Relazione Pesaro

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Ottanta anni di ACI.I - Il coraggio della pace - Fano, 19 ottobre 2024

Ottanta anni sono molti, per una persona e per ì"ùla Associazione. E non e certo prissibile raccontare la stnria di B0 anni in pochi minuti. Perciir mì limiterò a richiamare imomenti piir signilìcativi di quella storia cercancl. di oftiire alcuni spunti cli riflessione.

Nascere tra il'44 e iI '45 significa fare i conti con la ditlalura, con il divieto di <iisculere rji politica. con la disabitudipe al rispetto di opinioni diverse, con Ia condanna di ogni f<rrma cli <lissenso operata dal Fascismo' Significa nascere in un mondo diviso in <lue blocchi (militari, econornici, ideologici), c'àr'illterizzati da visioni maflichee: da una pa(e il bene, rlall,altra il male. Di qui il ruolo di r,ma Associazione che subito si c<lnfigura come una scuola di clemocrazia: una associazione atteùta alla paoe e costrtlttrice di rur mondo di pace: una a^ssociazione di lavoratori nata per organizzare c 1òrmare la con'tpontnte cattolica clel Sindacato unita.rio. Insomma: movimento educativo e sociale. 1950-1970. Dopo la ricostruzione arrivano gli ami della crescita industriaie e del "rniracolo economico". Sono gli anni in cui le Acli moltiplicano i servjzi creati per rispon.iere ai bisogni 4ei lavoralori (Patronato, Enaip, Cooperazione...). Con lo sviluppo economico il mondo clel dopoguerra incomircia a cambiare. Si impone la società dei consumi. Cresce l'inlluenza clella TV Accantg ai carnbiamenti economici, si diflbndono i cambiamenti culturali, soprattutto nel mondo giovanile. I giovani criticano le guerre, il sottosviluppo del Terzo Mondo, le ingiustizie sociali, l'autoritarismo e il diffuso cousumismo. Il mondo del lavoro chiede più <liritti. Con il Concilio Vaticano II (1962-65) la Chiesa aggiorna il suo messaggio. In questo clima anche le Acli crìtìcano il capitalismo e auspicano una diversa società, pìù giusla e democratica. I tempi non erano maturi e la Chiesa clel tempo reagisce preoccupata alle proposte presentate nei Convegni di studio di Vallombrosa. Paokr VI le orilica duramente. Intanto, non si arriva alla nuova società auspicata anohe dalle Acli, ma va detto che nel trentennir.r 1950-1980 in Europa (e iurche in Italia) la pove{à si ricluce, cresce la siourezza sociale e diminuiscono le disuguaglianze, grazie a:rche a una notevole mobililà sociale.

Anni 'tJ0-'90: Le multinazionali e la grande fìnarza internazionale non possono accettare di oper...*e con troppi vincoli e reagiscono. Thatcher in Inghiltena e Rea§an in USA danno avvio alla "deregulation": meno regole, meno "lacci e laqcioli". Pitì libertà per i capitali e per le ìrnprese. Mentre si impone il NeoJiberismo. cambia la Geo-politica: 1989: cade il muro di Berlino. 1991: crollo dell'Impero sovietico. Carnbia anche I'Italia: 1993: Mani Pulite. Crisi dei partiti: DC, PSI" PCL Nelle Aoli: si hanno nuovi rapporti con la Gerarchitr; si lavora per accrescere il luolo politico della società civile; si lancia I'idea del Terzr: settore, nuovo attore protagonista fra Stato e Mercato. 2000-2020. Rea:zione agli eccessi della glotralizzazione; rinascita del nazionalismo. Perdita dei dititti dei lavoratori: flessibilità e precarietà. Alcuni Paesi (sopratlutto in Asia) escono dalla poverlà, ma nei Paesi più sviluppati cresce la povertà. Crescono le disuguaglianze. si riducono i diritti sociali. Nascita di un mondo multipolare: Clina, India. Si cornprende che sìarno di fronte a una vera emergenza ambientale. Ricontpae la guerra in lìuropa (lJcraina) e nel Medio Oriente (Paleslina)-

Le Acli oggi: i cambiamenti indotti dalla globalizzazione spingono le Acli a impegnarsi soprattutto su alcuni ten-ri: 1) la pace (se \uoi la pace opela per la pace e costruisoi la comunita); 2) il lavoro: per un iavoro "decente", dilendi i diritti dei lavoratori; 3) la difesa dello Stato sociale e l'impegno per evitare Io smantellamento della Sanità pubblica; 4) il sostegno alla famiglia e la richiesta di una legge sulla non autosufficienza; 5) I'impegno per cambiare le nomre sull'imrnigrazione; 6) I'impegno per ridure le disuguaglianze e pq creare nuove reti di solidarietà; 7) la dittsa dell'ambiente: salvaguarda il Creato e prenditi cura deila Casa oomune. 'lorniamo a[ Messaggio evangelico e portiamo un segno di speranza nelle nostre comunità e nel nostro Paese.

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