infrastrutturali, per ridurre il gap fra Nord e Sud, per raddoppiare il traffico merci su ferro, per attuare una vera e propria transizione ecologica. Questa la road map fissata dal Piano Industriale 2022-2031 del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane che,

per raggiungere i suoi obiettivi, mette in campo oltre 190 miliardi di investimenti e inaugura anche un nuovo assetto di governance con quattro diversi poli di business, a ognuno dei quali corrisponde un’area di azione: “Infrastrutture”, “Passeggeri”, “Logistica” e “Urbano”. La suddivisone nei quattro poli

risponde alla necessità di rafforzare le sinergie di tutte le aziende che operano nel gruppo anche alla luce delle trasformazioni in atto a livello politico, economico e ambientale. Il nuovo assetto societario punta a rispondere, infatti, alle tensioni geopolitiche, agli effetti della pandemia, al cambiamento climatico; tutti elementi che hanno conseguenze sullo sviluppo delle infrastrutture, dei trasporti e della logistica. Da queste politiche, il Gruppo FS prevede una crescita di circa 22,5 miliardi di euro per il 2031.


TIR Luigi Ferraris, l’amministratore delegato del Gruppo, ha spiegato che “il Piano Industriale 2022-2031 intende imprimere un’accelerazione agli investimenti e, con una visione di lungo periodo, dare maggiore certezza all’esecuzione delle opere nei tempi previsti”. “Lavoriamo – ha detto – per rendere le nostre infrastrutture sempre più moderne, interconnesse e resilienti e i servizi di mobilità calibrati sulle diverse esigenze dei nostri clienti. Intendiamo promuovere un trasporto collettivo multimodale, e più sostenibile anche in ambito urbano, raddoppiare la quota di trasporto merci su ferrovia, contribuire alla transizione ecologica non solo rendendo più attrattivo l’uso del treno, il mezzo più ecologico per eccellenza, ma anche autoproducendo da fonti rinnovabili almeno il 40% del nostro consistente fabbisogno energetico”. Attenzione particolare viene rivolta, infatti, alla transizione ecologica. In quest’ottica il gruppo mira ad accrescere il grado di autonomia energetica, grazie anche ad attività di efficientemento e di riduzione dei consumi.

Per garantire la copertura annunciata si prevede l’installazione di impianti di produzione di energia elettrica da fonti green. Per quel che riguarda il Polo Logistica – di cui forniamo un approfondimento con un’intervista all’ad Gianpiero Strisciuglio – l’obiettivo primario è quello di raddoppiare la quota traffico merci su rotaia rispetto al 2019, considerando anche che l’Italia sconta un gap rispetto ad altri Paesi europei competitor e si attesta ancora all’11% contro il 35% di Svizzera e Austria, ad esempio. La media Ue è del 18%. Un’Unione europea che punta sul ferro e ha fissato l’obiettivo al 2030 di incrementare del 50% il traffico attuale. In questo senso, verranno impiegati 2,5 miliardi di investimenti per migliorare i terminal esistenti e crearne di nuovi, in un’ottica di sistema sull’intera supply chain con risorse per la digitalizzazione della filiera del trasporto merci. Ma si lavorerà anche sul rinnovo della flotta di locomotori e carri con l’arrivo di più di 3.600 mezzi di nuova generazione.

FERROVIE

Alla guida del polo sarà Mercitalia Logistics e con essa altre sette società fra cui Mercitalia Rail, Tx Logistik e Mercitalia Intermodal. L’intermodalità è, infatti, un altro elemento al centro delle politiche del polo, strettamente collegate anche a quelle del polo infrastrutture. Basti pensare ai lavori per il Terzo Valico del Giovi, parte terminale a sud del corridoio Reno-Alpi, o per il Tunnel di Base del Brennero, ma anche agli altri interventi affidati a RFI per le connessioni di porti/ interporti, per l’adeguamento dell’infrastruttura agli standard europei, ossia capace di far circolare treni di 4 metri di altezza allo spigolo, lunghi 750 metri e con un peso assiale di 22,5 Ton e complessivo di 2.000 Ton e per l’introduzione dei sistemi di distanziamento più moderni (ERTMS). Lo European Rail Traffic Management System è uno standard europeo che permettetterà ai treni dei diversi Paesi di poter circolare senza soluzione di continuità su tutte le linee europee che ne sono dotate.

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Intervista con Gianpiero Strisciuglio, nuovo amministratore delegato e direttore generale di Mercitalia Logistics. La sinergia tra le diverse modalità uno dei punti chiave del nuovo piano industriale

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LA SFIDA DELL’INTERMODALITÀ


TIR

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afforzare le proprie attività in un mercato sempre più europeo e raddoppiare la quota delle merci trasportate su ferro: questi gli obiettivi definiti dal Piano industriale di FS per i prossimi 10 anni per il Polo Logistica. Gianpiero Strisciuglio, il nuovo amministratore delegato e direttore generale di Mercitalia Logistics, spiega quali saranno le linee d’azione per cui sono stati messi a budget 2,5 miliardi di euro per interventi che guarderanno anche all’intermodalità. “Sicuramente l’intermodalità è la chiave con cui conquistare quote di mercato – spiega Strisciuglio –. La necessità di integrare le caratteristiche e le specificità di ciascuna modalità di trasporto è ovviamente alla base della crescita del trasporto ferroviario. Il nostro ruolo è quello di un operatore multimodale di sistema capace di offrire soluzioni integrate ai clienti. L’obiettivo è quello di valorizzare le partnership - consapevoli del fatto che le grandi partnership possono sviluppare efficienza e qualità sul trasporto -, massimizzare le sinergie all’interno del nostro modello di business: il polo Mercitalia costituito da diverse società, che operano lungo la catena del valore della logistica e la massimizzazione delle sinergie, è la chiave di volta per offrire soluzioni di qualità ai clienti. Tutto questo è necessario farlo agendo in coordinamento con gli altri operatori nel sistema, sicuramente il gestore delle infrastrutture ferroviarie e i gestori dei terminal. Siamo consapevoli, infatti, che nei terminal, inland e portuali, oggi ci sia la chiave per crescere.

Quanto è importante la collaborazione con le altre modalità, come ad esempio il mare? La collaborazione con le altre modalità è fondamentale. Dicevo come l’intermodalità, quindi la possibilità di fare sinergia fra le diverse modalità, utilizzandole nella propria specificità, sia indispensabile per la conquista di ulteriori quote di trasporto via ferro. Sicuramente lo sviluppo delle infrastrutture può conferire ulteriore competitività al nostro settore ma è chiaro che la valorizzazione di partnership, la cooperazione fra i diversi attori del settore, lo sviluppo delle sinergie siano decisivi per lo sviluppo della quota modale.

INTERVISTA

Nell’ottica di favorire l’intermodalità, nel piano si cita la necessità di razionalizzare le forme di sussidi e più in generale di rivederne la regolamentazione: in che modo? Sicuramente Ferrovie dello Stato e Mercitalia sono consapevoli che lo sviluppo del trasporto ferroviario delle merci è basato su un dialogo costruttivo all’interno del sistema, quindi fra tutti gli operatori, ma sicuramente anche con il nostro regolatore. È evidente che l’individuazione di misure di sostegno sia fondamentale per favorire la transizione verso lo sviluppo del settore ferroviario, sia nella fase di transizione, sia nello sviluppo degli investimenti. Noi crediamo che ci possa essere grande attenzione a quelle filiere che oggi sono poco orientate al trasporto ferroviario e che attraverso l’individuazione appropriata di misure di sostegno possono essere incentivate a questa modalità. E crediamo che lo sviluppo di queste misure debba sostanzialmente mirare a ciascuno degli anelli della catena logistica. Inoltre, crediamo che sia importante dare un segnale di stabilità al mercato, mantenendo queste misure nel tempo per favorire lo shift modale verso il ferro.

Parliamo del tema della transizione ecologica. Le ferrovie partono avvantaggiate. Su cosa lavorerete? Partendo dal presupposto che siamo tutti consapevoli della vocazione green del trasporto ferroviario e che, quindi, la possibilità di trasportare via ferrovia di per sé ha grande valore nel processo di transizione ecologica, Mercitalia lavora costantemente su questo. Anche nel suo piano di investimenti è evidente che la modernizzazione del materiale rotabile, l’evoluzione dell’equipment a disposizione delle nostre soluzioni di business, saranno orientate ulteriormente a recuperare efficienza energetica. Da questo punto di vista tutti gli investimenti e tutte le azioni poste in campo nel nostro piano di impresa sono tesi ovviamente alla transizione green. Quindi su questo lavoriamo costantemente. Partiamo dal semplice presupposto che ogni tonnellata trasportata attraverso la ferrovia ha una grandissima importanza per la sostenibilità ambientale. Tutto questo con la consapevolezza che il trasporto ferroviario acquista competitività su distanze superiori ai 300/400 km.

