Mozione Cuneo

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MOZIONE FINALE

DEL 33mo CONGRESSO PROVINCIALE

DELLE ACLI PROV.LI DI CUNEO

Le ACLI cuneesi, riunite nel 33esimo congresso provinciale a Vicoforte sabato 5 ottobre, approvano le analisi e le linee di impegno proposte nella relazione del Presidente Provinciale uscente Elio Lingua, integrato dagli interventi che hanno qualificato il dibattito. Il Congresso, riprendendo le indicazioni emerse dai vari interventi, impegna il prossimo Consiglio e la Presidenza Provinciale a:

- realizzare un rapporto più ampio e costante con i Circoli e le strutture zonali;

- promuovere la conoscenza delle opportunità offerte dai servizi delle ACLI nella vita dei circoli;

- rafforzare e innovare tutti i servizi e le Imprese, consolidando le attività tradizionali di CAF, Patronato ed EnAIP e al contempo ampliando gli ambiti di azione di tali servizi;

- richiedere con insistenza alle ACLI Nazionali una soluzione ai problemi legati alla fase gestionale, con particolare riguardo alle problematiche fiscali e alle responsabilità civili e penali dei presidenti;

- ampliare la base associativa col coinvolgimento dei giovani;

- intensificare l’azione formativa a tutti i livelli;

- lavorare sempre di più in rete con le realtà del territorio per la realizzazione di progetti comuni mirati a creare cittadinanza attiva e costruire il bene comune;

- mantenere vivo il rapporto col territorio, con la Chiesa, con le altre associazioni laicali, diocesane, del terzo settore, con i sindacati, con gli amministratori locali per essere promotori di cambiamento;

- impegnare i delegati che parteciperanno ai prossimi Congressi Regionale e Nazionale ad assumersi un impegno preciso verso il decentramento e nell'ambito delle modifiche statutarie che saranno votate;

- promuovere lo IUS SCHOLAE affinché le istituzioni si impegnino in questo percorso.

Le Acli Cuneesi si impegnano convintamente perché a livello regionale si prosegua il confronto costruttivo con le altre province piemontesi Credono che il livello regionale debba sempre di più assumere un ruolo centrale nell’ambito piemontese e nazionale. Propongono a tutte le province piemontesi e alla Sede Nazionale di garantire un autofinanziamento, tramite i servizi e le imprese, per assicurare funzionalità costante alla Sede Regionale; nel contempo di disporre l’utilizzo della ex Sede regionale dell’Enaip adeguata alle esigenze attuali.

Tra i problemi da affrontare, discussi durante il dibattito, si evidenziano:

1) Per il tesseramento del sistema ACLI, le date di inizio e chiusura del tesseramento siano uguali per tutti (positivo l’inizio comune del tesseramento, però il materiale dovrebbe essere attivo ad inizio novembre).

2) Per lo Sviluppo Associativo, ribadiamo la necessità di un Governo complessivo di Sistema e si propone un Direttore Naz.le Sistema Acli per lo Sviluppo Associativo Naz.le con ruolo tecnico (come già hanno gli altri servizi e imprese) che faccia riferimento al Presidente Naz.le Acli.

3) Sia semplificata la burocrazia che mette in difficoltà i territori.

4) La sede Nazionale e i loro dirigenti si facciano portavoce delle istanze del territorio e stipulino accordi e convenzioni a livello nazionale e regionale, a vantaggio dei Circoli e associati.

5) Sull’esempio della provincia di Cuneo, dove è in vigore da oltre 30 anni la norma per cui nessun dipendente della Sede Prov.le Acli, dei Servizi e delle Imprese promosse dalle Acli

sia candidato al Consiglio Prov.le, nessun dipendente della sede centrale si candidi al Consiglio Nazionale.

6) La Presidenza Regionale sia intesa come servizio alle differenti Province acliste nei percorsi formativi (tecnici e valoriali) adeguati alle realtà sociali, economiche e politiche in trasformazione, e ai nostri valori di fondo. Inoltre la Presidenza Regionale mantenga e ulteriormente rafforzi la propria presenza politica plurale, sociale ed ecclesiale in Piemonte.

La nostra associazione vuole continuare a identificarsi nei seguenti obiettivi:

• Stare tra la gente, far vivere i territori, assumerne i problemi ed esprimerli a chi deve dare risposte adeguate.

• Promuovere la formazione a tutti i livelli ed educare alla cittadinanza attiva e responsabile.

• Essere attenti alle povertà e alle cause che le generano e attrezzare i servizi affinché possano dare risposte concrete.

• Uscire dalla logica dello “scarto”, che lascia indietro chi è più debole, promuovendo una politica di umanità, di tutela, di inclusione di tutti, e nuovi stili di vita.

• Accogliere l’invito di Papa Francesco al rispetto e alla salvaguardia del creato, consapevoli dell’intima relazione tra la crescente povertà e la fragilità del pianeta, causata da abusi e irresponsabilità.

• Attraverso un lavoro congiunto e partecipato con la Pastorale Sociale del lavoro affermare in modo concreto la dignità del lavoro per tutte le persone, a partire dai giovani, anche attraverso azioni di solidarietà.

Rapporto tra Servizi e Movimento

La crisi economica causata dai tagli dei contributi al Caf e al Patronato ha trasformato la vita dei servizi e delle ACLI, esponendoci al rischio di accentuare un rapporto privatistico tra i servizi stessi e le persone.

Per questo si ritiene fondamentale un salto di qualità e di sensibilità nella preparazione del personale, con un maggior coinvolgimento delle ACLI, per evitare un ulteriore squilibro tra azienda e movimento, tra il fare, il pensare e il progettare.

Si dovrà prestare maggiore attenzione nel selezionare, formare e sostenere, a tutti i livelli, i gruppi dirigenti, come risorsa fondamentale per la vita delle ACLI. In tal senso auspichiamo e sosteniamo la continuità di Mara Ardizio come Presidente Regionale e l’investimento su figure apicali nei servizi a livello Regionale e Nazionale, così pure auspichiamo e sosteniamo la continuità di Emiliano Manfredonia, come Presidente Naz.le Acli.

Il ruolo della sede nazionale deve essere snellito; si devono ridurre i fenomeni di ipertrofismo, di autoreferenzialità e tutti i personalismi, a favore di una sempre maggiore efficacia e credibilità. Occorre stabilire un forte riequilibrio dei poteri, delle funzioni e delle risorse economiche tra i livelli: Nazionale, Regionale e Provinciale, per garantire una reale sostenibilità dell'intero sistema: gestire un territorio vasto con 260 circoli/associazioni reali comporta un dispendio di energie e di risorse importanti che non sempre sono adeguatamente valorizzate a livello centrale. Le Acli Provinciali di Cuneo aps chiedono di inserire nello statuto la possibilità del terzo mandato per tutti i livelli Nazionale, Regionale e Provinciale, in considerazione delle modifiche apportate per le associazioni ASD

Letto e approvato all’unanimità Vicoforte Li 05/10/2024

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