Cima Cavallazza

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Guida di sci alpinismo dei Lagorài - Cima d’Asta

stra mèta. Dopo poco lo stesso diventa più ripido: lo si affronta senza particolari problemi con varie serpentine passando fra delle rocce affioranti, indi si affronta un breve tratto in leggera salita. Con un ultimo tratto ripido (attenzione: rimanere al centro della cresta - sulla sx pareti a strapiombo) si raggiunge il Colbricón Punta Sud Ovest m. 2601 «ore 0.45-4.15». Discesa: lungo l’it. di salita.

Alternativa: Cavallazza m. 2324 (disl. m. 694 - tempo di salita: ore 3.15 - diff. B.S.). Salita: dalla piana a q. m. 1830 ca. «ore 1.30» si prosegue in falsopiano (SE) attraversando una vasta zona priva di vegetazione e si raggiunge, da ultimo con salita più ripida, il piccolo Passo del Colbricón m. 1908. Poi, piegando a sx, si aggira una piccola elevazione m. 1957, compiendo poi un ampio giro verso dx fino a raggiungere il più grande (q. m. 1922) dei due Laghi del Colbricón: si costeggia la sponda merid. con tratto piano fino a giungere al Rif. Laghi del Colbricón m. 1927 «ore 0.30-2.00», sito sulla riva orient. Da qui si prosegue come descritto nell’it. n. 83 fino in vetta alla Cavallazza m. 2324 «ore 1.15-3.15». Discesa: si ripercorre l’it. di salita.

83

Cavallazza m. 2324 dalla S.S. del Passo di Rolle

Dislivello: m. 468.

Tempo di salita: ore 2.00.

Cartografia: Trekkart f. 135|136.

Difficoltà: B.S.

Accesso: da Predazzo in Val di Fiemme si seguono le ind. per il Passo di Rolle. Si percorre così la S.S. 50 lungo la Val Travignolo oltrepassando Bellamonte


Catena dei Lagorài

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e Paneveggio. Si tralascia a sx la deviaz. per il Passo di Vallés: seguendo sempre la S.S. si giunge in un tratto rettilineo nei pressi dell’Agr. M.ga Rolle tel. 0439 768859, sito alla sx della strada ca. 1 km. prima di giungere al Passo di Rolle. Partenza: dal parcheggio m. 1904 dell’Agr. M.ga Rolle: sulla dx si dirama una S.F. (raccordo pista da sci) con ind. per Rif. e Laghi del Colbricón . Note: it. breve, ma che riveste una sua particolare importanza per la zona in cui si svolge, ricca di panorami incantevoli ed indimenticabili nel Parco Naturale Paneveggio - Pale di San Martino. La mèta è l’ultima elevazione importante dell’estremità orient. della Catena dei Lagorài, ed è proprio grazie a questa sua posizione marginale che si ha modo di ammirare vari gruppi dolomitici: in particolare l’imponente Gruppo delle Pale di San Martino ad oriente. La salita necessita di neve assestata (preferibilmente in primavera); la discesa, seppur breve, non mancherà di soddisfare.

Salita: seguendo la pista battuta (S.F. Busa Ferrari), ci si abbassa in direz. S fino a q. m. 1880 ca.: alla sx si nota la stazione a valle di una seggiovia. Si prende a dx e ci si inoltra con direz. S-SO nella sempre suggestiva Foresta di Paneveggio; è necessario ora cercare di non perdere quota, ma tagliare in piano le varie piccole ondulazioni del terreno localIn primo piano il Rif. Laghi del Colbricón e uno dei Laghi del Colbricón; A) Colbricón Quota m. 2602; B) posizione del Passo del Colbricón; C) Colbricón Piccolo; D) C. Stradón. A

C B

D


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Guida di sci alpinismo dei Lagorài - Cima d’Asta B A

C D

E F

Dalla Cavallazza: A) Passo della Rosetta; B) La Rosetta; C) Pala di San Martino; D) C. di Ball; E) Sass Maór; F) C. della Madonna.

mente denominate Piano dei Tiri, fino a raggiungere senza possibilità di errori il Rif. Laghi del Colbricón m. 1927 «ore 0.45» (qui giunge l’alt. dell’it. n. 82), posto sulla riva orient. del più grande dei due Laghi del Colbricón m.1922. Questo tratto è quasi sempre battuto - facendo attenzione si possono intravvedere le tracce di sentiero che conducono al rifugio. Dal rifugio per comodità conviene puntare a E e salire fra bosco rado e ripido, per poi portarsi verso sx ed uscire così in un bel valloncello a q. m. 2050 ca. Ora verso S-SE si guadagna quota (fra balze) fino a raggiungere la dorsale occid. della mèta a q. m. 2210 ca. Di qui verso E, con prudenza specialmente in caso di nebbia, senza portarsi mai sulla dx (versanti strapiombanti) si prosegue rimanendo al centro della dorsale; in basso a sx sotto di noi, il L. Cavallazza m. 2138. Da ultimo si piega sulla sx per pochi metri, fino a raggiungere la piccola croce posta sulla Cavallazza m. 2324 «ore 1.15-2.00», mèta anche dell’alt. dell’it. n. 82. Discesa: dalla vetta si cala direttamente (con prudenza i primi metri) in direz. N-NO nel valloncello sottostante, dove facilmente si troverà neve polverosa. Poi con veloce scivolata, seguendo senza possibilità di errori l’andamento della valle, si raggiungono a q. m. 1920 ca. le tracce di salita e, seguendo queste, a ritroso fino al punto di partenza.


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