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UNA NUOVA VITA SMART PER LE INFRASTRUTTURE

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Anas ha messo a punto nei mesi scorsi un piano triennale per alzare il livello di sicurezza di strade, autostrade e gallerie. Il nuovo presidente Edoardo Valente racconta come cambieranno le infrastrutture nei prossimi anni

L

a cura e l’attenzione per le infrastrutture sono questioni sempre più centrali nelle politiche della mobilità in Italia. Basti pensare agli investimenti che il Governo e il Mims hanno messo in atto negli ultimi mesi per manutenzione e nuove realizzazioni, grazie anche ai fondi legati al PNNR. I gestori delle infrastrutture svolgono un compito chiave in questo senso, in particolare in un Paese come il nostro dotato di un patrimonio di strade, gallerie, ponti, viadotti, ferrovie, molto ampio. Anche Anas, che gestisce 32mila chilometri di strade e autostrade e più di 2mila gallerie, ha messo a punto nei mesi scorsi un piano triennale per alzare il

livello di sicurezza delle infrastrutture. “Avendo a che fare con un’infrastruttura così importante, rilevante e capillare per i collegamenti nel nostro Paese, è un percorso che ha come primo punto sicuramente la realizzazione di un intervento manutentivo, programmato, strutturale per mettere in sicurezza e per riefficientare e riammodernare tutta la nostra rete”, spiega Edoardo Valente, presidente del gruppo di FS. Il piano si “avvale di una mole di investimenti

GIUGNO2022


TIR importanti in un arco di medio e di lungo periodo, utilizzando ovviamente le risorse che sono state messe a disposizione sia dal PNRR, sia - per quanto riguarda Anas - dagli stanziamenti ordinari che sono cospicui rispetto alle nostre necessità, andrà declinato poi nei prossimi mesi nell’ambito delle programmazioni di dettaglio. Ci sono però già interventi di carattere strategico che sono stati definiti dal Governo, che sono commissariati, a cui Anas dà un grande contributo”.

Ma c’è anche un’altra questione fondamentale quando si parla del futuro delle infrastrutture… Abbiamo un altro tema, che è strettamente connesso al tema principale, che è quello della tecnologia cioè l’implementazione di attività manutentive con tecnologie innovative e il mutamento che le infrastrutture stradali dovranno affrontare nei prossimi anni per essere adeguate al nuovo concetto di mobilità: una mobilità smart che si avvale degli strumenti della information technology che sul versante stradale ancora non avevano trovato una loro piena applicazione.

Restando in tema di tecnologia, per quel che riguarda le cosiddette Smart Road, ci sono già delle sperimentazioni in atto. Quali sono le prospettive da qui ai prossimi anni? Anas ha avviato da tempo una sperimentazione, uno studio su questi

Edoardo Valente

INTERVISTA

versanti recependo anche le indicazioni del legislatore perché nel 2014-2015, in attuazione di alcune direttive europee, sono stati varati dei provvedimenti regolatori che hanno dato il via a questo tipo di attività che ovviamente necessitava di un quadro normativo abbastanza dettagliato. Anas poi sulla base di questo si è organizzata. Credo di poter dire che la struttura dello Smart Road Center di Fiumicino sia un punto di riferimento per quello che già è stato fatto, ma anche per gli aspetti di collaborazione interistituzionale e col mondo universitario della ricerca per arrivare alle soluzioni tecniche più efficaci e più sicure.

Nel Piano triennale di Anas un altro elemento chiave riguarda la movimentazione delle merci e l’intermodalità. Quali sono i progetti nello specifico in questo senso? Credo che il concetto di logistica di un Paese sia strettamente collegato con l’interconnessione tra le varie forme di trasporto. L’operazione che ci vede all’interno del gruppo FS sicuramente ha questo obiettivo: sia di efficientamento, di alleggerimento di costi, ma anche di procedere a una pianificazione coordinata degli interventi sul versante delle strade e delle interconnessioni con la ferrovia, all’interno di una pianificazione unitaria. Da questo punto di vista la struttura organizzativa è pienamente coerente con questo tipo di logica. Sul piano delle tecnologie, la logistica ovviamente non è solo strade e strada ferrata ma è anche porti e aeroporti. Appena le tecnologie saranno rese compiutamente operative favoriranno proprio il dialogo tra i vari sistemi e quindi in qualche modo la logistica a cui tanto dobbiamo. La logistica di sistema anche nel periodo pandemico ci ha consentito di continuare a vivere e non solo a continuare e svolgere le nostre attività quotidiane. La logistica sarà sicuramente aiutata da questa interconnessione. Anche il tema dei controlli è un tema importante quando si tratta di merci che attraversano la frontiera europea: anche questo aspetto potrà essere velocizzato senza che ci sia perdita di efficienza anche su questo versante.

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LOGISTICA

TIR

PALLET: DO UT DES Regolamentato l’interscambio: obbligo per chi riceve un determinato numero di pedane in legno di restituirne altrettante al proprietario o al committente, oppure di emettere un voucher da rimborsare entro sei mesi

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Q

ualcosa sta cambiando per il mondo dei

pallet. Le pedane in legno, fondamentali per il settore della logistica, sono entrate infatti nel DL Taglia prezzi e, con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto, è in vigore adesso una norma attesa da tutta la filiera della grande distribuzione che disciplina il sistema di interscambio dei pallet. L’intervento permette, così, la creazione di un sistema che prevede l’obbligo per chi riceve un determinato numero di bancali di restituirne al proprietario o al committente altrettanti, della stessa tipologia, della stessa qualità o comunque equiparabile

per stato di conservazione a quello ricevuto, oppure di emettere un voucher corrispondente al valore. Se entro sei mesi dalla data del voucher non avviene la riconsegna dei pallet scatta l’obbligo del pagamento. Questo sistema di interscambio sarà regolato e monitorato dal Ministero dello Sviluppo GIUGNO2022

economico che stabilisce il valore del mercato dei bancali. La norma permetterà di risparmiare sia dal punto di vista economico, sulle spese per gli acquisti, sia dal punto di vista ambientale perché risponde a criteri di economia circolare. Inoltre, evita il fenomeno della dispersione che facilita il mercato parallelo e attività poco chiare. Il mercato nero di questi beni, infatti, incide in maniera cospicua sull’Erario. Oltre ad andare incontro al normale deperimento, i pallet molto spesso vengono dispersi nel processo di carico e scarico merci non facendo ritorno all’originario proprietario. I costi della dispersione si riversano sul prodotto e quindi sul consumatore. Si calcola che il valore annuo dell’interscambio pallet per la filiera sia di 120 milioni di euro; una cifra che si può ridurre grazie a una corretta regolamentazione. Finora la gestione dell’interscambio è stato regolato a livello parziale dalla Comunità ECR, che riunisce retailer, grossisti e produttori, e che da alcuni anni stila delle linee guida per il corretto interscambio dei pallet a marchio Epal. Epal, European Pallet Association, è nata nel 1991 raggruppando a livello globale produttori e riparatori. Ad oggi sono in circolazione circa 600 milioni di pallet Epal; 11 milioni quelli prodotti solo in Italia nel 2020.



GUIDARE CON LE APP Continua il nostro appuntamento con le applicazioni utili per gli autotrasportatori. Dopo aver esaminato quelle per l’ottimizzazione del carico, ci concentriamo su quelle che possono contribuire a migliorare lo stile di guida e fornire informazioni su traffico e divieti di Ertilia Giordano

