Mozione Cosenza

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XXVI CONGRESSO PROVINCIALE ACLI COSENZA

MOZIONE

Il Congresso Provinciale delle ACLI di Cosenza, riunitosi il 21 settembre 2024, sul tema “Il Coraggio della Pace”, recepita la relazione della Presidente provinciale, considerati gli spunti offerti dagli intervenuti in assemblea, delegati ed ospiti, si è soffermato sulla traccia congressuale, delineando il percorso che per i prossimi quattro anni si vorrà seguire.

Il Congresso provinciale costituisce sempre un momento di sintesi tra il lavoro svolto sino ad oggi e gli orientamenti per il lavoro futuro.

Siamo consapevoli che il momento storico è particolarmente difficile. Viviamo una forte crisi sociale. Si stenta a sentirsi parte di una comunità e si esalta l’individualismo. L’io ha il sopravvento sul noi e diventa difficile promuovere progetti per il bene comune.

Nel settore economico la crisi ha prodotto un numero sempre più crescente di “nuovi poveri” e a poco sono serviti gli strumenti messi in atto per arginare il grave disagio. I dati che ci restituiscono Caf e Patronato rispecchiano sempre più un impoverimento globale delle famiglie che non riescono a far fronte alle esigenze primarie. Fenomeno, questo, che si acuisce al Sud, dove da sempre si fatica a mettersi in “carreggiata” con il resto della Nazione.

Sul piano del lavoro, i piccoli segnali di ripresa dell’occupazione devono essere consolidati nel tempo. Ancora molto c’è da fare per i giovani soprattutto nel settore della formazione. E molto c’è da fare al Sud per contrastare l’emigrazione dei nostri ragazzi, che sta comportando un lento ma costante spopolamento della Calabria.

Infine, ma non per ultimo, a livello internazionale i teatri di guerra continuano a destare molte preoccupazioni. Stragi più o meno silenziose che non si riesce a fermare. Il conflitto è ormai generalmente inteso come uno strumento di risoluzione dei problemi, e le vittime sono un prezzo, messo in conto, da pagare.

Le Acli Cosentine, in questo scenario, intendono prendere come guida, per elaborare il percorso dei prossimi quattro anni, il discorso che il Santo Padre Francesco ci ha rivolto in occasione dell’incontro dell’1 giugno 2024 per il nostro ottantesimo anniversario dalla fondazione.

Il Santo Padre, riprendendo le parole del Presidente Manfredonia, ci definisce un insieme di associazioni “inquiete e multiformi” che si deve mescolare con le altre forze della società facendo rete e promuovendo progetti condivisi, con particolare attenzione ai deboli “perché nessuno sia lasciato indietro”.

Partendo dai nostri circoli, in cui ci proponiamo di essere più presenti affinché i tesserati si sentano attori delle sorti e dell’operato delle Acli provinciali, è necessario promuovere iniziative per costruire legami di solidarietà e intraprendere un cammino di integrazione che sviluppi una cultura dell’incontro. Accogliere le persone, ascoltarle ed elaborare insieme dei progetti per il bene comune è un obiettivo che ci proponiamo di incentivare anche in sede provinciale.

Il dialogo multiculturale, l’accoglienza dei fratelli immigrati e l’incremento dei progetti da realizzare con loro e per loro, finalizzati all’integrazione sarà la nostra risposta fattiva ad una cultura di stampo razzista che spesso trova humus fertile nelle nostre realtà.

Sarà incrementata la collaborazione con le altre associazioni mosse dagli stessi principi Cristiani, nella certezza che i progetti condivisi che si arricchiscono delle diverse “capacità” costituiscono il veicolo migliore per contrastare l’individualismo dilagante.

Importante è la nostra vicinanza alla Chiesa di cui condividiamo i principi che devono sempre ispirare il nostro “fare”. Le Acli sono fedeli alla Chiesa. Il dialogo costruttivo, la partecipazione attiva e il servizio devono essere alimentati e coltivati giorno per giorno.

Sarà rivolta una maggiore attenzione al mondo del lavoro. Non bastano i servizi che con perizia, dedizione e professionalità offriamo ai lavoratori di ogni genere ed estrazione, ma è necessario rinnovare una partecipazione attiva rivolta alla tutela dei lavoratori e alla promozione della formazione che costituisce un importante mezzo per qualificare ed indirizzare il lavoratore nelle scelte occupazionali.

Un’attenzione particolare avranno le Acli Cosentine verso i giovani. E’ necessario ricostruire e ripensare, insieme ai giovani e per i giovani, alla componente associativa che più li rappresenta i “GA”. I ragazzi devono essere protagonisti responsabili del loro percorso senza interferenze. Il proposito delle Acli Provinciali sarà quello di avviarli e guidarli senza, tuttavia, ingerirsi.

Le Acli, inoltre, promuoveranno la Pace con iniziative anche condivise con altre associazioni. In quest’ultimo anno abbiamo aderito al “Nodo Cs rete Pace e Disarmo” e numerose sono le idee a cui stiamo lavorando.

Privilegeremo l’Educazione alla Pace in collaborazione con le scuole, organizzando dei momenti di sensibilizzazione per i ragazzi.

Lo stile con cui agiremo sarà evangelico e sobrio.

Evangelico perché sulle orme del Vangelo saremo fratelli per il prossimo, con amorevole accoglienza ci prenderemo cura di coloro che si affideranno a noi e rivolgeremo il nostro sguardo soprattutto agli “ultimi”, affinché le disparità sociali siano attenuate.

Sobrio poiché non ci servono momenti eclatanti di autoesaltazione. Siamo chiamati ad agire senza fronzoli, in modo essenziale, perché, esattamente per come siamo state definite Papa Francesco: “Le ACLI sono un luogo dove è possibile incontrare dei “santi della porta accanto”, che non finiscono sulle prime pagine dei giornali, ma a volte cambiano concretamente le cose, in bene” .

Belvedere Marittimo, 21.09.24

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