I Quaderni della Comunicazione 2010 - Centri Media e Concessionarie

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Un Taxi chiamato desiderio Per The Media Company il 2009 è stato un anno duro e difficile, ma dopo fasi alterne chiuso all’insegna dell’ottimismo. Ottimismo confermato dal buon andamento dei primi mesi del 2010, grazie a un mezzo le cui potenzialità ed efficacia registrano sempre di più il gradimento dei clienti, in attesa che anche i centri media si decidano a ‘scoprirlo’.

INTERVISTA a Alessandro Bartolini e Andrea Fabbrini, soci di The Media Company Group. Come si è chiuso il 2009 per la vostra struttura e quali sono state le ragioni e i trend che ne hanno determinato l’andamento? Come si è aperto, invece, il 2010 e quali sono i segnali più significativi che avete ricevuto dal mercato nel primo trimestre di quest’anno? Il risultato è stato complessivamente positivo, anche se il 2009 ha presentato un andamento altalenante: dopo un buon inizio, come tutti a metà anno abbiamo subito una netta e pesante flessione, mentre l’ultimo trimestre è andato molto bene, permettendoci di recuperare in extremis grazie a budget e investimenti ‘residuali’ anche di settori come la Moda, che comincia a credere e a spingere sul mezzo. L’avvio del 2010 è stato ottimo, anche se il nostro mezzo riscontra ancora molte difficoltà a essere pianificato con regolarità, soprattutto dai centri media, che non ci credono fino in fondo. Ci sono ancora perplessità riguardo ai prezzi, che però sono tutti inclusi e frutto di costi di produzione reali – gli accordi con le cooperative, le tasse, le decorazioni – e che del resto non frenano i clienti diretti, ai quali i taxi piacciono, e molto. Quali sono state le principali variazioni e innovazioni nella vostra offerta rispetto allo 196

Una campagna taxi dell’Ente Turismo della Giordania

scorso anno? Su quali fronti e con quali esiti? Da un punto di vista commerciale, abbiamo cercato di resistere alla crisi offrendo ai clienti, a parità di investimento e quasi allo stesso prezzo delle campagne normali, i formati speciali come la personalizzazione dei taxi con ‘total side’ e ‘total body’. Abbiamo anche continuato a puntare sul Taxi Driver Club, una community che conta ormai più di 2.000 membri fra i tassisti che possono scambiarsi informazioni e che, per noi, è utilissima sotto il profilo commerciale. Inoltre, stiamo studiando un progetto per invitare agenzie e centri media a sperimentare il nostro


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