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n pochi sanno guidare come un autotrasportatore. Di solito tutto parte da un’attitudine, da un talento innato, da un’autentica passione. Molti autisti, si sa, - e l’abbiamo raccontato anche noi con le nostre interviste - hanno il pallino della guida sin dall’infanzia, soprattutto quando la professione è una questione di famiglia. Poi tutto si incanala con fatica e studio: le patenti, la carta di qualificazione del conducente, la formazione a monte e in itinere. Infine, tutto sfocia nell’esperienza, nei chilometri macinati, nelle ore passate al volante, nel mestiere imparato con la teoria e consumato con la pratica. In pochi possono pensare di insegnare la guida a un autotrasportatore, dicevamo, e, allo stesso in pochissimi possono pensare di saperne più di lui su tragitti, itinerari, strade più sicure, percorsi più comodi. Da

sempre se vogliamo qualche dritta di viaggio telefoniamo all’amico autotrasportatore che sa anche spesso dirci se ci sono lavori in corso, se c’è traffico, se conviene la strada A o la strada B. Detto ciò, i tempi si sono evoluti e anche agli autisti più navigati è concesso chiedere un “aiuto” utile a risparmiare tempo e a lavorare al meglio. Non solo ai colleghi attraverso il CB, che pure è tornato in auge, ma anche e soprattutto alle App: i nuovi strumenti a supporto del professionismo. Se nello scorso appuntamento (cfr. Tir 245, pag. 28-29) ci siamo concentrati sui software e sulle applicazioni che semplificano la sistemazione del carico, questa volta scopriamo alcune App che possono dare una mano alla guida, soprattutto in una prospettiva di maggiore sicurezza. Le App di guida GIUGNO2022

intelligente, infatti, possono essere considerate veri e propri alleati per i camionisti che, utilizzandole, sono in grado di ricevere in anticipo notifiche su traffico, chiusure stradali, divieti di circolazione, aree di sosta. Alcune applicazioni possono addirittura contribuire a migliorare lo stile di guida in modo che sia più efficiente e possa garantire consumi maggiormente contenuti i quali, se è vero che sono da sempre una priorità per le aziende di settore, sono più che mai importanti in questo difficile periodo di rincari. OSEVEN Tra le App più innovative su questo fronte c’è senz’altro OSeven che sfrutta la tecnologia GPS quando il veicolo è in movimento e, così facendo, monitora la velocità e persino l’aggressività della guida valutando accelerazioni e frenate improvvise. Attraverso questo monitoraggio l’App è in grado, rilasciando persino un resoconto con una sorta di punteggio sul comportamento di guida e permettendo


TIR di creare statistiche per rendere le strade più sicure, di potenziare le capacità degli autisti che saranno così note al professionista stesso oltre che all’azienda di appartenenza. BANS FOR TRUCKS Il camionista, quando parte, non deve solo conoscere il tragitto e le condizioni di traffico ma deve anche avere ben presenti le limitazioni alla circolazione nelle aree di suo interesse. Proprio per questo motivo è nata Bans for Trucks, l’App che sa indicare le restrizioni periodiche e temporanee per i periodi estivi, invernali e festivi e i divieti più specifici, compresi quelli di tonnellaggio, merci pericolose e rimorchi. DOC SCANNER Il camionista, oltre a concentrarsi sulla strada e sui percorsi, però, deve pensare a tantissime altre cose quando è a lavoro. Il professionista della strada non ha di certo solo a che fare con motori, carburante e

carico, ma anche con documenti da maneggiare con cura, portare con sé durante il viaggio o inviare al termine della consegna. A questo proposito, l’applicazione Doc Scanner permette di scannerizzare tutti i documenti - ricevute, controlli, certificazioni e tabelle orarie direttamente con lo smartphone. I documenti possono essere poi convertiti in diversi formati e l’App offre anche la possibilità di migliorare la qualità dell’immagine. VOICE TEXT Qualcuno potrebbe pensare che le App sullo smartphone possano distrarre l’autista. Certamente un professionista sa bene quando gestire il suo smartphone ma, anche nel caso abbia bisogno di utilizzarlo durante la guida, è ancora una volta aiutato dalla tecnologia. Per effettuare comunicazioni e consultare le proprie applicazioni di riferimento senza ovviamente mai staccare le mani dal volante per ovvi motivi di sicurezza c’è Voice

TECNOLOGIA

Text, un’App capace di convertire l’audio in testo per poi spedire i messaggi tramite sms, e-mail o social network come Twitter o Facebook. Inoltre, consente anche di effettuare chiamate in viva-voce, leggere i messaggi ricevuti e salvare i messaggi convertiti per riutilizzarli in un secondo momento.

APP OLTRE LE Accudire, piattaforma per digitalizzare i documenti di viaggio La digitalizzazione dei documenti di viaggio è un altro importante strumento per semplificare il lavoro dell’autotrasportatore. In questo caso può essere d’aiuto Accudire, una piattaforma digitale collaborativa basata su Edge Computing e Blockchain, che permette di digitalizzare i flussi comunicativi lungo la filiera fra i vari stakeholder nella gestione delle spedizioni internazionali, di dematerializzare il fascicolo doganale (DAU, DAE, MRN, autorizzazioni ministeriali, certificazioni), di digitalizzare la documentazione amministrativa e logistica (CMR, DDT, B/L, shipping instructions, accessi ai porti), tracciando il percorso della merce e quindi di eliminare le attività manuali e i controlli ripetitivi. Focus principale di Accudire è la e-CMR, ovvero la digitalizzazione della lettera di vettura internazionale.

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TRANSPOTEC: LA SOSTENIBILITÀ IN VETRINA Quasi tutte le case costruttrici erano presenti alla manifestazione, vero e proprio punto di riferimento per l’autotrasporto e la logistica, con le loro ultime novità tutte all’insegna della transizione ecologica di Ertilia Giordano

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I

l ritorno in presenza del TranspotecLogitec, dopo la parentesi pandemica, è stato un ritorno in grande stile. A partecipare alla manifestazione di riferimento per l’autotrasporto e la logistica sono state, infatti, ben 346 aziende, per il 15% estere, e le case costruttrici, mai così tante, hanno prontamente risposto all’appello della kermesse con esposizioni e dibattiti. Anche per questa edizione 2022, il Transpotec ha rappresentato un momento non solo di presentazione di prodotto ma soprattutto, come GIUGNO2022

anche confermato dall’evento di apertura curato dall’Albo Nazionale degli Autotrasportatori in collaborazione con Tir (vedi art. a pag. 8-13), un momento di aggiornamento e confronto sullo stato dell’arte del settore, alle prese con problematiche di non poco conto. Criticità che sono state analizzate durante gli incontri organizzati da produttori, enti e associazioni, come nel caso di Anfia che ha patrocinato l’evento fieristico e che si è resa protagonista di una conferenza stampa organizzata, alla presenza del direttore Gianmarco Giorda, dalla sezione rimorchi. L’evento ha fatto da cassa di risonanza alle istanze degli imprenditori del comparto che denunciano, negli ultimi mesi, costi di produzione insostenibili e un assottigliamento del portafoglio ordini. Testimoni di questa complicata fase sono stati, durante il dibattito, Andrea Zambon Bertoja - presidente della Sezione Rimorchi di Anfia e AD di Rimorchi Bertoja, Massimo Menci, direttore generale Menci & C. e Matteo Pezzaioli, amministratore di Carrozzeria Pezzaioli, che hanno sottolineato come il rischio di perdita di competitività rispetto ai produttori esteri sia forte e tangibile e come sia quanto mai indispensabile un intervento del


TIR Governo a sostegno del settore. D’altronde il settore dei rimorchi ha perso, nel primo quadrimestre del 2022, il 10,7% rispetto allo stesso periodo del 2021 a causa di quella che è stata definita una tempesta perfetta fatta di shortage dei semiconduttori e incremento del costo delle materie prime e della logistica (oltre che, come ben sappiamo, dell’energia elettrica).

Non è andata bene nemmeno per il mercato degli autocarri che si trova peraltro a dover fronteggiare una sfida epocale, quella della transizione ecologica. E proprio la transizione ecologica è stata al centro delle esposizioni e degli eventi organizzati dalle case costruttrici, presenti al Transpotec quasi al completo. A occupare i padiglioni con gli

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ultimi veicoli disponibili in gamma c’erano infatti, sul fronte pesanti, Daf Veicoli Industriali, Ford Trucks, Iveco, Mercedes-Benz Trucks Italia, Scania, Volvo Trucks, marchi che rappresentano insieme oltre l’80% dei mezzi venduti negli ultimi due anni, e, sul fronte leggeri, Ford Italia e Piaggio, senza dimenticare alcuni prodotti pressoché inediti proposti da Koelliker.

DAF: START TO THE FUTURE È entrata a Fiera Milano al grido di “Start to the future” e proponendo le suggestioni della realtà aumentata Daf, reduce da un riconoscimento di non poco conto. XF, XG e XG+, schierati in bella mostra nello stand della casa di Eindhoven, hanno infatti tutti ricevuto il riconoscimento – in un’inconsueta premiazione non di singolo prodotto ma di intera gamma – “International Truck of the Year 2022”. Nell’attribuzione del premio si è senz’altro tenuto conto dello sfruttamento, in anticipo sugli altri produttori, dell’ultimo regolamento europeo su masse e dimensioni che ha permesso di avere cabine più spaziose e confortevoli e degli accorgimenti aerodinamici ad hoc, oltre che di altri fattori che attengono alla riveduta efficienza dei motori e alle discrete dotazioni per la sicurezza attiva e passiva. Come già accennato, l’aerodinamica di questa gamma di industriali firmata Daf è stata nettamente accresciuta; si parla, infatti, di un miglioramento del 19% rispetto alle generazioni precedenti, un aspetto di non poco conto visto che contribuisce per più della metà al miglioramento complessivo del 10% per quanto riguarda i consumi di carburante. L’efficienza, questa volta nelle emissioni, diventa poi massima con il CF Fan Electric, altro protagonista del Transpotec Daf XG+ di Daf. Il prodotto in questione è un autotelaio 6x2 da 26 tonnellate con terzo asse sterzante, pensato per la distribuzione locale o la raccolta rifiuti, che monta un motore elettrico da 210 kW e che ha un’autonomia di oltre 200 chilometri.

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IL NUOVO VOLTO DI FORD TRUCKS Ford Trucks ha colto invece l’occasione per presentare alla stampa e al pubblico il suo nuovo volto, o almeno i volti della nuova gestione aziendale, a partire da quello dell’amministratore delegato Lorenzo Boghich. Durante la conferenza stampa nello stand di Transpotec, il marchio ha comunicato anche i suoi obiettivi a medio e lungo termine, con un cambio di visione reso necessario dal periodo di transizione che la mobilità delle merci sta vivendo, e ha reso note le strategie atte a raggiungerli. In primo luogo, è stata ribadita la centralità del mercato italiano, considerato strategico e prioritario per il brand, ed è stata sottolineata la volontà di aumentare la quota di mercato: l’obiettivo è infatti superare il 5%, partendo dall’attuale 3,6% di share nel comparto dei veicoli

industriali con massa superiore alle 16 tonnellate. La rete, quindi, secondo la nuova strategia, va rafforzata e ampliata rispetto a un presente che conta 11 dealers nella penisola e 50 officine autorizzate e per far questo il marchio intende mettere in atto un piano di adeguamenti, procedendo a una valutazione delle coperture territoriali e a un rapido sviluppo delle aree ad oggi non coperte. Non erano presenti, per quanto riguarda invece strettamente il prodotto, grosse novità nello stand, al netto dell’F-Max, ormai icona del costruttore turco, ma sono già state date delle anticipazioni che riguardano il futuro prossimo: allo IAA di Hannover, a settembre di quest’anno, sarà presentato il facelift di un mezzo full electric firmato dal brand.

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Ford Trucks F-Max


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LA SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE DI IVECO Iveco, al Transpotec 2022, ha schierato ben 15 veicoli a rappresentare l’intera gamma e le rispettive mission. Seguendo il filo conduttore della sostenibilità ambientale, il marchio ha messo in campo il piccolo di casa, l’ormai celebre Daily. Disponibile nello stand sia nelle versioni furgone sia cabinate, con motori motore F1A da 2,3 litri e 3 litri, il Daily, grazie anche alle nuove sospensioni pneumatiche Air-Pro e al rinnovato sedile adattivo in memory foam Hi-Adaptive, ha confermato il suo successo, rafforzato dalla possibilità di scelta nelle motorizzazioni, dal diesel al CNG. E a proposito di CNG, Iveco ha organizzato al Transpotec il convegno “Il biometano come risposta all’indipendenza energetica: la parola ai Bio-Ambassador” alla presenza, appunto, di ambassador selezionati per il mercato Italia, come GLS, Maganetti e Wipptal: un incontro volto a rimarcare la specifica strategia del brand per la riduzione delle emissioni. Accanto ai piccoli, ovviamente, i grandi: lo stand ha ospitato l’intera gamma pesante Iveco Way, completamente rinnovata, con l’S-Way, disponibile anche con alimentazione a gas naturale e biometano, in prima linea. Campeggiava infatti nello spazio riservato al brand, l’S-Way CNG, con passo 3.800, disponibile anche in versione LNG per le missioni a lungo raggio, presentato come un vero e proprio campione di efficienza e sostenibilità. S-Way

efficiente ma anche stiloso, come confermato dalla presenza di TurboStar Special Edition, dedicata al leggendario veicolo anni Ottanta, con layout grafico reinterpretato in chiave moderna. C’è stato anche spazio, infine, per una tappa offroad, testimoniata dalla presenza in fiera del trakker T-Way, e per una tappa urbana, simboleggiata dall’Eurocargo X-Way.

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Iveco S-Way


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PER MERCEDES-BENZ TRUCKS TRE ANTEPRIME NAZIONALI

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Mercedes-Benz ha sfruttato la vetrina del Transpotec per una presentazione importante, quella di ben tre anteprime nazionali: il nuovo eActros, l’Actros L e il Fuso (ricordiamo che la proprietà di questo marchio appartiene a Daimler AG dal 2011) Canter Euro 6 Step E. L’eActros, primo veicolo 100% elettrico del produttore tedesco e ambasciatore della nuova strada di Mercedes sempre più orientata alla sostenibilità, è stato introdotto nelle sue differenti versioni rispettivamente con tre o quattro pacchi di batterie, ciascuno con una capacità energetica di circa 105 kWh, che condividono lo stesso cuore tecnologico: l’eAxle, un assale posteriore elettrico con due motori elettrici integrati ed un cambio a due velocità. Dopo i due nuovi modelli lanciati nel 2021, l’Actros F e l’edizione limitata Actros Edition 2, la Stella ha fatto inoltre debuttare al Transpotec l’Actros L per il lungo raggio. Disponibile con cabina StreamSpace, BigSpace e GigaSpace, l’L subirà un’ulteriore evoluzione il prossimo ottobre quando verrà implementata la nuova catena cinematica su motore OM471 di terza generazione, che assieme al nuovo cambio Powershift

consentirà di ridurre il consumo di carburante del 4% lasciando invariato il consumo di AdBlue. Best seller tra i leggeri del marchio, infine, Fuso Canter si rinnova e, come per i predecessori, è disponibile in cinque classi di peso, sei passi, tre motori (da 130 a 175 CV) e tre varianti di cabina ma porta con sé la novità del sistema di scarico compatto di ultima progettazione, così da soddisfare la norma sui gas di scarico Euro 6 Step E.

Advanced,

Mercedes Actros L


SCANIA: ALLA GUIDA DEL CAMBIAMENTO Scania, nei padiglioni di Fiera Milano, ha fatto senz’altro sentire la sua voce. Durante il convegno “Scania: alla guida del cambiamento”, la casa di Södertälje ha indicato i suoi chiari obiettivi di sostenibilità, obiettivi che si tradurranno di qui a breve in un taglio sensibile delle emissioni (-15% entro il 2025). Se è vero che il marchio si impegna a portare la quota di mezzi elettrificati venduti al 10% nel 2025 e addirittura al 50% nel 2030, è vero anche che, nell’attesa, si dedica a rendere le motorizzazioni tradizionali molto più efficienti rispetto al passato. Esempio di questo approccio è la nuova gamma di autocarri 13 litri, lanciata nel novembre del 2021, che trovano il proprio carattere distintivo in una nuova catena cinematica, Scania Super, il cui utilizzo promette un’efficienza energetica in grado di arrivare per la prima volta al 50%, con un risparmio di carburante dell’8% rispetto alla precedente generazione di motori. Questo nuovo motore 13 litri Super a 6 cilindri,

con i suoi quattro livelli di potenza a disposizione (420, 460, 500 e 560 CV) conformi alla normativa Euro 6, si è infatti recentemente Scania 25P portato a casa il premio “Green Truck 2022”. Oltre che dalla gamma Super, il Transpotec di Scania è stato caratterizzato anche dalla presenza di veicoli elettrici e di mezzi alimentati a biocarburanti, tra cui l’autocarro BEV disponibile in diversi allestimenti e il trattore a bio LNG. Infine, lo stand del marchio ha ospitato in anteprima il primo veicolo della nuova edizione limitata V8 personalizzata da Svempa: la Frost Edition disponibile in un centinaio di unità in tutto il mondo.

IL FUTURO ELETTRICO DI VOLVO TRUCKS Reduce da una presentazione in grande stile, quella dell’intera gamma di veicoli pesanti elettrici al quartier generale di Zigonia (BG), Volvo Trucks ha riproposto il tema centrale della sostenibilità anche al Transpotec. Nello stand del produttore svedese è stato infatti possibile toccare con mano il Volvo FM Electric 4x2, il trattore 100% elettrico con un peso totale a terra pari a 44 tonnellate, 490 kW (666 CV) di potenza e 300

km di autonomia. L’FM Electric, che è già ordinabile ma vedrà le prime consegne solo negli ultimi mesi del 2022, è proposto soprattutto per il trasporto regionale e per la circolazione nei centri urbani, potendo contare su una bassissima rumorosità e, ovviamente, su una garanzia green in fatto di emissioni inquinanti. L’FM non è stato però l’unico protagonista in fiera. Ad affiancarlo c’era anche il Volvo FE 6x2 Electric, già disponibile sul mercato e con le stesse caratteristiche di silenziosità e sostenibilità ambientale. A proposito di elettrico, nello spazio dedicato alla casa di Göteborg, è stata anche mostrata al pubblico, grazie alla collaborazione con ABB, Terra 360, la colonnina di ricarica fast tra le più veloci al mondo, con una potenza di 360 kW e quattro cavi da 5 metri ciascuno per ricaricare fino a quattro veicoli contemporaneamente, con 90 kW di energia erogata per veicolo. Al Transpotec c’è stato spazio anche per l’FH I-Save, veicolo con motorizzazione tradizionale ma reso più efficiente in termini di consumi.

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Volvo FH

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Ford e-Transit

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IN MOSTRA ANCHE I COMMERCIALI LEGGERI

Dopo aver accennato al segmento nella parte dedicata a Iveco, passiamo ora ai veicoli commerciali leggeri. Ford Italia ha partecipato al Transpotec con un marchio ad hoc, Ford Pro. L’Ovale Blu, infatti, ha recentemente riorganizzato il suo business creando un brand globale, Ford Pro, in grado di riunire sotto la sua denominazione l’offerta di prodotti sostenibili e i servizi pensati per ottimizzare la produttività delle flotte. Protagonista dello stand del marchio l’E-Transit, il furgone da 2 tonnellate a zero emissioni, con un’autonomia fino a 317 km, ma anche il resto della gamma elettrificata Ford con le versioni mild e plug-in hybrid. Piaggio non poteva che confermare la centralità, all’interno della sua offerta, di Porter NP6, il city truck proposto in versione chassis e in tre allestimenti specifici pensati per rispondere a tutte le esigenze dell’ultimo miglio. Nel segno della sostenibilità, la nuova gamma abbandona la versione alimentata soltanto a benzina e propone due motorizzazioni, denominate CombiFuel, totalmente ecologiche: benzina+GPL o

Piaggio NP6

benzina+metano. Sul fronte leggeri, anche il Gruppo Koelliker, storico importatore di brand automotive asiatici, ha scelto Milano Fiera per l’anteprima nazionale di due nuovi veicoli 100% elettrici: T90, un Pick up full electric di Maxus, e 3MX, il veicolo elettrico a tre ruote di Wuzheng, costruttore cinese con 50 anni di esperienza nel settore. Il pick-up di Maxus, un po’ un unicum per il mercato italiano, ha una batteria da 88,55 kWh in grado di assicurare un’autonomia di 535 km e di ricaricarsi dal 20% all’80% in 45 minuti. Il treruote elettrico di Wuzheng, ideale in ambito urbano, in agricoltura e nello street food, è invece caratterizzato da una portata utile massima di 1000 kg e da un’autonomia Koelliker di 174 km nel ciclo WLTP.

UN MONDO DI SERVIZI L’evento dedicato alla logistica e all’autotrasporto non ha ospitato solo prodotti ma anche servizi. È il caso di TotalEnergies, dinamica realtà del mondo dei lubrificanti, che ha esposto nel suo

stand la sua ampia gamma di prodotti legati al mondo del trasporto pesante, omologati dai più grandi costruttori e in continuo aggiornamento, AS 24, filiale della compagnia TotalEnergies specializzata da oltre 30 anni nella distribuzione di carburante e nell’offerta di servizi per i professionisti del trasporto, con oltre 1.500 stazioni in Europa e più di 12.000 stazioni partner, ha illustrato in fiera i suoi servizi tra cui, in particolare, la carta carburante, dotata di chip con tecnologia EMV, che consente il rifornimento 24/7, oltre ai carburanti tradizionali, di AdBlue, HVO, il carburante 100 % rinnovabile, GNC e GNL di cui TotalEnergies è il secondo produttore a livello mondiale.

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Stand Total Energies e AS24


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PROMETEON SERIE 02, SICUREZZA E SOSTENIBILITÀ Presentata a Venezia la nuova gamma di pneumatici a marchio Pirelli. L’azienda prevede di sostituire oltre l’80% della serie precedente per il 2024

È

stata scelta Venezia e la sua Isola delle Rose per il lancio ufficiale di una nuova generazione di pneumatici che punta sulla sicurezza e sulla sostenibilità. È la Serie 02, pneumatici Premium Prometeon a marchio Pirelli già in vendita da aprile nella regione EMEA, che dalla fine dello scorso mese è in consegna alle circa 90 flotte scelte per un progetto di testing in Europa effettuato anche sugli pneumatici della concorrenza. Le flotte testeranno le performance di questa nuova gamma che mostra un miglioramento su tutta una serie di parametri. Innanzitutto, la resistenza al rotolamento (18% medio in meno, per le prime linee di prodotto distribuite), poi il chilometraggio (+10% medio), la durabilità (+20% medio) e l’uniformità di usura (+10% medio). Il peso, inoltre, è stato ottimizzato senza compromessi nelle

prestazioni. Tutti i prodotti possono essere oggetto di riscolpitura, sono ricostruibili e presentano marcatura invernale 3PMSF; sono dotati di sensore RFID e sono omologati dai maggiori costruttori di veicoli europei. L’azienda prevede oltre l’80% della sostituzione della serie precedente per il 2024. Come ha spiegato il direttore generale di Prometeon Tyre Group,

Roberto Righi, la nuova serie, che arriva a cinque anni dalla fondazione della società, “è una linea di prodotti allargata che nei prossimi anni rappresenterà una componente molto importante dell’azienda: si tratta della prima linea interamente sviluppata da tecnici e ingegneri Prometeon, con tecnologia e know how proprietari. È frutto di un lavoro durato anni, che ha comportato tanto impegno ripagato poi dai confortanti risultati dei test”. Sicurezza e sostenibilità, come anticipato, sono due elementi cardine del prodotto. In particolare, ha sottolineato ancora Righi, in tema di sostenibilità, “sui materiali è già stato fatto molto, ora stiamo lavorando sulle fabbriche per renderle sempre più sostenibili perché riteniamo importante anche la crescita del valore economico di queste operazioni sul lungo termine”. A Venezia è stata annunciata anche l’iniziativa Tyre Back, un sistema che permette un’assistenza completa: per 48 mesi dalla data di produzione, la flotta avrà diritto alla sostituzione integrale del prodotto in caso di danni allo pneumatico dovuti a imperfezioni strutturali.

Roberto Righi

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CARO PETROLIO: TUTTI I BONUS PER GLI AUTOTRASPORTATORI Per mitigare il forte rincaro del prezzo del gasolio, il Governo ha introdotto una serie di misure a favore del settore: vediamo i requisiti e le condizioni per beneficiarne

di Angelo Ciaravolo

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ltra boccata di ossigeno per gli autotrasportatori. In arrivo il contributo straordinario di 500 milioni circa per il settore, al fine di mitigare il forte rincaro del gasolio. Con il DL 50/2022, approdato sulla Gazzetta Ufficiale n. 114 dello scorso 17 maggio, sono stati infatti istituiti due nuovi crediti d’imposta che si aggiungono a quelli già approvati con precedenti decreti, sempre sui consumi di gasolio, gas ed energia elettrica. La prima misura di sostegno è riservata agli autotrasportatori (persone fisiche e giuridiche) che hanno la sede legale o una stabile organizzazione in Italia. Il bonus,

attraverso lo strumento dei crediti d’imposta, è pari al 28% delle spese (al netto dell’Iva) sostenute nel primo trimestre del 2022 per l’acquisto del gasolio utilizzato in veicoli di massa massima complessiva pari o superiore a 7,5 tonnellate, di categoria Euro 5 o 6, il cui costo complessivo dovrà essere documentato dalle relative fatture di acquisto. Il credito potrà essere utilizzato esclusivamente in compensazione, senza nessun obbligo di applicare i limiti ordinari annuali (250mila euro per i crediti d’imposta da indicare nel quadro RU del modello Redditi e 2 milioni di euro per


TIR quelli compensabili tramite il modello F24 o rimborsabili a soggetti intestatari di conto fiscale). Va ricordato che l’importo spettante non concorre alla formazione del reddito d’impresa né della base imponibile Irap. Inoltre, non rileva ai fini del rapporto di cui agli artt. 61 e 109, comma 5 del TUIR (deducibilità degli interessi passivi, delle spese e degli altri componenti negativi di reddito) ed è cumulabile con le altre agevolazioni che hanno ad oggetto gli stessi costi, a condizione che l’importo complessivamente spettante non superi il costo sostenuto (contestualmente è stata abrogata la disposizione del “decreto Ucraina-bis”, articolo 17 del DL 21/2022, che aveva istituito, per le medesime finalità, un fondo di 500 milioni di euro per il 2022, destinato al sostegno del settore dell’autotrasporto). L’altra agevolazione ha esteso al primo trimestre di quest’anno (in misura ridotta rispetto a quella riconosciuta per il secondo trimestre) il bonus spettante alle imprese a forte

consumo di gas naturale (per i primi tre mesi dell’anno è pari al 10% della spesa sostenuta per l’acquisto del gas consumato per usi energetici diversi da quelli termoelettrici e spetta se il prezzo medio di riferimento dell’ultimo trimestre 2021 è aumentato di oltre il 30% rispetto al prezzo dello stesso trimestre del 2019). Questo credito, come il primo, può essere utilizzato solo in compensazione (l’importo spettante non concorre al reddito d’impresa né alla base imponibile Irap). Inoltre, non rileva ai fini del rapporto di deducibilità degli interessi passivi, delle spese e degli altri componenti negativi di reddito ed è cumulabile con altre agevolazioni riguardanti gli stessi costi, sempre che l’importo complessivo riconosciuto non superi il costo effettivamente sostenuto. Il credito può anche essere ceduto interamente a terzi soggetti (istituti di credito e altri intermediari finanziari, imprese di assicurazione autorizzate a operare in Italia, ecc.). Ed infine, ricordiamo che, grazie al DL. n. 17/2022, pubblicato in G.U. n. 50, 1° marzo 2022, sono stati riservati 29,6 milioni di euro alle imprese che esercitano l’attività di logistica e di trasporto delle merci in conto terzi con mezzi di trasporto di ultima generazione (Euro 6/D, a bassissime emissioni inquinanti) e/o con tutti i veicoli Euro 6 (Euro 6/C, Euro 6/B, Euro 6/A) ed Euro 5. A tali imprese è riconosciuto un credito d’imposta, pari al 15% del costo

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di acquisto, al netto dell’Iva, del componente AdBlue (utile per il necessario funzionamento dei mezzi di trasporto con motori diesel di ultima generazione come gli Euro 6D). Il bonus, che è sottoposto alle norme europee in materia di aiuti di Stato, può essere usufruito soltanto in compensazione, senza applicazione dei limiti in materia di utilizzo dei crediti, non ha alcuna rilevanza fiscale ed è cumulabile con le altre agevolazioni per i medesimi costi, a condizione che non venga superato il costo sostenuto. Altri 25 milioni di euro sono stati invece riservati alle imprese esercenti attività logistica e di trasporto delle merci in conto terzi con mezzi di trasporto a elevata sostenibilità ad alimentazione alternativa a metano liquefatto, per le quali è stato istituito un credito d’imposta, pari al 20% delle spese sostenute, al netto dell’Iva, per l’acquisto di gas naturale liquefatto. Il bonus (da usufruire nel rispetto della normativa Ue sugli aiuti di Stato) è utilizzabile soltanto in compensazione (senza applicazione dei limiti in materia di utilizzo dei crediti), non ha rilevanza fiscale ed è cumulabile con altre agevolazioni per i medesimi costi, sempreché non venga superato il costo sostenuto. Infine, ulteriori 5 milioni di euro sono stati destinati all’incremento della deduzione forfettaria per le spese non documentate (articolo 1, comma 106, Legge 266/2005).

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IMPOSTE: AL VIA I VERSAMENTI Il 30 giugno scade il termine per pagare Irpef, Ires e Irap e primo acconto ma c’è tempo fino al 22 agosto applicando una maggiorazione dello 0,40%. Vediamo come alleggerire il peso della tasse

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A

lla cassa le ditte individuali, le società di persone e quelle di capitali per i pagamenti delle imposte Irpef, Ires e Irap e del primo acconto, entro la fine di questo mese, senza alcuna maggiorazione. Ma chi è a corto di denaro potrà anche versare, con l’aggiunta della maggiorazione dello 0,40%, dal 1° luglio fino al prossimo 22 agosto (poichè il 30 luglio cade di sabato). In certi casi, si può anche alleggerire il peso delle tasse, ad esempio, nel caso in cui si prevede di conseguire nel 2022 un reddito inferiore rispetto a quello del 2021 (in tal modo, sarà possibile versare la prima rata di acconto delle imposte, utilizzando una norma di favore che prevede l’applicazione del metodo “previsionale” anzichè di quello storico). Ma,

attenzione a fare bene i calcoli (si pagano sanzioni e interessi se il versamento dovesse essere insufficiente rispetto alle somme effettivamente dovute). Per evitarlo, sarà sufficiente mantenersi al di sopra della soglia minima dell’80% che risulterebbe dovuta a titolo di acconto sulla scorta della dichiarazione dei redditi relativa al periodo di imposta in corso. La scelta di optare per il metodo previsionale può quindi essere più vantaggiosa rispetto a quello storico, in quanto comporta un minore esborso finanziario degli importi da versare. E sempre per ridurre il reddito su cui si pagano le tasse,

si potrà fare affidamento sui consueti benefici previsti per il settore (trasferte, deduzione forfettaria delle spese non documentate, ulteriore deduzione di 154,94 euro per ciascun veicolo utilizzato nell’attività d’impresa, ecc.) o anche sui tanti oneri detraibili e deducibili dal reddito da indicare nel riquadro RP (contributi Inps, spese mediche, interessi passivi, ecc.). Ricordiamo che chi è a corto di liquidità potrà pagare anche a rate le somme risultanti dalla dichiarazione (saldo 2021 e primo acconto 2022), con gli interessi nella misura del 4% annuo (0,33% per ogni mese). Inoltre,


TIR i titolari di partita Iva hanno l’obbligo di versare le imposte esclusivamente con le modalità telematiche utilizzando i servizi on line dell’Agenzia delle Entrate o del sistema bancario o postale (home bancking). Multe pesanti sono previste per chi omette, in tutto o in parte, il versamento delle imposte (la sanzione è del 30% e si applica anche a chi salta una sola rata). Tale violazione può essere comunque sanata con il ravvedimento operoso versando, entro 14 giorni successivi alla scadenza, le imposte dovute e una mini sanzione dello 0,1% per ogni giorno di ritardo, oltre gli interessi legali. Decorsi i 14 giorni, se la regolarizzazione avviene entro 30 giorni successivi alla

scadenza, la sanzione è pari all’1,5% (più gli interessi legali). Nessun versamento dovrà essere eseguito se gli importi da versare a saldo per ciascuna imposta (comprese le addizionali) non supera ciascuna 12 euro. Per l’Irap il limite è invece di 10,33 euro. L’acconto, comunque, non è dovuto se l’imposta del periodo precedente, al netto delle detrazioni, crediti e ritenute d’acconto, è di ammontare non superiore a 51,65 euro per le persone fisiche e a 20,66 euro per i contribuenti Ires. È utile rammentare che chi vanta crediti nei confronti dei diversi enti impositori (Stato, Inps, Inail, ecc.) può compensare eventuali debiti risultanti dalla dichiarazione 2022. Va ricordato

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che la compensazione può avvenire soltanto con il modello F24 (direttamente o tramite un intermediario abilitato) esclusivamente con i servizi telematici (Entratel o Fisconline) messi a disposizione dall’Agenzia delle Entrate. Il modello F24, anche se presenta un saldo pari a zero, deve comunque essere inviato in modalità telematica. In caso di omissione si rischia una sanzione pecuniaria da 51 a 154 euro, sanabile con il ravvedimento operoso. Relativamente agli autotrasportatori sottoposti agli indici di affidabilità fiscale, recentemente è stato pubblicato il nuovo software (Il tuo Isa 2022) utile per il calcolo dell’indice per il periodo d’imposta 2021. In questa nuova versione sono stati considerati gli effetti economici negativi provocati dalla diffusione del Covid-19. Ricordiamo infine che tra i soggetti esclusi dall’applicazione degli Isa, rientrano anche coloro che hanno aperto la partita Iva dal 1° gennaio 2019, indipendentemente dal fatto di aver subito una riduzione dei ricavi di almeno il 33% nell’anno 2021 rispetto a quello del 2020 (tali soggetti dovranno indicare nel modello Redditi, tra le cause di esclusione, il codice 16). Inoltre, va ricordato che nelle tre ipotesi di esclusione previste nelle istruzioni, va comunque compilato il modello Isa.

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NORMATIVE

TIR

ACCESSO: UNA CIRCOLARE CHIARISCE LE NUOVE DISPOSIZIONI

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La Direzione generale dell’autotrasporto ha precisato che non è più consentito applicare le regole nazionali per l’accesso al mercato. Prevista solo la verifica dei requisiti di onorabilità, idoneità professionale, idoneità finanziaria e stabilimento

C

on la circolare del 13 maggio 2022 la Direzione generale dell’autotrasporto ha chiarito l’applicazione del Decreto 8 aprile 2022, n. 145, con cui è stata data una prima attuazione al Regolamento Ue 1055 del 2020 sull’accesso alla professione e al mercato dell’autotrasporto. La nota ha precisato che non è più consentito applicare le regole nazionali per l’accesso al mercato (da ultimo fissate con l’articolo 2, della Legge 244/2007), in quanto la nuova regolamentazione comunitaria prevede ora solo la verifica dei requisiti di onorabilità, idoneità professionale, idoneità finanziaria e stabilimento. Per quanto riguarda i veicoli,

sia le imprese nuove che quelle vecchie potranno liberamente immatricolare automezzi di qualsiasi massa e categoria Euro, anche se ciò appare in contrasto con la politica comunitaria in tema di ecologia e misure antinquinamento. In merito al requisito di stabilimento, chiarisce che va dimostrato con l’indicazione della sede e dei luoghi dove l’impresa conserva i suoi documenti e la connessa disponibilità dell’automezzo può essere fornita non solo con i veicoli di proprietà, ma anche con quelli presi a rate, a leasing e con contratto di noleggio, purché della durata di almeno sei mesi e debitamente registrato

presso l’Agenzia delle Entrate. Circa la proporzione tra volume di affari, automezzi e autisti, la nota specifica che questa va per ora garantita dalle imprese con il solo impegno - assunto con dichiarazione di atto notorio che il volume delle operazioni di trasporto effettuate sia proporzionato alla struttura dell’impresa stessa, intesa come numero di veicoli a disposizione e numero dei conducenti utilizzati. Il valore della proporzione verrà definito con apposita norma di legge. In alternativa, la proporzione si intende assolta, nell’ambito dell’attività di trasporto su strada, attraverso la titolarità, da parte dell’impresa, dell’autorizzazione generale alla consegna di pacchi, rilasciata dal Mise. Per dimostrare lo stabilimento, infine, le imprese già in attività presentano un atto notorio (secondo il modello allegato 2 alla circolare) al proprio Ufficio provinciale della motorizzazione, insieme all’idoneità finanziaria annuale e comunque entro un anno.


TIR L’idoneità finanziaria viene soddisfatta con gli importi già previsti in sede comunitaria: cioè con 9.000 euro per il primo autoveicolo utilizzato; 5.000 euro per ogni ulteriore automezzo di massa superiore a 3,5 tonnellate e 900 euro per ogni autoveicolo destinato al trasporto merci di massa superiore a 1,5 tonnellate e fino a 3,5 tonnellate. Su quest’ultimo requisito, la nota ministeriale conferma che le imprese nuove hanno facoltà, per i primi due anni di attività, di dimostrare la propria capacità finanziaria anche con l’assicurazione di responsabilità professionale, in alternativa alla certificazione del revisore dei conti o ai bilanci annuali. Da ultimo la circolare affronta il tema dell’idoneità professionale per le

imprese che intendono svolgere trasporti internazionali con automezzi di massa compresa tra 2,5 e 3,5 Ton., per i quali dal 21 maggio 2022 è necessario possedere la Licenza Comunitaria. Per queste aziende è indispensabile avere il gestore dei trasporti con attestato valido per i trasporti internazionali, per il quale l’impresa può seguire una di queste tre procedure: la dispensa dall’esame, se ha un gestore dei trasporti munito di attestato valido per il solo trasporto nazionale rilasciato nei dieci anni precedenti il 20 agosto 2020 (data di entrata in vigore del Reg. Ue 1055/2022). Costui dovrà farne espressa richiesta alla Provincia in cui risiede che, dopo aver svolto i necessari controlli, rilascerà all’interessato un attestato conforme all’allegato III al Reg. Ue 1071/2009, inserendo nel campo relativo all’identificazione dell’esame, la data del rilascio e la dicitura: “dispensato dall’esame conformemente all’articolo 9, secondo comma del regolamento (CE) n. 1071/2009

NORMATIVE

del Parlamento europeo e del Consiglio del 21 ottobre 2009”. L’avvenuto rilascio di questo attestato va registrato, a cura della Provincia nel Registro elettronico nazionale delle imprese di trasporto su strada (REN); altra strada da seguire è quella di sottoporsi all’esame integrativo semplificato, al quale vengono ammessi coloro che entro il 20 agosto 2020 sono titolari dell’attestato di frequenza del corso di formazione preliminare di 74 ore, previsto dal Decreto Dirigenziale 30 luglio 2012, valido solo per il trasporto nazionale di merci. L’ammissione a sostenere l’esame semplificato è condizionata al fatto che il soggetto abbia assolto all’obbligo scolastico e superato un corso d’istruzione secondaria di secondo grado (altrimenti, prima di accedere all’esame, deve frequentare il corso integrativo per la sola parte internazionale 30 ore su 150) e le modalità di svolgimento dell’esame semplificato sono le stesse previste per i titolari di attestato nazionale che vogliono anche l’internazionale: cioè 60 quiz di ambito internazionale ed un’esercitazione tra le sole di carattere internazionale; ultima soluzione, praticabile da chi non è in una delle due condizioni precedenti, quella di affrontare l’esame completo. Costui per conseguire l’attestato internazionale dovrà sostenere il relativo esame presso l’amministrazione provinciale di residenza, comprendente anche la parte nazionale e, se necessario, in relazione al titolo di studio posseduto, frequentare il previsto corso di formazione di 150 ore.

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NORMATIVE

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INFRAZIONI GRAVI: ECCO QUANDO SI PERDE IL REQUISITO DI ONORABILITÀ

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La Ue ha anche aggiornato la formula comune per il calcolo del fattore di rischio dell’impresa di trasporto, al fine di indirizzare i controlli verso quelle più propense a commettere violazioni

I

l 23 maggio sono entrati in vigore due Regolamenti di esecuzione della Commissione europea che sono destinati a incidere sull’operatività delle imprese di autotrasporto merci conto terzi. Si tratta in particolare del Regolamento di esecuzione (Ue) 2022/694, che aggiorna l’elenco delle infrazioni gravi previsto nel precedente Regolamento (Ue) 2016/403 che si riflettono sull’onorabilità delle imprese di autotrasporto; del Regolamento di esecuzione (Ue) 2022/695, che aggiorna la formula comune per il calcolo del fattore di rischio dell’impresa di trasporto,

al fine di indirizzare i controlli verso quelle più propense a commettere violazioni. Analizziamo gli aspetti principali dei due provvedimenti, cominciando dal Regolamento 2022/694. Il provvedimento, come detto, aggiorna l’elenco delle infrazioni gravi in materia di tempi di guida e riposo, cronotachigrafo, accesso al mercato del trasporto internazionale di merci su strada e distacco transnazionale dei conducenti, alle disposizioni del primo Pacchetto mobilità (ovvero i regolamenti Ue 1054 e 1055/2020 e la Direttiva Ue 2020/1057 sul distacco

internazionale degli autisti). Sono state classificate infrazioni molto gravi (IMG), quelle di seguito elencate: Utilizzo del tachigrafo, della carta del conducente o del foglio di registrazione (Regolamento Ue 1054/2020) mancato riposo compensativo per due periodi di riposo settimanale ridotti consecutivi; periodo di riposo settimanale regolare o periodo di riposo settimanale superiore a 45 ore effettuati a bordo del veicolo; spese per l’alloggio fuori dal veicolo non sostenute dal datore di lavoro; non aver organizzato l’attività dei conducenti in modo tale che questi ultimi possano ritornare alla sede di attività del datore di lavoro o che possano ritornare al loro luogo di residenza: mancato utilizzo o utilizzo


TIR scorretto del simbolo “nave traghetto/convoglio ferroviario”; mancato inserimento delle informazioni richieste sul foglio di registrazione; omessa indicazione nelle registrazioni del tachigrafo, dei simboli dei paesi in cui il conducente ha attraversato la frontiera ed ha iniziato e terminato il periodo di lavoro giornaliero. Accesso al mercato del trasporto internazionale di merci su strada (Regolamento UE 1055/2020) esecuzione di un trasporto di cabotaggio non conforme alle disposizioni legislative, regolamentari e amministrative in vigore dello Stato ospitante; esecuzione di trasporti di cabotaggio in uno Stato nell’arco di quattro giorni dal termine dell’ultimo trasporto di cabotaggio legittimo nello stesso stato;

trasportatore che non è in grado di produrre prove che attestino chiaramente il precedente trasporto internazionale e/o ogni trasporto di cabotaggio che abbia effettuato in seguito e/o tutti i trasporti effettuati nel caso in cui il veicolo si trovi nello Stato membro ospitante durante il periodo di quattro giorni che precede il trasporto internazionale, né di esibire tali prove durante un controllo su strada. Legge applicabile alle obbligazioni contrattuali Violazione della legge applicabile alle obbligazioni contrattuali, secondo il regolamento (CE) 593/2008 – cd Roma I Distacco dei lavoratori nel trasporto su strada, nel quadro di una prestazione transnazionale di servizi (direttiva UE 2020/1057).

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mancata trasmissione di una dichiarazione di distacco allo Stato membro in cui il conducente è distaccato, al più tardi all’inizio del distacco; dichiarazione di distacco per i conducenti falsificata; impossibilità del conducente di presentare una dichiarazione di distacco valida; mancata messa a disposizione del conducente di una dichiarazione di distacco valida; mancata trasmissione allo Stato membro ospitante dei documenti richiesti entro otto settimane dalla data della richiesta. Sempre rispetto al distacco dei conducenti, costituiscono invece infrazioni gravi (IG) le seguenti violazioni alla direttiva 2020/1057: informazioni incomplete sulla dichiarazione di distacco; mancato aggiornamento, da parte del trasportatore, delle dichiarazioni di distacco nell’interfaccia pubblica connessa all’IMI. L’allegato 2 del regolamento 694 detta la frequenza del ripetersi delle infrazioni gravi per veicolo/anno, al raggiungimento della quale l’infrazione viene considerata più grave. In particolare: 3 IG/per veicolo/per anno= 1 MG; 3 IMG/per veicolo/ per anno= avvio della procedura nazionale sull’onorabilità. Gli Stati membri possono stabilire soglie più severe se ciò

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è previsto nella loro procedura amministrativa nazionale di valutazione dell’onorabilità. Analizziamo adesso il Regolamento di esecuzione (UE) 2022/695, sulle modalità di applicazione della direttiva 2006/22/CE in ordine alla formula comune per calcolare il fattore di rischio delle imprese di trasporto, al fine di orientare i controlli – sia su strada che nei locali dell’impresa – verso quelle con un indice di rischio più elevato. Sulla base del punteggio, le imprese di trasporto vengono classificate in: operatori a rischio basso (fascia verde) – da 0 a 100 punti; operatori a rischio medio (fascia gialla) – da 101 a 200 punti; operatori a rischio elevato (fascia rossa) – da 201 punti in su. Tra i criteri che rilevano nel calcolo del punteggio dell’azienda di trasporto, si evidenziano i seguenti: • il periodo di tempo durante il quale un’infrazione è conteggiata nella formula è di due anni; • il coefficiente assegnato a seconda della gravità dell’infrazione accertata (punteggio ponderato di un controllo individuale), è: IM=1; IG=10; IMG=30; IPG=90; • i controlli in cui non sono state rilevate infrazioni, sono registrati con zero punti; il • punteggio ponderato di un singolo controllo tiene conto di tutti i veicoli controllati (N); la formula considera le infrazioni definitive, quindi non più soggette a riesame, e sono conteggiate una sola volta.

TIR Se durante il controllo eseguito nei locali dell’impresa, si accerta che l’intero parco dei veicoli è dotato di tachigrafo intelligente secondo il capo II del regolamento (UE) 165/2014, il punteggio finale viene moltiplicato per un fattore pari a 0,9 (g).

In Italia, prevedibilmente, l’applicazione pratica dei due Regolamenti avverrà non prima dell’ultima parte del corrente anno, tenuto conto che l’iter normativo necessario per l’attuazione delle nuove regole non è ancora giunto al termine.

Fotocopia autenticata del Documento unico: chiarimenti Il 6 maggio il Ministero dell’Interno ha diffuso un chiarimento interessante del Ministero delle Infrastrutture e Mobilità Sostenibili (datato 20 aprile 2022), relativamente all’applicazione al Documento unico di circolazione e proprietà (DU) del comma 4, ultimo periodo dell’art. 184 del CdS. Questa norma prevede la possibilità, per i veicoli “adibiti a locazione senza conducente, ovvero con facoltà di acquisto in leasing, la carta di circolazione può essere sostituita da fotocopia autenticata dallo stesso proprietario con sottoscrizione del medesimo.” In particolare, il Mims è intervenuto in risposta a un’interrogazione parlamentare, in cui veniva sollecitato ad adottare ogni iniziativa utile a far si che questa agevolazione fosse estesa anche al DU il quale viene rilasciato dal 1° ottobre 2021 in sostituzione della carta di circolazione e del certificato di proprietà del mezzo. In realtà il Ministero ha chiarito che, già a normativa vigente, la circolazione dei mezzi presi in locazione senza conducente o in leasing, può avvenire con la fotocopia autenticata del DU. Infatti, “il DU costituisce solo una specie del medesimo genere, rappresentato appunto dalla carta di circolazione e, di conseguenza, quanto previsto dall’art 180, comma 4, CdS, risulta applicabile, ad ogni effetto di legge, anche ai veicoli muniti di DU”. In particolare, nel CdS non compaiono riferimenti al DU, “trattandosi di una particolare qualificazione giuridica riferita alla carta di circolazione emessa in sede di immatricolazione (o di trasferimento della proprietà) di veicoli iscritti al PRA in costanza dello speciale regime introdotto dal D.Lgs 98/2017”.


SCADENZE E DIVIETI GIUGNO/LUGLIO/AGOSTO 2022

IRPEF: pagamento delle ritenute d’acconto, dei contributi previdenziali e dell’Iva relativa al mese precedente.

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MODELLI INTRA: presentazione per via telematica dei modelli Intra relativi alle operazioni del mese di luglio 2022.

9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 GIO

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4 5 VEN

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IRPEF: pagamento delle ritenute d’acconto, dei contributi previdenziali e dell’Iva relativa al mese precedente (contribuenti mensili) e di quella relativa al II trimestre (contribuenti trimestrali). RAVVEDIMENTO: ultimo giorno utile per regolarizzare i versamenti di imposte e ritenute non effettuati (o effettuati in misura insufficiente) entro il 18 luglio, con la maggiorazione degli interessi legali e della sanzione ridotta all’1,5%.

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MODELLI INTRA: presentazione per via telematica dei modelli Intra relativi alle operazioni del mese di giugno

9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 DOM

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8/ 16 7/ 22

IRPEF: pagamento delle ritenute d’acconto, dei contributi previdenziali e dell’Iva relativa al mese precedente RAVVEDIMENTO: ultimo giorno utile per regolarizzare i versamenti di imposte e ritenute non effettuati (o effettuati in misura insufficiente) entro il 16 giugno, con la maggiorazione degli interessi legali e della sanzione ridotta all’1,5%

DOM

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7/ 22

7/ 22

MODELLI INTRA: presentazione per via telematica dei modelli Intra relativi alle operazioni del mese di maggio.

9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 SAB

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7

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4 5

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7/ 22 3

DOM

2

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1 MER

7/ 22

RAVVEDIMENTO: ultimo giorno utile per regolarizzare i versamenti di imposte e ritenute non effettuati (o effettuati in misura insufficiente) entro il 16 maggio, con la maggiorazione degli interessi legali e della sanzione ridotta all’1,5%.

LUN

AGOSTO2022

LUGLIO2022

GIUGNO2022

IMPOSTE SUI REDDITI: pagamento del saldo 2020 e del primo acconto 2021, senza maggiorazioni.


TIR

IL TRASPORTO SU STRADA DI MERCI PERICOLOSE (milioni diTon-km Anni 2019 e 2020

Anni 2019/2020

ITALIA

BULGARIA

GERMANIA

48 48

SPAGNA

FRANCIA

AUSTRIA

POLONIA

ROMANIA

Var % 2020/2019

9.293 9.215

2019 2020

-0,8

12,9

+277,9

1,3

12.793 11.758

-8,1

16,5

12.710 11.609

-8,7

16,3

8.287 9.089

+9,7

12,8

995 912

-8,3

1,3

9.441 8.255

-12,6

11,6

1.936 1.711

-11,6

2,4

240 907

2019 2020

2019 2020

2019 2020

2019 2020

2019 2020

2019 2020

2019 2020

Quota % Europa

Nel 2020 il trasporto su strada di merci pericolose nei Paesi Ue è realizzato per una quota pari al 70% da 5 Paesi tra cui l'Italia, che copre da sola circa il 13% del totale preceduta dalla Spagna e dalla Germania con rispettivamente il 16,3% ed il 16,5%. L'analisi delle variazioni tendenziali 2020/2019 evidenzia una situazione di sostanziale stabilità per ltalia -0,8% e un decremento per Polonia (-12,6%), Spagna (-8,7%) e Germania (-8,1%). Elaborazione Tir Giovanna Astori e Donatella Berna GIUGNO2022




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